Scarica la versione in
Transcript
Scarica la versione in
ANAAO TOSCANA Mercoledì, 13 maggio 2015 ANAAO TOSCANA Mercoledì, 13 maggio 2015 Anaao Toscana 13/05/2015 Corriere Fiorentino Pagina 1 [email protected] IL MORBO DELLE FAMIGLIE 13/05/2015 Corriere Fiorentino Pagina 6 3 Premiato il servizio «Prelievo amico» 13/05/2015 Corriere Fiorentino Pagina 6 Processo per il chirurgo Macchiarini 13/05/2015 Corriere Fiorentino Pagina 11 Prato Bimba morta dopo il parto, indagati medici e infermieri 13/05/2015 Il Tirreno (ed. Cecina) Pagina 14 Rossi: «Sul pronto soccorso bisogna intervenire» 13/05/2015 Il Tirreno (ed. Cecina) Pagina 17 Cardiologo chiede i dati sulla mortalità 13/05/2015 Il Tirreno (ed. Cecina) Pagina 17 Il punto dell' asl 6 13/05/2015 Il Tirreno (ed. Grosseto) Pagina 17 Lavori all' ospedale in corso anche in questa settimana 13/05/2015 Il Tirreno (ed. Grosseto) Pagina 18 «Poveri infermieri e medici» 13/05/2015 Il Tirreno (ed. Lucca) Pagina 19 S. Luca, più posti per le auto dei disabili 13/05/2015 Il Tirreno (ed. Lucca) Pagina 19 Trapiantato all' ospedale di Cisanello il fegato donato da un lucchese 13/05/2015 Il Tirreno (ed. MassaCarrara) Pagina 15 Ginecologia, un reparto da record 13/05/2015 Il Tirreno (ed. MassaCarrara) Pagina 15 Aspetta ore, ma il medico non c' è 13/05/2015 Il Tirreno (ed. MassaCarrara) Pagina 15 Noto avvocato di New York operato a Massa 13/05/2015 Il Tirreno (ed. MassaCarrara) Pagina 20 Ambulatorio Lilt: visita gratuita di urologia 13/05/2015 Il Tirreno (ed. PiombinoElba) Pagina 14 Collegio sindacale, una selezione 13/05/2015 Il Tirreno (ed. PiombinoElba) Pagina 14 Aperto uno sportello di prenotazione 13/05/2015 Il Tirreno (ed. PiombinoElba) Pagina 17 Venerdì a Suvereto prevenzione contro il melanoma 13/05/2015 Il Tirreno (ed. PiombinoElba) Pagina 27 Medici e pediatri in sciopero 13/05/2015 Il Tirreno (ed. Pisa) Pagina 20 Tavola rotonda dedicata al futuro della sanità 13/05/2015 Il Tirreno (ed. PistoiaMontecatini) Pagina 15 Morì a 4 anni, condannata la pediatra 13/05/2015 Il Tirreno (ed. PistoiaMontecatini) Pagina 15 «Perché nessuna indagine dell' Asl?» 13/05/2015 Il Tirreno (ed. PistoiaMontecatini) Pagina 15 Casa della salute l' Asl ha fiducia nei magistrati 13/05/2015 Il Tirreno (ed. PistoiaMontecatini) Pagina 20 I parti delle straniere al Cosma e Damiano 13/05/2015 Il Tirreno (ed. PistoiaMontecatini) Pagina 21 «Assunto un nuovo dirigente che graverà sul bilancio dell'... 13/05/2015 Il Tirreno (ed. PistoiaMontecatini) Pagina 22 «Pronto soccorso al collasso» 13/05/2015 Il Tirreno (ed. PistoiaMontecatini) Pagina 22 «Sanità e aeroporto scelte indegne» 13/05/2015 Il Tirreno (ed. PistoiaMontecatini) Pagina 23 Neonata morta al "Santo Stefano" Cinque gli indagati 13/05/2015 Il Tirreno (ed. PistoiaMontecatini) Pagina 24 Condizionatore spento, disagi in ospedale 13/05/2015 Il Tirreno (ed. Pontedera) Pagina 11 Martedì lo sciopero di medici e pediatri 13/05/2015 Il Tirreno (ed. Pontedera) Pagina 11 Liste d' attesa aggiustate A giudizio Macchiarini 13/05/2015 Il Tirreno (ed. Pontedera) Pagina 11 Sanità smantellata, partono gli esposti alla magistratura 13/05/2015 Il Tirreno (ed. Pontedera) Pagina 23 Sostegni (Pd) scommette sulla sanità Incontri al via 13/05/2015 La Nazione (ed. Arezzo) Pagina 6 Caso Macrì, ancora suspense sull' interdizione decisa dal Gip 1 Valentina Marotta 4 6 7 8 10 11 12 13 15 16 18 19 20 21 22 23 24 25 26 28 29 30 32 33 34 35 37 38 39 41 43 44 13/05/2015 La Nazione (ed. Arezzo) Pagina 17 45 Servizi della sanità, bagarre Bernardini va all' attacco... 13/05/2015 La Nazione (ed. Empoli) Pagina 5 46 Infermiera ferita dalla porta impazzita Due condanne, assolto ex direttore... 13/05/2015 La Nazione (ed. Empoli) Pagina 5 47 Liste d'attesa, qualcosa si muove C'è un bando per radiologia 13/05/2015 La Nazione (ed. Empoli) Pagina 16 48 ALLA PIAZZETTA DEGLI ARTISTI DELL' OSPEDALE SAN GIUSEPPE CINZIA GIUNTOLI... 13/05/2015 La Nazione (ed. Grosseto) Pagina 8 49 «Infermieri dimenticati: eppure sono una risorsa del sistema... 13/05/2015 La Nazione (ed. Livorno) Pagina 9 50 «Pronto soccorso in emergenza Qui bisogna intervenire subito» 13/05/2015 La Nazione (ed. Livorno) Pagina 17 51 «La catena del soccorso ha funzionato perfettamente per il livello... 13/05/2015 La Nazione (ed. Lucca) Pagina 6 52 Anche due ex ministriper sostenere la Carmassi 13/05/2015 La Nazione (ed. Lucca) Pagina 6 53 Baccelli (Pd) si confronta con l' Ordine dei medici 13/05/2015 La Nazione (ed. Lucca) Pagina 13 54 Comune, Asl e associazioni invalidi a confronto sulla sosta al... 13/05/2015 La Nazione (ed. Massa Carrara) Pagina 8 FRANCO ANTONIO «Ostetricia è un fiore all' occhiello» 13/05/2015 La Nazione (ed. Massa Carrara) Pagina 12 56 Lazzari ringrazia l' Opa «Un' eccellenza da valorizzare» 13/05/2015 La Nazione (ed. PistoiaMontecatini) 57 Bimba morì al Ceppo. Condannata a un anno la pediatra 13/05/2015 La Nazione (ed. Prato) Pagina 4 LAURA NATOLI Neonata morta dopo il partoIndagati nove tra medici e ostetriche 13/05/2015 La Nazione (ed. Prato) Pagina 5 LAURA NATOLI Il padre distrutto dal dolore «Non l' ho mai sentita piangere» 13/05/2015 La Nazione (ed. Prato) Pagina 5 13/05/2015 La Nazione (ed. Prato) Pagina 12 FRANCA SELVATICI Non truffò i pazienti ma Macchiarini verrà processato Peculato e abuso Macchiarini sarà processato con altri 4 medici 61 64 Aerei sulla testa, ospedale inadatto, Met declassato Lamioni e Cenni:... 13/05/2015 La Repubblica (ed. Firenze) Pagina 4 59 63 Intanto l' Asl assume manager 13/05/2015 La Repubblica (ed. Firenze) Pagina 1 55 FRANCA SELVATICI 65 66 13 maggio 2015 Pagina 1 Corriere Fiorentino Anaao Toscana Alzheimer. IL MORBO DELLE FAMIGLIE Sono circa novanta mila i toscani che già stanno vivendo o che sono destinati a vivere senza se stessi, depauperati dei propri pensieri, della propria volontà, della memoria, di ricordi e della propria dignità. E nemmeno un terzo di loro ha avuto a che fare con i servizi di assistenza messi a disposizione da Asl e Regione: le Rsa, i centri diurni, la fisioterapia, le pensioni. Sono tanti i motivi che stanno alla base dell' isolamento di pazienti e famiglie: le rette delle case di cura costano a Comuni e aziende sanitarie; ai parenti del malato arrivano spesso poche informazioni (e un po' è pure colpa nostra) anche se ogni dieci minuti un italiano si ammala di Alzheimer e solo in Toscana i casi aumentano al ritmo di nove mila l' anno. Dentro a questa cornice poi ci sta che l' Alzheimer è una malattia infida, che non si fa riconoscere, che rende difficile la diagnosi precoce, l' unico modo per cercare di rallentare la discesa nell' oblio della mente. In un bellissimo, quanto sottovalutato film di qualche anno fa, «Una sconfinata giovinezza», il regista Pupi Avati descrive l' Alzheimer come «il morbo dei parenti, non dei malati». Valentina Marotta e Lisa Baracchi sul giornale di domenica e di ieri hanno raccontato due storie emblematiche. Tragedie di amore e di isolamento. Di mariti, mogli e figli che decidono di accompagnare il proprio caro lungo l' irrefrenabile discesa nei labirinti della sua mente. La Toscana sta cercando attraverso sperimentazioni l' apertura di nuovi centri diurni e servizi di sostegno di far fronte a una crescente emergenza. Ma non basta. Perché l' assistenza a chi soffre di Alzheimer (e altre malattie degenerative), il sostegno ai familiari, deve essere in assoluto una delle priorità di chi fa politica e informazione. Qualche annuncio in meno, qualche firma o taglio del nastro in meno, più proposte (coinvolgere in maniera più strutturale il privato sociale?) e impegni. In tanti racconti di familiari o associazioni di malati di Alzheimer (come Aima) i problemi a cui lo Stato, la Regione e le Asl dovrebbero far fronte sono diversi e noi cerchiamo di rimetterli tutti in fila: liste di attesa lunghe per la prima diagnosi; la necessità di una maggiore informazione a famiglie e medici di base sull' importanza della diagnosi precoce; l' orientamento e il tutoraggio per i parenti del malato che spesso in caso di aggravamento non sanno a chi rivolgersi se non ai pronto soccorso; l' aumento di centri specializzati. Un malato nuovo ogni dieci minuti. Il tempo è davvero scaduto. [email protected]. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 1 13 maggio 2015 Pagina 1 < Segue Corriere Fiorentino Anaao Toscana [email protected] Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 13 maggio 2015 Pagina 6 Corriere Fiorentino Anaao Toscana careggi. Premiato il servizio «Prelievo amico» Grazie al servizio «Prelievo amico» che consente di fissare online data e ora del prelievo senza dover attendere in fila, l' azienda di Careggi si è aggiudicata l' edizione 2015 di «Innovazione Ict in Sanità» della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (FIASO) che premia l' utilizzo innovativo delle applicazioni tecnologiche in sanità. Cinquanta le aziende candidate, ma ha prevalso Careggi: «Un premio che ci gratifica», dice il dg Monica Calamai. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 13 maggio 2015 Pagina 6 Corriere Fiorentino Anaao Toscana Processo per il chirurgo Macchiarini Rinviato a giudizio assieme ad altri 5. Cade l' accusa di truffa. Prosciolti gli ex vertici di Careggi. Era arrivato a Firenze con la fama di essere il mago dei trapianti di trachea. Perché il chirurgo Paolo Macchiarini potesse operare a Careggi, anche l' allora assessore regionale alla sanità Enrico Rossi aveva fatto i salti mortali. Poi l' arresto, 19 giorni trascorsi ai domiciliari, con l' accusa di essere un professionista senza scrupoli, capace di ingannare persone malate per indurle a farsi operare, a pagamento, in strutture private con il pretesto di evitare i tempi lunghi di attesa. Non solo. Per la Procura aveva manipolato con alcuni collaboratori le liste d' attesa per avvantaggiare alcuni pazienti rispetto ad altri. Dopo la scarcerazione il medico, difeso dagli avvocati Francesco Bevacqua e Luigi Andronio, ha abbandonato l' Italia (oggi lavora perlopiù in Russia). Anche ieri, non era nell' aula 8 del tribunale quando il gip Francesco Bagnai ha letto il provvedimento con il quale lo ha rinviato a giudizio per peculato, abuso d' ufficio, falso e occultamento di atti. Per lui e altri 5 sanitari di Careggi (difesi tra gli altri dagli avvocati Filippo Cei, Elvira Supino, Massimo Megli) il processo si aprirà l' 8 gennaio 2016. Si tratta di Alessandro Gonfiotti, Fabio Mannini e Pasquale Rulli, il dirigente medico Massimo Jaus, la caposala Aida Chiti. Macchiarini è stato invece assolto per non aver commesso il fatto dall' accusa di truffa e da una contestazione di peculato. Assolti anche gli ex dirigenti di Careggi, Valerio Del Ministro e Valtere Giovannini, attuale dirigente dell' assessorato toscano alla salute, ai quali la procura aveva contestato il reato di abuso d' ufficio e omissione di atti d' ufficio. I due avrebbero lasciato mano libera al presunto «mago dei trapianti» e ai suoi collaboratori di gestire le liste di attesa. Dopo oltre un anno dall' inizio dell' udienza preliminare, cadono le accuse di truffa. «Sono amareggiato per la conclusione dell' inchiesta dice l' avvocato Pasquale De Luca, che assiste la vedova di un paziente che si era affidato alle cure di Macchiarini Ho perso una battaglia ma non la guerra per ottenere giustizia. Adesso aspetto di leggere la motivazione e non escludo il ricorso in Cassazione». Fu la signora a far partire le indagini nel 2010. Da tempo il marito aveva un tumore ai reni e le metastasi avevano invaso cervello e polmone. «Avevano detto che lui era l' unico a poter salvare mio marito», spiegò agli inquirenti. Fu sempre lei a registrare di nascosto un colloquio con il chirurgo e a consegnare l' incisione agli inquirenti. Per le Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 4 13 maggio 2015 Pagina 6 < Segue Corriere Fiorentino Anaao Toscana accuse, il medico le avrebbe proposto di fare operare il marito in Germania per la rimozione di alcune metastasi al cervello e solo successivamente avrebbe eliminato, con un secondo intervento, quella al polmone. Operazioni del costo di 150 mila euro. Ma poi, di quel passaggio di denaro, secondo Bocciolini, non si è trovata traccia. Per questo lo stesso pm Bocciolini in udienza aveva sollecitato il proscioglimento di Macchiarini per sei (dei nove) episodi per i quali aveva già chiesto e ottenuto la derubricazione del titolo di reato da concussione a truffa aggravata. «Sono a disagio per questa inchiesta», avrebbe detto in udienza il pm, che ha ereditato un mole di indagini così complesse da ben due pm: Luciana Singlitico, trasferita in Corte d' appello, e poi Giuseppe Soresina, andato in pensione. Entrambi, forse non a caso, elogiati per il lavoro svolto dall' avvocato De Luca che assiste la principale accusatrice. Bocciolini poi aveva chiesto il processo per gli altri capi d' accusa: alcuni episodi di truffa, peculato, abuso d' ufficio e falso. Fatti che raccontavano di manipolazione delle liste d' attesa per favorire alcuni pazienti con il pretesto che si trattasse di urgenze e di eseguire interventi in intramoenia senza versare il corrispettivo a Careggi o far figurare Macchiarini in sala operatoria anche quando non era lui a operare. Ma il gip Bagnai ha stupito tutti, ridimensionando l' accusa più odiosa per un medico (l' aver approfittato come scrissero i pm «di persone malate e fragili sotto il profilo psicologico»), ma non i reati per i quali il chirurgo rischia comunque una pena più grave. Valentina Marotta. Valentina Marotta Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 13 maggio 2015 Pagina 11 Corriere Fiorentino Anaao Toscana Prato Bimba morta dopo il parto, indagati medici e infermieri PRATO La Procura di Prato ha iscritto sul registro degli indagati cinque persone, accusate del il reato di omicidio colposo in relazione alla morte di una neonata avvenuta domenica mattina all' ospedale Santo Stefano. Il decesso della bambina, figlia di una coppia di italiani, sarebbe avvenuto qualche ora dopo il parto. Il padre della neonata ha immediatamente sporto denuncia ai carabinieri, dove si è recato nella stessa giornata di domenica. Gli indagati sono due infermieri, due medici e un' ostetrica. L' autopsia della piccola, disposta dalla Procura pratese, è stata effettuata ieri pomeriggio dal medico legale; nei prossimi giorni sarà possibile conoscere le risultanze utili alle indagini. Anche l' Asl numero 4 di Prato ha convocato la sua unità di crisi e avviato un' indagine interna all' azienda. (Gi.Be.) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 13 maggio 2015 Pagina 14 Il Tirreno (ed. Cecina) Anaao Toscana L' INCONTRo ALLA MAFFI. Rossi: «Sul pronto soccorso bisogna intervenire» CECINA Non entra nel merito dell' organizzazione. Ritiene la proposta avanzata dai sindaci di un ospedale su due presidi (Cecina e Piombino) "interessante" e afferma che sulla situazione del pronto soccorso del nostro ospedale "bisogna intervenire". «Occorre fare di più, indubbiamente dice il governatore ho raccolto le segnalazioni e le sollecitazioni durante i miei incontri in zona e per un pronto soccorso che soprattutto in estate cresce bisogna siano trovate soluzioni». Non entra nel merito Enrico Rossi i e r i impegnato nel tour elettorale coi dipendenti della Fondazione Casa Maffi a San Pietro in Palazzi ma prova a raffreddare il termometro dell' opinione pubblica sullo stato in cui versa la sanità locale. A partire dai timori avanzati da più parti di tagli (attività chirurgica ed ortopedica) e di ridimensionamento dell' ospedale cittadino. «Voglio rassicurare che decisioni in questa fase non vengono prese. E' in corso un progetto di riorganizzazione con i dipartimenti interaziendali ma mi sento di dire che non sono da paventare chiusure». Quanto all' unione CecinaPiombino, l' ha giudicata interessante. «Ho nominato Majno ha detto Rossi responsabile dell' area vasta Nord Ovest, avrà il compito anche di raccogliere le istanze delle istituzioni locali». Dopo l' incontro i sindaci di Cecina e Rosignano hanno aggiunto: «Abbiamo assicurazioni che non ci saranno interventi in questo momento. Dopo le elezioni convocheremo i consigli comunali dei comuni della Bvc per fare il punto sul nostro progetto dell' ospedale unico». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7 13 maggio 2015 Pagina 17 Il Tirreno (ed. Cecina) Anaao Toscana Cardiologo chiede i dati sulla mortalità saNITàClaudio Marabotti, noto professionista, scrive al sindaco: «Serve un' analisi statistica sul mesotelioma e altri tumori» ROSIGNANO Dopo la pubblicazione sui dati epidemiologici relativi alle cause di morte nel territorio comunale, il dottor Claudio Marabotti, noto cardiologo in servizio presso l' ospedale di Cecina nonché ricercatore associato dell' Istituto di Fisiologia Clinica Cnr e docente della Scuola Superiore sant' Anna di Pisa, chiede al sindaco Alessandro Franchi alcuni chiarimenti e auspica che si faccia luce sul problema anche attraverso un' analisi statistica inferenziale relativa ai dati di mortalità causati da mesotelioma e da altre tipologie di tumori. Lo chiede attraverso una lettera pubblica rivolta a Franchi in qualità di «massima autorità sanitaria del nostro comune» come scrive lo stesso medico. Marabotti inizia da una dolorosa esperienza personale: la morte del padre causata da mesotelioma pleurico. «A fine 2014 scrive il cardiologo ho analizzato i dati epidemiologici sulle cause di morte nella nostra zona e, nel mare di cifre che raffrontano l' incidenza di patologie osservate qui rispetto alle medie italiane, mi sono balzati agli occhi alcuni dati». Per quanto concerne il mesotelioma: «nel nostro Comune c' è un eccesso marcatissimo di casi di mesotelioma pleurico. Si parla di una incidenza di oltre il 300 per cento rispetto all' atteso, cioè oltre tre volte l' incidenza media italiana, sia per i maschi, sia per le femmine. In dieci anni ci sono stati 16 morti per mesotelioma pleurico in più rispetto all' attesa». Marabotti sottolinea anche dati aggiuntivi su questo tema. «ll mesotelioma è un tumore amiantocorrelato. Il fatto che anche le donne, tradizionalmente meno esposte professionalmente agli inquinanti industriali, siano maggiormente colpite può indicare un possibile inquinamento da amianto di tipo ambientale (quindi non solo legato alla esposizione professionale industriale)». Inoltre, secondo il medico: «I dati sulla maggiore incidenza di mesotelioma sono estremamente solidi, perché l' incidenza di questa malattia è notevolmente più alta in tutta la Asl 6 (il 250% nei maschi ed il 190% nelle femmine) verosimilmente per la presenza di altre zone industriali, come i cantieri e le raffinerie a Livorno e le acciaierie a Piombino). Ma i dati di Rosignano, dove la fabbrica Solvay rappresenta una fonte potenziale di inquinamento da amianto, sono marcatamente più alti rispetto a quelli medi dell' Asl». Per quanto riguarda gli altri tumori, Marabotti prosegue: «Nel nostro Comune è stata registrata una mortalità superiore alle attese anche per altri tumori: linfomi nonHodgkin (20% di incidenza in più rispetto alle attese), tumori della mammella (15% in più rispetto alle attese). Anche l' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 8 13 maggio 2015 Pagina 17 < Segue Il Tirreno (ed. Cecina) Anaao Toscana eccesso di mortalità per tumore della mammella appare un dato verosimilmente solido, perché si ripete anche nei comuni vicini (Cecina), nella zona Bassa val di Cecina e nell' intera Asl 6. I dati del comune di Rosignano sono però, ancora una volta, i più alti». Ma non ci sono solo le malattie neoplastiche. «La mortalità per malattie cardiovascolari continua il medico nella lettera rivolta al sindaco è risultata maggiore nel nostro Comune, in quello di Cecina, nella zona Bassa val di Cecina e nell' intera Asl6. Anche le malattie cardiovascolari possono essere correlate all' inquinamento ambientale prosegue perché molte sostanze inquinanti possono danneggiare la parete delle arterie, dando inizio ai processi di degenerazione che hanno, come conseguenze finali, infarti ed ictus. Come per il tumore alla mammella, il fatto che l' incidenza sia maggiore in tutte le zone campionate dice Marabotti rende il dato solido e probabilmente non legato a fluttuazioni statistiche casuali. Qui le percentuali di eccesso sono più basse (dall' 1% al 13% rispetto alle attese), ma le malattie cardiovascolari sono talmente comuni che anche piccoli scostamenti determinano grandi numeri in termini di morti in eccesso. Nell' intera Asl 6, queste percentuali di scostamento rispetto alle attese determinano un eccesso di oltre 1500 morti in 10 anni. È ovvio prosegue che da queste cifre "grezze" non si può trarre alcuna conclusione, in quanto le variazioni potrebbero essere frutto del caso. Però bisogna chiarire, e bisogna farlo presto». Per chiarire, secondo il cardiologo, ci vuole un' analisi statistica inferenziale, che risponda a questa semplice ma fondamentale domanda: «gli eccessi di mortalità sopra evidenziati sono compatibili con il caso? Una risposta negativa, cioè se le variazioni non potessero ragionevolmente essere imputate al caso prosegue il cardiologo significherebbe che l' ambiente del nostro Comune espone gli abitanti al rischio di contrarre malattie gravi, spesso mortali; una situazione non dissimile a quella della terra dei fuochi della Campania o dell' area intorno all' Ilva di Taranto». «Non so termina se un simile approfondimento (per cui servono pochi giorni di lavoro da parte di un esperto in biostatistica) sia stato fatto; dal 23 gennaio, data dell' incontro con il direttore generale Asl, non ho più avuto notizie in merito da parte degli organi di informazione». Claudio Marabotti conclude la sua lettera chiedendo al sindaco «di chiarire cosa è stato fatto finora e cosa verrà fatto nel prossimo futuro». A seguire, i cordiali saluti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 13 maggio 2015 Pagina 17 Il Tirreno (ed. Cecina) Anaao Toscana Il punto dell' asl 6 yy«In Bassa Val di Cecina la mortalità legata a tumori è più bassa rispetto alla media Toscana». Questa la rassicurazione che lo scorso 23 gennaio, davanti alla quarta e quinta commissione consiliare di Rosignano, arrivata direttamente dal direttore dell' Asl 6 Eugenio Porfido, che ha esposto i dati epidemiologici della zona. Certo, a fronte di questo dato confortante, in quell' occasione ne è emerso uno negativo: i decessi per mesotelioma (tumore asbesto correlato) nel territorio di Rosignano risultano «superiore alla mortalità regionale, in modo statisticamente significativo», come era scritto nella relazione che Porfido ha esposto alle commissioni congiunte. Nella stessa relazione elaborata dall' azienda sanitaria si legge che, per quanto riguarda il campione maschile, risultano nel decennio 20012010, 18 decessi a fronte dei 6 attesi, mentre per il campione femminile i decessi sono stati 6 a fronte dei 2 attesi. Che la mortalità legata a mesotelioma sia più elevata che altrove pare quindi evidente anche dai numeri forniti dall' Asl 6. Proprio da questa considerazione parte la richiesta del dottor Claudio Marabotti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 10 13 maggio 2015 Pagina 17 Il Tirreno (ed. Grosseto) Anaao Toscana Lavori all' ospedale in corso anche in questa settimana GROSSETO Proseguono i lavori di ristrutturazione al piano di ingresso principale dell' ospedale Misericordia di Grosseto. Per tutta questa settimana annuncia la Asl 9 e fino all' inizio della prossima, in particolare, sarà interessato dal cantiere il lotto che comprende l' area della portineria. Per raggiungere le altre zone dell' ospedale, gli ascensori e le scale che conducono ai piani superiori e inferiori, sono stati individuati e opportunamente segnalati diversi percorsi alternativi. I lavori, che riguardano il rifacimento del controsoffitto e degli impianti di illuminazione, sono iniziati lo scorso aprile e andranno avanti fino alla prossima estate. La Asl 9 spiega che per limitare il più possibile il disagio ai cittadini, infatti, sono stati divisi in vari passaggi frazionati, in modo da interferire il minimo possibile con la normale attività ospedaliera e con i flussi quotidiani degli utenti e dei familiari dei ricoverati. L' azienda sanitaria si scusa comunque con i cittadini per gli eventuali disagi legati ad interventi, che sono comunque necessari al miglioramento complessivo della struttura ospedaliera. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11 13 maggio 2015 Pagina 18 Il Tirreno (ed. Grosseto) Anaao Toscana regionali/gimignani (forza italia) «Poveri infermieri e medici» Tagli, mancanza di personale e condizioni di sicurezza carenti. GROSSETO Cristina Gimignani, candidata Forza Italia consiglio regionale, osserva: «Si celebra oggi la giornata internazionale dell' infermiere. Che in un quadro di sprechi e disfunzioni come quello della sanità Toscana, porta a interrogarsi sulla centralità dell' individuo a vantaggio degli apparati». Gimignani critica il definanziamento che ha portato a «grossi tagli, dove il personale , anziché essere valorizzato, è visto come una spesa e non come un valore». Nell' Europa del nord: «Ci sono 8 infermieri per un medico e qui solo 2. Si parla di sostituire il personale infermieristico con operatori socio sanitari generici. Nessuno dice che, la fuga all' estero, riguarda anche il comparto infermieristico. Per non parlare dei medici, che hanno iniziato l' esodo già anni fa». La candidata ricorda che «ci chiamano ' Toscana minore'. E' evidente che la 'maggiore', è talmente rossa di vergogna che non ha più niente da dire... In campagna elettorale, la sinistra si riempie la bocca con la difesa dei piccoli ospedali, ma questa battaglia a Palazzo Panciatichi, è stata portata avanti dal gruppo diForza Italia». E poi una chiusura centrata sul nostro ospedale: «Per non parlare delle condizioni di sicurezza in cui medici e infermieri sono costretti a operare. Le condizioni del parcheggio dell' ospedale della Misericordia, per esempio, ostaggio di 'lavoratori abusivi', e' sotto gli occhi di tutti. Ma nessuno sembra preoccuparsene. Salvo cittadini e operatori di settore, vittime di una politica che non ha più tempo per nessuno». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12 13 maggio 2015 Pagina 19 Il Tirreno (ed. Lucca) Anaao Toscana S. Luca, più posti per le auto dei disabili Chi non trova spazio nelle aree riservate può parcheggiare il veicolo anche negli stalli blu senza dover pagare il biglietto LUCCA Gli invalidi che devono recarsi all' ospedale San Luca e trovano occupati gli spazi loro riservati, possono lasciare le loro auto anche negli stalli blu senza dover pagare all' uscita dai parcheggi dell' Apcoa. Lo afferma l' Asl 2 dopo un incontro con il Comune e i rappresentanti delle associazioni dei disabili. Erano presenti l' assessore ai trasporti Francesca Pierotti, l' assessore alle pari opportunità Ilaria Vietina, rappresentanti d e l l a p o l i z i a m u n i c i p a l e e d e l l ' Asl, i l presidente Uici Massimo Diodati, il presidente Anmic Salvatore Piliero, il presidente Anmil Max Mallegni, la vice presidente Anffas Nina Zanetti Chierici. Nel perimetro ospedaliero i posti auto gratuiti a disposizione dei disabili sono presenti sia nei parcheggi a pagamento (per un totale di 11 tra parcheggio 1 e parcheggio 2) sia in quelli dedicati ai dipendenti (per un totale di 7 tra P3 e P4, in questo caso riservati in particolare ai dipendenti disabili) e sono localizzati sempre nelle immediate vicinanze dei vari ingressi della struttura. Tutti i posti auto per disabili sono gratuiti, anche quelli localizzati nei parcheggi a pagamento; per usufruire gratuitamente dei parcheggi è necessario ritirare il biglietto all' ingresso, poi al momento dell' uscita si deve suonare al citofono (risponde il call center del gestore dei parcheggi, attivo 24 ore su 24) posto all' uscita e mostrare alla videocamera la propria tessera attestante l' invalidità. Se gli stalli dedicati sono tutti occupati si possono utilizzare gratuitamente anche gli stalli "blu", con le stesse modalità. Inoltre sono stati individuati nuovi posti auto dedicati (per un totale di 19, ma dedicati a tutti i soggetti autorizzati, non solo disabili) situati lateralmente (a sinistra guardando l' ingresso principale zona Radiologia) che permettono anche la sosta e lo scarico dei soggetti disabili per l' accesso laterale ai principali servizi dell' ospedale, protetto anche da una tettoia, evitando la sosta non autorizzata davanti all' ingresso principale. Per usufruire di tale parcheggio laterale e dell' accesso all' interno dell' ospedale basta qualificarsi al citofono presente sulla sbarra d' ingresso che verrà aperta dal personale della portineria. Questa già ampia dotazione di spazi verrà potenziata con la creazione di due ulteriori posti auto dedicati situati vicino all' ingresso del Pronto Soccorso. Verrà inoltre resa ancora più chiara la segnaletica per i portatori di handicap, con indicazioni di facile lettura sulle varie possibilità di sosta all' interno del perimetro ospedaliero e su come raggiungere i parcheggi dedicati. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 13 13 maggio 2015 Pagina 19 < Segue Il Tirreno (ed. Lucca) Anaao Toscana Per giovedì alle ore 16.30 è in programma al "San Luca" un sopralluogo di Comune e Associazioni, insieme ai responsabili dell' Azienda sanitaria, per vedere insieme lo stato di attuazione di queste ulteriori misure di miglioramento. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14 13 maggio 2015 Pagina 19 Il Tirreno (ed. Lucca) Anaao Toscana SOLIDARIETÀ Trapiantato all' ospedale di Cisanello il fegato donato da un lucchese Una donazione di organi sul territorio dell' Asl 2 ha permesso di far eseguire un trapianto di fegato a Pisa. Il trapianto è bene evidenziarlo è possibile solo se c' è una donazione. Questo significa che da un decesso inevitabile può nascere una nuova vita ed è ciò che è accaduto nei giorni scorsi a Lucca: ancora una volta, grazie al lavoro di un grande numero di persone e alla disponibilità, fiducia e generosità dei familiari, è stato possibile prelevare il fegato di un uomo di 71 anni, e trapiantarlo a Cisanello ad un' altra persona di 51 anni in lista d' attesa per l' intervento.L' Asl 2 r i n g r a z i a , q u i n d i , q u e s t a f a m i g l i a lucchese perché con il suo gesto ha avuto inizio tutto il percorso che ha portato ad una nuova opportunità di vita per un paziente in estrema difficoltà. L' Asl 2 ricorda ancora che, chi non l' avesse già fatto, può fare la propria"Dichiarazione di volontà" , ossia manifestare il proprio pensiero riguardo alla donazione di organi e tessuti dopo la morte. Questa scelta, sia in positivo che in negativo, può essere fare effettuata o presso gli uffici del proprio Comune rinnovando la carta di identità, oppure presso la Cittadella della Salute di "Campo di Marte, all' ufficio del Coordinamento Donazioni (il numero telefonico è 0583/449690). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15 13 maggio 2015 Pagina 15 Il Tirreno (ed. Massa Carrara) Anaao Toscana Ginecologia, un reparto da record 1.700 nascite, pazienti da fuori provincia e solo il 25% di cesarei. Il primario: la chirurgia è l' ultima ratio. di Melania Carnevali wMASSA Circa 1.700 parti l' anno, di cui 60 di donne provenienti dalla Versilia e 400 da La Spezia. Solo il 25% di tagli cesari, contro una media nazionale del 38%. E solo il 10% di episiotomie (taglio praticato per allargare il canale del parto, un tempo considerato un aiuto e oggi derubricata da una parte della comunità scientifica alla voce "dannosa, tranne in rari casi", ndr) contro una media nazionale che si aggira attorno al 40. Numeri che parlano di una eccellenza tutta apuana: il dipartimento materno infantile, reparto guidato da Antonio Ragusa, che a novembre traslocherà dall' ospedale del cuore Pasquinucci al nuovo ospedale delle Apuane, in viale Mattei. Una realtà forse anche un po' in controtendenza rispetto al panorama sociale contemporaneo in cui il parto si è trasformato a tutti gli effetti in un' operazione chirurgica. Sull' onda della cultura dominante del "tutto e subito", anche partorire doveva diventare facile, veloce e indolore, come dimostra la sempre maggior richiesta da parte delle donne del taglio cesareo. In Campania, ad esempio, l' 80 % dei parti è così, chirurgico: «Praticamente hanno cambiato il modo di partorire spiega Ragusa non si partorisce più naturalmente». Il reparto di ostetricia e ginecologia apuano cerca di opporsi a questa tendenza e di invertirla per ritrovare quella «poesia del parto naturale» (come l' ha definita Paola Bay, ginecologa) ma anche, e soprattutto, per aumentare la sicurezza. Perché qui ci si scontra con uno dei primi grandi luoghi comuni che gravitano intorno alla gravidanza: «Intendiamoci: menomale che c' è (il cesareo, ndr) chiarisce il primario Ci permette di salvare molte vite, ma deve essere l' ultima ratio, non la prima. Il taglio cesareo può essere, infatti, pericoloso per le successive gravidanze, contrariamente a quanto si può credere: aumenta la possibilità di gravidanza extrauterina, di placenta previa e di tante altre complicazioni». Per questo l' équipe guidata da Ragusa cerca di evitare, quando possibile, l' operazione chirurgica. Da qui i dati sul reparto apuano: si parla di appena il 5% di parti operativi (i parti che si concludono con l' uso di forcipe o ventosa), ben al di sotto della media nazionale, e di nessun caso di isterectomia (asportazione dell' utero) negli ultimi due anni, mentre, giusto per fare qualche esempio, negli Stati Uniti accade una volta ogni 800 parti e una volta ogni 1.200 a Milano. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 16 13 maggio 2015 Pagina 15 < Segue Il Tirreno (ed. Massa Carrara) Anaao Toscana Dati che si integrano con quelli regionali sulla mortalità delle donne durante il parto: 7 ogni 100.000, contro le 28 ogni 100.000 in Sicilia e le 13 ogni 100.000 in Italia. «È vero che "tiriamo fino all' ultimo" prima di fare un cesareo spiega la Bay ma lo facciamo consapevolmente, senza mettere a rischio la vita della donna e del figlio». E il sogno del reparto, o meglio del primario, è quello di «ridurre al minimo l' intervento medico per far sembrare il parto in ospedale simile a quello in casa, mantenendo però il livello massimo di sicurezza». Poi, c' è l' allattamento, un altro ambito su cui il reparto si è fatto riconoscere: in quanto "ospedale amico del bambino" è stata assunta un' ostetrica che si occupa unicamente di insegnare alle donne come allattare. Uno caso nazionale. E i risultati si vedono, perché non c' è donna che esca dal Pasquinucci e smetta di allattare prima dei tre mesi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 17 13 maggio 2015 Pagina 15 Il Tirreno (ed. Massa Carrara) Anaao Toscana Aspetta ore, ma il medico non c' è La disavventura di un anziano per fare un controllo al pronto soccorso. MASSA È stato ricoverato per una brutta frattura, è stato dimesso, ma non si è ancora completamente ripreso. Deve, infatti, effettuare una serie di visite di controllo per accertarsi che la guarigione proceda. Ha appuntamento al pronto soccorso alle 11 e lui, puntuale, si presenta. Si accomoda su una sedia (nonostante la frattura gli dia ancora dolore) e aspetta: è anziano, ad accompagnarlo c' è suo figlio. Insieme attendono che arrivi il loro momento per fare il controllo prescritto e rientrare a casa. Ma nulla di nulla. Fino a due ore e mezzo più tardi quando gli viene chiesto di accomodarsi in ambulatorio. "Ora mi visiteranno" deve aver pensato l' anziano. Invece niente: lo informano che chi avrebbe dovuto effettuare il controllo non c' è, è impegnato in direzione e sarà disponibile soltanto il giorno successivo, nel pomeriggio. Il figlio dell' anziano va su tutte le furie, chiede un attestazione firmata che provi la loro presenza in pronto soccorso, all' ora prefissata per il controllo. E la ottiene. Non è arrabbiato con il personale, al quale riconosce grande disponibilità e professionalità, ma come si dice con il sistema: hai l' appuntamento, ti presenti puntuale e, solo dopo due ore, scopri che devi tornare. Anche se sei anziano. La storia finisce su Facebook e diventa l' emblema si deduce dai commenti di un rapporto, non sempre di equilibrio, tra l' istituzione e il cittadino. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 18 13 maggio 2015 Pagina 15 Il Tirreno (ed. Massa Carrara) Anaao Toscana ortopedia. Noto avvocato di New York operato a Massa MASSA È un avvocato newyorkese di fama e uno dei più importanti collezionisti al mondo di moto da competizione. Robert Iannucci, noto per aver acquistato negli anni '80 tutto il materiale del reparto corse della MV Agusta, venduto con asta pubblica dopo il fallimento della ditta, conosce importanti cliniche mediche statunitensi, ma decide di affidare il suo tendine di Achille alle mani di Bernardo Pavolini, direttore dell' unità operativa aziendale di ortopedia e traumatologia. Iannucci si è fatto male sabato scorso al circuito di Varano de' Melegari, vicino Parma, mentre assisteva al raduno nazionale dell' Asi, il club delle moto storiche: una semplice scivolata ha messo ko il suo tendine. Nonostante potesse rientrare a New York già nella notte tra sabato e domenica, ha preferito affidarsi ai professionisti del reparto massese. Ad accompagnarlo è stato Roberto Gallina, motociclista e campione spezzino che a Varano de' Melegari correva su una Mv Augusta della collezione Iannucci. L' avvocato è stato visitato dal dottor Lorenzo Bertellotti e dal primario. Gli è stata diagnosticata una lesione del tendine di Achille e lunedì mattina Bernardo Pavolini lo ha operato utilizzando una tecnica innovativa di sutura percutanea, in anestesia locale. Questo ha consentito di dimettere il paziente nella stessa giornata e di avere un ottimo risultato senza dover aprire ed esporre il tendine lesionato. Tra 30 giorni il paziente potrà camminare liberamente. Un riconoscimento importante per il reparto di ortopedia e traumatologia e per tutta la sanità apuana. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 19 13 maggio 2015 Pagina 20 Il Tirreno (ed. Massa Carrara) Anaao Toscana Ambulatorio Lilt: visita gratuita di urologia CARRARA. Prosegue con successo l' attività della Lega italiana per la lotta contro i tumori di Massa Carrara, sezione Carla Calevro. Soddisfacente il bilancio della settimana di prevenzione oncologica per l' importante numero di visite gratuite erogate grazie alla sinergia con medici disposti a dare il proprio contributo in favore della salute della collettività. Oltre una sessantina sono state le visite con ecografia eseguite al seno, abbattendo la lista d' attesa che si era creata in occasione della Campagna Nastro rosa dello scorso mese di ottobre. Sono state eseguite inoltre visite di urologia, andrologia, endocrinologia e cavo orale, sempre finalizzate alla prevenzione oncologica. Buono il risultato della prima campagna "Giornate Apuane tiroidee" eseguita con la collaborazione del Centro Tiroideo Endocrinologico della Asl 1. L' attività presso l' ambulatorio Lilt di viale Democrazia 19 B a Massa prosegue e domani, prenotando al numero 0585 46855, è possibile usufruire di una visita gratuita urologica con il dottor Paolo Milani. Si informa inoltre che presso la sede riceve privatamente il ginecologo dottor Massimo Gattini. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 20 13 maggio 2015 Pagina 14 Il Tirreno (ed. Piombino Elba) Anaao Toscana SOCIETÁ DELLA SALUTE Collegio sindacale, una selezione E' indetta una selezione per la nomina del collegio sindacale della Società della salute Val di Cornia composto da tre membri, di cui uno nominato dall' Asl 6 di Livorno, per il quinquennio 2015/2020. Gli interessati a ricoprire tale carica di revisori dei conti dovranno presentare domanda, da redigersi in carta libera, all' ufficio protocollo dell' Asl in via Boncompagni 1 entro le 12 del 19 maggio a mano o a mezzo raccomandata postale a/r (vale il timbro di invio apposto dall' ufficio postale accettante). Per ulteriori informazioni gli interessati possono consultare il sito www.usl6.toscana.it. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 21 13 maggio 2015 Pagina 14 Il Tirreno (ed. Piombino Elba) Anaao Toscana Perticale Aperto uno sportello di prenotazione Da ieri è aperto al centro sociosanitario in via Lerario al Perticale uno sportello dedicato esclusivamente alla prenotazione e accettazione degli esami diagnostici di laboratorio. Lo sportello sarà aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12. Tutti gli altri servizi continueranno a essere erogati allo sportello Cup. L' apertura dello sportello dedicato coincide con l' avvio di un nuovo programma di prenotazioneaccettazione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 22 13 maggio 2015 Pagina 17 Il Tirreno (ed. Piombino Elba) Anaao Toscana Venerdì a Suvereto prevenzione contro il melanoma SUVERETO. Si parla di prevenzione del melanoma venerdì sera a Suvereto con un' iniziativa organizzata dal Comune e dall' associazione Contro il melanoma (Pisa) che vedra' coinvolta tutta la cittadinanza. Alle 21 nella sala del Museo d' arte sacra si terrà una assemblea pubblica dove l' amministrazione, i medici e l' associazione spiegheranno nel dettaglio la finalità del progetto. «Partendo dal tragico dato che in Val di Cornia si muore più che in gran parte della Toscana dice il sindaco Giuliano Parodi e tra gli uomini si muore di più anche per tumore. In questi giorni a tutte le famiglie di Suvereto è stata recapitata una lettera dove vengono individuati i fattori di rischio e i primi indicatori da monitorare, dopodiché ogni cittadino che rientra in quelle casistiche avrà la possibilità di avere due visite dermatologiche gratuite all' anno presso negli ambulatori della Croce rossa e di Medical group di Venturina, dove i pazienti a rischio, eventualmente individuati dal primo screening, saranno monitorati costantemente nel tempo». Il prossimo anno anche le scuole saranno coinvolte, in particolare la quinta elementare e la seconda media. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 23 13 maggio 2015 Pagina 27 Il Tirreno (ed. Piombino Elba) Anaao Toscana ecco i servizi garantiti. Medici e pediatri in sciopero Martedì prossimo ambulatori e visite domiciliari sospese. LIVORNO I sindacati della Federazione Medici d i Medicina Generale e della Federazione Medici P e d i a t r i h a n n o p r o c l a m a t o u n o sciopero nazionale per martedì prossimo 19 maggio 2015. Lo sciopero dei medici di medicina generale prevede la chiusura di tutti gli studi dalle 8 alle 20. Saranno garantite le prestazioni indispensabili previste, cioè le visite domiciliari urgenti, le visite in assistenza programmata a pazienti terminali, le prestazione di assistenza domiciliare integrata (Adi) Anche per i pediatri lo sciopero prevede la chiusura di tutti gli studi dalle 8 alle 20. Saranno garantite le prestazioni indispensabili come visite domiciliari urgenti, l' assistenza domiciliare integrata, l' assistenza domiciliare programmata a malati terminali. Sciopereranno anche i medici di continuità assistenziale (le ex guardie mediche) c o n astensione dal lavoro dalle 20 alle 24 salvo le prestazioni indispensabili previste. P e r i m e d i c i d i e m e r g e n z a sanitaria l o sciopero prevede l' astensione dal lavoro dalle 8 alle 12 salvo le prestazioni indispensabili previste. I medici di servizi territoriali si asterranno dal lavoro dalle 8 alle 12 salvo le prestazioni indispensabili previste, mentre i medici penitenziari non andranno negli Istituti Penitenziari salvo le prestazioni indispensabili previste come urgenze e visite ai nuovi giunti Attraverso una nota l' Azienda Usl 6 di Livorno si scusa anticipatamente con i propri utenti per eventuali disagi che si dovessero manifestare. ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 24 13 maggio 2015 Pagina 20 Il Tirreno (ed. Pisa) Anaao Toscana sabato per l' inaugurazione del centro eliopoli. Tavola rotonda dedicata al futuro della sanità PISA Il 16 maggio sarà inaugurato il nuovo polo congressuale Eliopoli del Green Park Resort di Tirrenia. L' evento ospiterà professionisti del settore sanitario d e l l a provincia di Pisa e si aprirà con una tavola rotonda dal titolo "Prospettive per una sanità sostenibile". Coordinata dal giornalista Luca Daddi, vice caposervizio del "Tirreno", la tavola rotonda vedrà la partecipazione del dottor Roberto Di Mitri, del professor Antonello Desogus e del professor Luca Del Bene. Di fronte a modelli sanitari ispirati da filosofie diverse ma che presentano comunque grandi difficoltà da una parte, per fare un esempio, quello lombardo e dall' altra quello toscano l' obiettivo della tavola rotonda sarà quello di discutere in merito a una possibile terza via che garantisca i servizi ai cittadini e i conti in ordine. Prima della tavola rotonda sarà possibile beneficiare dell' ingresso gratuito al Centro benessere del Green Park Resort (ore 15 su prenotazione per le signore). Alle 18.30 welcome drink, quindi al termine della tavola rotonda un cocktail buffet. Immerso nella natura, il Centro Congressi del Green Park Resort ha due soluzioni per ospitare eventi: Eliopoli, polo situato in prossimità dell' hotel in una struttura nuova, e il Palazzo dei Congressi posizionato all' interno del parco del Green Park Resort, dotato di auditorium e quattro sale con apparecchiature logistiche e tecnologiche. «Eliopoli spiegano i responsabili della struttura è organizzato in modo versatile, prevedendo alcune aree comuni utilizzabili a piacere e quattro sale riunioni (Scirocco, Maestrale, Tramontana e Levante), attrezzate con la più moderna strumentazione». ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 25 13 maggio 2015 Pagina 15 Il Tirreno (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana Morì a 4 anni, condannata la pediatra La piccola Helena fu stroncata da influenza e gastroenterite nel maggio 2011 nel reparto del vecchio ospedale del Ceppo. di Fabio Calamati wPISTOIA È stata condannata a un anno di carcere (con la sospensione condizionale) e al pagamento di provvisionali per complessivi 260.000 euro la pediatra dell' ospedale del Ceppo Simona Diamario, 42 anni, sotto processo per la morte in reparto, della piccola Helena Volpicelli, 4 anni di età, uccisa dalle complicazioni di una grave forma di gastroenterite. La dottoressa era accusata di omicidio colposo. La sentenza è stata pronunciata dal giudice monocratico Luciano Costantini ieri mattina, nell' aula principale di San Mercuriale. La richiesta della procura era stata lievemente superiore: un anno e tre mesi. Si è concluso così un processo iniziato nell' ottobre 2013, due anni dopo la tragica morte della piccola Helena. La bambina viveva con i genitori Pietro Volpicelli, 48 anni, e Maria Benintende, 46, e con le due sorelle. Il 15 maggio 2011 la mamma la portò al pronto soccorso dell' ospedale del Ceppo, dove fu visitata e dimessa con la diagnosi di influenza con gastroenterite acuta e la prescrizione di lavaggi nasali, un medicinale per la febbre e una terapia antibiotica per i giorni successivi, in caso di peggioramento dei sintomi. Ma la bimba peggiorò subito e la mamma si recò di nuovo in ospedale il 16 maggio. Questa volta la piccola venne ricoverata nel reparto di pediatria, dove era di turno la dottoressa Diamario. In una drammatica udienza, giusto un anno fa , la stessa Maria Benintende raccontò in aula che per molte ore la pediatra non volle visitare personalmente la bambina, nonostante le proteste e le preghiere della madre, che vedeva peggiorare le condizioni della sua piccola. Quando poi fu chiaro che la situazione era divenuta critica, iniziarono i tentativi di rianimazione, che andarono avanti per quaranta minuti. Ma alla fine il fisico della piccola Helena cedette. Della morte, secondo la procura, si era resa responsabile la dottoressa, in particolare perché durante il suo turno, dalle 14 alle 20, "non valutava personalmente come recitava il capo di imputazione le condizioni della paziente, non richiedeva ulteriori esami di laboratorio né prescriveva alcuna terapia infusionale", nonostante le ripetute sollecitazioni dei genitori della piccola. Durante il processo, il difensore della pediatra, l' avvocato Giuseppe Cherubino del foro di Bologna, ha cercato di mettere in evidenza che in quei due giorni del maggio 2011 a sbagliare erano stati in diversi, compreso chi aveva preso in carico la prima volta il caso della bambina e l' aveva rimandata a casa. Ma Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 26 13 maggio 2015 Pagina 15 < Segue Il Tirreno (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana evidentemente il giudice ha ritenuto determinante l' atteggiamento dell' imputata e ne ha deciso la condanna. Non solo: la dottoressa dovrà anche risarcire i genitori con 80.000 euro a testa e le sorelle con 50.000 euro ognuna. Il tempo di leggere le motivazioni, poi l' avvocato Cherubino proporrà sicuramente appello. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 27 13 maggio 2015 Pagina 15 Il Tirreno (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana «Perché nessuna indagine dell' Asl?» la famiglia. La condanna è stata accolta positivamente dalle parti civili, rappresentate dall' avvocato Giuseppe Alibrandi. «Per noi spiega l' avvocato era importante che fossero accertate le responsabilità, cosa che la sentenza ha puntualmente fatto. Piuttosto ci sembra strano che l' Asl non abbia svolto alcuna indagine interna su questo episodio, per accertare eventuali disfunzioni organizzative che potrebbero ripetersi. Alcuni giorni fa abbiamo interpellato l' Azienda sanitaria e ci è stato appunto risposto che nessuna verifica autonoma era stata svolta». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 28 13 maggio 2015 Pagina 15 Il Tirreno (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana Casa della salute l' Asl ha fiducia nei magistrati PISTOIA L' Asl di Pistoia sottilinea la massima fiducia nella magistratura dopo aver appreso dell' inchiesta aperta dalla procura sull' acquisizione di un immobile per la realizzazione della Casa della Salute di Quarrata. «La direzione aziendale attende con piena fiducia lo svolgersi delle verifiche confidando di poter dimostrare di aver agito con trasparenza, coinvolgimento e soprattutto difesa dell' interesse pubblico al fine di realizzare un presidio sanitario, in tempi rapidi e con un impiego di risorse congruo». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 29 13 maggio 2015 Pagina 20 Il Tirreno (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana I parti delle straniere al Cosma e Damiano Uno studio di Paola Del Chiaro ha permesso di appurare che l' assistenza alla nascita è ottima. di Gian Ugo Berti wPESCIA Il dramma dell' immigrazione, le difficoltà del lavoro, il disagio dell' inserimento sociale ed infine l' angoscia della gravidanza e l' ansia del parto. Tante donne, tante storie. Ma quando loro incontrano una mano tesa ed il sorriso di chi voglia aiutarle, prende corpo la fiducia e la volontà di superare ogni ostacolo per le creature che portano in grembo. Se questa è la cronaca di un' emergenza umanitaria, in una realtà di provincia come quella pistoiese non unica comunque in Toscana i riscontri medici sono l' altra faccia della medaglia: l' assistenza alla gestazione ed alla nascita si dimostrano agli stessi livelli di qualità ed efficienza fra donne italiane e straniere. E' una delle conclusioni cui giunge un interessante studio, a firma Paola Del Chiaro, sui parti di donne straniere all' Ospedale "Cosma e Damiano" di Pescia. Emergono due dati tecnici importanti: buona percentuale di partoanalgesie e percentuale di tagli cesarei simile fra italiane e straniere. «Questo si legge in particolare può significare che la maggior parte delle donne d' origine non italiana è perfettamente integrata nel contesto sociale. Inoltre, risulta ben informata, partecipa a tutti i corsi preparto, eseguendo anche le indagini cliniche ostetrico ginecologiche necessarie. Significativa è, d' altra parte, la situazione regionale: negli ultimi dieci anni, il numero di parti di donne straniere è più che raddoppiato, passando da 3461 nel 2001 a 8417 nel 2012 ovvero il 27% dei parti in Italia, come a dire un bambino su quattro. Il 96,1% delle madri straniere proviene dai Paesi a forte pressione migratoria e solo il 3,9% dalle nazioni a sviluppo avanzato. Rispetto alla italiane, le prime sono più giovani in media di cinque all' epoca del primo parto. Presentano, inoltre, un livello di scolarizzazione più basso ed hanno solitamente un maggior numero di figli. Ormai raramente anche le donne straniere accedono al punto nascita senza aver effettuato nessun controllo in gravidanza, spesso però si rivolgono al consultorio un po' più avanti nella gestazione, pertanto si evince dal protocollo dell' Asl 3 vengono subito prese in carico dagli operatori che cercano di rimediare effettuando e facendo effettuare loro a breve termine gli accertamenti già dovuti. Le donne straniere ben integrate, che parlano e capiscono bene l' italiano, accedono al percorso nascita normalmente, come tutte le altre donne. A livello consultoriale vengono riservati appuntamenti a donne cinesi, albanesi, arabe nell' orario dello sportello fisso della mediatrice culturale relativa alla propria Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 30 13 maggio 2015 Pagina 20 < Segue Il Tirreno (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana etnia. In particolare, in Valdinevole risiedono molte donne provenienti dal Senegal, c' è la possibilità di attivare operatrici di madrelingua inglese. La gravidanza se a basso rischio viene seguita come per la donna italiana dall' ostetrica altrimenti la donna è presa in carico dal ginecologo del consultorio. «Il dopo parto così continua è un momento delicato dove l' assistenza è fondamentale . Vi è quindi un' offerta attiva con visite domiciliari, se la donna ha la residenza nel territorio aziendale (come del resto per tutte le donne) o ambulatoriali se fuori territorio da parte dell' ostetrica e poiché nel consultorio vengono organizzati anche corsi dopo parto si cerca di incoraggiarne la frequenza. Di particolare rilievo è la presa in carico della neo mamma durante il puerperio: attraverso il consultorio la donna può ricevere a casa la visita dell' ostetrica che l' aiuta ad affrontare tutti quei piccoli problemi che incontra nel quotidiano: dai piccoli disturbi del dopoparto, all' allattamento e alla cura del neonato». «E' innegabile conclude Paola Del Chiaro che dal confronto e dallo scambio culturale non possa che derivare un miglioramento dell' assistenza alla nascita». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 31 13 maggio 2015 Pagina 21 Il Tirreno (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana IL SINDACATO. «Assunto un nuovo dirigente che graverà sul bilancio dell' Asl» PRATO «Un' ulteriore spesa di 75.000 euro annuali per un incarico dirigenziale che, ex novo, graverà sul bilancio aziendale non aiuta la soluzione dei problemi sanitari pratesi» va al nocciolo Sandro Malucchi della funzione pubblica Cgil dopo l' arrivo di un nuovo dirigente amministrativo all' Asl di Prato. «Con la stessa cifra aggiunge si poteva accompagnare un percorso di crescita di almeno un paio di professionisti "livellati" pratesi che già conoscono il sistema e la città invece che assumerne uno nuovo». «La scelta effettuata dall' Asl ci appare uno schiaffo tirato agli operatori sanitari. Ci sarebbe bisogno di più personale sanitario, di maggiore sobrietà e di un totale controllo pubblico sulle prestazioni sanitarie p e r p o i procedere, ce ne fosse ancora il bisogno, ad accorpare le Asl». Che da tale accorpamento si possa produrre un vero e proprio risparmio, poi, é tutto da dimostrare. «In Toscana i direttori generali sono in aspettativa da altri incarichi pubblici e il 75% di loro sono dirigenti e tornando ai loro incarichi costerebbero alla Regione le stesse cifre. Lo stesso discorso vale per i direttori sanitari e l o s t e s s o d i c a s i p e r i d i r e t t o r i amministrativi. Non ci sarà quindi nessun guadagno per le casse pubbliche, ma solo una traslazione delle voci di spesa da un capitolo di bilancio ad un altro, con risultato finale pari a zero. Marketing e poco più se non fosse questa la scusa per poter licenziare il personale del servizio sanitario regionale». E poi una stoccata alle scelte per la costruzione del nuovo ospedale. « La spesa per l' affitto di una struttura si impone in sostituzione di una medesima spesa che permetterebbe l' assunzione di circa 650 operatori in sanità, 550 in più di quelli che si vorrebbero esodare e non riassumere nella sanità pratese. La Cgil sta chiedendo nuove assunzioni e lo sta facendo tramite una petizione che verrà presentata al presidente del consiglio comunale e al sindaco entro la fine del mese». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 32 13 maggio 2015 Pagina 22 Il Tirreno (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana ciolini e castellani, candidati pd. «Pronto soccorso al collasso» Sopralluogo all' ospedale: pochi spazi per macchinari e medicine. PRATO Non da rifare ma di sicuro da ritoccare. E' l' ospedale secondo Nicola Ciolini e Aurora Castellani, entrambi candidati Pd alle Regionali, che 48 ore fa hanno compiuto un sopralluogo al Santo Stefano «per vedere quello che non va e, se possibile affermano trovare anche qualche soluzione». I mali della sanità, declinati dai due candidati, hanno un punto di partenza: «Il pronto soccorso dove l' altro giorno attaccano si è avuto il numero di accessi massimo mai registrato: oltre trecento persone» con tutti i problemi conseguenti per pazienti e personale. «Di sicuro c' è un uso improprio del pronto soccorso attacca Ciolini ma perché mancano le strutture sul territorio e i punti di primo pronto soccorso non funzionano come dovrebbero». «Non hanno diagnostica precisa Castellani dunque per qualsiasi problema il personale rimanda all' ospedale». E si torna daccapo. La situazione dei posti letto non va meglio, però. «Solo il 10% dei malati che passano al pronto soccorso viene poi inviata nei reparti dicono che però fanno molta fatica ad assorbirli». Il motivo c' è: il Santo Stefano è un ospedale per acuti «e non ha posti letti pensati sottolinea Castellani per tenere, per esempio, le persone sotto osservazione 24 o 48 ore». Come se ne esce? «Realizzando strutture sul territorio ribadisce Ciolini che possono essere per cure intermedie, case della salute e organizzando meglio l' attività del medico di base». Su questo fronte in particolare sia Ciolini sia Castellani promettono vigilanza serrata «sui tre milioni di euro che l' assessore regionale alla sanità ha confermato per Prato». Dal sopralluogo sono emersi anche problemi in particolare sul fronte degli operatori sanitari nei reparti nei quali gli interventi d' urgenza sono più frequenti: «Per esempio nel reparto di cardiologia». Che succede? «Che non ci sono spazi pensati per tenere a portata di mano i macchinari e le medicine e tutto sta in mezzo ai piedi nei corridoi». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 33 13 maggio 2015 Pagina 22 Il Tirreno (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana Lamioni e Cenni, Passione per Prato. «Sanità e aeroporto scelte indegne» Il candidato presidente della Regione presenta la squadra. PRATO Prima di iniziare a spiegare quali sono i punti caldi del suo programma, Giovanni Lamioni, candidato alla carica di presidente della Regione con "Passione per la Toscana" (lista civica appoggiata da Area Popolare), ringrazia i candidati pratesi che scendono in campo a suo sostegno. «Sono persone che ci mettono passione dice Sposano un progetto che non terminerà il 31 maggio ma andrà avanti. Persone che vedono una Toscana civica in risposta al degrado in cui ci troviamo e al perdentismo dei partiti di destra che hanno permesso ad Enrico Rossi di fare ciò che oggi abbiamo di fronte». All' ex cinema Cristall Lamioni presenta la squadra pratese capitanata dall' ex sindaco Roberto Cenni. Gli altri candidati sono: Elena Grassi, Enrico Albini, Sara Millefiore, Carlo Alberto Bianchi Rossi, Angela (Berta) Tempesti. La prima persona che Lamioni ha cercato per dare vita a "Passione per la Toscana" è Cenni. «Un uomo di coraggio» dice. Il candidato presidente sul fatto che qualcuno abbia avuto da ridire sulle posizione del Ncd (che appoggia la lista) in merito alla pista di Peretola taglia corto: «E' normale che tra due forze politiche ci sia dialettica dice Chi si sorprende è perché ha un padrone e non dialoga». L' altro tema toccato è quello della sanità, in particolare del nuovo ospedale. «Quanto fatto sulla sanità tuona Lamioni è una scelta indegna. Su Prato ci sarà una situazione di serie B e verranno tolti posti letto. Tutto questo per il centralismo e l' arroganza della sinistra. Se i pratesi voteranno Rossi aggiunge vorrà dire che sono d' accordo con aerei sopra la testa, un ospedale di serie B, e un teatro (il Metastasio, ndr) declassato». Cenni definisce Lamioni «quello che ci voleva per rappresentare un polo civico. Con questa lista sottolinea l' ex sindaco vogliamo far uscire la Toscana dal pantano in cui si ritrova». Albini si affida, invece, ad una riflessione: «Se al posto di Rossi in questi anni la Toscana fosse stata amministrata dalla destra portandola a come siamo ora sarebbe successa la rivoluzione». Azelio Biagioni. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 34 13 maggio 2015 Pagina 23 Il Tirreno (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana Neonata morta al "Santo Stefano" Cinque gli indagati Il reato ipotizzato dalla Procura è di omicidio colposo Si tratta di due medici, un' ostetrica e due infermiere. PRATO. Sono cinque le persone indagate dalla Procura di Prato per omicidio colposo in relazione alla morte di una neonata avvenuta subito dopo il parto all' ospedale Santo Stefano di Prato. Si tratta di due medici, un' ostetrica e due infermieri. Queste le prime decisioni, peraltro un atto dovuto per proseguire un' indagine aperta su querela di parte, del pm del tribunale di Prato Laura Canovai, che fin dall' altro ieri aveva disposto anche l' esame autoptico sul corpicino della neonata. L' autopsia è stata effettuata ieri pomeriggio nel reparto di anatomia patologica dell' ospedale San Jacopo di Pistoia, dove la piccola salma è stata portata con un furgone delle imprese funebri Ciarnese. Ad eseguire l' e s a m e l a dottoressa Luciana Sonnellini coadiuvata da un' ostetrica. Il primo aspetto che i medici legali dovranno stabilire sono le cause certe della morte della bimba. Da una prima ricostruzione dei fatti il parto, domenica mattina, è stato complicato ed è avvenuto in due fasi. All' inizio Inizialmente il parto la mamma è una pratese di 45 anni alla prima gravidanza è iniziato in modo naturale, poi è sopraggiunta qualche complicazione: da quanto ha dichiarato il padre, 43 anni, ai carabinieri è stata utilizzata la ventosa per agevolare il travaglio, ma poi i medici hanno deciso di effettuare un parto cesareo. La bambina è rimasta viva per poche ore, ma poi, sofferente, il suo cuoricino ha cessato di battere. Il padre, sconvolto, si è pertanto rivolto ai carabinieri per denunciare presunti errori medici compiuti durante il parto. Ed è l' oggetto dell' inchiesta che si preannuncia lunga e complessa. La decisione del pm di iscrivere nel registro degli indagato il personale presente nella sala travaglio al momento del parto è un atto dovuto e di garanzia, che non pregiudica in nessun modo la posizione di medici e infermieri, almeno fino a quando non verranno desunte e comprovate responsabilità specifiche. L' Asl subito dopo l' accaduto ha avviato l' unità di crisi, in pratica una sorta di indagine interna per ricostruire quanto è accaduto. L' unità di crisi si è riunita una prima volta lunedì ed una seconda volta ieri, martedì. Quella di ieri serviva a programmare un "audit", un' audizione con tutte le persone presenti al momento del parto. Incontro che non è stato fatto subito perché, spiegano all' Asl, il personale è ancora sotto choc per quanto accaduto: sembra che un operatore sia addirittura svenuto per il forte trauma provocato dalla morte della neonata. L' azienda ha affiancato uno psicologo a loro come alla Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 35 13 maggio 2015 Pagina 23 < Segue Il Tirreno (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana mamma ancora ricoverata per il decorso postparto, e ai familiari. L' ultimo caso di morte neonatale a Prato risale allo scorso mese di gennaio, quando due giovani coniugi pakistani si presentarono alla Pubblica Assistenza col figlioletto già morto tra le braccia. Un sospetto caso di Sids, ma non essendoci denunce da parte dei genitori non fu aperta alcuna inchiesta. Altri due casi avvennero invece nel settembre 2014: nel primo caso il bimbo era in culla accanto alla mamma, nel secondola bimba arrivò morta all' ospedale. Francesco Albonetti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 36 13 maggio 2015 Pagina 24 Il Tirreno (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana Condizionatore spento, disagi in ospedale PRATO. Un lettore ha chiamato la redazione del Tirreno per segnalare il disagio che molti pazienti in attesa nel reparto della Terapia del dolore all' ospedale Santo Stefano hanno provato ieri, a causa dell' assenza dell' impianto di aria condizionata. «Non solo l' aria condizionata non funzionava protesta il lettore ma allo stesso tempo, pur non essendocene bisogno, erano accesi tutti i neon, producendo quindi un calore ancora maggiore. E' anche uno spreco» conclude. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 37 13 maggio 2015 Pagina 11 Il Tirreno (ed. Pontedera) Anaao Toscana AMBULATORI CHIUSI Martedì lo sciopero di medici e pediatri Per martedì prossimo è in programma lo sciopero generale dei medici di famiglia indetto dal sindacato di categoria Fimmg. Dalle 8 alle 20 gli studi professionali resteranno chiusi agli assistiti, così come le guardie mediche (o più propriamente medici di continuità assistenziale) che si asterranno dal lavoro dalle ore 20 alle ore 24 del 19 maggio. Saranno comunque assicurati i servizi minimi essenziali, ovvero l' assistenza programmata ai pazienti terminali, le visite domiciliari urgenti e le prestazioni di assistenza domiciliare integrata. Aderiscono allo sciopero anche i pediatri della Fimp. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 38 13 maggio 2015 Pagina 11 Il Tirreno (ed. Pontedera) Anaao Toscana Liste d' attesa aggiustate A giudizio Macchiarini Firenze: il luminare viareggino sarà processato per aver favorito i propri pazienti Cadono le accuse di tentate truffa e concussione: non dimostrata la richiesta di soldi. FIRENZE Paolo Macchiarini, viareggino, il "mago della trachea" arrestato a Firenze nel settembre 2012 con l' accusa di tentata concussione e tentata truffa, è stato rinviato a giudizio. Condividono la sua stessa sorte cinque tra medici e caposala dell' ospedale di Careggi Fabio Mannini, Alessandro Gonfiotti, Pasquale Rulli, Aida Chiti e Osvaldo Jaus dove Macchiarini ha per un certo tempo operato. Ma il reato di cui dovrà rispondere davanti ai giudici è più lieve di quello ipotizzato in origine. Le accuse per le quali ci sono stati i rinvii a giudizio riguardano, sostanzialmente, abusi di ufficio e falsi compiuti per accorciare le liste d' attesa ai suoi pazienti o per risultare in sala operatoria quando invece era stato solo supervisore degli interventi. Sparita la concussione, già in sede di richiesta di rinvio a giudizio, mentre l' ipotesi di tentata truffa, seppure avanzata, è stata respinta dal giudice. Non entrano invece nel processo Valtere Giovannini, a s u o t e m p o direttore generale di Careggi e oggi capo del dipartimento dell' assessorato alla Salute della Regione, e Valerio Del Ministro, già direttore sanitario del policlinico fiorentino. Un arresto che fece scalpore, quello del chirurgo viareggino, conosciuto in tutto il mondo per i trapianti di trachea. Secondo i magistrati, aveva approfittato "delle condizioni psicologiche di particolare fragilità" del malato, solitamente di tumore, e dei suoi familiari per suggerire loro o il ricovero da lui in regime di libera professione o di rivolgersi a strutture private di sua fiducia. In un' occasione, dopo aver proposto a un paziente affetto da carcinoma al polmone "il ricovero e l' intervento in una clinica di Londra", secondo la Procura aveva "falsamente rappresentato di svolgere l' attività di chirurgo in Italia solo a pagamento" consigliandogli di "sottoporsi a intervento chirurgico per l' asportazione del tumore in regime di libera professione e a corrispondere indebitamente la somma complessiva, giusta preventivo dell' azienda ospedaliera di Careggi, di 44.663 euro, di cui 25 mila a lui destinati a titolo di onorario". In altri casi avrebbe consigliato il ricovero in regime di libera professione dicendo ai familiari del paziente che era "l' unico modo per evitare che l' intervento fosse eseguito da un altro medico in servizio al reparto" o sostenendo che la lista d' attesa della struttura pubblica era di tre mesi mentre, in realtà, oscillavano fra i sette e i quindici giorni. Accuse che poi si erano sgonfiate in sede di richiesta di rinvio a giudizio. Il pm Luigi Bocciolini, titolare dell' inchiesta, aveva chiesto il proscioglimento di Macchiarini per sei dei nove casi di presunta tentata truffa e per un' ipotesi di abuso d' ufficio. Nelle intercettazioni non era mai emersa una richiesta esplicita Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 39 13 maggio 2015 Pagina 11 < Segue Il Tirreno (ed. Pontedera) Anaao Toscana di denaro, né una costrizione conclamata dei pazienti, da parte del chirurgo. Macchiarini da tempo ha lasciato la Toscana e adesso lavora soprattutto a Stoccolma e Mosca. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 40 13 maggio 2015 Pagina 11 Il Tirreno (ed. Pontedera) Anaao Toscana Sanità smantellata, partono gli esposti alla magistratura di Samuele Bartolini wFIRENZE Scatta la guerra degli esposti contro i tagli ai servizi sanitari nelle zone periferiche della regione, di montagna e delle isole. E' il Comitato di Emergenza Sanitaria Toscana, assistito dagli avvocati dell' Aduc(associazione di consumatori) che punta il dito contro i tagli alla sanità pubblica della Regione rivolgendosi alla magistratura. Il primo esposto, depositato il 24 aprile alle procure di Pistoia e Firenze, spara contro la riorganizzazione della sanità alla Asl di Pistoia ed elenca alcuni episodi di presunta malasanità. I motivi sono numerosi. I posti letto sono 2,33 per mille abitanti, il 37% in meno di quanto previsto dal ministero. La pediatria di Pescia è stata chiusa anche se è un punto di riferimento per 14mila minori in Valdinievole e 11mila sotto i 5 anni su un complessivo pistoiese di 37mila e 700 bambini. I posti letto disponibili sono appena 16, concentrati all' ospedale San Jacopo di Pistoia. L' ospedale di San Marcello Pistoiese non ha più pronto soccorso né assistenza pediatrica, ci sono s o l o g u a r d i a medica e 1 1 8 . E s o n o i n preparazione altri due esposti. Uno contro la chiusura del reparto di chirurgia a San Marcello. L' altro sulla grave situazione sanitaria all' Isola d' Elba e Volterra. Il Crest mette in fila i tagli ai servizi sanitari territoriali. L' assistenza pediatrica è sparita di notte e nei giorni di festa in Lunigiana, Garfagnana, Appennino Pistoiese e Alta Val di Cecina. Un pediatra per curare i bambini costa 8mila euro l' anno, il Garante per l' infanzia ha chiesto la soluzione del problema, ma è rimasto inascoltato. L' emergenzaurgenza secondo il Crest non è garantita in alcuni territori montani, nelle campagne e all' Isola d' Elba. Alcuni esempi. A San Marcello Pistoiese c' è solo l' ambulanza medicalizzata. A Marciana dell' Isola d' Elba il 118 è sparito.Secondo i comitati, l' equa distribuzione dei posti letto negli ospedali non è rispettata: dovrebbe raggiungere la quota di 3,15 ogni mille abitanti, ma spesso scende sotto il 2,50 (come nella Montagna Pistoiese). Ed è sempre più difficile trovare il personale medico specializzato per far partorire le mamme dopo la chiusura dei punti nascita di Orbetello, Volterra, Borgo San Lorenzo, Figline Valdarno e Montepulciano. Di questa situazione, dice il Crest, fanno le spese i cittadini toscani. L' esposto alla Procura riporta la vicenda di Ivano Vivarelli, di Gavinana, colpito da ischemia, dimesso dall' ospedale di San Marcello per mancanza di posti letto con l' avviso di tenere a portata di mano le bombole di ossigeno e morto tre giorni dopo. Stessa sorte per Piera Sonnoli, di Chiesina Uzzanese, sulla cui morte è aperta un' inchiesta Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 41 13 maggio 2015 Pagina 11 < Segue Il Tirreno (ed. Pontedera) Anaao Toscana della procura. E ancora. Due mesi fa un bambino è arrivato all' ospedale di Volterra verso le 6 del pomeriggio con un problema respiratorio. E' stato chiamato l' elisoccorso, il bambino è stato intubato e trasportato d' urgenza al Meyer. Il sindaco Buselli si è allarmato e ha protestato col presidente Rossi. E se il bimbo fosse arrivato dopo le 8 quando il pediatra non c' era più, cosa sarebbe successo?" Ma la reperibilità pediatrica non è stata riattivata mentre la più vicina rimane a Pontedera, a 42 km di strada. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 42 13 maggio 2015 Pagina 23 Il Tirreno (ed. Pontedera) Anaao Toscana verso le elezioni. Sostegni (Pd) scommette sulla sanità Incontri al via EMPOLI Entra nel vivo la campagna elettorale dell' ex sindaco di Capraia e Limite, Enrico Sostegni, segretario del Pd dell' Empolese Valdelsa, in corsa per un posto in consiglio regionale. Oggetto dei prossimi eventi e dibattiti sarà il colloquio con gli operatori della sanità del nostro territorio. L' iniziativa si svolgerà in quattro incontri (tutti presso il casa del popolo di Avane alle ore 18). Oggi pomeriggio l' incontro sarà rivolto al d i p a r t i m e n t o d e l l e p r o f e s s i o n i sanitarie, martedì 19 al dipartimento specialistica, a quello chirurgico, di diagnostica, di emergenza u r g e n z a , m a t e r n o i n f a n t i l e e medico. Mercoledì 20 sarà la volta dei dipartimenti tecnicoamministrativo e tecnicoprevenzione così come di quello interaziendale per la comunità nell' assistenza e di quello interaziendale per l' ortopedia artroprotesica. L' ultima data, quella di mercoledì 27 maggio, sarà infine dedicata al dipartimento territorio fragilità e al dipartimento salute mentale. «Stiamo promuovendo la nostra campagna per riuscire ad attivare quante più persone possibili su temi che riguardano il cittadino, l' ambiente, l' agricoltura e la salute commenta il candidato del Pd Sostegni i servizi sociosanitari sono un elemento di estrema importanza in Toscana e il nostro obiettivo sarà quello di migliorare ciò che ancora è carente malgrado gli ottimi risultati a livello nazionale che la nostra sanità ha fatto registrare ogni anno». L' obiettivo sarà quello di mantenere altissimi gli standard fatti registrare dalla sanità regionale senza andare a ledere, dopo la riforma delle Asl (quella di Empoli confluirà nella "Toscana centro" con Prato, Firenze e Pistoia), la qualità del servizio e la prossimità al cittadino. «È una grande sfida per noi continua Sostegni ma vogliamo mantenere alta l' eccellenza che ci contraddistingue in Italia». Chiara Capezzuoli. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 43 13 maggio 2015 Pagina 6 La Nazione (ed. Arezzo) Anaao Toscana FALSO IN PERIZIA CHIESTA LA REVOCA PARZIALE, DECISIONE OGGI? Caso Macrì, ancora suspense sull' interdizione decisa dal Gip IL GIP Borraccia aveva concesso tempo per presentare la memoria difensiva. Tempo scaduto ieri senza che si sia arrivati ad una decisione. La stessa che si ipotizza possa arrivare oggi sulla richiesta avanzata dall' avvocato Luca Fanfani al Gip di revocare l' ordinanza di interdizione, fatta eccezione per la parte che riguarda le consulenze medico legali in materia di lavoro e invalidità. Se arrivasse una risposta negativa, la difesa valuterà il ricorso al tribunale del Riesame. Fanfani difende infatti l' ex assessore alla cultura del comune di Arezzo Pasquale Giuseppe Macrì, primario di medicina legale della Usl 8 di Arezzo. L' indagine che lo riguarda ha portato al provvedimento di interdizione dalle consulenze medico legali in Tribunale firmata dal procuratore capo di Arezzo Roberto Rossi e riguarda 19 pratiche di invalidità nelle quali sarebbero state riscontrate irregolarità in base alle quali è stato contestato il reato di falso in perizia. Secondo l' accusa l' attività istruttoria delle pratiche sarebbe stata svolta in tutto o in parte dallo staff di Macrì, che sarebbe intervenuto solo per alcune questioni di rifinitura o mancato del tutto. Pasquale Macrì, assistito dagli avvocati Luca Fanfani di Arezzo e Matteo Lucibello di Firenze nell' interrogatorio ha dichiarato che il suo metodo di lavoro ovvero far camminare con lui i pazienti non sarebbe stato capito dagli aspiranti il riconoscimento che avrebbero equivocato dando origine alle segnalazioni. Mentre aveva deciso di non rispondere all' interrogatorio Tommaso Alberti, l' altro medico indagato coinvolto nell' inchiesta per le presunte perizie fasulle che finora aveva visto al centro il solo Pasquale Giuseppe Macrì, tanto da costringerlo alle dimissioni da assessore dopo l' interdizione dalle consulenze medicolegali imposta dal Gip. Il Gip deve ancora decidere sulla richiesta di revoca parziale della misura cautelare. Ma intanto è spuntato appunto anche un secondo medico indagato dal procuratore capo Roberto Rossi. L' accusa è la stessa, falso in perizia, e anche Alberti doveva essere interrogato dal procuratore, ma ha optato per non rispondere. Anche lui fa parte dello staff di Macrì che eseguiva le perizie finite nel mirino della procura: 19 in tutto, almeno per ora. In pratica sarebbe l' alter ego del medico legale aretino più noto, quello che ne avrebbe preso il posto nelle consulenze cui Macrì non avrebbe partecipato, stando almeno al capo di imputazione contestato nell' ordinanza di interdizione firmata dal Gip Borracccia. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 44 13 maggio 2015 Pagina 17 La Nazione (ed. Arezzo) Anaao Toscana Servizi della sanità, bagarre Bernardini va all' attacco «Nostri enti senza poteri» Bibbiena: il sindaco replica al comitato abrogativo. «I SINDACI e la conferenza dei sindaci non hanno poteri effettivi. Questo è un fatto. L' unico reale potere di questi organi, è quello della vigilanza e supervisione al fine di evitare il progressivo svuotamento delle attività sanitarie periferiche che, il sistema regionale, non è nuovo a perseguire». Cosi il sindaco di Bibbiena, Daniele Bernardini, ha replicato alle domande che gli erano state poste da alcuni cittadini, assieme a Valerio Bobini, per il Crest, e Giuseppe Ricci, per il comitato promotore del Referendum Abrogativo sulla legge regionale di riforma sanitaria, c i r c a i l s u o operato ed il suo peso nelle conferenze dei sindaci, locale e regionale. E lo stesso Bernardini ha aggiunto: «Vigilanza che il sottoscritto, come gli altri sindaci del Casentino, ha fatto costantemente, aiutato anche dalla cittadinanza e dai comitati che si sono costituiti a questo scopo. Grazie a questa azione coordinata e continua, e soprattutto all' impegno degli operatori delle s t r u t t u r e l o c a l i , i l s i s t e m a sanitario d e l Casentino può considerarsi di buon livello, anche se certo non ottimale e non privo di qualche pecca». NON SOLO, per quanto riguarda ciò che sta avvenendo a livello Toscano, non ha risparmiato un attacco: «Per il piano politico sono anch' io molto preoccupato e contrariato per l' azione messa in atto dalla giunta regionale e dal Governo di svuotamento di Arezzo e della sua provincia di tante attività direzionali. Anche la riforma sanitaria sembra andare in questa direzione e questo tentativo va sicuramente contrastato, ma non certo con il solito polverone con l' unico scopo di conquistarsi qualche sprazzo di visibilità aggiuntiva. Questo l' ho sempre detto, oltre che lavorare, incessantemente e con un filo diretto reale con la Direzione, affinchè il Casentino non perdesse priorità importanti all' interno delle operazioni di riordino e soprattutto affinchè servizi e mal servizi fossero rispettivamente portati avanti o corretti». Un botta e risposta estremamente acceso, al quale i firmatari della lettera di ieri, hanno contro battuto a tempo record, a quanto pare perché ritengono che Bernardini non abbia risposto ai loro quesiti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 45 13 maggio 2015 Pagina 5 La Nazione (ed. Empoli) Anaao Toscana Infermiera ferita dalla porta impazzita Due condanne, assolto ex direttore Asl Danni permanenti alla donna: multe leggere per fornitore e installatore. di GIGI PAOLI UNA PORTA motorizzata difettosa all' ingresso della sala operatoria numero 2 dell' ospedale di Empoli schiacciò più volte un' infermiera tra parete e battente, fratturandole una spalla e provocandole postumi permanenti: i fatti avvennero nel maggio del 2009 e la donna rimase in malattia per un totale di ben 119 giorni. Per questo motivo il pubblico ministero Christine Von Borries aveva citato in giudizio tre persone, con l' accusa di lesioni personali colpose aggravate: l' allora direttore generale della Asl 1 1 , Eugenio Porfido, il fornitore della porta automatica Graziano Voltolini e l' installatore Marino Malvestio. Ieri, al termine del dibattimento e della successiva discussione delle parti, il giudice monocratico Valotta ha assolto il direttore generale Porfido con la formula «perché il fatto non costituisce reato», mentre Voltolini e Malvestio sono stati giudicati colpevoli e la pena detentiva è stata convertita in una multa di 200 euro. Per tutti e tre il pm Von Borries aveva chiesto una condanna a quattro mesi di reclusione. Secondo quanto ricostruito dalla procura di Firenze, l' 11 maggio 2009 l' infermiera strumentista dell' ospedale di Empoli venne ferita a causa della porta automatica che si chiudeva troppo in fretta e delle fotocellule di sicurezza che non rilevavano il suo passaggio perché collocate solamente sul lato della sala operatoria numero 2: la porta continuò a schiacciarla ripetutamente e ciò le procurò un trauma alla spalla destra con distacco osseo. L' infermiera, originaria di San Miniato (Pisa), guarì delle fratture in quattro mesi ma l' incidente le è costato postumi permanenti. NEL CORSO del dibattimento, molte delle colleghe della donna ferita vennero a testimoniare in aula. In particolare l' infermiera coordinatrice del comparto operatorio dell' Asl di Empoli disse apertamente che «si erano verificati fatti simili più o meno in tutte le porte delle sale operatorie, sia su quelle grandi sia su quelle piccole; hanno colpito persone, carrelli, letti operatori mobili. Solo pochi dipendenti, circa tre o quattro, hanno avuto lesioni gravi, ma dei 70 dipendenti più o meno tutti hanno avuto problemi del genere». Tant' è che le porte vennero successivamente cambiate. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 46 13 maggio 2015 Pagina 5 La Nazione (ed. Empoli) Anaao Toscana ASL TRA EMERGENZE ED ECCELLENZE Liste d'attesa, qualcosa si muove C'è un bando per radiologia LISTE D'ATTESA e vaccinazioni: l' Asl 11 si mette in moto. Le ultime segnalazioni dei lettori un'esame alla retina fissato lo scorso febbraio per il maggio 2016, una vaccinazione antimeningite che un cuoco non riesce a fare nè a Signa nè nel territorio Asl 11 non hanno lasciato indifferenti i dirigenti dell'azienda guidata dal direttore sanitario e f a c e n t e funzione' di direttore generale, Renato Colombai. Capitolo vaccinazione: in queste ore i tecnici Asl stanno contattatando il cuoco 39enne di San Miniato per comprendere meglio per quale motivo il cup gli avrebbe risposto di non poter prendere in carico la sua richiesta di essere vaccinato. E come le vaccinazioni di massa sperimentate a livello regionale e nazionale proprio dalla nostra Asl anche il cruccio delle liste d'attesa riguarda praticamente l'intera collettività. Un numero dice molto: il pronto soccorso del San Giuseppe veleggia verso quota 70mila accessi in un anno, e siccome i cittadini dell'Asl 11 sono circa 240mila, vien da sè che quasi uno su tre nei dodici mesi è ricorso almeno una volta al pronto soccorso empolese. Ma in ogni caso, ammettono non senza un filo d'imbarazzo all'Asl, aspettare 15 mesi un esame alla retina è davvero troppo. Risposte concrete ai cittadiniutentipazienti? A giugno, garantiscono dalle stanze della direzione Asl di via dei Cappuccini, arriveranno i primi risultati del monitoraggio in corso in vari reparti: dai primi dati emersi, sempre stando all'Asl, si registrano liste d'attese più snelle ad allergologia, ortopedia, otorino. Situazione assai più critica a radiologia, (anche) per colpa di una cronica carenza di personale (malattie e gravidanze del personale, pochi laureati che rimangono a lungo a lavorare da queste parti) sia medico che tecnico. La prossima settimana l'Asl pubblicherà un bando per tre posti di medico radiologo. Ieri intanto, i vertici sanitari e amministrativi di due Asl laziali, la H 3 e la F più il professor Giorgio Banchieri, docente di scienze sociali ed economiche all'università La Sapienza di Roma hanno incontrato i colleghi dell'Asl 11 per studiare da vicino l'esperienza delle Case della salute, ormai un caposaldo della nostra sanità locale evidentemente ritenuto un modello da studiare ed eventualmente imitare in altre regioni. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 47 13 maggio 2015 Pagina 16 La Nazione (ed. Empoli) Anaao Toscana ALLA PIAZZETTA DEGLI ARTISTI DELL' OSPEDALE SAN GIUSEPPE CINZIA GIUNTOLI CON IL LIBRO «UN TRENO PER LA LUNA» DOMANI alle 17 alla piazzetta degli artisti dell' ospedale San Giuseppe di Empoli, situata al primo piano, blocco c, per la rassegna «Incontriamoci in piazzetta» promossa dall' Asl 11, Cinzia Giuntoli presenterà il suo romanzo di esordio intitolato Un treno per la luna (FuoriOnda edizioni, collana Rifrazioni): interverranno anche le scrittrici Carla Benedetti e Cristina Preti (nella foto) e l' attrice teatrale Loredana D' Ermiliis. La presentazione del libro sarà impreziosita inoltre dalla mostra «Introspezione», opere realizzate da Patrizia Stranges, dipendente dell' Asl 11 e pittrice per passione. Il pubblico presente potrà quindi vedere interessanti tele. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 48 13 maggio 2015 Pagina 8 La Nazione (ed. Grosseto) Anaao Toscana SALUTE CRISTINA GIMIGNANI DI FORZA ITALIA ANALIZZA IL PROBLEMA: «NEL NORD EUROPA SONO 8 PER MEDICO, QUI SOLTANTO 2» «Infermieri dimenticati: eppure sono una risorsa del sistema sanitario» «SI CELEBRAVA ieri la giornata internazionale dell' infermiere. Che in un quadro di sprechi e disfunzioni come quello della sanità Toscana, porta a interrogarsi sulla centralità dell' individuo a vantaggio degli apparati. Il definanziamento ha portato a grossi tagli, dove il personale, anziché essere valorizzato, è visto come una spesa e non come un valore e dove la carenza organizzativa non è più un' eccezione, ma una strategia, con servizi più ampi sulle spalle di poche persone». Lo afferma Cristina Gimignani, candidata di Forza Italia alle elezioni Regionali. «Nell' Europa del nord, ci sono 8 infermieri per un medico e qui solo 2 prosegue si parla di sostituire il personale infermieristico con operatori socio sanitari generici. Nessuno dice che, la fuga all' estero, riguarda anche il comparto infermieristico. Per non parlare dei medici, che hanno iniziato l' esodo già anni fa. Nessuno fiata sul fatto che eccellenze professionali come quelle negli ospedali maremmani sono sacrificate da logiche che premiano i burocrati a discapito degli stessi medici, spesso sottopagati e sfruttati con orari massacranti. Nessuno si è ribellato di fronte a mattanze mediatiche che hanno compromesso l' immagine della sanità di un intero territorio. Il nostro. Ci chiamano Toscana minore. È evidente che la maggiore', è talmente rossa di vergogna che non ha più niente da dire. In campagna elettorale, la sinistra si riempie la bocca con la difesa dei piccoli ospedali, ma questa battaglia a Palazzo Panciatichi, è stata portata avanti dal gruppo di Forza Italia. Un rapporto schizoide, tra le istanze dei territori e la volontà fiorentino centrica di Rossi, che va nella direzione opposta. Cosa sarà delle nostre strutture sanitarie e delle nostre eccellenze all' interno dell' Area Vasta, non è dato sapere, anche se fare peggio del passato ci sembra onestamente parecchio difficile. Per non parlare delle condizioni di sicurezza in cui medici e infermieri sono costretti a operare. Le condizioni del parcheggio dell' ospedale della Misericordia, per esempio, ostaggio di lavoratori abusivi', è sotto gli occhi di tutti. Ma nessuno sembra preoccuparsene». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 49 13 maggio 2015 Pagina 9 La Nazione (ed. Livorno) Anaao Toscana CECINA ROSSI IN VISITA ELETTORALE ALLA CASA CARDINALE MAFFI. «Pronto soccorso in emergenza Qui bisogna intervenire subito» Sala piena e riflettori puntati sul piano per la sanità. CECINA UN CONSIGLIO comunale aperto, con tutti i sindaci della Val di Cecina e con quelli della Val di Cornia, da convocare a stretto giro, subito dopo le elezioni regionali, per affrontare il tema della sanità e d e l l ' ospedale integrato sui due presidi di Cecina e Piombino. E la rassicurazione che non sia solo promessa elettorale, è l' augurio di tutti da parte del governatore uscente e ricandidato p e r i l P d , Enrico Rossi, a intervenire per risolvere o quantomeno alleviare i problemi evidenti del Pronto soccorso cecinese, dove non passa giorno che non vengano segnalati disagi. È quanto ermerso ieri dall' incontro che Rossi, impegnato in un serratissimo tour elettorale che l' ha visto a partire dalle 15 alla Fondazione Cardinale Maffi di San Pietro in Palazzi per poi proseguire alle 18.30 al Parco del Molino a Livorno e alle 20 con la cena al circolo Arci di Collinaia. «Voglio rassicurare tutti ha detto il governatore davanti ad una platea numerosa e rumorosa siamo in una fase di approfondimento e non prendiamo cecisioni. C' è un progetto di riorganizzazione con i dipartimenti interaziendali, ma non ci saranno chiusure. Rossi ha poi commentato la proposta avanzata dai sindaci dell' ospedale integrato CecinaPiombino, che giudica «interessante». E quantomeno è un primo risultato. Così come è un primo risultato la rassicurazione che, in tempi brevi, possibilmente prima che la stagione turistica entri nel suo clou, con l' incremento demografico che essa comporta, a trovare soluzioni. Che non possono che essere rafforzamenti di organico. «La rassicurazione che non ci saranno tagli e razionalizzazioni in questa fase commenta il sindaco Samuele Lippi, presidente della Società della salute bassa Valdicecina è importante. Vogliamo che l' argomento sia affrontato, con la dovuta attenzione, e senza strumentalizzazioni elettorali, a urne chiuse. La salute dei cittadini è un argomento troppo importante. E sulla riorganizzazione deli ospedali ci deve essere piena condivisione con i territori interessati». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 50 13 maggio 2015 Pagina 17 La Nazione (ed. Livorno) Anaao Toscana PORTOFERRAIO LA NOTA DELL' ASL SUL CASO DEL PAZIENTE SALVATO IN EXTREMIS. «La catena del soccorso ha funzionato perfettamente per il livello di capacità assistenziale dell' ospedale» PORTOFERRAIO «NON ESISTE alcuna situazione di allarme nell' ambito della nostra organizzazione per quanto riguarda l' assistenza rivolta alle malattie cardiovascolari: il riferimento a recenti episodi di cronaca è assolutamente improprio e fuorviante proprio per la specificità dei singoli casi, e non può costituire un metro di giudizio per valutare la bontà di una organizzazione che ogni giorno lavora, dati alla mano, con risultati assolutamente positivi». INIZIA così una nuova replica della direzione aziendale dell' Asl 6 alle dichiarazioni del presidente della conferenza dei sindaci elbani Mario Ferrari in merito alla vicenda del 77enne isolano in attresa da nesi di una coronografia che è stato salvato da un attacco cardiaco perchè fortunatamente si trovava già in ospedale per una vista diabetica. «NON CI sono elementi aggiunge l' Asl 6 che possano richiamare responsabilità da parte d e i medici i n t e r v e n u t i n e l p e r c o r s o assistenziale: la presentazione clinica è stata quella tipica di un' angina pectoris da sforzo stabile, per la quale era stata correttamente programmata una coronarografia in elezione; nelle settimane successive il quadro clinico non ha assunto le caratteristiche di instabilità per le quali sarebbe scattato il ricovero ed il trasferimento a Livorno in urgenza per eseguire la coronarografia. A fronte dell' arresto cardiaco, fortuitamente verificatosi all' interno dell' ospedale, la catena del soccorso ha funzionato perfettamente ed ha permesso di salvare la vita del paziente senza che abbia riportato danni: ciò a testimonianza dell' ottimo livello di capacità assistenziale presente nle nosocomio di Portoferraio». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 51 13 maggio 2015 Pagina 6 La Nazione (ed. Lucca) Anaao Toscana IL CONFRONTO. Anche due ex ministriper sostenere la Carmassi LA NECESSITA' di mantenere saldi i valori che stanno a l l a b a s e d e l n o s t r o servizio sanitario nazionale: universalistico e solidale. Questo il filo conduttore dell' incontro in cui si è il futuro della sanità sul nostro territorio e in Toscana. Ne hanno parlato gli ex ministri Rosy Bindi e Livia Turco, insieme alla parlamentare Margherita Miotto in una affollata ex Casa del Boia. L' incontro è stato coordinato da Cecilia Carmassi, nell' ambito delle diverse iniziative che la candidata sta portando avanti in provincia. «Il mantenimento del nostro sistema sanitario, ammirato e invidiato da tutto il mondo è stato detto è una esigenza forte per ribadire la volontà di dare dignità alle persone nelle diverse fasi della vita. Considerando, in più, che i costi di gestione del nostro sistema sono più bassi di qualsiasi altra esperienza nel resto del mondo. Considerazioni che non devono, comunque, tollerare alcuno spreco in un momento in cui sono richiesti tagli e risparmi in ogni settore della società». LA PRESIDENTE della Commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi, ha affrontato molti temi di attualità politica ribadendo come le riforme, in tutti i settori, in modo particolare nella sanità, si debbano fare con la partecipazione attiva dei cittadini attraverso le loro rappresentanze sociali. Le parlamentari hanno espresso con l' occasione il loro apprezzamento per il lavoro svolto da Cecilia Carmassi all' interno del Partito democratico nei settori del sociale, della sanità, del lavoro e le hanno dato il loro appoggio per la campagna elettorale in corso. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 52 13 maggio 2015 Pagina 6 La Nazione (ed. Lucca) Anaao Toscana VERSO IL VOTO. Baccelli (Pd) si confronta con l' Ordine dei medici PROBLEMATICHE e potenzialità della sanità lucchese, anche rispetto alle linee regionali. Questa la sintesi dell' incontro che Stefano Baccelli ha tenuto con l' Ordine dei medici, chirurghi e degli odontoiatri della Provincia di Lucca. Un confronto proficuo, nel corso del quale è emersa la volontà, e il bisogno, di riportare l' attenzione sulle persone: non solo sui pazienti, ma anche su tutte le professionalità che garantiscono una sanità a dimensione di cittadino. AZIONE CHE Baccelli si propone di portare avanti anche tramite il consiglio regionale per cui è attualmente candidato. Baccelli ha infatti confermato il suo impegno affinché la sua presenza in Regione possa diventare un reale stimolo per dare più peso alla provincia di Lucca anche sotto il versante della salute, continuando in questo modo ad ascoltare e a recepire le voci del territorio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 53 13 maggio 2015 Pagina 13 La Nazione (ed. Lucca) Anaao Toscana Comune, Asl e associazioni invalidi a confronto sulla sosta al «S.Luca» COMUNE, Asl 2 e associazioni dei disabili cercano di migliorare l' informazione e l' accessibilità all' ospedale «San Luca». In un incontro a Palazzo Orsetti, è stata confermata la presenza di posti auto gratuiti per disabili, anche quelli localizzati nei parcheggi a pagamento; per usufruire gratis dei parcheggi è necessario ritirare il biglietto all' ingresso, poi all' uscita si deve suonare al citofono attivo 24 ore su 24 e mostrare alla videocamera la propria tessera attestante l' invalidità. Sono stati individuati nuovi posti auto dedicati (per un totale di 19, ma dedicati a tutti i soggetti autorizzati, non solo disabili) situati lateralmente che permettono anche la sosta e lo scarico dei soggetti disabili. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 54 13 maggio 2015 Pagina 8 La Nazione (ed. Massa Carrara) Anaao Toscana IL PRIMARIO ASL 1. «Ostetricia è un fiore all' occhiello» IL SOGNO del dottor Antonio Franco Ragusa, dirigente dell' U.o. Ostetricia e Ginecologia dell' Asl 1, è «un ospedale che si spogli dell' aggressività e trasmetta ai pazienti (in questo caso le donne) la percezione di un ambiente familiare». L' obiettivo è: coniugare sicurezza e intervento medico. «Aiutare le pazienti spiega ma senza essere troppo invasivi». Insomma, per il dottor Ragusa le neomamme, con i loro familiari, dovrebbero trovare nel reparto un ambiente accogliente, come a casa. Ed interagire con l' equipe medica. «E' questo il motivo che mi ha spinto a venire qua», ammette Ragusa, a Massa da sei mesi e proveniente dal Niguarda di Milano dove era responsabile di sala parto, pronto soccorso e accettazione. Ha lavorato in dieci ospedali e, a Massa, dice di aver «trovato un ottimo livello ma la popolazione non se ne rende conto». Troppi luoghi comuni (uno su tutti: all' Opa tengono troppo tempo le donne sopra parto) screditano un reparto che invece è un fiore all' occhiello e richiama pazienti da fuori: 60 donne provenienti dalla Versilia e 400 dalla Spezia dimostrano e confermano la validità del centro apuano. In numeri, al materno infantile nascono 1.700 bambini l' anno. La media dei cesarei è del 25% contro il 38% a livello nazionale. «Questo non significa che noi obblighiamo al parto vaginale precisa ma che la nostra equipe ha un' attenzione in più verso la partoriente. L' episiotomia (incisione del perineo) si pratica nel 10% dei casi (al Niguarda la media è del 40% come quella nazionale), il parto operativo con ventosa è minimo, al 5%. Tutti questi dati sono indicatori della qualità assistenziale. Nessuna donna è lasciata da sola ed è seguita da un' ostetrica». Per il dottor Ragusa è importante valorizzare il parto naturale e l' allattamento: il 90% delle mamme allatta al seno almeno per tre mesi e questo, come ha ricordato la dottoressa Paola Bay, grazie anche alla buona rete territoriale dei consultori. Con il dottor Ragusa sono state introdotte importanti novità mirate soprattutto alla formazione del personale. Ogni mattina viene fatto un briefing per avere direttive e informazioni di lavoro collegiale. «E il livello di soddisfazione delle pazienti assicura è del 90%». FRANCO ANTONIO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 55 13 maggio 2015 Pagina 12 La Nazione (ed. Massa Carrara) Anaao Toscana BUONA SANITÀ. Lazzari ringrazia l' Opa «Un' eccellenza da valorizzare» CARRARA ATTENZIONE, competenza, professionalità. Riccardo Lazzari punta i riflettori sull' Opa e sul trattamento ricevuto dopo una degenza. «Parlare di malasanità scrive Lazzari , di servizi carenti , che funzionano male, che non sono in grado di farsi carico della persona fa notizia. Vorrei invece parlare del lato buono della sanità, ringraziando l' Ospedale del cuore di Massa, dove, un mese fa, sono stato ricoverato per un intervento urgente di bypass aortocoronarico. Per questo voglio ringraziare la cardiochirurga Francesca Chiaramonti che, con eccellente professionalità e spiccata sensibilità umana, ha eseguito l' intervento, l' anestesista Elisabetta Perversi, il dottor Paoli e tutto il personale. I miei complimenti al direttore Luciano Ciucci e al primario Solinas, per l' eccellenza del reparto ove l' attenzione ai pazienti e familiari, la competenza professionale, la passione e la dedizione al lavoro contraddistinguono il personale tutto. Ringrazio il personale del reparto di terapia intensiva e quanti, quotidianamente, pur fra mille difficoltà, portano avanti con professionalità ed estrema umanità il funzionamento dell' intero sistema sanitario pubblico facendo sì che molti ospedali, fra questi certamente l' Opa, possano essere riconosciuti come punti di eccellenza. L' Opa, capace di coniugare competenza e umanità, è, come tutta la Fondazione Monasterio, una preziosa risorsa per la sanità pubblica ed un patrimonio insostituibile per il nostro territorio, da difendere e valorizzare». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 56 13 maggio 2015 La Nazione (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana Bimba morì al Ceppo. Condannata a un anno la pediatra La piccola Helena fu visitata soltanto quando la situazione precipitò. L'avvocato della famiglia:«L'Asl non indagò» AVEVA quattro anni e morì chiamando la mamma in un lettino del reparto di pediatria dell'ospedale del Ceppo. Per la morte della piccola Helena Volpicelli, la pediatra che quel giorno era in servizio in reparto, Simona Di Amario, 42 anni, è stata condannata a un anno di reclusione, pena sospesa e non menzione. Il giudice ha quindi disposto che il danno sia liquidato in sede civile, riconoscendo una provvisionale di 80 mila euro a ciascun genitore e 50 mila a ciascuna sorella della piccola. Le motivazioni saranno rese note entro trenta giorni. La sentenza è stata pronunciata ieri mattina dal giudice monocratico Luciano Costantini al termine del processo in cui gli ultimi palpiti di vita di Helena sono stati ricostruiti in aula e letti attraverso le perizie. L'accusa in aula era sostenuta dal pubblico ministero Fabio Di Vizio che aveva chiesto una condanna a un anno e tre mesi per la dottoressa. Helena era una bimba down, ed era molto seguita dai suoi genitori, Pietro e Maria. Era nata con un problema cardiaco positivamente risolto con un intervento chirurgico. Il 16 maggio del 2011 fu ricoverata al Ceppo per le complicazioni di uno stato influenzale che la portarono, in poche ore, alla morte. I genitori presentarono subito la denuncia e in questi quattro anni hanno atteso, con molta dignità, verità e giustizia. Nel corso dell'istruttoria dibattimentale era emerso che la pediatra non aveva visitato la bimba se non nei suoi ultimi attimi di vita. La tesi difensiva (Di Amario era assistita dall'avvocato Giusepe Cherubino del foro di Bologna), aveva sostenuto che la colpa di questa tragedia era dovuta a un errore di impostazione della terapia non attribuibile alla pediatra, ma al turno precedente. «LA COSA che sorprende ci ha detto il legale di parte civile, l'avvocato Giuseppe Alibrandi del foro di Pistoia è che l'Asl non avesse intrapreso nessuna indagine interna perchè aspettavano l'esito del processo penale. L'interesse, era dimostrare se c'era stata responsabilità, ed evitare che si ripetesse subito un problema organizzativo, o di visite. Quindi l'Asl non ha svolto verifiche per accertare se vi erano state disfunzioni e omissioni. Come esempio il fatto che la dottoressa si è difesa sostenendo che lei non sapeva che bambina era cardiopatica e che tale dato non era indicato in cartella, e in anamnesi, e che non risultava dai computer dell'ospedale. «TUTTI i periti ha quindi sottolineato l'avvocato Alibrandi hanno concordato che essendo down e cardiopatica, nonchè operata al cuore, doveva essere monitorata con particolare attenzione, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 57 13 maggio 2015 < Segue La Nazione (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana quando non era stata neanche visitata ». Periti del pm erano i professori Nardini e Maggiore di Pisa. Helena morì per un insieme di cause, una forte diarrea e l'edema polmonare che fu la causa dell'infezione. I periti di parte (il compianto Virgilio Carradori per la famiglia e Luca Ragni di Bologna per l'imputata), hanno rilevato che una radiografia avrebbe potuto chiarire le condizioni della bimba. Ma non venne eseguita. lucia agati Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 58 13 maggio 2015 Pagina 4 La Nazione (ed. Prato) Anaao Toscana Neonata morta dopo il partoIndagati nove tra medici e ostetriche Sono tutti accusati di omicidio colposo. Ieri l' autopsia sulla bambina. NOVE indagati. Tre ginecologici, l' anestesista, due ostetriche e tre infermieri del reparto di Ostetricia del Santo Stefano. Tutti accusati di omicidio colposo. «Un atto dovuto», per la Procura di Prato, di fronte alla morte di una neonata. Una vicenda ancora da chiarire e su cui anche l' Asl ha aperto un' indagine interna. Gli indagati difesi tra gli altri, dagli avvocati Manuele Ciappi, Massimiliano Tesi, Giovanni Flora sono tutti gli operatori che erano di turno tra la serata di sabato e la domenica mattina quando è avvenuto il decesso della piccola. Bisognerà capire che cosa è successo veramente in quella sala parto durante le tredici ore di travaglio della mamma, pratese di 45 anni, oltre a quello che il padre, anche lui pratese di 43 anni, ha raccontato in sede di denuncia di fronte ai carabinieri. Secondo una prima ricostruzione, la mamma si è presentata in ospedale intorno alle 18 di sabato per i primi dolori. Tutto sembrava per il v e r s o g i u s t o e medici e o s t e t r i c h e procedevano come da prassi per un parto naturale. La gravidanza era stata regolare e non c' era stata nessuna avvisaglia della tragedia che di lì a poco si sarebbe consumata. Un giorno felice per la coppia, visto che si trattava del primo figlio, tra l' altro arrivato in età avanzata. Una gioia infinita che si sarebbe coronata proprio nel giorno della festa della mamma, domenica mattina. Qualcosa, però, non ha funzionato e quello che doveva essere un momento di gioia e felicità, il coronamento di un sogno per i genitori, si è trasformato in una giornata di lutto, il dramma peggiore che ci si possa immaginare. Il padre ha assistito al travaglio entrando in sala parto. La situazione è precipitata col passare delle ore tanto che i medici hanno ritenuto necessario l' uso della ventosa, come ha dichiarato il padre della bimba ai carabinieri. Neppure la ventosa, però, deve aver sortito gli effetti sperati e il tracciato della bambina fino a quel momento regolare è apparso in sofferenza. Sono stati momenti concitati tanto che perfino un' infermiera ha avuto un malore. A quel punto, i medici hanno deciso di praticare il taglio cesareo portando la donnain sala operatoria dove il marito non è potuto entrare. Che cosa sia successo dopo ancora è tutto da chiarire. La bambina è nata viva o morta? I medici hanno comunque provato a rianimarla a lungo intubandola ma la piccola non ce l' ha fatta. I carabinieri hanno trasmesso subito gli atti in Procura e il sostituto procuratore, Laura Canovai, ha Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 59 13 maggio 2015 Pagina 4 < Segue La Nazione (ed. Prato) Anaao Toscana disposto l' esame autoptico sul corpicino della bambina. L' autopsia, svolta a Pistoia dall' anatomopatologa Luciana Sonnellini insieme a una neonatologa e ai periti delle parti, è terminata ieri in tarda serata ma per i risultati si dovranno attendere 120 giorni. Tra una ventina di giorni le parti si incontreranno per il punto della situazione. Sarà l' esame autoptico a chiare se la bimba ha respirato o se è nata morta e se ci sono responsabilità. Laura Natoli. LAURA NATOLI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 60 13 maggio 2015 Pagina 5 La Nazione (ed. Prato) Anaao Toscana Il padre distrutto dal dolore «Non l' ho mai sentita piangere» I genitori: «Vogliamo la verità in nome di nostra figlia» UN DOLORE che non si può descrivere. Un dramma che ha colpito in maniera inaspettata i neogenitori che avevano avuto il dono di avere la loro prima bambina nonostante l' età avanzata. La mamma, 45 anni, è ancora ricoverata in ospedale, il padre si è mosso per vie legali perché adesso vuole capire, esige una spiegazione a un dramma tanto assurdo. «Vogliamo la verità in nome di nostra figlia», hanno detto i genitori tramite il loro legale, Gianluca Sansonetti di Prato. «Non ci sono parole per quello che è successo ha spiegato l' avvocato Adesso i miei assistiti vogliono saper la verità». La famiglia ha nominato un proprio perito, il dottor Piliero di Pistoia, che ieri ha preso parte all' autopsia svolta dall' anatomopatologa nominata dal pm, Luciana Sonnellini. Ci vorranno mesi, però, prima di dare una spiegazione a una morte tanto assurda. Tra una ventina di giorni, il medico legale insieme al neonatologo della Procura e tutte le parti in causa, dovranno rincontrasi per fare il punto della situazione. Nel frattempo i genitori la famiglia attende di poter dare una degna sepoltura alla loro bambina. «NEL 2015 queste cose non devono succedere», hanno detto i genitori. Il padre ha assistito a tutte le fasi concitate del travaglio ed è uscito soltanto quando la moglie è stata portata dalla sala parto a quella operatoria per il cesareo. Da lì in poi non sa che cosa sia accaduto. «Non ho mai sentito piangere mia figlia», ha detto l' uomo in sede di denuncia. La bimba è nata viva oppure era già morta? Una domanda difficile a cui soltanto l' autopsia e le indagini della Procura potranno dare una risposta. La gravidanza della donna era stata regolare e il medico curante non aveva mai riscontrato nessuna irregolarità. Anche le prime fasi del parto sarebbero state nella norma, tanto che i medici hanno proceduto per un parto naturale. Le complicazioni sono arrivate dopo quando è stato deciso per il taglio cesareo. Certo è che la donna ha sofferto per tredici ore prima che si procedesse per l' intervento chirurgico. «I miei assistiti di certo non hanno la cognizione di che cosa possa essere accaduto spiega l' avvocato Sansonetti non sono medici, ma quello che è certo è che adesso vogliono conoscere la verità. Aspetteremo i risultati dell' autopsia per avere maggiore chiarezza». La donna è ancora ricoverata in ospedale per i cinque giorni di degenza previsti in caso di cesareo in un clima che di certo non può essere sereno. I genitori, ma anche il personale sanitario che ha vissuto la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 61 13 maggio 2015 Pagina 5 < Segue La Nazione (ed. Prato) Anaao Toscana tragedia, sono stati affiancati dal sostegno degli psicologi dell' Asl che nel frattempo ha aperto un' indagine interna per ricostruire i fatti. Laura Natoli. LAURA NATOLI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 62 13 maggio 2015 Pagina 5 La Nazione (ed. Prato) Anaao Toscana LA DENUNCIA MALUCCHI DELLA FP CGIL. Intanto l' Asl assume manager «UN' ULTERIORE SPESA di 75000 euro annuali per un incarico dirigenziale che, ex novo, graverà sul bilancio aziendale non aiuta la soluzione dei problemi sanitari pratesi». L' attacco è di Sandro Malucchi della Fp Cgil Sanità di Prato e aggiunge: «Con la stessa cifra si poteva accompagnare un percorso di crescita di almeno un paio di professionisti livellati' pratesi che già conoscono il sistema e la città». Sul banco degli imputati è la delibera 502 del 2015 perché per il sindacato con quella l' Asl 4 assume un altro dirigente con responsabilità in materia di sicurezza del nuovo ospedale e della zona distretto e di attività contrattuale di fornitura e servizi. «La scelta ci appare uno schiaffo tirato agli operatori sanitari c h e intravedono nel riassemblamento delle Asl una prospettiva piena di incognite a cui si somma una vaghezza sulle politiche del personale che non ci appaiono lineari rispetto ai bisogni di salute di Prato», continua Malucchi. «Ci sarebbe bisogno di più personale sanitario, di maggiore sobrietà e di un controllo pubblico sulle prestazioni sanitarie per procedere ad accorpare le Asl». Che da tale accorpamento si possa produrre un vero risparmio è da dimostrare. «In Toscana i direttori generali sono in aspettativa da altri incarichi pubblici e il 75% di loro sono dirigenti e tornando ai loro incarichi costerebbero alla Regione le stesse cifre. Lo stesso discorso vale per i direttori sanitari e per quegli amministrativi. La delibera regionale 932 del 2014 allude a ciò: esodare 100 operatori sanitari pratesi, la metà medici, per sopraggiunti limiti di età secondo il criterio in voga fino a prima della riforma Fornero e senza possibilità di riassunzione alcuna per l' Asl. La stessa regione che ha prodotto un indebitamento, non rinegoziabile, con i gestori dei nuovi ospedali. Un project financing che costa 1 milione e 700 mila euro mensili, per i prossimi 20 anni. La spesa per l' affitto di una struttura si impone in sostituzione di una medesima spesa che permetterebbe l' assunzione di circa 650 operatori in sanità». La Cgil sta chiedendo nuove assunzioni con una petizione che sarà presentata al presidente del consiglio comunale e al sindaco entro la fine del mese. «Siamo a quota 1500 firme raccolte, 1200 firme in più rispetto a quelle richieste dal regolamento comunale per la partecipazione». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 63 13 maggio 2015 Pagina 12 La Nazione (ed. Prato) Anaao Toscana REGIONALI PASSIONE TOSCANA. Aerei sulla testa, ospedale inadatto, Met declassato Lamioni e Cenni: «È indispensabile cambiare» «AEREI SOPRA la città, un ospedale insufficiente ed un teatro declassato come il Metastasio». Secondo Giovanni Lamioni è questo lo scenario se i pratesi voteranno Enrico Rossi: una città periferia di Firenze. Il candidato presidente di «Passione per la Toscana», lista civica appoggiata dalle forze politiche di Area Popolare, ha presentato ieri mattina all' ex cinema Cristall i punti cardine della sua campagna elettorale. Al suo fianco, il capolista Roberto Cenni e i candidati pratesi che con lui proveranno a fare il pieno di voti alle elezioni regionali: Elena Grassi, Enrico Albini, Angela Tempesti, Carlo Alberto Bianchi Rossi e Sara Millefiore. Sviluppo economico, libertà e sicurezza sono i temi principali della campagna, ma anche trasporti e sanità. In particolare, la nuova pista di Peretola e il futuro del Santo Stefano. «LA DIALETTICA in una lista civica è cosa abituale, scandalizza solo chi ha un padrone e noi non abbiamo padroni» ha detto il candidato presidente, ribadendo così la totale contrarietà alla pista parallela di Peretola: «La lista dice no alla nuova pista, non esistono divergenze sul tema». «La sanità in Toscana è tutta da rifare prosegue Lamioni al Santo Stefano ci saranno meno posti letto, non è accettabile ciò che è stato fatto a causa del protagonismo della sinistra». L' ex sindaco di Prato, in corsa per il consiglio regionale, non ha dubbi su Lamioni: «E' la persona più adatta per guidare un polo civico». In quanto a Prato: «Basta ad atteggiamenti oppressivi nei suoi confronti conclude Cenni la giunta attuale si è dimostrata incapace, in Consiglio regionale adesso servono persone che facciano la differenza per la nostra città». Alessandro Pistolesi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 64 13 maggio 2015 Pagina 1 La Repubblica (ed. Firenze) Anaao Toscana Il chirurgo rinviato a giudizio per peculato e abuso d' ufficio con altri 4 medici. Prosciolti gli ex direttori di Careggi contro cui l' ospedale era parte civile. Non truffò i pazienti ma Macchiarini verrà processato > > > IL DOTTOR Paolo Macchiarini, uno dei più celebri chirurghi toracici del mondo, il primo a eseguire un trapianto di trachea, è stato rinviato a giudizio per peculato, falso e abuso d' ufficio. È stato prosciolto invece da tutte le accuse di truffa ai danni di alcuni pazienti, inizialmente qualificate come concussioni e alla base del suo arresto, il 27 settembre 2012. Con Macchiarini vanno a giudizio quattro medici e una caposala. Prosciolti invece con formula piena l' ex direttore generale di Careggi Valtere Giovannini e l' ex direttore sanitario Valerio Del Ministro. SEGUE A PAGINA IV. FRANCA SELVATICI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 65 13 maggio 2015 Pagina 4 La Repubblica (ed. Firenze) Anaao Toscana Peculato e abuso Macchiarini sarà processato con altri 4 medici A giudizio anche una caposala Cadono le accuse più gravi. DALLA PRIMA DI CRONACA CON GRANDE soddisfazione degli avvocati Michele Andreano e Francesco Bevacqua, si ridimensiona drasticamente l' inchiesta sullo sfortunato rapporto fra Paolo Macchiarini e il policlinico di Careggi, dove il chirurgo ha operato fra il 2009 e il 2012, chiamato da Enrico Rossi p e r c h é c r e a s s e u n c e n t r o europeo di ricerca sui trapianti . Arrestato per concussione, accusato di aver profittato delle drammatiche condizioni di alcuni pazienti per proporre loro interventi costosissimi, ritenuto più attaccato al portafoglio che all' etica professionale, oggi Macchiarini opera all' estero. Intanto l' inchiesta a suo carico si è sgonfiata. Ieri il giudice Francesco Bagnai ha prosciolto sia lui che due suoi collaboratori da tutte le accuse di truffa, in origine qualificate come concussioni. Per contro il giudice ha ritenuto necessario il vaglio dibattimentale per due episodi di peculato (Macchiarini avrebbe trattenuto per sé la quota spettante a Careggi per alcuni interventi in libera professione), e per falso e abuso d' ufficio (slittamento dei pazienti nelle liste operatorie, falsa attestazione della sua presenza in sala, indicazioni "gonfiate" sulla complessità degli interventi). Con lui vanno a giudizio i medici Massimo Jaus, Alessandro Gonfiotti, Fabio Mannini e Pasquale Rulli e la caposala Aida Chiti (difesa dagli avvocati Filippo Cei ed Elvira Supino, ora è accusata solo di abuso d' ufficio). Completamente prosciolti l' ex direttore generale di Careggi Valtere Giovannini e l ' e x direttore sanitario Valerio Del Ministro, accusati di omissione di atti d' ufficio e abuso d' ufficio per non aver vigilato sulla attività di Macchiarini. Accusa vivamente confutata dagli avvocati Gaetano Viciconte a Paolo Stolzi. Alla luce del proscioglimento appare quantomeno intempestiva la decisione del direttore generale dell' azienda Careggi Monica Calamai di costituirsi parte civile contro il suo predecessore e l' altro dirigente. Careggi, con l' avvocato Francesco Maresca, resta parte civile contro Macchiarini e gli altri rinviati a giudizio. ©RIPRODUZIONE RISERVATA IL CHIRURGO Paolo Macchiarini (nella foto) è stato rinviato a giudizio, ma le accuse più gravi contro di lui sono cadute. FRANCA SELVATICI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 66 13 maggio 2015 Pagina 4 < Segue La Repubblica (ed. Firenze) Anaao Toscana Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 67