Fed e BCE pronte a tutto

Fed e BCE pronte a tutto
22 GIUGNO 2016
Contesto di mercato
Testa a testa probabile
Gli ultimi sondaggi sul referendum UK presentano questa mattina ancora un sostanziale testa a testa tra i due schieramenti,
con un leggero margine a favore del “Remain”. Nel frattempo da Draghi e Yellen è arrivata ieri la conferma di essere pronti
a tutti i possibili scenari successivi al referendum sulla Brexit. Il clima di maggiorte euforia ieri in vista di una possibile
vittoria del “Remain” si è tradotto in un nuovo record dell’anno della sterlina vs dollaro, a fronte di un marcato rialzo dei
tassi dei Treasury USA. In recupero il prezzo del petrolio, debolezza sull’oro.
Tassi e congiuntura
Attesa per il referendum UK
In area Euro, prevale il clima di attesa per l’esito del referendum britannico, con tassi governativi poco variati. Ieri Draghi,
durante l’intervento alla commissione Affari economici e finanziari del Parlamento, ha ribadito che le manovre della BCE
dovranno essere supportate da riforme strutturali, tra cui investimenti pubblici, con un focus sul “capitale umano ed agenda
digitale”. Oggi si terrà una riunione della BCE, in cui non verrà presa una decisione sui tassi, ma, come riportato da Draghi,
si valuterà la possibilità di permettere alle banche greche di partecipare alle operazioni di rifinanziamento. Per la
partecipazione al QE invece, secondo il presidente, il governo ellenico dovrà soddisfare altre condizioni. Secondo
un’indiscrezione di Reuters la BCE avrebbe chiesto a diverse banche europee dettagli relativi ai prestiti concessi ad aziende
marittime. In Germania, la Corte Costituzionale ha respinto il ricorso contro il programma OMT varato dalla BCE nel 2012,
approvando il piano sotto determinati vincoli. Negli USA tassi in rialzo sulla scia anche dell’esito molto deludente dell’asta
sul comparto a 5 anni. Sul fronte delle obbligazioni corporate, spread ancora stabili, grazie all’affievolirsi dei timori legati
ad una possibile Brexit ed ai volumi sottili sul primario. Sul fronte emergente, da segnalare la richiesta di accesso alla
procedura fallimentare per il gruppo telecom Oi Brasil (garante di Portugal Telecom) gravato da circa 17 Mld€ di debiti, la
maggior parte dei quali contratti in valuta forte. Si tratta del più grosso fallimento di sempre in Brasile.
Valute
Euro/dollaro sotto quota 1,13
Giornata di ieri ancora piuttosto volatile sul mercato valutario con sterlina ed euro protagoniste. La prima è salita sui
massimi dell’anno verso dollaro, sul maggiore ottimismo in vista del referendum, per poi perdere forza nel corso del
pomeriggio. La seconda, invece, si è indebolita nei confronti di tutte le principali valute dopo le parole di Draghi. Il cambio
EurUsd è tornato così in area 1,1250. Sul fronte emergente, in lieve indebolimento la lira turca dopo che la Banca centrale,
come da attese, ha nuovamente ridotto di 50 pb il tasso sui prestiti overnight.
Commodity
Vendite sul comparto agricolo; crollano i prezzi del mais
Torna a calare l’indice generale GSCI ER (-0,7%) su cui è tornata a farsi sentire la forza tendenziale del biglietto verde. Le
quotazioni petrolifere sono però tornate a salire stamani dopo che l’API ha evidenziato un calo delle scorte maggiori del
previsto. Il Brent si è così spinto sopra i 51$/b. In ribasso i preziosi con l’oro scivolato in prossimità dei 1260$/oncia. Le
vendite più marcate hanno, però, nuovamente interessato il comparto agricolo (-3,2%) che ha registrato il calo più marcato
da aprile. Particolarmente penalizzato il mais che in due giorni ha perso quasi il 10% dopo le piogge negli USA.
Azionario
Terzo giorno consecutivo di rialzi in Europa ed emergenti
Le borse europee ieri sono salite per il terzo giorno consecutivo, nonostante una partenza incerta. A livello settoriale i
migliori sono stati i titoli legati al comparto immobiliare, assicurativo e bancario, debolezza su telecom e minerari. Chiusura
poco sopra la parità per i listini USA con i titoli energetici in evidenza. Terzo giorno consecutivo di rialzo per il comparto
emergente. Andamento misto in Asia con il Giappone in calo per la prima volta in 4 sessioni. Lieve rialzo in partenza per le
borse europee.
MPS CAPITAL SERVICES S.P.A. Sede Legale:Via Pancaldo, 4 - 50127 Firenze - Direzione Generale: Via Panciatichi, 48 - 50127 Firenze - www.mpscapitalservices.it - Tel. 055.24981 - Fax 055.240826 - Cap. Soc.
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delle Banche della Banca d'Italia n.477.
ANDAMENTO PRINCIPALI INDICI DI MERCATO
TASSI DI INTERESSE
IERI
PRECEDENTE
FINE 2015
UN ANNO FA
EURIBOR 6M
-0.16%
-0.16%
-0.04%
0.05%
GER 10Y
0.07%
0.05%
0.63%
0.88%
EUR 10Y SWAP
0.50%
0.49%
1.00%
1.24%
SPREAD ITALIA-GER10Y(pb)
138
138
97
127
ITA BOT 12M
-0.08%
-0.06%
-0.04%
0.17%
ITA 3Y
0.11%
0.10%
0.09%
0.54%
ITA 10Y
1.44%
1.43%
1.60%
2.16%
US 10Y
1.70%
1.69%
2.27%
2.37%
US 10Y SWAP
1.58%
1.55%
2.19%
2.44%
TASSI DI CAMBIO
IERI
PRECEDENTE
FINE 2015
UN ANNO FA
EUR/USD
1.1259
1.1315
1.087
1.136
EUR/JPY
117.8
117.9
130.6
140.1
EUR/GBP
0.768
0.771
0.737
0.718
MATERIE PRIME
IERI
VARIAZIONE
DA INIZIO ANNO
VARIAZ. 12M
Brent
50.6
-0.1%
36.7%
-19.5%
Oro
1273
-1.5%
19.5%
7.0%
Indice Commodity GS
234
-0.7%
11.5%
-23.4%
INDICI AZIONARI
IERI
VARIAZIONE
DA INIZIO ANNO
VARIAZ. 12M
Eurostoxx50
2967
0.8%
-9.2%
-17.5%
Dax
10016
0.5%
-6.8%
-12.6%
CAC 40
4367
0.6%
-5.8%
-12.6%
FTSE 100
6227
0.4%
-0.3%
-8.8%
FTSE MIB
17431
0.4%
-18.6%
-25.8%
S&P500
2089
0.3%
2.2%
-1.6%
Nikkei 225
16066
-0.6%
-15.6%
-21.4%
MSCI Emergenti
825
0.5%
3.9%
-16.4%
Azionario Cina (Shanghai composite)
2889
0.4%
-18.4%
-35.5%
ORA
PAESE
EVENTO
16:00
EUR
Fiducia al consumo GIU A
16:00
USA
Vendite case esistenti m/m MAG
16:30
USA
DOE: scorte greggio (Mln/b) 17 GIU
20:30
USA
Powell (Fed vot.): discorso
CONS
PREC
-7
-7
1,80%
1,70%
1,3
-0,9
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TITOLI IN EVIDENZA
BANCO POPOLARE – Secondo quanto riporta Il Messaggero, riprendendo indiscrezioni delle banche che compongono
il consorzio di garanzia, l'aumento di capitale da 1Mld€ va verso l'en plein. L'operazione si conclude oggi, 22 giugno, e si
sarebbe registrata una forte domanda sia del retail che degli investitori istituzionali, nonostante le turbolenze generate dal
referendum sulla Brexit. L'inoptato dovrebbe essere residuale.
ENEL – L'AD Francesco Starace, in un'intervista a Bloomberg, ha dichiarato che la società continuerà a cercare di
rafforzare la sua presenza nel mercato elettrico del Brasile. Nel mirino ci sarebbero alcune attività nella produzione elettrica
detenute da AES, multiutility con sede a San Paulo ma operante in tutto il Sud del Paese.
ENI – Il gruppo ha interrotto le trattative per la cessione del colosso chimico Versalis al fondo americano Sk Capital, che
avrebbe dovuto acquisirne la quota di maggioranza. Una decisione consensuale tra Eni e SK Capital, le quali hanno
"constatato l'impossibilità di trovare un accordo su alcuni punti negoziali tra cui, in particolare, la futura governance della
società". Il gruppo petrolifero dalla prossima semestrale tornerà, quindi, a consolidare integralmente Versalis nel bilancio.
OI – Il colosso brasiliano Oi, quarto maggiore gruppo di telecomunicazioni, ha fatto richiesta di procedura fallimentare.
Con un indebitamento da 65,4Mld di real brasiliani, il gigante sudamericano non riesce a raggiungere un accordo con i suoi
creditori. Il gruppo ha chiesto il concordato preventivo al Tribunale di Rio de Janeiro dopo aver fallito le negoziazioni con
le banche ed i creditori per ristrutturare il suo debito, pari a circa 17Mld€.
Fonti: Infoproviders
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