23c77cf3-3635-479e-8d4d-6e69542aa720

Transcript

23c77cf3-3635-479e-8d4d-6e69542aa720
FTA Morning View
martedì 17 maggio 2016
Dalla Redazione di FTAOnline News
MERCATO USA
Wall Street chiude in netto rialzo, brilla Apple
A New York i principali indici hanno chiuso la prima seduta della settimana in netto rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato l'1%,
l'S&P 500 lo 0,98% e il Nasdaq Composite l'1,22%. I listini azionari Usa hanno beneficiato del balzo di Apple e del progresso
del petrolio. Il Wti è salito a 47,72 dollari al barile (+3,3%).
La Federal Reserve di New York ha comunicato che l'indice Empire State Manufactoring (che misura l'andamento dell'attività
manifatturiera di New York) si attesta nel mese di maggio a -9,02 punti dai 9,56 punti di aprile risultando nettamente inferiori alle
attese degli analisti fissate su un indice pari a 6,50 punti. Un valore al di sotto dello zero indica che l'economia del settore
manifatturiero dello stato di New York è in fase di contrazione.
Sul fronte societario Anacor Pharmaceuticals +57,22%. Il colosso farmaceutico Pfizer ha annunciato l'acquisto della rivale per
5,2 miliardi di dollari. Gli azionisti Anacor riceveranno 99,25 dollari per azione.
Tribune Publishing +22,67%. Il gruppo media Gannett ha alzato l'offerta per l'acquisto della società che controlla i quotidiani Los
Angeles Times e Chicago Tribune a 15 dollari per azione da 12,25 dollari. La nuova proposta valorizza Tribune Publishing circa
864 milioni di dollari (debito incluso).
Apple +3,71%. Berkshire Hathaway, la holding del miliardario Warren Buffett, ha annunciato l'ingresso nel capitale del gruppo di
Cupertino con 9,8 milioni di azioni (alla data del 31 marzo). Alphabet +0,75%. L'ex Google, secondo quanto riportato
dall’edizione domenicale del britannico Telegraph, rischierebbe fino a 3 miliardi di euro di sanzioni da parte della Commissione
Ue per aver violato le normative sulla concorrenza.
Range Resources -10,28%. Il produttore di gas naturale ha annunciato l'acquisto della rivale Memorial Resource Development
per 3,3 miliardi di dollari (debito incluso).
MERCATI ASIATICI
Wall Street e petrolio spingono i mercati dell’Asia. Tokyo guadagna oltre l’1%
Seconda seduta consecutiva di guadagni per i listini asiatici in scia al più che positivo lunedì di Wall Street (il migliore dei tre
principali indici Usa è stato il Nasdaq, apprezzatosi dell’1,22% grazie al rally del 3,71% di Apple). Come per i mercati Usa,
anche in Asia continua a farsi sentire l’effetto rialzista del petrolio: il prezzo del greggio è in progresso di circa l’1% dopo il rally
superiore al 3% di lunedì spinto anche dall’outlook di Goldman Sachs, secondo cui il mercato è finito prima del previsto in deficit
soprattutto a causa dei blocchi produttivi in Nigeria. Tra le altre materie prime, terza seduta consecutiva di guadagni sia per il
rame che per l’oro, mentre il dollaro Usa rimane intorno a 109 yen (nei confronti della divisa americana si rafforzano invece won
sudcoreano e dollaro australiano). Migliore piazza della regione è quella di Tokyo, grazie anche a dati macroeconomici
incoraggianti: la produzione industriale del Sol Levante ha segnato infatti in marzo un progresso su base mensile rettificata del
3,8% contro il 3,6% della lettura preliminare e il crollo del 5,2% registrato in febbraio. Il Nikkei 225 accelera la crescita e chiude
la seduta con un progresso dell’1,13% (performance simile per l’indice più ampio Topix, apprezzatosi dell’1,07%). Intorno alla
parità è invece Seoul, con il Kospi che riesce comunque a segnare un progresso seppure limitato allo 0,01% al termine delle
contrattazioni.
Complessivamente la seduta è dunque positiva in Asia, come conferma l’apprezzamento intorno allo 0,40% dell’indice Msci
Asia-Pacific, Giappone escluso. In progresso è anche Sydney, grazie soprattutto a titoli minerari (Bhp Billiton guadagna oltre il
3%) e petroliferi (Santos rimbalza del 6%), a fronte di una performance contrastata per i finanziari (Australia & New Zealand
Banking Group è allineata al listino dopo l’annuncio di tagli occupazionali, mentre National Australia Bank perde oltre il 3%).
L’indice S&P/ASX 200 segna un guadagno dello 0,69% al termine delle contrattazioni. Più contrastata la seduta per i mercati
cinesi, con Shanghai che è arrivata a perdere oltre mezzo punto percentuale in intraday. A circa un’ora dalla chiusura Shanghai
1
Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 guadagnano comunque circa lo 0,30% mentre accelera fino a intorno all’1%
l’apprezzamento dello Shenzhen Composite. Positiva anche la performance di Hong Kong: l’Hang Seng guadagna infatti circa
lo 0,60% (mentre è di quasi l’1% il guadagno dell’Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell’ex colonia
britannica per la Corporate China).
PREAPERTURA ITALIA/EUROPA
Future sugli indici azionari europei in verde: Eurostoxx 50 +0,5%, DAX +0,5% (rispetto a venerdì), CAC 40 +0,4%, FTSE 100
+0,4%. Le chiusure dei principali indici europei della seduta precedente: Eurostoxx 50 -0,18%, Francoforte (DAX) chiuso per
festività, Parigi (CAC 40) -0,18%, Londra (FTSE 100) +0,21%, Milano (FTSE Mib) +0,04%.Future sugli indici azionari americani
in rialzo dello 0,1 per cento circa. Le chiusure della seduta precedente a Wall Street: S&P 500 +0,98%, Nasdaq Composite
+1,22%, Dow Jones Industrial +1,00%.Tokyo in rialzo con l'indice Nikkei 225 che chiude a +1,13%. Borse cinesi positive:
l'indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen al momento segna +0,1% circa, l'indice Hang Seng di Hong Kong +0,6% circa.
Euro in ripiegamento dai massimi di ieri pomeriggio contro dollaro a 1,1343. Al momento EUR/USD oscilla in area 1,1310.
Future obbligazionari eurozona in lieve calo. Il Bund future segna 163,84 punti dai 163,98 delle 17:30 della seduta precedente,
ed è in ribasso dello 0,01% rispetto alla chiusura delle 22:00 a 163,86.
Petrolio sui massimi da novembre. Il future sul Brent oscilla sui 49,30 $/barile, quello sul WTI sui 48,20 $/barile.
Oro in flessione dal massimo di ieri a 1290 $/oncia circa. I prezzi al momento segnano 1279 $/oncia.
DATI MACRO ATTESI
Martedì 17 Maggio 2016
06:30 GIA Produzione industriale (finale) mar;
09:45 EUR Intervento Praet (BCE);
10:00 EUR Intervento Nouy e Costa (BCE);
10:00 ITA Bilancia commerciale (totale) mar;
10:00 ITA Bilancia commerciale (EU) mar;
10:30 GB Indice prezzi alla produzione apr;
10:30 GB Inflazione apr;
11:00 EUR Bilancia commerciale mar;
14:30 USA Inflazione apr;
14:30 USA Nuovi cantieri residenziali apr;
14:30 USA Licenze edilizie apr;
15:15 USA Produzione industriale apr;
18:00 USA Intervento Williams e Lockhart (Fed);
19:15 USA Intervento Kaplan (Fed).
HEADLINES
Giappone: cresce del 3,8% la produzione industriale in marzo
Cresce più di quanto stimato inizialmente la produzione industriale del Giappone. Secondo la lettura finale diffusa dal ministero
nipponico di Economia, Commercio e industria, il dato segna infatti in marzo un progresso su base mensile rettificata del 3,8%
contro il 3,6% della lettura preliminare e il crollo del 5,2% registrato in febbraio (in gennaio la lettura era stata per un incremento
del 2,5%). Su base annuale la produzione industriale giapponese è cresciuta dello 0,2% contro lo 0,1% della lettura preliminare
e il declino dell’1,2% registrato in febbraio.
Giappone: ordinativi macchine utensili crollano del 26,4% in aprile
2
Nel mese di aprile, secondo la stima preliminare della Japan Machine Tool Builders' Association (Jmtba), gli ordinativi di
macchine utensili in Giappone sono crollati del 26,4% su base annua contro il declino del 21,2% della lettura finale di marzo e
quello del 22,5% in febbraio. Si tratta del nono mese consecutivo di declino.
Russia: rallenta all’1,2% il declino del Pil nel primo trimestre
Secondo quanto comunicato dalla Rosstat, l’agenzia ufficiale di statistica di Mosca, il Pil della Russia è calato dell’1,2% su base
annua nel primo trimestre. La lettura preliminare mostra un’economia russa ancora in contrazione ma in fase di recupero visto
che il dato si confronta con il 3,8% di declino registrato nel quarto trimestre dello scorso anno e con il 2,1% di flessione del
consensus. Nell’intero 2015 l’economia russa aveva segnato un declino del 3,7% nella peggiore performance degli ultimi sei
anni.
Hugo Boss sceglie Mark Langer come chairman e chief executive
Hugo Boss ha comunicato di avere scelto Mark Langer come nuovo chairman del managing board e chief executive al posto di
Claus-Dietrich Lahrs, che aveva lasciato il gruppo in febbraio dopo una serie di profit warning che avevano spinto al ribasso il
titolo sul listino (Hugo Boss si è deprezzato di quasi il 50% negli ultimi 12 mesi a Francoforte). Langer, da 13 anni in Hugo Boss,
dal 2010 ricopriva l’incarico di chief financial officer. La sua nomina deve essere ancora ratificata dal supervisory board.
DISCLAIMER
I dati di analisi sono forniti da FTA Online, società di ricerca finanziaria, in base a ricerche proprietarie. Credito Valtellinese S.c. non ha modificato e non certifica la validita' di
questi dati. Questa analisi non costituisce in alcun modo un servizio di consulenza finanziaria, né offerta al pubblico: le informazioni pubblicate sono di natura standardizzata e
generale e non costituiscono pertanto una precisa raccomandazione ad investire, ad acquistare o vendere alcuno degli strumenti finanziari analizzati. Credito Valtellinese S.c. e
FTA Online non sono e non saranno responsabili di qualsivoglia perdita o danno in cui si possa incorrere in seguito all'affidamento sul contenuto dell'analisi. Si ricorda che le
analisi fornite non costituiscono un'indicazione utile delle prospettive future degli strumenti finanziari esaminati; si rammenta inoltre, che i Mercati Finanziari sono estremamente
volatili e gli investitori possono incorrere in elevate perdite che, nel caso di utilizzi di margini, possono uguagliare o superare l'investimento originario. FTA Online svolge ogni
sforzo affinché le informazioni contenute in questo sito siano accurate, ma non si assume la responsabilità per errori, ritardi o qualsiasi forma di imprecisione delle informazioni
contenute. Eventuali decisioni di investimento che ne dovessero conseguire sono assunte, da parte dell'utente, in piena autonomia ed a proprio esclusivo rischio.
3