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DAILY
7 agosto 2014
PIL Italia: ritorno in recessione tecnica
Punti Principali
Tassi – Forte calo in Germania. Tasso 2 anni in negativo
Valute – L’euro sfiora quota 1,3330, poi torna sopra 1,3350
Commodity – Rialzi per cereali ed oro grazie alla Russia
Azionario – Milano cenerentola d’Europa. In calo gli EM
Principali indicatori
Ora
Paese
Dato
Cons
Prec
13:00
GBR
BoE Decisione tassi
0.50%
0.50%
13:45
EUR
BCE Decisione tassi
0.15%
0.15%
14:30
EUR
Draghi: conf. Stampa
14:30 USA
Richieste sussidi disocc.
304
302
Eventi del giorno
Tassi & Congiuntura: in area Euro tassi in forte calo in Germania a
fronte di andamento opposto in area periferica. Particolarmente
penalizzata l’Italia con lo spread vs Spagna sul comparto decennale
tornato sopra i 20pb. Il tasso decennale tedesco ha segnato il nuovo
minimo storico scendendo sotto l’1,10%, il 30 anni è sceso sotto il 2%
(per la prima volta dalla metà del 2012) ed il biennale è tornato in
negativo (per la prima volta dalla metà dello scorso anno). Lo
sfavorevole flusso di dati macro culminato con il PIL italiano del
secondo trimestre (che ha evidenziato il ritorno tecnico in recessione
con un -0,2% su base trimestrale) è alla base di questo ennesimo
flusso di acquisti sui bond core, cui contribuiscono anche le tensioni
geopolitiche. In particolare la Russia ha annunciato che annuncerà a
breve una lista di beni alimentari per i quali sarà fissato un divieto di
importazioni per almeno un anno per quei paesi che hanno
annunciato sanzioni. Questa mattina si è aggiunto anche il dato sulla
produzione tedesca di giugno, risultato ampiamente sotto alle attese,
con la prosecuzione del calo della componente beni capitali. Secondo
le indiscrezioni riportate dal quotidiano tedesco Bild Zeitung, le
esportazioni di auto tedesche in Russia sarebbero calate del 23% a
giugno. In questo contesto congiunturale non favorevole si colloca la
conferenza stampa di oggi di Draghi. Non sono attese nuove manovre
ma saranno comunque importanti le parole del governatore per
comprendere il punto di vista e l’interpretazione che la BCE da dei
recenti dati macro, in particolare quelli sull’inflazione. Sul fronte
emissioni atteso oggi il collocamento fino a 3Mld€ di titoli spagnoli con
scadenze 2020 e 2024. Negli Usa tassi in calo in modo particolare su
comparto decennale che si è avvicinato al minimo dell’anno segnato
lo scorso maggio. La continuazione del calo dei tassi core in area
periferica tende a rendere ancora attraenti i titoli Usa,con lo spread
sul decennale che continua a segnare nuovi record dal 1999,
arrivando a sfiorare quota 140pb. L’andamento di tale spread
evidenzia comunque una maggiore preferenza accordata ai titoli
tedeschi, in relazione principalmente al livello di inflazione che in
area Euro è allo 0,4% a fronte del 2% negli Usa. Sul fronte macro da
segnalare la forte contrazione del deficit commerciale di giugno, a
causa principalmente del calo delle importazioni. Da un punto di vista
di contabilità nazionale, tale dato potrebbe portare ad una revisione
migliorativa del PIL del secondo trimestre, con la crescita
annualizzata che potrebbe essere rivista sopra al 4%. Sul fronte
emergente, da segnalare la continuazione dell’allargamento
dell’EMBI+ spread, collocatosi sopra i 300pb, massimo da maggio.
Valute: euro in recupero questa mattina verso dollaro, dopo aver
sfiorato ieri quota 1,3330 sulla scia degli sfavorevoli dati macro giunti
sia dall’Italia sia dalla Germania. Il tentativo di recupero di questa
mattina è probabilmente frutto anche dell’attesa della conferenza
stampa di Draghi che rappresenta il principale mover di oggi. Nel
breve rimane confermato il supporto in area 1,3350. Yen in
apprezzamento nella seduta di ieri con il cambio vs euro che ha
aggiornato nuovi minimi dell’anno poco sopra area 136. La valuta
nipponica continua ad evidenziare una correlazione elevata con
l’andamento dei treasury e proprio il calo dei tassi governativi Usa
può essere considerata come la causa principale dell’apprezzamento
di ieri. Stamattina il cambio si è riportato sopra quota 136,50
trovando però un primo livello di resistenza a quota 137. Da
segnalare ieri il dietro front da parte della sterlina, dopo il recupero di
martedì, a causa del deludente dato sulla produzione industriale di
giugno. Sul fronte emergente, i timori riguardanti la vicenda ucraina
hanno portato ad una penalizzazione generalizzata delle valute
dell’Est Europa con la lira turca risultata la peggiore. Debole
comunque l’andamento per le altre principali valute del comparto ad
eccezione di rand, won e yuan. Proprio quest’ultimo, questa notte,
ha proseguito la lenta fase di recupero dal marcato deprezzamento di
inizio anno, con il cross vs dollaro sceso sui minimi da cinque mesi.
In deprezzamento invece il dollaro australiano
dopo la
pubblicazione dei dati relativi al mercato del lavoro che hanno visto il
tasso di disoccupazione salire al massimo da 10 anni.
Commodity: giornata positiva per l’indice GSCI ER (0,4%) grazie al
buon andamento di tutti i settori ad eccezione dei metalli non ferrosi
(-0,3%) penalizzati dai timori di una domanda in ridimensionamento
alla luce della debolezza dell’economia europea. Il rame è così calato
in prossimità del minimo da giugno. I due settori migliori sono stati gli
agricoli (1,8%) ed i preziosi (1,7%). Il primo ha beneficiato dei rialzi
dei cereali e della soia, con i primi che hanno beneficiato delle
maggiori tensioni in Ucraina e Russia, importanti paesi produttori ed
esportatori. Le vicende nell’Est Europa hanno impattato anche sui
preziosi con l’oro salito al ritmo maggiore da 6 settimane, tornando
sopra i 1300$ per la prima volta questo mese. Leggermente positivo
l’indice energetico (0,2%) con il WTI in lieve calo, il Brent stabile,
mentre è salito il gas naturale Usa.
A cura del team Market Strategy
MPS Capital Services
MPS CAPITAL SERVICES S.P.A. Sede Legale:Via Pancaldo, 4 - 50127 Firenze - Direzione Generale: Via Panciatichi, 48 - 50127 Firenze - www.mpscapitalservices.it - Tel. 055.24981 - Fax 055.240826 - Cap. Soc. €276.434.746,28 - Cod. Fisc.,P.IVA e N. Iscr. Reg. Imp. Di Firenze 00816350482
Società soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. - Codice banca 10643.5 - Codice Gruppo 1030.6 - Aderente al Codice di comportamento del settore bancario e finanziario - Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo
Nazionale di Garanzia - Iscritta all'Albo delle Banche della Banca d'Italia n.4770
DAILY
Azionario: in Europa ieri la giornata è stata particolarmente negativa
con tutti i principali listini che hanno chiuso in calo penalizzati dalle
sfavorevoli notizie macro oltre che dalle tensioni in Ucraina. Tra i
principali listini europei, il peggiore è stato quello italiano (-2,7%) che
ha risentito dell’inattesa contrazione del PIL nel secondo trimestre.
Giornata particolarmente negativa anche per la Spagna (-1%). Tra i
listini minori forti vendite sul Portogallo (-4,5%)e sulla Grecia (-2,7%).
L’indice Stoxx 600 (-0,9%) è calato al minimo da oltre 3 mesi con tutti
i principali settori in calo ad eccezione delle risorse di base (0,3%). I
settori peggiori della giornata sono stati i servizi finanziari (-1,6%),
l’healthcare (-1,6%), le costruzioni (-1,4%) ed i bancari (-1,4%). In
Italia il Ftsemib ha chiuso in forte calo con volumi superiori del 50%
rispetto alla media degli ultimi 30 giorni. Nel corso della giornata le
perdite erano arrivate a toccare oltre il 3%. I ribassi più forti si sono
concentrati sul settore bancario con l’indice italiano che ha perso il
4,2%. Il titolo peggiore è stato Popolare di Milano che ha lasciato sul
terreno il 7,9%. Ancora una giornata di passione per Fiat (-5,5%) su
timori di richieste elevate per il diritto di recesso, anche se Marchionne
ieri ha provato a tranquillizzare i mercati negando l’ipotesi di esercizi
significativi di tale diritto da parte degli azionisti. Questa mattina le
borse europee sono leggermente negative nella fase iniziale degli
scambi ad eccezione dell’Italia. Prima dell’apertura dei mercati sono
state pubblicate alcune trimestrali di importanti società tra cui Rio
Tinto, Nestlè (entrambi in forte rialzo stamani in borsa) e Munich Re
(invece in forte calo). Negli Usa le borse hanno chiuso intorno alla
parità con alcuni movimenti significativi su alcuni titoli interessati dai
recenti annunci di fusioni, poi cancellati. Ad esempio Sprint (-19%) ieri
è crollata in borsa dopo che è saltata la fusione con T-Mobile. Forte
calo anche per Time Warner (-13%) dopo che la Fox (+3,3% ieri) di
Murdoch ha ritirato l’offerta. L’indice S&P500 ha chiuso piatto, in un
contesto di scambi poco superiori rispetto al giorno precedente.
Andamenti diversificati per i vari macro settori con le telecom (-1,3%)
e le utility (-1,3%) in ribasso a fronte del rialzo di risorse di base
(0,7%) e beni di consumo essenziali (0,9%). In questo ultimo
macrosettore si sono messi in evidenza i titoli legati ai prodotti per la
casa e l’igiene personale (1,9%) e gli alimentari/tabacco (1,6%). Lieve
calo per l’indice di volatilità VIX che si colloca poco sopra il 16%. Sul
fronte emergente seconda giornata consecutiva in calo per l’indice
MSCI EM (-0,6%), sceso al minimo da 5 settimane, con quasi tutti i
principali listini in negativo. Tra le poche eccezioni positive troviamo il
Brasile (0,5%), che ieri ha avuto la performance migliore tra i principali
listini mondiali, guidato dal rialzo di Petrobras (3,1%)
sulla
speculazione che un cambio del governo possa ridurre l’intervento
statale nella società. Questa notte negative la maggior parte delle
borse asiatiche anche se l’entità dei ribassi è stata limitata. In
controtendenza il Giappone (0,3%) grazie alla notizia pubblicata da
Reuters dell’intenzione del fondo pensione statale (GPIF, il maggiore
al mondo) di allocare una maggiore quota di fondi sull’azionario
domestico (oltre il 20% dall’attuale target del 12%).
7 agosto 2014
INFORMAZIONI DI STAMPA SU TITOLI
BANK OF AMERICA – La banca ha alzato il dividendo a 5 centesimi
(primo rialzo da 7 anni) dopo il via libera Fed al capital plan che la
banca stessa aveva ripresentato. E’ stato invece eliminato il piano di
buyback. Accordo prossimo con il dipartimento di giustizia Usa per il
pagamento di una multa tra 16 e 17Mld$ collegata a pratiche non
corrette con riferimento ai mutui.
CATTOLICA – Ha chiuso il primo semestre con una raccolta premi di
2.957 milioni di euro (+30,6% sul primo semestre 2013) e un utile
netto consolidato di 56 milioni, in crescita del 30,2% rispetto ai 43
milioni del giugno 2013.
FIAT – L’AD, Sergio Marchionne, non è turbato per il rischio di
recesso da parte di azionisti, ribadendo la volontà di andare avanti
con la fusione con Chrysler. Quest’ultima chiude il secondo trimestre
con utile in aumento del 22% a 619 milioni di dollari su ricavi per 20,5
miliardi, in crescita del 14%. Dati sulle vendite auto in crescita sia in
Europa che in Brasile.
NESTLE’ – Le vendite semestrali salgono del 4,7%, pari a 43Mld di
franchi svizzeri, superando così le attese degli analisti. Utile netto in
aumento dovuto anche al rafforzamento della valuta elvetica sul
mercato dei cambi. Il gruppo ha annunciato un piano di buy-back da
8 miliardi di franchi.
RIO TINTO – La compagnia riporta profitti in crescita del 21%
arrivando a quota 5,1Mld$ nel primo semestre dell’anno in corso.
TELECOM ITALIA – Non saranno fatte offerte folli in Brasile per
GVT. Sulla cessione di Telecom Argentina, le parti sono vicine alla
chiusura. Il Cade, l'autorità brasiliana antitrust, ritiene che una
possibile cessione di una quota in Telecom Italia a Vivendi da parte
di Telefonica aiuterebbe a risolvere le questioni antitrust
dell'operatore spagnolo.
UNIPOLSAI –Chiude il primo semestre con un utile in rialzo del 4,5%
(357Mln€) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il gruppo
punta a una semplificazione della struttura di capitale attraverso un
piano che punta ad avere la sola categoria di azioni ordinarie.
Fonte: infoproviders
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