rassegna del 03 settembre 2016

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rassegna del 03 settembre 2016
USTICA LINES
Sabato, 03 settembre 2016
USTICA LINES
Sabato, 03 settembre 2016
Ustica Lines
03/09/2016 La Repubblica (ed. Palermo) Pagina 4
SARA SCARAFIA
Un lavoro occasionale due figli da crescere che sfida riempire i piatti
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Trasporti marittimi
02/09/2016 Ansa
3
Porti: Genova, passeggeri +11% nei primi 7 mesi dell' anno
02/09/2016 Ansa
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Cilento Blu, 46.000 passeggeri tra luglio e agosto
02/09/2016 Ansa
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Crociere: Msc primo investitore privato in Francia
03/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 4
NICOLETTA PICCHIO
Il futuro della Ue preoccupa l' impresa
03/09/2016 La Stampa Pagina 1
MIRELLA SERRI
"Ogni giorno m' illumino di immensa poesia"
03/09/2016 Milano Finanza Pagina 51
TERESA CAMPO
Sono porti o resort?
02/09/2016 TempoStretto
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Terremoto, la Protezione civile ringrazia la Caronte­Tourist per aver...
03/09/2016 Giornale di Sicilia (ed. Trapani) Pagina 30
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Non c' è pace in via Crispi, da lunedì un tratto interrotto...
Trasporti Marittimi
03/09/2016 L' Avvisatore Marittimo ­
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Napoli, rischio caos in porto
03/09/2016 La Gazzetta Marittima ­
18
Per Finnlines definito l'equo acquisto
03/09/2016 La Gazzetta Marittima ­
19
Moby con Pietro Manunta nuovo ro­ro sulla Olbia­Livorno
03/09/2016 La Gazzetta Marittima ­
La Riforma secondo Gionfriddo
Giorgio Gionfriddo
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Porti
02/09/2016 Ansa
Porti: Napoli; dopo due giorni blocco...
03/09/2016 Gazzetta del Sud Pagina 29
Via alla messa in sicurezza del porto di Sant' Agata Militello
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La Repubblica (ed.
Palermo)
Ustica Lines
Un lavoro occasionale due figli da crescere che sfida
riempire i piatti
La famiglia Arnone non ha più un reddito fisso Al supermercato acquisti dettati dalle
offerte speciali
SARA SCARAFIA C' è stato il tempo in cui fare la spesa era
un rito di famiglia: alla fine del mese, incassato lo stipendio,
gli Arnone andavano tutti al supermercato e riempivano il
carrello. Papà Giuseppe, 44 anni, con mamma Venere 40, e i
figli Anita e Gianluca, spendeva anche 150 euro di provviste.
Quel tempo, oggi, mentre Venere e Giuseppe attraversano i
corridoi gremiti del Super spaccio alimentare di via Ingham a
Brancaccio, sembra lontanissimo. «Eppure non sono passati
nemmeno due anni», dice Giuseppe che un lavoro lo aveva e
lo ha perduto e che da mesi ormai vive alla giornata
spaccandosi la schiena per dieci o dodici ore due o tre giorni
alla settimana ­ dipende dalle settimane ­ per portare a casa
tre voucher da 10 euro, «valore netto ­ come si legge sul sito
dell' Inps ­ 7,50».
E così al supermercato si va, ma solo quando i soldi arrivano.
«In una settimana per la spesa non spendiamo più di 50
euro», dice Venere mentre Anita, 10 anni, torna con un pacco
di gallette di riso da un euro e Gianluca, 6 anni, con un lattina
di Sprite in offerta a 50 centesimi. Venere, un problema
invalidante a una gamba, riesce a preparare sette colazioni,
sei pranzi e sei cene spendendo 0,65 centesimi a pasto.
«Passiamo tutta la domenica da mia sorella», dice l' economa
della famiglia che ha imparato che la frutta non si compra a
peso ma a prezzo, «un euro di mele», che puntando sulla
pasta si può portare in tavola un piatto appetitoso spendendo
poco e che i tre semprefreschi comprati a pranzo a 1,10
scaldati la sera sono ancora buoni. Venere tira avanti
sperando che al più presto Giuseppe possa trovare un nuovo
impiego. «Sono disposto a fare qualsiasi cosa», dice lui.
Quando 10 anni fa ha chiesto a Venere di sposarlo, faceva la
guardia di notte agli aliscafi della Ustica Lines e quando nel
2007 lo hanno licenziato ­ e Anita stava prendendo forma nella
pancia della mamma ­ non si è perso d' animo e un' altra
occasione è arrivata: un lavoro da fattorino di cucina (pulire,
tagliare, mettere in ordine) al ristorante Fratelli La Bufala di
piazza Castelnuovo. «La lettera di licenziamento per riduzione
del personale l' hanno spedita a casa mentre era ancora al
lavoro», racconta Venere. E le si bagnano gli occhi di lacrime
che ricaccia indietro. LA PENTOLA CHE BOLLE Dice Venere,
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La Repubblica (ed.
Palermo)
Ustica Lines
la più piccola di sei figli, che una pentola con l' acqua che bolle fa famiglia. E a casa Arnone, un alloggio
popolare allo Sperone, la pentola a ora di pranzo è sempre sul fuoco. «Consumiamo più o meno 700­
800 grammi di pasta al giorno, Giuseppe e Gianluca ne mangiano un bel piattone ». Oggi Venere
prepara le reginette con la ricotta: un chilo di pasta, qui allo Spaccio ali­ mentare, costa 0,79 euro. La
ricotta fresca è in offerta: una fascetta, un euro. Anche la farina oggi è in offerta: 0,50 un chilo di marca
Barilla. A Venere non piace tanto cucinare ma si dà da fare. «I bambini devono alzarsi da tavola
soddisfatti».
LATTE A COLAZIONE Una busta da un litro ­ che in offerta costa 0,75 centesimi ­ dura un paio di
giorni: Anita e Gianluca mandano giù un bicchiere di latte insieme con i biscotti. «La marca varia
sempre, a seconda delle offerte». Questa settimana ci sono i Pan di Stelle a 1,39. Alla colazione
mamma Venere ci tiene, soprattutto quando i bambini vanno a scuola. «Studiare è la cosa più
importante ­ dice lei che ha mollato l' alberghiero al secondo anno ­ Mi piace che si impegnino in classe:
devono crearsi un futuro». Anita che vuole diventare veterinario quest' anno andrà in quinta elementare.
Gianluca, che sogna la divisa da poliziotto, in seconda. Frequentano la scuola Sperone Pertini e,
racconta la preside Antonella Di Bartolo, sono due bravissimi alunni.
LE UOVA E LA CARNE A cena Venere cerca di variare preparando un secondo piatto. Le uova sono
una buona alternativa: una confezione da dieci costa 1,49. «Ma anche la carne e il pollo spesso si
trovano in offerta». Gianluca corre verso il carrello con una confezione di cotolette di pollo: «Le
compriamo?». Ce ne sono 8 fette e scontate costano 2,50 euro. In genere per la carne la famiglia
spende tra 10 e 15 euro a settimana. Verdure non se ne comprano molte, il pesce non si compra affatto.
«Ai bambini comunque non piace». A volte come contorno, ma anche come secondo, ci sono le patate.
UN EURO DI MELE Una delle tecniche che Venere ha dovuto imparare è quella di acquistare frutta e
verdura a prezzo e non a peso. «Quando devi fare i conti, non puoi dire un chilo di frutta perché
affidandoti al peso non puoi essere sicuro che alla fine il conto sarà adeguato alla tua disponibilità».
Meglio partire dalla cifra che si ha in tasca. «Oggi per esempio ho chiesto un euro di mele: me ne hanno
date tre.
Poi ho chiesto un euro di pesche: alla fine con 1,50 me ne ha date sei». La frutta Venere la compra al
carrettino che passa vicino casa e spende circa 6 euro a settimana. «Mi sembra più genuina e poi
grazie al contatto diretto con il fruttivendolo puoi trattare: magari gli chiedi se ti mette un' altra mela e
visto che ti conosce ti dice di sì».
PANE QUOTIDIANO Anche il pane non deve mai mancare. Si compra al panificio di quartiere per una
spesa quotidiana di 1,10: con questa cifra la famiglia Arnone compra tre semprefreschi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA Mamma Venere: "Ogni settimana non spendiamo più di 50 euro Ma in
cucina tutti i giorni c' è una pentola che bolle" La frutta non viene comprata in base al peso ma al prezzo
"Un euro basta per sei pesche Di mele ne porti via solo tre" La prima colazione: "Sempre latte e biscotti,
ai bambini servono energie per la scuola Devono costruirsi il futuro" LA SPESA La famiglia Arnone al
supermercato Gli acquisti vengono fatti anche al panificio del rione e da un ambulante che vende frutta
e verdura.
SARA SCARAFIA
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2 settembre 2016
Ansa
Trasporti marittimi
Porti: Genova, passeggeri +11% nei primi 7 mesi
dell' anno
Cresce del 20% il numero dei crocieristi
(ANSA) ­ GENOVA, 2 SET ­ Cresce il traffico
passeggeri del Porto di Genova, con oltre 1,5
milioni di unità nei primi sette mesi del 2016 e
un aumento del 10,7% rispetto allo stesso
periodo del 2015. Particolarmente positivo il
settore crociere, con 528.090 passeggeri tra
gennaio e luglio: il 20,7% in più rispetto allo
stesso periodo dell' anno scorso grazie
soprattutto a un luglio da +69%. Bene i
traghetti, con 985.723 passeggeri nei primi
sette mesi (+6,0% rispetto al 2015, +1,6% sul
mese). Nel 2016, il dato aggiornato al 31 luglio
ammonta quindi a 1.513.813 passeggeri.
(ANSA).
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2 settembre 2016
Ansa
Trasporti marittimi
Cilento Blu, 46.000 passeggeri tra luglio e agosto
Cascone: "Soddisfatti, progettiamo nuove destinazioni per 2017"
(ANSA) ­ NAPOLI, 2 SET ­ Sono circa 36.000 i
passeggeri movimentati nel mese di agosto
dalla linea Cilento Blu, che ha garantito i
collegamenti marittimi c o n navi v e l o c i d a
Napoli e Salerno verso le località del Cilento.
"L' iniziativa ­ spiega Luca Cascone,
presidente della commissione trasporti d e l
consiglio regionale della Campania ­ ha avuto
un buon riscontro nei passeggeri. Siamo
soddisfatti e quindi stiamo già progettando il
programma per riproporla per la prossima
estate, coinvolgendo anche altre località di
grande interesse turistico della Campania
come le costiere amalfitana e Sorrentina".
Collegamenti via mare per snellire il traffico,
dunque, in zone particolarmente affollate d'
estate e che sono stati utilizzati anche nel
mese di luglio, durante il quale il Cilento Blu ha
registrato circa 10.000 passeggeri
movimentati. Il porto più frequentato è stato
quello di Agropoli, seguito da San Marco di
Castellabate. Molto richiesto come meta
turistica anche il porto di Acciaroli. (ANSA).
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2 settembre 2016
Ansa
Trasporti marittimi
Crociere: Msc primo investitore privato in Francia
(ANSA) ­ SAINT NAZAIRE (FRANCIA), 2 SET
­ Con il suo piano di investimenti di 9 miliardi
di euro in dieci anni per 11 navi da crociera, di
cui 8 realizzate nei cantieri di Saint Nazaire,
Msc è diventato "il primo investitore privato in
Francia". Lo ha sottolineato il senatore Bruno
Retailleau, dei Paesi della Loira, nella
cerimonia ai cantieri Stx di Saint Nazaire per il
primo galleggiamento della nave Meraviglia,
che entrerà in servizio nel giugno 2017. L' a.d.
di Msc Crociere, Gianni Onorato, ha detto che
Msc è cresciuta del 5% nel 2017 nel
Mediterraneo, e punta a un +20% per il Nord
Europa. "Meraviglia è stata pensata per il
Mediterraneo, ma anche per essere
considerata una destinazione in sé". La prima
smart ship di Msc sarà dotata di tutte le più
sofisticate soluzioni dell' enterteinment digitale.
"Msc comunque non lascia i cargo, anzi ­ ha
precisato Onorato ­. Ricordo che abbiamo
ordinato 50 nuove navi cargo". (ANSA).
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3 settembre 2016
Pagina 4
Il Sole 24 Ore
Trasporti marittimi
Il futuro della Ue preoccupa l' impresa
Gli effetti di Brexit e la crisi dell' euro impongono una rifondazione della governance
Cernobbio «Quali aspetti avranno maggiore
effetto sul vostro business?». La crisi dell' euro
e l' implosione del progetto europeo era il
settimo punto del sondaggio, ma è balzato in
testa come fattore principale nelle risposte
della platea. Per imprenditori, manager,
banchieri e professori riuniti al Workshop
Ambrosetti di Cernobbio, la questione europea
è percepita come il grande fattore di rischio,
con una percentuale del 23,5. Se poi si
aggiunge che gli "effetti della Brexit" hanno
raccolto il 15,5% dei voti, è chiaro che la crisi
della Ue ha ora la centralità rispetto agli altri
temi critici come i migranti, il terrorismo, il
rallentamento delle economie emergenti, le
prossime elezioni americane (21,2), scelti
quest' anno come temi del questionario,
rispetto alla consuetudine dei problemi interni.
In pratica quasi il 40% delle risposte ha messo
al centro la governance europea.
È il futuro dell' Europa a preoccupare chi fa
impresa: la scarsa crescita, le troppe regole, la
burocrazia, i nazionalismi. Il tema viene
percepito urgente tanto quanto le questioni
italiane. Bisogna ritrovare lo spirito dei padri
fondatori, ha ripetuto il presidente del
Consiglio, Matteo Renzi, annunciando che si terrà a Roma, a marzo 2017 la riunione dei capi di Stato e
di governo per i 60 anni dell' Unione europea.
Ma è una domanda dalla platea, quella di Mario Preve, imprenditore che produce il riso Gallo, che
interpreta lo stato d' animo della classe dirigente raccolta sul lago di Como: «Sono stato europeista
convinto, ora sono un ex europeista convinto. La burocrazia europea è peggiore anche di quella italiana.
Abbiamo visto Brexit, è possibile che l' Italia faccia altrettanto?». In sala è calato il silenzio. E Renzi ha
fatto del suo meglio per far capire che condivide il disagio, ma che l' Europa resta la casa dell' Italia.
È un' Europa diversa quella che si vuole, anche se nessuno chiede di uscire. Ma accanto a questa
consapevolezza, resta il dubbio se l' obiettivo di una Ue diversa si riuscirà a raggiungere e in quali
tempi. Mentre si fanno i conti tutti i giorni con le conseguenze di questa fase di difficoltà. «C' è bisogno
di continuità e certezza delle condizioni in cui opera un' azienda. La discontinuità dell' assetto europeo
cambia gli equilibri dentro la comunità e porta incertezza dal punto di vista delle regole», dice Luca
Colombo, country manager di Facebook Italia. Il loro, sottolinea, è un prodotto globale, l' interazione tra i
vari paesi è forte. «Auspichiamo più Europa, anche per noi dover sottostare a regolamentazioni
nazionali è complesso. Ma vediamo che c' è troppa ricerca di interesse locale, non una vera politica
europea, compromessi di singole nazioni. Mentre sarebbe urgente una politica comune specie su
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Il Sole 24 Ore
Trasporti marittimi
politica estera, immigrazione, crescita», sottolinea Colombo. Brexit: può essere un' occasione per Carlo
Purassanta, ad di Microsoft Italia: «È la spinta a ricostruire il progetto, ricominciare in modo convinto.
Renzi ha risposto che bisogna essere nexteuropei: che l' Europa non è quella che vogliamo è chiaro,
ma da soli non ce la possiamo fare. E poi ricordiamoci: l' Europa siamo noi, dobbiamo ritrovare un
nostro peso dentro la Ue».
L' Europa dell' austerity, dei sacrifici, delle regole. «La normativa di Basilea 3 ha un suo peso sulla
restrizione del credito bancario e quindi sulla crescita>, dice Giovanni Bossi, ad di Banca Ifis,
sottolineando l' aumento del rapporto tra patrimonio e rischi che è stato richiesto e che aumenterà se
arriverà Basilea 4.
«Vengono varate norme di cui non si capisce la logica. Occorre un' Europa intelligente, nessuno vuole l'
iper­regolamentazione che abbiamo oggi. E soprattutto servono istituzioni credibili, che diano
certezze».
L' ha toccata con mano in prima persona la burocrazia europea Manfredi Lefebvre d' Ovidio, numero
uno di Silversea Cruise, quando è stato al vertice dell' associazione europea delle compagne delle navi
d a crociera. «Ci sono normative necessarie che non riescono a decollare, altre invece inutili che
vengono approvate con grande rapidità. È indispensabile un' Europa diversa, altrimenti la realtà già
dimostra che si sta andando verso nuovi protezionismi, nuove competizioni tra paesi, cosa che già
avviene riducendo per esempio le tasse per le imprese, e aree del mondo. Serve un' Europa più
efficiente, mi auguro che la politica recuperi con uno scatto questa situazione», dice Lefebvre d' Ovidio.
«Dobbiamo occuparci di più di ciò che accade nel parlamento europeo, appena nominato uno dei miei
primi impegni è stato andare a Strasburgo e a Bruxelles per definire la strategia per lo sviluppo del
nostro settore», dice Renato Mazzoncini, ad di Ferrovie dello Stato. Le normative europee per l'
integrazione della rete sono all' avanguardia, ma i tempi di recepimento, ammette, sono troppo lunghi. E
ci sono paesi che frenano, come la Francia. Bisogna mettere mano a questi problemi che frenano la
crescita, continua Mazzoncini, convinto che sia opportuna la strategia di chiedere più flessibilità per
spingere lo sviluppo.
Ciò che è importante è imboccare rapidamente una strada. Far capire che si vuole cambiare passo. «L'
incertezza, la mancanza di spinta ad essere leader si traduce in minore crescita ­ dice Toni Volpe, ad di
Falck Renewables ­ bisogna darsi obiettivi comuni come sistema europeo e recuperare una
progettualità unitaria».
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NICOLETTA PICCHIO
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La Stampa
Trasporti marittimi
cees nooteboom. in italiano 50 anni di versi (A ritroso)
"Ogni giorno m' illumino di immensa poesia"
"Milioni di persone ne fanno tranquillamente a meno eppure un solo verso è in grado di
cambiare il mondo"
Calliope è ancora oggi tra noi? La musa della poesia è presente
nel mondo moderno, ci esorta, ci conforta, ci rende più
consapevoli, oppure nell' era dei tweet e dell' online ci ha
abbandonato? In altri termini serve e si legge la lirica?
«Nessuno ha oggi bisogno della poesia, milioni di persone ne
fanno tranquillamente a meno. Eppure il suo ruolo è
fondamentale, aiuta a vivere. Cosa ci offre? Grandi e
spericolate avventure, ci incoraggia a superare i limiti della
realtà in cui viviamo.
La parola di Eliot o di Wallace Stevens può divertirti,
sorprenderti, sconcertarti.
È un prezioso accumulo di esperienze pronto per esser
scoperto». Non ha dubbi uno dei maggiori scrittori
contemporanei, l' olandese Cees Nooteboom, sul fatto che la
fascinosa e simpatica musa abiti ancora con noi e che si occupi
pure delle tematiche del nostro presente. Leggere per credere
Luce ovunque , la splendida raccolta degli ultimi 50 anni di
composizioni del poeta­filosofo nella bella traduzione di Fulvio
Ferrari.
Al narratore, drammaturgo, giornalista, saggista, nato all' Aja
nel 1933, la cui opera è stata tradotta in 36 lingue, l' 11
settembre verrà assegnato il Premio Lerici Pea alla carriera e
sarà anche ospite del Festivaletteratura di Mantova.
Questa silloge einaudiana p rocede con il passo del gambero,
inizia dai tempi più recenti per arrivare agli anni Sessanta
(2012­ 1964) («preferisco prendere avvio dall' attualità e poi
accompagnare il lettore alle origini del mio lavoro»): in questi
versi Nooteboom l' ultimo dei grandi romantici, l' umorista dalle
folgoranti visioni, è un sacerdote officiante misteriosi riti, passa
dallo scavo minuzioso nel quotidiano, nelle piccole cose di tutti i
giorni, a un tocco magico e rarefatto. Nei testi di Nooteboom s'
incontrano Lucrezio, Borges, Shelley, Montale ­ l' autore dialoga
con un tu montaliano rivolgendosi a evanescenti e suggestive
presenze femminili ­ e Ungaretti, cantore della prima guerra
mondiale («Ora son qui con tre dizionari, / a tradurre I fiumi , De
Rivieren , / scritta a Cotici, 16 agosto 1916, / la guerra
dimenticata che non dimenticasti / mai»).
In tempi di web, di estrema sintesi e chiarezza, la difficoltà
della poesia, la sua cripticità provoca distanza ed estraniamento nel lettore?
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La Stampa
Trasporti marittimi
«Certo, se leggiamo un giornale o una pagina su un sito internet è tutto chiaro. Ma il verso ha un potere
evocativo che non appartiene a nessun altro linguaggio. La lirica è come un sogno e si scrive anche
penetrando in un mondo onirico.
Eliot, per esempio, diceva che a volte gli sfuggiva il senso delle sue parole. Oppure che lo afferrava
solo qualche tempo dopo averle scritte».
Molti poeti­numi tutelari a cui lei dedica le sue opere hanno radici nella nostra penisola. Cosa c'
è all' origine di questa scelta?
«Sono un cultore dell' immaginazione latina: questo rapporto è nato sui banchi di scuola dei frati
francescani e dell' Augustinianum, monastero di Eindhoven. E ho lavorato come traduttore, da molte
lingue classiche e moderne. Tra gli italiani mi sono cari, oltre a Montale e Ungaretti, Andrea Zanzotto,
poeta difficilissimo e affascinante, Italo Calvino che ho avuto la fortuna di incontrare a Parigi, Cesare
Pavese che ho tradotto e Giacomo Leopardi di cui ho visitato la casa a Recanati come entrando in un
tempio sacro e a cui ho dedicato anche un mio racconto».
Nooteboom oggi vive tra Amsterdam e l' isola di Minorca ma da grande viaggiatore, tra uno
spostamento da un capo all' altro del globo, ha composto molte delle sue opere, come Rituali , Il canto
dell' essere e dell' apparire , Le volpi vengono di notte e Avevo mille vite e ne ho preso una sola (tutte
pubblicate in italiano da Iperborea). Mille vite e anche mille morti, per il narratore­poeta: uno dei suoi
libri più noti è Tumbas , corredato dalle fotografie della moglie Simone Sassen, è dedicato alle tombe
dei grandi lirici.
Da dove ha avuto origine questa idea? «I cimiteri per me non sono posti macabri ma un archivio della
memoria collettiva. Siamo passati dal luogo in cui è sepolto James Joyce a Zurigo, all' isola di San
Michele a Venezia dove giace Pound, a San Pietroburgo dove c' è Pukin, a Samoa dove c' è Robert
Louis Stevenson, al Cile per ritrovare Neruda e al Giappone di Kawabata. Ogni tappa è stata come
instaurare un dialogo, intercettare la presenza degli scrittori. Io e mia moglie avremmo continuato senza
fermarci mai».
La curiosità, l' attrazione per tutto ciò che è scoperta, per i mondi nuovi, è una delle componenti dell'
opera dell' olandese volante, come è stato soprannominato. Nel 1953, dopo aver abbandonato il lavoro
in banca, Nooteboom riempie lo zaino e sale sul treno per Breda. Alla frontiera inizia il tour per l' Europa
in autostop. A soli 22 anni scrive Philip e gli altri , un racconto che anticipa On the road di Jack Kerouac
e che lo rende famoso.
Inizia così anche la sua carriera di celebre firma di reportage?
«La mia esistenza nomade ha preso avvio quando mi sono imbarcato come marinaio per amore di una
giovane donna del Suriname. All' epoca si usava chiedere il permesso ai genitori per convolare a nozze
con una fanciulla. Il padre che era il manager di una compagnia d i navigazione mi ha convinto a
lavorare su una delle sue navi.
Poi mi ha negato il suo consenso ma noi ci siamo sposati lo stesso e ci siamo anche separati. Ho
cominciato a scrivere delle mie esplorazioni e la mia esperienza poetica si è anche avvantaggiata della
mia prosa di viaggio e viceversa».
Da una peregrinazione all' altra, lo scrittore si è trovato agli appuntamenti più importanti della storia. E' a
Budapest quando scoppia la rivolta ungherese del 1956 e dove vive intensamente «in quei quattro
giorni sufficienti a soffocare un popolo e a strangolare un paese», a Parigi nel ruggente maggio 1968 ed
è a Berlino il 9 novembre 1989 ad assistere al «balletto» dei giovani che scalano il muro e vengono
buttati giù a colpi di getti di idrante.
Ha mai raccontato questi avvenimenti in versi?
«La storia con la maiuscola è entrata in maniera prepotente nella mia vita, ho vissuto tutto quello che la
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La Stampa
Trasporti marittimi
guerra comporta: il terrore delle bombe, il caos, l' evacuazione, gli inverni della fame. Non ho mai però
avvertito la necessità di far coincidere letteratura e discorso politico. Altri scrittori come Primo Levi, Imre
Kertész, Nelly Sachs, Paul Celan, hanno sentito questa urgenza e hanno ripreso il discorso su fascismo
e nazismo».
A proposito di letteratura e politica, anche l' Olanda, la patria del teorico della tolleranza Spinoza, è
attraversata dai venti della secessione con il leader dell' estrema destra olandese, Geert Wilders,
pronto a chiedere un referendum. Lei oltre che ad Amsterdam ha vissuto a lungo a Berlino.
Cosa pensa di questa possibile Europa disunita?
«Sono da sempre europeista e antipopulista.
Al tema della Brexit ho dedicato un articolo che è stato pubblicato dal Guardian e ho scritto che, quando
sarà avvenuto l' effettivo distacco della Gran Bretagna, la Germania ne prenderà il posto con il suo peso
specifico, con la sua produzione industriale, con la sua potenza. Ampliando il discorso vorrei ricordare
che mio padre è morto per via dei micidiali ordigni sganciati dalla Raf sull' Aja nel febbraio del 1945. Ma
non erano stati gli inglesi a iniziare la seconda guerra mondiale. Alla fine del conflitto, i tedeschi si sono
resi conto di essere stati dalla parte sbagliata della storia. Oggi, anche in forza degli errori commessi, i
tedeschi sono convinti di non dover desiderare un' Europa tedesca ma una Germania europea».
BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI.
MIRELLA SERRI
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Trasporti marittimi
Mare Ferve il mercato delle case nei marina turistici, con prezzi e domanda in salita. Ma solo se
vantano servizi da grand hotel
Sono porti o resort?
Più porticcioli turistici in tutta la Penisola, più
posti barca, ma anche più marina resort con
relative abitazioni. A dispetto della modesta
ripresa del mattone residenziale italiano, il
segmento legato alla nautica sembra marciare
a gonfie vele. «Assistiamo a una netta
accelerazione del comparto», conferma Leo
Civelli, ceo Reag, società di consulenza e
advisory nel real estate, «e lo dimostrano i
tanti nuovi porti in costruzione nel
Mediterraneo con conseguente crescita dell'
offerta di posti barca e di abitazioni all' interno
dei marina». L' aumentato appeal delle
strutture si deve a ripresa del mercato delle
barche usate, innovazione, marketing e
fiscalità, col risultato in primo luogo che «se
negli ultimi anni le imbarcazioni tendevano a
migrare nei porti esteri, oggi si assiste a un
ritorno verso quelli tricolore», spiega
Alessandro Ghisolfi del centro studi di
Casa.it». È stato comunque soprattutto l'
aspetto fiscale a sbloccare la situazione.
Come l' Iva ridotta al 10% per i marina resort
(cioè che offrono alcuni servizi per la
ricettività), approvata con la legge di Stabilità,
e che ha già fatto lievitare gli ormeggi brevi del
4%. «Per la nautica da diporto la proposta di
istituire all' interno dei marina resort unità per il
pernottamento dei turisti, che ha già trovato applicazione in Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia,
costituisce un cambiamento non indifferente perché per la prima volta afferma il concetto di turismo
nautico», sottolinea Civelli. «La norma aiuterà inoltre a far rientrare nelle acque italiane parte delle 40
mila imbarcazioni fuggite all' estero per le imposte varate dal governo Monti».
I nuovi marina hanno però cambiato pelle rispetto al passato, e anche a questo si deve il loro successo.
Oggi infatti offrono servizi simili a quelli di resort di lusso e villaggi turistici: hotel, spa, spiagge
attrezzate, ristoranti, poli commerciali, area fitness, campi da golf. «Il risultato è che i compratori che
scelgono di acquistare contemporaneamente posto barca e residenza nei nuovi porti turistici sono ormai
il 30%, percentuale che aumenta di anno in anno», prosegue Civelli. «Un successo insomma sia nel
breve che nel lungo periodo considerando che l' abbinamento con il posto barca fa lievitare il prezzo
dell' abitazione del 15­25%, che nel tempo si diffonde anche alle aree limitrofe».
I prezzi degli appartamenti si attestano in media nel range tra 3.500 e 5.500 euro/mq. Richiesti
soprattutto bilocali e trilocali, possibilmente con terrazzi, logge e solarium. Nell' acquisto poco incidono
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Trasporti marittimi
invece dimensioni dei porti e numero dei posti barca, mentre incidono contesto territoriale e immobiliare
e prezzo delle singole unità. L' immediata vicinanza al centro urbano in qualche modo penalizza le
residenze nel porto in quanto l' acquirente del posto barca può acquistare anche al di fuori del marina.
In questo caso il fattore durata della concessione demaniale incide in modo significativo sulla scelta. In
conclusione, un marina integrato di dimensioni medio­grandi (con più di 500 posti barca) è in grado di
assorbire un buon numero di abitazioni rispetto ai posti barca, ma solo se distanti da nuclei turistici
importanti e strutturati.
La casa nel porto si sta comunque affermando anche come fonte di reddito. «Alcune marine si stanno
attrezzando per le locazioni temporanee delle abitazioni nei periodi in cui non vengono utilizzate dai
proprietari», spiega Ghisolfi, «anche se su questo fronte in Italia siamo ancora agli albori, a differenza
per esempio che in Grecia e Croazia dove il mercato locativo delle case con posto barca è piuttosto
fiorente». Per questo è importante sapere che il 70% dei transiti che nel Mediterraneo si concentra nell'
area tirrenica e il restante 30% è distribuito tra tutti gli altri quadranti nautici.
In particolare il Tirreno centrale/Sardegna raccoglie il 25,5% delle strutture esistenti, mentre il 24% è
assorbito dal Tirreno settentrionale. Di fatto questi tratti di costa sono stati pionieri nello sviluppo del
turismo nautico italiano e oggi sono in fase di stabilizzazione o riqualificazione delle strutture esistenti.
«Per questa ragione in futuro gli sviluppi maggiori interesseranno il Tirreno meridionale, inclusa la
Sicilia, dove si prevede l' apertura di 16 strutture, mentre i posti barca aumenteranno del 25%», spiega
Civelli. Cresceranno invece del 12% quelle nel Tirreno centrale e Sardegna e nello Ionio/Adriatico
centro­sud, per un totale secondo Assomarinas di 47 nuovi porti turistici sulle coste italiane (+12%) nei
prossimi anni. «I posti barca arriveranno invece a quota 6 mila», conclude Ghisolfi. Ecco comunque,
secondo l' analisi di Reag, i progetti e ampliamenti più significativi.
Marina di Palau. Nell' ottobre 2015 il Comune ha presentato il progetto relativo al waterfront Marina di
Palau da realizzare mediante project financing.
Si tratta di un progetto da 35 milioni di euro che prevede l' ampliamento dell' attuale superficie del porto
mediante l' annessione dell' area di via Fonte Vecchia, oggi destinata a parcheggio.
Sono previsti ormeggi per imbarcazioni sino a 50­60 metri di lunghezza.
Ponza. Marina di Cala dell' Acqua. Lo scorso giugno il sindaco di Ponza ha ufficialmente presentato il
progetto del ­nuovo porto turistico. Il progetto scelto è quello presentato dalla società Marina Cala dell'
Acqua, meno invasivo dal punto di vista ambientale e più adatto alle esigenze della piccola marineria
ponzese (con quasi 90 posti barca a disposizione del Comune). Il sindaco ha chiesto che il progetto
preveda la possibilità di un attracco per i mezzi di navigazione veloce di linea con la terraferma, sia per
garantire un afflusso turistico diretto a Le Forna, sia per decongestionare l' area del porto.
Capo d' Orlando (Messina).
Dopo una vicenda controversa è in corso di realizzazione il porto di Capo d' Orlando; la conclusione dei
lavori è prevista per l' estate 2017. In fase di avvio la commercializzazione dei posti barca. Il nuovo
approdo turistico consiste nell' ampliamento della darsena in località Bagnoli. Nel settembre 2011 è
stato sottoscritto l' accordo di programma.
Rispetto a quanto riportato nella convenzione originaria del project financing, il costo per il
completamento dell' opera è lievitato da 23 a 48 milioni di euro, e anche la durata della concessione è
passata da 40 a 60 anni.
Nel contempo sono state apportate modifiche sostanziali del progetto. Lo scorso dicembre è stato dato
ufficialmente avvio ai lavori.
Città Sant' Angelo (Pescara). Il nuovo porto turistico interessa uno specchio d' acqua superiore ai 20
ettari, alla foce del fiume Saline, a 450 metri dalla costa.
Il progetto preliminare prevede la costruzione di un atollo per la realizzazione di 650 barche da 10­12
metri di lunghezza, collegato alla spiaggia da una pista ciclabile. L' investimento stimato è di 35 milioni.
L' opera, che ha già ricevuto il via libera del Comune, sarà a impatto zero in quanto la darsena sarà
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Milano Finanza
Trasporti marittimi
costruita utilizzando banchine galleggianti. Ci vorrà probabilmente ancora un anno per arrivare al
progetto definitivo che dovrà superare anche l' esame del Comitato valutazione impatto ambientale
della Regione.
Marina di Viareggio. Dallo scorso febbraio il presidente della regione Toscana Enrico Rossi e il sindaco
Giorgio Del Ghingaro insieme al segretario dell' Autorità portuale regionale, Fabrizio Morelli lavorano in
sinergia per aumentare l' attrattività di quello che rimane il primo porto turistico della Toscana. La
Regione ha reso possibile l' escavo che ha portato i fondali da 2,5 a 5 e 7 metri di profondità, attraverso
un finanziamento da 2,5 milioni. L' Autorità portuale regionale renderà possibile, entro fine anno, l' inizio
dei lavori per realizzare una nuova banchina all' ingresso del porto, al posto dell' attuale triangolino
sabbioso, intervento da 2,6 milioni di euro che dovrebbe concludersi all' inizio del 2018 e che
permetterà l' attracco delle navi da crociera. Questo farà compiere al porto di Viareggio un primo salto
di qualità.
Porto Lotti (La Spezia). Il marina ha raggiunto i 20 anni di attività e amplia l' offerta di posti barca e
servizi dedicati per superyacht oltre i 60 metri di lunghezza. Il porto offrirà 14 ormeggi fino a 80 metri,
incluso un posto transito da 180 m (tra i pochi disponibili nel Tirreno). I nuovi posti barca vengono
proposti con la formula della locazione a breve, medio e lungo termine e con pacchetti di servizi ad hoc.
(riproduzione riservata)
TERESA CAMPO
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2 settembre 2016
TempoStretto
Trasporti marittimi
politica
Terremoto, la Protezione civile ringrazia la Caronte­
Tourist per aver fatto traversare gratis i mezzi di
soccorso
Dopo il terremoto del 24 agosto l' intero Paese
si è mobilitato in una gara di solidarietà che ha
dimostrato il grande cuore degli italiani.La
Sicilia in particolare, terra ad alto rischio
sismico, sin dalle prime ore ha inviato non solo
aiuti e soccorsi ma ha messo a disposizione
anche gli uomini e le forze della protezione
civile. Altrettanto ha fatto la città di Messina nel
ricordo di quel 1908 che ha raso al suolo la
città.I mezzi di aiuto e soccorso che avevano
come destinazione i paesi di Accumulo,
Amatrice, colpiti dal sisma, hanno attraversato
lo Stretto gratuitamente, su disposizione del
gruppo Franza. Adesso la Direzione generale
della protezione civile con una lettera
indirizzata a Caronte&Tourist ha espresso
riconoscenza nei confronti dell' Azienda "per
avere garantito e assicurato il trasporto
gratuito per le attività di assistenza alle
popolazioni del Centro Italia colpite dal
disastroso evento sismico. Tale azione è
espressione di solidarietà e di coscienza civica
e merita la nostra considerazione e
riconoscenza".Va sottolineato inoltre che la
Onlus "Giiuseppe Franza­ Elio Matacena ",
verserà 10mila euro partecipando alla
sottoscrizione avviata da Confitarma per le
popolazioni terremotate.
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Giornale di Sicilia (ed.
Trapani)
Trasporti marittimi
ANELLO FERROVIARIO. Fino al 22 dicembre sarà sospesa la circolazione fra via Belmonte e
via Amari sul lato monte. Doppio senso di marcia sull' altra carreggiata
Non c' è pace in via Crispi, da lunedì un tratto
interrotto per lavori
OOO In via Crispi continuano i giorni di
passione per automobilisti e residenti. Le
lunghe file che si formano sono dovute ai
cantieri del collettore, alle code per gli
imbarchi al porto rallentati dai controlli
antiterrorismo. E da lunedì si aggiunge una
nuova di causa: i lavori per l' anello ferroviario.
Fino al 22 dicembre chiude la carreggiata lato
monte nel tratto fra via Belmonte e via Amari.
Si potrà percorrere via Crispi fino all' incrocio
con via Benedetto Gravina, all' altezza della
caserma della Guardia di finanza, e qui si
dovrà obbligatoriamente svoltare a destra per
chi va verso il Politeama. Per raggiungere via
Lincoln, invece, si potrà usare la carreggiata
lato mare, a doppio senso di marcia. Chiusura
ai veicoli, invece, nel tratto successivo, da via
Benedetto Gravina a via Principe di Belmonte:
qui è previsto un percorso per i pedoni largo
almeno un metro. E ancora, più avanti, il tratto
iniziale di via Ammiraglio Gravina rimarrà
aperto per i residenti e per chi è diretto in via
Michele Miraglia: quest' ultima , nel tratto oltre
la via Ammiraglio Gravi na, che sfocia in via
Amari, diventa a doppio senso di marcia. Sui
due tratti viene istituito il divieto di sosta con
rimozione forza a 24 ore su 24. Infine, la
carreggiata opposta, in direzione di via dei Cantieri potrà essere percorsa in due sensi, ma nessun auto
potrà sostare o essere parcheggiata. I cambi di carreggiata avverranno in corrispondenza della via
Gerbasi, nel varco all' altezza del molo Santa Lucia, con rientro da un varco provvisorio, che dovrà
essere realizzato all' altezza di via Belmonte.
Contesta le scelte Filippo Occhi pinti, consigliere dei Comitati civici che scarica sia sull' Autorità
portuale che sul Comune: «Tutto ciò è il frutto dell' incompetenza, ormai costante in ogni decisione che
riguarda il traffico a Palermo».
Mentre Vincenzo Fumetta, segretario provinciale di Rifondazione Comunista sostiene che la colpa è dei
vertici del porto: «Si aprano tutti i varchi di accesso, si facciano i controlli dentro l' area del porto e si
aumenti il numero degli addetti».
Dal 5 settembre la carreggiata lato mare di via Crispi sarà a doppio senso da via Gerbasi sino all'
altezza di via Belmonte per chi va verso piazza Tredici Vittime.
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3 settembre 2016
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Giornale di Sicilia (ed.
Trapani)
Trasporti marittimi
La corsia lato monte resterà aperta fino a via Benedetto Gravina, dove sarà obbligatoria la svolta a
destra.
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3 settembre 2016
L' Avvisatore Marittimo ­
Trasporti Marittimi
Napoli, rischio caos in porto
Protesta degli autotrasportatori, lunghe code ai varchi
Si allunga la protesta degli autotrasportatori
della Fai­ Conftrasporto nel porto di Napoli.
L'agitazione si protrarrà fino a lunedì 5
settembre. Lo ha deciso l'assemblea riunitasi il
primo settembre nel pomeriggio dal momento
che ­ dichiara il segretario regionale della Fai
Ciro Russo ­ « non sono ancora state
ripristinate le condizioni di sicurezza.
Sappiamo degli investimenti futuri di Terminal
Flavio Gioia e Conateco, ma nel frattempo ci
devono dare la possibilità di lavorare nella
normalità, altrimenti saremmo costretti a fermi
periodici per far recuperare le ore di lavoro
perse in coda», spiega Russo. «Non ci sono ­
continua ­ solo le esigenze di navi e operatori
ma anche delle persone, autisti che attendono
tempi biblici per terminare le loro attività in
questo porto. Così siamo costretti a
rimodulare, come in un fermo impianto, le ore
di lavoro». Sono ancora ferme e lo saranno
fino a lunedì le attività di consegna e ritiro ai
terminal Conateco e Flavio Gioia restando
invariate le altre operazioni di trasporto. La
protesta ­ si legge in un comunicato della Fai­
Conftrasporto ­ trova la sua motivazione nella
necessità di tutelare gli interessi degli
autotrasportatori, ripristinare le condizioni di
sicurezza per il personale viaggiante e
recuperare le ore di lavoro perse fuori dei varchi. Considerati i lunghi tempi registrati in questi mesi per
il regolare svolgimento delle attività di gate in/out per il porto di Napoli ­ continua la nota ­ gli
autotrasportatori, per rispettare la normativa dei tempi di lavoro dei propri autisti, hanno sospeso i
propri servizi per consentire un ripristino delle condizioni di sicurezza per il personale viaggiante, nel
rispetto della normativa europea che prevede dei parametri orari del lavoro mensile e bimestrale fissi e
inderogabili. Massiccia la partecipazione da parte delle aziende interessate aderenti Fai (Federazione
autotrasportatori italiani), che hanno incrociato le braccia. Nel frattempo giovedì sera, sono sbarcati a
Napoli i 105 passeggeri e i 61 membri dell'equipaggio della nave da crociera Sea Dream I sulla quale si
è verificato un incendio, tra Amalfi e Palinuro, all'interno della sala macchine che ha provocato il blocco
del motore e l'avaria della nave ritenuta tra le più lussuose al mondo per le attività crocieristiche. La
nave è stata trainata da rimorchiatori mentre i passeggeri sono stati fatti trasbordare sul mezzo veloce
Isola di Vulcano della Siremar che ha deviato la corsa. Secondo quanto ha riferito la Capitaneria di
Porto, i passeggeri sono in buone condizioni. B.d'A.
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3 settembre 2016
La Gazzetta Marittima ­
Trasporti Marittimi
Per Finnlines definito l'equo acquisto
NAPOLI Il Tribunale Arbitrale designato dalla
Camera di Commercio di Helsinki ha fissato a
euro 18,00 l'equo prezzo unitario di riscatto
delle azioni della società finlandese Finnlines
Plc. La sentenza arbitrale è stata emessa a
conclusione del processo di riscatto delle
quote di minoranza da parte del Gruppo
Grimaldi. Il numero complessivo delle azioni
della compagnia, possedute al 100% dal
Gruppo Grimaldi, è 51.503.141. Alla luce della
sentenza del Tribunale Arbitrale la market
capitalization è di euro 927.056.538. Il gruppo
Grimaldi ha diramato il 25 Agosto scorso la
notizia di aver acquisito il titolo di proprietà
delle residue azioni di minoranza della sua
controllata finlandese Finnlines. Il 25 agosto
scorso è stato anche l'ultimo giorno di
contrattazione del titolo alla Borsa di Helsinki.
Con una delle più grandi flotte ro/ro e ro/pax,
Finnlines è l'operatore leader nel settore ro/ro
e passeggeri nel Mar Baltico e del Mare del
Nord offrendo una vasta rete di Autostrade del
Mare che collegano Belgio, Estonia, Finlandia,
Germania, Spagna, Svezia, Paesi Bassi,
Polonia, Regno Unito e Russia. In sinergia con
il Gruppo Grimaldi, i servizi della società
finlandese sono collegati all'intera rete di
servizi Grimaldi e alla costa orientale degli
USA tramite Atlantic Container Line.
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3 settembre 2016
La Gazzetta Marittima ­
Trasporti Marittimi
Moby con Pietro Manunta nuovo ro­ro sulla Olbia­
Livorno
La compagnia potenzia i collegamenti merci con la Sardegna con sei partenze a
settimana
OLBIA Moby potenzia i collegamenti tra la
Sardegna e la penisola. E' stata presentata nel
porto di Olbia la nuova ro­ro cargo Pietro
Manunta, che già opera sulla linea Olbia­
Livorno, con una frequenza di 6 partenze
notturne a settimana. La nuova nave, lunga
169 metri e con una capienza di 3.200 metri
lineari e 220 semirimorchi, ha una
programmazione tarata sulle esigenze degli
autotrasportatori, che come sottolinea una nota
della compagnia potranno avvantaggiarsi di un
network potenziato. La nuova capacità
complessiva della linea Olbia­Livorno per il
traffico dedicato ai semirimorchi, dunque,
potrà garantire in questo modo una quota
giornaliera di 380 trailers. Il potenziamento
della linea, che Moby esercita dal 1988, è stato
pensato per favorire ulteriormente gli scambi
commerciali tra il nord Sardegna e il centro­
nord della penisola, accrescendo la
competitività delle aziende di trasporto, grazie
alle sinergie tra le varie rotte offerte dal
Gruppo. L'amministratore delegato di Moby,
Achille Onorato, ha affermato: Con l'arrivo
della Pietro Manunta l'operatività del Gruppo
Onorato Armatori verso la Sardegna, nostra
isola del cuore, si rafforza ancora di più.
Grazie alle sue caratteristiche questa nuova
unità rappresenta un ulteriore sforzo per offrire ai nostri clienti una sempre maggior capacità congiunta
ad un incredibile network. Grazie a una flotta di 20 navi e circa 14 mila partenze annuali conclude la
nota Moby è leader per il trasporto merci (mezzi commerciali, guidati e semirimorchi) verso Sardegna,
Corsica e Isola d'Elba. Il potenziamento della Livorno­Olbia arricchisce il network di collegamenti
complessivi offerti dalla compagnia della Balena Blu e da Tirrenia, che garantiscono una pluralità di
rotte da e per Sardegna, Sicilia, Corsica e Isola d'Elba per 365 giorni all'anno.
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3 settembre 2016
La Gazzetta Marittima ­
Trasporti Marittimi
La Riforma secondo Gionfriddo
Il dibattito sulla Riforma portuale si allarga all'intervento di un altro storico esperto,
l'avvocato Giorgio Gionfriddo già segretario generale dell'A.P. livornese. Eccone il testo.
Gentile direttore, ho letto con attenzione il
qualificato intervento del dottor Ruffini con
riguardo alla riforma, da molto tempo attesa,
dell'ordinamento portuale ed ora entrata in
dirittura di arrivo con l'approvazione del testo,
come noto, esaminato dal Consiglio dei
Ministri il 28 luglio scorso. L'argomento è
stimolante, avendo vissuto nella prima parte
del mio percorso lavorativo l'esperienza delle
vecchie Aziende dei Mezzi Meccanici e
successivamente la stagione ultraventennale
delle Autorità Portuali di cui alla legge
84/1994. Le interessanti osservazioni del
dottor Ruffini mi inducono a pensare a qualche
breve nota aggiuntiva. Alla lettura del testo
approvato che circola nei vari siti, debbo dire
che mi ha suscitato qualche perplessità il fatto
che per una riforma così importante che
ridisegna ab origine competenze, strutture,
organi, territorialità degli enti di gestione
portuale, sul piano della tecnica redazionale
legislativa non si sia trovato di meglio che fare
una operazione di innesto della nuova
disciplina sul tronco e l'apparato radicale del
testo della precedente legge 28.01.1994 n. 84,
istitutiva della autorità portuali. Si sono cioè
introdotte modifiche, integrazioni,
soppressioni, sostituzioni ed abrogazioni di
singole disposizioni della L. 84 che, da un lato non facilitano la lettura e, quindi, la comprensione e la
portata della nuova innovativa disciplina; e d'altro canto, viene data sensazione, spero errata, di una
frettolosità di confezione del testo che mal si concilia con l'importanza delle scelte operate di lunga
prospettiva. Vi sarà tempo e disponibilità per riletture sulla materia, perché ho trovato che vi sono spunti
e rilievi interessati. In questa sede preliminare, e per forza di cose con ogni riserva di necessari
approfondimenti, mi sembra utile sottolineare, fra i molti, alcuni ulteriori aspetti secondo me degni di
nota. Mi pare di preminente attenzione la complessiva riformulazione dell'impianto gestionale delle
nuove Autorità di sistema portuale. E' da tempo noto e fuor di discussione l'intento governativo di dare
centralità e snellezza alla nuova governance degli enti di gestione portuale. Il presidente dell'AdSP, la
cui nomina non più scaturisce da una pur complessa, in alcuni casi problematica, procedura che
prendeva avvio da terne di nominativi indicate localmente, oggi discende da una pressoché diretta
nomina del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti d'intesa con il presidente della Regione o regioni
interessate. Mi spiego meglio: nemmeno è stata prevista una potestà propositiva della Regione, quale
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La Gazzetta Marittima ­
Trasporti Marittimi
ente portatore di interessi locali (sia pur allargati), peraltro con garanzia costituzionale. Ciò mi pare
ancor più strano poiché la c.d. legge Madia (L. del 7.08.2015 n. 124, art. 8,1° co. lett. f) per la
riorganizzazione della disciplina delle autorità portuali, con riguardo alla governance, prevede che si
tenga conto del ruolo non solo delle regioni, ma anche degli enti locali. L'avviso di manifestazione di
interesse alla candidatura emanato dal Capo di gabinetto del Ministero (scadente proprio domani)
comprova, se ve ne fosse bisogno, siffatto intento verticistico di designazione, ricordando peraltro che il
presidente di ciascuna autorità di sistema portuale può essere scelto, in un ventaglio abbastanza
allargato, fra cittadini dei paesi membri dell'Unione Europea. Tale nuovo presidente dell'AdSP, a parte
sue importanti specifiche competenze istituzionali, governa il porto (meglio i porti) della circoscrizione
territoriale, supportato da un ristretto Comitato di gestione, composto non da legali rappresentanti degli
enti locali e organismi pubblici (cioè, come oggi avviene, il sindaco, comandante del porto, ecc.), ma da
componenti designati dalle rispettive entità. Ciò avviene, come risaputo, con l'esclusione della
partecipazione di rappresentanti delle categorie imprenditoriali e sociali operanti nel porto, relegate in
un organismo consultivo (Tavolo di partenariato della risorsa mare) la cui portata deve ancora essere
ben compresa. Ne esce, in breve, una figura di presidente notevolmente rafforzata sul piano pratico,
anche con poteri (non solo di ordinaria, ma anche) di straordinaria amministrazione, con funzioni (da
non trascurare) di coordinamento delle attività svolte nel porto dalle pubbliche amministrazioni. Da un
altro punto di vista il presidente, maggiormente svincolato per nomina da indicazioni locali, rimane in
maggior misura connesso a indicazioni centrali, tra l'altro anche attraverso la partecipazione al nuovo
organismo del Tavolo nazionale di coordinamento delle AdSP, ove vengono armonizzate a livello
nazionale le scelte strategiche, specie di grandi investimenti infrastrutturali e di pianificazione
urbanistica, a cui ovviamente è d'obbligo attenersi. Da non trascurare è anche la prevista
partecipazione del Presidente alle sedute del CIPE aventi ad oggetto decisioni strategiche per il sistema
portuale di riferimento. Significativa è, a questo riguardo, la modifica introdotta all'art. 12 della L.
84/1994, ove la rubrica Vigilanza sull'autorità portuale è sostituita da Indirizzo e vigilanza sulle autorità
di sistema portuali: dato per assodato che le rubriche degli atti normativi, per consolidata
interpretazione dottrinaria e giurisprudenziale formano parte integrante della norma, appare innegabile
che si sia inteso in qualche modo confermare la potestà di incidenza del Ministero sull'azione dell'AdSP,
al di là dei poteri di vigilanza che, come risaputo, inducono verifica limitatamente alla legittimità degli
atti. In tale quadro, sommariamente delineato, appare complessa la scelta che verrà avviata dopo la
fatidica breve scadenza di domani domenica, considerando da un lato il breve termine, in pratica solo
agostano concesso per le manifestazioni di interesse e d'altro canto i tempi ristretti auto­imposti dal
governo per chiudere la partita della istituzione delle nuove Autorità di sistema (ma il ministro,
purtroppo, non è impegnato anche in attuali problematiche di dare strutture ed abitazioni a popolazioni
colpite da disastri sismici?). La ringrazio, gentile direttore, per la attenzione che vorrà dare a queste
brevi note su argomento importante non solo per chi si interessa di portualità, nella consapevolezza di
non aver esaurito lo specifico argomento trattato e nella ulteriore che le nuove disposizioni introducono
ulteriori e innovative tematiche che meritano calibrate riflessioni.
Giorgio Gionfriddo
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2 settembre 2016
Ansa
Porti
Porti: Napoli; dopo due giorni blocco accordo con
sindacati
Conateco verrà incontro alle istanze dei sindacati degli autotrasportatori
(ANSA) ­ NAPOLI, 2 SET ­ Dopo due giorni di
blocco nel trasporto dei container nel porto di
Napoli da parte dei sindacati di FAI e
Trasportounito, nel pomeriggio si è giunti ad
un accordo: la Conateco verrà incontro alle
istanze dei sindacati degli autotrasportatori
con un ulteriore supporto di mezzi meccanici
destinati all' export. "Tengo a richiamare l'
attenzione degli operatori portuali tutti e delle
istituzioni a partecipare alla riunione voluta
dall' Autorità Portuale per martedì prossimo,
per evidenziare che lo sviluppo della risorsa
mare­porto deve essere accompagnato da
competenze che qui non troviamo da parte
delle istituzioni", ha dichiarato Pasquale
Legora de Feo, presidente e amministratore
delegato della Conateco. (ANSA).
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3 settembre 2016
Pagina 29
Gazzetta del Sud
Porti
Il comandante del Circomare annuncia l' inizio dei lavori
Via alla messa in sicurezza del porto di Sant' Agata
Militello
Garantire la tutela dei pescatori, dei tanti turisti e dei diportisti
Mario Romeo SANT' AGATA MILITELLO Il
comandante del Circomare di Sant' Agata
Militello, tenente di vascello Giovanni Pigna lo
aveva annunciato informalmente e con molta
riservatezza alcuni mesi addietro e con
puntualità quasi cronometrica si concretizzato
quelle richieste e segnalazioni alla Regione
siciliana e al genio civile di Messina, per
effettuare importanti interventi per la sicurezza
nel costruen do porto di Sant' Agata Militello.
Da giovedì è attraccato al molo di sopraflutto il
moto pontone "Adriatico" per effettuare gli
interventi richiesti e già programmati dal
comandante Pigna.
«Lo scorso anno ­ dichiara il tenente di
vascello ­ dopo aver assunto il comando del
Circo mare santagatese e preso contezza
delle criticità esistenti nel costruendo porto, al
fine di salvaguardare la pubblica incolumità,
garantire la sicurezza del lavoro dei pescatori,
dei tanti turisti e dei diportisti, ho segnalato e
sollecitato agli entipreposti, comune,
assessorato regionale alla Mobilità al Genio
civile di Messina delle criticità che rivestivano
carattere d' urgenza.
«Le segnalazioni ­ ci illustra il tenente di
vascello Pigna ­ riguardavano, in primis, l'
insabbiamento della diga foranea che manca
del molo di sotto flutto dove il fondale va dai 60 cm a ridosso della banchina di riva ai 4 metri e mezzo
solo in alcuni punti per cui l' ingresso e l' uscita delle imbarcazioni è fortemente difficoltosa. Altre criticità
sono rappresentate dalla presenza ormai da svariati anni di acropodi e nell' area paraportuale di massi
lavici destinati all' approdo di Punta Galera di Malfa nelle isole Eolie. Ebbene grazie alla piena
disponibilità e collaborazione del Rup, responsabile unico del procedimento del porto di Malfa, ing.
Sangiorgio, siamo riusciti a inserire fra gli interventi, iltrasferimento degli acropodi e dei massi a
Malfa».3.
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