daily - MPS Capital Services

Transcript

daily - MPS Capital Services
DAILY
19 settembre 2014
Scozia: vittoria del no nel referendum sull’indipendenza
Punti Principali
Tassi – In rialzo soprattutto negli Usa, in calo i periferici
Valute – Sterlina in recupero, forte svalutazione dello yen
Commodity – In calo tutte ad eccezione di cacao e zinco
Azionario – Nuovo record a Wall Street
Principali indicatori
Ora
Paese
Dato
Cons
Prec
USA
Quotazione a New York (NYSE) di Alibaba
16:00 USA
Leading Index AGO
0,4%
0,9%
Eventi del giorno
Tassi & Congiuntura: in area Euro la sessione odierna si apre con
tassi periferici in calo dopo l’esito piuttosto deludente della prima
TLTRO e dopo che il referendum in Scozia ha visto la vittoria del no
alla secessione. La BCE ieri ha assegnato a 255 istituti 82,602 Mld€
di fondi a quattro anni contro 133 Mld€ attesi dal mercato. Oltre il 45%
dei fondi sono stati assegnati alle banche italiane e spagnole, con
un’adesione degli istituti spagnoli e francesi inferiore alle attese. La
scarsa adesione è stata vista come uno stimolo alla BCE a ricorrere
ad altre misure come il QE, comportando di conseguenza un calo dei
tassi periferici. La bassa partecipazione potrebbe anche essere legata
al posizionamento dei tassi Euribor fino a 3 mesi su livelli inferiori a
quello dell’operazione BCE. In particolare il tasso Euribor ad 1
settimana è risultato ieri negativo per il decimo giorno consecutivo. In
Scozia il 55% degli elettori ha votato contro l’indipendenza con
un’affluenza record di oltre l’85% di partecipanti. Il decennale Uk ha
aperto invariato rispetto a ieri. Ora l’attenzione si sposta in Catalogna
dove il 9 novembre è previsto un contestato referendum
sull’indipendenza. Dopo l’esito scozzese però sembrano ridursi le
tensioni sul referendum catalano. Dopo l’OCSE, il FMI ha fornito una
visione negativa dell’economia italiana, portando a -0,1% il Pil del
2014 dal +0,3% atteso in primavera. Per il prossimo anno è stata però
confermata la stima dell’1,1%. In Francia, secondo quanto riportato
ieri da un giornale, stasera l’agenzia di rating Moody’s ridurrà il
giudizio sul debito sovrano del paese a Aa2, sebbene il ministero
abbia smentito di aver ricevuto la notifica. Durante il fine settimana in
Australia si terrà una riunione del G20 dove i ministri delle finanze tra
le altre cose affronteranno il tema della regolamentazione delle ABS.
Sul fronte geopolitico il senato americano ha approvato il sostegno ai
ribelli siriani moderati con addestramenti ed armi, mentre la Francia
ha precisato che limiterà i raid aerei al solo Iraq, escludendo pertanto
la Siria. Negli Usa tasso decennale ancora in rialzo, continuando
l’andamento seguito dopo la recente riunione FED ed arrivando al
massimo dallo scorso luglio in prossimità del 2,65%, livello
psicologicamente importante dal momento che in corrispondenza
passa anche la media mobile a 200 giorni. Ancora più forte il rialzo
del tasso a 5 anni, al massimo dal 2011. Il forte rialzo dei tassi
nominali sta comportando un brusco calo delle aspettative di
inflazione misurate tramite le breakeven inflation: sul comparto
decennale tali aspettative sono nuovamente vicine al 2%. Ieri l’asta
da 13Mld$ sul titolo decennale indicizzato all’inflazione ha registrato il
più basso rapporto domanda/offerta dal 2008. Sul fronte macro sono
arrivate buone notizie dal mercato del lavoro (richieste di sussidi per
la disoccupazione al minimo da 2 mesi) mentre invece notizie di
segno opposto sono giunte dal mercato immobiliare (calo ad agosto
dei nuovi cantieri e delle nuove licenze edilizie).
Valute: seduta di ieri che ha visto un parziale recupero delle
principali valute verso dollaro dopo il marcato deprezzamento
successivo alla riunione Fed. La migliore valuta è risultata la corona
norvegese dopo che la banca centrale ha lasciato invariato il tasso
di riferimento all’1,5%, segnalando però la possibilità di un primo
rialzo graduale verso la fine del 2015. In apprezzamento anche la
sterlina sulle attese di un esito negativo nel referendum scozzese,
confermato questa mattina dai risultati ufficiali. Il cambio vs euro si è
così spinto questa notte in prossimità di quota 0,78 aggiornando
quindi nuovi livelli minimi dall’estate del 2012. Lo yen è stata una
delle peggiori valute con il cross verso dollaro che si sta avvicinando
alla soglia tecnica di area 110. Il cambio euro/yen si è spinto questa
notte fin sopra area 141, livello massimo dallo scorso maggio, per poi
ritracciare con l’apertura dei mercati europei. La valuta nipponica
continua a essere penalizzata dal rialzo dei tassi negli Usa e dalle
attese di una possibile riforma della gestione del fondo pensione
nazionale (GPIF). A tal proposito, il premier Abe ha dichiarato che
tale riforma deve essere implementata il prima possibile. Il cambio
euro/dollaro ha chiuso la seduta di ieri poco variato intorno a 1,29.
La sessione si è aperta con il cambio pressoché stabile a 1,29, con il
principale supporto si colloca in area 1,2850. Sul fronte emergente,
tutte le principali valute del comparto sono rimaste piuttosto deboli
vs dollaro nella seduta di ieri. Molto penalizzato è stato il rand dopo
che il governatore della BC Marcus ha dichiarato che lascerà
l’incarico al termine del mandato a novembre. In deprezzamento
anche il real che vs dollaro che ha segnato nuovi massimi da marzo.
Commodity: ancora in calo l’indice generale delle materie prime (1,2%) penalizzato dalla debolezza di tutti i settori sulla quale pesa
anche la forza tendenziale del biglietto verde. Ieri tutte le commodity
hanno infatti chiuso in negativo ad eccezione di cacao (+1,2%) e
zinco (+0,1%). Il settore più penalizzato è stato quello agricolo (1,5%) con il relativo indice GSCI sceso su nuovi minimi da oltre
quattro anni. Il grano e la soia hanno toccato il livello più basso dal
2010 con il primo penalizzato dal calo delle esportazioni Usa. Ancora
in calo il comparto energia (-1,3%) con il Brent sceso nuovamente
sotto i 98$/barile. L’oro è tornato in prossimità dei 1220$/oncia. I
metalli industriali hanno perso l’1% con il rame in calo dopo i dati
immobiliari Usa e cinesi peggiori delle attese. In calo anche il
minerale del ferro (-1,4%).
A cura del team Market Strategy
MPS Capital Services
MPS CAPITAL SERVICES S.P.A. Sede Legale:Via Pancaldo, 4 - 50127 Firenze - Direzione Generale: Via Panciatichi, 48 - 50127 Firenze - www.mpscapitalservices.it - Tel. 055.24981 - Fax 055.240826 - Cap. Soc. €276.434.746,28 - Cod. Fisc.,P.IVA e N. Iscr. Reg. Imp. Di Firenze 00816350482
Società soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. - Codice banca 10643.5 - Codice Gruppo 1030.6 - Aderente al Codice di comportamento del settore bancario e finanziario - Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo
Nazionale di Garanzia - Iscritta all'Albo delle Banche della Banca d'Italia n.4770
DAILY
19 settembre 2014
Azionario: in Europa ieri è stata una giornata positiva in borsa grazie
alla buona intonazione di Wall Street ed ad alcuni temi su singoli titoli
(vedi Bayer). Inoltre i mercati potrebbero aver beneficiato del
deludente esito della prima TLTRO che potrebbe accelerare la
possibile implementazione del QE da parte della BCE. I volumi sono
stati superiori alla media degli ultimi 30 giorni in vista delle scadenze
tecniche di oggi. Il listino migliore è stato quello tedesco (1,4%) dove
si è messo in evidenza Bayer (6,2%), salito al massimo dal 1992,
grazie al piano di spin off della propria unità collegata al business
della plastica. Rialzi più limitati per gli altri listini con Amsterdam (1%)
e Parigi (0,8%) in evidenza. L’indice Stoxx 600 (1%) è salito
riavvicinandosi al massimo del mese con il settore chimico (2,3%)
sugli scudi grazie a Bayer. Anche gli altri 18 settori hanno chiuso in
rialzo con tempo libero (1,9%), tecnologici (1,6%), assicurativi (1,4%)
e bancari (1,3%)tra i migliori. In Italia il FTSEMIB ha invece registrato
un andamento deludente, sgonfiandosi nel finale e chiudendo intorno
alla parità. Sul listino italiano ha pesato la notizia del FMI che si è
aggiunto a OCSE e Confindustria nel prevedere la contrazione del PIL
italiano per il 2014. Andamento misto nel settore bancario con i singoli
titoli condizionati dai report pubblicati da alcuni broker esteri. Negli
altri settori vendite su Fiat (-1,6%), poco sopra la parità Eni (0,2%),
invariata Enel. Stm (3%) ha chiuso in forte rialzo dopo che il Cfo ha
annunciato conti societari in linea con la guidance. Questa mattina le
borse europee sono positive sulla scia di Wall Street e dell’esito del
referendum in Scozia. Negli Usa le borse sono salite a livello record
grazie ai dati settimanali sull’occupazione che hanno evidenziato un
miglioramento. L’indice S&P500 (0,5%) ha toccato il nuovo massimo
storico oltre i 2011 punti. Nuovo record anche per il Dow Jones. I
volumi sono stati superiori rispetto alla media degli ultimi 30 giorni
nell’ordine del 7-14% sui principali indici. A livello macrosettoriale otto
dei dieci settori hanno chiuso in positivo guidati dai finanziari (1,1%),
in particolare le banche (1,5%). Buoni rialzi anche per healthcare
(0,8%) e minerari (0,7%), mentre hanno chiuso in calo l’energia (0,5%) e utility (-0,7%). In ribasso l’indice VIX tornato al 12%, poco al
di sopra dei minimi di settembre. Segnaliamo l’inizio oggi delle
quotazioni al NYSE di Alibaba che è stata collocata a 68$ per azione.
Sul fronte emergente l’indice MSCI EM (-0,6%) ieri è tornato a calare
dopo il rimbalzo di mercoledì. Gli emergenti sono penalizzati dai timori
di tassi maggiori da parte della Fed che potrebbero dar luogo a
deflussi di capitali dall’area e deludenti dati macro. Ieri sono stati
pubblicati quelli immobiliari dalla Cina che hanno mostrato prezzi delle
abitazioni in calo. Negative le azioni cinesi ad Hong Kong, debolezza
per il Brasile (-1,2%) su timori di inflazione futura in aumento a causa
del marcato deprezzamento del real. Forti vendite sulla borsa turca (1,8%), la peggiore della giornata, in linea con il deprezzamento della
lira ed il calo del prezzo dei bond locali. In generale è stato debole
l’Est Europa anche se la Russia ha chiuso invariata. Nuovo record per
l’Argentina, miste le borse dell’America Latina, Africa e Medio Oriente.
Questa notte le borse asiatiche hanno chiuso tendenzialmente
positive beneficiando del record di Wall Street ieri sera. I rialzi sono
stati comunque piuttosto contenuti ad eccezione del Giappone (1,6%)
che beneficia del forte deprezzamento dello yen.
INFORMAZIONI DI STAMPA SU TITOLI
ENEL GREEN POWER – La corte di Cassazione di Parigi ha
respinto il ricorso presentato nel 2013 da Inversiones Energeticas
contro la sentenza d’appello in relazione alla conferma del lodo del
Tribunale Arbitrale sugli investimenti in LaGeo, joint venture tra Enel
GP e InE per lo sviluppo della geotermia in El Salvador.
FIAT – La compagnia italiana ha firmato un memorandum d’intesa
con Mitsubishi Motors Corporation per una possibile cooperazione
nel campo del settore automobilistico. Secondo il Corriere della Sera,
Ferrari avrebbe deliberato la fusione nella holding Ferrari Brand Spa
al fine di una migliore gestione del marchio.
INTESA SAN PAOLO – Secondo quanto detto dal Ceo Messina in
un’intervista a Il Sole24Ore, l’istituto di credito avrebbe individuato un
bacino di aziende a cui offrire linee di credito a medio-lungo termine.
UNICREDIT – In un’intervista a Il Sole24Ore, il Ceo Ghizzoni ha
spiegato che i fondi ottenuti dalla BCE saranno completamente
destinati al credito. Lo stesso amministratore ha annunciato che, tra
le aziende beneficiarie, sarà data priorità a quelle che intendono dare
vita a piani pluriennali di sviluppo. Dal lato di Uccmb, la vendita della
management bank potrebbe rappresentare per Fortress un canale di
sviluppo in Italia.
ALIBABA – Il colosso cinese, dopo aver fissato il prezzo a 68$ per
azione, vale 167,7 miliardi di dollari. Con l’Ipo, la compagnia punta a
raccogliere circa 22Mld$ divenendo la maggiore Ipo nella storia
americana.
BAYER – Il Board della compagnia ha approvato unanimemente la
decisione del direttivo in merito allo spin-off di MaterialScience. In
questo modo, l’azienda si presenterà al mercato come leader nel
settore della salute umana.
McDONALD’s – L’azienda Usa ha annunciato un incremento del 5%
del suo dividendo trimestrale. Il Ceo, Don Thompson, afferma in
un’intervista che tale rialzo è il riflesso della forza e della sostenibilità
dei cash-flow generati dalla compagnia.
ORACLE – Il socio e fondatore della compagnia americana, Larry
Ellison, ha annunciato che lascerà la poltrona di amministratore
delegato per passarla a Mark Hurd, dopo essere stato alla guida
della stessa dalla sua fondazione nel 1977. Per Ellison è pronto il
posto da presidente e responsabile tecnologico.
Fonte: infoproviders
A cura del team Market Strategy
MPS Capital Services
MPS CAPITAL SERVICES S.P.A. Sede Legale:Via Pancaldo, 4 - 50127 Firenze - Direzione Generale: Via Panciatichi, 48 - 50127 Firenze - www.mpscapitalservices.it - Tel. 055.24981 - Fax 055.240826 - Cap. Soc. €276.434.746,28 - Cod. Fisc.,P.IVA e N. Iscr. Reg. Imp. Di Firenze 00816350482
Società soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. - Codice banca 10643.5 - Codice Gruppo 1030.6 - Aderente al Codice di comportamento del settore bancario e finanziario - Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo
Nazionale di Garanzia - Iscritta all'Albo delle Banche della Banca d'Italia n.4770
AVVERTENZE
Il presente documento (il “Daily” o semplicemente il “Documento”) è distribuito da MPS Capital Services Banca per
l’Impresa S.p.A. (“MPS Capital Services”), a mezzo posta e/o in forma elettronica, ai propri clienti, le cui tipologie di
classificazione e di presidi applicabili, sono definite nel Regolamento Consob n° 16190 del 29° ottobre 2007 e successive
modifiche ed integrazioni.
MPS Capital Services è una società appartenente al Gruppo MPS ed un intermediario autorizzato ai sensi di legge.
Il Documento é destinato esclusivamente all’utilizzo ed alla consultazione da parte della clientela di MPS Capital Services e
viene diffuso per mera finalità informativa ed illustrativa; esso non intende sostituire in alcun modo le autonome e personali
valutazioni che i singoli destinatari del Documento sono tenuti a svolgere prima della conclusione di qualsiasi operazione
per conto proprio o in qualità di mandatari.
Le informazioni e le opinioni contenute nel presente Documento si basano su fonti ritenute affidabili ed elaborate in buona
fede, tuttavia né MPS Capital Services né altra società appartenente al Gruppo MPS rilasciano alcuna dichiarazione o
garanzia, espressa o implicita, relativamente all’accuratezza, completezza e correttezza delle stesse.
Le opinioni, previsioni o stime contenute nel presente Documento sono formulate con esclusivo riferimento alla data di
redazione dello stesso, e non vi è alcuna garanzia che risultati o qualsiasi altro evento futuro saranno coerenti con le
opinioni, previsioni o stime qui contenute.
Tutte le opinioni espresse nel presente documento sono soggette a modifica senza preavviso.
Qualsiasi riferimento diretto ed indiretto ad emittenti o titoli non é, né deve essere inteso, quale offerta di vendita o acquisto
di strumenti finanziari di qualsiasi tipo.
MPS Capital Services e nessuna delle società del Gruppo MPS, né alcuno dei loro amministratori, rappresentanti,
funzionari, quadri o dipendenti, può essere ritenuta responsabile per eventuali perdite determinate dall’utilizzo del presente
Documento.
MPS Capital Services e le società del Gruppo MPS, gli amministratori e/o rappresentanti e/o le rispettive persone ad essi
strettamente legate, possono avere rapporti di natura bancaria e finanziaria con eventuali emittenti qui citati ovvero avere
interessi specifici con riferimento a società, strumenti finanziari o operazioni collegate al presente Documento.
Per esempio MPS Capital Services e le società del Gruppo MPS possono svolgere attività d’investimento e
d’intermediazione, avere rapporti partecipativi diretti ed indiretti con emittenti qui menzionati e prestare ad essi servizi di
consulenza; inoltre, con particolare riferimento agli strumenti finanziari eventualmente citati, esse possono altresì svolgere
attività di “prestito-titoli”, sostenerne la liquidità con attività di “market making” su mercati regolamentati o sistemi di scambi
organizzati. MPS Capital Services potrebbe strutturare titoli ed operazioni con rendimenti collegati a parametri e strumenti
finanziari qui menzionati.
Si specifica che l’elenco dei potenziali conflitti d’interesse indicati può non esaurire il complesso dei conflitti stessi.
Per quanto non riprodotto nelle presenti Avvertenze, si fa espresso rinvio a quanto riportato nel sito internet
www.mpscapitalservices.it ed alle relative condizioni del servizio.
Procedendo alla lettura di questo documento, si accettano automaticamente le limitazioni e le avvertenze precedentemente
riportate.
A cura del team Market Strategy
MPS Capital Services
MPS CAPITAL SERVICES S.P.A. Sede Legale:Via Pancaldo, 4 - 50127 Firenze - Direzione Generale: Via Panciatichi, 48 - 50127 Firenze - www.mpscapitalservices.it - Tel. 055.24981 - Fax 055.240826 - Cap. Soc. €276.434.746,28 - Cod. Fisc.,P.IVA e N. Iscr. Reg. Imp. Di Firenze 00816350482
Società soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. - Codice banca 10643.5 - Codice Gruppo 1030.6 - Aderente al Codice di comportamento del settore bancario e finanziario - Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo
Nazionale di Garanzia - Iscritta all'Albo delle Banche della Banca d'Italia n.4770