«Heidi» vince il Carnevale di Storo
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«Heidi» vince il Carnevale di Storo
Valli Giudicarie e Rendena l'Adige mercoledì 18 febbraio 2015 37 «Decreti, nessuna incompatibilità» PINZOLO. Condannato vigile urbano PINZOLO - La condanna di Alberto Decreti, non incide sul fatto che sia agente della polizia locale. L’avvocato Michele Busetti , difensore di Decreti, puntualizza sull’articolo apparso venerdì. «Dal titolo il lettore desume una sorta di inconciliabilità, in realtà inesistente, tra “condanna” e “mantenimento in servizio” del mio patrocinato, laddove la sentenza (della quale debbono ancora essere depositate le motivazioni, per le quali il Giudice si è riservato 90 giorni) non ha alcun diretto impatto sulla doverosa e legit- tima prosecuzione dell’attività lavorativa del signor Decreti, non conseguendo ad essa alcuna pena accessoria». Il legale trentino ricorda poi che nel nostro ordinamento esiste «la presunzione di non colpevolezza, prevista dalla Costituzione all’articolo 27, la quale non può ridursi ad una vuota clausola di stile, ma deve tradursi nel consapevole rispetto di tale fondamentale principio giuridico, valevole per qualsiasi soggetto che, sottoposto a procedimento penale, venga condannato in via non definitiva. Sino a che, quindi, l’accertamento della responsabilità per i fatti contestati al mio patrocinato non sarà divenuto irrevocabile, il signor Alberto Decreti deve essere, e non può diversamente essere, “presunto innocente”» L’avvocato annuncia che la sentenza di condanna verrà appellata e ricorda che «Decreti ormai da anni svolge con assoluta dedizione la propria attività presso la Polizia locale di Pinzolo, senza mai avere ricevuto alcuna contestazione o essere stato og- getto di qualsiasi valutazione negativa, né prima, né durante né dopo il processo. Quanto poi all’asserzione per la quale “per i cittadini non è infatti comprensibile che un uomo condannato per ricettazione possa essere delegato a far rispettare la legge o possa essere chiamato a sanzionare chi non la rispetta” non posso, ancora una volta, che evidenziare come in questo momento Alberto Decreti, nonostante il pronunciamento di primo grado non favorevole, non possa che essere ritenuto non colpevole». L’avvocato Michele Busetti «Heidi» vince il Carnevale di Storo Al secondo posto «Che Spiet», terzo classificato «Le fritole dal Santol Luf» GIULIANO BELTRAMI STORO - «Heidi», carro storese, ha vinto il «Trofeo Mati Quadrati», precedendo «Che Spiet» sempre di Storo. Il Carnevale storese è quello di sempre: la folla gremisce l’anello occupato dai carri allegorici e dai gruppi mascherati. Migliaia di persone sicuramente, chi in maschera, chi vestito normalmente. Stavolta, a premiare gli sforzi delle decine di volontari che organizzano il Gran Carnevale storese e le centinaia di figuranti che per mesi hanno lavorato alla preparazione di testi, costumi, addobbi e scenografie, un sole quasi primaverile ha baciato l’evento. Non capita spesso, bisogna dirlo. I carri: sette, più un gruppo mascherato. Meno del solito (la crisi si sente anche in questo settore). All’edizione numero 48 non si è visto il gruppo di Bersone, per esempio, un affezionato al Gran Carnevale storese. Nelle antiche leggende affonda le radici «Le frittole del Santol Luf» (una specie di Babau che un tempo serviva per spaventare i bambini), carro fatto da coloro che l’anno scorso prendevano in giro il vicino paese di Darzo con il gallo dalle uova quadrate, vittima (fra l’altro) di un attentato incendiario vero. Frittole? Ah, niente doppi sensi. Al capitolo satira locale fanno riferimento due carri: «Basta chiudere gli specchietti» e «Che Spiet locale tipico». Il primo è ambientato nella campagna di Storo con i suoi ponti, che qualcuno ha detto essere troppo TROFEO MATI QUADRATI Il carro vincitore «Heidi» e il secondo arrivato «Che Spiet» (foto G. Sai) stretti; carro fatto dai condinesi che prendono in giro il Comune di Storo ed inevitabilmente Vigilio Giovanelli, che prima di assurgere al ruolo di primo cittadino ha fatto l’assessore all’agricoltura per qualche lustro; la trebbiatrice marca «John Ber» Pinzolo | Hockey La sfida degli Orsi contro Prato allo Stelvio gara-2 dei playoff PINZOLO - Dopo aver «eliminato» i Power Bulldog di Bolzano e aver battuto il Prad Hockey Team in gara-1 di playoff gli «Orsi» rendenesi sono pronti ad una nuova sfida. Questa sera infatti i ragazzi dell’Hockey Club ValRendena si confronteranno con gli atleti altoatesini di Prato allo Stelvio per la seconda partita playoff della CCM Cup. Ad animare il PalaGhiaccio, a partire dalle 20, sarà dunque una partita importante visto che, spiegano i dirigenti «con la sua vittoria, si porterebbe la serie di semifinale sul 2-0 in attesa della prossima e decisiva sfida che si disputerà in terra sudtirolese». La speranza non è però solo quella di vincere, ma anche, concludono quella «di coinvolgere di più i nostri compaesani e valligiani. Sarebbe davvero una splendida occasione vedere il nostro bel palazzetto gremito di gente a tifare per i colori del Hc ValRendena». L’ingresso è libero. J.P. è buona testimonianza (lo scotum di Giovanelli è Berì). Il secondo (si legge «Fra’ Polentina a 150 metri») è riferito alla polemicona scoppiata in Facebook sui cartelli segnalatori di due locali che distano meno di due chilometri: «La Polentèra» 1° Heidi Storo 2° Che Spiet Storo 3° Le Fritole Dal Santol Luf Storo 3° An Bu Cafe’ Storo 5° Basta Chiudere Gli Specchietti! Condino 6° Kung Fu Panza Ledro 7° Alitiarno: L’Aereo più pazzo del Mondo Ledro 1262 1194 1163 1163 1136 903 777 GRUPPI MASCHERATI 1° E Ne Fo dal Somanà (Storo) 666 (i cartelli che ci sono) e «Fra’ Dolcino» (quelli che non ci sono). Raffinato nella scenografia «Kopi Luwak - AnbuCafè», con una grande moka ed un macigno a troneggiare sul carro, studenti addormentati, ballerine indiane ed un caffè che arriva direttamente dalle vacche. Un panda ciccione è il protagonista di «Kung fu Pansa», mentre «Alitarno l’aereo più pazzo del mondo» mostra un aereo tricolore. Infine è presente pure il carro di Heidi. L’unico gruppo mascherato è preparato dagli amici di Hermann (Hermann Zontini, il grande animatore del Gran Carnevale per anni, scomparso troppo giovane) e si intitola «E ne fo dal somanà», che tradotto dall’idioma locale significa «sono usciti dal seminato». A tarda notte, con un teatro tenda strapieno come al solito, premiazione della sfilata, in attesa di quella di sabato, alla quale parteciperanno anche carri della Busa di Tione, della Rendena e del Bleggio. Doppio trionfo dei padroni di casa, questa volta battuto il Bleggio A Tione invece vince il carro «Confusioni» DENISE ROCCA TIONE – Trionfa la borgata di Tione al Gran Carnevale Giudicariese: nella competizione di carri è «Confusioni» ad aggiudicarsi il primo posto, con 434 punti; arriva invece sul gradino più alto del podio fra i gruppi mascherati, con 67 punti, il gruppo «I soliti ritardatari», saitra politica, per lo più locale, che al carnevale non fa mai mancare la propria visione sulle vicende politche locali. Entrambi compagini di casa, che sono risalite ai vertici dopo uno scorso anno in sordina dove le compagini del resto delle Giudicarie avevano trionfato. Il carro tionese ha fatto il verso ai brasiliani di Rio, con un coloratissimo carro di fiori e ballerini multicolore, ma scherzi e burle erano tutti dedicati ai giudicariesi e alle manie e idiosincrasie della politica locale. Secondo classificato fra i carri quello, attesissimo, del Bleggio, squadra che aveva trionfato lo scorso anno con «Alice in pokerland», bello e impegnato, dopo aver ben impressionato piazzandosi già nei primi posti nell’anno di esordio con uno spettacolare Tony Manero posticcio e la coinvolgente sfida Due momenti della sfilata di ieri a Tione nelle fotografie di Maurizio CORRADI fra hippy e disco. La maestria della creazione del carro e dei balli messa in campo dai bleggiani ha colpito anche in questa edizione con il loro «Dragon Blec, la ricetta della diversità» ispirato ai personaggi degli anime giapponesi, ma il testo è stato meno efficace dello scorso anno e hanno perso qualche punto scivolando al secondo posto. Terzo classificato il carro che di politica nazionale e internazionale si è occupato, «Renzi back to school» proveniente da Roncone. Un sole caldo ha accompagnato il car- nevale per le vie di Tione, così carri e gruppi mascherati hanno avuto la soddisfazione di fare il loro spettacolo accompagnati dal bel tempo. C’è stata soprattutto maestria nel preparare i carri e nelle scenografie, piuttosto che satira pungente, ma qualche battuta sulle vicende locali e nazionali non è mancata. Hanno tenuto banco le fusioni, seguite dall’ospedale e le beghe di campanile, ma pure l’inglese del presidente del consiglio Matteo Renzi ha fatto capolino nel carnevale giudicariese. La dice tutta il pollaio messo in scena dai giovani di Zuclo per parlare delle fusioni nella Busa di Tione, per non parlare dei «magna solc»” del carro della Val Rendena e di «Confusione», il carro tionese ispirato nei ritmi e nei colori alla samba di Rio ma nello spirito delle vicende locali e nazionali. Le battute sull’ospedale giudicariese e le elezioni di Tione del gruppo mascherato «I soliti ritardatari» hanno completato il quadro. La classe politica, senza troppa sorpresa, invero, è descritta fra il cialtrone e l’arraffone, cosa che ha messo d’accordo pubblico e giuria.