Italia Oggi - Comune di Russi
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Italia Oggi - Comune di Russi
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 03 luglio 2015 COMUNE DI RUSSI Venerdì, 03 luglio 2015 Prime Pagine 03/07/2015 Prima Pagina 1 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cronaca 03/07/2015 La Voce di Romagna Pagina 30 2 Rapine in serie all' autogrill, game over per sei Cultura e Turismo 03/07/2015 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 31 4 Smemorantide, la cità ideale dentro quella reale 03/07/2015 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 15 ANCISI ALVARO Russi Rock Beer festival: un successo 'fatto in casa' 03/07/2015 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 22 6 7 A Bagnacavallo torna la 'Cena dei popoli' 03/07/2015 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 26 8 Palazzo San Giacomo apre le porte all' arte 02/07/2015 Ravenna24Ore.it 9 San Pancrazio, "Il paese si ritrova" Pubblica amministrazione 03/07/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 9 Barbara GobbiRoberto Turno Tagli alla Sanità per 2,3 miliardi 03/07/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 18 Gianni Trovati Pa, dirigenti licenziati solo per «bocciatura» 03/07/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 37 Marco MobiliGiovanni Parente Agenzie, ex dirigenti pronti allo stop 03/07/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 38 Mauro Pizzin Pensioni con «quattordicesima» 03/07/2015 Italia Oggi Pagina 25 MARZIA PAOLUCCI Detenuti di pubblica utilità 03/07/2015 Italia Oggi Pagina 27 FABRIZIO G. POGGIANI Immobili p.a., esenzioni ampie 03/07/2015 Italia Oggi Pagina 32 MATTEO BARBERO Milano e Napoli premiate dal Patto orizzontale 03/07/2015 Italia Oggi Pagina 32 SIMONA D' ALESSIO P.a., fuori i dirigenti bocciati 03/07/2015 Italia Oggi Pagina 33 LUIGI OLIVERI Vigili stagionali senza speranze 03/07/2015 Italia Oggi Pagina 34 PAGINA A CURA DI ROBERTO LENZI Fondo Kyoto, al via le domande 03/07/2015 Italia Oggi Pagina 34 03/07/2015 Italia Oggi Pagina 34 03/07/2015 Italia Oggi Pagina 35 20 22 24 26 29 33 Consigli, sedute vincolate 03/07/2015 Italia Oggi Pagina 36 36 Pmi penalizzate dal balzo del valore medio dei lotti DUCCIO CUCCHI* Alberghi, sconti Tarsu aleatori ALESSANDRO MANETTI Misure anticorruzione ad hoc per le società partecipate 03/07/2015 Italia Oggi Pagina 38 18 32 Toscana, un milione per progetti di pubblica utilità 03/07/2015 Italia Oggi Pagina 37 16 31 Molise, 4 milioni per l' efficienza energetica della p.a. 03/07/2015 Italia Oggi Pagina 37 13 28 Agevolazioni in pillole 03/07/2015 Italia Oggi Pagina 34 12 15 Regioni ed enti 03/07/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 39 10 CRISTINA CARPENEDO E FRANCESCO TUCCIO* La riscossione getta la spugna 03/07/2015 Italia Oggi Pagina 43 38 40 42 44 Banca Sistema, battesimo con il botto sport 03/07/2015 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 21 45 Godo attende i Pirati e saluta Yulman Ribeiro In coppa Italia solo... 03/07/2015 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 7 46 A Godo in campo le squadre ragazzi 03/07/2015 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 7 I Cavalieri chiudono la regular season sfidando i cugini' di Rimini SILVESTRI MARIO 47 03/07/2015 La Voce di Romagna Pagina 42 I Pirati vogliono chiudere in bellezza contro il Godo 48 3 luglio 2015 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 3 luglio 2015 Pagina 30 La Voce di Romagna Cronaca IL CASO Da Rimini a Imola passando per Ravenna, Riolo e Savignano: rubavano auto e colpivano perlopiù in A14 Sono giovani stranieri: avevano razziato vetture anche a Forlì e a Russi. Incastrati dai video di sicurezza e Dna. Rapine in serie all' autogrill, game over per sei Non c'era praticamente stazione di servizio dell'A14 che non avesse vissuto attimi di terrore a causa di qualcuno di loro. Ma anche i bar del territorio erano obiettivi buoni. Da Rimini a Imola, passando per Ravenna. In totale sei ragazzi tra i 20 e i 24 anni perlopiù residenti nell'imolese due tunisini, un algerino, un kossovaro, un albanese e un marocchino difeso dall'avvocato Nicola Casadio che ieri pomeriggio in abbreviato sono stati condannati a pene dai tre ai quattro anni e mezzo di carcere. Un modus operandi preciso il loro: rubavano un'auto con la quale arrivare sul posto armati di cutter, coltello o pistola giocattolo e perfino di fucile. Agivano perlopiù in tre con passamontagna. A incastrarli, il dna lasciato su qualche mozzicone di sigaretta, le riprese video dei circuiti di sorveglianza, qualche confessione e alcune chiamate in correità. La cavalcata parte il 13 marzo 2014 a Forlì quando durante una partita di calcetto, in tre rubano quattro borsoni e un'auto. Ma il primo vero colpo è del 18 marzo a Mordano: al bar centrale sono in tre che, a volto coperto e armati di un coltellaccio, rapinano il cellulare del titolare e 1.000 euro d'incasso. Il 26 marzo è la volta del furto d i un'auto a Imola rubata dall'abitazione del suo proprietario. La stessa cosa accade tra l'8 e il 9 aprile sempre a Imola N dal parcheggio di un condominio. Il 16 aprile tocca alla stazione di servizio Sant'Eufemia a Ravenna: sono le 6.20 e i malviventi, sempre tre, armati di pistola ingaggiano pure una colluttazione con un dipendente andandosene poi col suo cellulare e con 50 euro. Dieci minuto dopo sono all'area di servizio di Castel San Pietro: fanno stendere il gestore e se ne vanno con 670 euro circa. Un quarto d'ora dopo sono a San Lazzaro in un bar: pistola alla tempia, e la cassiera consegna loro 500 euro oltre a vari gratta e vinci, a sigarette e alla sua borsa. Il 20 di quello stesso mese la scena si sposta a Parma, area di servizio San Martino Est. Sono sempre in tre: armati di pistola, scappano con un portafogli e l'incasso. Il primo maggio tocca a Rimini, area di servizio Montefeltro Sud. Anche qui con pistola: e si fanno dare 3.000 euro di cassa. Il 5 maggio sono a Savignano sul Rubicone, area Rubicone est: il bottino è di 800 euro. L'8 maggio a Imola spariscono 8 fucili; tre giorni dopo viene rubata un'auto. Le rapine continuano il 12 maggio nel modenese: sempre area di servizio, e questa volta la minaccia arriva da un fucile (bottino da 940 euro). Quattro gironi dopo tocca a un metano di Imola: 500 euro Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 2 3 luglio 2015 Pagina 30 < Segue La Voce di Romagna Cronaca portati via sotto la minaccia di fucile. Il 17 maggio a Riolo Terme viene rapinato un distributore: la notte prima a Russi era stata rubata la Punto usata per il colpo. E sempre in zona il 18 maggio viene rapinata l'area di Sant'Eufemia: tre persone e il fucile. Ma a quel punto i rapinatori hanno ormai le ore contate. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 3 luglio 2015 Pagina 31 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Cultura e Turismo Smemorantide, la cità ideale dentro quella reale Le Belle Bandiere presentano il nuovo progetto di teatro, musica e raccolta di materiale audio e video Un lavoro ideato da Elena Bucci e Marco Sgrosso e realizzato dagli attori della compagnia. RUSSI. Smemorantide de Le Belle Bandiere occupa Palazzo San Giacomo di Russi e apre questa sera le porte al pubblico (ore 19, 21, 22.30) con un nuovo progetto di teatro, musica e raccolta di materiale audio e video, con il sostegno della Regione Emilia Romagna e del Comune di Russi e con la collaborazione della Pro Loco Russi. Smemorantide, è «dedicato alla costruzione di una città ideale dentro i luoghi abbandonati della città reale, disegnata dai corpi e dalle azioni degli artisti», dice Elena Bucci, ideatrice del lavoro, progettato insieme a Marco Sgrosso e realizzato dagli attori della compagnia. L' intuizione drammaturgica è semplice e leggera, quasi uno scherzo: in un' immaginaria regione italiana la sede della Radio Nazionale è diventata uno spazio abbandonato, non produce più letture, radiodrammi, interviste, trasmette solo notiziari, qualche pubblicità, interviste ai politici locali. Un gruppo di attori decide di occuparla per trasmettere senza interruzione letture, testi teatrali e poesie ma anche per raccontare al pubblico segreti e caratteristiche delle arti e dello spettacolo dal vivo. Ci sarà qualcuno in ascolto? Quanto tempo resisteranno? Radiocittàoccupata vede in scena, insieme ad Elena Bucci e Marco Sgrosso, alcuni degli attori che da tempo collaborano con la compagnia come Daniela Alfonso, Maurizio Cardillo, Andrea De Luca, Nicoletta Fabbri, Filippo Pa gotto, Daniela Piccari. Nel periodo di prove, residenza e repliche il pubblico ha un ruolo attivo; può entrare nel processo creativo contribuendo alla raccolta di materiale audio e video e registrando ricordi, racconti e impressioni nella Biblioteca Sonora dei Ricordi allestita da Raffaele Bassetti (che cura tutto il progetto del suono) per creare un immaginario copione che si perde nel tempo e conduce alla riscoperta di luoghi, storie, biografie, relazioni tra diverse generazioni e culture. Preceduto dall' articolato progetto Sonhos dedicato alla commistione dei linguaggi artistici e alla riscoperta della memoria e dei luoghi attraverso il teatro e realizzato sia in Romagna che in molti altri luoghi d' Italia Sme morantide si articolerà nel tempo attraverso prove aperte e riflessioni in forma di spettacolo e cinema che, tra lo scherzo e il documento, indagano il mestiere del teatro e il ruolo dell' arte nelle comunità. La ricerca sarà affiancata da laboratori di teatro, danza, musica, canto, nel tentativo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 4 3 luglio 2015 Pagina 31 < Segue Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Cultura e Turismo di dare spazio alla curiosità intorno alla creazione artistica e di rinnovare la relazione tra opere e pubblico, persone e luoghi, cultura del presente e memoria. «Smemorantide vuole essere un esercizio di democrazia e di scrittura della propria storia, un gioco fatto sul serio per ritrovare l' attenzione verso le ricchezze artistiche, culturali, naturali e umane della nostra terra e del mondo intero» Smemorantide è un progetto di teatro, musica e raccolta di documenti audio e video per la costru (Centorizzonti, Treviso), Delirio a due (Il Grande Fiume Festival, Cremona), Antigone Quartet Concerto (Atti Sonori, Bologna) La pazzia di Isabella (Bacajà Festival Internazionale del Teatro Popolare, Senigallia); partecipano al grande progetto milanese del Decameron di Maurizio Schmidt e realizzeranno il progetto artistico della Notte di San Lorenzo per Il Giardino della Memoria, XXXV Anniversario della Strage di Ustica, Bologna. Stanno definendo inoltre la tournée invernale della nuova produzione La morte e la fanciulla, degli ultimi spettacoli, come Svenimenti (debutto al Teatro Stabile di Torino) e delle riprese, come Non sentire il male Dedicato a Eleonora Duse di Elena Bucci (debutto in ottobre al Festival of Monodrama Performances Solo, Mosca) e La Locandiera di Goldoni, coprodotto da CTB Teatro Stabile di Brescia (debutto in dicembre al National Centre for the Performing Arts, Pechino), Colloqui con la cattiva dea (Teatro di Roma). È in preparazione lo spettacolo La canzone di Giasone e Medea, (anteprima in novembre a Russi, debutto in aprile a Brescia). l Info: 393 9535376 www.lebellebandiere.it. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 3 luglio 2015 Pagina 15 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cultura e Turismo LETTERE E OPINIONI. Russi Rock Beer festival: un successo 'fatto in casa' SI SPENGONO i riflettori sul primo Russi Rock Beer festival.Due serate fantastiche! Da un' idea di un gruppo di ragazzi russiani, genitori di bimbi nati nel 2011, è nato questo evento che, visti i risultati, avrà sicuramente un seguito. Un' iniziativa senza scopo di lucro, con la filosofia di rifornirsi da sole attività di Russi e la finalità di donare parte dell' incasso ad associazioni e strutture operanti in ambito comunale: in particolare alla Pubblica Assistenza, al Nido d' infanzia comunale 'A.P. Babini', alla Casa di riposo 'A. Baccarini', alla Casa famiglia 'Santi Angeli Custodi' e alla Polisportiva 'Bertolt Brecht'. Sono piccoli gesti che rendono una comunità unita, solidale e altruista. I nostri ringraziamenti vanno all' amministrazione comunale, agli sponsor, ai fornitori, ai gruppi musicali che si sono esibiti, agli amici che ci hanno aiutato e in particolar modo ai nonni Mario e Primo (instancabili!). Grazie a tutti quelli che hanno deciso di passare due serate in nostra compagnia sperando si siano divertiti ed abbiano apprezzato il nostro impegno. Buona estate a tutti e... arrivederci al 2° Russi Rock Beer! Andrea Pezzi PIAZZA KENNEDY Ora il traffico è un caos PIAZZA KENNEDY era un punto di riferimento per accedere al centro storico. La scelta di innalzare a due piani il posteggio di via Guidarelli non pareggia certo i posti auto perduti di piazza Kennedy. Martedì mattina, cercando di parcheggiare nell' intero quadrante sud/ovest del centro storico, ho trovato occupati tutti gli spazi : e non solo nel parcheggio di via Guidarelli e ovunque intorno, ma perfino nell' area a fianco dell' ex orto Arcozzi. Alvaro Ancisi Lista per Ravenna. ANCISI ALVARO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 3 luglio 2015 Pagina 22 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cultura e Turismo DOMANI SERA. A Bagnacavallo torna la 'Cena dei popoli' DOMANI, sabato, dalle 19.30 in piazza della Libertà a Bagnacavallo, si svolgerà la 12ª edizione della 'Cena dei Popoli', organizzata dall' associazione Jam Salam col patrocinio del Comune e la collaborazione del Consiglio di Zona, della Pro Loco e di associazioni di volontariato bagnacavallesi. Si potranno gustare piatti romagnoli, rumeni, ucraini, algerini, filippini, polacchi, marocchini, camerunesi, senegalesi, nigeriani e mozambicani, anche con proposte vegetariane. La cena sarà allietata da musica e balli dall' Africa col gruppo Africa Djembe Kaloba. Durante la serata saranno consegnate le certificazioni di competenza e le attestazioni di frequenza agli allievi dei corsi di lingua italiana e cultura civica per stranieri tenuti durante l' anno scolastico 2014 2015 a Bagnacavallo. La Cena dei Popoli è realizzata in collaborazione con associazione All' Abbondanza, Help for Family, coop sociale Il Mulino, Coordinamento per la Pace, Legambiente circolo Cederna, Amici del Mozambico Russi, Amici di Neresheim, Comitato Africa di Alfonsine, Arcobaleno Lugo e Club Cinefotoamatori Bagnacavallo. Il ricavato della Cena dei Popoli andrà a finanziare le attività dell' associazione Jam Salam. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7 3 luglio 2015 Pagina 26 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cultura e Turismo TEATRO A RUSSI LE BELLE BANDIERE PRESENTANO 'RADIOCITTÀOCCUPATA' Palazzo San Giacomo apre le porte all' arte LE BELLE Bandiere questa sera, alle 19, alle 21 e alle 22.30, aprono al pubblico le porte di Palazzo San Giacomo di Russi con un nuovo progetto di teatro, musica e raccolta di materiale audio e video. Titolo del progetto è 'Smemorantide': in un' immaginaria regione italiana la sede della Radio nazionale è diventata uno spazio abbandonato, non produce più letture, radiodrammi, interviste. Trasmette solo notiziari, qualche pubblicità, interviste ai politici locali. Un gruppetto di attori decide di occuparla per trasmettere senza interruzione letture, testi teatrali e poesie, ma anche per raccontare al pubblico segreti e caratteristiche delle arti e dello spettacolo dal vivo. Radiocittàoccupata vede in scena, oltre ad Elena Bucci e Marco Sgrosso, alcuni degli attori che da tempo collaborano con la compagnia, come Daniela Alfonso, Maurizio Cardillo, Andrea De Luca, Nicoletta Fabbri, Filippo Pagotto, Daniela Piccari. Ideazione di Elena Bucci, progettazione di Elena Bucci e Marco Sgrosso, cura di Nicoletta Fabbri. Info e prenotazioni: 3939535376, infolebellebandiere.it, www.lebellebandiere.it. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8 2 luglio 2015 Ravenna24Ore.it Cultura e Turismo San Pancrazio, "Il paese si ritrova" Tre giorni di festa Il Consiglio di p a r t e c i p a z i o n e d i San Pancrazio i n collaborazione con "Eventi paesani di San Pancrazio" organizza per giovedì 2, venerdì 3 e sabato 4 luglio "Il paese si ritrova" , tre giorni di festa presso il parco delle Scuole Elementari di San Pancrazio i n v i a X V I I Novembre. Questo il programma: Giovedì 2 luglio 2015 Ore 19.00 Apertura STAND GASTRONOMICO Ore 19.30 TORNEO DI CALCETTO GIOVANILE Ore 21.30 Esibizione gruppi rock "THE MARVELLOUS" e "HAIR LONG" "SVUOTA TUTTO" mercatino dell' usato per prenotazioni rivolgersi a: [email protected] 339 1844942 Area Giochi per Bambini Mostra d' Artigianato e Hobbistica Mostre Fotografiche Mostra auto, miniatura Ferrari da corsa Ore 23.00 Chiusura serata, BOMBOLONI CALDI Venerdì 3 luglio 2015 Ore 19.00 Apertura STAND GASTRONOMICO Ore 19.30 ESIBIZIONE DI JUDO dell' istruttrice Michela Montanari in collaborazione con la Palestra Fitness Time di Russi Ore 21.30 Spettacolo danzante con "CARA BABY ROCK' N'ROLL" Area Giochi per Bambini Mostra d' Artigianato e Hobbistica Mostre Fotografiche Mostra auto, miniatura Ferrari da corsa Ore 23.00 Chiusura serata, BOMBOLONI CALDI Sabato 4 luglio 2015 Ore 19.00 Apertura STAND GASTRONOMICO Ore 19.30 Esibizione di Pattinaggio artistico in collaborazione con la Società Up e Down di Lugo Ore 21.30 Spettacolo con "GIORGIO E LE MAGHICHE FRUSTE DI ROMAGNA" Area Giochi per Bambini Mostra d' Artigianato e Hobbistica Mostre Fotografiche Mostra auto, miniatura Ferrari da corsa Ore 23.00 Chiusura serata, ESTRAZIONE PREMI A SORPRESA e BOMBOLONI CALDI. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 3 luglio 2015 Pagina 9 Il Sole 24 Ore Pubblica amministrazione Spesa pubblica. L' accordo GovernoRegioni siglato dopo un tavolo durato sei mesi A settembre sotto esame le regole di governance. Tagli alla Sanità per 2,3 miliardi Tra le novità nuovi prezzi di farmaci, beni e servizi e la riduzione dei primari. Nuovi prezzi dei farmaci, tagli all' acquisto di beni e servizi, tetto al 4,4% e pay back per i dispositivi medici. Ma anche stop alle ricette inutili per la specialistica e medici spreconi nel mirino. Ospedaletti addio, riduzione di primariati e ricoveri di lunga degenza sotto scacco. Eccola l' intesa tra Governo e Regioni sulla spesa sanitaria, siglata ieri dopo sei mesi di tira e molla anche per l'"effetto urne" di maggio. Dovrebbe produrre risparmi per 2,35 miliardi già quest' anno, se ce la farà. E replicare nel 2016, anche se si profila l' aumento del Fondo sanitario e la revisione del «Patto salute». I contenuti dell' accordo saranno adesso trasferiti nel decreto legge Enti locali a l l ' esame del Senato. Ma ci sarà una coda: entro fine settembre saranno riviste a un tavolo GovernoRegioniAifa le regole di governance della spesa farmaceutica, inclusi tetti e pay back, che per metà ottobre confluiranno nella manovra 2016. Un tavolo fortemente voluto dalla ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, che già a una manciata di ore dall' Intesa, intervenendo all' assemblea di Farmindustria, aveva posto l' altolà a ulteriori sacrifici in sanità e per la farmaceutica. Tra le Regioni, Lombardia, Liguria e Veneto non hanno partecipato alla Conferenza StatoRegioni, pur dichiarandosi contrari all' intesa, che di fatto per la loro assenza non hanno bloccato. Il tutto, non senza code polemiche e contestazioni. A partire da Assobiomedica, associazione dei produttori di dispositivi medici,che per effetto dei tagli denuncia il rischio di un crollo delle prestazioni e dell' occupazione e «una quantità esorbitante di ricorsi» contro l' accordo. «Va sfruttato il tempo in più per riflettere sui tagli», sostiene invece il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi. Beni e servizi e dispositivi sono intanto i più colpiti, con tagli 2015 per 1,3 miliardi. Per beni e servizi non sanitari (dalle lavanderie ai cibi per le mense, passando per servizi di pulizia o riscaldamento fino alle assicurazioni professionali) scatta la rinegoziazione dei contratti in essere con abbattimento del 5% dei costi. Contratti da rivedere anche per i dispositivi medici, con tetto di spesa al 4,4%: le imprese in aggiunta dovranno ripianare l' extratetto regionale del 40% quest' anno, del 45% nel 2016 e del 50% dal 2017 in poi. Ci sarà poi guerra aperta contro l' inappropriatezza delle prestazioni di specialistica: quelle "inutili" le pagheranno gli assistiti e i medici "spreconi" subiranno una riduzione del trattamento accessorio se Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 10 3 luglio 2015 Pagina 9 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica amministrazione dipendenti del Ssn, e un taglio delle quote variabili e dell' integrativo locale se medici di famiglia. Anche i manager di asl e ospedali risponderanno dei mancati controlli. Altri risparmi arriveranno dai nuovi standard ospedalieri tra taglio dei miniospedali, riduzione dei primariati e della durata della degenza. E anche dalla riduzione delle centrali operative 118. Dalla farmaceutica si attendono complessivamente 500 milioni di minor spesa su base annua. Il punto di partenza è l' individuazione dei prezzi di riferimento con rimborso massimo tra farmaci terapeuticamente assimilabili. Operazione complessa che l' Aifa dovrà concludere entro il prossimo 30 settembre con una rinegoziazione dei prezzi con le singole imprese. Le imprese potranno spalmare la riduzione tra i propri medicinali. Senza accordo le industrie rischiano la retrocessione in classe C dei propri prodotti, ma anche il pay back del risparmio atteso. Ma non solo. Per la farmaceutica si prevede anche la riduzione dei prezzi dei farmaci biotech alla scadenza del brevetto e la revisione dei prezzi per i medicinali sotto procedura di rimborsabilità condizionata (paymentbyresult, riskcostsharing, sucess free). Questa revisione si applicherà quando, dopo almeno due anni di commercializzazione, i benefici risultino inferiori rispetto a quelli previsti dagli accordi. Per la farmaceutica, d' altra parte, saranno decisive le norme che finiranno nella manovra 2016, che interesseranno anche i farmaci innovativi, a partire da quelli per l' epatite C. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Barbara GobbiRoberto Turno Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11 3 luglio 2015 Pagina 18 Il Sole 24 Ore Pubblica amministrazione Delega. Nei concorsi conta anche l' Ateneo. Pa, dirigenti licenziati solo per «bocciatura» ROMA Per i 41.500 dirigenti pubblici arriva la "garanzia" antidecadenza dal ruolo unico prospettato per loro dalla riforma della Pubblica amministrazione. Con un correttivo approvato ieri dalla commissione Affari costituzionali della Camera, infatti, si prevede che il dirigente potrà decadere solo dopo un periodo di disponibilità «successivo a una valutazione negativa», per cui non basterà più solo un lungo parcheggio per mandarlo a casa. Per capire la questione occorre riandare all' architettura della dirigenza disegnata dalla riforma della Pa, e fondata sul «ruolo unico». In realtà i «ruoli unici» sarebbero tre (per Stato, Regioni e d enti locali), e da questi le amministrazioni dovrebbero scegliere i propri dirigenti a cui affidare incarichi di quattro anni, rinnovabili senza concorso per altri due anni. I dirigenti senza incarichi sarebbero collocati «in disponibilità», con attribuzione dello stipendio base e della parte fissa del trattamento accessorio ma, e qui arriva il punto più critico, «dopo un determinato periodo di collocamento in disponibilità» secondo il testo confermato dal Senato arriverebbe la decadenza. Questo aspetto ha scatenato le proteste dei diretti interessati, nel timore che il rischio di disponibilità e soprattutto di decadenza finisse per dipendere dal tasso di fedeltà alle scelte della politica. L' emendamento approvato ieri, che era stato "promesso" dallo stesso ministro della Pa Marianna Madia, prova a evitare questo rischio, stabilendo appunto che la decadenza potrà riguardare solo chi è stato messo in disponibilità dopo una bocciatura sulle proprie performance. Sul rapporto fra politica e dirigenza interviene un altro emendamento approvato ieri a Montecitorio, in cui si prevede che per essere scelti dalle Regioni come direttori generali delle Asl bisognerà esprimere interesse per la posizione specifica in palio. Un terzo emendamento interviene sulla valutazione, e ipotizza che nei concorsi pubblici si possa valutare, accanto al voto minimo di laurea, anche «i fattori inerenti all' istituzione che lo ha assegnato». Il principio è importante, perché le università non sono tutte allo stesso livello e l' ateneo di provenienza è un fattore di valutazione consueto per le assunzioni nel privato, e se attuato rappresenterebbe nei fatti un primo superamento del «valore legale» del titolo di studio. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA. Gianni Trovati Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12 3 luglio 2015 Pagina 37 Il Sole 24 Ore Pubblica amministrazione Fisco e contribuenti. A rischio i rimborsi da split payment e reverse charge Incognite sulla disclosure. Agenzie, ex dirigenti pronti allo stop I funzionari incaricati chiedono una soluzione o rimetteranno le deleghe. ROMA Stavolta la macchina del fisco rischia davvero di incepparsi. Dopo promesse e attese di possibili soluzioni (finora puntualmente rinviate) al ripristino degli incarichi dirigenziali venuti meno con la sentenza 37/2015 della Consulta, gli ex dirigenti decaduti delle Agenzie fiscali sono pronti al passo indietro: rimettere le deleghe che hanno continuato a ricevere da oltre tre mesi e limitarsi solo alla firma degli atti. Tradotto in termini operativi, significa blocco dell' attività strategica dell' amministrazione finanziaria: rimborsi, assistenza ai contribuenti e da ultimo tutta la (complessa) procedura di adesione al rientro dei capitali. A quanto risulta al Sole 24 Ore, a scatenare la reazione degli ex dirigenti, che hanno minacciato di non svolgere più le funzioni che consentono alla macchina fiscale di gurare, sono state le ultime decisioni del Consiglio dei ministri. Con il via libera allo schema di Dlgs attuativo della delega, il Governo si è limitato infatti a gettare le basi per il nuovo concorso (da completare entro la fine del 2016) senza preoccuparsi, a loro avviso, di risolvere con un intervento d' urgenza la gestione della fase transitoria con il superamento delle disfunzioni che si stanno già verificando. In primo luogo per quanto riguarda l' erogazione dei rimborsi Iva. Nelle prossime settimane, infatti, gli uffici potrebbero essere raggiunti dalle istanze per le richieste dovute all' applicazione delle nuove norme sullo split payment con le pubbliche amministrazioni e dell' estensione del reverse charge. La promessa di un canale preferenziale (rimborsi in tre mesi) sottoscritta da Governo e Parlamento nella legge di stabilità corre il pericolo di essere vanificata dallo stallo degli uffici e dalla remissione delle deleghe. «A rischio di paralisi totale», fanno notare alcuni dirigenti decaduti, è la voluntary disclosure da cui peraltro il Governo punta ad assicurarsi un tesoretto da utilizzare per le ultime emergenze e la sterilizzazione di una o più clausole di salvaguardia. Lo stesso discorso vale anche, però, anche per l' ordinaria attività di accertamento che potrebbe essere depotenziata per il venir meno degli «incarichi». Allo studio c' è ancora l' ipotesi di un intervento con la definizione di posizioni organizzative attraverso un emendamento al decreto enti locali ora all' esame del Senato. Una soluzione che, se realizzata, non sarà operativa prima della metà di agosto, a poco più di un mese dalla scadenza per la domanda del rientro dei capitali. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 13 3 luglio 2015 Pagina 37 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica amministrazione © RIPRODUZIONE RISERVATA. Marco MobiliGiovanni Parente Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14 3 luglio 2015 Pagina 38 Il Sole 24 Ore Pubblica amministrazione CASSA DEPOSITI E PRESTITI. Regioni ed enti locali: dai mutui rinegoziati 1,1 miliardi di risparmi Nei primi sei mesi dell' anno Regioni e d enti locali hanno rinegoziato mutui con la Cassa depositi e prestiti per 15,9 miliardi di euro, ottenendo un risparmio sulle rate che da qui al 2018 si dovrebbe attestare a 1,1 miliardi di euro. Lo dice il primo bilancio offerto dalla Cassa sulle revisioni dei contratti, che nel primo semestre 2015 hanno registrato un boom: le amministrazioni territoriali hanno infatti deciso di rivedere il 55% dei prestiti interessati dalla finestra di rinegoziazione, mentre nelle operazioni precedenti il tasso medio di adesione si è attestato intorno al 20 per cento. L' impennata è frutto anche di una doppia mossa normativa. La legge di stabilità 2015 ha consentito di ritoccare anche i mutui già oggetto di precedenti rinegoziazioni e il decreto enti locali, o l t r e a p e r m e t t e r e l ' accesso a queste operazioni anche agli enti in esercizio provvisorio, ha consentito per il 2015 l' utilizzo libero dei risparmi (di solito vanno impiegati per investimenti o per abbattere altro debito). Visto il successo, l' Anci chiede alla Cdp di riattivare un' altra finestra a settembre. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15 3 luglio 2015 Pagina 39 Il Sole 24 Ore Pubblica amministrazione Previdenza. Pagamento «d' ufficio» Pensioni con «quattordicesima» Con la circolare 130/15 di ieri l' Inps ha definito i requisiti per la corresponsione della somma aggiuntiva (cosiddetta "quattordicesima") prevista a favore dei pensionati a basso reddito dall' articolo 5, commi da 1 a 4, del Dl 81/07, convertito con modificazioni nella legge 127/07. La circolare dell' Istituto, la quale non presenta novità di rilievo rispetto a quanto stabilito negli anni scorsi, stabilisce che beneficiari dell' indennità, pagata nel mese di luglio, sono i pensionati con almeno 64 anni d' età in possesso per l' anno in corso di redditi personali non superiori a 9.767,16 euro all' anno, ossia una volta e mezzo l' importo annuo del trattamento minimo. Per quanto concerne il requisito anagrafico, per quest' anno sono dunque interessate tutti le persone nate prima del 1952; più complesso è invece il meccanismo di accertamento reddituale, dal momento che, ai fini dell' attribuzione della quattordicesima, si tiene conto esclusivamente del solo reddito lordo del pensionato, senza cumulo con l' eventuale coniuge, e che inoltre non rilevano per espressa disposizione normativa i redditi derivanti dalla casa di abitazione, gli assegni al nucleo familiare, le indennità di accompagnamento, i redditi derivanti dal percepimento del trattamento di fine rapporto e le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata. La circolare 130/15 sottolinea, inoltre, ai fini del percepimento della quattordicesima non sono da considerare redditi le pensioni di guerra, le indennità per i ciechi parziali e l' indennità di comunicazione per i sordi prelinguali, l' indennizzo in favore di soggetti danneggiati da complicanze irreversibili a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati, i sussidi economici che i Comuni e gli altri enti erogano agli anziani per bisogni strettamente connessi a situazioni contingenti e che non abbiano caratteristiche di continuità, nonché l' importo di 154,94 euro previsto in via permanente dal 2001 per i pensionati con trattamento minimo. La legge prevede un trattamento differenziato del beneficio che si lega ai contributi versati per la pensione: si tratta di 336 euro per coloro che abbiano un' anzianità contributiva fino a 15 anni se ex dipendenti e fino a 18 anno se ex autonomi; di 420 euro per un' anzianità contributiva da 15 a 25 anni se ex dipendenti e da 18 a 28 anni se ex autonomi; di 504 euro per gli ex dipendenti con più di 25 anni di contributi e gli ex autonomi con più di 28. Ai fini del calcolo della fascia di aumenti spettante, nel caso in cui si tratti di una pensione ai superstiti il numero dei contributi accreditati in favore del coniuge va abbattuto del 40 per cento. Nell' ipotesi in cui il reddito personale del pensionato superi la soglia di 9.769,61 euro, ma risulti Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 16 3 luglio 2015 Pagina 39 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica amministrazione inferiore al reddito finale comprensivo degli aumenti, la quattordicesima verrà erogata in misura ridotta per restare nella soglia massima consentita. Parimenti verrà ridotta l' indennità nel caso il pensionato compia i 64 anni nel corso del 2015: in tal caso essa sarà rapportata ai soli mesi successivi alla data del compleanno. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Mauro Pizzin Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 17 3 luglio 2015 Pagina 25 Italia Oggi Pubblica amministrazione In Gazzetta Ufficiale il regolamento della Giustizia attuativo della messa alla prova. Detenuti di pubblica utilità Fino a otto ore giornaliere di lavoro. Anche nei musei. D' ora in avanti sarà più facile per un detenuto fare ricorso ai lavori di pubblica utilità. Il regolamento firmato dal ministro della giustizia Andrea Orlando in attuazione della legge 67/2014 (Deleghe al governo in materia di pene detentive non carcerarie e di riforma del sistema sanzionatorio. Disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibili) è stato pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale n. 151 (decreto 8 giugno 2015, n. 88). Esso (si veda ItaliaOggi Sette del 22 giugno scorso) amplia per il detenuto la possibilità di far ricorso al lavoro di pubblica utilità. Già oggi gli imputati di reati puniti con la sola pena pecuniaria o con una pena detentiva non superiore a 4 anni possono chiedere la sospensione del processo con messa alla prova e conseguente avviamento a l a v o r i d i pubblica u t i l i t à m a c o n q u e s t o regolamento si rafforza questa possibilità offrendo agli uffici giudiziari la possibilità di sfruttare al meglio le finalità deflative dell' istituto. Il come sarà illustrato via via sul sito www.giustizia.it con una descrizione dettagliata punto per punto delle diverse convenzioni in materia di lavori di pubblica utilità che il ministero o i presidenti dei tribunali competenti andranno a stipulare con stato, enti locali e organizzazioni di assistenza sociale, sanitaria e di volontariato. Il regolamento prevede che la prestazione lavorativa non sarà retribuita, verrà svolta in favore della collettività, non sarà inferiore ai dieci giorni né superiore alle otto ore giornaliere e dovrà tener conto delle specifiche professionalità e attitudini lavorative dell' imputato. Il decreto ministeriale elenca inoltre le mansioni a cui i richiedenti potranno essere adibiti: prestazioni sociali e sociosanitarie a favore di tossicodipendenti, alcolisti, disabili, minori, anziani e stranieri, in materia di protezione civile, previsto anche il soccorso alla popolazione in caso di calamità naturali. Per la tutela del patrimonio ambientale e culturale, i detenuti potranno occuparsi della custodia di musei, biblioteche e pinacoteche e per la manutenzione di immobili, servizi pubblici e beni demaniali, l' attività prevista è quella della pulizia e cura di ospedali, case di cura, giardini, ville e parchi. Nessun onere è previsto a carico del ministero della giustizia perché saranno sostenuti dalle amministrazioni, dagli enti locali e dalle organizzazioni presso i quali viene svolta l' attività gratuita in favore della collettività. Le amministrazioni, gli enti e le organizzazioni che prendono in carico il soggetto, devono garantirgli lo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 18 3 luglio 2015 Pagina 25 < Segue Italia Oggi Pubblica amministrazione svolgimento del lavoro programmato mettendo a sua disposizione le strutture necessarie al lavoro, indicando un referente che coordini la prestazione e dia istruzioni in merito. A controllare che tutto proceda secondo i piani, c' è sempre l' Uepe Ufficio di esecuzione penale esterna che fa da cerniera tra il giudice che ha emesso il provvedimento e l' ente ospitante a cominciare dalla facilitazione dei contatti tra enti e organizzazioni in convenzione e uffici giudiziari. Le convenzioni, raggruppate per distretto di Corte d' appello, saranno di volta in volta rese pubbliche attraverso l' inserimento in un' apposita sezione del sito, raggruppate per distretto di Corte d' appello. © Riproduzione riservata. MARZIA PAOLUCCI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 19 3 luglio 2015 Pagina 27 Italia Oggi Pubblica amministrazione Il notariato sui trasferimenti per uso non abitativo. Immobili p.a., esenzioni ampie Per i trasferimenti di immobili pubblici, a uso non prevalentemente abitativo, ripristinata l' esenzione da imposte indirette (registro, ipotecaria e catastale) e da altri tributi e/o diritti. Così il Consiglio nazionale del notariato che, con lo studio n. 462015/T dell' area scientifica, approvato in una seduta dello scorso maggio, è intervenuto sui profili di natura fiscale, relativi ai trasferimenti di immobili pubblici e di edilizia popolare, compresi quelli eseguiti da fondi immobiliari. Per il corretto inquadramento della disciplina, lo studio evidenzia la soppressione delle esenzioni e delle agevolazioni fiscali, a cura dell' art. 10, dlgs 23/2011 e, successivamente, il ripristino di specifiche agevolazioni, con il comma 4ter, dell' art. 20, dl 133/2014 («Decreto sblocca Italia») e i commi 270 e 377, dell' art. 1, legge 190/2014 (Stabilità 2015). Il legislatore ha individuato, innanzitutto, determinate ipotesi relative ai trasferimenti, individuando tra questi le permute, le operazioni di cartolarizzazione degli immobili pubblici, le dismissioni, la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico e alcuni atti, di cui all' art. 32, dpr 601/1973 (trasformazione del diritto di superficie in proprietà e ridistribuzione fondiaria tra colottizzanti). Inoltre, lo studio ritiene che per «immobili pubblici» debbano intendersi, non solo quelli posseduti da soggetti pubblici (Stato o altri enti territoriali), ma anche quelli «in grado di realizzare interessi della collettività o di parte di essa e di attuare finalità metaindividuali», quando siano legati da forme o modalità di «monetizzazione» del patrimonio pubblico. Come detto, le dette operazioni godono della più completa esenzione da imposte e tributi dovute in caso di trasferimento, restando esclusa l' applicazione dell' imposta di registro, bollo, ipotecaria, catastale e di ogni tributo o diritto previsto dalla legislazione vigente; restano esclusi, dal detto regime agevolato, taluni atti relativi a conferimenti e/o trasferimenti di immobili di proprietà dei comuni che, però, possono beneficiare di altre agevolazioni. Inoltre, la norma di ripristino delle agevolazioni sopra indicata (4ter, art. 20, dl 133/2014) impatta su talune fattispecie traslative, cui si rende applicabile il comma 2, dell' art. 32, dpr 601/1973 che prevede l' applicazione dell' imposta di registro in misura fissa e l' esenzione dalle imposte ipotecaria e catastale (Agenzia delle entrate, ris. 17/E/2015). Le operazioni che beneficiano di tali agevolazioni sono quelle relative al trasferimento di aree produttive (Pip) o di aree concesse in diritto di superficie o cedute in proprietà per la costruzione di unità abitative Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 20 3 luglio 2015 Pagina 27 < Segue Italia Oggi Pubblica amministrazione (Peep), la trasformazione del diritto di superficie in proprietà, di cui ai commi 45 e seguenti, legge 448/1998, e gli atti di ridistribuzione fondiaria tra colottizzanti. In particolare, è stato previsto (nuovo comma 140ter, art. 1, legge 296/2006) che ai conferimenti eseguiti dai fondi immobiliari, di cui al dlgs 58/1998, si rendano applicabili le imposte di registro, ipotecaria e catastale in misura fissa e che, in caso di alienazione, nell' ambito di una procedura di cartolarizzazione, valorizzazione o dismissione, da parte di fondi immobiliari si renda applicabile la esclusione dall' applicazione dell' Iva, per assimilazione alle operazioni di conferimento di aziende o di rami di azienda, con applicazione in misura fissa (euro 200) delle imposte di registro, ipotecaria e catastale. © Riproduzione riservata. FABRIZIO G. POGGIANI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 21 3 luglio 2015 Pagina 32 Italia Oggi Pubblica amministrazione Milano e Napoli premiate dal Patto orizzontale Sono Milano e Napoli i maggiori beneficiari del Patto orizzontale nazionale 2015. Per il capoluogo lombardo, è in arrivo un sconto sul Patto di oltre 6,3 milioni, che però dovrà essere ripagato nel biennio successivo con due rate annuali di pari importo. Stesso discorso per l' amministrazione guidata da Luigi De Magistris, che porta a casa un « p r e s t i t o » d a 5 , 2 m i l i o n i . F r a i comuni «generosi», primeggia nettamente Brescia, che (probabilmente grazie ai ricchi dividendi delle sue partecipate) ha ceduto ben 28 milioni, garantendosi un ottimo margine di sicurezza per il futuro. Notevole anche il contributo di enti più piccoli come Prato ( 5 milioni) e Crevalcore (4 milioni). Complessivamente, il mercato degli «spazi finanziari» scambiati dai sindaci vale oltre 43 milioni. I dati sul riparto sono stati diffusi ieri dalla Ragioneria generale dello stato. Ricordiamo che il Patto orizzontale nazionale è stato introdotto dall' art. 4ter del dl 16/2012 e c o n s e n t e a i comuni d i s c a m b i a r s i s p a z i finanziari, compensando gli scostamenti, positivi o negativi, previsti dai singoli enti rispetto al proprio obiettivo. Nel biennio successivo, ai comuni cedenti è garantito il recupero degli spazi finanziari ceduti mediante il riconoscimento di una modifica migliorativa dell' obiettivo commisurata annualmente alla metà del loro valore, mentre agli enti cessionari sono attribuiti saldi obiettivi peggiorati per un importo annuale pari alla metà della quota acquisita. Sempre ieri è stato diffuso anche il decreto del Mef n. 52518 del 26 giugno 2015 concernente la determinazione degli obiettivi programmatici per il periodo 20152018. Il provvedimento (anch' esso consultabile sul sito della Rgs) ha approvato i nuovi prospetti per il calcolo, che dovranno essere trasmessi attraverso l' apposito sistema web entro 45 giorni dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Ricordiamo che la mancata trasmissione costituisce inadempimento al Patto, con conseguente applicazione delle sanzioni previste. Per i comuni, si applica l' art. 1, comma 1, del dl 78/2015, che ha approvato gli obiettivi definiti con l' intesa sancita nella Conferenza statocittà e autonomie locali del 19 febbraio 2015 e indicati nella tabella 1 allegata al decreto. Si tratta di obiettivi «lordi», che devono essere ridotti di un importo pari all' accantonamento, stanziato nel bilancio di previsione di ciascun anno di riferimento, al fondo crediti di dubbia esigibilità. Tale passaggio trova evidenza nella Fase 1 della procedura di compilazione del prospetto sugli obiettivi. Ovviamente, siccome l' importo del fondo crediti di dubbia esigibilità non è fisso, ma può variare nel corso della gestione, i comuni dovranno aggiornare l' obiettivo ogni qual volta procederanno Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 22 3 luglio 2015 Pagina 32 < Segue Italia Oggi Pubblica amministrazione alla variazione del relativo accantonamento rispetto all' importo stanziato nel preventivo L' obiettivo risultante dopo la Fase 1 può essere ulteriormente ridotto per effetto degli spazi finanziari per complessivi 100 milioni di euro messi previsti per ciascuno degli anni 20152018 dall' art. 1, comma 2, del dl 78/2010. Per le province e le città metropolitane, invece, le Fasi 1 e 2 sono regolate dalla legge 190/2014, che individua come base di calcolo la spesa corrente media 20102012, cui deve essere applicato per il 2015 un coefficiente del 17,20% e per gli anni seguenti del 18,03%. L' importo così determinato deve essere ridotto, per ogni anno di riferimento, di un importo pari al taglio dei trasferimenti erariali disposto dall' art. 14, comma 2, del dl 78/2010. In tal caso, non deve essere sottratto il fondo crediti di dubbia esigibilità. Uguali per tutti, invece, le fasi 3 e 4, che riguardano, rispettivamente, la rideterminazione degli obiettivi mediante i cosiddetti Patti di solidarietà (Patto regionale e Patto orizzontale nazionale) e le premialità erogate ai sensi dell' art. 1, comma 122, della legge 220/2010. MATTEO BARBERO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 23 3 luglio 2015 Pagina 32 Italia Oggi Pubblica amministrazione Raffica di emendamenti al ddl Madia. Nelle partecipate premi in base ai risultati. P.a., fuori i dirigenti bocciati Licenziabili solo i manager valutati negativamente. M a n n a i a s u i dirigenti pubblici: s a r a n n o licenziabili, se rimasti senza incarico per un periodo prolungato di tempo, tuttavia per decadere dal ruolo il loro operato dovrà essere stato valutato «negativamente» dall' organismo di appartenenza. Tutt' altra sorte, invece, per gli amministratori delle società partecipate, legati al risultato (positivo, o negativo) dell' azienda, e quindi remunerati con un «compenso economico variabile». Raffica di modifiche, nella giornata di ieri, al disegno di legge del ministro Marianna Madia in materia di riorganizzazione della p.a. (3098), in commissione affari costituzionali alla camera; numerosi gli emendamenti (soprattutto dei democratici) approvati, che hanno corretto gli articoli sulla dirigenza pubblica e sul pubblico impiego, mentre a partire da martedì 7 luglio saranno esaminati, hanno fatto sapere fonti parlamentari, i capitoli sui corpi di polizia e sulla conferenza dei servizi. Ritocco rilevante, imposto dal Pd, pure quello sui requisiti per l' accesso ai concorsi pubblici, laddove non conterà più soltanto il voto di laurea conseguito, bensì anche l' università frequentata dal candidato, in modo che la votazione possa essere così rapportata al «peso» dell' ateneo che l' ha assegnata. E, sempre in tema di selezioni, è passato un «giro di vite» sulla designazione dei direttori generali, amministrativi e sanitari delle strutture sanitarie, riducendo la discrezionalità nelle nomine: le regioni avranno a disposizione una rosa di persone, proposta da una commissione «ad hoc» che, e questa è la novità, non sarà formata semplicemente attingendo dall' elenco nazionale dei dirigenti, ma sarà composta anche da chi, iscritto all' elenco, si è fatto avanti, manifestando interesse per l' avviso pubblico. Come già evidenziato, per i vertici della p.a. conterà molto la reputazione conquistata in servizio, visto che in caso restino privi di funzioni per un determinato lasso temporale, a dar loro la «spinta» verso l' uscita dall' ente sarà proprio una eventuale «bocciatura» per non aver svolto correttamente i propri compiti. Al contrario, è saltato l' obbligo (previsto inizialmente dal ddl governativo) di un esame per i dirigenti che puntano all' assunzione a tempo indeterminato, poiché la I commissione ha acceso il semaforo verde sulla necessità che siano «valutati» dall' amministrazione presso la quale è stato loro attribuito l' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 24 3 luglio 2015 Pagina 32 < Segue Italia Oggi Pubblica amministrazione incarico iniziale, senza perciò superare un apposito concorso; modificata, inoltre, la durata del periodo di prova, che scende da 4 a 3 anni (nei quali i dirigenti avranno obblighi formativi). Quanto, poi, alla figura del segretario comunale, oggetto di un vero e proprio restyling, è stato approvato un testo che conferisce le loro attuali competenze di rogito «ai dirigenti apicali aventi i relativi requisiti»; ne consegue che i futuri dirigenti appartenenti al ruolo unico (che il ddl istituisce) saranno ufficiali roganti, e potranno così redigere documenti in forma pubblica amministrativa, aventi efficacia di atto pubblico, proprio come quelli stipulati da un notaio. Il M5s ha impresso una «virata», ottenendo il via libera ai «premi» agli amministratori delle società partecipate: la remunerazione sarà vincolata alla performance (virtuosa, o meno) delle aziende guidate. E, fra le modifiche varate, quella di Claudio Borghi (Pd), secondo cui per dirigenti e dipendenti dei Comuni con meno di 5.000 abitati potranno essere avviati corsi di formazione sulla «spending review». © Riproduzione riservata. SIMONA D' ALESSIO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 25 3 luglio 2015 Pagina 33 Italia Oggi Pubblica amministrazione Il dl 78/2015 per smaltire i 20 mila esuberi degli enti di area vasta ingessa i comuni. Vigili stagionali senza speranze Priorità alla polizia provinciale. Contratti flessibili ko. Vigili stagionali, pochi gli spazi interpretativi lasciati dall' articolo 3, comma 5, del dl 78/2015 per considerare ancora possibile la loro assunzione. Il decreto enti locali, pensato per risolvere, tra gli altri, posti ai comuni dalla riforma delle province e in particolare dal congelamento delle assunzioni imposto dall' articolo 1, comma 424, della legge 190/2014, nel caso della polizia municipale invece di essere un giovamento si sta rivelando un serio problema, se non un danno. Come è noto, la norma cerca finalmente di incidere sullo stallo delle procedure di mobilità dei circa 20 mila dipendenti provinciali coinvolti dalla riforma, imponendo d' imperio il passaggio dei componenti dei corpi di polizia provinciale verso la polizia comunale. Una scelta forse giustificabile nel tentativo di fornire una prospettiva certa e il più possibile rapida ai dipendenti provinciali, ma assai poco attenta alla loro professionalità ed alle esigenze dei comuni. In ogni caso, la norma è scritta in modo da poter essere interpretata come divieto assoluto di assumere, con qualsiasi tipologia contrattuale e, dunque, comprendendo anche qualsiasi contratto flessibile, non escluso il tempo determinato per esigenze stagionali. Il comma 3 dell' articolo 5 del dl 78/2015 usa, infatti, il verbo «reclutare», a conferma che ai comuni è permesso solo di assumere a tempo indeterminato per mobilità il personale provinciale dei corpi di polizia, senza nessun' altra ulteriore e diversa alternativa. Potrebbe in astratto considerarsi corretto colmare i vuoti d' organico dei comuni, utilizzando i circa 2 mila dipendenti dei corpi di polizia provinciale. Ma i limiti di questa prospettiva sono molti ed evidenti. In primo luogo, l' articolo 5 del dl 78/2015, subordina il transito dei poliziotti provinciali all' adozione delle leggi regionali di riordino delle funzioni provinciali; ma la gran parte delle regioni non vuole saperne di riordinarle. Subordinare, dunque, i trasferimenti dei vigili provinciali alle leggi regionali di riordino significa rinviare a lungo queste mobilità e lasciare ancora una volta i comuni privi di strumenti o a rischio di effettuare assunzioni a rischio di nullità. Al di là dei problemi di coerenza con il processo di riordino, nulla assicura che il flusso della mobilità dei vigili provinciali copra esattamente tutti i fabbisogni di polizia locale di natura stagionale dei comuni Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 26 3 luglio 2015 Pagina 33 < Segue Italia Oggi Pubblica amministrazione turistici. È molto probabile che la gran parte dei vigili provinciali ambirà a trovare ricollocazione nei comuni capoluogo, per altro quelli con spazi finanziari ed organizzativi generalmente più ampi. Pochi si ricollocheranno nei comuni più piccoli nonostante siano proprio i comuni turistici di piccole dimensioni quelli che hanno maggiore necessità di vigili «stagionali». Peraltro, necessità «stagionali» sono per loro natura incompatibili con assunzioni a tempo indeterminato e sono quasi le uniche a poter essere agevolmente motivate, in applicazione dell' articolo 36, comma 2, del dlgs 165/2001. Allo scopo di alleggerire la morsa ai comuni, si potrebbe provare ad interpretare l' articolo 5, comma 3, del dl 78/2015 in modo da coordinarlo con il comma 424 della legge 190/2014, ritenendo esclusa non ogni forma di reclutamento con qualsivoglia tipologia contrattuale, ma solo le ogni tipologia di assunzione a tempo indeterminato, ricordando che il comma 424 citato congela solo le assunzioni a tempo indeterminato, ma non quelle flessibili. Anche perché la mobilità di personale a tempo indeterminato non può che attivarsi per esigenze lavorative durature e non limitate ad un periodo stagionale. Osta a tale interpretazione la circostanza che nel lavoro pubblico di lavoro a tempo indeterminato ne esiste una sola tipologia. Simile lettura della norma, utile sul piano sostanziale, farebbe salve le assunzioni degli stagionali dalla declaratoria di nullità contenuta nell' articolo 1, comma 424, della legge 190/2014, ma non copre del tutto dalle responsabilità anche erariali derivanti dall' illegittimità per violazione di legge eccepibile se dell' articolo 5, comma 3, si intendesse fornire esclusivamente l' interpretazione restrittiva suggerita dal testo (anche se contrastante con la logica e i fini complessivi della riforma delle province). Per rilanciare le assunzioni stagionali dei vigili, meglio un pronunciamento chiaro del Parlamento, anche perché il rischio è che le sezioni regionali della Corte dei conti si prununcino sul tema con ritardo e in modo contraddittorio. LUIGI OLIVERI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 27 3 luglio 2015 Pagina 34 Italia Oggi Pubblica amministrazione Agevolazioni in pillole Mibact, 239 mila euro per ricordare la Prima guerra mondiale. Il ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha stanziato 239.500 euro per l' assegnazione di contributi a progetti e iniziative relative al patrimonio storico della Prima guerra mondiale. Saranno finanziati progetti di censimento, catalogazione, manutenzione, restauro e valorizzazione del patrimonio storico con contributi fino a 50 mila euro. Le domande dovranno essere presentante entro il 15 luglio 2015. Lombardia, in arrivo bandi per 95 milioni di euro. La regione Lombardia lancerà a luglio d u e b a n d i r i v o l t i a g l i enti pubblici p e r sostenere investimenti di riqualificazione energetica degli edifici pubblici e d e g l i i m p i a n t i d i i l l u m i n a z i o n e pubblica. L o stanziamento complessivo di 95 milioni di euro sarà tradotto in contributi a fondo perduto fino al 90% delle spese previste. Piemonte, una legge regionale per i beni invenduti. La regione Piemonte ha approvato la legge regionale 23 giugno 2015 n. 12 «Promozione di interventi di recupero e valorizzazione dei beni invenduti». La legge regionale prevede che gli enti locali, singoli e associati, possano ottenere contributi per progetti di valorizzazione di prodotti agroalimentari, farmaceutici e della ristorazione rimasti invenduti. Entro quattro mesi è prevista l' emanazione del regolamento attuativo che disciplinerà le modalità di accesso ai fondi, previsti in 500 mila euro per l' anno 2015. Sardegna, scadenza al 24 luglio per i fondi destinati ai canoni di locazione. I comuni della regione Sardegna avranno tempo fino al 24 luglio 2015 per comunicare alla regione il fabbisogno accertato in relazione al bando annuale del Fondo nazionale per il sostegno all' accesso alle abitazioni in locazione. Il Fondo nazionale finanzia l' erogazione di contributi alle famiglie in condizioni di disagio economico per la copertura, totale o parziale, delle spese sostenute per i canoni di affitto. I comuni dovranno inviare all' assessorato le schede di rilevazione del fabbisogno accertato, con l' indicazione dei soggetti che hanno diritto al contributo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 28 3 luglio 2015 Pagina 34 Italia Oggi Pubblica amministrazione Il ministero dell' ambiente ha ufficializzato l' apertura dello sportello per gli enti locali. Fondo Kyoto, al via le domande 350 mln per la riqualificazione energetica delle scuole. È partita la caccia ai 350 milioni di euro a d i s p o s i z i o n e d e g l i enti locali p e r l a riqualificazione energetica degli edifici scolastici. Il ministero dell' ambiente e della tutela del territorio e del mare ha ufficializzato l' apertura dello sportello per la presentazione delle domande per la concessione di finanziamenti a tasso agevolato. I soggetti pubblici proprietari di immobili pubblici destinati alla istruzione scolastica, ivi inclusi gli asili nido, e all' istruzione universitaria, nonché di edifici pubblici dell' alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam) possono presentare domanda per la concessione dei finanziamenti a tasso agevolato previsti dal Fondo Kyoto. Lo sportello di presentazione delle domande, operativo ai sensi del decreto interministeriale n. 66 del 14 aprile 2015, rimarrà aperto fino alle ore 17 del 23 settembre 2015. L' ammissione al finanziamento agevolato avverrà comunque fino al raggiungimento del limite massimo delle risorse, in base all' ordine cronologico di presentazione delle istanze. Finanziabili interventi che consentono un risparmio energetico. Il Fondo Kyoto finanzia interventi di incremento dell' efficienza energetica e degli usi finali dell' energia su edifici destinati ad attività scolastica. I progetti dovranno portare ad un miglioramento del parametro dell' efficienza energetica dell' edificio oggetto di intervento di almeno due classi in un periodo massimo di tre anni dalla data di inizio dei lavori di riqualificazione energetica. I progetti dovranno rispettare i requisiti tecnici minimi e i costi unitari massimi previsti dal Conto termico. Qualora reso necessario dalle condizioni degli edifici, i progetti dovranno prevedere l' adeguamento alle norme sulla sicurezza dei luoghi e degli impianti nonché le norme in materia di prevenzione antisismica, nonché assicurare la bonifica o messa in sicurezza delle parti di immobile o sue pertinenze contaminate da amianto. Potranno essere ammessi al finanziamento gli interventi i cui costi sono stati sostenuti in data successiva al 14 maggio 2015 o sono comunque ancora da sostenere. Finanziamenti al tasso dello 0,25%. I finanziamenti agevolati sono strutturati secondo un piano a rate semestrali, costanti, posticipate, con applicazione del tasso fisso dello 0,25%. L' ammortamento dei prestiti decorre dal 1° gennaio dell' anno successivo al perfezionamento del contratto di finanziamento agevolato, ovvero dal 1° luglio dello stesso anno per i contratti conclusi nel primo semestre dell' anno. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 29 3 luglio 2015 Pagina 34 < Segue Italia Oggi Pubblica amministrazione Sono finanziabili fino ad un massimo di 30 mila euro gli interventi che riguardano esclusivamente l' analisi, il monitoraggio, l' audit e la diagnosi energetica, con una durata di finanziamento fino a 10 anni. Gli interventi relativi alla sostituzione dei soli impianti, incluse le opere necessarie alla loro installazione e posa in opera, comprensivi della progettazione e certificazione energetica ex ante ed ex post sono finanziabili fino ad un milione di euro. Gli interventi di riqualificazione energetica dell' edificio inclusi gli impianti e l' involucro comprese le opere necessarie alla installazione e posa in opera, oltre che della progettazione e certificazione energetica ex ante ed ex post sono finanziabili fino a 2 milioni di euro. In questi ultimi due casi la durata del finanziamento arriva fino a 20 anni. Presentazione delle domande via Pec. Le domande di ammissione dovranno essere inviate, a pena di irricevibilità, al ministero dell' ambiente e della tutela del territorio e del mare, direzione per il clima e l' energia, e in copia alla Cassa depositi e prestiti spa, ai seguenti indirizzi di posta elettronica certificata (Pec): [email protected]. it e [email protected]. Per la definizione dell' ordine cronologico di ricezione delle domande farà fede la data e l' orario riportato sulla ricevuta di accettazione del provider di posta elettronica certificata (Pec) del ministero dell' ambiente e della tutela del territorio e del mare. PAGINA A CURA DI ROBERTO LENZI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 30 3 luglio 2015 Pagina 34 Italia Oggi Pubblica amministrazione istanze dal 6 luglio. Molise, 4 milioni per l' efficienza energetica della p.a. La regione Molise ha messo a disposizione 4 milioni di euro grazie ad un avviso del Por 2007/2013 rivolto alle amministrazioni comunali e agli altri enti pubblici regionali per il finanziamento di progetti finalizzati a rendere energeticamente più efficienti gli utilizzi degli e d i f i c i pubblici e l e u t e n z e e n e r g e t i c h e pubbliche. Il bando fornisce sostegno finanziario alla realizzazione di interventi in grado di ridurre i consumi energetici degli enti pubblici, a parità di servizi erogati e con una particolare attenzione ai comuni, nonché di ridurre le esternalità ambientali negative, in linea con gli obiettivi stabiliti nel protocollo di Kyoto e nei documenti di programmazione Europa 2020. Il contributo è destinato esclusivamente alle amministrazioni comunali e agli altri enti pubblici ricadenti nel territorio della regione Molise, che intendono attivare investimenti finalizzati a ridurre i consumi energetici. I soggetti beneficiari dovranno realizzare investimenti finalizzati ad introdurre tecnologie, materiali, tecniche e/o processi in grado di assicurare l' obiettivo della contemporanea riduzione dei costi connessi al consumo di energia e delle esternalità ambientali negative, generate dagli attuali sistemi di gestione e di consumo energetico. Gli interventi proposti sono finanziabili fino al 100% dell' importo complessivo ammissibile alle agevolazioni. Le domande dovranno essere presentate a partire dalle ore 9 del 6 luglio 2015, esclusivamente per via telematica. L' assegnazione dei fondi avviene in base all' ordine cronologico. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 31 3 luglio 2015 Pagina 34 Italia Oggi Pubblica amministrazione la deadline È il 3 agosto. Toscana, un milione per progetti di pubblica utilità La regione Toscana ha pubblicato l' avviso per la presentazione di progetti volti alla realizzazione di opere e servizi di pubblica utilità a valere sul Por Toscana Fse 2014 2020. Lo stanziamento di un milione di euro è destinato a finanziare progetti territoriali di opere e servizi di pubblica utilità rivolti a soggetti disoccupati o inoccupati, che hanno esaurito il periodo di copertura degli ammortizzatori sociali e sono sprovvisti di trattamento pensionistico. Obiettivo del bando è quello di favorire l' occupabilità di soggetti svantaggiati nel mercato del lavoro e di contrastare la disoccupazione di lunga durata attraverso l' attuazione di iniziative finalizzate all' impiego temporaneo e straordinario in lavori di pubblica utilità. L' avviso finanzia interventi di interesse generale rivolti alla collettività, destinati a migliorare i servizi resi ai cittadini ed il f u n z i o n a m e n t o d e l l a pubblica amministrazione. I progetti possono essere presentati da una o più amministrazioni pubbliche, aventi sede o uffici periferici nel territorio della regione Toscana, di cui una in qualità di capofila di progetto, oppure da un partenariato pubblicoprivato, costituito o da costituire a finanziamento approvato. La Regione finanzia una quota fino all' 80% delle spese ammissibili sostenute per la realizzazione di ogni programma di pubblica utilità. I progetti sono finanziabili per un importo non inferiore a 50 mila euro e non superiore a 300 mila euro. Possono essere presentati entro il 3 agosto 2015, tramite consegna a mano o raccomandata a/r. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 32 3 luglio 2015 Pagina 35 Italia Oggi Pubblica amministrazione Il presidente può solo verificare i requisiti formali della richiesta. Consigli, sedute vincolate Insindacabili le ragioni della convocazione. È legittima la richiesta di convocare il consiglio comunale avanzata da un quinto dei consiglieri, considerato che l' ente non è dotato di regolamento sul funzionamento del consiglio comunale? E' necessario sottoporre ad approvazione i verbali delle sedute consiliari precedenti, inserendo tale adempimento nell' ordine del giorno di una seduta successiva? I consiglieri possono chiedere riscontro alle interpellanze da loro proposte? Il regolamento sul funzionamento del consiglio comunale deve essere adottato in virtù dell' esplicito rinvio operato dall' articolo 38, comma 2, del dlgs n. 267/2000, nel quadro dei principi stabiliti dallo statuto, in quanto strumento necessario per il corretto funzionamento di tale organo. L' art. 43, comma 1, del Tuel, tuttavia, riconosce comunque a ciascun consigliere comunale il «diritto di iniziativa» su ogni questione sottoposta alla deliberazione del consiglio, oltre al diritto di chiedere la convocazione del consiglio secondo le modalità dettate dall' art. 39, comma 2, e di presentare interrogazioni e mozioni. La disposizione normativa da ultimo citata, secondo cui il presidente del consiglio comunale è tenuto a riunire il consiglio, in un termine non superiore ai 20 giorni, quando lo richiedano un quinto dei consiglieri o il sindaco, inserendo all' ordine del giorno le questioni richieste, sembra configurare un obbligo del presidente di procedere alla convocazione dell' organo assembleare, come si evince dalla previsione del termine di adempimento (20 giorni) per la trattazione delle questioni richieste. Sebbene la norma non contenga alcun riferimento alla necessaria adozione di determinazioni, da parte del consiglio stesso, tuttavia, le richieste di convocazione non possono essere generiche. In merito il Tar Liguria, sez I, 11/1/1994, n. 1121 ha affermato che l' ordine del giorno deve essere formulato «in maniera chiara ed in termini non ambigui, ma senza che ciò implichi l' esibizione di uno schema di provvedimento o l' impossibilità di apportare variazioni o modifiche dipendenti da valutazioni di merito che il consiglio ha il potere di effettuare». Circa la sindacabilità, da parte del presidente del consiglio (o del sindaco), dei motivi che determinano i consiglieri a chiedere la convocazione straordinaria dell' assemblea, secondo la giurisprudenza consolidata, a questi spetta solo la verifica formale della richiesta (prescritto numero di consiglieri), mentre non può sindacarne l' oggetto, salvo che questo sia illecito, impossibile o per legge Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 33 3 luglio 2015 Pagina 35 < Segue Italia Oggi Pubblica amministrazione manifestamente estraneo alle competenze dell' assemblea. (Tar Piemonte, sez. II, 24 aprile 1996, n. 268). Pertanto le uniche ipotesi per le quali l' organo che presiede il consiglio comunale può omettere la convocazione dell' assemblea sono la carenza del prescritto numero di consiglieri oppure la verificata illiceità, impossibilità o manifesta estraneità dell' oggetto alle competenze del consiglio. Circa la natura degli argomenti per cui è richiesto l' inserimento nell' ordine del giorno da parte dei consiglieri, al fine di verificarne l' eventuale estraneità alle competenze del collegio, occorre aver riguardo non solo agli atti fondamentali espressamente elencati dal comma 2 dell' art. 42 del citato testo unico, ma anche alle funzioni di indirizzo e di controllo politicoammministrativo di cui al comma 1 del medesimo art. 42, con la possibilità che la trattazione, da parte del collegio, non debba necessariamente sfociare nell' adozione di un provvedimento finale. Nel caso di specie, ai consiglieri non è stato consentito di porre all' ordine del giorno la richiesta di «valutazione ed eventuale approvazione progettuale dell' intervento di consolidamento sistemazione del movimento franoso». Interessante alcune aree comunali, in quanto tra le competenze del consiglio «non rientrano la valutazione e l' approvazione di progetti già inseriti in piani triennali». Considerato che il citato art. 42, c. 2 del dlgs n. 267/2000 alla lett. b) affida alla competenza del consiglio comunale, tra l' altro, i «programmi triennali e elenco annuale dei lavori pubblici, piani territoriali ed urbanistici, programmi annuali e pluriennali per la loro attuazione, eventuali deroghe ad essi, pareri da rendere per dette materie», la condizione della partecipazione del Consiglio comunale alla procedura sembra soddisfatta. Tuttavia, poiché i consiglieri richiedenti evidenziano la mancata corrispondenza tra i costi programmati e quelli previsti per la realizzazione dei lavori, è opportuna una riconsiderazione di tale richiesta alla luce della deliberazione n. 28 del 9/5/2006 con cui l' Autorità nazionale anticorruzione ha puntualizzato che «la modifica dei parametri economici del progetto deve costituire oggetto di aggiornamento e riapprovazione degli strumenti di programmazione da parte degli organi competenti, nonché di eventuale ripubblicazione nei casi più rilevanti che determinano una variazione «di carattere sostanziale» della programmazione economica. Inoltre, il Tar Lombardia, sezione di Brescia, con sent. 10/3/2005, n. 150, ha puntualizzato «che le successive fasi progettuali potranno essere avviate solo dopo l' approvazione del programma e della lista annuale, quale decisione di realizzabilità politico amministrativa dell' organo competente che, nell' ordinamento degli enti locali, è il consiglio comunale». Riguardo alla necessità di sottoporre ad approvazione i verbali di sedute precedenti, pur non sussistendo un obbligo giuridico di procedere alla lettura e approvazione degli stessi obbligo che può comunque essere contenuto nel prescritto regolamento sul funzionamento del consiglio comunale è sempre ammissibile inserire tale adempimento tra quelli da trattare all' ordine del giorno di una seduta successiva. Ciò in quanto la lettura ed approvazione del verbale da parte del collegio deliberante non hanno lo scopo di rinnovare la manifestazione di volontà dell' organo collegiale, a suo tempo validamente espressa, ma solo quello di verificarne e controllarne la rispondenza con la trascrizione e documentazione fattane dal segretario, organo estraneo al consiglio. Tale atto non attiene al procedimento deliberativo, che si esaurisce e si perfeziona con la proclamazione del risultato della votazione, ma assolve ad una funzione di mera certificazione dell' attività dell' organo deliberante. La manifestazione di volontà del Consiglio comunale necessita, ab substantiam, di una esternazione costituita dal processo verbale, redatto dal segretario dell' ente, il quale pone in essere, mediante la verbalizzazione, un' attività strumentale di documentazione dell' atto. Inoltre, «l' eventuale omissione di tale adempimento non è impeditiva dell' efficacia ovvero della stessa esistenza della delibera consiliare» che, conseguentemente, dovrebbe poter sempre essere sanabile sottoponendola all' approvazione del consiglio. Tuttavia, qualora emergano difficoltà nell' interpretazione dei brogliacci dei verbali, proprio per quella funzione di controllo demandata al consiglio, non può essere negato il diritto dei consiglieri di chiedere la convocazione per la loro approvazione definitiva. Riguardo alla richiesta di riscontro delle interpellanze, anche tale materia dovrebbe essere disciplinata dal regolamento sul funzionamento del Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 34 3 luglio 2015 Pagina 35 < Segue Italia Oggi Pubblica amministrazione consiglio comunale. In merito l' art.43, c. 1, del dlgs n. 267/2000 prevede la possibilità di presentare interrogazioni e mozioni, mentre al comma 3 stabilisce che il sindaco o gli assessori delegati rispondono, entro 30 giorni, alle interrogazioni e ad ogni altra istanza di sindacato ispettivo (ivi comprese le interpellanze) presentata dai consiglieri. Le modalità della presentazione di tali atti e delle relative risposte sono disciplinate dallo statuto e dal regolamento consiliare. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 35 3 luglio 2015 Pagina 36 Italia Oggi Pubblica amministrazione In 3 anni cresciuto del 33%, più difficile accedere alle gare. Pmi penalizzate dal balzo del valore medio dei lotti Difficoltà di accesso alle gare di appalto pubblico per le piccole e medie imprese con il valore medio dei lotti aumentato del 33% nell' ultimo triennio; sempre in aumento le procedure negoziate che crescono del 20% in media; calano, nel complesso, le procedure di gara soprattutto quelle inferiori alla soglia di applicazione della normativa comunitaria. Sono questi alcuni dei dati che emergono dalla lettura della copiosa relazione al parlamento predisposta dall' Autorità nazionale anticorruzione, presentata ieri alla Camera dal presidente Raffaele Cantone. Dal documento si può chiaramente dedurre un complessivo calo della domanda pubblica e q u i n d i d e l numero delle procedure di affidamento, specialmente di quelle di importo inferiore alle soglie comunitarie, e un aumento del valore soprattutto per effetto di alcuni appalti di importo particolarmente elevato. A ciò va aggiunto che le minori procedure bandite dalle amministrazioni hanno avuto ad oggetto lotti di importo mediamente più elevato, che hanno raggiunto nel 2014 il valore medio più alto degli ultimi cinque anni. Il contesto generale non è quindi favorevole alla partecipazione delle piccole e medie imprese al mercato degli appalti pubblici. In particolare la relazione evidenzia che nel quadriennio 20112014 il valore medio dei lotti è passato da circa 601 mila euro a 800.300 euro con un incremento del 33%. Un altro elemento di rilievo evidenziato dalla relazione attiene al numero e alla tipologia delle procedure di gara utilizzate dalle stazioni appaltanti. Focalizzando l' attenzione sui settori ordinari (e quindi non su quelli relativi ai settori acqua, trasporti e telecomunicazioni), rispetto al 2013 la relazione registra una riduzione di tutte le tipologie di procedure, ad eccezione della categoria «altre procedure» (in crescita di oltre l' 8%) nella quale rientrano sistemi di selezione dell' affidatario utilizzati per appalti particolarmente rilevanti o complessi quali il sistema dinamico di acquisizione e il dialogo competitivo. A fronte della generalizzata contrazione in termini di numero, appare evidente però anche un aumento del valore di tutte le procedure ad eccezione degli acquisti in economia, che si riducono fortemente anche in ragione della diminuzione dei contratti d i importo compreso tra 40 mila e 150 mila euro. In particolare, rileva il dato di un aumento di circa il 20% medio delle procedure negoziate, con le procedure negoziate senza bando che crescono di poco meno del 7% e le negoziate con bando che registrano una crescita pari a oltre il doppio rispetto al 2013. Su questo fenomeno l' Anac sottolinea che la scelta della procedura da adottare «ben potrebbe essere indirizzata, anche per le procedure di minore entità, verso procedure aperte o ristrette al fine di ottenere un maggiore grado di concorrenza e Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 36 3 luglio 2015 Pagina 36 < Segue Italia Oggi Pubblica amministrazione migliori condizioni tecnicoeconomiche». Considerazioni che nascono anche da specifiche attività di vigilanza poste in essere dall' Authority che, per l' attività contrattuale 20112014 oggetto dell' indagine «Mafia Capitale», ha rilevato «un generalizzato ricorso alle procedure negoziate al di fuori dei presupposti normativi richiesti, con violazione dei limiti di importo e con artificiosi frazionamenti di appalti». Praticamente le stesse anomalie rinvenute nell' indagine sugli appalti dei principali comuni italiani che, per oltre il 50% dei casi, hanno fatto ricorso alla procedura negoziata nell' 80% del totale degli appalti affidati. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 37 3 luglio 2015 Pagina 37 Italia Oggi Pubblica amministrazione Lo ha chiarito la Cassazione in una recente sentenza. Il principio vale anche per la Tari. Alberghi, sconti Tarsu aleatori Le tariffe agevolate non sono un diritto. Decide il comune. Il comune ai fini delle determinazione delle tariffe Tarsu è libero di prevedere, se lo ritenga opportuno, una differenziazione tra impresa alberghiera e civili abitazioni, potendo stabilire misure agevolative per tali attività commerciali, senza che vi sia alcun diritto per le prime di vedersi attribuire una tariffa ridotta. Una recentissima sentenza della Corte di cassazione (sent. del 19 giugno 2015 n. 12769), riguarda questo tema, che riteniamo sia di interesse anche se, come sappiamo, la Tarsu è stata ormai sostituita prima dalla Tares e poi, attualmente dalla Tari, istituita con l' art. 1, comma 639 della legge 147/2013. La sentenza in commento si basa sul caso di un concessionario alla riscossione di un comune siciliano che aveva iscritto a ruolo un importo ai fini Tarsu nei confronti di un' impresa alberghiera esercitata in quel comune, senza prevedere alcuna agevolazione nei confronti di essa. I giudici di appello ritenevano infatti illegittima la diversificazione delle tariffe tra esercizi alberghieri e locali adibiti ad uso di civile abitazione, sostenendo che l' ente impositore non potesse discriminare le due attività, essendo fuori del potere discrezionale del comune. Pur osservando i giudici di legittimità, il dlgs 5/2/1997, n. 22, art. 49, comma 8 sancisce che la tariffa è determinata dagli enti locali e pertanto appare, al contrario di quanto sostenuto dalla sentenza di appello, legittimo per un comune introdurre una tariffa differenziata per fasce di utenza quella domestica e quella non domestica. Come ricorda la Corte, è ben possibile che essendo l' attività alberghiera ben distinta da quella privata delle civili abitazioni, si possa considerare che l' importo della tariffa relativa alla raccolta ed allo smaltimento dei rifiuti possa essere ben diverso, e segnatamente maggiore per gli alberghi, con ciò riconoscendo un maggior carico tributario a carico di quest' ultimi. Del resto, tale principio era già stato sancito da precedenti sentenze della Corte di cassazione, (sentenza sez. 5 n. 5722 del 12/3/2007), che pone il seguente principio: «In tema di tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (Tarsu), è legittima la delibera comunale di approvazione del regolamento e delle relative tariffe, in cui la categoria degli esercizi alberghieri venga distinta da quella delle civili abitazioni, ed assoggettata ad una tariffa notevolmente superiore a quella applicabile a queste ultime: la maggiore capacità produttiva di un esercizio alberghiero rispetto ad una civile Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 38 3 luglio 2015 Pagina 37 < Segue Italia Oggi Pubblica amministrazione abitazione costituisce infatti un dato di comune esperienza, emergente da un esame comparato dei regolamenti comunali in materia, ed assunto quale criterio di classificazione e valutazione quantitativa della tariffa anche dal dlgs 5/2/1997, n. 22, senza che assuma alcun rilievo il carattere stagionale dell' attività, il quale può eventualmente dar luogo all' applicazione di speciali riduzioni d' imposta, rimesse alla discrezionalità dell' ente impositore. Come annota la sentenza in commento, la legislazione a favore delle imprese turistiche di cui all' art. 7 comma 4 legge 135 del 2001 (legge quadro per il turismo) prevede: «Fermi restando i limiti previsti dalla disciplina comunitaria in materia di aiuti di stato alle imprese, alle imprese turistiche sono estesi le agevolazioni, i contributi, le sovvenzioni, gli incentivi e i benefici di qualsiasi genere previsti dalle norme vigenti per l' industria, così come definita dall' art. 17 del dlgs 31/3/1998, n. 112, nei limiti delle risorse finanziarie a tale fine disponibili e in conformità ai criteri definiti dalla normativa vigente». Sul punto dell' agevolazione cennata, e qui è il punto fondamentale, però l' impresa alberghiera non può vantare alcun diritto, per il fatto che il potere di disciplinare a favore delle imprese alberghiere, tariffe Tarsu agevolate, rientra nella piena discrezionalità amministrativa del Comune, che può anche non concedere alcuna agevolazione in merito. Per concludere, si può notare chiosando, che il principio espresso in tema, possa mantenere la sua validità anche per la Tari, dato che i commi 682683 dell' art. 1 della legge 147/2013, prevedono che sia il comune attraverso un regolamento a disciplinare eventuali riduzioni d' imposta per alcune attività economiche. *dottore commercialista e revisore legale in Firenze. DUCCIO CUCCHI* Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 39 3 luglio 2015 Pagina 37 Italia Oggi Pubblica amministrazione Misure anticorruzione ad hoc per le società partecipate Con la deliberazione n. 8 del 17/6/2015 l' Anac ha approvato la versione definitiva delle «Linee guida» per l' attuazione della normativa in materia di anticorruzione e trasparenza da parte degli organismi partecipati dalla p.a. e degli enti pubblici economici. In un quadro normativo piuttosto confuso, le linee guida hanno il pregio di fare un po' di chiarezza e di integrare e sostituire, laddove non compatibili, i contenuti del Piano nazionale anticorruzione, documento al quale, finora, gli organismi partecipati dalle amministrazioni pubbliche si sono ispirati per dare attuazione alla disciplina della legge n. 190/2012 e dei suoi decreti attuativi. L' obiettivo primario dell' Anac è quello di evitare che gli organismi partecipati considerino la normativa anticorruzione come un mero adempimento burocratico; per tale ragione, nelle linee guida è stata data preferenza all' adattamento delle previsioni normative (pensate per le amministrazioni pubbliche centrali) alla realtà organizzativa dei singoli enti, in modo da arrivare a mettere a punto strumenti di prevenzione della corruzione mirati e incisivi. La versione definitiva delle linee guida conferma la condivisibile ripartizione degli organismi partecipati dalle amministrazioni pubbliche in cinque diverse categorie, ognuna delle quali è tenuta ad applicare la disciplina anticorruzione e per la trasparenza con un diverso grado d' intensità. Concentrando l' attenzione solo sulle società, l' Anac include nella categoria delle «società in controllo pubblico» tutte quelle realtà controllate dalla p.a. ai sensi dell' art. 2359 comma 1, n. 1 (maggioranza dei diritti di voto in Assemblea ordinaria) e n. 2 (esercizio di influenza dominante nell' Assemblea ordinaria) del codice civile e, in casi particolari, anche quelle di cui al n. 3 (influenza dominante derivante da vincoli contrattuali). Rientrano in questa categoria anche le società in cui il controllo è esercitato congiuntamente da una pluralità di amministrazioni pubbliche. Secondo l' Anac, in materia di corruzione le società in controllo pubblico sono esposte a rischi analoghi a quelli a cui è esposta l' amministrazione pubblica controllante; pertanto, tali società applicano la disciplina in materia di anticorruzione e di trasparenza con le stesse modalità dell' amministrazione controllante, seppur con gli adattamenti in materia di trasparenza che sono indicati nell' allegato 1 alla deliberazione in commento. Alle società «in house», invece, in considerazione del fatto che sono sostanzialmente parte integrante dell' amministrazione controllante, non è consentito applicare gli adattamenti previsti nell' allegato 1. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 40 3 luglio 2015 Pagina 37 < Segue Italia Oggi Pubblica amministrazione Inoltre, nelle società in controllo pubblico le amministrazioni controllanti sono chiamate ad assicurare che tali società adottino un modello di organizzazione e gestione ai sensi del dlgs 231/2001, opportunamente integrato per prevenire anche i reati commessi in danno della società e della p.a. In questo tipo di società la nomina del «Responsabile della prevenzione della corruzione» (Rpc) è sempre obbligatoria; tale soggetto non può essere individuato esternamente alla società e le sue funzioni devono essere svolte in costante coordinamento con l' Organismo di vigilanza (Odv). Se quest' ultimo è di tipo collegiale e prevede la presenza di un membro interno, e` auspicabile che tale soggetto svolga anche le funzioni di Rpc Molto interessante è la previsione per le realtà di piccole dimensioni, in cui può essere eccezionalmente nominato Rpc un amministratore, purché privo di deleghe gestionali. Nel caso di società indirettamente controllate dalla p.a. sarà la capogruppo che dovrà assicurare che le stesse adottino misure di prevenzione della corruzione coerenti con quelle dalla società madre. Nella categoria delle «società a partecipazione pubblica non di controllo», invece, rientrano tutte quelle realtà in cui la p.a. detiene una partecipazione non idonea a determinare una situazione di controllo ai sensi dell' art. 2359 del codice civile. Ciò comporta che in materia di anticorruzione ci siano minori oneri rispetto a quelli imposti alle società in controllo pubblico: le Linee guida prevedono che le amministrazioni partecipanti promuovano presso queste realtà l' adozione del modello di organizzazione e gestione di cui al dlgs 231/2001, opportunamente integrato al fine di prevenire anche i reati commessi in danno della società e della p.a. Non è invece prevista la nomina del Rpc e, in materia di trasparenza, gli obblighi si limitano a quelli indicati ai commi da 15 a 33 della legge 190/2012, con riferimento alle attività di pubblico interesse effettivamente esercitate, e all' art. 22, comma 3 del dlgs 33/2013, per quanto attiene all' organizzazione. Si ricorda che per «attività di pubblico interesse regolate dal diritto nazionale o dell' Unione europea» si intendono quelle cosi` qualificate da una norma di legge o dagli atti costitutivi e dagli statuti e quelle previste all' art. 11, comma 2 del dlgs 33/2013 (esercizio di funzioni amministrative, di produzione di beni e servizi a favore della p.a. , gestione di servizi pubblici). Sarà la società interessata, d' intesa con le amministrazioni controllanti o vigilanti, a indicare nel Programma triennale per la trasparenza e l' integrità le attività di pubblico interesse svolte. Da segnalare, infine, che la versione definitiva delle linee guida prevede che le società e gli altri enti di diritto privato in controllo pubblico, nonché gli enti pubblici economici, se non l' hanno ancora fatto, devono nominare tempestivamente il Rpc, affinché questi predisponga entro il 15/12/2015 una relazione sui risultati dell' attività di prevenzione finora svolta e sulle misure eventualmente già adottate in attuazione delle Linee guida. In ogni caso, l' adeguamento alle Linee guida deve avvenire entro il 31/1/2016. In materia di trasparenza, invece, è previsto un adeguamento tempestivo dei siti web, circostanza che dovrebbe indurre tutti ad affrettarsi, anche in considerazione delle sanzioni previste dagli artt. 22, comma 3, 46 e 47 del dlgs 33/2013. ALESSANDRO MANETTI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 41 3 luglio 2015 Pagina 38 Italia Oggi Pubblica amministrazione Al via la sanatoria dei carichi pendenti. La p.a. paga le conseguenze di un sistema obsoleto. La riscossione getta la spugna Rottamati i ruoli. Ma i danni li subiscono gli enti locali. Con la pubblicazione del decreto 15.6.2015 prende corpo la sanatoria della riscossione per i carichi pendenti inclusi nei ruoli consegnati fino al 31/12/1999 all' allora concessionario della riscossione pubblica, oggi Equitalia. La norma di riferimento è contenuta nella legge 228/2012, art. 1, commi 527 e 528, scritta per i carichi fino a 2.000 e allargata ai carichi più elevati, tutti dichiarati dal decreto «discaricati». L a pubblica amministrazione i n g e n e r a l e (comuni e d enti che hanno riscosso tramite ruolo) non sarà gravata da oneri amministrativi ad eccezione delle spese di procedura. La questione è di particolare interesse per i comuni che temevano la restituzione delle somme dovute sul «non riscosso per riscosso», divenute quote inesigibili in vigenza del dpr 43/88 per le anticipazioni fatte ai comuni sulle liste di carico della Tarsu. L' elenco dei crediti interessati includerà anche i ruoli formati con il dlgs 112/99, nel periodo 1 101999/31121999, basati sul sistema della comunicazione di inesigibilità ma sui quali non trova applicazione la relativa disciplina. Ciò significa che gran parte dei carichi che compariranno nell' elenco dei ruoli da rottamare saranno quelli rimasti in vita nel passaggio alla riforma del 1999 e che erano già stati oggetto di riscontro contabile ai sensi del dl 203/2005 art.3 comma 13. Proprio sulla nebulosa vicenda del riscontro contabile, l' Anutel chiarì ai comuni che nessuna somma doveva essere restituita all' agente della riscossione, né a titolo di Tarsu né per rimborso spese, almeno fino a quando non fosse stata prodotta la documentazione che consentisse di valutarne l' operato. La partita si chiude ora con l' obbligo della restituzione delle spese dilazionata, per i ruoli non erariali, in 20 rate annuali. A tal fine, gli agenti della riscossione presenteranno agli enti apposita istanza entro il 30/9/2015 sulla base delle specifiche indicate nel decreto, con la possibilità per l' ente creditore di segnalare gli erronei inserimenti entro sei mesi. L' erogazione della prima rata è fissata al 30/6/2016 secondo il meccanismo contenuto nel citato comma 13. L' elenco è finalizzato a discaricare automaticamente tutte le somme iscritte a vario titolo (tributi, sanzioni amministrative ed entrate patrimoniali), indipendentemente da ogni forma di controllo sulle effettive attività compiute. Un controllo certamente difficile da attuare a distanza di anni, ma che già si presentava in odore di contenzioso per quei comuni che si dichiaravano sicuri di non aver mai ricevuto Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 42 3 luglio 2015 Pagina 38 < Segue Italia Oggi Pubblica amministrazione la richiesta di discarico. Non è chiaro che tipo di verifica dovrà essere compiuta ma sembra ridotta a mera formalità. Di certo, l' operazione chiude la vicenda evitando il confronto con gli enti titolari dei crediti e impedendo l' assunzione di responsabilità dirette. Un epilogo che non depone a favore di un sistema pubblico di riscossione che, secondo l' ultimo disegno di legge, si propone per essere il principale interlocutore per la riscossione delle entrate dei comuni. Alla luce di quanto detto è necessaria una riflessione da parte degli addetti ai lavori: con la rottamazione dei ruoli la pubblica amministrazione paga i danni di un sistema legislativo obsoleto che, pur godendo di privilegi e mezzi speciali di azione, non ha saputo raggiungere i risultati sperati. CRISTINA CARPENEDO E FRANCESCO TUCCIO* Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 43 3 luglio 2015 Pagina 43 Italia Oggi Pubblica amministrazione Banca Sistema, battesimo con il botto È stato un debutto in rialzo, sullo Star, per Banca Sistema, che punta a utilizzare i proventi della ipo per possibili operazioni M&A. In una giornata borsistica dominata dalle rinnovate paure per le sorti della Grecia e da vendite generalizzate, le azioni hanno chiuso la seduta con un rialzo del 4,27% a 3,91 euro, segnando una delle migliori performance di tutta piazza Affari. Banca Sistema è nata nel 2011 come istituto specializzato nell' acquisto di crediti commerciali vantati nei confronti della pubblica amministrazione. «L' operazione è andata molto bene, e sono molto soddisfatto», ha dichiarato Gianluca Garbi, a.d. di Banca Sistema, durante la cerimonia di quotazione. «Abbiamo avuto una domanda superiore all' offerta di 2,1 volte. L' operazione è andata molto bene soprattutto sulla racconta internazionale», ha aggiunto. «Il 10% di acquirenti è composto da investitori istituzionali italiani, il 44% inglesi, l' 11,6% Usa, l' 11% di paesi scandinavi e Svizzera, il 6% tedeschi e poi del resto d' Europa. Tutto ciò è sicuramente molto gratificante, perché vuol dire che gli investitori hanno dato fiducia a noi, ma soprattutto hanno dato fiducia a questo paese. Sono stati confermati i piani M&A. «Da domani guarderemo possibili acquisizioni nel nostro ambito di business. Abbiamo il capitale per poterci guardare attorno», ha concluso Garbi. La banca è arrivata in borsa con un prezzo di 3,75 euro, che corrisponde a una capitalizzazione di 302 mln dopo il buon riscontro dell' ipo. La società ha raccolto 146 mln, esclusa l' opzione greenshoe. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 44 3 luglio 2015 Pagina 21 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) sport STASERA AL CASADIO. Godo attende i Pirati e saluta Yulman Ribeiro In coppa Italia solo Uviedo GODO. Ultimo palcoscenico casalingo di Ibl1 per i Knights, che questa sera chiuderanno la stagione regolare al diamante Casadio ospitando Rimini (ore 20.30) prima di trasferire la mini serie allo stadio dei Pirati domani. Non ci sono urgenze di classifica per nessuna delle due formazioni, visto che Rimini è già ai play off e Godo potrebbe al massimo tornare al sesto posto ma solo nel difficile caso di doppio successo contro i più forti rivali. Non sussistono, tra l' altro, neppure esigenze di preparare i prossimi impegni (playoff per Rimini, Coppa Italia per i Knights), dal momento che prima di iniziare la seconda parte della stagione ci sarà da osservare per tutti l' interruzione per la disputa dell' All Star Game. I saluti. Il match di questa sera a Godo sarà quello dei saluti per Yulman Ribeiro, che rientrerà in patria in attesa di iniziare a settembre il suo campionato. La società rossoblu, infatti, ha deciso di trattenere per la Coppa Italia solo Uviedo, che sarà affiancato da tutti i lanciatori italiani presenti nel roster di Daniele Fuzzi, ovvero Galeotti, Casa lini, Loardi, Bassani e Bucchi. Uviedo sarà anche il partente odierno, con Ribeiro pronto a subentrare probabilmente tra sesto e settimo inning. A differenza di garauno giocata sette giorni fa contro Bologna, questa volta i Knights saranno al completo e potranno schierare anche Sanchez e Gomez, con quest' ultimo in credito con la buona sorte visto che la pioggia di sabato scorso al Gianni Falchi non ha fatto mettere a referto una prodezza insolita come un fuoricampo interno. «Rimini è certamente superiore a noi dice il manager Daniele Fuzzi però all' andata riuscimmo a batterla con una prova al limite della perfezione. Bisognerebbe almeno ripetersi per cercare il difficile bis, comunque vogliamo lasciare un buon ricordo al pubblico di casa in attesa di iniziare la Coppa Italia». Con Uviedo sul monte questa sera e Galeotti (atteso all' All Star Game con Sanchez e Meriggi) domani, i Knights avranno Servidei interbase e Meriggi battitore designato, mentre sugli esterni ci saranno Pizzorni, Tanesini (altro ex, come Gomez) e Monari con Rubboli, Mattia Bucchi e Gomez sui cuscini e Sanchez in veste come sempre di ricevitore. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 45 3 luglio 2015 Pagina 7 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) sport A Godo in campo le squadre ragazzi Godo NON c' è solo l' attività della prima squadra per il Baseball Godo. Infatti in questo fine settimana prende il via anche la tradizionale attività dei tornei giovanili che coinvolgono le formazioni dei Goti. Da oggi a domenica prossima, 5 luglio, sul diamante 'Casadio' per la categoria ragazzi si daranno battaglia le formazioni del Forlì, dello Junior Parma, del San Marino e di Pesaro per la poule B e sul diamante 'Saporetti' si affronteranno per la poule A le squadre dei Goti, di Ferrara, di Cupramontana e di Castenaso. La prossima settimana poi, da venerdì 10 a domenica 12 luglio, sul diamante 'Casadio' saranno di scena le formazioni della categoria allievi che vedrà scendere in campo i Goti, il Cupramontana, gli Alligatori Ravenna, il Pesaro, il Porto Sant Elpidio e il Riccione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 46 3 luglio 2015 Pagina 7 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) sport I Cavalieri chiudono la regular season sfidando i cugini' di Rimini Godo I KNIGHTS (8 vittorie e 18 sconfitte finora) concludono la regular season dell' Ibl affrontando il Rimini (17/9) in una sfida che inizia oggi alle 20.30 al diamante 'Casadio' per concludersi domani, sabato, nella tana dei Pirati alle 20.30. Una doppia sfida che le formazioni di Munoz e Fuzzi si accingono a giocare in scioltezza perchè non avrà ripercussioni sulle rispettive posizioni di classifica già definite: secondo posto per i riminesi e settima posizione per i godesi. Per i Cavalieri oltre l' obiettivo di ottenere un prestigioso successo contro i cugini riminesi c' è l' opportunità di concludere il campionato in doppia cifra, risultato che sarebbe stato sottoscritto alla vigilia di questo tormentato torneo per i rossoblù. Comunque a entrambe le squadre la doppia sfida serve per mantenere il ritmo partita in vista della seconda parte di stagione e cioè Coppa Italia per i ravennati e playoff per Rimini. Intanto c' è soddisfazione in casa dei Cavalieri per la convocazione del lanciatore Matteo Galeotti con la nazionale, nella sfida di venerdì 10 luglio contro la formazione 'All Star'. La soddisfazione per il manager Fuzzi deriva anche dalla convocazione fra i giocatori della formazione 'All Star' di altri tre godesi: l' esterno destro Giacomo Meriggi, il ricevitore domenicano Danilo Sanchez e il lanciatore venezuelano Ronald Uviedo, con Federico Rubboli allertato come riserva fra i ricevitori della squadra nazionale. Fra le convocazioni dei nazionali altri due elementi godesi che militano nella Fortitudo Bologna e si tratta del terza/seconda base Francesco Fuzzi e del ricevitore Marco Sabbatani «Una grande soddisfazione commenta il manager Daniele Fuzzi a testimonianza del buon rendimento che abbiamo avuto in questo campionato. Contro Rimini mi auguro di rivedere nei miei giocatori quell' entusiasmo che ci ha fatto sperare ad un certo punto del campionato a risultati impensabili come la possibilità di andare ai playoff. Chiudere in bellezza il campionato ci permetterebbe di iniziare con la giusta carica la Coppa Italia, dove abbiamo l' obiettivo di passare alla seconda fase». Non si cambia formazione nel Godo. I lanciatori partenti saranno Uviedo e Galeotti con Ribeiro, Loardi, Casalini, Bassani, Piumatti e Valerio Bucchi a completare le rotazioni. L' assetto difensivo vedrà Sanchez ricevitore, Rubboli in prima, Mattia Bucchi in seconda, Gomez in terza e Servidei interbase. Gli esterni da destra a sinistra Monari, Tanesini e Pizzorni e Meriggi come designato. Mario Silvestri. SILVESTRI MARIO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 47 3 luglio 2015 Pagina 42 La Voce di Romagna sport I Pirati vogliono chiudere in bellezza contro il Godo IBL I riminesi, già qualificati ai play off, potrebbero far riposare Olmedo: i Knight si presentano al completo. RIMINI Week end tranquillo per i Pirati già qualificati ai play off, pronti ad affrontare i Godo Knights reduci a loro volta dal doppio ko rimediato contro la capolista UnipolSai Bologna. La formazione ravennate del m a n a g e r Daniele F u z z i s i p r e s e n t a a l l ' appuntamento col roster al completo. Il lineup dei Cava lieri nonostante sia il penultimo del campionato per media battuta complessiva ha tra le sue migliori bocche da fuoco il ricevitore dominicano Sanchez che all' andata colpì due homer proprio contro Rimini (4 in totale finora, average .257), l' ex Gomez (.275 più 12 Rbi) e il seconda base Bucchi (.169 più 12 Rbi). Decisamente meglio ha fatto il monte di lancio con una media Pgl totale di 3.19 che vale il quinto posto. Buono il rendimento dei due pitcher stranieri Uviedo (3v 7p Pgl 2.67) e Ribeiro (0v 2p Pgl 2.12). Nella partita dei lanciatori italiani si è distinto con buo nissime cifre il capitano dei Knights Galeotti (4v 5p Pgl 3.76) che all' andata vinse contro la squadra neroarancio. Dopo di lui sono pronti a subentrare dal bullpen Loardi (0v 3p Pgl 3.90), Ca salini e Bassani (1v 1p Pgl 3.97). "Abbiamo preparato la partita come sempre spiega il l' allenatore Orlando Munoz , dobbiamo infatti tenere la tensione alta e cercare di mantenere il ritmo giusto in vista della seconda fase. Il Godo è una buona squadra con due pitcher partenti importanti come Uviedo e Galeotti che ci metteranno in difficoltà. Saremo pronti per provare ad ottenere due vittorie. Per quanta riguarda lo schieramento difensivo utilizzerò tutti i giocatori a disposizione, eccetto l' infortunato Bertagnon. Mazzanti spero possa fare qualche turno in battuta, Olmedo potrebbe avere una partita di riposo con Fabbri che giocherebbe all' interbase. Confermati i due ricevitori Cit e Mundarain alternati nelle due partite. La serie inizierà questa sera sul diamante ravennate dello Stadio Casadio di Godo per poi concludersi domani Stadio dei Pirati. Entrambe le gare inizieranno alle 20.30. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 48