Fed con i piedi di piombo

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Fed con i piedi di piombo
Fed con i piedi di piombo
5 GENNAIO 2017
Contesto di mercato
Il nuovo anno muove i primi passi
Il nuovo anno finanziario comincia a muovere i primi passi. Ai favorevoli dati giunti da diverse parti del mondo dagli
indici PMI ed alle indicazioni di un’inflazione al rialzo in area Euro, ieri si è aggiunto il contenuto delle minute
dell’incontro Fed di dicembre. Ne è emersa una complessiva incertezza sull’impatto delle manovre del nuovo presidente
Trump. Di conseguenza, cautela sulla necessità di adottare un ritmo più sostenuto in termimi di rialzi futuri dei tassi.
Immediata la reazione dei mercati, con tassi USA in marcato calo sulla parte a lungo termine, riduzione dei differenziali vs
Bund e conseguente deprezzamento del dollaro. In questo contesto continuano le turbolenze sui mercati finanziari cinesi,
dove le autorità sono alle prese con il tentativo di frenare i deflussi di capitale (si veda il marcato apprezzamento dello yuan
off shore) e di contenere il forte rialzo dei tassi di mercato monetario, in conseguenza della forte domanda di liquidità
interna anche in vista, a fine mese, della settimana di festività per l’arrivo del nuovo anno lunare.
Tassi e congiuntura
Tassi USA in calo dopo le minute Fed
In area Euro, tassi governativi poco variati in un contesto di rialzo dei dati sull’inflazione di dicembre. Dopo il buon dato
tedesco, anche quello relativo all’intera area è, infatti, risultato migliore delle attese con un rialzo sia dell’inflazione
generale (1,1% da 0,6%) sia di quella core (0,9% da 0,8%). In Germania, continuano le dichiarazioni a favore di un rialzo
dei tassi: Bild, il principale quotidiano del paese, ha esplicitamente invitato Draghi a rialzare i tassi per salvaguardare i
risparmiatori, minacciati dal ritorno dell’inflazione. Sul primario, oggi vedremo protagoniste Spagna e Francia con l’offerta
complessiva di titoli a medio e lungo termine fino a 13,5 Mld€. Negli USA tassi in calo soprattutto sul comparto decennale
in seguito alla citata cautela emersa dalle minute Fed. Da queste ultime è emerso anche qualche richiamo ai rischi sullo
scenario futuro determinato da un livello di inflazione più contenuto laddove il dollaro continuasse ad apprezzarsi. Sul
fronte corporate, non si arresta la corsa degli high yield con lo spread tornato ai livelli di settembre 2014. In recupero,
infine, gli emergenti eccezion fatta per le emissioni messicane su cui continuano a pesare i tweet di Trump.
Valute
Prese di profitto sul dollaro
Giornata di deprezzamento generalizzato del dollaro con gli operatori che probabilmente stanno rivedendo il proprio
posizionamento in vista dei dati sul mercato del lavoro di domani. Il cambio EurUsd è così riuscito a riportarsi nuovamente
sopra quota 1,05. Per le prossime sedute sarà importante la tenuta del supporto in area 1,0450 affinché possa esserci un
proseguimento del rialzo. In deciso apprezzamento anche lo yen, con il cross vs dollaro tornato questa mattina in area 116.
Tra gli emergenti seduta positiva per le principali valute, ad eccezione del peso messicano che ha toccato nuovi minimi
storici vs dollaro su rinnovati timori per le politiche di Trump. Questa notte marcato apprezzamento per lo yuan soprattutto
per il cross off-shore scambiato ad Hong Kong.
Commodity
La debolezza del dollaro fa lievitare i prezzi
Andamento positivo per le principali materie prime grazie al ritracciamento del biglietto verde post minute Fed. Il Brent ha
beneficiato anche del calo della produzione di petrolio OPEC che è scesa di oltre 1 Mln b/g a dicembre. Tuttavia, la
riapertura della principale area petrolifera in Libia mette un freno al rialzo delle quotazioni. Oggi il focus si sposta negli
USA dove l’EIA pubblicherà i dati sulle scorte statunitensi che potrebbero risultare in calo. Positivo anche l’oro che ha
sfiorato i 1180$/oncia salendo al massimo da un mese. In rialzo anche metalli industriali ed agricole, saliti di oltre il 2%.
Azionario
Borse USA vicine ai massimi storici
Ieri chiusura mista intorno alla parità per le principali borse europee in un contesto di selettività tra i vari settori. Bene
telecom e bancari, a fronte di vendite su retail, minerari, media, auto ed utility. Giornata positiva per le borse USA con i
principali indici poco al di sotto dei massimi storici. Tra i settori migliori troviamo i titoli minerari, biotech e quelli legati ai
consumi discrezionali, lieve calo per i titoli energetici. Secondo giorno consecutivo in rialzo per l’indice generale
emergente MSCI EM. Stanotte andamento misto sui listini asiatici con il Nikkei che ha chiuso in ribasso. Stamani partenza
mista intorno alla parità per i principali listini europei.
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delle Banche della Banca d'Italia n.477.
ANDAMENTO PRINCIPALI INDICI DI MERCATO
TASSI DI INTERESSE
IERI
PRECEDENTE
FINE 2016
UN ANNO FA
EURIBOR 6M
-0.22%
-0.22%
-0.22%
-0.04%
GER 10Y
0.26%
0.26%
0.21%
0.54%
EUR 10Y SWAP
0.69%
0.69%
0.66%
0.91%
SPREAD ITALIA-GER10Y(pb)
161
160
161
96
ITA BOT 12M
-0.32%
-0.30%
-0.28%
-0.08%
ITA 3Y
0.05%
-0.05%
-0.06%
0.05%
ITA 10Y
1.87%
1.87%
1.82%
1.50%
US 10Y
2.41%
2.44%
2.44%
2.24%
US 10Y SWAP
2.26%
2.31%
2.32%
2.15%
TASSI DI CAMBIO
IERI
PRECEDENTE
FINE 2016
UN ANNO FA
EUR/USD
1.0472
1.0427
1.055
1.075
EUR/JPY
122.9
122.5
123.0
127.9
EUR/GBP
0.850
0.850
0.854
0.733
MATERIE PRIME
IERI
VARIAZIONE
DA INIZIO ANNO
VARIAZ. 12M
Brent
56.5
1.8%
-0.7%
55.0%
Oro
1165
0.3%
2.3%
9.2%
Indice Commodity GS
232
1.4%
-0.5%
11.1%
INDICI AZIONARI
IERI
VARIAZIONE
DA INIZIO ANNO
VARIAZ. 12M
Eurostoxx50
3318
0.1%
0.8%
4.4%
Dax
11584
0.0%
0.9%
12.4%
CAC 40
4899
0.0%
0.8%
8.0%
FTSE 100
7190
0.2%
0.7%
17.1%
FTSE MIB
19627
0.3%
2.0%
-6.5%
S&P500
2271
0.6%
1.4%
12.6%
Nikkei 225
19521
-0.4%
2.1%
6.2%
MSCI Emergenti
871
0.3%
1.1%
13.4%
Azionario Cina (Shanghai composite)
3165
0.2%
2.0%
-3.7%
ORA
PAESE
EVENTO
CONS
PREC
10:30
GBR
PMI Servizi DIC
14:15
USA
Variazione occupazione ADP DIC
170
216
16:00
USA
ISM non manifatturiero DIC
56,5
57,2
17:00
USA
Scorte greggio DOE (Mln/b) 30 DIC
1,7
0,6
55,2
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TITOLI IN EVIDENZA
BPER – Ieri giornata negativa per il titolo che ha chiuso a 5,38€, in ribasso del 1,65%. Banca Akros ha ridotto la
raccomandazione sul titolo a neutral, dal precedente buy, con target price confermato a 5,10€. Gli analisti della banca
d’affari hanno fatto notare come il titolo dell’istituto di credito emiliano abbia nettamente sovraperformato l’indice bancario
europeo e più che raddoppiato il proprio valore negli ultimi 6 mesi.
FERRAGAMO – Il titolo ha chiuso ieri in rialzo del 4,17% a 23,72€. Citigroup e HSBC hanno alzato il target price sul
titolo rispettivamente a 26,5€ e 29€, dal precedente 23€. Per gli analisti di Citigroup l’azienda fiorentina dovrebbe
beneficiare del “Patent Box” che comporterebbe un regime fiscale favorevole, mentre per gli analisti di HSBC anche il
rafforzamento del dollaro dovrebbe comportare dei benefici.
INTESA – Il sito finanziario spagnolo Cinco Dias ha riferito che la vendita della piattaforma Allfunds, di cui Intesa detiene
il 50%, dovrebbe concludersi entro fine mese per un importo pari a circa 2Mld€. Alcune fonti hanno comunicato che il
prossimo 13 gennaio scadrà il termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse che, ad oggi, risulterebbero
essere pari a 18. Intanto ieri il titolo ha chiuso a 2,54€, in rialzo dell’1,44%.
LUXOTTICA – Ieri sono continuate le vendite sul titolo, che ha chiuso a 49,80€, in calo dello 1,09%. Il titolo paga la
situazione di incertezza relativa alle spiegazioni che la SEC chiede sulla governance del gruppo. Intanto Raymond James ha
alzato il prezzo di riferimento a 55€ dai precedenti 51€, lasciando invariato il giudizio a outperform.
EXXON – La compagnia petrolifera statunitense e Rex Tillerson hanno deciso di recidere tutti i legami per rispettare i
requisiti di conflitto di interessi. L’ex AD, infatti, sarebbe il candidato favorito alla nomina di Segretario di Stato USA. La
società ha fatto sapere che in caso di conferma della sua nomina, il valore di oltre 2 milioni di azioni ExxonMobil (pari ad
un valore di circa 182Mln$ al prezzo di chiusura di martedì) che Tillerson avrebbe ricevuto a marzo sarà trasferito in un
fondo gestito in modo indipendente.
FINCANTIERI – Continua il trend rialzista del titolo, che ieri ha chiuso a 0,516€ (+3,20%). Il segretario di Stato
all’Industria, Christophe Sirugue, ha affermato che l’acquisto di Stx France da parte di Fincantieri risponde ai criteri dello
Stato francese che è favorevole ad una controparte europea.
GM – Il titolo ha chiuso ieri a WallStreet a 37,09$, in rialzo del 5,52%, sulla scia dei dati positivi relativi alle
immatricolazioni. Nel mese di dicembre, infatti, le immatricolazioni di General Motors negli Stati Uniti sono cresciute del
10%. Il dato è migliore delle previsioni, dato che gli analisti attendevano un aumento dello 0,7%.
TESLA – Nel quarto trimestre le vendite del colosso USA delle auto elettriche sono salite del 27%. Nonostante il buon
risultato, la società non è riuscita a centrare l'obiettivo di consegnare almeno 80.000 vetture nel 2016. L'Ad Musk sperava in
un'accelerata ancora maggiore nella parte finale del 2016, in modo da alimentare la fiducia degli investitori, in vista anche
del lancio della nuova Model 3, che avrà un prezzo più accessibile (35.000$).
Fonti: Infoproviders
Avvertenze
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