Ferretti, l`autodifesa affidata ai volantini

Transcript

Ferretti, l`autodifesa affidata ai volantini
STORO
GIULIANO BELTRAMI
STORO - «Va bene tutto, ma passare
da fesso no! E pecora mai». Inizia qui
l’autodifesa di Mauro Ferretti (presidente del Consorzio Elettrico di Storo fino a maggio, quando fu commissariato), affidata ad un volantino distribuito nottetempo in paese. Un volantone, si può dire: 1.600 parole e due
numeri, dopo il silenzio in assemblea
alla lettura del duro «j’accuse» di Enrico Cozzio del servizio di vigilanza della Federazione.
«Ultimamente si usano i termini “debiti e investimenti” senza distinzione», sostiene Ferretti, che spiega di
aver investito per creare prima di tutto posti di lavoro (12 assunzioni altamente qualificate) e poi per comperare macchinari capaci di generare
beni o servizi da distribuire ai soci, i
quali «sono sempre stati informati, a
partire dal progetto delle fibre ottiche fino ai recenti impianti fotovoltaici».
E le banche? «Ci hanno sempre seguiti e supportati nelle nostre iniziative:
fino al giorno prima del commissariamento valutavano il CEdiS sano e con
rating eccellente. Non aveva mutui
con ipoteche, non aveva decreti ingiuntivi per mancati pagamenti e non
ha mai messo i dipendenti in cassa integrazione».
Ciò detto, Ferretti intona il ritornello
tante volte intonato: «Da cinque anni
il CEdiS è sotto assedio; la parola
“commissariamento” la sentimmo per
la prima volta all’epoca delle dimissioni di Eccli... Cos’altro dobbiamo
aspettarci? Dobbiamo (devo) essere
giustiziato? È un po’ come se il dentista ti togliesse il dente sano e ti lasciasse quello malato; in più ti dice
che è colpa tua... tanto tu sei in poltrona legato».
Alza i toni Ferretti, dicendo e non dicendo: «Non so più cosa aspettarmi.
Valli Giudicarie e Rendena
l'Adige
Ferretti, l’autodifesa
affidata ai volantini
Distribuiti di notte dopo
le accuse della vigilanza
all’ultima assemblea
L’ex presidente di CEdiS rompe il silenzio
«Sotto assedio, non so più cosa aspettarmi»
IN BREVE
STORO
Corso di pronto soccorso
Al via stasera, a partire dalle 20.30,
il corso di pronto soccorso promosso
dall’Associazione volontari servizio
ambulanza di Storo, in
collaborazione con 118-Trentino
Emergenza. L’incontro si terrà alla
caserma dei Vigili del fuoco.
Mauro Ferretti si affida ai volantini per difendersi dagli attacchi
Domani sarà possibile dire che siamo
pedofili, ladri, malfattori,... a questo
punto è tutto possibile... All’inizio del
commissariamento mi fu detto di starmene buono e tranquillo, io ed anche
il mio gruppo, perché ormai ero fuori dal CEdiS,... e che potrebbero sparire o apparire delle carte».
Poteva mancare l’attacco ai nemici?
L’ex presidente dice di essere stato
fiaccato dalle accuse mosse dalla vigilanza nell’assemblea del 23 novem-
bre, tanto più «alla vista dei soliti noti “attori” locali che bramavano la mia
personale disfatta».
A proposito di vigilanza, Ferretti smentisce gli importi che avrebbe ricevuto: 88.000 euro nel 2010 e 80.000 nel
2011. «Confido che l’importo CEdiS da
me incassato nel 2010 è stato di 38.802
euro, mentre nel 2011 è stato di 35.004
euro; queste somme comprendono
peraltro le spese da me anticipate
(chilometri, autostrade, trasferte con
PIEVE DI BONO
Parchi e aree da sistemare
Il Servizio Conservazione della
natura e valorizzazione ambientale
della Provincia intende effettuare
degli interventi di sistemazione di
parchi e aree di sosta ricadenti in
fascia di rispetto del torrente Adanà
(comune catastale Strada) e del
fiume Chiese (comune catastale
Creto). Il Servizio bacini montani
della Provincia li ha autorizzati con
alcune prescrizioni, e ha stabilito
che i lavori dovranno essere
eseguiti entro il 31 dicembre 2015
salvo proroga o rinnovo da chiedere
con istanza motivata.
TIONE
Domani al cinema
Domani al cinema di Tione c’è il
film commedia «Il comandante e la
cicogna» di Silvio Soldini: ore 21.
CADERZONE TERME
pernottamenti, treni, aerei, pasti, iscrizioni ed anche spese sostenute per
trasferte collettive del cda,...), il tutto sempre documentato».
Quindi parte con una filippica contro
chi lo ha attaccato nelle assemblee
con un disegno preciso in testa: farlo
fuori. «Altro che bene comune, cooperazione e vogliamoci tutti bene! Non
voglio più spiegare la situazione economica aziendale e/o controbattere
dati di bilancio, spiegare il perché di
investimenti piuttosto di altri. Dico
solo che forse era meglio andare avanti con le centrali che abbiamo ereditato dal 1900, forse era meglio tirare
a campare...».
Per costruire ci vogliono anni, impegno, capacità e audacia, secondo Ferretti; per distruggere e screditare «basta qualche giornalata, marcata con
banale ironia, e l’abituale carico di
odio degli “illuminati da Dio”». Ironizza sul danno provocato, «già arginato». «Se è vero che è tutto fallimentare e contro l’interesse del socio, allora si deve tagliare subito: si deve vendere, ridurre il personale; tutti a casa, velocissimamente; così come lo è
stato il commissariamento».
Si ricandiderà alla fine del commissariamento? Par di capire di no. Il finale è sibillino. «Io incasso di buon grado, ma non sarò mai una delle tante
pecore, ho una testa e mi piace utilizzarla. Questa volta è toccato a me, con
anni di assedio, porgendo sempre l’altra guancia; d’ora in avanti me ne starò buono, ma ... occhio per occhio,
dente per dente cita la Bibbia». Firmato «Mauro Ferretti ed il Consiglio di
Amministrazione (esclusi i soliti noti)».
E fra i «soliti noti» un posto speciale
lo merita Ugo Bonomini, il giovane consigliere che si alzò in pre-assemblea
ed assemblea per denunciare problemi nella gestione aziendale. Ferretti
gli dedica un augurio di serenità. Ironico si capisce.
Venerdì la cerimonia di intitolazione al maestro
«di antico stampo» che fu pure storico e scrittore
Scuola «Tranquillo Giustina»
G2120108
44 martedì 4 dicembre 2012
CADERZONE TERME - La scuola primaria di Caderzone sarà intitolata al maestro e studioso Tranquillo Giustina. La cerimonia di inaugurazione si
svolgerà venerdì 7 dicembre alle ore 15, quando
le autorità apporranno la targa con il ricordo del
maestro Giustina alla scuola. Un omaggio a una
di quelle tante figure d’eccezione spesso penalizzate da un carattere schivo e da un’innata sobrietà, che le nasconde all’occhio distratto delle masse.
Tranquillo iniziò ad insegnare a 19 anni, nel 1948,
in Istria e lo fece per i successivi cinque decenni nei quali, dopo vari peregrinazioni che lo videro attivo nelle provincie di Udine, Vicenza, Padova e poi in Sardegna, tornò a Bocenago e Caderzone da dove la sua famiglia era partita alla
volta di Monfalcone. Un «maestro di antico stampo», l’ha definito il suo amico e compagno di lavoro Mario Antolini, di quelli con nel cuore la missione di insegnare, accudire e preparare i ragazzi a lui affidati. In Rendena, il maestro Tranquillo è anche ricordato per la sua seconda professione, che iniziò a svolgere una volta andato in
pensione, quella di storico e scrittore. Una passione per la terra dei suoi antenati dove era sbar-
CONDINO
cato da adulto che lo porterà a scrivere una trentina di libri, oltre a cimentarsi come poeta e scrittore di letteratura sotto lo pseudonimo di Enrico Direvi.
È grazie alla sua caparbietà di conoscere la storia della Rendena e rinsaldare le sue radici trentine che la conoscenza collettiva non ha perso
la memoria di personaggi come il suo Marco da
Caderzone, il più famigerato dei figli illegittimi
dei Lodron, o Nepomuceno Bolognini, l’industriale garibaldino e letterato di Pinzolo, ma anche le
vicende della casata dei Lodron e le testimonianze della presenza carolingia in Rendena, solo per
ricordare i suoi studi più noti. «Non era mai pago delle sue indagini - racconta con affetto il collega Antolini - voleva sempre arrivare fino in fondo ad ogni possibile conoscenza, e anche nella
stesura dei testi non era mai contento, continuamente assillato da una quasi affannosa rincorsa
verso il massimo della perfezione linguistica».
Alle 20.30, a cura del Centro studi Judicaria, presso il Palazzo Lodron Bertelli, si svolgerà una serata di approfondimento sull’insegnante e storico giudicariese, a chiusura della giornata di ricordo a lui dedicata.
Il conteggio (2 anni) ripartirà dopo la sentenza del Tar
Piscina di valle, slitta il termine
CONDINO - Il Servizio autonomie locali della Provincia ha sospeso il termine per l’ultimazione
dell’impianto natatorio di valle, dal 25 giugno
2012 fino alla data di notifica al Comune di Condino della sentenza definitiva di merito, relativa
all’aggiudicazione dei lavori, da parte del Tar di
Trento. Il Comune dovrà comunicare tempestivamente al Servizio tale data - si legge nella determinazione - «dalla quale ricomincerà a decorrere il termine di ultimazione dell’intervento stabilito con deliberazione n. 2040 del 18 agosto
2009, per la frazione di tempo rimanente pari a
784 giorni». Nel 2004 era stato concesso il finanziamento per l’«impianto natatorio di valle» nell’importo di 1.859.244,84 euro.
Nell’aprile del 2011 il Comune di Condino ha segnalato di aver pubblicato il bando di gara, tramite appalto concorso, il 27 dicembre 2010, dando così avvio alla procedura di affidamento dei
lavori, chiedendo poi (il 25 giugno 2012 e con
successiva integrazione del 2 ottobre 2012) la so-
spensione del termine di ultimazione dell’opera.
Il Comune - si legge nella determinazione - «ha
fatto presente che la procedura di aggiudicazione tramite appalto concorso con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa ha
comportato un iter piuttosto lungo con numerose sedute di valutazione da parte della Commissione tecnica. L’aggiudicazione definitiva è stata disposta dall’amministrazione comunale in data 14 maggio 2012. Il concorrente secondo classificato ha impugnato l’aggiudicazione presentando ricorso al Trga chiedendone l’annullamento e, in via cautelare, la sospensione dell’esecutorietà degli atti impugnati». Il Tar ha respinto il
12 luglio 2012 la richiesta di sospensione e il ricorrente ha proposto appello al Consiglio di Stato. «Il Comune fa presente che, chiusa la fase cautelare del giudizio, il ricorso dovrà essere trattato nel merito dal Trga di Trento». Per questi motivi, il Servizio autonomie locali ha ora sospeso
il termine.