Rassegna stampa 15-01-2014

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Rassegna stampa 15-01-2014
COMUNE DI RUSSI
Mercoledì, 15 gennaio 2014
Mercoledì, 15 gennaio 2014
Prime Pagine
Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
Prima Pagina del 15/01/2014
La Voce di Romagna
Prima Pagina del 15/01/2014
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cronaca
Esce di strada vicino a Russi, 30enne al Bufalini
Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) del 2014­01­15T05:03:00
Auto fuori strada, donna gravissima
Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2014­01­15T05:31:00
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cultura e turismo
I libri che vorremmo
Da La Voce di Romagna del 2014­01­15T05:01:00
Ultimi giorni per "Libri ma visti"
Da La Voce di Romagna del 2014­01­15T05:01:00
«Mordraud, il nostro corto sulla saga fantasy»
Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2014­01­15T05:31:00
Le perle dei Caraibi, viaggio fotografico
Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2014­01­15T05:31:00
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pubblica amministrazione
Hollande gioca la carta di 30 miliardi di sgravi
Da Il Sole 24 Ore del 2014­01­15T07:01:00
A2A è pronta al ruolo di aggregatore per utility
Da Il Sole 24 Ore del 2014­01­15T07:01:00
Cariplo lancia il welfare di comunità
Da Il Sole 24 Ore del 2014­01­15T07:01:00
«Sulle autostrade regole più equilibrate»
Da Il Sole 24 Ore del 2014­01­15T07:02:00
Lupi: pendolari Fs, gare su bacini piccoli
Da Il Sole 24 Ore del 2014­01­15T07:02:00
Mini­Imu, metà dei comuni riscuoterà anche gli spiccioli
Da Italia Oggi del 2014­01­15T05:37:00
I diritti di uso e abitazione devono essere provati
Da Italia Oggi del 2014­01­15T05:37:00
Lavoro, il saldo torna positivo
Da Italia Oggi del 2014­01­15T05:37:00
Milano­Brescia: cercasi advisor per A2A
Da Italia Oggi del 2014­01­15T05:38:00
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sport
Doppio colpo dei Redskins
Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) del 2014­01­15T05:04:00
Classe e Bagnacavallo ricominciano in casa
Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2014­01­15T05:31:00
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
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La Voce di Romagna
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
cronaca
Esce di strada vicino a Russi, 30enne al Bufalini
I medici si sono riservati la prognosi. Dinamica in corso di accertamento da parte dei
carabinieri di Faenza.
RUSSI. Forse in seguito a un colpo di sonno o
per un attimo di distrazione, ha perso il
controllo dell' auto finita nel fossato e
rimbalzata più volte tra un argine e l' altro
prima di concludere la sua corsa a ruote all'
aria. Un' uscita di strada autonoma in seguito
alla quale una ragazza di 30 anni di Russi è
stata ricoverata in gravissime condizioni al
Bufalini.
L ' incidente, la cui dinamica è al vaglio dei
carabinieri di Faenza intervenuti sul posto per i
rilievi finalizzati alla ricostruzione dell'
accaduto, si è verificato nelle prime ore di ieri
(poco dopo le 2.30) all' altezza dell' incrocio tra
via Faentina e via Prada. Stando ai primi
accertamenti, la giovane ­ alla guida di una
utilitariaavrebbe fatto tutto da sola; al momento
non risultano infatti coinvolti altri veicoli.
In seguito alla carambola (sul posto si sono
portati anche i vigili del fuoco) l' automobilista
ha riportato serie lesioni tanto che, dopo
essere stata inizialmente soccorsa dal
personale del 118 e trasportata all' ospedale di
Ravenna, i medici ne hanno disposto il
trasferimento al nosocomio di Cesena dove si
trova in prognosi riservata.
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
cronaca
NELLA ZONA DI PRADA.
Auto fuori strada, donna gravissima
UNA donna di 29 anni, Francesca Deriu,
residente a Russi, è ricoverata in gravissime
condizioni al ?Bufalini' di Cesena in seguito a
u n incidente a c c a d u t o i e r i n o t t e s u l l a
Ravegnana.
Era alla guida di una Citroen C3 quando, nella
curva prima dell' incrocio per Prada, ha perso
il controllo del volante. L' auto è finita a sinistra
contro il guard rail, è piombata nel fosso e,
dopo aver percorso 20 metri, si è schiantata
contro un ponticello di accesso a un podere,
terminando la corsa nel campo. La giovane
donna sarebbe stata vista uscire
autonomamente dall' abitacolo e subito dopo
accasciarsi.
La centrale operativa del 118 ha inviato un'
ambulanza e l' auto con il medico; con loro
sono accorsi i Vigili del fuoco. Francesca Deriu
è stata trasportata con codice di massima
gravità all' ospedale di Ravenna e poi
trasferita in urgenza al ?Trauma center' di
Cesena; la prognosi è riservata. I rilievi sono
stati eseguiti dai Carabinieri.
Sbalzato a diversi metri dall' auto è stato
rinvenuto un seggiolino per bambini; nel timore che la donna non fosse sola sulla C3, per circa un' ora
sono state effettuate ricerche che fortunatamente hanno dato esito negativo.
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La Voce di Romagna
cultura e turismo
CHE STORIA.
I libri che vorremmo
Prosegue fino al 16 nella ex Chiesa in Albis di
Russi la mostra abbinata alla XIX edizione del
concorso Libri mai mai visti, organizzato dall'
Associazione culturale Vaca vari cervelli
associati. La mostra mette in evidenza l'
aspetto della comunicazione visiva e tattile,
riuscendo a coinvolgere una messe veramente
straordinaria di pubblico che, attratto in un
primo momento dalla bellezza, originalità ed
estrosità dell' oggetto­libro, è
immancabilmente catturato poi dai contenuti
che sono sempre parte integrante della
concezione artistica dell' opera.
Sin dal primo anno i concorrenti hanno stupito
il pubblico che ha potuto aprire, sfogliare,
leggere e toccare i libri manufatti, essendo
questa una peculiarità della mostra dove il
visitatore può, per poterlo meglio "gustare",
maneggiare il libro. Diciannove mostre
consecutive, annuali, hanno confermato le
aspettative degli organizzatori e, vedere in un
bambino l' approccio divertito col libro o un
adulto che si sofferma interessato a lungo sui
singoli manufatti, quasi a volerli studiare, ci
stimolano a riproporre nel tempo questa
iniziativa e a potenziarla. Esiste poi un Fondo
Libri mai mai visti che raccoglie un' accurata
selezione dei migliori libri presentati nel corso
delle varie edizioni. Orari: dal mercoledì al venerdì ore 15 /19. Sabato e domenica ore 10 / 12 e 15 / 19.
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La Voce di Romagna
cultura e turismo
ZAPPING.
Ultimi giorni per "Libri ma visti"
Prosegue fino a domani, nella ex Chiesa in
Albis di Russi, la mostra abbinata alla XIX
edizione del concorso "Libri ma visti".
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
cultura e turismo
«Mordraud, il nostro corto sulla saga fantasy»
di ROBERTA BEZZI SONO giovani, pieni di idee e
sogni, i ravennati ? classe 1982 ? che hanno dato vita
alla start­up Rampart Production per produrre il
cortometraggio ?Mordraud', basato su una saga di
quattro romanzi fantasy scritta dal 31 enne Fabio
Scalini. Il video, presentato in anteprima assoluta al
Lucca Comics in novembre, è in attesa di partecipare il
prossimo luglio al San Diego Comicon Festival e alle
selezioni del relativo concorso internazionale di cinema:
un' occasione ghiotta per farsi notare dai grandi
produttori americani.
È la prima volta che un progetto italiano varca i confini
della più importante fiera mondiale del settore
fantastico. C' è voluto un anno di duro lavoro per
realizzarlo, con la regia di Riccardo Piana e la
lavorazione assegnate a 3 Pix Studio di Fusignano,
giovane e attiva realtà imprenditoriale nel campo web e
video. Gli attori sono stati individuati fra i personaggi del
gruppo Fera Sancti di San Marino, stuntmen
specializzati nel combattimento antico. Il gruppo ha
eseguito le coreografie di battaglia utilizzando armi e armature vere. Gli esterni sono stati girati a San
Marino mentre gli interni nelle suggestive sale di Palazzo San Giacomo grazie alla disponibilità del
Comune di Russi.
L' idea è quella di utilizzare il film per promuovere il lancio del primo libro, dal titolo omonimo
(disponibile gratuitamente come ebook su www.mordraud.com, oltre che in versione cartacea). Lo
scrittore ha impostato la diffusione del libro puntando molto sul riscontro dei lettori, ricevendo recensioni
spontanee e creando una rete di affezionati, e avvalendosi del sostegno di Cna e Bcc di Ravenna.
Fabio Scalini, come nasce l' idea di affiancare video a prodotti editoriali?
«È una tendenza attuale e in espansione nel mercato americano, anche se in genere si tratta di prodotti
video di bassa qualità e senza velleità artistiche. Il nostro obiettivo è diverso: creare un prodotto
cinematografico di qualità che si stacchi nettamente dal resto della produzione di settore e che possa
essere presentato a concorsi internazionali di cinema.
Ma a costi contenuti, grazie all' attenzione al territorio dove si trovano location di assoluto pregio».
La saga è già ultimata?
«Sì, ho dedicato ai quattro libri un terzo della mia vita, se si considera che ho iniziato a scriverli dieci
anni fa. Li sto revisionando.
L' idea era di presentare un prodotto già finito, pronto per essere diffuso e commercializzato al meglio.
Siamo tutti giovani nel team e vorremmo che questo diventasse il nostro primo lavoro».
In cosa ?Mordraud' si distingue dagli altri fantasy?
«È un fantasy atipico perché racconta qualcosa di molto reale. È la storia di una famiglia in rovina in cui
i fratelli si odiano a tal punto da volersi uccidere».
Come si diventa scrittori di fantasy? «La mia è una passione nata da bambino, ma più durevole nel
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cultura e turismo
tempo. Più di quella per la musica. Dopo essermi dedicato al Conservatorio ho vissuto una breve
esperienza come concertista di fagotto in Germania, Francia e Italia, ma poi ho lasciato tutto perché
quel settore era morente. Così mi sono laureato in Design e ora mi occupo di formazione e sicurezza
aziendale per un ente».
BEZZI ROBERTA
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Il Resto del Carlino (ed.
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cultura e turismo
GODO QUESTA SERA.
Le perle dei Caraibi, viaggio fotografico
IL CONSIGLIO di partecipazione della frazione
d i Godo, in collaborazione con il Comune di
Russi e l' associazione Teguriense, organizza
per oggi, con inizio alle 21, nel Centro civico di
Godo i n v i a P i a v e 1 2 / a , u n a p r o i e z i o n e
pubblica di diapositive a cura di Paolo e Licia
dal titolo ?Da Barbados ­ Alla scoperta delle ?
perle' dei Caraibi'.
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
Lo scudo della privacy sul caso Julie.
Hollande gioca la carta di 30 miliardi di sgravi
Marco Moussanet Dieci miliardi di ulteriori
sgravi contributivi per le imprese. Che portano
il totale ­ a regime, nel 2017 ­ a 30 miliardi. È
questa la principale notizia, l' unica concreta,
data dal presidente francese François
Hollande nella sua lunghissima (due ore e
mezza, nella foto) e attesissima conferenza
stampa di ieri pomeriggio all' Eliseo. Marco
Moussanet PARIGI. Dal nostro corrispondente
Non sono i 50 miliardi chiesti dal Medef, ma
per la Confindustria francese si tratta
comunque di una importante vittoria. L'
organizzazione chiede da tempo che le
imprese vengano alleggerite dal peso del
prelievo destinato a finanziare la generosa
politica familiare di Parigi. E i 30 miliardi di
Hollande sono proprio il frutto dell'
accoglimento di questa richiesta: «Non si
capisce perché ­ ha infatti spiegato il
presidente ­ debbano essere le imprese a
sostenere il costo di un sistema del quale
usufruiscono tutte le famiglie». E perché, è
sottinteso, questo costo non debba invece
essere trasferito sulla fiscalità generale.
Si tratta di circa 35,5 miliardi, anche se
Hollande ha preferito parlare di 30,
evidentemente per non alzare troppo l' asticella dell' obiettivo. Cifra che comprenderà i 20 miliardi ­
sempre a regime, in questo caso dal 2015 ­ del Cice, il credito d' imposta progressivo (10 miliardi nel
2013 e 15 quest' anno) varato nel novembre del 2012.
Il tutto farà parte del negoziato con le parti sociali che partirà in primavera. Perché a fronte di quei 30
miliardi ci dovranno essere delle precise contropartite (che il Cice non prevedeva) in termini di
assunzioni di giovani e di aumento del tasso di occupazione dei senior, a livello nazionale e di
categoria.
Il cui rispetto verrà verificato periodicamente da un Osservatorio ad hoc.
Hollande ha voluto così riempire di contenuti il "patto di responsabilità" proposto alle imprese e
annunciato nelle sue grandi linee nel discorso di fine anno. Fatto anche di semplificazione normativa e
di visibilità fiscale, per garantire alle aziende uno scenario chiaro e per riequilibrare il sistema di
imposizione in favore delle piccole e medie imprese, oggi penalizzate.
Il presidente è anche tornato sulla questione del taglio della spesa pubblica ­ dal quale dovrà venire
parte delle risorse perché «non è più possibile spostare tassazione dalle imprese alle famiglie» ­
limitandosi però a confermare l' obiettivo, già noto, dei 50 miliardi di riduzione a regime. Che
probabilmente non basteranno. Con l' unico elemento di novità di una legge sul decentramento
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
finalizzata a diminuire i costi degli enti locali (un terzo della spesa pubblica), con il possibile
accorpamento di Province e anche di Regioni.
Ma Hollande ha anche voluto sgombrare il campo dalle polemiche, un po' speciose, sulla sua presunta
svolta: «Non si tratta di cambiare strada, ma di muoversi più velocemente, di approfondire e di
accelerare.
Visto che i risultati ottenuti finora sono troppo fragili».
«La situazione ­ ha detto il presidente ­ è molto semplice.
I margini delle nostre imprese sono ai minimi di sempre, tra i più bassi d' Europa. Dobbiamo quindi far
sì che aumentino perché crescano gli investimenti. Dobbiamo fare in modo che le nostre aziende
ritrovino livelli di competitività più alti, esportino di più e quindi creino occupazione. Bisogna produrre di
più e meglio. E allora serve una politica dell' offerta.
Che a sua volta creerà la domanda. Prima di redistribuire bisogna creare la ricchezza da redistribuire.
A questo serve il patto, una grande unione per il lavoro, una formidabile opportunità da cogliere».
Quanto al tema europeo, Hollande ha sottolineato la necessità di un rafforzamento della coppia franco­
tedesca. Sul terreno dell' armonizzazione economica, sociale e fiscale ma anche su quello della difesa e
degli interventi militari internazionali. E soprattutto sul fronte energetico, con una proposta precisa e
ambiziosa: «La Germania è più forte nel campo delle rinnovabili, la Francia in quello dello stoccaggio e
delle reti.
Auspico quindi la creazione di un grande gruppo bi­nazionale, ma aperto ad altri Paesi europei, che
diventi un protagonista mondiale della transizione energetica. Sull' esempio, il bellissimo esempio, di
quanto è avvenuto con Airbus nell' aeronautica».
Infine la vicenda delle rivelazioni sulla sua vita privata, sulla relazione segreta con l' attrice Julie Gayet.
Nei 40 minuti di intervento introduttivo, Hollande non ne ha parlato. Ma la prima domanda è stata
ovviamente su questo. E il presidente, cercando di evitare che la questione potesse inquinare il
messaggio di politica economica, ha seccamente ribadito la posizione già assunta venerdì scorso, il
giorno dello scoop del settimanale Closer: «Nella vita privata ognuno può attraversare delle prove, ci
sono momenti dolorosi. Ma le questioni private devono rimanere tali, con il rispetto dell' intimità di
ciascuno. La mia indignazione per quanto è accaduto è totale. Questo non è però il momento né il luogo
per parlarne». Hollande ha comunque detto che chiarirà la questione della "prémière dame", il cui status
peraltro non esiste, prima della visita dell' 11 febbraio negli Stati Uniti, dov' è previsto che si rechi
accompagnato.
La compagna Valérie Trierweiler è tutt' ora in ospedale, dov' è stata ricoverata per una crisi nervosa. «Si
sta riposando», ha detto, lapidario, Hollande.
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MOUSSANET MARCO
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
Energia. Focus per ora sulla Lombardia ­ Pisapia: sulla cessione della quota al momento solo
discussioni.
A2A è pronta al ruolo di aggregatore per utility
La strategia contenuta nel documento dei nuovi patti.
Cheo Condina MILANO A2A sarà polo
aggregante delle utility lombarde, ma senza
che ciò richieda alcun aumento di capitale ai
Comuni, né metta a rischio la maggioranza
pubblica. Il futuro di A2A è tutto nei nuovi patti
parasociali tra le amministrazioni di Milano e
quello di Brescia, firmati dai sindaci Giuliano
Pisapia ed Emilio Del Bono lo scorso 30
dicembre. Otto pagine rimaste fino ad ora
inedite che recepiscono gli indirizzi forniti dai
rispettivi consigli comunali e mettono nero su
bianco le regole di convivenza tra i due enti
locali per il prossimo triennio. Tra queste c' è
anche l' intenzione di «rafforzare la produzione
di energia da fonti rinnovabili e la raccolta
differenziata» oltre che la decisione, di non
poco conto dal punto di vista degli equilibri
della politica locale, che il primo presidente
della multiutility sarà nominato da Milano.
Il punto cruciale di tutto il documento,
anticipato da Radiocor, è sicuramente al punto
F delle premesse al patto vero e proprio, in cui
si legge che l' obiettivo delle amministrazioni è
«favorire lo sviluppo e il rafforzamento della
società quale gruppo di riferimento per le
aziende del settore dei servizi pubblici locali e
dell' energia, operanti nel territorio lombardo». Non solo, gli stessi Comuni, «faranno quanto in loro
potere affinché tale sviluppo avvenga nel rispetto dei principi di pariteticità e di maggioranza pubblica in
capo a Brescia e Milano e senza ricorrere, ove possibile, a ulteriori esborsi o investimenti, in capitale o
altro, da parte dei soci». In altre parole: A2A potrà fungere da stella polare ­ nel ruolo di consulente,
come partner o anche polo aggregante ­ per le piccole utility contigue dal punto di vista territoriale. Una
mission alla quale le grandi ex municipalizzate italiane (ovvero la stessa A2A, Iren, Hera e Acea) erano
state invitate recentemente dal ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato.
Allo stesso tempo, tuttavia, la multiutility lombarda dovrà perseguire questo modello di sviluppo facendo
soltanto affidamento su risorse finanziarie proprie, perché i Comuni da una parte non vogliono investire
capitali e dall' altra non intendono lasciarsi diluire da soggetti terzi, cosa che significherebbe perdere la
maggioranza assoluta.
Difficile, al momento, ipotizzare i possibili target di una eventuale crescita esterna di A2A. In ambienti
bresciani c' è chi spinge per intavolare un dialogo con Lineagroup, municipalizzata della bassa
Lombardia, e chi invece fa il nome di Acsm­Agam, in cui A2A detiene già il 22%; sul mercato, invece, si
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
indica come strada più plausibile quella di acquisizioni mirate nel waste to energy.
I patti stabiliscono anche che la cessione del 5%, che diminuirà la quota dei Comuni al 50% più due
azioni, dovrà avvenire entro il 30 giugno, come peraltro annunciato dai due sindaci che ieri hanno
discusso della questione in un vertice a Brescia. L' iter dell' operazione, ha spiegato Del Bono, «prevede
che prima ci sarà la nomina di un consulente finanziario, poi ci sarà un bando che permetterà di
individuare il soggetto che svolgerà una perizia sulla quota in vendita e successivamente verrà
individuato il soggetto che allocherà il 5%». Insomma, una procedura che si annuncia laboriosa, forse
fin troppo secondo alcuni osservatori visto che il prezzo lo farà comunque il mercato, ma che va
comunque chiusa in tempi relativamente stretti. «Nessuno ad oggi è in grado di sapere chi comprerà e
a quali condizioni.­ ha aggiunto Del Bono, interpellato sull' interesse di possibili investitori ­ Direi che
non c' è nessuno che si è fatto avanti e nessuno che si è tirato indietro». Dal canto suo, Pisapia ha
chiarito: «Oggi abbiamo iniziato a discutere sulle modalità di cessione delle quote A2A.
Non abbiamo parlato di governance futura, questo sarà un tema che verrà affrontato al momento
opportuno. C' è sintonia su tutti i temi tra noi e Brescia e ogni giorno si rafforza la collaborazione». Per
governance, i nodi da scogliere sono evidentemente due: la scelta del presidente (che sarà di
espressione milanese per il prossimo triennio e poi avverrà nella logica dell' alternanza) e quella dell'
amministratore delegato. Quest' ultimo, si legge nei patti, sarà indicato congiuntamente dai due sindaci
e dovrà dunque essere una scelta condivisa. Un tema cruciale che sarà comunque affrontato e risolto
già dalle prossime settimane.
© RIPRODUZIONE RISERVATA IL DOCUMENTO L' accordo. I comuni di Brescia e Milano hanno
delineato le strategie per le proprie utility.
CONDINA CHEO
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
Fondazioni. Ieri il primo via libera a un bando da 10 milioni per le reti locali.
Cariplo lancia il welfare di comunità
LA STRATEGIA Enoc: «Non intendiamo sostituirci agli enti pubblici ma diventare
facilitatori di progetti costruiti all' interno dei distretti»
Marco Ferrando Primo, secondo o terzo
welfare non importa. Basta che si tratti di
progetti pensati e costruiti dal territorio, capaci
di mettere insieme pubblico e privato, dunque
enti locali, scuole, servizi sociali ma anche
associazioni, imprese, cooperative, consorzi
con le loro teste e le loro risorse. È così che
funziona il welfare di comunità, al centro di un
bando, il primo nel suo genere, che partirà a
fine febbraio e di cui ieri il cda di Fondazione
Cariplo ha approvato lo studio di fattibilità: a
10 anni dal lancio dell' housing sociale, l' ente
punta ora a brevettare una nuova formula che
potrebbe cambiare non solo il ruolo delle
Fondazioni rispetto al welfare, ma anche il
modo stesso di pensarlo, visto che in ballo c' è
la possibilità di cambiare le regole del gioco.
«Non vogliamo sostituirci allo Stato, alle
Regioni o a i Comuni», puntualizza Mariella
Enoc, vice presidente della Fondazione con
"delega" al welfare. «Piuttosto, puntiamo a
diventare facilitatori di nuove reti locali, che
dovranno nasce intorno alle specifiche
esigenze di ogni singola comunità».
Uno stimolo importante arriverà dai 10 milioni
che la Fondazione ha deciso di mettere sul
tavolo con il bando, ma quello delle risorse è solo uno dei versanti ­ forse non il più rilevante ­ in cui si
gioca la sfida del welfare di comunità: «Con questa iniziativa la Fondazione intende aiutare le comunità
a confrontarsi al suo interno per capire quali sono i problemi più urgenti e trovare le strade per risolverli,
innovandone le modalità e ampliando il novero dei soggetti coinvolti». Punto di riferimento, e di
partenza, il territorio: un gruppo di Comuni che deciderà di costituire un distretto e, attraverso il lavoro di
una cabina di regìa, mettere a punto un progetto da candidare poi al bando di Fondazione Cariplo, che
ai vincitori finanzierà circa il 50% del budget complessivo; il resto, invece, dovrà arrivare dai soggetti
locali, pubblici e privati, che si riuniranno nel distretto. «Perché al territorio verrà chiesto un contributo in
termini di idee, persone e anche di risorse: ognuno darà quello che ha ­ aggiunge Enoc ­. E comunque
a essere premiata non sarà la dimensione dei progetti, ma la consistenza del contesto che li
promuoverà, perché l' obiettivo è anche quello di rimettere in moto la progettualità dei territori».
Più in generale, il welfare è una delle tre priorità che Fondazione Cariplo si è data per il triennio che si è
aperto con il rinnovo degli organi nella primavera scorsa, insieme ai giovani e al benessere­qualità della
vità. Versanti su cui l' ente non intende muoversi da solo ma con altre fondazioni italiane ma anche
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
europee: in questo caso, il terreno d' azione è la lotta alla disoccupazione, «al centro di un protocollo d'
intesa siglato nelle scorse settimane ­ ricorda Enoc ­ con altri tre enti europei, con cui intendiamo
candidarci ai prossimi bandi della Commissione europea sull' inclusione giovanile».
@marcoferrando77 © RIPRODUZIONE RISERVATA.
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
INTERVISTAAndrea CamanziPresidente Autorità dei trasporti.
«Sulle autostrade regole più equilibrate»
«Faremo proposte per limitare i rincari senza tagliare gli investimenti» ­ Subito indagini
su ferrovie e Tpl IL CONSIGLIO DI DOMANI «Nel trasporto su rotaia interverremo su Alta
velocità, pedaggi per l' uso della rete e treni regionali» «Introdurremo criteri per fare
trasparenza sui costi: non tutti devono formare la tariffa»
CONTABILITÀ REGOLATORIA Giorgio Santilli
«Mi auguro che il dibattito di questi giorni sulle
tariffe autostradali non finisca come dice l'
amministratore delegato di Autostrade per l'
Italia, Giovanni Castellucci, con quell' aut aut
fra aumenti tariffari e riduzione degli
investimenti. Sarebbe triste per il Paese. Sono
convinto che nel mezzo di questi due estremi
ci siano numerose soluzioni intermedie
possibili che meritano di essere valutate e
approfondite per consentire gli investimenti e
limitare gli aumenti tariffari. Penso che in
questo senso sia possibile un nostro contributo
in termini di proposte che potrebbero portare
benefici e miglioramenti apprezzati dai gestori,
dai concedenti e dai consumatori».
L' Autorità per la regolazione nei trasporti
diventa operativa da oggi e il suo presidente,
Andrea Camanzi, prima ancora di parlare dei
due dossier subito all' ordine del giorno del
consiglio, ferrovie e trasporto locale, vuole
chiarire la posizione sulle tariffe autostradali:
non ci sta a essere tirato per la giacca da chi
in questi giorni ha attribuito all' Autorità un
difetto di intervento per i rincari autostradali
avvenuti («non eravamo neanche operativi»)
né sposa la posizione minimalista di chi dice che l' Autorità potrà intervenire solo sulle nuove
concessioni e non avrà alcuno strumento per intervenire sui rapporti esistenti. «Pacta servanda sunt e
noi non possiamo e non vogliamo certo modificare d' autorità i contratti esistenti, ma credo ci sia uno
spazio per un nostro intervento migliorativo anche sulle concessioni in essere, come è atteso da molti,
visto che da più parti siamo stati tirati in ballo in questa vicenda». È possibile «più trasparenza» ­ dice
Camanzi ­ ma soprattutto il presidente dell' Autorità ricorda che «le tariffe devono essere costruite sul
riconoscimento di costi efficienti e pertinenti all' impresa, non su qualunque costo». Fa capire che uno
degli strumenti fondamentali nell' azione dell' Autorità sarà l' introduzione di obblighi di «contabilità
regolatoria» previsti esplicitamente dalla norma istitutiva dell' Autorità (articolo 37 del decreto legge
201/2011).
Presidente Camanzi, che vuol dire che l' Autorità è operativa da oggi? Noi stiamo correndo già dal 17
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
settembre, giorno successivo alla pubblicazione del Dpr che nominava me e i colleghi Marinali e
Valducci. Finora abbiamo trovato la sede al Lingotto di Torino e le soluzioni organizzative per avviare il
lavoro.
Il 19 dicembre abbiamo approvato la delibera di entrata in operatività. Da domani diventiamo operativi
anche nei settori nei quali non ci sono provvedimenti già avviati e subentriamo integralmente all' Ufficio
di regolazione dei servizi ferroviari (Ursf) del ministero delle Infrastrutture.
Sulle ferrovie siete quindi immediatamente operativi.
Per gli altri settori?
Stiamo monitorando le attività in corso presso il ministero delle Infrastrutture, il ministero dello Sviluppo
economico, l' Enac per garantire una continuità dell' azione regolatoria in questa fase di passaggio. Alla
fine di questa ricognizione, che sta procedendo con molto spirito di collaborazione, faremo il passaggio
di consegne formale.
A quando le prime decisioni?
Già nel consiglio che terremo a Torino giovedì (domani, ndr) avremo all' ordine del giorno l' apertura di
due indagini sul settore ferroviario e sul settore del trasporto locale. Non c' è tempo da perdere, il nostro
vero vincolo è il tempo. Lavoriamo come se dovessimo salire su un treno in corsa, ma è nostra
intenzione prenderlo.
Le gare che si annunciano in varie Regioni e città per i trasporti locali, quelle per il trasporto ferroviario
regionale, il tema dell' unbundling ferroviario, la concorrenza nell' alta velocità: ecco perché non volete
perdere il treno.
Appunto. Siamo convinti che ci siano alcuni temi che meritano subito la nostra attenzione.
Quali sono questi punti nel settore ferroviario?
Ovviamente non posso anticipare decisioni che devono ancora essere prese ma posso dire che le
macroaree di nostro interesse sono almeno tre: l' Alta velocità, la definizione dei pedaggi per l' accesso
e l' uso delle infrastrutture, il trasporto ferroviario regionale, che presenta per altro sovrapposizioni con il
trasporto locale.
Come interverrete? Tra i poteri che useremo con cautela e proprzionalità, ma anche con grande
determinazione, c' è quello che ci consente di applicare gli obblighi di contabilità regolatoria alle
imprese per analizzarne i costi. Nelle tlc si usa dal 1998, nei trasporti c' è molto da fare. È uno
strumento che ci consentirà di avere una vera trasparenza sui costi. Ricordo che non tutti i costi, ma
solo quelli efficienti e pertinenti delle imprese regolate devono contribuire alla formazione delle tariffe.
Quando pensate di esaminare il tema della separazione societaria nel settore ferroviario?
Ci siamo impegnati a prevedere un capitolo o un allegato nella prima relazione annuale che dovremmo
tenere al Parlamento in giugno.
Sul trasporto ferroviario regionale come agirete?
Oltre alla contabilità regolatoria e alla definizione dei bandi di gara, lì abbiamo il potere particolare di
definire, sentiti il ministero delle infrastrutture, le Regioni e gli enti locali, gli ambiti del servizio pubblico.
Potremo valutare se sia opportuno un bacino regionale unico o più bacini, se il bacino unico debba
essere multimodale.
Lo stesso tema si pone per il trasporto locale.
Mentre per le ferrovie le nostre indicazioni sono vincolanti, per il trasporto locale, così come per altre
modalità di trasporto, l' Autorità fornisce indicazioni a supporto delle decisioni di Regioni ed enti locali.
Sul trasporto locale fisseremo inoltre la qualità minima del servizio pubblico. In tutto questo valuteremo i
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
meriti di un approccio multimodale e di un' integrazione tariffaria, modale e regolatoria.
Potrete intervenire anche sulle modalità di affidamento del trasporto locale? L' in house è uno dei grandi
mali che creano inefficienza nel Paese.
Non possiamo intervenire direttamente su questo tema che è competenza dell' Antitrust. Ma certamente
gli orientamenti che matureranno attraverso le decisioni dell' Autorità contribuiranno a ridisegnare il
mercato e a creare efficienza. La decisione sulle modalità di affidamento restano delle Regioni e degli
enti locali.
Come risponde a chi dice che avete poteri deboli e il vostro ruolo resterà marginale?
I poteri ce li abbiamo e dico che quel che conta è esercitare le funzioni regolatorie più che ragionare se i
nostri poteri siano sufficienti. Ho già detto del ruolo della contabilità regolatoria. Anche nel favorire l'
innovazione tecnologica daremo un contributo importante, convinto che a beneficarne alla lunga sarà l'
utente. Auspichiamo collaborazioni istituzionali con l' Antitrust e con l' Autorità di vigilanza sui contratti
pubblici, ma soprattutto ci auguriamo un atteggiamento collaborativo di tutti, imprese regolate, enti
pubblici concedenti, Parlamento, Governo. Siamo consapevoli che, a differenza delle Autorità per le tlc
e per l' energia, nate per creare un mercato in settori appena liberalizzati, noi siamo stati istituiti per una
scelta strategica del Governo e del Parlamento. Noi ci accomodiamo a una tavola già apparecchiata e
tanto più questo spirito riformatore sarà condiviso da tutti, tanto più si vedrà il risultato in termini di
beneficio per il Paese.
Il settore aeroportuale.
Con il rinnovo delle concessioni dei grandi aeroporti a fine 2013, quel treno lo avete perso?
Anzitutto mi compiaccio per l' accelerazione di decisioni regolatorie che la nostra entrata in funzione ha
messo in moto. Ma non credo proprio che il treno sugli aeroporti sia perso. Mi piacerebbe. Ma non mi
pare proprio che siano scomparsi tutti i problemi per quel settore.
© RIPRODUZIONE RISERVATA L' IDENTIKIT La nascita e i componenti L' Autorità per i trasporti si è
insediata il 16 settembre con la pubblicazione del Dpr di nomina del presidente Andrea Camanzi e dei
consiglieri Barbara Marinali (nella prima foto qui sotto) e Mario Valducci (nella seconda foto). I
componenti durano in carica sette anni senza possibilità di riconferma.
La sede e l' operatività La sede legale è a Torino, nel palazzo del Lingotto.
Domani l' Autorità diventa operativa assumendo i poteri di regolazione nel settore ferroviari e nei settori
che non avevano precedentemente un soggetto regolatore. Per gli altri settori, il passaggio di consegne
avverrà nelle prossime settimane.
La norma istitutiva e i settori La norma istitutiva dell' Autorità è l' articolo 37 del decreto legge 201/2011.
La norma elenca anche le competenze dell' Autorità che dovrà «garantire l' efficienza produttiva delle
gestioni e il contenimento dei costi per gli utenti, le imprese e i consumatori, condizioni di accesso eque
e non discriminatorie alle infrastrutture ferroviarie, portuali, aeroportuali e e alle reti autostradali .
Il consiglio di domani All' ordine del giorno del consiglio di domani, che si terrà a Torino, ci sono due
punti all' ordine del giorno che danno subito l' idea di come l' Autorità voglia muoversi: avvio di un'
indagine sul settore ferroviario; avvio di un' indagine sul trasporto pubblico locale.
SANTILLI GIORGIO
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
Il convegno del Pd al Senato. Serracchiani: «Servono regole chiare in Italia e nella Ue, trasporto
locale fuori del patto di stabilità»
Lupi: pendolari Fs, gare su bacini piccoli
ROMA Per il trasporto ferroviario regionale
serve una liberalizzazione «progressiva» con
la messa a gara del servizio su «aree più
piccole delle Regioni» che consenta l' ingresso
di nuovi operatori nel mercato. A proporre per
l' Italia un modello già sperimentato con
successo in Europa è il ministro delle
Infrastrtuture, Maurizio Lupi, che ieri è
intervenuto al seminario sui trasporti ferroviari
organizzato al Senato dal Partito democratico.
Sulle risorse per il settore, Lupi ha annunciato
per «fine febbraio» una serie di proposte frutto
della collaborazione tra ministero, Regioni e
Fs. Il ministro ha inoltre annunciato il nuovo
piano aeroporti per fine gennaio.
«Dopo la sfida vinta dell' Alta Velocità, dove l'
arrivo della concorrenza ha fatto bene anche a
Fs ­ ha detto Lupi ­ ora bisogna vincere quella
del trasporto locale e regionale».
La responsabile del Pd per trasporti e
infrastrutture e presidente della Regione Friuli
Venezia­Giulia, Debora Serracchiani, ha posto
l' accento sul tema della governance e delle
regole per il servizio ferroviario. «Per arrivare
a un sistema integrato delle tariffe ­ ha detto ­
si deve avere una governance chiara. Io per
mio dna parto dall' Europa, ci sono delle direttive che già vanno nella direzione di dare delle regole ai
paesi membri, possiamo impararle e iniziare ad adattarci».
La questione ­ ha detto Serracchaini ­ «è non solo un problema di politica nazionale, ma anche di
politica europea. «C' è un problema oggettivo che va portato in Europa e approfitterei del semestre
europeo per porre anche un problema di governance del sistema ferroviario europeo, un problema di
governance sui sistemi delle infrastrutture e della logistica più in generale».
Quello di ieri era un primo passaggio della costruzione di una politica dei trasporti da parte del nuovo
Pd di Renzi. Serracchiani ha lamentato la mancanza di «una logica di sistema» che anzitutto decida
quali sono le priorità. Viceversa si assiste a interventi «disordinati e spezzettati ­ dice Serracchaini ­ una
volta si interviene sulle tariffe, una volta sul credito d' imposta degli investimenti, un' altra sulla scelta del
finanziamento». Necessario anche tenere «i fondi per il tpl fuori dal patto di stabilità» o quantomeno
«distinguere quanto dedico al servizio e quanto dedico all' investimento».
G. Sa.
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15 gennaio 2014
Pagina 25
Italia Oggi
pubblica amministrazione
Mini­Imu, metà dei comuni riscuoterà anche gli
spiccioli
Sulla mini­Imu i sindaci sono intenzionati a
riscuotere pure gli spiccioli.
C i r c a l a m e t à d e g l i enti interessati dalla
scadenza del 24 gennaio ha infatti deciso di
abbassare la soglia di esigibilità tributaria,
fissata dalla legge a 12 euro. Secondo i dati
della Consulta dei Caf, sono 1.185 su 2.377 i
municipi che hanno deliberato di chiamare alla
cassa i contribuenti per cifre inferiori a questa
soglia. E una settantina di questi comuni
hanno addirittura fissato a zero l' importo
minimo, con la conseguenza che, almeno in
astratto, i cittadini saranno tenuti a compilare
F24 o bollettini postali anche per versare pochi
centesimi. Mentre circa 1.100 sindaci hanno
deciso di riscuotere importi compresi tra 2 e
11 euro.
Solo 35 amministrazioni, invece, hanno scelto
di applicare un regime leggermente più
favorevole di quello di legge, rinunciando a
importi superiori a 12 euro. Ma non si tratta di
esenzioni da capogiro, visto che la palma della
generosità spetta a Casalpusterlengo (Lodi)
che non chiederà nulla ai propri contribuenti se
l' ammontare della mini­Imu da pagare
dovesse risultare inferiore ai 30 euro. È bene
precisare che i sindaci pigliatutto non hanno
fatto altro che avvalersi di una possibilità
prevista dalla legge. L' art. 25 della legge n. 289 del 2002 stabilisce infatti che l' importo minimo di 12
euro possa essere derogato dal comune con regolamento. E la conferma è arrivata anche dal
dipartimento delle Finanze nella risposte alle Faq dei contribuenti (si veda ItaliaOggi di ieri).
Ma il rischio, fanno notare i Caf, è che l' eccessiva eterogeneità degli importi minimi complichi
ulteriormente la vita dei contribuenti.
FRANCESCO CERISANO
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Pagina 27
Italia Oggi
pubblica amministrazione
Italiaoggi risponde.
I diritti di uso e abitazione devono essere provati
Domanda. Un contribuente di questo comune,
comproprietario con i fratelli di un immobile in
cui risiede, vanta, a suo dire la titolarità del
diritto d' uso o di abitazione in quanto vi
risiede. Per cui adduce che l' imposta
comunale sugli immobili (Ici e Imu) spetti a lui
con le agevolazioni del caso (aliquota
agevolata, detrazione e dal 2013 esenzione).
Si fa presente che tale immobile risulta ancora
in capo alla madre deceduta non essendo
ancora stata aperta la successione. Alla luce di
quanto sopra si chiede quali siano le
condizioni che attribuiscono la titolarità del
diritto d' uso o di abitazione in quanto diritti
reali sulla proprietà.
Risposta. I diritti d' uso o di abitazione sono
diritti reali di godimento che possono essere
costituiti con contratto o con testamento. Il
contribuente, dunque, deve fornire prova
documentale di essere titolare di uno di questi
diritti. Non è sufficiente l' utilizzo, di fatto, dell'
immobile per dimostrare di essere titolare dei
diritti di uso o abitazione.
Comune di Busalla (Ge) ESENZIONE
ABITAZIONE PRINCIPALE D. Nel nostro
comune abbiamo un contribuente che abita in
una palazzina con diversi appartamenti e su
ogni piano ci sono più unità immobiliari. Il
contribuente e il suo nucleo familiare abitano nell' appartamento «A» di proprietà al 100% della moglie.
Qualche anno fa il contribuente ha acquistato una altro appartamento «B» adiacente l' abitazione
principale intestandolo al 100% lui. Dal 2008 non ha più versato l' imposta sull' appartamento «B»
perché considerato abitazione principale.
Il comune ha emesso avviso di accertamento per omesso versamento in quanto l' appartamento «B» è
considerato seconda abitazione.
Il nostro quesito è questo: 1) l' unita immobiliare «B» può essere considerata abitazione principale solo
perché è adiacente, ma non comunicante, all' unita immobiliare «A» dove il contribuente e la sua
famiglia hanno la residenza anagrafica, tenendo in considerazione che l' unità immobiliare «B» è un'
unità a se stante con utenze separate e con accesso indipendente.
2) vista la situazione sopraesposta l' appartamento «B» può essere considerato contiguo all'
appartamento «A» e quindi un' unica unità immobiliare di fatto?
3) può essere considerata abitazione principale del figlio o di altro familiare iscritto all' anagrafe sullo
stesso stato di famiglia del proprietario residenti nell' appartamento «A» ma di fatto domiciliato nell'
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Italia Oggi
pubblica amministrazione
appartamento «B»?
R. Nel caso in esame, il comune ha operato correttamente disconoscendo l' esenzione Ici per l'
appartamento «B» e accertando l' omesso versamento del tributo. La stessa regola vale per l' Imu.
Quest' ultimo immobile, infatti, non può essere qualificato come abitazione principale del nucleo
familiare, né tantomeno del figlio o di altri familiari che risiedono nell' appartamento «A». I due
appartamenti, inoltre, non possono essere considerati come un' unica unità immobiliare di fatto, in
quanto non sono comunicanti, hanno accessi dipendenti e utenze diverse.
Comune di Canzo (Co) DIRITTO DI ABITAZIONE AL CONIUGE SUPERSTITE D. Si chiede di dare un
parere in merito all' esercizio del diritto di abitazione da parte del coniuge superstite ai fini dell'
applicazione dell' Ici e dell' Imu: una contribuente, vedova, ha esercitato il diritto di abitazione della casa
coniugale, la quale era catastalmente distinta dall' attigua unità adibita a bar nello stesso immobile.
Per questo bar, non essendo in diritto di abitazione, la signora versa solo la propria quota di possesso
pari a un terzo. Le altre quote sono versate dai figli. A distanza di qualche anno viene posta una
variazione di destinazione da «bar» ad «abitazione» e viene a costituirsi un' unica unità abitativa con la
variazione del numero dei vani catastali. Si chiede se possa continuare ad esercitare il diritto di
abitazione per questo nuova unità o se, a seguito di questa variazione, la contribuente possa solo
onorare per la propria quota di possesso.
R. In base a quanto disposto dall' articolo 540 del Codice civile il coniuge superstite ha il diritto di
abitazione sulla ex casa coniugale ed è tenuto a pagare sia l' Ici che l' Imu. A mio avviso l' accorpamento
delle unità immobiliari non fa venir meno il diritto di abitazione e, quindi, il coniuge superstite è tenuto a
pagare l' imposta municipale per intero o non già in quota parte.
Comune di Galliera Veneta (Pd) ANCORA INCERTEZZA SU CHI DEVE PAGARE D. Buongiorno,
vorrei sapere se nei comuni di Brugherio, Carugate e Campobello di Mazara si deve pagare la mini­Imu
entro il 24 gennaio. Grazie e cordiali saluti.
Lettera firmata R. I cittadini residenti nel comune di Brugherio (Mb) e in quello di Campobello di Mazara
(Tp) dovranno pagare la mini­Imu.
Entrambi gli enti hanno infatti previsto per l' abitazione principale un' aliquota superiore a quella base
del 4 per mille, anche se in momenti diversi. Il comune lombardo già nel 2012 aveva spinto all' insù l'
asticella del prelievo sulle prime case portandola al 5,50 per mille e confermandola per il 2013.
Ma poiché la mini­Imu comporta il pagamento del 40% della differenza tra imposta calcolata con
aliquote standard e maggiore imposta nei comuni che hanno aumentato le aliquote, i contribuenti
saranno chiamati alla cassa entro il 24 gennaio.
Il comune del trapanese, invece, ha aumentato nel 2013 l' Imu prima casa, portandola al 5 per mille.
Nulla, invece, sarà dovuto dai cittadini di Carugate perché il comune prevede l' aliquota standard del 4
per mille sulle abitazioni principali.
RISPOSTE A CURA DI SERGIO TROVATO
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15 gennaio 2014
Pagina 34
Italia Oggi
pubblica amministrazione
Giovannini in audizione al senato.
Lavoro, il saldo torna positivo
Il saldo fra assunzioni e cessazioni «è tornato
positivo, dopo un calo di cinque trimestri». E
ad aumentare sono soprattutto i contratti a
tempo indeterminato e quelli di apprendistato,
mentre altre chance arriveranno «a marzo»,
quando i ragazzi inizieranno a registrarsi per
accedere ai piani formativi ed occupazionali
della Garanzia giovani. Ad annunciarlo Enrico
Giovannini, ministro del welfare, durante l'
audizione di ieri dinanzi ai senatori dell' XI
commissione: in meno di sei mesi gli incentivi
del governo hanno generato 36 mila posti per
giovani, donne e over 50, portando il rapporto
tra ingressi e uscite in terreno favorevole (+25
mila 720 unità) nel terzo trimestre 2013. I valori
negativi erano «nell' ordine dei 50­100 mila
registrati negli ultimi cinque trimestri», e l'
inversione di tendenza lascia ben sperare
nella crescita del prodotto interno lordo del
settore manifatturiero.
E se l' esecutivo di Enrico Letta ha investito in
politiche attive e passive del lavoro «oltre 5
miliardi in più di quanto previsto a legislazione
vigente», la primavera porterà l' atteso decollo
del programma europeo per l' inserimento nel
mercato delle nuove generazioni: con la
Garanzia giovani (finanziata in Italia con quasi
1,6 miliardi) si assicurerà a una platea d i
under24 un' offerta lavorativa «qualitativamente valida», nonché l' occasione di proseguire gli studi, o di
ottenere un contratto di apprendistato, effettuare un tirocinio o un altro percorso formativo «entro quattro
mesi dall' inizio della disoccupazione, o dall' uscita dal sistema di istruzione formale». Ad affiancare il
progetto Ue il restyling dei Centri per l' impiego che dovranno interagire «molto di più con i privati e con
le agenzie per il lavoro», e il cui personale, soprattutto nelle regioni dell' Obiettivo convergenza (Puglia,
Campania, Sicilia e Calabria) dovrà essere formato meglio per «generalizzare l' offerta sul territorio
nazionale», anche con l' ausilio di nuove tecnologie. Le carenze delle strutture sono note al dicastero
che, termina il ministro, aggiornerà il monitoraggio (un primo consuntivo è stato diffuso a dicembre, si
veda ItaliaOggi del 21/12/2013) ogni due mesi.
© Riproduzione riservata.
SIMONA D' ALESSIO
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15 gennaio 2014
Pagina 42
Italia Oggi
pubblica amministrazione
Milano­Brescia: cercasi advisor per A2A
A breve sarà nominato un advisor che avrà il
compito di stabilire il prezzo medio del 5% di
A2A che i comuni di Milano e di Brescia hanno
deciso di mettere in vendita. Lo ha riferito una
fonte, alla luce dell' incontro che si è svolto ieri
mattina tra il sindaco di Milano, Giuliano
Pisapia, e il sindaco di Brescia, Emilio
Delbono. Inoltre, l' advisor dovrà stabilire quali
saranno le modalità di vendita del pacchetto
azionario nelle mani dei due enti pubblici.
Il processo di vendita non avrà un iter lungo e
l ' o b i e t t i v o d e i d u e comuni è q u e l l o d i
completare la dismissione entro l' assemblea
dei soci di A2A, in programma per giugno. Al
nuovo acquirente si vuole dare la possibilità di
partecipare alla riunione degli azionisti con il
proprio pacchetto azionario.
Al momento, nessun soggetto avrebbe
presentato manifestazioni d' interesse, ma è
difficile che qualcuno si faccia avanti se non si
conoscono né il prezzo, né le modalità di
vendita.
A fine dicembre, il comune di Brescia e quello
di Milano hanno approvato e depositato in
Consob i nuovi patti parasociali di A2A, che
hanno mandato in soffitta il vecchio duale per
passare a una governance più tradizionale, e
con una catena di comando più corta.
© Riproduzione riservata.
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15 gennaio 2014
Pagina 42
Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
sport
Doppio colpo dei Redskins
Arrivano Rubboli e il lanciatore dominicano Robles.
ti l' inserimento di ragazzi nei ruoli "meno
coperti" del team di A, questo senza
compromettere le formazioni giovanili e
creando per loro uno spazio reale. Sono stati
quindi promossi Luca Freddi come lanciatore,
Karim Shurbaji da ricevitore e l' esterno Marco
Serra.
Faranno poi presenza saltuaria in prima
squadra altri tre atleti in odor di promozione
ma che, per evitare doppi ruoli, continueranno
momentaneamente a giocare nell' Under,
ovvero Luca Pasotti (interno), Luca Boscolo
(interno) ed Alessandro Martoni (ricevitore).
serimento nelle file Pellerossa è quello del
lanciatore ventiduenne George Luis Robles.
Robles, che attualmente abita ad Imola, arriva
dalla Repubblica Dominicana, dove ha giocato
8 anni nel ruolo di lanciatore. Importante arrivo
per il diamante Pellerossa, poi, il prestito dal
Godo, insieme ad Erik Gelli, di Federico
Rubboli. Rubboli, che dal 2006 milita in A1 ed
IBL, ad Imola potrà essere importante, in
quanto può ricoprire quasi tutti i ruoli interni
con competenza. Ora all' appello manca solo
un pitcher partente.
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15 gennaio 2014
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
sport
Calcio dilettanti Domenica si torna in campo.
Classe e Bagnacavallo ricominciano in casa
OLTRE al campionato di Eccellenza,
domenica riprendono anche quelli di
Promozione e Prima categoria, con la seconda
giornata di ritorno; le partite inizieranno alle
14.30.
Promozione . Nel girone C il Conselice, dopo il
successo sul campo del Bakia Cesenatico
nella semifinale di andata della Coppa Italia, si
rituffa nel campionato ospitando l' Osteria
Grande (18 punti); il Conselice (37 punti, nella
foto Matteo Cavini ) è quarto e vuol continuare
a far bene. In casa anche il Lavezzola (27) che
domenica riceverà il Granamica (26). Sul
campo amico anche il Bagnacavallo (21) che
attende per domenica l' Anzolavino (15). In
trasferta il San Patrizio (19), affidato ora alla
coppia Fabbri­Balducci, sul campo del Real
San Lazzaro (41) che è secondo.
Nel Girone D il San Pietro in Vincoli (32)
domenica ospiterà il Bakia Cesenatico (36), la
quarta contro la seconda in una sfida
importante. Il Classe (18) ospiterà il Real
Miramare (23), la squadra allenata da
Matteucci cercherà di tornare a far punti.
Riprenderanno domenica in trasferta il Cervia (22) sul campo del Tropical Coriano (21) e il Fosso
Ghiaia (21) sul terreno del Borghi (25).
Prima Categoria. Nel Girone E, il Castelbolognese (25 punti) riprenderà domenica ospitando il Tozzona
Pedagna (29), mentre il Solarolo (17) giocherà sul campo dell' Airone (19). Nel Girone G gran pavese a
Pinarella (25) dove domenica arriverà l' imbattuta capolista Real Dovadola (38), grande favorita del
campionato. Derby a Cotignola, dove la squadra allenata da Folli (31), seconda in classifica, riceverà il
Villanova di Bagnacavallo (11). Il Reda (27) ripartirà ospitando il Marina Calcio (18); a Ravenna l'
Azzurra (15) riprenderà ospitando il Ronco (15). Ripartirà sul campo di casa anche la Del Duca (20) che
ospiterà domenica il San Pancrazio (23); a Lugo le Stuoie Baracca (7) riceveranno il Civitella (19);
ancora il Savio (19) che domenica riceverà il Fratta Terme (16). Inizierà l' anno in trasferta invece il
Savarna (31), secondo in classifica, sul campo del San Leonardo (23).
a.m.
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