L`italiano s`impara con l`«app» Editel

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L`italiano s`impara con l`«app» Editel
Valli Giudicarie e Rendena
l'Adige
PIEVE DI BONO
domenica 20 aprile 2014
47
Pensata come esercitazione per i partecipanti
alle Olimpiadi di italiano, può essere fruita
da chiunque voglia mettere alla prova
la propria conoscenza della lingua di Dante
L’italiano s’impara
con l’«app» Editel
Sviluppata dall’azienda informatica
per conto del Ministero dell’Istruzione
GIULIANO BELTRAMI
PIEVE DI BONO - La new economy insegna: non servono
sedi di rappresentanza in
quartieri lussuosi di città di fama per ottenere successi nel
mercato. Si può fare anche
partendo da un appartamento nella palazzina della Trentino Sviluppo, in un piccolo
centro ad un’ora di macchina
Oltre 180.000
download
e più di un milione
di giocate
dalla ferrovia e dall’autostrada. Bastano la testa e l’entusiasmo di un gruppo di giovani.
E’ nata così la «app» della Editel. Un momento: «app» innanzitutto. Tradotto (chi smanetta con smartphone e diavolerie simili lo sa bene) significa
applicazione. Per chi non è avvezzo aggiungiamo, chiedendo scusa ai puristi: si tratta di
STORO
un programma che permette
di realizzare determinate funzioni con gli smartphone.
Cercando di essere più chiari,
l’«app» di cui parliamo si chiama «Conosci l’italiano?» ed è
stata sviluppata dalla Editel,
che ha sede a Pieve di Bono,
per il Miur, il Ministero dell’istruzione, dell’università e
della Ricerca. «L’app - ci racconta Valentina Bazzoli della società trentina - è stata realizzata e pensata come esercitazione per i partecipanti alle
Olimpiadi di italiano, ma può
essere fruita da chiunque voglia mettere alla prova la propria conoscenza della lingua
italiana».
Si lasciano cullare dall’orgoglio i ragazzi della Editel, anche perché dal 17 febbraio,
giorno della pubblicazione, ad
oggi, l’«app» ha registrato
180.000 download (non è bello, ma traduciamo come scaricamenti dal sistema centrale al proprio smartphone) e
più di un milione di giocate,
«segno dell’apprezzamento e
della sensibilità verso questo
tema da parte dei giovani».
E fra i giovani che hanno apprezzato il frutto del lavoro
dell’azienda del Chiese c’è Caterina Dalmaso, di Pergine, al-
lieva dell’Arcivescovile di
Trento, risultata fra i vincitori per il biennio della finale delle Olimpiadi svoltasi a Firenze nello scorso weekend insieme alle giornate della lingua
italiana.
Ma chi è Editel? La società
(una srl fondata dall’imprenditore Pierluigi Ghizzi, che l’ha
guidata fino a poco tempo fa)
è nata a Storo 25 anni fa, nel
1989, come studio grafico. In
quel tempo c’era anche (gli
storesi lo ricordano bene)
l’estroso artista Hermann Zontini, scomparso prematuramente nel 2006. Il primo sito
web di Editel risale al 1997.
Con il passare degli anni si è
trasformata in società di consulenza a 360 gradi, capace di
migliorare la presenza offline
e online per hotel, aziende ed
enti pubblici, sia nel Trentino
che a livello nazionale.
Nell’ultimo periodo si è ulteriormente specializzata, aggiungendo al suo ventaglio di
servizi anche lo sviluppo di
«app» per smartphone. I servizi offerti oggi da Editel spaziano dalla grafica tradizionale (studio di loghi, immagini
coordinate, dépliant e brochure) alla realizzazione di siti
web per hotel, aziende ed en-
La pubblicità dell’applicazione per smartphone che aiuta a imparare la lingua italiana realizzata dalla Editel
ti pubblici, e-commerce, servizi di web marketing (campagne pubblicitarie online, e-mail
marketing, social media marketing, posizionamento sui
motori di ricerca) e sviluppo
di «app».
A proposito del funzionamento della «app». «Consiste in un
quiz a 10 livelli sulla lingua italiana. Ogni livello è composto
da 5 domande, alle quali l’utente deve rispondere con una
percentuale di correttezza sufficiente ad accedere al livello
successivo. I tempi e i risultati del giocatore vengono registrati, perciò ogni tentativo influisce sul punteggio finale. Siti di riferimento: Olimpiadi di
Italiano: http://www.olimpiadi-italiano.it/index.php, MIUR:
http://www.istruzione.it.
«Stiamo già lavorando ad una
nuova release dell’app che sicuramente la renderà più divertente e più social!», ci dicono in azienda.
STORO
Salta la processione dei Batedùr
STORO - Venerdì Santo 2014: delusione dipinta sui volti di
chi si aspettava di vedere per le strade di Storo la processione fra le stazioni viventi della Via Crucis con i «Batedùr
de bore». Fra l’altro doveva essere la prima di don Andrea
Fava, ma il parroco arrivato da pochi mesi nel basso Chiese dovrà aspettare un annetto per sentire i paesani che percuotono i tronchi.
Motivo della sospensione: attesa del maltempo. La decisione è stata presa a cavallo del mezzodì, quando un vento gagliardo stava spingendo le nubi verso il cielo di Storo, così il telegiornale regionale Rai delle 14, opportunamente avvisato, ha potuto comunicare la novità. Il meteo, in verità,
aveva annunciato pioggia, ma per la tarda serata e la notte, il che avrebbe esonerato la processione dalla lavata di
capo. Ma evidentemente gli organizzatori, che si presume
avessero contatti più in alto del meteo, non si sono fidati e
hanno annullato l’esibizione. Non senza malumori all’interno dei «batedùr», bisogna ammetterlo, perché non tutti erano d’accordo con la sospensione. Il bello è che non è piovuto fino al termine della funzione. Una volta che ci si poteva fidare del meteo... Sarà per l’anno prossimo.
Appaltati i lavori per nove appartamenti nell’antica residenza
Casa Necolì, un appalto per la storia
STORO - Il mondo non
cambia solo a causa dei
grandi avvenimenti di
portata storica. A volte
anche i piccoli eventi
contribuiscono a segnare
confini con il passato.
L’altro giorno è andata
all’appalto a Storo la
ristrutturazione di Casa
Necolì. Detta così potrebbe
sembrare insignificante, e in
sé è un evento non storico:
piccolo, come si diceva.
Tuttavia con la
ristrutturazione di
quell’edificio cambierà il
volto della zona. Siamo nella
via principale di Storo, via
Garibaldi, fra il capitello che
dichiara di essere stato
costruito per ricordare il
colera del 1855 ed il Caffè
PINZOLO
Centrale, che ha cambiato
volto già da tempo.
Ricordiamo che passò da bar
e ristorante Centrale (aperto
nel 1950, luogo di incontri
pubblici e di grandi pranzi
preparati da mamma Tullia)
a raffinato Caffè Gelateria nel
1992, dopo che un incendio
lo aveva devastato.
L’edificio in questione è Casa
Necolì, residenza contadina
di inizio Ottocento di
proprietà della famiglia
Demadonna (Gianfranco,
artista storese, già maestro
di jazz band e banda del
paese), disabitata da 35 anni
e comperata dal Consorzio
Elettrico che vi vuole
realizzare, tramite Acli
Consat, nove appartamenti.
«Sette verranno messi a
disposizione degli anziani»,
spiega Walter Mosna, di Acli
Consat, «mentre due
rimarranno al CEdiS. O
meglio, uno al CEdiS e l’altro
ai proprietari dell’edificio».
Il costo previsto per la
ristrutturazione si aggira
attorno al milione e 200.000
euro fra opere edili ed
impiantistica. L’appalto è
stato vinto dall’impresa
Amistadi di Roncone, che ha
praticato il 31% di ribasso, a
testimoniare la fame di
lavoro. Intervento delicato,
come ammette lo stesso
Mosna, «perché la parte
storica abbisognerà di un
restauro conservativo. Per il
resto si dovrà intervenire
con un consolidamento».
Restauro conservativo
Sono una quarantina gli iscritti e molte le attività
Giovani alpinisti-satini crescono
PINZOLO - La Sat Pinzolo Alta Rendena è una
realtà attiva nella comunità in particolare nel
far conoscere ed apprezzare la montagna ai
giovani. Sono una quarantina i bambini e i
ragazzi iscritti al Gruppo di alpinismo
giovanile. Intenso il calendario delle uscite,
con escursioni in tutte le stagioni, con le
racchette da neve, l’avvicinamento
all’arrampicata. Ogni anno viene inoltre
sviluppato un tema culturale. Nel 2013
«Castelli e fortezze», con visite guidate ai Forti
Larino e Corno in Val del Chiese, Castello di
Drena raggiunto con la ferrata Rio Salagone,
Forte Cleamp e le trincee di Valchestria, le
tracce della grande guerra lungo il sentiero
della Val Genova. Un’apprezzata iniziativa
organizzata dalla Sezione, giunta alla 15ª
edizione, è «Montagna nella scuola», rivolta a
tutti gli studenti dell’Istituto comprensivo Val
Rendena. Si tiene nella piana di Campo Carlo
Magno e Madonna di Campiglio coinvolgendo
Parco Adamello Brenta, Soccorso Alpino,
Forestale ed altri soggetti. Sono state coinvolte
le classi prima e seconda della scuola primaria
per un totale di oltre 200 bambini. Il presidente
Paolo Querio, nella recente assemblea dei soci,
ha ricordato anche altre iniziative svolte nel
2013: la cerimonia in ricordo della guida alpina
e satino Adamello Collini che ha perso la vita ad
Auschwitz per mettere in salvo tante persone,
la serata e mostra «Paesaggi dell’energia» sulle
gradi opere idroelettriche, la scuola sci
alpinismo Val Rendena che ha festeggiato i 25
anni di attività e nella quale collaborano le
sezioni di Val Rendena e Tione. Tre i soci
premiati nella serata per i 25 anni di
appartenenza: Sara Maganzini, Alessandro Caola
e Martina Ceschini, tutti iscritti appena nati.
soprattutto per mantenere
gli avvolti del pianterreno,
tanto suggestivi da essere già
stati utilizzati in passato per
l’allestimento di mostre.
D’altronde che la casa si
presti anche all’esterno lo
dice Masöi de formantàss süi
spergoi, il concorso inventato
dal Comune per valorizzare
la coreografia storese del
granoturco posto ad
essiccare in modo naturale,
capace di fasciare le case
come accadeva ai tempi della
civiltà contadina, quando la
farina serviva solo per
mettere in tavola la polenta
dei valligiani e non per
essere mandata in giro per
l’Italia come accade ora. «Gli
spazi storici saranno
valorizzati», assicura Mosna.
TIONE
Casa Necolì, ex sede CEdiS sarà trasformata in alloggi protetti
L’intervento a Casa Necolì
non è il primo di Acli Consat
nelle Giudicarie. Una
quindicina di anni or sono fu
la volta della Famiglia
Cooperativa Valle del Chiese,
che ricavò sopra la sua filiale
di Pieve di Bono alcuni
appartamenti per anziani.
Poi toccò a San Lorenzo in
Banale e a Strembo, sempre
in collaborazione con
Cooperative. «Adesso stiamo
lavorando a Mortaso in una
casa dell’Asuc e del Comune
- spiega Walter Mosna - e non
dimentichiamo l’intervento a
Fiavé sull’edificio della
parrocchia». In tutto qualche
decina di appartamenti per
anziani, che, grazie alla legge
provinciale, possono
approfittare per trasferirsi in
G. B.
in case dignitose.
I bracciali di Alessia Cazzolli creati nella vetrina New Shop
Le opere nascono davanti a tutti
Alessia Cazzolli (foto D.Simoni)
TIONE - Opere create direttamente in vetrina. Una scena
insolita nelle vallate trentine ma è quanto si poteva osservare
ieri presso la storica boutique New Shop di Tione, dove la
giovane stilista designer Alessia Cazzolli, ha realizza le sue
creazioni accompagnata dalle note del dj Bony Voice,
testimonial d’eccezione e davanti ad un nutrito pubblico
curioso di assistere alla performance. Si tratta di un progetto
sperimentale nato nel cuore delle Giudicarie per vivacizzare
le potenzialità di spiriti creativi che nel motto «l’unione fa la
forza» credono ed investono attraverso la loro immagine. È
toccato alla boutique New Shop, gestita da due
intraprendenti ragazze, Oriana e Michela, ospitare la stilista
designer fondatrice del marchio Barakus che davanti ai
passanti ha dato vita ai suoi bracciali artigianali
concentrandosi al taglio e al torchio, come in un vero e
proprio laboratorio working live. Tra l’altro le creazioni
hanno recentemente trovato anche il loro posto d’onore
come il polso di Selvaggia Lucarelli ospite di Mara Venier
qualche settimana fa a Domenica In.