Edilizia e rami affini
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Edilizia e rami affini
lavoro Giornale dell'Organizzazione cristiano-sociale ticinese 19 maggio 2011 - Anno LXXXVI - N.9 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano pagine 4-5 Prossimo numero: 9 giugno 2011 Parlamento Gianni Guidicelli è il Primo cittadino pagina 6 Valora Quali prospettive per i dipendenti? pagine 8-9 AET senza carbone «No» all’iniziativa «Sì» al controprogetto pagina 11 Apprendisti Novità sullo sconto per l’abbonamento Arcobaleno pagina 2-3 pagine 11 Edilizia e rami affini Ombre grigie sui cantieri ticinesi Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com 2 Sindacato Edilizia 19 maggio 2011 il Lavoro Edilizia e rami affini La flessibilità per scaricare i rischi sui lavoratori L’OCST ha convocato una conferenza stampa per denunciare le irregolarità ed i problemi sempre più frequenti nel settore edile. quello della verifica dell’autenticità della dichiarazione di indipendenza fornita dai lavoratori distaccati autonomi. Gli appalti ruotano oggi eccessivamente attorno al criterio del minor offerente. Occorre perciò conferire un peso maggiore ai criteri qualitativi, peraltro già previsti dalla legge. «N el settore edile è in atto una diffusione capillare e imponente di forme organizzative improntate alla flessibilità che aprono il varco e rendono più occultabili abusi e distorsioni. Il pedaggio più pesante è evidentemente pagato dai lavoratori. Questa la denuncia pubblica dell’OCST per bocca del suo segretario cantonale Meinrado Robbiani. Questa tendenza si colloca nell’alveo dell’evoluzione generale del mondo del lavoro. L’edilizia, più di altri, ha però anche tratto occasioni di flessibilità dal nuovo ordinamento sulla libera circolazione che consente di attingere a piene mani ad apporti esterni e adattabili alle sollecitazioni del mercato, sui quali scaricare parte dei rischi aziendali. È in particolare il caso del lavoro distaccato, del lavoro interinale e delle assunzioni di breve termine tramite notifica. L’afflusso di imprese estere tramite il lavoro distaccato ha pure incrementato la pratica del subappalto, che si è trasformato in una fonte di deregolamentazione ulteriore del mercato. Questa prassi è rapidamente scaduta in vere Irregolarità recentemente riscontrate nei cantieri ticinesi Vicenda ex-Palace Lugano superamento sistematico dell’orario di lavoro subappalti a catena (4 imprese di casseratura presenti in un anno) salari pagati in euro, minimi contrattuali non rispettati il Ministero pubblico apre un’inchiesta per le seguenti ipotesi di reato: estorsione, usura e falsità in documenti Cantiere Balerna palazzina in fase di ristrutturazione, nessuna impresa di gessatura presente, impiegati al momento del controllo un pensionato AVS, una persona al beneficio dell’assistenza, un frontaliere senza notifica di la- e proprie catene di subappalti che snaturano il mercato e sono terreno fertile per pressioni ed abusi che ricadono soprattutto sulla manodopera distaccata, e per questo sono difficilmente identificabili e verificabili. La libera circolazione, tuttavia, è solo lo strumento utilizzato male dalle imprese che sono le responsabili delle forme di degenerazione che sono andate emergendo nel mercato edile. Sono le imprese locali a scadere nella deriva del subappalto e a fare appello al lavoro distaccato o alle altre forme di impiego flessibile di manodopera. La responsabilità si estende ampiamente anche agli studi di architettura e di ingegneria, che sono parimenti coinvolti nell’attribuzione di mandati a ditte estere. Un aspetto di particolare rilevanza rimane voro e un responsabile del cantiere occupato a tempo pieno presso un’agenzia di sorveglianza ticinese Cantiere Grancia lavoratori pagati in contanti in euro (14 euro all’ora) Nuova discoteca Casinò Lugano società di ristorazione e gestione esercizi pubblici che assume personale edile (gessatori, manovali edili) per allestire una nuova discoteca notifiche di lavoro mancanti, lavoratori che scappano durante il controllo del sindacato Impresa di gessatura dichiara di non avere dipendenti, assume diversi lavori, lavora esclusivamente con interinali Div. ditte del gesso e piastrelle fiorire di Sagl composte esclusivamente da lavoratori che, pur assumendosi il completo rischio aziendale, sono pilotate dall’esterno da parte di terze persone Controlli e sanzioni Alle autorità, in parte ancora insufficientemente consapevoli della deriva in atto, si chiede un’attenzione particolare al subappalto, limitandone l’autorizzazione e vigilando sulle modalità di attuazione. Allo scopo di arginare le citate derive è indispensabile potenziare gli strumenti di controllo, sanzionare più severamente gli abusi e correggere la rotta generale del settore. Il volume del lavoro distaccato è tuttavia tale da consentire agli ispettori di verificarne solo una piccola parte (poco più del 10 per cento). Inoltre l’importo delle sanzioni in caso di infrazione agli obblighi legali non sono tali da costituire un effettivo deterrente. Anche in considerazione del numero tuttora elevato di infrazioni è ineludibile un aumento delle sanzioni. Per questo lo strumento della cauzione merita di essere generalizzato. Consente di fare in modo che le ditte estere, qualora risultino inadempienti rispetto alle norme contrattuali legali, possano essere più agevolmente sanzionate, fiorire di lavoratori indipendenti (veri o falsi padroncini) che si riuniscono in consorzi di fatto per opere di medio-grande entità senza rispettare le condizioni contrattuali Div. imprese di costruzione offerte sottocosto per assumere lavori in tutto il Ticino ma tempo e spese di viaggio a favore dei lavoratori non riconosciuti (mobilità senza oneri aziendali) Div. imprese edili e affini superamento dell’orario di lavoro lavoro al sabato senza autorizzazione o notifica relativizzazione del concetto sicurezza sui cantieri (risparmi speculativi) mancato riconoscimento delle qualifiche professionali acquisite (lavoratori qualificati pagati come lavoratori senza qualifica) lavoro sotto le intemperie (in particolare, pioggia) Sindacato Edilizia 19 maggio 2011 il Lavoro evitando che sfuggano alle proprie responsabilità lasciando i danni nel nostro Cantone. Oltre a rafforzare gli argini contro gli abusi è indispensabile iniettare nel settore edile una più netta consapevolezza della responsabilità primaria delle imprese. Questo processo deve potere poggiare su una strutturata azione delle associazioni professionali, capaci di cogliere la sfida che si pone. Le associazioni di categoria devono anche sapere governare il lavoro distaccato. Non si tratta di estirparlo ma di governarne il volume e di farlo rientrare in un disegno di complementarietà e di reciprocità. L’approccio speculativo oggi prevalente deve preoccupare poiché causa una devastante involuzione del settore. L’OCST lancia un grido d’allarme, chiamando a raccolta gli enti portatori di una responsabilità collettiva (associazioni padronali, amministrazione pubblica, magistratura). Sollecita in particolare l’organizzazione di una conferenza cantonale che, appositamente preparata, metta tutti questi protagonisti attorno ad un tavolo per affrontare con rigore l’evoluzione del settore e i necessari rimedi. Paolo Locatelli, responsabile del settore edilizia e rami affini per l’OCST ha affermato «il caso emerso al cantiere ex-Palace a Lugano è più grave della media, ma è emblematico di quanto sta accadendo all’edilizia ticinese». Ha portato esempi concreti delle degenerazioni in atto: subappalti a catena, stipendi bassissimi, di gran lunga più bassi dei minimi stabiliti nei contratti; lavoratori senza permessi, lavoratori finti indipendenti in consorzio per accaparrarsi grossi progetti a prezzi stracciati... «La situazione è grave e va affrontata, non ci si deve nascondere, bisogna aumentare i controlli e rendere più efficaci le sanzioni». In un clima così degenerato aumenta anche la pressione delle associazioni di categoria. «Le trattative per il rinnovo del Contratto nazionale mantello dell’edilizia sono cominciate nel peggiore dei modi: le imprese hanno già elaborato un elenco di proposte che vanno nella direzione di un notevole allentamento dei vincoli odierni. Le organizzazioni sindacali stanno per questo già preparandosi al confronto, con l’intento di tutelare una categoria di lavoratori già sotto pressione». Caniere ex Palace di Lugano Fatti inquietanti I l cantiere NCCL è da diversi mesi sotto stretta osservazione da parte dei sindacati, degli ispettori della Commissione Paritetica e dell’Associazione Interprofessionale di Controllo. Ha pure subìto verifiche da parte della Polizia. Segnalazioni e dubbi sull’operato di alcune imprese sono del resto stati resi noti con puntualità al committente dell’opera, il Municipio di Lugano. Il comunicato del 10 maggio scorso del Ministero pubblico, nel quale viene comunicata l’apertura di un’inchiesta penale nei confronti di due cittadini stranieri responsabili di un’impresa (uno di essi, in stato di detenzione preventiva) purtroppo non stupisce. La ditta in questione, impiegata con la modalità del subappalto dal consorzio COMSA, era seguita con particolare attenzione dai sindacati. L’OCST è in particolare riuscita ad ottenere una tutt’altro che scontata dichiarazione scritta di un dipendente sul versamento di salari in euro nettamente inferiori ai minimi contrattuali. Al di là dell’inchiesta condotta dal Ministero pubblico, alcune domande sorgono spontanee. Cosa ci si doveva attendere da un appalto milionario deliberato ad un consorzio con mentalità e metodo di fare impresa diverso rispetto a quello applicato alle nostre latitudini (112 mio di franchi!)? Nella gara d’appalto, le differenze di offerta cosa potevano mai nascondere (17 mio tra la prima e la seconda, 20 mio tra la prima e la terza e 72 mio tra la prima e la quarta) se non potenziali abusi? Come hanno potuto agire, quasi indisturbati, dei faccendieri che si sono «distinti» solo nel caporalato e nella più squallida delle degenerazioni? L’OCST - che ha avuto un ruolo attivo nella segnalazione e nella denuncia delle nefandezze effettuate da queste ditte in subappalto (ritenuto che, in poco più di un anno, sono state occupate in subappalto qualcosa come 4 distinte ditte di casseratura) - ribadisce che questo «modo di fare impresa» deve essere combattuto ed evitato con vigore e determinazione. 3 Iniziativa parlamentare generica Modifica della Legge sulle commesse pubbliche Riportiamo il testo dell’iniziativa parlamentare generica per la modifica della Legge sulle commesse pubbliche presentata la scorsa settimana da Gianni Guidicelli. I fenomeni di degenerazione dei metodi e delle condizioni di lavoro denunciati dai sindacati nel settore edile, mettono ulteriormente in discussione le norme che regolano la concessione degli appalti pubblici. Il criterio principale del minor offerente, alla prova dei fatti, più che a far giocare la concorrenza in modo sano, porta a cercare di contenere le offerte attraverso l’appello a ditte estere, a forme flessibili di impiego della manodopera e a metodi di lavoro che erano sinora sconosciuti alle nostre latitudini. Il fenomeno del subappalto spesso degenera in subappalti a catena di cui più nessuno ha il controllo. Questa situazione, oltre che creare disagio alla manodopera occupata e fenomeni di vero e proprio sfruttamento denunciati in questi giorni, non è sicuramente soddisfacente per gli enti pubblici appaltanti. Il presunto risparmio sull’opera che si ritiene di realizzare tramite l’appalto al minor offerente, spesso non si realizza o, peggio, genera ulteriori oneri alla collettività che è chiamata a coprire oneri sociali e salari non pagati da ditte che appaiono e scompaiono lasciando spesso buchi finanziari. Viene inoltre a mancare l’effetto benefico sull’economia locale. Alla luce di questa preoccupante situazione ritengo sia indispensabile rivedere le disposizioni della Legge sulle commesse pubbliche che permettano di eliminare, o almeno contenere, i fenomeni descritti in precedenza. Credo sia pure opportuno riflettere sul criterio del minor prezzo a favore del miglior prezzo, che deve avere quali componenti anche gli effetti delle ricadute locali delle commesse pubbliche. In fondo anche nel settore edile si potrebbe ragionare in un’ottica di «filiera corta» o di «chilometro 0» proprio per favorire maggiormente l’economia e l’imprenditorialità locale, che ha anche dei criteri di sostenibilità ecologica. Con la presente iniziativa generica chiedo che la Legge sulle commesse pubbliche venga rivista tenendo in considerazione i seguenti aspetti: criterio del «miglior» prezzo, anziché del «minor» prezzo; vietare il subappalto o, in via subordinata, permettere un solo subappalto e rendere responsabile il subappaltatore e il committente; considerare nei criteri di valutazione l’indotto generato dalle ditte locali quali i salari versati, le imposte pagate, eccetera; appaltare lavori pubblici a ditte che hanno una struttura sufficiente per far fronte all’appalto stesso e che non sono state costitute unicamente per ottenere l’appalto. 4 Sindacato Politica 19 maggio 2011 il Lavoro Cerimonia di insediamento del Gran Consiglio Gianni Guidicelli è il Primo cittadino L unedì 9 maggio ha avuto luogo la cerimonia di insediamento del Gran Consiglio eletto per la legislatura 2011-2015. In quest’occasione Gianni Guidicelli, vice-segretario regionale dell’OCST della regione Tre Valli, è stato nominato Presidente del Parlamento. È un onore che è toccato all’OCST altre cinque volte dal 1947. Bleniese, 54 anni, sindacalista OCST da 34 anni, parlamentare da 12 anni, Gianni Guidicelli si è distinto per il suo impegno forte, competente e costante. La cerimonia è stata introdotta dai canti tradizionali delle valli Ticinesi proposti dalla Vox Blenii, gruppo nato nel 1983 di cui il neo-presidente fa parte insieme a Remo Gandolfi, Luisa Poggi, Aurelio Beretta e Francesco Toschini. A festeggiare il loro presidente, dopo trent’anni erano presenti anche le bandiere e i comandanti delle tradizionali Milizie napoleoniche Bleniesi di Leontica, Ponto Valentino e Aquila ed una delegazione dei rappresentanti dei cinque comuni della Valle di Blenio. Famiglia, lavoro e regioni periferiche Nel suo discorso d’insediamento Gianni Guidicelli ha voluto, commosso, ricordare la sua famiglia: «Questa carica onora la mia persona, mia moglie e i miei due figli, che più di tutti hanno sopportato le conseguenze della mia attività politica, e tutti i miei famigliari. Un pensiero particolare di riconoscenza e di gratitudine lo rivolgo a mio padre, che sarebbe stato sicuramente orgoglioso e avrebbe gioito per questa mia carica istituzionale». Si è poi chinato, come tradizione, sui problemi politici che il Parlamento dovrà affrontare nella legislatura appena iniziata, ed in primis sulla disoccupazione: «credo che un sol giovane che non riesce a trovare un’occupazione al termine della formazione rappresenta una sconfitta per la nostra società. Il lavoro è infatti un elemento di integrazione sociale e di realizzazione personale». Ed ha aggiunto «per qualcuno la società ideale sarebbe quella dove l’uomo è liberato dal lavoro; io credo invece che sia quella dove tutti hanno un lavoro e che questo lavoro, oltre a garantire un giusto salario, dia soddisfazione e gratificazione. È un’utopia alla quale dobbiamo tendere». «Il frontalierato e la libera circolazione sono da considerare una ricchezza per la nostra economia, ma, per le imprese, devono rappresentare un mercato del lavoro complementare Una gioia fondata MEINRADO ROBBIANI L a nomina di Gianni Guidicelli a Presidente del Gran Consiglio riempie di gioia l’intero movimento cristiano-sociale. Porta infatti al vertice della politica cantonale un collega, un amico e soprattutto un uomo di sindacato. Gianni Guidicelli è una persona che concepisce l’attività politica come un prolungamento e un completamento dell’impegno sindacale, che rimane la fonte autentica della sua azione in campo politico. Veicola nella politica gli ideali e gli obiettivi di solidarietà e di giustizia sui quali è innestato il movimento sindacale. Vi personifica inoltre i valori che fondano il sindacato cristiano-sociale. La nomina a Presidente del parlamento cantonale premia anche una persona competente, che si è fatta costantemente e autorevolmente portavoce delle attese delle fasce meno favorite soprattutto nel campo della socialità e del mondo del lavoro. L’OCST, fiera di questa designazione, auspica che Gianni Guidicelli possa presiedere un parlamento più attento e sensibile verso le aspirazioni che, quale uomo di sindacato, rappresenta e interpreta. A lui l’augurio di un anno presidenziale proficuo e fecondo. Sindacato Politica 19 maggio 2011 il Lavoro a quello interno, al quale attingere per figure professionali non presenti sul nostro territorio. Sono perciò necessari un impegno e un’azione strutturata di precedenza all’inserimento di manodopera indigena». Bleniese impegnato per lo sviluppo della sua valle e delle regioni periferiche ha ricordato l’importanza della complementarietà fra le diverse regioni del Paese «Dobbiamo ritornare a riconoscere che siamo legati da un destino comune, che deve far prevalere una visione di complementarietà fra Sotto e Sopraceneri o tra centri urbani e periferie. Come cantone cresceremo quando ci sarà uno sviluppo armonioso di queste diverse realtà». Di stretta attualità il suo giudizio sulla politica «noi parlamentari abbiamo bisogno di recuperare credibilità agli occhi di tanti nostri concittadini che non hanno più fiducia nella politica e nei politici e che, di conseguenza, non esercitano più i loro diritti democratici». Gianni Guidicelli ha concluso il suo discor- CORSI DI FORMAZIONE Via S. 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Costo: fr. so con un augurio ripreso dal canto del Maggio «l’augurio è che anche la nostra nuova stagione politica che inizia oggi, rappresentata dal prossimo quadriennio, sia ricca di buoni frutti e di realizzazione che possano andare a beneficio dei nostri concittadini e di questa magnifica terra che è il canton Ticino». La festa a Nivo Giovedì 12 è stata organizzata una bella festa in suo onore a Nivo. Alla presenza di almeno 150 persone, tra amici e colleghi, dopo il saluto di Giancarlo Nicoli, amico e segretario regionale OCST della regione Tre Valli, e di Meinrado Robbiani, segretario cantonale OCST, è intervenuto anche Flavio Cotti, già Presidente della Confederazione, ricordando la sua amicizia con l'OCST e con monsignor Del-Pietro. La serata è continuata con un intermezzo musicale della Vox Blenii che ha concluso il suo concerto dopo la cena. 910.- soci, fr. 1590.- non soci. BB Web Creator in collaborazione con Enaip, dal 18 settembre, mar-gio, 19.00-22.00, 220 ore. 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BB Corso tedesco A2, inizio imminente, giove- 5 In ricordo Un pensiero per Andrè, Corrado, Cristina e Morena L’ OCST tutta si stringe attorno alle famiglie e agli amici che sono stati così duramente colpiti dall’attentato che ha avuto luogo il 28 aprile scorso al caffè Argana di Marrakesh. Corrado Mondada, 25 anni di Sementina, e André Da Silva Costa, 23 anni di Cadenazzo, inizialmente dati per dispersi, sono morti nel momento dell’attentato. Cristina Caccia, 25 anni di Cadenazzo, per le ferite riportate si è spenta all’Ospedale universitario di Zurigo dove era ricoverata con l’amica Morena Pedruzzi, 27 anni di Lavorgo, anch’ella coinvolta nell’attentato. Davanti alla morte non ci sono mai parole, anche quando è prevedibile. Ancor meno ve ne sono in un caso come questo, nel quale non è frutto di una fatalità o di malattia. Come immaginarsi che altri giovani, imbevuti di ideologia, possano causare la morte dei nostri figli? Eppure, grazie alla grandezza delle parole del papà di uno dei ragazzi scomparsi «L’odio genera solo altro odio, la violenza genera solo altra violenza», grazie agli amici e alle comunità che hanno manifestato la loro vicinanza ed il loro affetto, grazie ai volti di questi giovani impegnati e sorridenti, pur nel dolore rimaniamo pieni di speranza che, come ha detto il vescovo Pier Giacomo Grampa, «il male non può vincere». dì, 19.00-22.00, 48 ore. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci. BB Corsi estivi ripasso Scuole medie e superiori, tedesco e inglese, inizio: 4 luglio, 18 luglio, 2 agosto e 16 agosto; tutte le mattine o pomeriggi, 9.00-11.45 o 13:30-16.15, 30 ore. Costo: fr. 360.- soci, fr. 450.- non soci. ff EDILIZIA E ARTIGIANATO BB ArchiCAD, da maggio, contattare segreteria, serale, 33 ore. Costo: fr. 1.500. BB Custode d’immobili diurno (con esame APF) - 5° edizione, da definire, lu-mer 19.0022.00, sabato, 9.00-12.00, 408 ore. Costo: fr. 5’612.- . 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Concretamente è stato proposto che d’ora in poi eventuali accordi, prima di essere attuati, debbano essere vagliati e approvati da una apposita commissione. E i lavoratori di Trasfor: quanto devono ancora aspettare? Al termine dell’incontro le parti si sono impegnate per presentare una soluzione entro la fine di giugno. Il prossimo passo, voluto da tutti, è stato poi quello di cercare nuovamente una convergenza locale (cosa che OCST già sollecita dalla conclusione della manifestazione dell’8 febbraio). In tal senso OCST/SYNA e UNIA con uno scritto in comune hanno preso contatto con la Commissione del Personale, e Swissmem ha fatto lo stesso con la Direzione. L’esito di questo tentativo è stato purtroppo ancora una volta vano, dato che la direzione si è rifiutata di entrare in trattativa. L’OCST tuttavia persevera nel cercare una risposta al quesito che ancora non ha trovato spazio nella discussione: è giusto che i dipendenti Trasfor regalino mezz’ora di lavoro per 2 anni senza aver potuto discutere o essere convenientemente informati? Valora Quali prospettive per i dipendenti? ALBERTO TREVISAN L unedì 16 maggio una nutrita delegazione di dipendenti Valora e alcuni rappresentanti OCST e SYNA hanno incontrato Cartsen Sill, consulente risorse umane del gruppo Valora. L’incontro è avvenuto dopo la dura presa di posizione OCST in merito all’operazione di riorganizzazione dei Chioschi Valora (KKiosk) e la folta partecipazione all’assemblea Cantonale del 4 maggio. Dopo l’incontro sono purtroppo ancora moltissime le domande a cui non si è avuta risposta: quanti chioschi sono coinvolti? Cosa comporterà l’acquisto del chiosco da parte delle gerenti? Che garanzie avranno? Cosa succederà a chi non acquisterà? E a tutte le altre dipendenti? Delegate e sindacalisti hanno duramente lamentato la vergognosa mancanza di informazioni scritte e chiare sulla vicenda. Nel mese di giugno si svolgerà l’incontro della commissione paritetica nazionale tra direzione e sindacati sul tema, a cui l’OCST chiederà di partecipare. Da parte sindacale le richieste sono già sul tavolo: informazioni scritte e dettagliate, mantenimento delle tutele contrattuali, piano sociale di accompagnamento per chi si troverà senza lavoro. Nel frattempo si continuerà a carpire quante più informazioni sull’operazione e a garantire il pieno supporto sia individuale che collettivo alle dipendenti dei chioschi. A ncora una volta la direzione del Casinò di Lugano non si smentisce: ha proposto un sondaggio, unilaterale a suo uso e consumo, di «rilevamento soddisfazione dei collaboratori», che più tendenzioso di così non si può, reagendo in modo scomposto a quello più serio proposto in parallelo da OCST e Sic Ticino. Come al solito, reagisce di pancia e supponenza (mostrando la sua debolezza), inveendo contro i sindacati (l’OCST in particolare) rei di avere scombinato ancora una volta, come lo fu per il teatrino farsesco sull’ingenua letterina, «vogliamo lavorare in pace», e relativa conferenza stampa pilotata da un ingenuo mestierante dell’informazione, il giochetto finalizzato a depistare i problemi del personale che permangono ancora irrisolti. Alla luce di quanto sta succedendo da oltre un anno e mezzo al Casinò di Lugano, il sondaggio di sedici pagine proposto unilateralmente dalla direzione, ma fatto distribuire da un ente esterno per renderlo credibile, è viziato nello stile e nella forma. Di ciò né è convinta anche quella parte di collaboratori che ci ha trasmesso l’esemplare del sondaggio esternando perplessità e disappunto, per un’iniziativa quantomeno sospetta dopo la serie di licenziamenti disinvolti e immotivati, che hanno caratterizzato la vita aziendale negli ultimi due anni, creando non poca apprensione e preoccupazione tra il personale. Considerata la struttura e l’organico aziendale, da un sondaggio così proposto è facile individuare coloro che lo dovessero compilare seguendo criteri non graditi dalla direzione. Va da sè che lo compila solo chi asseconda i criteri con i quali il sondaggio è stato promosso, cioè quello di dare risposte di comodo, che per ragioni facilmente intuibili non mancheranno. Gli altri ovviamente lo cestinano come risulta che molti lo abbiano già fatto. Vagliati gli aspetti tendenziosi e le finalità facilmente intuibili di tale sondaggio, OCST e SIC Ticino ne hanno proposto uno in linea ai sondaggi-tipo che i partner sociali propongono, in modo trasparente, ai lavoratori e alle lavoratrici nelle più importanti imprese, allo scopo di rilevare obiettivamente un grado attendibile di soddisfazione del personale, col fine di migliorare le condizioni di lavoro e l’indice di soddisfazione dei collaboratori, là dove, in base ai risultati, si ritenesse necessario. Contrariamente all’atteggiamento intollerante e offensivo assunto dalla direzione del Casinò di Lugano, nei confronti dell’OCST in particolare, siamo del parere che il personale sappia distinguere i contenuti di un sondaggio, soprattutto quando questo tende a far prevalere nella concretezza i diritti della persona e la libera espressione di chi lavora. Sindacato Attualità 19 maggio 2011 il Lavoro 7 Disoccupazione La polvere sotto il tappeto I dati appena pubblicati dalla segreteria di Stato dell’economia (SECO) indicano, per il Ticino, una significativa contrazione della disoccupazione. A fine aprile, il tasso di disoccupazione è calato al 4,4 per cento mentre si attestava al 5,2 per cento a fine marzo. In termini numerici, i disoccupati si sono ridotti di 1225 unità (da 7.768 a 6.543). Due principali fonti di contrazione Questa riduzione è prevalentemente riconducibile a due fattori. La ripresa delle attività legate al turismo toglie in primo luogo dalla disoccupazione i lavoratori attivi in questi rami. Si tratta dell’abituale fattore stagionale, che si manifesta regolarmente in primavera. Una seconda fonte è riconducibile alla nuova legge sull’assicurazione disoccupazione (LADI). La modifica legislativa varata dal parlamento e accettata dal popolo in votazione comporta un più restrittivo accesso alle prestazioni assicurative ed una loro minore durata. In coincidenza con la sua entrata in vigore il 1. aprile, un numero significativo di disoccupati si è conseguentemente visto cessare le prestazioni, in anticipo rispetto al periodo preventivato. Si tratta in questo caso di una riduzione visibilmente artificiale del numero di disoccupati censiti. La polvere (disoccupazione) non è eliminata ma occultata sotto il tappeto. Dal profilo quantitativo, una nostra valutazione forzatamente approssimativa stima attorno a settecento le persone espulse dalla disoccupazione per effetto della nuova LADI. Nessun motivo di soddisfazione Malgrado l’apparenza di un tasso in discesa, non è perciò riscontrabile nessun motivo di soddisfazione. Si trova anzi acuita la preoccupazione per le numerose persone che l’assicurazione disoccupazione ha scaricato anzitempo. Questi disoccupati vengono proiettate in una zona grigia dove abbonda la precarietà. In parte si appelleranno all’assistenza sociale. Altri, non volendovi o non potendovi accedere, andranno alla ricerca di vie alternative rimanendo perlopiù nella morsa di situazioni di disagio. L’OCST, che ha nel frattempo avvicinato tramite una apposita riunione alcuni di questi di- soccupati, ha potuto rilevare situazioni di grave insicurezza e difficoltà. Una sollecitazione di stretta attualità Rimane perciò fondata la sollecitazione, più volte formulata dall’OCST, a mettere in cantiere provvedimenti di natura cantonale che concorrano a coprire almeno in parte gli spazi lasciati scoperti dalla legge federale. È in primo luogo indispensabile garantire a queste persone un sostegno ravvicinato, che li consigli e segua in modo personalizzato. Allo scopo di scongiurare la necessità di rivolgersi all’assistenza sociale, si rinnova inoltre la proposta di introdurre indennità cantonali complementari a quelle federali che, unitamente all’attuazione di misure volte a favorire il reinserimento lavorativo, sostengano i disoccupati per un periodo aggiuntivo. L’OCST auspica che il rinnovato governo e parlamento cantonali abbiano a farsi carico con sollecitudine e determinazione dei bisogni indotti deplorevolmente dalla nuova realtà legislativa nel campo dell’assicurazione disoccupazione. Libera circolazione Le infrazioni ci sono? Eccome! L a SECO ha recentemente presentato il rapporto 2010 sull’applicazione delle misure di accompagnamento alla libera circolazione delle persone. Il documento, che analizza i risultati dei 18’000 controlli effettuati presso aziende svizzere e di ulteriori 16’000 controlli sul lavoro distaccato, fornisce un quadro particolarmente attendibile – anche se parziale – della pressione che la libera circolazione esercita sul mercato del lavoro. Emerge infatti che il 38 per cento delle aziende controllate, che hanno distaccato in Svizzera lavoratori durante l’anno 2010, non hanno rispettato i salari minimi fissati dai contratti collettivi di lavoro dichiarati di obbligatorietà federale. A questo dato va aggiunto un 12 per cento di aziende e lavoratori indipendenti (padroncini veri o presunti) sanzionate dalle commissioni tripartite cantonali in quanto sottoposte all’obbligo di notifica. Si conferma quindi, anche dal profilo statistico, una rilevante e capillare pressione sul mercato di lavoro in diversi rami professionali. Quanto segnalato e denunciato a più riprese dai sindacati ticinesi, attivi in una realtà di frontiera ancora più esposta al rischio di dumping salariale, trova una ulteriore convalida. L’OCST non può però accontentarsi della valutazione generale rassicurante della SECO, che ritiene efficaci le misure di accompagnamento e che fornisce una valutazione positiva delle attività di controllo svolte dai diversi organismi in ambito nazionale e cantonale. Il rapporto 2010 sulle misure di accompagnamento conferma ed evidenzia semmai la necessità di essere ulteriormente attivi nei controlli aziendali e più determinati nel sanzionare chi non rispetta le regole del gioco. Le inadempienze riscontrate penalizzano indebitamente i lavoratori e creano distorsioni nell’intero mercato del lavoro. Chi versa salari inferiori ai minimi salariali crea anche una pericolosa distorsione nella concorrenza, sottrae introiti alle assicurazioni sociali e amplifica la flessibilità e precarietà del mercato del lavoro. Le infrazioni ai salari minimi devono perciò essere combattute con vigore attraverso più estesi controlli e sanzionando gli inadempienti con multe di vera valenza dissuasiva. 8 Sindacato Energia 19 maggio 2011 il Lavoro Votazione Cantonale «AET senza carbone» No all’iniziativa Sì al controprogetto I l comitato direttivo cantonale dell’OCST, riunitosi il 10 maggio a Lugano, ha preso posizione in merito alla partecipazione dell’Azienda Elettrica Ticinese alla centrale termoelettrica di Lünen in Germania. Una centrale di ultima generazione che produce nel rispetto delle norme ambientali L’impianto di Lünen è una centrale di ultima generazione ad alta efficienza energetica (50 per cento contro il 35 per cento delle vecchie centrali), frutto della collaborazione di aziende pubbliche cittadine tedesche. L’impianto è provvisto di vari dispositivi innovativi per la riduzione delle emissioni e per lo stoccaggio del carbone ed è conforme alle severe normative tedesche. Un investimento deciso nella più grande No all’iniziativa e Sì al controprogetto perché Lo scorso 12 maggio si è presentato il comitato di sostegno al controprogetto «Per un futuro a favore delle energie rinnovabili in Ticino!», cui hanno già aderito oltre 130 membri, nato in vista della votazione cantonale del 5 giugno 2011 per promuovere il NO all’iniziativa e il SÌ al controprogetto. Copresidenti del Comitato sono Alessandra Alberti, Giacomo Garzoli, Raoul Ghisletta, Eros Mellini e Fabio Regazzi. Sì al controprogetto perché introduce il divieto di investire in futuro nel carbone Il controprogetto vieta, come peraltro anche l’iniziativa, l’acquisizione di nuove partecipazioni in centrali a carbone e obbliga AET a cedere - a condizione che non vi siano perdite finanziarie - quella già acquistata nella centrale di Lünen al più tardi entro il 2035. L’uscita dalla centrale di Lünen entro il 2015 porrebbe serie problematiche anche dal punto di vista giuridico. La durata del contratto sottoscritto con la Trianel è infatti di 20 anni a partire dall’effettivo avvio duraturo dell’attività commerciale dell’impianto, non prima quindi del 31.12.2032. Sì al controprogetto perché crea una fondo per lo sviluppo delle energie rinnovabili e del risparmio energetico! Il controprogetto crea per i prossimi 20 anni un fondo cantonale di 100-160 milioni di franchi finanziato da AET per accelerare la transizione verso l’energia verde in Ticino. Sì al controprogetto per mantenere e creare centinaia di posti di lavoro in Ticino! La transizione graduale alle energie rinnovabili favorirà la creazione di posti di lavoro qualificati nel settore delle energie rinnovabili in Ticino e, nel contempo, manterrà gli impegni esistenti nel settore industriale. L’iniziativa, invece, provocherebbe un aumento dei prezzi dell’energia mettendo in trasparenza Questo investimento, secondo le norme della legge cantonale, era stato regolarmente sottoposto dall’AET al Consiglio di Stato che l’ha fatto proprio con il Messaggio del 9 luglio 2008. Il Gran Consiglio l’ha approvato il 23 marzo 2010, dopo approfondite analisi svolte dalla Commissione energia. Contro questa decisione favorevole al progetto i Verdi hanno lanciato un’iniziativa popolare. Il Parlamento ha elaborato un controprogetto sostenuto da un’ampia maggioranza. Il controprogetto: una soluzione ragionevole L’OCST è a favore del controprogetto votato dal Parlamento, che anch’esso propone di vendere la partecipazione nella centrale di Lünen, pericolo l’esistenza di talune aziende industriali, senza creare nuovi posti di lavoro. No all’iniziativa perché vuole demolire l’AET! L’asse Lega - Verdi attacca pesantemente e in modo menzognero l’Azienda elettrica ticinese (AET). Abbiamo invece bisogno di un’AET forte e indipendente per garantire un servizio ai cittadini tramite le aziende elettriche di tutte le regioni, grandi e piccole. NO perché l’iniziativa è in realtà ANTI-ECOLOGICA! La svendita entro il 2015 della partecipazione ticinese alla centrale a carbone d’avanguardia di Lünen obbligherà AET ad acquistare un’enorme quantità di energia sul mercato elettrico. Tale energia proverrà da centrali nucleari e da vecchie centrali a carbone: pertanto le conseguenze provocate dall’iniziativa saranno ecologicamente peggiori di quelle prodotte dalla centrale di Lünen, che è una centrale a carbone tecnologicamente avanzata. NO perché l’iniziativa è DOPPIAMENTE COSTOSA per i ticinesi! La svendita entro il 2015 della partecipazione ticinese alla centrale a carbone d’avanguardia di Lünen significa far perdere ad AET alcune decine di milioni di franchi e farà aumentare le bollette dell’elettricità dei Ticinesi, in quanto AET dovrà acquistare l’energia mancante a prezzi maggiorati da altre centrali nucleari e a carbone esistenti. NO perché l’iniziativa non dice la verità! NON È VERO che la centrale a carbone di Lünen è un progetto massicciamente inquinante: è una centrale moderna ed efficiente che è stata voluta dal governo rossoverde tedesco come soluzione necessaria nei prossimi decenni per far uscire la Germania dal nucleare. NON È VERO che l’uscita da Lünen entro ma entro il 2035, concedendo ad AET più tempo per evitare la perdita economica dovuta ad una vendita affrettata. In questo modo inoltre si garantisce, grazie alla produzione della centrale tedesca, la copertura di una parte del fabbisogno di energia elettrica per i prossimi decenni a condizioni economicamente interessanti. Si tratta di una soluzione ragionevole che evita la svendita della partecipazione e permette la transizione verso una produzione totalmente verde. Infatti, dal 2035 scadranno le concessioni dei grandi impianti e i ticinesi potranno rientrare in possesso dei grandi impianti idroelettrici del Cantone. il 2015 è ecologica. Se dal 2015 il Ticino non potrà far capo nei prossimi anni ai 900 GWh annui di Lünen (su un totale di 3’000 GWh che necessita la popolazione e l’economia), allora l’AET dovrà andare ad acquistare a caro prezzo l’energia mancante sul mercato elettrico: e questa energia proverrà dalle centrali a carbone molto inquinanti della vecchia generazione e dalle centrali nucleari. Nella fase di transizione occorre far capo all’energia della centrale a carbone di Lünen: quando avremo sufficiente energia rinnovabile potremo rinunciarvi, ma non prima come propone l’iniziativa popolare dei Verdi, che vuole svendere entro il 2015 la partecipazione dell’AET. Svendere la partecipazione entro il 2015 significa inevitabilmente dover comperare sul mercato energia costosa e sporca, più sporca di quella proveniente dalla centrale a carbone di Lünen. Tutte le alternative di rifornimento ecologico indicate dai Verdi non coprono il buco di energia dal 2015: i Verdi indicano soluzioni che saranno mature non prima di almeno 10 anni (nella migliore delle ipotesi) e di regola tra 20 anni! NON È VERO che la centrale di Lünen sfrutterà il lavoro minorile: la centrale fa capo a un fornitore di carbone (RBS Sempra), che ha sottoscritto la convenzione ONU per il rispetto dei diritti umani e sindacali, per il divieto del lavoro minorile e per la tutela dell’ambiente (convenzione Global compact). NON È VERO che il controprogetto è ingannevole: esso diventerà lo strumento principale per finanziare con 100-160 milioni di franchi lo sviluppo di energie rinnovabili e il risparmio energetico in Ticino. Senza il fondo cantonale per le energie rinnovabili voluto dal controprogetto, lo scenario ecologico previsto dal piano energetico cantonale (PEC) non potrà essere attuato! www.mixenergetico.ch www.siallerinnovabili.ch Sindacato Energia 19 maggio 2011 il Lavoro Grazie al controprogetto sarà creato un Fondo cantonale per le nuove energie rinnovabili Inoltre, grazie alla creazione di un apposito fondo cantonale finanziato con un importo non inferiore a 0,6 centesimi per kilowatt/ora prodotto a Lünen, si potranno realizzare importanti investimenti in Ticino nelle nuove energie rinnovabili (eolico, solare ecc.) e nel risparmio energetico, consolidare un centro specifico di competenza e creare interessanti opportunità di lavoro. L’alternativa a Lünen: acquistare energia grigia a prezzi più elevati Anche abbandonando la partecipazione nella centrale di Lünen, nei prossimi anni sarebbe comunque necessario acquistare energia grigia sul mercato nazionale e internazionale dai grossi player, a prezzi più elevati con maggiori costi per l’AET e per i consumatori ticinesi. Rafforziamo un polo energetico cantonale L’Azienda Elettrica Ticinese fin dalla sua costituzione nel 1958, ha lo scopo principale di garantire l’approvvigionamento energetico del Cantone, ciò che ha consentito uno sviluppo costante dell’economia cantonale e un incremento notevole dell’occupazione. NO all’iniziativa , SÌ al controprogetto Votando SÌ al controprogetto si garantisce l’approvvigionamento energetico, si evitano perdite finanziarie e si consolida la politica energetica di AET con una visione moderna e responsabile a favore dell’occupazione e del promovimento economico. Per una visione moderna e responsabile dell’occupazione: SÌ al controprogetto GIANCARLO NICOLI* L’ energia è stata definita l’anima dell’economia. Ognuno può immediatamente immaginare che senza energia, nessun processo di produzione o di servizio sarebbe possibile. Ora dicendo NO al nucleare, NO al carbone, ci troveremmo in un deficit di produzione di energia elettrica, che fatalmente si ripercuoterebbe in modo nefasto sull’economia in generale, pregiudicando la competitività delle nostre aziende e conseguentemente intaccando pericolosamente l’occupazione con perdite di posti di lavoro. Anche socialmente occorre riaffermare che la ricchezza che garantisce alla Svizzera e al Ticino uno dei tenori di vita fra i più alti al mondo, prima di ridistribuirla, va prodotta. Auto-mortificarsi sul piano energetico, significa addentrarsi in un percorso irresponsabile. Il nostro benessere deriva dalla capacità produttiva, dalla redditività della forza lavoro, ma anche dalla disponibilità di energia. Va ricordato che il mandato storico e politico voluto dai fondatori dell’AET è proprio quello di garantire l’approvvigionamento energetico del cantone. La nuova pianificazione energetica cantonale, che il Governo si accinge ad adottare, potrà basarsi operativa- mente sull’AET, che deve diventare in campo energetico l’azienda leader di riferimento. Il controprogetto votato dal parlamento, mi sento di definirlo un atto politico fortemente ambientalista, a tal punto che responsabilmente i Verdi avrebbero potuto ritirare l’iniziativa. Di fatto c’è condivisione sugli obbiettivi da raggiungere, in particolare quello di incentivare la ricerca di nuove fonti di energie rinnovabili e di prepararci ad attuare la riconversione dei grandi impianti idroelettrici della Maggia e della Blenio. Ma questa grande trasformazione implica nuove capacità tecnologiche che necessitano di tempo e di risorse finanziarie per favorire gli investimenti e ciò è reso fattibile se si permette ad AET di continuare a garantire l’approvvigionamento energetico e di sviluppare un polo di eccellenza che contempli nuove fonti di energia rinnovabili a costi ragionevoli e concorrenziali a vantaggio di tutta l’economia ticinese. Votando Sì al controprogetto si garantisce l’approvvigionamento energetico, si evitano perdite finanziarie e si consolida la politica energetica di AET con una visione moderna e responsabile dell’occupazione e del promovimento economico. *segretario regionale OCST RTV Tagliando di partecipazione Concorso fotografico per il Calendario OCST 2012 «Donne e uomini fianco a fianco al lavoro» L’ OCST torna a lanciare il concorso fotografico per il Calendario OCST. Quest’anno il tema prescelto è «Donne e uomini fianco a fianco al lavoro» riservato ai lettori del nostro giornale. Regolamento del concorso I dipendenti dell’OCST ed i loro famigliari non sono ammessi al concorso. Per partecipare è sufficiente inviare un’immagine mai pubblicata inerente al tema insieme al tagliando a lato compilato. Le immagini ricevute non saranno restituite. Ciascun concorrente può partecipare con un massimo di tre immagini di cui è autore e titolare dei diritti. L’autore stesso si preoccuperà di chiedere l’autorizzazione dell’azienda in cui la foto è stata scattata. Ogni partecipante autorizza la pubblicazione, sia su internet, sia sui mezzi stampa. Le foto vanno inviate unitamente al tagliando a lato compilato entro mercoledì 31 agosto 2011 alla redazione de «il Lavoro», via Balestra 19, 6900 Lugano o via e-mail a: publilavoro@ gmail.com, indicando i dati personali ed il titolo delle fotografie. Ormai in quasi tutte le professioni uomini e donne lavorano fianco a fianco... fermate con uno scatto i momenti particolari e che vi piacciono di più. Le 12 foto più belle verranno pubblicate sul calendario OCST del 2012 e riceveranno un premio (1° premio: Fr. 300.-; 2° premio: Fr. 200.-; dal 3° al 12° premio: fr. 100.-). Concorso fotografico «Donne uomini fianco a fianco al lavoro Cognome Nome Indirizzo Nap Telefono Località e-mail Partecipo al concorso con la/le foto intitolata/e La mia partecipazione al concorso è conforme al regolamento (a lato) Luogo e data Firma Compilare e inviare insieme alla fotografia a: Redazione «il Lavoro», Via Balestra 19, 6900 Lugano 9 10 Sindacato Attualità 19 maggio 2011 il Lavoro Edilizia e rami affini Tutti alla tradizionale Festa familiare a Faido! Non mancate alla tradizionale festa familiare dell’edilizia e rami affini che si svolgerà: Domenica 3 luglio presso la zona Pineta - vicino alla Piumogna a Faido Programma Ore 11.00 ritrovo ore 11.30 S. Messa da campo ore 12.00 Pranzo servito ai tavoli (ricca griglia ta mista con contorni), bibite, torte e caffè Intrattenimento musicale Sarà chiesta una partecipazione di fr. 10.per persona e sarà rilasciato un buono per il pranzo. Info e iscrizioni Iscriversi telefonando allo 091 8730120 Segretariato OCST Regione Tre Valli entro mercoledì 22 giugno. In caso di cattivo tempo, la manifestazione sarà annullata. In caso di tempo incerto, chiamare Giancarlo Nicoli, n. 079 835 13 40. Al torneo organizzato dalla Precicast SA di Novazzano il 30 aprile a Balerna ha partecipato anche la compagine OCST. Il torneo è stato vinto dal team DS, mentre la squadra OCST ha conquistato la seconda posizione. Ringraziando la Precicast SA per l’invito, ci congratuliamo con i vincitori e salutiamo tutti i partecipanti. Edilizia Regione Tre valli Assemblea La consueta assemblea degli edili OCST - Regione Tre valli, avrà luogo giovedì 26 maggio 2011 alle ore 19 presso il Ristorante Elvezia a Lavorgo Ordine del giorno 1. Introduzione del Presidente. 2. Attività sindacale RTV. 3. Rinnovo del Contratto Nazionale Mantello dell’Edilizia. Alle 20 seguirà la cena, offerta dal sindacato. Per ragioni organizzative, siete pregati di annunciare la vostra partecipazione telefonando allo 091 8730120 entro venerdì 20 maggio 2011. Team OCST: N. Jovanovic, G. Tirotta, L. Bassi, C. Vanoni, G. Fonio, A. Schipani, M. Saviano. Dichiarazione d’imposta 2010 Documentazione necessaria per la compilazione I Segretariati regionali OCST offrono su appuntamento il servizio di compilazione della Dichiarazione d’imposta per le persone fisiche 2010. Al fine di agevolare il nostro lavoro, v’invitiamo a procurarvi la seguente documentazione. le ricevute dei premi pagati per le assicurazioni vita, infortuni e Cassa malati per il 2010, nonchè le attestazioni concernenti versamenti a forme riconosciute di previdenza individuale vincolata (3° pilastro); le fatture per spese di perfezionamento e riqualifica professionale, come pure le ricevute per versamenti a enti riconosciuti o per il riscatto di anni di contribuzioni nella previdenza professionale (2° pilastro); dichiarazione bancaria comprovante i debiti privati o ipotecari, con l’indicazione degli interessi passivi pagati nel 2010; eventuali polizze di assicurazione sulla vita; la notifica di tassazione e/o la copia dell’ultima dichiarazione. Lavoratori salariati il certificato di salario (attività accessoria compresa) e quello del coniuge se lavora (uno per ogni datore di lavoro), relativo al 2010. attestazione riguardante le indennità percepite, se non corrisposte tramite il datore di lavoro, in caso di: malattia, infortunio, disoccupazione, servizio militare o civile. Beneficiari di rendite AVS, AI, Infortunio, LPP (2° pilastro), Cassa pensione, Pensioni estere un cedolino o relativa attestazione della rendita percepita nell’anno 2010. Contribuenti con sostanza immobiliare (casa e/o terreni) è necessario conoscere il valore di stima ufficiale. La relativa documentazione, se non in possesso, può essere richiesta in Municipio. Rimborso dell’imposta preventiva presentare i libretti di risparmio aggiornati al 31.12.2010 o la dichiarazione della Banca, se del caso, del conto corrente postale. Per appuntamenti Bellinzona Tel. 091 821 41 51 Biasca Tel. 091 873 01 20 Lun dalle 13.30 alle 18.00 mar-mer-gio-ven tutto il giorno Chiasso Tel. 091 682 55 01 Mar-gio-ven mattina Locarno Tel. 091 751 30 52 Lugano e Lamone Tel. 091 966 00 63 Mendrisio Tel. 091 640 51 11 Lun-mer-gio Sindacato Attualità 19 maggio 2011 il Lavoro Apprendisti Servizio OCST Abbonamento Arcobaleno «Appresfondo» D allo scorso anno il Fondo cantonale per la formazione professionale finanzia le spese di trasferta su mezzi pubblici degli apprendisti, tramite l’abbonamento Arcobaleno «Appresfondo» (per apprendisti sussidiato dal fondo). È una delle prestazioni erogate a titolo obbligatorio dal Fondo e coinvolge tutti gli apprendisti che hanno un contratto di lavoro con un’azienda. Per il prossimo anno scolastico è stata introdotta un’importante novità. Abbiamo intervistato Ingrid Furger, amministratrice del Fondo. «Fino ad ora veniva finanziato il 50 per cento dell’abbonamento necessario per il tragitto dalla scuola alla sede di lavoro. Questo ha comportato, lo scorso anno, un lavoro impegnativo. Si doveva identificare la sede di lavoro e di studio di ogni apprendista, stabilire le zone dell’abbonamento necessarie per il tragitto e calcolare La procedura Gli apprendisti riceveranno a casa un buono (Rail Check) dal mese di luglio. Non serve annunciarsi, l’amministrazione del Fondo ha accesso a una banca dati aggiornata. Chi inizia il primo anno di apprendistato riceverà il buono quando il contratto di tirocinio perverrà alla Divisione della formazione professionale. L’abbonamento «appresfondo» può essere acquistato in tutti i punti di consulenza e vendita FFS e AutoPostale autorizzati, consegnando il Rail Check allo sportello, un documento di legitti- Inserzione 11 l’importo dello sconto (oltre 6.000 buoni)». Il sistema aveva però alcune lacune: veniva considerato solo il tragitto dalla scuola all’azienda e quindi altre zone di percorrenza comprese quelle da casa all’azienda e viceversa erano a carico dell’apprendista. Chi viveva in zone discoste poteva in alcuni casi essere penalizzato perché non era finanziata una parte dell’abbonamento necessaria. Si ponevano poi problemi organizzativi per le aziende con sedi distaccate: il contratto di tirocinio viene normalmente stipulato con la sede centrale, ma l’apprendistato viene svolto altrove. «Per l’anno scolastico 2011/12 è stata introdotta un’importante novità: il Fondo finanzierà il 50 per cento dell’abbonamento ritenuto necessario dall’apprendista stesso. Il contributo del Fondo è esteso a tutte le zone arcobaleno necessarie per la trasferta». mazione valido e, per i nuovi abbonati, una foto a colori formato passaporto. Attendere il buono prima di rinnovare l’abbonamento. Se il tirocinio inizia prima della ricezione del buono, si può acquistare un abbonamento limitato al periodo estivo. Il Rail Check ha una durata di tredici mesi; se si dispone già di un abbonamento valido, sarà sufficiente attenderne la scadenza ed utilizzare il buono in seguito. Info www.apprendisti-ocst.com www.apprendisti.ocst.com Compilazione del modello UNICO per i Frontalieri «fuori fascia» A partire dalla metà del prossimo mese di giugno 2011 e sino ai primi di luglio, l’OCST organizzerà una serie di permanenze presso i suoi uffici di Chiasso, Mendrisio, Lamone e Lugano per permettere ai lavoratori frontalieri che non risiedono nei paesi della cosiddetta fascia di frontiera di effettuare la dichiarazione dei redditi con la compilazione del Modello Unico. Nei prossimi giorni e sui prossimi numeri de «il Lavoro» verranno date le indicazioni per prenotare l’appuntamento e sui documenti necessari per un veloce e puntuale svolgimento di tale pratica. Il servizio non è gratuito e cesserà il 4 luglio per evitare che – secondo le attuali disposizioni – il contribuente debba versare una sovrattassa del 0,4 per cento dell’imposta dovuta se i versamenti vengono effettuati dopo il 6 luglio 2011. 12 Attualità 19 maggio 2011 il Lavoro Il Coordinamento donna-lavoro dell’OCST ringrazia tutti gli sponsor che hanno generosamente contribuito alla riuscita della festa del 1. maggio scorso! Visitate il nostro nuovo sito, troverete proposte di viaggi fino a dicembre 2010! CH-6900 Lugano Cassarate - Viale dei Faggi 10 - Tel. +41 91 970 17 18 Fax +41 91 971 54 18 [email protected] - www.gabbianoviaggi.ch Colonie Leone XIII Vacanze a Sonogno C I nostri recapiti Servizi Via S.Balestra 19 6900 Lugano Tel 091 921 21 04 091 921 21 05 Fax091 921 21 06 [email protected] Il CAST offre: Consulenza nella scelta della soluzione assicurativa più adeguata Mediazione e assistenza nei confronti delle compagnie di assicurazione ari genitori è ora di pensare alle vacanze estive dei vostri figli. Il periodo di vacanza è suddiviso in due turni: 1° turno: dal 2 luglio al 16 luglio; 2° turno: dal 17 luglio al 31 luglio. La casa di Sonogno, moderna e ben attrezzata, inserita in un tipico villaggio ticinese di montagna situato a 900 m. d’altitudine, dispone di una sala polivalente di 200 posti dotata di apparecchiature audiovisive, una moderna cucina, camere a 6 letti, camere doppie e locali infermeria. Il nostro personale è ben felice di accogliere i ragazzi che vogliono divertirsi e condividere con altri compagni della loro età questa bella esperienza di vacanza in colonia. Come sempre proponiamo diverse attività, quali lavoretti manuali, gare sportive, passeggiate nella natura e tanto altro. Regalate ai vostri bambini una vacanza speciale e indimenticabile in colonia. Info Sig.ra Paola Mauri Associazione Centri di Vacanza Leone XIII v. Balestra 19, 6900 Lugano -tel. 091 9211551 Sindacato Sociosanitario 19 maggio 2011 il Lavoro Piano previdenziale per le Istituzioni sociali Roca Proposto il prepensionamento a partire da 62 anni Una nuova stesura da applicare in tutte le Case anziani GIULIANO BUTTI L’ Allegato 8 al CCL delle Istituzioni sociali prevede che sindacati e Istituzioni studino la costituzione di un fondo pensionistico comune, autonomo o collettivo, che preveda un pensionamento anticipato a partire dai 60 anni. La Commissione Paritetica Cantonale (CPC) ha assolto il mandato ricevuto – dopo un lungo lavoro preparatorio – formulando un’adeguata proposta, già trasmessa alle Istituzioni. Di seguito, riassumiamo l’iter seguito e i termini del progetto previdenziale quadro, che l’OCST auspica sia approvato dai partner sociali. In primis, è stata valutata e studiata la situazione inerente alcuni piani previdenziali esistenti, in funzione dell’eventuale adesione ad una Cassa pensioni già esistente, piuttosto che della creazione di una Fondazione di previdenza indipendente per tutti gli Istituti sociali. Per quel che concerne l’auspicabile abbassamento dell’età del pensionamento, l’analisi ha portato a ridimensionare l’obiettivo del prepensionamento a 60 anni, a causa dei costi attualmente purtroppo troppo elevati, per una soluzione più sopportabile dal profilo finanziario: una rendita ponte, pari al massimo alla rendita semplice AVS (nel 2011 Fr. 27’840 annui) con decorrenza possibile a partire da tre anni prima del pensionamento ordinario AVS. Il costo stimato per questa copertura è complessivamente pari al 4 per cento del salario e la sua entrata a regime potrebbe avvenire a tappe. Il nuovo piano assicurativo quadro La seconda fase dello studio ha riguardato l’elaborazione di un piano assicurativo nettamente superiore alla Legge federale sulla previdenza professionale (LPP), da introdurre nei Piani previdenziali dei singoli Istituti, presso le rispettive Casse pensioni e che tiene conto delle situazioni previdenziali attualmente in vigore. L’obiettivo è offrire prestazioni standard di invalidità, per superstiti e di vecchiaia all’avanguardia. Le rendite «rischio» (invalidità e superstiti) sono costruite su una percentuale dello stipendio, mentre le prestazioni di vecchiaia (pensione) si fondano sulla capitalizzazione. È prevista la copertura anche in caso di decesso a seguito di infortunio, poiché si verificano sovente situazioni dove è auspicabile integrare la rendita LAInf (Legge federale sugli infortuni). Le prestazioni rischio Rendita per il vedovo o la vedova (o partner superstite nelle unioni domestiche registrate): 24 per cento dello stipendio; Rendita per orfani: 8 per cento dello stipendio per figlio di età 18-25 anni se agli studi; Capitale di decesso: 100 per cento dello stipendio per l’invalidità con copertura per infortunio; Rendita di base per invalidità intera: 50 per cento dello stipendio; Rendita per figli di invalido: 8 per cento dello stipendio per figlio di età 18-25 anni agli studi; Periodi di attesa: 24 mesi poiché il CCL prevede la copertura perdita di salario per tale periodo. Liberazione dal pagamento dei premi dopo 3 mesi dall’inizio dell’inabilità al lavoro. Le prestazioni di vecchiaia Per la parte «risparmio» (che è la base per il calcolo delle rendite di vecchiaia), lo stipendio assicurato corrisponde allo stipendio AVS con la deduzione di 2/3 della quota di coordinamento LPP (2011 = Fr 16’240). L’accredito di vecchiaia sul salario assicurato per tutte le classi di età è di un punto percentuale superiore a quanto prevede la LPP. Grazie ad un esteso stipendio assicurato, agli accrediti annui ben superiori alla LPP, si maturano anno dopo anno averi di vecchiaia importanti e conseguentemente rendite nettamente all’avanguardia per un’ottimale previdenza. Infine, il tasso di conversione per la rendita di vecchiaia (a 65 anni), applicato su tutto il capitale, deve essere pari al tasso previsto dalla LPP (2011 6,95 per cento uomini; 6,90 per cento donne). Durante la trattativa tra i partner sociali, sarà ancora da determinare il tasso di conversione per gli anni di eventuale prepensionamento, considerato che si dovrà adeguare il premio rischio a tale prestazione più estesa. I costi amministrativi devono essere noti per ogni persona (o in valore assoluto o in percentuale sul salario assicurato per il risparmio). La ripartizione dei costi può essere stabilita come la LPP (50 per cento ente - 50 per cento dipendente) su tutto il premio oppure il dipendente paga il 50 per cento dell’accredito di risparmio e il resto a carico dell’Istituto. Il premio di rischio comprende anche l’adeguamento al rincaro delle rendite. Per favorire il pensionamento anticipato, si intende introdurre una rendita ponte sostitutiva della rendita AVS fino a un massimo di tre anni, finanziata con la creazione di un fondo (la cui Amministrazione è da stabilire), grazie a una contribuzione pari al 4 per cento. Conclusione I dipendenti sottoposti a questo piano godranno quindi una copertura paragonabile a quella offerta dai fondi di previdenza più estesi e moderni e a costi assolutamente concorrenziali. La CPC ha infine deciso di non proporre alcuna modifica per i piani previdenziali attualmente già in vigore e che contemplano per gli assicurati prestazioni più elevate, almeno a livello di pre-pensionamento (per esempio la Cassa pensione dipendenti dello Stato). Ora le parti contraenti sono invitate a formalizzare la proposta scaturita dalla CPC delle Istituzioni sociali, introducendo un piano previdenziale, a cui dovranno ispirarsi i regolamenti delle diverse Fondazioni di previdenza delle singole Istituzioni, che garantisca almeno le suddette prestazioni. 13 RENATO RICCIARDI L a Commissione paritetica cantonale del Ccl Roca ha dato alle stampe un’edizione aggiornata del contratto del personale delle case anziani. L’edizione che è entrata in vigore lo scorso 1. maggio comprende le modifiche contrattuali intervenute dal 2008 ad oggi e altre modifiche concordate tra le parti. Le principali modifiche hanno interessato i seguenti aspetti: adeguamento indennità per lavoro notturno e festivo; aumento dell’indennità per servizio di picchetto; lo stipendio in caso di malattia ed infortunio. L’OCST ha pubblicato un estratto del contratto Roca che mette a disposizione dei dipendenti delle Case anziani interessati nei propri segretariati regionali oppure online sul sito www.ocst.com, nella pagina dedicata al settore sociosanitario. I sindacati firmatari del Roca hanno pure preso contatto con le case anziani private e quelle sussidiate non aderenti al Roca chiedendo loro di aderire a un contratto collettivo di lavoro. Alla luce in particolare dell’entrata in vigore del finanziamento delle cure anche nelle case private, è importante assicurare condizioni di lavoro adeguate al personale di questo tipo di istituti di cura. Ciò in un’ottica di parità di trattamento di tutto il personale. ASSEMBLEE Istituzioni sociali I sindacati invitano i membri delle commissioni del personale e gli associati del settore all’Assemblea cantonale che si svolgerà martedì 24 maggio 2011, alle ore 17.30, presso il Ristorante Camoghè a Giubiasco. Si discuterà della trattativa in vista del rinnovo del Contratto collettivo. Casa per anziani San Giuseppe La Commissione del Personale della Casa per Anziani San Giuseppe di Tesserete ha indetto un’assemblea del personale che avrà luogo mercoledì 25 maggio 2011, alle ore 20.15, presso la sala ricreazione della Casa Anziani. Si discuterà del nuovo contratto Roca e del rinnovo della commissione interna del personale. 14 Info Balcani 19 maggio 2011 il Lavoro Pagina a cura di Slavko Bojanic «Loša ideja koja se nikada neće realizovati»: Podjela Kosova, Srbije, ali i BiH i Makedonije!? K Zapadni Balkan / 24sata.info Ja sam «pristrasan» i moja pristrasnost je u tome da sam za što više dijaloga, što više uzajamne razmjene stavova. U tom smislu smatram dobrom odlukom posjetu predstavnika Srbije Kosovu i susrete sa albanskim sagovornicima. azao je ovo za «RSE» Daniel Serwer, bivši američki diplomata, navodeći da je posjeta predstavnika Srbije Kosovu «dobra prilika da se vidi funkcionisanje kosovske vlade na djelu». «Dakle, podržavam taj korak. Ja sam se čak zalagao, i to odavno, da Tadić ode u posjetu Kosovu. Mislim da bi to zaista bila dobra ideja. Ono što je po meni važno jeste da Srbija razumije da Kosovo ima vladu koja funkcioniše, da ta činjenica nije nestala i da neće nestati», konstatovao je Serwer. Upitan da prokomentariše nedavnu izjavu Borislava Stefanovića da se Srbija neće protiviti eventualnim razgovorima o podjeli Kosova, Serwer je kazao da je «sasvim sigurno da u Beogradu postoje oni koji smatraju da bi podjela Kosova bila najbolje rešenje». «Ne znam šta o tome da kažem. Za razliku od američkih zvaničnika koji ne vole ni da čuju riječ «podjela», ja nemam ništa protiv da se ona pominje, ali sam siguran da bi podjela bila užasna ideja. Iz dva razloga. Prvi je da ne bi bilo podjele Kosova bez podjele koja bi zadesila i Srbiju jer šta god bi Srbija dobila na sjeveru Kosova, Albanci bi isto to zahtjevali u Preševskoj dolini. Analogija je jasna i neumoljiva, ne bi je bilo moguće izbjeći i ne vjerujem da bi to Srbija prihvatila. Drugo, i kad bi to nekim čudom prihvatila, morala bi da obezbijedi garanciju da takav scenario ne bi imao negativne posljedice, domino-efekat na Bosnu i Hercegovinu i Makedoniju. A smatram da ni Srbija ni Kosovo ne bi mogli dati bilo kakvu garanciju te vrste, koja bi garantovala za teritorijalni integritet Makedonije i Bosne i Hercegovine. Dakle, mislim da je to loša ideja koja se nikad neće realizovati. Lično nisam protiv toga da se o toj ideji razgovara ako se to bude htjelo, ali smatram da bi ona zbog onoga čime je bremenita zamrla čim bi se otvorila», kazao je Serwer za «RSE». (24sata.info) Velika nezaposlenost: Svaki peti građanin BiH živi od tri marke dnevno U tom dokumentu, između ostalog, prema podacima agencija za provođenje zakona, stoji da je sigurnost građana zadovoljavajuća. - Međutim, sigurnost građana nije opisana samo u izvještajima sigurnosnih agencija, jer je upravo ona sigurnost iz finansijskih izvještaja i izvještaja o socijalnom stanju u zemlji mnogo važniji pokazatelj sigurnosti građana - stoji u izvještaju Komisije «Pravda i mir». Tako je u 2010. godini stepen nezaposlenosti bio viši od 27 odsto, a 20 odsto stanovništva BiH lani je jelo ispod nivoa siromaštva! Građani BiH / 24sata.info 24SI - Ljudska prava svih građana Bosne i Hercegovine su ugrožena i to skoro u svim aspektima. Ovo je najkraći rezime izvještaja Komisije «Pravda i mir» Biskupske konferencije BiH o ljudskim pravima u našoj zemlji za 2010. godinu. - Svaki peti građanin BiH živi od 1,5 eura dnevno, za šta može kupiti samo hljeb i mlijeko. Oko 60 odsto penzionera u BiH živi u ekstremnom siromaštvu, a njih oko 215.000 prima mjesečno manje od 300 KM. S jednim obrokom dnevno iz narodne kuhinje preživljava 20.000 građana BiH, a čak 700.000 živi ispod opšte granice siromaštva u koje se ubrajaju svi sa manje od 240 KM primanja mjesečno - navedeno je u Izvještaju. U Izvještaju Komisije «Pravda i mir» o ljudskim pravima u BiH za 2010. godinu nevedeno je i to da prosječni građanin BiH živi nateže u cijeloj regiji. Prosječni Slovenac mjesečno zaradi 1.900 KM, a na 20 najosnovnijih namirnica potroši 58 KM, prosječni građanin Hrvatske zaradi 1.300 KM i na osnovne namirnice potroši 53 KM, a prosječni Bosanac i Hercegovac mjesečno zaradi 782 KM i na najosnovnije namirnice potroši 40 KM, prenosi San. - Stalno smanjenje plaća, povećanje cijena hrane i pića, nerealne cijene energenata, lihvarske kamatne stope jasno pokazuju sav jad i bijedu u našoj zemlji, stoga i nije iznenađujuće da je 20 odsto građana BiH u dubokom siromaštvu, a 50 odsto na granici siromaštva - konstatuje se u izvještaju. Sistem socijalne zaštite u BiH je izdijeljen na 13 skoro nezavisnih sistema sa neznatnom koordinacijeom između sebe. Procjenjuje se da je 10 odsto stanovništva BiH onesposobljeno, a da nemaju nikakvo socijalno i zdravstveno osiguranje. (24sata.info) Attualità 19 maggio 2011 il Lavoro Custodi d’immobile APPUNTAMENTI La prima assemblea di una giovane associazione In data 15 maggio 2011 l’Associazione Ticinese Custodi di Immobili ATCI, presso la sede dell’OCST di Lugano, ha presentato la prima assemblea generale. D urante l’assemblea generale, sono stati esposti i progetti portati avanti nel corso dell’anno passato e il programma per il futuro. Le ambizioni sono tante e il cammino è tutt’altro che pianeggiante. Bisogna farsi conoscere e far capire all’opinione pubblica che la professione di Custode non ha nulla da invidiare alle altre professioni già affermate nel mondo del lavoro e che le conoscenze professionali sono molteplici e di responsabilità. L’ATCI è un’associazione di categoria e vuole promuovere la tutela e la formazione dei custodi d’immobili e professioni affini, poiché tale categoria non è mai stata professionalmente rappresentata in Ticino. L’ATCI è nata da un gruppo di persone già impiegate come custodi in diversi edifici del 15 Essere o non essere...on line? La Facoltà di Teologia di Lugano organizza un dibattito pubblico sul tema Essere o non essere… on line? Interrogativi etici e antropologici nell’era digitale I tre illustri ospiti riflettono su questo tema centrale per la nostra vita oggi: si proverà a capire i nuovi media e le loro influenze sulla nostra esistenza; si riferirà poi sui dibattiti filosofici in corso al riguardo. che si terrà oggi, Giovedì 19 maggio 2011, ore 20.00, presso l’Aula multiuso della Facoltà di Teologia di Lugano nostro cantone sia nel pubblico sia nel privato. In quanto professionisti siamo in grado di offrire corsi e consulenze specifiche della professione (es. idraulica, riscaldamento, ventilazione, pulizie, giardinaggio, ecc.), e il nostro scopo é quello di offrire e di gestire attività di promozione sociale e in particolare quelle di formazione e di aggiornamento. Svolgi la professione di Custode a tempo pieno o parziale? Conosci qualcuno che svolge questa professione? Contattaci o facci contattare per chiederci informazioni su come aderire all’ATCI. V’invitiamo a visitare il nostro sito: www.atci. ch e a contattarci per iscrizioni, sponsorizzazioni, ed eventuali domande o suggerimenti. Interverranno Cultura, linguaggio e comunicazione in Rosmini, Prof. Dr. Markus Krienke, Direttore della Cattedra “Antonio Rosmini” – Facoltà di Teologia di Lugano; Nati con la rete. Pratiche e formati della cultura digitale, Prof. Dr. Massimiliano Padula, Sociologo della comunicazione – Pontificia Università Lateranense; Essere digitale? Dibattiti filosofici in corso , Prof. Dr. Giovanni Ventimiglia, Direttore dell’Istituto di Filosofia applicata della Facoltà di Teologia di Lugano; Etica delle nuove tecnologie, Prof. Dr. Adriano Fabris, Ordinario di Filosofia morale – Università di Pisa e visiting professor alla Facoltà di Teologia di Lugano. Commercio equo Swiss Fair Trade e la Giornata mondiale del commercio equo Il 14 maggio scorso si è celebrata la Giornata mondiale del commercio equo. Per l’occasione Swiss Fair Trade – l’associazione mantello delle organizzazioni di commercio equo attive in Svizzera – ha lanciato una campagna con il duplice scopo di informare il pubblico e di aumentare il consumo delle merci provenienti dal commercio equo in Svizzera. L a Svizzera è campione del mondo di commercio equo: nel 2010, i prodotti di questa categoria hanno generato una cifra d’affari di quasi 316 milioni di franchi grazie ai membri di Swiss Fair Trade. Un buon risultato, ma Swiss Fair Trade non intende fermarsi. Nel 2009, i cittadini svizzeri hanno speso una media di 35 franchi all’anno in prodotti equi, mentre i dati più attuali attestano il raggiungimento dei 40 franchi pro capite. Swiss Fair Trade vorrebbe raggiungere la quota di 100 franchi a persona. In questo modo la Svizzera potrebbe sfoggiare ancora più orgogliosamente il suo titolo di campione del mondo! Swiss Fair Trade invita a puntare ancora di più sul commercio equo e desidera attirare l’attenzione dei consumatori sulle innumerevoli possibilità d’acquisto dei prodotti Fair Trade. La banana – il più celebre dei prodotti pionieri del commercio equo – è stata scelta come emblema di questa campagna. Essa appare anche sui buoni d’acquisto offerti per l’occasione: 10 franchi di sconto per un acquisto a partire da 100 franchi. Questi buoni sono utilizzabili nei numerosi negozi specializzati e negli shop on line e sono anche scaricabili sul sito www. swissfairtrade.ch. Il sito di Swiss Fair Trade, recentemente rinnovato, fornisce delle indicazioni e delle cifre attuali e inedite. Vi si legge ad esempio che in Svizzera è stata raggiunta una cifra d’affari di 316 milioni di franchi grazie ai prodotti del commercio equo provenien- ti da 57 paesi del Sud. Inoltre si scopre che nel 2010 i consumatori hanno potuto scegliere tra ben 117 tipi di caffè prodotti in condizioni eque. Grazie alla sua attività, Swiss Fair Trade è l’interlocutore per eccellenza della popolazione e dei media per tutte le questioni relative al commercio equo in Svizzera. Swiss Fair Trade è l’associazione mantello delle organizzazioni di commercio equo attive in Svizzera. Essa si impegna per rinforzare ulteriormente il commercio equo in Svizzera; per promuoverne le strutture, per mantenere attenti gli attori sul livello delle esigenze del mercato, e per far conoscere ancora meglio i principi di questo tipo di commercio. I membri di Swiss Fair Trade sono: ACES, arbeitskreis tourismus & entwicklung, Association romande des Magasins du Monde, Associazione Botteghe del Mondo, Caritas Svizzera, claro fair trade SA, Dichiarazione di Berna, fair-fish, Fondazione Max Havelaar (Svizzera), Fondazione TerrEspoir, gebana, Helvetas, ideale, kalebasse Fair Trade GmbH, Label STEP, Oikocredit, Pane per tutti, Sacrificio Quaresimale, terrafair. Info: www.swissfairtrade.ch 16 19 maggio 2011 il Lavoro L’approfondimento C’è futuro per l’anziano? CARLO FRANSCINI* S econdo le recenti statistiche internazionali l’invecchiamento della popolazione costituisce uno dei processi epocali inarrestabili e rilevanti. La crisi dell’autorità, e dunque dell’autorevolezza, ha favorito una certa emarginazione sociale dell’anziano, mentre l’anziano continua ad essere una forza attiva nel tessuto sociale e politico. Gli anziani sono portatori di valori che stanno scomparendo, sono detentori di una saggezza di cui abbiamo molto bisogno. Parlare di vecchiaia solo in termini di costi sociali è fuorviante; occorre rilevare che gli anziani sono una risorsa che aiuta le famiglie a mantenersi e nell’educazione delle giovani generazioni. Il prolungamento della vita nel corso dei millenni si è allungata. Dai 20 anni del periodo neolitico, ai 30 dell’età romana, ai 40 nel medioevo, ai 50 del ‘900, ai 72 del 1970. La prospettiva di vita nei paesi europei oggi si colloca oltre gli ottantanni. La medicina, l’igiene, una corretta alimentazione e una minor mortalità infantile hanno contribuito in maniera determinante all’allungamento della vita. Questa situazione impone una domanda: al prolungamento della vita corrisponde un miglioramento della sua qualità? Alle prospettive sociali che aggregano gli anziani in associazioni ricreative, culturali e assistenziali corrisponde un’emergenza intima di ogni anziano: la paura della solitudine che è generata dalla fragilità dei legami affettivi non più stabili perchè ormai slegati da alcuna idealità valoriale umana e spirituale. Le associazioni come la nostra, fondata 31 anni fa, hanno il compito di ristabilire la bellezza dei legami ritrovati che esaudiscono il bisogno di tenerezza e evitano il ripiegamento autoreferenziale dell’io, che porterebbe ognuno alla deriva egoistica e ad una critica sterile del mondo e dei giovani. Nella lettera agli anziani il beato Giovanni Paolo II scriveva: «Onorare gli anziani comporta un triplice dovere: L’accoglienza, l’assistenza, la valorizzazione delle loro qualità». Questa è la strada maestra per la nostra associazione; infatti indica come aiutare e aiutarci per sentirci vivi e utili e per evitare l’isolamento. La nostra generazione, che ha favorito nel dopoguerra una esplosione di sviluppo e di benessere, ha contribuito anche a creare un principio falso quello dell’uomo «faber», cioè l’uomo vale per quello che produce. Oggi può aiutare il cambiamento culturale, introducendo un nuovo principio evidenziato dal cristianesimo: l’uomo vale come persona per quello che è. Nel libro del Levitico al capitolo 19,32 si legge: «Alzati davanti a chi ha i capelli bianchi, onora la persona del vecchio». Obbedendo a questa sollecitudine della Parola di Dio ognuno di noi onori l’altro con lo stesso rispetto, la stessa attenzione e cura che vorrebbe per sè. *presidente Tre Valli Il Governo risponde all’atto parlamentare di Claudio Franscella Per le FFS gli over 65 sono cittadini di serie B? I l 5 aprile il Governo ha dato risposta alle domande poste dal deputato e segretario cantonale di GenerazionePiù Claudio Franscella, tramite interrogazione, in merito alla ventilata decisione delle FFS di penalizzare gli spostamenti in treno degli over 65, facendoli viaggiare non in orari di punta. Il governo nella sua risposta ritiene che sia «innegabile che il massiccio afflusso dell’utenza nelle ore di punta, evento che si riscontra anche nel nostro Cantone, provoca costi molto alti alle imprese di trasporto pubblico. Di conseguenza misure che possano alleviare l’impatto economico di questo fenomeno vanno esaminate». Il Governo ritiene però che misure tariffali intese a scoraggiare gli spostamenti nelle ore di punta degli anziani penalizzerebbero in particolare i pensionati ticinesi e soprattutto coloro che svolgono attività in favore delle proprie famiglie e della collettività con opere di volontariato; inoltre sarebbero pure discriminati gli anziani ticinesi per quanto riguarda le escursioni di svago, che comportano tempi di percorso più lunghi (viaggi in Svizzera interna) che conseguentemente impongono d’iniziare il viaggio proprio nelle fasce orarie di punta. Il Governo condivide quindi la pre- occupazione di Franscella e afferma di voler seguire con attenzione gli sviluppi del Progetto in corso a livello nazionale e le nuove tendenze che si delineeranno con il futuro nuovo assetto del sistema tariffale svizzero e dichiara di voler intervenire nei modi opportuni qualora eventuali proposte non fossero condivise. Gli anziani ora si sentono un po’ più tranquilli e ringraziano l’Autorità ticinese per l’attenzione. 17 19 maggio 2011 il Lavoro GenerazionePiù Locarnese Da Locarno a Villa Carlotta, ovvero dal Verbano al Lario LUIGI MALINVERNO G iovedì 28 aprile GenerazionePiù di Locarno si è trasferita, con una cinquantina di partecipanti, a Tremezzo, sul Lago di Como, per visitare la magnifica Villa Carlotta. Partiti con la pioggia da Locarno, ben presto è ritornato il sereno ad accompagnare i gitanti lungo l’affascinante Strada Regina, una tra le più antiche strade d’Italia che costeggia il Lario. È stata una vera fortuna meteo che ha contribuito notevolmente a rendere la visita assai gradevole. Villa Carlotta, costruita verso la fine del 1600, fu donata alla metà del secolo XIX dalla principessa Marianna di Nassau alla figlia Carlotta in occasione delle sue nozze con Giorgio II, duca di SaxeMeiningen. Appassionato botanico, il duca si prodigò per lo sviluppo e l’arricchimento del vasto giardino e dello straordinario parco romantico su una superficie di 70.000 m2. Villa Carlotta è un luogo di rara bellezza, dove capolavori della natura e dell’ingegno umano convivono in perfetta armonia. Se all’interno della Villa si possono ammirare celebri capolavori di noti artisti come Canova, Thorvaldsen e Hayez, nell’immenso parco oltre 150 varietà di azalee e rododendri dagli svariati colori fanno da contorno a piante ultracentenarie provenienti dai vari continenti. Ebbene, tutta questa ricchezza d’arte e di natura ha soddisfatto pienamente i partecipanti, fortunati per essersi trovati sul posto nel periodo della fioritura e avvantaggiati anche dal sole splendente. Ottimo il pranzo presso il Ristoran- te Hotel Villa Linda: qualità e quantità sono stati da tutti molto apprezzati. Nel pomeriggio la meteo ha improvvisamente cambiato rotta accompagnandoci con la pioggia lungo la via del ritorno. Una bella giornata all’insegna dell’amicizia e a contatto con la meravigliosa natura lariana. Una gita indimenticabile che ha soddisfatto i partecipanti! GenerazionePiù Tre Valli Visita al Termovalorizzatore di Giubiasco L o scorso 12 aprile un gruppo interessato e attento ha potuto visitare l’impianto cantonale di termovalorizzazione dei rifiuti a Giubiasco. La visita ha permesso di vedere come all’interno dell’imponente edificio viene trattata e smaltita l’enorme quantità di rifiuti urbani non riciclabili. Attraverso un complesso sistema della combustione dei rifiuti si ottiene energia elettrica utilizzata nel termovalorizzatore e immessa anche in rete. È stata l’occasione per rendere i visitatori ancora più consapevoli dell’enorme importanza che sta alla base di un corretto smaltimento dei rifiuti; al termovalorizzatore devono pervenire i rifiuti che non trovano posto nella raccolta differenziata, separando e riciclando in maniera corretta a Giubiasco saranno conferiti solo rifiuti di qualità, per un funzionamento ottimale dell’ICTR. 18 19 maggio 2011 il Lavoro Ricordo di Giovanni Paolo II La testimonianza GABRIELLA BOLLIGER* È il 15 ottobre 1991 e mi trovo a Campo Grande (Mato Grosso), presso il lebbrosario di San Juliao, nella cui clinica sono ricoverati i tre bambini che ho portato da Imperatriz per un intervento molto difficile ai loro piedi «torti». Parlo al presente perché l’immagine di tutto quanto vissuto è tanto viva per cui riesco a descrivere meglio tutto. In Brasile in questi giorni è venuto il Papa: quel Papa speciale e straniero, ma tanto vicino a tutti. Anche noi al San Juliao siamo in attesa della sua visita ed oggi è il giorno fatidico. Egli giunge al cancello della portineria in auto, ma qui scende e percorre il viale, lungo un chilometro, a piedi fra il cordone di gente che fa ala a destra e a sinistra e, spostandosi qua e là abbraccia tutti e bacia i bambini. Arriva alla chiesetta dell’ospedale dove lo attendono i malati, i lebbrosi, i dottori e qui ci sono anch’io. Giovanni Paolo è lì, umile e sorridente, è lì a due passi da tutti perché la chiesa è piccola, non è una Cattedrale. Si inginocchia, prega, si alza, fa il giro e abbraccia uno ad uno i lebbrosi, li accarezza e poi si siede. Nel silenzio assoluto ascolta la poesia composta per lui dal lebbroso stesso; poi ascolta il racconto triste di un altro: «Santità, quando uno di noi torna a casa, trova la porta chiusa; per un lebbroso non c’è più posto nelle case e perciò si ritorna qui». Mentre ascolta, il Santo Padre si intristisce e sta zitto per qualche istante. Quando si rialza per parlare succede una cosa che nessuno si aspetta: il piccolo Clelio, il più piccolo dei miei tre protetti, si alza (era in prima fila), corre, anzi saltella sui gessi che gli arrivano fino alle ginocchia, corre fino al Papa e gli regala un’automobilina che teneva stretta nella sua manina, tra la meraviglia di tutti. Il Santo Padre sorride, accetta il regalo e prende in braccio il Clelio, stringendolo al cuore. Ora Clelio sta bene, è sposato, aspetta un figlio ed un giorno potrà parlargli di quel Papa Santo. Ma non è tutto. Finita la visita io mi sposto per lasciare passare tutti, ma don Vittorio, Il Vescovo di Campo Grande, che mi conosce bene, gli dice: «Santità, questa è la nostra volontaria svizzera» ed ecco che il «mio Papa Santo», così lo chiamo io, mi appoggia la mano sulla testa e dicendo «Ah Svizzera, Svizzera» mi benedice. Io ho il cuore in gola e mi batte forte forte. A distanza di tanti anni, la sua voce risuona ancora nelle mie orecchie ed ora rivolgendomi a lui gli dico «Grazie». *Vicepresidente GenerazionePiù Agenda Bellinzona Venerdì 20 maggio, ore 14, Cineforum, Sede ACLI, Viale Portone 9 a Bellinzona. Venerdì 27 maggio, Visita al Museo Vela - seguirà spuntino. Venerdì 3 giugno, ore 15, animazione Coro, Casa Sorriso a Tenero (strada per Contra, 300 m. dopo Grotto Scalinata). Locarno Venerdì 3 giugno (anzichè giovedì in quanto festa) alle ore 12 consueto pranzo di inizio mese, c/o ristorante Stella a Locarno. Iscrizioni: tel. 091 7513052. Giovedì 16 giugno, visita di mezza giornata al Museo della Radio al Monte Ceneri, con merenda nei din- torni. Iscrizioni da subito al nr. 091 7513052. Ritrovo e salite saranno comunicate separatamente ai partecipanti. Costo fr. 45 tutto compreso. Lugano Venerdì 27 maggio, Pellegrinaggio alla Chiesa dell’Immacolata, via Peri, Lugano. Ore 15 S. Messa in suffragio dei soci defunti, ore 16.15 al ristorante Manora, salita Chiattone, merenda (offerta dalla sezione del Luganese) con thè o cappuccino e brioche. Iscrizioni entro il 20 maggio, tel. 091 9102021. Mendrisio Martedì 24 maggio, ore 14.30, pellegrinaggio sezionale a Morbio Inferiore, chiesa Santa Maria dei Mi- racoli. Lunedì 27 giugno, richiamata la bella mostra tenutasi alla Züst lo scorso inverno, riguardante il Rinascimento nelle terre ticinesi, il comitato prevede una gita di una giornata ad Ascona, Brissago e Isole. Dettagli seguiranno. Tre Valli Martedì 31 maggio, Gita al Monte Brè a Lugano. Trasferimento con bus, visita della Chiesa di San Fedele, ore 10.30 S. Messa celebrata da don Andre Iskle. Pranzo all’albergo Lido Seegarten. Nel pomeriggio tempo libero per acquisti al centro commerciale di Grancia. Costo: fr. 50, non soci fr. 70. Iscrizioni: dal 23 al 27 maggio, tel. 091 8730120. Lavoro Opportunità 19 maggio 2011 il Lavoro In internet www.ocst.com RICERCHE di collaboratori XX impresario costruttore, assistente tecnico ST, architetto STS, ingegnere STS, esperienza comprovata minima di 3 anni quale dirigente di cantiere, estratto conto individuale AVS, periodo pratica professionale, curriculum vitae, dichiarazioni comprovanti esperienza professionale. Requisiti per iscrizione albo. Licenza di condurre cat. B. Candidatura in forma scritta, con colloquio di persona. Tromeco SA, Impresa Generale di Costruzioni, Via Brusighell 14, 6807 Taverne. Tel. 091 9660688/9 Fax 091 9669694, [email protected], www.tromeco.com. XX meccanico d'automobili, con esperienza, lavoro saltuario, solo brevi periodi per rimpiazzo personale, concessionaria a Maroggia Tel. 091 6497257. XX carrozziere lattoniere qualificato, con esperienza. Entrata in servizio da subito. Candidature e info: Carrozzeria EDO di Edo Noseda, via Industria, 6826 Riva San Vitale. Tel. 091 6465002. XX disegnatore genio civile, per allestimento di piani casseri e d'armatura e piani per importanti opere del genio civile. Esperienza e capacità di lavorare in modo autonomo. Candidature e info: Ing. Paolo Bernardoni, viale S. Franscini 40, 6904 Lugano. Tel. 091 9104730 [email protected]. XX sarta qualificata, 25-40 anni, per sartoria a Lugano. Tel. 091 9234701. XX medico generico, conoscenza I/D. CV e certificati a [email protected], Personnel International, V. Maderno 10, Lugano, tel. 091 9212152. XX lavorante con esperienza per parrucchiere Lugano Centro (esperti tecnica di colore, mesche e tricologia) età dai 20 ai 35 anni. Tel. 091 9227139. XX impiegata commerciale 20-35 anni, esperienza preferibile in ambito Sales, customer service o relazioni clientela svizzera; indispensabili ottime conoscenze lingue nazionali (I, F, D) e Schwytzerdütch. Sede di lavoro: Rivera. CV a: [email protected]; XX farmacista gerente per nuova farmacia in Chiasso. Mail: [email protected]. XX responsabile tecnico per allestimento preventivi, capitolati, liquidazioni. Impresa edile del Bellinzonese. Curriculum a OCST Bellinzona, sig. Mellace. Opportunità Professionale Estate 2011 un/a barista con esperienza; un/a cameriere; un/a receptionist maggio/giugno–agosto/settembre. Buona conoscenza F e I, Ingl. e/o D costituiranno requisito preferenziale. Disponibilità a straordinari. Retribuzione interessante, alloggio gratuito. Curriculum a: [email protected] o fax 0033 (0)4 95652529 att.ne sig.ra Piera Avezza o sig. Giorgio Caretta. Info: tel.0033 (0)4 95652528 – 0033 (0)4 95652524, Camping La Morsetta, Calvi–Corsica (F) Per le posizioni seguenti curriculum a: [email protected] Tel: 091 6956757. XX tecnico di pressofusione per grande azienda del Mendrisiotto. Si chiede formazione tecnicomeccanica e ottime conoscenze processi di pressofusione, doti organizzative e di coordinamento. XX baby sitter, per una famiglia di Lugano con 4 figli. Compiti: organizzare i momenti di svago dei bambini, accompagnarli a scuola e alle attività extrascolastiche, supporto alla Tata. Orari periodo scolastico: Lun-Ven dalle 17 alle 19.30, Mer dalle 11.30 alle 19.30, sabato mattina. Gli orari nel periodo estivo sono più ampi ed articolati. Foglio Ufficiale N. 36 del 6 maggio XX ingegnere SUP/STS, specialista impiantistica e/o campo elettrico ed elettronico; coll. tecnico, elettromeccanico. Municipio Lugano, ente Nuovo Centro Culturale. Scadenza: 23.5. Capitolati: Cancelleria comunale, p.zza Riforma 1, Lugano. 19 Pubblichiamo inserzioni solo per soci e abbonati, gratuite XX installatore elettricista o telematico o operatore in automazioni, Municipio Bellinzona, ufficio sicurezza, segnaletica controlli tecnici. Offerte a: Cancelleria comunale, P.zza Nosetto, 6500 Bellinzona. Scadenza: 7 giugno. Info: fino al 28.5: Servizio del personale; dal 30.5 al 4.6: Sandy Zanni (USSCT). XX infermiera/e per servizio prevenzione infezioni e medicina del personale. Ospedale regionale di Lugano, servizio EONOSO, via Tesserete 46, 6903 Lugano. Scadenza: 10 giugno. Info: tel. 091 8116949 sig.ra Silvia Rossi. Foglio Ufficiale N. 37 del 10 maggio XX un/a ausiliario di cucina EOC per Clinica di riabilitazione Novaggio. Scadenza: 24 maggio. Info: tel. 091 8112608 sig. Vittoni Italo. XX custode/responsabile manutenzione, Direzione amministrativa Centro Sociale Onsernonese, 6662 Russo. CH o domicilio, attestato federale come elettricista o professione manuale equivalente. Scadenza: 15 giugno. XX un/a consulente (40%) Associazione Svizzera Inquilini, Segretariato generale, sig.ra Manuela Puggioni, v. Stazione 2, 6900 Massagno. Scadenza: 3 giugno. Info: tel. 091 6834067. Foglio Ufficiale N. 38 del 13 maggio XX collaboratore/trice scientifico/a (con titolo accademico) Ufficio sanità Bellinzona. Scadenza: 27.5 info: tel. 091 8143045 sig. Stefano Radezuweit. XX tecnico/a agricolo Azienda agraria cantonale, Mezzana. Scadenza: 10 giugno. Info: tel. 091 8166201 sig. Daniele Maffei. XX apprendista agricoltore Demanio agricolo di Gudo. Scadenza: 3.6. Info: Daniele Maffei, tel. 091 8166201 o Pascal Rimediotti, tel. 091 8581242. XX 2 assistenti di cura al 100% e 1 assistente di cura al 50%. Municipio Balerna per Centro Anziani. Scadenza: 31.5. Info: tel. 091 6953434. XX impiegato/a amministrativo (50%) CH, Municipio Iragna. Scadenza: 27.5. Info: tel. 091 8730190. XX controller Ospedale Regionale Lugano, v. Tesserete 46, 6903 Lugano. Scadenza: 3.6. Info: tel. 091 8116211 Pierluigi Lurà. XX responsabile laboratori del Bellinzonese; responsabile struttura (80%) laboratorio Tre Valli e Biasca. Fondazione Diamante, v. Ronchetto 7, 6904 Lugano. Scadenza: 5 giugno. XX cuoco/a responsabile laboratorio protetto di gastronomia nel luganese. Direzione OTAF, v. Collina d'Oro 3, 6924 Sorengo. Scadenza: 27.5. Info: tel. 091 9853349 Chantal Ferrari. 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XX commessa esperta, I,D e russo, operaia o imprese pulizie,zona Locarnese. Tel. 079 9592496. XX signora esperta, assistente anziani, badante, domestica, ev. altri lavori. Tel. 076 7093364. 20 Sindacato Interprofessionale - Pagine a cura di Sandra Leis 19 maggio 2011 il Lavoro Attualità Nuove generazioni e precariato ADRIANO ENSINI I n questo numero vogliamo toccare un fenomeno emerso lentamente negli ultimi dieci anni con caratteristiche nuove rispetto a quelle della vecchia classe operaia industriale. Un argomento chiamato precariato che interessa soprattutto le nuove generazioni di lavoratori di tutti i settori, ma in prevalenza quello terziario avanzato. Con il termine precariato s’intende l’insieme dei soggetti che vivono una condizione lavorativa che rileva, contemporaneamente, due fattori di insicurezza: 1. mancanza di continuità del rapporto di lavoro e certezza sul futuro 2. mancanza di un reddito adeguato su cui contare per pianificare la propria vita presente e futura. Il termine fa riferimento al cosiddetto lavoro nero e al fenomeno degenerativo dei contratti flessibili (part-time, contratti a termine, lavoro interinale, lavoro parasubordinato). Occorre rilevare che sebbene flessibilità e precariato siano due fenomeni solo indirettamente correlati, ma non sovrapponibili e assimilabili, si Inserzioni caratterizzano entrambi per l’espansione delle forme contrattuali atipiche. Ciò significa che a gran parte dei lavoratori del terziario avanzato, come a tutti i «precari», non vengono riconosciuti i diritti sociali o le tutele del welfare per una vita dignitosa. Per loro sono saltati i confini tra lavoro autonomo individuale, lavoro subordinato atipico e lavoro informale o in nero. Capitalismo cognitivo Nella transizione dal capitalismo industrialefordista a quello bio-cognitivo (coinvolgimento della vita nella sua interezza) il lavoro cognitivo e relazionale si è diffuso sino a definire le modalità principali della prestazione lavorativa. Viene meno la separazione tra l’uomo e la macchina che regola, organizza e disciplina il lavoro manuale. Nel momento stesso in cui il cervello e il bios (la vita) diventano parte integrante del lavoro, perde senso anche la distinzione tra tempo di vita e tempo di lavoro. Ecco allora che l’individualismo contrattuale, che sta alla base della precarietà giuridica del lavoro, tracima nella soggettività degli stessi individui, condiziona i loro comportamenti e si trasforma in precarietà esistenziale. La condizione precaria La condizione precaria non è oggi ancora in grado di esprimere una classe «precaria», non esiste un processo omogeneo di presa di coscienza. Diversamente dalla condizione lavorativa manuale, per la quale era la condizione oggettiva di lavoro, in quanto «esterna» alla persona, a determinare il livello di coscienza di sé nel bio-capitalismo cognitivo, la presa di coscienza o è autocoscienza o non è. Per dimostrare la tragicità di questo fenomeno, diamo la parola ad Ascanio Celestini (attore teatrale, regista cinematografico, scrittore e drammaturgo italiano): «Non è solo un problema di stage non pagati, di assunzioni a tempo determinato, di lavoro nero e licenziamenti facili. Mille e cinquecento euro al mese basterebbero se una famiglia ne pagasse duecento d’affitto. Basterebbero se una donna e un uomo avessero la certezza di lavorare fino al giorno della pensione. Basterebbero se il figlio di un operaio studiasse in una classe con meno di venti bambini, ricevesse una vera formazione che comprendesse le lingue straniere e la musica, la storia contemporanea e il teatro... Basterebbero se quella famiglia avesse attorno una comunità che la sostiene, un servizio sanitario che la cura quando sta male». 21 19 maggio 2011 il Lavoro Nuova Legge sulla disoccupazione Disoccupati e working poor ADRIANO ENSINI S mantellamento dello stato sociale significa precarietà per una fascia sempre più larga di lavoratori giovani, qualificati e della fascia di lavoratori oltre i 55 anni. Questo uno degli effetti della nuova Legge sulla disoccupazione Ladi. Anche il numero dei cosiddetti working poor (lavoratori con un reddito mensile al di sotto del margine di sussistenza) rimane preoccupante. Due fenomeni che minano l’uscita dalla crisi. Ciò che i sindacati avevano previsto da un’eventuale accettazione della revisione Ladi, si è avverato con l’entrata in vigore della incoerente legge, che penalizza chi è appena entrato nel mondo del lavoro ed anche coloro che nonostante siano salariati, non hanno soldi sufficienti per arrivare alla fine del mese. Una settimana dopo l’entrata in vigore delle norme, l’8 aprile, i media avvisano con l’intento nascosto di rassicurare da un lato la popolazione, e dall’altro l’economia e le finanze, che il numero di disoccupati in Svizzera è fortemente calato scendendo da quota 3,6 per cento a quota 3,4 per cento. Il miracolo si è avverato anche con l’aiuto della revisione Ladi. Nello stesso periodo dell’anno precedente, il tasso di disoccupazione era al 4,2 per cento. Il direttore della Seco (Segreteria di Stato dell’economia) Serge Gaillard ha precisato che oltre al fattore congiunturale stagionale, tale ribasso è da ricongiungersi all’applicazione delle nuove norme Ladi. La riduzione delle prestazioni previste soprattutto per i giovani senza lavoro neodiplomati (i giorni di indennità di disoccupazione sono passati da 260 a 90 e da 520 a 400 per gli ultra cinquantenni), sono a monte di questa dinamica. In aprile il numero complessivo dei lavoratori colpiti dalla revisione ammonta a 16.000 persone. A noi sembra un numero non indifferente, soprattutto se una parte consistente dovrà rivolgersi agli uffici di assistenza sociale. La Ladi non aiuta ad uscire dalla crisi Nonostante le rassicuranti notizie che provengono dall’economia svizzera, il danno dopo una crisi finanziaria, come quella ancora non superata, si vedrà nel tempo. Una ricerca condotta sulle persone che hanno perso il diritto all’indennità di disoccupazione, dichiara che il 64 per cento di loro trova un impiego dopo 4 o 5 anni. L’effetto della disoccupazione prolungata è in primo luogo una perdita di salario del 25 per cento sulla nuova media salariale. Spesso devono accontentarsi di contratti a tempo determinati (12 per cento) o su chiamata (14 per cento). Altri effetti delle crisi finanziarie sull’occupazione sono la perdita di sapere, con il rischio di perdere anche le qualifiche accumulate dopo anni di lavoro e di conseguenza di dover ac- Al volo Notizie Le notizie d’attualità hanno un tempo di vita che corrisponde all’attenzione e all’impatto del contenuto sull’emotività delle persone. Oggi queste caratteristiche hanno il DNA di una fotografia istantanea che si può sostituire il giorno dopo con il suo contrario. Le pagine Syna in italiano sono pubblicate su «Il lavoro» a cadenza mensile, quindi non sono soggette a produrre l’attualità spicciola, bensì informazioni che devono essere durature, con tutti i pregi e i difetti del caso. Da tre mesi questo spazio è occupato da alcune riflessioni sulle politiche sindacali e su quelle migratorie, con l’intento di cogliere e dibattere più da vicino sulle dinamiche nascoste dei cambiamenti avvenuti nel mondo del lavoro e della vita di tutti noi. L’idea di questo spazio è quella di invogliare i lettori a partecipare con le loro domande e commenti a un dialogo aperto. [email protected] cettare un posto inadeguato. In generale questi effetti hanno un impatto sulle condizioni di vita di gruppi allargati di cittadini. Anche in Svizzera questo problema si pone e ci sarebbe ancora molto da fare per risolverlo. Working poor Il working poor è un lavoratore che ha uno stipendio più basso della media dei salari minimi. È uno che svolge mansioni sotto la sua qualifica e che si può chiamare precario per le modalità d’impiego. Working poor significa essere costretto a vivere sotto lo standard di sussistenza, anche del livello dei consumi minimi (alimentazione, casa, salute, istruzione...). Una vita condotta nella precarietà, con il timore costante che ogni spesa extra possa far saltare i rapporti familiari, le amicizie e i progetti per il futuro. Il fenomeno è molto diffuso anche nella ricca Svizzera, nonostante le relative basse quote ufficiali di disoccupazione. Alla fine del 2008, secondo un sondaggio realizzato dall’Ufficio federale di statistica, il tasso di working poor della popolazione in età lavorativa (da 20 a 59 anni) era del 3,8 per cento, pari a circa 118.000 persone, e questo in uno dei paesi più ricchi del mondo! 22 19 maggio 2011 il Lavoro Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Rogério Sampaio Viver em Zurique O curso de integração destinado às mulheres, com assistência infantil E stimada interessada, Mora em Zurique e deseja participar activamente na nossa cidade? Está interessada em assuntos de ordem cultural, social e legal e pretende conhecer outras mulheres, estabelecer novas relações e cultivar amizades? Então veio ter ao sítio certo. Temas dos cursos: – história, geografia e política da Suíça – sistema escolar, formação profissional e contínua – procura de emprego, mercado de trabalho, homologação de diplomas – saúde, prevenção, ginecologia, urgências – seguros sociais e finanças Haverá também excursões interessantes. Serão abordados tópicos relacionados com a sociedade, tais como questões em torno da vida do dia-a-dia. Poderá contribuir com a sua própria experiência e a sua origem cultural. Aproveite esta oportunidade e conheça melhor a vida na nossa cidade! Início dos cursos: Maio e Novembro Duração dos cursos: 6 meses, 20 módulos Horário: quarta-feira, das 9 às 11 horas Custos: CHF 250.– * Infantário: CHF 90.– para uma criança, CHF 120.– para duas ou mais crianças * As mulheres que morem na cidade de Zurique, e cuja situação financeira não lhes permita pagar todos os custos, podem pedir uma redução ou (em caso de frequência de um curso de alemão) isenção de custos. Por favor, se necessário, contacte o secretariado de Promoção à Integração. Viver em Zurique Bem-vindo à cidade de Zurique O Balcão de Boas-vindas da Promoção à Integração oferece informações e aconselhamentos breves à toda a população da cidade de Zurique. Gratuitamente e sem marcação prévia. Ele está especializado em responder questões de novos residentes oriundos do estrangeiro e em temas relacionados com a migração e integração. – Nós conhecemos a oferta de cursos de alemão existentes na cidade de Zurique e podemos apoiá-lo na procura do curso mais adequado para si. – Nós conhecemos as questões de pessoas recém residentes em Zurique e podemos apoiá-las a instalar-se e a orientar-se na nossa cidade. – Nós conhecemos os serviços e ofertas da cidade de Zurique e podemos fornecer-lhe informações a este respeito. – Nós conhecemos os locais e associações que lhe podem facilitar o trabalhar e o viver em Zurique, a si e à sua família. – Nós conhecemos os dados e factos referentes a questões sobre migração e integração e fornecemos-lhe informações a este respeito. Como serviço complementar ao Balcão de Boas-vindas, a Promoção à Integração oferece também a possibilidade de aconselhamento individual. A marcação da consulta individual gratuita pode ser feita via telefone (044 412 37 37) ou no Balcão de Boas-vindas. Em caso de necessidade, providenciamos uma tradução. No âmbito de apoiar a integração de estrangeiros, o Governo do cantão de Zurique criou o Departamento de Integração, que conjuntamente com diversas organizações incluindo O Sindicato Syna, apoia a integração. Para mais informações dirijam-se aos contactos acima indicados ou no nosso secretariado. Naturalização Revisão da Lei da nacionalidade O ito anos de residência, possuir uma autorização de residência C, estar bem integrado são os requisitos para obter a nacionalização, segundo um projecto da Lei de nacionalizações. Os estrangeiros não terão que esperar doze anos como até agora para solicitar o passaporte suíço. Há dois tipos de naturalizações; Naturalização originária Só os estrangeiros bem integrados e em posse de autorização de residência tipo C em Suiça poderão obter o passaporte suíço. O Conselho federal enviou em Março ao Parlamento o seu projecto de revisão integral da Lei de nacionalizações. O objectivo é naturalizar somente as pessoas que estejam devidamente integradas. Além de possuir Autorização de residência C, os requerentes devem unir cer- tas condições, tais como: o respeito pelos valores da constituição Federal, a capacidade de comunicar-se em língua nacional, a vontade de participar na vida económica ou de adquirir uma formação, cumprir com o ordenamento jurídico e não comprometer à segurança interna ou externa da Suíça. A autorização federal de nacionalização é a condição indispensável para a naturalização do requerente num município e no cantão. O processo de solicitação inicia-se no município de residência, na qual é exigido um conhecimento geral do município, cantão e país e o domínio da língua falada no cantão de residência e o pagamento das taxas do processo, que varia de cantão para cantão. Naturalização adquirida Podem também beneficiar os conjugues estrangeiros depois de cinco anos de resi- dência em Suíça e três anos de matrimónio e os filhos de estrangeiros de cidadãos suíços. A condição geral para a naturalização adquirida é: Estar devidamente integrado, quer dizer estar familiarizado com o modo de vida, os usos e costumes suíços. A aquisição da cidadania Suíça exige o cumprimento de determinados direitos e deveres, por exemplo; a prestação do serviço militar para os jovens do sexo masculino. Giornale Aperto 19 maggio 2011 il Lavoro 23 Le Domande dei Lettori Abito in Svizzera, che fare con il Modello RED/ITA? Gentile signor Crugnola, mia madre ha ricevuto dall’INPS di Bergamo una busta contenente diverse lettere, tra cui una con scritto «RED – RICHIESTA DICHIARAZIONE REDDITI», nella quale viene indicato di rivolgersi ad un centro di assistenza fiscale in Italia. Dato che mia madre abita ormai da trent’anni in Svizzera, cosa dobbiamo fare? Antonia R. Rancate Cara Antonia, effettivamente tua madre, in quanto residente all’estero, non avrebbe dovuto ricevere la let- tera che mi hai indicato. Dato che non è l’unica ad essere stata interessata a questa particolarità, abbiamo posto il problema direttamente all’INPS che ci ha risposto: «ci sono circa 158.000 posizioni che hanno ERRONEAMENTE ricevuto il modello RED/ ITA. Tali posizioni NON DEVONO effettuare la dichiarazione reddituale». Ti consiglio comunque di venire nei nostri uffici con la documentazione ricevuta, siamo infatti in grado di attivare una procedura tramite il sito internet dell’INPS per verificare se per tua madre occorre comunque fare la di- chiarazione reddituale cartacea RED/ITA che, se del caso, provvederemo immediatamente a compilare e trasmettere all’INPS. Cordiali saluti. Roberto Crugnola Patronato Inas Cisl Frontalierato Svizzera VITA NOSTRA Fedeltà all’OCST • Nel corso del mese di maggio il collega Felice Campana festeggia ben trentacinque anni di attività all’OCST. In forza al segretariato regionale del Luganese, sede di Lamone, si occupa con competenza dell’assistenza ai soci e della compilazione delle dichiarazioni fiscali, campo in cui ha maturato una notevole esperienza. Impegnato politicamente è anche sindaco di Novaggio. Ci complimentiamo per questo importante traguardo lavorativo e gli auguriamo di continuare il prezioso servizio a favore dell’OCST e dei suoi associati. dine delle Tre Stelle, per essersi distinto a servizio del paese Baltico, promuovendo e incentivando scambi culturali tra la Svizzera e la Lettonia, tra Lugano e Riga. Felicitazioni • a Daniele Manzoni di Carlazzo, socio settore Alberghiero, e alla moglie Sonia, per la nascita di Elisa alla quale facciamo tanti auguri di un futuro felice accompagnata dalle coccole dei nonni di Blessagno e di Porlezza. • a Roberto Borzi, socio settore Edilizia, e Samanta Cosentino, per la nascita di Aleksis, al quale auguriamo ogni bene accanto alla sorellina e al fratellino. Auguri • a Federica Baldino e Paolo Merlo, soci segretariato del Luganese, che sabato 7 maggio, nella chiesa di S. Bartolomeo a Loggio Valsolda, attorniati da parenti e amici, si sono uniti in matrimonio. • a Roberta Candiani e ad Alberto Trevisan, collega del segretariato del Luganese, in forza a Lamone, che sabato 21 maggio, nella chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo di Magnago, attorniati da amici e parenti, si uniranno in matrimonio. • a Giada Alda Pellegrini e ad Enzo Mancini, socio settore Edilizia, che in questo mese di maggio si uniscono in matrimonio. • a Giovanni Lubrini, già segretario regionale della sede OCST di Chiasso, che il 27 maggio, festeggia brillantemente il novantunesimo compleanno. • a Mons. Luigi Mazzetti, fedele abbonato, che oggi 19 maggio, festeggia il bel traguardo dei sessant’anni di ordinazione sacerdotale. Complimenti • ad Antonio Gili, socio segretariato del Luganese, che ha ricevuto dal presidente della repubblica di Lettonia, Valdis Zatlers la medaglia e il titolo di «Cavaliere dell’or- Condoglianze • al figlio Paolo, socio settore Impiegati d’ufficio, ai familiari tutti, per la scomparsa del loro caro congiunto Piero Ferregutti, socio GenerazionePiù, segretariato del Luganese. • ai genitori Silvana e Raimondo, al fratello Martino, agli zii Arturo e Nives Trezzini, soci segretariato del Locarnese, ai parenti tutti, per la tragica e prematura scomparsa del loro caro Corrado Mondada. • ai figli e familiari tutti, per la scomparsa della loro cara congiunta Pina Medici, vedova di Gualtiero Medici, già vicepresidente OCST. • al nipote Andrea, socio sezione Docenti segretariato Mendrisio, e familiari tutti, per la scomparsa della cara zia Carlotta Jahn. • a Laura Biffi di Chiasso, socia segret. Mendrisio, e familiari tutti, per la scomparsa della cara mamma Wilma. • al fratello Marcello Bolzon, socio segretariato del Luganese, già ex dipendente OCST, alla cognata Livia, ai familiari tutti, per la scomparsa del loro caro Josè Daniel. • a Cristina Arnaboldi, socia segretariato Mendrisio, Fox Town, e familiari tutti, per la scomparsa del caro papà Editore Organizzazione cristiano-sociale ticinese Redazione e amministrazione Responsabile: Benedetta Rigotti In redazione: Maurizia Conti tel. 0919211551 ; fax 0919242471 via Balestra 19, 6900 Lugano [email protected] Stampa Centro Stampa Ticino SA Via Industria, 6933 Muzzano Pubblicità Publilavoro Sagl Via Balestra 19, 6900 Lugano, tel 0919211551 [email protected] Tiratura confermata REMP 40'672 copie Vittorio. • a Carmen Schaich, socia GenerazionePiù, segretariato Mendrisio, e familiari tutti, per la scomparsa della cara sorella Luigina Oliboni. • al figlio Ugo, socio GenerazionePiù, segretariato Mendrisio, e familiari tutti, per la scomparsa della cara mamma Lucia Beata Poretti. • alla moglie Donatella, alla mamma, alla sorella, alla suocera, ai cognati e nipoti, per l’improvvisa e prematura perdita del loro caro congiunto Claudio Raveglia, già apprezzato dipendente dell’Albergo Ceresio. • al marito Guido, socio GenerazionePiù Lugano, ai figli e parenti tutti, per la scomparsa della loro cara congiunta Carla Gozzer. • a Lorella Barizzi, socia settore Ospedali, e familiari tutti, per la scomparsa della cara suocera Flora. • al figlio Moreno, socio settore Edilizia, alla figlia Patrizia, al genero, ai nipoti e parenti tutti, per la prematura scomparsa della loro cara congiunta Franca Invernizzi vedova Violetti. • a Battista Allevato, socio sezione Edilizia, segretariato Locarno, per la morte avvenuta in Italia a S. Giovanni in Fiore, della cara sorella Teresa. • a Martino Fiori, socio sezione Forestali, segretariato Locarno, per la morte del caro fratello Sergio. • ai figli Gian Maria Kurmann, socio segretariato Sopraceneri, e Martina, ed alla moglie Adriana, per la perdita del loro caro papà e marito Carlo. • a Domenico Raschetti, socio sezione Autorimesse, segretariato Locarno, per la morte del caro papà Mario. In memoria • a cinque anni dalla scomparsa (20 maggio 2006) ricordiamo con affetto Claudio Martinaglia, collega alla Cassa disoccupazione. Via Balestra 19, 6900 Lugano Consiglio esecutivo - Presidente: Bruno Ongaro - Presidente onorario: Romano Rossi - Vicepresidente: Flavio Ugazzi - Membri: Carla Albertoli, Luigi Mattia Bernasconi, Fausto Leidi, Gianfranco Poli, Roberto Poretti, Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani Segretario cantonale e copresidente Meinrado Robbiani Segretario amministrativo Fausto Leidi Vicesegretari cantonali Nando Ceruso, Renato Ricciardi Segretari regionali Lugano Dario Tettamanti Mendrisio Alessandro Mecatti Sopraceneri Paolo Locatelli Tre Valli Giancarlo Nicoli OFFERTE VALIDE DAL 18.5 AL 24.5.2011 (FINO AD ESAURIMENTO SCORTE) 2.45 9.90 Invece di 17.– invece di 3.80 FILETTO DI SALMONE LOCH DUART Allevamento, Scozia 100g CARNE DI MANZO MACINATA Fresca, Svizzera kg Certificato Friend of the Sea. Pesce dell’itticoltura sostenibile. 2.20 invece di 2.75 GRUYÈRE KALTBACH Svizzera 100g 4.90 PEPERONI Giallo, rosso, verde, Italia kg 5.50 Stagionatura min. 12 mesi nelle grotte, al latte vaccino crudo. invece di 6.95 BUITONI TORTELLINI Vari tipi, p.es. Ricotta Spinaci 500g 4.50 invece di 6.30 HIRZ YOGURT 6 pz. a scelta 6 × 180g 3.40 invece di 4.30 ŒURS LES CŒURS FEUILLETÉS 350g 4.65 19.95 invece di 41.50 SURF Polvere Tropical o Sunshine 80 lavaggi invece di 6.20 SABO Olio di girasole 1l 6.95 invece di 8.95 MAGNUM Vari tipi, p.es. Magnum Gold 4 pz. 8.95 9.95 invece di 19.90 13.95 invece di 19.95 SAN ROCCO AGLIANICO DEL VULTURE MO 2004 Terre degli Svevi, Basilicata 75cl CARDINAL LAGER 10 × 33cl SUN TUTTO IN 1 Turbo Gel al limone 2 × 480ml SIAMO PRESENTI A: Ascona-Delta, Balerna, Locarno, Lugano, S. Antonino, Vezia, Viganello 11/681420Con riserva di errori di testo e di stampa. Con riserva di modifiche dei prezzi e delle annate. 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