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FTA Morning View
giovedì 31 marzo 2016
Dalla Redazione di FTAOnline News
MERCATO USA
Wall Street chiude in rialzo, continua l'effetto Yellen
A New York i principali indici hanno chiuso la seduta in rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,47%, l'S&P 500 lo
0,44% e il Nasdaq Composite lo 0,47%. I mercati hanno ancora approfittato delle dichiarazioni del numero uno della
Fed, Janet Yellen, che martedì ha giudicato appropriato procedere con prudenza con i rialzi dei tassi.
Positivo inoltre il dato macroeconomico pubblicato in giornata. La stima ADP (National Employment Report) sul mondo
del lavoro ha evidenziato, nel mese di marzo, una crescita di 200 mila nuovi impieghi. Il dato e' risultato superiore alle
attese degli addetti ai lavori che si aspettavano un incremento di 194 mila posti di lavoro. Rivista al ribasso la
rilevazione precedente a 205 mila unità, da 214 mila. Sul fronte societario Lululemon Athletica +10,71%. Lo specialista
dei prodotti per lo yoga ha annunciato una trimestrale superiore alle attese. Nel quarto trimestre l'utile è cresciuto a
117,4 milioni di dollari (0,85 dollari per azione) da 110,9 milioni dello stesso periodo di un anno prima. I ricavi sono
aumentati del 17% a 704,3 milioni. La società aveva previsto un Eps di 0,78-0,80 dollari su ricavi per 690-695 milioni.
State Street +0,64%. Il gruppo finanziario ha annunciato l'acquisto di GE Asset Management da General Electric per un
importo di circa 485 milioni di dollari in contanti. Il closing dell'operazione è previsto per il terzo trimestre.
Carnival +5,5%. Il gruppo delle crociere ha chiuso il primo trimestre con un utile per azione adjusted di 0,39 dollari
contro i 31 centesimi indicati dal consensus. La società ha anche alzato la parte bassa della guidance sugli utili per
l'intero esercizio a 3,20-3,40 dollari da 3,10-3,40 dollari.
Valeant -6,59%. Il gruppo farmaceutico ha richiesto una nuova estensione della scadenza per la presentazione del
rapporto annuale. Apple +1,75%. Cowen ha alzato il rating sul titolo del produttore di iPhone a outperform da marketperform. MetLife +5,23%. Un giudice federale ha annullato la decisione delle Autorità Usa di classificare il gruppo
assicurativo tra le compagnie sistematicamente importanti per il sistema finanziario. La decisione esclude la minaccia
di una regolamentazione più stringente. Boeing -1,77%. Il gigante aerospaziale ha annunciato che taglierà 4.500 posti
di lavoro.
MERCATI ASIATICI
Seduta mista per l’Asia: Sydney beneficia del dollaro Usa debole, Tokyo perde ancora
Seduta contrastata per i mercati dell’Asia che complessivamente beneficiano ancora delle parole della chairwoman
della Federal Reserve (Fed) Janet Yellen, che martedì ha dichiarato che l’incertezza economica e finanziaria globale
giustifica un percorso più prudente nell’aumento dei tassi di interesse, allontanando l’ipotesi di un nuovo incremento
già nel corso del meeting di fine aprile del Federal Open Market Committee (Fomc, la commissione della Fed che si
occupa di politiche monetarie). L’indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso, è in modesto progresso dopo avere sfiorato
i massimi dall’inizio di dicembre. La prudenza della Fed continua a indebolire il dollaro, che si avvia a un declino di
quasi il 7% nell’intero trimestre nei confronti dello yen. La debolezza della divisa Usa non ha però spinto i corsi del
petrolio, che hanno segnato perdite superiore all’1% dopo che i dati ufficiali sulle scorte di petrolio in Usa hanno
evidenziato una crescita inferiore alle attese ma che le porta, comunque, ai massimi di sempre. Tra le altre materie
prime, da segnalare il rame, scivolato ai minimi da inizio marzo ancora una volta sui timori di rallentamento della Cina,
in vista della pubblicazione venerdì dei dati sul Pmi relativo a marzo.
Nonostante il rafforzamento dello yen, Tokyo ha scambiato per gran parte della seduta in positivo, dopo la perdita
dell’1,31% registrata mercoledì, per poi virare comunque in negativo in chiusura, segnando una perdita superiore
all’11% nell’intero trimestre. In chiusura il Nikkei 225 ha segnato un declino dello 0,71% (performance in linea con
quella dell’indice più ampio Topix, deprezzatosi dell’0,68%). Tra i singoli titoli, da segnalare l’ennesimo declino
(intorno al 4%) per Sharp, dopo che mercoledì è arrivata l’intesa sul takeover della conglomerata nipponica da parte di
Hon Hai Precision Industry: l’azienda di Taiwan nota (e non sempre in positivo viste le polemiche sulle condizioni di
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lavoro nelle sue fabbriche cinesi) come Foxconn acquisirà circa due terzi del capitale di Sharp, pagando 88 yen per
azione contro i 118 yen dell’offerta originaria e a sconto del 35% rispetto alla chiusura al Nikkei nella seduta di
mercoledì. Il valore dell’operazione scende così a 389 miliardi di yen (3,06 miliardi di euro) contro i 490 miliardi (3,86
miliardi di euro) annunciati a fine febbraio. Sul fronte macro, i nuovi cantieri edili residenziali in Giappone hanno
segnato un progresso su base annuale in febbraio del 7,8% in quella che è la crescita più sostenuta dallo scorso mese
di agosto. Il dato si confronta con l’incremento di appena lo 0,2% in gennaio e il declino del 2,8% atteso dagli
economisti.
Declino è stato anche per Seoul, con il Kospi che ha segnato una perdita dello 0,31% al termine degli scambi, mentre
la giornata è stata più che positiva per Sydney: l’S&P/ASX 200 ha infatti guadagnato l’1,45% grazie a performance
positive da gran parte dei settori (da quello finanziario al minerario), visto che l’indebolimento del dollaro Usa è una
buona notizia per l’export australiano, prevalentemente di materie prime e quindi prezzato nella divisa americana.
Avvicinandosi alla chiusura lo Shanghai Composite viaggia intorno alla parità come pure lo Shanghai Shenzhen Csi 300
mentre è di circa mezzo punto percentuale il guadagno dello Shenzhen Composite. In declino invece Hong Kong:
l’Hang Seng perde intorno allo 0,50% (performance non molto migliore per l’Hang Seng China Enterprises Index,
sottoindice di riferimento nell’ex colonia britannica per la Corporate China).
PREAPERTURA ITALIA/EUROPA
Future sugli indici azionari europei in rosso: Eurostoxx 50 -0,6%, DAX -0,4%, CAC 40 -0,6%, FTSE 100 -0,4%. Le
chiusure dei principali indici europei della seduta precedente: Eurostoxx 50 +1,34%, Francoforte (DAX) +1,60%, Parigi
(CAC 40) +1,78%, Londra (FTSE 100) +1,59%, Milano (FTSE Mib) +1,12%.
Future sugli indici azionari americani in calo dello 0,2-0,3 per cento. Le chiusure della seduta precedente a Wall Street:
S&P 500 +0,44%, Nasdaq Composite +0,47%, Dow Jones Industrial +0,47%.
In calo Tokyo con il Nikkei 225 a -0,71%. Incerte le borse cinesi: l'indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen al momento
segna +0,2% circa, mentre a Hong Kong l'indice Hang Seng al momento segna -0,4% circa.
Euro su dollaro in arretramento dal massimo dall'11 febbraio toccato ieri a 1,1364. EUR/USD al momento oscilla sugli
1,1315.
Future obbligazionari eurozona in recupero. Il Bund future segna 163,58 punti dai 163,28 delle 17:30 della seduta
precedente, +0,02% rispetto alla chiusura delle 22:00.
Petrolio in netto calo dai massimi di ieri pomeriggio. Il future sul Brent oscilla sui 39,70 $/barile (massimo a 41,34),
quello sul WTI sui 37,90 $/barile (39,85).
Oro in flessione dai massimi di ieri a 1245 $/oncia circa. Al momento le quotazioni segnano 1230 $/oncia.
DATI MACRO ATTESI
Giovedì 31 Marzo 2016
07:00 GIA Nuovi cantieri residenziali feb;
08:00 GER Vendite al dettaglio feb;
08:45 FRA Inflazione (prelim.) mar;
08:45 FRA Consumi feb;
09:00 SPA Inflazione (prelim.) mar;
09:00 SPA Vendite al dettaglio feb;
09:55 GER Variazione n° disoccupati mar;
09:55 GER Tasso di disoccupazione mar;
10:30 GB Indice credito al consumo feb;
10:30 GB PIL (finale) trim4 2015;
11:00 EUR Inflazione (flash) mar;
11:00 ITA Inflazione (prelim.) mar;
12:00 ITA Indice prezzi alla produzione feb;
13:30 EUR Verbali BCE;
14:30 USA Richieste settimanali sussidi disoccupazione;
15:30 USA Intervento Evans (Fed);
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15:45 USA Indice PMI Chicago mar.
HEADLINES
Cina: sondaggio Westpac Mni su fiducia dei consumatori ai massimi di sei mesi
La fiducia dei consumatori cinesi guadagna terreno in marzo, secondo quanto emerge dal sondaggio condotto da Mni
Indicators (Deutsche Börse). Per il mese in corso, infatti, il Westpac Mni China Consumer Sentiment Indicator ha
segnato un progresso del 6,1% rispetto a febbraio, attestandosi a 118,1 punti (100 punti è la soglia che separa
pessimismo da fiducia), livello più alto dal settembre 2015 e seconda migliore performance dal maggio 2014.
Giappone: a sorpresa in febbraio balzo del 7,8% per i nuovi cantieri
In Giappone, secondo i dati diffusi dal ministero di Territorio, Infrastrutture, Trasporto e Turismo, i nuovi cantieri edili
residenziali hanno segnato un progresso su base annuale in febbraio del 7,8% in quella che è la crescita più sostenuta
dallo scorso mese di agosto. Il dato si confronta con l’incremento di appena lo 0,2% in gennaio e il declino del 2,8%
atteso dagli economisti.
Giappone: per Kuroda (BoJ) non ci sono limiti all’allentamento monetario
Haruhiko Kuroda, governatore della Bank of Japan (BoJ), ha detto che le sue aggressive politiche non hanno “limiti
quantitativi”, respingendo l’ipotesi che l’istituto centrale stia esaurendo gli strumenti a sua disposizione. “Non esistono
cose come un limite quantitativo o numeri che non siamo in grado di superare”, ha detto Kuroda parlando davanti al
Parlamento nipponico.
Norvegia: il declino del greggio spinge la disoccupazione ai massimi dal 2006
Secondo quanto comunicato mercoledì da Statistisk sentralbyrå (Statistics Norway, l’ente statistico di Oslo), il tasso di
disoccupazione in Norvegia è salito in gennaio al 4,8% dal 4,6% di ottobre (il dato di gennaio si riferisce al periodo
dicembre-febbraio, quello di ottobre a settembre-novembre). Si tratta della lettura più elevata dall’inizio del 2006 e si
confronta con il 4,5% del consensus di Bloomberg. La Norvegia, la cui economia è strettamente legata al petrolio, ha
sentito l’impatto del declino dei corsi del greggio e le società che operano nel settore hanno tagliato oltre 30.000 posti
di lavoro.
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