Treasury e dollaro: prove di rientro

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Treasury e dollaro: prove di rientro
Treasury e dollaro: prove di rientro
23 GENNAIO 2017
Contesto di mercato
Tentativo di rientro dagli eccessi
Lo scorso venerdì, giornata di insediamento ufficiale del neo presidente Trump, si è svolto all’insegna di fortissime
vendite sui titoli di stato USA a lungo termine, tali da portare il tasso decennale in prossimità del massimo dell’anno.
Questa mattina l’umore degli operatori appare alquanto diverso. Il discorso di insediamento si è molto focalizzato sulle
politiche protezionistiche, mentre ancora una volta, nessun cenno è stato fatto ai piani di taglio delle tasse ed incremento
degli investimenti in infrastrutture. La conseguenza è che, dopo i primi scambi della settimana, i tassi USA sono in netto
calo, a fronte di un dollaro in deprezzamento che prova a consolidare l’area 1,07 vs eur. L’eccesso (storicamente parlando)
di posizionamento in parte permane, in modo particolare sulla parte medio/lunga dei bond USA, a favore di un rialzo dei
tassi. Nel frattempo, il neo presidente ha annunciato che, quello con la May, sarà il primo incontro ufficiale con il leader di
un altro paese, fissato per il prossimo venerdì. Domani sono invece attese due importanti sentenze: quella della corte
costituzionale italiana sulla legge elettorale e qualla della corte suprema UK sul tema Brexit.
Tassi e congiuntura
USA: operatori molto a favore di un rialzo dei tassi
In area Euro, la settimana si è conclusa con tassi a rialzo sia sui periferici sia sui titoli core, in modo particolare sul
comparto a lungo termine. Il tasso decennale italiano ha chiuso sopra il 2% con spread fermo a 160 pb. Oggi, in apertura, il
tasso decennale italiano resta sopra il 2%. Sulla politica monetaria della BCE è intervenuto il membro Coeuré, secondo cui
il rialzo dell’inflazione è transitorio in quanto il rialzo dei prezzi petroliferi e delle materie prime non hanno ancora inciso in
modo forte sull’inflazione core. Negli USA, questa mattina prova a rientrare il forte rialzo dei tassi sperimentato venerdì
scorso. In base ai dati forniti dalla CFTC allo scorso martedì, gli operatori evidenziano primi timidi segnali di rientro delle
posizioni nette corte record sui Treasury decennali, mentre invece continuano a segnare nuovi record le analoghe posizioni
nette corte sul comparto a 5 anni. Sul fronte delle obbligazioni corporate, continuano ad appiattirsi le curve di credito su
entrambe le sponde dell’Atlantico, tornate ai valori di metà 2014. In particolare, in Europa il differenziale tra high yield ed
investment grade è giunto a 227 pb (era a 448 pb solo un anno fa).
Valute
Trump indebolisce il dollaro
Chiusura di settimana all’insegna di una debolezza generalizzata del dollaro, che è proseguita anche questa notte durante la
sessione asiatica. Gli operatori hanno probabilmente preso profitto dopo che il tanto atteso discorso di Trump ha fornito
poche indicazioni sulle manovre pro-crescita che il presidente intende implementare. Il cambio EurUsd è così tornato sopra
quota 1,07, toccando nuovi massimi da inizio dicembre in area 1,0750. Apprezzamento anche per yen e sterlina¸ con
quest’ultima che dovrebbe risultare volatile questa settimana in vista della decisione della Corte Suprema di domani. Tra gli
emergenti, deciso recupero del peso messicano che si allontana dai minimi storici toccati la scorsa settimana.
Commodity
Speculatori (troppo) positivi sul petrolio
Seduta positiva per le principali materie prime grazie anche al deprezzamento generalizzato del biglietto verde. Le migliori
sono state le quotazioni petrolifere che hanno ignorato l’aumento, il più marcato dal 2013, delle trivellazioni negli USA,
ormai salite al massimo da quattordici mesi. Intanto gli speculatori hanno portato al massimo storico l’ammontare delle
posizioni nette lunghe sul petrolio, aprendo la strada a potenziali prese di profitto nel breve. In Cina sono aumentate di
quasi il 10% le importazioni di greggio a dicembre, con la Russia che ha sorpassato l’Arabia in termini di esportazioni di
petrolio al colosso asiatico. In controtendenza si sono invece mossi nichel e gas naturale USA.
Azionario
Proseguono i movimenti contenuti sui principali listini
Venerdì i listini europei hanno chiuso intorno alla parità in un contesto di selettività a livello settoriale. In Europa bene i
titoli legati alle costruzioni, telecomunicazioni ed energetici, a fronte di un calo per retail ed healthcare. Negli USA le borse
hanno chiuso leggermente positive nel giorno del discorso di Trump. Nuovo massimo storico per il Nasdaq100 a livello
intraday, grazie al buon andamento dei semiconduttori. Borse emergenti in lieve calo venerdì nel loro complesso,
performance miste stanotte in Asia con il Giappone particolarmente debole e la Cina in lieve rialzo. Partenza in ribasso
questa mattina in Europa con bancari ed energetici sotto pressione. A Milano in forte rialzo Generali (vedi sezione titoli).
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delle Banche della Banca d'Italia n.477.
ANDAMENTO PRINCIPALI INDICI DI MERCATO
TASSI DI INTERESSE
IERI
PRECEDENTE
FINE 2016
UN ANNO FA
EURIBOR 6M
-0.24%
-0.24%
-0.22%
-0.06%
GER 10Y
0.40%
0.38%
0.21%
0.48%
EUR 10Y SWAP
0.75%
0.75%
0.66%
0.79%
SPREAD ITALIA-GER10Y(pb)
161
160
161
109
ITA BOT 12M
-0.27%
-0.27%
-0.28%
-0.05%
ITA 3Y
0.12%
0.12%
-0.06%
0.06%
ITA 10Y
2.01%
1.99%
1.82%
1.57%
US 10Y
2.43%
2.47%
2.44%
2.05%
US 10Y SWAP
2.33%
2.38%
2.32%
1.89%
TASSI DI CAMBIO
IERI
PRECEDENTE
FINE 2016
UN ANNO FA
EUR/USD
1.0675
1.0632
1.055
1.083
EUR/JPY
122.6
122.7
123.0
128.4
EUR/GBP
0.865
0.864
0.854
0.760
MATERIE PRIME
IERI
VARIAZIONE
DA INIZIO ANNO
VARIAZ. 12M
Brent
55.5
2.5%
-2.5%
72.1%
Oro
1205
0.3%
5.5%
10.8%
Indice Commodity GS
232
1.1%
-0.6%
28.8%
INDICI AZIONARI
IERI
VARIAZIONE
DA INIZIO ANNO
VARIAZ. 12M
Eurostoxx50
3299
0.3%
0.3%
9.1%
Dax
11630
0.3%
1.3%
19.1%
CAC 40
4851
0.2%
-0.2%
11.9%
FTSE 100
7198
-0.1%
0.8%
22.0%
FTSE MIB
19479
-0.1%
1.3%
2.4%
S&P500
2271
0.3%
1.5%
19.1%
Nikkei 225
18891
-1.3%
-1.2%
11.4%
MSCI Emergenti
893
-0.1%
3.6%
25.7%
Azionario Cina (Shanghai composite)
3137
0.4%
1.1%
7.5%
ORA
PAESE
EVENTO
12:30
EUR
Draghi (Gov. BCE): discorso a Torino
16:00
EUR
Fiducia dei consumatori GEN A
CONS
PREC
-5
-5,1
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OVERVIEW DELLA SETTIMANA
Europa
Usa
Resto del mondo
Decisione Corte Suprema su Brexit, PMI manifatturiero (martedì); indici IFO (mercoledì); PIL britannico, riunione
Eurogruppo (giovedì)
PIL ed ordini beni durevoli (venerdì).
Nuovo Anno Lunare: mercato cinese chiuso fino al 2 febbraio (venerdì).
TITOLI IN EVIDENZA
BANCO BPM – L’Ad della nuova banca, Giuseppe Castagna, ha affermato che il management di Banco Bpm sta
collaborando con la procura di Milano che ha aperto un’indagine contro ignoti per un presunto reato di aggiotaggio,
avvenuto nel corso dei processi di fusione di Banca Popolare di Milano e Banco Popolare. Intanto, nell’ambito del piano
industriale del Gruppo, che prevede la cessione di sofferenze per un totale di 8Mld€, Banco Bpm ha perfezionato la cessione
pro-soluto di un portafoglio di crediti in sofferenza per un valore nominale pari a circa 641Mln€.
ENEL – Questa mattina la società procederà con lo stacco dell’acconto sul dividendo pari a 0,09€ ad azione. Il dividendo
verrà messo in pagamento a partire dal 25 gennaio.
GENERALI – Secondo il quotidiano La Stampa, Allianz potrebbe essere interessata ad asset della compagnia e potrebbe
muoversi insieme ad Intesa San Paolo. La Stampa non escluderebbe un ingresso di Intesa nel capitale di Generali fino alla
soglia d'Opa, con una quota tra i 5Mld€ e i 6Mld€. Secondo indiscrezioni, questa settimana potrebbe arrivare l’annuncio
delle dimissioni del direttore generale Alberto Minali.
INTESA – Il titolo ha chiuso venerdì a 2,47€ (+0,49%). Dbrs ha ridotto il rating a lungo termine del Gruppo a BBB (high)
da A (low), con trend stabile, e confermato il rating a breve termine R-1 (low), con trend stabile.
LUXOTTICA – Dopo le indiscrezione di un possibile ingresso di LVMH nel capitale di Marcolin, gli analisti di Equita
ricordano che tra i marchi del colosso francese, Luxottica gestisce in licenza solo Bulgari, licenza prestigiosa, ma di
dimensioni limitate (meno dell’1% dei ricavi).
MEDIASET – L’Ad, Pier Silvio Berlusconi, ha ribadito venerdì che la disputa con la francese Vivendi terminerà per vie
legali. L’Ad ha smentito contatti con il gruppo francese ed ha escluso un interesse per una quota di telecom Italia.
UNICREDIT – Il titolo ha chiuso venerdì in calo dell’1,47% a quota 2,69€. Da oggi entrerà in vigore la riduzione del
numero delle azioni che prevede il conferimento di una nuova azione ordinaria/risparmio ogni dieci possedute .
GE – La società USA ha registrato un aumento dell’utile trimestrale del 35,7%, grazie al buon andamento del settore
energie rinnovabili. L'utile dell'attività caratteristica è salito a 3,48Mld$ nel quarto trimestre da 2,57Mld$ dell'anno prima.
L'utile per azione sale a 0,39$ da 0,26$. I ricavi totali calano del 2,4% a 33,09Mld$. La società si aspetta una crescita del 35% per l’anno fiscale corrente.
LUFTHANSA – Il titolo ha chiuso a Francoforte a 12,11€, in rialzo del 2,71%, sulle indiscrezioni di stampa riguardanti
l’investimento di un fondo sovrano di Abu Dhabi.
P&G – Il titolo ha chiuso venerdì a WallStreet a 87,45$ in rialzo del 3,25%. La società americana di beni di consumo ha
chiuso il secondo trimestre con ricavi e utili sopra le attese degli analisti. L’utile è stato di 1,08$ per azione (1,06$ atteso)
nel trimestre conclusosi il 31 dicembre. Per l’anno fiscale 2017, la società ha aumentato le previsioni di crescita al 2-3% ,
rispetto la precedente stima di un aumento del 2%.
Fonti: Infoproviders
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