Pollo alla Marengo

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Pollo alla Marengo
Pollo alla Marengo
Nei manuali di cucina si tramanda la ricetta del "Pollo alla Marengo", che Bonaparte
avrebbe mangiato dopo aver vinto la celebre battaglia, e si riporta la storia di tale
piatto.
Dalla Memorie del segretario di Napoleone, Bourienne: dopo aver letto la
corrispondenza, 'Alle 10, il maitre d'hotel veniva ad annunciare il pranzo.
Scendevamo e i pasti erano sempre di una estrema frugalità. A un certo momento,
mangiava quasi tutte le mattine del pollo accomodato all'olio e alle cipolle, un
modesto stufato (in umido) (condimento) che si chiamava, credo, Pollo alla
Provenzale, e che da allora ha perpetuato sulle liste dei nostri ristoranti il ricordo di
una battaglia famosa sotto il nome di Pollo alla Marengo.
II pollo alla Marengo, come ricordato in una memoria dell'epoca, scritta da uno dei
presenti all'episodio, dovrebbe avere questa origine: dopo la battaglia Napoleone e il
suo seguito si ristorarono in una fattoria o osteria del posto, dove il proprietario,
unendo tutto quello che aveva a disposizione cucinò del pollo in casseruola con olio
d'oliva e cipolle, aggiungendovi pomodori e gamberi, presumibilmente di fiume, data
la zona e l'epoca, e forse patate.
Le versioni della ricetta con gli scampi o altre aggiunte sono una successiva
elaborazione, di impossibile realizzazione all'epoca e nel luogo.
Varie testimonianze riferiscono che Napoleone spesso mangiava del pollo, che
probabilmente digeriva con più facilità di altre carni, dati i suoi problemi di stomaco.
Si dice che quando Napoleone rimandava la cena per lavorare sino a tarda sera,
desiderasse poi mangiare subito un pollo appena cotto, e pertanto i cuochi ne
infilavano continuamente uno sullo spiedo, in modo che in qualsiasi momento
l'Imperatore avesse terminato il lavoro ne potesse trovare uno pronto, giungendo in
tal modo a prepararne anche venti per sera.