06 maggio 2010

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06 maggio 2010
lavoro
Giornale dell'Organizzazione cristiano-sociale ticinese
6 maggio 2010 - Anno LXXXV - N.8 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano
pagina 10
 Prossimo numero: 20 maggio 2010
Lavoro
interinale
Prioritaria la tutela
dei lavoratori
pagina 11
Casse malati
L'OCST reagisce
in difesa
degli assicurati
pagina 13
CCL Pittura
In Ticino
un piatto misero
pagine 16-18
AAPI
L'associazione si
prepara al Giubileo
del 24 settembre
pagina 2-8
pagine
11
Congresso OCST
Ripartiamo dal lavoro,
costruiamo il bene comune
Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano
Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com
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OCST  Congresso 2010
I delegati dell’OCST si riuniscono
6 maggio 2010 il Lavoro
Fotoservizio a cura di Flavio Poggi
Ripartiamo dal lavoro,
costruiamo il bene comune
preoccupazione sono i giovani,
che faticano a farsi strada nel
mondo del lavoro. L’origine della loro difficoltà è la stessa che
abato Primo Maggio, in
colpisce tutti gli altri lavoratooccasione della festa
ri. Citando José Saramago ha
dei lavoratori, l’OCST
detto: «L’uomo oggi vive con la
ha celebrato il suo Congresso,
consapevolezza, la paura, l’inun momento di riflessione sul
sicurezza, il dolore della perdita
cammino compiuto per raccodella sua centralità: sa di essere
gliere le idee, le forze e ripartire
diventato qualcosa che si può
con slancio verso il futuro.
scartare, eliminare, è un vuoto a
È stata anche l’occasione per
perdere».
salutare con un lungo applauso,
Al Congresso 2010 hanno parla nomina del nuovo presidente,
tecipato numerosi delegati rapBruno Ongaro, già vice-presiIl nuovo presidente
presentanti dei lavoratori, i cui indente dell’OCST e, per trent’anBruno Ongaro
terventi riportiamo in sintesi nelle
ni, presidente del Sindacato
pagine 4, 5 e 6, e molte autorità
cristiano-sociale dei Funzionari
di polizia. «Vi ringrazio per la fiducia che avete che hanno voluto dimostrare il loro sostegno
dato ad una persona proveniente dalla base. al grande lavoro compiuto dal sindacato oggi
Ho aderito al nostro sindacato all’età di 16 e nei suoi oltre novant’anni di storia.
Il vescovo Pier Giacomo Grampa ha ricoranni, quando ero apprendista meccanico, e da
allora mi si è cucito sulla pelle», ha detto On- dato che chi agisce da saggio è fedele alle
garo. Nel suo intervento si è concentrato sul cose antiche: l’adesione al disegno di Dio Patema della sicurezza del lavoro «Ci impegne- dre, a Gesù Cristo e al suo Vangelo e allo Spiremo affinchè il lavoro riprenda la sua primor- rito Santo che rende attenti al disegno di Dio e
diale importanza con una continuità che generi quindi all’uomo. Il saggio, ha detto il Vescovo,
una ridistribuzione della ricchezza e migliori la fa riferimento anche alle cose nuove: la conoscenza dei problemi e la professionalità dei
convivenza».
Romano Rossi ha lasciato la carica dopo sindacalisti, le nuove acquisizioni delle scienze
quattordici anni, ma non ha lasciato il suo sociali, sindacali ed economiche. «Tutto quello
impegno all’OCST: è stato nominato, con un che fate, fatelo in uno spirito di carità, niente
accordo unanime, suggellato da un lungo e nessuno deve rimanere escluso dalla vostra
applauso, presidente onorario ed in questa attenzione», ha detto.
Il Presidente del Consiglio di Stato Luigi Pefunzione continuerà ad occuparsi, tra le altre
drazzini ha voluto portare il saluto del Govercose, della formazione interna.
Anche nella sua funzione di presidente no ai lavoratori riuniti in Congresso. «In questo
dell’OCST, come in passato, quando insegna- momento di difficoltà, ha detto, bisogna ridare
va alla scuola elementare, la sua principale fiducia alle persone, per cancellare le situazioni
Benedetta Rigotti
S
di ansia e di stress
che oggi minano
la qualità della vita
dei lavoratori. Per
affrontare meglio
questa sfida inevitabile dobbiamo
ribadire con fermezza e chiarezza
i nostri valori etici
di riferimento e la
bontà dello spirito
di solidarietà che
ha sempre determinato la vita del
nostro Paese».
Il presidente onorario
Romano Rossi
Una crisi di senso. Ridiamo centralità al lavoro.
Nel suo intervento il Segretario cantonale
dell’OCST, Meinrado Robbiani, ha affermato
con forza che la crisi odierna ha radici profonde e non può essere liquidata come una di
quelle oscillazioni cui ci ha abituato da sempre
il sistema economico. «È una crisi di senso e
di fine dell’attività finanziaria ed economica»,
ha detto. La situazione attuale è infatti stata innescata da due elementi. Innanzitutto la logica
speculativa imposta dalla finanza a tutta l’economia, che ha tolto a molte grandi aziende la
capacità di progettare ed investire su un futuro di lungo termine, per privilegiare i guadagni
immediati. L’altro ingrediente è l’eccesso di
indebitamento delle famiglie, per finanziare un
consumo superiore ai redditi.
Questa crisi non passerà da sola, ha insistito
Robbiani, non si può semplicemente aspettare che
tutto torni come prima, e non vale la pena nemmeno di desiderarlo. Bisogna cambiare le cose.
OCST  Congresso 2010
6 maggio 2010 il Lavoro
Meinrado Robbiani,
segretario cantonale dell’OCST
«Il sindacato è co-artefice dell’indispensabile
rinnovamento del sistema con il suo impegno nel
negoziato e nell’opposizione, nell’aggregazione
e nella mobilitazione, nella solidarietà».
È certo necessario un intervento dall’alto che
riscriva le regole del sistema finanziario ed
economico; ma è fondamentale una reazione
di rigenerazione etica e sociale che può solo
provenire dal basso. In questo senso «il sindacato è attore e protagonista diretto, coartefice
del necessario rinnovamento».
Bisogna lavorare perchè sia nuovamente
chiaro a tutti che «la fonte autentica del successo dell’impresa, della ricchezza economica
e del benessere della collettività è il lavoro».
In questo quadro il ruolo dell’OCST dev’essere di negoziato, in una posizione «non pregiudizialmente antagonista, né ideologicamente
subalterna», di aggregazione e di mobilitazione, di opposizione alla corruzione dell’economia e della finanza e di intensificazione della
solidarietà.
Renato Ricciardi, vice-segretario cantonale dell’OCST, nella sua relazione ha espresso
le preoccupazioni dell’OCST, che sono quelle dei lavoratori, per il calo dell’occupazione.
«Noi vogliamo oggi, ha detto, prima di tutto riaffermare che non c’è sviluppo senza crescita,
anche in termini qualitativi, dell’occupazione».
Ricciardi ha in particolare identificato due
aree di intervento a sostegno dell’occupazione
locale: una più decisa promozione industriale e
un rafforzamento della formazione e dell’orientamento professionale.
«La leva vera per promuovere il bene della
persona e il bene comune, ha detto Ricciar-
Renato Ricciardi,
vice-segretario cantonale dell’OCST
«Noi vogliamo prima di tutto riaffermare che non
c’è sviluppo senza crescita - anche in termini
qualitativi - dell’occupazione e del lavoro».
Nando Ceruso,
vice-segretario cantonale dell’OCST
«Oggi si presentano nuove problematiche che
vanno affrontate con la stessa carica di ideali
cristiano-sociali nel difendere la dignità dei lavoratori e delle lavoratrici».
di, è il lavoro» anche perchè, ha aggiunto,
la disoccupazione «è una tremenda menomazione».
Nando Ceruso, vice-segretario cantonale
dell’OCST, si è invece soffermato sul problema del precariato sempre più diffuso nel mondo del lavoro. «Questo fenomento negativo
è imputabile in particolare alla mancanza di
valori riscontrabile negli ambienti decisionali
che relegano le persone al semplice ruolo di
soggetto produttivo». Si sottopone il personale a stress per il troppo lavoro; si scade nel
bossing, nel mobbing e persino nelle molestie;
si deregolamentano i piani e si frammentano i
tempi di lavoro; si impongono contratti precari
a ore e su chiamata. In tutto questo, accusa
Ceruso, «i lavoratori subiscono e non denunciano ai sindacati per paura di rappresaglia».
In questo momento di crisi finanziaria, che ha
colpito tutti, in quanto possessori di capitali di
vecchiaia, Fausto Leidi, Segretario Amministrativo dell’OCST, ha centrato il suo intervento proprio sulla previdenza professionale.
«Attraverso i fondi previdenziali, ha detto,
vengono amministrati circa 650 miliardi di
franchi. Possiamo forse disinteressarci delle norme che regolano il loro impiego? Delle
modalità con le quali vengono investiti? Della
destinazione dei capitali? Del rendimento degli stessi? Dei rischi che si intendono o non
si intendono affrontare?» La Legge sulla pre-
Responsabile OCST per i frontalieri
Giancarlo Bosisio
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G
li ultimi mesi sono stati molto impegnativi per i nostri uffici. È stato
molto complicato affrontare le problematiche relative al monitoraggio fiscale e
alla compilazione del quadro RW.
Ci siamo impegnati in una strenua azione di
informazione, anche contro la disinformazione
diffusa da altre organizzazioni sindacali. Con
l’aiuto dei colleghi della Cisl, ed in particolare
dei CAF, abbiamo potuto offrire una consulenza competente ai frontalieri.
La nostra azione è stata anche diretta ad afftontare i problemi della disoccupazione e del
diritto d’opzione per l’assicurazione malattia.
Fausto Leidi
segretario amministrativo dell’OCST
«La Lpp stabilisce la partecipazione dei lavoratori nella gestione dei capitali previdenziali. Bisogna coinvolgersi maggiormente per influenzare
positivamente le scelte dei gestori».
videnza professionale prevede che i consigli
o i comitati di gestione delle istituzioni del II
pilastro abbiano una rappresentanza paritetica
dei dipendenti e dei datori di lavoro, ma questa
regola non è sempre rispettata.
È dunque importante, ha ribadito Leidi, che i
lavoratori e i sindacati si assumano la responsabilità di vigilare sulla gestione prudente ed
efficace di questo patrimonio «coinvolgendosi
maggiormente ed esercitando i propri diritti di
azionisti per influenzare positivamente le scelte aziendali nella direzione di una politica di
investimento seria di lungo termine, economicamente e socialmente equilibrata».
OCST  I delegati intervenuti al Congresso 2010
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Edilizia
Walter Bettoni
D
a diversi anni il nostro settore professionale sta attraversando un momento di grazia. Nell'esprimere un
moderato ottimismo anche per i futuro, cre-
Industria metalmeccanica
Marco Cirronis
I
l lavoro relegato al servizio della finanza ha
portato le nostre aziende ad indebolirsi ed
a perdere di vista gli obiettivi primari: per-
do sia importante che l'impegno dimostrato
da tutti i lavoratori venga premiato, da parte
delle varie associazioni di categoria con una
concreta volontà di migliorare le condizioni di
lavoro di tutti i lavoratori.
Mi riferisco in particolare all'introduzione,
nell'edilizia principale, magari in occasione del
rinnovo del contratto collettivo previsto per il
prossimo anno, di un vero salario mensile al
posto del salario costante, non sempre chiaro
e trasparente.
Un altro tema che mi sta particolarmente a
cuore è il peggioramento delle condizioni lavorative sui cantieri in seguito all'apertura del
mercato alle imprese provenienti dall'Unione
europea. In mancanza di maggior controllo la
situazione potrebbe peggiorare ulteriormente.
È necessario che noi lavoratori ci facciamo carico di segnalare eventuali situazioni anomale
al sindacato.
ché se è vero che i bilanci sono fondamentali,
lo è anche una corretta gestione aziendale, non
solo economica, ma anche umana, perché determinante è il coinvolgimento delle maestranze, la loro partecipazione e il loro benessere.
Noi lavoratori dobbiamo diventare protagonisti e far valere i nostri diritti di partecipazione
nelle decisioni aziendali perché il nostro futuro non debba piu essere deciso nei consigli di
amministrazione.
Propongo che nei contratti collettivi venga
introdotto l’obbligo di un piano sociale nel
quale le aziende siano tenute a discutere con
il sindacato e riconoscere ai lavoratori toccati un’indennita di uscita e, a coloro che hanno almeno 60 anni di età, concrete misure di
pensionamento anticipato. Che si costituisca
anche un fondo defiscalizzato su un fondo di
solidarietà appositamente creato.
Industria metalmeccanica
Artigianato
Stefano Caserta
Juri Grechi
6 maggio 2010 il Lavoro
Industria, abbigliamento
Antonietta Zattra
L’
azienda per cui lavoro si è distinta per
come ha affrontato la crisi: è stato applicato il lavoro ridotto e nessun posto
di lavoro è andato perso. Grazie al lavoro della
commissione interna, dell'OCST, ma soprattutto alla disponibilità dell'azienda, nessuno ha dovuto piangere per il posto di lavoro e tutti hanno
potuto lavorare in maniera serena. L'azienda ha
atteso che la crisi passasse ed ora, non solo
lavoriamo tutti a tempo pieno, ma siamo una
delle poche aziende che assume.
Artigianato
Alvise Franceschini
È
una questione di giustizia, parlo della
parità salariale fra uomo e donna. E
invece la maggior parte delle donne
è sottopagata.
L’obiettivo è quello di dare, a parità di lavoro, lo
stesso stipendio. Invece la giornata delle donne
inizia prima e finisce dopo quella degli uomini,
per la cura dei figli e le faccende domestiche.
Industria metalmeccanica
Dino Troja
G
razie all’introduzione dell’orario ridotto, finanziato dalla cassa disoccupazione, si è potuto nella grande maggioranza delle aziende, raggiungere
l’obbiettivo della salvaguardia del posto di
lavoro e quindi della forza lavoro, presupposti
indispensabili per mantenere la competitività
aziendale, sia durante il difficile periodo in cui
si è costretti a lavorare a regime ridotto, sia in
proiezione della ripresa economica.
La presenza sindacale all’interno delle aziende, ha permesso d’instaurare una contrattazione costruttiva, cercando di attutire il più
possibile gli effetti negativi della crisi.
L
a crescente presenza di imprese straniere in Ticino sta danneggiando il
nostro settore. La crisi infatti è stata
fronteggiata, grazie all’impegno di tutti, senza
grandi perdite, ma la concorrenza di imprese
estere che, non rispettando i diritti di lavoratori
bisognosi possono permettersi di offrire prezzi
più bassi, sta rovinando il mercato.
Ed è triste vedere come non sono solo i privati a rivolgersi alle ditte straniere, ma anche
le grandi aziende e i grandi studi di ingegneria
e architettura. Non si chiede la chiusura delle
frontiere, bisogna però opporsi all’aggiramento di regole e controlli.
I
capitali senza l’attivita dell’uomo non
producono nulla. Deve essere salvaguardata la personalita dei lavoratori e la loro
opera, non sottomessi agli altri, ma padroni
del proprio lavoro e partecipi dei suoi frutti.
6 maggio 2010 il Lavoro
OCST  I delegati intervenuti al Congresso 2010
Vendita
Alessandra Clobas
L
avoro al Centro commerciale Fox
Town e mi ritengo privilegiata perchè, fin dall’apertura, tutti i 160 negozi sottostanno obbligatoriamente ad un contratto collettivo che garantisce delle condizioni
di lavoro ottimali nonostante le deroghe per
l’apertura domenicale e festiva dei negozi.
Ma la situazione non è la stessa dappertutto.
Benchè infatti esista da tempo un contratto
collettivo del ramo della vendita, viene applicato solo in alcune piccole realtà.
Solo con un contratto collettivo a livello cantonale si potrà combattere lo sfruttamento ed
i numerosi abusi che vengono perpetrati in
questo importante settore economico.
Docenti
Pietro Ortelli
...sulla previdenza vecchiaia
Carlo Rondelli
L
a recente votazione sulla Lpp ha
unicamente bloccato un ulteriore
abbassamento del tasso di conversione, ma una riduzione è già in atto. La
remunerazione del capitale di vecchiaia è a
Vendita
Vesna Demarchi
I
Elettricità
Andrea Finazzi
5
È
interessante constare che l’energia è
un bene che tutti vogliono e che tutti usano, ma che nessuno vorrebbe
farsi carico della produzione.
È certamente auspicabile una maggiore sensibilità al risparmio energetico e all’aumento
dell’efficienza, ma dovremmo puntare decisamente sulle energie rinnovabili.
AET, azienda che ha contribuito in maniera
determinante al progresso socio economico
del cantone, dovrà essere il braccio operativo
di iniziative in questa direzione.
G
abriele Gendotti, nell’autunno del 2003,
ha aggiunto ai docenti un’ora di lavoro
in più senza compenso salariale.
Ricordando quello che diceva mio padre:
«Siete fortunati ad aver potuto studiare», mi
rendo conto dell’importanza di un sistema
scolastico adeguato come strumento di formazione sociale e di democrazia.
Bisogna battersi ed aumentare la mobilitazione, ancora debole, della classe magistrale,
che lavora al servizio di tutta la società.
Bisogna battersi perchè quando c’è un attacco ad una categoria di persone che lavorano,
ci perdono tutti i lavoratori, perchè difendendo
la loro dignità, si difende la dignità di tutti.
livelli minimi e le rendite di cassa pensione non sono adeguate al carovita, di conseguenza il potere d’acquisto della rendita
scema in continuazione.
Le rendite di vecchiaia saranno quindi di parecchio inferiori a quanto postulato alla nascita
del II Pilastro nel 1985. Propongo quindi:
 di obbligare per legge gli istituti di previdenza a dotarsi di un fondo per attenuare le
oscillazioni del mercato;
che gli assicurati e i membri di consiglio
delle varie casse pensioni facciano capo senza
indugio ad esperti scelti e ai sindacati per valutare le proposte di «revisioni del regolamento»
che sono chiamati a votare;
 che venga rafforzata l’Avs aumentando i limiti
di rendita con modelli di finanziamento supplementare. È inoltre importante che non vengano accettate eventuali proposte di modifica del calcolo per
l’adeguamento al carovita delle rendite AVS.
l lavoro delle venditrici è l’anima del commercio e comporta professionalità, attenzione, serietà e impegno. Tutto questo
non viene considerato dai direttori dei negozi
che orientano la pianificazione del lavoro al
massimo rendimento adottando contratti a
ore e su chiamata: ti chiamano quando servi
perchè c’è molta clientela e ti mandano a casa
quando c’è meno clientela.
E così capita che ci sono persone che iniziano
alle 7/8 del mattino e lavorano fino alle 19.30
la sera, mentre altre sono costrette a lavorare
dalle 12.00 fino alle 19.30 con solo 15 minuti
di pausa.
Questi metodi, oltre a compromettere la salute del personale e ad impedire di svolgere
altri lavori nel tempo che dovrebbe restare a
disposizione, creano seri problemi a coloro
che devono far conciliare lavoro e famiglia.
Settore sociosanitario
Gabrio Cadei
N
el 2012 entreranno in vigore le nuove disposizione della legge sull’assicurazione malattia che estenderanno anche agli ospedali privati il finanziamento
pubblico delle cure. Sebbene il nostro sindacato guardi positivamente a questi cambiamenti, bisogna chiarire alcune incertezze.
In particolare si vigilerà per evitare qualsiasi
peggioramento delle condizioni di lavoro e organizzative, e quindi delle cure, per esempio
garantendo un’adeguata dotazione di personale in tutti i reparti e servizi e che siano garantiti i necessari finanziamenti ai moltissimi
enti e fondazioni che svolgono un servizio di
evidente utilità pubblica.
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OCST  I delegati intervenuti al Congresso 2010
Frontalieri
Lavoratori esteri
Antonio Locatelli
Corum Fikeret
N
AAPI
on è sfuggita la correttezza e la coerenza con le quali l’OCST ha affrontato il problema Scudo fiscale,
diversamente da altre organizzazioni che hanno strumentalizzato a loro piacimento la già
difficile problematica.
I governanti italiani non sanno nulla del frontalierato, nulla di quanto è stimato e considerato
il frontaliere in un paese extracomunitario. Non
siamo evasori, ma lavoratori che contribuiscono alla sopravvivenza delle terre di confine.
Rosemarie Porta Maricelli
Frontalieri
Antonio Bragagnolo
M
i è stato dato di conoscere personalmente dei testimoni della rinascita dell’OCST a partire dagli anni
Trenta. Persone che ancora parlavano con
commosso entusiasmo delle gesta di Mons.
Del-Pietro, della sua determinazione, del suo
carisma. Come sempre accade, le difficoltà e
le ostilità vissute agli inizi e soprattutto gli ide-
A
vevamo pensato che gli accordi bilaterali avrebbero migliorato la situazione. In realtà ci siamo trovati con
una legislazione europea che non è stata pensata per i frontalieri, i veri lavoratori in movimento in Europa.
Parliamo per esempio della disoccupazione:
nonostante continuiamo a versare i contributi,
non viene più effettuato il ristorno all’Italia di
quella parte dei premi che andava a finanziare
il nostro fondo disoccupazione. Inoltre c’è chi
in Italia vorrebbe utilizzare il fondo disoccupazione dei frontalieri per altri scopi.
Sanità: ci siamo ritrovati con l’obbligo di dover
scegliere di mantenere in Italia l’assicurazione sanitaria per noi e per i nostri cari, pena l’esclusione e
il conseguente obbligo di assicurarci in Svizzera.
Come dimenticare l’equiparazione dei frontalieri agli Evasori Fiscali nella vicenda dello
Scudo e del Monitoraggio fiscale?
La politica in Italia si dovrebbe ricordare che
i frontalieri portano ricchezza al loro Paese
anche tramite le imposte con cui finanziano i
comuni di frontiera.
E sui temi del mercato del lavoro: è vero che i
frontalieri sono numericamente aumentati, ma
quanti di loro hanno un posto di lavoro fisso?
È importante che l’OCST non abbassi la guardia su questi temi.
Apprendista
Stefano Marrazzo
H
o 18 anni e faccio l’apprendista
come Pavimentatore Stradale. Mi
piace il mio lavoro e mi sto impegnando per imparare a farlo al meglio, ma più
vado avanti più mi accorgo che oltre alle capacità «tecniche», lavorare vuol dire molto di
più. Vuol dire saper stare «alla pari» dei colleghi in cantiere senza farsi sfruttare solo perché
sono l’ultimo arrivato, conoscere le leggi, le
regole, capire quali sono i comportamenti giusti e quelli no, imparare a prendersi le proprie
responsabilità: insomma sto capendo che lavorare vuol dire crescere e imparare a stare al
mondo da adulto.
Il rapporto con i colleghi e i miei capi mi sta
6 maggio 2010 il Lavoro
L
asciare il proprio Paese, gli affetti e
gli amici più cari per la necessità di
trovare un lavoro non è così semplice. Ma chi è mosso dalla buona volontà e dal
desiderio di lavorare, come la grande massa di
migranti che hanno dato un grande contributo
alla crescita dell’economia e al benessere di
tutti, non ha difficoltà ad integrarsi.
Sono qui, a nome di tutto il Comitato lavoratori esteri, per incitare il nostro sindacato ad
essere sempre attento ai problemi del grande
popolo migrante, difendendone i diritti sociali
e sindacali, ma in particolare i diritti fondamentali che tutelano la dignità dell’uomo come cittadino e lavoratore del mondo.
ali dei leader, non avevano fatto che rafforzare
la determinazione degli aderenti. I quali, giunti
all’età della quiescenza, non hanno voluto disperdersi. Così è nata l’associazione anziani
del nostro sindacato.
Il loro desiderio di continuare l’amicizia iniziata
negli anni di attività lavorativa aveva certamente una connotazione particolare, una marcia in
più: quella data dall’origine stessa dell’OCST
e cioè la Dottrina Sociale della Chiesa. Questa
originalità, che è iscritta nel DNA della nostra
associazione, continui a motivare la dirigenza
attuale. Ed è questa motivazione, pur se inespressa, che permea, muove, alimenta tutta
l’AAPI.
Propongo pertanto che nell’anno del suo
trentesimo, l’AAPI si faccia carico di una rivisitazione approfondita di questo grande patrimonio e possa offrire a tutta l’OCST e alla
società intera una giornata di studio di questa
grande ricchezza.
Ovviamente l’AAPI è un’associazione per la
terza età aperta a tutti gli anziani: contiamo già
oggi 5000 associati.
servendo molto da questo punto di vista: sono
fortunato perché ho trovato in cantiere gente
in gamba e attenta a me. Quanti amici invece mi raccontano di sentirsi completamente
spaesati e demotivati, come se non sapessero
cosa stanno facendo e perché.
Mi sono avvicinato al sindacato per due motivi: perché me l’hanno consigliato i miei colleghi in cantiere di cui mi fido e perchè mi sono
convinto che i ragazzi dell’OCST che vengono
in cantiere possono davvero darmi un aiuto.
Io mi fido dell’OCST perché i ragazzi del sindacato che ho incontrato mi sono diventati amici,
e so che mi posso rivolgere a loro per qualsiasi
questione, come a dei fratelli maggiori.
In particolare spero mi diano una mano quando finirò l’apprendistato e dovrò cercare lavoro. Non ho paura del fatto che all’inizio dovrò
avere qualche difficoltà, o che dovrò passare
per delle esperienze temporanee prima di trovare un lavoro fisso.
Spero che per tutti i miei coetanei e chi come
me è in apprendistato ci sia la possibilità di incontrare il sindacato, di capire che aiuto può
essere, e quanto è importante legarsi a persone
competenti e attente come i ragazzi dell’OCST.
Abbiamo bisogno di non essere lasciati soli
in questo momento della nostra vita in cui
si gettano le basi per quel che saremo da
grandi. Personalmente, spero, un gran lavoratore!
6 maggio 2010 il Lavoro
OCST  Congresso 2010
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Riscoprire la storia dell’OCST
Nasce la Fondazione monsignor Luigi Del-Pietro
Alberto Gandolla
A
ccanto alla sua attività
principale di sostegno
ai lavoratori, il sindacato ha anche una vocazione
culturale e storica, strettamente
connessa con la prima.
Credo si possa dire che si riesce a lavorare con più motivazione e senso nella misura in
cui si capisce di essere inseriti
in una lunga storia, quella del
sindacato di ispirazione cristiano-sociale. Ricordo che l’anno
scorso era il 90esimo dell’esistenza dell’OCST
e quest’anno festeggiamo l’85esimo anno di
vita del giornale Il Lavoro.
Il Ticino è un caso particolare, anzi unico in
tutta la Svizzera, di un cantone in cui il movimento sindacale di origine cristiano-sociale è
più grande, più importante – seppur di poco –
dal punto di vista numerico di quello legato alla
CdL. Faccio poi notare che il nostro sindacato
ancora oggi mantiene nel nome e nei riferimenti di principio il richiamo all’insegnamento
sociale della Chiesa, fatto tutt’altro che scontato. Questa originalità si spiega proprio attraverso la storia, attraverso la grande
personalità di mons. Del-Pietro,
e anche attraverso una serie
di scelte operate dall’OCST. In
questo senso è utile e anzi necessario riprendere, capire e
naturalmente attualizzare tutta
una serie di decisioni prese nel
passato.
Come accenna il programma
d’azione pubblicato per questo
congresso, la caratteristica del
nostro sindacato fin dagli anni ‘20 del secolo
scorso è stata quella di coniugare il metodo
del dialogo con la mobilitazione e, quando
necessario, la lotta. Il recupero della storia di
questi aspetti è fondamentale per saperli utilizzare con intelligenza ed efficacia nel presente.
Quest’anno il lavoro pratico di recupero e ristrutturazione dell’archivio storico del nostro sindacato
è ripreso con una certa intensità. Uno dei frutti di
questa attività sono le pagine storiche apparse – e
che continueranno ad apparire– su «il Lavoro».
Da sinistra: Flavio
Ugazzi, Gianfranco
Poli, Roberto Poretti,
Enrico Pusterla, Romano Rossi, Meinrado Robbiani, Bruno
Ongaro, Fausto Leidi
e Luigi Mattia Bernasconi
Ecco tutte le nomine votate al Congresso
Consiglio esecutivo
Presidente: Bruno Ongaro; Presidente onorario: Romano Rossi; Segretario cantonale e
Copresidente: Meinrado Robbiani; Segretario
amministrativo: Fausto Leidi.
Membri: Carla Albertoli, Luigi Mattia Bernasconi,
Gianfranco Poli, Roberto Poretti, Enrico Pusterla,
Flavio Ugazzi.
Supplenti: Davide Adamoli, Gianni Fenini, Giorgio
Soldini.
Comitato direttivo
45 Membri e 8 supplenti
MENDRISIOTTO (12): Adolfo Altafin (dipendenti
comunali), Walter Bettoni (edilizia), Antonio Bragagnolo (industria metalmeccanica), Gabrio Cadei
(ospedali), Angelo Covella (artigianato), Nelson
Fumagalli (vendita
e commercio),
Silvano Galimberti
(edilizia e affini),
Maria Lazzaro-La
Rosa (abbigliamento), Loubna Najhi (terziario),
Andrea Piffaretti (autotrasporti), Luigi Sabatino
(industria elettronica), Vassili Valsangiacomo
(dipendenti statali).
LUGANESE (16): Pasquale Borriello (metallurgia), Cristian Camenisch (ASM), Marco Cirronis (metallurgia),
Elena Cotali (industria), Giuseppe D’Ambrosio (edilizia), Reto Godenzi (Posta), Paolo Gottardi (industria
tipografica), Mauro Intraina (industria), Francesco Lorito (edilizia), Alessandra Morini Salvadego (ospedali),
Giovanni Piazza (industria metalmeccanica), Gino
Porro (elettricisti), Alessandro Pulisci (edilizia), Alberto
Santini (ospedali), Patrizia Solari (istituti sociali),
Andrea Wehrmüller (funzionari di polizia).
SOPRACENERI (9): Ranka Abate (ospedali), Mario
Blefari (ospedali), Pietro Dadò (granito), Diego
Lafranchi (docenti), Leonardo Marinello (edilizia),
Pietro Ortelli (docenti), Maria Consuelo Paridi
Abbiamo deciso di costituire, e i preparativi sono praticamente finiti, una Fondazione
mons. Luigi Del-Pietro, proprio per dare corpo e favorire tutto il lavoro culturale e di ripresa storica del nostro movimento sindacale. Partendo dal cospicuo Fondo Del-Pietro,
l’occasione è quella di recuperare altra documentazione e altri fondi, per incrementare ulteriori ricerche storiche; vogliamo poi favorire
la partecipazione di giovani storici a questo
progetto.
Invitato
Adriano Pellandini
L’
ex segretario sindacale Adriano
Pellandini, nel complimentarsi
per l’intensa attività del segretario cantonale Meinrado Robbiani, nel suo intervento auspica una maggiore presenza sui
media dei rappresentanti dell’OCST. Vorrebbe
inoltre che il nostro giornale fosse potenziato e
ritornasse ad essere un settimanale.
Citando Mons. Del-Pietro ha augurato un rilancio dell’OCST al motto di «Risorto, batti la
tua via»!
Tosin (case anziani), Gabriele Pozzoni (dipendenti
comunali), Carlo Rondelli (pens. energia).
TRE VALLI (4): Stefano Caserta (metallurgia),
Stefano Imelli (docenti), Giovanni Mammarella
(edilizia), Sandro Matasci (energia).
CATEGORIE PARTICOLARI (4): Urbano Bizzozero
(AAPI), Gabriella Bolliger (AAPI), Maria Luisa Delcò
(AAPI), Giacomo Falconi (AAPI).
SUPPLENTI (8): Antonio Bernardo (ospedali),
Maria C. Canosa-Novellino (servizi), Pina Ciadamidaro (ospedali), Stefano Consonni (dipendenti
statali), Maurizio Massara (metallurgia), Cristiano
Nenzi (funzionari di polizia), Alvaro Nodari (funzionari di polizia), Fabio Peloso (istituzioni sociali).
Istituzioni
Stefano Monetti (Casa del Popolo), Nino Monza
(CAST), Alessandro Capoferri (Centri Vacanze
Leone XIII), Giuseppe Rauseo (Centro formazione
professionale), Roberto Rodriquez (Gruppo di
solidarietà), Roberto Crugnola (Inas Frontalierato
Svizzera).
8
OCST  Congresso 2010
6 maggio 2010 il Lavoro
La risoluzione votata al Congresso
Riprogettare il nostro cammino
L
a crisi, propagatasi dal mondo finanziario all’economia e all’occupazione,
mette a nudo le distorsioni e le contraddizioni sulle quali è andato innestandosi lo
sviluppo economico nel più recente passato.
Finanza ed economia, tradendo la loro autentica finalità, si sono perse, la prima nel vortice
della più cieca speculazione, l’altra nelle acque
infide del breve termine. La crisi deve perciò
diventare occasione per imprimere all’economia una traiettoria rinnovata, che ne ricuperi il
fondamento etico e sociale.
Il primato del lavoro
È solo nel lavoro che ricchezza e successo
possono trovare la loro autentica fonte. L’illusione di poterli ottenere per il tramite di operazioni
speculative, seppur sofisticate, ha condotto ad
innalzare castelli apparentemente ammalianti
ma poi rivelatisi di carta straccia. Solo il lavoro
operoso, competente e creativo può generare
benessere duraturo. L’attività economica deve
perciò tornare ad essere centrata sul lavoro.
La responsabilità sociale dell’impresa e
dell’economia
Un’impresa ed un’economia, che sappiano
riconoscere la centralità del lavoro, assumeranno coerentemente una precisa responsabilità sociale verso le diverse comunità di riferimento: i dipendenti per l’impresa, la collettività
territoriale per l’economia.
Un’impresa concepita come comunità innestata sul lavoro implica anche una correzione
della suddivisione interna del potere, riconoscendo ai lavoratori una partecipazione più
consistente alla vita aziendale. Un’economia
del lavoro esige la costruzione di una rete capillare di dialogo e di collaborazione tra le parti
sociali, volta a regolare le condizioni lavorative
e a governare il mercato del lavoro.
Umanizzare il lavoro
Quale espressione della persona, il lavoro
deve potersi realizzare all’interno di condizioni in sintonia con la sua dignità. Al contesto
di accresciuta competizione economica, che
induce a dilatare l’impiego strumentale del lavoro subordinandolo ad obiettivi di flessibilità,
va contrapposto un intensificato impegno di
umanizzazione del lavoro stesso. La lotta contro le forme di precarietà, la protezione della
personalità dei dipendenti, l’offerta di formazione continua, la conciliabilità tra lavoro e
compiti familiari, una più rapida progressione
verso la parità tra i sessi, il coinvolgimento dei
lavoratori nei processi lavorativi, una più estesa partecipazione dei dipendenti alle decisioni
aziendali, sono i campi che misurano la dimensione umana dell’organizzazione aziendale.
Campi particolari di impegno
I risvolti recessivi della crisi stanno colpendo,
in primo luogo, l’occupazione ed esercitano,
per le ridotte entrate contributive e fiscali, riverberi negativi sull’intera sicurezza sociale. Il
sostegno alle persone disoccupate, tra le quali
spicca la posizione sfavorita dei giovani, deve
essere potenziato ed affinato poiché ci si muove oggi in un mercato del lavoro aperto (libera
circolazione). Da questo profilo è auspicata
l’adozione di misure di accompagnamento a
carattere occupazionale.
Il sostegno ai disoccupati va di pari passo con
la tutela dell’occupazione sul più lungo termine
Nella foto: alcune delle autorità presenti al Congresso. Da sinistra: il procuratore pubblico Rosa Item, il presidente del Consiglio di Stato Luigi Pedrazzini, Marco Romano, Valerio Agustoni (Sic Ticino), Paolo Colombo
(direttore della Divisione della formazione professionale), il vescovo Pier Giacomo Grampa, Adriano Pellandini,
Kurt Regotz (presidente del Syna), l’avv. Renzo Respini e Roberto Poretti.
Hanno anche partecipato: l’avv. Giovanni Jelmini, l’On. Paolo Beltraminelli, il dott. Alberto Lepori, Sergio Montorfani (Sezione del lavoro), Walter d’Heureuse (Sic Ticino), Jonathan Saletti Antognini (Sindacato Sit), Franco
Plutino e Antonio Cartolano (Acli), Fiorenzo Colombo, Luisa Romano e Ivan Guizzati (Cisl).
attraverso una rafforzata azione di promozione dello sviluppo economico cantonale e della
capacità innovativa delle imprese.
Dopo aberrazioni ed eccessi, la cui punta è
rappresentata dalle retribuzioni dei manager,
si impone una ridistribuzione più equa della
ricchezza. Dal profilo salariale è necessario innescare un ricupero che avvicini il Ticino alle
medie nazionali.
Le difficoltà di oggi evidenziano pure l’irrinunciabile importanza delle assicurazioni sociali
quali strumento di tutela del reddito individuale
e della coesione sociale. Occorre contrapporsi
alle pressioni che mirano ad un indebolimento
della sicurezza sociale.
Le coordinate della solidarietà
La dimensione e le caratteristiche della crisi incitano ad essere ancora più consapevoli
dell’irradiazione spaziale e temporale dell’impegno sindacale. L’azione in difesa del lavoro nella realtà locale non può prescindere dal
considerare le connessioni che la agganciano
alla lotta per la giustizia in tutte le aree del pianeta e soprattutto in quelle dove prosperano
situazioni di acuto sfruttamento. Lo spreco, lo
sfruttamento eccessivo delle materie prime, il
deterioramento dell’ambiente, che fanno da
corollario all’attività economica, rinviano anche alla necessità di rivolgere un’attenzione
più risoluta al futuro e al bene delle generazioni
che ci seguiranno.
Affinché non torni tutto come prima
La crisi odierna non è riducibile ad una abituale oscillazione congiunturale. Affonda le radici nel modo stesso di concepire, organizzare
e orientare l’economia. Oltre a combatterne le
manifestazioni recessive, occorre perciò battersi per modificare i valori e i princìpi sui quali
è innestata l’attività economica. Urge perciò
una mobilitazione che miri a ridare fondamento
e senso etico all’attività economica. L’OCST,
alimentata dalle sue fonti di ispirazione e quale movimento che fa del lavoro la sua ragione
d’essere, intende fornire un contributo tangibile affinché, partendo dal lavoro e dal riconoscimento della sua centralità, possa essere riprogettato il cammino verso il bene comune.
Sindacato  Attualità
6 maggio 2010 il Lavoro
9
Raccolta di firme per il referendum contro la IV revisione della LADI
Firmate contro lo smantellamento
dell’Assicurazione disoccupazione
L’
OCST dice «No» alla quarta revisione della legge sull’assicurazione
contro la disoccupazione e chiede
ai cittadini e alle cittadine svizzere di partecipare alla raccolta di firme che consentirà di
sottoporre alla votazione popolare la modifica
del 19 marzo 2010 votata dal Parlamento.
In Svizzera ci sono ora più di 170‘000 disoccupati. Questa cifra è dovuta alla crisi finanziaria ed economica mondiale, e questo
è certamente il momento più sbagliato per
smantellare le prestazioni sociali.
Inoltre i duri colpi inferti alla stabilità dell’impiego da un’economia che richiede sempre più
flessibilità, rendono il ruolo dell’Assicurazione
disoccupazione centrale anche per il futuro,
quando la crisi sarà superata.
Contro lo smantellamento incosciente delle
prestazioni
Il Parlamento intende ridurre il numero delle
indennità giornaliere e aumentare il periodo contributivo. Inoltre, è previsto di svalutare il guadagno intermedio comprovato e abolire le misure
di sostegno regionali in caso di alti tassi di disoccupazione, riducendo in questo modo le prestazioni degli assicurati. Nella pagina precedente
abbiamo riportato alcune indicazioni sulle misure
più penalizzanti.
Contro la discriminazione dei giovani
Giovani professionisti con ottime qualifiche
devono accettare qualunque tipo di lavoro,
senza riguardo alla loro formazione. Vengono
ridotte le loro indennità giornaliere e prorogati i
periodi d’attesa. Ciò è vessatorio e demotivante e compromette le prospettive dei giovani sul
mercato del lavoro.
Contro il finanziamento irresponsabile
dell’assicurazione contro la disoccupazione
Con un ammanco di sei miliardi di franchi,
l’assicurazione contro la disoccupazione attualmente sprofonda nelle cifre rosse e questa
riforma mirava proprio al ristabilimento di una
situazione finanziaria equilibrata.
Si è andati però nella direzione sbagliata. Invece di ritoccare verso l’alto i contributi, che
erano stati abbassati nella terza revisione della
legge che faceva riferimento ad una previsione
errata del numero di disoccupati, il Parlamento è intervenuto con l’ascia tagliando notevolmente le prestazioni.
Il risanamento dei debiti proposto oggi inoltre dovrebbe durare fino al 2028. Questo finanziamento è irresponsabile e spiana la strada a
un’ulteriore riduzione delle prestazioni.
Partecipate
alla raccolta di firme!
I cittadini e le cittadine svizzeri possono partecipare alla raccolta di firme compilando ed
inviando il tagliando qui sotto a:
Segretariato cantonale OCST,
via Balestra 19, 6900 Lugano
o a:
Travail.suisse, CP 5775, 3001 Berna
Trovate ulteriori informazioni e il modulo per
le firme sul sito www.ocst.com.
Tagliando
NO allo smantellamento
dell’assicurazione disoccupazione!
Referendum contro la quarta revisione della legge sull’assicurazione contro
la disoccupazione
I cittadini e le cittadine svizzeri sottoscritti aventi diritto di voto, fondandosi sull’art. 141 della Costituzione federale
e conformemente alla legge federale del 17 dicembre 1976 sui diritti politici (art. 59 segg.) chiedono che la modifica del
19 marzo 2010 della legge federale su l’assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione e l’indennità per insolvenza
(legge sull’assicurazione contro la disoccupazione, LADI) sia sottoposta a votazione popolare.
Sulla presente lista possono firmare solo aventi diritto di voto al livello federale nel Comune indicato.
Cantone:
N.
N° d’avviamento postale: Comune politico:
Cognome / nome
Data esatta di nascita
(di proprio pugno e possibilmente in stampatello) (giorno/mese /anno)
Indirizzo
(via e numero)
Firma autografa
Controllo
(lasciare in bianco)
1
2
3
Travail.Suisse provvederà all’attestazione
del diritto di voto.
Scadenza del termine di referendum:
8 luglio 2010.
Si attesta che i summenzionati
(numero) firmatari hanno diritto di voto in
materia federale ed esercitano i diritti
politici nel Comune summenzionato.
Chi appoggia la domanda deve firmarla
personalmente.
Chiunque si rende colpevole di corruzione attiva o
passiva oppure altera il risultato della raccolta delle firme
è punibile secondo l’articolo 281 e rispettivamente 282
del Codice penale.
Luogo:
Bollo ufficiale:
Ritornare subito il formulario, completamente o parzialmente
riempito, a Travail.Suisse. Ulteriori formulari per la raccolta delle
firme nonché informazioni sul referendum e su Travail.Suisse sono
reperibili sul nostro sito www.travailsuisse.ch.
Data:
Il funzionario attestatore
(firma autografa e qualità ufficiale):
Travail.Suisse
Casella postale 5775
3001 Berna
10
Sindacato  Attualità
6 maggio 2010 il Lavoro
Mercato del Lavoro
Prioritaria la tutela dei lavoratori
Alberto Trevisan
L
e trasformazioni economiche e sociali che hanno caratterizzato la fine del
secolo scorso, ci lasciano un quadro
diametralmente opposto a quello con cui si è
aperto, in particolare nel mercato del lavoro.
Cent’anni fa faceva infatti le sue prime comparse su larga scala colui che sarebbe diventato il protagonista indiscusso del mercato
del lavoro occidentale: il lavoratore maschio,
capofamiglia, impiegato a tempo pieno e indeterminato nelle grandi fabbriche di produzione
di massa, che sa di far parte di un soggetto
collettivo definito anzitutto dall’appartenenza
professionale.
Pensiamo a Charlie Chaplin in «tempi moderni». Tutto l’insieme di norme, istituti e assicurazioni che oggi regolano i rapporti di lavoro
(e non solo) si sono plasmate intorno a lui, per
garantirgli diritti e condizioni di lavoro dignitosi,
per rispondere ai bisogni suoi, dei suoi colleghi
e della sua famiglia.
Grande merito va senz’altro al sindacato, artefice delle conquiste del secolo scorso, ma
anch’esso cresciuto intorno alla figura del lavoratore standard e alla necessità di tutelarlo
dal «rischio» di perdere la sua più importante
caratteristica: la stabilità lavorativa.
La precarietà
Oggi l’assenza di stabilità (comunque la si
chiami, flessibilità o precarietà) non è più un
«rischio» ma una condizione quasi normale,
se non addirittura un «requisito» per accedere
al mercato del lavoro. Il nuovo attore che sta
conquistando la scena è il lavoratore atipico
o, più correttamente, non standard: donne e
giovani, con situazioni famigliari instabili, assunti con contratti a termine (se va bene) o a
chiamata, che svariano tra diversi settori, magari con la mediazione delle agenzie, anche
solo per poche ore al giorno. La dimensione
collettiva della classe operaia lascia il campo
all’individualismo per cui ogni soggetto è solo
davanti al suo lavoro: una prospettiva forse allettante per alcuni, ma nella maggior parte dei
casi origine di disagio e malessere sociale.
Le nuove sfide per il sindacato
Come deve porsi il sindacato davanti a questo scenario? Quali strategie e azioni deve intraprendere per tutelare adeguatamente questi
lavoratori?
La letteratura in materia propone diverse
possibili soluzioni che variano tra i due estremi: da una parte la strenua difesa del lavoro
standard e il rifiuto di qualsiasi compromesso
con le esigenze di flessibilità dell’economia;
dall’altra la piena e responsabile partecipazione del sindacato «tradizionale», con tutto il
suo bagaglio di esperienze e conoscenze, nel
processo di regolazione del lavoro atipico per
costruire nuovi modelli di sicurezza sociale, a
misura dei bisogni dei nuovi lavoratori. Un dibattito molto più concreto di quel che sembra,
e dall’esito per nulla scontato.
Al di là delle teorizzazioni e delle scelte possibili, la sfida di rappresentare e tutelare il lavoro
atipico è decisiva per il sindacato, che non può
permettersi di ignorare le condizioni indecenti
di un numero sempre crescente di lavoratori, o
limitarsi ad una sterile denuncia.
In un certo senso è un po’ come ritornare alle
origini del secolo, con molto da fare e da costruire sul piano contrattuale, normativo e sociale. Se allora c’era Chaplin imbrigliato nella
catena di montaggio, oggi abbiamo sotto gli
occhi (ad esempio) le situazioni disarmanti di
certi lavoratori interinali. Con una rilevante differenza: un secolo di esperienze, lotte e conquiste. 
Tagliando di partecipazione
Concorso fotografico per il Calendario OCST 2011
«La pausa dal lavoro: un momento per stare insieme»
D
opo una anno di pausa, l’OCST torna a lanciare il concorso fotografico
per il Calendario OCST. Quest’anno
il tema prescelto è «La pausa dal lavoro: un
momento per stare insieme» riservato ai lettori
Regolamento del concorso
I dipendenti dell’OCST ed i loro famigliari non
sono ammessi al concorso.
Per partecipare è sufficiente inviare un’immagine mai pubblicata inerente al tema insieme al
tagliando a lato compilato. Le immagini ricevute
non saranno restituite. Ciascun concorrente può
partecipare con un massimo di tre immagini di
cui è autore e titolare dei diritti.
L’autore stesso si preoccuperà di chiedere l’autorizzazione dell’azienda in cui la foto è stata
scattata. Ogni partecipante autorizza la pubblicazione, sia su internet, sia sui mezzi stampa.
Le foto vanno inviate unitamente al tagliando
a lato compilato entro martedì 31 agosto 2010
alla redazione de «il Lavoro», via Balestra 19,
6900 Lugano o via e-mail a: publilavoro@
gmail.com, indicando i dati personali ed il
titolo delle fotografie.
del nostro giornale: la pausa pranzo o la pausa
caffè sono un’occasione privilegiata per instaurare dei rapporti di amicizia con i colleghi...
Le 12 foto più belle verranno pubblicate sul
calendario OCST del 2011 e riceveranno un
premio (1° premio: Fr. 300.-; 2° premio: Fr.
200.-; dal 3° al 12° premio: fr. 100.-).
Partecipate numerosi!
Concorso fotografico «La pausa dal lavoro: un momento per stare insieme»
Cognome
Nome
Indirizzo
Nap
Telefono
Località
e-mail
Partecipo al concorso con la/le foto intitolata/e

La mia partecipazione al concorso è conforme al regolamento (a lato)
Luogo e data
Firma
Compilare e inviare insieme alla fotografia a: Redazione «il Lavoro», Via Balestra 19, 6900 Lugano
Sindacato  Attualità
6 maggio 2010 il Lavoro
11
Casse malati
Assicuratori che offendono la personalità
e la dignità di lavoratrici e lavoratori malati
Nando Ceruso*
L’
Organizzazione Cristiano Sociale
Ticinese (OCST) ha reagito fermamente al comportamento scorretto e offensivo adottato dai dirigenti della CSS
Assicurazioni Sa nei confronti di lavoratrici e
lavoratori, che hanno avuto la sfortuna di ammalarsi.
Ai dirigenti della CSS è mosso il severo rimprovero di comportarsi in modo scarsamente
professionale, scorretto e antisociale nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori assicurati
per la perdita di guadagno, e dei loro rappresentanti sindacali e legali.
In particolare l’OCST contesta fermamente
che alle lavoratrici e ai lavoratori che cadono
in malattia, certificata dai propri medici curanti, siano notificate con mesi di ritardo subdole
richieste di valutazione dei casi che bloccano
retroattivamente le prestazioni di perdita guadagno. Questo equivale a bloccare una parte
del salario assicurato, che in ogni caso è inferiore al salario percepito, sul quale le lavoratrici
e i lavoratori devono poter fare affidamento per
le loro esigenze economiche e familiari, ancor
più in caso di malattia.
È inoltre inammissibile che, da parte della CSS e anche da altri enti assicurativi, non
vengano fornite le dovute spiegazioni né agli
assicurati né ai loro rappresentanti sindacali
e legali che hanno formalizzato per via racco-
mandata precise richieste sui diritti dovuti agli
assicurati.
Ultimo aspetto che fa insorgere l’OCST è una
maldestra «visita di controllo», imposta ad una
lavoratrice luganese di 58 anni, ammalata, da
tenersi in un comune studio medico di Zoffingen alle ore 15 pomeridiane, come se in Ticino
non ci fossero strutture mediche serie idonee
ai controlli.
Si tratta di un disdicevole fenomeno che si
sta diffondendo sempre più tra gli assicuratori
senza scrupoli, teso a esercitare deplorevoli
forzature psicologiche verso gli assicurati al
fine di sospingere gli aventi diritto a desistere
dalla prestazione assicurativa, prescindendo
dallo stato di malattia certificata dal medico
curante.
Per tali ragioni, l’OCST ha già intrapreso opportune azioni sindacali e legali, ma non mancherà d’esercitare anche le dovute pressioni
verso i datori di lavoro affinché disdicano i
rapporti contrattuali con gli enti che si dimostrano scarsamente professionali e irriguardosi dei diritti fondamentali delle lavoratrici e dei
lavoratori che, si ricorda, contribuiscono nella
misura del 50 per cento al pagamento dell’assicurazione collettiva aziendale per la perdita
di guadagno. 
* Vice Segretariato Cantonale OCST
CSS Assicurazioni SA,
scarsamente
professionali
e poco informati
(o forse bugiardi?)
I responsabili della CSS Assicurazioni
hanno replicato al nostro comunicato
(vedi articolo a lato) affermando, attraverso un organo d’informazione ticinese, che
la presa di posizione dell’OCST è «vaga e
imprecisa».
Ciò riconferma dell’atteggiamento non
professionale dei manager della CSS
Assicurazioni.
Gli stessi manager bene avrebbero fatto
a dimostrare una maggiore serietà e
professionalità, ammettendo gli errori
e rivedendo le cervellotiche strategie
messe in atto in modo indiscriminato con
le lavoratrici e i lavoratori che cadono in
malattia.
L’evidenza dei fatti la possiamo tranquillamente documentare con tre significative
lettere notificate, in due casi distinti di
malattia, dalla CSS Assicurazioni.
L’OCST può produrre anche copia di lettere raccomandate inviate alla CSS, rimaste
senza risposta.
OCST - Segretariato Cantonale
Nando Ceruso
Frontalieri
La baraonda del monitoraggio 2008!
Giancarlo Bosisio*
S
i è conclusa il 30 aprile la vicenda
del monitoraggio 2008. Non sarebbe
sbagliato denominarlo «monitoraggio
della confusione».
Si era partiti coinvolgendo i frontalieri nello
scudo fiscale. Poi ne sono stati esclusi, ma è
stato loro imposto il monitoraggio fiscale secondo le disposizioni della legge 167/90 con
l’obbligo di indicare sul modulo RW non solo il
saldo del conto salario ma anche la consistenza del capitale del II° pilastro: un’indicazione
che ha fatto insorgere i lavoratori e lasciato
molti perplessi a chiedersi se la realtà del frontalierato in Svizzera fosse conosciuta!
Come dimenticare la questione dei trasferimenti, e degli interessi sui conti correnti o
anche il «ravvedimento operoso» e la «dichiarazione integrativa e quella «tardiva» e la
sanzione di € 25 o 26 e di quella di € 21? La
confusione cresceva con il susseguirsi delle
circolari e non è mai cessata, nemmeno negli
ultimi giorni del monitoraggio, tenuta desta da
chi parlava di proroga della data di scadenza!
L’OCST rivendica la correttezza nell’informazione dati ai lavoratori attenendosi a quanto
risultava dai documenti ufficiali e dalle informazioni – condivise sia in documenti ufficiali
che in interviste sui media locali - dai colleghi
dei Centri di assistenza fiscale dei sindacati
italiani.
In conclusione la baraonda del monitoraggio
2008 si è ridotta ad una sanatoria per gli anni
2008 e precedenti che richiedeva unicamente
la segnalazione sul modulo RW del saldo dei
conti correnti o depositi bancari utilizzati in
Svizzera per l’accredito dello stipendio.
La realtà del frontalierato è cambiata: ne fanno fede – come richiamato nel recente Congresso OCST del 1° maggio - le nuove problematiche fiscali, della disoccupazione, della
sanità e del riconoscimento dei titoli di studio,
del mercato del lavoro.
Ancora una volta è evidente quanto sia vero
– come diceva la raccolta di firme organizzata
da OCST e che tanta adesione ha avuto tra i
lavoratori - che «è ora che ai frontalieri venga
dato ascolto!».
Il tal senso l’OCST continuerà ad impegnarsi. 
*Responsabile Ufficio Frontalieri OCST
12
Sindacato  Formazione
CORSI DI FORMAZIONE
Via S. Balestra 19
6901 Lugano
Tel 091 921 15 51
Fax 091 923 53 65
[email protected]
www.cfp-ocst.ch
ff INFORMATICA
BB Word 2007 avanzato, dal 16 giugno, minimo 10 partecipanti, lu-mer, 14.00-17.00,
40 ore. Costo: fr. 470 .-soci, fr. 730.- non
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BB Excel 2007 base, dal 2 giugno, minimo
10 partecipanti, ma-gio, 14.00-17.00, 40
ore. Costo: fr. 470 .-soci, fr. 730.- non soci.
BB Excel 2007 avanzato, da settembre, minimo 10 partecipanti, lu-mer, 14.00-17.00,
40 ore. Costo: fr. 470 .-soci, fr. 730.- non
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BB Inglese A1 (1° modulo), dal 27 aprile, minimo 10 partecipanti, ma-gio, 19.00-22.00, 48
ore. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci.
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Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci.
BB Inglese B2 preparazione al FCE (First Certificate English), da settembre, minimo 10 partecipanti, due sere la settimana, 19.00 - 22.00, 96
ore. Costo: fr. 880.- soci, fr. 1’200.- non soci.
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Deutsch), data da definire, minimo 10 partecipanti, due sere la settimana, 19.00 -22.00, 96
ore. Costo: fr. 880.- soci, fr. 1’200.- non soci.
ff edilizia
BB Lettura del disegno edile, inizio imminente,
minimo 10 partecipanti, ma-gio, 19.00 - 22.00,
45 ore. Costo: fr. 450.- soci, fr. 650.- non soci.
BB AutoCAD avanzato, dal 26 maggio, minimo 10 partecipanti, lu-mer, 18.00-20.30, 30
ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci.
ff VENDITA
BB Corsi a Lugano, tecnica della vendita, inizio imminente, ma-gio, 19.00-22.00, 30 ore.
Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.-non soci.
BB Corsi a Mendrisio, inglese per venditori
A1, dall'11 maggio al 20 luglio, ma-mer, 9.00
– 10.30, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.non soci.
BB Corsi a Mendrisio, tedesco per venditori
continuazione, dal 4 maggio, ma-gio, 9.00 –
10.30, 30 ore. Costo: fr. 300.-- soci, fr. 500.non soci.
Dichiarazione d’imposta 2009
Corsi estivi intensivi 2010
Inglese-Tedesco-Informatica
30 ore in 2 settimane - dal lunedì al venerdì
dalle 9.00 alle 11.45 o dalle 13.30 alle 16.15
minimo 5 partecipanti
Date corsi:
5 - 16 luglio
19 - 30 luglio
2 - 13 agosto
16 - 27 agosto
Ripasso ed approfondimento del programma
scolastico I-IV media e I-IV superiore
Test di valutazione linguistico e/o informatico
senza impegno (su appuntamento tra il 21 e
il 30 giugno) sulla base del Portfolio Europeo
delle Lingue (PEL)
Lingue:
Fr. 360.00 soci OCST
Fr. 450.00 non soci
Informatica:
Fr. 410.00 soci OCST
Fr. 500.00 non soci
FORMAT Lingua Sagl - via S. Balestra 21 CP 6216 - 6901 Lugano
Tel. 091 9212600 - Fax 091 9212666
[email protected] www.formatlingua.ch
Colonie Leone XIII
Documentazione necessaria
 Le ricevute dei premi pagati per le assicurazioni vita, infortuni e Cassa malati per il 2009,
nonchè le attestazioni concernenti versamenti
a forme riconosciute di previdenza individuale
vincolata (3° pilastro);
 le fatture per spese di perfezionamento e
riqualifica professionale, come pure le ricevute
per versamenti a enti riconosciuti o per il riscatto di anni di contribuzioni nella previdenza
professionale (2° pilastro);
 dichiarazione bancaria comprovante i debiti privati o ipotecari, con l’indicazione degli
interessi passivi pagati nel 2009;
 polizze di assicurazione sulla vita;
 la notifica di tassazione e/o la copia dell’ultima dichiarazione.
Lavoratori salariati
 Il certificato di salario (attività accessoria
compresa) e quello del coniuge se lavora (uno
per ogni datore di lavoro), relativo al 2009.
 attestazione riguardante le indennità percepite, se non corrisposte tramite il datore di
lavoro, in caso di: malattia, infortunio, disoccupazione, servizio militare o civile.
Beneficiari di rendite AVS, AI, Infortunio, LPP
(2° pilastro), Cassa pensione, Pensioni estere
 un cedolino o relativa attestazione della
rendita percepita nell’anno 2009.
Contribuenti con sostanza immobiliare
(casa e/o terreni)
6 maggio 2010 il Lavoro
 è necessario conoscere il valore di stima
ufficiale. La relativa documentazione, se non in
possesso, può essere richiesta in Municipio.
Rimborso dell’imposta preventiva
 presentare i libretti di risparmio aggiornati
al 31.12.2009 o la dichiarazione della Banca,
se del caso, del conto corrente postale.
Appuntamento
Richiedere un appuntamento telefonando al
vostro segretariato regionale OCST
Bellinzona
Tel. 091 821 41 51
Biasca
Tel. 091 873 01 20
Chiasso
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Sindacato  Attualità
6 maggio 2010 il Lavoro
13
CCL-TI Pittura
Un piatto misero
Il settore della pittura del cantone
Ticino, proprio per la sua collocazione
geografica, è soggetto più che altrove
alla pressione di una concorrenza
estera quasi mai leale: la realtà ticinese
trova quindi «un facile alleato» al tavolo
delle trattative di rinnovo contrattuale
o di adeguamento salariale che si
svolgono, a livello nazionale, in quel di
Zurigo.
Paolo Locatelli*
L
e trattative salariali valide a partire dal
1. aprile 2010 rappresentano una fedele prova di quanto appena dichiarato: a Zurigo, sponda padronale, ci si limita
a dire «nessun adeguamento al rincaro, nella
misura in cui l’indice del costo della vita è a
fine anno 2009 sottozero» e di riflesso a Bellinzona, sempre sponda padronale, ci si limita a
ribadire «nessun aumento concordato a livello
nazionale, quindi, nessun aumento salariale da
concedere ai pittori ticinesi».
Finite le discussioni, terminate le trattative
salariali! Ed il salario dei pittori ticinesi non può
che risentirne.
Una sola modifica contrattuale: l’aumento
dei giorni di vacanza. Un giorno in più a partire
dal 1. aprile 2010 (21 rispettivamente per i lavoratori da 20 sino a 50 anni di età, rispettivamente, 26 giorni di ferie per chi ha meno di 20
anni di età e più di 50 anni di età). Un ulteriore
giorno di vacanza entrerà in vigore a partire dal
prossimo anno (quindi, 22 rispettivamente 27
giorni di vacanza all’anno). Poco, troppo poco
«in cambio» di un Contratto Nazionale di lavoro, in scadenza, prorogato sino al 31 marzo
2011.
Il risultato salariale, uguale a zero, non può
essere ritenuto soddisfacente: un’ovvietà, in
particolare se si guarda cosa è successo nelle
trattative di adeguamento salariale 2010 in altri
settori affini all’edilizia.
Pensionamento anticipato...
qualcosa si intravvede
Uno squarcio, in questa trattativa dai risultati modestissimi, è stato comunque aperto
dall’associazione padronale di categoria: si
sono finalmente dichiarati disposti ad esaminare un fondo di pensionamento anticipato.
Dopo tanta insistenza sindacale, fatta non
solo di slogan ma specialmente di dati oggettivi (ad esempio, solidità fondazione RESOR
e necessità di concedere ai più «anziani» la
possibilità di andare in pensione in anticipo),
l’associazione padronale - a denti stretti - ha
segnalato un’apertura nell’auspicata direzione:
«esaminiamo con i sindacati la soluzione RESOR, pensionamento a 62 anni di età, ancora
durante l’anno 2010».
Che sia la volta buona? I lavoratori attendono
risposte concrete: e molti impresari pittori ticinesi ne sono ben consapevoli. 
*resp. edilizia e affini
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14
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Attualità
6 maggio 2010 il Lavoro
15
Politica
Seggiolini fino a 12 anni: è solo questione di sicurezza?
I
n merito all’interpellanza presentata dai
Consiglieri PPD Claudio Franscella e
Nadia Ghisolfi in data 22 marzo 2010che chiedeva l’opportunità di valutare l’estensione di deroghe per i furgoncini scolastici,
che in materia di sicurezza hanno già raggiunto degli standard molto elevati negli ultimi
anni- il Consiglio di Stato ha così risposto: «...
dal punto di vista dell’utilità dei seggiolini, della
loro necessità per migliorare la sicurezza dei
bambini, anche oltre i 7 anni (sino alla nuova
soglia dei 12 anni o dei 150 cm di altezza), il
Consiglio di Stato non solleva dubbi né censure. In questo senso, si esprime in questa sede
sostegno alla decisione adottata dalla Confederazione. L’opportunità di questa decisione
non è tanto dettata dalla necessità di adattarsi
alle normative europee, quanto dall’interesse a
migliorare – di fronte a dati oggettivi – il grado
di sicurezza nel trasporto dei bambini.
Diversa valutazione potrebbe essere data
all’incisività e tempestività della comunicazione svolta dalla Confederazione in relazione
alle novità legislative in oggetto. Ricordo che
la modifica dell’Ordinanza sulle norme della
circolazione stradale (ONC) è del 14 ottobre
2009, ma – oggettivamente – l’informazione
sulle modifiche apportate e sulla loro entrata in
vigore al 1° aprile 2010 è stata al quanto scarsa, se non nelle ultime settimane. Probabilmente, visti anche gli aspetti pratici connessi
con la scelta e l’acquisto dei seggiolini, sarebbe stato opportuno investire qualche risorsa in
più nell’informazione.
Per quanto riguarda la richiesta degli interpellanti a che il Governo ticinese si faccia promotore di un intervento presso l’Autorità federale
per chiedere l’estensione di deroghe alla nuove normative anche per i furgoncini adibiti al
trasporto scolastico, la risposta è affermativa.
Il CdS ha infatti interpellato l’USTRA, segnalando il problema specifico del Cantone Ticino
in riferimento all’inizio della scolarizzazione anticipata rispetto alla maggioranza dei Cantoni.
In effetti, la nuova norma prevede che su
veicoli equipaggiati con sedili di dimensioni
ridotte per fanciulli, l’obbligo di utilizzare un
dispositivo di sicurezza per bambini è dato
unicamente per i bambini di età inferiore ai 4
anni. Viste le dimensioni ridotte dei sedili, sul
AL VOLO
ORGANIZZATI DA AZA
«Il senso di appartenenza:
alla ricerca delle proprie radici»
L’associazione AZA organizza per venerdì 28
maggio 2010, alle 18.30 nella Sede OCST in
via S. Balestra 19 a Lugano una serata aperta
a tutti.
Programma
18.30 –Aperitivo
19.30 – Presentazione di Willi Maurer
20.00 – Filmato «Imprinting»
Al termine del filmato seguirà una breve discussione per condivisione di esperienze sul
tema.
Willi Maurer
Da oltre 25 anni Willi Maurer accompagna le
persone nello sviluppo del loro potenziale interiore con il proprio metodo di «Lavoro emotivo
e corporeo», insegna l’aikido ed è attivo nelle
rete HOLON (www.reteholon.ch) e nel gruppo
nucleo IP, Politica Integrale (www.integralepolitik.ch).
Il video «Imprinting»
Viene chiamato «Imprinting» il legame che
viene a crearsi tra madre e neonato attraverso
il reciproco contatto plurisensoriale. L’imprinting è indispensabile allo sviluppo armonioso
di ogni essere umano e del suo fondamentale
bisogno di appartenenza.
Per intere generazioni l’importanza di questo
contatto è stata sottovalutata. La medicalizzazione della gravidanza e della nascita, la letteratura specializzata e certe teorie pedagogiche
hanno allontanato le donne dalla propria saggezza interiore.
 Quali conseguenze per l’individuo e per
mercato non vi sono praticamente dispositivi
di sicurezza che si possono correttamente utilizzare in questa situazione.
Il problema è di particolare rilevanza soprattutto per il Ticino, in quanto la frequenza alla
scuola dell’infanzia inizia a 3 anni. Di conseguenza i trasporti scolastici organizzati dai Comuni prevedono il trasporto sullo stesso veicolo di bambini da 3 a per lo meno 6 anni.
Considerato che tale limite d’età (4 anni) ci
sembra non risponda a criteri oggettivi, ma unicamente all’età di inizio della scolarizzazione
in quasi tutti i cantoni prevista dal concordato
Harmos, il Governo ha chiesto all’USTRA di voler prevedere con urgenza una deroga alle normative in vigore, in base all’art. 106 cpv. 1 LCStr e 97 cpv. 1 ONC, così da imporre l’obbligo
di dispositivi di sicurezza sui sedili per fanciulli
unicamente ai bambini di età inferiore a 3 anni.
Per lo stesso motivo (limite d’età legato
all’età di scolarizzazione secondo il concordato Harmos e non a criteri oggettivi di sicurezza)
è stata richiesta una deroga anche al limite di 7
anni per l’obbligo di dispositivi di sicurezza sui
sedili dotati di cinture addominali». 
l’odierna società?
 Come preservare, oggi, la relazione madre-bambino?
 Qual è il ruolo del padre?
 Come posso «dare» al mio bambino una
vicinanza che mi è mancata?
„„
Riscopriamo i nostri talenti
L’Associazione AZA organizza, a partire dal
17 maggio, corsi per imparare a fare le collane
con l’uncinetto. Il corso comprende 4 lezioni di
due ore che si svolgeranno la sera e costa Fr.
50.-. La quota di iscrizione comprende l’insegnante ed il materiale.
Per chi non ha nessuna conoscenza d’uncinetto, vi è la possibilità di fare un corso per
principianti.
Info: Zaina Gafic Tocchetti: 076 420 36 63
Iscrizione al corso
Desidero iscrivermi al corso
Cognome
Nome
Indirizzo
Nap
Città
Telefono

principiante

avanzato
Compilare e inviare a: OCST, Uff. 205 Via Balestra 19,
6900 Lugano o a [email protected]
Gli allievi del teatro Pulci & Cicale di Betty
Martinetti presentano venerdì 7 maggio, alle
ore 20.30, nell’aula Magna delle scuole
medie di Tesserete il musical «La chiamavano Bocca di Rosa» regia di Betty Martinetti. L’incasso sarà interamente devoluto
al Soccorso d’inverno Ticino, Associazione
che opera per un Ticino senza povertà.
In occasione dell’anno internazionale della
povertà nella serata del 7 maggio si vuole
mostrare due tipi di povertà:
Dai paesi poveri in cerca di un lavoro dignitoso…
Nella rappresentazione teatrale si evidenziano certe situazioni drammatiche in cui
persone in cerca di fortuna vengono condotte nei paesi ricchi, ingannate e sfruttate, con
la promessa di un lavoro. Protagoniste del
teatro sono tre sorelle che per guadagnarsi
da mangiare sono costrette a lavorare in un
circo come animali…
In un paese ricco in cerca di una vita dignitosa….
Il Soccorso d’inverno, presente sul territorio nazionale da oltre 70 anni, opera per una
Svizzera senza povertà. Sempre più famiglie vivono nel nostro Paese nell’indigenza e
per diverse cause non riescono più a condurre una vita dignitosa. Quando il salario
viene a mancare in famiglia o è drasticamente ridotto, le spese obbligatorie (affitto, cassa
malati, spese mediche, telefono, elettricità,
ecc.) portano quasi inevitabilmente all’indebitamento e all’insolvenza. Il Soccorso d’Inverno aiuta a evitare di entrare in questa pericolosa spirale. (Entrata: adulti fr. 12, ragazzi
fr. 6, 0-3 anni fr. 3).
Età d'argento, a cura dell’Associazione Anziani Pensionati Invalidi
6 maggio 2010 il Lavoro
P
I-
O
CS
T
AAPI
A
A
16
Giubileo AAPI
Occasione per
guardare al futuro
Claudio Franscella
I
l 2010 per l’AAPI è molto importante e significativo. In effetti l’Associazione cantonale e la sezione
del Luganese compiono trent’anni.
Il 24 settembre festeggiamo quindi
quest’importante Giubileo organizzando una giornata commemorativa
dove, grazie ai contributi degli importanti ospiti presenti, stileremo un
bilancio di quanto fatto nel passato
a favore dei nostri anziani. Sarà però
soprattutto l’occasione per proiettarsi
idealmente verso il futuro. Infatti, visto l’importante cambiamento demografico in atto, le associazioni come
la nostra assumeranno un ruolo sempre più prioritario nella società. La sfida demografica che ci attende, dove
coloro che hanno meno di vent’anni
diminuiranno percentualmente sempre più e quelli che supereranno i 65
anni aumenteranno progressivamente, fino a raggiungere nel 2035 il 25%
della popolazione, sarà sempre più
importante e dovrà essere affrontata
con il massimo impegno.
Per questo abbiamo preparato alcune novità di rilievo che permetteranno di adattare la nostra associazione
all’evoluzione dei tempi.
Vi aspettiamo quindi numerosi a
quest’importante appuntamento. Riservate già sin d’ora la data. 
L’argomento
2020: nel mondo più anziani
che bambini
D
a uno studio condotto da due
ricercatori dell’US Census
Bureau (Ufficio censimenti
degli Stati Uniti), Kevin Kinsella e Wan
He, sembra che sia in atto un’accelerazione del processo di invecchiamento della popolazione mondiale. Entro il
2020 il numero di persone anziane, intese come coloro che hanno 65 anni o
più, supererà quello dei bambini sotto
i cinque anni.
Se ci sono più anziani è perchè si
vive di più, e questo è un fatto positivo; bisogna però considerare che la
presenza di pochi giovani e quindi di
una ridotta popolazione attiva, genera
squilibri economici.
Ogni anno a livello mondiale la popolazione anziana cresce di poco più di
10 milioni di unità (circa
il 2 per cento) ed a metà
del 2008 si sono contati 506 milioni di persone
con età uguale o superiore a 65 anni.
Nel 2008 trentotto paesi al mondo avevano
una popolazione anziana di almeno due milioni di persone. Proprio in
quell’anno il Giappone è
diventato il paese con il
maggior numero di ultrasessantacinquenni (21
per cento).
Un altro dato mostra come sia proprio
l’allungamento della vita ad incidere
sulla tendenza all’invecchiamento: è
in aumento vertiginoso la popolazione
di ultraottantenni.
Sebbene il tasso di anziani sia in aumento soprattutto nei paesi sviluppati
e nel Vecchio continente, tanto che
se non si considerano la Georgia e il
Giappone, i primi 25 paesi a registrare
questa tendenza sono proprio in Europa, il fenomeno sta dilagando anche
fra i paesi in via di sviluppo.
«L’invecchiamento sta cambiando la
natura socio-economica del pianeta e
pone sfide difficili», ha detto R. Suzman del National Institute on Aging
(Istituto nazionale sull’invecchiamento), committente della ricerca.
Appuntamenti
Cambiamenti climatici
Un cuore per la salute
Serata pubblica sul tema:
«Cambiamenti climatici: catastrofismo o realtà? Cerchiamo di
capire da quale parte sta la verità»
a giornata di studio «La prevenzione e la cultura della
salute» si terrà Giovedì 20
maggio, presso Hotel Belvedere a
Locarno.
1.a parte (14-16.15) 2.a parte (1720). Partecipano Jor Milano e Luca
Macciacchini. Ai presenti verrà consegnato un attestato di partecipazione.
Organizzazione MeffeisNetworkSA.
Giovedì 6 maggio 2010, ore 18.00
Aula magna,
Università della Svizzera Italiana,
Lugano
Relatori: Ing. Monica Duca Widmer,
Membro commissione federale per la
ricerca energetica CORE
Ing. Marco Gaia, Responsabile Meteo Suisse, Locarno
Moderatore: Ing. Piernando Binaghi,
Capo servizio meteo
RSI.
Al termine seguirà
un rinfresco.
La conferenza è
aperta a tutti. 
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Età d'argento, a cura dell’Associazione Anziani Pensionati Invalidi
AAPI
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6 maggio 2010 il Lavoro
Sezione del Luganese
Fantastica gita al Bernina
G
iovedì 29 aprile, favorita da
una splendida giornata di
sole, si è svolta la gita della
sezione di Lugano al Passo del Bernina.
Alle 8.45 precise un comodo autobus
ARL ha accolto i 60 associati AAPI,
direzione obbligata Lecco, in quanto
l’enorme dimensione dell’autobus non
ha permesso di percorrere la statale
Regina verso Porlezza-Menaggio.
Dopo una breve pausa per il caffè
a Cosio Valtellino, ecco raggiunto Tirano, dove si è consumato un ottimo
pranzo.
Nel primo pomeriggio abbiamo potuto ammirare le meraviglie raccolte nello splendido edificio rinascimentale del
Santuario Mariano di Tirano costruito a
seguito dell’Apparizione della Madonna nel 1504 al giovane Mario Homodei.
Cristina, la nostra guida, con professionalità e competenza ci ha raccontato e mostrato i capolavori artistici che
questo santuario conserva.
Poi raggiunta la stazione di Tirano, tutti a bordo del «mitico»Trenino
Rosso che festeggia il suo primo
centenario, e si onora di essere
incluso nel patrimonio dell’UNESCO.
La linea del Bernina è l’unica ferrovia
svizzera, che da Sud a Nord, attraversa le Alpi a cielo aperto. Il suo tracciato è di particolare effetto, supera i
1.824 m. di dislivello esistente tra Tirano e Ospizio Bernina affrontando pendenze del 70 per mille senza l’ausilio
della cremagliera. Il panorama che si
gode a bordo delle vetture rosse è
veramente mozzafiato, montagne imponenti, ghiacciai, valli, laghetti, cime
alpine e una natura che in questo fine
aprile ci ha riempito gli occhi di tavolozze di colore e chiazze di verde degradante.
Cristina, ci ha accompagnati anche
sul trenino e ci ha compiutamente in-
formati sulla storia delle varie località
attraversate nel nostro viaggio: il Viadotto elicoidale di Brusio dove il treno
compie un cerchio di 360° per guadagnare quota senza dover usare la cremagliera, Brusio, il lago di Poschiavo,
Le Prese, dove il treno fa il tram sul
lato della strada, Cavaglia, Alp Grüm,
di fronte al ghiacciaio Palù, il lago
Bianco, la stazione Ospizio Bernina
(m. 2.253). E poi la discesa, Val Bernina, l’Alta Engadina, il Morteràtsch,
Pontresina, Celerina e St. Moritz, dove
ci accoglie nuovamente l’autobus per
il rientro a Lugano. Una giornata fantastica, che visto l’alto numero di richieste, verrà sicuramente ripetuta.
Un grazie alla sezione di Lugano per
l’ottima organizzazione, a Claudia, solerte capo comitiva, all’eccellente e fidatissimo autista Fabio e a tutti i simpatici partecipanti. 
FT
Agenda
Bellinzonese
Venerdì 7 e Venerdì 21 maggio,
Coro, ore 14, Vita Serena a Giubiasco.
Venerdì 14 maggio, Conferenza
«Come ascoltare il nostro corpo»
(Terza parte), ore 14, Vita Serena a
Giubiasco
Venerdì 18 giugno, Gita ZillisFlims (Falera), gli orari seguiranno.
Iscrizioni alla segretaria Tatiana, tel.
091 8292005 o 079 7565500.
Locarnese
Gita in ALSAZIA (Colmar-Strasburgo ecc...) e Friburgo (D)di 4 giorni, dal 26 al 29 maggio, in torpedone
GT, hotel in centro Colmar. Costo
tutto compreso (escluse bibite ai pasti) fr. 900, non soci fr. 950 (suppl.
singola fr. 160). Ci sono ancora alcuni posti, iscrizioni: tel. 091 7513052.

Luganese
 Giovedì 20 maggio, Pellegrinaggio alla Cattedrale di San Lorenzo a
Lugano, e Cappella Madonna delle
Grazie. Ore 15, S. Messa in suffragio
dei soci defunti, ore 16.15 merenda
(offerta dalla sezione) al ristorante
Manora, salita Chiattone, con the o
cappuccino e brioche. Iscrizioni: tel.
091 9102021, entro il 14 maggio.
Mendrisiotto
Martedì 11 maggio, ore 14.30,
visita guidata della mostra «Mysterium Crucis». Segue rinfresco offerto
all’Oratorio Santa Maria. Iscrizioni:
entro il 6 maggio allo 091 6405111.
Entrata ridotta: fr. 8.
Martedì 18 e mercoledì 19 maggio, Gita in Vallese, (solo gli iscritti).
Giovedì 27 maggio Coro sezionale AAPI, ore 14.30 in Casa Anziani
Santa Lucia ad Arzo.
Martedì 8 giugno, Gita a St. Moritz-Tirano, con trenino «Bernina Express». Iscrizioni: entro il 18 maggio,
tel. 091 6405111.
Tre Valli
Martedì 11 maggio, visita guidata
al centro di comando della galleria
autostradale del San Gottardo.
Trasferimento in torpedone ad Airolo, visita guidata Galleria e pranzo al ristorante Caseificio. Costo: fr.
55, non soci fr. 70, (bibite escluse).
Iscrizioni: entro il 7 maggio, tel. 091
8730120, OCST Biasca.
 Dal 9 all’11 settembre, Gita a
Camogli-Portofino-S.Margherita Ligure. Costo: fr. 685 tutto compreso,
ingresso San Fruttuoso, guida, battello. Suppl. singola fr. 65. Tel. 091
8730120, OCST Biasca.
Età d'argento, a cura dell’Associazione Anziani Pensionati Invalidi
6 maggio 2010 il Lavoro
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AAPI
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Soggiorni
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Corina Franchi*
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l servizio soggiorni dell’AAPIOCST dà la possibilità a persone
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tecipanti. La qualità degli alberghi e la
preparazione del personale accompagnatore sono di ottimo livello.
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specifiche esigenze. Questo servizio
è sempre a vostra disposizione per
assicurare la necessaria informazione
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prestazioni sono indicate nelle schede
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Portoroz (Slovenia)
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Jesolo (Mar Adriatico)
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sarà conteggiata una tassa supplementare di Fr. 100.-. L’assicurazione
annullamento è obbligatoria ed è a carico dei partecipanti.
Per le vostre iscrizioni potete contattare il Segretariato cantonale AAPIOCST, Via Lambertenghi a Lugano
(091 910 20 21)
Vi aspettiamo! 
2° soggiorno
dal 14 al 21 novembre 2010 (7 notti)
Pagina a cura di Angela Carlucci* - Sindacato Interprofessionale
6 maggio 2010 il Lavoro
19
Corsi
Bilancio delle Competenze,
mai sentito parlarne?
Il corso Retravailler – Rientro alla professione attiva delle donne offerto a
Lenzburg e Zurigo dall’istituto di formazione professionale ENAIP e dal
sindacato Syna propone interventi di
formazione per lo sviluppo delle pari
opportunità, con moduli tesi a promuovere l’inserimento nel mercato del lavoro delle donne, anche in forma autonoma, attraverso il miglioramento delle
competenze professionali di base, il
bilancio delle competenze e la formazione all’autoimprenditorialità.
Dr. Angela M. Carlucci*
I
l modulo 1 di Retravailler viene curato
dal sindacato Syna. Le corsiste vengono
accompagnate nella fase di orientamento professionale. La consulenza professionale
mira ad agevolare le donne a reintegrarsi nel
mondo del lavoro rilevando le loro abilità attraverso il bilancio delle competenze, il training
della comunicazione ed il self-empowerment.
Il concetto del Bilancio delle Competenze
nasce e si sviluppa in Francia agli inizi degli
anni ’90, dove già nel 1971 era stato sancito il
diritto alla formazione continua. Con il termine
Bilancio delle Competenze ci si riferisce ad un
percorso di orientamento strutturato, che aiuta le persone a conquistare consapevolezza
sulle proprie competenze, capacità, attitudini,
aspirazioni professionali, in qualsiasi fase della
propria vita personale e professionale. L’intenzione di verificare le proprie risorse e di prenderne consapevolezza, ne fa uno strumento
di orientamento, motivazione e supporto alla
costruzione di un proprio progetto formativo o
professionale.
Le competenze sono un universo teoricoInserzione
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concettuale
molto
ampio e complesso.
Per capire un pò meglio si può iniziare da
alcune considerazioni
di fondo: l’individuo
tramite
l’apprendimento acquisisce informazioni sul mondo
che lo circonda e sulle
proprie relazioni con
esso; il risultato di
tale apprendimento e
maturazione cognitiva
comporta l’affermarsi
di specifiche competenze per costruire
numerosi comportamenti. Il concetto di
competenza sta ad
indicare le abilità dell’individuo a trasformare
ed utilizzare attivamente l’informazione e ad
elaborare pensieri e azioni.
La competenza professionale
È una parte dell’ampio sistema di competenze che gli individui sviluppano ed utilizzano costantemente e attiene specificamente all’area
professionale e lavorativa della persona. Quindi l’attore principale è l’individuo che possiede
ed utilizza un sistema di competenze caratterizzato da conoscenze e capacità, motivazioni
e valori e immagine di sé che gli consentono di
esprimere comportamenti professionali competenti.
Il Bilancio delle competenze
Permette di analizzare a fondo le competenze professionali e personali, così come le attitudini e le motivazioni, allo scopo di ottenere
un quadro completo della persona. Il percorso
si rivolge a persone che hanno già maturato
esperienze lavorative, e che intendono svilupparne nuove o proporsi in altri settori professionali; a giovani inoccupati che si preparano
a entrare nel mondo del lavoro e a coloro che
desiderano pianificare un reinserimento lavorativo dopo un periodo di assenza per far ripartire la propria carriera. È quindi di fondamentale importanza attivare un canale fiduciario
con i partecipanti e rendere i percorsi di valutazione quanto più trasparenti e condivisi; solo
in questo modo si favorisce la partecipazione
diretta dei singoli, indispensabile per innescare
il processo di crescita e di conseguente cambiamento.
Il percorso si compone di due fasi
La compilazione di test auto-valutativi e un
colloquio individuale con uno psicologo/coach. Dopodiché i dati ottenuti sono incrociati
per la redazione di un report dove vengono
evidenziati i punti di forza e le aree di migliora-
mento di ciascuna persona, nonché le potenzialità e le risorse interne da valorizzare per il
proprio percorso di vita. Il risultato finale del
Bilancio delle Competenze è un progetto che
coinvolge direttamente la crescita della persona, rendendola protagonista del proprio sviluppo formativo, attraverso la ricostruzione di
proprie conoscenze, abilità e risorse.
Un’opportunità
... anche per le imprese
Il Bilancio delle Competenze diventa importante anche per i datori di lavoro, perché può
garantire risorse motivate a raggiungere obiettivi aziendali nonché per ottimizzare la gestione del personale, essendo un’azione finalizzata allo sviluppo della professionalità nell’ottica
della formazione continua.
Il Bilancio delle competenze permette inoltre di identificare le potenzialità delle risorse
aziendali e conseguentemente inserire «la
persona giusta al posto giusto». Per l’impresa può essere prezioso per contribuire alla
gestione delle Risorse Umane e per sviluppare professionalità in quanto favorisce nelle
persone l’acquisizione di autonome capacità
di autovalutazione, di attivazione e di scelta;
permette di anticipare i cambiamenti come favorire la mobilità interna ed esterna e l’adattamento a nuovi ruoli professionali; contribuisce
alla progettazione e allo svolgimento efficace
della formazione continua per i piani di sviluppo aziendale; alimenta la motivazione, la responsabilizzazione e la condivisione dei piani
di sviluppo individuali raggiungendo in questo
modo il «ben-essere» aziendale.
Le azioni di Bilancio permettono di determinare un progetto professionale e, se necessario, un progetto di formazione.
Per realizzare il Bilancio vengono utilizzate
sia le competenze trasversali (dette anche distintive) che le tecniche di base e quelle tecniche-professionali così da evidenziare quattro
elementi chiave della persona:
20
Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Angela M. Carlucci*
VAE
Corsi
Come si realizza il bilancio
delle Competenze?
 CHI È (bilancio di personalità)
 COSA SA FARE ( attitudini personali e professionali)
 COSA PUÒ FARE (potenzialità)
 COSA SPERA DI FARE (obiettivi)
L’Unione Europea sta lavorando per far sì
che gli stati membri sviluppino, al loro interno,
delle strategie di apprendimento permanente
uniformi basate sulle competenze chiave così
da permettere ad ogni cittadino europeo di
adattarsi in modo flessibile ai cambiamenti generati dal mercato del lavoro e di improntare
la vita al life long learning (formazione permanente).
Le competenze chiave sono quelle di cui tutti
hanno bisogno per la «realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.
La finalità ultima è quella di garantire un sistema di dispositivi ‘istituzionali’ in grado di
offrire al cittadino la possibilità di valorizzare
le proprie competenze, nel senso di conferire
ad esse un valore socialmente ed istituzionalInserzione
6 maggio 2010 il Lavoro
mente riconoscibile, e quindi potenzialmente
spendibile, nei diversi contesti formativi e professionali».
In Francia, invece, il Bilancio delle competenze, oltre ad essere obbligatorio come strumento per poter sostenere un colloquio di lavoro,
viene effettuato più volte nel corso della vita
lavorativa, in quanto permette di fare il punto
sul proprio sviluppo professionale e di verificare l’evoluzione nel tempo delle competenze
acquisite.
È auspicabile, per il futuro, che anche in Svizzera il Bilancio delle Competenze sia sempre
più potenziato e sempre più riconosciuto normativamente e socialmente, perché consente
importanti sviluppi in molte direzioni, sia dal
punto di vista dei lavoratori, che dei giovani,
ma soprattutto delle imprese. Il Bilancio delle
Competenze è uno strumento che, se usato
correttamente, è in grado di eliminare la precarietà della professionalità, delle conoscenze
e delle competenze dell’uomo di fronte alla varietà e alla costante evoluzione della società.
Infatti, è in primo luogo uno strumento di
conoscenza di sé,
fattore fondamentale
se si considera che
poter individuare il
proprio habitat lavorativo ideale porta ad
una maggiore soddisfazione personale
e professionale nonché ad altri innumerevoli benefici per
l’ambiente di lavoro
e per se stessi, quali
il raggiungimento del
«ben-essere»
della
persona e dell’azienda. È fondamentale,
dunque, che il Bilancio delle Competenze sia visto non solo
come orientamento,
ma integrato ad azioni di formazione continua, poiché nell’era
della conoscenza, le
necessità di apprendimento interessano
tutto l’arco della vita
di una persona. 
* Politiche sindacali
internazionali
Politiche sociali e
migratorie Syna –
sindacato
interprofessionale
Nuova frontiera
per la formazione
professionale
Paolo Vendola*
A
lla fine del mese di aprile si conclude
il primo percorso, a cura dello IUFFP
(Istituto Universitario Federale per la
Formazione Professionale) – sede regionale
Lugano di professionisti/consulenti della VAE
(Validazione degli Apprendimenti Esperienziali) con certificazione CAS (Certificate in Advanced Studies).
L’intero percorso è pensato per tutti coloro che, operanti nel settore della formazione
professionale e continua, intendono arricchire/aggiungere al proprio «mestiere quotidiano» quello di una nuova specializzazione in
attività di consulenza/accompagnamento, di
gestione/valutazione di questa nuova frontiera formativa - sociale che va sotto il nome di
pratiche di VAE.
L’intero percorso è stato strutturato per preparare questi «futuri consulenti» nell’accompagnamento e nell’elaborazione di bilanci e
dossier di competenze mirati alla validazione.
Infatti, diversi Cantoni in Svizzera si stanno attivando per permettere a quanti non sono in
possesso di un Attestato Federale di Capacità
(AFC), di ricevere questa certificazione professionale di base in età adulta senza dover necessariamente sostenere l’esame professionale; bensì passando dalla presentazione di
un Dossier dove si attestano le proprie competenze esperienziali, cioè maturate in anni di
esperienza in un determinato settore.
Partecipare a questo tipo di formazione –
che personalmente mi ha fatto sentire «pioniere su nuovi sentieri formativi» -, di fatto,
prepara consulenti ad attivarsi nelle pratiche
di validazione che è un percorso di legittimazione e di riconoscimento concreto per quanti
- in Svizzera e in Europa – non hanno potuto o
non hanno avuto la possibilità di crescita sociale attraverso percorsi formativi tradizionali
espressi tramite i classici curricoli scolastici
d’ogni ordine e grado. 
*Direttore ENAIP Svizzera
6 maggio 2010 il Lavoro
Pagina a cura di Rogério Sampaio - Sindacato Interprofessionale
21
Primeiro de Maio
Reflexões sobre o primeiro de Maio
O primeiro Maio para a Syna não é o
dia de marchar pelas ruas com bandeiras vermelhas.
O primeiro Maio é em todo o mundo
dia do trabalhador e em muitas regiões
marchamos com outras organizações
nas festividades do 1° de Maio.
Kurt Regotz*
O
primeiro Maio 2010 deve ser utilizado como um dia para lembrar o
valor do trabalho.
Os excessos do capitalismo desregulado remetem o valor do trabalho em segundo plano.
Enquanto se continua a ganhar dinheiro sem
esforço que depois é convertido em dinheiro
legal, provoca injustiça na nossa sociedade.
Para o sindicato Syna é claro: O ciclo incontrolado provocado pela crise financeira
causou uma crise económica e uma crise
social. Pior ainda, estamos em uma crise de
confiança.
As pessoas que trabalham não têm mais
confiança nos políticos, assim como no poder
económico·. Simplesmente não é compreensível, que depois da crise bancária e financeira
não existem regra legal aplicável que possa
pôr cobro e refrear a ganância. É quase um
bofetada na cara dos trabalhadores, quando
a diferença salarial mais ampla e os bónus em
valores ultrajantes, continuam a ser autorizados.
A mina de carvão da crise financeira ainda
não estão pagas, e é por isso, que nos batemos contra qualquer deterioração da segurança social. Na votação no início de Março
2010, o povo suíço expressou claramente que
não concorda que o segundo pilar, portanto, a reabilitação das pensões profissionais
seja feitas a custa do trabalhador. O mesmo
acontece com o seguro - desemprego, onde,
actualmente, a petição para o referendo está
sendo executado e Syna está convencido de
que, a 26 de Setembro, será votada uma clara
rejeição da presente proposta.
O mesmo se aplica a outros fundos de segurança social, seja na próxima Revisões do
AVS, Seguro de Acidentes, seguro de invalidez e finalmente, o seguro de saúde.
Na nossa sociedade precisamos de soluções
para a maioria dos trabalhadores
acessível e compreensível.
Para a Syna é o primeiro Maio de trabalho e
segurança social. O primeiro Maio é também
pelo trabalho e pelos salários
. Nós não queremos uma sociedade com
duas velocidades.
Não é aceitável que especuladores com valores irreais, criam cada vez mais pequenos
grupos que vão ficando mais ricos. Em contraste, ameaça a maioria da população na Suíça
que pagam a factura da crise. Por outro lado,
deve ser no Dia do Trabalho, 1° de Maio, que
as linhas devem ser traçadas.
• Nós não somos marionetas do capital
• Nós Syna queremos uma economia que
sirva o povo e não vice-versa. 
*Presidente do Sindicato Syna
6 IV-Revisão
Novas possibilidades de integração através da revisão
Avançar na integração das pessoas com deficiência. Integração com a
possível contribuição do empregador.
Matthias Kuert*
N
o âmbito da 6 revisão do seguro de
Invalidez IV- O seguro IV para fazer
a vontade do Conselho Federal dá
mais um passo para a inclusão dos seguros.
A maior integração possível das pessoas com
deficiência no mercado de trabalho é bem-vinda em princípio. Sem a contribuição patronal
obrigatória de lado a integração pode começar
os trabalhos necessários, no entanto, não é
simples para um recém-criado. Travail.Suisse exige a 6 IV-revisão, que os empregadores
que não empregam pessoas com deficiência,
deve pagar uma contribuição de integração..
Com a contribuição da integração ir-se-á
analisar possíveis alternativas para a integração incondicional e directa no mercado de
trabalho. Travail.Suisse convida o Parlamento
, à considerar formas de aprofundamento da
integração, invés de aumentar a pressão sobre os afectados. Travail.Suisse ao mesmo
tempo faz "a proposta , sobre com que modelo poderia pôr-se em prática.
Novas possibilidades de integração através
da revisão
Com a contribuição para integração poderá
ser um incentivo para aumentar o emprego das
pessoas com deficiência. Ao mesmo tempo,
a IV trabalha para criar novos empregos para
pessoas com deficiência por isso pôs a disposição fundos em várias centenas de milhões
de francos. Esta seria uma exigência, uma
margem considerável de abertura para ofere-
cer alternativas possíveis para a integração incondicional e directa no mercado de trabalho.
Travail.Suisse apela o reforço da cooperação
com o IV e empresas . Deve-se aproveitar a
oportunidade para definir normas para a inclusão social em empresas que oferecem esse
modelo promissor:
 As economias de escala permitem a
criação de novos postos de trabalho
Ter em conta o desempenho parcial das
pessoas afectadas
Integração social dos indivíduos e o uso da
capacidade da economia nacional
Condições estáveis devido a compromissos permanentes
Transição escalonado no mercado de trabalho
A protecção social e local e salários padrão
da indústria.
Travail.Suisse solicita ao Parlamento que tal
modelo na 6ª IV-Revisão seja seriamente considerada e não simplesmente aumentar a pressão sobre os beneficiários e beneficiárias. 
*chefe de Política Social, Travail.Suisse
22
6 maggio 2010 il Lavoro
Cassa disoccupazione cristiano sociale / OCST...
...la cassa numero 1 in Ticino
Servizi
Le nostre sedi
 Pagamenti giornalieri agli assicurati
Lugano - Amministrazione centrale
Via Serafino Balestra 19, 6900 Lugano
Biasca
Piazza Centrale, 6710 Biasca
Bellinzona
Via Magoria 6, 6500 Bellinzona
Grono
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Locarno
Via della Posta 8, 6600 Locarno
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Via San Gottardo 50, 6900 Massagno
Mendrisio
Via G. Lanz 25, 6850 Mendrisio
Chiasso
Via Bossi 12, 6830 Chiasso
 6 sedi in Ticino e 1 nei Grigioni
 Professionalità nell’allestimento delle
pratiche
 Programmi informatici per i datori di
lavoro
Giornale Aperto
6 maggio 2010 il Lavoro
23
Le Domande dei Lettori
Alimenti non pagati, che fare se il padre è frontaliere?
Egregio Sig. Onorato,
sono una mamma separata con bimbo a
carico, residente a Varese, mio marito non
paga gli alimenti e sperpera al night tutto lo
stipendio che percepisce come frontaliere in
Svizzera.
L’avvocato mi prospetta: l’esecuzione del
Tribunale per trattenuta mensile direttamente
sullo stipendio, in Italia è prassi, non so cosa
succeda in Svizzera visto che mio marito lavora lì. Lei mi può aiutare?
Luisa A.
Gentile Luisa, lei dovrebbe rivolgersi al Tribunale italiano, chiedendo di ordinare al datore
di lavoro in Svizzera per cui l’ex marito lavora
di trattenere dallo stipendio la somma degli
alimenti che egli non provvede a pagare e di
riversarla a lei in favore del figlio. Accertato che
l’ex marito non aveva adempiuto all’obbligo di
mantenimento nei confronti del minorenne, il
Tribunale italiano sicuramente accoglierà la
richiesta di trattenuta salariale. In seguito a
ciò lei si dovrà rivolgere alla Camera civile di
appello per chiedere la delibazione della decisione italiana.
La Camera civile di appello è, infatti, competente per riconoscere e dichiarare esecutive, secondo le norme della legge federale sul
diritto internazionale privato, le sentenze civili
emanate all’estero. Trattandosi di delibare una
trattenuta di stipendio, in particolare, raccomanda che sia sentito anche il terzo cui è destinato l’ordine, cioè il datore di lavoro dell’ ex
marito.
I criteri che disciplinano il riconoscimento e
l’esecuzione di decisioni straniere in Svizzera figurano agli art 25 segg. LDIP (legge federale sul
diritto internazionale privato). I trattati internazionali ratificati dalla Svizzera prevalgono tuttavia sui requisiti posti dalla citata legge ove contengano norme più favorevoli alla delibazione.
Ora, il riconoscimento e l’esecuzione in Svizzera di decisioni straniere relative a contributi di
mantenimento è regolato da due trattati multilaterali: la Convenzione dell’Aia concernente il
riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni in
materia di obbligazioni alimentari, del 2 ottobre
1973, e la Convenzione di Lugano («Convenzione concernente la competenza giurisdizionale e
l’esecuzione delle decisioni in materia civile e
commerciale», del 16 settembre 1988), entrambe ratificate anche dall’Italia.
Nessuno dei due trattati prevale, nel senso
che la decisione emanata nello Stato firmatario
di una convenzione va riconosciuta in Svizzera
anche se adempie i presupposti dell’una e non
quelli dell’altra.
Occorre dunque esaminare se la decisione
che sarà resa da un’autorità italiana sia considerata competente in base alla Convenzione
e «se non può più essere oggetto di un ricorso
ordinario nello Stato d’origine» nonché verificare se non si sia in presenza delle ipotesi
contrarie al riconoscimento e all’esecuzione
enunciate all’art.5 della Convenzione dell’Aia.
Cordiali saluti. 
Francesco Onorato
Coordinatore Naz.le Patronato ACLI
 Uffici del Patronato ACLI nel Cantone Ticino:
Lugano: via S. Balestra 19 - tel. 091 9239716
Bellinzona: via G. Motta 3 - tel. 091 8254379
Biasca: via Pini 9 - tel. 091 8622332
Giubiasco: via Berta 22
(c/o Casa parrocchiale, ogni mercoledì dalle ore 10
alle 12)
Locarno: via A. Nessi 22 A - tel. 091 7522309
(tutti i giovedì)
Chiasso: C.so S. Gottardo 48 - tel. 091 6900247
(solo il martedì pomeriggio)
VITA NOSTRA
„„Auguri
• ad Aurelio Andina, socio AAPI sezione Sopraceneri e già
segretario regionale del Locarnese, che lo scorso 24 aprile ha festeggiato brillantemente l’81.esimo compleanno.
„„Complimenti
• ad Alberto Trevisan, collega al segretariato di Lamone, che il 25 marzo scorso si è brillantemente laureato
in scienze politiche, con voto finale
107, all’Università Statale di Milano, corso di laurea in scienze del
lavoro presentando la tesi: «Lavoro
atipico e sindacato: il caso ALAICISL». Congratulazioni per il bel
traguardo raggiunto e tanti auguri
per un futuro professionale ricco di
soddisfazioni.
„„Felicitazioni
• a Giorgio Ulvini, socio segretariato del Luganese, e a
Editore
Organizzazione cristiano-sociale ticinese
Redazione e amministrazione
Responsabile: Benedetta Rigotti
In redazione: Maurizia Conti
tel. 0919211551 ; fax 0919242471
via Balestra 19, 6900 Lugano
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Cristina Talamona, allietati dalla nascita dei gemelli Cecilia e Simone, ai quali auguriamo ogni bene.
• ad Andrea Grassi, socio settore Elettricisti e a Moira
Tenzi per la nascita di Elia, al quale auguriamo un futuro
sereno e ricco di gioia.
• ai genitori Davide e Sabina Picciocchi e al nonno Luciano, fedele associato AAPI, molto impegnato nelle attività della sezione del Luganese, per la nascita del piccolo Luciano, al quale auguriamo tanta gioia e serenità.
„„
Condoglianze
• alla figlia Franca con il marito Paul-Louis Gambazzi, ai
nipoti Fabio e Laura con Stefano, Lisa e Lorenzo; Claudio e Barbara con Anais e Alex, per la scomparsa della
loro cara congiunta Ines De-Giorgi, vedova Giovanni, ex
segretario amministrativo OCST.
• alla mamma Giuliana, socia AAPI del Luganese, al
compagno Massimo, alla sorella Sonia con Renato e i
figli Lisa, Milo e Siro, ai parenti tutti, per la prematura
scomparsa della loro cara congiunta Katia Pergolini.
Stampa
Corriere del Ticino Sa
Via Industria, 6933 Muzzano
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Tiratura confermata REMP
40'672 copie
• ai figli Giuseppe, socio settore Polizia, Adriana, e Clara, ai nipoti e parenti tutti, per la scomparsa della loro
cara congiunta Luisa De Luigi di Campestro.
• al marito Andrea Xhanino di Coldrerio, socio AAPI
Mendrisio, e familiari tutti, per la morte della loro cara
congiunta Rosalia.
• alla mamma Nerina, al papà Rocco, ai fratelli Giuliano
con Ceci, Enzo, ai nipoti e pronipoti e parenti tutti, per
la scomparsa della loro cara Paola Salvadè, fedele socia
FFS Chiasso, avvenuta recentemente.
• ai figli Francesca, Armando, Claudia con il marito Luigi
Tettamanti, socio Dipendenti comunali, e parenti tutti,
per la scomparsa della loro cara congiunta Miranda Fumasoli di Breganzona.
• ai familiari e parenti tutti, per la scomparsa del loro
caro congiunto Fred Ladenius, fedele socio AAPI del
Luganese.
• al papà Tullio, socio Servizi pubblici, alla mamma Katia, al fratello Alessio, ai parenti tutti, per la prematura
scomparsa del loro caro Christian Caloiero.
Via Balestra 19, 6900 Lugano
Consiglio esecutivo
- Presidente: Romano Rossi
- Vicepresidente: Bruno Ongaro
- Membri:
Carla Albertoli, Fausto Leidi,
Gianfranco Poli, Roberto Poretti,
Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani,
Flavio Ugazzi
Segretario cantonale e copresidente
Meinrado Robbiani
Segretario amministrativo
Fausto Leidi
Vicesegretari cantonali
Nando Ceruso, Renato Ricciardi
Segretari regionali
Lugano
Dario Tettamanti
Mendrisio
Alessandro Mecatti
Sopraceneri Paolo Locatelli
Tre Valli
Giancarlo Nicoli
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sul piano giornalistico, sociale, culturale, economico della Svizzera
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propone una pagina in spagnolo, una in portoghese e anche in serbocroato.