Rassegna stampa 01-05-2016

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Rassegna stampa 01-05-2016
COMUNE DI RUSSI
Domenica, 01 maggio 2016
COMUNE DI RUSSI
Domenica, 01 maggio 2016
Prime Pagine
01/05/2016 Prima Pagina
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Corriere di Romagna (ed. Ravenna)
01/05/2016 Prima Pagina
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Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
01/05/2016 Prima Pagina
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La Voce di Romagna
Ambiente
01/05/2016 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 39
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Pedalata lungo il Lamone
Cronaca
01/05/2016 La Voce di Romagna Pagina 27
5
Tragico schianto, muore un uomo di 79 anni
Cultura e Turismo
01/05/2016 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 31
6
Festa del lavoro, la musica sfida il maltempo
01/05/2016 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 9
CLAUDIA LIVERANI
Una lapide per Ilo e Plinio Due protagonisti della storia di Russi
01/05/2016 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 18
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Primo maggio a tutto rock a Russi
30/04/2016 Ravenna24Ore.it
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Russi, il concerto del 1° Maggio si sposta all' Onyx Club
Pubblica Amministrazione
01/05/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 16
ALESSANDRO LONGO
Sanità digitale avanti piano Ecco i nodi da sciogliere
01/05/2016 Italia Oggi Sette Pagina 15
PAGINA A CURA DI ANDREA MASCOLINI
Campo libero alle progettazioni
01/05/2016 Italia Oggi Sette Pagina 18
Troppo rumore? L' ente risponde
01/05/2016 Italia Oggi Sette Pagina 19
Sanità coi conti meno in rosso
DARIO FERRARA
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna)
Prima Pagina
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Prima Pagina
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La Voce di Romagna
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Ambiente
BAG NACAVALLO
Pedalata lungo il Lamone
È ancora possibile iscriversi alla "Pedalêda
cun la magnêda longa", percorso a tappe in
bicicletta lungo il fiume Lamone in programma
domenica 15 maggio fra Russi, Traversara,
Villanova e Santerno. Si potranno gustare le
eccellenze della tavola e visitare luoghi
significativi e nascosti del territorio,
accompagnati da guide locali. Ritrovo e
registrazione dei partecipanti alle 9 a Palazzo
San Giacomo a Russi. La quota di adesione è
di 15 euro comprensiva di prima colazione,
pranzo e visite guidate. Per informazioni:
rivolgersi all' Ecomuseo delle erbe palustri.
tel. 0545 47122.
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La Voce di Romagna
Cronaca
Tragico schianto, muore un uomo di 79 anni
BAGNARA DI ROMAGNA L' automobile è finita ruote all' aria, per l' automobilista non c'
è stato nulla da fare. L' incidente è avvenuto in via Molinello. L' anziano ha perso
conoscenza e sono stati vani i tentativi di rianimarlo da parte degli uomini del 118
Un uomo di 79 anni è morto nel tardo
pomeriggio di ieri a Bagnara di Romagna.
A.M., que ste le iniziali della vittima, ha perso il
controllo dell' auto mentre si trovava sulla via
Molinello, finendo la sua corsa fuori strada. E'
morto sul colpo:gli uomini del 118 intervenuti
con la prima ambulanza hanno constatato il
decesso dell"anziano dopo alcuni tentativi di
rianimazione. Indaga la polizia municipale
della Bassa Romagna.
Il sinistro si è verificato verso le 18 in via
Molinello Ponente, all' altezza del civico 18,
con l' anziano che stava viaggiando al volante
di una Fiat500 in direzione di Barbiano. Per
cause ancora al vaglio della polizia
Municipale, l' uomo ha perso il controllo dell'
utilitaria. L' automobile, secondo la prima
ricostruzione, stava imboccando un ponticello
andando a schian tarsi contro il cancello di un'
abitazione per poi terminare la carambola con
le ruote all' aria. L' auto è rimasta ferma in
verticale, sul muso. Sul posto sono accorsi i
mezzi del 118, ambulanza ed elisoccorso, ma
nonostante i disperati tentativi per rianimarlo il
cuore del 79enne ha smesso di battere e il
medico non ha potuto fare altro che constatare
il decesso. La strada è stata chiusa per
consentire i rilievi di rito e ricostruire la
dinamica del sinistro. E' intervenuta da Lugo anche una squadra dei vigili del fuoco, necessaria data la
posizione in cui si trovava l' automobile. Non ci sono stati altri mezzi coinvolti e non può essere escluso
un malore all' origine dell' accaduto.
E' la seconda persona che muore in pochi giorni sulle strade ravennati. Giovedì a Ravenna, nel
famigerato "incrocio della morte" una donna di 64 anni ha perso la vita mentre l' auto su cui viaggiava,
condotta dal marito, stava imboccando la Ravegnana proveniendo dall' Adriatica. E' stata travolta da un
furgone proveniente dalla direzione opposta. Una settimana di sangue sulle strade della provincia se si
considera anche l' incidente che nella prima mattinata di venerdì ha coinvolto, ferendolo gravemente, l'
ex comandante della polizia municipale di Russi.
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Corriere di Romagna
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Cultura e Turismo
Festa del lavoro, la musica sfida il maltempo
Concerti in programma a Russi, Rimini e Ravenna A Cesena e Novafeltria invece hanno
preferito rinviare
Primo maggio in Romagna, alcuni ci hanno
rinunciato (le previsioni sono così così), altri
sperano. Vediamo l' offerta.
Russi. Giunge alla nona edizione il concerto
d e l 1 ° M a g g i o a Russi organizzato dall'
associazione culturale " La Pallacorda". Si
svolgerà al coperto (dato il rischio temporali)
all' Onyx Club di Godo di Russi, via San Vitale
253, e non più in piazza Farini.
Il concerto inizierà alle ore 14 e sarà a
ingresso gratuito. I due gruppi principali
provengono entrambi dal Regno Unito e sono
Sigue Sigue Sputnik, storica band new wave
londinese, famosa per alcune canzoni di
successo ma anche per la partecipazione a
Festivalbar e Top Of The Pop; e i Tigartailz,
uno dei gruppi di punta della scena glam
metal brittannica. Prima di loro si alterneranno
sul palco diverse interessanti realtà nazionali e
locali: Teodasia, Deathless Legacy, Speed
Stroke, Rising Dark Thrash Metal, Le Croste,
Fall Has Come.
Rimini. Dalle ore 21 in piazzale Fellini l'
allegria di Maurizio Lastrico in "Quello che
parla strano". Ma prima, dalle ore 16, una serie
di concerti live allieteranno il pomeriggio. Si
alternano sul palco i Landlord, Giuseppe
Righini, Nashville & Backbones, Rangzen,
Miami & the Groovers, Filippo Malatesta e Andrea Amati Band. Info www.spiaggiarimini.net.
Cesena. Alla Rocca Malatestiana si sarebbe dovuto iniziare alle ore 15, con l' esibizione sul palco delle
band Exilence, Flysuit, Homini, Hide The False, Resus, Three Times Widow, E­FortyFive e poi in serata
i Rock' n' roll Kamikazes, band santarcangiolese capitanata da Andy MacFarlane. Ma gli organizzatori
hanno preferito posticipare l' evento al 2 giugno, con lo stesso programma. Info: 0547 22409.
Ravenna. Emilia Romagna Concerti organizza alle 16 nell' ospedale di Ra venna nell' ex Aula Magna al
piano terra, un concerto per celebrare la giornata dei lavoratori.
Protagonisti del pomeriggio musicale saranno alcuni dei musicisti della Young Musicians European
Orchestra fondata da Paolo Olmi: il violinista Klest Kripa, il violoncellista Antonio Cortesi(nella foto) e la
clavicembalista Chiara Cattani che eseguiranno brani di Vivaldi, Corelli ed Haendel. Ingresso gratuito.
Roma. Il Mei di Faenza sarà presente oggi al Primo Maggio di Roma come partner per il contest per le
giovani generazioni.
Sul palco si esibiranno i tre finalisti del Contest Primo Maggio Next organizzato grazie alla partnership
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Cultura e Turismo
con il Mei e la Rete del Festival. Il vincitore acclamato domani in diretta su Rai Tre si esibirà al prossimo
#NuovoMei2016 di Faenza dal 23 al 25 settembre, dedicato a Lucio Battisti.
Novafeltria. La Pro Loco di Novafeltria e il gruppo organizzatore del concerto del primo maggio, hanno
preferito annullare l' evento previsto per oggi e rinviarlo a domenica 8 maggio.
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Cultura e Turismo
Una lapide per Ilo e Plinio Due protagonisti della
storia di Russi
Sarà scoperta oggi nel pantheon del cimitero dal sindaco Retini
ILO E PLINIO Gherardini, due protagonisti
della vita politica e sociale a Russi alla fine
dell' Ottocento e nei primi anni del Novecento,
sono ricordati oggi dal sindaco Sergio Retini
con una lapide nel pantheon dei cittadini illustri
del cimitero.
I due, rispettivamente medico e avvocato,
insieme a Giovanni Benedetti e Gugliemo
Strocchi fondarono nel 1891 il Circolo
Socialista di Russi e furono delegati a Genova
al congresso di fondazione del Partito
Socialista Italiano nel 1892.
ILO GHIRARDINI fu nominato medico condotto
del forese e primario dell' ospedale nel 1892.
Un incarico che la giunta fu 'costretta' a furor di
popolo a dare al giovane medico,
professionalmente valido ma poco gradito per
il suo fervente socialismo. Tanto che tre anni
dopo la giunta licenziò il medico nonostante le
accese proteste dei russiani: nove uomini e tre
donne furono arrestati, e giunsero attestati di
stima per la sua competenza da colleghi e
accademici, primo fra tutti Augusto Murri che
scrisse: «Se il Municipio non lo vuole allora
non vuole il Socialista, poiché sarebbe da cretini il supporre che a Russi non siano riusciti a capire che
un uomo come il Gherardini è un medico eccellente».
Ilo Gherardini morirà nel 1904 a Torino dove, malato, due anni prima aveva raggiunto il fratello Plinio.
Quest' ultimo, avvocato sia a Russi che successivamente a Torino, mantenne il suo impegno politico,
tanto che fra gli altri incarichi fu prima consigliere comunale e poi provinciale nel capoluogo piemontese.
Interventista convinto, era stato volontario anche nella guerra Greco­Turca nel 1897 e allo scoppio della
prima Guerra Mondiale si dimise dalle cariche consiliari e dal partito Socialista di cui non condivideva la
posizione di neutralità. Morì a Torino nel 1821, lasciando i suoi beni e quelli del fratello all' asilo Luigi
Carlo Farini di Russi. Dopo la cerimonia al cimitero, nella sede della cooperativa Tino Babini via Babini
30, Maria Giovanni De Pasquale e Girolamo Fabbri presenteranno il volumetto 'Ilo e Plinio Gherardini e
il socialismo a Russi. Una storia dimenticata'. La pubblicazione è curata dalla stessa De Pasquale
insieme a Luciano Gasparini e Renato Ghetti.
Claudia Liverani.
CLAUDIA LIVERANI
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Cultura e Turismo
MUSICA
Primo maggio a tutto rock a Russi
ANCHE RUSSI celebra il Primo maggio con
un concerto spostato all' ex museo di arredo di
Godo per il preannunciato maltempo.
Un concertone per giovani, gratuito, giunto
quest' anno alla nona edizione, organizzato
dall' associazione culturale La Pallacorda con
il patrocinio del Comune di Russi ed in
collaborazione con Secondo Avvento
Produzioni.
Un concerto all' insegna di generi glam, new
wave e metal con le star i Sigue Sigue Sputnik
e i Tigertailz. Storica band new wave
londinese i Sigue Sigue Sputnik, sono gli
interpreti di alcune canzoni di successo come
'Love missile' 'F1­11' e '21st century boy' ma
anche per la partecipazione a Festivalbar e
Top Of The Pop, e la costante presenza nelle
classifiche europee di metà anni '80.
I Tigertailz sono uno dei gruppi di punta della
scena glam metal britannica, loro l' album
'Bezerk', che scalò le classifiche con i singoli
'Love bomb baby' e 'Heaven'. Prima di loro si
alterneranno sul palco band locali e nazionali: i
Teodasia, band Symphonic Rock veneta con
alla voce Giacomo Voli, secondo classificato al talent show 'The voice edizione 2014'; e i Deathless
Legacy, toscani, dediti a sonorità horror rock/metal. E poi ancora le band Speed Stroke, di Imola, i Rain,
storica band hard rock bolognese, i gruppi di Lugo Rising Dark Thrash Metal e Royal Guard Hard Rock,
da Forlì le Croste, i Fall Has Come da Caserta, e da Russi e dintorni, i Drive me Dead.
Inizio alle 14, ingresso libero.
Stand gastronomico dell' associazione Pallacorda.
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30 aprile 2016
Ravenna24Ore.it
Cultura e Turismo
Russi, il concerto del 1° Maggio si sposta all' Onyx
Club
Tra i protagonisti anche la band londinese Sigue Sigue Sputnik
30 aprile 2016 ­ Russi , Cronaca Russi, i l
concerto del 1° Maggio si sposta all' Onyx
Club Tra i protagonisti anche la band
londinese Sigue Sigue Sputnik Giunge alla
nona edizione il concerto del 1° Maggio a
Russi organizzato dall' associazione culturale
"La Pallacorda", con il patrocinio del Comune
d i Russi ed in collaborazione con: "Secondo
Avvento Produzioni". Un "concertone" del 1°
Maggio "diverso" musicalmente parlando
rispetto ad altre piazze, che si svolgerà al
coperto (dato il rischio temporali) presso l'
Onyx Club di Godo d i Russi (Ra), via San
Vitale 253, e non più in Piazza Farini a Russi. Il
concerto inizierà alle ore 14:00 e sarà
ovviamente ad ingresso gratuito. Questa
edizione sarà incentrata maggiormente sui
seguenti generi: Glam, New Wave e Metal. I
due gruppi principali provengono entrambi dal
regno unito e sono: SIGUE SIGUE SPUTNIK,
la storica band new wave londinese, famosa
per alcune canzoni di successo come Love
Missile F1­11 e 21st Century Boy ma anche
per la partecipazione a Festivalbar e Top Of
The Pop e la costante presenza nelle
classifiche europee di metà anni '80.
TIGERTAILZ, uno dei gruppi di punta della
scena Glam Metal brittannica, che ottenne un
notevole successo soprattutto col loro secondo album Bezerk, che scalò la UK Albums Chart con i
singoli Love Bomb Baby e Heaven. Prima di loro si alterneranno sul palco diverse interessanti realtà
nazionali e locali: Teodasia, band Symphonic Rock veneta con alla voce Giacomo Voli, 2° classificato al
talent show The Voice edizione 2014. Deathless Legacy, band toscana molto conosciuta sul territorio
nazionale, dedita a sonorità Horror Rock/Metal. Speed Stroke, Rock 'n' Roll da Imola. Rain, storica band
Hard Rock bolognese. Rising Dark Thrash Metal da Lugo. Drive me Dead Rock 'n' Roll da Russi e
dintorni. Le Croste Glam punk da Forlì. Royal Guard Hard Rock da Lugo. Fall Has Come Alternative
rock da Caserta. Come da tradizione, il concerto sarà interamente gratuito e vedrà la presenza di uno
stand gastronomico dell' associazione ed alcuni stand espositivi. Facebook.
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Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
AGENDA POLITICA MEDICI
Sanità digitale avanti piano Ecco i nodi da sciogliere
Solo il 6% degli italiani prenota online le visite E sono ancora meno coloro che
prenotano accertamenti diagnostici
Ricetta elettronica, prenotazioni e referti
online, fascicolo sanitario elettronico: la
trasformazione della Sanità, che cambia per
avvicinarsi al cittadino, ha fatto breccia nell'
Italia del 2016. Anno di passaggio,
delicatissimo, in cui comincia a vedersi una
svolta nei servizi della Sanità digitale e nel loro
utilizzo, come emergerà il 4 maggio alla
presentazione del nuovo rapporto
"Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità"
del Politecnico di Milano. Ma ad emergere
sono anche i segnali della fatica con cui la
trasformazione si fa strada: il perdurare di
prassi e mentalità analogiche; ritardi e in certi
casi anche dubbi sull' effettiva utilità che
queste novità al momento offrano al cittadino.
Cominciando dalle luci, "nell' ultimo anno l'
elemento di svolta più importante che abbiamo
colto è la crescita notevole dei tassi di utilizzo
dei servizi di sanità digitale in Italia", dice
Mariano Corso, responsabile dell'
Osservatorio.
Il numero di italiani che fanno prenotazioni
online di esami e visite è aumentato dell' 85
per cento tra il 2015 e il 2014. Ora lo fa il 24%
dei cittadini.
Boom anche per i cittadini che accedono online a documenti clinici (referti): più 88 per cento. "E' uno dei
servizi che più dà vantaggi sia agli utenti sia alla pubblica amministrazione, in termini di comodità e
taglio di costi", aggiunge Corso.
Notevole anche la svolta nei pagamenti online di servizi sanitari: ora riguardano il 14 per cento dei
cittadini, con una crescita del 180 per cento sul 2014.
"Quando la PA offre servizi facili da usare e li comunica bene, i cittadini li utilizzano e vi si abituano
pure", dice Corso.
Aumentato moltissimo anche l' uso di canali digitali tra medico e paziente, in particolare di Whatsapp.
Lo fa il 56 per cento dei medici, con una crescita del 33 percento. I dati mostrano sempre un ritardo
rispetto alla media dell' Unione europea (come si legge nell' indice Desi 2015), ma una svolta c' è stata.
Il tutto, "in un periodo di taglio di costi nell' Ict in Sanità", dice Corso. Il punto però è che sono invece
"aumentati gli investimenti sui servizi al cittadino", aggiunge.
Il fenomeno ha messo radici nel 2016, con i nuovi progetti come il Fascicolo sanitario elettronico e la
ricetta dematerializzata. Ma sono questi gli ambiti dove è possibile già misurare i limiti del
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Il Sole 24 Ore
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Pubblica Amministrazione
cambiamento.
Le Regioni che hanno un Fascicolo sanitario attivo­ novità che sulla carta sarebbe dovuta partire già nel
2015 ovunque­ sono sei (Emilia­ Romagna, Lombardia, Toscana, Sardegna, Valle d' Aosta e Provincia
Autonoma di Trento), altre undici lo stanno per lanciare. Assenti, Campania, Calabria e Sicilia, oltre alla
Provincia Autonoma di Bolzano.
Ma anche laddove funziona, il Fse si è attirato critiche di scarsa funzionalità. Secondo Federsanità, il
Fascicolo ancora non riesce a offrire al medico una vista unitaria della storia clinica del paziente (vive
ancora di documenti spezzettati). Il motivo è che l' innovazione poggia ancora su una base di processi
organizzativi vecchio stampo, nelle PA.
La ricetta elettronica, partita a marzo, ora è in tutte le Regioni, ma non è sempre adottata dai medici,
che lamentano difficoltà di utilizzo e costi di adeguamento software e hardware (a volte coperti dalle
Regioni). Dubbio ancora il vantaggio per i cittadini, inoltre, dato che resta in vita un supporto cartaceo
(un promemoria) che il paziente deve portare di persona dal medico alla farmacia. Il vantaggio già
percepibile è che, con l' elettronico, è possibile ottenere i farmaci prescritti anche in regioni diverse dalla
propria.
Insomma, i servizi sanitari digitali stanno attecchendo in Italia, ma soprattutto quelli più innovativi
devono affrontare una partenza faticosa. Nel frattempo, possono sfuggire i vantaggi per il cittadino e per
il sistema, i quali però a tendere dovrebbero apparire evidenti. Non solo in termini di risparmi, ma anche
di cure più efficaci (la ricetta elettronica assicura per esempio una migliore tracciabilità della spesa e un
controllo sull' appropriatezza della prescrizione). Il successo finale è assicurato? No, perché l' Italia
mostra una storica difficoltà a cambiare i processi organizzativi interni all' amministrazione pubblica. La
novità è che il cammino è ormai cominciato e, soprattutto, i cittadini per la prima volta mostrano di
gradire questo cambiamento. E così potranno iniziare a premere sulle PA perché la trasformazione
continui senza freni.
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ALESSANDRO LONGO
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Italia Oggi Sette
Pubblica Amministrazione
Alcune delle novità del nuovo codice appalti, in attesa dei provvedimenti attuativi
Campo libero alle progettazioni
Incarichi più corposi ai progettisti esterni alle p.a.
Più mercato per le progettazioni, con la
soppressione dell' appalto integrato e con l'
abolizione dell' incentivo del 2% per la
progettazione interna alle stazioni appaltanti.
Inoltre è sostituito il progetto preliminare con il
progetto di fattibilità; ci saranno l' apertura sui
concorsi, obbligatori per determinate opere e
quote riservate per i giovani professionisti. E
ancora: possibili affidamenti diretti fino a 40
mila euro; meno tutele sull' importo dei
corrispettivi; al via la progettazione 3D (BIM).
Sono alcune delle novità contenute nel nuovo
codice appalti per i progettisti, in attesa delle
imminenti linee guida Mit­Anac (che
sostituiranno il regolamento del codice d e l
2006) e di altri provvedimenti attuativi.
Per adesso i progettisti dovranno, infatti, are i
conti con le norme del dpr 207/2010 sui livelli
di progettazione (articoli 14­43), e questo
almeno finché non sarà emanato il decreto del
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti,
s e n t i t o i l Consiglio s u p e r i o r e d e i l a v o r i
pubblici, che definirà i contenuti dei tre tipi di
progetto (la novità è la scomparsa del progetto
preliminare sostituito dal progetto di «fattibilità
tecnica ed economica»).
Intanto, però, qualcosa è già cambiato: una
rilevante differenza rispetto al passato è che,
con tutta probabilità, i progettisti esterni alle amministrazioni potranno essere affidatari di incarichi più
«corposi» dal momento che il nuovo codice stabilisce la regola generale in base alla quale i lavori
devono essere affidati sulla base della progettazione esecutiva. A parte nei cosiddetti «settori speciali»
(acqua, energia e trasporti) dove si potrà ancora utilizzare l' appalto integrato (con affidamento dei
lavori sulla base del progetto definitivo), questa procedura non potrà essere più utilizzata negli altri
settori e quindi ai progettisti esterni sarà chiesto più lavoro rispetto al passato. Le uniche eccezioni
espressamente previste sono l' affidamento a contraente generale (sul definitivo), l' affidamento i n
concessione, le procedure di finanza di progetto (sempre sul definitivo), il contratto di disponibilità e, in
generale, gli altri contratti di Ppp (Partenariato pubblico­privato).
A questo va anche aggiunto che le pubbliche amministrazioni non riceveranno più l' incentivo per la
redazione dei progetti e, quindi, presumibilmente affideranno più incarichi all' esterno.
In altre parole la prospettiva per il mondo dell' ingegneria e dell' architettura potrebbe esse quella di una
maggiore quantità di incarichi messi sul mercato.
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Italia Oggi Sette
Pubblica Amministrazione
Qualche novità anche per i concorsi di idee di progettazione: per la progettazione di lavori di particolare
rilevanza sotto il profilo architettonico, ambientale, paesaggistico, agronomico e forestale, storico­
artistico, conservativo, nonché tecnologico, se le stazioni appaltanti non hanno sviluppato la
progettazione all' interno saranno obbligati (oggi è una facoltà) di esperire un concorso di idee o di
progettazione (con tutele per i giovani professionisti e per le piccole e medie imprese).
Al vincitore del concorso potranno essere affidati gli sviluppi del progetto se riuscirà a dimostrare,
anche aggregando altri soggetti, il possesso dei requisiti per redigere il progetto definitivo e/o
esecutivo. Molto importante il favor che il nuovo codice esprime per i giovani professionisti: nei concorsi
di progettazione in due fasi il 30% degli invitati alla seconda fase dovranno essere professionisti abilitati
da meno di cinque anni e a essi dovrà andare almeno il 50% dei rimborsi spese.
Ulteriore novità per i consorzi stabili di società di professionisti e di società di ingegneria: le società che
ne fanno parte non dovranno dimostrare di essere operative da più di cinque anni.
Per le altre tipologie di opere la progettazione potrà essere affidata all' esterno con appalto di servizi
secondo modalità diverse a seconda dell' importo della parcella: fino a 40 mila euro si conferma la
possibilità di affidamento diretto (art. 36, comma 2, lettera a); oltre i 40 mila euro e fino ai 100 mila euro
(art. 157, comma 2) il responsabile del procedimento potrà affidare, nel rispetto dei principi del diritto
dell' Unione europea, con procedura negoziata senza bando di gara e con invito di almeno cinque
operatori economici; oltre i 100 mila euro si ricorrerà alle procedure aperte o ristrette.
Per quel che attiene al valore degli incarichi, si dovranno riscrivere le regole per la stima dei corrispettivi
(l' attuale «detto parametri») che potrà (non sarà un obbligo) essere applicato dalle stazioni appaltanti.
Viene introdotto il BIM (Building Information Modelling, la modellazione 3D per la progettazione) : le
stazioni appaltanti possano richiederlo per le nuove opere nonché per interventi di recupero,
riqualificazione o varianti, e prioritariamente per i lavori complessi.
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PAGINA A CURA DI ANDREA MASCOLINI
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Italia Oggi Sette
Pubblica Amministrazione
Il Tar Sicilia obbliga la società che gestisce la tangenziale a rinforzare le barriere sonore
Troppo rumore? L' ente risponde
Sì al rimborso degli infissi, no al ristoro del danno biologico
La società che gestisce la tangenziale deve
decidersi ad adempiere alla sentenza del
tribunale civile dopo la condanna a ridurre il
rumore delle auto che perseguita il proprietario
della casa vicina. L' azienda che amministra l'
infrastruttura di collegamento deve inoltre
ripagare i doppi infissi che il confinante è stato
costretto a installare per mettersi al riparo del
frastuono del traffico. Ma non è condannata a
risarcire il danno biologico o esistenziale: la
lunga esposizione all' inquinamento acustico,
infatti, non lede di per sé uno dei diritti
fondamentali che legittima il ristoro della
lesione di natura non patrimoniale tutelati dalla
Costituzione. È quanto emerge dalla sentenza
992/16, pubblicata dalla sezione staccata di
Catania del Tar Sicilia.
Onere della prova. Deve provvedere entro sei
m e s i l ' ente che gestisce l' infrastruttura:
altrimenti arriverà un commissario dall' Arpa, l'
Agenzia regionale di protezione ambientale.
Certo per ridurre le emissioni sopra la soglia
di legge serve un progetto adeguato: secondo
la consulenza tecnica svolta in sede civile
bisogna alzare le attuali barriere antirumore e
dotarle di una copertura.
La società rifonde i quasi 11 mila euro pagati
dal proprietario per rifare gli infissi esterni
della casa, che dista soli 30 metri dalla strada.
Non risulta invece sussistente il danno da deprezzamento dell' immobile. Da una parte la diminuzione
del valore dell' immobile costituisce una voce di danno da collegare in modo diretto al fatto illecito e
dunque risulta anteriore al giudicato; dall' altra la sentenza del giudice ordinario di cui chiede l'
esecuzione il proprietario della casa confinante ha già stabilito che la domanda di risarcimento deve
essere bocciata perché rimasta priva di riscontro: non è quindi possibile per i giudici amministrativi
pronunciarsi di nuovo in materia. E la lesione biologica non sussiste senza che sia dimostrato un
pregiudizio alla salute. E la qualità della vita? L' interessato viene meno all' onere di provare la
menomazione patita rispetto a un diritto protetto dalla Carta fondamentale.
Treni notturni, sindaci fuori gioco. Restiamo nel campo delle immissioni sonore nel campo dei trasporti.
Non può essere il sindaco del Comune a mettere la sordina agli annunci dei treni di notte perché i
rumori della stazione danno fastidio ai residenti: nei servizi pubblici essenziali la competenza a
emettere ordinanze contingibili e urgenti contro le emissioni acustiche sopra la soglia consentita è
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competenza esclusiva della presidenza del consiglio dei ministri. E ciò per evitare che si verifichino
difformità nell' azione delle varie amministrazioni.
È quanto emerge dalla sentenza 1920/15, pubblicata dalla terza sezione del Tar Lombardia.
Stazioni rumorose, competenza a Palazzo chigi. Stop al provvedimento dell' amministrazione locale che
ordina alla stazione ferroviaria locale di limitare al massimo le emissioni sonore nella fascia oraria fra le
22 e le 6. Si impone di ridurre le manovre dei treni, i tempi di preaccensione delle motrici e perfino gli
annunci dei convogli in arrivo e in partenza.
Il tutto in base all' articolo articolo 10 comma 5 della legge 447/95 contro l' inquinamento acustico. Il
sindaco del comune non è competente perché nei servizi pubblici essenziali come i trasporti la
normativa radica la competenza di Palazzo Chigi. E non c' è dubbio che il provvedimento del primo
cittadino sia un' invasione di campo nell' attività delle ferrovie perché interviene sulle manovre dei
convogli.
L a comunicazione con l' altoparlante non può essere sostituita da monitor o display perché l'
immediatezza della voce che annuncia «il treno in arrivo sul binario» non può essere ottenuta con
sistemi visivi.
Voli: verifica inquinamento acustico caso per caso. Infine gli aerei: non si possono proibire per decreto i
collegamenti in partenza dallo scalo civile fra le 23 e le 6 senza una verifica dell' inquinamento acustico
caso per caso: ecco allora che il dpr 496/97 deve essere annullato sul punto. È quanto emerge dalla
sentenza 10119/14, pubblicata dalla sezione seconda bis del Tar Lazio: euroincompatibile lo stop ai voli
notturni esteso a realtà territoriali e ambientali non omogenee.
DARIO FERRARA
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1 maggio 2016
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ItaliaOggi Sette anticipa i dati della ricerca che sarà presentata al congresso Aiop Lazio
Sanità coi conti meno in rosso
I primi frutti dei piani di rientro delle regioni con deficit
La notizia positiva è che i piani di rientro messi
in campo dalle regioni con pesanti deficit sul
fronte sanitario stanno funzionando.
Il debito accumulato nel passato richiederà
ancora tempo per essere riassorbito, ma il
percorso avviato è virtuoso. Detto questo,
restano diverse criticità, a cominciare dai limiti
per l' assistenza dei fuori regione a carico di
quelle stesse regioni alle prese con il piano.
Così come pesa l' instabilità politica di alcuni
enti, che non aiuta ad accelerare il piano d i
normalizzazione.
Fattori che, in definitiva, pesano sulla
possibilità di fornire adeguata assistenza ai
cittadini con problemi di salute. Sono questi i
principali risultati che emergono dalla ricerca
che verrà presentata il 6 maggio durante il
congresso Aiop Lazio (Associazione italiana
ospedalità privata), che ItaliaOggi Sette è in
grado di anticipare.
Resta il gap nord­sud.
«Gli sforzi fatti in questi anni sono stati ingenti,
soprattutto se si considera il contesto di crisi
all' interno del quale sono stati prodotti, con un
calo del prodotto interno lordo nell' ordine di
circa il 10% tra il 2008 e il 2014», è la
premessa di Jessica Faroni, presidente di
Aiop Lazio a proposito dello studio. «In questo
contesto si è assistito a una divaricazione crescente, dal 2010 in avanti, tra le somme originariamente
indicate nelle stime e quelle effettivamente spese dal sistema sanitario nazionale. L' ordine di
grandezza è intorno ai 20 miliardi di euro». Detto questo, il primo elemento che emerge è il persistere di
un gap territoriale sull' efficienza dei servizi.
La regione più virtuosa è di gran lunga la Lombardia, che spreca complessivamente solo l' 1,4% della
propria dotazione (26 euro per abitante annui). Largamente al di sopra della media tutte le regioni del
Centro­Sud. Il Lazio spreca oltre 2 miliardi (come la Campania, che registra il dato assoluto peggiore):
si va dal 18,4% del Lazio al 29,6% della Calabria. Alcuni sistemi sanitari virtuosi mostrano margini
rilevanti d' inefficienza (Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia­Romagna), mentre il Piemonte, che
presenta molte criticità nella gestione, ha un margine d' inefficienza complessivo intorno al 5%. «Il
confronto quantitativo mostra quindi ampi margini di recupero nell' efficienza», spiega Faroni. «Si tratta
di un' importante riserva di risorse, che potrà essere liberata, agendo sulla performance dei sistemi
sanitari, per rispondere ai bisogni crescenti della popolazione (invecchiamento) e al progresso
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scientifico che, con le nuove possibilità di cura, incide sui costi (anche se, non sempre, fortunatamente,
nel senso della loro lievitazione)».
Disavanzo in calo.
La ricerca fa un excursus sull' evoluzione di costi e ricavi dei diversi sistemi regionali.
Il quadro che emerge è di una spesa con crescita impetuosa fino al 2006, seguita da un progressivo
riallineamento negli anni a venire.
Anche se questo trend è stato conseguito a furia di tagli sui servizi agli assistiti. «Un maggiore respiro
dei piani di rientro, decennale anziché triennale, come era stato da più parti suggerito, avrebbe
consentito una minore torsione finanziaria e la possibilità di curare anche gli aspetti strutturali, che
restano per grande parte ancora aperti», spiega il report.
«Nei casi più complessi, come quello del Lazio, i benefici delle azioni di risanamento finanziario sul
disavanzo sono stati apprezzati solo dopo un lungo periodo (nel 2010 il disavanzo era ancora sopra il
miliardo di euro)».
Il bilancio dei piani di rientro. Lo sforzo imposto dalle normative più severe sul fronte dei conti ha
dunque prodotto risultati importanti. I piani di rientro, strutturati sulla falsariga dei piani industriali delle
aziende, sono stati basati su rigidi controlli che hanno lasciato poco spazio all' analisi delle ricadute sull'
assistenza ai cittadini. Infatti, la normativa prevede, fin dalla originaria formulazione, il
commissariamento del sistema sanitario, in caso di mancata attuazione del piano. Peraltro, con il
passaggio dal finanziamento delle funzioni fondamentali basato sulla spesa storica a quello calcolato su
fabbisogni e costi standard, vengono introdotti ulteriori automatismi.
Concludendo, il quadro che emerge dall' analisi di Aiop è un progresso sul fronte della sostenibilità dei
conti sanitari, ma a costo di tagli ai servizi.
«Inoltre», aggiunge Faroni, «si è venuta a creare una situazione paradossale, con le regioni alle prese
con i piani di rientro che non hanno potuto accogliere i fuori regione al di là del budget. Con la
conseguenza che le regioni più ricche hanno assorbito risorse da quelle in maggiore difficoltà,
ampliando il gap tra le aree. Una situazione che, stando al dialogo avviato con le istituzioni, potrebbe
essere presto sanata», conclude.
© Riproduzione riservata.
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