Italia Oggi - Comune di Russi

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Italia Oggi - Comune di Russi
COMUNE DI RUSSI
Venerdì, 03 luglio 2015
COMUNE DI RUSSI
Venerdì, 03 luglio 2015
Prime Pagine
03/07/2015 Prima Pagina
1
Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
Cronaca
03/07/2015 La Voce di Romagna Pagina 30
2
Rapine in serie all' autogrill, game over per sei
Cultura e Turismo
03/07/2015 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 31
4
Smemorantide, la cità ideale dentro quella reale
03/07/2015 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 15
ANCISI ALVARO
Russi Rock Beer festival: un successo 'fatto in casa'
03/07/2015 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 22
6
7
A Bagnacavallo torna la 'Cena dei popoli'
03/07/2015 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 26
8
Palazzo San Giacomo apre le porte all' arte
02/07/2015 Ravenna24Ore.it
9
San Pancrazio, "Il paese si ritrova"
Pubblica amministrazione
03/07/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 9
Barbara GobbiRoberto Turno
Tagli alla Sanità per 2,3 miliardi
03/07/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 18
Gianni Trovati
Pa, dirigenti licenziati solo per «bocciatura»
03/07/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 37
Marco MobiliGiovanni Parente
Agenzie, ex dirigenti pronti allo stop
03/07/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 38
Mauro Pizzin
Pensioni con «quattordicesima»
03/07/2015 Italia Oggi Pagina 25
MARZIA PAOLUCCI
Detenuti di pubblica utilità
03/07/2015 Italia Oggi Pagina 27
FABRIZIO G. POGGIANI
Immobili p.a., esenzioni ampie
03/07/2015 Italia Oggi Pagina 32
MATTEO BARBERO
Milano e Napoli premiate dal Patto orizzontale
03/07/2015 Italia Oggi Pagina 32
SIMONA D' ALESSIO
P.a., fuori i dirigenti bocciati
03/07/2015 Italia Oggi Pagina 33
LUIGI OLIVERI
Vigili stagionali senza speranze
03/07/2015 Italia Oggi Pagina 34
PAGINA A CURA DI ROBERTO LENZI
Fondo Kyoto, al via le domande
03/07/2015 Italia Oggi Pagina 34
03/07/2015 Italia Oggi Pagina 34
03/07/2015 Italia Oggi Pagina 35
20
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24
26
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33
Consigli, sedute vincolate
03/07/2015 Italia Oggi Pagina 36
36
Pmi penalizzate dal balzo del valore medio dei lotti
DUCCIO CUCCHI*
Alberghi, sconti Tarsu aleatori
ALESSANDRO MANETTI
Misure anticorruzione ad hoc per le società partecipate
03/07/2015 Italia Oggi Pagina 38
18
32
Toscana, un milione per progetti di pubblica utilità
03/07/2015 Italia Oggi Pagina 37
16
31
Molise, 4 milioni per l' efficienza energetica della p.a.
03/07/2015 Italia Oggi Pagina 37
13
28
Agevolazioni in pillole
03/07/2015 Italia Oggi Pagina 34
12
15
Regioni ed enti
03/07/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 39
10
CRISTINA CARPENEDO E FRANCESCO TUCCIO*
La riscossione getta la spugna
03/07/2015 Italia Oggi Pagina 43
38
40
42
44
Banca Sistema, battesimo con il botto
sport
03/07/2015 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 21
45
Godo attende i Pirati e saluta Yulman Ribeiro In coppa Italia solo...
03/07/2015 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 7
46
A Godo in campo le squadre ragazzi
03/07/2015 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 7
I Cavalieri chiudono la regular season sfidando i cugini' di Rimini
SILVESTRI MARIO
47
03/07/2015 La Voce di Romagna Pagina 42
I Pirati vogliono chiudere in bellezza contro il Godo
48
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Prima Pagina
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La Voce di Romagna
Cronaca
IL CASO Da Rimini a Imola passando per Ravenna, Riolo e Savignano: rubavano auto e
colpivano perlopiù in A14 Sono giovani stranieri: avevano razziato vetture anche a Forlì e a
Russi. Incastrati dai video di sicurezza e Dna.
Rapine in serie all' autogrill, game over per sei
Non c'era praticamente stazione di servizio
dell'A14 che non avesse vissuto attimi di
terrore a causa di qualcuno di loro. Ma anche i
bar del territorio erano obiettivi buoni. Da
Rimini a Imola, passando per Ravenna.
In totale sei ragazzi tra i 20 e i 24 anni perlopiù
residenti nell'imolese ­ due tunisini, un
algerino, un kossovaro, un albanese e un
marocchino difeso dall'avvocato Nicola
Casadio ­ che ieri pomeriggio in abbreviato
sono stati condannati a pene dai tre ai quattro
anni e mezzo di carcere.
Un modus operandi preciso il loro: rubavano
un'auto con la quale arrivare sul posto armati
di cutter, coltello o pistola giocattolo e perfino
di fucile. Agivano perlopiù in tre con
passamontagna.
A incastrarli, il dna lasciato su qualche
mozzicone di sigaretta, le riprese video dei
circuiti di sorveglianza, qualche confessione e
alcune chiamate in correità. La cavalcata parte
il 13 marzo 2014 a Forlì quando durante una
partita di calcetto, in tre rubano quattro borsoni
e un'auto. Ma il primo vero colpo è del 18
marzo a Mordano: al bar centrale sono in tre
che, a volto coperto e armati di un coltellaccio,
rapinano il cellulare del titolare e 1.000 euro
d'incasso. Il 26 marzo è la volta del furto d i
un'auto a Imola rubata dall'abitazione del suo proprietario. La stessa cosa accade tra l'8 e il 9 aprile
sempre a Imola N dal parcheggio di un condominio. Il 16 aprile tocca alla stazione di servizio
Sant'Eufemia a Ravenna: sono le 6.20 e i malviventi, sempre tre, armati di pistola ingaggiano pure una
colluttazione con un dipendente andandosene poi col suo cellulare e con 50 euro. Dieci minuto dopo
sono all'area di servizio di Castel San Pietro: fanno stendere il gestore e se ne vanno con 670 euro
circa. Un quarto d'ora dopo sono a San Lazzaro in un bar: pistola alla tempia, e la cassiera consegna
loro 500 euro oltre a vari gratta e vinci, a sigarette e alla sua borsa.
Il 20 di quello stesso mese la scena si sposta a Parma, area di servizio San Martino Est. Sono sempre
in tre: armati di pistola, scappano con un portafogli e l'incasso. Il primo maggio tocca a Rimini, area di
servizio Montefeltro Sud. Anche qui con pistola: e si fanno dare 3.000 euro di cassa. Il 5 maggio sono a
Savignano sul Rubicone, area Rubicone est: il bottino è di 800 euro. L'8 maggio a Imola spariscono 8
fucili; tre giorni dopo viene rubata un'auto.
Le rapine continuano il 12 maggio nel modenese: sempre area di servizio, e questa volta la minaccia
arriva da un fucile (bottino da 940 euro). Quattro gironi dopo tocca a un metano di Imola: 500 euro
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La Voce di Romagna
Cronaca
portati via sotto la minaccia di fucile. Il 17 maggio a Riolo Terme viene rapinato un distributore: la notte
prima a Russi era stata rubata la Punto usata per il colpo.
E sempre in zona il 18 maggio viene rapinata l'area di Sant'Eufemia: tre persone e il fucile. Ma a quel
punto i rapinatori hanno ormai le ore contate.
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Cultura e Turismo
Smemorantide, la cità ideale dentro quella reale
Le Belle Bandiere presentano il nuovo progetto di teatro, musica e raccolta di materiale
audio e video Un lavoro ideato da Elena Bucci e Marco Sgrosso e realizzato dagli attori
della compagnia.
RUSSI. Smemorantide de Le Belle Bandiere
occupa Palazzo San Giacomo di Russi e apre
questa sera le porte al pubblico (ore 19, 21,
22.30) con un nuovo progetto di teatro, musica
e raccolta di materiale audio e video, con il
sostegno della Regione Emilia Romagna e del
Comune di Russi e con la collaborazione della
Pro Loco Russi.
Smemorantide, è «dedicato alla costruzione di
una città ideale dentro i luoghi abbandonati
della città reale, disegnata dai corpi e dalle
azioni degli artisti», dice Elena Bucci, ideatrice
del lavoro, progettato insieme a Marco
Sgrosso e realizzato dagli attori della
compagnia.
L' intuizione drammaturgica è semplice e
leggera, quasi uno scherzo: in un' immaginaria
regione italiana la sede della Radio Nazionale
è diventata uno spazio abbandonato, non
produce più letture, radiodrammi, interviste,
trasmette solo notiziari, qualche pubblicità,
interviste ai politici locali. Un gruppo di attori
decide di occuparla per trasmettere senza
interruzione letture, testi teatrali e poesie ma
anche per raccontare al pubblico segreti e
caratteristiche delle arti e dello spettacolo dal
vivo. Ci sarà qualcuno in ascolto?
Quanto tempo resisteranno?
Radiocittàoccupata vede in scena, insieme ad Elena Bucci e Marco Sgrosso, alcuni degli attori che da
tempo collaborano con la compagnia come Daniela Alfonso, Maurizio Cardillo, Andrea De Luca,
Nicoletta Fabbri, Filippo Pa gotto, Daniela Piccari.
Nel periodo di prove, residenza e repliche il pubblico ha un ruolo attivo; può entrare nel processo
creativo contribuendo alla raccolta di materiale audio e video e registrando ricordi, racconti e
impressioni nella Biblioteca Sonora dei Ricordi allestita da Raffaele Bassetti (che cura tutto il progetto
del suono) per creare un immaginario copione che si perde nel tempo e conduce alla riscoperta di
luoghi, storie, biografie, relazioni tra diverse generazioni e culture.
Preceduto dall' articolato progetto Sonhos ­ dedicato alla commistione dei linguaggi artistici e alla
riscoperta della memoria e dei luoghi attraverso il teatro e realizzato sia in Romagna che in molti altri
luoghi d' Italia ­ Sme morantide si articolerà nel tempo attraverso prove aperte e riflessioni in forma di
spettacolo e cinema che, tra lo scherzo e il documento, indagano il mestiere del teatro e il ruolo dell'
arte nelle comunità. La ricerca sarà affiancata da laboratori di teatro, danza, musica, canto, nel tentativo
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Cultura e Turismo
di dare spazio alla curiosità intorno alla creazione artistica e di rinnovare la relazione tra opere e
pubblico, persone e luoghi, cultura del presente e memoria. «Smemorantide vuole essere un esercizio
di democrazia e di scrittura della propria storia, un gioco fatto sul serio per ritrovare l' attenzione verso
le ricchezze artistiche, culturali, naturali e umane della nostra terra e del mondo intero» Smemorantide è
un progetto di teatro, musica e raccolta di documenti audio e video per la costru (Centorizzonti,
Treviso), Delirio a due (Il Grande Fiume Festival, Cremona), Antigone Quartet Concerto (Atti Sonori,
Bologna) La pazzia di Isabella (Bacajà Festival Internazionale del Teatro Popolare, Senigallia);
partecipano al grande progetto milanese del Decameron di Maurizio Schmidt e realizzeranno il progetto
artistico della Notte di San Lorenzo per Il Giardino della Memoria, XXXV Anniversario della Strage di
Ustica, Bologna. Stanno definendo inoltre la tournée invernale della nuova produzione La morte e la
fanciulla, degli ultimi spettacoli, come Svenimenti (debutto al Teatro Stabile di Torino) e delle riprese,
come Non sentire il male ­ Dedicato a Eleonora Duse di Elena Bucci (debutto in ottobre al Festival of
Monodrama Performances Solo, Mosca) e La Locandiera di Goldoni, coprodotto da CTB Teatro Stabile
di Brescia (debutto in dicembre al National Centre for the Performing Arts, Pechino), Colloqui con la
cattiva dea (Teatro di Roma). È in preparazione lo spettacolo La canzone di Giasone e Medea,
(anteprima in novembre a Russi, debutto in aprile a Brescia).
l Info: 393 9535376 www.lebellebandiere.it.
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Cultura e Turismo
LETTERE E OPINIONI.
Russi Rock Beer festival: un successo 'fatto in casa'
SI SPENGONO i riflettori sul primo Russi
Rock Beer festival.Due serate fantastiche! Da
un' idea di un gruppo di ragazzi russiani,
genitori di bimbi nati nel 2011, è nato questo
evento che, visti i risultati, avrà sicuramente un
seguito.
Un' iniziativa senza scopo di lucro, con la
filosofia di rifornirsi da sole attività di Russi e la
finalità di donare parte dell' incasso ad
associazioni e strutture operanti in ambito
comunale: in particolare alla Pubblica
Assistenza, al Nido d' infanzia comunale 'A.P.
Babini', alla Casa di riposo 'A. Baccarini', alla
Casa famiglia 'Santi Angeli Custodi' e alla
Polisportiva 'Bertolt Brecht'. Sono piccoli gesti
che rendono una comunità unita, solidale e
altruista. I nostri ringraziamenti vanno all'
amministrazione comunale, agli sponsor, ai
fornitori, ai gruppi musicali che si sono esibiti,
agli amici che ci hanno aiutato e in particolar
modo ai nonni Mario e Primo (instancabili!).
Grazie a tutti quelli che hanno deciso di
passare due serate in nostra compagnia
sperando si siano divertiti ed abbiano
apprezzato il nostro impegno. Buona estate a tutti e... arrivederci al 2° Russi Rock Beer!
Andrea Pezzi PIAZZA KENNEDY Ora il traffico è un caos PIAZZA KENNEDY era un punto di riferimento
per accedere al centro storico. La scelta di innalzare a due piani il posteggio di via Guidarelli non
pareggia certo i posti auto perduti di piazza Kennedy. Martedì mattina, cercando di parcheggiare nell'
intero quadrante sud/ovest del centro storico, ho trovato occupati tutti gli spazi : e non solo nel
parcheggio di via Guidarelli e ovunque intorno, ma perfino nell' area a fianco dell' ex orto Arcozzi.
Alvaro Ancisi Lista per Ravenna.
ANCISI ALVARO
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Cultura e Turismo
DOMANI SERA.
A Bagnacavallo torna la 'Cena dei popoli'
DOMANI, sabato, dalle 19.30 in piazza della
Libertà a Bagnacavallo, si svolgerà la 12ª
edizione della 'Cena dei Popoli', organizzata
dall' associazione Jam Salam col patrocinio
del Comune e la collaborazione del Consiglio
di Zona, della Pro Loco e di associazioni di
volontariato bagnacavallesi. Si potranno
gustare piatti romagnoli, rumeni, ucraini,
algerini, filippini, polacchi, marocchini,
camerunesi, senegalesi, nigeriani e
mozambicani, anche con proposte
vegetariane.
La cena sarà allietata da musica e balli dall'
Africa col gruppo Africa Djembe Kaloba.
Durante la serata saranno consegnate le
certificazioni di competenza e le attestazioni di
frequenza agli allievi dei corsi di lingua italiana
e cultura civica per stranieri tenuti durante l'
anno scolastico 2014­ 2015 a Bagnacavallo.
La Cena dei Popoli è realizzata in
collaborazione con associazione All'
Abbondanza, Help for Family, coop sociale Il
Mulino, Coordinamento per la Pace,
Legambiente circolo Cederna, Amici del
Mozambico Russi, Amici di Neresheim, Comitato Africa di Alfonsine, Arcobaleno Lugo e Club
Cinefotoamatori Bagnacavallo. Il ricavato della Cena dei Popoli andrà a finanziare le attività dell'
associazione Jam Salam.
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3 luglio 2015
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Cultura e Turismo
TEATRO A RUSSI LE BELLE BANDIERE PRESENTANO 'RADIOCITTÀOCCUPATA'
Palazzo San Giacomo apre le porte all' arte
LE BELLE Bandiere questa sera, alle 19, alle
21 e alle 22.30, aprono al pubblico le porte di
Palazzo San Giacomo di Russi con un nuovo
progetto di teatro, musica e raccolta di
materiale audio e video. Titolo del progetto è
'Smemorantide': in un' immaginaria regione
italiana la sede della Radio nazionale è
diventata uno spazio abbandonato, non
produce più letture, radiodrammi, interviste.
Trasmette solo notiziari, qualche pubblicità,
interviste ai politici locali. Un gruppetto di attori
decide di occuparla per trasmettere senza
interruzione letture, testi teatrali e poesie, ma
anche per raccontare al pubblico segreti e
caratteristiche delle arti e dello spettacolo dal
vivo. Radiocittàoccupata vede in scena, oltre
ad Elena Bucci e Marco Sgrosso, alcuni degli
attori che da tempo collaborano con la
compagnia, come Daniela Alfonso, Maurizio
Cardillo, Andrea De Luca, Nicoletta Fabbri,
Filippo Pagotto, Daniela Piccari. Ideazione di
Elena Bucci, progettazione di Elena Bucci e
Marco Sgrosso, cura di Nicoletta Fabbri.
Info e prenotazioni: 393­9535376,
infolebellebandiere.it, www.lebellebandiere.it.
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2 luglio 2015
Ravenna24Ore.it
Cultura e Turismo
San Pancrazio, "Il paese si ritrova"
Tre giorni di festa Il Consiglio di
p a r t e c i p a z i o n e d i San Pancrazio i n
collaborazione con "Eventi paesani di San
Pancrazio" organizza per giovedì 2, venerdì 3
e sabato 4 luglio "Il paese si ritrova" , tre giorni
di festa presso il parco delle Scuole
Elementari di San Pancrazio i n v i a X V I I
Novembre. Questo il programma: Giovedì 2
luglio 2015 Ore 19.00 ­ Apertura STAND
GASTRONOMICO Ore 19.30 ­ TORNEO DI
CALCETTO GIOVANILE Ore 21.30 ­
Esibizione gruppi rock "THE MARVELLOUS"
e "HAIR LONG" ­ "SVUOTA TUTTO"
mercatino dell' usato per prenotazioni
rivolgersi a: [email protected] ­ 339
1844942 ­ Area Giochi per Bambini ­ Mostra d'
Artigianato e Hobbistica ­ Mostre Fotografiche
­ Mostra auto, miniatura Ferrari da corsa Ore
23.00 ­ Chiusura serata, BOMBOLONI CALDI
Venerdì 3 luglio 2015 Ore 19.00 ­ Apertura
STAND GASTRONOMICO Ore 19.30 ­
ESIBIZIONE DI JUDO dell' istruttrice Michela
Montanari in collaborazione con la Palestra
Fitness Time di Russi Ore 21.30 ­ Spettacolo
danzante con "CARA BABY ROCK' N'ROLL" ­
Area Giochi per Bambini ­ Mostra d'
Artigianato e Hobbistica ­ Mostre Fotografiche
­ Mostra auto, miniatura Ferrari da corsa Ore
23.00 ­ Chiusura serata, BOMBOLONI CALDI Sabato 4 luglio 2015 Ore 19.00 ­ Apertura STAND
GASTRONOMICO Ore 19.30 ­ Esibizione di Pattinaggio artistico in collaborazione con la Società Up e
Down di Lugo Ore 21.30 ­ Spettacolo con "GIORGIO E LE MAGHICHE FRUSTE DI ROMAGNA" ­ Area
Giochi per Bambini ­ Mostra d' Artigianato e Hobbistica ­ Mostre Fotografiche ­ Mostra auto, miniatura
Ferrari da corsa Ore 23.00 ­ Chiusura serata, ESTRAZIONE PREMI A SORPRESA e BOMBOLONI
CALDI.
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Il Sole 24 Ore
Pubblica amministrazione
Spesa pubblica. L' accordo Governo­Regioni siglato dopo un tavolo durato sei mesi ­ A
settembre sotto esame le regole di governance.
Tagli alla Sanità per 2,3 miliardi
Tra le novità nuovi prezzi di farmaci, beni e servizi e la riduzione dei primari.
Nuovi prezzi dei farmaci, tagli all' acquisto di
beni e servizi, tetto al 4,4% e pay back per i
dispositivi medici. Ma anche stop alle ricette
inutili per la specialistica e medici spreconi nel
mirino. Ospedaletti addio, riduzione di
primariati e ricoveri di lunga degenza sotto
scacco. Eccola l' intesa tra Governo e Regioni
sulla spesa sanitaria, siglata ieri dopo sei mesi
di tira e molla anche per l'"effetto urne" di
maggio. Dovrebbe produrre risparmi per 2,35
miliardi già quest' anno, se ce la farà. E
replicare nel 2016, anche se si profila l'
aumento del Fondo sanitario e la revisione del
«Patto salute».
I contenuti dell' accordo saranno adesso
trasferiti nel decreto legge Enti locali a l l '
esame del Senato. Ma ci sarà una coda: entro
fine settembre saranno riviste a un tavolo
Governo­Regioni­Aifa le regole di governance
della spesa farmaceutica, inclusi tetti e pay
back, che per metà ottobre confluiranno nella
manovra 2016. Un tavolo fortemente voluto
dalla ministra della Salute, Beatrice Lorenzin,
che già a una manciata di ore dall' Intesa,
intervenendo all' assemblea di Farmindustria,
aveva posto l' altolà a ulteriori sacrifici in sanità
e per la farmaceutica. Tra le Regioni, Lombardia, Liguria e Veneto non hanno partecipato alla
Conferenza Stato­Regioni, pur dichiarandosi contrari all' intesa, che di fatto per la loro assenza non
hanno bloccato. Il tutto, non senza code polemiche e contestazioni. A partire da Assobiomedica,
associazione dei produttori di dispositivi medici,che per effetto dei tagli denuncia il rischio di un crollo
delle prestazioni e dell' occupazione e «una quantità esorbitante di ricorsi» contro l' accordo.
«Va sfruttato il tempo in più per riflettere sui tagli», sostiene invece il presidente di Farmindustria,
Massimo Scaccabarozzi.
Beni e servizi e dispositivi sono intanto i più colpiti, con tagli 2015 per 1,3 miliardi. Per beni e servizi non
sanitari (dalle lavanderie ai cibi per le mense, passando per servizi di pulizia o riscaldamento fino alle
assicurazioni professionali) scatta la rinegoziazione dei contratti in essere con abbattimento del 5% dei
costi. Contratti da rivedere anche per i dispositivi medici, con tetto di spesa al 4,4%: le imprese in
aggiunta dovranno ripianare l' extratetto regionale del 40% quest' anno, del 45% nel 2016 e del 50% dal
2017 in poi.
Ci sarà poi guerra aperta contro l' inappropriatezza delle prestazioni di specialistica: quelle "inutili" le
pagheranno gli assistiti e i medici "spreconi" subiranno una riduzione del trattamento accessorio se
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Il Sole 24 Ore
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Pubblica amministrazione
dipendenti del Ssn, e un taglio delle quote variabili e dell' integrativo locale se medici di famiglia. Anche
i manager di asl e ospedali risponderanno dei mancati controlli. Altri risparmi arriveranno dai nuovi
standard ospedalieri tra taglio dei mini­ospedali, riduzione dei primariati e della durata della degenza. E
anche dalla riduzione delle centrali operative 118.
Dalla farmaceutica si attendono complessivamente 500 milioni di minor spesa su base annua. Il punto
di partenza è l' individuazione dei prezzi di riferimento con rimborso massimo tra farmaci
terapeuticamente assimilabili. Operazione complessa che l' Aifa dovrà concludere entro il prossimo 30
settembre con una rinegoziazione dei prezzi con le singole imprese. Le imprese potranno spalmare la
riduzione tra i propri medicinali. Senza accordo le industrie rischiano la retrocessione in classe C dei
propri prodotti, ma anche il pay back del risparmio atteso.
Ma non solo. Per la farmaceutica si prevede anche la riduzione dei prezzi dei farmaci biotech alla
scadenza del brevetto e la revisione dei prezzi per i medicinali sotto procedura di rimborsabilità
condizionata (payment­by­result, risk­cost­sharing, sucess free). Questa revisione si applicherà quando,
dopo almeno due anni di commercializzazione, i benefici risultino inferiori rispetto a quelli previsti dagli
accordi. Per la farmaceutica, d' altra parte, saranno decisive le norme che finiranno nella manovra 2016,
che interesseranno anche i farmaci innovativi, a partire da quelli per l' epatite C.
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Pubblica amministrazione
Delega. Nei concorsi conta anche l' Ateneo.
Pa, dirigenti licenziati solo per «bocciatura»
ROMA Per i 41.500 dirigenti pubblici arriva la
"garanzia" anti­decadenza dal ruolo unico
prospettato per loro dalla riforma della
Pubblica amministrazione. Con un correttivo
approvato ieri dalla commissione Affari
costituzionali della Camera, infatti, si prevede
che il dirigente potrà decadere solo dopo un
periodo di disponibilità «successivo a una
valutazione negativa», per cui non basterà più
solo un lungo parcheggio per mandarlo a
casa.
Per capire la questione occorre riandare all'
architettura della dirigenza disegnata dalla
riforma della Pa, e fondata sul «ruolo unico».
In realtà i «ruoli unici» sarebbero tre (per
Stato, Regioni e d enti locali), e da questi le
amministrazioni dovrebbero scegliere i propri
dirigenti a cui affidare incarichi di quattro anni,
rinnovabili senza concorso per altri due anni. I
dirigenti senza incarichi sarebbero collocati «in
disponibilità», con attribuzione dello stipendio
base e della parte fissa del trattamento
accessorio ma, e qui arriva il punto più critico,
«dopo un determinato periodo di collocamento
in disponibilità» secondo il testo confermato
dal Senato arriverebbe la decadenza. Questo
aspetto ha scatenato le proteste dei diretti interessati, nel timore che il rischio di disponibilità e
soprattutto di decadenza finisse per dipendere dal tasso di fedeltà alle scelte della politica.
L' emendamento approvato ieri, che era stato "promesso" dallo stesso ministro della Pa Marianna
Madia, prova a evitare questo rischio, stabilendo appunto che la decadenza potrà riguardare solo chi è
stato messo in disponibilità dopo una bocciatura sulle proprie performance.
Sul rapporto fra politica e dirigenza interviene un altro emendamento approvato ieri a Montecitorio, in
cui si prevede che per essere scelti dalle Regioni come direttori generali delle Asl bisognerà esprimere
interesse per la posizione specifica in palio. Un terzo emendamento interviene sulla valutazione, e
ipotizza che nei concorsi pubblici si possa valutare, accanto al voto minimo di laurea, anche «i fattori
inerenti all' istituzione che lo ha assegnato». Il principio è importante, perché le università non sono tutte
allo stesso livello e l' ateneo di provenienza è un fattore di valutazione consueto per le assunzioni nel
privato, e se attuato rappresenterebbe nei fatti un primo superamento del «valore legale» del titolo di
studio.
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Gianni Trovati
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Il Sole 24 Ore
Pubblica amministrazione
Fisco e contribuenti. A rischio i rimborsi da split payment e reverse charge ­ Incognite sulla
disclosure.
Agenzie, ex dirigenti pronti allo stop
I funzionari incaricati chiedono una soluzione o rimetteranno le deleghe.
ROMA Stavolta la macchina del fisco rischia
davvero di incepparsi. Dopo promesse e
attese di possibili soluzioni (finora
puntualmente rinviate) al ripristino degli
incarichi dirigenziali venuti meno con la
sentenza 37/2015 della Consulta, gli ex
dirigenti decaduti delle Agenzie fiscali sono
pronti al passo indietro: rimettere le deleghe
che hanno continuato a ricevere da oltre tre
mesi e limitarsi solo alla firma degli atti.
Tradotto in termini operativi, significa blocco
dell' attività strategica dell' amministrazione
finanziaria: rimborsi, assistenza ai contribuenti
e da ultimo tutta la (complessa) procedura di
adesione al rientro dei capitali.
A quanto risulta al Sole 24 Ore, a scatenare la
reazione degli ex dirigenti, che hanno
minacciato di non svolgere più le funzioni che
consentono alla macchina fiscale di gurare,
sono state le ultime decisioni del Consiglio dei
ministri.
Con il via libera allo schema di Dlgs attuativo
della delega, il Governo si è limitato infatti a
gettare le basi per il nuovo concorso (da
completare entro la fine del 2016) senza
preoccuparsi, a loro avviso, di risolvere con un
intervento d' urgenza la gestione della fase transitoria con il superamento delle disfunzioni che si stanno
già verificando. In primo luogo per quanto riguarda l' erogazione dei rimborsi Iva.
Nelle prossime settimane, infatti, gli uffici potrebbero essere raggiunti dalle istanze per le richieste
dovute all' applicazione delle nuove norme sullo split payment con le pubbliche amministrazioni e dell'
estensione del reverse charge. La promessa di un canale preferenziale (rimborsi in tre mesi) sottoscritta
da Governo e Parlamento nella legge di stabilità corre il pericolo di essere vanificata dallo stallo degli
uffici e dalla remissione delle deleghe.
«A rischio di paralisi totale», fanno notare alcuni dirigenti decaduti, è la voluntary disclosure da cui
peraltro il Governo punta ad assicurarsi un tesoretto da utilizzare per le ultime emergenze e la
sterilizzazione di una o più clausole di salvaguardia. Lo stesso discorso vale anche, però, anche per l'
ordinaria attività di accertamento che potrebbe essere depotenziata per il venir meno degli «incarichi».
Allo studio c' è ancora l' ipotesi di un intervento con la definizione di posizioni organizzative attraverso
un emendamento al decreto enti locali ora all' esame del Senato.
Una soluzione che, se realizzata, non sarà operativa prima della metà di agosto, a poco più di un mese
dalla scadenza per la domanda del rientro dei capitali.
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3 luglio 2015
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Il Sole 24 Ore
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Pubblica amministrazione
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Marco MobiliGiovanni Parente
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3 luglio 2015
Pagina 38
Il Sole 24 Ore
Pubblica amministrazione
CASSA DEPOSITI E PRESTITI.
Regioni ed enti locali: dai mutui rinegoziati 1,1
miliardi di risparmi
Nei primi sei mesi dell' anno Regioni e d enti
locali hanno rinegoziato mutui con la Cassa
depositi e prestiti per 15,9 miliardi di euro,
ottenendo un risparmio sulle rate che da qui al
2018 si dovrebbe attestare a 1,1 miliardi di
euro. Lo dice il primo bilancio offerto dalla
Cassa sulle revisioni dei contratti, che nel
primo semestre 2015 hanno registrato un
boom: le amministrazioni territoriali hanno
infatti deciso di rivedere il 55% dei prestiti
interessati dalla finestra di rinegoziazione,
mentre nelle operazioni precedenti il tasso
medio di adesione si è attestato intorno al 20
per cento.
L' impennata è frutto anche di una doppia
mossa normativa. La legge di stabilità 2015 ha
consentito di ritoccare anche i mutui già
oggetto di precedenti rinegoziazioni e il
decreto enti locali, o l t r e a p e r m e t t e r e l '
accesso a queste operazioni anche agli enti in
esercizio provvisorio, ha consentito per il 2015
l' utilizzo libero dei risparmi (di solito vanno
impiegati per investimenti o per abbattere altro
debito). Visto il successo, l' Anci chiede alla
Cdp di riattivare un' altra finestra a settembre.
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Pagina 39
Il Sole 24 Ore
Pubblica amministrazione
Previdenza. Pagamento «d' ufficio»
Pensioni con «quattordicesima»
Con la circolare 130/15 di ieri l' Inps ha definito
i requisiti per la corresponsione della somma
aggiuntiva (cosiddetta "quattordicesima")
prevista a favore dei pensionati a basso
reddito dall' articolo 5, commi da 1 a 4, del Dl
81/07, convertito con modificazioni nella legge
127/07.
La circolare dell' Istituto, la quale non presenta
novità di rilievo rispetto a quanto stabilito negli
anni scorsi, stabilisce che beneficiari dell'
indennità, pagata nel mese di luglio, sono i
pensionati con almeno 64 anni d' età in
possesso per l' anno in corso di redditi
personali non superiori a 9.767,16 euro all'
anno, ossia una volta e mezzo l' importo annuo
del trattamento minimo.
Per quanto concerne il requisito anagrafico,
per quest' anno sono dunque interessate tutti
le persone nate prima del 1952; più complesso
è invece il meccanismo di accertamento
reddituale, dal momento che, ai fini dell'
attribuzione della quattordicesima, si tiene
conto esclusivamente del solo reddito lordo
del pensionato, senza cumulo con l' eventuale
coniuge, e che inoltre non rilevano per
espressa disposizione normativa i redditi
derivanti dalla casa di abitazione, gli assegni al nucleo familiare, le indennità di accompagnamento, i
redditi derivanti dal percepimento del trattamento di fine rapporto e le competenze arretrate sottoposte
a tassazione separata.
La circolare 130/15 sottolinea, inoltre, ai fini del percepimento della quattordicesima non sono da
considerare redditi le pensioni di guerra, le indennità per i ciechi parziali e l' indennità di comunicazione
per i sordi prelinguali, l' indennizzo in favore di soggetti danneggiati da complicanze irreversibili a causa
di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati, i sussidi economici che i
Comuni e gli altri enti erogano agli anziani per bisogni strettamente connessi a situazioni contingenti e
che non abbiano caratteristiche di continuità, nonché l' importo di 154,94 euro previsto in via
permanente dal 2001 per i pensionati con trattamento minimo.
La legge prevede un trattamento differenziato del beneficio che si lega ai contributi versati per la
pensione: si tratta di 336 euro per coloro che abbiano un' anzianità contributiva fino a 15 anni se ex
dipendenti e fino a 18 anno se ex autonomi; di 420 euro per un' anzianità contributiva da 15 a 25 anni se
ex dipendenti e da 18 a 28 anni se ex autonomi; di 504 euro per gli ex dipendenti con più di 25 anni di
contributi e gli ex autonomi con più di 28. Ai fini del calcolo della fascia di aumenti spettante, nel caso in
cui si tratti di una pensione ai superstiti il numero dei contributi accreditati in favore del coniuge va
abbattuto del 40 per cento.
Nell' ipotesi in cui il reddito personale del pensionato superi la soglia di 9.769,61 euro, ma risulti
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3 luglio 2015
Pagina 39
Il Sole 24 Ore
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Pubblica amministrazione
inferiore al reddito finale comprensivo degli aumenti, la quattordicesima verrà erogata in misura ridotta
per restare nella soglia massima consentita. Parimenti verrà ridotta l' indennità nel caso il pensionato
compia i 64 anni nel corso del 2015: in tal caso essa sarà rapportata ai soli mesi successivi alla data del
compleanno.
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Mauro Pizzin
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Pagina 25
Italia Oggi
Pubblica amministrazione
In Gazzetta Ufficiale il regolamento della Giustizia attuativo della messa alla prova.
Detenuti di pubblica utilità
Fino a otto ore giornaliere di lavoro. Anche nei musei.
D' ora in avanti sarà più facile per un detenuto
fare ricorso ai lavori di pubblica utilità. Il
regolamento firmato dal ministro della giustizia
Andrea Orlando in attuazione della legge
67/2014 (Deleghe al governo in materia di
pene detentive non carcerarie e di riforma del
sistema sanzionatorio.
Disposizioni in materia di sospensione del
procedimento con messa alla prova e nei
confronti degli irreperibili) è stato pubblicato
ieri in Gazzetta Ufficiale n. 151 (decreto 8
giugno 2015, n. 88). Esso (si veda ItaliaOggi
Sette del 22 giugno scorso) amplia per il
detenuto la possibilità di far ricorso al lavoro di
pubblica utilità. Già oggi gli imputati di reati
puniti con la sola pena pecuniaria o con una
pena detentiva non superiore a 4 anni possono
chiedere la sospensione del processo con
messa alla prova e conseguente avviamento a
l a v o r i d i pubblica u t i l i t à m a c o n q u e s t o
regolamento si rafforza questa possibilità
offrendo agli uffici giudiziari la possibilità di
sfruttare al meglio le finalità deflative dell'
istituto.
Il come sarà illustrato via via sul sito
www.giustizia.it con una descrizione
dettagliata punto per punto delle diverse
convenzioni in materia di lavori di pubblica
utilità che il ministero o i presidenti dei tribunali competenti andranno a stipulare con stato, enti locali e
organizzazioni di assistenza sociale, sanitaria e di volontariato. Il regolamento prevede che la
prestazione lavorativa non sarà retribuita, verrà svolta in favore della collettività, non sarà inferiore ai
dieci giorni né superiore alle otto ore giornaliere e dovrà tener conto delle specifiche professionalità e
attitudini lavorative dell' imputato. Il decreto ministeriale elenca inoltre le mansioni a cui i richiedenti
potranno essere adibiti: prestazioni sociali e socio­sanitarie a favore di tossicodipendenti, alcolisti,
disabili, minori, anziani e stranieri, in materia di protezione civile, previsto anche il soccorso alla
popolazione in caso di calamità naturali.
Per la tutela del patrimonio ambientale e culturale, i detenuti potranno occuparsi della custodia di musei,
biblioteche e pinacoteche e per la manutenzione di immobili, servizi pubblici e beni demaniali, l' attività
prevista è quella della pulizia e cura di ospedali, case di cura, giardini, ville e parchi. Nessun onere è
previsto a carico del ministero della giustizia perché saranno sostenuti dalle amministrazioni, dagli enti
locali e dalle organizzazioni presso i quali viene svolta l' attività gratuita in favore della collettività. Le
amministrazioni, gli enti e le organizzazioni che prendono in carico il soggetto, devono garantirgli lo
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3 luglio 2015
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Italia Oggi
Pubblica amministrazione
svolgimento del lavoro programmato mettendo a sua disposizione le strutture necessarie al lavoro,
indicando un referente che coordini la prestazione e dia istruzioni in merito. A controllare che tutto
proceda secondo i piani, c' è sempre l' Uepe ­ Ufficio di esecuzione penale esterna che fa da cerniera
tra il giudice che ha emesso il provvedimento e l' ente ospitante a cominciare dalla facilitazione dei
contatti tra enti e organizzazioni in convenzione e uffici giudiziari.
Le convenzioni, raggruppate per distretto di Corte d' appello, saranno di volta in volta rese pubbliche
attraverso l' inserimento in un' apposita sezione del sito, raggruppate per distretto di Corte d' appello.
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MARZIA PAOLUCCI
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Pagina 27
Italia Oggi
Pubblica amministrazione
Il notariato sui trasferimenti per uso non abitativo.
Immobili p.a., esenzioni ampie
Per i trasferimenti di immobili pubblici, a uso
non prevalentemente abitativo, ripristinata l'
esenzione da imposte indirette (registro,
ipotecaria e catastale) e da altri tributi e/o
diritti.
Così il Consiglio nazionale del notariato che,
con lo studio n. 46­2015/T dell' area scientifica,
approvato in una seduta dello scorso maggio,
è intervenuto sui profili di natura fiscale, relativi
ai trasferimenti di immobili pubblici e di edilizia
popolare, compresi quelli eseguiti da fondi
immobiliari.
Per il corretto inquadramento della disciplina,
lo studio evidenzia la soppressione delle
esenzioni e delle agevolazioni fiscali, a cura
dell' art. 10, dlgs 23/2011 e, successivamente,
il ripristino di specifiche agevolazioni, con il
comma 4­ter, dell' art. 20, dl 133/2014
(«Decreto sblocca Italia») e i commi 270 e
377, dell' art. 1, legge 190/2014 (Stabilità
2015).
Il legislatore ha individuato, innanzitutto,
determinate ipotesi relative ai trasferimenti,
individuando tra questi le permute, le
operazioni di cartolarizzazione degli immobili
pubblici, le dismissioni, la valorizzazione del
patrimonio immobiliare pubblico e alcuni atti,
di cui all' art. 32, dpr 601/1973 (trasformazione
del diritto di superficie in proprietà e ridistribuzione fondiaria tra co­lottizzanti).
Inoltre, lo studio ritiene che per «immobili pubblici» debbano intendersi, non solo quelli posseduti da
soggetti pubblici (Stato o altri enti territoriali), ma anche quelli «in grado di realizzare interessi della
collettività o di parte di essa e di attuare finalità meta­individuali», quando siano legati da forme o
modalità di «monetizzazione» del patrimonio pubblico.
Come detto, le dette operazioni godono della più completa esenzione da imposte e tributi dovute in
caso di trasferimento, restando esclusa l' applicazione dell' imposta di registro, bollo, ipotecaria,
catastale e di ogni tributo o diritto previsto dalla legislazione vigente; restano esclusi, dal detto regime
agevolato, taluni atti relativi a conferimenti e/o trasferimenti di immobili di proprietà dei comuni che,
però, possono beneficiare di altre agevolazioni.
Inoltre, la norma di ripristino delle agevolazioni sopra indicata (4­ter, art. 20, dl 133/2014) impatta su
talune fattispecie traslative, cui si rende applicabile il comma 2, dell' art. 32, dpr 601/1973 che prevede l'
applicazione dell' imposta di registro in misura fissa e l' esenzione dalle imposte ipotecaria e catastale
(Agenzia delle entrate, ris. 17/E/2015).
Le operazioni che beneficiano di tali agevolazioni sono quelle relative al trasferimento di aree produttive
(Pip) o di aree concesse in diritto di superficie o cedute in proprietà per la costruzione di unità abitative
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Pagina 27
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Italia Oggi
Pubblica amministrazione
(Peep), la trasformazione del diritto di superficie in proprietà, di cui ai commi 45 e seguenti, legge
448/1998, e gli atti di ridistribuzione fondiaria tra co­lottizzanti.
In particolare, è stato previsto (nuovo comma 140­ter, art.
1, legge 296/2006) che ai conferimenti eseguiti dai fondi immobiliari, di cui al dlgs 58/1998, si rendano
applicabili le imposte di registro, ipotecaria e catastale in misura fissa e che, in caso di alienazione, nell'
ambito di una procedura di cartolarizzazione, valorizzazione o dismissione, da parte di fondi immobiliari
si renda applicabile la esclusione dall' applicazione dell' Iva, per assimilazione alle operazioni di
conferimento di aziende o di rami di azienda, con applicazione in misura fissa (euro 200) delle imposte
di registro, ipotecaria e catastale.
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FABRIZIO G. POGGIANI
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Pagina 32
Italia Oggi
Pubblica amministrazione
Milano e Napoli premiate dal Patto orizzontale
Sono Milano e Napoli i maggiori beneficiari del
Patto orizzontale nazionale 2015. Per il
capoluogo lombardo, è in arrivo un sconto sul
Patto di oltre 6,3 milioni, che però dovrà
essere ripagato nel biennio successivo con
due rate annuali di pari importo. Stesso
discorso per l' amministrazione guidata da
Luigi De Magistris, che porta a casa un
« p r e s t i t o » d a 5 , 2 m i l i o n i . F r a i comuni
«generosi», primeggia nettamente Brescia,
che (probabilmente grazie ai ricchi dividendi
delle sue partecipate) ha ceduto ben 28
milioni, garantendosi un ottimo margine di
sicurezza per il futuro. Notevole anche il
contributo di enti più piccoli come Prato ( 5
milioni) e Crevalcore (4 milioni).
Complessivamente, il mercato degli «spazi
finanziari» scambiati dai sindaci vale oltre 43
milioni.
I dati sul riparto sono stati diffusi ieri dalla
Ragioneria generale dello stato. Ricordiamo
che il Patto orizzontale nazionale è stato
introdotto dall' art. 4­ter del dl 16/2012 e
c o n s e n t e a i comuni d i s c a m b i a r s i s p a z i
finanziari, compensando gli scostamenti,
positivi o negativi, previsti dai singoli enti
rispetto al proprio obiettivo.
Nel biennio successivo, ai comuni cedenti è
garantito il recupero degli spazi finanziari ceduti mediante il riconoscimento di una modifica migliorativa
dell' obiettivo commisurata annualmente alla metà del loro valore, mentre agli enti cessionari sono
attribuiti saldi obiettivi peggiorati per un importo annuale pari alla metà della quota acquisita.
Sempre ieri è stato diffuso anche il decreto del Mef n. 52518 del 26 giugno 2015 concernente la
determinazione degli obiettivi programmatici per il periodo 2015­2018. Il provvedimento (anch' esso
consultabile sul sito della Rgs) ha approvato i nuovi prospetti per il calcolo, che dovranno essere
trasmessi attraverso l' apposito sistema web entro 45 giorni dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta
Ufficiale. Ricordiamo che la mancata trasmissione costituisce inadempimento al Patto, con conseguente
applicazione delle sanzioni previste.
Per i comuni, si applica l' art. 1, comma 1, del dl 78/2015, che ha approvato gli obiettivi definiti con l'
intesa sancita nella Conferenza stato­città e autonomie locali del 19 febbraio 2015 e indicati nella tabella
1 allegata al decreto.
Si tratta di obiettivi «lordi», che devono essere ridotti di un importo pari all' accantonamento, stanziato
nel bilancio di previsione di ciascun anno di riferimento, al fondo crediti di dubbia esigibilità.
Tale passaggio trova evidenza nella Fase 1 della procedura di compilazione del prospetto sugli
obiettivi. Ovviamente, siccome l' importo del fondo crediti di dubbia esigibilità non è fisso, ma può
variare nel corso della gestione, i comuni dovranno aggiornare l' obiettivo ogni qual volta procederanno
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Italia Oggi
Pubblica amministrazione
alla variazione del relativo accantonamento rispetto all' importo stanziato nel preventivo L' obiettivo
risultante dopo la Fase 1 può essere ulteriormente ridotto per effetto degli spazi finanziari per
complessivi 100 milioni di euro messi previsti per ciascuno degli anni 2015­2018 dall' art. 1, comma 2,
del dl 78/2010.
Per le province e le città metropolitane, invece, le Fasi 1 e 2 sono regolate dalla legge 190/2014, che
individua come base di calcolo la spesa corrente media 2010­2012, cui deve essere applicato per il
2015 un coefficiente del 17,20% e per gli anni seguenti del 18,03%. L' importo così determinato deve
essere ridotto, per ogni anno di riferimento, di un importo pari al taglio dei trasferimenti erariali disposto
dall' art. 14, comma 2, del dl 78/2010.
In tal caso, non deve essere sottratto il fondo crediti di dubbia esigibilità.
Uguali per tutti, invece, le fasi 3 e 4, che riguardano, rispettivamente, la rideterminazione degli obiettivi
mediante i cosiddetti Patti di solidarietà (Patto regionale e Patto orizzontale nazionale) e le premialità
erogate ai sensi dell' art. 1, comma 122, della legge 220/2010.
MATTEO BARBERO
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Italia Oggi
Pubblica amministrazione
Raffica di emendamenti al ddl Madia. Nelle partecipate premi in base ai risultati.
P.a., fuori i dirigenti bocciati
Licenziabili solo i manager valutati negativamente.
M a n n a i a s u i dirigenti pubblici: s a r a n n o
licenziabili, se rimasti senza incarico per un
periodo prolungato di tempo, tuttavia per
decadere dal ruolo il loro operato dovrà essere
stato valutato «negativamente» dall'
organismo di appartenenza. Tutt' altra sorte,
invece, per gli amministratori delle società
partecipate, legati al risultato (positivo, o
negativo) dell' azienda, e quindi remunerati
con un «compenso economico variabile».
Raffica di modifiche, nella giornata di ieri, al
disegno di legge del ministro Marianna Madia
in materia di riorganizzazione della p.a.
(3098), in commissione affari costituzionali alla
camera; numerosi gli emendamenti
(soprattutto dei democratici) approvati, che
hanno corretto gli articoli sulla dirigenza
pubblica e sul pubblico impiego, mentre a
partire da martedì 7 luglio saranno esaminati,
hanno fatto sapere fonti parlamentari, i capitoli
sui corpi di polizia e sulla conferenza dei
servizi.
Ritocco rilevante, imposto dal Pd, pure quello
sui requisiti per l' accesso ai concorsi pubblici,
laddove non conterà più soltanto il voto di
laurea conseguito, bensì anche l' università
frequentata dal candidato, in modo che la
votazione possa essere così rapportata al
«peso» dell' ateneo che l' ha assegnata.
E, sempre in tema di selezioni, è passato un «giro di vite» sulla designazione dei direttori generali,
amministrativi e sanitari delle strutture sanitarie, riducendo la discrezionalità nelle nomine: le regioni
avranno a disposizione una rosa di persone, proposta da una commissione «ad hoc» che, e questa è la
novità, non sarà formata semplicemente attingendo dall' elenco nazionale dei dirigenti, ma sarà
composta anche da chi, iscritto all' elenco, si è fatto avanti, manifestando interesse per l' avviso
pubblico.
Come già evidenziato, per i vertici della p.a. conterà molto la reputazione conquistata in servizio, visto
che in caso restino privi di funzioni per un determinato lasso temporale, a dar loro la «spinta» verso l'
uscita dall' ente sarà proprio una eventuale «bocciatura» per non aver svolto correttamente i propri
compiti.
Al contrario, è saltato l' obbligo (previsto inizialmente dal ddl governativo) di un esame per i dirigenti
che puntano all' assunzione a tempo indeterminato, poiché la I commissione ha acceso il semaforo
verde sulla necessità che siano «valutati» dall' amministrazione presso la quale è stato loro attribuito l'
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3 luglio 2015
Pagina 32
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Italia Oggi
Pubblica amministrazione
incarico iniziale, senza perciò superare un apposito concorso; modificata, inoltre, la durata del periodo
di prova, che scende da 4 a 3 anni (nei quali i dirigenti avranno obblighi formativi).
Quanto, poi, alla figura del segretario comunale, oggetto di un vero e proprio restyling, è stato
approvato un testo che conferisce le loro attuali competenze di rogito «ai dirigenti apicali aventi i relativi
requisiti»; ne consegue che i futuri dirigenti appartenenti al ruolo unico (che il ddl istituisce) saranno
ufficiali roganti, e potranno così redigere documenti in forma pubblica amministrativa, aventi efficacia di
atto pubblico, proprio come quelli stipulati da un notaio.
Il M5s ha impresso una «virata», ottenendo il via libera ai «premi» agli amministratori delle società
partecipate: la remunerazione sarà vincolata alla performance (virtuosa, o meno) delle aziende guidate.
E, fra le modifiche varate, quella di Claudio Borghi (Pd), secondo cui per dirigenti e dipendenti dei
Comuni con meno di 5.000 abitati potranno essere avviati corsi di formazione sulla «spending review».
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SIMONA D' ALESSIO
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Italia Oggi
Pubblica amministrazione
Il dl 78/2015 per smaltire i 20 mila esuberi degli enti di area vasta ingessa i comuni.
Vigili stagionali senza speranze
Priorità alla polizia provinciale. Contratti flessibili ko.
Vigili stagionali, pochi gli spazi interpretativi
lasciati dall' articolo 3, comma 5, del dl
78/2015 per considerare ancora possibile la
loro assunzione.
Il decreto enti locali, pensato per risolvere, tra
gli altri, posti ai comuni dalla riforma delle
province e in particolare dal congelamento
delle assunzioni imposto dall' articolo 1,
comma 424, della legge 190/2014, nel caso
della polizia municipale invece di essere un
giovamento si sta rivelando un serio problema,
se non un danno.
Come è noto, la norma cerca finalmente di
incidere sullo stallo delle procedure di mobilità
dei circa 20 mila dipendenti provinciali
coinvolti dalla riforma, imponendo d' imperio il
passaggio dei componenti dei corpi di polizia
provinciale verso la polizia comunale.
Una scelta forse giustificabile nel tentativo di
fornire una prospettiva certa e il più possibile
rapida ai dipendenti provinciali, ma assai poco
attenta alla loro professionalità ed alle
esigenze dei comuni.
In ogni caso, la norma è scritta in modo da
poter essere interpretata come divieto assoluto
di assumere, con qualsiasi tipologia
contrattuale e, dunque, comprendendo anche
qualsiasi contratto flessibile, non escluso il
tempo determinato per esigenze stagionali.
Il comma 3 dell' articolo 5 del dl 78/2015 usa, infatti, il verbo «reclutare», a conferma che ai comuni è
permesso solo di assumere a tempo indeterminato per mobilità il personale provinciale dei corpi di
polizia, senza nessun' altra ulteriore e diversa alternativa.
Potrebbe in astratto considerarsi corretto colmare i vuoti d' organico dei comuni, utilizzando i circa 2
mila dipendenti dei corpi di polizia provinciale.
Ma i limiti di questa prospettiva sono molti ed evidenti.
In primo luogo, l' articolo 5 del dl 78/2015, subordina il transito dei poliziotti provinciali all' adozione delle
leggi regionali di riordino delle funzioni provinciali; ma la gran parte delle regioni non vuole saperne di
riordinarle. Subordinare, dunque, i trasferimenti dei vigili provinciali alle leggi regionali di riordino
significa rinviare a lungo queste mobilità e lasciare ancora una volta i comuni privi di strumenti o a
rischio di effettuare assunzioni a rischio di nullità.
Al di là dei problemi di coerenza con il processo di riordino, nulla assicura che il flusso della mobilità dei
vigili provinciali copra esattamente tutti i fabbisogni di polizia locale di natura stagionale dei comuni
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Italia Oggi
Pubblica amministrazione
turistici. È molto probabile che la gran parte dei vigili provinciali ambirà a trovare ricollocazione nei
comuni capoluogo, per altro quelli con spazi finanziari ed organizzativi generalmente più ampi.
Pochi si ricollocheranno nei comuni più piccoli nonostante siano proprio i comuni turistici di piccole
dimensioni quelli che hanno maggiore necessità di vigili «stagionali».
Peraltro, necessità «stagionali» sono per loro natura incompatibili con assunzioni a tempo indeterminato
e sono quasi le uniche a poter essere agevolmente motivate, in applicazione dell' articolo 36, comma 2,
del dlgs 165/2001.
Allo scopo di alleggerire la morsa ai comuni, si potrebbe provare ad interpretare l' articolo 5, comma 3,
del dl 78/2015 in modo da coordinarlo con il comma 424 della legge 190/2014, ritenendo esclusa non
ogni forma di reclutamento con qualsivoglia tipologia contrattuale, ma solo le ogni tipologia di
assunzione a tempo indeterminato, ricordando che il comma 424 citato congela solo le assunzioni a
tempo indeterminato, ma non quelle flessibili. Anche perché la mobilità di personale a tempo
indeterminato non può che attivarsi per esigenze lavorative durature e non limitate ad un periodo
stagionale.
Osta a tale interpretazione la circostanza che nel lavoro pubblico di lavoro a tempo indeterminato ne
esiste una sola tipologia.
Simile lettura della norma, utile sul piano sostanziale, farebbe salve le assunzioni degli stagionali dalla
declaratoria di nullità contenuta nell' articolo 1, comma 424, della legge 190/2014, ma non copre del
tutto dalle responsabilità anche erariali derivanti dall' illegittimità per violazione di legge eccepibile se
dell' articolo 5, comma 3, si intendesse fornire esclusivamente l' interpretazione restrittiva suggerita dal
testo (anche se contrastante con la logica e i fini complessivi della riforma delle province).
Per rilanciare le assunzioni stagionali dei vigili, meglio un pronunciamento chiaro del Parlamento, anche
perché il rischio è che le sezioni regionali della Corte dei conti si prununcino sul tema con ritardo e in
modo contraddittorio.
LUIGI OLIVERI
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Italia Oggi
Pubblica amministrazione
Agevolazioni in pillole
Mibact, 239 mila euro per ricordare la Prima
guerra mondiale. Il ministero dei beni e delle
attività culturali e del turismo ha stanziato
239.500 euro per l' assegnazione di contributi
a progetti e iniziative relative al patrimonio
storico della Prima guerra mondiale. Saranno
finanziati progetti di censimento,
catalogazione, manutenzione, restauro e
valorizzazione del patrimonio storico con
contributi fino a 50 mila euro. Le domande
dovranno essere presentante entro il 15 luglio
2015.
Lombardia, in arrivo bandi per 95 milioni di
euro. La regione Lombardia lancerà a luglio
d u e b a n d i r i v o l t i a g l i enti pubblici p e r
sostenere investimenti di riqualificazione
energetica degli edifici pubblici e d e g l i
i m p i a n t i d i i l l u m i n a z i o n e pubblica. L o
stanziamento complessivo di 95 milioni di euro
sarà tradotto in contributi a fondo perduto fino
al 90% delle spese previste.
Piemonte, una legge regionale per i beni
invenduti. La regione Piemonte ha approvato
la legge regionale 23 giugno 2015 n. 12
«Promozione di interventi di recupero e
valorizzazione dei beni invenduti». La legge
regionale prevede che gli enti locali, singoli e
associati, possano ottenere contributi per
progetti di valorizzazione di prodotti agro­alimentari, farmaceutici e della ristorazione rimasti invenduti.
Entro quattro mesi è prevista l' emanazione del regolamento attuativo che disciplinerà le modalità di
accesso ai fondi, previsti in 500 mila euro per l' anno 2015.
Sardegna, scadenza al 24 luglio per i fondi destinati ai canoni di locazione. I comuni della regione
Sardegna avranno tempo fino al 24 luglio 2015 per comunicare alla regione il fabbisogno accertato in
relazione al bando annuale del Fondo nazionale per il sostegno all' accesso alle abitazioni in locazione.
Il Fondo nazionale finanzia l' erogazione di contributi alle famiglie in condizioni di disagio economico per
la copertura, totale o parziale, delle spese sostenute per i canoni di affitto. I comuni dovranno inviare all'
assessorato le schede di rilevazione del fabbisogno accertato, con l' indicazione dei soggetti che hanno
diritto al contributo.
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Italia Oggi
Pubblica amministrazione
Il ministero dell' ambiente ha ufficializzato l' apertura dello sportello per gli enti locali.
Fondo Kyoto, al via le domande
350 mln per la riqualificazione energetica delle scuole.
È partita la caccia ai 350 milioni di euro a
d i s p o s i z i o n e d e g l i enti locali p e r l a
riqualificazione energetica degli edifici
scolastici. Il ministero dell' ambiente e della
tutela del territorio e del mare ha ufficializzato
l' apertura dello sportello per la presentazione
delle domande per la concessione di
finanziamenti a tasso agevolato. I soggetti
pubblici proprietari di immobili pubblici
destinati alla istruzione scolastica, ivi inclusi gli
asili nido, e all' istruzione universitaria, nonché
di edifici pubblici dell' alta formazione artistica,
musicale e coreutica (Afam) possono
presentare domanda per la concessione dei
finanziamenti a tasso agevolato previsti dal
Fondo Kyoto.
Lo sportello di presentazione delle domande,
operativo ai sensi del decreto interministeriale
n. 66 del 14 aprile 2015, rimarrà aperto fino
alle ore 17 del 23 settembre 2015. L'
ammissione al finanziamento agevolato
avverrà comunque fino al raggiungimento del
limite massimo delle risorse, in base all' ordine
cronologico di presentazione delle istanze.
Finanziabili interventi che consentono un
risparmio energetico. Il Fondo Kyoto finanzia
interventi di incremento dell' efficienza
energetica e degli usi finali dell' energia su
edifici destinati ad attività scolastica.
I progetti dovranno portare ad un miglioramento del parametro dell' efficienza energetica dell' edificio
oggetto di intervento di almeno due classi in un periodo massimo di tre anni dalla data di inizio dei
lavori di riqualificazione energetica.
I progetti dovranno rispettare i requisiti tecnici minimi e i costi unitari massimi previsti dal Conto termico.
Qualora reso necessario dalle condizioni degli edifici, i progetti dovranno prevedere l' adeguamento alle
norme sulla sicurezza dei luoghi e degli impianti nonché le norme in materia di prevenzione antisismica,
nonché assicurare la bonifica o messa in sicurezza delle parti di immobile o sue pertinenze contaminate
da amianto. Potranno essere ammessi al finanziamento gli interventi i cui costi sono stati sostenuti in
data successiva al 14 maggio 2015 o sono comunque ancora da sostenere.
Finanziamenti al tasso dello 0,25%. I finanziamenti agevolati sono strutturati secondo un piano a rate
semestrali, costanti, posticipate, con applicazione del tasso fisso dello 0,25%. L' ammortamento dei
prestiti decorre dal 1° gennaio dell' anno successivo al perfezionamento del contratto di finanziamento
agevolato, ovvero dal 1° luglio dello stesso anno per i contratti conclusi nel primo semestre dell' anno.
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Italia Oggi
Pubblica amministrazione
Sono finanziabili fino ad un massimo di 30 mila euro gli interventi che riguardano esclusivamente l'
analisi, il monitoraggio, l' audit e la diagnosi energetica, con una durata di finanziamento fino a 10 anni.
Gli interventi relativi alla sostituzione dei soli impianti, incluse le opere necessarie alla loro installazione
e posa in opera, comprensivi della progettazione e certificazione energetica ex ante ed ex post sono
finanziabili fino ad un milione di euro. Gli interventi di riqualificazione energetica dell' edificio inclusi gli
impianti e l' involucro comprese le opere necessarie alla installazione e posa in opera, oltre che della
progettazione e certificazione energetica ex ante ed ex post sono finanziabili fino a 2 milioni di euro. In
questi ultimi due casi la durata del finanziamento arriva fino a 20 anni.
Presentazione delle domande via Pec. Le domande di ammissione dovranno essere inviate, a pena di
irricevibilità, al ministero dell' ambiente e della tutela del territorio e del mare, direzione per il clima e l'
energia, e in copia alla Cassa depositi e prestiti spa, ai seguenti indirizzi di posta elettronica certificata
(Pec): [email protected].
it e [email protected].
Per la definizione dell' ordine cronologico di ricezione delle domande farà fede la data e l' orario
riportato sulla ricevuta di accettazione del provider di posta elettronica certificata (Pec) del ministero
dell' ambiente e della tutela del territorio e del mare.
PAGINA A CURA DI ROBERTO LENZI
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Italia Oggi
Pubblica amministrazione
istanze dal 6 luglio.
Molise, 4 milioni per l' efficienza energetica della p.a.
La regione Molise ha messo a disposizione 4
milioni di euro grazie ad un avviso del Por
2007/2013 rivolto alle amministrazioni
comunali e agli altri enti pubblici regionali per
il finanziamento di progetti finalizzati a rendere
energeticamente più efficienti gli utilizzi degli
e d i f i c i pubblici e l e u t e n z e e n e r g e t i c h e
pubbliche. Il bando fornisce sostegno
finanziario alla realizzazione di interventi in
grado di ridurre i consumi energetici degli enti
pubblici, a parità di servizi erogati e con una
particolare attenzione ai comuni, nonché di
ridurre le esternalità ambientali negative, in
linea con gli obiettivi stabiliti nel protocollo di
Kyoto e nei documenti di programmazione
Europa 2020. Il contributo è destinato
esclusivamente alle amministrazioni comunali
e agli altri enti pubblici ricadenti nel territorio
della regione Molise, che intendono attivare
investimenti finalizzati a ridurre i consumi
energetici. I soggetti beneficiari dovranno
realizzare investimenti finalizzati ad introdurre
tecnologie, materiali, tecniche e/o processi in
grado di assicurare l' obiettivo della
contemporanea riduzione dei costi connessi al
consumo di energia e delle esternalità
ambientali negative, generate dagli attuali
sistemi di gestione e di consumo energetico.
Gli interventi proposti sono finanziabili fino al 100% dell' importo complessivo ammissibile alle
agevolazioni.
Le domande dovranno essere presentate a partire dalle ore 9 del 6 luglio 2015, esclusivamente per via
telematica. L' assegnazione dei fondi avviene in base all' ordine cronologico.
© Riproduzione riservata.
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Italia Oggi
Pubblica amministrazione
la deadline È il 3 agosto.
Toscana, un milione per progetti di pubblica utilità
La regione Toscana ha pubblicato l' avviso per
la presentazione di progetti volti alla
realizzazione di opere e servizi di pubblica
utilità a valere sul Por Toscana Fse 2014­
2020. Lo stanziamento di un milione di euro è
destinato a finanziare progetti territoriali di
opere e servizi di pubblica utilità rivolti a
soggetti disoccupati o inoccupati, che hanno
esaurito il periodo di copertura degli
ammortizzatori sociali e sono sprovvisti di
trattamento pensionistico. Obiettivo del bando
è quello di favorire l' occupabilità di soggetti
svantaggiati nel mercato del lavoro e di
contrastare la disoccupazione di lunga durata
attraverso l' attuazione di iniziative finalizzate
all' impiego temporaneo e straordinario in
lavori di pubblica utilità.
L' avviso finanzia interventi di interesse
generale rivolti alla collettività, destinati a
migliorare i servizi resi ai cittadini ed il
f u n z i o n a m e n t o d e l l a pubblica
amministrazione. I progetti possono essere
presentati da una o più amministrazioni
pubbliche, aventi sede o uffici periferici nel
territorio della regione Toscana, di cui una in
qualità di capofila di progetto, oppure da un
partenariato pubblico­privato, costituito o da
costituire a finanziamento approvato. La
Regione finanzia una quota fino all' 80% delle spese ammissibili sostenute per la realizzazione di ogni
programma di pubblica utilità. I progetti sono finanziabili per un importo non inferiore a 50 mila euro e
non superiore a 300 mila euro. Possono essere presentati entro il 3 agosto 2015, tramite consegna a
mano o raccomandata a/r.
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Italia Oggi
Pubblica amministrazione
Il presidente può solo verificare i requisiti formali della richiesta.
Consigli, sedute vincolate
Insindacabili le ragioni della convocazione.
È legittima la richiesta di convocare il consiglio
comunale avanzata da un quinto dei
consiglieri, considerato che l' ente non è dotato
di regolamento sul funzionamento del
consiglio comunale?
E' necessario sottoporre ad approvazione i
verbali delle sedute consiliari precedenti,
inserendo tale adempimento nell' ordine
del giorno di una seduta successiva? I
consiglieri possono chiedere riscontro alle
interpellanze da loro proposte?
Il regolamento sul funzionamento del consiglio
comunale deve essere adottato in virtù dell'
esplicito rinvio operato dall' articolo 38, comma
2, del dlgs n. 267/2000, nel quadro dei principi
stabiliti dallo statuto, in quanto strumento
necessario per il corretto funzionamento di tale
organo. L' art.
43, comma 1, del Tuel, tuttavia, riconosce
comunque a ciascun consigliere comunale il
«diritto di iniziativa» su ogni questione
sottoposta alla deliberazione del consiglio,
oltre al diritto di chiedere la convocazione del
consiglio secondo le modalità dettate dall' art.
39, comma 2, e di presentare interrogazioni e
mozioni. La disposizione normativa da ultimo
citata, secondo cui il presidente del consiglio
comunale è tenuto a riunire il consiglio, in un termine non superiore ai 20 giorni, quando lo richiedano un
quinto dei consiglieri o il sindaco, inserendo all' ordine del giorno le questioni richieste, sembra
configurare un obbligo del presidente di procedere alla convocazione dell' organo assembleare, come
si evince dalla previsione del termine di adempimento (20 giorni) per la trattazione delle questioni
richieste. Sebbene la norma non contenga alcun riferimento alla necessaria adozione di determinazioni,
da parte del consiglio stesso, tuttavia, le richieste di convocazione non possono essere generiche.
In merito il Tar Liguria, sez I, 11/1/1994, n. 1121 ha affermato che l' ordine del giorno deve essere
formulato «in maniera chiara ed in termini non ambigui, ma senza che ciò implichi l' esibizione di uno
schema di provvedimento o l' impossibilità di apportare variazioni o modifiche dipendenti da valutazioni
di merito che il consiglio ha il potere di effettuare».
Circa la sindacabilità, da parte del presidente del consiglio (o del sindaco), dei motivi che determinano i
consiglieri a chiedere la convocazione straordinaria dell' assemblea, secondo la giurisprudenza
consolidata, a questi spetta solo la verifica formale della richiesta (prescritto numero di consiglieri),
mentre non può sindacarne l' oggetto, salvo che questo sia illecito, impossibile o per legge
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Italia Oggi
Pubblica amministrazione
manifestamente estraneo alle competenze dell' assemblea. (Tar Piemonte, sez. II, 24 aprile 1996, n.
268). Pertanto le uniche ipotesi per le quali l' organo che presiede il consiglio comunale può omettere la
convocazione dell' assemblea sono la carenza del prescritto numero di consiglieri oppure la verificata
illiceità, impossibilità o manifesta estraneità dell' oggetto alle competenze del consiglio. Circa la natura
degli argomenti per cui è richiesto l' inserimento nell' ordine del giorno da parte dei consiglieri, al fine di
verificarne l' eventuale estraneità alle competenze del collegio, occorre aver riguardo non solo agli atti
fondamentali espressamente elencati dal comma 2 dell' art. 42 del citato testo unico, ma anche alle
funzioni di indirizzo e di controllo politico­ammministrativo di cui al comma 1 del medesimo art. 42, con
la possibilità che la trattazione, da parte del collegio, non debba necessariamente sfociare nell'
adozione di un provvedimento finale. Nel caso di specie, ai consiglieri non è stato consentito di porre all'
ordine del giorno la richiesta di «valutazione ed eventuale approvazione progettuale dell' intervento di
consolidamento sistemazione del movimento franoso». Interessante alcune aree comunali, in quanto tra
le competenze del consiglio «non rientrano la valutazione e l' approvazione di progetti già inseriti in
piani triennali». Considerato che il citato art. 42, c.
2 del dlgs n. 267/2000 alla lett.
b) affida alla competenza del consiglio comunale, tra l' altro, i «programmi triennali e elenco annuale dei
lavori pubblici, piani territoriali ed urbanistici, programmi annuali e pluriennali per la loro attuazione,
eventuali deroghe ad essi, pareri da rendere per dette materie», la condizione della partecipazione del
Consiglio comunale alla procedura sembra soddisfatta.
Tuttavia, poiché i consiglieri richiedenti evidenziano la mancata corrispondenza tra i costi programmati
e quelli previsti per la realizzazione dei lavori, è opportuna una riconsiderazione di tale richiesta alla
luce della deliberazione n. 28 del 9/5/2006 con cui l' Autorità nazionale anticorruzione ha puntualizzato
che «la modifica dei parametri economici del progetto deve costituire oggetto di aggiornamento e
riapprovazione degli strumenti di programmazione da parte degli organi competenti, nonché di
eventuale ripubblicazione nei casi più rilevanti che determinano una variazione «di carattere
sostanziale» della programmazione economica. Inoltre, il Tar Lombardia, sezione di Brescia, con sent.
10/3/2005, n. 150, ha puntualizzato «che le successive fasi progettuali potranno essere avviate solo
dopo l' approvazione del programma e della lista annuale, quale decisione di realizzabilità politico­
amministrativa dell' organo competente che, nell' ordinamento degli enti locali, è il consiglio comunale».
Riguardo alla necessità di sottoporre ad approvazione i verbali di sedute precedenti, pur non
sussistendo un obbligo giuridico di procedere alla lettura e approvazione degli stessi ­ obbligo che può
comunque essere contenuto nel prescritto regolamento sul funzionamento del consiglio comunale ­ è
sempre ammissibile inserire tale adempimento tra quelli da trattare all' ordine del giorno di una seduta
successiva. Ciò in quanto la lettura ed approvazione del verbale da parte del collegio deliberante non
hanno lo scopo di rinnovare la manifestazione di volontà dell' organo collegiale, a suo tempo
validamente espressa, ma solo quello di verificarne e controllarne la rispondenza con la trascrizione e
documentazione fattane dal segretario, organo estraneo al consiglio. Tale atto non attiene al
procedimento deliberativo, che si esaurisce e si perfeziona con la proclamazione del risultato della
votazione, ma assolve ad una funzione di mera certificazione dell' attività dell' organo deliberante. La
manifestazione di volontà del Consiglio comunale necessita, ab substantiam, di una esternazione
costituita dal processo verbale, redatto dal segretario dell' ente, il quale pone in essere, mediante la
verbalizzazione, un' attività strumentale di documentazione dell' atto. Inoltre, «l' eventuale omissione di
tale adempimento non è impeditiva dell' efficacia ovvero della stessa esistenza della delibera
consiliare» che, conseguentemente, dovrebbe poter sempre essere sanabile sottoponendola all'
approvazione del consiglio.
Tuttavia, qualora emergano difficoltà nell' interpretazione dei brogliacci dei verbali, proprio per quella
funzione di controllo demandata al consiglio, non può essere negato il diritto dei consiglieri di chiedere
la convocazione per la loro approvazione definitiva. Riguardo alla richiesta di riscontro delle
interpellanze, anche tale materia dovrebbe essere disciplinata dal regolamento sul funzionamento del
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consiglio comunale.
In merito l' art.43, c. 1, del dlgs n. 267/2000 prevede la possibilità di presentare interrogazioni e mozioni,
mentre al comma 3 stabilisce che il sindaco o gli assessori delegati rispondono, entro 30 giorni, alle
interrogazioni e ad ogni altra istanza di sindacato ispettivo (ivi comprese le interpellanze) presentata dai
consiglieri. Le modalità della presentazione di tali atti e delle relative risposte sono disciplinate dallo
statuto e dal regolamento consiliare.
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Italia Oggi
Pubblica amministrazione
In 3 anni cresciuto del 33%, più difficile accedere alle gare.
Pmi penalizzate dal balzo del valore medio dei lotti
Difficoltà di accesso alle gare di appalto
pubblico per le piccole e medie imprese con il
valore medio dei lotti aumentato del 33% nell'
ultimo triennio; sempre in aumento le
procedure negoziate che crescono del 20% in
media; calano, nel complesso, le procedure di
gara soprattutto quelle inferiori alla soglia di
applicazione della normativa comunitaria.
Sono questi alcuni dei dati che emergono dalla
lettura della copiosa relazione al parlamento
predisposta dall' Autorità nazionale
anticorruzione, presentata ieri alla Camera dal
presidente Raffaele Cantone. Dal documento
si può chiaramente dedurre un complessivo
calo della domanda pubblica e q u i n d i d e l
numero delle procedure di affidamento,
specialmente di quelle di importo inferiore alle
soglie comunitarie, e un aumento del valore
soprattutto per effetto di alcuni appalti di
importo particolarmente elevato. A ciò va
aggiunto che le minori procedure bandite dalle
amministrazioni hanno avuto ad oggetto lotti di
importo mediamente più elevato, che hanno
raggiunto nel 2014 il valore medio più alto
degli ultimi cinque anni. Il contesto generale
non è quindi favorevole alla partecipazione
delle piccole e medie imprese al mercato degli
appalti pubblici. In particolare la relazione
evidenzia che nel quadriennio 2011­2014 il valore medio dei lotti è passato da circa 601 mila euro a
800.300 euro con un incremento del 33%. Un altro elemento di rilievo evidenziato dalla relazione attiene
al numero e alla tipologia delle procedure di gara utilizzate dalle stazioni appaltanti. Focalizzando l'
attenzione sui settori ordinari (e quindi non su quelli relativi ai settori acqua, trasporti e
telecomunicazioni), rispetto al 2013 la relazione registra una riduzione di tutte le tipologie di procedure,
ad eccezione della categoria «altre procedure» (in crescita di oltre l' 8%) nella quale rientrano sistemi di
selezione dell' affidatario utilizzati per appalti particolarmente rilevanti o complessi quali il sistema
dinamico di acquisizione e il dialogo competitivo. A fronte della generalizzata contrazione in termini di
numero, appare evidente però anche un aumento del valore di tutte le procedure ad eccezione degli
acquisti in economia, che si riducono fortemente anche in ragione della diminuzione dei contratti d i
importo compreso tra 40 mila e 150 mila euro.
In particolare, rileva il dato di un aumento di circa il 20% medio delle procedure negoziate, con le
procedure negoziate senza bando che crescono di poco meno del 7% e le negoziate con bando che
registrano una crescita pari a oltre il doppio rispetto al 2013. Su questo fenomeno l' Anac sottolinea che
la scelta della procedura da adottare «ben potrebbe essere indirizzata, anche per le procedure di
minore entità, verso procedure aperte o ristrette al fine di ottenere un maggiore grado di concorrenza e
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migliori condizioni tecnico­economiche». Considerazioni che nascono anche da specifiche attività di
vigilanza poste in essere dall' Authority che, per l' attività contrattuale 2011­2014 oggetto dell' indagine
«Mafia Capitale», ha rilevato «un generalizzato ricorso alle procedure negoziate al di fuori dei
presupposti normativi richiesti, con violazione dei limiti di importo e con artificiosi frazionamenti di
appalti». Praticamente le stesse anomalie rinvenute nell' indagine sugli appalti dei principali comuni
italiani che, per oltre il 50% dei casi, hanno fatto ricorso alla procedura negoziata nell' 80% del totale
degli appalti affidati.
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Lo ha chiarito la Cassazione in una recente sentenza. Il principio vale anche per la Tari.
Alberghi, sconti Tarsu aleatori
Le tariffe agevolate non sono un diritto. Decide il comune.
Il comune ai fini delle determinazione delle
tariffe Tarsu è libero di prevedere, se lo
ritenga opportuno, una differenziazione tra
impresa alberghiera e civili abitazioni, potendo
stabilire misure agevolative per tali attività
commerciali, senza che vi sia alcun diritto per
le prime di vedersi attribuire una tariffa ridotta.
Una recentissima sentenza della Corte di
cassazione (sent. del 19 giugno 2015 n.
12769), riguarda questo tema, che riteniamo
sia di interesse anche se, come sappiamo, la
Tarsu è stata ormai sostituita prima dalla
Tares e poi, attualmente dalla Tari, istituita con
l' art. 1, comma 639 della legge 147/2013.
La sentenza in commento si basa sul caso di
un concessionario alla riscossione di un
comune siciliano che aveva iscritto a ruolo un
importo ai fini Tarsu nei confronti di un'
impresa alberghiera esercitata in quel
comune, senza prevedere alcuna
agevolazione nei confronti di essa.
I giudici di appello ritenevano infatti illegittima
la diversificazione delle tariffe tra esercizi
alberghieri e locali adibiti ad uso di civile
abitazione, sostenendo che l' ente impositore
non potesse discriminare le due attività,
essendo fuori del potere discrezionale del
comune.
Pur osservando i giudici di legittimità, il dlgs 5/2/1997, n.
22, art. 49, comma 8 sancisce che la tariffa è determinata dagli enti locali e pertanto appare, al contrario
di quanto sostenuto dalla sentenza di appello, legittimo per un comune introdurre una tariffa
differenziata per fasce di utenza ­ quella domestica e quella non domestica.
Come ricorda la Corte, è ben possibile che essendo l' attività alberghiera ben distinta da quella privata
delle civili abitazioni, si possa considerare che l' importo della tariffa relativa alla raccolta ed allo
smaltimento dei rifiuti possa essere ben diverso, e segnatamente maggiore per gli alberghi, con ciò
riconoscendo un maggior carico tributario a carico di quest' ultimi.
Del resto, tale principio era già stato sancito da precedenti sentenze della Corte di cassazione,
(sentenza sez. 5 n. 5722 del 12/3/2007), che pone il seguente principio: «In tema di tassa per lo
smaltimento dei rifiuti solidi urbani (Tarsu), è legittima la delibera comunale di approvazione del
regolamento e delle relative tariffe, in cui la categoria degli esercizi alberghieri venga distinta da quella
delle civili abitazioni, ed assoggettata ad una tariffa notevolmente superiore a quella applicabile a
queste ultime: la maggiore capacità produttiva di un esercizio alberghiero rispetto ad una civile
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abitazione costituisce infatti un dato di comune esperienza, emergente da un esame comparato dei
regolamenti comunali in materia, ed assunto quale criterio di classificazione e valutazione quantitativa
della tariffa anche dal dlgs 5/2/1997, n.
22, senza che assuma alcun rilievo il carattere stagionale dell' attività, il quale può eventualmente dar
luogo all' applicazione di speciali riduzioni d' imposta, rimesse alla discrezionalità dell' ente impositore.
Come annota la sentenza in commento, la legislazione a favore delle imprese turistiche di cui all' art. 7
comma 4 legge 135 del 2001 (legge quadro per il turismo) prevede: «Fermi restando i limiti previsti
dalla disciplina comunitaria in materia di aiuti di stato alle imprese, alle imprese turistiche sono estesi le
agevolazioni, i contributi, le sovvenzioni, gli incentivi e i benefici di qualsiasi genere previsti dalle norme
vigenti per l' industria, così come definita dall' art. 17 del dlgs 31/3/1998, n. 112, nei limiti delle risorse
finanziarie a tale fine disponibili e in conformità ai criteri definiti dalla normativa vigente».
Sul punto dell' agevolazione cennata, e qui è il punto fondamentale, però l' impresa alberghiera non può
vantare alcun diritto, per il fatto che il potere di disciplinare a favore delle imprese alberghiere, tariffe
Tarsu agevolate, rientra nella piena discrezionalità amministrativa del Comune, che può anche non
concedere alcuna agevolazione in merito.
Per concludere, si può notare chiosando, che il principio espresso in tema, possa mantenere la sua
validità anche per la Tari, dato che i commi 682­683 dell' art. 1 della legge 147/2013, prevedono che sia
il comune attraverso un regolamento a disciplinare eventuali riduzioni d' imposta per alcune attività
economiche.
*dottore commercialista e revisore legale in Firenze.
DUCCIO CUCCHI*
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Misure anticorruzione ad hoc per le società
partecipate
Con la deliberazione n. 8 del 17/6/2015 l' Anac
ha approvato la versione definitiva delle
«Linee guida» per l' attuazione della normativa
in materia di anticorruzione e trasparenza da
parte degli organismi partecipati dalla p.a. e
degli enti pubblici economici.
In un quadro normativo piuttosto confuso, le
linee guida hanno il pregio di fare un po' di
chiarezza e di integrare e sostituire, laddove
non compatibili, i contenuti del Piano nazionale
anticorruzione, documento al quale, finora, gli
organismi partecipati dalle amministrazioni
pubbliche si sono ispirati per dare attuazione
alla disciplina della legge n. 190/2012 e dei
suoi decreti attuativi.
L' obiettivo primario dell' Anac è quello di
evitare che gli organismi partecipati
considerino la normativa anticorruzione come
un mero adempimento burocratico; per tale
ragione, nelle linee guida è stata data
preferenza all' adattamento delle previsioni
normative (pensate per le amministrazioni
pubbliche centrali) alla realtà organizzativa dei
singoli enti, in modo da arrivare a mettere a
punto strumenti di prevenzione della
corruzione mirati e incisivi.
La versione definitiva delle linee guida
conferma la condivisibile ripartizione degli
organismi partecipati dalle amministrazioni pubbliche in cinque diverse categorie, ognuna delle quali è
tenuta ad applicare la disciplina anticorruzione e per la trasparenza con un diverso grado d' intensità.
Concentrando l' attenzione solo sulle società, l' Anac include nella categoria delle «società in controllo
pubblico» tutte quelle realtà controllate dalla p.a. ai sensi dell' art.
2359 comma 1, n. 1 (maggioranza dei diritti di voto in Assemblea ordinaria) e n. 2 (esercizio di influenza
dominante nell' Assemblea ordinaria) del codice civile e, in casi particolari, anche quelle di cui al n.
3 (influenza dominante derivante da vincoli contrattuali). Rientrano in questa categoria anche le società
in cui il controllo è esercitato congiuntamente da una pluralità di amministrazioni pubbliche.
Secondo l' Anac, in materia di corruzione le società in controllo pubblico sono esposte a rischi analoghi
a quelli a cui è esposta l' amministrazione pubblica controllante; pertanto, tali società applicano la
disciplina in materia di anticorruzione e di trasparenza con le stesse modalità dell' amministrazione
controllante, seppur con gli adattamenti in materia di trasparenza che sono indicati nell' allegato 1 alla
deliberazione in commento.
Alle società «in house», invece, in considerazione del fatto che sono sostanzialmente parte integrante
dell' amministrazione controllante, non è consentito applicare gli adattamenti previsti nell' allegato 1.
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Pubblica amministrazione
Inoltre, nelle società in controllo pubblico le amministrazioni controllanti sono chiamate ad assicurare
che tali società adottino un modello di organizzazione e gestione ai sensi del dlgs 231/2001,
opportunamente integrato per prevenire anche i reati commessi in danno della società e della p.a.
In questo tipo di società la nomina del «Responsabile della prevenzione della corruzione» (Rpc) è
sempre obbligatoria; tale soggetto non può essere individuato esternamente alla società e le sue
funzioni devono essere svolte in costante coordinamento con l' Organismo di vigilanza (Odv). Se quest'
ultimo è di tipo collegiale e prevede la presenza di un membro interno, e` auspicabile che tale soggetto
svolga anche le funzioni di Rpc Molto interessante è la previsione per le realtà di piccole dimensioni, in
cui può essere eccezionalmente nominato Rpc un amministratore, purché privo di deleghe gestionali.
Nel caso di società indirettamente controllate dalla p.a. sarà la capogruppo che dovrà assicurare che le
stesse adottino misure di prevenzione della corruzione coerenti con quelle dalla società madre.
Nella categoria delle «società a partecipazione pubblica non di controllo», invece, rientrano tutte quelle
realtà in cui la p.a. detiene una partecipazione non idonea a determinare una situazione di controllo ai
sensi dell' art. 2359 del codice civile. Ciò comporta che in materia di anticorruzione ci siano minori oneri
rispetto a quelli imposti alle società in controllo pubblico: le Linee guida prevedono che le
amministrazioni partecipanti promuovano presso queste realtà l' adozione del modello di
organizzazione e gestione di cui al dlgs 231/2001, opportunamente integrato al fine di prevenire anche i
reati commessi in danno della società e della p.a.
Non è invece prevista la nomina del Rpc e, in materia di trasparenza, gli obblighi si limitano a quelli
indicati ai commi da 15 a 33 della legge 190/2012, con riferimento alle attività di pubblico interesse
effettivamente esercitate, e all' art.
22, comma 3 del dlgs 33/2013, per quanto attiene all' organizzazione.
Si ricorda che per «attività di pubblico interesse regolate dal diritto nazionale o dell' Unione europea» si
intendono quelle cosi` qualificate da una norma di legge o dagli atti costitutivi e dagli statuti e quelle
previste all' art. 11, comma 2 del dlgs 33/2013 (esercizio di funzioni amministrative, di produzione di
beni e servizi a favore della p.a.
, gestione di servizi pubblici). Sarà la società interessata, d' intesa con le amministrazioni controllanti o
vigilanti, a indicare nel Programma triennale per la trasparenza e l' integrità le attività di pubblico
interesse svolte.
Da segnalare, infine, che la versione definitiva delle linee guida prevede che le società e gli altri enti di
diritto privato in controllo pubblico, nonché gli enti pubblici economici, se non l' hanno ancora fatto,
devono nominare tempestivamente il Rpc, affinché questi predisponga entro il 15/12/2015 una relazione
sui risultati dell' attività di prevenzione finora svolta e sulle misure eventualmente già adottate in
attuazione delle Linee guida.
In ogni caso, l' adeguamento alle Linee guida deve avvenire entro il 31/1/2016. In materia di
trasparenza, invece, è previsto un adeguamento tempestivo dei siti web, circostanza che dovrebbe
indurre tutti ad affrettarsi, anche in considerazione delle sanzioni previste dagli artt. 22, comma 3, 46 e
47 del dlgs 33/2013.
ALESSANDRO MANETTI
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Pubblica amministrazione
Al via la sanatoria dei carichi pendenti. La p.a. paga le conseguenze di un sistema obsoleto.
La riscossione getta la spugna
Rottamati i ruoli. Ma i danni li subiscono gli enti locali.
Con la pubblicazione del decreto 15.6.2015
prende corpo la sanatoria della riscossione
per i carichi pendenti inclusi nei ruoli
consegnati fino al 31/12/1999 all' allora
concessionario della riscossione pubblica,
oggi Equitalia. La norma di riferimento è
contenuta nella legge 228/2012, art. 1, commi
527 e 528, scritta per i carichi fino a 2.000 e
allargata ai carichi più elevati, tutti dichiarati
dal decreto «discaricati».
L a pubblica amministrazione i n g e n e r a l e
(comuni e d enti che hanno riscosso tramite
ruolo) non sarà gravata da oneri amministrativi
ad eccezione delle spese di procedura. La
questione è di particolare interesse per i
comuni che temevano la restituzione delle
somme dovute sul «non riscosso per
riscosso», divenute quote inesigibili in vigenza
del dpr 43/88 per le anticipazioni fatte ai
comuni sulle liste di carico della Tarsu.
L' elenco dei crediti interessati includerà anche
i ruoli formati con il dlgs 112/99, nel periodo 1­
10­1999/31­12­1999, basati sul sistema della
comunicazione di inesigibilità ma sui quali non
trova applicazione la relativa disciplina. Ciò
significa che gran parte dei carichi che
compariranno nell' elenco dei ruoli da
rottamare saranno quelli rimasti in vita nel
passaggio alla riforma del 1999 e che erano già stati oggetto di riscontro contabile ai sensi del dl
203/2005 art.3 comma 13. Proprio sulla nebulosa vicenda del riscontro contabile, l' Anutel chiarì ai
comuni che nessuna somma doveva essere restituita all' agente della riscossione, né a titolo di Tarsu
né per rimborso spese, almeno fino a quando non fosse stata prodotta la documentazione che
consentisse di valutarne l' operato. La partita si chiude ora con l' obbligo della restituzione delle spese
dilazionata, per i ruoli non erariali, in 20 rate annuali. A tal fine, gli agenti della riscossione
presenteranno agli enti apposita istanza entro il 30/9/2015 sulla base delle specifiche indicate nel
decreto, con la possibilità per l' ente creditore di segnalare gli erronei inserimenti entro sei mesi. L'
erogazione della prima rata è fissata al 30/6/2016 secondo il meccanismo contenuto nel citato comma
13.
L' elenco è finalizzato a discaricare automaticamente tutte le somme iscritte a vario titolo (tributi,
sanzioni amministrative ed entrate patrimoniali), indipendentemente da ogni forma di controllo sulle
effettive attività compiute. Un controllo certamente difficile da attuare a distanza di anni, ma che già si
presentava in odore di contenzioso per quei comuni che si dichiaravano sicuri di non aver mai ricevuto
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Pubblica amministrazione
la richiesta di discarico. Non è chiaro che tipo di verifica dovrà essere compiuta ma sembra ridotta a
mera formalità. Di certo, l' operazione chiude la vicenda evitando il confronto con gli enti titolari dei
crediti e impedendo l' assunzione di responsabilità dirette.
Un epilogo che non depone a favore di un sistema pubblico di riscossione che, secondo l' ultimo
disegno di legge, si propone per essere il principale interlocutore per la riscossione delle entrate dei
comuni.
Alla luce di quanto detto è necessaria una riflessione da parte degli addetti ai lavori: con la rottamazione
dei ruoli la pubblica amministrazione paga i danni di un sistema legislativo obsoleto che, pur godendo
di privilegi e mezzi speciali di azione, non ha saputo raggiungere i risultati sperati.
CRISTINA CARPENEDO E FRANCESCO TUCCIO*
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Italia Oggi
Pubblica amministrazione
Banca Sistema, battesimo con il botto
È stato un debutto in rialzo, sullo Star, per
Banca Sistema, che punta a utilizzare i
proventi della ipo per possibili operazioni
M&A.
In una giornata borsistica dominata dalle
rinnovate paure per le sorti della Grecia e da
vendite generalizzate, le azioni hanno chiuso
la seduta con un rialzo del 4,27% a 3,91 euro,
segnando una delle migliori performance di
tutta piazza Affari.
Banca Sistema è nata nel 2011 come istituto
specializzato nell' acquisto di crediti
commerciali vantati nei confronti della pubblica
amministrazione.
«L' operazione è andata molto bene, e sono
molto soddisfatto», ha dichiarato Gianluca
Garbi, a.d. di Banca Sistema, durante la
cerimonia di quotazione. «Abbiamo avuto una
domanda superiore all' offerta di 2,1 volte.
L' operazione è andata molto bene soprattutto
sulla racconta internazionale», ha aggiunto.
«Il 10% di acquirenti è composto da investitori
istituzionali italiani, il 44% inglesi, l' 11,6%
Usa, l' 11% di paesi scandinavi e Svizzera, il
6% tedeschi e poi del resto d' Europa. Tutto
ciò è sicuramente molto gratificante, perché
vuol dire che gli investitori hanno dato fiducia a
noi, ma soprattutto hanno dato fiducia a questo
paese.
Sono stati confermati i piani M&A. «Da domani guarderemo possibili acquisizioni nel nostro ambito di
business. Abbiamo il capitale per poterci guardare attorno», ha concluso Garbi.
La banca è arrivata in borsa con un prezzo di 3,75 euro, che corrisponde a una capitalizzazione di 302
mln dopo il buon riscontro dell' ipo. La società ha raccolto 146 mln, esclusa l' opzione greenshoe.
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
sport
STASERA AL CASADIO.
Godo attende i Pirati e saluta Yulman Ribeiro In
coppa Italia solo Uviedo
GODO. Ultimo palcoscenico casalingo di Ibl1
per i Knights, che questa sera chiuderanno la
stagione regolare al diamante Casadio
ospitando Rimini (ore 20.30) prima di trasferire
la mini ­serie allo stadio dei Pirati domani. Non
ci sono urgenze di classifica per nessuna delle
due formazioni, visto che Rimini è già ai play­
off e Godo potrebbe al massimo tornare al
sesto posto ma solo nel difficile caso di doppio
successo contro i più forti rivali. Non
sussistono, tra l' altro, neppure esigenze di
preparare i prossimi impegni (play­off per
Rimini, Coppa Italia per i Knights), dal
momento che prima di iniziare la seconda
parte della stagione ci sarà da osservare per
tutti l' interruzione per la disputa dell' All Star
Game.
I saluti. Il match di questa sera a Godo sarà
quello dei saluti per Yulman Ribeiro, che
rientrerà in patria in attesa di iniziare a
settembre il suo campionato. La società
rossoblu, infatti, ha deciso di trattenere per la
Coppa Italia solo Uviedo, che sarà affiancato
da tutti i lanciatori italiani presenti nel roster di
Daniele Fuzzi, ovvero Galeotti, Casa lini,
Loardi, Bassani e Bucchi. Uviedo sarà anche il
partente odierno, con Ribeiro pronto a
subentrare probabilmente tra sesto e settimo
inning.
A differenza di garauno giocata sette giorni fa contro Bologna, questa volta i Knights saranno al
completo e potranno schierare anche Sanchez e Gomez, con quest' ultimo in credito con la buona sorte
visto che la pioggia di sabato scorso al Gianni Falchi non ha fatto mettere a referto una prodezza
insolita come un fuoricampo interno. «Rimini è certamente superiore a noi ­ dice il manager Daniele
Fuzzi ­ però all' andata riuscimmo a batterla con una prova al limite della perfezione. Bisognerebbe
almeno ripetersi per cercare il difficile bis, comunque vogliamo lasciare un buon ricordo al pubblico di
casa in attesa di iniziare la Coppa Italia».
Con Uviedo sul monte questa sera e Galeotti (atteso all' All Star Game con Sanchez e Meriggi) domani,
i Knights avranno Servidei interbase e Meriggi battitore designato, mentre sugli esterni ci saranno
Pizzorni, Tanesini (altro ex, come Gomez) e Monari con Rubboli, Mattia Bucchi e Gomez sui cuscini e
Sanchez in veste come sempre di ricevitore.
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
sport
A Godo in campo le squadre ragazzi
Godo NON c' è solo l' attività della prima
squadra per il Baseball Godo. Infatti in questo
fine settimana prende il via anche la
tradizionale attività dei tornei giovanili che
coinvolgono le formazioni dei Goti. Da oggi a
domenica prossima, 5 luglio, sul diamante
'Casadio' per la categoria ragazzi si daranno
battaglia le formazioni del Forlì, dello Junior
Parma, del San Marino e di Pesaro per la
poule B e sul diamante 'Saporetti' si
affronteranno per la poule A le squadre dei
Goti, di Ferrara, di Cupramontana e di
Castenaso. La prossima settimana poi, da
venerdì 10 a domenica 12 luglio, sul diamante
'Casadio' saranno di scena le formazioni della
categoria allievi che vedrà scendere in campo
i Goti, il Cupramontana, gli Alligatori Ravenna,
il Pesaro, il Porto Sant Elpidio e il Riccione.
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3 luglio 2015
Pagina 7
Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
sport
I Cavalieri chiudono la regular season sfidando i
cugini' di Rimini
Godo I KNIGHTS (8 vittorie e 18 sconfitte
finora) concludono la regular season dell' Ibl
affrontando il Rimini (17/9) in una sfida che
inizia oggi alle 20.30 al diamante 'Casadio' per
concludersi domani, sabato, nella tana dei
Pirati alle 20.30.
Una doppia sfida che le formazioni di Munoz e
Fuzzi si accingono a giocare in scioltezza
perchè non avrà ripercussioni sulle rispettive
posizioni di classifica già definite: secondo
posto per i riminesi e settima posizione per i
godesi.
Per i Cavalieri oltre l' obiettivo di ottenere un
prestigioso successo contro i cugini riminesi c'
è l' opportunità di concludere il campionato in
doppia cifra, risultato che sarebbe stato
sottoscritto alla vigilia di questo tormentato
torneo per i rossoblù. Comunque a entrambe
le squadre la doppia sfida serve per
mantenere il ritmo partita in vista della
seconda parte di stagione e cioè Coppa Italia
per i ravennati e playoff per Rimini.
Intanto c' è soddisfazione in casa dei Cavalieri
per la convocazione del lanciatore Matteo
Galeotti con la nazionale, nella sfida di venerdì 10 luglio contro la formazione 'All Star'. La soddisfazione
per il manager Fuzzi deriva anche dalla convocazione fra i giocatori della formazione 'All Star' di altri tre
godesi: l' esterno destro Giacomo Meriggi, il ricevitore domenicano Danilo Sanchez e il lanciatore
venezuelano Ronald Uviedo, con Federico Rubboli allertato come riserva fra i ricevitori della squadra
nazionale. Fra le convocazioni dei nazionali altri due elementi godesi che militano nella Fortitudo
Bologna e si tratta del terza/seconda base Francesco Fuzzi e del ricevitore Marco Sabbatani «Una
grande soddisfazione ­ commenta il manager Daniele Fuzzi ­ a testimonianza del buon rendimento che
abbiamo avuto in questo campionato. Contro Rimini mi auguro di rivedere nei miei giocatori quell'
entusiasmo che ci ha fatto sperare ad un certo punto del campionato a risultati impensabili come la
possibilità di andare ai playoff. Chiudere in bellezza il campionato ci permetterebbe di iniziare con la
giusta carica la Coppa Italia, dove abbiamo l' obiettivo di passare alla seconda fase».
Non si cambia formazione nel Godo. I lanciatori partenti saranno Uviedo e Galeotti con Ribeiro, Loardi,
Casalini, Bassani, Piumatti e Valerio Bucchi a completare le rotazioni. L' assetto difensivo vedrà
Sanchez ricevitore, Rubboli in prima, Mattia Bucchi in seconda, Gomez in terza e Servidei interbase. Gli
esterni da destra a sinistra Monari, Tanesini e Pizzorni e Meriggi come designato.
Mario Silvestri.
SILVESTRI MARIO
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3 luglio 2015
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La Voce di Romagna
sport
I Pirati vogliono chiudere in bellezza contro il Godo
IBL I riminesi, già qualificati ai play off, potrebbero far riposare Olmedo: i Knight si
presentano al completo.
RIMINI Week end tranquillo per i Pirati già
qualificati ai play off, pronti ad affrontare i
Godo Knights reduci a loro volta dal doppio ko
rimediato contro la capolista UnipolSai
Bologna. La formazione ravennate del
m a n a g e r Daniele F u z z i s i p r e s e n t a a l l '
appuntamento col roster al completo. Il lineup
dei Cava lieri nonostante sia il penultimo del
campionato per media battuta complessiva ha
tra le sue migliori bocche da fuoco il ricevitore
dominicano Sanchez che all' andata colpì due
homer proprio contro Rimini (4 in totale finora,
average .257), l' ex Gomez (.275 più 12 Rbi) e
il seconda base Bucchi (.169 più 12 Rbi).
Decisamente meglio ha fatto il monte di lancio
con una media Pgl totale di 3.19 che vale il
quinto posto.
Buono il rendimento dei due pitcher stranieri
Uviedo (3v 7p Pgl 2.67) e Ribeiro (0v 2p Pgl
2.12). Nella partita dei lanciatori italiani si è
distinto con buo nissime cifre il capitano dei
Knights Galeotti (4v 5p Pgl 3.76) che all'
andata vinse contro la squadra neroarancio.
Dopo di lui sono pronti a subentrare dal
bullpen Loardi (0v 3p Pgl 3.90), Ca salini e
Bassani (1v 1p Pgl 3.97).
"Abbiamo preparato la partita come sempre ­
spiega il l' allenatore Orlando Munoz ­,
dobbiamo infatti tenere la tensione alta e cercare di mantenere il ritmo giusto in vista della seconda
fase.
Il Godo è una buona squadra con due pitcher partenti importanti come Uviedo e Galeotti che ci
metteranno in difficoltà. Saremo pronti per provare ad ottenere due vittorie. Per quanta riguarda lo
schieramento difensivo utilizzerò tutti i giocatori a disposizione, eccetto l' infortunato Bertagnon.
Mazzanti spero possa fare qualche turno in battuta, Olmedo potrebbe avere una partita di riposo con
Fabbri che giocherebbe all' interbase. Confermati i due ricevitori Cit e Mundarain alternati nelle due
partite.
La serie inizierà questa sera sul diamante ravennate dello Stadio Casadio di Godo per poi concludersi
domani Stadio dei Pirati. Entrambe le gare inizieranno alle 20.30.
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