La Fed medita sul rialzo

La Fed medita sul rialzo
Tassi
Congiuntura:
In area Euro ieri si è registrato un rialzo dei tassi di mercato core e periferici. Il tasso
Tsipras potrebbe annunciare
già oggi il nuovo governo
decennale italiano si è portato all’1,8%, mentre il differenziale con l’analogo tedesco è
arrivato a 112 pb. In Grecia Tsipras ha firmato per il nuovo mandato da primo ministro.
Negli
&
22 settembre 2015
Usa
tassi
in
rialzo
soprattutto sul tratto a lungo
termine
Secondo i quotidiani locali il nuovo governo potrebbe essere annunciato già oggi e
sembra che ci possano essere varie riconferme tra cui il ministro delle finanze
Tsakalotos. Il membro della BCE, Praet, ha dichiarato che è troppo presto per trarre
conclusioni sull’impatto del rallentamento delle economie emergenti, ma le banche
centrali non possono neanche sottovalutare i rischi e di conseguenza se necessario la
BCE deve reagire. Sul fronte primario, secondo quando riportato da Reuters, oggi il
Tesoro italiano con i dettagli delle aste di Ctz e Btpei potrebbe annunciare il
collocamento del nuovo Btpei a 15 anni. Negli Usa tassi in rialzo sulla scia delle
pressioni esercitate dalle imminenti ingenti emissioni sia dal lato governativo sia dal
fronte aziendale. L’entità del rialzo è stata più marcata sul comparto a 30 anni, con lo
spread 10-30 anni ha così raggiunto il livello massimo da metà 2014. Sul fronte Fed, il
membro votante Lockhart ha dichiarato di aver votato per il rinvio del rialzo per motivi di
prudenza, puntualizzando che la Fed sarà pronta al rialzo appena i mercati si saranno
assestati. L’ipotesi di un rialzo rimane a suo avviso possibile anche a dicembre,
malgrado il tipico calo dei volumi.
Sul fronte delle obbligazioni corporate, il comparto High Yield non partecipa al
timido rialzo dei mercati azionari, muovendosi lateralmente appesantito dal dato sul
volume di fallimenti che, secondo Fitch, ha superato i 4 mld$ in agosto per il secondo
mese consecutivo (non succedeva dal giugno 2009).
Valute:
dollaro
ancora
in
rafforzamento
Inizio di settimana all’insegna di un proseguimento della fase di apprezzamento del
dollaro favorito dalle dichiarazioni di alcuni membri Fed. Il comparto maggiormente
colpito è stato quello emergente con il real che ha segnato nuovi minimi storici contro il
biglietto verde. In forte deprezzamento anche le commodity currency guidate da
dollaro neozelandese e australiano. Il cambio euro/dollaro si è spinto fin sotto 1,12
annullando i guadagni successivi alla riunione Fed. Importante sarà monitorare nei
prossimi giorni la tenuta dei minimi toccati ad inizio mese in area 1,11.
Commodity: lo zinco torna
sul minimo dal 2010
Rimbalza l’indice generale delle materie prime favorito dal recupero del comparto
energia (+2,8%). Il Brent è così tornato a scambiare in prossimità dei 49$/b ed il WTI in
area 46$/b. Poco sotto la parità i metalli sia industriali che preziosi. Lo zinco è sceso
su nuovi minimi da oltre cinque anni visto l’aumento delle scorte al magazzino ufficiale
del LME di New Orleans. Positivo invece il comparto agricolo (+1,2%).
Azionario: in rialzo in Europa
nonostante Volkswagen
Andamento positivo ieri sulle borse europee nonostante lo scandalo Volkswagen,
culminato con il crollo del titolo in borsa (-19%). Tra le migliori Milano e Parigi. A livello
settoriale in forte calo il comparto auto, male anche quello minerario. Negli Usa
chiusura poco sopra la parità con quasi tutti i macrosettori dell’indice S&P500 in
positivo a fronte però di un calo superiore all’1% dell’healthcare con penalizzazione
marcata del biotech (circa -4%). Giornata negativa per il comparto emergente. Pesa il
deprezzamento delle valute dell’area verso dollaro. Stanotte andamento positivo per la
maggior parte degli indici asiatici con Shanghai in rialzo di quasi l’1%. Ancora chiuso il
Giappone. Apertura in calo in Europa questa mattina.
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Ora
Paese
Evento
Cons
Prec
Banca centrale: decisione tassi
7.5%
7.5%
Fiducia dei consumatori SET P
-7.1
-6.9
GIA
Mercati chiusi per festività
13:00
TUR
16:00
EUR
Titoli in evidenza
ATLANTIA – La società potrebbe essere interessata, in concorrenza con la controllata del gruppo Gavio, Sias, per
rilevare la maggioranza di Ecorodovias, la società brasiliana che opera principalmente nel settore delle concessioni
autostradali. Quest’ultima potrebbe trovarsi di fronte alla necessità di un aumento di capitale, qualora non venisse
rilevata la quota della famiglia Almeida, liquidata tre anni fa.
UNICREDIT – Il gruppo bancario farà da garante per l’aumento di capitale da 1,5Mld€ di Popolare Vicenza. Unicredit
prevede che l’operazione sarà effettuata ad aprile 2016.
Fonti: Infoproviders
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