Rassegna stampa del 24/11/2015
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Rassegna stampa del 24/11/2015
COMUNE DI SALA BOLOGNESE Martedì, 24 novembre 2015 COMUNE DI SALA BOLOGNESE Martedì, 24 novembre 2015 Cronaca 23/11/2015 Bologna2000 1 400 rotoballe distrutte da un incendio a Sala 23/11/2015 Bologna Today 2 Incendio in azienda agricola a Sala 24/11/2015 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 27 3 Violento incendio distrugge quattrocento rotoballe Sport 24/11/2015 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 8 MARCELLO GIORDANO Triumvirato, un primato che profuma di record 4 Pubblica Amministrazione 24/11/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 2 5 Pendolari nel guado, nuovi treni in arrivo 24/11/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 7 BEDA ROMANO La Ue: l' Italia faccia riforme e investimenti 24/11/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 7 8 Un passo avanti sulla flessibilità per immigrati e terrorismo 24/11/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 52 ALESSANDRO MASTROMATTEOBENEDETTO SANTACROCE Con la Pec il processo è telematico 24/11/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 52 GIANNI TROVATI Il sindaco omette l' ordinanza? Rischia l' omicidio colposo 24/11/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 54 GUGLIELMO SAPORITO Frazionamenti con oneri più cari se è ristrutturazione 24/11/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 55 DARIO FERRARA Caos sito, paga p.a. 24/11/2015 Italia Oggi Pagina 30 Gare, basta cauzioni col rating 24/11/2015 Italia Oggi Pagina 31 Aree degradate urbane, istanze entro il 30/11 10 12 13 15 Attenti ad appalti a basso costo 24/11/2015 Italia Oggi Pagina 25 6 ANDREA MASCOLINI 17 18 19 23 novembre 2015 Bologna2000 Cronaca 400 rotoballe distrutte da un incendio a Sala Bolognese Sabato notte, i Carabinieri della Stazione di Sala Bolognese sono intervenuti in via Saletta, a seguito di un incendio che ha danneggiato 400 rotoballe, vecchie e inutilizzabili, appartenenti a un 64enne del luogo, titolare di un' azienda agricola specializzata nella produzione di cereali. Le fiamme sono state spente dai Vigili del Fuoco di Bologna. Le cause dell' evento sono in corso di accertamento da parte degli inquirenti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 23 novembre 2015 Bologna Today Cronaca Incendio in azienda agricola a Sala Bolognese: in fumo 400 balle di fieno Le cause dell' incendio, divampato sabato notte, sono in corso di accertamento da parte degli inquirenti e dei Carabinieri Sono ormai ridotte in un cumulo di cenere 400 balle di fieno, distrutte da un incendio divampato sabato notte a Sala Bolognese, in via Saletta. La squadra dei Vigili del Fuoco che ha spento le fiamme ha constatato che si trattava di rotoballe vecchie e inutilizzabili, appartenenti a un 64enne del luogo, titolare di un' azienda agricola specializzata nella produzione di cereali. Annuncio promozionale Le cause del rogo sono in corso di accertamento da parte degli inquirenti e dei Carabinieri di Sala Bolognese. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 24 novembre 2015 Pagina 27 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Cronaca Violento incendio distrugge quattrocento rotoballe Sala I carabinieri seguono la pista del dolo d i P I E R L U I G I T R O M B E T T A SALA BOLOGNESE UN VIOLENTO incendio ha distrutto sabato scorso circa quattrocento vecchie rotoballe in via Saletta nelle campagne di Sala nei pressi dell' argine del fiume Samoggia. Le rotoballe erano state a c c a t a s t a t e a l l ' a p e r t o i n u n terreno d i proprietà di una azienda agricola specializzata in produzioni di cereali e condotta da un commerciante 64enne. Secondo una prima ricostruzione dell' accaduto l' incendio si sarebbe innescato sabato scorso alle due di notte. E' stato dato l' allarme e sul posto sono intervenuti prontamente i vigili del fuoco del distaccamento di San Giovanni in Persiceto e i carabinieri della stazione di Sala. I pompieri hanno subito circoscritto l' area dell' incendio, controllando che non si propagasse vista anche la vicina presenza di un grande deposito dove erano custodite altre innumerevoli rotoballe. Il fuoco ha continuato a bruciare per dodici ore fino alle 14 del pomeriggio di sabato fin quando la paglia non si è distrutta del tutto. Ad aiutare il compito dei pompieri anche la pioggia che ha attenuato l' intensità delle fiamme. Al di là di un grande e fumoso falò fortunatamente non sono stati registrati danni a persone o a cose. SECONDO quanto si è potuto apprendere le rotoballe bruciate erano vecchie ma comunque possibilmente adatte a una commercializzazione. Le cause dell' incendio sono in corso di accertamento da parte degli investigatori dell' Arma che intendono stabilirne la causa. La pista principale è comunque quella del dolo visto che la paglia era già umida e difficilmente potrebbe essersi creata una autocombustione. Compito quindi degli inquirenti della Benemerita, sulla base degli elementi raccolti, risalire all' identità dei piromani e i motivi per cui è stato appiccato il fuoco. I vigili del fuoco, come la proceduta di intervento vuole in casi come questo, hanno controllato l' incendio non intervenendo con acqua, estintori o altro per non peggiorare le cose. Infatti, se così non fosse stato fatto, il mega falò avrebbe impiegato ancora più tempo a spegnersi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 24 novembre 2015 Pagina 8 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Sport Volley C e D Rv tra i cinque team imbattuti in Italia. Fra i maschi prima gioia per Sala Bolognese Triumvirato, un primato che profuma di record Bologna ESSERE A PUNTEGGIO pieno dopo sei giornate è un' impresa riuscita a cinque sole squadre nell' intero panorama italiano del volley, dall' A1 alla serie D: tra queste una bolognese, l ' R v V e n t u r o l i T r i u m v i r a t o , capolista solitaria del girone B del campionato di C femminile. Capitan Di Stefano e compagne, una settimana dopo aver piegato Ozzano nello scontro al vertice, piegano pure Ravenna per 31 proseguendo la marcia inarrestabile. Alle loro spalle, continua a crescere la Sace Progresso, che passa 30 a Rimini e difende la seconda piazza. Sul gradino del podio c' è pure Ozzano, che trascinata da Cardinali (15 punti), Cesari (12) e Foresti (12) si riscatta con Faenza (30). Tra le pretendenti ai playoff c' è pure la Pontevecchio di coach Zaccherini, che, pur perdendo 32 a Bellaria Igea Marina, si conferma squadra sempre a punti in questo inizio di stagione grazie ad Albertazzi (15) e Rubino (14). Ma non è solo il girone C a parlare bolognese: nel gruppo B, Anzola si impone nel derby con la Pgs Bellaria e sale al terzo posto. In campo maschile, festeggia solo la Curti Sala Bolognese, che alla seconda giornata del girone B coglie il primo successo: 30 sull' Equipe Emilia. Cattive notizie dal girone C, giunto alla quarta giornata: sconfitte Venturoli Atletico (31 in casa del Titan), Zinella (32 con l' In Volley) e Budrio (30 a Portomaggiore) e mentre le prime due restano inchiodate a centro classifica, Budrio diventa fanalino di coda. BUONE NOTIZIE, invece, dalla serie D. In campo femminile, la Maccagnani Ferro Molinella di coach Cifariello conserva la vetta solitaria del girone C grazie al successo per 32 sul campo del Masi, con Pasquali e Stella (19 punti a testa) grandi protagoniste. Approfitta del punto perso dal Masi Castenaso, che si impone 30 su Argenta e sale al terzo posto, mentre Argelato passa 31 a Migliaro e si piazza a centro classifica. In campo maschile, la Burger King fa proprio al tie break il derby sul campo del Paolo Poggi e difende la vetta del gruppo C, mentre nel girone B Casalecchio passa (31) a Crevalcore e prende il primo posto, scavalcando il Savena, piegato 32 a Serramazzoni. Marcello Giordano. MARCELLO GIORDANO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 24 novembre 2015 Pagina 2 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione TRASPORTO REGIONALE Pendolari nel guado, nuovi treni in arrivo Per Trenitalia la partita decisiva è oggi quella dei pendolari. La società di Fs è riuscita a firmare nuovi contratti di servizio ponte per 10 regioni su 17. Questo garantirà un fatturato annuo calcolato in 1.640 milioni ma anche un investimento dell' ordine di 1,87 miliardi. Per rilanciare gli investimenti nelle città per i prossimi anni e in vista della gara in EmiliaRomagna Fs ha lanciato un bando da 4,5 miliardi per nuovi treni. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 24 novembre 2015 Pagina 7 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione LE RICHIESTE DELLA UE La Ue: l' Italia faccia riforme e investimenti Padoan a Bruxelles: «La legge di stabilità è ritenuta accettabile dall' Eurogruppo» BRUXELLES I ministri delle Finanze della zona euro hanno dato ieri il loro benestare politico alle opinioni della Commissione europea sui progetti di bilancio per il 2016. Quanto alla Finanziaria italiana, l' Eurogruppo ha esortato l' Italia a rispettare le sue promesse in termini di riforme strutturali e di investimenti pubblici in modo da ottenere in primavera un positivo parere comunitario. Per ora, infatti, Bruxelles ha deciso di sospendere il suo giudizio fino alla primavera dell' anno prossimo. «Condividiamo l' analisi della Commissione secondo la quale la Finanziaria è a rischio di violazione delle regole del Patto di Stabilità e d i C r e s c i t a » , s i l e g g e i n u n comunicato pubblicato ieri sera. Tenuto conto dell' elegibilità del paese all' uso di tre clausole di flessibilità investimenti pubblici, riforme strutturali, spese per rifugiati «l' Italia potrebbe essere nella situazione di evitare una significativa deviazione» dal percorso di avvicinamento al pareggio di bilancio. Il governo Renzi prevede un deficit nel 2016 del 2,2% rispetto a un obiettivo precedente dell' 1,8% del Pil; e ha quindi chiesto l' applicazione di clausole di flessibilità. Secondo i calcoli della Commissione, il deficit strutturale subirà però nel 2016 un aumento dello 0,5%, mentre le regole europee vorrebbero che il disavanzo strutturale si riducesse dello 0,1% del Pil. «Su questa base, misure ulteriori sarebbero necessarie per ottenere un miglioramento dello sforzo strutturale», nota l' Eurogruppo. Ciò detto, hanno spiegato sempre ieri i ministri delle Finanze della zona euro, «accogliamo con favore l' impegno dell' Italia di adottare tutte le misure necessarie per far sì che la Finanziaria 2016 sia rispettosa delle regole del braccio preventivo del Patto. Accogliamo anche con favore l' impegno ad utilizzare nel 2016 gettito fiscale inatteso o imprevisti risparmi di spesa e ad accelerare gli sforzi di privatizzazione, pur di portare il rapporto debitoPIL su un percorso calante». Quest' ultima precisazione è interessante perché più esplicita rispetto a quanto affermato nell' opinione comunitaria (si veda Il Sole 24 Ore del 18 novembre). Nei fatti, Eurogruppo e Commissione hanno quindi esortato l' Italia a fare quanto promesso sia sul fronte delle riforme economiche che sul versante degli investimenti pubblici per ottenere quella flessibilità che permetta alle istituzioni comunitarie d i considerare il bilancio dell' anno prossimo in linea con le regole europee. Commentando la presa di posizione dell' Eurogruppo, il ministro dell' Economia Pier Carlo Padoan ha spiegato che l' Eurogruppo considera «accettabile» la legge di Stabilità italiana e che le riforme Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 6 24 novembre 2015 Pagina 7 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione «aggiuntive» di cui parla la Commissione perché l' Italia possa ottenere la flessibilità nella valutazione del bilancio 2016 «sono riforme che il paese ha già implementato perché sono aggiuntive rispetto a quelle che avevano portato alla concessione del primo set di clausole per le riforme in aprile», pari allo 0,4% del Pil di flessibilità di bilancio. Bruxelles vorrà toccare con mano la politica economica italiana. In una conferenza stampa, il commissario agli affari monetari Pierre Moscovici ha ribadito quanto affermato martedì scorso durante la presentazione delle sue opinioni di bilancio: «Vi sono in Italia importanti riforme. Il paese, poi, sta uscendo dalla recessione. Ciò è bene. Il governo italiano ha chiesto di poter godere di flessibilità di bilancio su tre fronti. Abbiamo deciso di prendere il nostro tempo per valutare queste richieste». Infine, sul fronte della crisi debitoria greca, i ministri delle Finanze della zona euro hanno deciso formalmente sempre ieri il versamento di altri aiuti finanziari per un totale di due miliardi di euro. A questa somma, si aggiungono fino a 10 miliardi di euro da dedicare alla ricapitalizzazione delle banche greche in difficoltà. La Grecia, che in agosto ha ottenuto un piano di prestiti da 86 miliardi di euro, dovrà "finalizzare" con i suoi creditori nuove riforme entro metà dicembre. © RIPRODUZIONE RISERVATA La "deviazione significativa" La manovra sconta il ricorso al maggior deficit in relazione alle clausole di flessibilità richieste sul versante delle riforme e degli investimenti(dall' 1,8 al 2,2%, che passerebbe al 2,4% con la clausola migranti). La valutazione di Bruxelles tuttavia pone in luce il "deterioramento" del saldo strutturale pari allo 0,5% del Pil, con annesso il rischio di "deviazione significativa" dall' aggiustamento richiesto, dato l' elevato debito dell' Italia. BEDA ROMANO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7 24 novembre 2015 Pagina 7 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione L' ANALISI Un passo avanti sulla flessibilità per immigrati e terrorismo Eventi eccezionali. Con questa allocuzione il Patto di stabilità, declinato e reinterpretato sia dal Fiscal compact che dalla comunicazione sulla flessibilità del gennaio scorso, di fatto già contempla la possibilità di derogare alla disciplina di bilancio in presenza di gravi circostanze che coinvolgano i paesi membri, a partire da una prolungata fase recessiva. Tra gli «eventi inconsueti che abbiano rilevanti ripercussioni sulla situazione finanziaria di un paese», va certamente inserita l' emergenza terrorismo, al pari dell' ondata migratoria. E dunque parrebbe scontato che le spese cui i singoli Stati devono far fronte per incrementare la sicurezza e la difesa dovrebbero essere momentaneamente escluse dal calcolo del deficit. Ieri a Bruxelles, con la riunione straordinaria dell' Eurogruppo, si è cominciato a istruire la pratica. Si attende una valutazione ufficiale della Commissione, dopo le aperture espresse nei giorni scorsi dal presidente Jean Claude Juncker. Poi la parola tornerà ai ministri dell' Eurogruppo. In tempi di emergenza, la velocità delle decisioni è un elemento fondamentale. «Non è urgente decidere oggi», ha osservato ieri al contrario il presidente dell' Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem. Eppure serve un rapido cambio di rotta, peraltro già avviato dall' attuale Commissione. D' accordo sulla necessità di mantenere alta la guardia sul controllo dei conti pubblici per evitare altri shock, dopo la crisi frontale che ha colpito l' eurozona tra il 2009 e il 2012. In questo caso non si tratta di riscrivere le regole, ma di interpretarle e adeguarle a un contesto in cui le emergenze si susseguono, con il rischio che si blocchi sul nascere la fragile ripresa che ha cominciato a manifestarsi nel corso dell' anno. Più margini di bilancio per quei paesi che si trovano costretti a fronteggiare la doppia emergenza del terrorismo e dell' immigrazione paiono dunque doverosi. Soprattutto se si tratta di Paesi che rientrano nel «braccio preventivo» del Patto di stabilità non essendo sottoposti a procedura d' infrazione per disavanzo eccessivo. Sulla «clausola migranti», esplicitamente richiesta dall' Italia e che dovrebbe tradursi in 3,3 miliardi di margine in più, la Commissione ha di fatto rinviato il giudizio alla prossima primavera. Ora si apre anche il capitolo delle spese per la difesa e la sicurezza che nel nostro caso andrebbero ad aggiungersi alle altre due clausole di flessibilità: riforme e investimenti, per un totale complessivo di oltre 17 miliardi. I rigidi esegeti della disciplina di bilancio obietteranno che in questo modo il Patto di stabilità, con annesse le sue successive declinazioni (dal Fiscal compact al Two Pack e al Six Pack) è di fatto depotenziato. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 8 24 novembre 2015 Pagina 7 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione Varrebbe la pena di chiedersi se non sia il caso di cominciare a rivedere in toto un' impalcatura costruita solo attorno alla moneta unica, e di accelerare anche sull' onda dell' attacco terroristico l' integrazione politica partendo proprio da una vera politica economica e fiscale comune. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 24 novembre 2015 Pagina 52 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Contenzioso. La nuova procedura gestita in via informatica scatta il 1° dicembre, da Toscana e Umbria Con la Pec il processo è telematico Il ricorso con mail certificata obbliga al digitale anche la controparte La prossima settimana parte il processo tributario telematico: per chi si avvale della Pec per notificare alla controparte l' atto introduttivo scatta l' obbligo di gestire con strumenti esclusivamente informatici e telematici tutto il giudizio che ne deriva. L' obbligo scatterà automaticamente anche per la controparte. L' avvio sarà graduale, scaglionato sul territorio: martedì 1° dicembre si comincerà in Toscane e Umbria, poi sarà il turno delle altre regioni. Gli atti processuali, compresa l' istanza di reclamo e mediazione, notificati con Pec vanno depositati in Commissione tributaria solo mediante il Sigit, quindi telematicamente. Idem per depositare le controdeduzioni e gli altri atti successivi: anche la costituzione in giudizio di parte resistente va quindi effettuata con strumenti informatici. In altri termini, ricevere un ricorso a mezzo Pec comporta per l' ente impositore l' obbligo di costituirsi elettronicamente. Analogamente, in un giudizio incardinato avanti le Commissioni regionali, un contribuente destinatario di un appello notificato con Pec deve costituirsi con modalità informatiche. L' effetto ulteriore ed indiretto sembra essere l' obbligo di conservare in modalità elettronica atti e documenti rilevanti a fini processuali. Il ricorso e gli altri atti processuali prodotti come documenti informatici, oltre a rispettare i formati previsti, la nomenclatura richiesta ed essere privi di elementi attivi (quali macro e campi variabili), vanno redatti con appositi strumenti software senza restrizioni di selezione e copia di parti. Non è quindi possibile notificare, e depositare, la copia per immagine su supporto informatico di un documento analogico. Al contrario, gli allegati al ricorso potranno essere depositati come documenti informatici da scansione in formato immagine di documenti analogici. Con tutta probabilità, in uno studio professionale non sarà quindi sufficiente gestire un sistema di archiviazione documentale, ma occorrerà garantire autenticità, integrità, affidabilità, leggibilità e reperibilità dei documenti processuali riversandoli in un sistema di conservazione elettronica secondo le regole tecniche del Dpcm 3 dicembre 2013. La conservazione elettronica dei documenti processuali è un adempimento a carico anche delle Commissioni tributarie, chiamate espressamente a conservare il fascicolo informatico prodotto contenente atti, documenti, allegati e ricevute di posta elettronica certificata, messaggi del Sigit e dati del procedimento. All' interno del fascicolo dovranno essere presenti anche le copie per immagine di atti Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 10 24 novembre 2015 Pagina 52 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione e documenti quando depositati su supporto analogico. I fascicoli a disposizione dei giudici saranno comunque sempre formati e gestiti in modalità informatica, anche nel caso in cui atti e documenti siano stati depositati dalle parti su supporto cartaceo: le segreterie sono tenute ad acquisirli in tale forma, a farne copia informatica (apponendovi sottoscrizione elettronica) e ad inserirli nel fascicolo informatico. Il deposito in Commissione sembra comunque ammesso in forma cartacea solo se il ricorrente continui ad avvalersi dei metodi tradizionali di notifica del ricorso (raccomandata), con ufficiale giudiziario o deposito a mani nell' ufficio impositore. A seguito di tale deposito, la segreteria ricevente dovrà perciò comunque produrre e gestire il correlato fascicolo in modalità informatiche. Conseguenze anche sui pagamenti di contributo unificato e delle altre spese di giustizia: andranno effettuati in via telematica col sistema dei pagamenti elettronici pagoPA. Entro dicembre 2016 è previsto infatti l' avvio dell' operatività dell' esecuzione di operazioni elettroniche di pagamento a favore delle pubbliche amministrazioni, rimettendo alla libera determinazione dell' utente la scelta di canale, strumento di pagamento e prestatore di servizi Psp da utilizzare. Prima di tale scadenza, il contributo unificato potrà essere assolto anche in modalità non telematica: la relativa attestazione di pagamento è in questo caso costituita dalla copia informatica dell' originale analogico, ottenuta per scansione e sottoscritta elettronicamente. © RIPRODUZIONE RISERVATA. ALESSANDRO MASTROMATTEOBENEDETTO SANTACROCE Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11 24 novembre 2015 Pagina 52 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Cassazione. Le conseguenze dell' incidente nella zona di un cantiere Il sindaco omette l' ordinanza? Rischia l' omicidio colposo MILANO Il sindaco che non firma un' ordinanza urgente per chiudere ai cittadini una zona interessata da lavori pubblici può essere condannato per omicidio colposo, oltre che per lesioni e omissione di atti d' ufficio, se capita un incidente. E se l' incidente si rivela mortale per più persone, la pena può arrivare a 15 anni di carcere, come prevede l' articolo 589 del Codice penale. Lo ha stabilito la Cassazione, che nella sentenza 46400/2015 depositata ieri ha scritto un altro capitolo nella complicata vicenda giudiziaria nata dalla «tragedia del 1° maggio», quando otto anni fa a Sorrento due donne furono uccise dalla caduta del cestello di una gru, mentre alcuni operai addobbavano con le luminarie la chiesa di Sant' Antonino. La lunga storia giudiziaria ha fatto scattare la prescrizione per le lesioni e l' omissione di atti d' ufficio, mentre la Corte d' appello di Napoli dovrà tornare a occuparsi del caso per rideterminare alla luce di questi sviluppi la pena applicata all' omicidio colposo. Al di là del caso sorrentino, sono i princìpi generali indicati dalla Cassazione a fissare il perimetro per l' attività dei sindaci. Anche se la ditta incaricata dei lavori non presenta una richiesta di intervento, resta il fatto che il sindaco «non poteva non essere consapevole» del pericolo creato dal cantiere. In questo caso, il principio è rafforzato dal fatto che l' ufficio del sindaco si trova nella stessa piazza del cantiere. Con questa premessa, scatta l' obbligo di adottare in modo tempestivo tutti gli atti necessari «a tutelare l' incolumità dei cittadini», come prevede l' articolo 54 del Testo unico degli enti locali. Questo contesto di urgenza, aggiunge la Corte, fa sì che per la legittimità dell' atto occorra solo «l' effettiva esistenza di una situazione di pericolo» e non servono «formule o formalità o procedure sacramentali». Ma non è solo l' ordinanza urgente a tradurre in pratica il dovere del sindaco, che può manifestarsi con qualsiasi «atto idoneo» a evitare il pericolo, allertando la polizia o i vigili del fuoco oppure imponendo misure di sicurezza alla ditta. È l' inerzia, invece, a condannarlo. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA. GIANNI TROVATI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12 24 novembre 2015 Pagina 54 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Consiglio di Stato. «Vecchi» interventi Frazionamenti con oneri più cari se è ristrutturazione Titoli edilizi più onerosi, a vantaggio dei bilanci comunali, se si altera la distribuzione interna di un edificio per rendere più agevole una destinazione d' uso esistente. Questo quanto meno fino a settembre 2014, quando la «ristrutturazione» ha ceduto il posto alla meno cara «manutenzione». Lo sottolinea il Consiglio d i S t a t o , n e l l a s e n t e n z a 1 2 novembre 2015 n. 5184. Il caso deciso riguarda la sede dell' ufficio Iva di Foggia, che il ministero dell' Economia aveva in locazione: scaduto il contratto, i due piani occupati sono tornati residenziali con l' inserimento di nuovi impianti, la modifica e la ridistribuzione dei volumi. Il risultato finale ha avuto un costo di oltre 40.000 euro di oneri, somma richiesta dal Comune in conseguenza della modifica alla distribuzione interna, dell' alterazione di fisionomia e consistenza fisica dell' immobile causata dalla demolizione di muri divisori, scale, servizi. L' intervento, per Comune e Consiglio di Stato, è oneroso: va ritenuto di risanamento conservativo, mentre il privato non può pretendere di risparmiare affermando di aver effettuato solo opere di manutenzione straordinaria. La qualificazione dell' intervento come risanamento è derivata dall' inserimento di nuovi impianti, con la modifica e ridistribuzione dei volumi, anche indipendentemente dalla destinazione d' uso, che da residenziale, con l' attivazione della sede Iva era diventata direzionale per poi tornare ancora residenziale. All' interno di un edificio con volumi già definiti, sono tornati così otto locali commerciali al piano terra, altrettanti autonomi servizi e impianti tecnologici, il vano scala interno è diventato superficie abitabile al primo piano, mentre una serie di divisori ha generato sette unità abitative di oltre 110 metri quadri, con relativi impianti termosanitari. Tutto ciò è ristrutturazione edilizia, perché sono risultati modificati la distribuzione della superficie interna ed i volumi e l' ordine in cui erano disposte le diverse porzioni dell' edificio, indipendentemente dalla destinazione d' uso, che nel caso esaminato è tornata residenziale. La vicenda risale ai primi anni del 2000 e applica il principio che ricollega l' onerosità dell' intervento al tipo di modifiche e all' entità dei contributi in vigore al momento del rilascio del titolo edilizio (Consiglio di Stato 1513/1998; Tar Torino 3832/2005). Lo stesso intervento, se realizzato dopo il 2014, sarebbe stato possibile con diverse norme sia statali che regionali: la manutenzione straordinaria è infatti diventata più ampia (articolo 3 lettera b, del Dpr 380/2001, modificato dall' articolo 17 Dl 133, legge 164 del 2014)con possibilità di frazionare o accorpare unità, se si mantiene la volumetria complessiva e l' originaria destinazione d' uso. Dal settembre 2014, l' articolo 17 del Dpr 380/2001 (Dl 133/2014, divenuto legge 164) agevolando la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 13 24 novembre 2015 Pagina 54 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione "densificazione" edilizia, avrebbe ridotto di almeno il 20% (rispetto al contributo per le nuove costruzioni), la ristrutturazione e il riutilizzo di immobili dismessi , tutte le volte che non vi sia una variante urbanistica, un permesso in deroga o un cambio di destinazione che generi maggior valore dell' edificio rispetto alla destinazione originaria. La novità rende più facile frazionare e accorpare con manutenzione, perché le parole «frazionare» e «accorpare» sono state inserite nell' articolo 3, lettera b, dal DL 133/2014 all' interno della manutenzione straordinaria. Prima era possibile frazionare e accorpare ma era una ristrutturazione, ben più onerosa. © RIPRODUZIONE RISERVATA. GUGLIELMO SAPORITO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14 24 novembre 2015 Pagina 55 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Lavoro. L' alternativa all' assunzione sembra comoda e conveniente ma ogni caso va valutato individualmente Attenti ad appalti a basso costo Se il dipendente va in maternità scatta il divieto di esternalizzare VINCENZO DI DOMENICO Anche in condominio si esternalizza. Pulizie, servizio di sicurezza, cura del giardino vengono spesso appaltati a ditte e cooperative esterne evitando così l' assunzione diretta di personale subordinato. A favore della scelta dell' appalto gioca l' idea di demandare a un' impresa terza alcune responsabilità, ritenendo di alleggerire gli oneri dell' amministratore. In effetti, tale formula prevede che la ditta appaltatrice si occupi in autonomia di eseguire il servizio presso lo stabile, con le dovute competenze e attrezzature (così come sottolineato nella Circolare n. 5 del ministero del Lavoro dell' 11 febbraio 2011). Ma a ben guardare, ciò non significa evitare pesi e obblighi, perché nell' ambito del contratto d' appalto, l' amministratore ricopre la posizione di datore di lavoro committente e in tale ruolo ha delle incombenze. E attenzione: anche a livello di costi, va sfatata l' idea che appalto faccia rima con risparmio. Appalto o assunzione Poniamo il caso in cui nel condominio si renda necessaria una figura che si occupi della pulizia degli spazi comuni: generalizzando, quali sono le differenze tra assunzione diretta della persona e appalto del servizio? ? Col contratto di assunzione dopo attenta selezione si potrebbe optare per un periodo di prova, così da testare l' idoneità del lavoratore; prediligendo l' appalto, non sarà possibile scegliere l' addetto, ma la verifica sarà nei confronti dell' azienda (Dlgs 81/2008, articolo 26), di cui l' amministratore dovrà appurare l' iscrizione alla Camera di Commercio, oltre ai requisiti organizzativi, strutturali e di regolarità contributiva. ? Una vo lta instaurato il rapporto, l' amministratore che abbia optato per il contratto di tipo subordinato si avvarrà dei poteri direttivo, organizzativo e disciplinare specifici del datore di lavoro. Sta proprio qui una delle maggiori differenze tra i due contratti. Perché avrà invece una certa autonomia, rispetto al committente, chi esegue la sua attività con contratto d' appalto (fermo restando il diritto del committente di intimare all' appaltatore il regolare svolgimento dell' attività, nel caso di esecuzione non conforme). Da sottolineare: non sarà possibile una via di mezzo tra le due opzioni, nella quale, ad esempio, l' appaltatore tenga per se i compiti amministrativi e il committente si occupi di organizzare il lavoro del pulitore in questione. O l' una o l' altra. (si veda la Cassazione, sentenza 16788/2006). I ribassi Da evitare quelle società appaltatrici che giocano al ribasso, proponendo al condominio prezzi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 15 24 novembre 2015 Pagina 55 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione troppo concorrenziali, che potrebbero dipendere da uno scorretto inquadramento del lavoratore, da un servizio scarso o, come sostenuto di recente da parte sindacale, dall' impiego solo di nuovi assunti, che sarebbe favorito dalle attuali regole del lavoro. Un appalto genuino dovrebbe avere un costo superiore rispetto all' assunzione diretta, perché al costo medio orario di circa 14,79 euro del personale dipendente da impresa di pulizia (come da tariffario pubblicato dal ministero del Lavoro), andrà sommato il compenso dovuto all' azienda per la fornitura e gestione del servizio. È matematico. ? Va tenuto conto che il tipo di rapporto tra ditta appaltatrice e lavoratore può essere solo subordinato, quindi niente pagamenti con i voucher e niente collaborazioni occasionali (per legge, la responsabilità in tale evenienza ricade anche sul condominio, non solo sulla ditta). ? E se si vuole risolvere il contratto, nel caso di assunzione a tutele crescenti da parte del condominio, il lavoratore licenziato avrà diritto a un indennizzo da due mensilità per ogni anno di anzianità lavorativa; con l'appalto, il committente potrà recedere in ogni momento, purché corrisponda all'appaltatore l'intero importo stabilito per il servizio. I casi in cui è vietato appaltare Cosa fare se si vuole sostituire personale assente, per esempio in maternità? Il personale assente va sostituito nel suo ruolo solo con personale subordinato. È però ipotizzabile l' appalto se durante l' assenza del portiere si decidesse di fare a meno del servizio di portineria, ma si volesse usufruire di un servizio di pulizia, visto che i due ruoli non sono identici. Possono convivere, nello stesso condominio, giardinieri in appalto e giardinieri direttamente assunti dallo stabile, quindi con la stessa mansione? No. Il rischio è l' accusa di somministrazione fraudolenta di manodopera, che rientra nel penale (Cassazione, sentenza 14087/2013). ©RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 16 24 novembre 2015 Pagina 25 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Caos sito, paga p.a. L' informatica è un mezzo, non un fine, specie nel mondo dei lavori pubblici. L' offerta per partecipare all' appalto non risulta mai inviata nell' ambito della procedura informatica prescelta dall' amministrazione e l' impresa viene esclusa dalla gara. E invece no: i rischi del malfunzionamento della piattaforma, infatti, devono ricadere sulla stazione appaltante perché l' interesse pubblico è ampliare il più p o s s i b i l e l a platea d e i p a r t e c i p a n t i a l l a procedura, all' insegna della libera competizione: quando si verifica un inconveniente, allora, la stazione appaltante deve mettere in campo il rimedio procedimentale del soccorso istruttorio. È quanto emerge dalla sentenza 1094/15, pubblicata dalla prima sezione del Tar Puglia. Accolto il ricorso dell' azienda estromessa dalla procedura anche se la sua offerta risulta d e p o s i t a t a n e i s e r v e r d e l l a piattaforma informatica indicata per la gara. E l a p.a. paga perché è nell' interesse organizzativo dello stesso ente rimediare a eventuali inconvenienti. DARIO FERRARA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 17 24 novembre 2015 Pagina 30 Italia Oggi Pubblica Amministrazione appalti pubblici Gare, basta cauzioni col rating È illegittimo chiedere cauzioni con il rating per la partecipazione ad appalti pubblici; si violano i principi di concorrenza e si penalizzano le piccole e medie imprese. È quanto afferma il parere Anac (l' Autorità nazionale anticorruzione) 21 ottobre 2015 n. 171 con riguardo a una gara di appalto per l' affidamento d e l servizio di taglio del manto erboso e servizi accessori, il cui disciplinare di gara aveva previsto che per la produzione della cauzione provvisoria i concorrenti dovessero fare riferimento a compagnie assicurative che rilasciano le garanzie fideiussorie dotate di rating, rilasciato da una delle principali società di rating, non inferiore al corrispondente punteggio BBB rilasciato da Standard & Poor' s. In base alla normativa vigente la cauzione provvisoria può essere costituita anche sotto forma di fideiussione bancaria o assicurativa o rilasciata da intermediari finanziari purché questi siano iscritti nell' albo di cui all' articolo 106 del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, che svolgono in via esclusiva o prevalente attività di rilascio di garanzie e che sono sottoposti a revisione contabile da parte di una società di revisione iscritta nell' albo previsto dall' articolo 161 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58. L' Autorità presieduta da Raffaele Cantone ha nella sostanza, sia pure in estrema sintesi, ripreso i contenuti della propria determinazione n. 1 del 29 luglio 2014 che si era espressa nel senso che la richiesta di rating, pari o superiore ad un determinato minimo, attribuito dalle società di certificazione internazionale si ponesse «in violazione dei principi di cui all' art. 2, dlgs 163/2006 in quanto introduce restrizioni non previste dal Codice che non appaiono neppure correlate e proporzionate con gli obiettivi che si intende perseguire, potendo introdurre ostacoli elevati alla partecipazione alle gare soprattutto per le piccole e medie imprese». Nel provvedimento di oltre un anno fa si ponevano diversi aspetti di illegittimità: la mancata accettazione di garanzie da parte degli intermediari finanziari; la richiesta di un contratto autonomo di garanzia e, infine, il problema del rating che, con questo parere di precontenzioso viene di nuovo bocciato, nonostante sia molto spesso richiesto. ANDREA MASCOLINI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 18 24 novembre 2015 Pagina 31 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Aree degradate urbane, istanze entro il 30/11 Entro il 30 novembre 2015, i comuni c h e hanno nel loro territorio la presenza di aree urbane degradate possono presentare le domande per l' accesso (anno 2015) di euro 44.138.500,00. È possibile presentare la domanda anche per aree non contigue purché la proposta progettuale rappresenti un insieme coordinato d' interventi diretti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale. Queste alcune delle risposte formulate dall' Anci (e aggiornate al 20 novembre 2015) sull' accesso da parte dei comuni ai 44 milioni di euro per la riqualificazione aree urbane degradate. Il bando prevede che possano partecipare anche i comuni sia singolarmente che in forma aggregata. Nel caso di unione questa è configurabile come un' aggregazione n o n t e m p o r a n e a d i comuni q u i n d i s a r à sufficiente allegare l' atto di costituzione dell' unione. Gli atti, in questo caso, saranno sottoscritti dal presidente dell' unione. È possibile prevedere interventi di ristrutturazione di immobili di proprietà di un «ente r e g i o n a l e d i d i r i t t o p u b b l i c o n o n economico, dotato di autonomia organizzativa, patrimoniale, finanziaria, contabile e tecnica (o d i ente similare)», se parte degli immobili viene concessa in uso all' amministrazione comunale ma resta di proprietà dell' ente (che cofinanzierebbe l' intervento). Nel caso di interventi costituiti da servizi socioculturali (per esempio un servizio di mediazione culturale) devono essere spazialmente collocati all' interno dell' area degradata. È possibile presentare richiesta di solo finanziamento (fino al max di 2 milioni di euro) senza nessun tipo di cofinanziamento. La domanda può essere presentata con ad essa allegato il progetto che si compone delle relazioni e degli elaborati grafici e il documento di analisi oltre alla delibera di approvazione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 19