Rassegna stampa 16-01-2014

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Rassegna stampa 16-01-2014
COMUNE DI RUSSI
Giovedì, 16 gennaio 2014
Giovedì, 16 gennaio 2014
Prime Pagine
Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
Prima Pagina del 16/01/2014
La Voce di Romagna
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cultura e turismo
Amici della musica italiana: «Ascoltateci»
Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) del 2014­01­16T05:04:00
Requiem, la vena scura di Bellosi
Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) del 2014­01­16T05:04:00
RUSSI ?REQUIEM', POEMETTI ROMAGNOLI E MUSICA DI BACH
Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2014­01­16T05:26:00
L' Antigone di Elena Bucci: per salvare la politica
Da La Voce di Romagna del 2014­01­16T05:01:00
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politica locale
Ultimi giorni per "Libri mai visti"
Da La Voce di Romagna del 2014­01­16T05:00:00
"I cervesi non dovranno pagare la mini­Imu"
Da La Voce di Romagna del 2014­01­16T05:01:00
Russi: il dialetto romagnolo incontra il genio di Bach
Da La Voce di Romagna del 2014­01­16T05:01:00
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pubblica amministrazione
Fisco, contanti e contratti nuove regole per le locazioni
Da Il Sole 24 Ore del 2014­01­16T07:01:00
Gli immobili sfitti nello stesso comune entrano al 50% nell' imponibile...
Da Il Sole 24 Ore del 2014­01­16T07:01:00
Le tipologie contrattuali: dal «libero» al...
Da Il Sole 24 Ore del 2014­01­16T07:01:00
Creduloni, avevamo scherzato, no?
Da Italia Oggi del 2014­01­16T05:33:00
Salvi i tagli ai tribunali
Da Italia Oggi del 2014­01­16T05:34:00
Niente agevolazioni Imu se lo sfratto non è eseguito
Da Italia Oggi del 2014­01­16T05:34:00
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sport
?Alligator clinic', tecnici nazionali terranno lezioni sui fondamentali
Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2014­01­16T05:26:00
Di nuovo in campo i Giovanissimi
Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2014­01­16T05:26:00
Il Ravenna investe sulla crescita dei suoi coach
Da La Voce di Romagna del 2014­01­16T05:01:00
Russi, una ripresa con qualche turbativa Piolanti: "Devo capire fin dove...
Da La Voce di Romagna del 2014­01­16T05:01:00
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
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La Voce di Romagna
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Corriere di Romagna
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cultura e turismo
Amici della musica italiana: «Ascoltateci»
L' appello del Mei a radio e televisioni per salvaguardare canzoni e artisti tricolori.
di GIANNI ARFELLI FAENZA. Sta ottenendo
numerosi riscontri tra musicisti e operatori del
mondo della musica italiana un' iniziativa
lanciata in autunno scorso dal Mei ­ Meeting
delle etichette indipendenti di Faenza: si tratta
di un appello lanciato ai media del nostro
Paese per salvaguardare la musica italiana,
proponendo qualche formula che ne favorisca
una maggiore presenza nella programmazione
di radio e televisioni.
La campagna è stata lanciata insieme a Mario
Lavezzi, e sostenuta da oltre trenta
associazioni e mille personaggi che ruotano
intorno a questo mondo, tutti grandi nomi del
rock, pop, jazz e musica indipendente del
nostro soprattutto nel settore giovanile
musicale: una ricerca li stima in circa 20mila
posti di lavoro in più per i giovani».
A sostegno della loro battaglia, portano alcuni
dati: «Secondo Rockol ris u l t a che nella top
10 Durante un convegno al Medimex di Bari
alla fine dello scorso anno l' associazione
aveva ottenuto l' impegno dal vice ministro per
l' Economia Stefano Fassina a occuparsi dell'
argomento, prima delle sue dimissioni dall'
incarico. Gli Amici della musica non si sono
fatti scoraggiare, e proseguono nella loro
battaglia in tutte le sedi istituzionali, allargando
recentemente l' intervento anche alle colonne sonore di cinema e fiction televisiva.
Questa in sintesi la campagna su cui stanno lavorando gli Amici della musica, ma cosa ne pensa la
controparte, cioè chi si occupa della p r ogrammazione musicale di radio e tv italiane? Per saperlo
abbiamo raccolto i pareri di alcuni tra i più importanti programmatori delle radio italiane, che, in sintesi,
affermano che il pubblico degli ascoltatori non è sempre uguale a quello di chi compra musica, e il
paese, riunidelle radio iti sotto il notaliane del me Amici 2013, ben 9 della musica. Stanno proseguendo
tuttora gli incontri con le istituzioni, alle quali si chiede di tutelare in qualche forma le produzioni italiane,
con brani su 10 sono s t r anieri, a fronte di un mercato che acquista per il 65 per cento il prodotto
italiano e per il 30 per cent o musica indipendente, totalmenparticolare attenzione agli artisti emergenti.
Secondo un' indagine degli Amici della musica, «con una norma a costo zero, il Governo incasserebbe
43 milioni di euro di diritti d' autore ogni anno, e altrettanto di indotto, moltiplicando i posti di lavoro te
sottorappresentata nei grandi network tv e radio.
Nello stesso periodo tv e radio nazionali, con particolare riferimento a quelle commerciali, diffondevano
il 78 per cento di musica straniera, e solo il 16 per cento di musica indipendente made in Italy».
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cultura e turismo
di SUSANNA VENTURI RUSSI. Il pubblico che lo conosce e da anni segue i suoi recital, abituato allo
schietto sorriso, seppur velato di malinconiche riflessioni, scoprirà la vena più "scura" di Giuseppe
Bellosi nel suo nuovo lavoro in scena questa sera alle ore 20.45 al teatro Comunale di Russi:
"Requiem". Una lettura scenica, o meglio un "concerto di poesia e musica" in cui lo studioso e
poetaaccompagnato dalle musiche scelte e interpretate dal violoncellista Fabio Gaddoni ­ dopo aver
interpretato le opere dei più importanti poeti romagnoli, dà voce alla propria poesia. In particolare a tre
poemetti composti in un ampio arco di tempo: "E' paradis" scritto nei primi anni Ottanta (pubblicato nel
'92 da MobyDick), "Bur", uscito nel 2000 per Marsilio, e l' ultimo, "Re quiem", del 2007 ma pubblicato
solo lo scorso anno in una preziosa edizione artistica per l' Opificio della Rosa di Montefiore Conca, con
le xilografie di Umberto Giovannini.
Tre distinti lavori riuniti in un unico "concerto", perché intimamente legati da un nucleo tematico comune.
È lo stesso Bellosi a spiegarci come si tratti «di un percorso unico, una lunga loro lavoro è orientato dai
dati d' ascolto. C' è poi da considerare una scelta artistica, diversa per ogni radio, che tende a orientare
i gusti piuttosto che a seguirli, cercando un proprio "suono" riconoscibile.
Lorenzo Suraci, fondatore di RTL 102.5, ha dichiarato a Rockol: «Noi siamo aperti nei confronti della
musica a 360 gradi, da Ligabue al più sconosciuto degli esordienti. Può succedere che un grande nome
incida un brano che dal nostro punto di vista non ha le qualità per diventare una hit, e magari quel
pezzo viene scartato: non c' è nulla di male, anche perché oggi l' offerta musicale è decisamente
superiore alla richiesta. Purtroppo a fare le spese della carenza di spazi sono spesso i prodotti nuovi,
specialmente sul fronte del repertorio italiano, ma a volte succede anche ai grandi nomi: è accaduto ai
Negramaro, per esempio, con un album che ha avuto poco successo dal punto di vista radiofonico. La
bottega la gestiamo noi, e un' emittente radiofonica è come una testata giornalistica, di cui nessuno si
mette a sindacare le scelte editoriali».
Max Baffa, programmatore musicale di Rete 105, ci ha invece dichiarato: «L' argomentazione è molto
ampia, ma quel che mi sento di dire è che credo vada rispettato ogni format comunicativo radiofonico
musicale. Se un "lavoro di tutela" per la musica fosse stato attuato (probabilmente dalla Siae) già in
tempi remoti, ora la situazione non sarebbe così penalizzante per la musica italiana».
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Corriere di Romagna
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cultura e turismo
Requiem, la vena scura di Bellosi
Il poeta dà voce a tre suoi poemetti dialettali.
meditazione sulla vita e sulla morte, che si
dipana ai margini di una civiltà contadina che
sta scomparendo, e quindi si nutre delle
immagini e dei paesaggi della nostra terra, e
della storia che l' ha attraversata, quella della
monotona quotidianità che si ripete stagione
dopo stagione e quella dei grandi eventi, come
la guerra che si insinua nei ricordi...».
Ma chi è il protagonista, l' io narrante di
questo percorso?
«Il carattere è quello di un diario sommesso,
quasi una confessione, ma non si può parlare
di un vero e proprio io narrante. È l' autore,
forse, nei primi due quadri, "E' paradis" e
"Bur", che riflette sulle esperienze dolorose, gli
incontri, le persone conosciute e perdute, ma a
prendere la parola nell' ultimo sono i morti,
voci diverse che raccontano di sé e della
propria condizione. Vivi e morti, reciproci
ricordi che, senza nostalgia, congiungono il
passato al presente prima che tutto svanisca
nel nulla».
Un testo, naturalmente, nella lingua prediletta
di Giuseppe Bellosi, il dialetto romagnolo, una
lingua anch' essa oramai appartenente al
passato, che ancora non è una lingua morta,
ma che certo si appresta a diventarlo.
«È così, ma è pur vero che in ambito poetico e artistico ogni lingua è lecita.
Quando scomparirà del tutto dall' uso, del dialetto rimarrà solo testimonianza scritta (del resto la
tradizione scritta di questa lingua eminentemente orale è oramai pienamente consolidata), come è per il
latino e per tante altre lingue scomparse nei secoli.
Ma finché c' è qualcuno in grado di capirlo credo abbia senso continuare a portare in scena il dialetto,
dargli voce e suono. In questo caso, un suono che gli viene anche dalla musicalità insita nei versi,
rigorosamente costruiti su base endecasillabica».
Ma cosa si può esprimere in dialetto che l' italiano non sappia dire?
«In italiano si può esprimere tutto, basta saperlo usare..., e tanti grandi poeti ce lo dimostrano, però per
chi, come me, l' ha imparato a scuola, come lingua "artificiale", il dialetto è più naturale, riesce a
restituire sensazioni in altro modo inesprimibili.
Eppoi c' è il suono del dialetto, ci sono parole che io sento legate a certi luoghi, persone, ricordi: è una
lingua che potremmo definire più "impaesata", parte ed espressione di una dimensione più intima».
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Corriere di Romagna
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cultura e turismo
Quella dimensione che ha nutrito, da Guerrini a Baldini, la lunga e prestigiosa tradizione di poesia in
dialetto romagnolo.
«Sì, ma se c' è un modello, o meglio un punto di riferimento, per questo mio lavoro, quello è Eliot, il
poeta che amo di più, e in particolare il suo "La terra desolata"».
A testimoniare l' universalità della poesia.
​ Info: 0544 587641 www.comune.russi.ra.it.
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Il Resto del Carlino (ed.
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cultura e turismo
RUSSI ?REQUIEM', POEMETTI ROMAGNOLI E
MUSICA DI BACH
AL TEATRO comunale di Russi, stasera (ore
20.45), Giuseppe Bellosi sarà protagonsista
con ?Requiem', quarto titolo in programma per
la stagione di prosa. Il testo riunisce tre
poemetti in dialetto romagnolo ? ?E' paradis'
(Il paradiso), ?Bur' (Buio), ?Requiem? ?
composti da Bellosi tra il 1980 e il 2013. Le
istantanee fissate dalla sua voce si fondono
con le musiche per violoncello solo di Johann
Sebastian Bach e di altri compositori, eseguite
da Fabio Gaddoni.
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La Voce di Romagna
cultura e turismo
L' Antigone di Elena Bucci: per salvare la politica
Chi è Antigone? Figura chiave del teatro planetario, a
cui Sofocle affibbia la tragedia omonima (oltre al
commovente Edipo a Colono, l' opera­testamento in cui
la figlia è il bastone della vecchiaia del padre cieco), è
diventata la "pasionaria" per antonomasia. La donna
virile che non ha timore di affrontare il potere assoluto
(impersonato dal re di Tebe Creonte) per difendere la
legge del cuore, dare degna sepoltura al fratello
Polinice, altrimenti condannato alla fame dei cani e dei
corvi. Estremizzando (così le interpretazioni di Bertolt
Brecht, per dire), Antigone è la rettitudine del singolo in
contrasto allo Stato totalitario. Più prosaicamente, in
Antigone Sofocle costruisce un vertiginoso contrasto di
personalità indignate. Destinato a rivivere questa sera
alle 21 (e in replica anche domani e sabato alla stessa
ora, domenica in pomeridiana, alle 16) nella «strategia
del rito» ordita da Elena Bucci e Marco Sgrosso. I quali
rivelano nella messa in scena il riverbero di permanente
attualità della tragedia: il loro, ci avvisano, «è anche un
tentativo di ritrovare le fonti di un pensiero etico e
politico che pare sbiadirsi di giorno in giorno e di tornare
a riflettere sul mito come strategia di condivisione che
unisce e crea una comunità». Cresciuta alla corte di Leo
de Berardinis, la Bucci ha un parterre di collaborazioni da fare invidia: da Mario Martone a Ivano
Marescotti e Raffaello Baldini. Il progetto dell' Antigone ha di bello che è interamente romagnolo: la
Bucci è di Russi, la compagnia teatrale che ha fondato nel 1993 con Marco Sgrosso, "Le belle
bandiere", ha sede a Russi ed è sostenuto dalla Regione, dalla Provincia di Ravenna e dal Comune di
Russi. Dopo la tappa forlivese, l' Antigone secondo Bucci+Sgrossi (di cui potete vedere stralci su
www.lebellebandiere.it) sarà a Pinerolo (Torino), Latisana (Udine), Savona. «Nei tagli e nei riflessi della
luce ­ che denunciano l' impossibilità di fare brillare quella del Sole, più volte evocata nelle parole e
nelle preghiere ­ sentiamo quanto le rovine di una città antica ci commuovano più della loro
ricostruzione», denuncia lo scritto della regista a orientare lo spettacolo. Nell' Antigone, il primo stasimo
è l' ingresso nell' uomo: «molte meraviglie sono al mondo/ ma nulla più dell' uomo è tremendo».
Immortale.
Biglietti da 23 a 14 euro; per info: tel.0543/712167; www.teatrodiegofabbri.it.
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La Voce di Romagna
politica locale
Ultimi giorni per "Libri mai visti"
Si chiude oggi, nella ex Chiesa in Albis di
Russi, la mostra abbinata alla XIX edizione del
concorso "Libri mai mai visti". In esposizione
incredibili ed originali libri ­manufatti
provenienti da tutto il mondo.
La mostra è aperta dalle 15 alle 19.
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16 gennaio 2014
Pagina 33
La Voce di Romagna
politica locale
"I cervesi non dovranno pagare la mini­Imu"
LA BELLA NOTIZIA L' annuncio del sindaco Zoffoli e del suo "vice" Amaducci: "Nessun
nuovo balzello, grazie al buon governo di questa amministrazione"
Tanti cittadini in questi giorni chiedono in
Comune se dovranno pagare la mini Imu. I
cittadini di Cervia possono stare tranquilli: non
dovranno pagare l' imposta, grazie al buon
governo dell' Amministrazione comunale".
Così una nota del Comune di Cervia.
"Dopo l' introduzione dell' imposta nel 2012 ­
dicono il sindaco Roberto Zoffoli e il
vicesindaco Roberto Amaducci ­ l'
Amministrazione, anche per il 2013, ha deciso
di mantenere l' aliquota base (quattro per
mille) dell' Imu per l' abitazione principale.
Abbiamo fatto questa scelta per non incidere
nelle tasche dei residenti proprietari di prima
casa in un momento difficile come quello che
stiamo vivendo, nel quale tutti siamo chiamati
a fare sacrifici. Oggi la nostra scelta ci ripaga
della soddisfazione che Cervia non è coinvolta
dagli ultimi provvedimenti governativi che
chiedono di versare una una tantum ai
contribuenti che risiedono nei Comuni che
hanno applicato aliquote più alte.
Le parole d' ordine di questa Amministrazione
comunale sono sempre state quelle di
contenere al massimo l' imposizione fiscale
(Imu per le abitazioni principali; addizionale
comunale allo 0,4 ­ con Russi la più bassa in
Provincia ­; contenimento aliquota sui
fabbricati strumentali all' esercizio dell' impresa; non applicazione dell' imposta di soggiorno), di ridurre
l' indebitamento del Comune per liberare risorse necessarie al mantenimento dei servizi, di procedere
con una gestione oculata e attenta della spesa pubblica. Chi verrà dopo troverà una situazione
finanziaria molto sana e questo anche grazie all' ascolto costante delle istanze che ci sono state
presentate, nei vari incontri di approfondimento in tema di bilancio, dai rappresentanti del mondo
economico e sociale, quali associazioni di categoria e sindacati. Speriamo che quanto abbiamo fatto
possa essere proseguito. Per il bene dei cervesi".
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La Voce di Romagna
politica locale
Russi: il dialetto romagnolo incontra il genio di Bach
L' etnologo, glottologo e poeta fusignanese
Giuseppe Bellosi sarà protagonista questa
sera al Teatro Comunale (via Cavour 10) dello
spettacolo "Requiem". Il testo fa dialogare tre
poemetti in dialetto: E' paradis (Il paradiso),
Bur (Buio), Requiem, composti dallo scrittore
tra il 1980 e il 2013. Le parole danzano sugli
spartiti di Johann Sebastian Bach e di altri
compositori, tutte musiche per violoncello,
eseguite da Fabio Gaddoni.
Giuseppe Bellosi, attento studioso e
conoscitore del dialetto è stato inoltre premiato
nel 2000 con il Guidarello.
Info: ore 20,45; tel. 0544.587690.
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
Fisco, contanti e contratti nuove regole per le
locazioni
Come «scegliere» l' inquilino giusto e avere garanzie adeguate AFFIDABILITÀ I controlli
consistono nel richiedere le ultime tre buste paga (il canone annuo non deve superare il
30­40% del reddito), eventuali protesti e referenze.
Dario Aquaro Il 15% delle famiglie vive in
affitto, dice il 47esimo rapporto Censis sulla
situazione sociale del Paese. Quasi un quarto
(23,8%) è composto da nuclei giovani per i
quali, tra incertezze lavorative e difficltà di
accesso al credito, andare in affitto è spesso
una scelta obbligata (solo una famiglia su due
riesce a comprar casa). Dall' altra parte ci
sono proprietari che nel 2014 devono far fronte
all' aumento della tassazione sulle seconde
case, dove al carico ordinario dell' Imu si
aggiungono il ritorno dell' Irpef per quelle sfitte,
anche se in misura ridotta e a determinate
condizioni, e il debutto della Tasi, la tassa sui
servizi indivisibili che graverà in una quota
variabile tra il 10 e il 30% sugli stessi inquilini,
secondo le scelte dei Comuni. Sono alcune
delle novità piovute sulle locazioni abitative,
illustrate in questa guida, che incidono in una
fase in cui l' offerta di case incontra una minor
disponibilità di spesa dei potenziali conduttori.
Anche per questo altri nuovi interventi cercano
di porre un freno ai contratti in nero, con lo
stop al contante per i pagamenti e il maggior
appeal della cedolare secca, soprattutto per i
canoni concordati.
Pur disposti ad abbassare le pretese per venire incontro alle esigenze degli inquilini, i proprietari
ricercano in primis affidabilità e continuità nei pagamenti mensili.
Il primo passo per tutelarsi è allora lo screening dell' inquilino, affidato o meno agli agenti immobiliari:
richiedere le ultime tre buste paga o la dichiarazione dei redditi (il canone annuo non deve in genere
superare il 30­40% del reddito lordo del conduttore o del suo nucleo familiare convivente), controllare
eventuali protesti, cercare referenze (se ci sono) da un precedente proprietario, capire le reali
motivazioni che portano a cercar casa in affitto.
A tutela delle parti, bisogna quindi predisporre un buon contratto, con patti chiari e tassativi circa il
versamento del canone e delle spese accessorie, il numero delle rate e la relativa scadenza. Se l'
appartamento è ammobiliato, è opportuno specificarlo: per il locatore sarebbe anche utile fotografare l'
ambiente con i mobili e gli oggetti e far firmare le foto al conduttore, che deve prendere in carico le
riparazioni "classiche" e si deve anche occupare della manutenzione degli elettrodomestici indicati nel
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
contratto (la sostituzione è invece a carico del proprietario). Nel caso di gravi vizi dell' immobile, tali da
pregiudicarne l' abitabilità, il conduttore può chiedere la risoluzione del contratto o uno sconto del
canone. E il proprietario che ha nascosto i difetti dell' abitazione non può appellarsi alle clausole
contrattuali di gradimento per limitare la propria responsabilità.
Quanto alle forme di garanzia, la più usata è il deposito cauzionale che secondo l' art.11 della legge
392/78 non può superare le tre mensilità e produce interessi legali. La norma ­ ancora vigente ­ è però
derogabile nelle locazioni abitative "libere", dove quindi l' ammontare del deposito può esser
determinato dalle parti: la cauzione serve a tutelare il regolare pagamento del canone e il ripristino dei
danni causati dal conduttore.
Nell' accordo viene poi di solito inserita una clausola per cui il mancato versamento del canone, un certo
ritardo, determina automaticamente il diritto di risolvere il rapporto. Ma i lunghi tempi che possono
servire per risolvere un' eventuale controversia (e ottenere uno sfratto) spingono spesso i proprietari a
richiedere al conduttore, in aggiunta al deposito cauzionale, una polizza fideiussoria. Perché è vero che
in caso di morosità nel pagamento dei canoni o degli oneri accessori, come le spese condominiali, ci si
può avvalere delle procedure semplificate rispetto all' ordinario. Ma i tempi per la liberazione dell'
immobile restano comunque lunghi, e fino alla convalida del giudice non si può provare al fisco che per
tutta la durata della morosità non ci sia stato reddito da tassare (la tassazione avviene per competenza,
a prescindere dall' effettiva percezione del canone).
© RIPRODUZIONE RISERVATA IL PROGRAMMA La guida Oggi seconda puntata di una serie di guide
dedicate alla casa e alle novità normative entrate in vigore a fine 2013 o dal 1° gennaio 2014. Martedì 14
gennaio è stato pubblicato l' approfondimento sulle compravendite Le prossime uscite Sono previste
altre quattro puntate dedicate al mattone: la prossima, in uscita martedì 21, parlerà di condominio, con
le ultime novità previste dal decreto Destinaizione Italia, che va integrare e modificare le nuove regole
introdotte dalla riforma in vigore dallo corso giugno.
Verrà poi affrontato il tema delle nuove imposte locali, con Imu, Iuc, Tasi (anche per gli inquilini) e Tari
Alle ristrutturazioni e agli sconti sui mobili è dedicata la quinta puntata, con tutte le regole dopo le
proroghe decise dalla legge di Stabilità: la pratica, le tipologie di lavori agevolati, il meccanismo della
detrazione nella dichiarazione dei redditi Chiuderà la serie la puntata sul risparmio energetico, con una
speciale attenzione al condominio.
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
FISCO/1.
Gli immobili sfitti nello stesso comune entrano al
50% nell' imponibile Irpef
I contribuenti che cedono in affitto abitazioni e
relative pertinenze possono scegliere di
tassare l' importo incassato "ordinariamente"
(secondo le regole Irpef e delle addizionali
comunali e regionali) o optare per la cedolare
secca. Ai fini Irpef, il reddito medio ordinario
delle unità immobiliari è determinato mediante
l' applicazione delle tariffe d' estimo, stabilite
secondo le norme della legge catastale per
ciascuna categoria e classe, ovvero, per i
fabbricati a destinazione speciale o
particolare, mediante stima diretta.
Per le case in affitto, è stabilito che se il
canone risultante dal contratto di locazione, al
netto della deduzione forfetaria, è superiore al
reddito medio ordinario, il reddito è
determinato in misura pari a quella del canone
di locazione al netto di tale riduzione. Al
riguardo, si ricorda che, in caso di tassazione
ordinaria, con effetto dai redditi del 2013, la
deduzione forfetaria del 15% sui redditi da
locazione è stata ridotta al 5 per cento. Resta
ferma la deduzione del 25% per i fabbricati siti
nella città di Venezia centro e nelle isole della
Giudecca, di Murano e di Burano, mentre per
gli immobili riconosciuti di interesse storico o
artistico, la riduzione è elevata al 35 per cento.
I redditi derivanti da contratti di locazione di immobili ad uso abitativo, se non percepiti, non concorrono
a formare il reddito dal momento della conclusione del procedimento giurisdizionale di convalida di
sfratto per morosità del conduttore. Per le imposte versate sui canoni venuti a scadenza e non percepiti
come da accertamento avvenuto nell' ambito del procedimento giurisdizionale di convalida di sfratto per
morosità è riconosciuto un credito di imposta di pari ammontare.
Una novità della legge di stabilità per il 2014 riguarda gli immobili sfitti. È infatti stabilito che il reddito
degli immobili ad uso abitativo non locati, situati nello stesso Comune dove si trova l' abitazione
principale, assoggettati all' imposta municipale sugli immobili (Imu), concorrono alla formazione della
base imponibile Irpef e delle relative addizionali nella misura del 50% (articolo 1, comma 717, legge 27
dicembre 2013, n. 147, cosiddetta legge di stabilità per il 2014). In pratica, per le case sfitte, situate
nello stesso Comune dove si trova l' abitazione principale, il reddito sarà tassato per il 50%, già a
decorrere dal 2013 in sede di 730/2014 o Unico 2014. Lo stesso aggravio lo subiranno gli immobili
concessi a titolo gratuito a parenti e affini. Perciò, gli immobili cosiddetti a disposizione o seconde case
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16 gennaio 2014
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
ubicate nello stesso Comune dove si trova l' abitazione principale, pagheranno:l' Imu, generalmente con
aliquota massima ( 9 Comuni su 10 hanno deliberato l' aliquota del 10,6 per mille); l' Irpef e relative
addizionali, nella misura del 50 per cento; la Tasi, tassa sui servizi indivisibili, che come base di
riferimento ha l' Imu e che per il 2014 è al 2,5 per mille.
Salvina Morina e Tonino Morina © RIPRODUZIONE RISERVATA.
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
CONTRATTI/1.
Le tipologie contrattuali: dal «libero» al
«concordato»
La vigente normativa (L. 431/98) regola la
stipulazione dei contratti di locazione abitativa
secondo due tipologie diverse: contratti a
c a n o n e l i b e r o e contratti a c a n o n e
"concordato". Entrambi mirano a tutelare l'
abitazione primaria, vale a dire quella in cui il
conduttore si è stanziato con carattere di
stabilità, dimorandovi abitualmente con il
proprio nucleo familiare.
Il contratto di locazione cosiddetto "libero"
consente ai contraenti di svincolarsi da schemi
predefiniti ed impone solo il rispetto della
legge. Il canone annuo è liberamente
determinato dalle parti ed ha una durata
almeno quadriennale, con rinnovo automatico
per ulteriori quattro anni, fatti salvi i casi in cui
il locatore, in presenza di precisi motivi indicati
dalla legge (art.3) che devono però essere ben
specificati nella disdetta.
I contratti " c o n c o r d a t i " d e v o n o i n v e c e
rispettare le condizioni contrattuali previste in
appositi accordi definiti in sede locale fra le
organizzazioni maggiormente rappresentative
della proprietà edilizia e dei conduttori,
depositati presso ogni Comune dell' area
territorialmente interessata. Il canone annuo è
stabilito in base a tali accordi e la durata è fissata in un minimo di tre anni, con una proroga di altri due
se non sussistono particolari necessità del locatore. Se si esercita la facoltà di disdetta in modo
illegittimo il conduttore ha diritto al risarcimento dei danni in misura non inferiore a trentasei mensilità di
canone pagato.
Può darsi invece che le parti, o una sola di esse, abbiano necessità di un contratto di minore durata. È il
caso della locazione di natura transitoria che non può durare meno di un di un mese e più di 18, verso
un canone stabilito dalle parti all' interno di valori minimi e massimi definiti negli accordi tra le locali
organizzazioni di categoria.
L' elencazione delle esigenze transitorie è contenuta in tali accordi locali e deve essere specificata nel
contratto in apposita clausola, con supporto semmai di documentazione da richiamare nel testo
contrattuale.
Nei Comuni sede di università o di corsi universitari distaccati è possibile stipulare contratti di locazione
per soddisfare le particolari esigenze abitative di studenti iscritti ad un corso di laurea o di
perfezionamento oppure di specializzazione in un comune diverso da quello di residenza (art. 5, c.2 e 3,
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Il Sole 24 Ore
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della L. 431/98).La durata non può essere inferiore a sei mesi e non superiore a trentasei, con facoltà di
rinnovo automatico qualora non pervenga disdetta nei termini previsti nel contratto.
Ci sono infine le locazioni per finalità turistiche, la cui caratteristica è quella di godere della più ampia
libertà contrattuale proprio per potere rispondere alle mutevoli e molteplici esigenze di carattere
temporaneo connesse a questo tipo di locazione, a cui si applicano le norme dettate dagli artt. 1571 e
segg. del codice civile. Sia la misura del canone e sia la durata possono essere liberamente stabilite
dalle parti.
Augusto Cirla © RIPRODUZIONE RISERVATA.
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Italia Oggi
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Il governo Letta aveva promesso agli enti locali di girar loro beni demaniali da privatizzare.
Creduloni, avevamo scherzato, no?
I beni pubblici adesso se li tiene ben stretti lo Stato.
Dopo la sconcertante vicenda Imu/Tasi il
governo fa arrabbiare di nuovo i sindaci, che
riscendono sul terreno di guerra. La nuova
telenovela che ha per protagonisti i ministeri
economici e quindi il governo riguarda i beni
demaniali. Il presidente del consiglio, Enrico
Letta (ma non solo) aveva annunciato in
pompa magna che nell' ambito della
sdemanializzazione di parte del patrimonio
dello Stato i Comuni avrebbero avuto un ruolo
da protagonisti: se lo Stato non sa fare fruttare
i suoi beni­ era stato il ragionamento­ ci
penseranno i Comuni. Ed era stato pubblicato
l' elenco degli immobili che lo Stato avrebbe
passato a Regioni e Comuni.
L' annuncio era stato tanto convincente che
alcune amministrazioni comunali avevano già
inserito quei beni nei loro piani e nei loro
bilanci. Bene, mentre i sindaci (e i presidenti
delle Regioni) erano già con la penna in mano
p e r f i r m a r e i contratti d i p a s s a g g i o d i
proprietà, il governo vi ha ripensato, almeno in
parte. Ovvero ha deciso di rivedere la lista, di
tenersene un bel po' e (eventualmente) di
venderli lui, mettendoli all' asta, per
raggranellare qualche soldo e tentare di tosare
il debito pubblico. I Comuni ci sono rimasti con
un palmo di naso. La giravolta è avvenuta in
pieno periodo festaiolo, quando l' attenzione è piuttosto scarsa. Il 3 gennaio è infatti comparso un
decreto ministeriale che cancella le promesse che a suo tempo fece Letta di dismissioni veloci e sicure.
Di fatto quel decreto fa saltare il passaggio ai Comuni di tutta una serie di beni demaniali spesso in
rovina, comunque non utilizzati e non valorizzati. Com' è avvenuto tante altre volte, il bene demaniale
ritorna in una sorta di limbo, dove si registrano spinte all' alienazione e controspinte al mantenimento,
ciò che finora ha impedito una saggia politica sui beni di proprietà pubblica.
I primi a dar fuoco alle poveri sono il sindaco di Modena, Giorgio Pighi, e il suo assessore al patrimonio,
Fabio Poggio. Spiega quest' ultimo: «Avevamo grandi idee per due ex caserme da tempo in disuso:
venderne una parte, ricavarne dei soldi e con queste risorse riqualificarle e destinarle a funzioni
pubbliche. Ma dopo che il Comune ne aveva chiesto la cessione non onerosa ai fini della valorizzazione,
l' Agenzia del Demanio, approfittando del decreto ministeriale del 3 gennaio, ha fatto dietrofront e ne ha
deciso l' alienazione tramite trattativa privata».
Continua l' assessore: «ci chiediamo chi, alle attuali condizioni di mercato, potrebbe acquistare immobili
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Italia Oggi
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del genere, per altro sottoposti ai vincoli della Soprintendenza. In realtà questo comportamento che
castiga gli enti locali porterà a prorogare a tempo indeterminato qualsiasi reale azione di valorizzazione
e, perché no?, di messa a reddito».
Da tutt' Italia si leva il grido di dolore dei sindaci. Per tutti parla Roberto Reggi, sindaco di Piacenza e
presidente della Fondazione patrimonio comune dell' Anci, l' associazione dei Comuni italiani: «Nel
momento in cui il governo accelera sul federalismo fiscale lasciando ai Comuni la decisione sulle
detrazioni Tasi, è assurdo che si metta in discussione il percorso del federalismo demaniale, riattivato
dal decreto del Fare dello scorso agosto. Se questa linea dovesse passare, verrebbe meno l' essenza
del disegno federalista».
Sulla base di questo decreto e della lista delle alienazioni sono stati richiesti all' Agenzia del demanio
circa 10mila cespiti immobiliari da 1267 Comuni, 27 Province e 6 Regioni. Insomma, a livello locale ci si
era mossi per tempo. Ma adesso sta arrivando la doccia fredda.
«Abbiamo creduto fortemente nel rilancio del federalismo demaniale che, con il decreto Fare è uscito
dalle secche delle black list, in cui si era arenato tre anni fa­ aggiunge Roberto Reggi. ­ Mi auguro che
venga rigettato in modo deciso il progetto di bypassare le istituzioni locali, avvieremo un tavolo di
discussione con il governo su questo tema. Non è accettabile che sull' altare del pasticcio Imu/Tasi
venga sacrificato il nascente federalismo demaniale, svuotando di senso e di contenuti un processo che
deve vedere i Comuni tra i suoi protagonisti», Tra gli ultimatum al governo vi è anche quello del sindaco
di Diano Marina (Imperia), Giacomo Chiappori: «Non vogliono darci la caserma Camandone? Non ci
pensino neanche. La Camandone sarà il centro del Comune unico del Golfo Dianese, non ho nessuna
intenzione di star bravo e tranquillo mentre qualcuno viene a fare speculazioni immobiliari, tra l' altro in
un periodo in cui abbiamo sovrabbondanza di case».
I sindaci andranno a protestare davanti a Palazzo Chigi, se necessario. Conclude Fabio Poggio:
«Quello delle dismissioni di immobili di proprietà pubblica presenti nel territori comunali è un tema
completamente aperto a causa dell' altalenante modo di procedere dello Stato. Il decreto sul
federalismo demaniale (78/2010) ha subito diverse modifiche e, di fatto, per gli enti locali è stato
impossibile contribuire da una parte al recupero e alla valorizzazioni di importanti immobili, dall' altra al
reperimento di risorse da destinare alla diminuzione del debito pubblico. 40 beni sono stati tolti, con un
colpo di mano, dalle liste del federalismo demaniale. È inaccettabile».
Nel mirino c' è anche un ex­sindaco, il ministro Graziano Delrio. Quand' era sindaco (e presidente dell'
Anci) si batteva perché i Comuni potessero entrare in possesso di una parte dei beni demaniali.
Adesso che è al governo sembra essersene dimenticato.
© Riproduzione riservata.
GIORGIO PONZIANO
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Italia Oggi
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La Consulta blocca le regioni sulla revisione delle circoscrizioni.
Salvi i tagli ai tribunali
No al referendum abrogativo della riforma.
No della Corte costituzionale al referendum
abrogativo della riforma della geografia
giudiziaria. La sentenza, emessa ieri dalla
Consulta, blocca quindi l' iniziativa messa in
piedi da nove regioni (Abruzzo, Piemonte,
Marche, Puglia, Friuli Venezia Giulia,
Campania, Liguria, Basilicata e Calabria), che
chiedevano la possibilità di ricorrere al
referendum popolare contro le norme sulla
revisione delle circoscrizioni giudiziarie, che
hanno cancellato, da settembre scorso, circa
mille uffici giudiziari, tra tribunali minori,
sezioni distaccate di corti d' appello e di
giudici di pace (dlgs n. 155 e 156 del 2012).
Soddisfazione da parte del ministro della
giustizia, Anna Maria Cancellieri, che a
margine del question time alla Camera ha
dichiarato: «Vuol dire che la nostra linea è
giusta e che dobbiamo andare avanti su
questa strada». Secondo l' Organismo unitario
dell' avvocatura, invece, la decisione della
Consulta è «una scelta francamente
i n c o m p r e n s i b i l e e g r a v i s s i m a s u l piano
politico», afferma il presidente Oua, Nicola
Marino, «è uno scontro frontale con la volontà
popolare espressa dai Consigli regionali.
R i c o r d o c h e o l t r e n o v e regioni s i e r a n o
espresse a favore della convocazione di un
referendum contro la pseudo riforma della geografia giudiziaria: un provvedimento che sta producendo
solo confusione, enormi ritardi nei processi e ulteriori sprechi economici».
L' Oua ha deciso la convocazione straordinaria, oggi a Napoli, degli stati generali della categoria «per
decidere eventuali proteste». A parere dell' Unione delle camere civili, invece, la decisione della
Consulta «ha evitato ulteriore caos per la giustizia», sottolinea il presidente Renzo Menoni, che ricorda
come i civilisti siano stati «da sempre favorevoli alla revisione della geografia giudiziaria». Di tutt' altro
avviso Fabrizio Cecchetti, vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia. «La bocciatura della
Consulta», afferma, «è un segnale grave e preoccupante. Con questa sentenza lo stato dimostra
indifferenza alla legittima richiesta di nove consigli regionali che hanno espresso preoccupazioni e
istanze condivise anche dal Consiglio regionale della Lombardia. La Consulta dovrebbe rispettare la
volontà degli enti locali e dei cittadini che chiedono sicurezza e presidi giudiziari».
GABRIELE VENTURA
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due risposte al question time. nessuna sanzione per chi paga in ritardo la tares.
Niente agevolazioni Imu se lo sfratto non è eseguito
Gli immobili oggetto di procedure di rilascio non sono equiparabili a quelli locati.
Sugli immobili dati in affitto e sottoposti a
procedure di sfratto esecutivo non si può
pagare la stessa aliquota Imu degli immobili
locati. Se infatti il contratto di affitto è risolto, l'
abitazione non può più essere considerata
come locata anche se l' inquilino insolvente
continui a viverci dentro. Né si può pensare di
introdurre un' equiparazione del genere per
legge perché si tratterebbe di una deroga
troppo specifica da inserire in una disciplina
come quella dell' Imu che per forza di cose
deve avere carattere generale perché le
norme di dettaglio sono affidate all' autonomia
degli enti locali.
Lo ha chiarito il dipartimento delle finanze in
risposta a un question time dell' onorevole
Filippo Busin (Lega) che ha attirato l'
attenzione di Montecitorio su questa
particolare fattispecie che però si sta rivelando
molto frequente per via del sempre maggior
numero di sfratti non eseguiti.
«Per gli immobili oggetto di locazione»,
ricorda il Mef, «è prevista un' ampia facoltà
r e g o l a m e n t a r e d a p a r t e d e i comuni».
Ciononostante, la previsione di un' aliquota
ridotta per le case in affitto non è scontata e
infatti molti comuni hanno deciso di non fare
sconti.
Va da sé che l' equiparazione per legge agli immobili in affitto degli immobili soggetti a procedure di
rilascio rischierebbe di non produrre alcun effetto se il comune non ha previsto agevolazioni. E in più si
tratterebbe di un' indebita ingerenza statale che andrebbe «a incidere sull' autonomia finanziaria e
regolamentare dei comuni, vanificando lo spirito federalista che informa la disciplina dell' Imu».
Sempre rispondendo al question time alla camera, il Mef ha chiarito che non scatteranno interessi e
sanzioni a carico di chi paga in ritardo la Tares perché il comune non ha provveduto all' invio dei modelli
precompilati. Nessuna sanzione anche se il versamento dell' addizionale Tares sui servizi indivisibili, in
scadenza il 24 gennaio, è insufficiente. Trova infatti applicazione la norma dello Statuto del contribuente
(art. 10, comma 2 della legge 212/2000) che solleva da qualunque responsabilità i cittadini incorsi in
errore a causa di indicazioni fuorvianti della pubblica amministrazione. La precisazione è arrivata dal
sottosegretario Pier Paolo Baretta che ha risposto a un' interrogazione dei deputati Pd Gian Mario
Fragomeli e Marco Causi. Baretta ha anche confermato che gli enti locali sono liberi di decidere, nell'
ambito della propria autonomia finanziaria, sugli importi minimi per gli accertamenti. Sul punto, del
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Italia Oggi
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resto, non sembravano esserci più dubbi dopo che lo stesso ministero dell' economia, nelle faq sulla
mini­Imu diffuse lunedì, aveva espressamente dato il via libera alla possibilità per i comuni di abbassare
la soglia minima di esigibilità dei tributi al di sotto del tetto di 12 euro previsto dalla legge.
Una chance subito colta dai sindaci, visto che, come dimostrano i dati della Consulta dei Caf, circa la
metà dei comuni interessati dal pagamento della mini­Imu (1185 su 2390) hanno deliberato di incassare
anche gli spiccioli.
(si veda ItaliaOggi di ieri)
FRANCESCO CERISANO
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16 gennaio 2014
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
sport
Baseball A Ravenna.
?Alligator clinic', tecnici nazionali terranno lezioni sui
fondamentali
PRENDE il via oggi il programma di
formazione dello staff tecnico del Ravenna
Baseball che durerà per tutto l' inverno. L'
intento della società ravennate è di elevare il
grado di conoscenza dei propri allenatori e
dirigenti attraverso incontri settimanali
presieduti da alcuni tra i migliori tecnici italiani
del settore giovanile. L' iniziativa si svolgerà
nella casa degli ?Alligatori' ravennati e i primi
tre appuntamenti sono già stati fissati. Oggi si
svolge il primo incontro conoscitivo e
informativo nel quale verrà elencato il
programma di formazione e saranno trattati
alcune conoscenze teoriche di base; sabato 25
gennaio il primo ospite d' eccezione del
Ravenna Baseball sarà il tecnico azzurro
parmense Alessandro F l i s i c h e t e r r à u n a
lezione sui fondamentali della battuta con
particolare riguardo all' insegnamento su
esordienti e ragazzi; sabato 1 febbraio il dottor
Francesco Casciello, preparatore atletico e
fisioterapista, interverrà per parlare di
riscaldamento e di allenamento all' esplosività
e alla rapidità.
SONO poi da confermare le date dei successivi appuntamenti: sabato 9 febbraio il relatore sarà l'
allenatore della nazionale under 12, il riminese Davide Sartini che parlerà di ?metodologia di
allenamento nelle squadre giovanili'; mercoledì 12 febbraio lezione su ?il tiro' che sarà svolta dal tecnico
ravennate e allenatore della selezione Emilia Romagna e della selezione ?Italia­Centro' Andrea Tulli:
verranno trattati gli aspetti metodologici dell' allenamento sul tiro, la meccanica e i rischi infortuni.
Poi, mercoledì 19 febbraio ancora Tulli curerà la lezione su ?il ruolo dei coach e dei dirigenti durante le
partite, durante gli allenamenti e nel periodo off season', con un' appendice dedicata al ruolo del
manager nella sinergia tra i reparti e lo special guest sarà il preparatissimo manager dei Godo Knights
Daniele Fuzzi.
A fine febbraio l' ex campione italiano ed europeo Sandro Rizzi, che anche per il 2014 sarà il
coordinatore tecnico del Ravenna Baseball, tratterà l' argomento ?la gestione del gruppo e la
metodologia degli allenamenti dai cadetti alla seniores'. In marzo sarà la volta degli allenamenti specifici
sui ricevitori e infine l' argomento del ?lancio' sarà trattato in campo con lo sbocciare della primavera
con un coach di livello nazionale.
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16 gennaio 2014
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
sport
Rappresentative Raduno oggi sul terreno del San Rocco di Faenza.
Di nuovo in campo i Giovanissimi
RIPRENDONO i raduni delle rappresentative
giovanili del Comitato calcio dilettanti di
Ravenna, in preparazione al Torneo regionale
delle Province. Oggi alle 14 è in programma a
Faenza, nel campo in sintetico del San Rocco
in via Granarolo, il raduno della
rappresentativa Giovanissimi. Il selezionatore
Giuseppe Bezzi ha convocato questi giocatori:
Piano (Alfonsine), La Pira (Azzurra Ravenna),
Madonna e Sisti (Cotignola), Forestieri
(Cervia), Billi, Salazar e Santucci (Faenza),
Acunzo, Guerrini e Scoglio (Low Ponte
Ravenna), Benini e Pali (Pinarella), Gardini
(Russi), Bandini e Fedele (Virtus Faenza),
Loffredo e Ravaioli (Virtus Ravenna). Verrà
disputata una amichevole contro la squadra
giovanissimi del Faenza. L' altra
rappresentativa del Comitato di Ravenna,
quella degli allievi, si radunerà il 28 gennaio,
sempre sul campo del San Rocco per un'
amichevole con i coetanei del Faenza. Nella
stagione scorsa le rappresentative di Ravenna
hanno fatto l' en plein, aggiundicandosi il
torneo in entrambe le categorie.
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16 gennaio 2014
Pagina 25
La Voce di Romagna
sport
BASEBALL Comincia oggi l' articolato programma di formazione dello staff tecnico del club
bizantino: tanti i relatori illustri.
Il Ravenna investe sulla crescita dei suoi coach
RAVENNA Comincia oggi il programma di
formazione dello staff tecnico del Ravenna
Baseball, finalizzato ad elevare il grado di
conoscenza dei propri allenatori e dirigenti
attraverso incontri settimanali presieduti da
alcuni tra i migliori tecnici del settore giovanile
del territorio nazionale. Il progetto,
perfettamente allineato alle nuove esigenze ed
indicazioni della federazione, si terrà nella
sede del club bizantino e durerà per tutto il
periodo invernale. L' incontro di stasera avrà
un carattere prevalentemente conoscitivo ed
informativo: sarà elencato il programma di
formazione e saranno trattati alcune
conoscenze teoriche di base. Il secondo
incontro si terrà sabato 25 gennaio: il tecnico
azzurro, il parmense Alessandro Flisi, terrà
una lezione sui fondamentali della battuta con
particolare riguardo all' insegnamento su
Esordienti e Ragazzi. Sabato 1 febbraio sarà
la volta di Francesco Casciello, preparatore
atletico e fisioterapista, che tratterà il
riscaldamento e l' allenamento dell' esplosività
e della rapidità. Ma sono già pronti altri illustri
relatori: l' allenatore della nazionale under 12,
il riminese Davide Sartini, che tratterà l'
argomento "metodologia di allenamento nelle
giovanili"; l' allenatore della selezione "Emilia
Romagna" e della selezione "Italia ­ Centro", Andrea Tulli, che terrà due lezioni, una sugli aspetti
metodologici dell' allenamento sul tiro, la meccanica e i rischi infortuni, e una sul ruolo dei coach e dei
dirigenti durante le partite, durante gli allenamenti e nel periodo off season; il manager dei Godo
Knights Daniele Fuzzi, che approfondirà il tema della gerarchia e del ruolo del manager nella sinergia
tra i reparti; l' ex campione italiano ed europeo Sandro Rizzi, che anche per il 2014 sarà il coordinatore
tecnico del Ravenna Baseball, il quale tratterà l' argomento "la gestione del gruppo e la metodologia
degli allenamenti dai Cadetti alla Seniores". Ma la lista dei relatori illustri non finisce qui: per le lezioni di
marzo sono già prenotati il selezionatore della nazionale, Paolo Minozzi, con una lezione sugli
allenamenti specifici sui ricevitori e il relatore, mentre si attende la risposta da parte di un paio di
pitching coach di livello nazionale sull' argomento del "lancio".
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16 gennaio 2014
Pagina 23
La Voce di Romagna
sport
ECCELLENZA Falchetti tra voci infondate di chiusura del vivaio e timori per il centrocampista.
Russi, una ripresa con qualche turbativa Piolanti:
"Devo capire fin dove posso spingermi"
RUSSI Ripresosi da una serie negativa
preoccupante, per il Russi la marcia di
avvicinamento verso la ripresa del campionato
contro il Progresso è stata scandita da un paio
di turbative che hanno minato l' ambiente
russiano. La prima si riferisce ad alcune voci,
circolate nell' ambiente, relative alla possibile
chiusura del settore giovanile; voci giunte a
conoscenza della società nel corso della
pausa invernale e che hanno preoccupato
diversi genitori dei ragazzi del vivaio. La
società, però, ha tranquillizzato tutti. "L' idea
che il Russi possa smettere di fare attività a
livello di settore giovanile è un' autentica
fesseria, priva di qualsiasi fondamento ­
spiegano i dirigenti del sodalizio arancione ­
che solo un pazzo potrebbe pensare. Il settore
giovanile continua a rivestire una grande
importanza al punto che la società continuerà
a riservare risorse umane, economiche e
tecniche a questo settore chiave per la
sopravvivenza della stessa prima squadra". La
seconda turbativa è costituita dalle condizioni
fisiche di Massimiliano Piolanti. Uscito
malconcio ­ e dopo aver segnato ­ dall'
incontro di Savignano, il 31enne
centrocampista del Russi ha continuato a
soffrire di un fastidioso problema alla schiena
che lo ha tenuto ai box per quattro gare consecutive prima di rientrare a pieno servizio solo contro la
Copparese. "Ma continuo ad aver male e devo trovare una soluzione ­ spiega il centrocampista che il 20
gennaio sottoporrà i risultati di una risonanza ad un esperto ­ a questa situazione. Per me questo
fastidio è un fulmine a ciel sereno. Non è un problema muscolare e quindi capire fino a dove mi posso
spingere nella mia vita sportiva dipenderà dal consulto che avrò con il medico che mi operò nel 2006".
La situazione di Piolanti non è di semplice lettura anche per lo stesso giocatore. "Ho 31 anni e devo fare
le cose che hanno più senso per me, quando avremo il responso della risonanza potrò capirlo ed
eventualmente valutare assieme al Russi quello che posso ancora fare per il club". Nel frattempo, non è
passata inosservata nemmeno la statistica che avevamo pubblicato su queste pagine sulla scia
negativa del Russi di Bagnara.
Il tecnico arancione ci ha tenuto a ribadire che ­ ed è vero ­ il suo Russi non è quello con la peggior scia
negativa di sempre (12 gare).
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16 gennaio 2014
Pagina 23
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La Voce di Romagna
sport
Questo primato, infatti, appartiene ai falchetti versione 2010/11 che riuscirono a mettere assieme 9 ko
consecutivi e addirittura 23 gare senza vittorie (dalla 6ª alla 28ª di campionato).
Daniele Pompignoli.
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