5 maggio 2016 - Il Comune di Gatteo
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5 maggio 2016 - Il Comune di Gatteo
UNIONE COMUNI DEL RUBICONE Giovedì, 05 maggio 2016 UNIONE COMUNI DEL RUBICONE Giovedì, 05 maggio 2016 Comune di Gatteo 05/05/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 19 1 BEN VENGA MAGGIO: NOTTE E TUTTA MUSICA 05/05/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 19 2 Daniela Alvisi e 'Il gergo delle noci' 05/05/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 19 3 Un ebook per bambini che scoprono l' archeologia 05/05/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 19 4 Nidi d' infanzia, aperte le iscrizioni 05/05/2016 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 42 5 Centro sinistra 05/05/2016 La Voce di Romagna Pagina 21 6 Doppio evento oggi a Gatteo 05/05/2016 La Voce di Romagna Pagina 21 7 Il M5S presenta il suo programma 05/05/2016 La Voce di Romagna Pagina 31 LUCA DEL FAVERO Belletti pronto per il Giro : "Voglio vincere una tappa" 8 Comune di Savignano 05/05/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 19 ERMANNO PASOLINI 'Piadiniamo' scalda i motori E cerca artigiani e fotografi 05/05/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 19 12 Nidi d' infanzia, aperte le iscrizioni 05/05/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 19 13 Zarepta apre il centro estivo per bambini 05/05/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 25 CARLOTTA BENINI Torna 'Il rock è tratto' E cerca nuovi big 05/05/2016 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 43 10 MARIAELENA FORTI Oggi pomeriggio i funerali del "Rosso" 05/05/2016 La Voce di Romagna Pagina 21 14 15 17 Il M5S presenta il suo programma 05/05/2016 La Voce di Romagna Pagina 21 18 Via alle adesioni per "Piadiniamo" Comune di San Mauro 05/05/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 19 19 Nidi d' infanzia, aperte le iscrizioni 05/05/2016 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 27 LUCA FILIPPI Missione compiuta per il San Mauro Mare 05/05/2016 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 33 20 21 "Home", la cultura attenta all' umanità 05/05/2016 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 42 23 Baldinini punta al museo aziendale 05/05/2016 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 42 24 Lo stilista Giuseppe Zanotti lancia la linea per bambini 05/05/2016 La Voce di Romagna Pagina 14 25 Ciclo concerti di Primavera. Domenica l'inizio Pubblica Amministrazione 05/05/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 20 26 A Lecce rigenerazione vuol dire smart city 05/05/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 41 FE. MI Longobardi: prematuro l' obbligo di efattura nel B2B 05/05/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 41 GIANNI TROVATI Terreni incolti con esonero Imu 05/05/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 42 GIUSEPPE LATOUR Ddl consumo suolo, si cerca deroga salvacostruzioni 05/05/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 42 05/05/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 42 GIANNI TROVATI Riforma del trasporto locale a rischio stop ANTONINO PORRACCIOLO Appalti, ritardi non sempre con danni 05/05/2016 Italia Oggi Pagina 32 DARIO FERRARA Risarcimenti ai disabili per i tagli alla sanità 05/05/2016 Italia Oggi Pagina 35 Reggio Calabria città più tassata 31 34 Quel doppio colpo alla crescita 05/05/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 45 29 33 I dirigenti «pesano» sulla spesa 05/05/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 42 28 SIMONA D' ALESSIO 36 38 40 41 05/05/2016 Italia Oggi Pagina 36 LUIGI OLIVERI P.a., retromarcia sui dirigenti 05/05/2016 Italia Oggi Pagina 36 MATTEO BARBERO Piani predissesto, più tempo per modifiche 05/05/2016 Italia Oggi Pagina 37 Terreni incolti senza Imu FABRIZIO G. POGGIANI 43 45 46 5 maggio 2016 Pagina 19 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Gatteo GATTEO BEN VENGA MAGGIO: NOTTE E TUTTA MUSICA SI TERRÀ a Gatteo, sabato dalle 21 fino a tarda notte 'Ben Venga Maggio'. In centro storico musica con i gruppi 'Musici et amici', l' Ensemble Amarcanto, Giacomo Medici Tango Ensemble, Macola & Vibronda, Supermarket e Rangzen. Ciambella, vino e fragole a tutti i presenti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 5 maggio 2016 Pagina 19 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Gatteo Gatteo Daniela Alvisi e 'Il gergo delle noci' QUESTA sera alle 21 alla biblioteca Ceccarelli di Gatteo l' autrice savignanese Daniela Alvisi presenterà il suo libro 'Il gergo delle noci' . Un libro in cui si fondono vendetta e magia, una storia che porterà il lettore a scoprire realtà parallele in cui strane creature muovono i fili della storia e portano a compimento i destini. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 5 maggio 2016 Pagina 19 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Gatteo Gatteo Un ebook per bambini che scoprono l' archeologia E' un 'viaggio archeologico' ma si snoda su un ebook. Oggi alle 17.30 alla biblioteca Ceccarelli di Gatteo sarà presentato l' ebook 'Alla Scoperta di Ariminum Archeologia in Emilia Romagna'. Destinato ai bimbi racconta la figura dell' archeologo, lo scavo e le varie tipologie di reperti che si possono trovare. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 5 maggio 2016 Pagina 19 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Gatteo San Mauro Nidi d' infanzia, aperte le iscrizioni Iscrizioni al via per le famiglie intenzionate a far frequentare ai propri bimbi, nell' anno scolastico 20162017, il nido di infanzia a Savignano, San Mauro e Gatteo. E ' g i à possibile presentare la domanda per le tre strutture comunali che, per la prima volta, offriranno l' opportunità del tempo prolungato fino alle 18.20. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 5 maggio 2016 Pagina 42 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di Gatteo GATTEO Centro sinistra La lista Bella Gatteo si presenta. Oggi alle 20.30, il candidato sindaco Iglis Bellavista e i 12 aspiranti consiglieri incontreranno i cittadini alcircolo sportivo in via Roncadello. Presentati il programma elettorale e i punti specifici per il capoluogo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 5 maggio 2016 Pagina 21 La Voce di Romagna Comune di Gatteo Doppio evento oggi a Gatteo Oggi doppio appuntamento alla biblioteca Ceccarelli di Gatteo: alle 17.30 presentazione del libro per ragazzi "Alla Scoperta di Ariminum Archeologia in Emilia Romagna" e alle 21 presentazione del libro fantasy con intervento recitato dei personaggi "Il gergo delle noci". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 5 maggio 2016 Pagina 21 La Voce di Romagna Comune di Gatteo GATTEO Il M5S presenta il suo programma Il Movimento 5 Stelle di Gatteo i n v i t a l a cittadinanza alla serata di presentazione del proprio progetto amministrativo per Gatteo, prossima a elezioni. L' appuntamento è per domani sera (a partire dalle ore 20.45) all' Oratorio di San Rocco a Gatteo. I candidati alla carica di sindaco e consigliere comunale si presenteranno e illustreranno il programma elettorale, aperti al dialogo con il pubblico e alla condivisione di idee con i cittadini. Interverranno anche Mauro Frisoni, consigliere comunale 5 Stelle di Savignano, e i consiglieri regionali 5 Stelle Andrea Bertani e Raffaella Sensoli. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7 5 maggio 2016 Pagina 31 La Voce di Romagna Comune di Gatteo Belletti pronto per il Giro : "Voglio vincere una tappa" CICLISMO Il 31enne romagnolo, ripresosi a tempo di record dalla frattura allo scafoide rimediata ad inizio aprile, cercherà di bissare l' unico successo del 2010 ottenuto nella sua Cesena Più forte della sfortuna e degli infortuni. Manuel Belletti e carico al punto per il suo settimo Giro d' Italia, evento che partirà domani dall' Olanda con la prima tappa in programma ad Apeldorn, dopo essere riuscito in poche settimane a prepararsi al meglio nonostante la frattura allo scafoide della mano destra occorsagli ad inizio aprile in Belgio alla Tre Giorni di Le Panne. Il recupero e stato a tempo di record, come dimostrano gli ottimi piazzamenti ottenuti al recente Giro di Turchia. "Mi presento al Giro in uno stato di forma ottimale spiega il ciclista 31enne della Southeast Venezuela e mi sento al meglio come lo scorso anno. L' infortunio alla mano mi ha obbligato ad uno stop di una sola settimana poi sono salito in sella per recuperare il tempo perduto. Per ancora una decina di giorni dovrò indossare il tutore, ma ormai mi sono abituato". L' obiettivo del Furetto di Sant' Angelo di Gatteo e fin troppo chiaro. "Voglio vincere una tappa e ripetere quell' indimenticabile vittoria del 2010 quando mi aggiudicai la Porto Recanati Cesenatico tagliando per primo il traguardo nella mia città. Mi sento davvero bene e anche in Turchia lo ho dimostrato e non soltanto per il secondo posto conseguito in una delle otto tappe. In una gara piuttosto dura sono riuscito a prepararmi al meglio all' appuntamento dell' anno che sento maggiormente". Belletti ha inoltre un conto in sospeso con la fortuna, visto che lo scorso anno si dovette ritirare per un banale incidente. Soltanto nel 2014 ha concluso la gara chiudendo 144esimo. "Ho dovuto abbandonare nella dodicesima tappa durante la Castiglione della Pescaia Fiuggi. Nelle prime battute della corsa ho sbattuto il ginocchio contro la pipa della bicicletta, un infortunio doloroso e fino a quando ho resistito ho stretto i denti, poi però ho dovuto alzare bandiera bianca. Quest' anno spero di aver già pagato il conto con la sfortuna un mese fa in Belgio". Tra le curiosità che legano Belletti al Giro d' Italia c' e anche la sua strategia, perche e uno dei pochi ciclisti a non studiare il percorso. "Sinceramente non ho mai analizzato i tracciati di gara come fanno coloro che puntano alla vittoria finale per pianificare a tavolino tutta la corsa. Soltanto il giorno prima della gara mi informo, valutando se nella tappa successiva potrò farmi valere in un arrivo in volata. Sin dalla mia prima partecipazione mi sono comportato in questa maniera e ho sempre ottenuto buoni riscontri nel Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 8 5 maggio 2016 Pagina 31 < Segue La Voce di Romagna Comune di Gatteo giorno della gara". Tutto e pronto dunque per il debutto e l' adrenalina e al massimo, ma c' e soltanto un particolare che non soddisfa il cesenate. "E' un vero peccato che quest' anno il Giro non passi dalla Romagna, terra che da sempre ama questo sport. Mi dispiace, perche era una occasione per festeggiare con amici e parenti, ma mi dispiace anche perche al via saremo soltanto tre romagnoli. Matteo Montaguti, che potrà farsi valere vincendo qualche tappa partendo in fuga da lontano, e Manuel Senni, al debutto in questa nuova avventura. Siamo in pochi, ma di sicuro ci faremo valere". La Romagna delle due ruote si vuole tingere ancora una volta di Rosa. Luca Del Favero. LUCA DEL FAVERO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 5 maggio 2016 Pagina 19 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Savignano SAVIGNANO TANTE LE NOVITÀ PER LA TRE GIORNI DI LUGLIO 'Piadiniamo' scalda i motori E cerca artigiani e fotografi di ERMANNO PASOLINI ARTIGIANI, creatori d' ingegno, fotografi, chioschisti e produttori di piadina artigianale all' appello. Torna Piadiniamo, il capodanno romagnolo, l' evento omaggio al pane di Romagna, alle tradizioni della terra del Sangiovese e del buon vivere, della passione per il lavoro ma anche per il convivio. La tre giorni più folk della regione si svolgerà dal 22 al 24 luglio nel centro storico di Savignano per iniziativa dell' associazione I Fest, al timone Gianmarco Casadei e Mattia Matro, e con il patrocinio del Comune di Savignano. IN QUESTI giorni è iniziata la fase operativa dell' evento, giunto a questa quinta edizione con un bagaglio composto da un foltissimo e affezionato pubblico (l' edizione 2015 ha portato nel centro di Savignano circa 30mila persone nei tre giorni), una serie di appassionati collaboratori tra associazioni del territorio, amatori, esercenti commerciali e partner istituzionali. Il lancio di Piadiniamo 2016 è avvenuto a largo raggio sin dalla scorsa estate grazie alla partecipazione dei promotori all' Expo a Milano nello stand della Regione EmiliaRomagna. Anche l' edizione 2016 metterà in campo un nutrito programma di animazione per celebrare la regina della festa, la piadina, che si potrà degustare nelle più varie declinazioni nei 10 chioschi dislocati nel centro storico cittadino. Un vero e proprio percorso enogastronomico immerso nelle atmosfere di un tempo, quelle raccontate da Secondo Casadei e Tonino Guerra, condito da spettacoli e musica di strada, balli folkloristici, rievocazioni poetiche del dialetto e degli antichi mestieri. «La ricostruzione di uno spaccato divertente e festoso della Romagna di una volta, preziosa occasione per conoscerla meglio dicono gli organizzatori Gianmarco Casadei e Mattia Matro . Con la stessa finalità torneranno il percorso del grano, i giochi di allora e l' apprezzato mercatino delle arti manuali riservato agli artigiani e ai creatori di ingegno. In omaggio alla vocazione della città, Piadiniamo riserverà uno spazio ai giovani fotografi amatoriali che potranno esporre i propri scatti sul tema della piadina e della Romagna, strizzando l' occhio al 25° SI Fest di Savignano». Fin qui le conferme, ma anche molte novità e sorprese sono in serbo per questa nuova edizione. In attesa di scoprirle, tutti gli interessati fra gli artigiani, i creatori d' ingegno, i fotografi e gli esercenti di piadina sono invitati a mettersi in contatto con l' organizzazione ai seguenti recapiti: tel. 3386775368; email: [email protected]; facebook: piadiniamo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 10 5 maggio 2016 Pagina 19 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Savignano ERMANNO PASOLINI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11 5 maggio 2016 Pagina 19 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Savignano San Mauro Nidi d' infanzia, aperte le iscrizioni Iscrizioni al via per le famiglie intenzionate a far frequentare ai propri bimbi, nell' anno scolastico 20162017, il nido di infanzia a Savignano, S a n M a u r o e G a t t e o . E ' g i à possibile presentare la domanda per le tre strutture comunali che, per la prima volta, offriranno l' opportunità del tempo prolungato fino alle 18.20. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12 5 maggio 2016 Pagina 19 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Savignano Savignano Zarepta apre il centro estivo per bambini L' ASSOCIAZIONE Zarepta di Savignano il 13 giugno aprirà il centro estivo 'ApertaMente' presso il centro giovani Praconi, riservato ai bambini delle elementari. Lunedì alle 20.45 presso il Centro Giovani, via Sanzio 90, serata di informazioni e pre iscrizioni. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 13 5 maggio 2016 Pagina 25 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Savignano IL FESTIVAL DA SABATO LE SELEZIONI Torna 'Il rock è tratto' E cerca nuovi big DA CONCORSO per band emergenti è diventato un vero e proprio festival, che vede coinvolti anche due nomi di spicco nel panorama indie poprock nazionale: Calcutta, il nuovo fenomeno della canzone d' autore di scuola capitolina, e Francesco Motta, voce e frontman dei Criminal Jockers (nella foto). E' 'Il rock è tratto', la rassegna nata a Savignano sul Rubicone che quest' anno festeggia la sua ventunesima edizione con un programma ricco di eventi e concerti nel centro storico del comune, sabato 18 giugno. Le selezioni sono già aperte. Sabato sera al Sidro Club di via Moroni si esibiscono le prime tre band in gara per conquistare il palco della finale: i Flat Bit da Pesaro, gli Ignorantia Legit da Roma e i Porno Teo Kolossal da Torino. Altri tre gruppi si esibiranno nel club savignanese il 21 maggio: parliamo questa volta dei ravennati Aldi dallo Spazio, dei riminesi The Sphinx da Rimini e degli Astenia da Frosinone. La band vincitrice avrà l' onore di aprire i concerti dei due big della canzone d' autore indipendente italiana, il prossimo 18 giugno nel cuore di Savignano. 'Il rock è tratto' è organizzato da alcune delle associazioni e realtà culturali più attive del territorio romagnolo come Music for People, Retro Pop Live, Diffusione Musica, Sidro Club, Raqanà Band e Radio Icaro Rubicone. Anche in questa ventunesima edizione il fil rouge dell' evento si riconferma lo stesso, ovvero la valorizzazione della musica emergente. OBIETTIVO centrato, se si pensa ai gruppi che negli anni sono passati su questo palco guadagnandosi un posto di spicco nel panorama indie nazionale: fra gli altri Nobraino, Management del Dolore Post Operatorio, Jang Senato e Jarred the Caveman. Guardando al format dell' evento, non si tratta di una semplice rassegna musicale, ma di un vero e proprio festival, che comprende anche un mercatino creativo 'Roba Rock', un percorso di degustazione con produttori del territorio di birra artigianale e un raduno di lambrette, vespe e moto d' epoca. Inoltre, grazie alla collaborazione con gli esercenti, sono previste soprese e iniziative ancora da svelare: una su tutte il concerto dei Silvercombo, progetto parallelo di Andy MacFarlane, carismatico cantante e musicista scozzese frontman dei Rock 'n' Roll Kamikazes. Carlotta Benini. CARLOTTA BENINI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14 5 maggio 2016 Pagina 43 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di Savignano Savignano. Il 56enne Daniele Garattoni aveva avuto un malore nell' ottobre 2012 mentre arbitrava una partita di calcio del Csi a Meldola Oggi pomeriggio i funerali del "Rosso" Conosciutissimo in paese, alle esequie sarà presente anche il vescovo Lambiasi SAVIGNANO. E ' s e m p r e t r o p p o p r e s t o quando partono quelli che si amano. La scomparsa di Daniele Garattoni, soprannominato "il Rosso", ha lasciato smarriti i familiari, gli amici e tutti coloro, e sono molti, che lo conoscevano e gli hanno voluto bene e che non si aspettavano la brutta notizia giunta martedì pomeriggio dall' ospedale Bufalini di Cesena. Garattoni era ricoverato da alcuni giorni a seguito di un peggioramento delle sue condizioni di salute, già fragili per gli oltre tre anni e mezzo di infermità sopraggiunta a seguito di un infarto che lo colpì il 19 ottobre del 2012 mentre arbitrava una partita di calcio del Csi a Meldola. Un evento che spezzò in due la sua vita, caratterizzata fino ad allora dall' impegno sociale e dal volontariato attivo nella parrocchia di Castelvecchio, e non solo. Nei giorni del tragico episodio era impegnato nella organizzazione di eventi pro raccolta fondi per i terremotati di Modena, in collaborazione con la Pubblica Assistenza e altre associazioni savignanesi. Un impegno che lo vedeva coinvolto a nome della Compagnia della Speranza della quale il 56enne era presidente, carica ereditata dallo storico regista Francesco "Bugara" Montanari, padre elettivo della filodrammatica dialettale scomparso nel 1991. Da allora Garattoni, con altri componenti del gruppo come Giampaolo Gobbi, Manuela Vincenzi, Marco Garattoni, Achille Galassi e Giovanni Galassi, è stato il capofila del ricambio generazionale e una colonna della compagnia, molto seguita in paese e ben nota nel circuito del teatro dialettale. Le sue uscite in scena erano accolte regolarmen te da applausi e risate scroscianti, grazie a una imponente presenza scenica e all' indole vitale e travolgente che lo rendevano capace di improvvisare. La passione per il teatro gli era connaturata e gli permetteva di costruire nel dettaglio e con cura ogni tipo di personaggio. Sposato e padre di due figli, Francesca di 30 anni e Mattia 27, Garattoni lascia la moglie Gabriella, i genitori Tonino e Adriana, e i tre fratelli Piero, Gigliola e Simona. Dopo la veglia svoltasi ieri sera, oggi alle 15.30 si terrà il funerale, sempre presso la chiesa di Santa Maria di Castelvecchio, con la presenza del vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi. Al termine seguirà Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 15 5 maggio 2016 Pagina 43 < Segue Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di Savignano il trasporto presso il cimitero di Tipano di Cesena per la cremazione mentre le eventuali offerte saranno devolute alla parrocchia, a sostegno degli interventi di ristrutturazione in corso dei locali adibiti al catechismo e alle varie attività. Mariaelena Forti. MARIAELENA FORTI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 16 5 maggio 2016 Pagina 21 La Voce di Romagna Comune di Savignano GATTEO Il M5S presenta il suo programma Il Movimento 5 Stelle di Gatteo invita la cittadinanza alla serata di presentazione del proprio progetto amministrativo per Gatteo, prossima a elezioni. L' appuntamento è per domani sera (a partire dalle ore 20.45) all' Oratorio di San Rocco a Gatteo. I candidati alla carica di sindaco e consigliere comunale si presenteranno e illustreranno il programma elettorale, aperti al dialogo con il pubblico e alla condivisione di idee con i cittadini. Interverranno anche Mauro Frisoni, consigliere comunale 5 Stelle di Savignano, e i consiglieri regionali 5 Stelle Andrea Bertani e Raffaella Sensoli. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 17 5 maggio 2016 Pagina 21 La Voce di Romagna Comune di Savignano SAVIGNANO Via alle adesioni per "Piadiniamo" Artigiani, fotografi, chioschisti e produttori di piadina artigianale all' appello: torna Piadiniamo, l' omaggio alla terra del buon vivere. La tre giorni si svolgerà dal 22 al 24 luglio nel centro di Savignano per iniziativa di I Fest (al timone Gianmarco Casadei e Mattia Matro). La "chiamata alle armi" segna l' inizio della fase operativa dell' evento, giunto a questa quinta edizione forte delle 30mila presenze dello scorso anno. Tutti gli interessati sono invitati a mettersi in contatto con l' organizzazione ai seguenti recapiti: tel. 3 3 8 6 7 7 5 3 6 8 ; e m a i l : [email protected]; facebook: piadiniamo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 18 5 maggio 2016 Pagina 19 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di San Mauro San Mauro Nidi d' infanzia, aperte le iscrizioni Iscrizioni al via per le famiglie intenzionate a far frequentare ai propri bimbi, nell' anno scolastico 20162017, il nido di infanzia a Savignano, San Mauro e G a t t e o . E ' g i à possibile presentare la domanda per le tre strutture comunali che, per la prima volta, offriranno l' opportunità del tempo prolungato fino alle 18.20. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 19 5 maggio 2016 Pagina 27 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di San Mauro Calcio donne C. Il tecnico Bertino: «Bella salvezza» Missione compiuta per il San Mauro Mare SAN MAURO MARE. La Virtus San Mauro Mare brinda alla salvezza. Missione compiuta dunque per la squadra allenata da Nicola Bertino, alla seconda stagione in serie C. «Purtroppo non ho potuto contare sempre sulla rosa al completo, poi abbiamo pagato un po' di inesperienza le parole del tecnico in ogni caso la salvezza è stata positiva e abbiamo lottato dur am e n t e per conquistarla. In alcune gare le ragazze hanno mollato mentalmente, forse è mancato un pizzico di maturità, ma serve per crescere». Il ricordo più bello di questa stagione, l' hurrà esterno contro la Correggese, un 32 targato Andreani, Angeli e Magnani (capocannoniere gialloblù con 10 centri in campionato e 2 in coppa) che è stato una mezza sentenza per la salvezza finale. «E' stata la partita più emozionante, vinta a dieci minuti dal termine, l' unico blitz fuori casa in questa stagione». Si chiude un capitolo, se ne apre un altro per la Virtus San Mauro Mare, che vorrà continuare il suo progetto di crescita, a partire dal settore giovanile per arrivare alla prima squadra. «Adesso cercheremo di rinforzare il gruppo per conquistare una salvezza più tranquilla». La rosa. Andreani, Angeli, Balzi, Benvenuti, Benzi, Brighi, Calbucci, Capja, Carfagna, Casa dei, Coveri, Magnani, Muccioli, Pasquarelli, Rossi, Sarti, Squadrani, Stefani, Vitali, Zavatta. All.: Bertino. Luca Filippi. LUCA FILIPPI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 20 5 maggio 2016 Pagina 33 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di San Mauro "Home", la cultura attenta all' umanità SAN MAURO PASCOLI. Lo ripeteva Dorothy, nel "Mago di Oz": nessun posto è bello come casa mia". Lo ripetono, lontani dalla favola, tre romagnoli scafati, promotori di arte. Portano piercing, hanno spalle larghe, hanno viaggiato per l' Europa, per lasciarsi forgiare dai linguaggi espressivi d' elezione. Li hanno assimilati e riproposti con estro creativo in mille salse, in eventi e festival. Adesso, riuniti nella neonata associazione Voluntas, vogliono donarli con cuore gonfio, per godersi casa e gli amici. Nasce così "Home. Festa fra amici", due giorni intensamente creativi, sabato 14 e domenica 15 maggio, in amicizia, nello scenario suggestivo di Villa Torlonia, a San Mauro Pascoli. Giuseppe Moratti ex uomo della notte in riviera, attivo tra Riccione, Bologna, Milano, oggi dedito al benessere olistico; con lui Jonas Severi grafico esperto di comunicazione, e Simone Botte organizzatore di eventi, creano insieme un progetto di "comfort zone" allargata dove arte e cultura si col limano con i rapporti umani, attraverso momenti di aggregazione consapevoli. "Home" invita "a casa" una trentina di artisti molti dei quali professionisti, e tanta gente curiosa; il fine per tutti è di sentirsi bene come fra i domestici lari, in armonia, fortificati da contenuti culturali di musica e arte nei diversi linguaggi: foto, scultura, installazio ne, performance, reading, improvvisazione teatrale, yoga della risata, video arte. E, come biglietto di ingresso, un semplice obolo, intimo e amichevole: il proprio sorriso. Mentre la lista ospiti è ancora aperta, sono attesi Isabella Santacroce con un personale dj set, e Christina Moser cofondatrice con il marito Maurizio Arcieri (scomparso un anno fa) dei Krisma, pionieri del pop elettronico. La musica elettronica, quella colta, complessa, innovativa, fungerà da colonna sonora di Home, con l' intento di affinare un gusto, in Italia ancora poco diffuso. Fra le presenze annunciate anche i fotografi Cinzia Aze, Enrico (Chico) De Luigi, Eugenia Canistro, Virginia Verona, Irena Iris Willard. Sul fronte musicale, Christian "Shape" Camporesi, Federico Fusaglia, per l' impegno civile Patrick Wild, Veronica Bronzetti per video arte e stilllife. «Questo nostro progetto introduce Giuseppe Mo ratti ha vissuto un' anteprima a Villa Torlonia il 21 novembre scorso. Il gradimento ci ha spinti a ripeterci, strutturandoci in maniera più solida, come associazione culturale. Vogliamo creare un calendario di eventi itinerante per la Romagna, per tutto l' anno». Nei due giorni densi di eventi, comprensivi di tre workshop aperti a grandi e piccoli, Home focalizza l' attenzione sull' ambiente. «Introduciamo il messaggio di eco sostenibilità, riuso, riciclo dicono i Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 21 5 maggio 2016 Pagina 33 < Segue Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di San Mauro Voluntas . In ogni spazio espositivo ci sarà un angolo per il baratto, per un mercato equo solidale». L' evento valorizza dunque una diversa filosofia della fruizione dell' arte. «Davvero mettiamo il nostro cuore. Ci auto sovvenzioniamo con molta volontà, e con risorse acquisitive in vent' anni di esperienza». l Info: 393 3332316. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 22 5 maggio 2016 Pagina 42 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di San Mauro Baldinini punta al museo aziendale E intanto apre negozi in Kazakistan e in Siberia L' idea dell' imprenditore è quella di salvaguardare la memoria dell' azienda con oltre un secolo di storia alle spalle, in una fase dove «abbiamo superato l' impercettibile confine che separa l' arte dall' artigianato ha spiegato L' azienda dispone di un ricco archivio, un prezioso patrimonio di materiali e documenti catalogati e organizzati grazie alla collaborazione dell' Università di Bologna. Una vera e propria testimonianza dei fasti di un passato che sono e saranno sempre il nostro futuro». L' idea del Museo della scarpa non è nuova a San Mauro, t a n t ' è c h e o l A g i i l vulcanico Gimmi Baldinini, leader in Russia della calzatura del lusso, 130 boutique in giro per il mondo, una novantina in Russia. tre una quindicina di anni fa fu redatto anche uno studio di fattibilità con l' ipotesi di una esposizione permanente alla Torre. Di recente il sindaco Luciana Garbuglia era tornata sull' ipotesi individuando una nuova location nell' ex calzaturificio dismesso di Scardavi in pieno centro storico. Baldinini invece aggiunge una novità: l' ipotesi di un museo aziendale come già ce ne sono in giro per l' Italia, non però in Romagna nel campo della moda. E Baldinini è un pezzo che ci pensa: aveva detto che era uno dei suoi sogni nella festa del centenario dell' azienda, nel 2010. L' imprenditore di San Mauro nel frattempo prosegue il suo piano di espansione, con due nuove aperture di store: Almaty in Kazakistan e a Krasnojarsk in Siberia. Sempre di recente, per il quarto anno consecutivo, è stato partner ufficiale nella finale del concorso Miss Russia 2016. Le cinquanta ragazze, sul palco della concert hall del Barvikha Luxury Village di Mosca, hanno indossato sandali in edizione limitata Baldinini creati per l' evento, in un appuntamento che ha coinvolto giovani da tutta la Russia. (f.f. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 23 5 maggio 2016 Pagina 42 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di San Mauro Lo stilista Giuseppe Zanotti lancia la linea per bambini SAN MAURO PASCOLI. Lo stilista Giuseppe Zanotti fa il suo esordio nelle scarpe dei piccoli e lancia la linea "Giuseppe junior". I pre ordini della prima collezione dedicata ai bambini disegnata dallo stilista sammaurese sono partiti nei giorni scorsi sul sito del brand per i mercati europei, e da fine maggio saranno disponibili anche nelle boutique Giuseppe Zanotti Design. La linea sarà prodotta da Vicini e comprende sette varianti di scarpe realizzate in diversi materiali tra cui nappa, velluto, laminati e stampe cocco con placche metalliche. I prezzi compresi tra 350 e 550 dollari per calzature pensate per i neonati, sino alla taglia 33. «Sono entusiasta di questa nuova avventura afferma Giuseppe Zanotti Ci sono sfide per me irrinunciabili, come questa, capaci di stimolare al massimo la mia creatività. Occasionalmente per alcune clienti e un po' per gioco in passato avevo già realizzato delle calzature per bambini. I figli di Beyoncé, Kanye West e Kim Kardashian, Karolina Kurkova sono stati tra i miei primi fan. Oggi, di fronte alle sempre maggiori richieste, ho pensato fosse arrivato il momento giusto per creare una linea per i più piccoli e ho particolarmente amato lavorare allo stile e alla creazione della mia prima linea junior». (f.f. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 24 5 maggio 2016 Pagina 14 La Voce di Romagna Comune di San Mauro ISTITUTO DI STUDI MUSICALI LETTIMI Ciclo concerti di Primavera. Domenica l'inizio Si terrà domenica 8 maggio il primo dei sei Concerti di Primavera dell' Istituto superiore di studi musicali "G. Lettimi" a conclusione dell' anno accademico. I primi saranno tre concerti di alcuni fra i migliori allievi che, superata una selezione interna, si presentano al pubblico proponendo brani del repertorio concertistico. Nel primo concerto, domenica 8 Maggio alle 11, si esibiranno Brenda Di Mecola al flauto accompagnata dal M° Fabrizio Di Muro, Lucia Romagnoli alla chitarra e Gaia Paci al violino accompagnata dal M° Danilo Comitini. Altri concerti vedranno la partecipazione dei pianisti Fabrizio Fogli e Jacopo Camillini (il 15 maggio), della flautista Maria Vittoria Balli, della violoncellista Matilde Melucci e della violinista Claudia Mancini accompagnata dal pianista M° Mattia Guerra, il 22 maggio. I concerti tutti a ingresso libero si terranno domenica alle 11 nella Biblioteca al secondo piano dell' istituto in via Cairoli 44. Il quarto concerto di domenica 29 maggio, sarà dedicato alla "Ebony Ensemble", un' orchestra di clarinetti composta da circa trenta elementi dell' ISSM "Lettimi", dell' Associazione di Propedeutica "Lettimi", dell' Istituto Sammarinese e della Scuola di musica di San Mauro Pascoli. Il 3 giugno alle 21 sarà poi allestita al Teatro degli Atti la farsa in un atto "L' impresario in Angustie" di Domenico Cimarosa, una co produzione dell' ISSM Lettimi con l' ISSM "Maderna" di Cesena. La regia sarà di Gianfranco Zanetti mentre l' orchestra sarà diretta dal M° Gianluca Gardini. Infine, chiude la serie di eventi un concerto dell' Orchestra Sinfonica degli ISSM di Cesena, Ravenna e Rimini, domenica 19 giugno alle ore 21, al Teatro Novelli. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 25 5 maggio 2016 Pagina 20 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione sviluppo urbano A Lecce rigenerazione vuol dire smart city Riqualificazione e sviluppo urbano. Attivando sinergie con il mondo della finanza e con gli investitori immobiliari, Lecce integra in un' unica strategia le politiche di rigenerazione urbana e quelle delle smart city. Da un lato ha messo ad esempio a valore la d i s m i s s i o n e d e i beni p u b b l i c i c o n u n a proposta che coinvolge 21 immobili già di proprietà del Comune grazie a un fondo immobiliare da costituire ad hoc (12 fabbricati da recuperare e 9 aree già edificabili da sviluppare), dall' altro si è già impegnata affidando ai privati un progetto di efficientamento del parco luci stradali (poco più di 20mila punti luce) con la co partecipazione di un fondo specializzato sui temi della sostenibilità ambientale. Avere i lampioni in rete e gestirli tramite un monitoraggio da remoto permetterà di implementare nuove funzionalità come i sensori di inquinamento, la sorveglianza, wifi, ricarica per auto; senz' altro un progetto propedeutico alla costruzione di una città intelligente. « A p a r t i r e d a l 2 0 1 0 l ' amministrazione comunale ha fatto un censimento analitico dei propri beni e terreni e ha apportato varianti urbanistiche per aumentare il valore economico di immobili nel centro storico, ma anche di terreni da 34mila mq a 1520mila mq. Con questo piano d i valorizzazione e successiva alienazione spiega Attilio Monosi, assessore al Bilancio di Lecce il Comune ha già ricavato 30milioni». Due esempi: un fabbricato degli anni 50 utilizzato per uffici pubblici è stato trasformato in residenziale e alienato a 1,4 milioni; un' altra area a destinazione scolastica sarà trasformata in appartamenti ed è stata alienata a 2,4 milioni. Il Comune ha scelto la via della rigenerazione sposando la via della densificazione e della riorganizzazione di funzioni. «A questo punto continua Monosi pensiamo ad un progetto organico di programmazione del territorio coinvolgendo una Sgr che dovrà costituire un fondo per poi realizzare la nuova sede degli uffici comunali (razionalizzando le 10 sedi attuali), un mercato e un polo scolastico. In campo per questo progettopilota c' è anche la Fondazione Patrimonio Comune, una costola dell' Anci che ha collaborato nell' elaborazione dello studio di fattibilità, deliberato poi da Invimit che ha stanziato 40 milioni di euro di investimento». In sintesi, Fpc ha elaborato lo studio, il Comune di Lecce e Invimit sono i quotisti del fondo il primo conferirà degli immobili mentre Invimit delle risorse economiche e la Sgr gestirà l' attuazione. L' amministrazione Perrone conta di indire il bando per la ricerca della Sgr entro fine anno, come Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 26 5 maggio 2016 Pagina 20 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione annunciato a Lecce in occasione del Forum del Sud promosso da Scenari Immobiliari. «Gli investimenti saranno realizzati nei primi 5 anni di vita del Fondo spiega Michele Lorusso, coordinatore del gruppo per Fpc mentre le dismissioni sono previste dall' anno 2 all' anno 10. Per le funzioni commerciali e terziario è prevista la locazione fino al termine del fondo e la completa dismissione entro il 14° anno a prezzi di mercato. Alla fine, le tre opere pubbliche andranno senza oneri al Comune». Un' azione di medio periodo che potrà essere implementata da iniziative puntuali e strategiche come quella per l' illuminazione pubblica promossa dalla società italiana Gemmo che ha vinto la gara di appalto e gestirà il servizio per i prossimi 15 anni grazie alla collaborazione con Susi Partners, il gestore di fondi che ha investito nell' operazione e quindi ha finanziato l' opera. «L' investimento totale ammonta a 9,6 milioni e l' obiettivo è mettere a norma gli impianti di illuminazione comunali, consentire un monitoraggio da remoto dei consumi, dei risparmi e del funzionamento. Più in generale l' intento è migliorare l' efficacia degli interventi manutentivi», spiega Stefano Fissolo, vice president Susi Energy Efficiency. Il contratto tra il Comune e Gemmo è stato firmato a gennaio 2015, i lavori sono iniziati a marzo 2016 e il termine è previsto per l' inizio del 2017. Susi Partners è una società di investimento che gestisce tre fondi focalizzati sull' infrastruttura energetica sostenibile: rinnovabili, efficienza energetica ed energy storage. P. Pie. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 27 5 maggio 2016 Pagina 41 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione L' audizione. In commissione Anagrafe tributaria Longobardi: prematuro l' obbligo di efattura nel B2B Il fisco lasci la strada delle sanzioni e percorra quella della semplificazione e degli incentivi. È quanto suggerisce il Consiglio nazionale dei commercialisti chiamato ieri in Commissione p a r l a m e n t a r e d i v i g i l a n z a s u l l ' Anagrafe tributaria per parlare di: invio dei dati per il 730 precompilato, diffusione della fatturazione elettronica nel B2B e contrasto alle frodi Iva. Il presidente del Cndcec Gerardo Longobardi ha parlato alla Commissione delle criticità legate all' invio dei dati in primis quelli sanitari per il 730 precompilato e ha formulato una serie di proposte di semplificazione. I commercialisti sottolineano che la dichiarazione precompilata non è stata "a costo zero" per contribuenti e professionisti, un fatto di cui si chiede di tenere conto evitando di sanzionare ritardi e omissioni e agevolando, attraverso un credito d ' imposta, l ' a c q u i s t o d e g l i s t r u m e n t i necessari per l' adempimento dei nuovi obblighi. Per i commercialisti è prematuro introdurre l' obbligo della fattura elettronica nel business to business e suggeriscono di intervenire sull' obbligo di conservazione digitale sostitutiva del documento emesso, a cui sono tenuti entrambe le parti, perché rappresenta un forte disincentivo al passaggio dal documento cartaceo a quello elettronico. In merito al contrasto all' evasione Iva, i commercialisti condividono il nuovo corso avviato dalla direttrice Orlandi predisposto alla trasparenza e al dialogo preventivo, ma data la complessità e sensibilità del tema richiedono tempo per effettuare gli approfondimenti di natura tecnica, necessari a dare n parere. © RIPRODUZIONE RISERVATA. FE. MI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 28 5 maggio 2016 Pagina 41 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Tributi locali. La risposta del Mef in commissione Finanze alla Camera: per aree non coltivate e orti valgono le regole generali Terreni incolti con esonero Imu Niente prelievo in montagna In pianura beneficio solo per coltivatori diretti e Iap MILANO I terreni incolti e gli orti rientrano nel novero dei « terreni agricoli», e quindi seguono le stesse regole dell' esenzione Imu, riscritte per l' ennesima volta dall' ultima legge di Stabilità (comma 13 della legge 208/2015). Suonano così le indicazioni fornite ieri dal viceministro all' Economia Enrico Zanetti nel corso del question time in commissione Finanze alla Camera, in risposta a Gian Mario Fragomeli (Pd) che chiedeva lumi sul destino fiscale dei «terreni non condotti da imprenditori agricoli, come quelli incolti e gli orti». Q u a n d o s i p a r l a d i Imu agricola, però, l' intreccio delle regole è ormai inestricabile, e anche le indicazioni arrivate dall' Economia si muovono con cautela tra le tante variabili e hanno bisogno del solito sforzo interpretativo. Per capire i termini del problema non si può evitare di addentrarsi nello slalom fra le norme. L' ultima manovra, nel tentativo di rimediare al pasticcio creato nel 2014 e ancora sotto esame alla Corte costituzionale dopo un dibattito infinito al Tar del Lazio, ha riesumato la circolare del 1993 per distinguere i Comuni montani da quelli «parzialmente montani» e dai pianeggianti, assicurando l' esenzione Imu a tutti i terreni montani e, in pianura, a quelli «posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali». Il panorama fiscale, quindi, prevede in sintesi queste tre situazioni: nei Comuni montani sono esenti tutti i terreni, nei Comuni «parzialmente montani» l' esenzione è riservara ai terreni inclusi sempre nella circolare del 1993, e in pianura l ' Imu evita tutti i terreni posseduti e condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. Su queste basi, l' interrogazione ha chiesto di capire il trattamento fiscale previsto per i «terreni non condotti da imprenditori agricoli, come quelli incolti e gli orti», ma la risposta ministeriale si è avventurata in una ricostruzione più ampia. Accanto alla legge di Stabilità, il punto di partenza richiamato da Zanetti è una sentenza di Cassazione (la 7369/2012, riferita all' Ici ma ritenuta dal ministero applicabile anche all' Imu), in cui si dice in pratica che per essere definito «agricolo» è sufficiente che il terreno sia «suscettibile di essere destinato a tale utilizzo», mentre non è indispensabile «l' effettivo esercizio» dell' attività agricola. Di conseguenza, chiude la risposta ministeriale, terreni incolti e gli orti «devono essere considerati nel novero dei terreni agricoli, e sono Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 29 5 maggio 2016 Pagina 41 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione esclusi dall' applicazione dell' Imu nei termini declinati dal comma 13» dell' ultima manovra. Se questa è la situazione, il caleidoscopio dell' Imu sui terreni muta ancora, e contempla un' altra esenzione: nei Comuni montani, l' Imu evita tutti gli orti e i terreni incolti, nei Comuni di pianura invece l' esenzione è limitata ai terreni dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali. Ergo: i terreni incolti e gli orti di proprietari che non hanno la qualifica di coltivatore diretto o di Iap continuano a pagare. In questo senso, infatti, andrebbe intesa la precisazione finale secondo cui anche negli orti e nei terreni incolti l' esenzione funziona «nei termini declinati dal comma 13» dell' ultima legge di Stabilità. Le indicazioni dell' Economia non fanno piacere ai Comuni, che sull' Imu dei terreni incolti hanno da tempo ingaggiato una battaglia interpretativa con l' amministrazione finanziaria. L' Ifel, in particolare, nel 2012 aveva sostenuto l' imponibilità di tutti i terreni incolti, anche in montagna, sulla base di un orientamento opposto rispetto a quello poi indicato dalla Cassazione richiamata ora dal Governo: in quello stesso 2012, con la circolare 3 del dipartimento Finanze, il ministero aveva escluso dall' imposta i terreni incolti collinari e montani, e con la risposta di ieri il beneficio scende in pianura, ma solo per una parte dei proprietari. Questa moltiplicazione delle "fonti" e la scarsa fondatezza logica di alcune di queste distinzioni mostrano che servirebbe una regola chiara e definitiva. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA. GIANNI TROVATI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 30 5 maggio 2016 Pagina 42 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Ambiente. Verso il via libera in prima lettura alla Camera: in arrivo un emendamento per ampliare le eccezioni alla nuova disciplina Ddl consumo suolo, si cerca deroga salva costruzioni ROMA Sarà sufficiente, per mettersi al riparo, avere presentato un' istanza per l' approvazione del proprio intervento di costruzione prima dell' entrata in vigore della legge. È con questa deroga, al voto con ogni probabilità giovedì prossimo, che la maggioranza prova a chiudere la polemica con i Comuni e a mandare in porto il Ddl sul consumo di suolo, in prima lettura alla Camera. L' aula di Montecitorio, nel corso di una mattinata di discussione, ieri ha completato il voto su dieci degli undici articoli del testo. Anche se tra gli operatori, Comuni in testa, restano forti dubbi sui troppi vincoli posti dalle nuove norme. Insomma, siamo alle battute decisive. Così, il ministro dell' Ambiente, Gian Luca Galletti auspica: «Mi auguro si possa tagliare al più presto alla Camera e poi rapidamente nella lettura al Senato un traguardo straordinariamente importante per il nostro Paese». All' appello adesso mancano solo le correzioni sull' articolo 11, relativo alla fase transitoria, il tassello più contestato del provvedimento. Qui i relatori (Chiara Braga e Massimo Fiorio, entrambi del Pd) hanno in programma di inserire solo una modifica. Saranno, così, fatti salvi gli interventi per i quali «i soggetti interessati abbiano presentato istanza per l' approvazione prima della data di entrata in vigore» della legge. In questo modo, secondo quanto spiega proprio la responsabile Ambiente del Pd, Chiara Braga, «abbiamo risposto alle osservazioni che ci erano arrivate dall' Anci sul rischio di ricorsi e contenziosi con operatori che avevano già acquisito delle aree. La riformulazione fa salvi gli interventi su cui è stata già presentata un' istanza». Ma non solo. Si stabilisce anche che tutte le opere pubbliche o di pubblica utilità sono consentite, «previa obbligatoria valutazione» delle alternative di localizzazione che non determinino consumo di suolo. Insomma, arrivano forti aperture. «Mi sembra spiega Fiorio che siano state appianate le divergenze delle scorse settimane, andando incontro alle richieste che ci erano arrivate. Non si può certo dire che questa legge blocca l' edificazione». Stefano Lo Russo, assessore all' Urbanistica di Torino e presidente della commissione Urbanistica dell' Anci è d' accordo: «Siamo contenti che siano state recepite le nostre richieste, la vecchia impostazione avrebbe prodotto un blocco e un contenzioso a cascata». Anche se tiene a precisare che «noi avremmo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 31 5 maggio 2016 Pagina 42 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione preferito un' impostazione diversa, nella quale dare maggiore peso al tema della rigenerazione, partendo dal basso e dalla necessità di semplificazioni amministrative, premialità e incentivi fiscali». Insomma, il testo che uscirà dalla Camera potrebbe creare troppi vincoli. Tornando alle modifiche votate ieri, quella principale è arrivata in seguito a una proposta della maggioranza Pd. Stabilisce che «allo scopo di favorire la sicurezza e l' efficienza energetica del patrimonio edilizio esistente, per gli edifici residenziali in classe energetica E, F o G, o inadeguati dal punto di vista sismico o del rischio idrogeologico», sono consentiti interventi di demolizione con ricostruzione, all' interno della stessa proprietà. Questi interventi, che dovranno portare a una prestazione energetica di classe A o superiore, potranno beneficiare di uno sconto sugli oneri da versare per il permesso di costruire. Saranno le Regioni a dover quantificare questo bonus. Un emendamento che fa il paio con un' altra modifica, che istituisce uno sconto anche per gli interventi di recupero. In caso di ristrutturazioni, «i Comuni provvedono a modulare la determinazione dei costi di costruzione in modo da garantire un regime di favore». Insomma, gli sconti sui costi di costruzione potranno essere applicati anche alle ristrutturazioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA. GIUSEPPE LATOUR Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 32 5 maggio 2016 Pagina 42 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Personale Pa. La Corte dei conti include gli incarichi dirigenziali a tempo determinato nei limiti sui dipendenti I dirigenti «pesano» sulla spesa Anche gli incarichi dirigenziali a tempo determinato entrano nei limiti complessivi della spesa di personale, in base ai quali ai contratti a termine non può essere destinata una somma superiore al 50% di quella sostenuta allo stesso titolo nel 2009. L' indicazione arriva dalla sezione Autonomie della Corte dei conti, che con la delibera 14/2016 cambia rotta rispetto alle istruzioni date sulla stessa norma quattro anni fa, nella delibera 12/2012. Più che di un cambio, si tratta in realtà di un' inversione di rotta, dal momento che la delibera del 2012 aveva decretato l' esclusione di queste spese dai vincoli generali, e costringe quindi le amministrazioni locali a rifare i calcoli, con il rischio di trovarsi improvvisamente ad aver sforato i limiti e quindi ad essere costrette a rientrare. La novità, però, nasce dall' evoluzione del quadro delle regole di riferimento, che in questi mesi aveva alimentato un doppio filone nelle sezioni regionali ora risolto dalle Autonomie. A motivare l' esclusione, nel 2012, era il fatto che gli incarichi dirigenziali degli enti locali erano disciplinati da un limite "su misura", scritto nel testo unico del pubblico impiego (articolo 19, comma 6quater del Dlgs 165/2001), che agli occhi della Corte giustificava il mancato inserimento di questa voce nel limite complessivo. Ora però, dopo il decreto Madia del 2014, quella norma si applica solo agli enti di ricerca. Una norma su misura per gli incarichi in Comuni, Province e Città metropolitane c' è ancora, ed è migrata nel Testo unico degli enti locali dove si fissa un limite più alto rispetto al passato: le amministrazioni locali non possono coprire con incarichi a tempo determinato più del 30% dei posti previsti in dotazione organica. Questo limite, però, non basta secondo il nuovo orientamento della Corte dei conti a superare il vincolo generale, rafforzato anche dal fatto che un successivo intervento della Corte costituzionale, con la sentenza 173/2012, ha ribadito che il tetto complessivo scritto nel 2010 ha «l' obiettivo generale di contenimento della spesa relativa ad un vasto settore del personale». Di qui l' impossibilità di sottrarre al vincolo gli incarichi dirigenziali negli enti locali. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 33 5 maggio 2016 Pagina 42 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione . Quel doppio colpo alla crescita Arischio una delle riforme che può garantire all' Italia sviluppo e investimenti, maggiore equità nella spesa pubblica e miglioramento della qualità di vita nelle città: è la riforma del trasporto pubblico locale, inserita dal governo in uno dei decreti attuativi della legge Madia sulla Pa, quello sui servizi pubblici locali. Il Consiglio di Stato obietta che quello non è il veicolo giusto, è fuori delega, chiede lo stralcio. Intanto, nell' Italia alla rovescia che uccide lo sviluppo e favorisce le ingessature, la Camera sta per approvare la legge sul divieto di consumo del suolo. Una legge che affronta in modo sbagliato un tema serio. Continua pagina 42 Il tema giusto che accomuna i due provvedimenti è come rendere più efficienti e accoglienti le nostre città, come tornare a fare dello sviluppo urbano un driver fondamentale della crescita del Paese (un' ampia letteratura dice ormai come nel mondo e in Europa crescano di più i Paesi dove "tirano" le città, nuovo crocevia di innovazione e flessibilità). Il tema giusto nello specifico disegno di legge sul consumo del suolo non è correre dietro a statistiche allarmistiche per fare demagogia, per mettere l' ambiente contro la crescita, per continuare a far vincere la cultura dei veti. Il tema giusto è quello della riqualificazione urbana, del riuso, della valorizzazione anche economica delle aree dismesse, dell' incentivo a investimenti che favoriscano insieme il contenimento energetico e la riorganizzazione urbana. Per quanto le correzioni apportate dal Pd abbiano migliorato l' originaria proposta dei 5 Stelle, la legge sulla difesa del suolo resta una legge sbagliata nell' impostazione che frena dove potrebbe accelerare. La scommessa del Paese oggi è in tema di riforme schierarsi dalla parte giusta, prendere la direzione corretta, capire come, oltre i formalismi, quello che conta è fare (e fare bene) la cosa giusta. La riforma del trasporto locale, voluta dal ministro Delrio, è una di quelle cose da fare. Si attende da 20 anni: andiamo avanti ancora, in questo settore, con il criterio dei "costi storici" che ha ingessato la distribuzione delle risorse statali alle regioni su un impianto datato 1981. Non distribuiamo i contributi statali sulla base dei chilometri percorsi, dell' efficienza del servizio, dell' attenzione agli utenti, della velocità commerciale dei bus, dei nuovi investimenti, ma sulla base della fotografia sbiadita del 1981. Assurdo. E il testo di Delrio che propone il passaggio ai costi standard va nella direzione giusta, per quanto forse percorsa con qualche lentezza. Che cosa propone il Consiglio di Stato (che pure aveva fatto un superlativo parere sulla riforma degli appalti)? Di rinviare il provvedimento a data da destinarsi. Delrio invece vuole andare avanti, cercherà un accordo con le Regioni (che su questa riforma hanno sempre frenato) e con il Parlamento che sul "fuori delega" conta più degli altri. Fa bene: è una sfida che tutto il governo dovrebbe abbracciare. PS: ma chi l' ha detto che per distribuire fondi alla mobilità che al 70% riguardano le città serve ancora la "mediazione" delle Regioni? Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 34 5 maggio 2016 Pagina 42 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 35 5 maggio 2016 Pagina 42 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Riforma Pa. Nel parere sul decreto servizi pubblici Palazzo Spada chiede di valutare la compatibilità dei vincoli agli affidamenti diretti con il referendum 2011 Riforma del trasporto locale a rischio stop Il Consiglio di Stato: stralciare le disposizioni dal provvedimento Delrio: andiamo avanti MILANO Il Consiglio di Stato chiede al governo di togliere la riforma del trasporto pubblico locale dal decreto attuativo della delega Madia sui servizi pubblici; dai giudici amministrativi, poi, arriva la spinta a togliere la possibilità che le reti perdano la proprietà pubblica, a mantenersi fedele alle vecchie regole nei rapporti con i sindacati in caso di trasferimento del personale e a correggere le novità proposte in fatto di tariffe e di "premi" agli affidamenti con gara. Al decreto sui servizi pubblici locali il Consiglio di Stato riserva un parere «positivo» ma accompagnato da condizioni di peso. Anche sul decreto parallelo, quello chiamato a sfoltire la giungla delle società partecipate, i giudici amministrativi avevano concesso un via libera arricchito da una serie di suggerimenti: in questo caso, però, si va più a fondo, e il parere 1075/2016 diffuso ieri chiede al Governo di cancellare dal provvedimento cinque interi articoli e svariati commi, oltre a correggere una serie di altri passaggi. Ora la palla passa al governo, perché il parere non è vincolante e lo stesso ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio è orientato a mantenere nella riforma il capitolo sul trasporto, cercando sul punto l' intesa con il Parlamento oltre che con Regioni ed enti locali. Il giudizio del Consiglio di Stato in realtà appare sospeso sul tema più delicato, cioè la compatibilità delle nuove regole con il referendum del 2011 che sotto lo slogan dell'«acqua pubblica» ha cancellato in realtà tutto l' impianto delle "liberalizzazioni" tentate nel 2008. La questione è cruciale perché sull' incompatibilità con le decisioni referendarie era già inciampata la riforma tentata con la manovra estiva 2011, che in realtà si era risolta in una fotocopia delle regole cancellate dal voto ed era quindi stata bocciata dalla sentenza 199/2012 della Corte costituzionale. Proprio in quella sentenza il Consiglio di Stato incontra però una possibile via d' uscita. L' obiettivo del referendum, hanno spiegato nel 2012 i giudici delle leggi, era di evitare che gli affidamenti diretti incontrassero in Italia vincoli più stretti rispetto a quelli dell' ordinamento Ue, tanto è vero che il successo dei «sì» ha determinato l' applicazione diretta delle regole comunitarie. Il nuovo decreto attuativo della riforma Madia, che subordina la possibilità di affidamento diretto a una valutazione di convenienza economica a prescindere dall' assetto azionario (pubblico o privato) della società, «si muove in piena coerenza con l' ordinamento europeo», e anche il Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 36 5 maggio 2016 Pagina 42 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione fatto che la valutazione sia lasciata all' autonomia degli enti locali «supera indenne una previsione di incostituzionalità». Detto questo, però, il Consiglio di Stato si limita a ricordare che tutto l' impianto «va valutato» in rapporto «agli esiti referendari, che peraltro risalgono ormai a cinque anni or sono»: sulla convenienza economica da esaminare per dare il via libera all' affidamento diretto, poi, il rischio è di affidare alle amministrazioni locali più piccole un compito troppo «complesso» per le loro capacità professionali. I cinque articoli che il Consiglio di Stato chiede direttamente di cancellare perché escono dai confini della delega, invece, abbracciano l' intero capitolo della riforma del trasporto pubblico locale. Il pacchetto, che riscrive le regole sui bacini ottimali in cui articolare il servizio, offre nuovi strumenti per combattere l' evasione tariffaria e introduce il «biglietto trasparente» in cui è indicata la quota di costi a carico degli utenti e quella finanziata con i soldi pubblici, era in effetti stata scritta all' interno di una riforma complessiva del trasporto locale, ma all' ultimo era stata inserita nel decreto Madia nel tentativo di accelerarla. «Non si può», ribatte però nella sostanza il Consiglio di Stato, perché tutta questa parte dedicata specificamente al trasporto «si presenta come asistemica rispetto a un testo unico che tratta i servizi pubblici locali nella loro disciplina generale» e sembrano «in radicale contrasto con i principi e i criteri direttivi» della delega. Spinosa, anche sul piano politico come mostra ancora una volta il referendum e le discussioni che lo hanno seguito, è anche la questione della proprietà pubblica delle reti e degli impianti necessari alla produzione dei servizi pubblici. Oggi l' impossibilità di privatizzare reti e impianti e fissata senza eccezioni dall' articolo 113 del Testo unico degli enti locali. Il decreto, in linea con le regole attuali, spiega che le reti possono essere cedute «a società interamente possedute dall' ente o dagli enti conferenti», ma non vietano più a questa società di venderli a privati, prevedendo in pratica solo il «vincolo all' uso pubblico». I giudici chiedono di reintrodurre il divieto di vendita, e sottolineano in aggiunta i problemi che possono nascere dal vincolo pubblico di reti e impianti già privati: questo «vincolo» andrebbe infatti pagato, ma la riforma deve avvenire «senza oneri per la finanza pubblica». Fuori delega, infine, sono le novità che tagliano le consultazioni sindacali in caso di passaggio dei dipendenti dal vecchio al nuovo affidatario nel servizio idrico e nell' igiene ambientale. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA. GIANNI TROVATI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 37 5 maggio 2016 Pagina 45 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Corte d' appello di Napoli. Il riconoscimento se l' appaltatore esercita il recesso per consegna fuori tempo dell' area Appalti, ritardi non sempre con danni Non è rilevante che il contratto stabilisca alcune opere preliminari No al risarcimento del danno causato dalla ritardata consegna dell' area in cui si devono effettuare lavori pubblici, se l' appaltatore non ha esercitato il diritto di recesso dal contratto. È la regola stabilita dall' articolo 10 del Dpr 1063/1962 (oggi articolo 153 del Dpr 207/2010), che si applica anche quando l' appaltatore deve effettuare attività che precedono la consegna del cantiere di lavoro. Ed è la conclusione a cui è giunta la Corte d' appello di Napoli (presidente Giordano, relatore Cataldi) in una sentenza dello scorso 13 aprile. La controversia è stata promossa da una Srl che si era aggiudicata un appalto di opere pubbliche. In primo grado, la società aveva chiesto il pagamento di 175mila euro come risarcimento dei danni dovuti a maggiori oneri per la ritardata consegna del cantiere. L' ente locale appaltante aveva chiesto il rigetto della domanda, sostenendo che la Srl non aveva esercitato la facoltà di recesso dal contratto e dunque non poteva vantare alcun diritto. Il Tribunale aveva respinto la richiesta. Il giudice di primo grado osservava che, se l' amministrazione appaltante non consegna i lavori nel termine di legge, l' appaltatore ha diritto di recedere dal contratto in base all' articolo 10 del Dpr 1063/1962. Solo se esercita questa facoltà può chiedere il risarcimento dei danni; se, invece, non dichiara di recedere, ciò significa affermava il Tribunale che ha ritenuto ancora eseguibile il contratto senza ulteriori oneri per l' amministrazione. La società appaltatrice ha presentato appello sostenendo che l' articolo 10 disciplina solo le ipotesi in cui il vincolo giuridico nasce al momento della consegna dei lavori. Nel caso in esame, invece, prima della consegna del cantiere la srl aveva effettuato attività preparatorie. Di conseguenza, la consegna costituiva solo l' osservanza di un obbligo in corso d' opera, successivo all' esecuzione già avviata. Nel respingere l' impugnazione, la Corte afferma che non è possibile distinguere a seconda che il contratto preveda o meno l' onere dell' appaltatore di eseguire opere anteriormente alla messa a disposizione del cantiere. I giudici napoletani ricordano quindi che, con la sentenza 3801/1992, la Cassazione aveva escluso che la disciplina contenuta nell' articolo 10 del Dpr 1063 sia applicabile quando l' appaltatore deve svolgere attività prima della consegna dei lavori. Per il giudice di legittimità, infatti, tale consegna non costituisce «un mero atto di cooperazione del committente», ma rappresenta Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 38 5 maggio 2016 Pagina 45 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione piuttosto «un preciso adempimento da attuare nel corso dell' esecuzione» del contratto. Tuttavia, secondo la Corte campana questa conclusione non è convincente. Innanzitutto, perché l' articolo 10 non lascia spazio a interpretazioni che consentano di effettuare «differenziazioni in ragione delle specificità dei singoli casi». E poi perché la norma dispone che, dopo il recesso, l' appaltatore ha diritto al rimborso non solo delle spese contrattuali (previste dall' articolo 9 dello stesso Dpr 1063), ma anche delle «altre spese da lui effettivamente sostenute». Dunque, l' articolo 10 considera pure il caso di un recesso avvenuto, «in mancanza di formale consegna, allorché l' appaltatore abbia dovuto sostenere alcune spese finalizzate alla realizzazione dell' opera». Come quelle affrontate dalla Srl per il monitoraggio di qualità e quantità di fibre disperse in aria o depositate negli ambienti in cui si dovevano avviare gli interventi. Così la Corte conferma la sentenza impugnata e condanna la Srl al pagamento delle spese del grado, che liquida in 10mila euro. © RIPRODUZIONE RISERVATA. ANTONINO PORRACCIOLO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 39 5 maggio 2016 Pagina 32 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Risarcimenti ai disabili per i tagli alla sanità Disabili risarciti per i tagli alla sanità. Il comune paga il danno non patrimoniale sborsando 10 mila euro di risarcimento per ogni disabile cui ha sforbiciato l' assistenza domiciliare indiretta riducendo le ore del piano individualizzato. È vero, la coperta del bilancio è c o r t a e l ' amministrazione doveva estendere i servizi ad altri cittadini. Ma non ha rispettato le procedure imposte dalla legge 328/00, finendo dunque per redistribuire le risorse già assegnate agli utenti beneficiari del contributo: l' ente locale opera dunque in modo illegittimo ed è condannato a ristorare stress, ansia e depressione patiti dagli ammalati e confermati dai certificati medici prodotti in giudizio. È quanto emerge dalla sentenza 2984/16, pubblicata dalla sezione seconda bis del Tar Lazio. Nessuna presunzione Accolto il ricorso di alcuni interessati e dei relativi amministratori di sostegno. Sbaglia il comune a non motivare i tagli, giustificando la riduzione delle ore nei piani individualizzati per esempio con l' istituzione di una «propria» forma di assistenza indiretta. Fatto sta che la condotta illegittima dell' ente locale non fa scattare di per sé il risarcimento del danno ai malati laddove il pregiudizio non risulta affatto presunto. E infatti non tutti i disabili ottengono il ristoro richiesto ma sono risarciti soltanto coloro che producono certificati sanitari dai quali emergono l' aggravamento delle loro condizioni esistenziali e le complicazioni della situazione neurologica dopo la riduzione del trattamento domiciliare. All' amministrazione non resta che pagare le spese di giudizio. © Riproduzione riservata. DARIO FERRARA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 40 5 maggio 2016 Pagina 35 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Studio Cna sul Total tax rate Reggio Calabria città più tassata È più delicato il «macigno» fiscale che schiaccia le imprese, in Italia: nel 2015, infatti, il «Total tax rate» (il complesso degli oneri fiscali) ha ingranato la retromarcia, scendendo fino al 60,9%, pari al 3,6% in meno al confronto con il picco raggiunto nel 2012 (64,5%). Ma meglio non lasciarsi prendere da facili entusiasmi, giacché si prevede che tirando le somme nell' anno in corso la pressione riprenderà la sua corsa (+0,1%), arrivando così al 61%. È quello che si legge nel Rapporto dell' Osservatorio della Cna (la Confederazione nazionale dell' artigianato e della piccola e media impresa), illustrato ieri mattina, a Roma, durante il convegno intitolato «Comune che vai, fisco che trovi»; sotto la lente d' ingrandimento dell' organizzazione, per il terzo anno consecutivo, sono finite 124 amministrazioni locali della penisola (si veda tabella in pagina). In vetta alla poco felice classifica dei «campanili» in cui le tasse per le aziende sono più alte c' è ancora una volta Reggio Calabria, città con la fiscalità più cospicua della nazione, laddove il «Total tax rate» si è spinto fino al 73,2%, così come Bologna ha mantenuto il suo secondo posto (71,9%); da quarta è divenuta, invece, terza Roma (69,8%), poi Catania, dove il prelievo fiscale intero è giunto al 68,5%, stessa percentuale per Firenze, mentre in sesta posizione si è piazzata Bari, (67,9%). Un progresso, invece, per Napoli (ora settima, l' anno scorso terza) capoluogo nel quale il peso tributario è pari al 67,8%, a seguire la vicina Salerno, (66,8%); in coda alla «top ten» stilata dall' organizzazione presieduta da Daniele Vaccarino, si sono scambiate di posto Cremona (innalzatasi al nono dal decimo) con il 66,8% e Foggia, città in cui si versa il 66,4% di tasse. Creare un' indagine così accurata sulla tassazione, ha sottolineato Vaccarino, rappresenta una delle iniziative «decisive per la costruzione di un nuovo sindacato d' impresa, utile al sistema associativo», nonché prezioso per le realtà produttive che «nel sistema associativo cercano», ha concluso il vertice della Cna, «chi dia loro una mano». Il «paradiso» degli imprenditori, secondo il dossier illustrato dal responsabile delle politiche fiscali della Cna Claudio Carpentieri è Gorizia, nella quale gli oneri richiesti si fermano al 54,4% (lo scorso anno la città «ideale» era Cuneo, attualmente seconda con il 54,5% alla pari con Belluno che, invece, guadagna un gradino). Come sottolineato, il 2015, in generale, ha visto l' attenuazione del gravame tributario ma il solo merito, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 41 5 maggio 2016 Pagina 35 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione è precisato nello studio, è da attribuire alla «riduzione della pressione fiscale locale (regionale e comunale), calata del 7,6%», ma ciò è stato in buona parte «riassorbito dall' effetto della riduzione dei tributi locali deducibili dal reddito d' impresa» e a sua volta questa sforbiciata è stata determinata dalla «deducibilità completa dall' Irap del costo dei lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato», nonché dall'«esenzione dalla Tari delle aree destinate alla produzione di rifiuti speciali». A spezzare una lancia in favore dei comuni «costretti» per recuperare parte delle risorse tagliate dallo stato centrale ad «aumentare le tasse» è stato il sindaco di Lecce e vicepresidente dell' Anci Paolo Perrone, secondo cui gli enti locali sono stati non «causa», ma «strumento» dell' inasprimento fiscale. Il «Tax free day», ossia quel giorno in cui, è stato riferito nell' iniziativa della Cna introdotta dal segretario generale Sergio Silvestrini, l' imprenditore può finalmente cominciare a destinare i propri guadagni alla sua famiglia e alla sua azienda, è comunque passato «dal 20 agosto del 2014 al 9 agosto del 2015»; 11 giorni, pertanto, sottratti alla spirale del fisco. Quel che non va sottovalutato, comunque, è che in Italia il livello della tassazione rimane comunque intollerabile, perché si attesta a «19,4 punti in più della media europea», risultando «fortemente penalizzante per l' attività imprenditoriale». E ciò mentre la maggior parte degli interventi della legge di stabilità 2016 «non produrranno effetti sensibili» sulle Pmi, eccezion fatta per il beneficio dal super ammortamento per gli investimenti effettuati in corso d' anno. SIMONA D' ALESSIO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 42 5 maggio 2016 Pagina 36 Italia Oggi Pubblica Amministrazione CORTE DEI CONTI/ Deliberazione sulle assunzioni ex art. 110 del dlgs 267/2000 P.a., retromarcia sui dirigenti La spesa nel tetto per i contratti a tempo e flessibili Va computata nel tetto della spesa per i contratti a tempo determinato e flessibili la spesa connessa alle assunzioni di dirigenti a tempo determinato «a contratto», in applicazione dell' articolo 110, comma 1, del dlgs 267/2000. La Corte dei conti, Sezione autonomie, con la deliberazione 3 maggio 2016, n. 14, modifica il proprio precedente orientamento e aderisce alla tesi secondo la quale l' articolo 9, comma 28, del d.l. 78/2010, convertito in legge 122/2010, vale anche per gli incarichi dirigenziali a contratto e risolve alcuni contrasti interpretativi insorti in merito tra diverse sezioni regionali della magistratura contabile. Come detto sopra, in effetti, la Sezione autonomie corregge anche s e s t e s s a : i n f a t t i , c o n l a deliberazione 12/2012/Inpr aveva enunciato il principio di diritto opposto, secondo il quale gli incarichi a contratto di cui all' articolo 110, comma 1, del Tuel dovevano considerarsi sottratti ai vincoli di spesa imposti dal citato articolo 9, comma 28. In sintesi, tale precedente ricostruzione della Sezione autonomie si basava sulla considerazione che sarebbe stato incongruo ritenere imposti alle assunzioni dei dirigenti a contratto degli enti locali sia il tetto di spesa previsto dall' articolo 9, comma 28, sia anche i limiti numerici alle assunzioni molto restrittivi, previsti dall' articolo 19, comma 6quater, nel testo precedente alla riforma apportata dall' articolo 11, comma 2, del d.l. 90/2014. Oggettivamente, l' interpretazione fornita nel 2012 dalla Sezione autonomie non appariva del tutto soddisfacente: nulla impediva, a ben vedere, al legislatore di disporre stringenti limiti, sia numerici, sia finanziari, ad assunzioni extra ordinem, come quelle disciplinate dall' articolo 110, comma 1, del Tue. Lealmente, la delibera 14/2016 riconosce che il precedente orientamento della Sezione autonomie era implicitamente in contrasto con la chiave di lettura dell' articolo 9, comma 28, del d.l. 78/2010 fornita dalla Corte costituzionale con la sentenza 173/2012, la quale precisa che il tetto alla spesa del personale flessibile «pone un obiettivo generale di contenimento della spesa relativa a un vasto settore del personale e, precisamente, a quello costituito da quanti collaborano con le pubbliche amministrazioni in virtù di contratti diversi dal rapporto di impiego a tempo indeterminato». Dunque, una lettura costituzionalmente orientata dell' articolo 9, comma 28, avrebbe dovuto indurre da Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 43 5 maggio 2016 Pagina 36 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione sempre a considerare gli incarichi a contratto ricompresi nel tetto di spesa per lavoro flessibile. Sta di fatto che il revirement della Sezione autonomie è molto netto. Secondo la delibera 14/2016 non vi è ragione di ritenere che la disciplina speciale della dirigenza a contratto contenuta nell' articolo 110, comma 1, per ciò solo consenta di derogare ai principi generali. Di particolare pregio è la distinzione che la delibera propone tra il concetto di specialità e quello di deroga. La specialità consente ad una specifica disciplina di interagire con aspetti particolari «in funzione della realizzazione di una disciplina compiuta». Tuttavia, una norma speciale non è di per sé derogatrice, specie se la deroga non è espressamente disposta dal legislatore e finisca per incidere negativamente su obiettivi generali, come il risparmio delle risorse pubbliche relative al personale. Poiché il legislatore, che ben avrebbe potuto derogare espressamente alle previsioni dell' articolo 9, comma 28, in tema di incarichi a contratto, se ne è astenuto, per la Sezione autonomie resta unicamente la conclusione che la spesa per gli incarichi a contratto va computata ai fini del relativo tetto disposto appunto dal citato articolo 9, comma 28. © Riproduzione riservata. LUIGI OLIVERI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 44 5 maggio 2016 Pagina 36 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Piani predissesto, più tempo per modifiche Più tempo agli enti locali delle regioni speciali per modificare i piani di predissesto già presentati. Lo ha stabilito la Corte dei conti Sezione delle autonomie, con la deliberazione n. 13/2016. I giudici contabili hanno adottato un' interpretazione estensiva dell' art. 1 comma 714, della l 208/2015, che ha c o n s e n t i t o a g l i enti locali c h e a b b i a n o presentato o si siano visti approvare la proposta di risanamento negli anni 2013 e 2014 di modificarne i contenuti per tenere conto dell' impatto delle nuove regole dell' armonizzazione contabile. Queste ultime, infatti, hanno permesso ripianare i disavanzi emersi a seguito del riaccertamento straordinario dei residui in un arco temporale trentennale più ampio di quello decennale previsto dalla procedura di predissesto. Il legislatore non ha però tenuto conto del fatto c h e n e l l e regioni s p e c i a l i i l p e r c o r s o d i recepimento delle nuove norme sui bilanci è stato slittato in avanti nel tempo: ad esempio, il Comune siciliano di Favara (cui si riferisce la pronuncia) ha adottato il piano nel 2015. Ma la ratio delle norme è chiara e può essere estesa in via interpretativa per abbracciare anche questi casi. In ogni caso, la proposta di rimodulazione o di riformulazione deve essere corredata del parere dei revisori e deve essere presentata alla Sezione regionale di controllo (nel caso di piano già approvato) o alla Commissione ministeriale (nell' ipotesi di piano solo adottato). Restano inoltre impregiudicati i vincoli normativi e gli impegni già assunti da ciascun ente al momento dell' approvazione del piano. MATTEO BARBERO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 45 5 maggio 2016 Pagina 37 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Il chiarimento dell' Economia fornito al question time alla Camera Terreni incolti senza Imu Anche orti e orticelli non pagano l' imposta Terreni incolti, orti e orticelli esenti da Imu, alla stessa stregua di quelli posseduti e condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali (Iap). Non conta, infatti, l' effettivo esercizio delle attività agricole su di essi, ma la potenzialità agricola degli stessi. Questa la risposta fornita, nell' ambito della VI Commissione finanze della camera, dal sottosegretario all' Economia Pier Paolo Baretta al quesito proposto da Fragomeli e altri, sul tema dell' esenzione dall' applicazione dell' imposta municipale, dopo l' intervento del legislatore avvenuto con il comma 13, dell' art. 1, legge 208/2015 (Stabilità 2016), stante il rischio che la stessa non potesse essere applicata ai terreni posseduti da contribuenti «non» imprenditori agricoli. Dal 1° gennaio scorso, infatti, grazie alle disposizioni appena richiamate, sono esenti dall' imposta municipale propria (Imu), i terreni agricoli posseduti e condotti dai coltivatori diretti e d a g l i i m p r e n d i t o r i a g r i c o l i professionali, se iscritti nella relativa previdenza agricola, i terreni ubicati nei comuni delle isole minori (all. «A», legge 448/2001) e i terreni a immutabile destinazione agrosilvopastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile. In effetti, l' esenzione appena indicata, di cui alla lettera h), comma 1, art. 7, dlgs 504/1992, come richiamato dalla disciplina dell' imposta municipale propria (Imu), a decorrere dal 2016 si applica sulla base dei principi indicati nella circolare 14/06/1993 n. 9 del ministero delle finanze. L' esenzione appena citata opera per tutti i terreni agricoli posseduti da coltivatori diretti e Iap, ovunque ubicati, mentre, sino al 2015, l' esenzione era limitata ai terreni ubicati nelle zone montane e parzialmente montane, con la conseguente abrogazione della misura ridotta del moltiplicatore (75) e della franchigia (comma 8bis, art. 13, dl 201/2011). Sul tema è stata posta la questione se, in conformità a quanto previsto dalla legge di Stabilità 2016, a decorrere dal 2016, dovessero restare esclusi dal tributo anche i terreni «non» propriamente agricoli (o meglio non utilizzati per le dette attività), come quelli incolti e gli orti, posseduti anche da soggetti diversi, rispetto ai tipici imprenditori agricoli. L ' amministrazione finanziaria, ricordando i contenuti appena esplicitati delle disposizioni introdotte dalla legge 208/2015 e, soprattutto, richiamando una recente affermazione dei giudici supremi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 46 5 maggio 2016 Pagina 37 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione (Cassazione, sentenza n. 7369/2012), ancorché riferibile all' imposta comunale sugli immobili (Ici), ha precisato che i terreni incolti e gli orti debbano essere considerati nel novero dei terreni agricoli, con l' estensione agli stessi dell' esenzione prescritta, in ossequio a quanto indicato dal citato comma 13, dell' art. 1, legge di Stabilità 2016. Infatti, ancorché la citata sentenza sia riferibile ad altro tributo locale (Ici) e non all' imposta municipale propria (Imu), è evidente che le definizioni utilizzate per il previgente tributo locale siano ancora valide per il nuovo tributo locale, tenuto conto che il presupposto per l' applicazione è il mero possesso di immobili sul territorio nazionale. La Cassazione, nella sentenza richiamata, aveva affermato che, per terreno agricolo, si dovesse intendere quello «adibito all' esercizio delle attività indicate nell' art. 2135 del codice civile» e che detta indicazione, in conformità alle disposizioni contenute negli articoli 3 e 53 della carta costituzionale, debba essere intesa anche con riferimento a tutti i terreni suscettibili di essere destinati a detto utilizzo (agricolo) e non soltanto in dipendenza dell' effettivo esercizio delle citate attività agricole su detti fondi. © Riproduzione riservata. FABRIZIO G. POGGIANI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 47