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FTA Morning View
martedì 12 aprile 2016
Dalla Redazione di FTAOnline News
MERCATO USA
Wall Street chiude in calo
A New York i principali indici hanno chiuso la prima seduta della settimana in calo in attesa dell'inizio della stagione delle
trimestrali (che prende il via tradizionalmente con la diffusione dei conti di Alcoa). Il Dow Jones ha perso lo 0,12%, l'S&P 500 lo
0,27% e il Nasdaq Composite lo 0,36%.
Sul fronte societario forti acquisti sui titoli legati alle risorse di base. Male invece il settore biotech.
Tra i singoli titoli Alcoa +3,95%. Il colosso dell'alluminio ha annunciato a mercati chiusi i risultati trimestrali. Nel primo trimestre
l'utile per azione adjusted si è attestato a 0,07 dollari su ricavi per 4,95 miliardi. Gli analisti avevano previsto un Eps di 0,02
dollari su ricavi per 5,20 miliardi.
Hertz -11,55%. Il gruppo specializzato nel noleggio di veicoli ha fornito un outlook deludente. Per l'esercizio 2016 la società
stima un utile per azione compreso tra 0,95 e 1,10 dollari (consensus 1,05 dollari). Hertz ha abbassato le stime sulla crescita
dei ricavi relativi al noleggio di auto negli Stati Uniti a 0% -1,5% contro il +1,5% -2,5% indicato in precedenza.
Yahoo! +1,14%. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, ci sarebbe anche il Daily Mail in corsa per acquisire il core
business del colosso tecnologico (che comprende servizi come Yahoo! Mail, la piattaforma di advertising online e siti
d'informazione sportiva), messo in vendita dall'azienda californiana insieme agli asset asiatici (le partecipazioni multimiliardarie
in Alibaba Group Holding e Yahoo! Japan).
Norfolk Southern -2,7%. Canadian Pacific Railway ha rinunciato all'acquisto del gruppo ferroviario.
Chesapeake Energy +19,55%. Il gruppo energetico ha raggiunto un accordo per consevare il limite di indebitamento a 4 miliardi
di dollari.
MERCATI ASIATICI
Lo yen ferma la corsa sul dollaro e Tokyo chiude in positivo. In perdita Shanghai e Shenzhen
Dopo una seduta di moderato declino lunedì per Wall Street, alla riapertura degli scambi sui mercati asiatici la tendenza è stata
sostanzialmente positiva al traino del recupero di Tokyo. Il Nikkei 225 ha guadagnato l’1,13% (meglio ha fatto l’indice più ampio
Topix, apprezzatosi dell’1,53%) grazie all’indebolimento dello yen nei confronti del dollaro Usa. Il ministro delle Finanze
nipponico, in vista del meeting di giovedì e venerdì dei rappresentanti dell’economia e dei capi delle banche centrali del G20 a
Washington, ha dichiarato che il Giappone interverrà, come previsto dagli accordi sulla stabilità delle valute, se saranno
osservati interventi ”unilaterali” e motivazioni “speculative” nei confronti dello yen. Tra i migliori titoli della seduta c’è stato quello
di Nomura Holdings. La maggiore casa nipponica di brokeraggio ha sfiorato un guadagno del 9% a Tokyo dopo che fonti citate
da Bloomberg hanno riportato l’intenzione di abbandonare le attività nel mercato azionario d’Europa. La misura comporterà il
taglio di 5-600 posti di lavoro (i licenziamenti salgono a 1.000 considerando anche le attività in Usa). Nei nove mesi allo scorso
31 dicembre Nomura ha registrato una perdita prima delle tasse di 50,6 miliardi di yen (410 milioni di euro) dalle attività nel
Vecchio Continente. Sul fronte macro, la Bank of Japan ha comunicato che in marzo i prestiti erogati dagli istituti di credito del
Sol Levante sono cresciuti su base annua del 2,0% dopo il 2,2% di progresso di febbraio (e il 2,4% in gennaio), a quota
498.333 miliardi di yen (pari a 4.036 miliardi di euro). Anche escludendo i trust la crescita dei prestiti è stata del 2,0% contro il
2,2% di febbraio. Seduta positiva anche per Seoul con il Kospi che segna un progresso dello 0,56% al termine degli scambi.
Complessivamente la seduta è stata in positivo per la regione, come conferma il guadagno intorno allo 0,30% dell’indice Msci
Asia-Pacific, Giappone escluso, appesantito comunque dalla flessione registrata dai mercati cinesi. Avvicinandosi alla chiusura
Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 sono in declino di circa lo 0,50% e lo 0,70% rispettivamente mentre è
intorno all’1% la perdita dello Shenzhen Composite. In positivo invece Hong Kong, anche se si limita intorno allo 0,30% il
progresso dell’Hang Seng (performance simile anche per l’Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell’ex
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colonia britannica per la Corporate China). Dopo il rally in overnight il prezzo del petrolio è tornato a calare, soprattutto sulle
prese di beneficio successive ai guadagni registrati nelle ultime sedute. Mentre sono state contrastate le performance dei
metalli di base: in calo l’alluminio, in progresso zinco e rame. A fronte di un guadagno di circa il 2% dei colossi minerari Bhp
Billiton e Rio Tinto (che si è accompagnato al declino dei titoli legati al petrolio e al recupero di quelli finanziari), Sydney ha
chiuso in positivo: l’S&P/ASX 200 ha guadagnato lo 0,89% al termine della seduta.
PREAPERTURA ITALIA/EUROPA
Future sugli indici azionari europei poco sotto la parità: Eurostoxx 50 -0,1%, DAX -0,1%, CAC 40 -0,3%, FTSE 100 -0,2%. Le
chiusure dei principali indici europei della seduta precedente: Eurostoxx 50 +0,54%, Francoforte (DAX) +0,63%, Parigi (CAC
40) +0,22%, Londra (FTSE 100) -0,07%, Milano (FTSE Mib) +1,25%. Future sugli indici azionari americani al momento in rialzo
dello 0,1-0,2 per cento. Le chiusure della seduta precedente a Wall Street: S&P 500 -0,27%, Nasdaq Composite -0,36%, Dow
Jones Industrial -0,12%. Tokyo in rialzo con il Nikkei 225 a +1,13%. Incerte le borse cinesi: l'indice CSI 300 di Shanghai e
Shenzhen al momento segna -0,3% circa, mentre a Hong Kong l'indice Hang Seng al momento segna+0,4% circa. Euro in
ripiegamento dal massimo da ottobre a 1,1446 toccato ieri pomeriggio contro dollaro. EUR/USD al momento oscilla in area
1,1410. Future obbligazionari eurozona in lieve flessione. Il Bund future segna 163,95 punti dai 164,03 delle 17:30 della seduta
precedente, ed è in ribasso dello 0,07% rispetto alla chiusura delle 22:00. Petrolio sui livelli più elevati da dicembre per il Brent,
da marzo per il WTI. Il future sul Brent si spinge fin sui 42,99 $/barile circa, quello sul WTI a circa 40,65 $/barile. Oro poco sotto
i massimi da marzo a 1261,90 $/oncia toccati nella notte. I prezzi al momento oscillano in area 1257 $/oncia.
DATI MACRO ATTESI
Martedì 12 aprile 2016
08:00 GIA Ordini macchine utensili mar;
08:00 GER Inflazione (finale) mar;
10:30 GB Indice prezzi alla produzione mar;
10:30 GB Inflazione mar;
14:30 USA Indice prezzi importazioni mar;
21:00 USA Intervento Williams (Fed);
22:00 USA Intervento Lacker (Fed).
HEADLINES
Giappone: per l'Ocse necessarie riforme per spingere occupazione e produttività
Secondo l'Organisation for Economic Co-operation and Development (Oecd, in italiano Ocse) il Giappone dovrebbe dare la
priorità alle riforme per spingere la produttività e incoraggiare più donne a entrare nella forza-lavoro. Nell'edizione 2016 del suo
rapporto Territorial Review of Japan, pubblicata lunedì, l'istituto con base a Parigi ha sottolineato che la popolazione del Sol
Levante si sta riducendo e l'aspettativa di vita di 83,5 anni sta spingendo in alto il tasso di dipendenza delle persone anziane. E
questo ha un ovvio impatto sulla spesa pubblica in pensioni, servizi sanitari e assistenza di lungo termine. L'Ocse ha anche
messo l'accento sulla necessità di riforme fiscali.
Esprinet, ok Antitrust all'acquisizione del ramo di azienda Edslan
L'Antitrust ha deciso di non avviare istruttorie in merito all'acquisizione, da parte di Esprinet, del ramo di azienda di Edslan
relativo all'attività core di distribuzione di prodotti e servizi di gamma alta in ambito ICT, con esclusione di attività ancillari ad
essa. L'operazione era stata annunciata a febbraio in una nota che specificava che in base ai dati di preconsuntivo nel 2015 le
attività acquisite hanno sviluppato un giro d'affari di circa € 72,1 milioni, con un EBITDA di circa € 2,2 milioni ed un capitale
investito al 31 dicembre 2015 pari a € 17,4 milioni. L'Equity Value dell'operazione è pari a € 6,44 milioni.
Iren, via libera dell'Antitrust sul dossier vercellese di Atena
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L'operazione prospettata all'Antitrust prevede che in un primo momento Atena Patrimonio venga incorporata in Atena e quindi
che questa vari un aumento di capitale che sarà sottoscritto da un soggetto terzo selezionato con una gara pubblica "con
criterio di aggiudicazione del prezzo più alto, salvi gli effetti dell'esercizio del diritto di prelazione connesso alle azioni di
proprietà di Ireti". Il soggetto aggiudicatario sarà, inoltre, tenuto ad acquistare una parte delle azioni di Atena attualmente
detenute dal Comune di Vercelli.
Ireti ha interesse ad acquisire il controllo esclusivo di Atena Post Fusione (Atena+Atena Patrimonio) e ha stipulato un Accordo
Quadro con il Comune di Vercelli per cui in caso di assenza di offerte o di esito negativo della selezione, si impegna a
sottoscrivere interamente l'aumento di capitale sociale di Atena Post Fusione e ad acquistare le azioni vendute dal Comune di
Vercelli. In entrambi i casi, Ireti avrà il 60% del capitale sociale di Atena Post Fusione e, in base al nuovo Statuto della società,
potrà nominare 4 amministratori su 7. Ireti quindi controllerà Atena Post Fusione.
Italia: stima PIL 2016 Def soggetta a rischi al ribasso (MEF)
Il Ministero dell'Economia nella relazione al Parlamento che accompagna il Def, il documento di economia e finanza elaborato
dal governo, scrive che la stima di crescita del PIL 2016 pari all'1,2% è soggetta a rischi al ribasso.
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