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LE RIVENDICAZIONI SALARIALI
DEGLI STATALI E DEI DOCENTI
Contro una politica del personale arrogante
e di chiusura alla trattativa
Il Consiglio di Stato continua nella politica di peggioramento delle condizioni di lavoro dei dipendenti dello Stato e dei docenti (LORD, salario al merito
e ora la cassa pensioni).
L’OCST ritiene sbagliata questa politica e chiede
al Consiglio di Stato l’avvio di una trattativa a tutto
campo, che permetta di discutere e soddisfare le
legittime attese e richieste dei dipendenti pubblici.
I docenti e i dipendenti dello Stato non sono più
ascoltati: l’OCST denuncia da tempo la totale
assenza di disponibilità al dialogo e al confronto da
parte del Governo. È indubbio che questa politica
arrogante sia il risultato di una scelta precisa e
consapevole, quella di rinunciare ad ogni trattativa
per evitare interferenze: e ciò contro una consolidata cultura di confronto sociale e di rispetto delle
parti in causa.
La recente bocciatura in votazione popolare del
nuovo sistema retributivo basato sul merito dimostra il fallimento della politica condotta dal DFE
e dal DECS nella gestione del personale amministrativo e docente.
In Ticino, come abbiamo ripetutamente evidenziato,
si praticano nel pubblico impiego i salari più bassi
della Svizzera. Occorre perciò rivalutare i salari dei
docenti e degli impiegati e migliorare le condizioni
di lavoro per ridare attrattiva e valore alla funzione
pubblica e al ruolo dei docenti nella scuola.
Cassa pensioni dei
dipendenti dello Stato
L’OCST riconosce innanzitutto la necessità di risanare la Cassa pensioni degli
statali per garantire anche in futuro adeguate prestazioni previdenziali: senza
una riforma dell’attuale impostazione,
infatti, non sarà possibile versare le
rendite quando andranno in pensione i
dipendenti oggi in attività.
Il piano di risanamento elaborato dalla
Commissione della Cassa costituisce
una base tecnica di discussione che
chiama a contribuire lo Stato, i dipendenti attivi e i pensionati.
Ora, l’OCST, dopo aver accettato di lavo-
rare alla riforma della Cassa tutelando il
meglio possibile la posizione dei dipendenti e dei pensionati, chiede al Consiglio
di Stato di discutere alcuni aspetti determinanti per l’adesione definitiva.
L’onere che sarà posto a carico dei dipendenti sarà importante; per l’OCST è perciò decisivo ottenere dei miglioramenti
della nuova legge sulla Cassa pensioni e
una risposta soddisfacente sulle rivendicazioni salariali avanzate dai dipendenti e
dai docenti.
Richiediamo che si proceda al risanamento in modo equilibrato per attenuare
gli effetti del nuovo piano previdenziale
sui pensionati attuali e futuri, fissando
come obiettivo il raggiungimento del gra-
do di copertura tecnico (che è il rapporto
tra gli impegni previdenziali della cassa e
il suo patrimonio; oggi questo rapporto è
pari al 65%) dell’80% come richiesto dalla nuova legge federale sulle casse pensioni pubbliche.
L’OCST chiede perciò al Consiglio di Stato l’immediata apertura di una trattativa
e rivendica
 la definizione di un meccanismo di
adeguamento al rincaro delle pensioni per difendere il potere d’acquisto, in
particolare dei redditi più bassi;
 l’aumento dei contributi in favore degli
assicurati più giovani in modo da assicurare una rendita migliore al momento del
pensionamento.
Rivalutazione dei salari
 La penalizzazione applicata ai docenti neo-
 Un aumento reale del 3,50% dei salari per
assunti nei primi due anni di attività, i quali, diversamente da quanto è previsto per gli impiegati
neoassunti, nel passaggio annuale di classe non
hanno diritto all’aumento annuale.
recuperare il rincaro perso negli ultimi 15 anni con
la mancata concessione del carovita integrale da
parte del Governo.
Soppressione delle misure di risparmio sugli stipendi
Riduzione del tempo di lavoro
 Le due classi di stipendio in meno per i docenti
 Diminuzione graduale del tempo di lavoro degli
e gli impiegati neoassunti.
impiegati (a 41 poi a 40 ore settimanali).
 Il 3% di riduzione dello stipendio per il primo
 Diminuzione di un’ora-lezione dell’orario settima-
anno di attività per tutti i neoassunti ai quali non è
applicata la prima misura di riduzione di due classi.
nale d’insegnamento dei docenti da 50 anni di età
(rispettivamente di due ore-lezione da 55 anni di età).
 Il 20 per cento di riduzione ai collaboratori
Lotta contro il precariato
assunti come supplenti con lo statuto di ausiliari.
 La riduzione della retribuzione degli stagiaires
alunni giudiziari (1’500 franchi mensili).
 La trasformazione in nomina dei contratti precari
(incarichi annuali o speciali, ausiliari, …) nell’amministrazione cantonale e nella scuola.