1. Nasce TELT, la società che costruirà la parte transazionale della

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1. Nasce TELT, la società che costruirà la parte transazionale della
Anno 2015, Numero 865
5 marzo 2015
Tribunale R.G. n. 431/2008
Istituto Grandi Infrastrutture
APPALTI & CONCESSIONI
Investimenti
Nasce TELT, la società che costruirà la parte transazionale della Torino-Lione
E’ finalmente nata la società che dovrà costruire la sezione transazionale della Nuova Linea
Torino Lione (NLTL). La prima assemblea dei soci che si è svolta a Parigi, infatti, ha definito il
Consiglio di amministrazione e le cariche operative. La società creata ha preso il nome di
TELT (Tunnel Euralpin Lyon Turin) e sostituisce in quanto promotore dell’opera, LTF (Lyon
Turin Ferroviaire), che da ottobre 2001 a febbraio 2015 ha curato gli studi e i lavori
preliminari.
La struttura della società
All’assemblea dei soci hanno preso parte Michele Mario Elia - Amministratore Delegato di
Ferrovie dello Stato Italiane (FS) -, per l’Italia, e François Poupard, Direttore Generale delle
Infrastrutture, dei Trasporti e del Mare, per la Francia. Il nuovo assetto societario, spiega una
nota, si configura con una partecipazione delle quote al 50% tra Ferrovie dello Stato Italiane
(FS) e lo Stato francese.
L’assemblea, su indicazione dei due Stati, ha nominato Hubertdu Mesnilper alla carica di
Presidente e Mario Virano per il ruolo di Direttore Generale. Entrambi fanno parte del nuovo
Consiglio di amministrazione, che si è già insediato, insieme a 8 consiglieri.
Per l’Italia i consiglieri designati sono: Paolo Emilio Signorini (Capo Dipartimento del
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), Oliviero Baccelli (Professore dell’Università
Bocconi), Stefano Scalera (Ministero dell’Economia e delle Finanze), Roberto Mannozzi
(Direttore Centrale Amministrazione, Bilancio e Fiscale di FS).
Per la Francia i consiglieri sono invece: Marie-Line Meaux (Presidente della Quarta Sezione
del Consiglio generale dell'Ambiente e dello Sviluppo sostenibile), Olivier Rolin (Vicedirettore
dello Sviluppo e della Gestione delle reti ferroviarie e di navigazione della Direzione delle
Infrastrutture di Trasporto), Franck Lirzin (Ingegnere capo dell'Ufficio trasporti della
Direzione generale del Bilancio), Vincent Lidsky (Ispettore generale delle Finanze).
Adesso, con la nascita di TELT la Torino-Lione ad alta velocità si avvia verso una ulteriore fase
di costruzione dell'infrastruttura.
Le dimissioni di Virano da Commissario
Per effetto della nomina a Direttore generale di TELT, Virano si è già dimesso, scrivendo al
presidente del Consiglio Matteo Renzi e al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture
Maurizio Lupi, dalle cariche di Commissario di governo, Presidente dell'Osservatorio sulla
Torino-Lione e Presidente della commissione intergovernativa italo-francese.
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Il vertice di Parigi
Dopo la creazione di TELT, sempre a Parigi, si è svolto un vertice bilaterale tra i governi
italiano e francese. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ed il Presidente francese Francois
Hollande hanno quindi firmato l'accordo addizionale all'intesa siglata nel dicembre 2012. Le
delegazioni dei due governi, infine, hanno messo a punto il dossier per chiedere alla Ue il
cofinanziamento della sezione transnazionale, con la speranza di ottenere (la decisione è
attesa tra la giugno e luglio), la quota massima possibile, il 40%.
La corposa documentazione, curata da decine di persone, sarà consegnata il 26 febbraio a
Bruxelles.
Ma resta ancora un tassello da definire, quello del certificatore dei costi, oggi stimati in 8,6
miliardi di euro per la sezione internazionale, che va da Bussoleno a St.Jean de Maurienne. Ma
sarà solo questo ente terzo a dare le cifre definitive. (lestradedell’informazione.it, 24
febbraio 2015)
Egitto, 150 mld per infrastrutture e grandi opere: Italia in prima linea per i lavori
Vi sono in ballo investimenti per 150 miliardi di dollari per realizzare in Egitto 15-20 mega
progetti infrastrutturali nei settori energia, ferrovie, strade, estrazione mineraria e trasporto
energia, acqua potabile e sistemi idrici, abitazioni (un milione di abitazioni per la fascia
medio-bassa della popolazione), raddoppio del Canale di Suez, ampliamento aeroporto del
Cairo, energie rinnovabili e autostrade digitali.
Se ne discuterà alla conferenza mondiale di Sharm el Sheik, dal 13 al 15 marzo, ma nel
frattempo il governo italiano – che vuole far crescere l’import/export portandolo dagli attuali
5 miliardi a 6 miliardi nel 2016 - ha iniziato a scaldare i motori e a mettere in relazione il
mondo economico imprenditoriale italiano con le istituzioni e le autorità egiziane.
Proprio in questi giorni, infatti, una ampia e articolata delegazione italiana – guidata dal vice
ministro allo Sviluppo, Carlo Calenda e formata 90 aziende, 5 gruppi bancari, 5 associazioni
imprenditoriali – si è recata al Cairo, incontrando il presidente egiziano Al Sisi e il ministro
dell’Industria e del Commercio Mounir Fakhry Abdel Nour. “La crisi libica – ha sottolineato
Calenda – ha contribuito a rafforzare i rapporti tra i due Paesi, Italia e Egitto”.
Il grande paese africano punta ad una rapida crescita con un +6% di Pil in un paio di anni e già
adesso vi sono commesse in ballo per 2,5 miliardi che possono interessare le aziende italiane.
Di qui la grande partecipazione a questa missione di sistema - organizzata da Confindustria,
Abi, Agenzia-Ice, Rete Impresa Italia, Alleanza delle Coop, Unione Camere e dai ministeri dello
Sviluppo e degli Esteri- durante la quale sono stati organizzati circa mille incontri di business.
Fra i tanti anche quello, durato più di due ore, con il presidente Al Sisi che si è impegnato
personalmente a risolvere alcune questioni che dopo la primavera araba hanno coinvolto
aziende italiane nel Paese. E’ questo l’aspetto che più preoccupa gli investitori italiani, quello
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di una instabilità dovuto alle forti incertezze della situazione politico-militare della vicina
Libia. “Noi scommettiamo – ha spiegato Calenda – sulla capacità dell’Egitto di rimanere
stabile. Il Paese oggi sta svolgendo un ruolo fondamentale per l’Europa nell’area Nordafricana,
per questo dobbiamo stargli vicino politicamente ed economicamente. E dobbiamo
scommettere sulla capacità dell’Egitto di creare stabilizzazione in tutta l’area”.
E i primi risultati già si vedono. Anche grazie a generosi aiuti esteri (18 miliardi di dollari dai
Paesi del Golfo, in particolare da Arabia Saudita, Emirati e Kuwait), sono ripartiti i consumi,
sia quelli privati (+4,9% nel terzo trimestre del 201), sia quelli pubblici (+8,85%), sia l’export
(+15%), con una crescita del Pil nel terzo trimestre del 2014 del 6,8 per cento. (Sole24ore, 24
febbraio 2015).
Via libera del Cipe al terzo lotto della strada L'Aquila-Amatrice
E’ arrivato venerdì scorso l’ok del Cipe al progetto definitivo del lotto III della strada statale
260 “Picente”, da San Pelino a Marana di Montereale. Costo di 24,6 milioni di euro,
interamente finanziati nell’ambito del contratto ANAS 2007-2009, si legge nel comunicato ad
esito della seduta del Comitato.
L'intervento è parte della pianificazione generale in corso di realizzazione relativa alla
direttrice Rieti-L'Aquila-Amatrice ed è inserito nell'intesa generale quadro e nell'allegato
infrastrutture. La strada si snoda in parte nella Regione Lazio, interessando la Salaria tra Rieti
ed Amatrice, la SS 260 tra Amatrice ed il bivio del Cermone, la SS 80 fino a L'Aquila e la SS 17
dell'Appennino abruzzese ed appulo sannitico fino a Navelli, dove prosegue fino alla valle del
Tirino.
Il progetto approvato dal Cipe, per un importo di circa 25 milioni di euro, sviluppa
l'adeguamento stradale della SS 260. I lavori per il IV lotto, per un importo di 79 milioni, sono
in corso di aggiudicazione. (ADN Kronos, 23 febbraio 2015)
Piano nazionale aeroporti: via libera dalla Conferenza Stato-Regioni
“L’Italia, finalmente, non è più il paese dei 90 aeroporti, dove ognuno fa per sé, spesso
generando perdite, sprechi e inefficienze”. È quanto si legge nel comunicato stampa diffuso dal
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a seguito dell’intesa da parte della Conferenza
permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di
Bolzano, in merito al piano nazionale degli aeroporti presentato dal ministro Maurizio Lupi.
“Dopo il parere delle competenti commissioni parlamentari – prosegue il comunicato – e la
deliberazione definitiva del Consiglio dei Ministri, che l’aveva già approvato preliminarmente
nella riunione del 30 settembre 2014, il piano verrà sottoposto alla firma del presidente della
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Repubblica. Il decreto sarà quindi inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della
Repubblica italiana”.
10 bacini di traffico
Come anticipato nei giorni scorsi, il piano individua 10 bacini di traffico omogeneo,
“determinati in base al criterio di una distanza massima di 2 ore di percorso in auto da un
aeroporto di particolare rilevanza strategica”.
Procedendo da Nord a Sud, i 10 bacini individuati sono: Nord-Ovest, Nord-Est, Centro-Nord,
Centro Italia, Campania, Mediterraneo-Adriatico, Calabria, Sicilia Occidentale, Sicilia Orientale,
Sardegna.
3 aeroporti intercontinentali e 9 aeroporti inseriti nella core network europea
In questi bacini sono stati individuati innanzitutto 3 “aeroporti strategici intercontinentali”,
ossia Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Venezia.
Altri 9 aeroporti sono definiti “strategici inseriti nella core network europea”: Torino Caselle
(a condizione che realizzi, in relazione alle interconnessioni ferroviarie AV/AC tra le città di
Torino e Milano, un sistema di alleanze con l’aeroporto intercontinentale di Milano Malpensa
finalizzato a generare sinergie di sviluppo reciproco e dell’intero bacino del Nord Ovest),
Bologna, Pisa/Firenze (a condizione che i due scali realizzino la gestione unica), Napoli, Bari,
Lamezia Terme, Palermo, Catania, Cagliari.
Aeroporti di interesse nazionale
All’interno di ciascun bacino vi sono, inoltre, aeroporti considerati “di interesse nazionale”.
Rientrano in questo elenco Milano Linate, Bergamo, Brescia, Cuneo, Genova, Verona, Treviso,
Trieste, Rimini, Parma, Ancona, Roma Ciampino, Perugia, Pescara, Salerno, Brindisi, Taranto,
Reggio Calabria, Crotone, Comiso, Trapani, Pantelleria, Lampedusa, Olbia, Alghero.
Tutti questi aeroporti rientrano nella categoria a due condizioni: la specializzazione dello
scalo e una sua riconoscibile vocazione funzionale al sistema all’interno del bacino di utenza;
la dimostrazione, tramite un piano industriale corredato da un piano economico-finanziario,
che l’aeroporto è in grado di raggiungere l’equilibrio economico-finanziario anche tendenziale
e adeguati indici di solvibilità patrimoniale, almeno su un triennio. “La mancanza di queste
condizioni – spiega il comunicato del Ministero – determinerà l’uscita dello scalo dall’elenco
degli aeroporti di interesse nazionale”.
Infine, il piano prevede che la qualifica di aeroporti di interesse nazionale sia attribuita anche
a quegli scali che “garantiscono la continuità territoriale di regioni periferiche e aree in via di
sviluppo o particolarmente disagiate, qualora non sussistano altre modalità di trasporto, in
particolare ferroviario, adeguate a garantire tale continuità”. (lestradedell’informazione.it,
20 febbraio 2015).
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Un 2014 in chiaroscuro per il settore delle costruzioni in Europa
Sono molti i numeri da interpretare per capire l’andamento di fine 2014 nel settore delle
costruzioni, con segni positivi e negativi che si susseguono in Europa e nel nostro paese. Per
avere un quadro chiaro o – per meglio dire – completo, è infatti necessario analizzare le
tendenze registrate a fine anno rispetto ai mesi precedenti e allo stesso periodo del 2013, ma
tenere presenti anche le medie complessive dello scorso anno.
A tal proposito Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea, segnala che a dicembre 2014,
rispetto al mese precedente, la produzione nel settore delle costruzioni è scesa dello 0,8%
nell’area euro e dello 0,5% nei 28 stati della UE. Inoltre, sempre a dicembre 2014, rispetto al
dicembre 2013, la produzione nel settore delle costruzioni è scesa del 3,5% nell’area euro e
dello 0,5% nella UE.
L’ultimo mese dello scorso anno, quindi, non ha fatto registrare performance brillanti in
Europa, ma bisogna sottolineare che complessivamente, nei 12 mesi del 2014, la produzione
media nelle costruzioni ha registrato un buon incremento rispetto all’anno precedente: del
2% nell’area euro e del 3% nella UE.
Andamento del settore in Italia
Per quanto riguarda l’Italia, Eurostat segnala alcuni dati contrastanti. Infatti, il nostro paese ha
registrato uno degli incrementi più alti in Europa tra novembre e dicembre 2014 (+2,3%), ma
anche una delle performance più negative se si paragona dicembre 2014 allo stesso mese del
2013 (-5,2%).
Andamento negli stati membri
Tra gli stati membri a dicembre 2014, rispetto al mese precedente, le perdite più evidenti
sono state registrate in Ungheria (-6,5%), Repubblica Ceca (-3,3%) e Germania (-2,9%),
mentre le performance migliori sono state ottenute da Romania (+7,2%), Italia (+2,3%) e
Polonia (+1%).
Per quanto riguarda il confronto tra dicembre 2014 e dicembre 2013, notevoli decrescite sono
avvenute in Slovacchia (-9,8%), Repubblica Ceca (-7,8%), Francia (-7,5%), Italia (-5,2%) e
Germania (-4.7%), mentre un andamento particolarmente positivo è quello ottenuto ancora
una volta dalla Romania (+15%), seguita da Svezia (+9,4%), Polonia (+4,8%), Regno Unito
(+4,7%) e Slovenia (+4,6%). (Dati Eurostat, febbraio 2015).
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Campania: lavori sull'Amalfitana, al via la gara per 4,6 milioni di euro1
Lavori al via per la statale Amalfitana che collega Positano ad Amalfi lungo la famosa
costiera. E' stata avviata, infatti, "con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale italiana, la gara
per l' appalto integrato da 4,6 milioni di euro per i lavori di risanamento dei costoni rocciosi
ad elevato rischio crollo che incombono, complessivamente, su circa un chilometro della
Statale 163". Lo ha comunicato ieri, in una nota, l'assessore alla Protezione civile e alla Difesa
del Suolo della Regione Campania Edoardo Cosenza.
"Si tratta - ha spiegato Cosenza - di un intervento strategico di messa in sicurezza di un
asse viario importantissimo, ma ad alto rischio idrogeologico e già interessato da numerosi e
frequenti crolli di materiale roccioso".
I lavori
L'intervento interesserà tre tratti della Statale: dal km 10,260 al km 10,740 nel comune
di Positano, dal km 22,300 al km 22,456 nel comune di Furore e dal km 26,300 al km 26,560
nei comuni di Conca De' Marini ed Amalfi.
"Offriamo così - sottolinea l' assessore alla Protezione Civile e alla Difesa del Suolo - una
soluzione strutturale a una situazione critica che mette a repentaglio la sicurezza degli
automobilisti e degli abitanti della zona: l' area dell' intervento é interamente rossa per il
rischio idrogeologico, essendo classificata R4 (il livello più elevato della scala) per le frane".
"Il progetto definitivo - ha continuato - é stato elaborato dalla struttura tecnica interna
all' Autorità di Bacino regionale Campania Sud e ha visto la collaborazione dell' Anas. E'
finanziato con i fondi dell' Accordo di programma per la Difesa del suolo stipulato tra Governo
e Regione Campania e affidato attualmente al governatore Caldoro in qualità di commissario".
"L'intervento, che attua il Piano di Assetto idrogeologico dell' Autorità di Bacino, é lo
stralcio di un più ampio progetto che vale circa 11 milioni di euro, e che é già stato redatto, in
via definitiva, dai progettisti interni all' ente", ha concluso l' assessore Cosenza.
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Il Mattino, 3 marzo 2015.
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Genova: il progetto di una funivia contro il traffico2
Una funivia lunga oltre 6 chilometri potrebbe collegare nei prossimi anni la Valbisagno, a
Genova, e risolvere così i problemi legati alla congestione stradale.
E’ questo il progetto presentato di recente a Confindustria da un gruppo di professionisti
uniti in associazione temporanea d’impresa.
Secondo le previsioni, la realizzazione dell’opera, che avrebbe un costo di circa 90
milioni di euro, si dovrebbe concludere in 4 anni, verrebbe divisa in due fasi, con la
costruzione di un tronco iniziale tra Brignole a Staglieno nel primo biennio e successivamente
di una seconda tratta fino a Molassano. Un impianto, quello disegnato, che sfrutterebbe anche
la presenza di alcuni ponti e piastre già esistenti, evitando così di costruirne di nuovi.
Una volta messa in funzione la funivia dovrebbe essere in grado di trasportare 3600
passeggeri l’ora, per un totale di circa 40 mila persone l’anno, pari al 60% di coloro che
giornalmente si spostano in Valbisagno. Per quanto riguarda i tempi di percorrenza, i
passeggeri dovrebbero essere in grado di effettuare l’intera tratta, lungo la quale sono state
previste 15 stazioni intermedie, in 20 minuti.
Secondo i promotori del progetto, oltre che essere un’opera utile alla collettività, la
realizzazione dell’impianto a fune sarebbe in grado di generare importanti ricadute di ritorno
di investimento; alla luce di ciò, si sono rivolti alle amministrazioni locali, auspicando una loro
manifestazione di interesse volta ad avviare una proficua collaborazione pubblico-privato.
Terzo Valico, Cociv: gare online per lavori da 1,7 miliardi3
Passo in avanti per gli appalti in termini di innovazione. Il Consorzio Cociv, general
contractor del Terzo Valico, infatti, metterà on-line 14 gare elettroniche, con procedura
comunitaria, per un valore di lavori pari a circa 1,7 miliardi di euro.
A queste gare se ne aggiungeranno altre per la parte dell’Infrastruttura eseguita direttamente
da Cociv o subappaltata, arrivata già adesso a quota 300 milioni di euro.
Si tratta di una fetta significativa degli importi relativi all’opera che, secondo le ultime
stime, avrà un costo totale di circa 6,3 miliardi. Indubbi i vantaggi sia in termini di risparmio
di tempi, sia di diminuzione del rischio ricorsi.
La piattaforma telematica utilizzata dal Consorzio, guidato da Salini-Impregilo e
partecipato da Condotte e da Civ, sarà messa a punto da I-Faber, del gruppo Unicredit.
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Lestradedell'informazione.it, 3 marzo 2014.
ADN Kronos, 2 marzo 2015.
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“Ten-T, l'Italia presenta progetti per 2,5 miliardi4
Consegnata a Bruxelles la lista dei progetti italiani che aspirano ai finanziamenti in base
ai bandi europei per il Trans-European transport network (Ten-T) del 2014 nell'ambito dei
quali sono stati stanziati circa 12 miliardi di euro. A presentarla il ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti che ha sottoposto all'esecutivo di Bruxelles un piano organico
contenente 71 proposte progettuali per un costo totale di 6 miliardi e 822 milioni di euro che
verranno spesi entro il 2020 in base a un crono-programma ben determinato. Per quanto
riguarda il contributo europeo la richiesta di Roma è di 2 miliardi e 471 milioni di euro.
I finanziamenti comunitari necessari per raggiungere gli obiettivi prefissati dal Ten-T
ammontano in totale a livello europeo a 26 miliardi di euro. Si tratta di soldi pensati come
capitale di “avviamento” che possa stimolare altri investimenti degli Stati membri destinati a
completare collegamenti transfrontalieri difficili e linee che altrimenti non sarebbero
costruite.
Su 71 progetti presentati dal ministero guidato da Maurizio Lupi la maggiora parte (32)
riguardano il settore ferroviario, con una richiesta di contributo di 2 miliardi e 236,9 milioni
di euro che costituiscono il 90,5 per cento della richiesta totale. Tra questi ci sono: la
realizzazione dell'alta velocità nel Terzo Valico dei Giovi, il potenziamento tecnologico ed
infrastrutturale sul Corridoio "Mediterraneo" (rispettivamente sulle linee "Milano-Venezia",
"Treviglio-Brescia" e "Torino-Milano-Venezia"), il potenziamento tecnologico, infrastrutturale
ed intermodale dei nodi di Roma e Napoli e 3 progettazioni per il collegamento ferroviario
degli aeroporti di Venezia, Roma Fiumicino e Milano Malpensa. Per il ministero si tratta di una
“scelta strategica di puntare sulla infrastrutturazione ferroviaria, in coerenza con quanto già
successo negli ultimi anni nel nostro Paese dove il 70 per cento degli investimenti
infrastrutturali in grandi opere è stato destinato alla rete ferroviaria”.
Al settore marittimo sono state destinate 15 delle 71 proposte presentate alla Commissione
per un valore di 130,2 milioni, 3 al settore aereo (45,3 milioni), 9 al settore stradale (20,9
milioni).
Prevista anche la richiesta di un contributo di 8,7 milioni per progetti pilota di stazioni
di rifornimento a ricarica elettrica e LNG (gas naturale liquefatto), e di 20,9 milioni per lo
sviluppo del sistema idroviario padano-veneto. Per quanto riguarda il settore stradale si tratta
di 2 progettazione preliminari (Anas) per l'ammodernamento degli svincoli del GRA del nodo
di Roma e per il by-pass urbano per il nodo di Palermo, 4 proposte per lo sviluppo di azioni
pilota per servizi di ITS sui corridoi nazionali stradali (Consorzio European ITS European
Platform), una proposta per l'implementazione del servizio delle chiamate di emergenza E-
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Corriere della sera, 27 febbraio 2015.
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Call e 2 proposte sul tema Eco-Driving e per l'implementanzione di un sistema di gestione
traffico centralizzato (ARCESE).
L'Italia sarà attraversata da 4 corridoi del Ten-T: lo Scandinavo-mediterraneo, asse
nord-sud che dalla Finlandia e dalla Svezia passa attraverso la Germania, le Alpi e l'Italia; il
Baltico-adriatico, che collega il Mar Baltico al Mare Adriatico passando dalla Polonia
meridionale alla Regione delle Alpi orientali e all'Italia settentrionale; il Reno-alpino che
collega i porti del Mare del Nord di Rotterdam e Anversa con il Mar Mediterraneo a Genova
attraversando la Svizzera e infine il Mediterraneo, quello della Torino-Lione, che collega la
Penisola iberica con il confine tra Ungheria e Ucraina.
Porti: consegnato al ministro Lupi il Piano strategico5
Puntare alla nuova organizzazione dei porti e della logistica del Bel Paese per far
crescere il settore. Con questo obiettivo ha lavorato il Comitato per la portualità e la logistica
che ieri ha consegnato al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi le
conclusioni dello studio per la definizione del “Piano Strategico della portualità e della
logistica”, previsto dall’art. 29 della Legge 164 dell’11 novembre 2014 (Sblocca Italia).
Il Comitato, composto da rappresentanti delle diverse articolazioni della portualità e
logistica nazionale, ha lavorato negli ultimi tre mesi per fornire al governo una base di analisi
e di linee di indirizzo per un ammodernamento del sistema portuale e logistico italiano, al fine
di rendere ancora più centrale ed efficiente l’offerta di servizi di trasporto e logistica e
candidando la portualità italiana a cogliere la crescita economica mondiale aumentando le
proprie quote di mercato.
Il ministro ha ringraziato il Comitato, presieduto dal capo di gabinetto del Ministero
delle Infrastrutture Giacomo Ajello, per il lavoro svolto e si è riservato di riconvocare il tavolo
per presentare le conclusioni di sintesi legislativa che il governo proporrà nelle prossime
settimane.
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ADN Kronos, 27 maggio 2014.
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Dissesto idrogeologico, 5 mld del Fondo di Coesione per la messa in sicurezza del
territorio6
Il dissesto idrogeologico è una assoluta priorità del governo. A ribadirlo è il Ministro
dell’Ambiente Gian Luca Galletti, che nel fornire un bilancio dell’ultimo anno di lavoro
dell’Esecutivo in questo ambito ha posto l’accento sulle attività condotte volte alla
semplificazione del sistema. Uno snellimento delle procedure che ha consentito di sbloccare
ingenti risorse economiche che giacevano inutilizzate a causa di cavilli burocratici. "Oggi
possiamo dire che gran parte di quei 2,3 miliardi che erano bloccati nelle contabilità speciali
dei commissari sono cantieri", ha riferito il ministro. "Abbiamo sempre detto che questo non
basta, che abbiamo bisogno di molte più risorse e di un piano nazionale; oggi abbiamo già a
disposizione tutti i dati delle Regioni, che ci indicano le priorità, e destineremo 5 miliardi del
Fondo di Coesione proprio per il dissesto idrogeologico. Avevamo detto un piano settennale
con 7 miliardi e questo stiamo facendo".
In effetti l’impegno del governo per la messa in sicurezza del territorio appare evidente,
come dimostra la notizia recente dello stanziamento di altri 700 milioni di euro, direttamente
utilizzabili per intervenire prioritariamente nelle regioni Lombardia, Toscana, Liguria e
Calabria. Ulteriori 400 milioni di euro saranno poi disponibili da fine marzo per un’altra serie
di attesissime opere.
Nell’ambito delle iniziative di Governo nel contrasto al dissesto, figura inoltre il
coinvolgimento dei cittadini attraverso lo strumento del Web; sul sito internet
www.italiasicura.governo.it gli utenti possono infatti controllare lo stato di avanzamento dei
lavori in atto nel proprio Comune e, da qualche giorno, rimanere informati anche riguardo alle
opere più specificamente indirizzate all’edilizia scolastica, grazie all’attivazione della sezione
“Un cantiere al giorno”, dedicata a questo ramo interventi.
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Corriere della sera, 26 febbraio 2015.
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