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ANAAO TOSCANA
Mercoledì, 13 maggio 2015
ANAAO TOSCANA
Mercoledì, 13 maggio 2015
Anaao Toscana
13/05/2015 Corriere Fiorentino Pagina 1
[email protected]
IL MORBO DELLE FAMIGLIE
13/05/2015 Corriere Fiorentino Pagina 6
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Premiato il servizio «Prelievo amico»
13/05/2015 Corriere Fiorentino Pagina 6
Processo per il chirurgo Macchiarini
13/05/2015 Corriere Fiorentino Pagina 11
Prato Bimba morta dopo il parto, indagati medici e infermieri
13/05/2015 Il Tirreno (ed. Cecina) Pagina 14
Rossi: «Sul pronto soccorso bisogna intervenire»
13/05/2015 Il Tirreno (ed. Cecina) Pagina 17
Cardiologo chiede i dati sulla mortalità
13/05/2015 Il Tirreno (ed. Cecina) Pagina 17
Il punto dell' asl 6
13/05/2015 Il Tirreno (ed. Grosseto) Pagina 17
Lavori all' ospedale in corso anche in questa settimana
13/05/2015 Il Tirreno (ed. Grosseto) Pagina 18
«Poveri infermieri e medici»
13/05/2015 Il Tirreno (ed. Lucca) Pagina 19
S. Luca, più posti per le auto dei disabili
13/05/2015 Il Tirreno (ed. Lucca) Pagina 19
Trapiantato all' ospedale di Cisanello il fegato donato da un lucchese
13/05/2015 Il Tirreno (ed. Massa­Carrara) Pagina 15
Ginecologia, un reparto da record
13/05/2015 Il Tirreno (ed. Massa­Carrara) Pagina 15
Aspetta ore, ma il medico non c' è
13/05/2015 Il Tirreno (ed. Massa­Carrara) Pagina 15
Noto avvocato di New York operato a Massa
13/05/2015 Il Tirreno (ed. Massa­Carrara) Pagina 20
Ambulatorio Lilt: visita gratuita di urologia
13/05/2015 Il Tirreno (ed. Piombino­Elba) Pagina 14
Collegio sindacale, una selezione
13/05/2015 Il Tirreno (ed. Piombino­Elba) Pagina 14
Aperto uno sportello di prenotazione
13/05/2015 Il Tirreno (ed. Piombino­Elba) Pagina 17
Venerdì a Suvereto prevenzione contro il melanoma
13/05/2015 Il Tirreno (ed. Piombino­Elba) Pagina 27
Medici e pediatri in sciopero
13/05/2015 Il Tirreno (ed. Pisa) Pagina 20
Tavola rotonda dedicata al futuro della sanità
13/05/2015 Il Tirreno (ed. Pistoia­Montecatini) Pagina 15
Morì a 4 anni, condannata la pediatra
13/05/2015 Il Tirreno (ed. Pistoia­Montecatini) Pagina 15
«Perché nessuna indagine dell' Asl?»
13/05/2015 Il Tirreno (ed. Pistoia­Montecatini) Pagina 15
Casa della salute l' Asl ha fiducia nei magistrati
13/05/2015 Il Tirreno (ed. Pistoia­Montecatini) Pagina 20
I parti delle straniere al Cosma e Damiano
13/05/2015 Il Tirreno (ed. Pistoia­Montecatini) Pagina 21
«Assunto un nuovo dirigente che graverà sul bilancio dell'...
13/05/2015 Il Tirreno (ed. Pistoia­Montecatini) Pagina 22
«Pronto soccorso al collasso»
13/05/2015 Il Tirreno (ed. Pistoia­Montecatini) Pagina 22
«Sanità e aeroporto scelte indegne»
13/05/2015 Il Tirreno (ed. Pistoia­Montecatini) Pagina 23
Neonata morta al "Santo Stefano" Cinque gli indagati
13/05/2015 Il Tirreno (ed. Pistoia­Montecatini) Pagina 24
Condizionatore spento, disagi in ospedale
13/05/2015 Il Tirreno (ed. Pontedera) Pagina 11
Martedì lo sciopero di medici e pediatri
13/05/2015 Il Tirreno (ed. Pontedera) Pagina 11
Liste d' attesa aggiustate A giudizio Macchiarini
13/05/2015 Il Tirreno (ed. Pontedera) Pagina 11
Sanità smantellata, partono gli esposti alla magistratura
13/05/2015 Il Tirreno (ed. Pontedera) Pagina 23
Sostegni (Pd) scommette sulla sanità Incontri al via
13/05/2015 La Nazione (ed. Arezzo) Pagina 6
Caso Macrì, ancora suspense sull' interdizione decisa dal Gip
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Valentina Marotta
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13/05/2015 La Nazione (ed. Arezzo) Pagina 17
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Servizi della sanità, bagarre Bernardini va all' attacco...
13/05/2015 La Nazione (ed. Empoli) Pagina 5
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Infermiera ferita dalla porta impazzita Due condanne, assolto ex direttore...
13/05/2015 La Nazione (ed. Empoli) Pagina 5
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Liste d'attesa, qualcosa si muove C'è un bando per radiologia
13/05/2015 La Nazione (ed. Empoli) Pagina 16
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ALLA PIAZZETTA DEGLI ARTISTI DELL' OSPEDALE SAN GIUSEPPE CINZIA GIUNTOLI...
13/05/2015 La Nazione (ed. Grosseto) Pagina 8
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«Infermieri dimenticati: eppure sono una risorsa del sistema...
13/05/2015 La Nazione (ed. Livorno) Pagina 9
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«Pronto soccorso in emergenza Qui bisogna intervenire subito»
13/05/2015 La Nazione (ed. Livorno) Pagina 17
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«La catena del soccorso ha funzionato perfettamente per il livello...
13/05/2015 La Nazione (ed. Lucca) Pagina 6
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Anche due ex ministriper sostenere la Carmassi
13/05/2015 La Nazione (ed. Lucca) Pagina 6
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Baccelli (Pd) si confronta con l' Ordine dei medici
13/05/2015 La Nazione (ed. Lucca) Pagina 13
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Comune, Asl e associazioni invalidi a confronto sulla sosta al...
13/05/2015 La Nazione (ed. Massa Carrara) Pagina 8
FRANCO ANTONIO
«Ostetricia è un fiore all' occhiello»
13/05/2015 La Nazione (ed. Massa Carrara) Pagina 12
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Lazzari ringrazia l' Opa «Un' eccellenza da valorizzare»
13/05/2015 La Nazione (ed. Pistoia­Montecatini)
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Bimba morì al Ceppo. Condannata a un anno la pediatra
13/05/2015 La Nazione (ed. Prato) Pagina 4
LAURA NATOLI
Neonata morta dopo il partoIndagati nove tra medici e ostetriche
13/05/2015 La Nazione (ed. Prato) Pagina 5
LAURA NATOLI
Il padre distrutto dal dolore «Non l' ho mai sentita piangere»
13/05/2015 La Nazione (ed. Prato) Pagina 5
13/05/2015 La Nazione (ed. Prato) Pagina 12
FRANCA SELVATICI
Non truffò i pazienti ma Macchiarini verrà processato
Peculato e abuso Macchiarini sarà processato con altri 4 medici
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Aerei sulla testa, ospedale inadatto, Met declassato Lamioni e Cenni:...
13/05/2015 La Repubblica (ed. Firenze) Pagina 4
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Intanto l' Asl assume manager
13/05/2015 La Repubblica (ed. Firenze) Pagina 1
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FRANCA SELVATICI
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Corriere Fiorentino
Anaao Toscana
Alzheimer.
IL MORBO DELLE FAMIGLIE
Sono circa novanta mila i toscani che già
stanno vivendo o che sono destinati a vivere
senza se stessi, depauperati dei propri
pensieri, della propria volontà, della memoria,
di ricordi e della propria dignità. E nemmeno
un terzo di loro ha avuto a che fare con i
servizi di assistenza messi a disposizione da
Asl e Regione: le Rsa, i centri diurni, la
fisioterapia, le pensioni. Sono tanti i motivi che
stanno alla base dell' isolamento di pazienti e
famiglie: le rette delle case di cura costano a
Comuni e aziende sanitarie; ai parenti del
malato arrivano spesso poche informazioni (e
un po' è pure colpa nostra) anche se ogni dieci
minuti un italiano si ammala di Alzheimer e
solo in Toscana i casi aumentano al ritmo di
nove mila l' anno.
Dentro a questa cornice poi ci sta che l'
Alzheimer è una malattia infida, che non si fa
riconoscere, che rende difficile la diagnosi
precoce, l' unico modo per cercare di
rallentare la discesa nell' oblio della mente. In
un bellissimo, quanto sottovalutato film di
qualche anno fa, «Una sconfinata giovinezza»,
il regista Pupi Avati descrive l' Alzheimer come
«il morbo dei parenti, non dei malati».
Valentina Marotta e Lisa Baracchi sul giornale
di domenica e di ieri hanno raccontato due
storie emblematiche.
Tragedie di amore e di isolamento. Di mariti, mogli e figli che decidono di accompagnare il proprio caro
lungo l' irrefrenabile discesa nei labirinti della sua mente. La Toscana sta cercando attraverso
sperimentazioni ­ l' apertura di nuovi centri diurni e servizi di sostegno ­ di far fronte a una crescente
emergenza. Ma non basta. Perché l' assistenza a chi soffre di Alzheimer (e altre malattie degenerative),
il sostegno ai familiari, deve essere in assoluto una delle priorità di chi fa politica e informazione.
Qualche annuncio in meno, qualche firma o taglio del nastro in meno, più proposte (coinvolgere in
maniera più strutturale il privato sociale?) e impegni.
In tanti racconti di familiari o associazioni di malati di Alzheimer (come Aima) i problemi a cui lo Stato, la
Regione e le Asl dovrebbero far fronte sono diversi e noi cerchiamo di rimetterli tutti in fila: liste di attesa
lunghe per la prima diagnosi; la necessità di una maggiore informazione a famiglie e medici di base
sull' importanza della diagnosi precoce; l' orientamento e il tutoraggio per i parenti del malato che
spesso in caso di aggravamento non sanno a chi rivolgersi se non ai pronto soccorso; l' aumento di
centri specializzati. Un malato nuovo ogni dieci minuti. Il tempo è davvero scaduto.
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Corriere Fiorentino
Anaao Toscana
careggi.
Premiato il servizio «Prelievo amico»
Grazie al servizio «Prelievo amico» che
consente di fissare on­line data e ora del
prelievo senza dover attendere in fila, l'
azienda di Careggi si è aggiudicata l' edizione
2015 di «Innovazione Ict in Sanità» della
Federazione italiana aziende sanitarie e
ospedaliere (FIASO) che premia l' utilizzo
innovativo delle applicazioni tecnologiche in
sanità.
Cinquanta le aziende candidate, ma ha
prevalso Careggi: «Un premio che ci
gratifica», dice il dg Monica Calamai.
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Pagina 6
Corriere Fiorentino
Anaao Toscana
Processo per il chirurgo Macchiarini
Rinviato a giudizio assieme ad altri 5. Cade l' accusa di truffa. Prosciolti gli ex vertici di
Careggi.
Era arrivato a Firenze con la fama di essere il
mago dei trapianti di trachea. Perché il
chirurgo Paolo Macchiarini potesse operare a
Careggi, anche l' allora assessore regionale
alla sanità Enrico Rossi aveva fatto i salti
mortali. Poi l' arresto, 19 giorni trascorsi ai
domiciliari, con l' accusa di essere un
professionista senza scrupoli, capace di
ingannare persone malate per indurle a farsi
operare, a pagamento, in strutture private con
il pretesto di evitare i tempi lunghi di attesa.
Non solo. Per la Procura aveva manipolato
con alcuni collaboratori le liste d' attesa per
avvantaggiare alcuni pazienti rispetto ad altri.
Dopo la scarcerazione il medico, difeso dagli
avvocati Francesco Bevacqua e Luigi
Andronio, ha abbandonato l' Italia (oggi lavora
perlopiù in Russia).
Anche ieri, non era nell' aula 8 del tribunale
quando il gip Francesco Bagnai ha letto il
provvedimento con il quale lo ha rinviato a
giudizio per peculato, abuso d' ufficio, falso e
occultamento di atti. Per lui e altri 5 sanitari di
Careggi (difesi tra gli altri dagli avvocati
Filippo Cei, Elvira Supino, Massimo Megli) il
processo si aprirà l' 8 gennaio 2016. Si tratta
di Alessandro Gonfiotti, Fabio Mannini e
Pasquale Rulli, il dirigente medico Massimo
Jaus, la caposala Aida Chiti. Macchiarini è
stato invece assolto ­ per non aver commesso il fatto ­ dall' accusa di truffa e da una contestazione di
peculato. Assolti anche gli ex dirigenti di Careggi, Valerio Del Ministro e Valtere Giovannini, attuale
dirigente dell' assessorato toscano alla salute, ai quali la procura aveva contestato il reato di abuso d'
ufficio e omissione di atti d' ufficio. I due avrebbero lasciato mano libera al presunto «mago dei
trapianti» e ai suoi collaboratori di gestire le liste di attesa.
Dopo oltre un anno dall' inizio dell' udienza preliminare, cadono le accuse di truffa. «Sono amareggiato
per la conclusione dell' inchiesta ­ dice l' avvocato Pasquale De Luca, che assiste la vedova di un
paziente che si era affidato alle cure di Macchiarini ­ Ho perso una battaglia ma non la guerra per
ottenere giustizia. Adesso aspetto di leggere la motivazione e non escludo il ricorso in Cassazione». Fu
la signora a far partire le indagini nel 2010. Da tempo il marito aveva un tumore ai reni e le metastasi
avevano invaso cervello e polmone.
«Avevano detto che lui era l' unico a poter salvare mio marito», spiegò agli inquirenti. Fu sempre lei a
registrare di nascosto un colloquio con il chirurgo e a consegnare l' incisione agli inquirenti. Per le
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Corriere Fiorentino
Anaao Toscana
accuse, il medico le avrebbe proposto di fare operare il marito in Germania per la rimozione di alcune
metastasi al cervello e solo successivamente avrebbe eliminato, con un secondo intervento, quella al
polmone.
Operazioni del costo di 150 mila euro. Ma poi, di quel passaggio di denaro, secondo Bocciolini, non si è
trovata traccia.
Per questo lo stesso pm Bocciolini in udienza aveva sollecitato il proscioglimento di Macchiarini per sei
(dei nove) episodi per i quali aveva già chiesto e ottenuto la derubricazione del titolo di reato da
concussione a truffa aggravata. «Sono a disagio per questa inchiesta», avrebbe detto in udienza il pm,
che ha ereditato un mole di indagini così complesse da ben due pm: Luciana Singlitico, trasferita in
Corte d' appello, e poi Giuseppe Soresina, andato in pensione.
Entrambi, forse non a caso, elogiati per il lavoro svolto dall' avvocato De Luca che assiste la principale
accusatrice. Bocciolini poi aveva chiesto il processo per gli altri capi d' accusa: alcuni episodi di truffa,
peculato, abuso d' ufficio e falso. Fatti che raccontavano di manipolazione delle liste d' attesa per
favorire alcuni pazienti con il pretesto che si trattasse di urgenze e di eseguire interventi in intramoenia
senza versare il corrispettivo a Careggi o far figurare Macchiarini in sala operatoria anche quando non
era lui a operare. Ma il gip Bagnai ha stupito tutti, ridimensionando l' accusa più odiosa per un medico (l'
aver approfittato come scrissero i pm «di persone malate e fragili sotto il profilo psicologico»), ma non i
reati per i quali il chirurgo rischia comunque una pena più grave.
Valentina Marotta.
Valentina Marotta
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Corriere Fiorentino
Anaao Toscana
Prato Bimba morta dopo il parto, indagati medici e
infermieri
PRATO La Procura di Prato ha iscritto sul
registro degli indagati cinque persone,
accusate del il reato di omicidio colposo in
relazione alla morte di una neonata avvenuta
domenica mattina all' ospedale Santo Stefano.
Il decesso della bambina, figlia di una coppia
di italiani, sarebbe avvenuto qualche ora dopo
il parto. Il padre della neonata ha
immediatamente sporto denuncia ai
carabinieri, dove si è recato nella stessa
giornata di domenica. Gli indagati sono due
infermieri, due medici e un' ostetrica.
L' autopsia della piccola, disposta dalla
Procura pratese, è stata effettuata ieri
pomeriggio dal medico legale; nei prossimi
giorni sarà possibile conoscere le risultanze
utili alle indagini. Anche l' Asl numero 4 di
Prato ha convocato la sua unità di crisi e
avviato un' indagine interna all' azienda.
(Gi.Be.)
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Il Tirreno (ed. Cecina)
Anaao Toscana
L' INCONTRo ALLA MAFFI.
Rossi: «Sul pronto soccorso bisogna intervenire»
CECINA Non entra nel merito dell'
organizzazione. Ritiene la proposta avanzata
dai sindaci di un ospedale su due presidi
(Cecina e Piombino) "interessante" e afferma
che sulla situazione del pronto soccorso del
nostro ospedale "bisogna intervenire".
«Occorre fare di più, indubbiamente ­ dice il
governatore ­ ho raccolto le segnalazioni e le
sollecitazioni durante i miei incontri in zona e
per un pronto soccorso che soprattutto in
estate cresce bisogna siano trovate soluzioni».
Non entra nel merito Enrico Rossi ­ i e r i
impegnato nel tour elettorale coi dipendenti
della Fondazione Casa Maffi a San Pietro in
Palazzi ­ ma prova a raffreddare il termometro
dell' opinione pubblica sullo stato in cui versa
la sanità locale. A partire dai timori ­ avanzati
da più parti ­ di tagli (attività chirurgica ed
ortopedica) ­ e di ridimensionamento dell'
ospedale cittadino. «Voglio rassicurare che
decisioni in questa fase non vengono prese. E'
in corso un progetto di riorganizzazione con i
dipartimenti interaziendali ma mi sento di dire
che non sono da paventare chiusure».
Quanto all' unione Cecina­Piombino, l' ha
giudicata interessante. «Ho nominato Majno ­
ha detto Rossi ­ responsabile dell' area vasta
Nord Ovest, avrà il compito anche di raccogliere le istanze delle istituzioni locali». Dopo l' incontro i
sindaci di Cecina e Rosignano hanno aggiunto: «Abbiamo assicurazioni che non ci saranno interventi in
questo momento. Dopo le elezioni convocheremo i consigli comunali dei comuni della Bvc per fare il
punto sul nostro progetto dell' ospedale unico».
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Il Tirreno (ed. Cecina)
Anaao Toscana
Cardiologo chiede i dati sulla mortalità
saNITàClaudio Marabotti, noto professionista, scrive al sindaco: «Serve un' analisi
statistica sul mesotelioma e altri tumori»
ROSIGNANO Dopo la pubblicazione sui dati
epidemiologici relativi alle cause di morte nel
territorio comunale, il dottor Claudio Marabotti,
noto cardiologo in servizio presso l' ospedale
di Cecina nonché ricercatore associato dell'
Istituto di Fisiologia Clinica Cnr e docente della
Scuola Superiore sant' Anna di Pisa, chiede al
sindaco Alessandro Franchi alcuni chiarimenti
e auspica che si faccia luce sul problema
anche attraverso un' analisi statistica
inferenziale relativa ai dati di mortalità causati
da mesotelioma e da altre tipologie di tumori.
Lo chiede attraverso una lettera pubblica
rivolta a Franchi in qualità di «massima
autorità sanitaria del nostro comune» come
scrive lo stesso medico.
Marabotti inizia da una dolorosa esperienza
personale: la morte del padre causata da
mesotelioma pleurico. «A fine 2014 ­ scrive il
cardiologo ­ ho analizzato i dati epidemiologici
sulle cause di morte nella nostra zona e, nel
mare di cifre che raffrontano l' incidenza di
patologie osservate qui rispetto alle medie
italiane, mi sono balzati agli occhi alcuni dati».
Per quanto concerne il mesotelioma: «nel
nostro Comune c' è un eccesso marcatissimo
di casi di mesotelioma pleurico. Si parla di una
incidenza di oltre il 300 per cento rispetto all' atteso, cioè oltre tre volte l' incidenza media italiana, sia
per i maschi, sia per le femmine. In dieci anni ci sono stati 16 morti per mesotelioma pleurico in più
rispetto all' attesa». Marabotti sottolinea anche dati aggiuntivi su questo tema. «ll mesotelioma è un
tumore amianto­correlato. Il fatto che anche le donne, tradizionalmente meno esposte
professionalmente agli inquinanti industriali, siano maggiormente colpite può indicare un possibile
inquinamento da amianto di tipo ambientale (quindi non solo legato alla esposizione professionale­
industriale)».
Inoltre, secondo il medico: «I dati sulla maggiore incidenza di mesotelioma sono estremamente solidi,
perché l' incidenza di questa malattia è notevolmente più alta in tutta la Asl 6 (il 250% nei maschi ed il
190% nelle femmine) verosimilmente per la presenza di altre zone industriali, come i cantieri e le
raffinerie a Livorno e le acciaierie a Piombino). Ma i dati di Rosignano, dove la fabbrica Solvay
rappresenta una fonte potenziale di inquinamento da amianto, sono marcatamente più alti rispetto a
quelli medi dell' Asl». Per quanto riguarda gli altri tumori, Marabotti prosegue: «Nel nostro Comune è
stata registrata una mortalità superiore alle attese anche per altri tumori: linfomi non­Hodgkin (20% di
incidenza in più rispetto alle attese), tumori della mammella (15% in più rispetto alle attese). Anche l'
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Il Tirreno (ed. Cecina)
Anaao Toscana
eccesso di mortalità per tumore della mammella appare un dato verosimilmente solido, perché si ripete
anche nei comuni vicini (Cecina), nella zona Bassa val di Cecina e nell' intera Asl 6. I dati del comune di
Rosignano sono però, ancora una volta, i più alti». Ma non ci sono solo le malattie neoplastiche.
«La mortalità per malattie cardiovascolari ­ continua il medico nella lettera rivolta al sindaco ­ è risultata
maggiore nel nostro Comune, in quello di Cecina, nella zona Bassa val di Cecina e nell' intera Asl6.
Anche le malattie cardiovascolari possono essere correlate all' inquinamento ambientale ­ prosegue ­
perché molte sostanze inquinanti possono danneggiare la parete delle arterie, dando inizio ai processi
di degenerazione che hanno, come conseguenze finali, infarti ed ictus.
Come per il tumore alla mammella, il fatto che l' incidenza sia maggiore in tutte le zone campionate ­
dice Marabotti ­ rende il dato solido e probabilmente non legato a fluttuazioni statistiche casuali. Qui le
percentuali di eccesso sono più basse (dall' 1% al 13% rispetto alle attese), ma le malattie
cardiovascolari sono talmente comuni che anche piccoli scostamenti determinano grandi numeri in
termini di morti in eccesso. Nell' intera Asl 6, queste percentuali di scostamento rispetto alle attese
determinano un eccesso di oltre 1500 morti in 10 anni. È ovvio ­ prosegue ­ che da queste cifre "grezze"
non si può trarre alcuna conclusione, in quanto le variazioni potrebbero essere frutto del caso. Però
bisogna chiarire, e bisogna farlo presto». Per chiarire, secondo il cardiologo, ci vuole un' analisi
statistica inferenziale, che risponda a questa semplice ma fondamentale domanda: «gli eccessi di
mortalità sopra evidenziati sono compatibili con il caso? Una risposta negativa, cioè se le variazioni non
potessero ragionevolmente essere imputate al caso ­ prosegue il cardiologo ­ significherebbe che l'
ambiente del nostro Comune espone gli abitanti al rischio di contrarre malattie gravi, spesso mortali;
una situazione non dissimile a quella della terra dei fuochi della Campania o dell' area intorno all' Ilva di
Taranto». «Non so ­ termina ­ se un simile approfondimento (per cui servono pochi giorni di lavoro da
parte di un esperto in biostatistica) sia stato fatto; dal 23 gennaio, data dell' incontro con il direttore
generale Asl, non ho più avuto notizie in merito da parte degli organi di informazione». Claudio
Marabotti conclude la sua lettera chiedendo al sindaco «di chiarire cosa è stato fatto finora e cosa verrà
fatto nel prossimo futuro». A seguire, i cordiali saluti.
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Il Tirreno (ed. Cecina)
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Il punto dell' asl 6
yy«In Bassa Val di Cecina la mortalità legata a
tumori è più bassa rispetto alla media
Toscana». Questa la rassicurazione che lo
scorso 23 gennaio, davanti alla quarta e quinta
commissione consiliare di Rosignano, arrivata
direttamente dal direttore dell' Asl 6 Eugenio
Porfido, che ha esposto i dati epidemiologici
della zona.
Certo, a fronte di questo dato confortante, in
quell' occasione ne è emerso uno negativo: i
decessi per mesotelioma (tumore asbesto
correlato) nel territorio di Rosignano risultano
«superiore alla mortalità regionale, in modo
statisticamente significativo», come era scritto
nella relazione che Porfido ha esposto alle
commissioni congiunte.
Nella stessa relazione elaborata dall' azienda
sanitaria si legge che, per quanto riguarda il
campione maschile, risultano nel decennio
2001­2010, 18 decessi a fronte dei 6 attesi,
mentre per il campione femminile i decessi
sono stati 6 a fronte dei 2 attesi. Che la
mortalità legata a mesotelioma sia più elevata
che altrove pare quindi evidente anche dai
numeri forniti dall' Asl 6.
Proprio da questa considerazione parte la
richiesta del dottor Claudio Marabotti.
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Il Tirreno (ed. Grosseto)
Anaao Toscana
Lavori all' ospedale in corso anche in questa
settimana
GROSSETO Proseguono i lavori di
ristrutturazione al piano di ingresso principale
dell' ospedale Misericordia di Grosseto. Per
tutta questa settimana ­ annuncia la Asl 9 ­ e
fino all' inizio della prossima, in particolare,
sarà interessato dal cantiere il lotto che
comprende l' area della portineria.
Per raggiungere le altre zone dell' ospedale,
gli ascensori e le scale che conducono ai piani
superiori e inferiori, sono stati individuati e
opportunamente segnalati diversi percorsi
alternativi.
I lavori, che riguardano il rifacimento del
controsoffitto e degli impianti di illuminazione,
sono iniziati lo scorso aprile e andranno avanti
fino alla prossima estate.
La Asl 9 spiega che per limitare il più possibile
il disagio ai cittadini, infatti, sono stati divisi in
vari passaggi frazionati, in modo da interferire
il minimo possibile con la normale attività
ospedaliera e con i flussi quotidiani degli utenti
e dei familiari dei ricoverati.
L' azienda sanitaria si scusa comunque con i
cittadini per gli eventuali disagi legati ad
interventi, che sono comunque necessari al
miglioramento complessivo della struttura
ospedaliera.
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Il Tirreno (ed. Grosseto)
Anaao Toscana
regionali/gimignani (forza italia)
«Poveri infermieri e medici»
Tagli, mancanza di personale e condizioni di sicurezza carenti.
GROSSETO Cristina Gimignani, candidata
Forza Italia consiglio regionale, osserva: «Si
celebra oggi la giornata internazionale dell'
infermiere. Che in un quadro di sprechi e
disfunzioni come quello della sanità Toscana,
porta a interrogarsi sulla centralità dell'
individuo a vantaggio degli apparati».
Gimignani critica il definanziamento che ha
portato a «grossi tagli, dove il personale ,
anziché essere valorizzato, è visto come una
spesa e non come un valore». Nell' Europa del
nord: «Ci sono 8 infermieri per un medico e
qui solo 2. Si parla di sostituire il personale
infermieristico con operatori socio sanitari
generici. Nessuno dice che, la fuga all' estero,
riguarda anche il comparto infermieristico. Per
non parlare dei medici, che hanno iniziato l'
esodo già anni fa».
La candidata ricorda che «ci chiamano '
Toscana minore'.
E' evidente che la 'maggiore', è talmente rossa
di vergogna che non ha più niente da dire...
In campagna elettorale, la sinistra si riempie la
bocca con la difesa dei piccoli ospedali, ma
questa battaglia a Palazzo Panciatichi, è stata
portata avanti dal gruppo diForza Italia».
E poi una chiusura centrata sul nostro
ospedale: «Per non parlare delle condizioni di sicurezza in cui medici e infermieri sono costretti a
operare.
Le condizioni del parcheggio dell' ospedale della Misericordia, per esempio, ostaggio di 'lavoratori
abusivi', e' sotto gli occhi di tutti. Ma nessuno sembra preoccuparsene. Salvo cittadini e operatori di
settore, vittime di una politica che non ha più tempo per nessuno».
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Il Tirreno (ed. Lucca)
Anaao Toscana
S. Luca, più posti per le auto dei disabili
Chi non trova spazio nelle aree riservate può parcheggiare il veicolo anche negli stalli
blu senza dover pagare il biglietto
LUCCA Gli invalidi che devono recarsi all'
ospedale San Luca e trovano occupati gli
spazi loro riservati, possono lasciare le loro
auto anche negli stalli blu senza dover pagare
all' uscita dai parcheggi dell' Apcoa.
Lo afferma l' Asl 2 dopo un incontro con il
Comune e i rappresentanti delle associazioni
dei disabili. Erano presenti l' assessore ai
trasporti Francesca Pierotti, l' assessore alle
pari opportunità Ilaria Vietina, rappresentanti
d e l l a p o l i z i a m u n i c i p a l e e d e l l ' Asl, i l
presidente Uici Massimo Diodati, il presidente
Anmic Salvatore Piliero, il presidente Anmil
Max Mallegni, la vice presidente Anffas Nina
Zanetti Chierici.
Nel perimetro ospedaliero i posti auto gratuiti a
disposizione dei disabili sono presenti sia nei
parcheggi a pagamento (per un totale di 11 tra
parcheggio 1 e parcheggio 2) sia in quelli
dedicati ai dipendenti (per un totale di 7 tra P3
e P4, in questo caso riservati in particolare ai
dipendenti disabili) e sono localizzati sempre
nelle immediate vicinanze dei vari ingressi
della struttura.
Tutti i posti auto per disabili sono gratuiti,
anche quelli localizzati nei parcheggi a
pagamento; per usufruire gratuitamente dei
parcheggi è necessario ritirare il biglietto all' ingresso, poi al momento dell' uscita si deve suonare al
citofono (risponde il call center del gestore dei parcheggi, attivo 24 ore su 24) posto all' uscita e
mostrare alla videocamera la propria tessera attestante l' invalidità. Se gli stalli dedicati sono tutti
occupati si possono utilizzare gratuitamente anche gli stalli "blu", con le stesse modalità.
Inoltre sono stati individuati nuovi posti auto dedicati (per un totale di 19, ma dedicati a tutti i soggetti
autorizzati, non solo disabili) situati lateralmente (a sinistra guardando l' ingresso principale ­ zona
Radiologia) che permettono anche la sosta e lo scarico dei soggetti disabili per l' accesso laterale ai
principali servizi dell' ospedale, protetto anche da una tettoia, evitando la sosta non autorizzata davanti
all' ingresso principale.
Per usufruire di tale parcheggio laterale e dell' accesso all' interno dell' ospedale basta qualificarsi al
citofono presente sulla sbarra d' ingresso che verrà aperta dal personale della portineria.
Questa già ampia dotazione di spazi verrà potenziata con la creazione di due ulteriori posti auto
dedicati situati vicino all' ingresso del Pronto Soccorso. Verrà inoltre resa ancora più chiara la
segnaletica per i portatori di handicap, con indicazioni di facile lettura sulle varie possibilità di sosta all'
interno del perimetro ospedaliero e su come raggiungere i parcheggi dedicati.
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Il Tirreno (ed. Lucca)
Anaao Toscana
Per giovedì alle ore 16.30 è in programma al "San Luca" un sopralluogo di Comune e Associazioni,
insieme ai responsabili dell' Azienda sanitaria, per vedere insieme lo stato di attuazione di queste
ulteriori misure di miglioramento.
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Il Tirreno (ed. Lucca)
Anaao Toscana
SOLIDARIETÀ
Trapiantato all' ospedale di Cisanello il fegato
donato da un lucchese
Una donazione di organi sul territorio dell' Asl
2 ha permesso di far eseguire un trapianto di
fegato a Pisa. Il trapianto ­ è bene evidenziarlo
­ è possibile solo se c' è una donazione.
Questo significa che da un decesso inevitabile
può nascere una nuova vita ed è ciò che è
accaduto nei giorni scorsi a Lucca: ancora una
volta, grazie al lavoro di un grande numero di
persone e alla disponibilità, fiducia e
generosità dei familiari, è stato possibile
prelevare il fegato di un uomo di 71 anni, e
trapiantarlo ­ a Cisanello ­ ad un' altra persona
di 51 anni in lista d' attesa per l' intervento.L'
Asl 2 r i n g r a z i a , q u i n d i , q u e s t a f a m i g l i a
lucchese perché con il suo gesto ha avuto
inizio tutto il percorso che ha portato ad una
nuova opportunità di vita per un paziente in
estrema difficoltà. L' Asl 2 ricorda ancora che,
chi non l' avesse già fatto, può fare la
propria"Dichiarazione di volontà" , ossia
manifestare il proprio pensiero riguardo alla
donazione di organi e tessuti dopo la morte.
Questa scelta, sia in positivo che in negativo,
può essere fare effettuata o presso gli uffici del
proprio Comune rinnovando la carta di
identità, oppure presso la Cittadella della
Salute di "Campo di Marte, all' ufficio del
Coordinamento Donazioni (il numero telefonico è 0583/449690).
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Il Tirreno (ed. Massa­
Carrara)
Anaao Toscana
Ginecologia, un reparto da record
1.700 nascite, pazienti da fuori provincia e solo il 25% di cesarei. Il primario: la chirurgia
è l' ultima ratio.
di Melania Carnevali wMASSA Circa 1.700
parti l' anno, di cui 60 di donne provenienti
dalla Versilia e 400 da La Spezia. Solo il 25%
di tagli cesari, contro una media nazionale del
38%. E solo il 10% di episiotomie (taglio
praticato per allargare il canale del parto, un
tempo considerato un aiuto e oggi derubricata
da una parte della comunità scientifica alla
voce "dannosa, tranne in rari casi", ndr) contro
una media nazionale che si aggira attorno al
40.
Numeri che parlano di una eccellenza tutta
apuana: il dipartimento materno infantile,
reparto guidato da Antonio Ragusa, che a
novembre traslocherà dall' ospedale del cuore
Pasquinucci al nuovo ospedale delle Apuane,
in viale Mattei.
Una realtà forse anche un po' in
controtendenza rispetto al panorama sociale
contemporaneo in cui il parto si è trasformato
a tutti gli effetti in un' operazione chirurgica.
Sull' onda della cultura dominante del "tutto e
subito", anche partorire doveva diventare
facile, veloce e indolore, come dimostra la
sempre maggior richiesta da parte delle donne
del taglio cesareo. In Campania, ad esempio, l'
80 % dei parti è così, chirurgico:
«Praticamente hanno cambiato il modo di partorire ­ spiega Ragusa ­ non si partorisce più
naturalmente».
Il reparto di ostetricia e ginecologia apuano cerca di opporsi a questa tendenza e di invertirla per
ritrovare quella «poesia del parto naturale» (come l' ha definita Paola Bay, ginecologa) ma anche, e
soprattutto, per aumentare la sicurezza.
Perché qui ci si scontra con uno dei primi grandi luoghi comuni che gravitano intorno alla gravidanza:
«Intendiamoci: menomale che c' è (il cesareo, ndr) ­ chiarisce il primario ­ Ci permette di salvare molte
vite, ma deve essere l' ultima ratio, non la prima. Il taglio cesareo può essere, infatti, pericoloso per le
successive gravidanze, contrariamente a quanto si può credere: aumenta la possibilità di gravidanza
extra­uterina, di placenta previa e di tante altre complicazioni».
Per questo l' équipe guidata da Ragusa cerca di evitare, quando possibile, l' operazione chirurgica. Da
qui i dati sul reparto apuano: si parla di appena il 5% di parti operativi (i parti che si concludono con l'
uso di forcipe o ventosa), ben al di sotto della media nazionale, e di nessun caso di isterectomia
(asportazione dell' utero) negli ultimi due anni, mentre, giusto per fare qualche esempio, negli Stati Uniti
accade una volta ogni 800 parti e una volta ogni 1.200 a Milano.
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Il Tirreno (ed. Massa­
Carrara)
Anaao Toscana
Dati che si integrano con quelli regionali sulla mortalità delle donne durante il parto: 7 ogni 100.000,
contro le 28 ogni 100.000 in Sicilia e le 13 ogni 100.000 in Italia. «È vero che "tiriamo fino all' ultimo"
prima di fare un cesareo ­ spiega la Bay ­ ma lo facciamo consapevolmente, senza mettere a rischio la
vita della donna e del figlio».
E il sogno del reparto, o meglio del primario, è quello di «ridurre al minimo l' intervento medico per far
sembrare il parto in ospedale simile a quello in casa, mantenendo però il livello massimo di sicurezza».
Poi, c' è l' allattamento, un altro ambito su cui il reparto si è fatto riconoscere: in quanto "ospedale amico
del bambino" è stata assunta un' ostetrica che si occupa unicamente di insegnare alle donne come
allattare. Uno caso nazionale. E i risultati si vedono, perché non c' è donna che esca dal Pasquinucci e
smetta di allattare prima dei tre mesi.
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Il Tirreno (ed. Massa­
Carrara)
Anaao Toscana
Aspetta ore, ma il medico non c' è
La disavventura di un anziano per fare un controllo al pronto soccorso.
MASSA È stato ricoverato per una brutta
frattura, è stato dimesso, ma non si è ancora
completamente ripreso. Deve, infatti, effettuare
una serie di visite di controllo per accertarsi
che la guarigione proceda.
Ha appuntamento al pronto soccorso alle 11 e
lui, puntuale, si presenta. Si accomoda su una
sedia (nonostante la frattura gli dia ancora
dolore) e aspetta: è anziano, ad
accompagnarlo c' è suo figlio. Insieme
attendono che arrivi il loro momento per fare il
controllo prescritto e rientrare a casa. Ma nulla
di nulla.
Fino a due ore e mezzo più tardi quando gli
viene chiesto di accomodarsi in ambulatorio.
"Ora mi visiteranno" deve aver pensato l'
anziano. Invece niente: lo informano che chi
avrebbe dovuto effettuare il controllo non c' è,
è impegnato in direzione e sarà disponibile
soltanto il giorno successivo, nel pomeriggio. Il
figlio dell' anziano va su tutte le furie, chiede
un attestazione firmata che provi la loro
presenza in pronto soccorso, all' ora prefissata
per il controllo. E la ottiene. Non è arrabbiato
con il personale, al quale riconosce grande
disponibilità e professionalità, ma ­ come si
dice ­ con il sistema: hai l' appuntamento, ti
presenti puntuale e, solo dopo due ore, scopri che devi tornare. Anche se sei anziano.
La storia finisce su Facebook e diventa l' emblema ­ si deduce dai commenti ­ di un rapporto, non
sempre di equilibrio, tra l' istituzione e il cittadino.
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Il Tirreno (ed. Massa­
Carrara)
Anaao Toscana
ortopedia.
Noto avvocato di New York operato a Massa
MASSA È un avvocato newyorkese di fama e
uno dei più importanti collezionisti al mondo di
moto da competizione.
Robert Iannucci, noto per aver acquistato negli
anni '80 tutto il materiale del reparto corse
della MV Agusta, venduto con asta pubblica
dopo il fallimento della ditta, conosce
importanti cliniche mediche statunitensi, ma
decide di affidare il suo tendine di Achille alle
mani di Bernardo Pavolini, direttore dell' unità
operativa aziendale di ortopedia e
traumatologia. Iannucci si è fatto male sabato
scorso al circuito di Varano de' Melegari,
vicino Parma, mentre assisteva al raduno
nazionale dell' Asi, il club delle moto storiche:
una semplice scivolata ha messo ko il suo
tendine. Nonostante potesse rientrare a New
York già nella notte tra sabato e domenica, ha
preferito affidarsi ai professionisti del reparto
massese. Ad accompagnarlo è stato Roberto
Gallina, motociclista e campione spezzino che
a Varano de' Melegari correva su una Mv
Augusta della collezione Iannucci. L' avvocato
è stato visitato dal dottor Lorenzo Bertellotti e
dal primario. Gli è stata diagnosticata una
lesione del tendine di Achille e lunedì mattina
Bernardo Pavolini lo ha operato utilizzando
una tecnica innovativa di sutura percutanea, in anestesia locale.
Questo ha consentito di dimettere il paziente nella stessa giornata e di avere un ottimo risultato senza
dover aprire ed esporre il tendine lesionato.
Tra 30 giorni il paziente potrà camminare liberamente.
Un riconoscimento importante per il reparto di ortopedia e traumatologia e per tutta la sanità apuana.
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Il Tirreno (ed. Massa­
Carrara)
Anaao Toscana
Ambulatorio Lilt: visita gratuita di urologia
CARRARA. Prosegue con successo l' attività
della Lega italiana per la lotta contro i tumori di
Massa Carrara, sezione Carla Calevro.
Soddisfacente il bilancio della settimana di
prevenzione oncologica per l' importante
numero di visite gratuite erogate grazie alla
sinergia con medici disposti a dare il proprio
contributo in favore della salute della
collettività. Oltre una sessantina sono state le
visite con ecografia eseguite al seno,
abbattendo la lista d' attesa che si era creata
in occasione della Campagna Nastro rosa
dello scorso mese di ottobre. Sono state
eseguite inoltre visite di urologia, andrologia,
endocrinologia e cavo orale, sempre
finalizzate alla prevenzione oncologica. Buono
il risultato della prima campagna "Giornate
Apuane tiroidee" eseguita con la
collaborazione del Centro Tiroideo­
Endocrinologico della Asl 1. L' attività presso l'
ambulatorio Lilt di viale Democrazia 19 B a
Massa prosegue e domani, prenotando al
numero 0585 46855, è possibile usufruire di
una visita gratuita urologica con il dottor Paolo
Milani. Si informa inoltre che presso la sede
riceve privatamente il ginecologo dottor
Massimo Gattini.
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13 maggio 2015
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Il Tirreno (ed. Piombino­
Elba)
Anaao Toscana
SOCIETÁ DELLA SALUTE
Collegio sindacale, una selezione
E' indetta una selezione per la nomina del collegio
sindacale della Società della salute Val di Cornia
composto da tre membri, di cui uno nominato dall' Asl 6
di Livorno, per il quinquennio 2015/2020.
Gli interessati a ricoprire tale carica di revisori dei conti
dovranno presentare domanda, da redigersi in carta
libera, all' ufficio protocollo dell' Asl in via Boncompagni
1 entro le 12 del 19 maggio a mano o a mezzo
raccomandata postale a/r (vale il timbro di invio apposto
dall' ufficio postale accettante).
Per ulteriori informazioni gli interessati possono
consultare il sito www.usl6.toscana.it.
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13 maggio 2015
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Il Tirreno (ed. Piombino­
Elba)
Anaao Toscana
Perticale
Aperto uno sportello di prenotazione
Da ieri è aperto al centro sociosanitario in via
Lerario al Perticale uno sportello dedicato
esclusivamente alla prenotazione e
accettazione degli esami diagnostici di
laboratorio. Lo sportello sarà aperto dal lunedì
al sabato dalle 9 alle 12. Tutti gli altri servizi
continueranno a essere erogati allo sportello
Cup. L' apertura dello sportello dedicato
coincide con l' avvio di un nuovo programma
di prenotazione­accettazione.
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13 maggio 2015
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Il Tirreno (ed. Piombino­
Elba)
Anaao Toscana
Venerdì a Suvereto prevenzione contro il melanoma
SUVERETO. Si parla di prevenzione del melanoma
venerdì sera a Suvereto con un' iniziativa organizzata
dal Comune e dall' associazione Contro il melanoma
(Pisa) che vedra' coinvolta tutta la cittadinanza. Alle 21
nella sala del Museo d' arte sacra si terrà una
assemblea pubblica dove l' amministrazione, i medici e
l' associazione spiegheranno nel dettaglio la finalità del
progetto.
«Partendo dal tragico dato che in Val di Cornia si muore
più che in gran parte della Toscana ­ dice il sindaco
Giuliano Parodi ­ e tra gli uomini si muore di più anche
per tumore. In questi giorni a tutte le famiglie di Suvereto
è stata recapitata una lettera dove vengono individuati i
fattori di rischio e i primi indicatori da monitorare,
dopodiché ogni cittadino che rientra in quelle casistiche
avrà la possibilità di avere due visite dermatologiche
gratuite all' anno presso negli ambulatori della Croce
rossa e di Medical group di Venturina, dove i pazienti a
rischio, eventualmente individuati dal primo screening,
saranno monitorati costantemente nel tempo».
Il prossimo anno anche le scuole saranno coinvolte, in
particolare la quinta elementare e la seconda media.
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Il Tirreno (ed. Piombino­
Elba)
Anaao Toscana
ecco i servizi garantiti.
Medici e pediatri in sciopero
Martedì prossimo ambulatori e visite domiciliari sospese.
LIVORNO I sindacati della Federazione Medici
d i Medicina Generale e della Federazione
Medici P e d i a t r i h a n n o p r o c l a m a t o u n o
sciopero nazionale per martedì prossimo 19
maggio 2015.
Lo sciopero dei medici di medicina generale
prevede la chiusura di tutti gli studi dalle 8 alle
20. Saranno garantite le prestazioni
indispensabili previste, cioè le visite domiciliari
urgenti, le visite in assistenza programmata a
pazienti terminali, le prestazione di assistenza
domiciliare integrata (Adi) Anche per i pediatri
lo sciopero prevede la chiusura di tutti gli studi
dalle 8 alle 20. Saranno garantite le prestazioni
indispensabili come visite domiciliari urgenti, l'
assistenza domiciliare integrata, l' assistenza
domiciliare programmata a malati terminali.
Sciopereranno anche i medici di continuità
assistenziale (le ex guardie mediche) c o n
astensione dal lavoro dalle 20 alle 24 salvo le
prestazioni indispensabili previste.
P e r i m e d i c i d i e m e r g e n z a sanitaria l o
sciopero prevede l' astensione dal lavoro dalle
8 alle 12 salvo le prestazioni indispensabili
previste.
I medici di servizi territoriali si asterranno dal
lavoro dalle 8 alle 12 salvo le prestazioni
indispensabili previste, mentre i medici penitenziari non andranno negli Istituti Penitenziari salvo le
prestazioni indispensabili previste come urgenze e visite ai nuovi giunti Attraverso una nota l' Azienda
Usl 6 di Livorno si scusa anticipatamente con i propri utenti per eventuali disagi che si dovessero
manifestare.
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13 maggio 2015
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Il Tirreno (ed. Pisa)
Anaao Toscana
sabato per l' inaugurazione del centro eliopoli.
Tavola rotonda dedicata al futuro della sanità
PISA Il 16 maggio sarà inaugurato il nuovo
polo congressuale Eliopoli del Green Park
Resort di Tirrenia. L' evento ospiterà
professionisti del settore sanitario d e l l a
provincia di Pisa e si aprirà con una tavola
rotonda dal titolo "Prospettive per una sanità
sostenibile". Coordinata dal giornalista Luca
Daddi, vice caposervizio del "Tirreno", la
tavola rotonda vedrà la partecipazione del
dottor Roberto Di Mitri, del professor Antonello
Desogus e del professor Luca Del Bene. Di
fronte a modelli sanitari ispirati da filosofie
diverse ma che presentano comunque grandi
difficoltà ­ da una parte, per fare un esempio,
quello lombardo e dall' altra quello toscano ­ l'
obiettivo della tavola rotonda sarà quello di
discutere in merito a una possibile terza via
che garantisca i servizi ai cittadini e i conti in
ordine.
Prima della tavola rotonda sarà possibile
beneficiare dell' ingresso gratuito al Centro
benessere del Green Park Resort (ore 15 ­ su
prenotazione per le signore). Alle 18.30
welcome drink, quindi al termine della tavola
rotonda un cocktail buffet.
Immerso nella natura, il Centro Congressi del
Green Park Resort ha due soluzioni per
ospitare eventi: Eliopoli, polo situato in prossimità dell' hotel in una struttura nuova, e il Palazzo dei
Congressi posizionato all' interno del parco del Green Park Resort, dotato di auditorium e quattro sale
con apparecchiature logistiche e tecnologiche.
«Eliopoli ­ spiegano i responsabili della struttura ­ è organizzato in modo versatile, prevedendo alcune
aree comuni utilizzabili a piacere e quattro sale riunioni (Scirocco, Maestrale, Tramontana e Levante),
attrezzate con la più moderna strumentazione».
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Il Tirreno (ed. Pistoia­
Montecatini)
Anaao Toscana
Morì a 4 anni, condannata la pediatra
La piccola Helena fu stroncata da influenza e gastroenterite nel maggio 2011 nel reparto
del vecchio ospedale del Ceppo.
di Fabio Calamati wPISTOIA È stata
condannata a un anno di carcere (con la
sospensione condizionale) e al pagamento di
provvisionali per complessivi 260.000 euro la
pediatra dell' ospedale del Ceppo Simona
Diamario, 42 anni, sotto processo per la morte
in reparto, della piccola Helena Volpicelli, 4
anni di età, uccisa dalle complicazioni di una
grave forma di gastroenterite. La dottoressa
era accusata di omicidio colposo.
La sentenza è stata pronunciata dal giudice
monocratico Luciano Costantini ieri mattina,
nell' aula principale di San Mercuriale. La
richiesta della procura era stata lievemente
superiore: un anno e tre mesi.
Si è concluso così un processo iniziato nell'
ottobre 2013, due anni dopo la tragica morte
della piccola Helena. La bambina viveva con i
genitori Pietro Volpicelli, 48 anni, e Maria
Benintende, 46, e con le due sorelle. Il 15
maggio 2011 la mamma la portò al pronto
soccorso dell' ospedale del Ceppo, dove fu
visitata e dimessa con la diagnosi di influenza
con gastroenterite acuta e la prescrizione di
lavaggi nasali, un medicinale per la febbre e
una terapia antibiotica per i giorni successivi,
in caso di peggioramento dei sintomi.
Ma la bimba peggiorò subito e la mamma si recò di nuovo in ospedale il 16 maggio.
Questa volta la piccola venne ricoverata nel reparto di pediatria, dove era di turno la dottoressa
Diamario. In una drammatica udienza, giusto un anno fa , la stessa Maria Benintende raccontò in aula
che per molte ore la pediatra non volle visitare personalmente la bambina, nonostante le proteste e le
preghiere della madre, che vedeva peggiorare le condizioni della sua piccola.
Quando poi fu chiaro che la situazione era divenuta critica, iniziarono i tentativi di rianimazione, che
andarono avanti per quaranta minuti.
Ma alla fine il fisico della piccola Helena cedette.
Della morte, secondo la procura, si era resa responsabile la dottoressa, in particolare perché durante il
suo turno, dalle 14 alle 20, "non valutava personalmente ­ come recitava il capo di imputazione ­ le
condizioni della paziente, non richiedeva ulteriori esami di laboratorio né prescriveva alcuna terapia
infusionale", nonostante le ripetute sollecitazioni dei genitori della piccola.
Durante il processo, il difensore della pediatra, l' avvocato Giuseppe Cherubino del foro di Bologna, ha
cercato di mettere in evidenza che in quei due giorni del maggio 2011 a sbagliare erano stati in diversi,
compreso chi aveva preso in carico la prima volta il caso della bambina e l' aveva rimandata a casa. Ma
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Continua ­­>
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Il Tirreno (ed. Pistoia­
Montecatini)
Anaao Toscana
evidentemente il giudice ha ritenuto determinante l' atteggiamento dell' imputata e ne ha deciso la
condanna. Non solo: la dottoressa dovrà anche risarcire i genitori con 80.000 euro a testa e le sorelle
con 50.000 euro ognuna.
Il tempo di leggere le motivazioni, poi l' avvocato Cherubino proporrà sicuramente appello.
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13 maggio 2015
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Il Tirreno (ed. Pistoia­
Montecatini)
Anaao Toscana
«Perché nessuna indagine dell' Asl?»
la famiglia.
La condanna è stata accolta positivamente
dalle parti civili, rappresentate dall' avvocato
Giuseppe Alibrandi. «Per noi ­ spiega l'
avvocato ­ era importante che fossero
accertate le responsabilità, cosa che la
sentenza ha puntualmente fatto.
Piuttosto ci sembra strano che l' Asl non abbia
svolto alcuna indagine interna su questo
episodio, per accertare eventuali disfunzioni
organizzative che potrebbero ripetersi. Alcuni
giorni fa abbiamo interpellato l' Azienda
sanitaria e ci è stato appunto risposto che
nessuna verifica autonoma era stata svolta».
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Il Tirreno (ed. Pistoia­
Montecatini)
Anaao Toscana
Casa della salute l' Asl ha fiducia nei magistrati
PISTOIA L' Asl di Pistoia sottilinea la massima
fiducia nella magistratura dopo aver appreso
dell' inchiesta aperta dalla procura sull'
acquisizione di un immobile per la
realizzazione della Casa della Salute di
Quarrata. «La direzione aziendale attende con
piena fiducia lo svolgersi delle verifiche
confidando di poter dimostrare di aver agito
con trasparenza, coinvolgimento e soprattutto
difesa dell' interesse pubblico al fine di
realizzare un presidio sanitario, in tempi rapidi
e con un impiego di risorse congruo».
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I parti delle straniere al Cosma e Damiano
Uno studio di Paola Del Chiaro ha permesso di appurare che l' assistenza alla nascita è
ottima.
di Gian Ugo Berti wPESCIA Il dramma dell'
immigrazione, le difficoltà del lavoro, il disagio
dell' inserimento sociale ed infine l' angoscia
della gravidanza e l' ansia del parto. Tante
donne, tante storie. Ma quando loro incontrano
una mano tesa ed il sorriso di chi voglia
aiutarle, prende corpo la fiducia e la volontà di
superare ogni ostacolo per le creature che
portano in grembo.
Se questa è la cronaca di un' emergenza
umanitaria, in una realtà di provincia come
quella pistoiese ­ non unica comunque in
Toscana ­ i riscontri medici sono l' altra faccia
della medaglia: l' assistenza alla gestazione
ed alla nascita si dimostrano agli stessi livelli
di qualità ed efficienza fra donne italiane e
straniere. E' una delle conclusioni cui giunge
un interessante studio, a firma Paola Del
Chiaro, sui parti di donne straniere all'
Ospedale "Cosma e Damiano" di Pescia.
Emergono due dati tecnici importanti: buona
percentuale di partoanalgesie e percentuale di
tagli cesarei simile fra italiane e straniere.
«Questo ­ si legge in particolare ­ può
significare che la maggior parte delle donne d'
origine non italiana è perfettamente integrata
nel contesto sociale. Inoltre, risulta ben
informata, partecipa a tutti i corsi pre­parto, eseguendo anche le indagini cliniche ostetrico ­
ginecologiche necessarie.
Significativa è, d' altra parte, la situazione regionale: negli ultimi dieci anni, il numero di parti di donne
straniere è più che raddoppiato, passando da 3461 nel 2001 a 8417 nel 2012 ovvero il 27% dei parti in
Italia, come a dire un bambino su quattro. Il 96,1% delle madri straniere proviene dai Paesi a forte
pressione migratoria e solo il 3,9% dalle nazioni a sviluppo avanzato. Rispetto alla italiane, le prime
sono più giovani in media di cinque all' epoca del primo parto. Presentano, inoltre, un livello di
scolarizzazione più basso ed hanno solitamente un maggior numero di figli.
Ormai raramente anche le donne straniere accedono al punto nascita senza aver effettuato nessun
controllo in gravidanza, spesso però si rivolgono al consultorio un po' più avanti nella gestazione,
pertanto ­ si evince dal protocollo dell' Asl 3 ­ vengono subito prese in carico dagli operatori che
cercano di rimediare effettuando e facendo effettuare loro a breve termine gli accertamenti già dovuti.
Le donne straniere ben integrate, che parlano e capiscono bene l' italiano, accedono al percorso nascita
normalmente, come tutte le altre donne. A livello consultoriale vengono riservati appuntamenti a donne
cinesi, albanesi, arabe nell' orario dello sportello fisso della mediatrice culturale relativa alla propria
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etnia. In particolare, in Valdinevole risiedono molte donne provenienti dal Senegal, c' è la possibilità di
attivare operatrici di madrelingua inglese.
La gravidanza se a basso rischio viene seguita come per la donna italiana dall' ostetrica altrimenti la
donna è presa in carico dal ginecologo del consultorio. «Il dopo parto ­ così continua ­ è un momento
delicato dove l' assistenza è fondamentale . Vi è quindi un' offerta attiva con visite domiciliari, se la
donna ha la residenza nel territorio aziendale (come del resto per tutte le donne) o ambulatoriali se fuori
territorio da parte dell' ostetrica e poiché nel consultorio vengono organizzati anche corsi dopo parto si
cerca di incoraggiarne la frequenza.
Di particolare rilievo è la presa in carico della neo mamma durante il puerperio: attraverso il consultorio
la donna può ricevere a casa la visita dell' ostetrica che l' aiuta ad affrontare tutti quei piccoli problemi
che incontra nel quotidiano: dai piccoli disturbi del dopo­parto, all' allattamento e alla cura del neonato».
«E' innegabile ­ conclude Paola Del Chiaro ­ che dal confronto e dallo scambio culturale non possa che
derivare un miglioramento dell' assistenza alla nascita».
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IL SINDACATO.
«Assunto un nuovo dirigente che graverà sul
bilancio dell' Asl»
PRATO «Un' ulteriore spesa di 75.000 euro
annuali per un incarico dirigenziale che, ex
novo, graverà sul bilancio aziendale non aiuta
la soluzione dei problemi sanitari pratesi» va
al nocciolo Sandro Malucchi della funzione
pubblica Cgil dopo l' arrivo di un nuovo
dirigente amministrativo all' Asl di Prato. «Con
la stessa cifra ­ aggiunge ­ si poteva
accompagnare un percorso di crescita di
almeno un paio di professionisti "livellati"
pratesi che già conoscono il sistema e la città
invece che assumerne uno nuovo». «La scelta
effettuata dall' Asl ci appare uno schiaffo tirato
agli operatori sanitari.
Ci sarebbe bisogno di più personale sanitario,
di maggiore sobrietà e di un totale controllo
pubblico sulle prestazioni sanitarie p e r p o i
procedere, ce ne fosse ancora il bisogno, ad
accorpare le Asl».
Che da tale accorpamento si possa produrre
un vero e proprio risparmio, poi, é tutto da
dimostrare. «In Toscana i direttori generali
sono in aspettativa da altri incarichi pubblici e
il 75% di loro sono dirigenti e tornando ai loro
incarichi costerebbero alla Regione le stesse
cifre. Lo stesso discorso vale per i direttori
sanitari e l o s t e s s o d i c a s i p e r i d i r e t t o r i
amministrativi. Non ci sarà quindi nessun guadagno per le casse pubbliche, ma solo una traslazione
delle voci di spesa da un capitolo di bilancio ad un altro, con risultato finale pari a zero.
Marketing e poco più se non fosse questa la scusa per poter licenziare il personale del servizio sanitario
regionale».
E poi una stoccata alle scelte per la costruzione del nuovo ospedale. « La spesa per l' affitto di una
struttura si impone in sostituzione di una medesima spesa che permetterebbe l' assunzione di circa 650
operatori in sanità, 550 in più di quelli che si vorrebbero esodare e non riassumere nella sanità pratese.
La Cgil sta chiedendo nuove assunzioni e lo sta facendo tramite una petizione che verrà presentata al
presidente del consiglio comunale e al sindaco entro la fine del mese».
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ciolini e castellani, candidati pd.
«Pronto soccorso al collasso»
Sopralluogo all' ospedale: pochi spazi per macchinari e medicine.
PRATO Non da rifare ma di sicuro da
ritoccare. E' l' ospedale secondo Nicola Ciolini
e Aurora Castellani, entrambi candidati Pd alle
Regionali, che 48 ore fa hanno compiuto un
sopralluogo al Santo Stefano «per vedere
quello che non va e, se possibile ­ affermano ­
trovare anche qualche soluzione». I mali della
sanità, declinati dai due candidati, hanno un
punto di partenza: «Il pronto soccorso dove l'
altro giorno ­ attaccano ­ si è avuto il numero
di accessi massimo mai registrato: oltre
trecento persone» con tutti i problemi
conseguenti per pazienti e personale. «Di
sicuro c' è un uso improprio del pronto
soccorso ­ attacca Ciolini ­ ma perché
mancano le strutture sul territorio e i punti di
primo pronto soccorso non funzionano come
dovrebbero».
«Non hanno diagnostica ­ precisa Castellani ­
dunque per qualsiasi problema il personale
rimanda all' ospedale». E si torna daccapo. La
situazione dei posti letto non va meglio, però.
«Solo il 10% dei malati che passano al pronto
soccorso viene poi inviata nei reparti ­ dicono ­
che però fanno molta fatica ad assorbirli». Il
motivo c' è: il Santo Stefano è un ospedale per
acuti «e non ha posti letti pensati ­ sottolinea
Castellani ­ per tenere, per esempio, le persone sotto osservazione 24 o 48 ore». Come se ne esce?
«Realizzando strutture sul territorio ­ ribadisce Ciolini ­ che possono essere per cure intermedie, case
della salute e organizzando meglio l' attività del medico di base».
Su questo fronte in particolare sia Ciolini sia Castellani promettono vigilanza serrata «sui tre milioni di
euro che l' assessore regionale alla sanità ha confermato per Prato». Dal sopralluogo sono emersi
anche problemi ­ in particolare sul fronte degli operatori sanitari ­ nei reparti nei quali gli interventi d'
urgenza sono più frequenti: «Per esempio nel reparto di cardiologia». Che succede? «Che non ci sono
spazi pensati per tenere a portata di mano i macchinari e le medicine e tutto sta in mezzo ai piedi nei
corridoi».
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Lamioni e Cenni, Passione per Prato.
«Sanità e aeroporto scelte indegne»
Il candidato presidente della Regione presenta la squadra.
PRATO Prima di iniziare a spiegare quali sono
i punti caldi del suo programma, Giovanni
Lamioni, candidato alla carica di presidente
della Regione con "Passione per la Toscana"
(lista civica appoggiata da Area Popolare),
ringrazia i candidati pratesi che scendono in
campo a suo sostegno. «Sono persone che ci
mettono passione ­ dice ­ Sposano un progetto
che non terminerà il 31 maggio ma andrà
avanti. Persone che vedono una Toscana
civica in risposta al degrado in cui ci troviamo
e al perdentismo dei partiti di destra che
hanno permesso ad Enrico Rossi di fare ciò
che oggi abbiamo di fronte». All' ex cinema
Cristall Lamioni presenta la squadra pratese
capitanata dall' ex sindaco Roberto Cenni.
Gli altri candidati sono: Elena Grassi, Enrico
Albini, Sara Millefiore, Carlo Alberto Bianchi
Rossi, Angela (Berta) Tempesti.
La prima persona che Lamioni ha cercato per
dare vita a "Passione per la Toscana" è Cenni.
«Un uomo di coraggio» dice. Il candidato
presidente sul fatto che qualcuno abbia avuto
da ridire sulle posizione del Ncd (che
appoggia la lista) in merito alla pista di
Peretola taglia corto: «E' normale che tra due
forze politiche ci sia dialettica ­ dice ­ Chi si
sorprende è perché ha un padrone e non dialoga».
L' altro tema toccato è quello della sanità, in particolare del nuovo ospedale. «Quanto fatto sulla sanità ­
tuona Lamioni ­ è una scelta indegna. Su Prato ci sarà una situazione di serie B e verranno tolti posti
letto. Tutto questo per il centralismo e l' arroganza della sinistra. Se i pratesi voteranno Rossi ­
aggiunge ­ vorrà dire che sono d' accordo con aerei sopra la testa, un ospedale di serie B, e un teatro (il
Metastasio, ndr) declassato». Cenni definisce Lamioni «quello che ci voleva per rappresentare un polo
civico. Con questa lista ­ sottolinea l' ex sindaco ­ vogliamo far uscire la Toscana dal pantano in cui si
ritrova». Albini si affida, invece, ad una riflessione: «Se al posto di Rossi in questi anni la Toscana fosse
stata amministrata dalla destra portandola a come siamo ora sarebbe successa la rivoluzione».
Azelio Biagioni.
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Neonata morta al "Santo Stefano" Cinque gli
indagati
Il reato ipotizzato dalla Procura è di omicidio colposo Si tratta di due medici, un' ostetrica
e due infermiere.
PRATO. Sono cinque le persone indagate
dalla Procura di Prato per omicidio colposo in
relazione alla morte di una neonata avvenuta
subito dopo il parto all' ospedale Santo
Stefano di Prato. Si tratta di due medici, un'
ostetrica e due infermieri. Queste le prime
decisioni, peraltro un atto dovuto per
proseguire un' indagine aperta su querela di
parte, del pm del tribunale di Prato Laura
Canovai, che fin dall' altro ieri aveva disposto
anche l' esame autoptico sul corpicino della
neonata. L' autopsia è stata effettuata ieri
pomeriggio nel reparto di anatomia patologica
dell' ospedale San Jacopo di Pistoia, dove la
piccola salma è stata portata con un furgone
delle imprese funebri Ciarnese. Ad eseguire l'
e s a m e l a dottoressa Luciana Sonnellini
coadiuvata da un' ostetrica. Il primo aspetto
che i medici legali dovranno stabilire sono le
cause certe della morte della bimba. Da una
prima ricostruzione dei fatti il parto, domenica
mattina, è stato complicato ed è avvenuto in
due fasi. All' inizio Inizialmente il parto ­ la
mamma è una pratese di 45 anni alla prima
gravidanza ­ è iniziato in modo naturale, poi è
sopraggiunta qualche complicazione: da
quanto ha dichiarato il padre, 43 anni, ai
carabinieri è stata utilizzata la ventosa per agevolare il travaglio, ma poi i medici hanno deciso di
effettuare un parto cesareo. La bambina è rimasta viva per poche ore, ma poi, sofferente, il suo
cuoricino ha cessato di battere. Il padre, sconvolto, si è pertanto rivolto ai carabinieri per denunciare
presunti errori medici compiuti durante il parto. Ed è l' oggetto dell' inchiesta che si preannuncia lunga e
complessa. La decisione del pm di iscrivere nel registro degli indagato il personale presente nella sala
travaglio al momento del parto è un atto dovuto e di garanzia, che non pregiudica in nessun modo la
posizione di medici e infermieri, almeno fino a quando non verranno desunte e comprovate
responsabilità specifiche.
L' Asl subito dopo l' accaduto ha avviato l' unità di crisi, in pratica una sorta di indagine interna per
ricostruire quanto è accaduto. L' unità di crisi si è riunita una prima volta lunedì ed una seconda volta
ieri, martedì. Quella di ieri serviva a programmare un "audit", un' audizione con tutte le persone presenti
al momento del parto. Incontro che non è stato fatto subito perché, spiegano all' Asl, il personale è
ancora sotto choc per quanto accaduto: sembra che un operatore sia addirittura svenuto per il forte
trauma provocato dalla morte della neonata. L' azienda ha affiancato uno psicologo a loro come alla
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mamma ­ ancora ricoverata per il decorso post­parto, e ai familiari.
L' ultimo caso di morte neonatale a Prato risale allo scorso mese di gennaio, quando due giovani
coniugi pakistani si presentarono alla Pubblica Assistenza col figlioletto già morto tra le braccia. Un
sospetto caso di Sids, ma non essendoci denunce da parte dei genitori non fu aperta alcuna inchiesta.
Altri due casi avvennero invece nel settembre 2014: nel primo caso il bimbo era in culla accanto alla
mamma, nel secondola bimba arrivò morta all' ospedale.
Francesco Albonetti.
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Il Tirreno (ed. Pistoia­
Montecatini)
Anaao Toscana
Condizionatore spento, disagi in ospedale
PRATO. Un lettore ha chiamato la redazione del Tirreno
per segnalare il disagio che molti pazienti in attesa nel
reparto della Terapia del dolore all' ospedale Santo
Stefano hanno provato ieri, a causa dell' assenza dell'
impianto di aria condizionata. «Non solo l' aria
condizionata non funzionava ­ protesta il lettore ­ ma allo
stesso tempo, pur non essendocene bisogno, erano
accesi tutti i neon, producendo quindi un calore ancora
maggiore. E' anche uno spreco» conclude.
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Il Tirreno (ed. Pontedera)
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AMBULATORI CHIUSI
Martedì lo sciopero di medici e pediatri
Per martedì prossimo è in programma lo
sciopero generale dei medici di famiglia
indetto dal sindacato di categoria Fimmg.
Dalle 8 alle 20 gli studi professionali
resteranno chiusi agli assistiti, così come le
guardie mediche (o più propriamente medici
di continuità assistenziale) che si asterranno
dal lavoro dalle ore 20 alle ore 24 del 19
maggio. Saranno comunque assicurati i servizi
minimi essenziali, ovvero l' assistenza
programmata ai pazienti terminali, le visite
domiciliari urgenti e le prestazioni di
assistenza domiciliare integrata.
Aderiscono allo sciopero anche i pediatri della
Fimp.
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Il Tirreno (ed. Pontedera)
Anaao Toscana
Liste d' attesa aggiustate A giudizio Macchiarini
Firenze: il luminare viareggino sarà processato per aver favorito i propri pazienti Cadono
le accuse di tentate truffa e concussione: non dimostrata la richiesta di soldi.
FIRENZE Paolo Macchiarini, viareggino, il
"mago della trachea" arrestato a Firenze nel
settembre 2012 con l' accusa di tentata
concussione e tentata truffa, è stato rinviato a
giudizio. Condividono la sua stessa sorte
cinque tra medici e caposala dell' ospedale di
Careggi ­ Fabio Mannini, Alessandro Gonfiotti,
Pasquale Rulli, Aida Chiti e Osvaldo Jaus ­
dove Macchiarini ha per un certo tempo
operato. Ma il reato di cui dovrà rispondere
davanti ai giudici è più lieve di quello
ipotizzato in origine. Le accuse per le quali ci
sono stati i rinvii a giudizio riguardano,
sostanzialmente, abusi di ufficio e falsi
compiuti per accorciare le liste d' attesa ai suoi
pazienti o per risultare in sala operatoria
quando invece era stato solo supervisore degli
interventi. Sparita la concussione, già in sede
di richiesta di rinvio a giudizio, mentre l' ipotesi
di tentata truffa, seppure avanzata, è stata
respinta dal giudice. Non entrano invece nel
processo Valtere Giovannini, a s u o t e m p o
direttore generale di Careggi e oggi capo del
dipartimento dell' assessorato alla Salute della
Regione, e Valerio Del Ministro, già direttore
sanitario del policlinico fiorentino.
Un arresto che fece scalpore, quello del
chirurgo viareggino, conosciuto in tutto il mondo per i trapianti di trachea. Secondo i magistrati, aveva
approfittato "delle condizioni psicologiche di particolare fragilità" del malato, solitamente di tumore, e dei
suoi familiari per suggerire loro o il ricovero da lui in regime di libera professione o di rivolgersi a
strutture private di sua fiducia. In un' occasione, dopo aver proposto a un paziente affetto da carcinoma
al polmone "il ricovero e l' intervento in una clinica di Londra", secondo la Procura aveva "falsamente
rappresentato di svolgere l' attività di chirurgo in Italia solo a pagamento" consigliandogli di "sottoporsi a
intervento chirurgico per l' asportazione del tumore in regime di libera professione e a corrispondere
indebitamente la somma complessiva, giusta preventivo dell' azienda ospedaliera di Careggi, di 44.663
euro, di cui 25 mila a lui destinati a titolo di onorario". In altri casi avrebbe consigliato il ricovero in
regime di libera professione dicendo ai familiari del paziente che era "l' unico modo per evitare che l'
intervento fosse eseguito da un altro medico in servizio al reparto" o sostenendo che la lista d' attesa
della struttura pubblica era di tre mesi mentre, in realtà, oscillavano fra i sette e i quindici giorni.
Accuse che poi si erano sgonfiate in sede di richiesta di rinvio a giudizio. Il pm Luigi Bocciolini, titolare
dell' inchiesta, aveva chiesto il proscioglimento di Macchiarini per sei dei nove casi di presunta tentata
truffa e per un' ipotesi di abuso d' ufficio. Nelle intercettazioni non era mai emersa una richiesta esplicita
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di denaro, né una costrizione conclamata dei pazienti, da parte del chirurgo.
Macchiarini da tempo ha lasciato la Toscana e adesso lavora soprattutto a Stoccolma e Mosca.
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Sanità smantellata, partono gli esposti alla
magistratura
di Samuele Bartolini wFIRENZE Scatta la
guerra degli esposti contro i tagli ai servizi
sanitari nelle zone periferiche della regione, di
montagna e delle isole. E' il Comitato di
Emergenza Sanitaria Toscana, assistito dagli
avvocati dell' Aduc(associazione di
consumatori) che punta il dito contro i tagli alla
sanità pubblica della Regione rivolgendosi alla
magistratura. Il primo esposto, depositato il 24
aprile alle procure di Pistoia e Firenze, spara
contro la riorganizzazione della sanità alla Asl
di Pistoia ed elenca alcuni episodi di presunta
malasanità. I motivi sono numerosi. I posti letto
sono 2,33 per mille abitanti, il 37% in meno di
quanto previsto dal ministero. La pediatria di
Pescia è stata chiusa anche se è un punto di
riferimento per 14mila minori in Valdinievole e
11mila sotto i 5 anni su un complessivo
pistoiese di 37mila e 700 bambini. I posti letto
disponibili sono appena 16, concentrati all'
ospedale San Jacopo di Pistoia. L' ospedale di
San Marcello Pistoiese non ha più pronto
soccorso né assistenza pediatrica, ci sono
s o l o g u a r d i a medica e 1 1 8 . E s o n o i n
preparazione altri due esposti. Uno contro la
chiusura del reparto di chirurgia a San
Marcello. L' altro sulla grave situazione
sanitaria all' Isola d' Elba e Volterra.
Il Crest mette in fila i tagli ai servizi sanitari territoriali. L' assistenza pediatrica è sparita di notte e nei
giorni di festa in Lunigiana, Garfagnana, Appennino Pistoiese e Alta Val di Cecina. Un pediatra per
curare i bambini costa 8mila euro l' anno, il Garante per l' infanzia ha chiesto la soluzione del problema,
ma è rimasto inascoltato.
L' emergenza­urgenza ­ secondo il Crest ­ non è garantita in alcuni territori montani, nelle campagne e
all' Isola d' Elba. Alcuni esempi. A San Marcello Pistoiese c' è solo l' ambulanza medicalizzata. A
Marciana dell' Isola d' Elba il 118 è sparito.Secondo i comitati, l' equa distribuzione dei posti letto negli
ospedali non è rispettata: dovrebbe raggiungere la quota di 3,15 ogni mille abitanti, ma spesso scende
sotto il 2,50 (come nella Montagna Pistoiese).
Ed è sempre più difficile trovare il personale medico specializzato per far partorire le mamme dopo la
chiusura dei punti nascita di Orbetello, Volterra, Borgo San Lorenzo, Figline Valdarno e Montepulciano.
Di questa situazione, dice il Crest, fanno le spese i cittadini toscani. L' esposto alla Procura riporta la
vicenda di Ivano Vivarelli, di Gavinana, colpito da ischemia, dimesso dall' ospedale di San Marcello per
mancanza di posti letto con l' avviso di tenere a portata di mano le bombole di ossigeno e morto tre
giorni dopo. Stessa sorte per Piera Sonnoli, di Chiesina Uzzanese, sulla cui morte è aperta un' inchiesta
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Il Tirreno (ed. Pontedera)
Anaao Toscana
della procura. E ancora. Due mesi fa un bambino è arrivato all' ospedale di Volterra verso le 6 del
pomeriggio con un problema respiratorio. E' stato chiamato l' elisoccorso, il bambino è stato intubato e
trasportato d' urgenza al Meyer. Il sindaco Buselli si è allarmato e ha protestato col presidente Rossi. E
se il bimbo fosse arrivato dopo le 8 quando il pediatra non c' era più, cosa sarebbe successo?" Ma la
reperibilità pediatrica non è stata riattivata mentre la più vicina rimane a Pontedera, a 42 km di strada.
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Il Tirreno (ed. Pontedera)
Anaao Toscana
verso le elezioni.
Sostegni (Pd) scommette sulla sanità Incontri al via
EMPOLI Entra nel vivo la campagna elettorale
dell' ex sindaco di Capraia e Limite, Enrico
Sostegni, segretario del Pd dell' Empolese
Valdelsa, in corsa per un posto in consiglio
regionale. Oggetto dei prossimi eventi e
dibattiti sarà il colloquio con gli operatori della
sanità del nostro territorio. L' iniziativa si
svolgerà in quattro incontri (tutti presso il casa
del popolo di Avane alle ore 18).
Oggi pomeriggio l' incontro sarà rivolto al
d i p a r t i m e n t o d e l l e p r o f e s s i o n i sanitarie,
martedì 19 al dipartimento specialistica, a
quello chirurgico, di diagnostica, di emergenza
u r g e n z a , m a t e r n o i n f a n t i l e e medico.
Mercoledì 20 sarà la volta dei dipartimenti
tecnico­amministrativo e tecnico­prevenzione
così come di quello interaziendale per la
comunità nell' assistenza e di quello
interaziendale per l' ortopedia artroprotesica.
L' ultima data, quella di mercoledì 27 maggio,
sarà infine dedicata al dipartimento territorio
fragilità e al dipartimento salute mentale.
«Stiamo promuovendo la nostra campagna
per riuscire ad attivare quante più persone
possibili su temi che riguardano il cittadino, l'
ambiente, l' agricoltura e la salute ­ commenta
il candidato del Pd Sostegni ­ i servizi
socio­sanitari sono un elemento di estrema importanza in Toscana e il nostro obiettivo sarà quello di
migliorare ciò che ancora è carente malgrado gli ottimi risultati a livello nazionale che la nostra sanità ha
fatto registrare ogni anno». L' obiettivo sarà quello di mantenere altissimi gli standard fatti registrare
dalla sanità regionale senza andare a ledere, dopo la riforma delle Asl (quella di Empoli confluirà nella
"Toscana centro" con Prato, Firenze e Pistoia), la qualità del servizio e la prossimità al cittadino. «È una
grande sfida per noi ­ continua Sostegni ­ ma vogliamo mantenere alta l' eccellenza che ci
contraddistingue in Italia».
Chiara Capezzuoli.
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La Nazione (ed. Arezzo)
Anaao Toscana
FALSO IN PERIZIA CHIESTA LA REVOCA PARZIALE, DECISIONE OGGI?
Caso Macrì, ancora suspense sull' interdizione
decisa dal Gip
IL GIP Borraccia aveva concesso tempo per
presentare la memoria difensiva. Tempo
scaduto ieri senza che si sia arrivati ad una
decisione. La stessa che si ipotizza possa
arrivare oggi sulla richiesta avanzata dall'
avvocato Luca Fanfani al Gip di revocare l'
ordinanza di interdizione, fatta eccezione per
la parte che riguarda le consulenze medico­
legali in materia di lavoro e invalidità. Se
arrivasse una risposta negativa, la difesa
valuterà il ricorso al tribunale del Riesame.
Fanfani difende infatti l' ex assessore alla
cultura del comune di Arezzo Pasquale
Giuseppe Macrì, primario di medicina legale
della Usl 8 di Arezzo. L' indagine che lo
riguarda ha portato al provvedimento di
interdizione dalle consulenze medico legali in
Tribunale firmata dal procuratore capo di
Arezzo Roberto Rossi e riguarda 19 pratiche
di invalidità nelle quali sarebbero state
riscontrate irregolarità in base alle quali è stato
contestato il reato di falso in perizia. Secondo l'
accusa l' attività istruttoria delle pratiche
sarebbe stata svolta in tutto o in parte dallo
staff di Macrì, che sarebbe intervenuto solo per alcune questioni di rifinitura o mancato del tutto.
Pasquale Macrì, assistito dagli avvocati Luca Fanfani di Arezzo e Matteo Lucibello di Firenze nell'
interrogatorio ha dichiarato che il suo metodo di lavoro ovvero far camminare con lui i pazienti non
sarebbe stato capito dagli aspiranti il riconoscimento che avrebbero equivocato dando origine alle
segnalazioni.
Mentre aveva deciso di non rispondere all' interrogatorio Tommaso Alberti, l' altro medico indagato
coinvolto nell' inchiesta per le presunte perizie fasulle che finora aveva visto al centro il solo Pasquale
Giuseppe Macrì, tanto da costringerlo alle dimissioni da assessore dopo l' interdizione dalle consulenze
medico­legali imposta dal Gip. Il Gip deve ancora decidere sulla richiesta di revoca parziale della
misura cautelare. Ma intanto è spuntato appunto anche un secondo medico indagato dal procuratore
capo Roberto Rossi. L' accusa è la stessa, falso in perizia, e anche Alberti doveva essere interrogato
dal procuratore, ma ha optato per non rispondere. Anche lui fa parte dello staff di Macrì che eseguiva le
perizie finite nel mirino della procura: 19 in tutto, almeno per ora.
In pratica sarebbe l' alter ego del medico legale aretino più noto, quello che ne avrebbe preso il posto
nelle consulenze cui Macrì non avrebbe partecipato, stando almeno al capo di imputazione contestato
nell' ordinanza di interdizione firmata dal Gip Borracccia.
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La Nazione (ed. Arezzo)
Anaao Toscana
Servizi della sanità, bagarre Bernardini va all'
attacco «Nostri enti senza poteri»
Bibbiena: il sindaco replica al comitato abrogativo.
«I SINDACI e la conferenza dei sindaci non
hanno poteri effettivi. Questo è un fatto. L'
unico reale potere di questi organi, è quello
della vigilanza e supervisione al fine di evitare
il progressivo svuotamento delle attività
sanitarie periferiche che, il sistema regionale,
non è nuovo a perseguire». Cosi il sindaco di
Bibbiena, Daniele Bernardini, ha replicato alle
domande che gli erano state poste da alcuni
cittadini, assieme a Valerio Bobini, per il Crest,
e Giuseppe Ricci, per il comitato promotore
del Referendum Abrogativo sulla legge
regionale di riforma sanitaria, c i r c a i l s u o
operato ed il suo peso nelle conferenze dei
sindaci, locale e regionale. E lo stesso
Bernardini ha aggiunto: «Vigilanza che il
sottoscritto, come gli altri sindaci del
Casentino, ha fatto costantemente, aiutato
anche dalla cittadinanza e dai comitati che si
sono costituiti a questo scopo.
Grazie a questa azione coordinata e continua,
e soprattutto all' impegno degli operatori delle
s t r u t t u r e l o c a l i , i l s i s t e m a sanitario d e l
Casentino può considerarsi di buon livello,
anche se certo non ottimale e non privo di qualche pecca».
NON SOLO, per quanto riguarda ciò che sta avvenendo a livello Toscano, non ha risparmiato un
attacco: «Per il piano politico sono anch' io molto preoccupato e contrariato per l' azione messa in atto
dalla giunta regionale e dal Governo di svuotamento di Arezzo e della sua provincia di tante attività
direzionali. Anche la riforma sanitaria sembra andare in questa direzione e questo tentativo va
sicuramente contrastato, ma non certo con il solito polverone con l' unico scopo di conquistarsi qualche
sprazzo di visibilità aggiuntiva. Questo l' ho sempre detto, oltre che lavorare, incessantemente e con un
filo diretto reale con la Direzione, affinchè il Casentino non perdesse priorità importanti all' interno delle
operazioni di riordino e soprattutto affinchè servizi e mal servizi fossero rispettivamente portati avanti o
corretti». Un botta e risposta estremamente acceso, al quale i firmatari della lettera di ieri, hanno contro
battuto a tempo record, a quanto pare perché ritengono che Bernardini non abbia risposto ai loro
quesiti.
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Pagina 5
La Nazione (ed. Empoli)
Anaao Toscana
Infermiera ferita dalla porta impazzita Due
condanne, assolto ex direttore Asl
Danni permanenti alla donna: multe leggere per fornitore e installatore.
di GIGI PAOLI UNA PORTA motorizzata difettosa all'
ingresso della sala operatoria numero 2 dell' ospedale
di Empoli schiacciò più volte un' infermiera tra parete e
battente, fratturandole una spalla e provocandole
postumi permanenti: i fatti avvennero nel maggio del
2009 e la donna rimase in malattia per un totale di ben
119 giorni. Per questo motivo il pubblico ministero
Christine Von Borries aveva citato in giudizio tre
persone, con l' accusa di lesioni personali colpose
aggravate: l' allora direttore generale della Asl 1 1 ,
Eugenio Porfido, il fornitore della porta automatica
Graziano Voltolini e l' installatore Marino Malvestio. Ieri,
al termine del dibattimento e della successiva
discussione delle parti, il giudice monocratico Valotta ha
assolto il direttore generale Porfido con la formula
«perché il fatto non costituisce reato», mentre Voltolini e
Malvestio sono stati giudicati colpevoli e la pena
detentiva è stata convertita in una multa di 200 euro. Per
tutti e tre il pm Von Borries aveva chiesto una condanna
a quattro mesi di reclusione. Secondo quanto ricostruito
dalla procura di Firenze, l' 11 maggio 2009 l' infermiera strumentista dell' ospedale di Empoli venne
ferita a causa della porta automatica che si chiudeva troppo in fretta e delle fotocellule di sicurezza che
non rilevavano il suo passaggio perché collocate solamente sul lato della sala operatoria numero 2: la
porta continuò a schiacciarla ripetutamente e ciò le procurò un trauma alla spalla destra con distacco
osseo. L' infermiera, originaria di San Miniato (Pisa), guarì delle fratture in quattro mesi ma l' incidente
le è costato postumi permanenti. NEL CORSO del dibattimento, molte delle colleghe della donna ferita
vennero a testimoniare in aula. In particolare l' infermiera coordinatrice del comparto operatorio dell' Asl
di Empoli disse apertamente che «si erano verificati fatti simili più o meno in tutte le porte delle sale
operatorie, sia su quelle grandi sia su quelle piccole; hanno colpito persone, carrelli, letti operatori
mobili. Solo pochi dipendenti, circa tre o quattro, hanno avuto lesioni gravi, ma dei 70 dipendenti più o
meno tutti hanno avuto problemi del genere». Tant' è che le porte vennero successivamente cambiate.
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13 maggio 2015
Pagina 5
La Nazione (ed. Empoli)
Anaao Toscana
ASL TRA EMERGENZE ED ECCELLENZE
Liste d'attesa, qualcosa si muove C'è un bando per
radiologia
LISTE D'ATTESA e vaccinazioni: l' Asl 11 si
mette in moto. Le ultime segnalazioni dei
lettori un'esame alla retina fissato lo scorso
febbraio per il maggio 2016, una vaccinazione
antimeningite che un cuoco non riesce a fare
nè a Signa nè nel territorio Asl 11 non hanno
lasciato indifferenti i dirigenti dell'azienda
guidata dal direttore sanitario e f a c e n t e
funzione' di direttore generale, Renato
Colombai. Capitolo vaccinazione: in queste
ore i tecnici Asl stanno contattatando il cuoco
39enne di San Miniato per comprendere
meglio per quale motivo il cup gli avrebbe
risposto di non poter prendere in carico la sua
richiesta di essere vaccinato. E come le
vaccinazioni di massa sperimentate a livello
regionale e nazionale proprio dalla nostra Asl
anche il cruccio delle liste d'attesa riguarda
praticamente l'intera collettività. Un numero
dice molto: il pronto soccorso del San
Giuseppe veleggia verso quota 70mila accessi
in un anno, e siccome i cittadini dell'Asl 11
sono circa 240mila, vien da sè che quasi uno
su tre nei dodici mesi è ricorso almeno una
volta al pronto soccorso empolese. Ma in ogni caso, ammettono non senza un filo d'imbarazzo all'Asl,
aspettare 15 mesi un esame alla retina è davvero troppo. Risposte concrete ai cittadini­utenti­pazienti?
A giugno, garantiscono dalle stanze della direzione Asl di via dei Cappuccini, arriveranno i primi risultati
del monitoraggio in corso in vari reparti: dai primi dati emersi, sempre stando all'Asl, si registrano liste
d'attese più snelle ad allergologia, ortopedia, otorino. Situazione assai più critica a radiologia, (anche)
per colpa di una cronica carenza di personale (malattie e gravidanze del personale, pochi laureati che
rimangono a lungo a lavorare da queste parti) sia medico che tecnico. La prossima settimana l'Asl
pubblicherà un bando per tre posti di medico radiologo. Ieri intanto, i vertici sanitari e amministrativi di
due Asl laziali, la H 3 e la F più il professor Giorgio Banchieri, docente di scienze sociali ed economiche
all'università La Sapienza di Roma hanno incontrato i colleghi dell'Asl 11 per studiare da vicino
l'esperienza delle Case della salute, ormai un caposaldo della nostra sanità locale evidentemente
ritenuto un modello da studiare ed eventualmente imitare in altre regioni.
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13 maggio 2015
Pagina 16
La Nazione (ed. Empoli)
Anaao Toscana
ALLA PIAZZETTA DEGLI ARTISTI DELL'
OSPEDALE SAN GIUSEPPE CINZIA GIUNTOLI
CON IL LIBRO «UN TRENO PER LA LUNA»
DOMANI alle 17 alla piazzetta degli artisti dell'
ospedale San Giuseppe di Empoli, situata al
primo piano, blocco c, per la rassegna
«Incontriamoci in piazzetta» promossa dall' Asl
11, Cinzia Giuntoli presenterà il suo romanzo
di esordio intitolato Un treno per la luna
(FuoriOnda edizioni, collana Rifrazioni):
interverranno anche le scrittrici Carla Benedetti
e Cristina Preti (nella foto) e l' attrice teatrale
Loredana D' Ermiliis. La presentazione del
libro sarà impreziosita inoltre dalla mostra
«Introspezione», opere realizzate da Patrizia
Stranges, dipendente dell' Asl 11 e pittrice per
passione. Il pubblico presente potrà quindi
vedere interessanti tele.
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13 maggio 2015
Pagina 8
La Nazione (ed.
Grosseto)
Anaao Toscana
SALUTE CRISTINA GIMIGNANI DI FORZA ITALIA ANALIZZA IL PROBLEMA: «NEL NORD
EUROPA SONO 8 PER MEDICO, QUI SOLTANTO 2»
«Infermieri dimenticati: eppure sono una risorsa del
sistema sanitario»
«SI CELEBRAVA ieri la giornata internazionale
dell' infermiere. Che in un quadro di sprechi e
disfunzioni come quello della sanità Toscana,
porta a interrogarsi sulla centralità dell'
individuo a vantaggio degli apparati. Il
definanziamento ha portato a grossi tagli, dove
il personale, anziché essere valorizzato, è
visto come una spesa e non come un valore e
dove la carenza organizzativa non è più un'
eccezione, ma una strategia, con servizi più
ampi sulle spalle di poche persone». Lo
afferma Cristina Gimignani, candidata di Forza
Italia alle elezioni Regionali.
«Nell' Europa del nord, ci sono 8 infermieri per
un medico e qui solo 2 prosegue si parla di
sostituire il personale infermieristico con
operatori socio sanitari generici.
Nessuno dice che, la fuga all' estero, riguarda
anche il comparto infermieristico.
Per non parlare dei medici, che hanno iniziato
l' esodo già anni fa. Nessuno fiata sul fatto che
eccellenze professionali come quelle negli
ospedali maremmani sono sacrificate da
logiche che premiano i burocrati a discapito
degli stessi medici, spesso sottopagati e sfruttati con orari massacranti. Nessuno si è ribellato di fronte
a mattanze mediatiche che hanno compromesso l' immagine della sanità di un intero territorio. Il nostro.
Ci chiamano Toscana minore. È evidente che la maggiore', è talmente rossa di vergogna che non ha
più niente da dire. In campagna elettorale, la sinistra si riempie la bocca con la difesa dei piccoli
ospedali, ma questa battaglia a Palazzo Panciatichi, è stata portata avanti dal gruppo di Forza Italia. Un
rapporto schizoide, tra le istanze dei territori e la volontà fiorentino centrica di Rossi, che va nella
direzione opposta. Cosa sarà delle nostre strutture sanitarie e delle nostre eccellenze all' interno dell'
Area Vasta, non è dato sapere, anche se fare peggio del passato ci sembra onestamente parecchio
difficile. Per non parlare delle condizioni di sicurezza in cui medici e infermieri sono costretti a operare.
Le condizioni del parcheggio dell' ospedale della Misericordia, per esempio, ostaggio di lavoratori
abusivi', è sotto gli occhi di tutti. Ma nessuno sembra preoccuparsene».
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Pagina 9
La Nazione (ed. Livorno)
Anaao Toscana
CECINA ROSSI IN VISITA ELETTORALE ALLA CASA CARDINALE MAFFI.
«Pronto soccorso in emergenza Qui bisogna
intervenire subito»
Sala piena e riflettori puntati sul piano per la sanità.
­ CECINA UN CONSIGLIO comunale aperto,
con tutti i sindaci della Val di Cecina e con
quelli della Val di Cornia, da convocare a
stretto giro, subito dopo le elezioni regionali,
per affrontare il tema della sanità e d e l l '
ospedale integrato sui due presidi di Cecina e
Piombino. E la rassicurazione ­ che non sia
solo promessa elettorale, è l' augurio di tutti ­
da parte del governatore uscente e ricandidato
p e r i l P d , Enrico Rossi, a intervenire per
risolvere o quantomeno alleviare i problemi
evidenti del Pronto soccorso cecinese, dove
non passa giorno che non vengano segnalati
disagi. È quanto ermerso ieri dall' incontro che
Rossi, impegnato in un serratissimo tour
elettorale che l' ha visto a partire dalle 15 alla
Fondazione Cardinale Maffi di San Pietro in
Palazzi ­ per poi proseguire alle 18.30 al Parco
del Molino a Livorno e alle 20 con la cena al
circolo Arci di Collinaia. «Voglio rassicurare
tutti ­ ha detto il governatore davanti ad una
platea numerosa e rumorosa siamo in una
fase di approfondimento e non prendiamo
cecisioni.
C' è un progetto di riorganizzazione con i dipartimenti interaziendali, ma non ci saranno chiusure. Rossi
ha poi commentato la proposta avanzata dai sindaci dell' ospedale integrato Cecina­Piombino, che
giudica «interessante». E quantomeno è un primo risultato. Così come è un primo risultato la
rassicurazione che, in tempi brevi, possibilmente prima che la stagione turistica entri nel suo clou, con l'
incremento demografico che essa comporta, a trovare soluzioni. Che non possono che essere
rafforzamenti di organico. «La rassicurazione che non ci saranno tagli e razionalizzazioni in questa fase
­ commenta il sindaco Samuele Lippi, presidente della Società della salute bassa Valdicecina ­ è
importante. Vogliamo che l' argomento sia affrontato, con la dovuta attenzione, e senza
strumentalizzazioni elettorali, a urne chiuse. La salute dei cittadini è un argomento troppo importante. E
sulla riorganizzazione deli ospedali ci deve essere piena condivisione con i territori interessati».
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13 maggio 2015
Pagina 17
La Nazione (ed. Livorno)
Anaao Toscana
PORTOFERRAIO LA NOTA DELL' ASL SUL CASO DEL PAZIENTE SALVATO IN
EXTREMIS.
«La catena del soccorso ha funzionato
perfettamente per il livello di capacità assistenziale
dell' ospedale»
PORTOFERRAIO «NON ESISTE alcuna
situazione di allarme nell' ambito della nostra
organizzazione per quanto riguarda l'
assistenza rivolta alle malattie cardiovascolari:
il riferimento a recenti episodi di cronaca è
assolutamente improprio e fuorviante proprio
per la specificità dei singoli casi, e non può
costituire un metro di giudizio per valutare la
bontà di una organizzazione che ogni giorno
lavora, dati alla mano, con risultati
assolutamente positivi».
INIZIA così una nuova replica della direzione
aziendale dell' Asl 6 alle dichiarazioni del
presidente della conferenza dei sindaci elbani
Mario Ferrari in merito alla vicenda del 77enne
isolano in attresa da nesi di una coronografia
che è stato salvato da un attacco cardiaco
perchè fortunatamente si trovava già in
ospedale per una vista diabetica.
«NON CI sono elementi aggiunge l' Asl 6 ­ che
possano richiamare responsabilità da parte
d e i medici i n t e r v e n u t i n e l p e r c o r s o
assistenziale: la presentazione clinica è stata
quella tipica di un' angina pectoris da sforzo
stabile, per la quale era stata correttamente programmata una coronarografia in elezione; nelle
settimane successive il quadro clinico non ha assunto le caratteristiche di instabilità per le quali sarebbe
scattato il ricovero ed il trasferimento a Livorno in urgenza per eseguire la coronarografia. A fronte dell'
arresto cardiaco, fortuitamente verificatosi all' interno dell' ospedale, la catena del soccorso ha
funzionato perfettamente ed ha permesso di salvare la vita del paziente senza che abbia riportato
danni: ciò a testimonianza dell' ottimo livello di capacità assistenziale presente nle nosocomio di
Portoferraio».
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Pagina 6
La Nazione (ed. Lucca)
Anaao Toscana
IL CONFRONTO.
Anche due ex ministriper sostenere la Carmassi
LA NECESSITA' di mantenere saldi i valori che stanno
a l l a b a s e d e l n o s t r o servizio sanitario nazionale:
universalistico e solidale. Questo il filo conduttore dell'
incontro in cui si è il futuro della sanità sul nostro
territorio e in Toscana. Ne hanno parlato gli ex ministri
Rosy Bindi e Livia Turco, insieme alla parlamentare
Margherita Miotto in una affollata ex Casa del Boia. L'
incontro è stato coordinato da Cecilia Carmassi, nell'
ambito delle diverse iniziative che la candidata sta
portando avanti in provincia. «Il mantenimento del nostro
sistema sanitario, ammirato e invidiato da tutto il mondo
è stato detto è una esigenza forte per ribadire la volontà
di dare dignità alle persone nelle diverse fasi della vita.
Considerando, in più, che i costi di gestione del nostro
sistema sono più bassi di qualsiasi altra esperienza nel
resto del mondo. Considerazioni che non devono,
comunque, tollerare alcuno spreco in un momento in cui
sono richiesti tagli e risparmi in ogni settore della
società». LA PRESIDENTE della Commissione
parlamentare antimafia, Rosy Bindi, ha affrontato molti
temi di attualità politica ribadendo come le riforme, in tutti i settori, in modo particolare nella sanità, si
debbano fare con la partecipazione attiva dei cittadini attraverso le loro rappresentanze sociali. Le
parlamentari hanno espresso con l' occasione il loro apprezzamento per il lavoro svolto da Cecilia
Carmassi all' interno del Partito democratico nei settori del sociale, della sanità, del lavoro e le hanno
dato il loro appoggio per la campagna elettorale in corso.
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13 maggio 2015
Pagina 6
La Nazione (ed. Lucca)
Anaao Toscana
VERSO IL VOTO.
Baccelli (Pd) si confronta con l' Ordine dei medici
PROBLEMATICHE e potenzialità della sanità
lucchese, anche rispetto alle linee regionali.
Questa la sintesi dell' incontro che Stefano
Baccelli ha tenuto con l' Ordine dei medici,
chirurghi e degli odontoiatri della Provincia di
Lucca. Un confronto proficuo, nel corso del
quale è emersa la volontà, e il bisogno, di
riportare l' attenzione sulle persone: non solo
sui pazienti, ma anche su tutte le
professionalità che garantiscono una sanità a
dimensione di cittadino.
AZIONE CHE Baccelli si propone di portare
avanti anche tramite il consiglio regionale per
cui è attualmente candidato.
Baccelli ha infatti confermato il suo impegno
affinché la sua presenza in Regione possa
diventare un reale stimolo per dare più peso
alla provincia di Lucca anche sotto il versante
della salute, continuando in questo modo ad
ascoltare e a recepire le voci del territorio.
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13 maggio 2015
Pagina 13
La Nazione (ed. Lucca)
Anaao Toscana
Comune, Asl e associazioni invalidi a confronto sulla
sosta al «S.Luca»
COMUNE, Asl 2 e associazioni dei disabili cercano di
migliorare l' informazione e l' accessibilità all' ospedale
«San Luca». In un incontro a Palazzo Orsetti, è stata
confermata la presenza di posti auto gratuiti per disabili,
anche quelli localizzati nei parcheggi a pagamento; per
usufruire gratis dei parcheggi è necessario ritirare il
biglietto all' ingresso, poi all' uscita si deve suonare al
citofono attivo 24 ore su 24 e mostrare alla videocamera
la propria tessera attestante l' invalidità. Sono stati
individuati nuovi posti auto dedicati (per un totale di 19,
ma dedicati a tutti i soggetti autorizzati, non solo disabili)
situati lateralmente che permettono anche la sosta e lo
scarico dei soggetti disabili.
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13 maggio 2015
Pagina 8
La Nazione (ed. Massa
Carrara)
Anaao Toscana
IL PRIMARIO ASL 1.
«Ostetricia è un fiore all' occhiello»
IL SOGNO del dottor Antonio Franco Ragusa,
dirigente dell' U.o. Ostetricia e Ginecologia
dell' Asl 1, è «un ospedale che si spogli dell'
aggressività e trasmetta ai pazienti (in questo
caso le donne) la percezione di un ambiente
familiare». L' obiettivo è: coniugare sicurezza e
intervento medico. «Aiutare le pazienti spiega
ma senza essere troppo invasivi». Insomma,
per il dottor Ragusa le neomamme, con i loro
familiari, dovrebbero trovare nel reparto un
ambiente accogliente, come a casa. Ed
interagire con l' equipe medica. «E' questo il
motivo che mi ha spinto a venire qua»,
ammette Ragusa, a Massa da sei mesi e
proveniente dal Niguarda di Milano dove era
responsabile di sala parto, pronto soccorso e
accettazione. Ha lavorato in dieci ospedali e, a
Massa, dice di aver «trovato un ottimo livello
ma la popolazione non se ne rende conto».
Troppi luoghi comuni (uno su tutti: all' Opa
tengono troppo tempo le donne sopra parto)
screditano un reparto che invece è un fiore all'
occhiello e richiama pazienti da fuori: 60
donne provenienti dalla Versilia e 400 dalla
Spezia dimostrano e confermano la validità del centro apuano. In numeri, al materno infantile nascono
1.700 bambini l' anno. La media dei cesarei è del 25% contro il 38% a livello nazionale. «Questo non
significa che noi obblighiamo al parto vaginale precisa ma che la nostra equipe ha un' attenzione in più
verso la partoriente. L' episiotomia (incisione del perineo) si pratica nel 10% dei casi (al Niguarda la
media è del 40% come quella nazionale), il parto operativo con ventosa è minimo, al 5%. Tutti questi
dati sono indicatori della qualità assistenziale. Nessuna donna è lasciata da sola ed è seguita da un'
ostetrica». Per il dottor Ragusa è importante valorizzare il parto naturale e l' allattamento: il 90% delle
mamme allatta al seno almeno per tre mesi e questo, come ha ricordato la dottoressa Paola Bay, grazie
anche alla buona rete territoriale dei consultori. Con il dottor Ragusa sono state introdotte importanti
novità mirate soprattutto alla formazione del personale. Ogni mattina viene fatto un briefing per avere
direttive e informazioni di lavoro collegiale. «E il livello di soddisfazione delle pazienti assicura è del
90%».
FRANCO ANTONIO
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13 maggio 2015
Pagina 12
La Nazione (ed. Massa
Carrara)
Anaao Toscana
BUONA SANITÀ.
Lazzari ringrazia l' Opa «Un' eccellenza da
valorizzare»
CARRARA ATTENZIONE, competenza,
professionalità. Riccardo Lazzari punta i
riflettori sull' Opa e sul trattamento ricevuto
dopo una degenza. «Parlare di malasanità
scrive Lazzari , di servizi carenti , che
funzionano male, che non sono in grado di
farsi carico della persona fa notizia. Vorrei
invece parlare del lato buono della sanità,
ringraziando l' Ospedale del cuore di Massa,
dove, un mese fa, sono stato ricoverato per un
intervento urgente di bypass aorto­coronarico.
Per questo voglio ringraziare la cardiochirurga
Francesca Chiaramonti che, con eccellente
professionalità e spiccata sensibilità umana,
ha eseguito l' intervento, l' anestesista
Elisabetta Perversi, il dottor Paoli e tutto il
personale. I miei complimenti al direttore
Luciano Ciucci e al primario Solinas, per l'
eccellenza del reparto ove l' attenzione ai
pazienti e familiari, la competenza
professionale, la passione e la dedizione al
lavoro contraddistinguono il personale tutto.
Ringrazio il personale del reparto di terapia
intensiva e quanti, quotidianamente, pur fra
mille difficoltà, portano avanti con professionalità ed estrema umanità il funzionamento dell' intero
sistema sanitario pubblico facendo sì che molti ospedali, fra questi certamente l' Opa, possano essere
riconosciuti come punti di eccellenza.
L' Opa, capace di coniugare competenza e umanità, è, come tutta la Fondazione Monasterio, una
preziosa risorsa per la sanità pubblica ed un patrimonio insostituibile per il nostro territorio, da difendere
e valorizzare».
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13 maggio 2015
La Nazione (ed. Pistoia­
Montecatini)
Anaao Toscana
Bimba morì al Ceppo. Condannata a un anno la
pediatra
La piccola Helena fu visitata soltanto quando la situazione precipitò. L'avvocato della
famiglia:«L'Asl non indagò»
AVEVA quattro anni e morì chiamando la
mamma in un lettino del reparto di pediatria
dell'ospedale del Ceppo. Per la morte della
piccola Helena Volpicelli, la pediatra che quel
giorno era in servizio in reparto, Simona Di
Amario, 42 anni, è stata condannata a un anno
di reclusione, pena sospesa e non menzione. Il
giudice ha quindi disposto che il danno sia
liquidato in sede civile, riconoscendo una
provvisionale di 80 mila euro a ciascun
genitore e 50 mila a ciascuna sorella della
piccola. Le motivazioni saranno rese note
entro trenta giorni. La sentenza è stata
pronunciata ieri mattina dal giudice
monocratico Luciano Costantini al termine del
processo in cui gli ultimi palpiti di vita di
Helena sono stati ricostruiti in aula e letti
attraverso le perizie. L'accusa in aula era
sostenuta dal pubblico ministero Fabio Di
Vizio che aveva chiesto una condanna a un
anno e tre mesi per la dottoressa. Helena era
una bimba down, ed era molto seguita dai suoi
genitori, Pietro e Maria. Era nata con un
problema cardiaco positivamente risolto con
un intervento chirurgico. Il 16 maggio del 2011
fu ricoverata al Ceppo per le complicazioni di
uno stato influenzale che la portarono, in
poche ore, alla morte. I genitori presentarono
subito la denuncia e in questi quattro anni hanno atteso, con molta dignità, verità e giustizia. Nel corso
dell'istruttoria dibattimentale era emerso che la pediatra non aveva visitato la bimba se non nei suoi
ultimi attimi di vita. La tesi difensiva (Di Amario era assistita dall'avvocato Giusepe Cherubino del foro di
Bologna), aveva sostenuto che la colpa di questa tragedia era dovuta a un errore di impostazione della
terapia non attribuibile alla pediatra, ma al turno precedente. «LA COSA che sorprende ci ha detto il
legale di parte civile, l'avvocato Giuseppe Alibrandi del foro di Pistoia è che l'Asl non avesse intrapreso
nessuna indagine interna perchè aspettavano l'esito del processo penale. L'interesse, era dimostrare se
c'era stata responsabilità, ed evitare che si ripetesse subito un problema organizzativo, o di visite.
Quindi l'Asl non ha svolto verifiche per accertare se vi erano state disfunzioni e omissioni. Come
esempio il fatto che la dottoressa si è difesa sostenendo che lei non sapeva che bambina era
cardiopatica e che tale dato non era indicato in cartella, e in anamnesi, e che non risultava dai computer
dell'ospedale. «TUTTI i periti ha quindi sottolineato l'avvocato Alibrandi hanno concordato che essendo
down e cardiopatica, nonchè operata al cuore, doveva essere monitorata con particolare attenzione,
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Continua ­­>
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13 maggio 2015
<­­ Segue
La Nazione (ed. Pistoia­
Montecatini)
Anaao Toscana
quando non era stata neanche visitata ». Periti del pm erano i professori Nardini e Maggiore di Pisa.
Helena morì per un insieme di cause, una forte diarrea e l'edema polmonare che fu la causa
dell'infezione. I periti di parte (il compianto Virgilio Carradori per la famiglia e Luca Ragni di Bologna per
l'imputata), hanno rilevato che una radiografia avrebbe potuto chiarire le condizioni della bimba. Ma non
venne eseguita. lucia agati
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La Nazione (ed. Prato)
Anaao Toscana
Neonata morta dopo il partoIndagati nove tra medici
e ostetriche
Sono tutti accusati di omicidio colposo. Ieri l' autopsia sulla bambina.
NOVE indagati. Tre ginecologici, l'
anestesista, due ostetriche e tre infermieri del
reparto di Ostetricia del Santo Stefano. Tutti
accusati di omicidio colposo. «Un atto
dovuto», per la Procura di Prato, di fronte alla
morte di una neonata. Una vicenda ancora da
chiarire e su cui anche l' Asl ha aperto un'
indagine interna. Gli indagati difesi tra gli altri,
dagli avvocati Manuele Ciappi, Massimiliano
Tesi, Giovanni Flora sono tutti gli operatori che
erano di turno tra la serata di sabato e la
domenica mattina quando è avvenuto il
decesso della piccola.
Bisognerà capire che cosa è successo
veramente in quella sala parto durante le
tredici ore di travaglio della mamma, pratese
di 45 anni, oltre a quello che il padre, anche lui
pratese di 43 anni, ha raccontato in sede di
denuncia di fronte ai carabinieri.
Secondo una prima ricostruzione, la mamma
si è presentata in ospedale intorno alle 18 di
sabato per i primi dolori. Tutto sembrava per il
v e r s o g i u s t o e medici e o s t e t r i c h e
procedevano come da prassi per un parto
naturale.
La gravidanza era stata regolare e non c' era stata nessuna avvisaglia della tragedia che di lì a poco si
sarebbe consumata. Un giorno felice per la coppia, visto che si trattava del primo figlio, tra l' altro
arrivato in età avanzata. Una gioia infinita che si sarebbe coronata proprio nel giorno della festa della
mamma, domenica mattina. Qualcosa, però, non ha funzionato e quello che doveva essere un momento
di gioia e felicità, il coronamento di un sogno per i genitori, si è trasformato in una giornata di lutto, il
dramma peggiore che ci si possa immaginare.
Il padre ha assistito al travaglio entrando in sala parto. La situazione è precipitata col passare delle ore
tanto che i medici hanno ritenuto necessario l' uso della ventosa, come ha dichiarato il padre della
bimba ai carabinieri.
Neppure la ventosa, però, deve aver sortito gli effetti sperati e il tracciato della bambina fino a quel
momento regolare è apparso in sofferenza. Sono stati momenti concitati tanto che perfino un' infermiera
ha avuto un malore. A quel punto, i medici hanno deciso di praticare il taglio cesareo portando la
donnain sala operatoria dove il marito non è potuto entrare. Che cosa sia successo dopo ancora è tutto
da chiarire.
La bambina è nata viva o morta?
I medici hanno comunque provato a rianimarla a lungo intubandola ma la piccola non ce l' ha fatta.
I carabinieri hanno trasmesso subito gli atti in Procura e il sostituto procuratore, Laura Canovai, ha
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Pagina 4
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La Nazione (ed. Prato)
Anaao Toscana
disposto l' esame autoptico sul corpicino della bambina. L' autopsia, svolta a Pistoia dall'
anatomopatologa Luciana Sonnellini insieme a una neonatologa e ai periti delle parti, è terminata ieri in
tarda serata ma per i risultati si dovranno attendere 120 giorni. Tra una ventina di giorni le parti si
incontreranno per il punto della situazione. Sarà l' esame autoptico a chiare se la bimba ha respirato o
se è nata morta e se ci sono responsabilità. Laura Natoli.
LAURA NATOLI
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Il padre distrutto dal dolore «Non l' ho mai sentita
piangere»
I genitori: «Vogliamo la verità in nome di nostra figlia»
UN DOLORE che non si può descrivere. Un
dramma che ha colpito in maniera inaspettata i
neogenitori che avevano avuto il dono di avere
la loro prima bambina nonostante l' età
avanzata.
La mamma, 45 anni, è ancora ricoverata in
ospedale, il padre si è mosso per vie legali
perché adesso vuole capire, esige una
spiegazione a un dramma tanto assurdo.
«Vogliamo la verità in nome di nostra figlia»,
hanno detto i genitori tramite il loro legale,
Gianluca Sansonetti di Prato.
«Non ci sono parole per quello che è successo
ha spiegato l' avvocato Adesso i miei assistiti
vogliono saper la verità».
La famiglia ha nominato un proprio perito, il
dottor Piliero di Pistoia, che ieri ha preso parte
all' autopsia svolta dall' anatomopatologa
nominata dal pm, Luciana Sonnellini. Ci
vorranno mesi, però, prima di dare una
spiegazione a una morte tanto assurda. Tra
una ventina di giorni, il medico legale insieme
al neonatologo della Procura e tutte le parti in
causa, dovranno rincontrasi per fare il punto
della situazione. Nel frattempo i genitori la famiglia attende di poter dare una degna sepoltura alla loro
bambina.
«NEL 2015 queste cose non devono succedere», hanno detto i genitori. Il padre ha assistito a tutte le
fasi concitate del travaglio ed è uscito soltanto quando la moglie è stata portata dalla sala parto a quella
operatoria per il cesareo. Da lì in poi non sa che cosa sia accaduto.
«Non ho mai sentito piangere mia figlia», ha detto l' uomo in sede di denuncia.
La bimba è nata viva oppure era già morta? Una domanda difficile a cui soltanto l' autopsia e le indagini
della Procura potranno dare una risposta.
La gravidanza della donna era stata regolare e il medico curante non aveva mai riscontrato nessuna
irregolarità. Anche le prime fasi del parto sarebbero state nella norma, tanto che i medici hanno
proceduto per un parto naturale. Le complicazioni sono arrivate dopo quando è stato deciso per il taglio
cesareo. Certo è che la donna ha sofferto per tredici ore prima che si procedesse per l' intervento
chirurgico.
«I miei assistiti di certo non hanno la cognizione di che cosa possa essere accaduto spiega l' avvocato
Sansonetti non sono medici, ma quello che è certo è che adesso vogliono conoscere la verità.
Aspetteremo i risultati dell' autopsia per avere maggiore chiarezza».
La donna è ancora ricoverata in ospedale per i cinque giorni di degenza previsti in caso di cesareo in un
clima che di certo non può essere sereno. I genitori, ma anche il personale sanitario che ha vissuto la
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tragedia, sono stati affiancati dal sostegno degli psicologi dell' Asl che nel frattempo ha aperto un'
indagine interna per ricostruire i fatti. Laura Natoli.
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La Nazione (ed. Prato)
Anaao Toscana
LA DENUNCIA MALUCCHI DELLA FP CGIL.
Intanto l' Asl assume manager
«UN' ULTERIORE SPESA di 75000 euro
annuali per un incarico dirigenziale che, ex
novo, graverà sul bilancio aziendale non aiuta
la soluzione dei problemi sanitari pratesi». L'
attacco è di Sandro Malucchi della Fp Cgil
Sanità di Prato e aggiunge: «Con la stessa
cifra si poteva accompagnare un percorso di
crescita di almeno un paio di professionisti
livellati' pratesi che già conoscono il sistema e
la città».
Sul banco degli imputati è la delibera 502 del
2015 perché per il sindacato con quella l' Asl 4
assume un altro dirigente con responsabilità in
materia di sicurezza del nuovo ospedale e
della zona distretto e di attività contrattuale di
fornitura e servizi. «La scelta ci appare uno
schiaffo tirato agli operatori sanitari c h e
intravedono nel riassemblamento delle Asl una
prospettiva piena di incognite a cui si somma
una vaghezza sulle politiche del personale che
non ci appaiono lineari rispetto ai bisogni di
salute di Prato», continua Malucchi. «Ci
sarebbe bisogno di più personale sanitario, di
maggiore sobrietà e di un controllo pubblico
sulle prestazioni sanitarie per procedere ad accorpare le Asl». Che da tale accorpamento si possa
produrre un vero risparmio è da dimostrare. «In Toscana i direttori generali sono in aspettativa da altri
incarichi pubblici e il 75% di loro sono dirigenti e tornando ai loro incarichi costerebbero alla Regione le
stesse cifre. Lo stesso discorso vale per i direttori sanitari e per quegli amministrativi. La delibera
regionale 932 del 2014 allude a ciò: esodare 100 operatori sanitari pratesi, la metà medici, per
sopraggiunti limiti di età secondo il criterio in voga fino a prima della riforma Fornero e senza possibilità
di riassunzione alcuna per l' Asl.
La stessa regione che ha prodotto un indebitamento, non rinegoziabile, con i gestori dei nuovi ospedali.
Un project financing che costa 1 milione e 700 mila euro mensili, per i prossimi 20 anni. La spesa per l'
affitto di una struttura si impone in sostituzione di una medesima spesa che permetterebbe l'
assunzione di circa 650 operatori in sanità». La Cgil sta chiedendo nuove assunzioni con una petizione
che sarà presentata al presidente del consiglio comunale e al sindaco entro la fine del mese. «Siamo a
quota 1500 firme raccolte, 1200 firme in più rispetto a quelle richieste dal regolamento comunale per la
partecipazione».
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Anaao Toscana
REGIONALI PASSIONE TOSCANA.
Aerei sulla testa, ospedale inadatto, Met declassato
Lamioni e Cenni: «È indispensabile cambiare»
«AEREI SOPRA la città, un ospedale
insufficiente ed un teatro declassato come il
Metastasio».
Secondo Giovanni Lamioni è questo lo
scenario se i pratesi voteranno Enrico Rossi:
una città periferia di Firenze. Il candidato
presidente di «Passione per la Toscana», lista
civica appoggiata dalle forze politiche di Area
Popolare, ha presentato ieri mattina all' ex
cinema Cristall i punti cardine della sua
campagna elettorale. Al suo fianco, il capolista
Roberto Cenni e i candidati pratesi che con lui
proveranno a fare il pieno di voti alle elezioni
regionali: Elena Grassi, Enrico Albini, Angela
Tempesti, Carlo Alberto Bianchi Rossi e Sara
Millefiore.
Sviluppo economico, libertà e sicurezza sono i
temi principali della campagna, ma anche
trasporti e sanità. In particolare, la nuova pista
di Peretola e il futuro del Santo Stefano.
«LA DIALETTICA in una lista civica è cosa
abituale, scandalizza solo chi ha un padrone e
noi non abbiamo padroni» ha detto il
candidato presidente, ribadendo così la totale
contrarietà alla pista parallela di Peretola: «La lista dice no alla nuova pista, non esistono divergenze sul
tema». «La sanità in Toscana è tutta da rifare prosegue Lamioni ­ al Santo Stefano ci saranno meno
posti letto, non è accettabile ciò che è stato fatto a causa del protagonismo della sinistra». L' ex sindaco
di Prato, in corsa per il consiglio regionale, non ha dubbi su Lamioni: «E' la persona più adatta per
guidare un polo civico». In quanto a Prato: «Basta ad atteggiamenti oppressivi nei suoi confronti
conclude Cenni ­ la giunta attuale si è dimostrata incapace, in Consiglio regionale adesso servono
persone che facciano la differenza per la nostra città». Alessandro Pistolesi.
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La Repubblica (ed.
Firenze)
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Il chirurgo rinviato a giudizio per peculato e abuso d' ufficio con altri 4 medici. Prosciolti gli ex
direttori di Careggi contro cui l' ospedale era parte civile.
Non truffò i pazienti ma Macchiarini verrà processato
> > > IL DOTTOR Paolo Macchiarini, uno dei
più celebri chirurghi toracici del mondo, il
primo a eseguire un trapianto di trachea, è
stato rinviato a giudizio per peculato, falso e
abuso d' ufficio. È stato prosciolto invece da
tutte le accuse di truffa ai danni di alcuni
pazienti, inizialmente qualificate come
concussioni e alla base del suo arresto, il 27
settembre 2012. Con Macchiarini vanno a
giudizio quattro medici e una caposala.
Prosciolti invece con formula piena l' ex
direttore generale di Careggi Valtere
Giovannini e l' ex direttore sanitario Valerio Del
Ministro.
SEGUE A PAGINA IV.
FRANCA SELVATICI
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La Repubblica (ed.
Firenze)
Anaao Toscana
Peculato e abuso Macchiarini sarà processato con
altri 4 medici
A giudizio anche una caposala Cadono le accuse più gravi.
DALLA PRIMA DI CRONACA CON GRANDE
soddisfazione degli avvocati Michele
Andreano e Francesco Bevacqua, si
ridimensiona drasticamente l' inchiesta sullo
sfortunato rapporto fra Paolo Macchiarini e il
policlinico di Careggi, dove il chirurgo ha
operato fra il 2009 e il 2012, chiamato da
Enrico Rossi p e r c h é c r e a s s e u n c e n t r o
europeo di ricerca sui trapianti .
Arrestato per concussione, accusato di aver
profittato delle drammatiche condizioni di
alcuni pazienti per proporre loro interventi
costosissimi, ritenuto più attaccato al
portafoglio che all' etica professionale, oggi
Macchiarini opera all' estero. Intanto l'
inchiesta a suo carico si è sgonfiata. Ieri il
giudice Francesco Bagnai ha prosciolto sia lui
che due suoi collaboratori da tutte le accuse di
truffa, in origine qualificate come concussioni.
Per contro il giudice ha ritenuto necessario il
vaglio dibattimentale per due episodi di
peculato (Macchiarini avrebbe trattenuto per
sé la quota spettante a Careggi per alcuni
interventi in libera professione), e per falso e
abuso d' ufficio (slittamento dei pazienti nelle
liste operatorie, falsa attestazione della sua
presenza in sala, indicazioni "gonfiate" sulla
complessità degli interventi).
Con lui vanno a giudizio i medici Massimo Jaus, Alessandro Gonfiotti, Fabio Mannini e Pasquale Rulli e
la caposala Aida Chiti (difesa dagli avvocati Filippo Cei ed Elvira Supino, ora è accusata solo di abuso
d' ufficio). Completamente prosciolti l' ex direttore generale di Careggi Valtere Giovannini e l ' e x
direttore sanitario Valerio Del Ministro, accusati di omissione di atti d' ufficio e abuso d' ufficio per non
aver vigilato sulla attività di Macchiarini. Accusa vivamente confutata dagli avvocati Gaetano Viciconte a
Paolo Stolzi. Alla luce del proscioglimento appare quantomeno intempestiva la decisione del direttore
generale dell' azienda Careggi Monica Calamai di costituirsi parte civile contro il suo predecessore e l'
altro dirigente.
Careggi, con l' avvocato Francesco Maresca, resta parte civile contro Macchiarini e gli altri rinviati a
giudizio.
©RIPRODUZIONE RISERVATA IL CHIRURGO Paolo Macchiarini (nella foto) è stato rinviato a giudizio,
ma le accuse più gravi contro di lui sono cadute.
FRANCA SELVATICI
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