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DAILY
20 marzo 2013
Cipro: il parlamento boccia il piano di salvataggio
paesi europei che vi intendono partecipare. L’accordo rientra
all’interno del piano di unione bancaria che sarà presentato entro fine
anno. Intanto, durante una conferenza a Francoforte, Draghi ha
dichiarato che la Bce sta lavorando per migliorare l’utilizzo del
collaterale accettato nelle operazioni di rifinanziamento. Sul fronte
macro, l’indice Zew tedesco è risultato migliore delle attese. Oggi in
Germania è attesa la riapertura del titolo a dieci anni fino a 4 Mld€,
mentre l’Olanda ieri ha emesso un nuovo decennale per 6,52 Mld€.
Infine il Portogallo emetterà titoli a breve fino a 1,5 Mld€. Negli Usa
Punti Principali
Tassi: torna a 0% il tasso del due anni tedesco
Valute: euro in prossimità di 1,29
Commodity: in calo il greggio ed il rame
Azionario: listini cinesi in forte rialzo
Principali indicatori
Ora
Paese
Dato
GIA
Mercati chiusi per festività
Cons
Prec
UK
Presentazione budget 2013
10:30
UK
BoE: pubblicazione verbali riunione 7 marzo
19:00
USA
Fed: decisione tassi
0.25%
0.25%
19:30 USA
Bernanke: conf. stampa
Eventi del giorno
Tassi & Congiuntura: la sessione odierna in area Euro si apre con
la notizia del voto contrario del parlamento cipriota alla proposta di un
prelievo forzoso sui depositi. Non è infatti servito il tentativo del
governo di salvaguardare i depositi inferiori a 20.000. La Bce in un
comunicato ha riferito di aver “preso nota” della decisione del
parlamento e che è in contatto con i partner della Troika. L’istituto ha
inoltre aggiunto che, compatibilmente con le regole dell’istituto,
continuerà a fornire liquidità al sistema bancario di Nicosia. In
mattinata il presidente Anastasiades incontrerà i leader dei partiti per
discutere di una possibile soluzione, mentre il ministro delle finanze si
è recato in Russia dopo che il presidente ha già sentito
telefonicamente Putin. Intanto il
ministro delle finanze di
Lussemburgo, Frieden, ha dichiarato che i ministri dell’Eurogruppo
dovranno riunirsi il prima possibile per discutere nuovo pacchetto.
Oggi i mercati e le banche cipriote resteranno chiuse e non è ancora
noto se la chiusura sarà prolungata. Secondo quanto riportato da
Bloomebrg, che cita una fonte Ue, i funzionari della Troika sono a
Cipro per discutere di un maggior controllo sui capitali e di una
possibile estensione della chiusura fino a fine settimana. La sessione
odierna si aperta con spread poco variati, dopo il rialzo di ieri, e con il
tasso sul due anni tedesco allo 0%, che ieri si è portato
momentaneamente in negativo. Il parlamento europeo ed i governi
nazionali hanno raggiunto un accordo provvisorio per concedere alla
Bce la supervisione delle banche della zona Euro ed di quelle di altri
tassi governativi nuovamente in calo sul segmento a lungo termine.
Pesa il caso Cipro. Sul fronte macro le indicazioni relative all’apertura
di nuovi cantieri e di concessioni di nuove licenze edilizie, hanno
supportato l’ipotesi di recupero del comparto immobiliare.
L’attenzione oggi si sposta sull’esito della riunione della Fed iniziata
ieri e che si concluderà con la conferenza stampa di Bernanke. La
Fed pubblicherà l’aggiornamento delle stime dei membri partecipanti:
particolarmente monitorate saranno quelle sul tasso di
disoccupazione, per il quale la Fed ha adottato un target esplicito al
6,5%. Eventuali revisioni migliorative potrebbero indurre gli operatori
ad amplificare le attese di interruzione o rimodulazione del piano di
acquisti entro l’anno. Alla luce delle rinnovate turbolenze in area Euro
con le conseguenti potenziali minacce per l’economia Usa, il piano è
però atteso essere confermato oggi.
Valute: euro in deprezzamento nella seduta di ieri, penalizzato dalla
vicenda Cipro. Il movimento si è fermato in area 1,2850, minimo da
novembre scorso, grazie al recupero in serata dei listini Usa. In
mattina la partenza positiva dei listini europei sta riportando il cambio
in area 1,29. La vicenda cipriota resterà sempre al centro degli
operatori che però potrebbero metterla da parte, temporaneamente,
in vista della decisione Fed di stasera. Prima resistenza a 1,2970.
Yen in apprezzamento nella seduta di ieri favorito dal clima di “riskoff” sui mercati. Durante la notte si è assistito ad un lieve
indebolimento della valuta nipponica che sta proseguendo anche
nelle prime contrattazioni in Europa. Il cross vs euro incontra un forte
supporto in area 121,50/121,80. Resistenza a quota 124. Da
segnalare i nuovi massimi da 19 anni toccati dallo yuan vs dollaro.
La PBOC potrebbe aver fissato il cambio su tale livello in chiave
prettamente politica considerata la visita del segretario del tesoro
Usa, Lew, in corso in questi giorni.
Commodity: indice GSCI ER penalizzato dal calo del Brent e del
Wti di oltre l’1,5%, per i timori indotti sulle prospettive di crescita dalle
turbolenze in area Euro. In calo di oltre il 2% anche il rame negoziato
sul LME, arrivando a toccare il minimo dallo scorso agosto per le
stesse ragioni che hanno causato la penalizzazione del prezzo del
greggio. Non si arresta invece il rialzo del gas naturale Usa, arrivato
ai massimi da 18 mesi, a causa di condizioni climatiche
particolarmente rigide. Il timore che le avverse condizioni meteo
possano penalizzare il mais nella fase di semina, ne hanno
comportato un rialzo di quasi il 2%. In recupero anche l’oro,
riposizionandosi significativamente sopra al prezzo del platino. Ieri è
tornata ad aumentare la quantità di oro fisico detenuto dall’Etf Spider
Gold, dopo il forte ridimensionamento di lunedì.
A cura del team Market Strategy
MPS Capital Services
MPS CAPITAL SERVICES S.P.A. Sede Legale:Via Pancaldo, 4 - 50127 Firenze - Direzione Generale: Via Panciatichi, 48 - 50127 Firenze - www.mpscapitalservices.it - Tel. 055.24981 - Fax 055.240826 - Cap. Soc. €276.434.746,28 - Cod. Fisc.,P.IVA e N. Iscr. Reg. Imp. Di Firenze 00816350482
Società soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. - Codice banca 10643.5 - Codice Gruppo 1030.6 - Aderente al Codice di comportamento del settore bancario e finanziario - Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo
Nazionale di Garanzia - Iscritta all'Albo delle Banche della Banca d'Italia n.4770
DAILY
Azionario: proseguono le vendite sui listini azionari europei in una
giornata che ha visto nuovamente il caso Cipro al centro
dell’attenzione degli operatori. Dopo un breve recupero nella prima
parte di seduta, grazie al positivo dato sull’indice Zew di marzo, i listini
hanno accelerato al ribasso nel pomeriggio dopo l’apertura dei
mercati Usa. Le indiscrezioni di un esito negativo del voto del
parlamento cipriota, confermate poi dalla votazione effettuata nel
tardo pomeriggio, hanno spinto gli operatori ad incrementare i flussi di
vendita. Ancora una volta è stato il settore finanziario ad essere
oggetto principale delle vendite seguito da materie prime ed
industriali. Performance positiva invece per settori difensivi quali
health care e telecomunicazioni. L’indice Ftsemib si conferma uno dei
peggiori in Europa a causa del forte peso del settore bancario. Tutte
le banche hanno chiuso con cali di oltre il 2/3%, mentre in
controtendenza si sono mosso i titoli del settore del lusso. In mattinata
i mercati hanno aperto in rialzo grazie al recupero in chiusura dei
listini Usa. Negli Usa, infatti, la seduta è stata caratterizzata da indici
in calo per quasi tutto l’intero periodo delle contrattazione, ma nelle
ultime due ore si è assistito da un recupero grazie al comunicato della
Bce che ha confermato che continuerà a garantire liquidità in euro alle
banche cipriote. Analogamente all’Europa, i settori migliori sono stati
telecomunicazioni e utilities assieme ai beni di consumo. Tra i peggiori
energetici e finanziari. Sul fronte emergenti, non si arresta la discesa
dell’indice MSCI EM (-0,5%), ormai alla settima seduta consecutiva in
calo. Le quotazioni dell’indice, scese ai minimi da inizio dicembre,
sono state particolarmente penalizzate dal calo dell’area europea e
sudamericana. In mattinata si è assistito ad un andamento negativo di
quasi tutte le borse asiatiche ad eccezione di quella cinese salita di
oltre il 2,5% grazie al forte rimbalzo dei titoli del settore bancario.
Chiuso invece per festività il mercato giapponese.
20 marzo 2013
ENI – Secondo quanto detto dal portavoce di Gazprom la società
sarebbe interessata ad acquistare la quota di Eni negli asset del gas
in Mozambico.
FIAT – Secondo quanto detto dall'AD Sergio Marchionne, la
selezione delle banche che potrebbero portare avanti la possibile
Opa di Chrysler è ancora in una fase preliminare. L’AD ha inoltre
affermato che il trading profit del primo trimestre sarà più basso
rispetto a un anno prima ed ha ribadito la conferma dei target
finanziari 2013.
FINMECCANICA – Secondo MF la società sarebbe in pole position
per una fornitura decennale di elicotteri al governo britannico per un
valore totale di circa 4,5 Mld€.
GENERALI – Fitch ha confermato il rating emittente di lungo termine
e quello sulla solidità finanziaria, rispettivamente “BBB+” ed “A-“, con
outlook negativo, mentre ha posto in 'rating watch negativo' il debito
senior e subordinato della compagnia.
TELECOM ITALIA MEDIA – Secondo quanto riportato dal Sole 24
Ore la società potrebbe essere oggetto di delisting vista anche la
necessità di ricapitalizzarla, operazione che sarebbe in gran parte
sottoscritta dalla controllante.
DAIMLER – Il terzo più grande produttore di auto di lusso al mondo
ha registrato un calo delle vendite in Europa dell’1,7% nel mese di
febbraio. Il titolo ha perso il 2,4% nella seduta di ieri a 44,7€, sui
minimi da 3 settimane.
RIO TINTO – La seconda più grande società al mondo nel settore
INFORMAZIONI DI STAMPA SU TITOLI
minerario prevede un declino del prezzo del minerale di ferro, nella
seconda parte dell’anno, a causa di un incremento dell’offerta. Il titolo
ieri ha perso il 5,2% registrando il maggior calo da novembre 2011.
BANCA CARIGE – La società ha chiuso il 2012 con un risultato netto
consolidato negativo per 63,2 Mln€, sul quale ha pesato la perdita di
169 Mln€ di Carige Assicurazioni dovuta al consistente
accantonamento straordinario alla riserva sinistri, effettuato tenendo
conto delle richieste dell'authority. Non verrà distribuito nessun
dividendo sul bilancio 2012. Il Cda chiederà all'assemblea la facoltà di
esercitare entro
il 31 marzo 2014 la delega ad aumentare il capitale fino a 800 Mln€
con diritto di opzione.
Fonte: infoproviders
BANCA POPOLARE DI MILANO – La banca ha chiuso il 2012 con
una perdita netta consolidata pari a 429,7 Mln€ dopo rettifiche su
crediti per 566,3 Mln€. Il consiglio ha approvato un aumento di
capitale fino a 500 Mln€ per il rimborso dei Tremonti bond e le linee
guida del progetto di trasformazione in Spa.
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