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FTA Morning View
martedì 16 agosto 2016
Dalla Redazione di FTAOnline News
MERCATO USA
La Borsa di New York ha aperto la prima seduta della settimana in rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,32%, l'S&P
500 lo 0,28% e il Nasdaq Composite lo 0,56%. I tre indici hanno aggiornato i massimi storici.
La Federal Reserve di New York ha comunicato che l'indice Empire State Manufacturing (sondaggio mensile tra le
aziende manifatturiere dello Stato di New York) sì è attestato in agosto a -4,21 punti contro 0,55 punti di luglio (6
punti in giugno) e attese degli economisti per una lettura a 2,50 punti.
L’Housing Market Index elaborato dalla National Association of Home Builders (Nahb) in collaborazione con Wells
Fargo è cresciuto in agosto a 60 punti, in ripresa rispetto ai 58 punti di luglio (in giugno la lettura era stata parimenti di
60 punti) e in linea con le attese degli economisti.
Il petrolio (Wti) ha chiuso in rialzo del 2,81% a 45,74 dollari al barile.
Sul fronte societario Twitter +6,76%. Secondo il New York Times, il sito di microblogging avrebbe avviato discussioni
per introdurre la propria applicazione sulla piattaforma Apple TV.
American International Group (AIG) +0,65%. Il colosso assicurativo è vicino ad un accordo per la cessione delle attività
nell'assicurazione ipotecaria a Arch Capital Group per circa 3,4 miliardi di dollari. Lo scrive il Wall Street Journal.
Chesapeake Energy +9,66%. Il secondo produttore americano di gas naturale ha annunciato di aver ricevuto un
finanziamento da un miliardo di dollari per l'acquisto del proprio debito senior con scadenze comprese tra il 2017 e il
2038.
FitBit +4,48%. Il titolo dello specialista dei prodotti per il fitness si è avvantaggiato di voci su una possibile Opa.
MERCATI ASIATICI
Seduta in tono negativo per i mercati asiatici trascinati a fondo dalla performance di Tokyo, appesantita dal declino del
greggio (il petrolio perde circa mezzo punto percentuale dopo essersi apprezzato del 10% nelle tre precedenti sedute
sull’apertura dell’Arabia Saudita a una stabilizzazione del mercato), ma soprattutto dal rafforzamento dello yen. La
divisa nipponica guadagna quasi l’1% sulla valuta Usa, mentre il Bloomberg Dollar Spot Index, che monitora appunto il
dollaro contro le altre dieci principali monete, segna una lieve flessione. Dietro ai guadagni dello yen speculazioni su
probabili ulteriori rinvii di nuovi rialzi dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve. Speculazioni che spingono in
crescita di circa lo 0,50% anche il prezzo di un altro bene-rifugio come l’oro. Il risultato, a Tokyo, è stato il declino
dell’1,62% per il Nikkei 225 che già aveva perso lo 0,30% lunedì (leggermente inferiore il calo dell’indice più ampio
Topix, deprezzatosi dell’1,34% dopo la perdita dello 0,50% segnata lunedì). Seconda seduta consecutiva
sostanzialmente intorno alla parità, invece, per Seoul: ma il Kospi, che aveva guadagnato lo 0,08% lunedì, vira in
negativo dello 0,04% proprio in chiusura.
L’ottava era invece partita bene per Shanghai, ma dopo il rally di lunedì la piazza della Cina continentale si allinea al
clima ribassista. A circa un’ora dalla chiusura, infatti, Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 scambiano in
declino di circa mezzo punto percentuale (lunedì avevano invece guadagnato il 2,44% e il 3,01% rispettivamente).
Prosegue invece la striscia positiva dello Shenzhen Composite, in progresso di circa lo 0,70% dopo il balzo del 2,51%
della precedente sessione. Si muove intorno alla parità Hong Kong: l’Hang Seng è in modesto declino dopo il guadagno
dello 0,73% di lunedì (in progresso, seppure marginale, è invece l’Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di
riferimento nell’ex colonia britannica per la Corporate China). A Sydney i titoli legati alle materie prime sono in crescita,
anche i petroliferi: Santos guadagna oltre il 2% nonostante lunedì abbia comunicato di predevere aggravi prima delle
tasse per 1,5 miliardi di dollari Usa nel primo semestre su svalutazioni del progetto nel gas naturale liquefatto del
Queensland. Ad appesantire la performance del listino australiano sono soprattutto i titoli finanziari, ma l’S&P/ASX
200 limita comunque allo 0,14% le sue perdite.
PREAPERTURA ITALIA/EUROPA
1
Future sugli indici azionari europei in rosso: Eurostoxx 50 -0,6%, DAX -0,6%, CAC 40 -0,6%, FTSE 100 -0,5%. Le
chiusure dei principali indici nella seduta precedente: Eurostoxx 50 +0,16%, Francoforte (DAX) +0,24%, Parigi (CAC 40)
-0,05%, Londra (FTSE 100) +0,36%, Milano (FTSE Mib) +0,17% (chiusura del 12/8).
Future sugli indici azionari americani in ribasso dello 0,1% circa. Le chiusure della seduta precedente a Wall Street:
S&P 500 +0,28% (con nuovo massimo storico), Nasdaq Composite +0,56% (con nuovo massimo storico), Dow Jones
Industrial +0,32% (con nuovo massimo storico).
Tokyo in netta flessione con il Nikkei 225 che chiude a -1,62%. Borse cinesi incerte: l'indice CSI 300 di Shanghai e
Shenzhen cede lo 0,4% circa, l'Hang Seng di Hong Kong al momento oscilla intorno alla parità.
Euro a ridosso del massimo di venerdì contro dollaro. EUR/USD al momento tratta a 1,1220 circa.
Bund Future in recupero ma sotto i massimi di ieri a 167,86 punti. Il contratto settembre 2016 segna 167,40 punti
contro i 167,27 alle 17:30 della seduta precedente e i 167,27 della chiusura alle 22:00.
Petrolio sui massimi da luglio. Il future sul Brent (contratto ottobre) segna ora 48,05 $/barile, quello sul WTI
(settembre) 45,45 $/barile.
Oro in recupero dai minimi di venerdì in area 1340 $/oncia. I prezzi attualmente oscillano sui 1354 $/oncia.
DATI MACRO ATTESI
Martedì 16 Agosto 2016
10:30 GB Indice prezzi alla produzione lug;
10:30 GB Inflazione lug;
11:00 GER Indice ZEW (fiducia investitori istituzionali) ago;
11:00 EUR Bilancia commerciale giu;
14:30 USA Inflazione lug;
14:30 USA Nuovi cantieri residenziali lug;
14:30 USA Licenze edilizie lug;
15:15 USA Produzione industriale lug.
HEADLINES
Giappone: i tassi in negativo eroderanno gli utili delle maggiori banche di 2,66 mld
I tassi d’interesse in negativo, introdotti a sorpresa con una mossa senza precedenti nel Sol Levante nel meeting di fine
gennaio dalla Bank of Japan, costeranno nell’attuale esercizio (in chiusura il 31 marzo del 2017) almeno 300 miliardi
di yen (2,66 miliardi di euro) alle tre maggiori banche nipponiche. Secondo le analisi della Financial Services Agency
(Fsa, l’autorità di controllo del sistema bancario giapponese), pubblicate sabato dal quotidiano Nikkei, i profitti di
Mitsubishi Ufj Financial Group caleranno di 155 miliardi di yen (1,38 miliardi di euro). Flessione di 76 e 61 miliardi
(675 e 540 milioni di euro) rispettivamente, invece, per quelli di Sumitomo Mitsui Financial Group e Mizuho Financial
Group.
Value Act acquista 1,1 mld $ di azioni Morgan Stanley
Secondo quanto emerso dalla documentazione regolatoria resa nota lunedì, l’hedge Value Act ha ammassato una
quota dell’1,98% nel capitale di Morgan Stanley. Il fondo attivista (noto per diverse battaglie, tra cui quella su Reuters,
prima della fusione con Thomson, ma anche quella per la revisione del management di Microsoft nel 2013) ha
comunicato di avere acquistato 38 milioni di titoli Morgan Stanley. Pacchetto che vale 1,1 miliardi di dollari. Morgan
Stanley ha chiuso in progresso dell’1,68% la seduta di lunedì a Wall Street (il titolo resta in declino di oltre il 20% nei
12 mesi).
Thailandia: nel secondo trimestre crescita del Pil oltre le attese (+3,5% annuo)
Prosegue com’era partito, in positivo, il 2016 della Thailandia. Il Pil del Paese del Sud-Est asiatico, secondo quanto
comunicato dal National Economic and Social Development Board (Nesdb), è infatti cresciuto del 3,5% annuo nel
secondo trimestre, contro il 3,2% del primo (e il 2,8% registrato sia nel quarto trimestre 2015 che nell’intero passato
esercizio) e il 3,3% atteso dagli economisti. Su base sequenziale l’economia thailandese ha però registrato un
incremento dello 0,8% in lieve frenata rispetto allo 0,9% del primo trimestre, ma sopra allo 0,5% del consensus.
2
Praxair tratta la fusione con la tedesca Linde. Nascerebbe il leader globale dei gas industriali
Secondo fonti citate dal Wall Street Journal, l’americana Praxair starebbe trattando l’acquisizione della rivale tedesca
Linde. La combinazione tra i due gruppi darebbe vita al leader mondiale nella produzione di gas industriali, con una
capitalizzazione di oltre 60 miliardi di dollari e più di 30 miliardi di ricavi l’anno. Praxair aveva chiuso in progresso
dell’1,08% la seduta di lunedì a Wall Street.
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