Il super giovedì della BoE

Il super giovedì della BoE
Tassi & Congiuntura:
6 agosto 2015
la
In area Euro la sessione di ieri è stata caratterizzata da forti vendite sui titoli
BCE lascia invariata l’ELA alle
banche greche
obbligazionari sia core sia periferici. Il tasso decennale tedesco si è riportato a 0,75%
da 0,63% del giorno prima. In rialzo anche lo spread con il decennale italiano a 116 pb
da 113 pb. Si sono riportate in prossimità dell’1,8% le aspettative di inflazione,
malgrado il calo del prezzo del petrolio. Ad Atene continuano le trattative con i creditori.
Secondo il ministro delle finanze Tsakalotos l’obiettivo comune con i creditori è la
ricapitlizzazione completa delle banche entro fine anno. Intanto la BCE ha lasciato
invariata per le prossime due settimane la liquidità di emergenza (ELA) alle banche
greche, rimasta ferma dal 29 luglio a 90,4 Mld€. Secondo una fonte anonima la banca
centrale greca non avrebbe chiesto alcun aumento. Giornata intensa quella di oggi per
la BoE che terrà la consueta riunione mensile da cui non è atteso un cambiamento al
livello dei tassi. Sarà però molto importante monitarare le minute della riunione che
saranno pubblicate subito dopo, oltre che il report trimestrale sull’inflazione e la
conferenza stampa di Carney. La sessione di oggi sarà densa di aste con i
collocamenti a m/l termine di Francia e Spagna per un ammontare fino a 10,5 Mld€.
Negli Usa forti vendite sui titoli obbligazionari in particolare sul tratto a dieci anni sulla
Negli
Usa
Ism
non
manifatturiero al massimo dal
2005
scia dell’attesa di un rialzo dei tassi nella riunione della Fed di settembre dopo le parole
del membro votante Fed Lockhart. Sul fronte macro sono giunte indicazioni miste. Il
dato sul mercato del lavoro (ADP), preliminare a quello ufficiale di domani, ha
evidenziato un numero di nuovi occupati minori del previsto (165mila nuove unità vs
215mila attese), mentre il dato relativo all’ISM non manifatturiero di luglio è salito a 60,3
da 56, massimo dal 2005, grazie al forte aumento della componente occupazionale.
Seduta volatile per il mercato valutario, con il dollaro in apprezzamento generalizzato
Valute: occhi puntati sulla
BoE
(in particolare vs il comparto emergente) dopo il sorprendente dato sull’ISM non
manifatturiero. Il biglietto verde sta però perdendo terreno nella seduta odierna con il
cambio EurUsd in risalita sopra l’1,09. Le vendite hanno in particolare interessato il
comparto delle commodity currency in linea con i ribassi delle pricipali materie prime.
Marcato deprezzamento del peso colombiano in prossimità dei minimi storici vs
dollaro registrati nel 2003. Oggi focus sulla sterlina in attesa della BoE.
Commodity: Brent di nuovo
L’indice generale GSCI ER ha aggiornato nuovi minimi dal 1999 visto il ritorno delle
vendite sul comparto energia. Il Brent è sceso di nuovo sotto i 50$/b dopo che la
produzione di greggio Usa ha evidenziato una leggera risalita interrompendo il calo che
durava da tre settimane. Vendite anche sui metalli industriali con il relativo indice
GSCI sceso su nuovi minimi da sei anni. Leggermente in calo i preziosi, penalizzati
dall’ISM non manifatturiero, mentre le agricole hanno chiuso in positivo (+0,8%).
sotto i 50$/b
Ieri le borse europee hanno chiuso in positivo con il listino milanese a guidare i rialzi.
Azionario:
Ftsemib
listino in Europa
miglior
Le vendite hanno però interessato il listino greco che ha perso il 2,5% circa. A livello
settoriale, tutti i settori all’interno dello Stoxx 600 hanno chiuso in positivo con basic
resources ed auto in evidenza. Bene anche i titoli bancari con Unicredit in rialzo di oltre
il 6% grazie ai dati trimestrali milgiori delle attese. Negli Usa le borse hanno chiuso
leggermente in positivo con quasi tutti i 10 macrosettori in positivo ad eccezione di
quello relativo ai consumi discrezionali su cui pesa il crollo di Walt Disney (-9,2%). Sul
lato emergente, poco sotto la parità l’indice generale MSCI EM in prossimità dei minimi
da 2 anni.Vendite generalizzate questa notte in Asia ad eccezione del Giappone.
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Ora
Paese
10:30
UK
Produzione industriale m/m (GIU)
Evento
Cons
0.10%
Prec
0.40%
13:00
UK
BoE: decisione tassi, pubb. verbali e report trim. inflazione
0.50%
0.50%
13:45
UK
BoE: conferenza stampa Carney
14:30
USA
Nuove richieste sussidi (000)
272
267
Titoli in evidenza
UNICREDIT – Il gruppo bancario ha chiuso il secondo trimestre dell’anno con un utile per 522Mln€, in aumento del
29,5% rispetto ai 403Mln€ di un anno prima. Il dato batte le stime degli analisti di 453Mln€. Il CEO Ghizzoni ha dichiarato
come la banca in questo primo semestre “abbia rafforzato i coefficienti patrimoniali, che confermano la solidità del
gruppo, con ulteriori prospettive di crescita legate all’operazione Pioneer (il nuovo servizio di gestione patrimoniale)”.
TENARIS – La società ha terminato il primo semestre 2015 con ricavi in flessione del 21% a 4,12Mld$. Il management
ha spiegato che il calo delle vendite sia dovuto principalmente alla contrazione dei ricavi in America del Nord. Nel solo
secondo trimestre i ricavi di Tenaris sono scesi del 30%, passando da 2,66Mld$ a 1,87Mld$. In contrazione anche l’utile
netto, passato da 419,9Mln$ a 72,32Mln$ (-83%). Il management prevede un ulteriore sofferenza del ciclo d’affari,
mentre una miglioramento sarebbe più probabile per fine anno, in seguito a una ripresa degli ordini.
SOCIETÈ GENERALE – La banca francese ha chiuso il secondo trimestre 2015 con utili in crescita (a 1,35Mld€) del
25% rispetto allo stesso periodo del 2014, battendo anche il consensus che stimava profitti per 856Mln€. Il gruppo ha
annunciato un nuovo piano di risparmi da 850Mln€ da realizzare entro il 2017, dopo aver pressoché completato quello
analogo, per l’importo, che aveva varato nel 2013.
Fonti: Infoproviders
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