Notizie positive dalla Cina

Notizie positive dalla Cina
3 GENNAIO 2017
Contesto di mercato
Yuan per adesso sotto controllo
L’anno si è chiuso con i timori, poi non materializzati, di un’imminente svalutazione dello yuan a causa delle pressioni in
uscita dei capitali dal paese e del temuto “reset” dal 1 gennaio dell’ammontare di valuta straniera acquistabile dagli
individui. Per ridurre tale pericolo, le Autorità hanno preso delle contromisure. Dal 1 gennaio gli individui potranno ancora
convertire fino ad un massimo di 50.000$ in valuta straniera, ma le Autorità hanno richiesto di fornire documentazione extra
per la conversione imponendo dei limiti all’utilizzo di tale valuta straniera. Per adesso lo yuan resta al minimo dal 2008 vs
dollaro, senza però movimenti scomposti. Sul fronte macro, bene il PMI Caixin manifatturiero cinese di dicembre salito al
massimo dal 2013, mentre quello ufficiale è leggermente calato. In calo i tassi governativi con quelli tedeschi ed italiani a
10 anni scesi al minimo da circa metà novembre. Il petrolio resta su livelli elevati, oggi riaprirà il LME a Londra dopo la
chiusura di ieri. Infine sui cambi prosegue la forza del dollaro, con l’€/$ sotto 1,05 nonostante una giornata di flash crash il
30 dicembre durante la sessione asiatica (il cambio era salito in poco tempo quasi a 1,07 nella fase di apertura del mercato
giapponese, sembra per colpa di qualche trade automatizzato).
Tassi e congiuntura
Spread Italia-Germania in calo
In area Euro, apertura d’anno con spread Italia-Germania in calo a 154 pb dai 160 pb di fine anno. Lieve restringimento
per lo spread verso la Spagna a 41 pb. Nuovo minimo storico per il tasso a due anni tedesco a fine 2016 ( 27 dicembre)
toccando il -0,835% per quotare stamani intorno a -0,78%. Sul fronte macro, l’inflazione francese preliminare di dicembre
ha visto un rialzo inferiore alle attese di Bloomberg (0,8% da 0,9%). In giornata avremo anche il dato tedesco. La BCE
invece ha ripreso gli acquisti di titoli dopo l’interruzione festiva del 22-30 dicembre. Continua il rialzo delle aspettative di
inflazione salite a 1,74% (forward 5y5y), ai massimi da dicembre 2015. Negli USA riprendono oggi gli scambi con il tasso
decennale al 2,44% e le aspettative d’inflazione (misurate dalle breakeven sui Tips a 10 anni) che si sono stabilizzate tra il 2
e l’1,9%. Sul fronte macro oggi attenzione focalizzata sui dati di dicembre dell’ISM manifatturiero. Sul fronte delle
obbligazioni corporate, ci lasciamo alle spalle un anno di performance importanti, che diventano a doppia cifra nel caso
degli HY USA (+17,5%) trainati dai settori metal&mining ed energy. La stabilizzazione del petrolio sopra 50$/b aumenta le
attesa per un arretramento del tasso di default già a partire dalla primavera. Bene (+10% in $) anche gli emergenti che,
nonostante i venti avversi di rialzo dei tassi reali e dollaro forte, mostrano una buona resilienza nell’ultimo mese dell’anno.
Valute
Inizio di anno positivo per il dollaro
Dopo una chiusura di anno in cui il rally del dollaro ha perso un po’ di forza, la prima giornata dell’anno ha visto un
apprezzamento generalizzato del biglietto verde. L’euro/dollaro che si era riportato sopra quota 1,05 è tornato questa
mattina in prossimità di area 1,04. Debole anche lo yen e la sterlina. Tra gli emergenti, le vendite hanno interessato
soprattutto il real brasiliano e la lira turca, quest’ultima penalizzata dall’attento di capodanno. Questa notte da segnalare
invece l’apprezzamento del dollaro australiano favorito dalla lettura positiva del PMI cinese.
Commodity
Quotazioni petrolifere in rialzo
I prezzi petroliferi, dopo aver chiuso l’anno in positivo per la prima volta dal 2012, stanno nuovamente salendo in scia al
maggiore ottimismo sull’accordo relativo al taglio della produzione. Il Brent è tornato a 57$, al massimo da un anno e
mezzo, dopo che il taglio ha preso effettivamente piede in Kuwait dal 1 gennaio. Tuttavia, l’aumento delle trivellazioni
negli USA, salite al massimo da inizio 2016, potrebbe mettere un freno ad un possibile ulteriore rialzo delle quotazioni.
Stabile l’oro intorno ai 1150$/oncia, sebbene proseguano le vendite di oro fisico detenuto dagli ETF globali.
Azionario
Partenza positiva in Europa
Ieri la maggior parte delle borse mondiali sono rimaste chiuse (USA, UK, Svizzera, Cina e Giappone). Gli scambi sono
stati regolari sulle borse dell’area Euro, anche se i volumi sono stati molto contenuti. Ad esempio, Piazza Affari che ha
registrato un ottimo rialzo, ha visto i volumi calare di quasi il 50% rispetto alla media degli ultimi 30 giorni. A livello
europeo, tutti gli indici settoriali dell’Euro Stoxx hanno chiuso in rialzo, guidati da auto e finanziari. Stanotte ancora chiuso
il Giappone, in rialzo Shanghai grazie ai PMI. Oggi riaprono i mercati USA e UK, positiva in apertura l’Europa stamani.
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delle Banche della Banca d'Italia n.477.
ANDAMENTO PRINCIPALI INDICI DI MERCATO
TASSI DI INTERESSE
IERI
PRECEDENTE
FINE 2016
UN ANNO FA
EURIBOR 6M
-0.22%
-0.22%
-0.22%
-0.04%
GER 10Y
0.19%
0.21%
0.21%
0.63%
EUR 10Y SWAP
0.66%
0.66%
0.66%
0.94%
SPREAD ITALIA-GER10Y(pb)
154
161
161
97
ITA BOT 12M
-0.30%
-0.28%
-0.28%
-0.04%
ITA 3Y
-0.07%
-0.06%
-0.06%
0.09%
ITA 10Y
1.73%
1.82%
1.82%
1.60%
US 10Y
2.47%
2.44%
2.44%
2.27%
US 10Y SWAP
2.36%
2.32%
2.32%
2.15%
TASSI DI CAMBIO
IERI
PRECEDENTE
FINE 2016
UN ANNO FA
EUR/USD
1.0466
1.0547
1.055
1.082
EUR/JPY
122.9
123.0
123.0
129.2
EUR/GBP
0.852
0.854
0.854
0.736
MATERIE PRIME
IERI
VARIAZIONE
DA INIZIO ANNO
VARIAZ. 12M
Brent
56.8
1.2%
0.4%
53.0%
Oro
1152
-0.6%
0.2%
8.8%
Indice Commodity GS
233
-
-
11.9%
INDICI AZIONARI
IERI
VARIAZIONE
DA INIZIO ANNO
VARIAZ. 12M
Eurostoxx50
3309
0.6%
0.6%
1.3%
Dax
11598
1.0%
1.0%
8.0%
CAC 40
4882
0.4%
0.4%
5.3%
FTSE 100
7143
---
-
14.4%
FTSE MIB
19567
1.7%
1.7%
-8.6%
S&P500
2239
---
-
9.5%
Nikkei 225
19114
---
-
0.4%
MSCI Emergenti
862
0.0%
-
8.5%
Azionario Cina (Shanghai composite)
3136
---
ORA
PAESE
EVENTO
10:30
GBR
14:00
16:00
1.0%
-11.4%
CONS
PREC
PMI manifatturiero DIC
53,2
53,4
GER
Inflazione armonizzata DIC P
1,3%
0,7%
USA
ISM Manifatturiero DIC
53,7
53,2
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OVERVIEW DELLA SETTIMANA
Europa
Usa
Resto del mondo
PMI servizi area Euro, inflazione europea e inflazione armonizzata italiana (mercoledì), PMI servizi britannico
(giovedì), vari indicatori fiducia e vendite al dettaglio Europa (venerdì).
Verbali riunione FOMC di dicembre (mercoledì); variazione occupazione, ISM non manifatturiero, scorte greggio
(giovedì); bilancia commerciale, variazione salari non agricoli, tasso di disoccupazione, salario medio orario,
discorso Evans (Fed votante) a Chicago (venerdì).
Nikkei PMI manifatturiero (mercoledì); Nikkei PMI servizi (giovedì); Riserve valutarie cinesi (sabato).
TITOLI IN EVIDENZA
ATLANTIA – Ieri giornata positiva per il titolo che ha chiuso a 22,76€, in rialzo del 2,25%, dopo che venerdì il Ministero
dei trasporti ha dato il via libera agli aumenti tariffari (+0,65% per Atlantia) di 23 concessioni autostradali, operativi dal 1°
gennaio.
BANCO BPM – Debutto positivo per l’istituto nato dalla fusione tra Banco Popolare e Banca Popolare di Milano. Il titolo,
infatti, ha chiuso in rialzo del 9,08% a quota 2,50€. Il concambio delle azioni delle due società è stato effettuato secondo i
seguenti rapporti: 1 azione Banco Bpm per ciascuna azione Banco Popolare; 1 azione Banco Bpm ogni 6,386 azioni Bpm
(con liquidazione delle eventuali frazioni rinvenienti dal concambio).
BREMBO – Il titolo ha chiuso a 60€, in rialzo del 4,35%. La società bergamasca rientra nell’indice FtseMib, a seguito della
fusione tra Banco Popolare e Banca Popolare di Milano. Il titolo era, infatti, uscito dall’indice solo qualche settimana fa in
seguito all’aggiornamento reso necessario dallo scorporo di Italgas da Snam.
BUZZI – Continua il trend positivo del titolo, che ieri ha chiuso in rialzo del 4,49% a 23,52€. Nel 2016 il titolo della società
specializzata nella produzione di cemento è risultato uno dei migliori del FtseMib, con una performance positiva pari al
37,4%.
ENI – Il titolo ieri ha guadagnato l’1,1%, chiudendo a 15,64€. Ieri la Compagnia nazionale petrolifera dell’Iran ha rilasciato
la lista di società che potranno partecipare alle gare di aggiudicazione per lo sviluppo di progetti nel settore oil&gas, tra cui
vi è anche il nome di Eni.
FCA – Il titolo ha chiuso ieri a 8,95€, in rialzo del 3,35%. Ieri, in serata, il Ministero dei trasporti ha comunicato che nel
mese di dicembre le immatricolazioni di automobili in Italia sono salite del 13,05% su base annuale. Fca chiude il mese con
un aumento di immatricolazioni pari al 14,1%.
MEDIASET – Il titolo ha chiuso in rialzo dell’1,02% a 4,15€. Secondo il Corriere della Sera, un gruppo di azionisti di
italiani, circa il 15% del capitale, sarebbe disposto a sostenere le posizioni di Fininvest e ad opporsi a Vivendi in assemblea.
STM – L’azione del gruppo di microelettronica ha chiuso ieri poco sopra la parità a 10,81€ (+0,09%). Il titolo prende una
pausa dopo gli importanti rialzi del 2016, in particolare nell’ultima frazione dell’anno, quando il titolo ha toccato i massimi
relativi dal 31 dicembre 2007 (10,90€).
ACOTEL – Giornata positiva per il titolo che ha chiuso a 6,84€ (nuovo massimo dal settembre 2016), in rialzo del 10,14%,
proseguendo il trend positivo delle ultime settimane.
MONDADORI – Prosegue il trend ascendente del titolo della casa editrice di Segrate, che inizia l’anno in rialzo del 9,31%,
toccando quota 1,28€. Dal passaggio al segmento “Star” del 7 dicembre scorso, il titolo ha guadagnato circa il 25%. La
società potrebbe beneficiare anche del sentiment positivo dei titoli facenti capo alla famiglia Berlusconi.
Fonti: Infoproviders
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