1) Tendenze del mondo dei servizi pubblici locali in Europa Tratto
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1) Tendenze del mondo dei servizi pubblici locali in Europa Tratto
Anno 2014, Numero 804 11 giugno 2014 Tribunale R.G. n. 431/2008 Istituto Grandi Infrastrutture APPALTI &CONCESSIONI Europa e Regioni Tendenze del mondo dei servizi pubblici locali in Europa Tratto da uno studio del Public Services International Research Unit (PSIRU) dell’Università di Greenwich ( Regno Unito) di Emanuele Lobina e David Hall Sintesi conclusiva Nell’ultimo decennio si è andato affermando in molti paesi europei un ritorno alla centralità del settore pubblico nella gestione dei servizi pubblici locali. Questo fenomeno riguarda non solo l’Europa, ma investe anche altri paesi industrializzati e in via di sviluppo, e coinvolge prevalentemente (ma non solo) i settori idrico, energetico, dei rifiuti e dei trasporti pubblici. L’aumento dell’efficienza dei servizi e la diminuzione dei costi delle gestioni pubbliche sono le ragioni principali che spingono alla “rimunicipalizzazione” e i riscontri positivi in termini di qualità e sostenibilità fanno ritenere che il processo sia solo all’inizio. Dopo molti anni in cui privatizzazioni, esternalizzazioni e outsourcing sono state le tendenze dominanti nel mondo dei servizi pubblici locali, sta emergendo nell’ultimo decennio una tendenza nella direzione opposta. Questo ritorno alla centralità del settore pubblico nella gestione dei servizi pubblici locali – “rimunicipalizzazione” – è particolarmente evidente nel settore dei servizi idrici. E’ però possibile osservare che la rimunicipalizzazione sta prendendo piede anche in due settori che, in un’ottica neoliberale, sembravano più idonei all’introduzione della concorrenza e, quindi, meno adatti alle soluzioni in house. In realtà, negli ultimi quindici anni e con frequenza crescente un numero sempre maggiore di autorità locali ha optato per la rottura o il mancato rinnovo dei rapporti contrattuali con gestori privati e ha scelto l’affidamento a un gestore di proprietà interamente pubblica. Come si è accennato, la rimunicipalizzazione dei servizi idrici – che comprendono il servizio di acquedotto, fognatura e depurazione delle acque reflue – si sta diffondendo non solo in Europa, ma anche in altri paesi industrializzati e in via di sviluppo. Uno studio del PSIRU del novembre 2013 identifica 86 casi di rimunicipalizzazione nel mondo tra il 2000 e il 2013 (solo tre casi sono avvenuti prima di questo periodo), 51 dei quali in paesi industrializzati e 35 in paesi in via di sviluppo. I fattori che principalmente hanno portato all’emergere di questo processo su scala globale sono: IGI Istituto Grandi Infrastrutture Via Cola di Rienzo, 111 - 00192 Roma tel. 06/3608481 - fax 06/36084841 [email protected] - www.igitalia.it Anno 2014, Numero 804 11 giugno 2014 Tribunale R.G. n. 431/2008 Istituto Grandi Infrastrutture APPALTI e CONCESSIONI Europa e Regioni a) i notevoli problemi causati dalla privatizzazione del servizio idrico, problemi causati dal fatto che il settore privato è necessariamente sottoposto all’imperativo di massimizzare il profitto degli azionisti, con ricadute negative in termini di aumenti tariffari, qualità del servizio, realizzazione degli investimenti programmati e conflittualità con gli amministratori locali che esercitino con solerzia le proprie prerogative sul piano della regolazione; b) la riscoperta efficienza del settore pubblico, sulla scorta delle riduzioni tariffarie consentite dall’eliminazione dei profitti perseguiti dai gestori privati; c) il vantaggio comparato del settore pubblico nel raggiungimento di obiettivi di sviluppo sostenibile, inclusa la realizzazione del diritto universale all’acqua, grazie alla maggiore flessibilità di cui godono i gestori pubblici, che non sono necessariamente soggetti all’imperativo della massimizzazione del profitto. La rimunicipalizzazione dei servizi idrici riguarda casi emblematici come quelli di Berlino e Parigi. Il caso di Parigi ha un potere fortemente simbolico, dal momento che la città era servita fin dal 2009 da filiali delle due maggiori multinazionali del settore, Suez e Veolia, e che proprio a Parigi le due società hanno la propria sede. L’esempio di Parigi ha portato a una forte accelerazione del processo di rimunicipalizzazione del servizio idrico nel paese transalpino. Dei 21 casi di rimunicipalizzazione riscontrati in Francia, 15 sono avvenuti nei quattro anni tra il 2010 (anno della rimunicipalizzazione parigina) e il 2013, mentre i rimanenti 6 sono avvenuti tra il 1997 e il 2009. Inoltre, è significativo il fatto che un così alto numero di casi di rimunicipalizzazione sia concentrato in Francia, dove la privatizzazione dei servizi idrici è diffusa più che altrove in Europa e nel mondo (a eccezione del Regno Unito) e dove la gestione privata del servizio vanta una storia senza eguali a livello internazionale. Fuori dall’Europa la rimunicipalizzazione dei servizi idrici ha interessato importanti città statunitensi quali Atlanta, Indianapolis e Milwaukee. Nei paesi in via di sviluppo la rimunicipalizzazione riguarda casi di alto profilo quali Buenos Aires in Argentina, La Paz in Bolivia, Kuala Lumpur in Malaysia, Johannesburg in Sudafrica, Dar el Salaam in Tanzania e l’intero Ghana. Oltretutto, dal 2006 si è registrato un numero limitato di privatizzazioni nelle maggiori città del mondo, quelle con più di un milione di abitanti. L’eccezione è quella di Nagpur in India, dove la decisione di privatizzare ha incontrato forti resistenze e critiche. E’ possibile, dunque, sostenere che la tendenza alla rimunicipalizzazione dei servizi idrici sia in forte crescita in Europa, negli altri paesi industrializzati e nei paesi in via di sviluppo. Inoltre, un altro studio del PSIRU del 2012 mette in luce come la rimunicipalizzazione sia ormai diventata una realtà europea anche per altri servizi pubblici locali, quali l’elettricità, i trasporti locali, la gestione dei rifiuti, la pulizia e gli alloggi. In Germania vi è stata una grande espansione della gestione diretta comunale di servizi pubblici locali, particolarmente nel settore energetico. Dal 2007 sono state istituite 44 nuove aziende 2 IGI Istituto Grandi Infrastrutture Via Cola di Rienzo, 111 - 00192 Roma tel. 06/3608481 - fax 06/36084841 [email protected] - www.igitalia.it Anno 2014, Numero 804 11 giugno 2014 Tribunale R.G. n. 431/2008 Istituto Grandi Infrastrutture APPALTI e CONCESSIONI Europa e Regioni municipalizzate e più di 100 concessioni per la distribuzione di energia sono tornate in mano pubblica. Questo processo sembra destinato a continuare e ad accelerare. Quasi tutte le concessioni esistenti nel settore energetico sono, infatti, da rinnovare nel periodo fino al 2016; circa i 2/3 di tutti i Comuni tedeschi stanno prendendo in considerazione il riacquisto delle partecipazioni private nelle 850 imprese locali attive nella conduzione di centrali elettriche e nella distribuzione, che già coprono oltre la metà del mercato dell’energia. Una serie di campagne pubbliche e richieste di referendum locali volte a rimunicipalizzare l’energia è sorta in città importanti come Amburgo, Stoccarda, Bielefeld, Brema e Francoforte. Tali iniziative ottengono solitamente il sostegno da parte dell’opinione pubblica tedesca, che è molto critica verso la privatizzazione dell’energia, in particolare a causa degli aumenti dei prezzi. Inoltre, alcune autorità comunali e regionali hanno acquistato importanti aziende elettriche dai grandi gruppi privati. Questi hanno deciso di vendere parte delle proprie attività per vari motivi – da un lato perché le autorità di regolamentazione tedesche e dell’UE hanno insistito su tale necessità, dall’altro per ridurre i debiti e anche a causa di problemi di redditività, soprattutto dopo la decisione del governo tedesco di eliminare gradualmente l’energia nucleare. Per quanto riguarda altri paesi europei, alla fine del 2011 la Lituania ha rinazionalizzato il suo sistema energetico, invertendo così la privatizzazione introdotta agli inizi del 2000. La Finlandia, invece, ha rilevato il 53% del gestore della rete nazionale, Finngrid. Nonostante la pressione sui bilanci comunali causata dalla recente crisi finanziaria, i comuni tedeschi e francesi stanno riportando in house i servizi quali la gestione dei rifiuti e dei trasporti pubblici. In quest’ultimo settore la motivazione addotta dalle autorità locali tedesche concerne spesso la riduzione dei servizi, nonché la rapida crescita dei prezzi successivi alla privatizzazione. In Francia il caso di maggior rilievo nel settore dei trasporti pubblici locali riguarda la rimunicipalizzazione nella città di Saumur, dove il servizio era stato affidato a Veolia. E’ da notare che una serie di dipartimenti hanno guardato con interesse all’esempio di Saumur. Nel Regno Unito parte del trasporto pubblico londinese è stato rimunicipalizzato in seguito alla cancellazione di due contratti di partenariato pubblico-privato. Queste decisioni sono state adottate con il sostegno politico di maggioranza e opposizione, alla luce del fallimento economico della gestione dei contratti sulla base di valutazioni economiche. Altri due contratti di partenariato pubblico-privato sono stati rescissi unilateralmente per questioni di qualità del servizio e raggiungimento degli obiettivi prefissi. Nel Regno Unito, a dispetto della politica privatrizzatrice del governo nazionale, le amministrazioni comunali vedono sempre più spesso la rimunicipalizzazione di servizi pubblici come un modo per realizzare risparmi. Il “Financial Times”, infatti, ha sostenuto che «nelle autorità locali è cresciuto lo scetticismo sul risparmio che l’outsourcing è in grado di generare». Così, molte amministrazioni locali hanno riportato in house servizi quali la raccolta dei rifiuti, il riciclaggio, la pulizia stradale, la IGI Istituto Grandi Infrastrutture Via Cola di Rienzo, 111 - 00192 Roma tel. 06/3608481 - fax 06/36084841 [email protected] - www.igitalia.it 3 Anno 2014, Numero 804 11 giugno 2014 Tribunale R.G. n. 431/2008 Istituto Grandi Infrastrutture APPALTI e CONCESSIONI Europa e Regioni gestione degli alloggi, la pulizia, la ristorazione, la manutenzione dei giardini, l’informatica, la contabilità In Finlandia vi è una tendenza simile. Un sondaggio del sindacato IHL, nel 2011 ha rilevato che il 20% dei Comuni e delle altre autorità pubbliche sta riportando in house le attività gestite da appaltatori. Il servizio più comunemente rimunicipalizzato è quello di pulizia, ma altri servizi includono i servizi sociali, il catering, la contabilità, i servizi immobiliari, i servizi di messaggistica, i servizi di riscaldamento, i servizi di ambulanza. La ragione principale è che, con il ritorno all’in house, si possono ottenere risparmi e un miglioramento della qualità del servizio. Un sondaggio ha dimostrato che vi è una forte sfiducia pubblica nell’outsourcing con il 76% degli intervistati contrario alla esternalizzazione di una parte significativa dei servizi pubblici. Se in generale la rimunicipalizzazione può essere interpretata come un tentativo degli amministratori locali di correggere errori commessi con precedenti scelte privatrizzatrici, è possibile identificare le motivazioni di fondo che inducono a scegliere la soluzione in house. I fattori più importanti in tutti i processi di rimunicipalizzazione osservati sono stati la riduzione dei costi e la maggiore efficienza di un servizio in house, esattamente il contrario di quanto sostiene il settore privato. Gli amministratori comunali nel Regno Unito, in Germania e in Finlandia individuano le considerazioni di efficienza e di costo tra i fattori più importanti nell’influenzare le decisioni di rimunicipalizzare. Le rimunicipalizzazioni dell’acqua a Parigi e altrove in Francia sono state in parte causate da aspettative di maggiore efficienza e minori prezzi, come nel caso della riduzione tariffaria dell’8% effettuata dal nuovo gestore pubblico parigino. Tra i fattori più importanti delle rimunicipalizzazioni nel settore dell’energia in Germani vi è il maggior grado di controllo e la maggior capacità di conseguire obiettivi di servizio pubblico: oltre la metà degli attori locali identifica il “maggior controllo locale” e o l’“effettivo conseguimento dell’interesse pubblico” come l’elemento chiave nella decisione di rimunicipalizzare. Questo è un fattore politico chiaro, collegato con obiettivi politici specifici, come suggerito dall’amministrazione comunale di Monaco di Baviera: «L’esempio di Monaco di Baviera mostra come il processo di transizione (all’energia rinnovabile) possa essere accelerato se una città possiede una propria società di servizi. Entro il 2025, la nostra società di servizi mira a produrre tanta energia verde, che l’intero fabbisogno della città potrà essere soddisfatto. Ciò richiede enormi investimenti – circa 9 miliardi di euro entro il 2025 – e può avere successo solo se l’obiettivo è il successo economico sostenibile a lungo termine piuttosto che la massimizzazione del profitto a breve termine». Lo stesso fattore ha influito nei casi francesi di rimunicipalizzazione dei servizi idrici. Un altro vantaggio dell’insourcing è che esso evita i costi e i problemi connessi con la contrattazione con aziende private. Il processo di gara e la necessità di monitorare la performance delle aziende, può aggiungere un 10% o anche più al costo dei contratti. Alcune regioni francesi hanno esplicitamente quantificato il risparmio derivante dal non dover effettuare gare e stipulare contratti di appalto come 4 IGI Istituto Grandi Infrastrutture Via Cola di Rienzo, 111 - 00192 Roma tel. 06/3608481 - fax 06/36084841 [email protected] - www.igitalia.it Anno 2014, Numero 804 11 giugno 2014 Tribunale R.G. n. 431/2008 Istituto Grandi Infrastrutture APPALTI e CONCESSIONI Europa e Regioni motivo per rimunicipalizzare i servizi di trasporto. Invece di condurre trattative continue con aziende private per convincerle a fornire il servizio, i Comuni possono semplicemente gestire il lavoro autonomamente per raggiungere i propri obiettivi. Numerose autorità locali nel Regno Unito e in Germania hanno detto che questo “migliore controllo” o “gestione semplificata” è stato uno dei motivi principali che hanno indotto alla decisione di rimunicipalizzare. Il fatto che questa tendenza sia attualmente in corso non garantisce, però, che la stessa tendenza debba proseguire nel futuro. La condizione necessaria per il rafforzamento del processo di rimunicipalizzazione è la capacità degli amministratori locali di anteporre obiettivi di sviluppo sostenibile e, quindi, di lungo termine – sul piano sociale, ambientale, economico – a obiettivi di breve termine quali la massimizzazione del profitto dei gestori privati o la realizzazione di flussi di cassa (spesso estemporanei) da parte delle autorità concedenti. Commissione UE Nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea del 28.5.2014 - L 159/41 è stato pubblicato il regolamento delegato (UE) n. 574/2014 della commissionedel 21 febbraio 2014 che modifica l'allegato III del regolamento (UE) n. 305/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente il modello da usare per redigere una dichiarazione di prestazione relativa ai prodotti da costruzione Il Regolamento contiene le istruzioni per redigere la dichiarazione di prestazione: “Queste istruzioni intendono essere di guida ai fabbricanti per la redazione di una dichiarazione di prestazione conforme al regolamento (UE) n. 305/2011 secondo il modello presente in questo allegato Queste istruzioni non fanno parte delle dichiarazioni di prestazione che i fabbricanti devono emettere e non vanno allegate alle dichiarazioni di prestazione”. Nel redigere una dichiarazione di prestazione il fabbricante: 1) deve riprodurre i testi e le intestazioni del modello che non sono racchiusi tra parentesi quadre; 2) deve sostituire gli spazi vuoti e le parentesi quadre inserendo le informazioni necessarie. Il fabbricante può anche inserire nella dichiarazione di prestazione il riferimento al sito web sul quale copia della dichiarazione è messa a disposizione in conformità all'articolo 7, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 305/2011. Tale riferimento può essere collocato dopo il punto 8 o in altro luogo dove non pregiudichi la leggibilità e la chiarezza delle informazioni obbligatorie. IGI Istituto Grandi Infrastrutture Via Cola di Rienzo, 111 - 00192 Roma tel. 06/3608481 - fax 06/36084841 [email protected] - www.igitalia.it 5 Anno 2014, Numero 804 11 giugno 2014 Tribunale R.G. n. 431/2008 Istituto Grandi Infrastrutture APPALTI e CONCESSIONI Europa e Regioni 1. 2. 3. 4. 5. Flessibilità A condizione che le informazioni obbligatorie imposte dall'articolo 6 del regolamento (UE) n. 305/2011 siano fornite in modo chiaro, completo e coerente, nel redigere una dichiarazione di prestazione è possibile: utilizzare un'impaginazione diversa da quella del modello; fondere i punti presentandone alcuni insieme; disporre i punti del modello in un ordine diverso o usando una o più tabelle; omettere i punti del modello che non sono pertinenti al prodotto per il quale si redige la dichiarazione di presta zione. Ciò è ad esempio opportuno poiché la dichiarazione di prestazione può basarsi su una norma armonizzata o su una Valutazione tecnica europea rilasciata per il prodotto, cosa che rende inapplicabile l'altra alternativa. Tali omissioni possono riguardare altresì i punti relativi al mandatario o all'uso della documentazione tecnica appropriata e della documentazione tecnica specifica; esporre i punti senza numerazione. Il Regolamento entra in vigore il terzo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea ed è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. IGI Istituto Grandi Infrastrutture Via Cola di Rienzo, 111 - 00192 Roma tel. 06/3608481 - fax 06/36084841 [email protected] - www.igitalia.it 6 Anno 2014, Numero 804 11 giugno 2014 Tribunale R.G. n. 431/2008 Istituto Grandi Infrastrutture APPALTI e CONCESSIONI Europa e Regioni Francia Censimento dei contratti pubblici 2012 L’OEAP, Ufficio economico dell’áchat public, ha recensito per l’anno 2012, 120 012 contratti per un ammontare totale di 76,7 mld di € (iva esclusa), corrispondenti a 103 185 contratti iniziali e 16 827 variazioni successive (pari a 3,2 md di €). I nuovi contratti sono stati siglati da 5 347 acquirenti pubblici ripartiti in tre grandi categorie: – Stato: – Collettività territoriali: – Operatori id rete: 1 070 acquirenti 4 059 acquirenti 218 acquirenti I contratti riguardano circa 35 000 titolari distinti, di cui il 76% sono PMI; sul totale di 103 185, la ripartizione è la seguente: 27 604 di forniture 34 041 di servizi 41 540 di lavoro La procedura aperta è utilizzata per il 34% dei casi e quella semplificata, detta MAPA, per gli importi sottosoglia è applicata nel 45% dei casi. L’ammontare medio dei contratti recensiti è pari a 731 700 € (l’87% del totale dei contratti è inferiore a tale importo), ma la metà dei contratti è inferiore a 141 200 €, mentre meno di 2000 contratti pesano per poco più della metà dell’ammontare complessivo (54%). IGI Istituto Grandi Infrastrutture Via Cola di Rienzo, 111 - 00192 Roma tel. 06/3608481 - fax 06/36084841 [email protected] - www.igitalia.it 7