Rassegna stampa 24-11-2015

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Rassegna stampa 24-11-2015
COMUNE DI RUSSI
Martedì, 24 novembre 2015
COMUNE DI RUSSI
Martedì, 24 novembre 2015
Prime Pagine
24/11/2015 Prima Pagina
1
Corriere di Romagna (ed. Ravenna)
24/11/2015 Prima Pagina
2
Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
24/11/2015 Prima Pagina
3
La Voce di Romagna
Cultura e Turismo
24/11/2015 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 13
4
La biblioteca amplia l' apertura
24/11/2015 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 24
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Il Quartetto Fauves al teatro di Russi
24/11/2015 La Voce di Romagna Pagina 28
6
Il Burson sfida gli altri vini italiani
24/11/2015 La Voce di Romagna Pagina 32
7
Al teatro di Russi gli archi del Quartetto Fauves
Politica locale
24/11/2015 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 35
8
Risorse anti ­sfratto dal Comune
sanità, sociale e servizi per l'infanzia
24/11/2015 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 13
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Informagiovani avvia nuovi servizi
sport
24/11/2015 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 10
MARIO SILVESTRI
Divorzio definitivo tra Godo e il campionato di Ibl
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Pubblica Amministrazione
24/11/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 2
11
Pendolari nel guado, nuovi treni in arrivo
24/11/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 7
BEDA ROMANO
La Ue: l' Italia faccia riforme e investimenti
24/11/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 7
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Un passo avanti sulla flessibilità per immigrati e terrorismo
24/11/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 52
ALESSANDRO MASTROMATTEOBENEDETTO SANTACROCE
Con la Pec il processo è telematico
24/11/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 52
GIANNI TROVATI
Il sindaco omette l' ordinanza? Rischia l' omicidio colposo
24/11/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 54
GUGLIELMO SAPORITO
Frazionamenti con oneri più cari se è ristrutturazione
24/11/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 55
VINCENZO DI DOMENICO
Attenti ad appalti a basso costo
24/11/2015 Italia Oggi Pagina 25
DARIO FERRARA
Caos sito, paga p.a.
24/11/2015 Italia Oggi Pagina 30
Gare, basta cauzioni col rating
24/11/2015 Italia Oggi Pagina 31
Aree degradate urbane, istanze entro il 30/11
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ANDREA MASCOLINI
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24 novembre 2015
Corriere di Romagna
(ed. Ravenna)
Prima Pagina
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24 novembre 2015
Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Prima Pagina
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La Voce di Romagna
Prima Pagina
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Pagina 13
Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Cultura e Turismo
RUSSI
La biblioteca amplia l' apertura
LA BIBLIOTECA comunale di Russi, h a
ampliato l' orario di apertura al pubblico,
riconfermando l' apertura serale del martedì
con nuove attività e inserendo l' apertura
pomeridiana del sabato.
Oggi, alle ore 20 'Sai che c' è di nuovo?',
novità editoriali e percorsi tematici a cura delle
bibliotecarie.
Orari di apertura: lunedì, mercoledì, giovedì,
venerdì e sabato: 9­13 e 14.30­18.30. Martedì:
9­13 / 14.30­22. Info 0544 587640,
[email protected].
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Pagina 24
Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Cultura e Turismo
MUSICA STASERA ALLE 20.45
Il Quartetto Fauves al teatro di Russi
STASERA alle ore 20.45 torna la musica al
teatro Comunale di Russi con il Quartetto
Fauves. Vincitrice del Premio 'Radio Classica'
nel concorso Sony Classical Talent Scout
2015, la giovane formazione, composta da
Leonardo Cella (violino), Pietro Fabris
(violino), Elisa Floridia (viola) e Giacomo
Gaudenzi (violoncello), affronta con
entusiasmo e serietà la vasta letteratura
riservata al quartetto d' archi. Il Quartetto
Fauves vanta partecipazioni a Festival
musicali internazionali e rassegne
concertistiche e si è esibito presso la Cappella
Paolina del Palazzo del Quirinale per il ciclo 'I
Concerti del Quirinale' di Rai Radio3, in diretta
radiofonica, con la prima esecuzione italiana di
'JagdQuartett di Jörg Widmann'; e in
occasione delle celebrazioni per il bicentenario
della nascita di Giuseppe Verdi (1813­2013), è
stato invitato dall' Ambasciata d' Egitto a
Roma ad eseguire il Quartetto in Mi minore di
Giuseppe Verdi presso l' Aula Magna dell'
Università La Sapienza.
Biglietti intero 13 euro, ridotto 90, galleria 90,
ragazzi fino a 15 anni ingresso gratuito. Biglietteria aperta dalle 19, info: 0544­587641.
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La Voce di Romagna
Cultura e Turismo
Il Burson sfida gli altri vini italiani
BAGNACAVALLO Al ristorante "All' infinito" si vuole verificare il livello qualitativo e l'
apprezzamento del vitigno autoctono
Nel mese di maggio, al termine di una serie di
degustazioni organizzate dal Consorzio "Il
Bagnacavallo" in diverse città emiliano
romagnole, il Bursôn Etichetta Nera annata
2010 della Tenuta Uccellina di Russi era stato
decretato come il miglior Bursôn in commercio
nel 2015. Adesso, il Bursôn 2010 dell'
Uccellina si prepara a confrontarsi con alcuni
dei più grandi vini d' Italia della stessa annata,
nel corso di una serata ­evento che si svolgerà
questa sera novembre, ore 20, a Bagnacavallo
al ristorante "All' infinito". "A che punto
siamo?", questo il titolo dell' appuntamento,
vuole quindi verificare il livello qualitativo e l'
apprezzamento dell' autoctono Bursôn nei
confronti di alcuni dei più blasonati vini a livello
nazionale: Nebbiolo d' Alba Doc 2010 "Nonno
Vet" dell' Azienda F.lli Mas succo di
Castagnito (CN); Chianti Rufina Riserva Docg
2010 "Villa Bossi" della Tenuta Marchesi
Gondi di Pontassieve (FI); Cabernet
Sauvignon Doc 2010 "Friuli Colli Orientali" dell'
Azienda Cantarutti Alfieri di San Giovanni al
Natisone (UD); Amarone Doc 2010 "Cantina
Del Castello" Azienda Arturo Stocchetti di
Soave (VR). A decretare il miglior vino della
serata sarà una giuria popolare che nel corso
della cena degusterà alla cieca (ossia senza
conoscere l' ordine di servizio dei vini) i 5 vini. Il menù completo (5 portate) con i 5 vini ha un costo di 35
Euro. Per prenotazioni: 0545 61632 ­ 338 2894960.
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Pagina 32
La Voce di Romagna
Cultura e Turismo
Al teatro di Russi gli archi del Quartetto Fauves
Questa sera alle ore 20,45 torna la musica al
Teatro Comunale di Russi (via Cavour n. 10)
con il Quartetto Fauves.
Vincitrice del concorso Sony Classical Talent
Scout 2015, la giovane formazione, composta
da Leonardo Cella (violino), Pietro Fabris
(violino), Elisa Floridia (viola) e Giacomo
Gaudenzi (violoncello), affronta la vasta
letteratura riservata al quartetto d' archi.
Biglietti da 13 a 9 euro; info: tel.0544/587641.
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Politica locale
Risorse anti ­sfratto dal Comune
Si tratta di circa 14mila euro da destinare a chi è in difficoltà
CERVIA. Arrivano le risorse anti sfratto, tirano
un sospiro di sollievo le famiglie dei non
autosufficienti. Il Comune, infatti, mette a
disposizione circa 14 mila euro, per chi si
trova in difficoltà nel pagamento dell' affitto.
Circa 3.000 euro servono per aiutare le
famiglie inadempienti; mentre altri circa 11
mila euro, andranno a favorire l' accesso e le
permanenza degli inquilini negli alloggi di
proprietà dei privati; "Nonché, per favorire la
mobilità nel settore della locazione". Entro il 31
dicembre è possibile fare domanda per
ottenere queste risorse, che verranno poi
ripartite fra chi ne ha diritto. «Il contributo ai
cittadini verrà assegnato ­ precisa la Giunta ­,
dopo la valutazione dei servizi sociali, ovvero il
soggetto più adatto a giudicare l' ef fettivo
disagio socioeconomico nonché l' efficacia del
contributo per favorire la continuità del
rapporto locatorio». Non appare opportuno,
invece, procedere alla approvazione di un
bando pubblico, poiché «in ragione della
esiguità delle risorse stanziate, non sarebbe
possibile assegnare a tutti i partecipanti al
bando un contributo adeguato». Il fondo per la
emergenza abitativa proviene dalla ripartizione
dei 95.874 euro assegnati al distretto socio
sanitario di Ravenna. Ne hanno beneficiato i
comuni di Ravenna, Cervia e Russi. Il fondo regionale per la non autosufficienza, stanziato dall' Usl a
Cervia ammonta invece a 563 mila euro. Serviranno per centri diurni, assistenza domiciliare, centri
socio riabilitativi e residenziali, comunità alloggio. (m.p.
)
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
sanità, sociale e servizi per l'infanzia
RUSSI
Informagiovani avvia nuovi servizi
IL CENTRO Informagiovani del Comune di
Russi e f f e t t u e r à u n a s e c o n d a a p e r t u r a
settimanale, il giovedì, dalle ore 14.30 alle ore
17.30 (l' altra giornata di apertura è quella del
martedì, sempre negli stessi orari). Questa ed
altre le novità che verranno presentate oggi
alla Biblioteca comunale di via Godo Vecchia a
partire dalle ore 17.
Novità che riguardano anche lo Sportello
Lavoro all' interno dell' Informagiovani e i nuovi
servizi offerti, ovvero: consulenza orientativa e
colloquio orientamento lavorativo
(approfondimento delle conoscenze in merito
al mercato del lavoro, definizione dei propri
obiettivi professionali, analisi dei fabbisogni
formativi), supporto tecnico per la ricerca
lavorativa (redazione del Curriculum Vitae
tradizionale e Curriculum formato Europass,
lettera di accompagnamento, redazione di
domande di ammissione ai concorsi pubblici),
consultazione offerte, schede informative e
servizio newsletter. Ai partecipanti verrà
inviata via mail una breve dispensa sul tema
trattato nell' incontro e alcune schede
informative.
Info: 0544­587662, [email protected].
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
sport
Baseball Cala il sipario: dopo 10 anni sul diamante, i Cavalieri rinunciano alla massima serie
Divorzio definitivo tra Godo e il campionato di Ibl
Godo SABATO il Baseball Godo ha inoltrato la
rinuncia ufficiale al campionato di Ibl e ha
chiesto contestualmente la possibilità di
essere iscritto al campionato di A federale. I
cavalieri hanno avuto le dovute assicurazioni
che la disponibilità ci dovrebbe essere, ma
restano comunque in attesa della risposta
ufficiale.
Così dopo 10 anni disputati nella massima
serie è calato mestamente il sipario su questo
palcoscenico, onorato dalla formazione
rossoblù per un decennio.
Naturalmente si apre un nuovo capitolo della
storia godese, che però può rappresentare
ancora importanti soddisfazioni per il team
romagnolo. Certo che in questo momento il
ricordo non può non scivolare a quel mitico
2005 quando il Godo ottenne la sua magica
promozione nel massimo campionato,
sorprendendo tutti e a dispetto di ogni
pronostico. E il memorabile debutto nella
massima serie che fino all' ultima sfida sul
diamante del Modena vedeva i ravennati con
un piede nei play­off, salvo aver poi 'regalato'
la promozione in extremis al Rimini che riuscì poi ad aggiudicarsi il campionato. Così come d' altra
parte qualche riflessione andrebbe fatta sull' incapacità di creare un legame con la vicina Ravenna, che
ha trovato migliori condizioni per siglare il patto per l' Adriatico con Rimini. E anche questo potrebbe
essere un altro piccolo­grande tassello che può aver fatto pendere l' ago della bilancia verso la rinuncia
all' Ibl.
CERTO che i tempi dove il campo di Godo (2009) ospitava i mondiali e la nazionale italiana e
festeggiava i suoi 50 anni di storia sembrano un lontano ricordo. Ma ora i cavalieri vogliono gardare
avanti e ripartire con grinta e determinazione, ma avendo ben presente che dell' A federale si può
retrocedere e per rimanere occorre guadagnarsela. Le ragioni per cui il Godo ha effettuato questa scelta
«vanno rispettate fino in fondo» commentano gli i tifosi «e comunque vada alla piccola e gloriosa
società ravennate va riconosciuto il merito di aver disputato 10 campionati nella massima serie, a
dispetto di tutte quelle persone anche in posti chiave che storcevano un po' il naso a dover ammettere
che questa piccola comunità ravennate potesse essere fra i 10 top team nazionali».
Ad ogni buon conto non ci resta che fare un grosso in bocca al lupo al Godo per la nuova avventura.
Mario Silvestri.
MARIO SILVESTRI
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Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
TRASPORTO REGIONALE
Pendolari nel guado, nuovi treni in arrivo
Per Trenitalia la partita decisiva è oggi quella
dei pendolari.
La società di Fs è riuscita a firmare nuovi
contratti di servizio ponte per 10 regioni su 17.
Questo garantirà un fatturato annuo calcolato
in 1.640 milioni ma anche un investimento dell'
ordine di 1,87 miliardi. Per rilanciare gli
investimenti nelle città per i prossimi anni e in
vista della gara in Emilia­Romagna Fs ha
lanciato un bando da 4,5 miliardi per nuovi
treni.
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Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
LE RICHIESTE DELLA UE
La Ue: l' Italia faccia riforme e investimenti
Padoan a Bruxelles: «La legge di stabilità è ritenuta accettabile dall' Eurogruppo»
BRUXELLES I ministri delle Finanze della
zona euro hanno dato ieri il loro benestare
politico alle opinioni della Commissione
europea sui progetti di bilancio per il 2016.
Quanto alla Finanziaria italiana, l' Eurogruppo
ha esortato l' Italia a rispettare le sue
promesse in termini di riforme strutturali e di
investimenti pubblici in modo da ottenere in
primavera un positivo parere comunitario.
Per ora, infatti, Bruxelles ha deciso di
sospendere il suo giudizio fino alla primavera
dell' anno prossimo.
«Condividiamo l' analisi della Commissione
secondo la quale la Finanziaria è a rischio di
violazione delle regole del Patto di Stabilità e
d i C r e s c i t a » , s i l e g g e i n u n comunicato
pubblicato ieri sera. Tenuto conto dell'
elegibilità del paese all' uso di tre clausole di
flessibilità ­ investimenti pubblici, riforme
strutturali, spese per rifugiati ­ «l' Italia
potrebbe essere nella situazione di evitare una
significativa deviazione» dal percorso di
avvicinamento al pareggio di bilancio.
Il governo Renzi prevede un deficit nel 2016
del 2,2% rispetto a un obiettivo precedente
dell' 1,8% del Pil; e ha quindi chiesto l'
applicazione di clausole di flessibilità. Secondo i calcoli della Commissione, il deficit strutturale subirà
però nel 2016 un aumento dello 0,5%, mentre le regole europee vorrebbero che il disavanzo strutturale
si riducesse dello 0,1% del Pil. «Su questa base, misure ulteriori sarebbero necessarie per ottenere un
miglioramento dello sforzo strutturale», nota l' Eurogruppo.
Ciò detto, hanno spiegato sempre ieri i ministri delle Finanze della zona euro, «accogliamo con favore l'
impegno dell' Italia di adottare tutte le misure necessarie per far sì che la Finanziaria 2016 sia rispettosa
delle regole del braccio preventivo del Patto. Accogliamo anche con favore l' impegno ad utilizzare nel
2016 gettito fiscale inatteso o imprevisti risparmi di spesa e ad accelerare gli sforzi di privatizzazione,
pur di portare il rapporto debito­PIL su un percorso calante».
Quest' ultima precisazione è interessante perché più esplicita rispetto a quanto affermato nell' opinione
comunitaria (si veda Il Sole 24 Ore del 18 novembre). Nei fatti, Eurogruppo e Commissione hanno
quindi esortato l' Italia a fare quanto promesso sia sul fronte delle riforme economiche che sul versante
degli investimenti pubblici per ottenere quella flessibilità che permetta alle istituzioni comunitarie d i
considerare il bilancio dell' anno prossimo in linea con le regole europee.
Commentando la presa di posizione dell' Eurogruppo, il ministro dell' Economia Pier Carlo Padoan ha
spiegato che l' Eurogruppo considera «accettabile» la legge di Stabilità italiana e che le riforme
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24 novembre 2015
Pagina 7
Il Sole 24 Ore
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Pubblica Amministrazione
«aggiuntive» di cui parla la Commissione perché l' Italia possa ottenere la flessibilità nella valutazione
del bilancio 2016 «sono riforme che il paese ha già implementato perché sono aggiuntive rispetto a
quelle che avevano portato alla concessione del primo set di clausole per le riforme in aprile», pari allo
0,4% del Pil di flessibilità di bilancio.
Bruxelles vorrà toccare con mano la politica economica italiana. In una conferenza stampa, il
commissario agli affari monetari Pierre Moscovici ha ribadito quanto affermato martedì scorso durante
la presentazione delle sue opinioni di bilancio: «Vi sono in Italia importanti riforme. Il paese, poi, sta
uscendo dalla recessione. Ciò è bene. Il governo italiano ha chiesto di poter godere di flessibilità di
bilancio su tre fronti. Abbiamo deciso di prendere il nostro tempo per valutare queste richieste».
Infine, sul fronte della crisi debitoria greca, i ministri delle Finanze della zona euro hanno deciso
formalmente sempre ieri il versamento di altri aiuti finanziari per un totale di due miliardi di euro. A
questa somma, si aggiungono fino a 10 miliardi di euro da dedicare alla ricapitalizzazione delle banche
greche in difficoltà. La Grecia, che in agosto ha ottenuto un piano di prestiti da 86 miliardi di euro, dovrà
"finalizzare" con i suoi creditori nuove riforme entro metà dicembre.
© RIPRODUZIONE RISERVATA La "deviazione significativa" La manovra sconta il ricorso al maggior
deficit in relazione alle clausole di flessibilità richieste sul versante delle riforme e degli investimenti(dall'
1,8 al 2,2%, che passerebbe al 2,4% con la clausola migranti). La valutazione di Bruxelles tuttavia pone
in luce il "deterioramento" del saldo strutturale pari allo 0,5% del Pil, con annesso il rischio di
"deviazione significativa" dall' aggiustamento richiesto, dato l' elevato debito dell' Italia.
BEDA ROMANO
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24 novembre 2015
Pagina 7
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
L' ANALISI
Un passo avanti sulla flessibilità per immigrati e
terrorismo
Eventi eccezionali. Con questa allocuzione il
Patto di stabilità, declinato e reinterpretato sia
dal Fiscal compact che dalla comunicazione
sulla flessibilità del gennaio scorso, di fatto già
contempla la possibilità di derogare alla
disciplina di bilancio in presenza di gravi
circostanze che coinvolgano i paesi membri, a
partire da una prolungata fase recessiva. Tra
gli «eventi inconsueti che abbiano rilevanti
ripercussioni sulla situazione finanziaria di un
paese», va certamente inserita l' emergenza
terrorismo, al pari dell' ondata migratoria. E
dunque parrebbe scontato che le spese cui i
singoli Stati devono far fronte per incrementare
la sicurezza e la difesa dovrebbero essere
momentaneamente escluse dal calcolo del
deficit. Ieri a Bruxelles, con la riunione
straordinaria dell' Eurogruppo, si è cominciato
a istruire la pratica. Si attende una valutazione
ufficiale della Commissione, dopo le aperture
espresse nei giorni scorsi dal presidente Jean
Claude Juncker. Poi la parola tornerà ai
ministri dell' Eurogruppo. In tempi di
emergenza, la velocità delle decisioni è un
elemento fondamentale. «Non è urgente
decidere oggi», ha osservato ieri al contrario il
presidente dell' Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem. Eppure serve un rapido cambio di rotta, peraltro già
avviato dall' attuale Commissione.
D' accordo sulla necessità di mantenere alta la guardia sul controllo dei conti pubblici per evitare altri
shock, dopo la crisi frontale che ha colpito l' eurozona tra il 2009 e il 2012.
In questo caso non si tratta di riscrivere le regole, ma di interpretarle e adeguarle a un contesto in cui le
emergenze si susseguono, con il rischio che si blocchi sul nascere la fragile ripresa che ha cominciato a
manifestarsi nel corso dell' anno. Più margini di bilancio per quei paesi che si trovano costretti a
fronteggiare la doppia emergenza del terrorismo e dell' immigrazione paiono dunque doverosi.
Soprattutto se si tratta di Paesi che rientrano nel «braccio preventivo» del Patto di stabilità non essendo
sottoposti a procedura d' infrazione per disavanzo eccessivo. Sulla «clausola migranti», esplicitamente
richiesta dall' Italia e che dovrebbe tradursi in 3,3 miliardi di margine in più, la Commissione ha di fatto
rinviato il giudizio alla prossima primavera. Ora si apre anche il capitolo delle spese per la difesa e la
sicurezza che nel nostro caso andrebbero ad aggiungersi alle altre due clausole di flessibilità: riforme e
investimenti, per un totale complessivo di oltre 17 miliardi. I rigidi esegeti della disciplina di bilancio
obietteranno che in questo modo il Patto di stabilità, con annesse le sue successive declinazioni (dal
Fiscal compact al Two Pack e al Six Pack) è di fatto depotenziato.
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24 novembre 2015
Pagina 7
Il Sole 24 Ore
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Pubblica Amministrazione
Varrebbe la pena di chiedersi se non sia il caso di cominciare a rivedere in toto un' impalcatura costruita
solo attorno alla moneta unica, e di accelerare anche sull' onda dell' attacco terroristico l' integrazione
politica partendo proprio da una vera politica economica e fiscale comune.
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Pagina 52
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
Contenzioso. La nuova procedura gestita in via informatica scatta il 1° dicembre, da Toscana e
Umbria
Con la Pec il processo è telematico
Il ricorso con mail certificata obbliga al digitale anche la controparte
La prossima settimana parte il processo
tributario telematico: per chi si avvale della
Pec per notificare alla controparte l' atto
introduttivo scatta l' obbligo di gestire con
strumenti esclusivamente informatici e
telematici tutto il giudizio che ne deriva. L'
obbligo scatterà automaticamente anche per la
controparte. L' avvio sarà graduale,
scaglionato sul territorio: martedì 1° dicembre
si comincerà in Toscane e Umbria, poi sarà il
turno delle altre regioni.
Gli atti processuali, compresa l' istanza di
reclamo e mediazione, notificati con Pec
vanno depositati in Commissione tributaria
solo mediante il Sigit, quindi telematicamente.
Idem per depositare le controdeduzioni e gli
altri atti successivi: anche la costituzione in
giudizio di parte resistente va quindi effettuata
con strumenti informatici. In altri termini,
ricevere un ricorso a mezzo Pec comporta per
l' ente impositore l' obbligo di costituirsi
elettronicamente. Analogamente, in un giudizio
incardinato avanti le Commissioni regionali, un
contribuente destinatario di un appello
notificato con Pec deve costituirsi con modalità
informatiche.
L' effetto ulteriore ed indiretto sembra essere l' obbligo di conservare in modalità elettronica atti e
documenti rilevanti a fini processuali.
Il ricorso e gli altri atti processuali prodotti come documenti informatici, oltre a rispettare i formati
previsti, la nomenclatura richiesta ed essere privi di elementi attivi (quali macro e campi variabili),
vanno redatti con appositi strumenti software senza restrizioni di selezione e copia di parti.
Non è quindi possibile notificare, e depositare, la copia per immagine su supporto informatico di un
documento analogico. Al contrario, gli allegati al ricorso potranno essere depositati come documenti
informatici da scansione in formato immagine di documenti analogici. Con tutta probabilità, in uno studio
professionale non sarà quindi sufficiente gestire un sistema di archiviazione documentale, ma occorrerà
garantire autenticità, integrità, affidabilità, leggibilità e reperibilità dei documenti processuali riversandoli
in un sistema di conservazione elettronica secondo le regole tecniche del Dpcm 3 dicembre 2013.
La conservazione elettronica dei documenti processuali è un adempimento a carico anche delle
Commissioni tributarie, chiamate espressamente a conservare il fascicolo informatico prodotto
contenente atti, documenti, allegati e ricevute di posta elettronica certificata, messaggi del Sigit e dati
del procedimento. All' interno del fascicolo dovranno essere presenti anche le copie per immagine di atti
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24 novembre 2015
Pagina 52
Il Sole 24 Ore
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Pubblica Amministrazione
e documenti quando depositati su supporto analogico.
I fascicoli a disposizione dei giudici saranno comunque sempre formati e gestiti in modalità informatica,
anche nel caso in cui atti e documenti siano stati depositati dalle parti su supporto cartaceo: le
segreterie sono tenute ad acquisirli in tale forma, a farne copia informatica (apponendovi sottoscrizione
elettronica) e ad inserirli nel fascicolo informatico.
Il deposito in Commissione sembra comunque ammesso in forma cartacea solo se il ricorrente continui
ad avvalersi dei metodi tradizionali di notifica del ricorso (raccomandata), con ufficiale giudiziario o
deposito a mani nell' ufficio impositore. A seguito di tale deposito, la segreteria ricevente dovrà perciò
comunque produrre e gestire il correlato fascicolo in modalità informatiche.
Conseguenze anche sui pagamenti di contributo unificato e delle altre spese di giustizia: andranno
effettuati in via telematica col sistema dei pagamenti elettronici ­ pagoPA. Entro dicembre 2016 è
previsto infatti l' avvio dell' operatività dell' esecuzione di operazioni elettroniche di pagamento a favore
delle pubbliche amministrazioni, rimettendo alla libera determinazione dell' utente la scelta di canale,
strumento di pagamento e prestatore di servizi ­ Psp da utilizzare. Prima di tale scadenza, il contributo
unificato potrà essere assolto anche in modalità non telematica: la relativa attestazione di pagamento è
in questo caso costituita dalla copia informatica dell' originale analogico, ottenuta per scansione e
sottoscritta elettronicamente.
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ALESSANDRO MASTROMATTEOBENEDETTO SANTACROCE
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24 novembre 2015
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Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
Cassazione. Le conseguenze dell' incidente nella zona di un cantiere
Il sindaco omette l' ordinanza? Rischia l' omicidio
colposo
MILANO Il sindaco che non firma un' ordinanza
urgente per chiudere ai cittadini una zona
interessata da lavori pubblici può essere
condannato per omicidio colposo, oltre che per
lesioni e omissione di atti d' ufficio, se capita
un incidente. E se l' incidente si rivela mortale
per più persone, la pena può arrivare a 15 anni
di carcere, come prevede l' articolo 589 del
Codice penale.
Lo ha stabilito la Cassazione, che nella
sentenza 46400/2015 depositata ieri ha scritto
un altro capitolo nella complicata vicenda
giudiziaria nata dalla «tragedia del 1°
maggio», quando otto anni fa a Sorrento due
donne furono uccise dalla caduta del cestello
di una gru, mentre alcuni operai addobbavano
con le luminarie la chiesa di Sant' Antonino.
La lunga storia giudiziaria ha fatto scattare la
prescrizione per le lesioni e l' omissione di atti
d' ufficio, mentre la Corte d' appello di Napoli
dovrà tornare a occuparsi del caso per
rideterminare alla luce di questi sviluppi la
pena applicata all' omicidio colposo.
Al di là del caso sorrentino, sono i princìpi
generali indicati dalla Cassazione a fissare il
perimetro per l' attività dei sindaci. Anche se la
ditta incaricata dei lavori non presenta una richiesta di intervento, resta il fatto che il sindaco «non
poteva non essere consapevole» del pericolo creato dal cantiere. In questo caso, il principio è rafforzato
dal fatto che l' ufficio del sindaco si trova nella stessa piazza del cantiere. Con questa premessa, scatta
l' obbligo di adottare in modo tempestivo tutti gli atti necessari «a tutelare l' incolumità dei cittadini»,
come prevede l' articolo 54 del Testo unico degli enti locali.
Questo contesto di urgenza, aggiunge la Corte, fa sì che per la legittimità dell' atto occorra solo «l'
effettiva esistenza di una situazione di pericolo» e non servono «formule o formalità o procedure
sacramentali». Ma non è solo l' ordinanza urgente a tradurre in pratica il dovere del sindaco, che può
manifestarsi con qualsiasi «atto idoneo» a evitare il pericolo, allertando la polizia o i vigili del fuoco
oppure imponendo misure di sicurezza alla ditta. È l' inerzia, invece, a condannarlo.
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GIANNI TROVATI
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24 novembre 2015
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Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
Consiglio di Stato. «Vecchi» interventi
Frazionamenti con oneri più cari se è ristrutturazione
Titoli edilizi più onerosi, a vantaggio dei bilanci
comunali, se si altera la distribuzione interna di
un edificio per rendere più agevole una
destinazione d' uso esistente. Questo quanto
meno fino a settembre 2014, quando la
«ristrutturazione» ha ceduto il posto alla meno
cara «manutenzione». Lo sottolinea il
Consiglio d i S t a t o , n e l l a s e n t e n z a 1 2
novembre 2015 n. 5184. Il caso deciso
riguarda la sede dell' ufficio Iva di Foggia, che
il ministero dell' Economia aveva in locazione:
scaduto il contratto, i due piani occupati sono
tornati residenziali con l' inserimento di nuovi
impianti, la modifica e la ridistribuzione dei
volumi. Il risultato finale ha avuto un costo di
oltre 40.000 euro di oneri, somma richiesta dal
Comune in conseguenza della modifica alla
distribuzione interna, dell' alterazione di
fisionomia e consistenza fisica dell' immobile
causata dalla demolizione di muri divisori,
scale, servizi.
L' intervento, per Comune e Consiglio di Stato,
è oneroso: va ritenuto di risanamento
conservativo, mentre il privato non può
pretendere di risparmiare affermando di aver
effettuato solo opere di manutenzione
straordinaria. La qualificazione dell' intervento come risanamento è derivata dall' inserimento di nuovi
impianti, con la modifica e ridistribuzione dei volumi, anche indipendentemente dalla destinazione d'
uso, che da residenziale, con l' attivazione della sede Iva era diventata direzionale per poi tornare
ancora residenziale. All' interno di un edificio con volumi già definiti, sono tornati così otto locali
commerciali al piano terra, altrettanti autonomi servizi e impianti tecnologici, il vano scala interno è
diventato superficie abitabile al primo piano, mentre una serie di divisori ha generato sette unità
abitative di oltre 110 metri quadri, con relativi impianti termosanitari. Tutto ciò è ristrutturazione edilizia,
perché sono risultati modificati la distribuzione della superficie interna ed i volumi e l' ordine in cui erano
disposte le diverse porzioni dell' edificio, indipendentemente dalla destinazione d' uso, che nel caso
esaminato è tornata residenziale.
La vicenda risale ai primi anni del 2000 e applica il principio che ricollega l' onerosità dell' intervento al
tipo di modifiche e all' entità dei contributi in vigore al momento del rilascio del titolo edilizio (Consiglio
di Stato 1513/1998; Tar Torino 3832/2005). Lo stesso intervento, se realizzato dopo il 2014, sarebbe
stato possibile con diverse norme sia statali che regionali: la manutenzione straordinaria è infatti
diventata più ampia (articolo 3 lettera b, del Dpr 380/2001, modificato dall' articolo 17 Dl 133, legge 164
del 2014)con possibilità di frazionare o accorpare unità, se si mantiene la volumetria complessiva e l'
originaria destinazione d' uso.
Dal settembre 2014, l' articolo 17 del Dpr 380/2001 (Dl 133/2014, divenuto legge 164) agevolando la
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24 novembre 2015
Pagina 54
Il Sole 24 Ore
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Pubblica Amministrazione
"densificazione" edilizia, avrebbe ridotto di almeno il 20% (rispetto al contributo per le nuove
costruzioni), la ristrutturazione e il riutilizzo di immobili dismessi , tutte le volte che non vi sia una
variante urbanistica, un permesso in deroga o un cambio di destinazione che generi maggior valore
dell' edificio rispetto alla destinazione originaria. La novità rende più facile frazionare e accorpare con
manutenzione, perché le parole «frazionare» e «accorpare» sono state inserite nell' articolo 3, lettera b,
dal DL 133/2014 all' interno della manutenzione straordinaria. Prima era possibile frazionare e
accorpare ma era una ristrutturazione, ben più onerosa.
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GUGLIELMO SAPORITO
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24 novembre 2015
Pagina 55
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
Lavoro. L' alternativa all' assunzione sembra comoda e conveniente ma ogni caso va valutato
individualmente
Attenti ad appalti a basso costo
Se il dipendente va in maternità scatta il divieto di esternalizzare
Anche in condominio si esternalizza. Pulizie,
servizio di sicurezza, cura del giardino
vengono spesso appaltati a ditte e cooperative
esterne evitando così l' assunzione diretta di
personale subordinato.
A favore della scelta dell' appalto gioca l' idea
di demandare a un' impresa terza alcune
responsabilità, ritenendo di alleggerire gli
oneri dell' amministratore. In effetti, tale
formula prevede che la ditta appaltatrice si
occupi in autonomia di eseguire il servizio
presso lo stabile, con le dovute competenze e
attrezzature (così come sottolineato nella
Circolare n. 5 del ministero del Lavoro dell' 11
febbraio 2011). Ma a ben guardare, ciò non
significa evitare pesi e obblighi, perché nell'
ambito del contratto d' appalto, l'
amministratore ricopre la posizione di datore
di lavoro committente e in tale ruolo ha delle
incombenze. E attenzione: anche a livello di
costi, va sfatata l' idea che appalto faccia rima
con risparmio.
Appalto o assunzione Poniamo il caso in cui
nel condominio si renda necessaria una figura
che si occupi della pulizia degli spazi comuni:
generalizzando, quali sono le differenze tra
assunzione diretta della persona e appalto del servizio?
? Col contratto di assunzione ­ dopo attenta selezione ­ si potrebbe optare per un periodo di prova, così
da testare l' idoneità del lavoratore; prediligendo l' appalto, non sarà possibile scegliere l' addetto, ma la
verifica sarà nei confronti dell' azienda (Dlgs 81/2008, articolo 26), di cui l' amministratore dovrà
appurare l' iscrizione alla Camera di Commercio, oltre ai requisiti organizzativi, strutturali e di regolarità
contributiva.
? Una vo lta instaurato il rapporto, l' amministratore che abbia optato per il contratto di tipo subordinato
si avvarrà dei poteri direttivo, organizzativo e disciplinare specifici del datore di lavoro. Sta proprio qui
una delle maggiori differenze tra i due contratti. Perché avrà invece una certa autonomia, rispetto al
committente, chi esegue la sua attività con contratto d' appalto (fermo restando il diritto del committente
di intimare all' appaltatore il regolare svolgimento dell' attività, nel caso di esecuzione non conforme).
Da sottolineare: non sarà possibile una via di mezzo tra le due opzioni, nella quale, ad esempio, l'
appaltatore tenga per se i compiti amministrativi e il committente si occupi di organizzare il lavoro del
pulitore in questione. O l' una o l' altra. (si veda la Cassazione, sentenza 16788/2006).
I ribassi Da evitare quelle società appaltatrici che giocano al ribasso, proponendo al condominio prezzi
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24 novembre 2015
Pagina 55
Il Sole 24 Ore
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Pubblica Amministrazione
troppo concorrenziali, che potrebbero dipendere da uno scorretto inquadramento del lavoratore, da un
servizio scarso o, come sostenuto di recente da parte sindacale, dall' impiego solo di nuovi assunti, che
sarebbe favorito dalle attuali regole del lavoro. Un appalto genuino dovrebbe avere un costo superiore
rispetto all' assunzione diretta, perché al costo medio orario di circa 14,79 euro del personale
dipendente da impresa di pulizia (come da tariffario pubblicato dal ministero del Lavoro), andrà
sommato il compenso dovuto all' azienda per la fornitura e gestione del servizio. È matematico.
? Va tenuto conto che il tipo di rapporto tra ditta appaltatrice e lavoratore può essere solo subordinato,
quindi niente pagamenti con i voucher e niente collaborazioni occasionali (per legge, la responsabilità in
tale evenienza ricade anche sul condominio, non solo sulla ditta).
? E se si vuole risolvere il contratto, nel caso di assunzione a tutele crescenti da parte del condominio, il
lavoratore licenziato avrà diritto a un indennizzo da due mensilità per ogni anno di anzianità lavorativa;
con l' appalto, il committente potrà recedere in ogni momento, purché corrisponda all' appaltatore l'
intero importo stabilito per il servizio.
I casi in cui è vietato appaltare Cosa fare se si vuole sostituire personale assente, per esempio in
maternità? Il personale assente va sostituito nel suo ruolo solo con personale subordinato. È però
ipotizzabile l' appalto se durante l' assenza del portiere si decidesse di fare a meno del servizio di
portineria, ma si volesse usufruire di un servizio di pulizia, visto che i due ruoli non sono identici.
Possono convivere, nello stesso condominio, giardinieri in appalto e giardinieri direttamente assunti
dallo stabile, quindi con la stessa mansione? No. Il rischio è l' accusa di somministrazione fraudolenta di
manodopera, che rientra nel penale (Cassazione, sentenza 14087/2013).
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VINCENZO DI DOMENICO
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24 novembre 2015
Pagina 25
Italia Oggi
Pubblica Amministrazione
Caos sito, paga p.a.
L' informatica è un mezzo, non un fine, specie
nel mondo dei lavori pubblici. L' offerta per
partecipare all' appalto non risulta mai inviata
nell' ambito della procedura informatica
prescelta dall' amministrazione e l' impresa
viene esclusa dalla gara. E invece no: i rischi
del malfunzionamento della piattaforma, infatti,
devono ricadere sulla stazione appaltante
perché l' interesse pubblico è ampliare il più
p o s s i b i l e l a platea d e i p a r t e c i p a n t i a l l a
procedura, all' insegna della libera
competizione: quando si verifica un
inconveniente, allora, la stazione appaltante
deve mettere in campo il rimedio
procedimentale del soccorso istruttorio. È
quanto emerge dalla sentenza 1094/15,
pubblicata dalla prima sezione del Tar Puglia.
Accolto il ricorso dell' azienda estromessa
dalla procedura anche se la sua offerta risulta
d e p o s i t a t a n e i s e r v e r d e l l a piattaforma
informatica indicata per la gara.
E l a p.a. paga perché è nell' interesse
organizzativo dello stesso ente rimediare a
eventuali inconvenienti.
DARIO FERRARA
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24 novembre 2015
Pagina 30
Italia Oggi
Pubblica Amministrazione
appalti pubblici
Gare, basta cauzioni col rating
È illegittimo chiedere cauzioni con il rating per
la partecipazione ad appalti pubblici; si violano
i principi di concorrenza e si penalizzano le
piccole e medie imprese.
È quanto afferma il parere Anac (l' Autorità
nazionale anticorruzione) 21 ottobre 2015 n.
171 con riguardo a una gara di appalto per l'
affidamento d e l servizio di taglio del manto
erboso e servizi accessori, il cui disciplinare di
gara aveva previsto che per la produzione
della cauzione provvisoria i concorrenti
dovessero fare riferimento a compagnie
assicurative che rilasciano le garanzie
fideiussorie dotate di rating, rilasciato da una
delle principali società di rating, non inferiore
al corrispondente punteggio BBB rilasciato da
Standard & Poor' s. In base alla normativa
vigente la cauzione provvisoria può essere
costituita anche sotto forma di fideiussione
bancaria o assicurativa o rilasciata da
intermediari finanziari purché questi siano
iscritti nell' albo di cui all' articolo 106 del
decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385,
che svolgono in via esclusiva o prevalente
attività di rilascio di garanzie e che sono
sottoposti a revisione contabile da parte di una
società di revisione iscritta nell' albo previsto
dall' articolo 161 del decreto legislativo 24
febbraio 1998, n. 58. L' Autorità presieduta da Raffaele Cantone ha nella sostanza, sia pure in estrema
sintesi, ripreso i contenuti della propria determinazione n. 1 del 29 luglio 2014 che si era espressa nel
senso che la richiesta di rating, pari o superiore ad un determinato minimo, attribuito dalle società di
certificazione internazionale si ponesse «in violazione dei principi di cui all' art.
2, dlgs 163/2006 in quanto introduce restrizioni non previste dal Codice che non appaiono neppure
correlate e proporzionate con gli obiettivi che si intende perseguire, potendo introdurre ostacoli elevati
alla partecipazione alle gare soprattutto per le piccole e medie imprese».
Nel provvedimento di oltre un anno fa si ponevano diversi aspetti di illegittimità: la mancata accettazione
di garanzie da parte degli intermediari finanziari; la richiesta di un contratto autonomo di garanzia e,
infine, il problema del rating che, con questo parere di precontenzioso viene di nuovo bocciato,
nonostante sia molto spesso richiesto.
ANDREA MASCOLINI
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24 novembre 2015
Pagina 31
Italia Oggi
Pubblica Amministrazione
Aree degradate urbane, istanze entro il 30/11
Entro il 30 novembre 2015, i comuni c h e
hanno nel loro territorio la presenza di aree
urbane degradate possono presentare le
domande per l' accesso (anno 2015) di euro
44.138.500,00. È possibile presentare la
domanda anche per aree non contigue purché
la proposta progettuale rappresenti un insieme
coordinato d' interventi diretti alla riduzione di
fenomeni di marginalizzazione e degrado
sociale. Queste alcune delle risposte formulate
dall' Anci (e aggiornate al 20 novembre 2015)
sull' accesso da parte dei comuni ai 44 milioni
di euro per la riqualificazione aree urbane
degradate. Il bando prevede che possano
partecipare anche i comuni sia singolarmente
che in forma aggregata. Nel caso di unione
questa è configurabile come un' aggregazione
n o n t e m p o r a n e a d i comuni q u i n d i s a r à
sufficiente allegare l' atto di costituzione dell'
unione. Gli atti, in questo caso, saranno
sottoscritti dal presidente dell' unione. È
possibile prevedere interventi di
ristrutturazione di immobili di proprietà di un
«ente r e g i o n a l e d i d i r i t t o p u b b l i c o n o n
economico, dotato di autonomia organizzativa,
patrimoniale, finanziaria, contabile e tecnica (o
d i ente similare)», se parte degli immobili
viene concessa in uso all' amministrazione
comunale ma resta di proprietà dell' ente (che cofinanzierebbe l' intervento).
Nel caso di interventi costituiti da servizi socio­culturali (per esempio un servizio di mediazione
culturale) devono essere spazialmente collocati all' interno dell' area degradata. È possibile presentare
richiesta di solo finanziamento (fino al max di 2 milioni di euro) senza nessun tipo di cofinanziamento. La
domanda può essere presentata con ad essa allegato il progetto che si compone delle relazioni e degli
elaborati grafici e il documento di analisi oltre alla delibera di approvazione.
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