Rassegna stampa 15-01-2014
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Rassegna stampa 15-01-2014
COMUNE DI RUSSI Mercoledì, 15 gennaio 2014 Mercoledì, 15 gennaio 2014 Prime Pagine Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina del 15/01/2014 La Voce di Romagna Prima Pagina del 15/01/2014 1 2 cronaca Esce di strada vicino a Russi, 30enne al Bufalini Da Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) del 20140115T05:03:00 Auto fuori strada, donna gravissima Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 20140115T05:31:00 3 4 cultura e turismo I libri che vorremmo Da La Voce di Romagna del 20140115T05:01:00 Ultimi giorni per "Libri ma visti" Da La Voce di Romagna del 20140115T05:01:00 «Mordraud, il nostro corto sulla saga fantasy» Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 20140115T05:31:00 Le perle dei Caraibi, viaggio fotografico Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 20140115T05:31:00 5 6 7 9 pubblica amministrazione Hollande gioca la carta di 30 miliardi di sgravi Da Il Sole 24 Ore del 20140115T07:01:00 A2A è pronta al ruolo di aggregatore per utility Da Il Sole 24 Ore del 20140115T07:01:00 Cariplo lancia il welfare di comunità Da Il Sole 24 Ore del 20140115T07:01:00 «Sulle autostrade regole più equilibrate» Da Il Sole 24 Ore del 20140115T07:02:00 Lupi: pendolari Fs, gare su bacini piccoli Da Il Sole 24 Ore del 20140115T07:02:00 MiniImu, metà dei comuni riscuoterà anche gli spiccioli Da Italia Oggi del 20140115T05:37:00 I diritti di uso e abitazione devono essere provati Da Italia Oggi del 20140115T05:37:00 Lavoro, il saldo torna positivo Da Italia Oggi del 20140115T05:37:00 MilanoBrescia: cercasi advisor per A2A Da Italia Oggi del 20140115T05:38:00 10 12 14 16 19 20 21 23 24 sport Doppio colpo dei Redskins Da Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) del 20140115T05:04:00 Classe e Bagnacavallo ricominciano in casa Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 20140115T05:31:00 25 26 15 gennaio 2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 15 gennaio 2014 La Voce di Romagna Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 15 gennaio 2014 Pagina 6 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) cronaca Esce di strada vicino a Russi, 30enne al Bufalini I medici si sono riservati la prognosi. Dinamica in corso di accertamento da parte dei carabinieri di Faenza. RUSSI. Forse in seguito a un colpo di sonno o per un attimo di distrazione, ha perso il controllo dell' auto finita nel fossato e rimbalzata più volte tra un argine e l' altro prima di concludere la sua corsa a ruote all' aria. Un' uscita di strada autonoma in seguito alla quale una ragazza di 30 anni di Russi è stata ricoverata in gravissime condizioni al Bufalini. L ' incidente, la cui dinamica è al vaglio dei carabinieri di Faenza intervenuti sul posto per i rilievi finalizzati alla ricostruzione dell' accaduto, si è verificato nelle prime ore di ieri (poco dopo le 2.30) all' altezza dell' incrocio tra via Faentina e via Prada. Stando ai primi accertamenti, la giovane alla guida di una utilitariaavrebbe fatto tutto da sola; al momento non risultano infatti coinvolti altri veicoli. In seguito alla carambola (sul posto si sono portati anche i vigili del fuoco) l' automobilista ha riportato serie lesioni tanto che, dopo essere stata inizialmente soccorsa dal personale del 118 e trasportata all' ospedale di Ravenna, i medici ne hanno disposto il trasferimento al nosocomio di Cesena dove si trova in prognosi riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 15 gennaio 2014 Pagina 12 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) cronaca NELLA ZONA DI PRADA. Auto fuori strada, donna gravissima UNA donna di 29 anni, Francesca Deriu, residente a Russi, è ricoverata in gravissime condizioni al ?Bufalini' di Cesena in seguito a u n incidente a c c a d u t o i e r i n o t t e s u l l a Ravegnana. Era alla guida di una Citroen C3 quando, nella curva prima dell' incrocio per Prada, ha perso il controllo del volante. L' auto è finita a sinistra contro il guard rail, è piombata nel fosso e, dopo aver percorso 20 metri, si è schiantata contro un ponticello di accesso a un podere, terminando la corsa nel campo. La giovane donna sarebbe stata vista uscire autonomamente dall' abitacolo e subito dopo accasciarsi. La centrale operativa del 118 ha inviato un' ambulanza e l' auto con il medico; con loro sono accorsi i Vigili del fuoco. Francesca Deriu è stata trasportata con codice di massima gravità all' ospedale di Ravenna e poi trasferita in urgenza al ?Trauma center' di Cesena; la prognosi è riservata. I rilievi sono stati eseguiti dai Carabinieri. Sbalzato a diversi metri dall' auto è stato rinvenuto un seggiolino per bambini; nel timore che la donna non fosse sola sulla C3, per circa un' ora sono state effettuate ricerche che fortunatamente hanno dato esito negativo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 15 gennaio 2014 Pagina 32 La Voce di Romagna cultura e turismo CHE STORIA. I libri che vorremmo Prosegue fino al 16 nella ex Chiesa in Albis di Russi la mostra abbinata alla XIX edizione del concorso Libri mai mai visti, organizzato dall' Associazione culturale Vaca vari cervelli associati. La mostra mette in evidenza l' aspetto della comunicazione visiva e tattile, riuscendo a coinvolgere una messe veramente straordinaria di pubblico che, attratto in un primo momento dalla bellezza, originalità ed estrosità dell' oggettolibro, è immancabilmente catturato poi dai contenuti che sono sempre parte integrante della concezione artistica dell' opera. Sin dal primo anno i concorrenti hanno stupito il pubblico che ha potuto aprire, sfogliare, leggere e toccare i libri manufatti, essendo questa una peculiarità della mostra dove il visitatore può, per poterlo meglio "gustare", maneggiare il libro. Diciannove mostre consecutive, annuali, hanno confermato le aspettative degli organizzatori e, vedere in un bambino l' approccio divertito col libro o un adulto che si sofferma interessato a lungo sui singoli manufatti, quasi a volerli studiare, ci stimolano a riproporre nel tempo questa iniziativa e a potenziarla. Esiste poi un Fondo Libri mai mai visti che raccoglie un' accurata selezione dei migliori libri presentati nel corso delle varie edizioni. Orari: dal mercoledì al venerdì ore 15 /19. Sabato e domenica ore 10 / 12 e 15 / 19. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 15 gennaio 2014 Pagina 12 La Voce di Romagna cultura e turismo ZAPPING. Ultimi giorni per "Libri ma visti" Prosegue fino a domani, nella ex Chiesa in Albis di Russi, la mostra abbinata alla XIX edizione del concorso "Libri ma visti". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 15 gennaio 2014 Pagina 17 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) cultura e turismo «Mordraud, il nostro corto sulla saga fantasy» di ROBERTA BEZZI SONO giovani, pieni di idee e sogni, i ravennati ? classe 1982 ? che hanno dato vita alla startup Rampart Production per produrre il cortometraggio ?Mordraud', basato su una saga di quattro romanzi fantasy scritta dal 31 enne Fabio Scalini. Il video, presentato in anteprima assoluta al Lucca Comics in novembre, è in attesa di partecipare il prossimo luglio al San Diego Comicon Festival e alle selezioni del relativo concorso internazionale di cinema: un' occasione ghiotta per farsi notare dai grandi produttori americani. È la prima volta che un progetto italiano varca i confini della più importante fiera mondiale del settore fantastico. C' è voluto un anno di duro lavoro per realizzarlo, con la regia di Riccardo Piana e la lavorazione assegnate a 3 Pix Studio di Fusignano, giovane e attiva realtà imprenditoriale nel campo web e video. Gli attori sono stati individuati fra i personaggi del gruppo Fera Sancti di San Marino, stuntmen specializzati nel combattimento antico. Il gruppo ha eseguito le coreografie di battaglia utilizzando armi e armature vere. Gli esterni sono stati girati a San Marino mentre gli interni nelle suggestive sale di Palazzo San Giacomo grazie alla disponibilità del Comune di Russi. L' idea è quella di utilizzare il film per promuovere il lancio del primo libro, dal titolo omonimo (disponibile gratuitamente come ebook su www.mordraud.com, oltre che in versione cartacea). Lo scrittore ha impostato la diffusione del libro puntando molto sul riscontro dei lettori, ricevendo recensioni spontanee e creando una rete di affezionati, e avvalendosi del sostegno di Cna e Bcc di Ravenna. Fabio Scalini, come nasce l' idea di affiancare video a prodotti editoriali? «È una tendenza attuale e in espansione nel mercato americano, anche se in genere si tratta di prodotti video di bassa qualità e senza velleità artistiche. Il nostro obiettivo è diverso: creare un prodotto cinematografico di qualità che si stacchi nettamente dal resto della produzione di settore e che possa essere presentato a concorsi internazionali di cinema. Ma a costi contenuti, grazie all' attenzione al territorio dove si trovano location di assoluto pregio». La saga è già ultimata? «Sì, ho dedicato ai quattro libri un terzo della mia vita, se si considera che ho iniziato a scriverli dieci anni fa. Li sto revisionando. L' idea era di presentare un prodotto già finito, pronto per essere diffuso e commercializzato al meglio. Siamo tutti giovani nel team e vorremmo che questo diventasse il nostro primo lavoro». In cosa ?Mordraud' si distingue dagli altri fantasy? «È un fantasy atipico perché racconta qualcosa di molto reale. È la storia di una famiglia in rovina in cui i fratelli si odiano a tal punto da volersi uccidere». Come si diventa scrittori di fantasy? «La mia è una passione nata da bambino, ma più durevole nel Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 7 15 gennaio 2014 Pagina 17 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) cultura e turismo tempo. Più di quella per la musica. Dopo essermi dedicato al Conservatorio ho vissuto una breve esperienza come concertista di fagotto in Germania, Francia e Italia, ma poi ho lasciato tutto perché quel settore era morente. Così mi sono laureato in Design e ora mi occupo di formazione e sicurezza aziendale per un ente». BEZZI ROBERTA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8 15 gennaio 2014 Pagina 8 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) cultura e turismo GODO QUESTA SERA. Le perle dei Caraibi, viaggio fotografico IL CONSIGLIO di partecipazione della frazione d i Godo, in collaborazione con il Comune di Russi e l' associazione Teguriense, organizza per oggi, con inizio alle 21, nel Centro civico di Godo i n v i a P i a v e 1 2 / a , u n a p r o i e z i o n e pubblica di diapositive a cura di Paolo e Licia dal titolo ?Da Barbados Alla scoperta delle ? perle' dei Caraibi'. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 15 gennaio 2014 Pagina 1 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione Lo scudo della privacy sul caso Julie. Hollande gioca la carta di 30 miliardi di sgravi Marco Moussanet Dieci miliardi di ulteriori sgravi contributivi per le imprese. Che portano il totale a regime, nel 2017 a 30 miliardi. È questa la principale notizia, l' unica concreta, data dal presidente francese François Hollande nella sua lunghissima (due ore e mezza, nella foto) e attesissima conferenza stampa di ieri pomeriggio all' Eliseo. Marco Moussanet PARIGI. Dal nostro corrispondente Non sono i 50 miliardi chiesti dal Medef, ma per la Confindustria francese si tratta comunque di una importante vittoria. L' organizzazione chiede da tempo che le imprese vengano alleggerite dal peso del prelievo destinato a finanziare la generosa politica familiare di Parigi. E i 30 miliardi di Hollande sono proprio il frutto dell' accoglimento di questa richiesta: «Non si capisce perché ha infatti spiegato il presidente debbano essere le imprese a sostenere il costo di un sistema del quale usufruiscono tutte le famiglie». E perché, è sottinteso, questo costo non debba invece essere trasferito sulla fiscalità generale. Si tratta di circa 35,5 miliardi, anche se Hollande ha preferito parlare di 30, evidentemente per non alzare troppo l' asticella dell' obiettivo. Cifra che comprenderà i 20 miliardi sempre a regime, in questo caso dal 2015 del Cice, il credito d' imposta progressivo (10 miliardi nel 2013 e 15 quest' anno) varato nel novembre del 2012. Il tutto farà parte del negoziato con le parti sociali che partirà in primavera. Perché a fronte di quei 30 miliardi ci dovranno essere delle precise contropartite (che il Cice non prevedeva) in termini di assunzioni di giovani e di aumento del tasso di occupazione dei senior, a livello nazionale e di categoria. Il cui rispetto verrà verificato periodicamente da un Osservatorio ad hoc. Hollande ha voluto così riempire di contenuti il "patto di responsabilità" proposto alle imprese e annunciato nelle sue grandi linee nel discorso di fine anno. Fatto anche di semplificazione normativa e di visibilità fiscale, per garantire alle aziende uno scenario chiaro e per riequilibrare il sistema di imposizione in favore delle piccole e medie imprese, oggi penalizzate. Il presidente è anche tornato sulla questione del taglio della spesa pubblica dal quale dovrà venire parte delle risorse perché «non è più possibile spostare tassazione dalle imprese alle famiglie» limitandosi però a confermare l' obiettivo, già noto, dei 50 miliardi di riduzione a regime. Che probabilmente non basteranno. Con l' unico elemento di novità di una legge sul decentramento Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 10 15 gennaio 2014 Pagina 1 < Segue Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione finalizzata a diminuire i costi degli enti locali (un terzo della spesa pubblica), con il possibile accorpamento di Province e anche di Regioni. Ma Hollande ha anche voluto sgombrare il campo dalle polemiche, un po' speciose, sulla sua presunta svolta: «Non si tratta di cambiare strada, ma di muoversi più velocemente, di approfondire e di accelerare. Visto che i risultati ottenuti finora sono troppo fragili». «La situazione ha detto il presidente è molto semplice. I margini delle nostre imprese sono ai minimi di sempre, tra i più bassi d' Europa. Dobbiamo quindi far sì che aumentino perché crescano gli investimenti. Dobbiamo fare in modo che le nostre aziende ritrovino livelli di competitività più alti, esportino di più e quindi creino occupazione. Bisogna produrre di più e meglio. E allora serve una politica dell' offerta. Che a sua volta creerà la domanda. Prima di redistribuire bisogna creare la ricchezza da redistribuire. A questo serve il patto, una grande unione per il lavoro, una formidabile opportunità da cogliere». Quanto al tema europeo, Hollande ha sottolineato la necessità di un rafforzamento della coppia franco tedesca. Sul terreno dell' armonizzazione economica, sociale e fiscale ma anche su quello della difesa e degli interventi militari internazionali. E soprattutto sul fronte energetico, con una proposta precisa e ambiziosa: «La Germania è più forte nel campo delle rinnovabili, la Francia in quello dello stoccaggio e delle reti. Auspico quindi la creazione di un grande gruppo binazionale, ma aperto ad altri Paesi europei, che diventi un protagonista mondiale della transizione energetica. Sull' esempio, il bellissimo esempio, di quanto è avvenuto con Airbus nell' aeronautica». Infine la vicenda delle rivelazioni sulla sua vita privata, sulla relazione segreta con l' attrice Julie Gayet. Nei 40 minuti di intervento introduttivo, Hollande non ne ha parlato. Ma la prima domanda è stata ovviamente su questo. E il presidente, cercando di evitare che la questione potesse inquinare il messaggio di politica economica, ha seccamente ribadito la posizione già assunta venerdì scorso, il giorno dello scoop del settimanale Closer: «Nella vita privata ognuno può attraversare delle prove, ci sono momenti dolorosi. Ma le questioni private devono rimanere tali, con il rispetto dell' intimità di ciascuno. La mia indignazione per quanto è accaduto è totale. Questo non è però il momento né il luogo per parlarne». Hollande ha comunque detto che chiarirà la questione della "prémière dame", il cui status peraltro non esiste, prima della visita dell' 11 febbraio negli Stati Uniti, dov' è previsto che si rechi accompagnato. La compagna Valérie Trierweiler è tutt' ora in ospedale, dov' è stata ricoverata per una crisi nervosa. «Si sta riposando», ha detto, lapidario, Hollande. © RIPRODUZIONE RISERVATA. MOUSSANET MARCO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11 15 gennaio 2014 Pagina 27 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione Energia. Focus per ora sulla Lombardia Pisapia: sulla cessione della quota al momento solo discussioni. A2A è pronta al ruolo di aggregatore per utility La strategia contenuta nel documento dei nuovi patti. Cheo Condina MILANO A2A sarà polo aggregante delle utility lombarde, ma senza che ciò richieda alcun aumento di capitale ai Comuni, né metta a rischio la maggioranza pubblica. Il futuro di A2A è tutto nei nuovi patti parasociali tra le amministrazioni di Milano e quello di Brescia, firmati dai sindaci Giuliano Pisapia ed Emilio Del Bono lo scorso 30 dicembre. Otto pagine rimaste fino ad ora inedite che recepiscono gli indirizzi forniti dai rispettivi consigli comunali e mettono nero su bianco le regole di convivenza tra i due enti locali per il prossimo triennio. Tra queste c' è anche l' intenzione di «rafforzare la produzione di energia da fonti rinnovabili e la raccolta differenziata» oltre che la decisione, di non poco conto dal punto di vista degli equilibri della politica locale, che il primo presidente della multiutility sarà nominato da Milano. Il punto cruciale di tutto il documento, anticipato da Radiocor, è sicuramente al punto F delle premesse al patto vero e proprio, in cui si legge che l' obiettivo delle amministrazioni è «favorire lo sviluppo e il rafforzamento della società quale gruppo di riferimento per le aziende del settore dei servizi pubblici locali e dell' energia, operanti nel territorio lombardo». Non solo, gli stessi Comuni, «faranno quanto in loro potere affinché tale sviluppo avvenga nel rispetto dei principi di pariteticità e di maggioranza pubblica in capo a Brescia e Milano e senza ricorrere, ove possibile, a ulteriori esborsi o investimenti, in capitale o altro, da parte dei soci». In altre parole: A2A potrà fungere da stella polare nel ruolo di consulente, come partner o anche polo aggregante per le piccole utility contigue dal punto di vista territoriale. Una mission alla quale le grandi ex municipalizzate italiane (ovvero la stessa A2A, Iren, Hera e Acea) erano state invitate recentemente dal ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato. Allo stesso tempo, tuttavia, la multiutility lombarda dovrà perseguire questo modello di sviluppo facendo soltanto affidamento su risorse finanziarie proprie, perché i Comuni da una parte non vogliono investire capitali e dall' altra non intendono lasciarsi diluire da soggetti terzi, cosa che significherebbe perdere la maggioranza assoluta. Difficile, al momento, ipotizzare i possibili target di una eventuale crescita esterna di A2A. In ambienti bresciani c' è chi spinge per intavolare un dialogo con Lineagroup, municipalizzata della bassa Lombardia, e chi invece fa il nome di AcsmAgam, in cui A2A detiene già il 22%; sul mercato, invece, si Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 12 15 gennaio 2014 Pagina 27 < Segue Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione indica come strada più plausibile quella di acquisizioni mirate nel waste to energy. I patti stabiliscono anche che la cessione del 5%, che diminuirà la quota dei Comuni al 50% più due azioni, dovrà avvenire entro il 30 giugno, come peraltro annunciato dai due sindaci che ieri hanno discusso della questione in un vertice a Brescia. L' iter dell' operazione, ha spiegato Del Bono, «prevede che prima ci sarà la nomina di un consulente finanziario, poi ci sarà un bando che permetterà di individuare il soggetto che svolgerà una perizia sulla quota in vendita e successivamente verrà individuato il soggetto che allocherà il 5%». Insomma, una procedura che si annuncia laboriosa, forse fin troppo secondo alcuni osservatori visto che il prezzo lo farà comunque il mercato, ma che va comunque chiusa in tempi relativamente stretti. «Nessuno ad oggi è in grado di sapere chi comprerà e a quali condizioni. ha aggiunto Del Bono, interpellato sull' interesse di possibili investitori Direi che non c' è nessuno che si è fatto avanti e nessuno che si è tirato indietro». Dal canto suo, Pisapia ha chiarito: «Oggi abbiamo iniziato a discutere sulle modalità di cessione delle quote A2A. Non abbiamo parlato di governance futura, questo sarà un tema che verrà affrontato al momento opportuno. C' è sintonia su tutti i temi tra noi e Brescia e ogni giorno si rafforza la collaborazione». Per governance, i nodi da scogliere sono evidentemente due: la scelta del presidente (che sarà di espressione milanese per il prossimo triennio e poi avverrà nella logica dell' alternanza) e quella dell' amministratore delegato. Quest' ultimo, si legge nei patti, sarà indicato congiuntamente dai due sindaci e dovrà dunque essere una scelta condivisa. Un tema cruciale che sarà comunque affrontato e risolto già dalle prossime settimane. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL DOCUMENTO L' accordo. I comuni di Brescia e Milano hanno delineato le strategie per le proprie utility. CONDINA CHEO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 13 15 gennaio 2014 Pagina 28 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione Fondazioni. Ieri il primo via libera a un bando da 10 milioni per le reti locali. Cariplo lancia il welfare di comunità LA STRATEGIA Enoc: «Non intendiamo sostituirci agli enti pubblici ma diventare facilitatori di progetti costruiti all' interno dei distretti» Marco Ferrando Primo, secondo o terzo welfare non importa. Basta che si tratti di progetti pensati e costruiti dal territorio, capaci di mettere insieme pubblico e privato, dunque enti locali, scuole, servizi sociali ma anche associazioni, imprese, cooperative, consorzi con le loro teste e le loro risorse. È così che funziona il welfare di comunità, al centro di un bando, il primo nel suo genere, che partirà a fine febbraio e di cui ieri il cda di Fondazione Cariplo ha approvato lo studio di fattibilità: a 10 anni dal lancio dell' housing sociale, l' ente punta ora a brevettare una nuova formula che potrebbe cambiare non solo il ruolo delle Fondazioni rispetto al welfare, ma anche il modo stesso di pensarlo, visto che in ballo c' è la possibilità di cambiare le regole del gioco. «Non vogliamo sostituirci allo Stato, alle Regioni o a i Comuni», puntualizza Mariella Enoc, vice presidente della Fondazione con "delega" al welfare. «Piuttosto, puntiamo a diventare facilitatori di nuove reti locali, che dovranno nasce intorno alle specifiche esigenze di ogni singola comunità». Uno stimolo importante arriverà dai 10 milioni che la Fondazione ha deciso di mettere sul tavolo con il bando, ma quello delle risorse è solo uno dei versanti forse non il più rilevante in cui si gioca la sfida del welfare di comunità: «Con questa iniziativa la Fondazione intende aiutare le comunità a confrontarsi al suo interno per capire quali sono i problemi più urgenti e trovare le strade per risolverli, innovandone le modalità e ampliando il novero dei soggetti coinvolti». Punto di riferimento, e di partenza, il territorio: un gruppo di Comuni che deciderà di costituire un distretto e, attraverso il lavoro di una cabina di regìa, mettere a punto un progetto da candidare poi al bando di Fondazione Cariplo, che ai vincitori finanzierà circa il 50% del budget complessivo; il resto, invece, dovrà arrivare dai soggetti locali, pubblici e privati, che si riuniranno nel distretto. «Perché al territorio verrà chiesto un contributo in termini di idee, persone e anche di risorse: ognuno darà quello che ha aggiunge Enoc . E comunque a essere premiata non sarà la dimensione dei progetti, ma la consistenza del contesto che li promuoverà, perché l' obiettivo è anche quello di rimettere in moto la progettualità dei territori». Più in generale, il welfare è una delle tre priorità che Fondazione Cariplo si è data per il triennio che si è aperto con il rinnovo degli organi nella primavera scorsa, insieme ai giovani e al benesserequalità della vità. Versanti su cui l' ente non intende muoversi da solo ma con altre fondazioni italiane ma anche Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 14 15 gennaio 2014 Pagina 28 < Segue Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione europee: in questo caso, il terreno d' azione è la lotta alla disoccupazione, «al centro di un protocollo d' intesa siglato nelle scorse settimane ricorda Enoc con altri tre enti europei, con cui intendiamo candidarci ai prossimi bandi della Commissione europea sull' inclusione giovanile». @marcoferrando77 © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15 15 gennaio 2014 Pagina 37 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione INTERVISTAAndrea CamanziPresidente Autorità dei trasporti. «Sulle autostrade regole più equilibrate» «Faremo proposte per limitare i rincari senza tagliare gli investimenti» Subito indagini su ferrovie e Tpl IL CONSIGLIO DI DOMANI «Nel trasporto su rotaia interverremo su Alta velocità, pedaggi per l' uso della rete e treni regionali» «Introdurremo criteri per fare trasparenza sui costi: non tutti devono formare la tariffa» CONTABILITÀ REGOLATORIA Giorgio Santilli «Mi auguro che il dibattito di questi giorni sulle tariffe autostradali non finisca come dice l' amministratore delegato di Autostrade per l' Italia, Giovanni Castellucci, con quell' aut aut fra aumenti tariffari e riduzione degli investimenti. Sarebbe triste per il Paese. Sono convinto che nel mezzo di questi due estremi ci siano numerose soluzioni intermedie possibili che meritano di essere valutate e approfondite per consentire gli investimenti e limitare gli aumenti tariffari. Penso che in questo senso sia possibile un nostro contributo in termini di proposte che potrebbero portare benefici e miglioramenti apprezzati dai gestori, dai concedenti e dai consumatori». L' Autorità per la regolazione nei trasporti diventa operativa da oggi e il suo presidente, Andrea Camanzi, prima ancora di parlare dei due dossier subito all' ordine del giorno del consiglio, ferrovie e trasporto locale, vuole chiarire la posizione sulle tariffe autostradali: non ci sta a essere tirato per la giacca da chi in questi giorni ha attribuito all' Autorità un difetto di intervento per i rincari autostradali avvenuti («non eravamo neanche operativi») né sposa la posizione minimalista di chi dice che l' Autorità potrà intervenire solo sulle nuove concessioni e non avrà alcuno strumento per intervenire sui rapporti esistenti. «Pacta servanda sunt e noi non possiamo e non vogliamo certo modificare d' autorità i contratti esistenti, ma credo ci sia uno spazio per un nostro intervento migliorativo anche sulle concessioni in essere, come è atteso da molti, visto che da più parti siamo stati tirati in ballo in questa vicenda». È possibile «più trasparenza» dice Camanzi ma soprattutto il presidente dell' Autorità ricorda che «le tariffe devono essere costruite sul riconoscimento di costi efficienti e pertinenti all' impresa, non su qualunque costo». Fa capire che uno degli strumenti fondamentali nell' azione dell' Autorità sarà l' introduzione di obblighi di «contabilità regolatoria» previsti esplicitamente dalla norma istitutiva dell' Autorità (articolo 37 del decreto legge 201/2011). Presidente Camanzi, che vuol dire che l' Autorità è operativa da oggi? Noi stiamo correndo già dal 17 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 16 15 gennaio 2014 Pagina 37 < Segue Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione settembre, giorno successivo alla pubblicazione del Dpr che nominava me e i colleghi Marinali e Valducci. Finora abbiamo trovato la sede al Lingotto di Torino e le soluzioni organizzative per avviare il lavoro. Il 19 dicembre abbiamo approvato la delibera di entrata in operatività. Da domani diventiamo operativi anche nei settori nei quali non ci sono provvedimenti già avviati e subentriamo integralmente all' Ufficio di regolazione dei servizi ferroviari (Ursf) del ministero delle Infrastrutture. Sulle ferrovie siete quindi immediatamente operativi. Per gli altri settori? Stiamo monitorando le attività in corso presso il ministero delle Infrastrutture, il ministero dello Sviluppo economico, l' Enac per garantire una continuità dell' azione regolatoria in questa fase di passaggio. Alla fine di questa ricognizione, che sta procedendo con molto spirito di collaborazione, faremo il passaggio di consegne formale. A quando le prime decisioni? Già nel consiglio che terremo a Torino giovedì (domani, ndr) avremo all' ordine del giorno l' apertura di due indagini sul settore ferroviario e sul settore del trasporto locale. Non c' è tempo da perdere, il nostro vero vincolo è il tempo. Lavoriamo come se dovessimo salire su un treno in corsa, ma è nostra intenzione prenderlo. Le gare che si annunciano in varie Regioni e città per i trasporti locali, quelle per il trasporto ferroviario regionale, il tema dell' unbundling ferroviario, la concorrenza nell' alta velocità: ecco perché non volete perdere il treno. Appunto. Siamo convinti che ci siano alcuni temi che meritano subito la nostra attenzione. Quali sono questi punti nel settore ferroviario? Ovviamente non posso anticipare decisioni che devono ancora essere prese ma posso dire che le macroaree di nostro interesse sono almeno tre: l' Alta velocità, la definizione dei pedaggi per l' accesso e l' uso delle infrastrutture, il trasporto ferroviario regionale, che presenta per altro sovrapposizioni con il trasporto locale. Come interverrete? Tra i poteri che useremo con cautela e proprzionalità, ma anche con grande determinazione, c' è quello che ci consente di applicare gli obblighi di contabilità regolatoria alle imprese per analizzarne i costi. Nelle tlc si usa dal 1998, nei trasporti c' è molto da fare. È uno strumento che ci consentirà di avere una vera trasparenza sui costi. Ricordo che non tutti i costi, ma solo quelli efficienti e pertinenti delle imprese regolate devono contribuire alla formazione delle tariffe. Quando pensate di esaminare il tema della separazione societaria nel settore ferroviario? Ci siamo impegnati a prevedere un capitolo o un allegato nella prima relazione annuale che dovremmo tenere al Parlamento in giugno. Sul trasporto ferroviario regionale come agirete? Oltre alla contabilità regolatoria e alla definizione dei bandi di gara, lì abbiamo il potere particolare di definire, sentiti il ministero delle infrastrutture, le Regioni e gli enti locali, gli ambiti del servizio pubblico. Potremo valutare se sia opportuno un bacino regionale unico o più bacini, se il bacino unico debba essere multimodale. Lo stesso tema si pone per il trasporto locale. Mentre per le ferrovie le nostre indicazioni sono vincolanti, per il trasporto locale, così come per altre modalità di trasporto, l' Autorità fornisce indicazioni a supporto delle decisioni di Regioni ed enti locali. Sul trasporto locale fisseremo inoltre la qualità minima del servizio pubblico. In tutto questo valuteremo i Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 17 15 gennaio 2014 Pagina 37 < Segue Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione meriti di un approccio multimodale e di un' integrazione tariffaria, modale e regolatoria. Potrete intervenire anche sulle modalità di affidamento del trasporto locale? L' in house è uno dei grandi mali che creano inefficienza nel Paese. Non possiamo intervenire direttamente su questo tema che è competenza dell' Antitrust. Ma certamente gli orientamenti che matureranno attraverso le decisioni dell' Autorità contribuiranno a ridisegnare il mercato e a creare efficienza. La decisione sulle modalità di affidamento restano delle Regioni e degli enti locali. Come risponde a chi dice che avete poteri deboli e il vostro ruolo resterà marginale? I poteri ce li abbiamo e dico che quel che conta è esercitare le funzioni regolatorie più che ragionare se i nostri poteri siano sufficienti. Ho già detto del ruolo della contabilità regolatoria. Anche nel favorire l' innovazione tecnologica daremo un contributo importante, convinto che a beneficarne alla lunga sarà l' utente. Auspichiamo collaborazioni istituzionali con l' Antitrust e con l' Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, ma soprattutto ci auguriamo un atteggiamento collaborativo di tutti, imprese regolate, enti pubblici concedenti, Parlamento, Governo. Siamo consapevoli che, a differenza delle Autorità per le tlc e per l' energia, nate per creare un mercato in settori appena liberalizzati, noi siamo stati istituiti per una scelta strategica del Governo e del Parlamento. Noi ci accomodiamo a una tavola già apparecchiata e tanto più questo spirito riformatore sarà condiviso da tutti, tanto più si vedrà il risultato in termini di beneficio per il Paese. Il settore aeroportuale. Con il rinnovo delle concessioni dei grandi aeroporti a fine 2013, quel treno lo avete perso? Anzitutto mi compiaccio per l' accelerazione di decisioni regolatorie che la nostra entrata in funzione ha messo in moto. Ma non credo proprio che il treno sugli aeroporti sia perso. Mi piacerebbe. Ma non mi pare proprio che siano scomparsi tutti i problemi per quel settore. © RIPRODUZIONE RISERVATA L' IDENTIKIT La nascita e i componenti L' Autorità per i trasporti si è insediata il 16 settembre con la pubblicazione del Dpr di nomina del presidente Andrea Camanzi e dei consiglieri Barbara Marinali (nella prima foto qui sotto) e Mario Valducci (nella seconda foto). I componenti durano in carica sette anni senza possibilità di riconferma. La sede e l' operatività La sede legale è a Torino, nel palazzo del Lingotto. Domani l' Autorità diventa operativa assumendo i poteri di regolazione nel settore ferroviari e nei settori che non avevano precedentemente un soggetto regolatore. Per gli altri settori, il passaggio di consegne avverrà nelle prossime settimane. La norma istitutiva e i settori La norma istitutiva dell' Autorità è l' articolo 37 del decreto legge 201/2011. La norma elenca anche le competenze dell' Autorità che dovrà «garantire l' efficienza produttiva delle gestioni e il contenimento dei costi per gli utenti, le imprese e i consumatori, condizioni di accesso eque e non discriminatorie alle infrastrutture ferroviarie, portuali, aeroportuali e e alle reti autostradali . Il consiglio di domani All' ordine del giorno del consiglio di domani, che si terrà a Torino, ci sono due punti all' ordine del giorno che danno subito l' idea di come l' Autorità voglia muoversi: avvio di un' indagine sul settore ferroviario; avvio di un' indagine sul trasporto pubblico locale. SANTILLI GIORGIO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 18 15 gennaio 2014 Pagina 37 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione Il convegno del Pd al Senato. Serracchiani: «Servono regole chiare in Italia e nella Ue, trasporto locale fuori del patto di stabilità» Lupi: pendolari Fs, gare su bacini piccoli ROMA Per il trasporto ferroviario regionale serve una liberalizzazione «progressiva» con la messa a gara del servizio su «aree più piccole delle Regioni» che consenta l' ingresso di nuovi operatori nel mercato. A proporre per l' Italia un modello già sperimentato con successo in Europa è il ministro delle Infrastrtuture, Maurizio Lupi, che ieri è intervenuto al seminario sui trasporti ferroviari organizzato al Senato dal Partito democratico. Sulle risorse per il settore, Lupi ha annunciato per «fine febbraio» una serie di proposte frutto della collaborazione tra ministero, Regioni e Fs. Il ministro ha inoltre annunciato il nuovo piano aeroporti per fine gennaio. «Dopo la sfida vinta dell' Alta Velocità, dove l' arrivo della concorrenza ha fatto bene anche a Fs ha detto Lupi ora bisogna vincere quella del trasporto locale e regionale». La responsabile del Pd per trasporti e infrastrutture e presidente della Regione Friuli VeneziaGiulia, Debora Serracchiani, ha posto l' accento sul tema della governance e delle regole per il servizio ferroviario. «Per arrivare a un sistema integrato delle tariffe ha detto si deve avere una governance chiara. Io per mio dna parto dall' Europa, ci sono delle direttive che già vanno nella direzione di dare delle regole ai paesi membri, possiamo impararle e iniziare ad adattarci». La questione ha detto Serracchaini «è non solo un problema di politica nazionale, ma anche di politica europea. «C' è un problema oggettivo che va portato in Europa e approfitterei del semestre europeo per porre anche un problema di governance del sistema ferroviario europeo, un problema di governance sui sistemi delle infrastrutture e della logistica più in generale». Quello di ieri era un primo passaggio della costruzione di una politica dei trasporti da parte del nuovo Pd di Renzi. Serracchiani ha lamentato la mancanza di «una logica di sistema» che anzitutto decida quali sono le priorità. Viceversa si assiste a interventi «disordinati e spezzettati dice Serracchaini una volta si interviene sulle tariffe, una volta sul credito d' imposta degli investimenti, un' altra sulla scelta del finanziamento». Necessario anche tenere «i fondi per il tpl fuori dal patto di stabilità» o quantomeno «distinguere quanto dedico al servizio e quanto dedico all' investimento». G. Sa. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 19 15 gennaio 2014 Pagina 25 Italia Oggi pubblica amministrazione MiniImu, metà dei comuni riscuoterà anche gli spiccioli Sulla miniImu i sindaci sono intenzionati a riscuotere pure gli spiccioli. C i r c a l a m e t à d e g l i enti interessati dalla scadenza del 24 gennaio ha infatti deciso di abbassare la soglia di esigibilità tributaria, fissata dalla legge a 12 euro. Secondo i dati della Consulta dei Caf, sono 1.185 su 2.377 i municipi che hanno deliberato di chiamare alla cassa i contribuenti per cifre inferiori a questa soglia. E una settantina di questi comuni hanno addirittura fissato a zero l' importo minimo, con la conseguenza che, almeno in astratto, i cittadini saranno tenuti a compilare F24 o bollettini postali anche per versare pochi centesimi. Mentre circa 1.100 sindaci hanno deciso di riscuotere importi compresi tra 2 e 11 euro. Solo 35 amministrazioni, invece, hanno scelto di applicare un regime leggermente più favorevole di quello di legge, rinunciando a importi superiori a 12 euro. Ma non si tratta di esenzioni da capogiro, visto che la palma della generosità spetta a Casalpusterlengo (Lodi) che non chiederà nulla ai propri contribuenti se l' ammontare della miniImu da pagare dovesse risultare inferiore ai 30 euro. È bene precisare che i sindaci pigliatutto non hanno fatto altro che avvalersi di una possibilità prevista dalla legge. L' art. 25 della legge n. 289 del 2002 stabilisce infatti che l' importo minimo di 12 euro possa essere derogato dal comune con regolamento. E la conferma è arrivata anche dal dipartimento delle Finanze nella risposte alle Faq dei contribuenti (si veda ItaliaOggi di ieri). Ma il rischio, fanno notare i Caf, è che l' eccessiva eterogeneità degli importi minimi complichi ulteriormente la vita dei contribuenti. FRANCESCO CERISANO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 20 15 gennaio 2014 Pagina 27 Italia Oggi pubblica amministrazione Italiaoggi risponde. I diritti di uso e abitazione devono essere provati Domanda. Un contribuente di questo comune, comproprietario con i fratelli di un immobile in cui risiede, vanta, a suo dire la titolarità del diritto d' uso o di abitazione in quanto vi risiede. Per cui adduce che l' imposta comunale sugli immobili (Ici e Imu) spetti a lui con le agevolazioni del caso (aliquota agevolata, detrazione e dal 2013 esenzione). Si fa presente che tale immobile risulta ancora in capo alla madre deceduta non essendo ancora stata aperta la successione. Alla luce di quanto sopra si chiede quali siano le condizioni che attribuiscono la titolarità del diritto d' uso o di abitazione in quanto diritti reali sulla proprietà. Risposta. I diritti d' uso o di abitazione sono diritti reali di godimento che possono essere costituiti con contratto o con testamento. Il contribuente, dunque, deve fornire prova documentale di essere titolare di uno di questi diritti. Non è sufficiente l' utilizzo, di fatto, dell' immobile per dimostrare di essere titolare dei diritti di uso o abitazione. Comune di Busalla (Ge) ESENZIONE ABITAZIONE PRINCIPALE D. Nel nostro comune abbiamo un contribuente che abita in una palazzina con diversi appartamenti e su ogni piano ci sono più unità immobiliari. Il contribuente e il suo nucleo familiare abitano nell' appartamento «A» di proprietà al 100% della moglie. Qualche anno fa il contribuente ha acquistato una altro appartamento «B» adiacente l' abitazione principale intestandolo al 100% lui. Dal 2008 non ha più versato l' imposta sull' appartamento «B» perché considerato abitazione principale. Il comune ha emesso avviso di accertamento per omesso versamento in quanto l' appartamento «B» è considerato seconda abitazione. Il nostro quesito è questo: 1) l' unita immobiliare «B» può essere considerata abitazione principale solo perché è adiacente, ma non comunicante, all' unita immobiliare «A» dove il contribuente e la sua famiglia hanno la residenza anagrafica, tenendo in considerazione che l' unità immobiliare «B» è un' unità a se stante con utenze separate e con accesso indipendente. 2) vista la situazione sopraesposta l' appartamento «B» può essere considerato contiguo all' appartamento «A» e quindi un' unica unità immobiliare di fatto? 3) può essere considerata abitazione principale del figlio o di altro familiare iscritto all' anagrafe sullo stesso stato di famiglia del proprietario residenti nell' appartamento «A» ma di fatto domiciliato nell' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 21 15 gennaio 2014 Pagina 27 < Segue Italia Oggi pubblica amministrazione appartamento «B»? R. Nel caso in esame, il comune ha operato correttamente disconoscendo l' esenzione Ici per l' appartamento «B» e accertando l' omesso versamento del tributo. La stessa regola vale per l' Imu. Quest' ultimo immobile, infatti, non può essere qualificato come abitazione principale del nucleo familiare, né tantomeno del figlio o di altri familiari che risiedono nell' appartamento «A». I due appartamenti, inoltre, non possono essere considerati come un' unica unità immobiliare di fatto, in quanto non sono comunicanti, hanno accessi dipendenti e utenze diverse. Comune di Canzo (Co) DIRITTO DI ABITAZIONE AL CONIUGE SUPERSTITE D. Si chiede di dare un parere in merito all' esercizio del diritto di abitazione da parte del coniuge superstite ai fini dell' applicazione dell' Ici e dell' Imu: una contribuente, vedova, ha esercitato il diritto di abitazione della casa coniugale, la quale era catastalmente distinta dall' attigua unità adibita a bar nello stesso immobile. Per questo bar, non essendo in diritto di abitazione, la signora versa solo la propria quota di possesso pari a un terzo. Le altre quote sono versate dai figli. A distanza di qualche anno viene posta una variazione di destinazione da «bar» ad «abitazione» e viene a costituirsi un' unica unità abitativa con la variazione del numero dei vani catastali. Si chiede se possa continuare ad esercitare il diritto di abitazione per questo nuova unità o se, a seguito di questa variazione, la contribuente possa solo onorare per la propria quota di possesso. R. In base a quanto disposto dall' articolo 540 del Codice civile il coniuge superstite ha il diritto di abitazione sulla ex casa coniugale ed è tenuto a pagare sia l' Ici che l' Imu. A mio avviso l' accorpamento delle unità immobiliari non fa venir meno il diritto di abitazione e, quindi, il coniuge superstite è tenuto a pagare l' imposta municipale per intero o non già in quota parte. Comune di Galliera Veneta (Pd) ANCORA INCERTEZZA SU CHI DEVE PAGARE D. Buongiorno, vorrei sapere se nei comuni di Brugherio, Carugate e Campobello di Mazara si deve pagare la miniImu entro il 24 gennaio. Grazie e cordiali saluti. Lettera firmata R. I cittadini residenti nel comune di Brugherio (Mb) e in quello di Campobello di Mazara (Tp) dovranno pagare la miniImu. Entrambi gli enti hanno infatti previsto per l' abitazione principale un' aliquota superiore a quella base del 4 per mille, anche se in momenti diversi. Il comune lombardo già nel 2012 aveva spinto all' insù l' asticella del prelievo sulle prime case portandola al 5,50 per mille e confermandola per il 2013. Ma poiché la miniImu comporta il pagamento del 40% della differenza tra imposta calcolata con aliquote standard e maggiore imposta nei comuni che hanno aumentato le aliquote, i contribuenti saranno chiamati alla cassa entro il 24 gennaio. Il comune del trapanese, invece, ha aumentato nel 2013 l' Imu prima casa, portandola al 5 per mille. Nulla, invece, sarà dovuto dai cittadini di Carugate perché il comune prevede l' aliquota standard del 4 per mille sulle abitazioni principali. RISPOSTE A CURA DI SERGIO TROVATO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 22 15 gennaio 2014 Pagina 34 Italia Oggi pubblica amministrazione Giovannini in audizione al senato. Lavoro, il saldo torna positivo Il saldo fra assunzioni e cessazioni «è tornato positivo, dopo un calo di cinque trimestri». E ad aumentare sono soprattutto i contratti a tempo indeterminato e quelli di apprendistato, mentre altre chance arriveranno «a marzo», quando i ragazzi inizieranno a registrarsi per accedere ai piani formativi ed occupazionali della Garanzia giovani. Ad annunciarlo Enrico Giovannini, ministro del welfare, durante l' audizione di ieri dinanzi ai senatori dell' XI commissione: in meno di sei mesi gli incentivi del governo hanno generato 36 mila posti per giovani, donne e over 50, portando il rapporto tra ingressi e uscite in terreno favorevole (+25 mila 720 unità) nel terzo trimestre 2013. I valori negativi erano «nell' ordine dei 50100 mila registrati negli ultimi cinque trimestri», e l' inversione di tendenza lascia ben sperare nella crescita del prodotto interno lordo del settore manifatturiero. E se l' esecutivo di Enrico Letta ha investito in politiche attive e passive del lavoro «oltre 5 miliardi in più di quanto previsto a legislazione vigente», la primavera porterà l' atteso decollo del programma europeo per l' inserimento nel mercato delle nuove generazioni: con la Garanzia giovani (finanziata in Italia con quasi 1,6 miliardi) si assicurerà a una platea d i under24 un' offerta lavorativa «qualitativamente valida», nonché l' occasione di proseguire gli studi, o di ottenere un contratto di apprendistato, effettuare un tirocinio o un altro percorso formativo «entro quattro mesi dall' inizio della disoccupazione, o dall' uscita dal sistema di istruzione formale». Ad affiancare il progetto Ue il restyling dei Centri per l' impiego che dovranno interagire «molto di più con i privati e con le agenzie per il lavoro», e il cui personale, soprattutto nelle regioni dell' Obiettivo convergenza (Puglia, Campania, Sicilia e Calabria) dovrà essere formato meglio per «generalizzare l' offerta sul territorio nazionale», anche con l' ausilio di nuove tecnologie. Le carenze delle strutture sono note al dicastero che, termina il ministro, aggiornerà il monitoraggio (un primo consuntivo è stato diffuso a dicembre, si veda ItaliaOggi del 21/12/2013) ogni due mesi. © Riproduzione riservata. SIMONA D' ALESSIO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 23 15 gennaio 2014 Pagina 42 Italia Oggi pubblica amministrazione MilanoBrescia: cercasi advisor per A2A A breve sarà nominato un advisor che avrà il compito di stabilire il prezzo medio del 5% di A2A che i comuni di Milano e di Brescia hanno deciso di mettere in vendita. Lo ha riferito una fonte, alla luce dell' incontro che si è svolto ieri mattina tra il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, e il sindaco di Brescia, Emilio Delbono. Inoltre, l' advisor dovrà stabilire quali saranno le modalità di vendita del pacchetto azionario nelle mani dei due enti pubblici. Il processo di vendita non avrà un iter lungo e l ' o b i e t t i v o d e i d u e comuni è q u e l l o d i completare la dismissione entro l' assemblea dei soci di A2A, in programma per giugno. Al nuovo acquirente si vuole dare la possibilità di partecipare alla riunione degli azionisti con il proprio pacchetto azionario. Al momento, nessun soggetto avrebbe presentato manifestazioni d' interesse, ma è difficile che qualcuno si faccia avanti se non si conoscono né il prezzo, né le modalità di vendita. A fine dicembre, il comune di Brescia e quello di Milano hanno approvato e depositato in Consob i nuovi patti parasociali di A2A, che hanno mandato in soffitta il vecchio duale per passare a una governance più tradizionale, e con una catena di comando più corta. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 24 15 gennaio 2014 Pagina 42 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) sport Doppio colpo dei Redskins Arrivano Rubboli e il lanciatore dominicano Robles. ti l' inserimento di ragazzi nei ruoli "meno coperti" del team di A, questo senza compromettere le formazioni giovanili e creando per loro uno spazio reale. Sono stati quindi promossi Luca Freddi come lanciatore, Karim Shurbaji da ricevitore e l' esterno Marco Serra. Faranno poi presenza saltuaria in prima squadra altri tre atleti in odor di promozione ma che, per evitare doppi ruoli, continueranno momentaneamente a giocare nell' Under, ovvero Luca Pasotti (interno), Luca Boscolo (interno) ed Alessandro Martoni (ricevitore). serimento nelle file Pellerossa è quello del lanciatore ventiduenne George Luis Robles. Robles, che attualmente abita ad Imola, arriva dalla Repubblica Dominicana, dove ha giocato 8 anni nel ruolo di lanciatore. Importante arrivo per il diamante Pellerossa, poi, il prestito dal Godo, insieme ad Erik Gelli, di Federico Rubboli. Rubboli, che dal 2006 milita in A1 ed IBL, ad Imola potrà essere importante, in quanto può ricoprire quasi tutti i ruoli interni con competenza. Ora all' appello manca solo un pitcher partente. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 25 15 gennaio 2014 Pagina 6 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) sport Calcio dilettanti Domenica si torna in campo. Classe e Bagnacavallo ricominciano in casa OLTRE al campionato di Eccellenza, domenica riprendono anche quelli di Promozione e Prima categoria, con la seconda giornata di ritorno; le partite inizieranno alle 14.30. Promozione . Nel girone C il Conselice, dopo il successo sul campo del Bakia Cesenatico nella semifinale di andata della Coppa Italia, si rituffa nel campionato ospitando l' Osteria Grande (18 punti); il Conselice (37 punti, nella foto Matteo Cavini ) è quarto e vuol continuare a far bene. In casa anche il Lavezzola (27) che domenica riceverà il Granamica (26). Sul campo amico anche il Bagnacavallo (21) che attende per domenica l' Anzolavino (15). In trasferta il San Patrizio (19), affidato ora alla coppia FabbriBalducci, sul campo del Real San Lazzaro (41) che è secondo. Nel Girone D il San Pietro in Vincoli (32) domenica ospiterà il Bakia Cesenatico (36), la quarta contro la seconda in una sfida importante. Il Classe (18) ospiterà il Real Miramare (23), la squadra allenata da Matteucci cercherà di tornare a far punti. Riprenderanno domenica in trasferta il Cervia (22) sul campo del Tropical Coriano (21) e il Fosso Ghiaia (21) sul terreno del Borghi (25). Prima Categoria. Nel Girone E, il Castelbolognese (25 punti) riprenderà domenica ospitando il Tozzona Pedagna (29), mentre il Solarolo (17) giocherà sul campo dell' Airone (19). Nel Girone G gran pavese a Pinarella (25) dove domenica arriverà l' imbattuta capolista Real Dovadola (38), grande favorita del campionato. Derby a Cotignola, dove la squadra allenata da Folli (31), seconda in classifica, riceverà il Villanova di Bagnacavallo (11). Il Reda (27) ripartirà ospitando il Marina Calcio (18); a Ravenna l' Azzurra (15) riprenderà ospitando il Ronco (15). Ripartirà sul campo di casa anche la Del Duca (20) che ospiterà domenica il San Pancrazio (23); a Lugo le Stuoie Baracca (7) riceveranno il Civitella (19); ancora il Savio (19) che domenica riceverà il Fratta Terme (16). Inizierà l' anno in trasferta invece il Savarna (31), secondo in classifica, sul campo del San Leonardo (23). a.m. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 26