Rassegna stampa del 27 Novembre 2016

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Rassegna stampa del 27 Novembre 2016
USTICA LINES
Domenica, 27 novembre 2016
USTICA LINES
Domenica, 27 novembre 2016
Autorità portuali
27/11/2016 Gazzetta del Sud Pagina 40
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Dai due pontili Ram 8 milioni l' anno
27/11/2016 Gazzetta del Sud Pagina 40
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Riordino delle Autorità portuali Milazzo...
Cantieristica navale
27/11/2016 La Sicilia (ed. Siracusa) Pagina 41
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Vertice Assoporto, Marina Noè subentra a Fazio
Trasporti marittimi
26/11/2016 Agi
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Venezia: in patto grandi navi, porto offshore e Marghera
26/11/2016 Ansa
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Msc Crociere investirà 9 mld in 10 anni per 11 nuove navi
26/11/2016 Ansa
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Msc Crociere investirà 9 mld in 10 anni
26/11/2016 Ansa
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Mare: Vago,blue economy vale 123 mld,serve giusta attenzione
26/11/2016 Ansa
8
Treni: Delrio, per Sardegna 400 milioni
26/11/2016 Askanews
10
Patto per Venezia: al centro crocieristica e futuro portualità
27/11/2016 Gazzetta del Sud Pagina 25
11
«Infarto? Il 118 è la scelta migliore»
27/11/2016 Il Giornale Pagina 16
ANTONIO RISOLO
Fincantieri alla politica: «Ci rispetti»
27/11/2016 La Sicilia (ed. Caltanissetta) Pagina 44
CONCETTA SANTAGATI
«Proponiamoci ai crocieristi»
27/11/2016 La Sicilia (ed. Messina) Pagina 40
13
15
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«Convocare a Riposto gli Stati generali del settore pesca»
27/11/2016 La Sicilia (ed. Siracusa) Pagina 40
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La Marina al buio Gli operatori: difficile pianificare il futuro
27/11/2016 La Stampa Pagina 25
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Msc investe 9 miliardi per 11 navi
27/11/2016 Libero Pagina 21
21
Così i sindacati favoriscono le assunzioni degli immigrati
27/11/2016 Libero Pagina 21
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Msc vara "Seaside" e Vago annuncia altre 11 navi
Porti
26/11/2016 Askanews
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Immigrati, fermati due presunti scafisti a Catania
27/11/2016 Avvenire Pagina 21
ALESSANDRA TURRISI
Dal barcone alla leucemia Mamadou torna alla vita
26/11/2016 Catania Today
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Fermati 2 scafisti per lo sbarco di 643 migranti partiti dalle coste...
27/11/2016 Gazzetta del Sud Pagina 40
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Collisione in rada, testati uomini e mezzi
27/11/2016 Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Pagina 9
ALFONSO DI LEVA
Fincantieri sta costruendo un "gigante degli oceani"
27/11/2016 Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Pagina 31
27/11/2016 Giornale di Sicilia Pagina 26
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MISTERI DEGLI ABISSI TRA FOTO E REPERTI QUELLE TANTE STORIE VISSUTE SOTT'...
27/11/2016 Giornale di Sicilia (ed. Siracusa­Ragusa) Pagina 23
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Augusta: nuovi sbarchi, arrestati otto scafisti
27/11/2016 Giornale di Sicilia (ed. Siracusa­Ragusa) Pagina 23
37
Trommino: «Immigrazione e integrazione, pochi ce la fanno»
27/11/2016 Giornale di Sicilia (ed. Siracusa­Ragusa) Pagina 24
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Gela, acqua tutti i giorni con la nuova rete idrica
Sette donne morte tra i 778 migranti soccorsi
27/11/2016 Il Tempo Pagina 4
Sbarcati altri 200 migranti
27/11/2016 La Repubblica (ed. Genova) Pagina 1
Authority, sì ai fondi per il Blue Print e la Torre Piloti
27/11/2016 La Repubblica (ed. Genova) Pagina 7
Autorità Portuale nell' ultimo bilancio fondi per Blue Print e...
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Alfano: la nostra Costituzione è un' auto bella, ma d' epoca
27/11/2016 Giornale di Sicilia (ed. Trapani) Pagina 5
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FABIO FAZIO
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27/11/2016 La Repubblica (ed. Genova) Pagina 7
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I NUMERI
27/11/2016 La Sicilia (ed. Agrigento) Pagina 41
Il governatore Crocetta preannuncia i fondi
27/11/2016 La Sicilia (ed. Agrigento) Pagina 49
catania .49
27/11/2016 La Sicilia (ed. Enna) Pagina 48
in breve
27/11/2016 La Sicilia (ed. Siracusa) Pagina 41
Migranti, fermati 6 scafisti e 2 organizzatori dei viaggi
27/11/2016 La Sicilia (ed. Siracusa) Pagina 41
Polverino Ilva, l' allarme dei residenti
26/11/2016 La Sicilia Web
Catania
27/11/2016 L'Osservatore Romano Pagina 2
Campi profughi al collasso
26/11/2016 MeridioNews
Il polverino dell' Ilva è arrivato nella discarica di MelilliDa...
26/11/2016 Siracusa Oggi
Melilli. Nuovo carico di polverino in discarica nottetempo, rabbia degli...
GIUSEPPE RECCA
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Gazzetta del Sud
Autorità portuali
Dai due pontili Ram 8 milioni l' anno
Grazie alle entrate derivanti dalla tassa
portuale sulle merci imbarcate e sbarcate, i
due pontili della Raffineria di Milazzo,
generano ogni anno circa 8 milioni di euro di
entrate che finiscono dirette nelle casse dell'
Autorità portuale di Messina.
Un autentico "tesoro" sul quale negli ultimi 10
anni ha messo le mani l' autorità portuale d i
Messina e che ora, per volere del mi nistro Del
Rio rischiano di finire a Gioia Tauro, porto in
crisi strutturale, con la Regione Calabria
costretta a ripianare ogni anno perdite tra i 4 e
gli 8 milioni di euro/anno. E quindi? Una
strategia per uscire dall' angolo ­ spiega l' ex
sindaco Nino Na stasi ­ potrebbe essere
quella di proporre l' accorpamento di Milazzo
con Palermo per creare un' AP del nord Sicilia
con Palermo, Termini Imerese e Milazzo.
Palermo non è concorrenziale con Milazzo e
ha un peso politico significativo. In più il nostro
porto porterebbe in dote 8 milioni di euro l'
anno d' incassi che possono far comodo.
Ritengo sia una strada che potremmo tentare
di percorrere».3.
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Gazzetta del Sud
Autorità portuali
Martedì sera consiglio comunale straordinario
Riordino delle Autorità portuali Milazzo opta per assi
siciliani
Verso un documento: «No con Gioia Tauro, meglio Palermo o Catania»
Riforma dei porti, le forze politiche milazzesi
tentano in extremis di modificare un destino
già segnato che si chiama accorpamento a
Gioia Tauro.
Il presidente del consiglio comunale
Gianfranco Nastasi, dopo un incontro con tutti i
capigruppo, ha deciso di riunire in maniera
straordinaria ed urgente l' adunanza consiliare
martedì sera alle 19,30 per cercare di trovare l'
unanimità su un documento, già abbozzato
che punta ad impegnare il presidente della
Regione a chiede re, qualora non dovesse
arrivare la proroga triennale, l' applicazione
dell' art. 7 della legge nazionale di riforma dei
sistemi portuali che prevede espressamente ­
su richiesta del presidente della Regione
interessata ­ «l' inserimento di un porto di
rilevanza economica regionale odi unporto di
rilevanza economica nazionale, all' interno del
s i s t e m a d e l l ' A d s p (Autorità d i s i s t e m a
portuale) o il trasferimento dello stesso ad una
diversa Adsp, previa intesa con la Regione nel
cui territorio ha sede l' Adsp di destinazione».
Più semplicemente: Milazzo non vuole andare
con Gioia Tauro seguendo Messina, bensì se
proprio necessita di essere accorpata di farlo
con un' Autorità siciliana (Catania o Palermo).
E ciò perché è la stessa norma che lo
prevede. Ma, visto il punto nel quale ci troviamo, non sarà una mossa tardiva?
Diciamo che si tratta dell' ennesimo atto che la politica mamertina produrrà, impegnando anche la
giunta Formica a sup portarla, per cercare di dover subire l' ennesima scelta che rischia davvero di
rappresentare un "colpo mortale" per un porto come quello mamertino che, nessuno può ignorarlo,
rappresenta la "Porta del Tirreno", assumendo una posizione strategica capace di alimentare dinamiche
vincenti quali il diportismo, il crocierismo e la cantieristica navale. Senza dimenticare che con lo
sdoganamento de prodotti petroliferi ricava ingenti somme che finiscono poi nelle casse dell' Authority.
Di contro i dati di Gioia Tauro sono preoccupanti: il terminal calabrese, dopo la crisi globale degli ultimi
anni, nel primo semestre del 2015 ha registrato un calo dei traffici del 13%, pagando la crescita di altri
scali come quello del Pireo. Ciò significa che Milazzo dovrebbe essere l' ancora di salvezza di Gioia.
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La Sicilia (ed. Siracusa)
Cantieristica navale
AUGUSTA
Vertice Assoporto, Marina Noè subentra a Fazio
AUGUSTA. Avvicendamento al vertice di Asso
porto Augusta. Marina Noè, imprenditrice nella
cantieristica navale, è il nuovo presidente dell'
associazione. Subentra a Davide Fazio,
agente marittimo e spedizioniere doganale. Il
neo presidente ha alle spalle un importante
ruolo in Confindustria e ha anche ricoperto l'
incarico di assessore regionale all' Industria
dal luglio del 2001 al giugno del 2004.
Al centro dell' attenzione dell' imprenditrice c' è
lo sviluppo del porto megarese, allo stato
attuale retto da un commissario che si occupa
esclusivamente degli aspetti di ordinaria
amministrazione della Port Authority di
Augusta e che resterà in carica fino all'
insediamento del presidente dell' Autorità di
sistema portuale Augusta­ Catania.
I consiglieri comunali di Attiva Mente, Biagio
Tribulato e Angelo Pasqua sottolineano l'
impegno che il presidente uscente Davide
Fazio ha profuso sempre a beneficio dello
sviluppo portuale di Augusta e per le aziende
che orbitano attorno al sistema.
A. S.
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26 novembre 2016
Agi
Trasporti marittimi
Venezia: in patto grandi navi, porto offshore e
Marghera
(AGI) ­ Venezia, 25 nov. ­ Ci sono anche il
tema delle grandi navi da crociera e del futuro
della portualita' di Venezia nel 'patto' firmato
oggi dal premier Matteo Renzi e dal sindaco
Luigi Brugnaro. Per quanto riguarda la
crocieristica, infatti, l' impegno del governo,
attraverso il ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti, e' di lavorare alla "programmazione
degli interventi e della messa a disposizione
delle risorse affinche' possa essere realizzato
il cosi' detto 'Tresse Nuovo'", per la cui
progettazione vengono stanziati 2 milioni. Si
tratta di un canale il cui progetto e' stato
approvato dal Comune di concerto con l'
autorita' portuale di Venezia, finalizzato a
"risolvere la criticita' derivante dal divieto di
transito nel canale di San Marco e nel canale
della Giudecca delle navi adibito al trasporto
merci e passeggeri superiori a 40mila
tonnellate di stazza lorda", il cosi' detto decreto
Clini­Passera e di farlo "salvaguardare anche l'
attivita' dell' attuale Stazione marittima e dei
lavoratori ad oggi in servizio". Sul porto
offshore invece l' impegno e' di "verificare la
sostenibilita' tecnico economica del progetto",
che e' finalizzato ad accrescere gli scambi
commerciali fra Europa e Asia. A pesare per
oltre la meta' dei 457 milioni totali sono poi i
soldi necessari per completare la rete di marginamento delle macroisole di Porto Marghera, per cui
vengono stanziati 250 milioni di fondi nazionali. Ma per il futuro dell' area industriale c' e' anche l'
impegno ad arrivare, col ministero dell' Ambiente, a una semplificazione procedurale e della
governance per la realizzazione delle opere di messa in sicurezza e bonifica, oltre alla volonta' di
promuovere, assieme alla Regione Veneto, una richiesta di riconoscimento di area di crisi industriale
complessa al Mise. Altre risorse vengono stanziati per la progettazione delle opere di riqualificazione
urbanistica ed edilizia della stazione ferroviaria di Mestre (3 milioni), per l' interramento di linee
elettriche di alta tensione e per il completamento dell' impianto di trattamento acque di Fusignano (13
milioni). Trentatre saranno i milioni dedicati aa valorizzazione culturale e turistica, mentre 21 milioni
andranno alla riqualificazione di edifici e luoghi di rilevanza socio economica, oltre che al contrasto all'
illegalita' a Mestre e in terraferma. (AGI) Ve1/Bru.
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26 novembre 2016
Ansa
Trasporti marittimi
Msc Crociere investirà 9 mld in 10 anni per 11 nuove
navi
In servizio tra 2017 e 2026. Obiettivo: 5 mln passeggeri nel 202
(ANSA) ­ TRIESTE, 26 NOV ­ Msc Crociere, la
più grande compagnia di crociere a capitale
privato al mondo, investirà 9 miliardi di euro
per la costruzione di 11 navi d a crociera d i
prossima generazione che entreranno in
servizio tra il 2017 e il 2026. Lo ha reso noto
Pierfrancesco Vago, executive chairman della
società, spiegando che l' obiettivo "è passare
dai 1,8 milioni di passeggeri del 2016 ai
cinque milioni di passeggeri previsti per il
2026". "Siamo partiti nel 2003 con la prima
nave e 100.000 passeggeri ­ ha detto Vago,
interpellato dall' ANSA a margine del varo
tecnico della "Msc Seaside" nei cantieri
Fincantieri di Monfalcone (Gorizia) ­ Abbiamo
investito 6 miliardi di euro nella costruzione di
nove navi e siamo cresciuti dell' 800% grazie
alla capacità del gruppo non solo di attivare
sinergie fra i vari settori di attività, ma
soprattutto di disegnare prototipi e creare
grande innovazione, come stiamo facendo con
la Seaside, la più grande nave da crociera mai
costruita in Italia".
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26 novembre 2016
Ansa
Trasporti marittimi
Msc Crociere investirà 9 mld in 10 anni
In servizio tra 2017 e 2026. Obiettivo: 5 mln passeggeri nel 2026
Msc Crociere, la più grande compagnia d i
crociere a capitale privato al mondo, investirà
9 miliardi di euro per la costruzione di 11 navi
d a crociera di prossima generazione che
entreranno in servizio tra il 2017 e il 2026. Lo
ha reso noto Pierfrancesco Vago, executive
chairman della società, spiegando che l'
obiettivo "è passare dai 1,8 milioni di
passeggeri del 2016 ai cinque milioni di
passeggeri previsti per il 2026". "Siamo partiti
nel 2003 con la prima nave e 100.000
passeggeri ­ ha detto Vago, interpellato dall'
ANSA a margine del varo tecnico della "Msc
Seaside" nei cantieri Fincantieri di Monfalcone
(Gorizia) ­ Abbiamo investito 6 miliardi di euro
nella costruzione di nove navi e s i a m o
cresciuti dell' 800% grazie alla capacità del
gruppo non solo di attivare sinergie fra i vari
settori di attività, ma soprattutto di disegnare
prototipi e creare grande innovazione, come
stiamo facendo con la Seaside, la più grande
nave da crociera mai costruita in Italia".
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26 novembre 2016
Ansa
Trasporti marittimi
Mare: Vago,blue economy vale 123 mld,serve giusta
attenzione
185.000 imprese con 850.000 occupati. Solo da Msc 5,5 mld
(ANSA) ­ MONFALCONE (GORIZIA), 26 NOV
­ "Con una strategia razionale e condivisa, una
giusta attenzione delle istituzioni e della
politica centrale e la destinazione delle risorse
alle giuste infrastrutture la blue economy, l'
economia del mare, potrebbe dare grandi
soddisfazioni all' Italia": lo ha detto
Pierfrancesco Vago, executive chairman di
Msc Crociere, oggi, a Monfalcone (Gorizia). "L'
Italia ­ ha sottolineato interpellato dall' ANSA a
margine del varo tecnico della nave da
crociera Msc Seaside in costruzione alla
Fincantieri ­ ha un' industria marittima che
rappresenta il 3,5% del Pil e della quale forse
si parla poco: nel 2015 ha avuto una ricaduta,
diretta e indiretta, sull' industria italiana per
123 miliardi di euro, con 850.000 occupati in
185.000 imprese distribuite equamente al Sud,
al Centro e al Nord. Lo scorso anno sono
sbarcati nei porti italiani 11,5 milioni di turisti e
ciascuno di loro ha lasciato sul territorio una
media di 80 euro: basta questo per
comprendere che sono numero
importantissimi". "Siamo abituati a parlare un
po' troppo di economia virtuale, invece di
lavoro concreto ed economia reale ­ ha
aggiunto Vago ­ Io credo molto in un'
economia reale che dà lavoro e crea valore
per l' economia italiana. Il gruppo Msc, che nel 2016 in Italia ha generato una ricaduta economica di 5
miliardi di euro, con 10.000 dipendenti, è sempre cresciuto a doppia cifra e non ha mai licenziato un
solo lavoratore, è orgoglioso di poter contribuire in modo determinante a questo settore. Abbiamo
progetti ambiziosi per il futuro che sono destinati a generare ulteriore impatti economici e occupazione
attraverso investimenti sia nel comparto crociere che delle altre aree nelle quali siamo impegnati in
Italia, dal cargo, ai traghetti fino alla gestione di terminal". (ANSA).
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26 novembre 2016
Ansa
Trasporti marittimi
Treni: Delrio, per Sardegna 400 milioni
"La Sardegna deve prendere il treno che
sinora ha perso", ha detto il ministro di
Trasporti e Infrastrutture, Graziano Delrio,
nella conferenza stampa di presentazione
degli interventi da attuare, assieme al
governatore Francesco Pigliaru, all' assessore
dei trasporti Massimo Deiana, e all' a.d. di Rfi,
Maurizio Gentile. "Già nel 2019 si potrà
registrare un risparmio dei tempi di
percorrenza del 25% ­ ha aggiunto il ministro ­
. Ogni giorno in quest' Isola 20mila passeggeri
si spostano in treno, con questi interventi
puntiamo a raddoppiare questo numero.
Questa 'cura massiccia del ferro' rilancia la
Sardegna sulla scia delle migliori regioni
italiane". Cagliari­Sassari in un' ora e 58
minuti, Cagliari­Olbia in due ore, Olbia­Sassari
in un' ora e un minuto con sosta a Chilivani e
Cagliari­Oristano in 35 minuti: entro il 2020
saranno questi i tempi di percorrenza in treno
grazie agli interventi nell' Isola per un valore di
402 milioni (346 messi in campo col Patto per
la Sardegna). Una cura definita da Pigliaru "la
scommessa top per l' Isola": "Lo stato attuale
delle ferrovie ­ ha detto il presidente ­ dipende
dal fatto che la Regione non è collegata a un
network nazionale a causa delle sue condizioni
di insularità. Per questo ogni inefficienza
scarica i suoi effetti localmente e non nell' intero sistema. Da subito questa Giunta ha puntato sul
trasporto su ferro, vogliamo un' Isola capace di avere più mobilità interna, anche in relazione alle
interconnessioni con gli aeroporti, perché vogliamo essere molto più forti nell' interfacciarci con l'
esterno". A testimoniare l' attenzione del Governo alla rete ferroviaria sarda, presente anche l' ad di Rfi
Gentile: "Non investiamo solo finanziariamente perché Rete ferroviarie italiane impiega nella regione
circa 250 addetti e quest' anno abbiamo assunto 25 giovani sardi, cioè il 10 per cento della forza
lavoro". ORISTANO CHIEDE INFRASTRUTTURE PORTUALI A DELRIO ­ Opere infrastrutturali per
consentire l' attracco delle grandi navi da crociera alle banchine del Porto industriale di Oristano. E' la
richiesta avanzata al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, dal presidente del
Consorzio industriale, Massimiliano Daga, in occasione della tappa oristanese del rappresentante del
governo Renzi a sostegno del sì nel voto per il referendum costituzionale del 4 dicembre. In appoggio
alla sua richiesta, Daga ha spiegato che il Porto di Oristano sarà il primo in Italia ad ospitare due
depositi costieri di Gnl (Gas naturale liquefatto), uno della Higas e uno della Edison, e che nel prossimo
futuro le navi da crociera dovranno obbligatoriamente essere alimentate a Gnl e così Oristano potrebbe
sfruttare la posizione centrale nel Mediterraneo per diventare una tappa quasi obbligata per le navi da
crociera ed a quel punto sarebbe un peccato non approfittare dell' occasione per sviluppare anche un
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Continua ­­>
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26 novembre 2016
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Ansa
Trasporti marittimi
progetto di sviluppo del turismo nel settore crocieristico. "Bravi, un' ottima idea", ha commentato il
ministro Delrio spiegando che conosce bene le potenzialità turistiche dell' oristanese perché è un
frequentatore delle spiagge del Sinis ma che non conosceva, invece, le grandi potenzialità del Porto
industriale, assicurando la disponibilità del suo ministero a valutare le proposte di infrastrutturazione del
Porto avanzate dal territorio.
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26 novembre 2016
Askanews
Trasporti marittimi
Patto per Venezia: al centro crocieristica e futuro
portualità
Un' intesa del valore di 457 milioni per la città
Venezia, 26 nov. (askanews) ­ Grandi navi da
crociera e futuro della portualità di Venezia
sono i temi presenti nel 'patto per Venezia'
siglato oggi dal presidente del Consiglio,
Matteo Renzi e dal sindaco Luigi Brugnaro.
Sul fronte della crocieristica, infatti, l' impegno
del governo, attraverso il ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti, è di lavorare alla
"programmazione degli interventi e della
messa a disposizione delle risorse affinché
possa essere realizzato il così detto 'Tresse
Nuovo'", per la cui progettazione vengono
stanziati 2 milioni. Si tratta di un canale il cui
progetto è stato approvato dal Comune di
concerto con l' autorità portuale di Venezia,
volto a "risolvere la criticità derivante dal
divieto di transito nel canale di San Marco e
nel canale della Giudecca delle navi adibito al
trasporto merci e passeggeri superiori a
40mila tonnellate di stazza lorda", il così detto
decreto Clini­Passera e di farlo "salvaguardare
anche l' attività dell' attuale Stazione marittima
e dei lavoratori ad oggi in servizio". Sul porto
offshore invece l' impegno è di "verificare la
sostenibilità tecnico economica del progetto",
che è volto ad aumentare gli scambi
commerciali fra Europa e Asia. (Segue)
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Trasporti marittimi
Concluso il congresso regionale di Cardiologia invasiva a Giardini Naxos
«Infarto? Il 118 è la scelta migliore»
Gli esperti: «Evitare di recarsi da soli in ospedale può salvare la vita»
La modalità migliore per ridurre i tempi di
intervento in caso di infarto è chiamare subito
il 118, attivando così la rete con l'
emodinamica. Non, quindi, recarsi
autonomamente in ospedale. Una scelta da
fare in pochi secondi, che può salvare la vita.
È uno dei messaggi chiave emersi dal
Congresso regionale della Società Italiana di
Cardiologia Invasiva (Sici­gise), conclusosi a
Giardini Naxos, organizzato dalla Struttura
complessa di Cardiologia dell' ospedale
Papardo, diretta dal dott. Giovanni Consolo.
Coordinatore dell' organizzazione e
responsabile scientifico il dott.
Gaetano Satullo, delegato regionale Sici­Gise
e Responsabile della Rete Ima per la
macroarea di Messina. Il congresso ha visto
tra i relatori e moderatori la partecipazione di
cardiologi emodinamisti, infermieri e tecnici di
tutte le cardiologie siciliane. L' evento
principale è stato rappresentato dalla tavola
rotonda "La rete Ima in Sicilia e gli standard di
personale nelle emodinamiche", coordinata dai
dottori Giovanni Consolo, Giovanni De Luca,
Antonio Nicosia, Enzo Picciolo, Donatella Radi
ni, Domenico Runci e Gaetano Satullo. I dottori
Franco Saporito, Francesco Amico, Tommaso
Cipolla e Renzo Lombardo, hanno forniti dati
riguardanti le va rie province. Dagli interventi dei dottori Alessio La Manna e Benedetta Arena, sulle
dotazioni organiche delle emodinamiche, è emerso che in Sicilia la maggior parte delle emodinamiche
ha un organico gravemente ridotto rispetto agli standard consigliati dalle società scientifiche e disposte
da alcune normative, anche europee.
Punto focale: il trattamento dell' infarto miocardico acuto deve essere il più rapido possibile al fine di
ridurre la mortalità e i danni cardiaci a distanza. La Rete sibasa sul collegamento diretto tra 118 o
pronto soccorsi verso l' emodinamica, dove viene riaperto il vaso chiuso responsabile dell' infarto,
permettendo la riduzione dei tempi d' intervento. La Rete è stata attivata in Sicilia nel 2014 e ha già
comportato il dimezzamento dei tempi di intervento. Tutti gli esperti hanno sottolineato che i pazienti
vengono trattati più rapidamente quando il primo intervento viene eseguito dal 118 al domicilio del
paziente con trasporto diretto dell' infartuato all' emodinamica. È quindi ne cessario che il paziente con
dolore toracico chiami immediatamente il118, i cui medici sono in grado di eseguire un
elettrocardiogramma trasmettendolo alle cardiologie dotate di emodinamica, avviare il trattamento e
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gestire eventuali complicanze dell' infarto e quindi traportare in sicurezza l' infartuato all' emodinamica
più vicina per la riapertura del vaso, quando la tempistica lo consente.
La provincia di Messina, pur nella sua difficoltà territoriale (Nebrodi, Isole Eolie) si è già dotata di una
procedura condivisa da tutte le Aziende sanitarie; tale procedura, che pone al centro della Rete l' intera
area dell' urgenza­emergenza, apprezzata dalla commissione regionale, è stataproposta alle altre
Aziende sanitarie come prototipo da adattare alle realtà provinciali.
Il confronto è stato utile anche per la presenza di amministratori: Giovanni De Luca, cardiologo, dell'
assessorato della Salute, ha tra l' altro fornito i dati del 2015 sulla mortalità a 30 giorni per l' infarto,
comunicando che in Sicilia, da quando è stata avviata la Rete, la mortalità si è ridotta al di sotto della
media nazionale; Michele Vullo, direttore generale dell' Azienda ospedaliera Papardo, ha discusso sugli
sviluppi della sanità in Sicilia, per i quali l' implementazione delle reti tempo ­dipendenti è elemento
essenziale.
La parte esclusivamente scientifica si è sviluppata principalmente su casi clinici che sono stati
presentati e discussi dai maggiori esperti regionali, alcuni dei quali di rilevanza nazionale. Inoltre, una
parte pratica di simulazione è stata condotta, con grande partecipazione, in una delle sale
congressuali.3.
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Il Giornale
Trasporti marittimi
VARATA A MONFALCONE LA NUOVA NAVE DI MSC
Fincantieri alla politica: «Ci rispetti»
L' ad Bono contro gli enti locali: «Ci trattano come un' associazione a delinquere»
Antonio Risolo Monfalcone (Go) Battesimo
dell' acqua per la prima di due navi gemelle di
prossima generazione (con opzione per una
terza) ordinate da Msc Crociere a Fincantieri.
Si tratta di Msc Seaside, 323 metri di
lunghezza, 19 ponti, stazza lorda di 154mila
tonnellate, oltre 10 milioni di ore di lavoro. É la
nave più grande mai realizzata in Italia, vale
700 milioni di euro e trasporterà 5.179
passeggeri. A fine agosto 2017 i collaudi in
mare aperto, a novembre la consegna all'
armatore. Poi la nave salperà per Miami, il
porto base scelto dalla compagnia d a c u i
partiranno le crociere verso i Caraibi.
Ma nel giorno del brindisi in onore di Msc
Seaside, c' è anche una coda al veleno:
«Siamo orgogliosi di quello che facciamo ­ ha
detto l' ad di Fincantieri, Giuseppe Bono, ieri a
Monfalcone ­ ma abbiamo bisogno di un
quadro certo su cui lavorare. Vedere questa
nave che prende forma ha un valore che non è
solamente simbolico per il gruppo che guido, e
per me personalmente. Abbiamo acquisito l'
ordine per costruirla nel 2014, a cavallo tra una
crisi senza precedenti e un' esplosione del
mercato altrettanto straordinaria. Abbiamo
riposto grandi ambizioni per questa
commessa, impegnandoci per dare all'
armatore un prodotto all' avanguardia, capace
di incontrare la sua visione della crociera moderna. Esservi riusciti con un progetto­prototipo, con il
quale ribadiamo la leadership commerciale e tecnologica nel settore, ci rende quindi doppiamente fieri
del risultato». Poi l' affondo: «In Italia sono sparite già diverse aziende... Noi non cerchiamo applausi,
ma più semplicemente rispetto. Siamo pronti a collaborare con le amministrazioni locali. Che
dovrebbero proteggere quel che sappiamo fare, e facciamo bene. Talvolta, però, ci trattano come
fossimo un' associazione a delinquere». Il riferimento di Bono è al pressing della presidente della
Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, che a fine ottobre ha richiamato il gruppo
chiedendo di verificare eventuali abusi nei subappalti raccogliendo le proteste dei sindacati secondo cui
lavoratori di ditte in regime di subappalto attive entro il perimetro produttivo dello stabilimento
guadagnerebbero 4 euro l' ora.
Sul «rispetto» invocato da Bono è intervenuto ieri anche Pierfrancesco Vago, presidente esecutivo di
Msc Crociere. «La cosiddetta Blue Economy ­ ha detto Vago ­ è uno dei settori più rilevanti dell'
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Il Giornale
Trasporti marittimi
economia del nostro Paese.
Rappresenta il 3,5% del Pil nazionale e si tratta di un settore basato sull' economia reale, che produce
posti di lavoro e risultati tangibili. Per questo motivo merita la giusta attenzione delle istituzioni per
sostenerla nel beneficio che porta al Paese e stimolarne l' ulteriore crescita», ha aggiunto il numero uno
di Msc che punta a investire sia nel comparto crociere sia nel cargo, nei traghetti sino alla gestione dei
terminal. Compresa la costruzione delle nuove navi, la ricaduta economica totale generata in Italia nel
2016 da tutto il nostro gruppo è di circa 5 miliardi, più del 4% della produzione nazionale del settore la
cui ricaduta diretta e indiretta oggi vale circa 123 miliardi.
ANTONIO RISOLO
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La Sicilia (ed.
Caltanissetta)
Trasporti marittimi
MAZZARINO. Presentata l' iniziativa per inserire monumenti e chiese locali nella rete del
turismo religioso
«Proponiamoci ai crocieristi»
«Il prossimo anno approderanno al porto di Catania cinquanta navi da crociera»
Il sindaco Marino: «È un' idea ambiziosa che
vogliamo tentare. Siamo già nel circuito di
"Comuni Amici" e vediamo di poterla
concretizzare» MAZZARINO. Far conoscere
Mazzarino ai croceristi che approdano al porto
di Catania. L' idea di "Comuni Amici", la rete
dei comuni siciliani fondata da Ettore Messina,
piace agli amministratori di Mazzarino. L'
iniziativa è stata presentata nel corso di una
visita ispettiva a Mazzarino con i responsabili
di Catania Cruise Terminal, la dott.ssa Maria
Rita Secchi (responsabile anche di Cagliari
Cruise Terminal) e il dott. Mario Russo. All'
incontro hanno preso parte i protagonisti finora
diretti dell' adesione alla rete, oltre al sindaco
Vincenzo Marino e all' assessore al turismo
Christian Spalletta, il presidente del consiglio
Giuseppe Vincenti, l' ing. Dario D' Aleo e don
Carmelo Bilardo, rettore della basilica
Madonna del Mazzaro, la cui festa a settembre
nel portale di "Comuni Amici" ha visto oltre 90
mila visualizzazioni e contatti. Ed è proprio il
turismo religioso che potrebbe portare i
croceristi, specialmente quelli di nazionalità
spagnola, a conoscere le tappe delle tradizioni
e dei percorsi culturali e religiosi locali.
La delegazione di esperti mira a questo, oltre
alla formazione di un itinerario per una Sicilia insolita attraverso un brand Sicilia Sud Orientale. «La
proposta di poter rientrare in uno "spot" per il turismo crocieristico ­ dichiara il sindaco Marino ­ è
davvero interessante. E' un' idea ambiziosa che vogliamo tentare. Siamo già nella rete di "Comuni
Amici" con altre iniziative e speriamo di poter concretizzare anche questa».
«Comuni Amici propone ancora una volta, dopo la presenza nei vari gates di ingresso all' aeroporto ­
dichiara Ettore Messina ­ la possibilità di abbracciare l' idea di essere protagonisti al porto di Catania.
Catania è infatti tornata ad essere città portuale di navi d a crociera. La Sicilia è storia e cultura e
dobbiamo promuovere e interessarci di offrire anche quella Sicilia insolita non sempre nota». «E poi in
Sicilia si vince facile ­ aggiunge la dott.ssa Secchi ­. Abbiamo organizzato un fam trip (cioè un tour di
scoperta di una località e dei suoi prodotti) con i comuni di Piazza Armerina e Noto e altri e sono molto
importanti per il ritorno di visibilità attraverso il ruolo esercitato dai blogger. Al porto di Catania è
previsto un approdo di 50 navi d a crociera per il 2017 e possiamo sfruttare questa occasione per
fidelizzare le presenze e mostrare loro ciò che la Sicilia può offrire. Ci saranno eventi per 50 navi
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La Sicilia (ed.
Caltanissetta)
Trasporti marittimi
dunque, una mega fiera di nicchia rivolta ai croceristi ma aperta alla città e produttori mazzarinesi che
potranno essere presenti e sponsorizzare Mazzarino perché saranno a contatto con una utenza
giornaliera di circa un milione di persone. In particolare gli spagnoli sono interessati al turismo religioso
e Mazzarino ha tanto da offrire con le sue tradizioni e con la particolarità delle porte della sua basilica,
unico esempio al mondo per le impronte papali tra cui quella di un santo Giovanni Paolo II».
CONCETTA SANTAGATI.
CONCETTA SANTAGATI
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La Sicilia (ed. Messina)
Trasporti marittimi
PROPOSTA DELLA FEDERAZIONE ARMATORI
«Convocare a Riposto gli Stati generali del settore
pesca»
Convocare a Riposto gli "Stati generali della
pesca" per dare una svolta decisiva alle
problematiche che investono da diversi
decenni il comparto della pesca professionale
in Sicilia. La proposta arriva dalla Federazione
armatori siciliani ( F a s ) , a s s o c i a z i o n e d i
categoria che fa capo a "Feditalimprese",
guidata da Alfio Fabio Micalizzi, che fa si è
fatta promotrice dell' organizzazione a
dicembre dell' evento nella città del porto dell'
Etna, giacché "la marineria di Riposto e
Acireale riveste un ruolo importante in fatto di
rappresentanza e importanza strategica per
tutte le marinerie d' Italia e d' Europa". Alla
luce della riunione degli "Stati generali della
pesca", il presidente Micalizzi ha nominato
quale rappresentante Fas, con compiti di
coordinamento delle marinerie dell' Acese e di
Riposto, il comandante Sebastiano Patti, che
si occuperà anche delle pubbliche relazioni
con gli enti locali della provincia di Catania e
della Regione siciliana. «La scelta è caduta su
Riposto ­ rivela il responsabile della Fas ­
perché il suo porto rappresenta un sicuro
punto di riferimento per diverse marinerie della
Sicilia orientale, in particolare per quella locale
e dell' Acese".
­ Cosa vi ha spinto a chiedere una convocazione degli "Stati generali"?
«L' obiettivo è di scrivere tutti insieme le varie proposte operative da produrre al futuro governo
nazionale ­ risponde Micalizzi ­ visto che l' attuale, ma anche i precedenti, hanno condotto una politica
sbagliata emanando ed avallando leggi e regolamenti che stanno distruggendo le imprese del settore».
­ Che cosa proponete?
«Occorre istituire un osservatore operativo che riguarda le problematiche delle piccole e medie
imprese, visto che i regolamenti europei sono scritti guardando alle grandi imprese che effettuano una
pesca oceanica, dunque una realtà totalmente diversa dalla nostra». La Fas, alcuni giorni fa, è tornata a
denunciare, scrivendo all' Autorità marittima, al la Procura e al Prefetto di Catania, le "anomalie" che
secondo l' associazione di categoria esisterebbero "nell' assegnazione delle quote tonno, pesca del
tonno e vendita del tonno".
«Dopo le quote tonno ­ conclude Alfio Fabio Micalizzi ­ stanno spostando il tiro sulla cattura del
pescespada. Speriamo che non passi questa proposta, altrimenti si rischia di mettere sul lastrico
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La Sicilia (ed. Messina)
Trasporti marittimi
migliaia di famiglie».
SALVO SESSA.
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27 novembre 2016
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La Sicilia (ed. Siracusa)
Trasporti marittimi
La Marina al buio Gli operatori: difficile pianificare il
futuro
Ritardi nei lavori per la posa dei cavi dell' elettricità Il sindaco: «L' Enel ci ha rassicurato:
a giorni l' allaccio»
LE OPERE. Gli interventi eseguiti con l'
appalto per la riqualificazione delle banchine
del porto grande hanno riguardato:
prolungamento del pontile prospiciente l'
edificio destinato alla Guardia Costiera per
circa 60 metri; adeguamento della banchina
del Foro Italico tramite un "rifodero" dell'
attuale struttura a massi sovrapposti con
cassoncini prefabbricati per migliorare le
condizioni di attenuazione del moto ondoso
residuo; adeguamento della banchina sud del
Molo Zanagora; realizzazione delle nuove
banchine di attracco per navi d a crociera i n
corrispondenza del Molo S.
Antonio, tramite il posizionamento dei cassoni
prefabbricati su scanno di imbasamento per
assicurare un fondale di accosto pari a 10
metri per uno sviluppo complessivo di circa
950 metri; escavazione dei fondali antistanti il
molo S. Antonio.
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27 novembre 2016
Pagina 25
La Stampa
Trasporti marittimi
Msc investe 9 miliardi per 11 navi
Msc Crociere investirà 9 miliardi di euro per la
c o s t r u z i o n e d i 1 1 navi d a crociera c h e
entreranno in servizio tra il 2017 e il 2026.
L' obiettivo della compagnia «è passare dai
1,8 milioni di passeggeri del 2016 ai cinque
milioni di passeggeri previsti per il 2026».Ieri
c' è stato anche nei cantieri Fincantieri di
Monfalcone (Gorizia) il varo tecnico della «Msc
Seaside» (foto), una nave da crociera c h e
solcherà i Caraibi e potrà portare 5.179 turisti.
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27 novembre 2016
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Libero
Trasporti marittimi
Traghetti con mozzi e marinai stranieri
Così i sindacati favoriscono le assunzioni degli
immigrati
Il governo stanzia 300 milioni di sgravi per incentivare il personale comunitario ma
Confitarma e Grimaldi vogliono continuare a derogare con Cigl, Cisl e Uil
NINO SUNSERI Trecento milioni dello Stato a
difesa del lavoro italiano. E' questo il contenuto
del decreto legislativo, approvato dal Consiglio
dei ministri del 27 ottobre scorso (e appena
pubblicato in Gazzetta Ufficiale), sui marittimi,
che ha cambiato le regole d' ingaggio sul
personale marittimo impiegato sui traghetti
che operano sulle tratte domestiche e di
continuità. La riforma serve a sanare una
disparità inspiegabile: gli incentivi (contributivi,
fiscali e previdenziali) , oggi, vengono
incassati dagli armatori anche se portano a
bordo personale extra­comunitario.
Considerando la differenza sul costo del
lavoro (per un mozzo italiano o comunitario
circa 3.000 dollari al mese, contro circa 800
dollari per un extracomunitario), è facile
immaginare le conseguenze. Italiani a terra:
filippini, honduregni, colombiani a bordo.
Una disparità ancora più penalizzante tenuto
conto che gran parte dei nostri marittimi viene
dal Sud. Siamo all' assurdo di un contributo
dello Stato che sostiene gli extra­comunitari
anziché gli italiani. Senza contare i problemi di
sicurezza. Sulla "Concordia" la notte dell'
inchino, i passeggeri si lamentarono perché
buona parte dell' equipaggio parlava a stento l'
inglese.
Dice Alessandro Pico segretario della Cisal­Fedemar che raccoglie circa il 40% del lavoratori dei
traghetti: «Con questo provvedimento arriverà nuova occupazione sanando la grave crisi del settore: su
45mila marittimi italiani, ben 25 mila hanno imbarchi saltuari concentrati nei mesi estivi».
Contro la riforma però si sta creando un fronte inedito visto che Cgil­Cisl­Uil guardano con molta
simpatia alle battaglie di Confitarma, la Confindustria del mare. Le tre confederazioni fanno il tifo per
Manuel Grimaldi, presidente degli armatori che, in nome della liberalizzazione si oppone alle nuove
regole. Facendosi velo con il solito slogan ("L' Europa lo vuole"), sostiene il diritto a ingaggiare gli
equipaggi che preferisce, senza occuparsi del passaporto.
In realtà, come spesso accade,le guerre di religione nascondono precisi interessi economici. Quello di
Grimaldi, in questo caso, è molto forte essendo l' unico imprenditore italiano a beneficiare sui propri
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Libero
Trasporti marittimi
traghetti della "deroga" concessa dal sindacato. In cambio di questa eccezione Cgil­Cisl­Uil incassano
da Grimaldi, in virtù di un accordo del 2003, un contributo di 300 dollari annui per ogni marittimo in caso
di equipaggio misto, 190 euro cadauno per l' equipaggio comunitario. Un versamento di cui si fatica a
comprendere la ragione e di cui nessuno parla volentieri. Ma è un fatto che la deroga sindacale
Grimaldi l' abbia ottenuta e la utilizzi, e gli altri armatori di traghetti invece non la utilizzano.
L' origine del privilegio risale al 1998 quando venne istituito il Registro Italiano Internazionale. Cambiava
la legge del 1989 che aveva portato gli armatori italiani a issare le insegne della Channel Islands e di
altri paradisi fiscali. La bandiera straniera, oltre a pagare meno tasse serviva anche a rendere illimitato l'
imbarco di personale extracomunitario. La riforma del 1998 fu generosa di contributi per gli armatori e
lasciò il diritto di assumere marittimi non europei solo sulle navi destinate ai traffici internazionali. Sulle
rotte nazionali poteva essere impiegato solo personale italiano o comunque comunitario. Nel 2002 il
vincolo cadde: se il sindacato era d' accordo potevano far parte dell' equipaggio anche gli extra­
comunitari. Cgil, Cisl e Uil concessero la deroga agli armatori di Confitarma, che in cambio si impegnò
a pagare ai sindacati il contributo. Tutto regolare e tutto alla luce del sole anche se non è chiara la
motivazione del pagamento.
Resta il fatto che ancora oggi i traghetti di Grimaldi sulle rotte nazionali sono i soli a imbarcare
personale low­cost lasciando a casa i marittimi italiani. Si capisce la dura opposizione del presidente di
Confitarma alla riforma che mette un paletto importante: i traghetti che coprono le rotte nazionali e di
continuità possono avere a bordo solo personale italiano o dell' Unione europea. Altrimenti devono
rinunciare al contributo pubblico.
riproduzione riservata E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo sui marittimi. Il
governo ha stanziato 300 milioni di euro per favorire le assunzione di marittimi italiani o comunitari.
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27 novembre 2016
Pagina 21
Libero
Trasporti marittimi
Msc vara "Seaside" e Vago annuncia altre 11 navi
Msc Crociere investirà 9 miliardi di euro per la
costruzione di 11 navi da crociera di prossima
generazione che entreranno in servizio tra il
2017 e il 2026. Pierfrancesco Vago, executive
chairman della società a margine del varo
della Seaside a Monfalcone, ha spiegato che l'
obiettivo «è passare dai 1,8 milioni di
passeggeri del 2016 ai 5 milioni del 2026».
«Siamo partiti nel 2003 con la prima nave e
100.000 passeggeri», ha detto Vago,
«abbiamo investito 6 miliardi nella costruzione
di 9 navi e siamo cresciuti dell' 800% grazie
alla capacità del gruppo non solo di attivare
sinergie fra settori, ma soprattutto di disegnare
prototipi e creare grande innovazione, come
stiamo facendo con la Seaside, la più grande
nave da crociera mai costruita in Italia».
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26 novembre 2016
Askanews
Porti
Immigrati, fermati due presunti scafisti a Catania
Sono responsabili dell' arrivo di 182 persone
Palermo, 26 nov. (askanews) ­ La Polizia e la
G u a r d i a d i F i n a n z a d i Catania, s o t t o i l
coordinamento della Procura etnea, hanno
posto in stato di fermo due persone accusate
di essere gli scafisti responsabili dello sbarco
di 182 migranti partiti dalle coste libiche e
giunti al porto d i Catania la mattinata del 24
novembre a bordo della nave di Medici senza
frontiere "Acquarius". Le indagini hanno
consentito di acquisire elementi indiziari a
carico di un guineano 34enne e un ghanese
19enne. In particolare, il guineano è stato
individuato come conducente di un gommone
con a bordo 182 migranti e 7 vittime soccorsi
in acque internazionali dalla nave della
Guardia Costiera "Diciotti". Il ghanese invece è
stato identificato come assistente del timoniere
dello stesso gommone. Espletate le formalità
di rito, i fermati sono stati condotti nel carcere
di "Piazza Lanza".
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27 novembre 2016
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Avvenire
Porti
Dal barcone alla leucemia Mamadou torna alla vita
Il giovane gambiano accolto e curato a Palermo Dove per il trapianto è arrivato uno dei
suoi fratelli
PALERMO S p e r a r e s e m p r e , a n c h e n e i
momenti in cui la luce in fondo al tunnel era
diventata una fiammella invisibile. E tanta
solidarietà, da parte di una nuova grande
famiglia palermitana. È questo che ha tenuto in
vita Mamadou, migrante fragilissimo, che ha
attraversato il tunnel della malattia, della
terapia e adesso vede la luce in tutto il suo
splendore.
Mamadou Jallow, 19 anni, del Gambia, affida,
come migliaia di suoi connazionali e di altri
africani, il suo futuro a un barcone e alle mani
degli scafisti, in una spiaggia della Libia.
Soccorso in mezzo al Mar Mediterraneo da
una nave, nel maggio del 2015, viene
trasportato con centinaia di altri migranti sulle
coste siciliane, nel porto di Palermo.
Lui, minore straniero non accompagnato per la
burocrazia italiana, ha finalmente una chance
in più.
Ma pochi giorni dopo il suo arrivo, una terribile
scoperta: quei malesseri strani nascondono
una grave forma di leucemia. Non può tornare
nel suo Paese, e poi in molti Stati per fare un
intervento di trapianto, anche ammesso di
trovare un donatore, occorrono tanti soldi,
troppi. Gli operatori della comunità per minori in cui vive lo affidano alle cure dell' ospedale Cervello,
inizia la ricerca di un donatore di midollo osseo, poi l' intervento, la convalescenza e ora sta bene e può
davvero pensare a una vita nuova.
Il luogo della sua "rinascita", la scorsa estate è il Centro trapianti midollo osseo dell' azienda Ospedali
riuniti Villa Sofia­Cervello, unità operativa interdipartimentale coordinata da Rosanna Scimè, dove
Mamadou viene accolto con tutte le attenzioni del caso. Il problema principale però è quello di trovare
un donatore compatibile e non è cosa semplice. Viene subito attivata la procedura di ricerca, ma
purtroppo la sua è un' etnia rara e pertanto non rappresen­ tata all' interno dei registri internazionali di
donatori. Intanto passano i mesi, i cicli di cure, si arriva al 2016 inoltrato e la leucemia non può
attendere.
Si trova finalmente il donatore, che non è proprio dietro l' angolo. Si tratta del fratello più piccolo di
Mamadou, Abdouile, di 16 anni, che però è rimasto in Gambia. Grazie anche all' intervento della
struttura che ospita Mamadou, Gap Nuovi Orizzonti, e all' associazione Moltivolti Capovolti, che lancia
un appello tramite Facebook e avvia una campagna di raccolta fondi, il fratello accompagnato dal padre
arriva a Palermo. Iniziano le valutazioni di compatibilità che richiedono alcuni giorni. Poi l' esito:
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27 novembre 2016
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Avvenire
Porti
Abdouile è donatore parzialmente compatibile, ma il trapianto si può fare con buoni margini di riuscita.
L' 8 luglio scorso Mamadou viene sottoposto a trapianto di midollo osseo aploidentico da donatore
parzialmente compatibile (suo fratello appunto, che poco dopo il prelievo ritorna in Gambia con il
padre). Poi inizia l' attesa, la convalescenza, per verificare che tutto sia andato per il verso giusto. Ora a
quattro mesi dal trapianto la malattia è in piena remissione. Mamadou sta bene, viene sottoposto ad
attenti controlli periodici e per almeno due anni deve rimanere a Palermo per essere costantemente
monitorato, così come prevedono i protocolli.
«Si è trattato ­ sottolinea la dottoressa Rosanna Scimè ­ di un trapianto fra i più delicati che abbiamo
affrontato. I donatori non si trovavano e le difficoltà sono state tante. Il ragazzo ha mostrato grande
fiducia e temperamento e alla fine, grazie al contributo di tanti, il percorso si è completato».
Ora Mamadou è ospite della comunità per migranti Gap Nuovi Orizzonti a Palermo, dove studia l'
italiano, conosce un po' di inglese e sogna di diventare mediatore culturale. Per lui è iniziata davvero
una nuova vita.
RIPRODUZIONE RISERVATA La storia Mamadou con Rosanna Scimè e lo staff del Centro trapianti
midollo osseo.
ALESSANDRA TURRISI
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26 novembre 2016
Catania Today
Porti
Fermati 2 scafisti per lo sbarco di 643 migranti partiti
dalle coste libiche
Fermati 2 scafisti per lo sbarco di 643 migranti
partiti dalle coste libiche Le indagini hanno
portato al fermo nei confronti di Mohamed
Cisse e di Francis Bedu Redazione I più letti di
oggi 1 Arresti della polizia per i reati di rapina,
riciclaggio ed evasione La polizia e la guardia
di finanza di Catania, sotto il coordinamento
della Procura, hanno fermato due soggetti
gravemente indiziati del reato di
favoreggiamento dell' immigrazione
clandestina in relazione allo sbarco di 643
migranti partiti dalle coste libiche e giunti
presso il Porto d i Catania nella mattinata del
24 novembre a bordo della nave di Medici
senza frontiere "Acquarius". Le indagini hanno
portato al fermo nei confronti di Mohamed
Cisse e di Francis Bedu. In particolare, il
guineano Mohamed Cisse è stato individuato
quale conducente di un gommone con a bordo
182 migranti e 7 vittime soccorsi in acque
internazionali dalla nave della Guardia
Costiera "U. Diciotti CP 941". Il ghanese Bedu
invece, utilizzatore di un telefono satellitare, è
stato identificato quale assistente del driver del
gommone. Espletate le formalità di rito, i
fermati sono stati associati presso la locale
casa circondariale "Piazza Lanza" a
disposizione dell' Autorità Giudiziaria.
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27 novembre 2016
Pagina 40
Gazzetta del Sud
Porti
L' esercitazione
Collisione in rada, testati uomini e mezzi
Si è svolta nella rada di Milazzo su iniziativa
della Capitaneria d i porto una esercitazione
antinquinamento e antincendio. È stata
simulata una collisione tra unAliscafo in
ingresso nel porto con la MC "Amoretti" che ha
causato un incendio grave a bordo e l'
apertura di una falla con conseguente
sversamento in mare di un ingente quantitativo
di idrocarburi. Scattato l' allarme, è iniziata l'
attività di gestione dell' emergenza
concretizzatasi in operazioni di
antinquinamento, lotta antincendio a bordo
della nave ed operazioni di ricerca e soccorso
di eventuali naufraghi.
Nello specifico la Sala Operativa ha
immediatamente disposto il tempestivo
intervento di un mezzo nautico del
distaccamento dei vigili del fuoco di Milazzo e
di un Rimorchiatore per l' attività di estinzione
dell' incendio a bordo della nave. Sono stati,
altresì, impegnati due battelli disinquinante
della società "Mare pulito" che hanno
provveduto a stendere le panne galleggianti al
fine di contenere il prodotto disperso in mare
ed evitare che raggiungesse la costa. Per l'
attività di ricerca e soccorso sono state
impegnate le motovedette CC 810 dei
carabinieri, V 2034 della Gdf e la MV CP 544
della Guardia costiera.3(g.p.
)
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27 novembre 2016
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Gazzetta del Sud (ed.
Reggio Calabria)
Porti
Nel cantiere di Monfalcone
Fincantieri sta costruendo un "gigante degli oceani"
Una nave da crociera la "Msc Seaside" lunga 323 metri
Alfonso Di Leva TRIESTE Un gigante degli
oceani, una nave da crociera come mai era
stata costruita in Italia: 323 metri di lunghezza
e 154.000 tonnellate di stazza lorda, piene
zeppe di tecnologia e design, destinate a
portare il prestigio del "made in Italy", quello
della grande industria manifatturiera, a solcare
le acque del mar dei Caraibi, con 5.179 turisti
a bordo, in 2.067 cabine, 11 ristoranti tematici
e un teatro da 934 posti. E poi la novità
assoluta, che renderà il profilo di questa nave
riconoscibile tanto nelle isole caribiche quanto
nel porto di Miami (Usa), dove farà base: una
grande, immensa passeggiata di 360 gradi a
strapiombo sull' oceano.
È la "Msc Seaside", la nave da crociera da 700
milioni di euro che la Fincantieri sta
costruendo per Msc Crociere a Monfalcone
(Gorizia). Il colosso ieri ha toccato per la prima
volta l' acqua del mare nel golfo di Panzano:
per il varo tecnico (il «float out», come lo
chiamano gli uomini dello shipping) sono
giunti a Monfalcone il presidente, Giampiero
Massolo, e l' amministratore delegato di
Fincantieri, Giuseppe Bono, l' executive
chairman, Pierfrancesco Vago, e il CEO di
Msc Crociere, Gianni Onorato, a sottolineare
che quella che sta nascendo nel cantiere di
Monfalcone «é un pilastro centrale nel piano industriale da 9 miliardi di euro della più grande
compagnia di crociere a capitale privato del mondo». Un piano, quello di Msc Crociere­ ha spie gato
Vago­ che prevede in dieci anni la costruzione di undici navi di prossima generazione che porteranno
dagli attuali 1,8 milioni a 5 milioni nel 2026 il numero di passeggeri della società.
A poche centinaia di metri dalla "Msc Seaside", a Monfalcone è già in costruzione la gemella, la "Msc
Seaview", e Vago ha spiegato che è molto probabile che sarà esercitata anche l' opzione per la terza
nave della stessa classe. Tre grandi navi per un investimento che supera di molto i due miliardi di euro
creando migliaia di posti di lavoro. Solo per la "Msc Seaside", da maggio 2014 lavorano più di duemila
persone, con picchi di 3.000­3.500, con oltre diecimilioni di ore dilavo ro all' anno. Il Presidente del Friuli
Venezia Giulia, Debora Serracchiani, li ha ringraziati tutti, «ogni singolo uomo che ha piantato un
bullone o fissato un cavo» perché «anche lui contribuisce a rendere Fincantieri all' avanguardia nel
mondo».
Dati concreti che testimoniano quanto la "blue economy" faccia bene all' Italia e alla sua economia: l'
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Reggio Calabria)
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industria marittima­ ha detto Vago­ rappresenta il 3,5% del Pil, nel 2015 ha avuto una ricaduta, diretta e
indiretta, sull' industria italiana per 123 miliardi di euro, con 850.000 occupati in 185.000 imprese. Solo il
gruppo Msc, nel 2016 in Italia ha generato una ricaduta economica di 5 miliardi di euro, con 10.000
dipendenti e in questi anni è sempre cresciuto a doppia cifra.3.
ALFONSO DI LEVA
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Il ministro dell' Interno a Palmi
Alfano: la nostra Costituzione è un' auto bella, ma d'
epoca
Incontro con il leader del Nuovo Centro Destra per il "sì" al referendum
La ricetta per far correre l' Italia non può che
essere il "sì" al referendum del prossimo 4
novembre. Lo ha ripetuto più volte il ministro
dell' Interno e presidente nazionale del Nuovo
Centro Destra ­Area Popolare, Angelino
Alfano.
Il ministro ­ prima della manifestazione ­ si è
trattenuto in un colloquio privato con Giuseppe
Saletta, responsabile politico di Ncd a Palmi,
vicino al capogruppo in Consiglio regionale
Giovanni Arruzzolo, ed Antonio Papalia.
Alla presenza del coordinatore provinciale del
partito, Sen. Nico D' Ascola, Papalia ha
introdotto i lavori evidenziando che la
presenza di Alfano a Palmi «è sinonimo di un
impegno che il Governo ha messo in campo
per il nostro territorio.
La ringrazio ­ ha detto Papalia ­ per l' impegno
a sostegno delle battaglie dell' Ncd, come
quella per preservare la sede del Tribunale a
Palmi, che rischiava di essere soppressa; per
il sostegno ai sindaci nell' affrontare le
emergenze legate all' immigrazione; per aver
promosso atti concreti per la costruzione del
nuovo ospedale.
È in questo contesto che affrontiamo il
referendum: la scelta è tra cambiare questo
Paese o lasciare le cose come stanno, e io
dico che si deve cambiare».
Anche l' on. Rosanna Scopelliti ha ribadito il suo personale impegno: «Siamo vicini alla Calabria quando
ci impegniamo perché l' ospedale della Piana si costruisca, quando chiediamo che il Porto d i Gioia
Tauro non venga dimenticato, ma venga sfruttato al massimo delle sue possibilità. La riforma serve
perché finalmente si abolisce la concorrenza Stato ­Regioni, per l' abolizione del bicameralismo
paritario, per dare maggiore voce ai territori che saranno più rappresentati».
Per il ministro Alfano «la Costituzione della nostra Repubblica è una macchina bellissima, ma d' epoca.
Con la riforma vogliamo renderla migliore nella parte che riguarda l' ordinamento della Repubblica, dall'
art. 55 al 139, senza modificare minimamente i suoiPrincipi fondamentali, tantomeno i Diritti e Doveri
dei cittadini».
Alfano si è soffermato sul lavoro del Governo per la crescita del Sud: «Il Governo è presente, è vicino al
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territorio. Lo è stato attraverso la firma del Protocollo di legalità per l' Ospedale della Piana, lo è stato
con iniziative a favore della legalità e volte a sopprimere la criminalità organizzata».3(i.p.
)
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Giornale di Sicilia
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ARSENALE DELLA MARINA REGIA UN MUSEO PER I SUB di Guido Fiorito
MISTERI DEGLI ABISSI TRA FOTO E REPERTI
QUELLE TANTE STORIE VISSUTE SOTT' ACQUA
Q1
Un museo dei subacquei siciliani. L' Arsenale
della Marina Regia si arricchisce di un nuovo
spazio espositivo che raccoglie, attraverso le
attrezzature, il racconto di quasi ottant' anni di
immersioni. Si chiama Museo storico della
storia delle attrezzature subacquee in Sicilia
ed è stato inaugurato ieri pomeriggio all'
interno dell' Arsenale, che ospita il Museo del
mare. Si oltrepassa una gigantesca porta e si
entra in un mondo di tecnica, passione e
avventura. Pareti intere coperte di pinne e di
fucili subacquei, da quelli di legno ad altri che
venivano caricati tirando un filo e una molla.
Ecco le prime pinne: tozze, come le americane
Churchill del 1939 e Hurricane degli anni
Quaranta, ispirate nella forma alle pinne dei
delfini.
Molte attrezzature rare in mostra sono di
origine militare come i respiratori a circuito
chiuso che non producevano le bolle che
avrebbero segnalato la a Per esempio, i
giovani possono scoprire come lavorava il
palombaro, dagli antichi pesi di piombo che si
mettevano sulle spalle fino alle pesanti scarpe
di metallo. «I vecchi palombari ­ continua
Genchi furono protagonisti durante e alla fine
della seconda guerra mondiale, in particolare
per rimettere in sesto tutto ciò che al porto di
Palermo era stato distrutto dai bombardamenti». Nel museo c' è la parte superiore di una tuta da
palombaro con il casco dove chiunque può infilarsi e sapere cosa si prova a starci dentro.
Ecco i primi ingombranti telefoni per parlare con i palombari, le prime maschere dalle cornici metalliche,
i primi gav che si gonfiavano attorno al collo per rimanere in quota, la sfilata delle attrezzature per la
fotografia subacquea, dove c' era chi si costruiva in proprio le custodie. Ma questo è solo l' inizio.
"Stiamo mettendo a punto l' organizzazione spiega Genchi, anche lui sub e facente parte di una famiglia
che da 70 anni si occupa a Palermo di attrezzature subacquee ­. Il nostro intendimento è di aprire, con
la presenza dei nostri soci, il museo al pubblico il sabato e la domenica. L' ingresso è indipendente dall'
Arsenale. Negli altri giorni sarà aperto per appuntamento, anche alle scuole. E poi vogliamo che diventi
un certo di iniziative, un punto d' incontro. Dove i subacquei possano riunirsi e raccontare le loro storie.
E proiettare i preziosi vecchi filmati dei soci".
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Giornale di Sicilia
Porti
Il museo dei sub arricchisce l' offerta dell' Arsenale gestito dal 2013 dalla Soprintendenza del mare.
"L' apertura del museo ­ dice il soprintendente Sebastiano Tusa ­ rappresenta un importante tassello
delle attività di collaborazione tra la Soprintendenza del Mare e la società civile per l' incremento della
conoscenza e salvaguardia del mare e del ruolo culturale che rappresenta per la comunità".
Un museo storico dove si potrà parlare anche del futuro. "Le tecniche subacquee ­ dice Genchi ­ sono in
evoluzione continua. Le tecniche di rebreather permettono oggi di raggiungere altissime profondità ma
sono allo studio sistemi incredibili fino a poco tempo fa. Come macchinari che permettono di prendere l'
ossigeno direttamente dall' acqua oppure tute che immergono il subacqueo in un fluido liquido in cui si
può respirare. Una tecnica che eviterebbe i problemi dell' embolia e permetterebbe di arrivare a
qualsiasi profondità. Viviamo sulla Terra ma dovremmo chiamarla Acqua perché costituisce il 70% del
pianeta e anche del nostro corpo. Chissà che un giorno la nostra vita non diventi sottomari Q2.
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Giornale di Sicilia (ed.
Siracusa­Ragusa)
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l' odissea dei viaggi della speranza I PASSEGGERI HANNO RACCONTATO DI AVER
PAGATO FINO A 3 MILA E 500 DINARI LIBICI PER GARANTIRSI UN POSTO SUL
GOMMONE
Augusta: nuovi sbarchi, arrestati otto scafisti
Si nascondevano fra i 771 migranti, per la Procura di Siracusa due degli indagati sono
gli organizzatori della traversata
Buona parte degli stranieri proviene dai paesi
sub sahariani, fuggiti dai loro paesi, dilaniati
da fame, carestia e guerre civili. Sono stati
soccorsi nelle ultime 48 ore nel Canale di
Sicilia.
Gaetano Scariolo OOO Il Gruppo interforze
della Procura di Siracusa ha fermato 8
stranieri accusati di favoreggiamento dell'
immigrazione clandestina.
Si nascondevano tra i 771 migranti sbarcati fa
al porto d i Augusta: ci sono anche 7 salme,
appartenenti a donne, che sono state trasferite
a Catania. Gli stranieri si trovavano su quattro
gommoni ed un barcone nel canale di Sicilia
ma le indagini delle forze dell' ordine han no
permesso di scoprire che tra gli indagati sei
sono ritenuti gli scafisti e due gli organizzatori
del viaggio.
In particolare un senegalese ed un gambiano
del gommone con 112 migranti; un tunisino del
barcone con 374 migranti; un gambiano ed
uno della Guinea del gommone con 123
migranti; e due organizzatori della Guinea del
gommone con 162 migranti. Secondo le
testimonianze raccolte il viaggio, costato dai
1500 ai 3500 dinari libici, dai mille ai 2500
euro, sarebbe iniziato martedì scorso con
partenza dal porto di Sabrata in Libia. Buona
parte degli stranieri proviene dai paesi sub sahariani, fuggiti dai loro paesi, dilaniati da fame, carestia e
guerre civili, ma nonostante le difficoltà hanno trovato i soldi, i risparmi di una vita ed anche qualche
prestito di parenti ed amici, per la speranza di una esistenza migliore.
La tappa finale, prima di imbarcarsi su quei gommoni del tutto insicuri, è stata la Libia e come spesso
sostengono gli inquirenti, alcuni migranti che mettono piede nell' ex colonia italiana, riescono ad
ottenere dei lavori al punto da meditare di poter rimanere.
I migranti, dopo il soccorso, sono stati caricati sulla nave Diciotti della Capitaneria di Porto per poi
essere trasferiti al porto commerciale di Augusta. Dopo le procedure di identificazione, gli inquirenti,
coordinati dal capo della Procura di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, hanno sentito gli stranieri per
svelare se tra essi vi fossero scafisti ed organizzatori. E ne sono stati scovati 8 che sono stati
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Siracusa­Ragusa)
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accompagnati in cel la, nel penitenziario di contrada Cavadonna, alla periferia sud di Siracusa, dove vi
resteranno in attesa di essere sentiti dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Siracusa. E le
loro dichiarazioni potrebbero rivelarsi molto utili per provare ad individuare l' organizzazione che fa
affari d' oro con l' immigrazione clandestina.
Oggi alle 7 arriva a Pozzallo nave Phoenix battente bandiera del Belize con personale di Medici senza
frontiere. un unico salvataggio effettuato: a bordo ci sono 145 persone: 102 uomini, 16 donne (tre in
stato di gravidanza) e 27 minori non accompagnati, uno di loro in tenerissima età. I Paesi di
provenienza, sono Gambia, Senegal, Sierra Leone, Nigeria, Mali, Libia e Congo.
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Giornale di Sicilia (ed.
Siracusa­Ragusa)
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l' intervista. La responsabile di Accoglirete: «Se non puoi avere la carta d' identità, non puoi fare
i tirocini. Con un nostro corso un ragazzo è diventato un pizzaiolo»
Trommino: «Immigrazione e integrazione, pochi ce la
fanno»
Dal 2013 la provincia di Siracusa registra un
altro numero di migranti che arrivano al porto
d i Augusta da cui vengono trasferiti altrove,
non avendo il comune megarese strutture di
accoglienza ma solo una tendopoli per la
prima accoglienza al porto commerciale. Fino
a maggio di quest' anno un 30 per cento di
migranti che sbarcava ad Augusta veniva
trasferito al centro di prima accoglienza
Umberto I di Siracusa, poi chiuso per
irregolarità, sono una quindicina le strutture tra
Cpsa (centro di primo soccorso e
accoglienza), Spar e comunità esistenti in
provincia. Carla Trommino, presidente dell'
associazione Accoglirete, nata a Siracusa nel
2013 si occupa di minori non accompagnati.
OOO Avvocato Trommino, com' è l'
accoglienza in provincia di Siracusa?
«La provincia di Siracusa si identifica
soprattutto come luogo di sbarco di migranti
con Augusta che con il suo porto è al primo
posto per arrivi, nonostante non appaia mai
nelle cronache nazionali. Al 23 novembre,
secondo i dati del ministero dell' Interno, si
registrano sono 22.148. Questo vuol dire che
istituzioni, enti e tutta la società civile si
trovano in prima linea a rispondere alla prima
accoglienza, ma spesso molti migranti vengono trasferiti fuori».
OOO E quanti sono i minori non accompagnati accolti in provincia?
«Ad oggi sono circa 700 e sono in aumento rispetto agli anni passati anche in considerazione del
maggior numero di migranti che arrivano al porto. Per loro ci sono delle strutture ad hoc come, ad
esempio, il Cenacolo diocesano di Sortino e un altro centro ai Pantanelli, nascono con questa vocazione
ma spesso i posti non bastano ad accogliere tutti».
OOO E come vivono i migranti?
«Molti di loro vivono in attesa, spesso si sforano i tempi tra la prima e la seconda accoglienza. Trai
ragazzini che seguiamo noi ad esempio ce n' è uno che vive nel centro di prima accoglienza Freedoom"
di Priolo ancora dal luglio 2015. Così chi rimane in prima accoglienza ha spesso più difficoltà ad
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Siracusa­Ragusa)
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integrarsi perchè, ad esempio, non può avere la carta d' identità e non può chiedere di fare dei tirocini
lavorativi».
OOO Ma un' integrazione è possibile?
«Noi ci crediamo, con la nostra asso ciazione cerchiamo in tutti i modi di dare una possibilità e un
futuro. Siamo riusciti a far fare dei tirocini formativi a molti ragazzi grazie anche alla disponibilità delle
aziende che gli consentono di acquisire delle competenze, con grande soddisfazione abbiamo
organizzato un corso di pizzaiolo e alla fine uno dei partecipanti è stato assunto».
OOO Quindi c' è più sensibilità verso i migranti?
«Ritengo di sì, i cittadini si sono fatti coinvolgere nell' accoglienza. Un ragazzo, per esempio, che da
grande vuole fare il cardiologo ha trovato una persona che ha dato una sostanziale risposta al suo
sogno. Quest' uomoha chiesto ai suoi amici di aiutarlo nel.
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FINISCE UN' ATTESA LUNGA ANNI DOPO IL BOTTA E RISPOSTA È SCOPPIATA LA PACE
TRA LA SOCIETÀ SPAGNOLA E L' AMMINISTRAZIONE: COMINCIANO I LAVORI
Gela, acqua tutti i giorni con la nuova rete idrica
Per prevenire allagamenti in caso di nubifragi, al lungomare e in via Venezia, è stata
anche disposta la pulizia dei collettori fognari
Per evitare sprechi sono stati inoltre sostituiti
quasi 2500 contatori dell' acqua. La campagna
di collocamento dei nuovi misuratori
rappresenta un altro passo di un progetto di
più ampio respiro che riguarda tutta la
provincia.
Donata Calabrese OOO Caltaqua, la società
italo spagnola che in provincia di Caltanissetta
gestisce il servizio idrico, ha appena avviato a
Gela, degli interventi sulla rete idrica con l'
obiettivo di garantire acqua 24 ore su 24 e in
ogni caso, visto che sarà una cosa graduale,
acqua nelle ore diurne. Basta dunque con le
notti insonni trascorse davanti agli autoclavi in
attesa che arrivi l' acqua.
Sono infatti iniziati i lavori che riguardano al
momento la zona Nord, su una rete lunga 16
chilometri, per sostituire quelle parti della
condotta laddove si presenta particolarmente
vetusta. Un risultato che arriva dopo anni di
botta e risposta fra l' attuale amministrazione
comunale, guidata dal sindaco Domenico
Messinese e la precedente con a capo Angelo
Fasulo. Sembra infatti scoppiata la pace fra
chi amministra da un lato e chi invece dall'
altro deve garantire un servizio fondamentale
come la gestione e l' erogazione dell' acqua.
Per evitare sprechi sono stati anche sostituiti
quasi 2500 contatori dell' acqua. «La campagna di collocamento dei nuovi misuratori L' INTERVISTA
Donata Calabrese «L' amministrazione comunale sta procedendo alla pulizia delle caditoie mentre
Caltaqua sta lavorando per ripulire da eventuali detriti i collettori fognari delle due principali arterie di
Gela ed evitare dunque allagamenti in caso di piogge torrenziali».
È quanto afferma l' assessore comunale ai Lavori Pubblici, Flavio Di Francesco a proposito degli
interventi che l' assessorato e la società italo ­ spagnola stanno effettuando su Gela. Al lavoro si sono
messe squadre di operai di Caltaqua che stanno operando sui collettori fognari del lungomare e della
via Venezia, che sono per l' appunto le due principali strade di Gela, dove maggiormente si registrano
degli allagamenti quando piove ininterrottamente. Ma sul tavolo dell' assessore Di Francesco, sono finiti
anche i progetti del "Patto per il Sud" che prevedono una pioggia di milioni di euro, la cui
cantierizzazione permetterebbe di dare una boccata d' ossigeno anche alle imprese del territorio.
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Siracusa­Ragusa)
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OOO Assessore Flavio Di Francesco, dopo anni di incomprensioni, è finalmente scoppiata la
pace con Caltaqua?
«Stiamo dialogando e lavorando in sinergia per il bene della città e per evitare disagi agli utenti. Sin dal
mio insediamento, abbiamo instaurato con Cal taqua, un tavolo tecnico per affrontare le principali
problematiche del territorio. Stiamo lavorando per portare nelle case dei gelesi, acqua tutti i giorni, ma
anche per evitare danni in caso di pioggia torrenziale. È stata anzitutto avviata la pulizia dei collettori
fognari di via Venezia e del lungomare. Sono rappresenta un altro passo di un progetto di più ampio
respiro che riguarda l' intero territorio della provincia di Caltanissetta. Gli interventi sono stati
concentrati, e lo saranno anche in futuro, tanto sulla rete delle infrastrutture portanti quanto su quelle di
prossimità alle singole utenze. Questo è uno degli obiettivi della società italo spagnola che in provincia
di Caltanissetta ha ottenuto un contratto trentennale per la gestione dell' acqua. Altri lavori sono stati
avviati per evitare allagamenti delle strade in caso di pioggia torrenziale. Caltaqua, per far fronte alle
esigenze di Gela, ha appena avviato un cantiere per OOO Caltaqua sta intervenendo anche sulla rete
idrica?
«Sta potenziando la condotta idrica della zona Nord per avere l' acqua nelle ore diurne. In tutto questi
interventi interessano 16 chilometri di condotta. L' acqua che scorre lungo la rete, viene mandata in
pressio il ripristino della piena funzionalità del tratto di collettore fognario che va da via Colombo (nei
pressi della Capitaneria di Porto), fino all' impianto di sollevamento denominato "La Conchiglia", in via
Federico II di Svevia.
Un intervento che la società sta effettuando esclusivamente con proprie risorse nell' ambito di quanto
previsto dal piano pluriennale di investimenti programmato per il periodo 2016­2019. I lavori, che
dovrebbero concludersi nel mese di dicembre, sono stati pianificati da Caltaqua anche sulla scorta delle
segnalazioni formulate ­ nel corso di alcuni tavoli tecnici svoltisi nei mesi scorsi ­ dal sindaco di Gela.
L' apertura del cantiere e il consequenziale via ai lavori è avvenuto dopo l' espletamento di tutte le
procedure di gara previste dalla legge in materia di lavori pubblici.
Si sta procedendo allo stasamento ed alla videoispezione del collettore fognario in questione per
ripristinarne la piena funzionalità considerato che attualmente la sezione del collettore risulta
parzializzata a causa di sedimentazione di materiale.
"I benefici che verranno ­ si legge in una nota di Caltaqua ­ a intervento completato, saranno molte plici,
sia dal punto visto ambientale che della sicurezza dei cittadini.
Infatti saranno attenuati i disagi alla circolazione veicolare nell' area in questione in caso di eventi
meteorici copiosi. A trarre benefici, in tal senso, sarà di conseguenza anche la vivibilità stessa e il
decoro della città". Caltaqua sta, inoltre, completando l' iter per l' aggiudicazione di altri importanti e
attesi lavori che, parimenti, rientrano nel piano di investimenti pluriennale 2016­2019 e nei quali saranno
impegnati esclusivamente fondi privati. Si tratta della pulizia del cavo fognario di via Venezia. La società
ha già provveduto ad effettuare un' accurata video ispezione di tutto il cavo fognario al fine di
individuare dettagliatamente i tratti più critici sui quali intervenire. Questo lavoro rappresenta un altro
importantissimo tassello ­ assieme a quello di adeguamento dell' impianto di sollevamento fognario
"Acropoli", opera quest' ultima già completata ­ degli interventi che consentiranno di ridurre al minimo i
rischi di allagamento lungo la stessa via Venezia al verificarsi di eventi meteorici. A disposizione degli
utenti, c' è anche uno "sportello telefonico" con due numeri a disposizione e un numero verde dedicato
esclusivamente alla segnalazione dei guasti e alle richieste di pronto intervento. Eventuali segnalazioni
potranno essere effettuate 24 ore su 24 e sette giorni su OOO In che maniera siete intervenuti sulla
strada statale 115, la Gela ­ Licata?
«Dopo diversi solleciti, finalmente l' Anas, ha dato il via alla manutenzione di questa importante arteria
per metterla in sicurezza. E' una strada che ogni giorno viene percorsa da centinaia di automobilisti e
mezzi pesanti. Abbiamo sollecitato più volte l' Anas ad effettuare i lavori di manutenzione necessari e
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Siracusa­Ragusa)
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finalmente siamo riusciti a rendere questa strada più sicura. Abbiamo anche proceduto alla bitumatura
delle strade di ingresso alla città e rifatto il manto stradale in alcune arterie del centro urbano».
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LA TRAGEDIA NEL CANALE DI SICILIA I CADAVERI SONO GIUNTI AD AUGUSTA A
BORDO DELLA NAVE «DICIOTTI» DELLA CAPITANERIA. FERMATI I PRESUNTI SCAFISTI
Sette donne morte tra i 778 migranti soccorsi
Le salme sono state portate a Catania per le autopsie. Il capo della Procura di Siracusa,
Giordano: qui non c' erano posti
Sono state trasferite a Catania per le autopsie
le salme delle sette donne morte soccorse
assieme ad altri 771 migranti dalla Capitaneria
nel canale di Sicilia. I cadaveri erano giunti al
porto di Augusta.
Gaetano Scariolo OOO Sono state trasferite a
Catania le salme di sette donne arrivate
giovedì al porto commerciale di Augusta a
bordo della Diciotti, la nave della Capitaneria
di Porto che trasportava altri 771 migranti,
salvati al largo del Canale di Sicilia. Non c'
erano posti a Siracusa e nella sua provincia
per accogliere i cadaveri, sui quali saranno
eseguite le autopsie per ricostruire le ultime
ore di vita delle vittime ma soprattutto per
conoscere le cause del decesso.
«Presumo che siano annegate nel tentativo di
salvarsi, come spesso capita ­ spiega il capo
della Procura di Siracusa, Francesco Paolo
Giordano ­ in queste circostanze. Purtroppo, a
morire sono quasi sempre soggetti più deboli
come le donne ed i bambini. O perché le
imbarca OOO 508 MILIONI DI ABITANTI L'
Europa conta 508 milioni di abitanti; di questi il
12% sono gli Italiani, che si collocano al quarto
posto dopo Germania, Francia e Regno Unito.
OOO IN AUMENTO LA RICCHEZZA
PRODOTTA La ricchezza prodotta in Europa
(il Pil) è cresciuta nel 2015 dell' 1,7%. Germania e Francia hanno già recuperato i livelli pre ­crisi mentre
Italia, Spagna e Grecia stentano ancora E I CONSUMI TORNANO A CRESCERE I consumi, spinti da
una domanda interna sostenuta, tornano a crescere in tutti i Paesi dell' Europa (1,8% nell' Area Euro e
1,2% in Italia).
OOO LA RICCHEZZA DI CUI GODIAMO Mediamente ogni cittadino europeo zioni sono fatiscenti
oppure capita che nella concitazione dell' arrivo dei soccorsi qualcuno perde l' equilibro e cade in
mare». Le indagini sul decesso delle donne, coordinate dai magistrati della Procura distrettuale di
Catania, avrebbero permesso di svelare che le vittime erano a bordo di un gommone con 182 migranti
intercettato tra la Sicilia e la Libia, in acque internazionali. Gli stranieri sono poi arrivati insieme ad altri
461 migranti al porto di Catania con la Acquarius, la nave di Medici senza Frontiere. «Le salme sono
state, invece, caricate sulla Diciotti ­ precisa il capo della Procura di Siracusa, Francesco Paolo
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Trapani)
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Giordano ­, diretta ad Augusta, perché è più attrezzata per la conservazione delle salme. Quando i
cadaveri sono giunti al porto commerciale si è poi scoperto che non c' erano posti in provincia, da qui la
decisione di trasferire i cadaveri a Catania anche perché sulla sorte delle donne è competente la
Procura di Catania».
In relazione a quel gommone, in cui c' erano le sette donne morte, gli agenti di polizia e la Guardia di fi
gode di una ricchezza pari a 27.400 euro; ogni italiano26.400 euro. Agli estremi si collocano il
Lussemburgo (73.400 euro) e la Bulgaria (12.500).
OOO GLI STRANIERI CON NOI Gli stranieri in Europa sono il 6,5%, meno dell' Italia (8,1%) che, a sua
volta, ha meno stranieri della Germania (8,7%) e più della Francia (6,3%).
POI GLI IMMIGRATI TRA MURI E PONTI Gli extra ­comunitari arrivati in Germania nel 2014 sono stati
372 mila, nel Regno Unito 287 mila, in Italia 180 mila; nell' Ungheria dei muri ne sono arrivati 15 mila.
OOO IL LAVORO DISEGUALE In Europa il tasso di disoccupazione si attesta al 10% mentre in Italia è
al 12%.
La Germania è il Paese messo meglio (5%), mentre la Grecia è al 26%.
MA PER GLI OCCUPATI, L' ITALIA IN CODA Tra 20 e 64 anni gli occupati europei sono il 69%, dieci
punti più dell' Italia. Ai due estremi della graduatoria ci sono la Svezia (80%) e la Grecia (53%).
E I GIOVANI SOFFRONO In Europa la disoccupazione giovanile è del 22%; in Italia è al 43%. Agli
estremi della graduatoria ci sono la Spagna con il 53% e la Germania con l' 8% OOO UN
CONTINENTE CHE INVECCHIA In Europa ci sono 119 anziani ogni 100 giovani; La Germania è prima
per la prevalenza di anziani (159), seguita dall' Italia (154); ultima è l' Irlanda (57).
OOO MOLTI POVERI IN EUROPA i cittadini poveri sono il 9% del totale; l' Italia supera l' 11%. Agli
estremi della graduatoria ci sono la Bulgaria (33%) e la Svezia (0,7%).
OOO ITALIA ULTIMA PER LAUREATI I giovani laureati sono il 38% nella me ACCOGLIENZA dia
europea; ai due estremi della graduatoria si collocano la Lituania (53%) e l' Italia (24%), buona ultima.
La capacità ricettiva del turismo in Europa è di 61 posti letto per milleabitanti, mentre l' Italia ne ha 80.
Agli estremi la Croazia (211) e la Romania (16).
In Europa ci sono 45 industrie ogni mille abitanti; in Italia arriviamo invece a 62. Ai due estremi ci sono la
Repubblica Ceca (94) e la Romania (22).
E LA CRISI COLPISCE ANCHE I COLOSSI La Volkswagen taglia nel mondo fino a30mila posti nel
mondo, di cui 23mila nella sola Germania. La riduzione avverrà entro il 2025 in modo socialmente
sostenibile, ricorrendo ai prepensio C' erano anche sette donne morte tra i migranti soccorsi nel canale
di Sicilia namenti e ai contratti part time L' Europa copre il 25% del fabbisogno di energia con fonti
rinnovabili mentre l' Italia supera il 31%. Al top c' è l' Austria con il 68% e in coda Malta con il 2%.
Dopo la fase acuta della crisi, coincisa con un' intera legislatura del Parlamento europeo (2009­2014), il
loro peso è quasi raddoppiato: oggi un parlamentare europeo su tre afferisce a forze politiche di matrice
euroscettica o populista. Luca Ricolfi 24 ore 23 0ttobre nanza di Catania, hanno fermato due persone:
Mohamed Cisse, 34 anni, originario della Guinea, al comando del natante, ed un giovane di 19 anni del
Ghana, Francis Bedu, 19 anni, che, secondo la ricostruzione delle forze dell' ordine, aveva nella sua
disponibilità un telefono satellitare. È indicato quale assistente del driver di quel gommone. Sono stati
individuati grazie alle testimonianze dei migranti e poco dopo il loro fermo sono stati condotti in carcere,
nel penitenziario di piazza Lanza, a Catania. Non è certo la prima volta che dei migranti, donne in
particolare, muoiono nel corso della traversate in mare sulle rotte del Mediterraneo. Ed il fenomeno,
secondo il capo della Procura di Siracusa, sembra non subire crisi. «Non c' è alcun ridimensionamento,
anzi posso dire ­ spiega il capo della Procura di Siracusa ­ che c' era stato solo in occasione del flusso
incanalato dalla Turchia verso i paesi della penisola balcanica. Poi, con la chiusura dei varchi da parte
di alcuni Stati, come l' Ungheria, si è riaperta la porta dell' Europa meridionale attraverso la Sicilia».
(*GASC*) OOO L' ENERGIA OOO GLI EUROSCETTICI OOO CITANDO Matteo Renzi : L' Italia dà 20
miliardi all' Europa e ne prende 12 . Intervista Fabio Fazio domenica 13 novembre.
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27 novembre 2016
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Giornale di Sicilia (ed.
Trapani)
Porti
FABIO FAZIO
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Pagina 4
Il Tempo
Porti
Otranto
Sbarcati altri 200 migranti
¦ Sono sbarcati ieri sera nel porto di Otranto
198 migranti di presunta nazionalità siriana, a
bordo di un' imbarcazione trainata da una
motovedetta della Guardia di Finanza di
Gallipoli. Gli stranieri, tra cui anche una
trentina di minorenni, sono in buone condizioni
di salute. La barca, un caicco in legno con due
alberi lungo circa 30 metri, era stata avvistata
al largo della costa di Novaglie da un cittadino,
che ha allertato i vigili del fuoco. L' allarme è
stato poi diramato alla Guardia costiera di
Gallipoli, che ha inviato sul posto due
motovedette, coordinando le operazioni di
soccorso alle quali hanno partecipato altre due
unità navali della Guardia di Finanza. Il caicco
era in balia delle correnti dopo essere rimasto
senza carburante. I migranti sono stati
rifocillati, sottoposti a controlli sanitari esa
ranno trasferiti a Taranto. Come avviene
sempre in questi casi, spetta al gruppo
operativo interforze costituito presso la
Procura della Repubblica di Lecce a contrasto
dell' immigrazione clandestina, svolgere gli
accertamenti per verificare, tra l' altro, se frai
migranti si siano nascosti gli scafisti.
E proprio due presunti scafisti sono stati
fermati nell' ambito delle indagini avviate in
seguito allo sbarco di 643 migranti giovedì
scorso nel porto di Catania, abordo della nave Acquarius di Medici senza frontiere. In manette sono finiti
il guineano Mohamed Cisse, di 34 anni, e il ghanese Francis Bedu, di 19 anni. I due, accusati di
favoreggiamento dell' imigrazione clandestina, sono stati condotti nel carcere di Piazza Lanza, a
Catania.
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Pagina 1
La Repubblica (ed.
Genova)
Porti
VIA LIBERA NEL BILANCIO
Authority, sì ai fondi per il Blue Print e la Torre Piloti
L' AUTORITÀ Portuale di Genova si avvia a
chiudere il suo ultimo bilancio prima dell'
unificazione con Savona, dando il via libera ai
finanziamenti che dal prossimo anno
cambieranno il volto al porto di Genova: torre
piloti, ribaltamento a mare di Fincantieri e Blue
print. Ci saranno così nove milioni di euro per
le progettazioni strategiche e 23, 6 milioni di
euro per le manutenzioni e le nuove opere.
IL SERVIZIO A PAGINA VII.
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Pagina 7
La Repubblica (ed.
Genova)
Porti
I conti Nel preventivo 2017 finanziate opere per 23 milioni, 9 milioni alle progettazioni
strategiche
Autorità Portuale nell' ultimo bilancio fondi per Blue
Print e nuova torre piloti
L' AUTORITÀ Portuale di Genova si avvia a
chiudere il suo ultimo bilancio prima della
trasformazione in 'Autorità di Sistema Portuale
del Mar Ligure Occidentale' (con i porti d i
Savona e Vado), dando il via libera ai
finanziamenti che dal prossimo anno
cambieranno il volto al porto di Genova: torre
piloti, ribaltamento a mare di Fincantieri e Blue
print. Ci saranno così nove milioni di euro per
le progettazioni strategiche e 23, 6 milioni di
euro per le manutenzioni e le nuove opere.
Sono stati confermati inoltre tutti gli impegni
sui cantieri in corso, con 149 milioni di euro
vincolati, e sul dialogo con la città, a
cominciare dal 'BluePrint'.
Per quanto riguarda il preconsuntivo 2016, l'
Autorità chiuderà con un avanzo di
amministrazione di 195 milioni di euro, di cui
149 milioni vincolati per opere e 11,5 milioni
impegnati in opere e manutenzioni. L' avanzo
di gestione ammonta quindi a 34,5 milioni di
euro. Il risparmio di spesa corrente per il
funzionamento dell' ente, rispetto al
preventivo, è invece di 16,8 milioni di euro. Sul
fronte delle entrate tributarie si registra un calo
di 2,3 milioni dovuto alla contrazione del
traffico di rinfuse liquide. Da registrare la
mancata attribuzione del gettito Iva per gli anni 2013, 2014 e 2015, a fronte di previsioni iniziali di 12
milioni annui e in presenza di 3,2 miliardi di euro di Iva prodotti dal Porto di Genova su 12,5 miliardi
prodotti nel complesso dai porti italiani.
Per quanto concerne il preventivo 2017, invece, l' Autorità annuncia che l' avanzo presunto a fine anno è
di 169 milioni di euro, di cui 133 milioni di euro vincolati per opere. Le entrate previste sono stimate in
45 milioni di euro per il gettito tributario e 28 milioni di euro per canoni. È calcolata una uscita corrente
superiore al 2016 per 13 milioni di euro dovuta all' aumento del costo del lavoro, a maggiori spese di
vigilanza e security, a spese di funzionamento compresse nell' anno in corso, a previsioni di spesa per
contenziosi. La previsione di investimento in conto capitale ammonta infine a 23,6 milioni, mentre 9
milioni saranno destinati a progettazione.
In merito alla progettazione, la nota dell' Autorità portuale informa che 9 milioni di euro saranno destinati
alla progettazione. Di questi, la maggior parte è stata assegnata alla progettazione esecutiva per l'
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La Repubblica (ed.
Genova)
Porti
ampliamento dell' imboccatura di ponente del bacino di Sampierdarena, per la realizzazione della
nuova Torre Piloti all' ingresso levante del Porto e per il cosiddetto "ribaltamento a mare" delle aree
Fincantieri. Il lavoro all' imboccatura di ponente di Sampierdarena, fondamentale per consentire l'
ingresso e l' uscita delle navi, soprattutto in previsione dell' avvio operativo di Calata Bettolo, è da
considerarsi come "prima fase" della nuova diga.
L' intero 2017, conclude l' Autorità, sarà destinato alla fase di progettazione, i primi nuovi cantieri
potranno quindi essere avviati nel 2018.
Rispetto alle nuove opere, per il 2017 sono stanziati 23,6 milioni di euro. Per opere e lavori sono da
segnalare i 12 milioni di euro per l' elettrificazione delle banchine del terminal Vte, i 2,2 milioni previsti
per le nuove passerelle d' imbarco passeggeri su Ponte Doria, gli 1,5 milioni per opere a verde del
Canale di Calma di Pra' e gli 0,6 milioni per lavori propedeutiche alla realizzazione del secondo binario
di Voltri. Le manutenzioni ammonteranno a 6,3 milioni di euro, di cui 2 per viabilità e fabbricati, 1,3
milioni per le opere marittime, 1 milione per la rete ferroviaria, 1,5 per gli impianti.
©RIPRODUZIONE RISERVATA Calo delle entrate tributarie di 2,3 milioni di euro per la diminuzione dei
traffici delle rinfuse liquide IL PORTO E' l' ultimo bilancio dell' Autorità portuale prima della fusione con
Savona, a sinistra il presidente Paolo Emilio Signorini.
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La Repubblica (ed.
Genova)
Porti
I NUMERI
L' avanzo di amministrazione con il quale si
chiuderà il bilancio 2016, di questi 149 milioni
sono vincolati per opere e 11,5 impegnati in
opere e manutenzioni 2 3 E' il gettito Iva
prodotto dal porto di Genova su 12,5 miliardi
prodotti nel complesso dei porti italiani, ma da
Roma è mancata anche l' attribuzione dei 12
milioni di euro previsti La previsione per le
nuove opere nel 2017, di questi ci sono 12
milioni di euro per l' elettrificazione delle
banchine del terminal Vte e 2,2 milioni per le
nuove passerelle d' imbarco.
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La Sicilia (ed. Agrigento)
Porti
Sul comprensorio interverranno al più presto i mezzi dell' Esa per sgomberare le strade dai
detriti
Il governatore Crocetta preannuncia i fondi
RIBERA. «Lunedì mi attiverò con una delibera
di giunta di governo per assegnare a Ribera, a
Sciacca, a tutti comuni del comprensorio
agrigentino i dovuti finanziamenti per
affrontare l' emergenza immediata e
permettere subito la ripresa delle attività
cittadine ed agricole bloccate dalla calamità
naturale, così come è stato fatto nei giorni
scorsi a Licata».
Questo è quanto ha detto ieri nella tarda
mattinata, nella sala dei sindaci del palazzo
comunale di Ribera il presidente della
Regione Sicilia Rosario Crocetta che alle 24
ore dall' evento registrato si è presentato nella
vasta area agrigentina per conoscere l' entità
dei danni non solo nelle città, ma anche nelle
campagne che hanno subito i maggiori
disastri. Il presidente della Regione ha detto
pure, alla presenza della deputazione
regionale, di alcuni sindaci e di agricoltori,
aspetta che la Protezione Civile possa
quantificare al più presto i danni inferti al
territorio dalla tempesta d' acqua per potere
assegnare le somme di denaro definitive. Ha
promesso anche che sul comprensorio farà
intervenire al più presto i mezzi dell' Esa che
dovrebbero consentire di potere pulire le
strade rotabili di campagna e soprattutto le trazzere oggi intasate da smottamenti, frane e detriti di ogni
genere. Lunedì i trattori dovrebbero essere operativi. Si è messo in contatto anche con i vertici nazionali
dell' Anas per consentire all' ente di intervenire con una certa celerità nelle riparazioni delle strade statali
115 Ribera ­Sciacca e 386 Ribera­Calamonaci­Burgio parzialmente bloccate nel transito veicolare dalla
notte del nubifragio. Sulla SS 115 si viaggia oggi a senso unico alternato regolato dall' impianto
semaforico. Contemporaneamente, una delegazione di agricoltori hanno accom SCIACCA. Il torrente
Bagni, un corso d' acqua quasi sconosciuto alla cittadinanza e d' improvviso diventato valvola di sfogo
per la valanga di acqua che la mattina di venerdi scorso si è abbattuta sulla città, è stato già
scandagliato dai vigili del fuoco che sono alla ricerca di Vincenzo Bono, il sessantenne agricoltore che
risulta disperso.
I vigili del fuoco hanno allestito una postazione fissa in località Mu ciare, dove sfocia il torrente e dove è
stata ritrovata l' utilitaria di Bono, ridotta ad un groviglio di lamiere e fango. Con l' impiego di adeguati
mezzi e personale del nucleo fluviale, i vigili del fuoco dopo avere terminato la prima esplorazione del
torrente, hanno ricominciato daccapo, ma fino a ieri sera di Vincenzo Bono non è stata trovata nessuna
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La Sicilia (ed. Agrigento)
Porti
traccia.
Nel corso della giornata le ricerche sono state fatte anche in mare, nel tratto dove sfocia il Bagni, ma i
militari del locale presidio marittimo della capitaneria di Porto Empedocle nello specchio acqueo hanno
trovato solo arbusti e tronchi trascinati dal nubifragio. Ieri pomeriggio in località Muciare è arrivato anche
il presidente della Regione Rosario Crocetta. Accompagnato dal prefetto Nicola Diomede, ha voluto
incontrare personalmente i familiari della persona scomparsa e portare loro la solidarietà umana delle
istituzioni regionali. Crocetta nel corso di un colloquio con il sindaco Fabrizio Di Paola ha sottolineato l'
impegno della Regione nel sostenere ogni tipo di intervento collegato alla sistemazione delle
infrastrutture danneggiate dal nubifragio, iniziative che verranno intraprese non appena avverrà la
proclamazione ufficiale dello stato di calamità e dopo che la Protezione civile avrà fatto il conteggio dei
danni. "Nel fare il punto di quanto acca pagnato lungo la vallata del fiume Verdura il senatore Giuseppe
Ruvolo, il geologo Emanuele Siragusa e rappresentanti delle organizzazioni professionali per
conoscere l' entità dei danni subiti dalla viabilità, dall' agricoltura, dalla produzione e dalle aziende
agricole. Per chilometri, tra i ponti Verdura e Cifota, il fiume ha mostrato le ferite inferte al territorio.
Giardini di agrumeto, con i frutti pendenti, cancellati dalla furia delle acque e trasportati a mare. Il letto
del fiume Sosio­Verdura sconquassato per tutta la sua lunghezza, con le acque che hanno aggredito
perfino le aziende e la meccanizzazione agricola.
Le strade di campagna, molte, non sono più percorribili e impediscono agli agricoltori di raggiungere gli
appezzamenti di agrumeto per la raccolta delle arance, già mature e richieste sui mercati. "Bisogna
liberare subito le strade ­ ha detto il senatore Ruvolo agli agricoltori ­ perché la mancata o ritardata
raccolta degli agrumi po trebbe arrecare seri danni all' economia di migliaia e migliaia di famiglie di tutti
i paesi del comprensorio". Una intera giornata in viaggio sugli argini dei fiumi per acquisire conoscenze
e dati da presentare al prefetto di Agrigento Nicola Diomede nell' incontro provinciale che si dovrebbe
svolgere tra lunedì pomeriggio o martedì mattina, alla presenza di sindaci e parlamentari.
Anche il sindaco di Villafranca Sicula Mimmo Balsamo nella giornata di ieri ha preferito rimanere sul suo
territorio perché con stivali, guanti e pala ha seguito i lavori in città e sulle strade esterne. "Ho seguito di
persona la pulizia e la rimozione dei detriti in paese ­ ha detto ­ poi con gli operatori della Protezione
Civile e con alcuni volontari sono state liberate le strade esterne, a cominciare da quella che porta al
ponte Cifota e quindi a Caltabellotta, Ribera e Sciacca".
Il primo cittadino di Ribera Carmelo Pace, alla fine dell' incontro con Crocetta, ha detto: "I danni all'
agricoltura sono i maggiori ed incalcolabili.
Per fortuna non è stato registro alcun danno alle persone. Chiederemo lo stato di grave emergenza per
strade, trazzere, abitazioni, agricoltura non solo per Ribera, ma anche per le località di Seccagrande e
di Borgo Bonsignore. La viabilità, il cui stato era già grave, è diventata inesistente. La pioggia, caduta
con circa il 40 per cento di quanta ne viene giù in un anno, ha danneggiato la produzione di arance e le
piante. Bisogna fare le segnalazioni al Comune per i beni cittadini e alla condotta agraria per terreni e
colture.
Comunque, non abbiamo ricevuto alcuna segnalazione di un possibile codice rosso. Di mia iniziativa ho
chiuso le scuole". Per fortuna, è stato riaperto il ponte sullla SS 115. Si circola con i veicoli a senso
unico alternato, dettato dal semaforo, a scopo precauzionale, datala furia delle acque. E' stata riparata
in 12 ore la strada di collegamento, sulla SS 386, tra Ribera e la strada statale 115 diretta a Sciacca.
Urge invece intervenire subito sulla SS 386 nel tratto tra Calamonaci e Burgio dove gli smottamenti si
contano a dozzine e la viabilità è pericolosa.
E' ancor chiusa la strada provinciale di Magone, Ribera ­SS 115.
ENZO MINIO parla di alcune centinaia di migliaia di euro di danni. Ha chiuso i battenti una storica
pescheria che sorge tra il torrente Cansalamone e il quartiere Stazzone. La proprietaria, Ezia Certa,
sottolinea come da quattro anni, dal giorno in cui furono fatti dei lavori in prossimità dei sottopassaggi,
denuncia la creazione di un dislivello che metteva in pericolo la sua azienda: "Da quel giorno ogni
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La Sicilia (ed. Agrigento)
Porti
inverno sono costretta a buttare acqua fuori dal negozio ogni volta che piove ­ dice ­ la violenza dell'
ultima pioggia ci ha messo in ginocchio". Numerosi, nelle ultime ore, gli interventi di rappresentanti
istituzionali e politici: ""Se si utilizzassero gli uomini e mezzi già pagati dalla Regione Siciliana per fare
la prevenzione dei dissesti idrogeologici e la pulizia dei canali ­ dice Matteo Mangiacavallo del M5S ­
forse si sarebbero potuti ridurre". L' esponente politico grillino ha chiesto al governo regionale i
necessari stanziamenti per tutte le popolazioni colpite dal maltempo di questi giorni. Lo stesso hanno
fatto con i loro interventi i parlamentari nazionale Giuseppe Marinello, Maria Iacono e Tonino Moscatt. L'
ex sindaco Mario Turturici chiede l' istituzione di un tavolo tecnico urgente e invita il sindaco Di Paola a
relazionare sulla situazione è sulle iniziative assunte e da assumere nel corso della prossima seduta del
consiglio comunale, fissata per mercoledì prossimo. Atto d' accusa alla politica ambientale degli ultimi
decenni parte dei gruppi consiliari Pd e Sciacca Democratica: "La devastazione di queste ore ­ scrivono
­ non è solo figlia della distruzione della natura, ma conseguenza di negligenza e incompetenza, sarà
nostra cura accertare colpe e responsabilità e chiederne conto e ragione a chi di competenza".
GIUSEPPE RECCA.
GIUSEPPE RECCA
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Pagina 49
La Sicilia (ed. Agrigento)
Porti
catania .49
PICANELLO Aveva in casa coca e marijuana I
carabinieri del Nucleo investigativo del
comando provinciale hanno arrestato, nella
flagranza del reato di detenzione ai fini di
spaccio di sostanze stupefacenti, il 28enne
Giuseppe Lo Faro (nella foto). Nella sua
abitazione, a Picanello, i militari hanno
rinvenuto 16 involucri in cellophane
termosaldati di cocaina nonché una busta di
plastica contenente 30 grammi di marijuana in
fase di confezionamento.
LO SBARCO DI GIOVEDÌ Individuati due
presunti scafisti Poliziotti e finanzieri hanno
posto in stato di fermo di indiziato di delitto
due soggetti gravemente indiziati del reato di
favoreggiamento dell' immigrazione
clandestina in relazione allo sbarco di 643
migranti partiti dalle coste libiche e sbarcati al
Porto, dalla nave "Acquarius" di medici senza
frontiere che li aveva intercettati e soccorsi,
giovedì mattina.
Si tratta di un guineano di 34 anni (che
conduceva un gommone con a bordo 182
migranti e 7 vittime) e un ghanese di 19 suo
assistente (era dotato di satellitare).
I due sono stati rinchiusi nel carcere di piazza
Lanza.
SAN CRISTOFORO Evade dagli arresti domiciliari I carabinieri del Nucleo radiomobile del comando
provinciale hanno arrestato, nella flagranza del reato di evasione, il 56enne Gaetano Costanzo (nella
foto).
L' uomo è stato incrociato a spasso nelle strade di San Cristoforo, in evidente violazione dei vincoli cui
era sottoposto.
VIOLAZIONE PRESCRIZIONI/1 Dai domiciliari al carcere I carabinieri della stazione di piazza Dante
hanno arrestato il 49enne Giuseppe D' Emanuele, in esecuzione di un provvedimento restrittivo emesso
dal Tribunale di Catania per violazione delle prescrizioni imposte dalla sorveglianza speciale di
pubblica sicurezza cui era sottoposto.
L' arrestato, assolte le formalità di rito, è stato condotto e rinchiuso nella casa circondariale di piazza
Lanza.
VIOLAZIONE PRESCRIZIONI/2 In manette sorvegliato speciale I carabinieri della stazione di Nesima
hanno arrestato il 50enne Gaetano Zitiello (nella foto) per la violazione delle prescrizioni inerenti la
sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno.
L' uomo, durante la scorsa notte, è stato riconosciuto da una pattuglia dell' Arma mentre procedeva
lungo il viale Mario Rapisardi alla guida di un motociclo di media cilindrata, ma senza la patente di
guida che gli era stata logicamente revocata all' atto dell' irrogazione della misura preventiva.
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Pagina 49
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La Sicilia (ed. Agrigento)
Porti
L' arrestato, in attesa del rito per direttissima, è stato trattenuto in camera sicurezza.
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27 novembre 2016
Pagina 48
La Sicilia (ed. Enna)
Porti
in breve
PICANELLO Aveva in casa coca e marijuana I
carabinieri del Nucleo investigativo del
comando provinciale hanno arrestato, nella
flagranza del reato di detenzione ai fini di
spaccio di sostanze stupefacenti, il 28enne
Giuseppe Lo Faro (nella foto). Nella sua
abitazione, a Picanello, i militari hanno
rinvenuto 16 involucri in cellophane
termosaldati di cocaina nonché una busta di
plastica contenente 30 grammi di marijuana in
fase di confezionamento.
LO SBARCO DI GIOVEDÌ Individuati due
presunti scafisti Poliziotti e finanzieri hanno
posto in stato di fermo di indiziato di delitto
due soggetti gravemente indiziati del reato di
favoreggiamento dell' immigrazione
clandestina in relazione allo sbarco di 643
migranti partiti dalle coste libiche e sbarcati al
Porto, dalla nave "Acquarius" di medici senza
frontiere che li aveva intercettati e soccorsi,
giovedì mattina.
Si tratta di un guineano di 34 anni (che
conduceva un gommone con a bordo 182
migranti e 7 vittime) e un ghanese di 19 suo
assistente (era dotato di satellitare).
I due sono stati rinchiusi nel carcere di piazza
Lanza.
SAN CRISTOFORO Evade dagli arresti domiciliari I carabinieri del Nucleo radiomobile del comando
provinciale hanno arrestato, nella flagranza del reato di evasione, il 56enne Gaetano Costanzo (nella
foto).
L' uomo è stato incrociato a spasso nelle strade di San Cristoforo, in evidente violazione dei vincoli cui
era sottoposto.
VIOLAZIONE PRESCRIZIONI/1 Dai domiciliari al carcere I carabinieri della stazione di piazza Dante
hanno arrestato il 49enne Giuseppe D' Emanuele, in esecuzione di un provvedimento restrittivo emesso
dal Tribunale di Catania per violazione delle prescrizioni imposte dalla sorveglianza speciale di
pubblica sicurezza cui era sottoposto.
L' arrestato, assolte le formalità di rito, è stato condotto e rinchiuso nella casa circondariale di piazza
Lanza.
VIOLAZIONE PRESCRIZIONI/2 In manette sorvegliato speciale I carabinieri della stazione di Nesima
hanno arrestato il 50enne Gaetano Zitiello (nella foto) per la violazione delle prescrizioni inerenti la
sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno.
L' uomo, durante la scorsa notte, è stato riconosciuto da una pattuglia dell' Arma mentre procedeva
lungo il viale Mario Rapisardi alla guida di un motociclo di media cilindrata, ma senza la patente di
guida che gli era stata logicamente revocata all' atto dell' irrogazione della misura preventiva.
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27 novembre 2016
Pagina 48
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La Sicilia (ed. Enna)
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L' arrestato, in attesa del rito per direttissima, è stato trattenuto in camera sicurezza.
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27 novembre 2016
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La Sicilia (ed. Siracusa)
Porti
LO SBARCO DI GIOVEDÌ SCORSO AD AUGUSTA
Migranti, fermati 6 scafisti e 2 organizzatori dei
viaggi
AUGUSTA. Non solo agli scafisti, ma anche
agli organizzatori dei viaggi clandestini dei
migranti è riuscito a risalire il Gruppo
interforze per il contrasto dell' immigrazione
clandestina.
Sono stati fermati e condotti nella casa
circondariale di Cavadonna 6 scafisti e 2
organizzatori, identificati tra i 778 profughi
sbarcati lo scorso giovedì.
Sono stati individuati dal Gicic, diretto dal
sostituto commissario, Carlo Parini che, dopo
aver ascoltato per diverse ore le testimonianze
dei migranti ha scovato i conduttori delle
imbarcazioni nonché, questa volta, anche i
responsabili del favoreggiamento dell'
immigrazione clandestina.
Si tratta di 2 uomini originari della Guinea,
mentre gli scafisti sono senegalesi e gambiani.
Per affrontare il viaggio della speranza i
clandestini sono stati costretti a pagare dai
1.500 ai 3.500 dinari libici. I profughi, tra i quali
315 magrebini, 40 libici, 2 tunisini e 1 algerino,
sono partiti martedì da Sabrata e sono stati
recuperati durante 4 distinti eventi alargo delle
coste libiche I migranti viaggiavano su una
barca e 3 gommoni. I 7 cadaveri, arrivati ad
Augusta giovedì insieme con i 778 migranti
sono stati trasbordati nella Diciotti dalla nave Aquarius, che sempre il 24 ha sbarcato nel porto d i
Catania i compagni di viaggio di 7 donne.
AGNESE SILIATO.
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27 novembre 2016
Pagina 41
La Sicilia (ed. Siracusa)
Porti
MELILLI. Continua il flusso di camion che trasportano nella discarica Cisma le scorie
provenienti da Taranto. Smaltimento non più occasionale
Polverino Ilva, l' allarme dei residenti
«Alle autorità chiediamo più lungimiranza nella concessione delle autorizzazioni»
MELILLI. «Il rischio è che la nostra zona possa
diventare il cimitero dei rifiuti prodotti in
qualsiasi zona d' Italia, ma anche provenienti
dall' Europa».
Così Salvo Midolo, consigliere comunale del
Pd, già assessore all' Ambiente, commenta l'
ennesimo carico di 1.500 tonnellate di
polverino d' alto forno, proveniente dall' Ilva di
Taranto e che è stato smaltito nella discarica
Cisma. A rilevare che il flusso di camion, (in
questa occasione al porto di Catania ne sono
sbarcati circa 50), che trasportano il rifiuto
prodotto dall' Ilva, non si arresta è Enzo Parisi,
del dipartimento Industria di Legambiente.
«La discarica Cisma ­ dice Parisi ­ dopo aver
accolto in questi ultimi mesi, grazie alle
ordinanze del presidente Crocetta, i rifiuti
urbani di decine di comuni siciliani, ha ripreso
a ricevere e a smaltire il polverino d' altoforno
dell' Ilva. Mentre era stato assicurato che lo
smaltimento di tale rifiuto nella discarica
Cisma era del tutto provvisorio».
Anche le associazioni ambientaliste
siracusane protestano per il nuovo carico di
polverino, smaltito nel territorio di Melilli. Gli
ambientalisti parlano di «nuovo carico di
veleni» e tornano a chiedere al ministro dell'
Ambiente, Galletti una politica diversa nella gestione del polverino d' altoforno e «il blocco immediato
dell' importazione in Sicilia degli scarti industriali dell' Ilva, nell' attesa di ridiscutere e ricercare modalità
più sostenibili e, soprattutto, più trasparenti».
Anche se il ministro dell' Ambiente ha assicurato che si tratta di un rifiuto «non pericoloso», l' arrivo di
polverino dall' Ilva di Taranto sta suscitando tanta preoccupazione tra i residenti del territorio. Infatti, non
è il primo caso in cui si utilizza la provincia come discarica e, in particolar modo, il triangolo della morte,
Melilli Priolo Augusta.
«L' occasionalità ­ dice Mido lo ­ con cui fu motivato lo smaltimento di polverino, ad aprile 2015, oggi si
ripete e probabilmente sta diventando una realtà consolidata. Dovremmo tutti lanciare un grido di
allarme e di protesta. Abbiamo capito che nessuno vuole tutelare i residenti del territorio sulle possibilità
che la nostra terra diventi una discarica dei rifiuti provenienti dall' acciaieria dell' Ilva di Taranto. Per
questo si devono invitare le autorità competenti a livello regionale e nazionale a maggiore cautela e
lungimiranza nel concedere autorizzazioni di conferimento di rifiuti provenienti da altre realtà».
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27 novembre 2016
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La Sicilia (ed. Siracusa)
Porti
PAOLO MANGIAFICO IL POLVERINO D' ALTOFORNO. E' una miscela costituita per la maggior parte
da particelle fini di coke, ossidi di ferro, acqua. Secondo gli ambientalisti è uno scarto di lavorazione
pericoloso. Non secondo il ministro dell' Ambiente, Gian Luca Galletti. Il problema del trasferimento di
migliaia di tonnellate di polverino dell' Ilva in Sicilia era già stato sollevato ad aprile. In quell' occasione,
il ministro, rispondendo a un' interrogazione parlamentare, specificò che i rifiuti in questione sono stati
classificati e caratterizzati dal produttore come rifiuti non pericolosi, prodotti dal trattamento dei fumi. A
oggi continuava ­ non risulta alcuna segnalazione di autorità di controllo locali, provincia e Arpa. Inoltre
la discarica in cui i rifiuti sono stati conferiti è esterna al perimetro del Sin (Sito interesse nazionale)
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26 novembre 2016
La Sicilia Web
Porti
Catania
Fermati due presunti scafisti per lo sbarco di due giorni fa
CATANIA ­ La Polizia di Stato e la Guardia di
Finanza di Catania, hanno fermato per
favoreggiamento dell' immigrazione
clandestina Mohamed Cisse, guineano, e il
ghanese Francis Bedu, due presunti scafisti
che conducevano un natante con 182 migranti
partiti dalle coste libiche, soccorsi in mare e
giunti al porto di Catania due giorni fa a bordo
della nave Aquarius.
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27 novembre 2016
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L'Osservatore Romano
Porti
Gravi incidenti a Lesbo
Campi profughi al collasso
Bruxelles, 26. Incidenti ed esasperazione nel
campo profughi di Moria sull' isola greca di
Lesbo. Dopo lo scoppio di una bombola a gas
che ha ucciso una donna e il suo bambino, l'
accampamento è stato dato alle fiamme per
protesta. Tensione alta anche nel campo di
Harmanli in Bulgaria. Intanto, proseguono gli
sbarchi e gli arresti di scafisti sulle coste
italiane. Ma anche la conta dei morti in mare:
sette le salme di donne riportate a riva.
Nell' accampamento di rifugiati a Lesbo l'
esplosione è avvenuta mentre la donna,
rimasta uccisa col figlio, stava cucinando. Altri
tre bambini, che si trovavano nella tenda
andata a fuoco, sono rimasti gravemente feriti.
Sembra che, in un gesto di rabbia, i migranti,
esasperati dalle condizioni di vita del campo,
abbiano scatenato l' altro incendio.
Nel campo, che a febbraio era stato teatro di
uno scontro tra migranti e polizia, si trovano
5000 ospiti a fronte di una capienza di 3500.
In Bulgaria, invece, dopo alcuni disordini
scoppiati nel campo profughi di Harmanli, nel
sud del paese, le autorità hanno disposto che
nel centro rimarranno soltanto i circa 1000
profughi dalla Siria. Gli altri 2000 migranti,
prevalentemente afghani, iracheni e
pachistani, saranno trasferiti in strutture lungo
il confine con la Turchia e poi estradati verso i loro paesi.
Intanto sulle coste italiane non si fermano gli arrivi di migranti provenienti dalla Libia o dalla Turchia. E
mentre si moltiplicano gli arresti, cresce purtroppo il numero delle persone che perdono la vita in mare.
A Siracusa sono stati fermati otto scafisti che si nascondevano tra i 771 migranti sbarcati due giorni fa al
porto di Augusta, in Sicilia. Mentre le sette salme che erano a bordo sono state trasferite a Catania. I
migranti si trovavano su quattro gommoni e un barcone nel canale di Sicilia. Tra gli otto fermati, sei
sono ritenuti scafisti e due gli organizzatori del viaggio. Si tratta di un senegalese, due gambiani, un
tunisino e tre cittadini della Guinea. Secondo le testimonianze raccolte, il viaggio, costato circa 2000
euro, è iniziato martedì scorso con partenza dal porto di Sabrata in Libia.
Ed è atteso invece domani a Pozzallo, sempre in Sicilia, l' arrivo dell' imbarcazione di Medici senza
frontiere con a bordo 145 persone: 102 uomini, 16 donne, di cui tre in stato di gravidanza, e 27 minori
non accompagnati, uno di loro in tenerissima età. Sembra provengano da Gambia, Senegal, Sierra
Leone, Nigeria, Mali, Libia e Congo.
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26 novembre 2016
MeridioNews
Porti
Il polverino dell' Ilva è arrivato nella discarica di
MelilliDa Priolo a Siracusa, pioggia di soldi e poche
bonifiche
Cronaca ­ Mercoledì notte cinque camion sono sbarcati a Catania per poi raggiungere la
meta finale. Non si fermano i trasferimenti nonostante l' appello degli ambientalisti.
Intanto sui 200 milioni di euro annunciati dal ministro Galletti sindaci e associazioni
chiedono chiarezza. Affinché la lunga storia fatta di soli annunci non si ripeta
Il polverino dell' Ilva di Taranto è arrivato
mercoledì notte, intorno alle 23, a Catania . Lo
scarto industriale che ha fatto scattare la
denuncia degli ambientalisti siracusani , come
raccontato su I Siciliani Giovani , è sbarcato
con la nave Eurocargo Livorno della Grimaldi
Line . Per poi essere trasferito, a bordo di
cinque automezzi dell' azienda pugliese
Setras , alla sua destinazione finale: la
discarica Cisma Ambiente in territorio di
Melilli. I trasferimenti dunque vanno avanti
nonostante l' appello delle associazione
ambientalisti di fermarli. Nelle scorse
settimane il ministro dell' Ambiente Gian Luca
Galletti ha provato a tranquillizzare parlando di
«situazione provvisoria» e dell' impegno del
governo nazionale per l' inquinamento dell'
area. «Noi stiamo lavorando molto su Siracusa
­ ha detto in particolare ­, ricordo che ad
agosto di quest' anno abbiamo stanziato altri
200 milioni di euro sul Sito di interesse
nazionale, proprio per arrivare alla bonifica del
sito».Il Sito d' interesse nazionale di Priolo ,
istituito nel 1998 e perimetrato due volte dal
ministero dell' Ambiente nel 2000 e nel 2006,
comprende parte del territorio di Melilli, di
Augusta e di Siracusa . Si sviluppa su una
superficie di circa 5.815 ettari a terra e quasi il
doppio a mare . Un' enorme area dichiarata, sin dal 1990, ad elevato rischio ambientale. E su cui negli
anni sarebbero dovuti piovere vagonate di soldi. Almeno sulla carta. «I 200 milioni di cui ha parlato il
ministro Galletti l' altro giorno? Hanno lo stesso sapore della presa per i fondelli che abbiamo già subìto
», accusa il portavoce di Legambiente Enzo Parisi , lo stesso che ha denunciato il trasferimento del
polverino. Di questi soldi non c' è traccia. E non sarebbe la prima volta.«Nel 1994 ­ racconta ­ fu stilato e
successivamente approvato un piano di risanamento e vennero stanziati circa quattromila miliardi di lire
. Venne utilizzata soltanto una minima parte di quella cifra, per fare opere che non hanno comunque
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26 novembre 2016
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MeridioNews
Porti
risolto le questioni ambientali. Il piano di risanamento coi suoi soldi è scomparso e non viene nemmeno
preso in considerazione come strumento per risanare questa zona». Nel 2004 ­ secondo quanto riporta
il dossier di Legambiente del 2014 sulle bonifiche dei siti inquinati ­ è stato siglato l' accordo di
programma quadro per il risanamento delle aree contaminate nel sito di Priolo. Un anno dopo si è giunti
alla sottoscrizione del primo atto integrativo. «Sono stati stanziati in totale 64 milioni di euro di cui quasi
il 90 per cento risultano ad oggi erogati : questi soldi sono serviti in particolare per i piani di
caratterizzazione della rada di Augusta, la bonifica dei capannoni ex Eternit, della penisola Magnisi nel
golfo di Augusta e dei porti grande e piccolo di Siracusa. Quegli interventi previsti dall' Accordo di
programma risultano quindi in fase di avanzamento». In particolare per l' ex fabbrica Eternit , il rapporto
Legambiente sottolinea che «sono stati messi in sicurezza i capannoni, ma non è stata ancora fatta la
bonifica definitiva». E ancora, proseguendo con le bonifiche incompiute, « la rimozione delle ceneri di
pirite dalla penisola di Magnisi non è stata fatta poiché la ditta vincitrice dell' appalto ha sospeso i lavori
a causa della nuova classificazione del rifiuto». L' area di Magnisi, così come uno dei campi sportivi di
Priolo e quello di Augusta (tutti realizzati negli anni '60 e '70 con le ceneri di pirite), sono stati
sequestrati dalla magistratura siracusana. Anche perché l' incuria e le condizioni climatiche avevano
strappato i teloni di copertura dai cumuli e le ceneri venivano disperse sui bagnanti. Nel novembre 2008
è stato siglato un ulteriore Accordo di programma quadro che prevedeva in una prima fase la messa in
sicurezza della falda acquifera e la bonifica della rada di Augusta e del Porto piccolo e grande di
Siracusa per un totale di 106 milioni e 800mila euro . E un altro accordo quadro è stata firmato nel 2015
per altri 63 milioni che dovrebbe riprendere proprio quanto non realizzato con gli impegni precedenti.
«Tutte le bonifiche del Sin ­ spiega la sindaca di Augusta, Cettina Dipietro ­ sono state inserite all'
interno di quell' accordo». Ecco perché, l' annuncio di Galletti sui nuovi 200 milioni di euro ha spiazzato
la prima cittadina. «Quando abbiamo appreso di questa ulteriore somma, pensavamo facesse
riferimento alle opere già indicate in questo accordo, invece a quanto pare no. Quali sono questi soldi e
a che cosa dovrebbero servire? ». Tuttavia, nonostante la montagna di soldi, l' Unione europea ha
recentement e sanzionato Augusta per 800mila euro per le mancate bonifiche. « Abbiamo il danno di
non avere i risanamenti e la beffa di doverci pagare le sanzioni ­ attacca la sindaca ­. È ora che chi di
competenza si impegni seriamente ad effettuare le bonifiche. Siamo indicati sito di interesse nazionale
da circa 16 anni e da allora non si è visto niente di concreto».
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26 novembre 2016
Siracusa Oggi
Porti
Melilli. Nuovo carico di polverino in discarica
nottetempo, rabbia degli ambientalisti
Schiumano rabbia le associazioni
ambientaliste siracusane. Non si interrompe il
flusso di polverino dall' Ilva di Taranto alla
discarica Cisma di Melilli. Il nuovo carico del
rifiuto ­ classificato come "non pericoloso" ­ è
arrivato a metà settimana al porto di Catania e
da lì in discarica, trasportato da diversi
camion, cinque per l' esattezza. Gli
ambientalisti parlano di "nuovo carico di
veleni" e tornano a chiedere al ministro Galletti
una politica diversa nella gestione del
polverino d' altoforno e "il blocco immediato
dell' importazione in Sicilia degli scarti
industriali dell' Ilva, nell' attesa di ridiscutere e
ricercare delle modalità più sostenibili e,
soprattutto, più trasparenti per risolvere il
problema del corretto smaltimento di questo
genere di rifiuti". Intanto, nottetempo, continua
il movimento del polverino dal porto di Catania
alla discarica di Melilli. "Come se nulla fosse,
perché di nulla deve restare traccia. Tutto, in
un attimo, sarà seppellito in un enorme buco.
Nella terra e nella carne di un triangolo della
morte, mentre i suoi abitanti dormono",
scrivono gli attivisti di Natura Sicula.
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