Ascensione verso Dio
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Ascensione verso Dio
ir.ï'ii.iMiiiiar.M™ A n n o XVII (XXXII) - N° 8 - A G O S T O 1999 - Via Trento n° 4 - Tel. 826050 - Montefiascone (VT) - Sped. in a.p. Legge 662/96 art. 2 - c o m m a 20/c «La Voce»- Mensile di Montefiascone - Direttore Agostino Ballarono - Responsabile Angelo Gargiuli - Direzione, redazione: 01027 Montefiascone, Via Trento, 4 Tel. 826050 - c.c.p. n° 12158010 intestato a: Parrocchia S. Margherita - 01027 Montefiascone (VT) - Autorizz. Tribunale di Viterbo n° 272 del 4-12-1982 Tipo-Lito «Silvio Pellico» di Marroni e C. s.n.c. - Via O. Borghesi, 3/c - Montefiascone - Tel. e Fax: 826297 Ascensione verso Dio... "Rimbocchiamoci le maniche!" 11 luglio - Angelus dalla Val d'Aosta dove il Papa ha trascorso un periodo di riposo estivo Carissimi Fratelli e Sorelle! Per la settima volta ho la gioia di trascorrere qualche giorno di riposo in questa splendida località di Les Combes, nel comune di Introd, tra le montagne della Val d'Aosta. Ringrazio di questo il Signore e quanti mi offrono ospitalità... Sono lieto di ritrovarmi in mezzo a voi, cari valligiani e villeggianti. Auguro una stagione favorevole alle numerose famiglie che dal turismo ricavano sostentamento; ed a quanti, come me, stanno trascorrendo un periodo di vacanza, auguro di saper godere di tante bellezze naturali - dell'aria, dei boschi, delle acque - con grande rispetto per i tesori che il Creatore ci affida. Ogni volta che ho la possibilità di recarmi in montagna e di contemplare questi paesaggi, ringrazio Dio per la maestosa bellezza del creato. Lo ringrazio per la sua stessa Bellezza, di cui il cosmo è come un riflesso, capace di affascinare gli animi attenti e di spingerli a lodarne la grandezza. La montagna, in particolare, non solo costituisce un magnifico scenario da contemplare, ma quasi una scuola di vita. In essa si impara a faticare per raggiungere una meta, ad aiutarsi a vicenda nei momenti di difficoltà, a gustare insieme il silenzio, a riconoscere la propria piccolezza in un ambiente maestoso e solenne. Tutto questo invita a riflettere sul ruolo dell'uomo nel cosmo. Chiamato a coltivare e custodire il giardino del mondo (cfr Gen 2,15), l'essere umano ha una specifica responsabilità circa l'ambiente vitale, in rapporto non solo al presente, ma anche alle generazioni future. La grande sfida ecologica trova nella Bibbia una luminosa e forte fondazione spirituale ed etica, per una soluzione rispettosa del grande bene della vita, di ogni vita. N e l l ' u l t i m o n u m e r o a b b i a m o p u b b l i c a t o , in p r i m a pagina, la fotografia della Basilica di S. M a r g h e r i t a c o n la f a m o s a c o m e t a H a l e Bopp, (8/05/'97) "un evento irripetibile", o p e r a di A. C e m p a n a r i ; a v v e n i m e n t o che si v e r i f i c h e r à a n c o r a q u a n d o noi n o n ci sarem o più e v e d r e m o tutto dal cielo! C ' è chi dice: a c h e punto siete c o n i lavori, dal m o m e n t o c h e l'impalcatura c h e "abbellisce" (!) la facciata, è lì d a più di d u e anni? Q u a n t i soldi avete ricevuto dallo Stato o per lavori straordinari d e l l ' A n n o S a n t o ? E' c o n v e r a t r i s t e z z a c h e d o b b i a m o d i r e : D a l l o S t a t o a b b i a m o r i c e v u t o s o l o L. 9 7 . 0 0 0 . 0 0 0 e di questi L. 2 7 . 0 0 0 . 0 0 0 a n c o r a ci d e b b o n o g i u n g e r e . D i v e r s e le d o m a n d e effettuate: finora solo q u a l c h e m o d e s t a p r o m e s s a : Allora chi s o v v e n z i o n a i lavori? T o l t o quello c h e a b b i a m o ricevuto dalla D i o c e s i (L. 3 0 . 0 0 0 . 0 0 0 + L. 5 0 . 0 0 0 . 0 0 0 ) quello c h e ha anticipato il Capitolo c o n c a t t e d r a l e (L. 1 2 0 . 0 0 0 . 0 0 0 ) e la g e n e r o s i t à di alcuni capitolari, c h e n o n finiremo mai di ringraziare (L. 5 9 . 0 0 0 . 0 0 0 + L. 7 0 . 0 0 0 . 0 0 0 d a restituire a p p e n a possibile + 3 7 . 0 0 0 . 0 0 0 a f o n d o perduto) il resto è stato frutto della generosità dei montefiasconesi. Le s p e s e fin'ora effettuate si a v v i c i n a n o al miliardo. Q u i n d i c ' è a n c o r a un g r o s s o debito d a saldare. L'anno S a n t o si avvicina. La C h i e s a c o n c a t t e d r a l e di S. M a r g h e r i t a , c o n il S a n t u a r i o della S a n t a locale e catechista Lucia Filippini, è u n a delle c h i e s e d o v e si potrà lucrare l'indulgenza plenaria del Giubileo. S t a n d o così le c o s e , d o b b i a m o riuscire a d e l i m i n a r e p r i m a di d i c e m b r e la bruttura dell'impalcatura esterna c o m p l e t a n d o i lavori. C o m e ? P r e n d e n d o prestiti in b a n c a e affidandoci alla g e n e r o s i t à di tutti i Falisci c h e s ' i m m e d e s i m a n o nel m o n u m e n t o . La s o t t o s c r i z i o n e c o n t i n u a . M e n t r e a n d i a m o in m a c c h i n a ci è giunta l'offerta di £. 5 0 . 0 0 0 . 0 0 0 (da restituire entro un a n n o ) d a parte di p e r s o n a a m a n t e d e l l a n o s t r a C h i e s a . In q u e s t i a n n i a b b i a m o e f f e t t u a t o t a n t i lavori, s e n z a l'aiuto di n e s s u n o c o n t i n u e r e m o a farli. La basilica di S. Margherita la sentiremo più nostra, la sapremo apprezzare di più e meglio e soprattutto sapremo valorizzare di più la vita cristiana, rinnovandola e purificandola, dandole slancio cristiano durante l'anno Santo del 2000 verso il cielo di cui la cupola del Fontana è richiamo e simbolo! 11 agosto 1999, «dissi totale di Sole AUSTRIA .— UNGHERIA 9 Budapest Possa l'umanità del Duemila, riconciliarsi con il creato e trovare le vie di uno sviluppo armonico e sostenibile. O Maria, che risplendi di singolare bellezza, aiutaci ad apprezzare e rispettare il creato. Tu che sei tanto amata dalle genti di montagna, e che in queste valli sei venerata in numerosi santuari, proteggi gli abitanti della Valle d'Aosta, perché siano fedeli alle loro tradizioni e restino sempre aperti e ospitali. Aiutaci a fare della nostra esistenza un'ascensione verso Dio e a seguire fedelmente Gesù Cristo, tuo Figlio, che ci guida alla meta, dove, nella nuova creazione, godremo la pienezza della vita e della pace. / I m ^ L i T REPUBBLICA SLOVACCHIA SLOVENIA •¡-I»«..* ' CROAZIA iSSStf .YUGOMAT L'11 a g o s t o 1 9 9 9 una eclissi totale di S o l e t o r n e r à f i n a l m e n t e a v i s i t a r e il vecchio continente. Dobbiamo andare i n d i e t r o nel t e m p o f i n o al 15 f e b b r a i o 1 9 6 1 per r i c o r d a r e u n ' e c l i s s i e s t e s a a tutta l ' E u r o p a , q u a n d o molti lettori de "La V o c e " n o n e r a n o a n c o r a nati. Così dopo quarant'anni avremo m o d o di s e g u i r e e d e m o z i o n a r c i t u t t i con uno dei più esaltanti spettacoli della n a t u r a s e n z a e s s e r e c o s t r e t t i a d i n s e g u i r e il f e n o m e n o in p u n t i r e m o t i del pianeta. (segue a pag. 13) LA VOCE - n° 8 - Agosto 1999 pag. 2 Ci saranno gli Una doverosa precisazione extraterrestri? Bad Bentheim (Germania) 5.7.99 Caccia agli estratterestri per Internet - WWW.setiathome.ssl.berkeley.edu Carissimo Don Agostino, nel numero 6 de "La Voce" si parla di nuovo di UFO e Marziani, un tema che certamente interessa moltissimi: forse non tutti sanno che da poche settimane è possibile, per chi possieda un Personal Computer ed abbia la possibilità di entrare in Internet, di partecipare alla "caccia" degli estratterestri. Alcuni ingegneri dell'università di Berkeley (California) hanno scritto un programma (SETI, Search for Extraterrestrial Intelligence) che permette di usare suddetti Personal Computer (dopo poche settimane già più di 650.000 sparsi in tutto il mondo tra cui moltissime scuole) per analizzare onde Radio che ci raggiungono dall'universo. Gli scienziati in Berkeley sono convinti che se ci sono su altri pianeti esseri intelligenti come sulla terra, questi usano per comunicare anche radio-onde. Dan Werthimer, astronomo all'università di Berkeley, dice in un intervista, di dubitare che noi si riceva un giorno visita dai "Marziani" ed ancor di più che noi si possa un giorno visitare altri sistemi solari: l'unica possibilità che ci rimane è quella di cercare di comunicare con loro attraverso la radio: Insomma, dice Dan Werthimer, è possibile che nei sistemi solari più vicini abbiano già visto le nostre prime trasmissioni televisive, lanciate in onda 50 anni fa. L'astronomo conclude però, che per comunicare con qualcuno, questo qualcuno va prima trovato. Per poter elaborare e "filtrare" le enormi quantità di dati che ci raggiungono giorno per giorno dall'universo, e vedere se tra questi ci siano messaggi o onde così modulate da far pensare all'opera di un essere intelligente, all'università di Berkeley è stato deciso di farsi aiutare da chiunque possieda un Personal Computer. Il programma SETI viene installato mediante Download dalla web-site http://setiathome.ssl.berkeley.edu, e funziona come "screensaver" (mi dispiace ma non conosco l'espressione italiana); parte automaticamente se il computer non viene usato per più di un certo tempo. I dati da elaborare vengono spediti per e-Mail e sono circa 250 Kilobyte per volta: si tratta di radio-onde registrate. A tutti gli interessati "buona caccia". Nel salutarLa voglio ringraziarLa di nuovo per il suo mensile che tanto vale per noi fuoriusciti e ci permette in qualche modo di prender parte ancora alla vita falisca, di essere ancora lì a godersi l'aria fresca della rocca o farsi una passeggiata in riva al lago (e magari una visita alla cannelletta). Cecchetti Gian Franco I ; I c W : ^ JMGIANCARLO C O U C H Cecchetti Gian Franco "Trattatelo bene,, Am Berghang 74, D - 48455 Bad Bentheim Tel. 05922 4605/Fax 05922 1364 E-Mail: Gian Franco-Cecchetti@t -online.de [email protected] PERSOWGQVO DEC MESE Esimio dott. A. Cempanari Prima di tutto esprimo a Lei, al Sindaco Mario Trapè e all'attivissimo Don Agostino i miei modesti complimenti per il simposio che avete saputo organizzare sia pure nell'ambito di una cittadina come Montefiascone. La civiltà di un popolo si distingue con un reciproco dialogo in questo caso (cosa molto importante) su "l'inquinamento" che interessa in primo .luogo la salute collettiva. La salute è un tema sempre più ricorrente anche a causa delle manipolazioni innaturali da parte di chi, ad ogni costo vuole avere proporzionati introiti di guadagno. La salute, dott. Cempanari e Lei ce lo insegna, è troppo cara a tutti e non si dovrebbe vedere irresponsabilmente calpestare da chi manipola gli alimenti con eccessiva leggerezza a dir poco! Basta ricordare un momentino cosa siamo venuti a sapere in questi ultimi tempi: dopo la "mucca pazza" ora la DIOSSINA nei mangimi degli animali destinati alla nostra alimentazione, e ovviamente di riflesso l'amara questione tocca molto da vicino anche i derivati, il latte, i formaggi, le uova, la farina, i salumi, ecc. ecc. La ringrazio per le cortesi osservazioni in merito alla mia modesta descrizione (in alcuni punti) sulle distanze che ci separano dagli astri più vicini a noi. E, a buon intenditor, quali possono essere invece le sconfinate distanze che ci separano dalle stelle mediamente più lontane? In questa ultima analisi (da quello che si è potuto intuire) occorreranno diciamo "40/50 anni luce" per eventualmente raggiungerle. Dalla Sua precisazione sulla reale distanza che ci separa ad esempio dalla stella più vicina a noi "ALFA CENTAURI" di 4,5 anni luce, il mio scetticismo sull'esistenza degli alieni mi par di capire che prenda maggior consistenza. Per quanto riguarda lo strafalcione sull'esempio della navicella spaziale NASA, il fatto e i dati li ho presi dalla TV come avevo accennato. Questo, ovviamente, non significa voler in qualche modo minimizzare l'errore comunque riportato e, giustamente da Lei, bacchettato. E' vero, come si suol dire, è sempre meglio sbagliare con la farina del proprio sacco! Ho ammirato la significativa foto "e le scritte" riguardanti le molteplici antenne paraboliche installate a terra non solo dalla NASA da oramai (che io sappia) più di 40 anni circa. Queste antenne sono orientate verso il cosmo. Come anch'io ho ipotizzato, le onde radio fatta la loro enorme corsa nello spazio gradatamente diminuiscono di intensità e si smorzano credo inesorabilmente nello spazio prima di quanto si possa supporre. Parlando della propagazione delle onde elettromagnetiche nello spazio (non so se nel vuoto può variare la d i Z e l i n d o Q i a n l o r e m o A pag. 5 del n.7 de La Voce a mia firma si parla di "doverosa precisazione", si discute di "millennio". D'accordo. Ma la precisazione più doverosa e più necessaria è ricordare che il Millennio, primo, secondo o terzo - si rifa all'avvenimento storico della nascita di Gesù a Betlemme. La luce dei millenni è Gesù. Non sarebbe una buona commemorazione del millennio se non ci richiamasse il suo autore: come Dio "creatore del cielo e della terra" e padre di tutti i secoli e come Dio fattosi uomo che dà inizio ad una nuova umanità e al nuovo e sovrumano rapporto fra Dio e il popolo che Lui si è scelto per una sua dimora fra gli uomini. Chi mai potrà degnamente contare la luce e la forza "venute nel mondo" per farne una creazione nuova e superumana? Aiutiamo il Papa a cantare il "Tertio Millennio adveniente"! Luigi Mocini "Un itinerario di Fede per il Giubileo " Il 2000! Ci pensate? Un numero con tre zeri, l'unico che a Dio piacendo, avremo occasione di festeggiare Il passaggio tra due millenni irto di sciocche superstizioni, di timori Non dobbiamo però ringraziare l'Altissimo, quando giungeremo nel terzo millennio? Ebbene, credo proprio che uno dei modi di farlo, potrebbe essere la proposta di un itinerario di Fede, di penitenza (bisognerebbe farne un pò ) poi, se vogliamo, ci possiamo unire folklore e turismo, ma gli scopi fondamentali dovrebbero essere i primi già esposti. Dovrebbe trattarsi di un viaggio da percorrere a piedi (a tappe si intende), o con apposite bighe, oppure a cavallo od in bici, sulle orme dei Cesari, ripercorrendo la vecchia Cassia romana fino alla Città Eterna Pazzesco No, purché i Sindaci dei vari Comuni si mettano d'accordo, nel frattempo, per ricostruire il vecchio tragitto e far rifiorire quei tratti esistenti Si unirebbe, oltre al fattore religioso di cui accennavo, quello ambientale, turistico, per cui le zone sopra descritte, usufruirebbero in modo positivo di un maggior afflusso di persone, oltre aduna migliore valorizzazione delle aree dove una volta pulsava la vita, collegate com'erano al centro dell'Impero Romano Fantasticherie? Mi auguro proprio di no Voglio credere che tale proposta non cada nel vuoto, celebrando così in modo grandioso, il prossimo Giubileo Dunque, vogliamo proprio dire, per il 2000: "A Rivederci tutti a Roma" e credo proprio non ci sia miglior cosa per celebrare un'occasione così unica che ci si presenta nella vita: unica ed irripetibile!" Ringraziando, si saluta Paparello Gian Luigi velocità di propagazione), sò solamente "sempre modestamente" una cosa che nell'atmosfera terrestre con una certa umidità atmosferica si hanno migliori rendimenti nella trasmissione radio. Escluse naturalmente le cattive condizioni meteorologiche di tempesta. La questione dei 1.000 Km al secondo da me ipotizzata mi sembra già quasi un miracolo realizzarla perché "come dicevo" un corpo (la navicella) non potrà mai raggiungere la velocità di propagazione della luce, quindi l'abissale differenza. Dicevo anche che non si può assolutamente escludere che nel cosmo non vi siano altre civiltà più o meno "questo lo aggiungo ora" con le sembianze fisiche (e di intelletto) come l'uomo terrestre. Questo, delle eventuali similitudini a noi terrestri, è un'altra patata bollente (ignota) non da poco, da intuire (in un prossimo futuro) da voi quali addetti a questa enigmatica e interessantissima scienza dello studio degli astri che ci circondano dalle infinite distanze succitate. Per quanto detto dallo scrivente e in particolar modo ¿la Lei, suppongo che, l'argomento UFO per molti anni rimarrà ben assopito, grazie alla Sua gentile collaborazione mettendo in chiaro l'assurda credulità di molti ingenui e simpatizzanti! RingraziandoLa ancora Le invio i miei più fervidi saluti con i migliori auguri per Lei e familiari. Giuseppe Piacentini UNIVERSITÀ' CATTOLICA DEL SACRO CUORE Milano - Largo Gemelli, 1 Tel. 02/7234.2818 - Fax 02/7234.2827 Molto Rev.do Signor Parroco Parr. S. Margherita Reverendo Signore, l'Università Cattolica è seriamente impegnata in un consolidamento del legame con la Chiesa e con la sua presenza culturale e sociale, perché è in questa realtà che abbiamo le nostre radici di Università dei cattolici italiani. La raccolta promossa nella Sua comunità in occasione della 75° Giornata universitaria è segno significativo di condivisione del progetto dell'Ateneo del Sacro Cuore: di questo gesto sentitamente La ringrazio. Rimanendo a servizio delle esigenze di tutta la comunità ecclesiale, Le porgo i più cordiali saluti. Ernesto Preziosi LA VOCE - n° 8 - Agosto 1999 Vecchie pag. 3 Foto ora "giovani" mamme e spose 1977-1978 5- elementare Fila in basso da destra: Suor Pietruccia - Bracaccini Cinzia - Andreani S i m o n e t t a - L o Faro F r a n c e s c a - A n g e l i C i n z i a F o s s a t i T e r e s a - P o r r o n i M o n i c a - G i r a l d o Rita Sireus Rita - Marzetti Maria Grazia. Fila in alto da sinistra: P i o v a n i D o n a t e l l a - G o v e r n a t o r i O r i e t t a - Pieretti Stefania - Ugolini L o r e d a n a - Lanzi Stefania - Fiore Carmelina - M a r m o Maria - Fioravanti Paola - Napoli Stefania. CRisorse idriche e meccanismi idraulici^ l nel territorio di Montefìascone — di Giancarlo Breccola / 20 - (dal numero precedente) Non dobbiamo solamente pensare all'acqua ad uso potabile, ma preoccuparsi - anche dell'igiene e dell'industria cittadina. A nessuno può sfuggire quanto sia oggi trascurata l'igiene nella nostra città, e che fetore nell'estate esali dalle fogne prive assolutamente di acqua e quante malattie epidemiche, nonostante si abbia il prezioso dono dell'aria, si sviluppino appunto per la mancanza dell'acqua. Aggiungiamo a tutto questo lo sviluppo che può prendere l'industria poiché è a nostra conoscenza che alcuni stabilimenti che potevano sorgere non hanno potuto essere impiantati per la mancanza d'acqua. Tenendo conto delle urgenze del pubblico, delle domande già presentate possiamo sicuramente ritenere che l'amministrazione potrà benissimo e senza nessuno sforzo cedere ai privati per i loro bisogni 20 once di acqua. Rimangono così dalle 30 alle 40 once per il pubblico sia della Città come del contado. La soluzione che si vorrebbe prospettare dalla opposizione di immettere nel tubo che trasporta l'acqua del Cimino l'acqua di un'altra sorgente detta delle Fornacelle portando così al massimo 20 once, nei periodi di massima umidità è assolutamente inaccettabile per molti motivi. Prima di tutto occorre tenere presente che queste venti once in periodo di massima efficienza, nell'estate scendiamo a 16 e quindi neppure quella quantità sufficiente a far fronte ai bisogni dei privati. Occorre inoltre notare che essendo il nostro un paese eminentemente vinicolo il maggiore consumo dell'acqua si ha in quella stagione di massima magra nelle sorgenti. Le sorgenti poi non presentano sempre uno stesso rendimento un piccolo movimento tellurico e sufficiente a far sì che la sorgente diminuisca la portata o si asciughi del tutto. Ed allora la spesa è stata completamente inutile. La distanza del punto di partenza a quella di arrivo, oltre 16 km impediscono di fare una seria vigilanza alla tubatura, e spesso accade che si verifichino abusi o come è attualmente la tubatura si riduca in uno stato deplorevole, tanto è vero che lo stesso Ing. Giamboni ha prospettato la possibilità di qui e qualche anno che non funzionerà più per niente. In ultimo è da notare che per detta fonte sono da molti anni in lite i due comuni di Soriano e Vitorchiano, lite che andrà molto per le lunghe e finché non sarà terminata non sarà possibile avere la cessione della fonte. La spesa per questa opera che presenta tutti questi inconvenienti si aggira intorno al mezzo milione, denari che sarebbero gettati via sicuramente, poiché appena terminata quest'opera si vedrebbe che l'acqua non è sufficiente ai bisogni della popolazione e quindi si dovrebbe nuovamente tornare al progetto del sollevamento dell'acqua dal lago perché potrà solo così risolversi in tutta la sua estensione e per sempre il problema dell'acqua per la nostra Città.126 La lucida analisi del redattore del "POPOLO" rispondeva a verità e, proprio per i motivi sopra elencati, si decise di intraprendere la complessa opera. Il primo progetto tecnico - la cui elaborazione era proseguita con il sindaco Francesco Mocini e gli assessori Italo Salvatori, Ezio Volpini, Giuseppe Volpini, e la cui approvazione si deve all'amministrazione di Benso Volpini, sindaco, con gli assessori Francesco Ricca, Umberto Borghesi, Filippo Mimmi - prevedeva il prelievo delle acque dal lago con filtrazione naturale mediante alcuni pozzi assorbenti scavati in prossimità della riva. Dopo aver ottenuto un mutuo, i lavori furono affidati, nel gennaio del 1926, alla ditta Morleschi. La prima parte dell'opera prevedeva la realizzazione dell'impianto di sollevamento e conduzione al serbatoio, la seconda, la rete di distribuzione fino alle frazioni. Nel novembre del 1927 - avendo constatato che le acque prelevate dai pozzi, attraversando i depositi rivieraschi e le rocce, si mineralizzavano - si preferì tornare all'originale progetto del Cernitori, e cioè a quello che prevedeva il prelievo diretto delle acque del lago ed il successivo filtraggio artificiale. 21 Luglio 1929: foto ricordo eseguita in occasione della solenne benedizione delle pompe dell'acquedotto del lago. Si decise pertanto, con delibera del maggio 1928, un progetto di variante che prevedeva la derivazione dell'acqua ad una distanza di 630 metri dalla riva ed alla profondità di circa 50 metri; in quella zona di acque profonde, non facilmente influenzabile dalle perturbazioni superficiali, ove la temperatura rimane costantemente sui 10 gradi e la vita organica è praticamente assente. L'acqua, aspirata da una tubazione di 200 mm. di diametro, attraversava una serie di filtri sommersi studiati dallo stesso Ing. Ugolini e dal direttore dell'Istituto batteriologico di Roma, anche se, tale filtrazione, si assicurava non necessaria dato che le acque risultavano "... già estremamente pure e non inquinabili per gli speciali accorgimenti della presa".127 L'impianto di sollevamento, che venne posto in un apposito fabbricato, consisteva in una cabina di trasformazione dell'energia elettrica, derivata dalla rete Frigo, che forniva elettricità a 220 volt per 150 kw; da un quadro di comando a manovra a cinque pannelli, costruito dalla C.G.E.; da due motori autocompensati da 76 H° con pompe aspiranti 10 litri d'acqua al secondo ognuna, costruite dalla società Moncalvi. I lavori, che proseguirono per tutto il 1928 e per diversi mesi del 1929, nella primavera inoltrata di quell'anno risultavano pressoché terminati, come risulta da una lettera inviata dallo studio tecnico dell'ing. Giovanni Bertolini, di Roma, allo stesso ing. Ugolini.126 "... Mi pregio riferire alla S.V. sull'andamento dei lavori sul lago. Tutta la conduttura è stata posata sul fondo del lago, esclusi gli ultimi 60 metri con l'organo di presa che è stato in questi giorni rimesso a riva e riguardato completamente, riprovato nella tenuta della valvola, e migliorato negli ancoraggi che dovranno andare sul fondo. in questi due ultimi giorni anche il resto della condotta con l'organo di presa sarebbero certamente stati posati se il tempo non avesse ancora una volta ostacolato ogni lavoro sul lago. Intanto è stato eseguito il lavaggio della conduttura già posata sul fondo, mediante pompatura attiva di acqua dall'estremo di terra della condotta; per modo che possiamo avere la garanzia che nessun corpo estraneo sia entrato nella conduttura. Non appena il tempo lo consentirà, cioè spero tra domani e lunedì,; farò eseguire la posa sul fondo del residuo tratto di conduttura per eseguire poi subito una prova di tenuta con valvola chiusa..." (segue) 126 - IL POPOLO, quindicinale di Montefìascone, anno 3, n. 2, 31 dicembre 1922. 127 - IL MESSAGGERO, quotidiano, 13 ottobre 1928, p. 6. 128 - Lettera del 26 aprile 1929 - VII, coli. doc. Autore. pag. 4 LA VOCE - n° 8 - Agosto 1999 (IUJMUCG. UN V I N O AL BACIO Sull'etichetta non c'è scritto "dolce" ma c'è l'immagine di un ragazzo ed una ragazza che si baciano: più dolce di così. E' il vino da tavola rosso, prodotto dalla Cantina di Montefiascone, che sta riscuotendo un successo che va oltre le più rosee aspettative. Quell'etichetta gentile e originale dovrebbe invogliare anche i giovani ad accostarsi, con entusiasmo e senza eccessive cautele, a questa bevanda naturale che prende davvero una pista alle varie misture dolciastre in lattina che hanno una diffusione che non giustifica il loro gusto massificato e improbabile. Diciamo senza tante cautele perchè questo vino generoso e accattivante misura soltanto 10 gradi. Certo serve sempre di usare il cervello e non esagerare. Ma bere a pasto un buon bicchiere di questo nettare è certo e provato che fa bene. "E' un vino da raccomandare - dice il direttore della Cantina cooperativa, Mario Trapè che è anche il sindaco di Montefiascone - perché come tutti i vini rossi non è soggetto a manipolazione e lavorazioni. Esce dall'uva in maniera naturale e mantiene un gusto ed un'aroma che forse altri vini non hanno". Per "pasteggiare", come raccomanda lo stesso Trapè, sarebbe bene tagliarlo con l'altro vino gemello, quello da tavola rosso, ma secco. "Magari si fa metà e metà - raccomanda l'esperto della cantina che sta al banco di vendita, Domenico Pecugi - ne viene fuori una miscela esaltante. Sono vini che vanno bevuti fre- Il mercato dove lo metto? T r a s f e r i r e il m e r c a t o s e t t i m a n a l e d e l m e r c o l e d ì , a Montefiascone, dall'apposita area attrezzata, che non per nulla si chiama piazza del Mercato, di nuovo nel centro storico, ha già sollevato un mare di polemiche. "Non si capisce perché quando una cosa va bene - sbotta un ambulante - c'è qualcuno che ci si accanisce contro. Sull'attuale ubicazione del mercato sono pienamente soddisfatti le due parti in causa: ambulanti e clienti. Perché l'interferenza di una terza parte estranea, in questo caso i commercianti del centro, deve averla vinta rompendoci le uova nel paniere?". E a difesa della loro libertà di azione, ambulanti e clienti, hanno raccolto centinaia e centinaia di firme per protestare contro la ventilata eventualità del ritorno delle bancarelle nelle anguste e inospitali viuzze del centro storico cittadino. Con un particolare: le bancarelle di una volta ora sono diventati dei giganteschi Tir che occupano uno spazio assai maggiore e che non entrerebbero nel centro dalle strette porte d'ingresso. Ma, purtroppo per ambulanti e loro clienti, su tutta la vicenda aleggia minacciosa la promessa, propag a n d a t a in c a m p a g n a e l e t t o r a l e d a l l a l i s t a " I n s i e m e per Montefiascone" che ha vinto le consultazioni del 13 giugno. Infatti in quel programma, sotto la voce "commercio", si legge testualmente: "Insieme per Montefiascone ha aderito alle richieste di numerosi cittadini e commercianti per lo spostamento del mercato settimanale all'interno del centro storico. Tale spostamento potrà essere realizzato entro il mese di luglio 1999". Sembra un imperativo senza appello. Come dire: voi dateci il voto e noi vi spostiamo il mercato. Ma il sindaco Mario Trapè e colleghi avevano fatto i conti senza l'oste. Nel senso che, almeno su questo punto, sembra che la popolazione non sia d'accordo con loro. Per la verità, c'è da considerare il fatto, oltre alle altre implicazioni, che riportare il mercato nel centro storico sarebbe come ritornare indietro nel tempo: agli anni '80. Dimenticando le numerose proteste, petizioni, vere e proprie rivolte di tantissimi cittadini, degli stessi ambulanti e clienti, per togliere i banchi del mercato settimanale da via Oreste Borghesi e zone limitrofe e spostarli nell'attuale sede dell'ex campo Boario. E finalmente l'operazione spostamento fu portata a termine con soddisfazione generale: la sede attuale, come si diceva è ubicata in un ampio piazzale, non troppo distante dal centro storico, leggermente periferico quanto basta per non interferire con il traffico e il movimento cittadino. Un'area attrezzata con servizi igienici, ombreggiata, libera, dove si può fare la spesa tranquillamente. Perché dunque rompere questa sorta di incantesimo? Sono i commercianti del centro che sperano, con il ritorno del mercato nel centro storico, di recuperare qualche cliente. "Ma non risolvono così i loro problemi dice il portavoce degli ambulanti Baglioni - le cause della loro crisi vanno ricercate altrove. I piccoli esercizi sono asfissiati e lasciati morire dalla preponderanza dei supermercati". Comunque il braccio di ferro è in atto e non si sa a chi arriderà la vittoria. Certo, il Comune, prima di prendere una decisione in merito allo spostamento del mercato ambulante, dovrebbe procedere ad una specie di referendum che coinvolga più persone possibili e rispettare le scelte della maggioranza della popolazione. a OHAJCU d i 1/i*nkesUo- (licci schi, non freddi ma nemmeno caldi". E anche il prezzo è davvero accessibile: solo 1900 al litro con vuoto a rendere. Ma perché questa elegia del buon vino comune? Perché, per la produzione e commercializzazione di questo prodotto tipico delle campagne di Montefiascone, è un pò come Cenerentola. Ma come l'eroina della favola, alla lunga riesce ad avere la meglio su tutti gli altri vini blasonati: D.O.C., classici, garantiti, novelli, biologici e via di questo passo. Questo vino giovane, dall'etichetta gentile, dove un dolce bacio affiora dalle labbra dei due innamorati, merita davvero più attenzione e diffusione. Ma, come ricorda sempre il direttore Trapè, siamo sulla strada buona. Sempre più famiglie del luogo e turisti di passaggio sono attratti da questo vino che possiamo definire povero ma bello e buono. Provare per credere. Il suo successo è dovuto pure alle eccezionali vendemmie che si stanno infilando una dietro all'altra da qualche anno a questa parte. E quella di quest'anno si presenta, se durerà questo clima favorevole, come una vendemmia da record sia per quantità ma specialmente per qualità. Per brillare al massimo il nostro vino "al bacio" ha bisogno che l'uva da cui si ricava (un tipo particolare di Sangiovese), sia inebriata da tanto sole. Un pò di pioggia non guasta, ma che sia poca e a cui devono seguire lunghe giornate di sereno e di clima asciutto. Allora il dolce e comune vino da tavola rosso, la cui etichetta andrebbe premiata per la sua originalità, brillerà sulle nostre tavole e ne rallegrerà i commensali. CHIUSA OSTETRICIA - GINECOLOGIA Voci sempre più insistenti danno ormai per certa la chiusura definitiva del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale di Montefiascone. L'allarme di una tale soppressione risale a molto tempo fa e si è riproposta subito dopo le elezioni amministrative del 13 giugno scorso. "Non sappiamo niente - dicono negli ambienti ospedalieri falisci - forse si tratterà di una chiusura estiva con l'accorpamento del personale con Belcolle". E a proposito di personale, un medico del nosocomio falisco è piuttosto drastico: "Cosa ci stanno a fare tredici o quattordici unità di personale nel reparto di Ostetricia quando la natalità è quasi a livello zero?". Incuriositi da questa singolare presa di posizione del sanitario lo incalziamo con domande sulla presunta chiusura del reparto diretto dalla dottoressa Giordano: "La soppressione di questo reparto è nella logica delle cose. Andava fatta da tempo - risponde con decisione il nostro interlocutore - perché è uno spreco di denaro e di potenzialità operative. Il personale del reparto, sia medico che ostetrico e infermieristico, dovrebbe essere contento perché la sua professionalità che è davvero di ottimo livello, sarebbe messa a buon frutto altrove, dove davvero c'è bisogno di personale. Insomma - conclude il medico - io mi sentirei piuttosto frustrato con ritmi di lavoro così lenti, al limite della inattività". Alle nostre obiezioni circa le ripercussioni di carattere negativo che la chiusura del reparto di Ostetricia e Ginecologia avrebbe sull'opinione pubblica, il sanitario taglia corto: "Bisogna badare al risparmio senza perdere di vista l'obiettivo primario di un reparto che è la sua piena funzionalità. Se qui le donne non vengono più a partorire o comunque ce ne vengono pochissime, come si fa a giustificare i suoi costi miliardari?". Dunque, anche se dall'interno dell'ospedale falisco, non arrivano conferme circa l'ipotesi di chiusure e ridimensionamenti, gli umori al suo interno non sono proprio inebrianti. Un esponente sindacale parla di vertici aziendali che starebbero per mettere a punto la ventilata chiusura del reparto di Ostetricia e Ginecologia di Montefiascone come è già avvenuto per quello di Ronciglione. "Niente timori per il personale che vi opera - dice il sindacalista - perché sarebbe assorbito dal reparto analogo di Belcolle, certo per l'ospedale di Montefiascone sarebbe una ulteriore mazzata - conclude il rappresentante sindacale - che andrebbe verso la sua totale chiusura". Probabile che per il momento, come sostengono alcuni medici, si tratti proprio di una chiusura estiva, come accadde l'anno scorso per il reparto di terapia intensiva. Ma il rischio di sopprimere il reparto natalità dell'ospedale falisco rimane perché non nascono più bambini: un fenomeno che non è certo soltanto locale ma che investe l'intera società italiana. E allora il ragionamento dei vertici della AsI viterbese ci sembra proprio questo: niente puerpere niente reparto natalità. Strade in mezzo alla giungla Un problema impellente che A n g e l o Ubaldi, nuovo assessore alle strade esterne del comune di Montefiascone, deve affrontare e risolvere con la dovuta tempestività è quello che riguarda le strade rurali e la loro impraticabilità. Oltre al dissesto della carreggiata, la cui sistemazione è compito dell'amministrazione comunale, queste strade hanno urgente bisogno di essere ripulite dalla folta vegetazione laterale che ne ostacola la visibilità e le rende altamente pericolose. I frontisti devono provvedere alla falciatura delle erbacce che alte e rigogliose ne ristringono addirittura la superficie rendendole dei viottoli stretti e difficoltosi da percorrere con i mezzi agricoli. Dice un coltivatore della valle del lago, dove più che altrove le strade rurali sono abbandonate all'incuria pubblica e privata: "Una volta, all'inizio dell'estate il sindaco, tramite dei manifesti, ordinava perentoriamente ad ogni frontista di ripulire il proprio tratto di banchina dalle erbacce, di sistemare gli scoli laterali delle acque, di provvedere, in una parola, a rendere sicure, per quanto di sua competenza, le strade rurali che sono molto trafficate specie d'estate". Ormai, stando a quanto denunciato dai quei contadini, che continuano a fare la loro parte, il Comune non si è più interessato al problema e ci sono lunghi tratti di strade soffocate dalle erbacce che si alternano ad altri ripulite a dovere. Ora bisogna dire che diversi appezzamenti di terreno sono incolti e quasi abbandonati dai loro proprietari, ma questo non li esonera dal provvedere a tutti quei lavori di sistemazione di loro competenza e che il Comune deve obbligare ad effettuare. Una volta, sempre stando a quanto riferito dai contadini responsabili dei loro doveri, se uno di loro non si atteneva a quanto ordinato dal sindaco, questi inviava una squadra di operai del Comune che provvedevano all'incombenza e poi gli mandava il conto. Ma erano altri tempi. LA VOCE - n° 8 - Agosto 1999 pag. 5 NOTE DI AGRICOLTURA Brevi considerazioni sulla liceità della guerra Taifa e la bassa pressione e le previsioni del tempo La televisione ci da informazioni ogni giorno sulle previsioni del tempo che, purtroppo, non sempre sono ben comprensibili. L'esperto meteorologo ci mostra delle immagini geografiche dell'Europa e dell'Italia, alle quali sono sovrapposte delle linee tracciate in cerchi concentrici, più o meno regolari, con al centro una A o una B. Ci viene spiegato che quelle sono le aree di alta o bassa pressione. Ci viene anche illustrato che i numeri scritti sopra i cerchi concentrici sono le diverse pressioni atmosferiche in millibar. In teoria la cosa dovrebbe essere abbastanza semplice, ma in pratica, con quelle lettere maiuscole dell'alfabeto scritte qua e là e tutte quelle linee concentriche con sopra scritto 970, 990, 1010 eccetera, le idee si confondono un po'. Con questa nota di agricoltura tenteremo di rendere le cose più comprensibili. Innanzitutto bisogna dire che le spiegazioni seguenti sono necessarie per ovviare ad una nostra illusione. Quando ci troviamo a l l ' a p e r t o , in p i e n a c a m p a g n a , a b b i a m o l'impressione di essere in libertà assoluta ed a diretto contatto con le nuvole, il cielo, il sole, la luna e le stelle. Questa è l'apparenza e l'illusione, in verità siamo immersi in uno sconfinato oceano di aria che non sentiamo addosso, essendo inodore e incolore, trasparente ed impalpabile e non ci procura nessun fastidio o sforzo apparenti. Ma l'aria si trova in qualsiasi luogo sulla terra, anche nei posti più impensati, permettendoci di respirare e vivere in ogni situazione. A sostegno di ciò, proponiamo una considerazione che può sembrare fatta da una persona che ha voglia di perdere tempo. Osservando un bicchiere che non contiene nulla, noi siamo portati a pensare e dire che quel bicchiere sembra vuoto ma in realtà è pieno di aria! Siete rimasti sorpresi o siete scettici? Allora fate una prova: prendete un bicchiere che secondo voi è vuoto, capovolgetelo e immergetelo in un recipiente pieno d'acqua. Prima di tutto noterete una certa resistenza del bicchiere ad immergersi e poi vedrete che il bicchiere rimane vuoto perché l'acqua non riesce ad entrare nel suo interno. Che cosa è successo? L'aria contenuta nel bicchiere, che secondo voi era vuoto, impedisce all'acqua di entrare. Ma possiamo fare anche un'altra considerazione: l'aria ha un suo peso. Cioè è pesante come qualsiasi altra cosa. Non ci credete? Allora facciamo un altro esperimento che ci permetterà di pesare l'aria. Prendete due palloncini di gomma come quelli che sono in vendita alla festa di S. Flaviano, sgonfiateli e pesateli su una bilancia a piatti, cercando di equilibrare il loro peso; poi prendetene uno e rigonfiatelo, rimettetelo sulla bilancia e confrontate i due pesi. Vi accorgerete con grande meraviglia, che il palloncino pieno d'aria pesa più di quello vuoto e, se aggiungerete il peso necessario per equilibrarlo, potrete anche sapere quanto pesa l'aria che avete immesso nel palloncino. Ma quanto pesa questa benedetta aria? Pochissimo! Un litro d'aria, CONTRO o r m a i sappiamo misurare il suo volume, p e s a poco più di un grammo. Sembra una cosa insignific a nt e, ma se pensate 12 parte I recenti fatti di cronaca, relativi ai drammatici a c c a d i m e n t i v e r i f i c a t i s i nei t e r r i t o r i d e l l a ex Federazione Jugoslava, hanno riproposto all'attenzione della pubblica opinione il secolare problema della liceità della guerra. La diatriba sviluppatasi intorno alla legittimità dell'intervento delle forze aeree dei paesi aderenti alla N.A.T.O., infatti, impone una seria riflessione a tale proposito. alla quantità enorme di aria che ci circonda c'è da spaventarsi. Si tratta di miliardi di miliardi di litri di aria che circondano tutta la terra per uno spessore di circa 500 chilometri. Questa notevolissima massa di aria si chiama atmosfera e questo enorme peso che abbiamo sulla testa si chiama pressione atmosferica. Tale pressione, tradotta in chili, equivale a circa un chilogrammo per ogni centimetro quadrato. Se calcolate la superficie totale della pelle di una persona troverete che l'uomo non potrebbe sopportare tale pressione, se non fosse equilibrata dalla stessa pressione esercitata in tutte le direzioni contemporaneamente. Per capire la forza di tale equilibrio, tappate con un dito l'uscita dell'aria di una pompa di bicicletta e tirate indietro lo stantuffo; vi renderete conto che il vuoto creatosi nell'interno della pompa, genera uno squilibrio subito contrastato dalla pressione atmosferica che agisce sullo stantuffo stesso, e che vi impedisce di tirarlo oltre un certo limite. La pressione atmosferica interessò, verso il 1650, lo scienziato italiano Evangelista Torricelli, il quale inventò il barometro, primo strumento per misurare la pressione atmosferica. Se vogliamo misurare questa pressione facciamo ancora un altro esperimento: prendiamo un tubo di plastica trasparente lungo undici metri e applichiamo alle due estremità un rubinetto. Riempiamo una conca di acqua e la mettiamo vicino alla nostra casa al piano terra, saliamo sul terrazzo e stendiamo penzoloni il tubo di plastica finché l'estremità inferiore si immerge nella conca d'acqua. Tenendo il tubo verticale riempiamolo di acqua, poi chiudiamo il rubinetto superiore e facciamo aprire da qualcuno il rubinetto inferiore, l'acqua scenderà nel tubo fino a 10,33 metri o 1033 centimetri. Tutto questo avviene a livello del mare e con la temperatura dell'aria a zero gradi. Tenendo conto che la pressione atmosferica si misura in millibar e che ognuno di essi è equivalente a circa un centimetro, possiamo dire che la pressione atmosferica ideale è circa 1033 millibar, più scende al disotto di questo volume e più il tempo peggiora e viceversa. Occorre premettere che l'attuale dottrina giuridica internazionalistica accredita la guerra di una duplice funzione. * Ad essa viene assegnato, in primo luogo, un compito giuridico, consistente in uno strumento di coazione a cui uno Stato si vede costretto a ricorrere per difendere una propria situazione soggettiva che lo stesso ritenga offesa o minaccia dall'Illecito comportamento di un altro Stato. In tale eccezionale ipotesi la guerra dovrebbe consistere, quindi, in un vero strumento suppletivo di auto tutela, suscettibile di surrogare le carenze strutturali che d o v e s s e r o m a n i f e s t a r s i a l l ' i n t e r n o d e l l a Comunità internazionale competente (O.N.U.). * L'odierna realtà politica internazionale, malgrado le istanze solidaristiche delle organizzazioni umanitarie, non ricusa di riconoscere, in ultima analisi, agli eventi bellici anche un ulteriore compito, consentendo ai singoli Stati di fare ricorso alla forza non allo scopo di far valere una legittima pretesa, bensì per imporre ad altre Nazioni una qualche modificazione degli equilibri geo-politici vigenti. In quest'ultimo caso la guerra viene ad esercitare un ruolo di supplenza alla rigidità dinamica dell'ordine pubblico internazionale, essendo adoperata come strumento attuativo di istanze socioeconomiche. Tale concezione rappresenta un fatto storico relativamente recente, maturato nel secolo scorso in seguito alla frammentazione dell'antico universalismo giuridico europeo. L'attuale legittimazione all'uso della forza è fondata, infatti, sull'idea di un'assoluta sovranità da parte degli Stati nazionali i quali, aderendo alla Comunità internazionale, rinunciano soltanto ad una piccola parte del proprio potere autoritativo, assoggettandosi all'osservanza di una disciplina giuridica cogente. Per comprendere il secolare problema relativo al fenomeno della liceità della guerra, definita dal Von Clausewitz: "Una prosecuzione della politica con altri mezzi", è necessario effettuare in primo luogo una breve digressione di carattere storico. GIMBERTO LA GUERRA Gent.mo Reverendo Don Agostino,invio in ritardo, (ma è meglio così) questa poesia, un'accusa contro la guerra, contro la violenza. Speriamo che un giorno, tutti i popoli riescano a dimenticare questa tremenda parola. Invio a Lei e tutti i nostri concittadini sinceri auguri di salute e serenità. Distinti saluti. Scaglini Giuseppina - Gattinara, lì 30.6.'99 Se tu sai ascoltare Nella voce del vento Ricordi? Quando giocava a scompigliarti i capelli e sollevarti festoso la veste di bambina. Allora portava il profumo delle rose, sfiorava con amore il volo leggiadro delle farfalle accarezzava con tenerezza i campi di papaveri e fiordalisi. Ora, che ha subito il contagio della violenza, scuote con rabbia le imposte socchiuse, delle nostre case, e si aggira guardingo presso il muro di pietra che cinge il nostro cuore trascinandosi via, tutti i veleni della nostra esistenza. Se tu sai ascoltare Nella voce del vento E' il sibilo agghiacciante delle bombe che cadono sul Kossovo, sulla Serbia, il pianto convulso dei bambini feriti, il grido senza speranza delle donne violentate. Se tu sai ascoltare Nella voce del vento E' l'ira repressa del mare il miasma intriso nell'onda che innalza nel cielo, un aspro mugghio, il lamento sommesso della terra malata, e tutta l'angoscia di un popolo smarrito, che ha rinnegato Dio. Dott. Marco Marianello (continua) La guerra nei Balcani Nei visitar la Terra un vedendo tanta gente verso il cielo volò tutto è gente brava in questa Angioletto inginocchiata contento terra amata. Ma mentre attraversava il firmamento una nube nera si addensava sopra la terra proprio in quel momento una tempesta vi si scatenava. All'ora un fuggi fuggi generale tra lampi, tuoni e fulmini stridente ahi quanta gente si è sentita male! Volle tornare indietro immantinente che di dolore avendo udito il grido di quella Gente così sofferente il suolo ritrovò di sangue intriso. Emilio C a m i c i a LA VOCE - n° 8 - Agosto 1999 pag. 6 Taccuìno economico e tributario a c u r a d e l Dott. Franco Radicati Nel primo semestre 1999 i mercati finanziari in Italia hanno mostrato un a n d a m e n t o stentato e in g e n e r a l e declino. Salvo p o c h e eccezioni, chi a v e v a investito in b o r s a , r e a l i z z a n d o nel 1998 forti guadagni, è rimasto deluso dai risultati della p r i m a m e t à di q u e s t ' a n n o . I r i s p a r m i a t o r i n o n h a n n o p e r ò m o l t e alternative di i n v e s t i m e n t o : i titoli di stato e tutte le obbligazioni in genere presentano rendimenti scarsissimi; i depositi bancari sono ancora meno remunerati; persino i fondi c o m u n i e d i p r o d o t t i a s s i c u r a t i v i r i s e n t o n o in negativo dell'andamento altalenante dei mercati. A n c h e se grazie ai modesti incrementi attuali dell'inflazione i risparmi non p e r d e r a n n o il loro potere d'acquisto, le forti rendite godute da coloro c h e p o t e v a n o d i s p o r r e di un g r u z z o l o più o m e n o m o d e s t o , a f f i d a t o alle c a p a c i c u r e della b a n c a di fiducia, c h e a fine a n n o o trimestre lo restituiva a u m e n t a t o di una b u o n a fetta, restano ormai un ricordo legato al passato. Forse anche a c a u s a delle difficoltà nel trovare v a l i d e a l t e r n a t i v e di i n v e s t i m e n t o dei propri risparmi, negli ultimissimi mesi gli italiani sembrano orientarsi n u o v a m e n t e verso il mercato immobiliare, c h e presenta lievi segnali di ripresa. A n c h e il G o v e r n o s e m b r a voler assecondare q u e s t a t e n d e n z a , d o p o c h e negli ultimi anni la proprietà degli immobili è stata fortemente penalizzata dalla p e s a n t e incidenza della tassazione (ICI, r i v a l u t a z i o n e rendite, i m p o s t a R S U ecc.). C o n alcune recenti misure, infatti, il Governo sta c e r c a n d o di incentivare la locazione degli immobili sia rendendo m e n o vincolante il contratto di affitto, sia p r e v e d e n d o sconti fiscali per chi ha affittato gli immobili e per gli inquilini che vi abitano. Per quanto riguarda le L O C A Z I O N I , la recente disciplina degli immobili abitativi (L 431/98) ha introdotto un d o p p i o canale contrattuale: il contratto a c a n o n e libero e il contratto a canone convenzionato. C o n il primo le parti possono stipulare liberamente contratti di durata non inferiore a q u a t t r o a n n i , r i n n o v a b i l i a u t o m a t i c a m e n t e per altri quattro, a m e n o che il locatore intenda adibire l'immobile a determinati usi o effettuare particolari o p e r e o v v e r o r e n d e r e l ' i m m o b i l e a c e r t e condizioni o modalità. C o n il contratto convenzionato le parti p o s s o n o stabilire il valore del canone, la durata del contratto e altre condizioni contrattuali in base a d appositi contratti tipo predisposti in s e d e locale fra le organizzazioni della proprietà edilizia e le organizzazioni dei condut- tori. Questi contratti non p o s s o n o avere durata inferiore a tre anni, scaduti i quali, ove le parti non concordino al loro rinnovo, il contratto è prorogato di diritto per due anni, fatta salva la facoltà di disdetta del locatore negii stessi casi previsti per il contratto libero. Q u e s t o s e c o n d o t i p o di c o n t r a t t o g o d e di alcuni benefici fiscali: per favorirne la stipula, i Comuni possono deliberare aliquote ICI più favorevoli per i proprietari che concedono in locazione a titolo di abitazione principale immobili alle condizioni definite dagli accordi. Nei C o m u n i ad alta tensione abitativa il canone di affitto è ridotto del 3 0 % sia ai fini delle imposte dirette pagate dal proprietario che ai fini dell'imposta di registro. Per usufruire dei benefici il locatore deve indicare nella dichiarazione dei redditi gli estremi di registrazione dei contratti di locazione nonché quelli della d e n u n c i a dell'immobile ai fini dell'applicaz i o n e dell'ICI. La r e g o l a r i t à fiscale c o n d i z i o n a però anche l'esecuzione degli sfratti: per l'esecuzione del provvedimento di rilascio dell'immobile il proprietario deve dimostrare che il contratto di affitto è stato registrato, che l'immobile è stato d e n u n c i a t o ai fini ICI e che gli affitti s o n o stati dichiarati per le imposte sui redditi. Inoltre da q u e s t ' a n n o a n c h e gli I N Q U I L I N I avranno risparmi di imposte. Con un decreto che dovrebbe essere presto approvato dal Parlamento, verrà infatti attribuita una detrazione IRPEF alle persone fisiche intestatarie di contratti di locazione stipulati secondo la legge 431/98. La detrazione spetta per la sola abitazione principale in tutti i comuni, ed è pari a 320 mila lire per chi ha un reddito fino a 30 milioni ed a 160 mila lire per chi ha un reddito complessivo fra 30 e 60 milioni. Oltre tale limite di reddito la detrazione non è più spettante. Da ultimo, c a m b i a m o bruscamente argomento per accennare al disegno di legge che modific a l'articolo 3 della legge Bassanini 2 (L. 127/97). C o n l'approvazione di questo p r o v v e d i m e n t o le a m m i n i s t r a z i o n i pubbliche non p o t r a n n o più porre alcun vincolo legato all'altezza, all'età, al luogo di nascita o alla residenza dei cittadini per accedere ai concorsi pubblici. Si tratta di un provv e d i m e n t o di g r a n d e civiltà c h e s a l u t i a m o c o n piacere, osservando che, alla fine, solo nel duemila lo Stato ha deciso di riconoscere tutti i cittadini v e r a m e n t e u g u a l i e m e r i t e v o l i di e s s e r e impiegati alle proprie dipendenze. P. Gino Pittarello 20/01/1919 18/07/1999 E' uno dei Padri Giuseppini del Murialdo, deceduto a Roma, presso la Casa della Procura. D a giovane ha studiato a V i t e r b o , f r e q u e n t a n d o il S e m i n a r i o R e g i o n a l e , al t e m p o in cui c ' e r a n o c o m e studenti M o n s . Marinelli, M o n s . Mocini, Sua Ecc.za Mons. D'Ascenzi, ecc. D i v e n t a t o s a c e r d o t e è s t a t o D i r e t t o r e d e l l a C a s a di V i t e r b o ; per a l c u n i a n n i V i c a r i o G e n e r a l e d e l l a s u a C o n g r e g a z i o n e . H a v i s s u t o p o i , p r e s s o la C a s a Generalizia di Roma. A p p a r t e n e v a alla Congregazione dei Padri p r e s s o i quali ora è Provinciale P. C e s a r e C o t e m m e , nostro concittadino. In questi ultimi anni era sofferente, m a s e m p r e buono e d accogliente. Il Signore l'ha voluto c o n s é nella gloria del Cielo. "L'ho visto" Dove ho visto "Cristo" ? L'ho visto a freddo stampato sul ruvido mattone ghiacciato quando callose mani arrossate opere umane venivano alzate. L'ho visto coperto di stracci mentre da un'asse faceva truccioli, quando nella vita levigava la pietra che a sagello serviva. Dove ho visto "Cristo". ? L'ho visto dalla prora riflesso all'onda fendente e rimossa di quel mare oscuro che si fa chiaro per l'olocausto degli eroi. L'ho visto pellegrino disteso e riposante su letto indifeso, c o m e cosa inanimata, sulla bilancia della verità. Cesare Jacoponi Pace e Bene! Montefiascone, 23 Luglio 1999 Caro Direttore, sul tema delle lettere anonime ("non c'è nessuno al mondo che non possa diventare maestro di un altro in qualcosa"), Le avevo inviato alcune preziose istruzioni ricavate da un v o l u m e t t o d a c e n t o lire s t a m p a t o nel 1950, che si concludevano con una esortazione rivolta ai nostri parrocchiani, fedeli e assidui lettori de "La Voce": quella di non spedire mai uno scritto senza firma. Ma Lei non ha ritenuto di pubblicare tale articolo limitandosi a riportare, nel trafiletto a p p a r s o sulla V O C E del m e s e scorso, la notifica della non pubblicabilità delle lettere anonime, mettendo solamente una mezza frase staccata da tutto il contesto nel quale era collocata, dando così una visione non corretta dell'esatto mio scritto. Ora, la lettura della missiva senza nome pubblicata a pagina due dell'ultima VOCE mi lascia a dir poco perplesso, allorché l'ignoto personaggio, da Lei considerato meritevole di un ossequioso inchino (non mi sembra! n.d.r.), si prende la libertà di sbeffeggiarmi p u b b l i c a m e n t e in aperto c o n t r a s t o c o n la impossibilità di farlo se si fosse rispettata la regola vigente in materia. Forse non è stato valutato appieno il fatto che una persona che non sottoscrive con la sua firma le sue opinioni è meglio p e r d e r l a che trovarla, mai accontentarla. Le precisazioni arzigogolate del Signor ics, a sostegno che la sua lettera non era anonima, ma "bloccata da un altro foglio che p o r t a v a t a n t o di n o m e e c o g n o m e " s o n o ciance piene di vento che lasciano il tempo che trovano. Mi chiedo: Ma di chi è questo nome? Il mio? Ma ciò che cosa significa? Il requisito essenziale delle lettere è il chirografo. Ma lo sa l'ignoto i n t e r l o c u t o r e che cosa è un chirografo? Ricopio dal Palazzi: Chirografo è un termine giuridico di origine greca e significa scrittura a mano, di propria mano, scrittura privata, contenente un'obbligazione, fatta e firmata di proprio pugno dal debitore. Capito! Ci ho campato 43 anni e 7 mesi tra i chirografi (vale a dire tra le cambiali), ho fatto il bancario dalla gavetta in poi e mi posso considerare non fortunato, ma fortunatissimo per il lavoro ininterrotto che ho p o t u t o s v o l g e r e a l l e d i p e n d e n z e di u n a rispondente impresa bancaria. Pochissimi i tagli sbagliati e nella percentuale del tutto trascurabile. Caro Direttore, la persona che le ha scritto la lettera che Lei, smentendosi, ha imprud e n t e m e n t e p u b b l i c a t a , non risulta b e n e informata nè poco rispettosa; è certamente una persona senza coraggio civile, con strane idee sul far sentire la sua "vocina" che si esprime con un linguaggio illeggibile, fuori luogo e inutile com'è l'azione di comunicare al sottoscritto i difetti che già conosce e che in verità sono molti di più; io non sono altro che un nano, ma che tenta di stare sulle spalle dei giganti. L'innominato resti pure nella sua anonimia dove è fin troppo facile tirare i s a s s i e n a s c o n d e r e le mani, fare sberleffi e mostrare di non essere stato. Caro Direttore mi spiace di appellarmi alla discutibile legge della "par condicio", per sperare che la presente trovi spazio nella VOCE almeno quanto quello concesso alla controparte. Con un f r a n c e s c a n o saluto di "pace e bene", cordialmente Bernardino Rocchi LA VOCE - n° 8 - Agosto 1999 pag. 7 Segni di speranza per il futuro dell'umanità Alla forse dei quali i vigilia, può o quasi, essere sono dell'inizio interessante riconosciuti del Terzo soffermarsi come simboli Millennio, anziché su due episodi un giovane avventurarsi particolarmente di Pechino nel campo indicativi e una giovane di delle previsioni del recente passato, sul prossimo verificatisi secolo, nel 1989, Berlino. n Nell'aprile 1989, in seguito alla morte dell'ex s e g r e t a r i o d e l Partito C o m u n i s t a C i n e s e , Hu Yaolang, c h e si era rivelato favorevole a d alcune r i f o r m e d e m o c r a t i c h e , g r u p p i di s t u d e n t i i n c o m i n c i a r o n o a radunarsi in piazza Tien An Men per discutere pubblicamente sulla necessità delle libertà politiche, o t t e n e n d o u n a cres c e n t e a d e s i o n e non solo dai giovani, ma a n c h e dal popolo cinese. Il gruppo dirigente del g o v e r n o e del Partito C o m u n i s t a Cinese fu sorpreso di fronte a queste manifestazioni e in pratica si divise in due parti, l'una favorevole al dialogo, l'altra orientata verso un intervento di repressione. Alla fine p r e v a l s e la l i n e a d u r a , s i c c h é f u c h i e s t o a l l ' E s e r c i t o P o p o l a r e C i n e s e di o c c u p a r e la piazza Tien A n M e n e di disperdere i manifestanti. A l c u n i mesi d o p o i tragici fatti di Tien A n Men si verificò un altro episodio che fece il giro delle televisioni del mondo. Era il 9 novembre 1989. Molta gente era radunata a ridosso del m u r o c h e d i v i d e v a in d u e p a r t i la c i t t à di Berlino e p r o s e g u i v a lungo il c o n f i n e tra la Germania Occidentale e quella Orientale. Era il muro della vergogna e della morte; infatti le guardie c o m u n i s t e non esitavano a sparare contro chi osava superare quel muro. A d un certo m o m e n t o una r a g a z z a tedesca, vestita di bianco, salì su quel muro e improvvisò un ballo. Le guardie non osarono sparare e ricorsero agli idranti; ma la ragazza resistette a quella doccia nel freddo a u t u n n o avanzato. Poi una ruspa aprì un varco sul muro: un popolo forzatamente divis o , si r i c o m p o s e n e l l ' u n i t à e c i ò a v v e n n e s e n z a il v e r s a m e n t o di u n a s o l a g o c c i a di sangue. solo la possibilità delle libere scelte elettorali, ma esige vivo senso di responsabilità e di solidarietà sociale. U N REGIME POLIZIESCO Si p u ò dire c h e il c o m u n i s m o sovietico, a n d a t o al potere nel 1917, c o n la perdita dei paesi satelliti dell'Europa Centrale e Orientale, quali la Polonia, la Cecoslovacchia, l'Ungheria e la G e r m a n i a , a n n u n c i a v a la s u a p r o s s i m a fine e c i o è la d i s g r e g a z i o n e d e l l ' U n i o n e Sovietica, costretta a riconoscere l'indipendenz a di popoli europei e asiatici. Un crollo, che in fondo ha le motivazioni nella stessa ideologia e l a b o r a t a d a M a r x , Engels, Lenin, S t a l i n sui principi del materialismo dialettico e del materialismo storico, avendo per strumento concreto per c o n q u i s t a r e il potere la rivoluzione e per c o n s e r v a r l o un abile equilibrio tra la fede dei ceti popolari e la paura. Un g i o v a n e s t u d e n t e , vestito di bianco, a l z a n d o le b r a c c i a a n d ò i n c o n t r o al p r i m o carro a r m a t o che entrava nella piazza. Quel carro a r m a t o si f e r m ò e così pure la fila dei carri c h e lo s e g u i v a n o ; e gli stessi soldati s c e s e r o nella piazza e f r a t e r n i z z a r o n o c o n gli studenti. Q u e l giovane vestito di bianco, c o n le braccia alzate, f e c e il giro delle televisioni del m o n d o . L'Esercito Popolare C i n e s e ricevette l'ordine di uscire dalla città e i suoi c o m a n d a n t i furono sostituiti. Ritornarono in piazza Tien An Men nella notte tra il 2 e d il 3 giugno, occupata non solo dagli studenti, m a a n c h e dal popolo cinese c h e c o n d i v i d e v a la richiesta dei suoi figli. M a questa volta le armi s p a r a r o n o sulla folla e fu u n a c a r n e f i c i n a . Il l a v o r o di s o p p r e s s i o n e fu completato nei giorni seguenti dalla polizia, alla ricerca dei responsabili, molti dei quali furono a r r e s t a t i e f u c i l a t i . A n c o r a u n a v o l t a il C o m u n i s m o , d o p o a v e r c o n q u i s t a t o il p o t e r e c o n la violenza, è ricorso alla violenza per mantenerlo. Accanto alla bandiera della giustizia il regim e p o l i z i e s c o e di s p i o n a g g i o i n s t a u r a t o dal c o m u n i s m o riempiva le prigioni, i manicomi, i campi di concentramento e ha dato lavoro agli aguzzini con le torture, e ai plotoni di esecuzione. Gli studiosi calcolano in cento milioni i morti causati dal regime sovietico. Il quale nelle mani dei dittatori di turno ha illuso e sfruttato le masse con la p r o p a g a n d a sottile e insistente, s e n z a alcun rispetto per la verità e, per il caso di Stalin, v a notata la disinvoltura con la quale ha preso accordi con Hitler per la spartizione della Polonia oppure ha sfruttato in maniera clamorosa i Paesi satelliti. Nessun rispetto della dignità della persona umana, della cultura, della religione, pronto poi ad avvalersi dell'appoggio del clero ortodosso addomesticato. L'opinione pubblica del m o n d o occidentale h a a c c o l t o c o n c o m m o z i o n e e s p e r a n z a la caduta del c o m u n i s m o nei Paesi dell'est europeo, m a ben presto si è resa conto delle devastazioni economiche e morali in cui quei popoli sono caduti e delle difficoltà che si incontrano per a v v i a r e questi popoli sulla s t r a d a di una vera democrazia, che non è completa offrendo La sera del 9 novembre le persone festeggiano arrampicandosi sul muro, confine tanto temuto tra Berlino Est ed Ovest. N O N M A N C A N O MOTIVI DI SPERANZA I n d u b b i a m e n t e , pur c o n s i d e r a n d o i guasti che il c o m u n i s m o ha lasciato dove ha avuto il dominio, non m a n c a n o motivi di speranza. Il regime di libertà e di responsabilità è il presupp o s t o p i ù s i c u r o per lo s v i l u p p o e c o n o m i c o , sociale, culturale. Nel m e s e di ottobre si svolg e r à il 2° S i n o d o s p e c i a l e d e i V e s c o v i d ' E u r o p a , c o m p r e s a quella O r i e n t a l e . S a r à una c o n s u l t a z i o n e delle opinioni, delle e s p e rienze e delle proposte per sollecitare l'impegno dei Vescovi e delle Chiese locali onde favorire la collaborazione reciproca. Alla luce dei recenti a v v e n i m e n t i nel K o s o v o , p e r la c u i s o l u z i o n e si è n o t a t a e a p p r e z z a t a la c o l l a b o r a z i o n e d e i P a e s i Europei, c o m p r e s a la Russia, s e m b r a legittimo attendersi un periodo di distensione e di collaborazione. D i v e r s a a p p a r e la s i t u a z i o n e d e l l ' e s t r e m o Oriente dove la potenza della Cina, tuttora sald a m e n t e in m a n o al c o m u n i s m o , non incoraggia molto sulla via della s p e r a n z a , a n c h e per l'influsso c h e e s e r c i t a sui P a e s i d e l S u d - E s t asiatico. T u t t a v i a s p e r a r e nel s u p e r a m e n t o delle tensioni è legittimo, a n c h e per i segni di forte ripresa delle Nazioni Unite nello spirito e nell'azione per la pace e in particolare per la tutela dei diritti umani. L'interessante articolo di Sua Ecc.za Mons. D'Ascenzi pubblicato nell'ultimo numero de "La Voce" a pag. 6, è stato ripreso dall'Osservatore Romano di sabato 10 luglio 1999 a pag. 4, dandogli risalto, illustrandolo con due fotografie, dal titolo: Riflessioni sul progetto elaborato dalla Chiesa Italiana nel 95 a Palermo e ribadito nelle più recenti assemblee? LA PRESENZA CRISTIANA NELLA CULTURA E NELLA SOCIETÀ' pag. 8 LA VOCE - n° 8 - Agosto 1999 r - Domenica 2 maggio: Prima Comunione (30 ragazzi) 23 maggio: ragazzi di Cresima di S. Margherita (n ° 27) Pentecoste • 23 maggio: Cresima dei ragazzi di S. Margherita e S. Flaviano (n° 60) Sabato 12 giugno: momento di riflessione delle Suore del Divino Amore con il Vescovo Lorenzo, rendendo così omaggio al fondatore Card. M. Antonio Barbarigo, nel santuario.di S. Lucia, dove sono conservati i suoi resti mortali Convegno Suore del Divino Amore Cripta di S. Lucia Le stesse Suore con il Vescovo lungo le scale che portano al Santuario Alcuni studenti dell'Istituto di Scienze Religiose in visita alle cattedrali di Viterbo - Tuscania e Montefiascone LA VOCE - n° 8 - Agosto 1999 Vino di qualità e sviluppo del territorio Valorizzazione del paesaggio e qualificazione del nostro vino, q u e s t o l ' o b i e t t i v o di u n interessante progetto i m p r e n d i t o r i a l e c h e si sta realizzando nel nostro territorio. pag. 9 Pagine Internet di Montefiascone Gentile Direttore, desidero innanzi tutto ringraziarla per la cura che dedica a questo mensile di informazione cittadina, redatto con il consueto e piacevole stile che lo distingue. Le scrivo per informarla di una iniziativa che, al passo con i tempi, porta la nostra città ad essere presente anche nel vasto oceano di informazione dei nostri giorni: la rete Internet. Un piccolo spazio per Montefiascone è da oggi presente anche nella rete delle reti, visibile a tutti i "navigatori" del World Wide Web. "L'idea è nata da u n a c o n s i d e r a z i o n e elem e n t a r e - ci d i c e U g o Leonardi giovane imprenditore locale s o n o circa tre milioni le L'imprenditore U g o L e o n a r d i c o n l'amministratore delegato di "Villa Banfi" Ezio Rivella persone che ogni anno p e r c o r r o n o le s t r a d e del vino, di q u e s t e , molto p o c h e r a g g i u n g o n o il territorio falisco, p e r c h é ? U n a delle m o t i v a z i o n i è la m a n c a n z a di una offerta e n o l o g i c a e p a e s a g g i s t i c a di qualità". E c c o a l l o r a c h e in c o l l a b o r a z i o n e c o n l ' I s t i t u t o S p e r i m e n t a l e di C o n e g l i a n o V e n e t o , l'Università di A g r a r i a di Viterbo e la c o n s u l e n z a di e n o l o g i c h e s e g u o n o importanti c a n t i n e t o s c a n e , sta n a s c e n d o sui terreni prospicienti il lago di B o l s e n a di proprietà dell'Istituto Divino A m o r e , uno dei più e s t e s i e d importanti vigneti della nostra provincia. A m m i r a r e e d e g u s t a r e , s e m b r a e s s e r e q u e s t o lo s l o g a n c h e sintetizza l'iniziativa; infatti, il p r o g e t t o p r e v e d e a n c h e un c o l l e g a m e n t o c o n strutture agrituristiche c h e d o v r a n n o p r o m u o v e r e i prodotti della nostra z o n a (oltre al vino, olio, confetture). Q u e s t e offerte a n d r a n n o poi inserite in un pacchetto turistico e p r o m o s s e c o n c a m p a g n e pubblicitarie, in c o l l a b o r a z i o n e c o n le strutture pubbliche, nell'interesse di uno sviluppo c h e dalle nostre parti s t e n t a a decollare. S e m b r a o r m a i q u e s t a l'unica strada da percorrere: c o l l a b o r a z i o n e t r a p r i v a t o e p u b b l i c o e d è in t a l e p r o s p e t t i v a c h e s e g n a l i a m o c o n f a v o r e l'iniziativa del sig. Leonardi. C.M. Lezione di coraggio E' in u n a c a l d a m a t t i n a t a di sole c h e ci t r o v i a m o nel piazzale di "Villa Margherita". S i a m o un g r u p p o di o d o n t o i a t r i deH'A.I.Ò. ( A s s o c i a z i o n e Italiana Odontoiatri) della s e z i o n e di V i t e r b o e nell'ambito di un programm a p i ù a m p i o di p r e v e n z i o n e a b b i a m o p e n s a t o di r i v o l g e r c i a n c h e ai ragazzi c h e si t r o v a n o qui. A n c h e per chi p a s s a di f r e q u e n t e l u n g o la via, entrare all'interno è più c h e u n a p i a c e v o l e s o r p r e s a : piante e fiori, l'edificio n u o v i s s i m o , bello e g r a n d e c o m e un a l b e r g o m a a c c o g l i e n t e c o m e la d i m o r a di una g r a n d e f a m i g l i a . A d a s p e t t a r c i un s o r r i d e n t e Padre T e r e n z i o , (Direttore del Centro), a c c o m p a g n a t o dal Padre Antonio, ( P a d r e Superiore) e dal Dott. Paolo Ernesti, (Direttore Sanitario), e c o n loro ci a v v i a m o ai piani superiori d o v e ci a s p e t t a n o i ragazzi. Il c l i m a c h e si respira è m o l t o s e r e n o ; gli infermieri e tutto il p e r s o n a l e ausiliario s o n o disponibili e s o r r i d e n t i c o n noi, m a s o p r a t t u t t o c o n loro. "Loro" s o n o lì c h e ci a s p e t t a n o . Ci d i c o n o c h e è dal mattino c h e gironzolano nell'attesa dei dentisti; q u a l c u n o è i m p a z i e n t e p e r c h é v u o l e a n d a r e a n u o t a r e in piscina. C h i s s à perché, q u a n d o si p e n s a a realtà c o m e questa, è c i o è a p e r s o n e portatrici di vari h a n d i c a p , non si c o o r d i n a n o b e n e i pensieri; s e m b r a n o c o s e gravi e l o n t a n e e i n v e c e trovarsici f a c c i a a faccia c a m b i a r a d i c a l m e n t e tutte le idee c h e ci s i a m o fatti. Loro s o n o qui, portano avanti silenziosi la loro lotta q u o t i d i a n a per la vita. C o n t r o l l i a m o le loro b o c c h e , m a i problemi più grandi d e r i v a n o d a fattori q u a s i immodificabili. P r i n c i p a l m e n t e la terapia f a r m a c o l o g i c a c h e prod u c e p r o p r i o t r a i p r i n c i p a l i effetti c o l l a t e r a l i a l c u n e p a t o l o g i e d e l c a v o orale e poi la s c a r s a igiene orale, c h e l'incoordinazione m u s c o l a r e rende così difficile d a effettuare, a n c h e per il p e r s o n a l e c h e si p r e n d e c u r a di loro nelle azioni q u o t i d i a n e . N o n p o t r e m o e s s e r e di g r a n d e aiuto p e r c h é n o n si p o s s o n o s o s p e n d e r e i f a r m a c i né si p u ò c h i e d e r e di più a tutte le p e r s o n e c h e li s e g u o n o . P e n s a r e c h e n o n s o n o n e a n c h e in g r a d o di utilizzare u n colluttorio s e n z a ingerirlo, c o s a c h e s a r e b b e già d'aiuto! S i a m o entrati a r m a t i di b u o n e intenzioni e invece s o n o stati questi 62 ragazzi, dai più g r a n d i ai più piccoli, c h e ci h a n n o dato una g r a n d e lezione di c o r a g g i o . La vita c h e tutti i giorni s e m b r a darci tanti p r o b l e m i e p r e o c c u p a z i o n i s c o m p a r e di fronte a loro f a c e n d o c i capire c h e a b b i a m o u n g r a n d e d o n o c h e n o n v a s c i u p a t o ; s i a m o più fortunati e proprio per q u e s t o n o n p o s s i a m o e n o n d o b b i a m o voltare le spalle. F o r s e f a r e q u a l c o s a di c o n c r e t o n o n ci sarà possibile c o m e dentisti, gli ostacoli s o n o tanti, m a c o m e esseri u m a n i q u e s t a esperienza, s e vissuta per la p r i m a volta s i c u r a m e n t e h a lasciato un s e g n o , e chissà c h e d'ora in poi o g n u n o di noi g u a r d e r à la realtà in u n m o d o diverso. Dott.ssa Simona Dott.ssa Alessandra Marcucci Giacomi La cosa è nata quasi per caso, a seguito di un colloquio che ho avuto qualche tempo fa con il nostro vicesindaco, Maurizio Paradiso, che aveva già in mente di pubblicare in quella sede materiale promozionale per la città. Mi disse allora di aver ricevuto preventivi in tal senso da Aziende specializzate nel settore, ma anche che si trattava di affrontare una spesa non indifferente. Conoscendo la possibilità di fruire di spazi messi a disposizione da vari operatori Internet, mi sono allora offerto di realizzare alcune pagine e metterle in rete, in modo assolutamente gratuito. Ho voluto in questo modo offrire alla nostra città un piccolo contributo, semplicemente dedicando qualche ora del mio tempo libero ad un'opera che mi auguro contribuisca all'interesse di tutti. In pratica ho assemblato in maniera opportuna i testi e le immagini gentilmente messe a disposizione dagli Architetti Enrico Scoponi ed A n d r e a C h i a p p i n i , c h e h a n n o r e a l i z z a t o il f a s c i c o l o di i n f o r m a z i o n e t u r i s t i c a "Montefiascone - Terra dell'Est! Est!! Est!!!", in questi giorni diffuso in varie sedi. Gli stessi testi, tradotti da Margherita Polegri, hanno consentito di pubblicare anche la versione inglese delle pagine Internet. Di concerto con Maurizio Paradiso e con l'Ufficio Pubblica Istruzione del Comune, ed in occasione delle manifestazioni "Monte di note Village '99" e "Green Life '99", sono state aggiunte al sito pagine di informazione sul programma delle manifestazioni. Ritengo sia imminente la creazione di uno spazio dedicato alla Fiera del Vino. Ho anche iniziato la promozione del sito sui principali motori di ricerca, e sono anche iniziate le prime visite da parte di "navigatori" tedeschi, francesi, ed anche australiani e neozelandesi, oltre agli italiani. Al momento le pagine tra le quali navigare sono circa quaranta, in continuo ampliamento ed evoluzione grafica. Per visitarle, l'indirizzo è http://utenti.tripod.it/montefiascone/default.htm, oppure con l'indirizzo che si ricorda meglio http://welcome.to/montefiascone. Non mi resta che salutarla, ringraziandola per l'ospitalità che vorrà accordare a questa mia lettera sul giornale da lei diretto. Distinti saluti. Sergio Fornasini La ringrazio a nome di tutti i lettori de "La Voce". Grazie a tutte voi Vorremmo approfittare d e l l e p a g i n e di questo giornale per ringraziare a n c o r a u n a volta l'Istituto delle M a e s t r e Pie Filippini che anche quest'anno h a d a t o la p o s s i b i l i t à ai nostri figli di usufruire di un servizio veram e n t e utile q u a l e è il C a m p o Scuola estivo. Grazie, quindi, alla S u p e r i o r a S u o r M. T e r e s a Fanelli e a tutte le M a e s t r e Pie. B r a v e tutte le assistenti: D o n a t e l l a , A. Lisa, F r a n c e s c a , Paola, Elisabetta, Daniela, A n t o n e l l a , S o n i a , A l e s s i a , m a soprattutto v o r r e m m o rinnovare la n o s t r a s t i m a e la n o s t r a f i d u c i a alla s i g n o r a Milva Guerrini, collaboratrice fedele, intelligente, d i n a m i c a e g e n e r o s a delle Maestre Pie e p e r s o n a a m a t a e s t i m a t a d a tutti s p e c i a l m e n t e dai nostri figli. B r a v a e grazie di c u o r e . S p e r i a m o di ritrovarvi tutte il p r o s s i m o a n n o . Le mamme e i ragazzi OCCASIONE DA NON PERDERE Il " C e n t r o S p i r i t u a l i t à G i o v a n i " p o r t a t o a v a n t i d a i R e l i g i o s i C o n c e z i o n i s t i si t r o v a in S a r d e g n a , a c i r c a 9 0 0 m. s u l m a r e n e l l e m o n t a g n e del Montiferru, in c o m u n e di Cuglieri e porta avanti, d u r a n te il periodo estivo, iniziative interessanti per i giovani. O l t r e c h e in S a r d e g n a , d u e c o r s i v e n g o n o t e n u t i a n c h e a M o n t e f i a s c o n e p r e s s o Villa S. M a r g h e r i t a : 2 - 8 a g o s t o (dai 18 a n n i in poi - s o l o ragazzi) II buon Samaritano (Le 1 0 , 2 5 - 3 7 ) • La c h i a m a t a del s e r v i z i o 16-22 agosto Maria e Marta (Le 1 0 , 3 8 - 4 2 ) • D a l l ' a s c o l t o la d i s p o n i b i l i t à . Per p r e n o t a r s i e i n f o r m a r s i rivolgersi a Villa S. M a r g h e r i t a - 0 1 0 2 7 M o n t e f i a s c o n e , tel. 0 7 6 1 / 8 2 3 6 6 6 . Q u a n t o s a r e b b e bello e p r o f i c u o s e a l c u n i nostri g i o v a n i p o t e s s e r o partecipare. Oltre a d un a r r i c c h i m e n t o spirituale p e r s o n a l e , s a r e b b e un arricchimento per tutta la città di M o n t e f i a s c o n e . pag. 10 LA VOCE - n° 8 - Agosto 1999 Don Sebastiano Ferri Negli ultimi anni della sua vita terrena se pur sofferente non ha mai perso quel sorrìso e quella sua bontà interiore. L'ultima volta che lo vidi in Seminario, dopo aver salutato mia moglie e i bambini mi abbracciò e con gli occhi gonfi mi disse: che Dio ti benedica! Questa tua benedizione la porterò sempre nel cuore, nella buona e nella cattiva sorte come tu mi hai insegnato caro amico. Ringrazio il buon Dio per aver fatto a noi il grande dono della tua amicizia, sarai sempre nei nostri pensieri. Grazie, Don Sebastiano, il Signore doni a te la ricompensa che fra noi ti sei guadagnato. Con riconoscenza Andrea Mochen Oriolo Romano 17/06/1920 - 7/07/1999 I funerali si sono svolti nella Cattedrale S. Lorenzo in Viterbo, presieduti da Sua Ecc.za Mons. Dante Bernini, un fraterno amico, e da numerosi sacerdoti. Una quarantina di sacerdoti, insieme al Vescovo Lorenzo, erano in pellegrinaggio in Francia, quando è giunta la notizia della quasi improvvisa morte di Don Sebastiano. Sono stati, quindi, presenti solo spiritualmente. La cattedrale oltre che di sacerdoti era gremita di popolazione, quella che aveva sempre apprezzato il lavoro sacerdotale di Don Sebastiano. Sua Ecc.za Mons. Bernini, prendendo lo spunto dal Vangelo, ha presentato il Cristo come pastore e come agnello immolato. Così è del sacerdote, così è stato di Don Sebastiano. E' stato pastore per poi, negli ultimi anni, diventare agnello-pecorella (è vissuto per cinque anni su una carrozzella) immedesimandosi con la sua gente e sperimentando sulla sua pelle ciò che ha sempre insegnato. Riassumendo la sua vita possiamo dire: "Sacerdos = alter Christus". La sua vita di sacerdote vogliamo riassumere nella lettera inviataci dal Trentino da un suo riconoscente amico: Andrea Mochen. * * * * * * * * * * Mi chiamo Andrea, con mia moglie e i nostri tre figli viviamo a Dimaro centro turistico del Trentino. Con queste righe vorrei ricordare la figura di un santo uomo che tanto ha dato per il bene di molti. Alla fine di agosto del 1984 incontrai e conobbi Don Sebastiano Ferri che giunse a casa mia in un momento particolarmente doloroso quanto può essere la perdita di un genitore. Subito ebbe per noi confusi e disperati parole di sollievo, incoraggianti. In quel periodo prestavo servizio militare a Viterbo e fu proprio questa città in comune a spingerlo da noi con la mano tesa desideroso di aiutarci, fu come un angelo mandato dal Signore. Ricordo le sue prime parole rivolte a mia madre: "non si deve preoccupare penserò io a tutto"; guardai mia madre stupita e allo stesso tempo felice, poi aggiunse: "La mia casa, sarà la tua casa" e così realmente avvenne. Grazie al suo aiuto la mia permanenza in città fu davvero breve, dopo circa un mese infatti fui congedato e potei tornare in paese da mia madre e mio fratello che all'epoca aveva otto anni Cancro tra scienza e umanesimo (dal mese di luglio) Solo in alcuni casi si perviene ad una quinta tappa, quella della accettazione: sono pronto. E' interessante rilevare come alcuni decenni prima della ricerca della Kubler Ross le tappe riferite dalla ricercatrice sono espresse nel "Diario di un curato di campagna" di Bernanos. Quando il dott. Laville formula al giovane prete la diagnosi di cancro dello stomaco, la prima reazione è quella della negazione: il dott. Laville ha dovuto ingannarsi. Segue la fase del patteggiamento: "che dilazione mi concedete?". Viene poi la fase della rivolta: "forse non ho potuto reprimere un intimo moto di collera, di rivolta, contro quello sconosciuto che tranquillamente aveva disposto di me come di cosa sua". Non mancava la quarta tappa: quella della depressione, della disperazione: "ero solo, inesprimibilmente solo, in faccia alla mia morte, e questa morte era solo la privazione dell'essere, nient'altro". Il curato di Bernanos giunge comunque alla quinta tappa di cui parla la Kupler Ross: quella dell'accettazione: "Sono riconciliato con me stesso, con questa povera spoglia" e le ultime parole da lui sussurrate esprimono magnificamente questa accettazione completa, incondizionata della morte: "che cosa importa? Tutto è grazia". Nella mia esperienza debbo dire che non è andata così; non potevo dire: non è possibile, in quanto ho seguito personalmente il rapido sgranarsi delle tappe diagnostiche. Né mi sono domandato perché proprio a me, in quanto questo quesito me lo ero spesso posto nei confronti dei malati di cancro che venivano da me e loro stessi lo ponevano a me. E anche per quel che concerne la terza tappa, non ho chiesto alcuna dilazione, in quanto non ho ritenuto che potesse avere importanza dilazionare di qualche mese la mia morte, considerata l'estrema gravità della prognosi infausta. Ho provato, sì, un sentimento di rabbia nelle fasi iniziali, in quanto ho sempre condotto una vita igienicamente sana dal punto di vista della prevenzione dei tumori, e visto che non sono fumatore, non ho mai pensato di potermi ammalare di questo tipo di tumore. Ritengo invece di essere passato rapidamente, dopo quella prima breve fase di rabbia, alla quinta tappa descritta dalla Kubler Ross: quella dell'accettazione. Confesso di aver aspirato alla possibilità di un miracolo: la scienza umana mi condannava a morte e mi rendevo conto che la chemioterapia non poteva essere risolutiva, nel senso di una guarigione. Poteva accadere quello che anche io ho potuto personalmente constatare, di guarigioni che la scienza umana non riusciva a spiegare. A tale proposito è interessante riportare quanto dice Graham Greene nel suo romanzo "Il potere e la gloria": "Non si tratta di miracoli che non accadono, si tratta della gente che li chiama in un altro modo. Non vedete i dottori intorno ad un morto? Egli non respira più, il suo polso è fermo, il suo cuore non batte: è morto. Poi qualcuno gli ridà la vita, e loro tutti, - qual'è l'espressione d'uso? - riservano la loro opinione. Non diranno che è un miracolo, perché è una parola che a loro non piace. Poi questo accade più e più volte - forse perché Dio è sopra la terra - e loro dicono: non ci sono miracoli, il fatto è che ci siamo fatti semplicemente un concetto più vasto di quel che è la vita. Ora sappiamo di poter essere vivi senza polso, senza respiro, senza battiti del cuore e inventano una parola nuova per descrivere questo stato di vita, e dicono che la scienza ha di nuovo confutato un miracolo". E con il concetto di miracolo si collega strettamente il concetto di fede: c'è chi si dice credente, ma molti affermano di non credere in Dio: Dobbiamo allora non curarci dell'aspetto religioso del loro io? Non credo, perché anche grandi personaggi della storia, vicini alla morte, come riferisce Messori, "sono usciti dalla loro indifferenza", magari un pò sprezzante, per fare ricorso a quella "religione" della quale "prima", era stato noioso, persino squalificante occuparsi. E tanto per fare un nome illustre e rifarci ad un caso recente cui il media-sistem internazionale non ha potuto fare a meno di accennare citiamo François Mitterand, presidente della Francia, fratello del Gran Maestro della Gran Loggia massonica, anticlericale accanito, agnostico ha voluto morire con quei sacramenti dei quali-tparole sue) non sapeva - ma, appunto, prima - setfdere o indignarsi. E nel testamento, steso negli ultimi giorni, ha lasciato scritto, per i funerali, "une messe est possible". Lo stesso Napoleone, a Sant'Elena, chiede di mandargli un prete corso, dicendo ai fedelissimi: "Che avete da stupirvi? Non sapete che i coraggiosi sfidano quel che si conosce, ma che solo gli idioti sfidano il Mistero?". Gli antichi dicevano che i compagni dell'uomo sono sette: la fame, la sete, il caldo, il freddo, la fatica, la malattia e la morte."Dei primi cinque di quegli sgradevoli compagni ci siamo, almeno in parte, liberati. Resta così solo quella che Paolo di Tarso chiamava l'ultima nemica. Quella morte che paradossalmente, è lo stimolo più efficace a pensare alla vita, cioè al suo senso". Ludwig Wittgenstein diceva: "Chiamo Dio null'altro che il senso della vita". "La nostra vita (come diceva Thomas Merton), sia come individui che come appartenenti ad una razza inquieta e in lotta continua, ci dimostra chiaramente che deve avere un significato, di cui però una parte ancora ci sfugge. Eppure scoprire questo significato e vivere in conformità ad esso è il nostro compito nella vita E, "per quanto l'uomo ed il suo mondo possano sembrare in rovina, per quanto la disperazione umana possa diventare terribile, finché continua ad essere un uomo, la sua stessa umanità seguita a dirgli che la vita ha un significato". Fioretti Gualtiero Grazie, Gualtiero, per questa bella testimonianza che ci lasci, dove neppure la morte può spegnere la dignità d'un uomo, tanto più se credente."La vita ha un significato" anche se mortificata dal male, perché è eterna, e la sofferenza d'un istante può regalare una gioia senza fine. Rinnoviamo alla famiglia le nostre più vive condoglianze, soprattutto alla mamma Maria Saraca. Don Sebastiano Ferri frequentò il Seminario Vescovile di Viterbo e Regionale de La Quercia. Fu ordinato Sacerdote da Mons. Adelchi Albanesi il 30.06.1946. Conseguì la licenza in Teologia dogmatica presso l'Università Urbaniana in Roma. Fu Vicedirettore ed economo presso il Seminario Vescovile di Viterbo, cappellano per 5 anni a Villa Rosa, dal 1954 al 1994 esercitò il ministero di parroco presso la Parrocchia di S. Andrea Apostolo a Pianoscarano. Fondò la Parrocchia della S. Famiglia in Viterbo e la Casa di accoglienza per minori affidata alle Piccole Suore della S. Famiglia in località Largo "Lago di Garda" Viterbo. Insegnò teologia in Seminario e religione nella scuola pubblica. Ha vissuto anni 79 e giorni 20 e ricco di virtù e meriti è tornato alla casa del Padre il giorno 7 luglio 1999. Don Delfo Gioacchini 26.03.1918 - 1 5 . 0 5 . 1 9 9 9 La nostra gente, forse non lo ha conosciuto; lo dobbiamo ricordare, perché gran parte dei nostri sacerdoti l'hanno avuto come professore di lettere al Seminario Regionale de "La Quercia". E' venuto a Montefiascone per la festa di S. Margherita, invitato per i suoi 50 anni di ordinazione sacerdotale. E' stato invitato più volte "al Caminetto" dall'ex segretario Tangari e sarebbe venuto anche nel mese di febbraio di quest'anno, se non fosse stato impedito da un impegno improvviso. Colpito dal male a metà maggio, la Madonna l'ha accompagnato al Cielo. "Grazie, Don Delfo, per la dedizione instancabile, per il bene largamente profuso tra noi per l'amore generoso con cui ci hai guidati. Continua dal cielo a benedirci e a pregare per noi". Facciamo nostre queste espressioni che troviamo nel suo ricordino. LA VOCE - n° 8 - Agosto 1999 La Chiesa e gli anziani E' il 4° capitolo dell'importante d o c u m e n t o "La dignità dell'anziano e la sua missione nella Chiesa e nel m o n d o " e m a n a t o dal Pontificio Consiglio per i laici il 1° ottobre 1998. La Chiesa non ha mai fatto a m e n o degli anziani perché s a che "portano valori religiosi e morali che rappresentano un ricco patrimonio spirituale per la vita delle comunità cristiane, delle famiglie e del mondo". 3 - Per questo la Chiesa deve aiutare l'anz i a n o "a scoprire il significato del battesimo", che è morte con Cristo, m a soprattutto risurrezione, vita nuova in Cristo. 4 - Gli anziani sono chiamati "a trasmettere al mondo il Vangelo di Cristo" soprattutto c o n la testimonianza della fedeltà a Dio Padre, cercando di crescere in una spiritualità che è propria di questa età. La speranza, virtù u m a n a e soprannaturale, deve essere s e m p r e presente a questa età. 5 - L a p e r s o n a a n z i a n a h a b i s o g n o di e s s e r e avvicinata d a coloro c h e s o n o impegnati nella pastorale, perché diventi essa stess a apostolo tra i suoi coetanei. 6 - S p e s s o sono stati proprio gli anziani a t r a s m e t t e r e la f e d e alle n u o v e g e n e r a zioni, soprattutto sotto regimi totalitari atei. La Signora Settimia Spazza, nata il 5 maggio 1913, è stata s p o s a t a con Serafino Burla ed ha avuto 4 figli: Vera; Alvaro, ora in cielo; Giorgio e Marcello, e quattro nipoti. Vive s e r e n a alle "Pipere" cercando di portare avanti la s u a vita, ricca di preghiera e d unione con il Signore. L'unica c o s a c h e non s'è invecchiata è la sua loquacità! Che il Signore la benedica! 1- Nell'anziano o c c u p a un posto di riliev o la p r a t i c a religiosa. E' l'età della riflessione, dell'apertura alla t r a s c e n d e n z a . Chi s o n o coloro che frequentano di più le assemblee liturgiche? C h e si avvicinano alla Chiesa d o p o anni di lontananza? Che sentono il bisogno di pregare di più e meglio? 2 - A volte d o m i n a in loro un certo fatalis m o , d o v u t o alla s o f f e r e n z a , alle limitazioni, alle malattie, alla perdita di persone care; fatalismo che deve essere aiutato ad evolversi per diventare s p e r a n z a cristiana. Dio è il Padre dell'amore e nel suo a m o r e v a vista la sofferenza e la stessa morte. Perché Cristo ha sofferto e d è r e s u s c i t a t o ? "Non è impassibile (Gesù) dinanzi al dolore dell'uomo né dinanzi alla sua personale fatica di vivere". PELLEGRINAGGIO DA P. PIO 25/26 SETTEMBRE vedi pag. 16 Un esempio stupendo l'abbiamo trovato in A l b a n i a , n o n r i c o r d o il s u o n o m e ; u n n o vantenne, vissuto durante i 4 0 anni del regime più duro e più ateo, ha avuto il coraggio di professare apertamente la sua fede cristiana, c e r c a n d o a n c h e di battezzare s e g r e t a m e n t e circa 90 bambini. "L'anno dell'anziano offre un'occasione preziosa per ricordare queste straordinarie figure d'anziani, uomini e donne, e la loro silenziosa quanto eroica testimonianza. Non solo la Chiesa ma anche la civiltà umana deve loro molto" Dalla alla gloria sofferenza dell'altare Dopo Francesco, Francesco Forgione, Cinque piaghe nel corpo ha ereditato: Le mani e i piedi e la quinta nel costato, Segni evidenti di sua vocazione. Ricco di francescana devozione, In Padre Pio, il suo nome è trasformato, Primo preludio di resurrezione. Da Pietralcina a S. Giovanni Rotondo Richiama il nome suo più pellegrini, Santo riconosciuto in tutto il mondo. Dall'Alpi ai mari e lungo gli Appennini Ispira il nome suo, l'amor profondo Che onora i Francescani e i Cappuccini. Piciollo Diodato di anni 86 pag. 11 E' la S i g n o r a " A n n a D a n t i " c h e si t r o v a p r e s s o la C a s a d i R i p o s o di C e l l e n o . Sempre impegnata nella A.C.I., è stata per tanti anni la collaboratrice intelligente e dinamica del Centro Diocesano di Montefiascone, visit a n d o t u t t e le p a r r o c c h i e e p o r t a n d o la P a r o l a di Dio a t a n t e Associazioni di D o n n e di A.C. A v e v a rinunciato a l l ' i n s e g n a m e n t o p r o p r i o per d e d i c a r s i a questo apostolato. Poi c'è stata la morte del m a r i t o , il S i g n o r M a r i a n o B e l l a c i m a , e la Signora si è ritirata nella s u a c a s a in via 2 4 Maggio, s e m p r e affezionata alla s u a parrocchia di S. Margherita. Fisicamente è ridotta male, ultimamente l'abbiamo trovata allettata e stanca. Chissà che il Signore non la chiami a sé! La S i g n o r a O r e t a Muzi, nata a Lubriano nel 1921 era sposata con Amedeo Vignoli, deceduto alcuni anni fa. Ha due figli: Franco c h e ha per m o g l i e C i n z i a e u n a figlia; Ennio. Ne parliamo perché è vissuta per tanti anni nel "Poderetto" d e g l i U r b i n a t i . E' silenziosa, buona, r i s p e t t o s a di Dio e degli altri. La Signora Erminia Cevolo è del 1919, s p o s a t a con Castellani Fedele nel 1942. La n o s t r a foto è stata sostituita da lei con un'altra che la ritrae a b b a s t a n za giovane e bella. Nel 1981 ha perduto il figlio L o r e n z o che era sposato c o n la Signora Rosa Pelorosso, e dal quale ha avuto il nipote Giampaolo. Le rimane la figlia Iolanda sposata con Nevi A g o s t i n o dalla quale ha avuto due nipoti: Paola sposata c o n Santini Paolo e Pietro. La vita è stata dura, ha lavorato c o n il marito la c a m p a g n a , vivendo d i g n i t o s a m e n t e la s u a vita. Passa la giornata in casa e fuori, cercando di tenersi s e m p r e in attività e p r e g a n d o il Signore per sé, i familiari e le s u e nuove persone amiche. PELLEGRINAGGIO A FATIMA C O N VISITA A L I S B O N A V i e n e o r g a n i z z a t o d a l l a P a r r o c c h i a di S. Flaviano in c o l l a b o r a z i o n e c o n l'Agenzia di Viaggi "Il Viandante" Per saperne di più: - t e l . 0761.824666 - t e l . 0761.826198 il pellegrinaggio si effettuerà i primi di settembre pag. 12 LA VOCE - n° 8 - Agosto 1999 Istituto Diocesano Maestre Pie Filippini V Capitolo Generale dall'11 giugno ai 1 agosto 1999 • • • • • ¡lAtnxiwo C.C ¡.A.A. dì Vìtirbo I l u g l i o <k\ IS < E' stato un Capitolo importante, iniziato l'11 giugno con la benedizione del Cuore di Cristo e con la presenza del Vescovo diocesano Mons. Lorenzo. Sabato 18 luglio c'è stato il secondo incontro con il Vescovo diocesano. Da martedì 20 luglio - festa di S. Margherita - a domenica 25 luglio hanno avuto luogo gli esercizi spirituali, durante i quali Mons. Fortunato Frezza ha sviluppato il tema: Alla scuola del Padre per la scuola dei Figli. Sono stati effettuati due pellegrinaggi: - il 1 ° presso l'Amore Misericordioso di Collevalenza - il 2° presso la casa d'origine di S. Lucia Filippini a Tarquinia Martedì 27 luglio è avvenuta, alla presenza di Sua Ecc.za Mons. Vescovo, l'eiezione della nuova Superiora, nella persona di Sr. Emmanuela Vanic, che viene a sostituire Sr. Teresa Fanelli, che lo è stata per 18 anni, dal 1981, pilotando l'Istituto in un lungo periodo di tempo, con saggezza e bontà. SABATO 31 LUGLIO o r e 2 1 , 3 0 : Piazzale R o m a : i n a u g u r a z i o n e della Fiera LUNEDI 2 AGOSTO ore 2 0 , 3 0 : f i n o a s a b a t o 7: " I L C A N T I N O N E " la c e n a nel c e n t r o storico OGNI SERA ore 21,30 p i a z z a Frigo: s p a z i o c i n e m a a l l ' a p e r t o VENERDÌ 6 AGOSTO o r e 2 1 , 3 0 : inizio sfilate C o r t e o S t o r i c o Falisco La terza a destra con il foglio in mano è la nuova Madre Superiora, Sr. Emmanuela Vanic, la terza a sinistra dopo le due suore del Divino Amore, è la ex superiora, ora consigliera Sr. Teresa Fanelli, l'ultima a destra è Sr. Maria Ferri, consigliera, e quella sotto la scritta "tanti auguri" è Sr. Giuseppina Sebastiani, consigliera; è assente dalla foto Sr. Nunziatina Petroni, la quarta consigliera. S r . E m a n u e l a , n a t a a G r a d o l i nel 1 9 4 3 , e r a p r e c o n i z z a t a s u p e r i o r a , e s s e n d o s t a t a s e m p r e al d e n t r o delle c o s e dell'Istituto c o m e consigliera, e d a v e n d o a n c h e u n a b u o n a p r e p a r a z i o n e c u l t u r a l e , è l a u r e a t a i n f a t t i in M a t e r i e Letterarie. In questi ultimi a n n i h a lavorato soprattutto nel ricercare e d o r d i n a r e i d o c u m e n t i r i g u a r d a n t i la v i t a d e l C a r d . M a r c a n t o n i o B a r b a r i g o , p e r p o r t a r e avanti la "positio" in vista d ' u n a s u a p r o s s i m a (così si s p e r a ! ) b e a t i f i c a z i o n e . Il 2 8 luglio è s t a t o s c e l t o il n u o v o C o n s i g l i o Direttivo, risultano elette: Sr. T e r e s a Fanelli - Sr. Maria Ferri - Sr. N u n z i a t i n a P e t r o n i - Sr. Giuseppina Sebastiani. Il tutto è t e r m i n a t o c o n u n p e l l e g r i n a g g i o alla M a d o n n a della Q u e r c i a , p a t r o n a della d i o c e s i di Viterbo. Auguriamo di cuore alle nostre Maestre Pie un futuro migliore del passato, puntando lo sguardo su posizioni nuove, pur rimanendo radicate a ciò che ha costituito la loro storia fin dall'epoca di S. Lucia Filippini. Lo Spirito Santo dia loro coraggio e vero spirito apostolico. E s i b i z i o n e dei m i n i s b a n d i e r a t o r i DOMENICA 8 AGOSTO ore 1 0 , 3 0 : Sfilata del C o r t e o Storico ore 1 1 , 3 0 : S a n t a M e s s a p e r il C o r t e o nella B a s i l i c a di S. F l a v i a n o o r e 2 0 , 0 0 : via della R o c c a : a p e r t u r a della " T A V E R N A di D E F U K " fino a s a b a t o 14 a g o s t o o r e 2 2 , 0 0 : C o r t e o Storico Falisco o r e 2 3 , 3 0 : e s t r a z i o n e T o m b o l a di £. 3 . 0 0 0 . 0 0 0 DOMENICA 15 AGOSTO ore 2 3 , 0 0 : e s t r a z i o n e Lotteria A V I S Tombola di £. 3.000.000 DOMENICA 22 AGOSTO ore 1 2 , 0 0 : S. M e s s a nella cripta di S. L u c i a p e r l ' A V I S c o n c o r t e o , poi, al M o n u m e n t o dei C a d u t i noi: q u a s i o g n i s e r a ci s o n o c o n c e r t i , spettacoli, esibizioni, m a g h i e compleanno E' la signora Annunziata Aniceti, nata il 2 agosto del 1907 a Montefiascone. Oltre agli auguri affettuosi dei figli Sante e Luisa e dei nipoti, uniamo anche quelli nostri e dei lettori de "La Voce". Aspettiamo, con fiducia, di festeggiare il secolo di vita. Delle n u m e r o s e che SABATO 7 AGOSTO o r e 2 2 , 0 0 : piazzale M a u r i : a r r i v o D e f u k N a t u r a l m e n t e il p r o g r a m m a è molto più ricco di q u e l l o riportato d a 92° di s p o s i o r e 2 2 , 0 0 : p i a z z a l e R o m a : arrivo del S e r v o M a r t i n o ci coppie sono s t a t e in q u e s t o p e r i o d o di t e m p o , p a r l e r e m o i n u n o dei p r o s s i m i n u m e r i de "La Voce" illusionisti. D a s e g n a l a r e : - m a r t e d ì 10 a g o s t o , in p i a z z a l e R o m a , alle o r e 21,30, C o n c e r t o di D o n G i o s y e d e l l ' o r c h e s t r a " P a r s i f a l " - Verso il 2000 per ricominciare - sabato Da tener 14 a g o s t o , alle o r e 21,30, "Montefiascone c o m e Rio". presente: da piazzale Roma: "VISITE TURISTICHE" GUIDATE alla scoperta della bellezza del centro storico organizzate dal gruppo archeologico "FANUM V0LTUMNAE" di Montefiascone CHIESA DI SAN FLAVIANO (basilica superiore) 2'- MOSTRA DI PITTURA "ARTE NELLA TUSCIA"per la via Francigena verso il Giubileo del 2000 NEL CENTRO STORICO: CANTINE APERTE PER DEGUSTAZIONE DEL VINO E PIETANZE TIPICHE BIBLIOTECA COMUNALE MOSTRE ARTISTICHE E DI PITTURA IMPIANTI SPORTIVI LOC. PORTICELLA TORNEO DI CALCETTO CATEGORIA PULCINI NELLA FIERA: STANDS DEI MIGLIORI PRODUTTORI DI EST! EST!! EST!!! E DI ALTRI NOTI VINI pag. 13 LA VOCE - n° 8 - Agosto 1999 "LA V O C E " E' GRATA Al SUOI CAVALIERI: Salvatori Paolino, Silvestri D a v i d e , C a r i o t i P a s q u a l e , M a f f e t i Emilio, Teicini Denis, Pleretti Bruno, Scaglini G i u s e p p i n a , Ugolini G i l d o , in m e m o r i a di Chiodo Geraldo, Morano Giulio, Porroni Eugenio, P.M., i famigliari in suffragio di Eliana Sagone in Pentrella, Pronti DI Giammarco Irene, Lanzi Mario, Lanzi A n g e l i n o , Ricci Liliana, Piacentini Giuseppe, Saccà Giuseppe, Saverio dr. Messina, Rosciolino Azzollni Lucia, Focarelli Fausta, Marzetti Giuseppa, Tontoni Eugenio e Margherita, Menghini Mario, Pagliaccla Alceo, Leonetti Corrado, Polidori Ignazio, Porroni Ludovico, Cempanari Lucia, Paolini Silvano, Mattei Manlio, Aputini Alfredo. SOSTENITORI: Deledda Wanda, Menghini Renata, Fapperdue Corrado, Pepponi Alessandro, Moscetti Luigi, Pelabasto Filiberto, Basili Luciani M. Agnese, Cioccoletta Edo. BENEMERITI: Roncella Maria, Marzetti Dora, Trapè Ardello, Moscetti Ruggero, Pezzato Mario, Stefanonl Settimio, Durantlni Enrico, Spazza Settimia, classe 1939, Trapè Luigi, Mecall Dante. AMICI: Gaddi Fabiola, Paradisi Luciano, Trapè Ettore, Presciuttinl Giuseppe, offerta mamme, Castellani Caterina, signora Selvi. AMICI DELLA C A T T E D R A L E Sono entrati a far parte degli "Amici della Cattedrale": Monanni Luigi, Pigliavento Felice, Ceccarelli Ciarmatorl Enzo, signora Ferri, Bacchiarri Maria, lacoponi Aldo, Trapè Domenico e Margherita, Romoll Lucci Lionella, Morganti Concetta e sorella Fanali Flavlano, Biancalana Corrado, Radicati Quinto, Pepponi Florido, Russo Fabrizio e Bassi Giulia, Giraldo Geremia, Bartoleschi Diego, Notazio Amelia, Azzollni Lucia, Moscetti Alessandro,; I famigliari in suffragio di Zucchetti Enrica. A N A G R A F E CITTADINA NATI: Brachino Andrea e Marco di Massimo e Vincenzi Raffaela (17.6); Fiorucci Noemi di Luigi G u a l t i e r o e B e r e t t o R o b e r t a (27.6); R o n c a A n d r e a di F i o r e n z o e M e n i c a c c l Loredana (2.7); Mocini Daniela di Luciano e Andreonl Luigina (3.7); Cappannella Andrea di Genesio e Castellani Carolina (9.7); Trapè Alessia di F l o r i d o e B e r n a b e i M. Vittoria (10.7); Basile Serena di Francesco e Gullo Maria (13.7); Stroffolini Gioia di Tommaso e W i n c k e l m a n s Catherine Veronique Claude (13.7); L i g u o r i Laura di A n t o n i o e Fiata Teresa (15.7). M A T R I M O N I : Fiorini A l e s s i o e T a r a n t e l l o Isolina (4.7); Silvestri Carlo e Savelli Romina (20.6); Cappellano Stefano e Paoletti Sonya (27.6); Buzi Paolo e Bellacima Mara (3.7); Russo Fabrizio e Bassi Giulia (3.7); Cuomo Mauro e Morganti Marianna (17.7); Moscetti Silvano e Roncella Francesca (18.7); lacoponi M a s s i m i l i a n o e Ricci T i z i a n a (18.7); Celli Marino e Pronat Natascia (22.5); Leonardi Carlo e DI Giovanni Andrea Mariangela (26.6); Marianello Massimiliano e Merlani Stefania ( 2 6 . 6 ) ; C o p p a A l e s s a n d r o e M e l l s Maria Cristina (29.5); Scarponi Roberto e Ramacclani Elisabetta (4.7); Ricci Damiano e Severini Barbara (10.7); Catena Roberto e Felizianl Federica (10.7). MORTI: Benedetti Nello (n. 22.3.40 m. 24.6); De Angelis Edvige (n. 27.7.22 m. 24.6); Marini Solidea (n. 14.3.17 m. 28.6); Magro Guglielmo (n. 19.7.20 m. 29.6); Tarantello Filomena (n. 1 8 . 1 1 . 2 3 m. 2 9 . 6 ) ; Z u c c h e t t a E n r i c a (n. 15.7.29 m. 3.7); Laghi Concetta (n. 13.6.29 m. 6.7); Marsiantonio Franco (n. 9.9.38 m. 20.7); Paolini Luigi (n. 23.9.12 m. 21.7); Costanzi Basilio (n. 7.8.14 m. 22.7); Capino Erminia (n. 11.3.06 m. 2.7); Notazio Amelia (n. 7.2.22 m. 3.7); B r a c h i n o A l e s s a n d r o (n. 2 8 . 1 . 2 3 m. 20.6); Calcagna Rosa (n. 28.1.42 m. 23.6); G i r a l d o E n o s (n. 2 2 . 1 0 . 1 2 m. 1 2 . 7 ) ; Plergiovanni Mario (n. 23.4.24 m. 20.6). PRO LAVORI STRAORDINARI BASILICA S. MARGHERITA L. 50.000.000 Prestito concesso senza Interessi per circa un anno da persona amante della nostra Chiesa L. 100.000 Filiè Loretta, Pronti Di Giammarco Irene, lacoponi Cesare L. 50.000 Damiano Ricci - Severini Barbara, Piciollo Adalgisa di A. CEMPANARI 11 agosto 1999, eclissi totale di Sole ( dalla prima pagina) ALCUNE CURIOSITÀ SUL FENOMENO L'ultima eclissi del millennio appartiene al ciclo del Saros n.145, ed è la 21° di questa serie. Questo ciclo è iniziato il 4 gennaio del 1639 con una eclissi parziale, e terminerà il 17 aprile 3009, sempre con una eclissi parziale, in Antartide. La durata più lunga del ciclo verrà raggiunta il 25 giugno del 2522 con una fase di totalità pari a 7 minuti e dodici secondi. Il percorso dell'eclissi passerà appena a Nord dell'arco alpino, mentre il Nord Italia assisterà ad una eclissi parziale del 90%, al centro intorno all'85 e al Sud Italia poco più del 75%. Ma non facciamoci illusioni, un'eclissi totale si verifica solo quando il disco Solare è occultato totalmente dalla Luna. Fosse pure al 99%, il piccolo spicchio di Sole non oscurato non ci farebbe accorgere dell'eclissi in atto, le condizioni di illuminazione muterebbero di pochissimo e soprattutto non potremmo assistere all'apparizione della corona solare, della comparsa del cielo stellato, della diminuzione drastica della temperatura, delle ombre volanti, dal silenzio attonito degli animali e da un inquietante stato d'animo degli uomini, come per una paura ancestrale, fino a che i primi raggi di Sole, liberandosi dal bordo lunare, non dissolveranno le tenebre. IL PERCHÉ DELLE ECLISSI Affinché si verifichi una eclissi di Sole è necessario che la luna si interponga tra la Terra e la nostra stella. Per una coincidenza naturale la Luna (diametro 2550 KM), prospetticamente riesce ad occultare il disco del Sole (diametro 1.400.000 KM) in maniera perfetta, infatti per noi sottendono entrambe un arco di circa mezzo grado. Se il piano dell'orbita lunare coincidesse con il piano dell'orbita della Terra intorno al Sole, noi assisteremmo ad una eclissi di Sole e ad una eclissi di Luna al mese, però l'orbita della Luna è inclinata di circa 6 gradi rispetto all'orbita della Terra, pertanto le eclissi si verificheranno solo quando il nostro satellite si troverà davanti al Sole in uno dei suoi nodi. Tutto questo determina una serie di eclissi su tutto il globo terrestre non regolari nel tempo, ma che si ripetono secondo un ciclo ben preciso detto ciclo del Saros. Considerando che questa eclissi è l'ultima del millennio e che nel prossimo millennio nessuno di noi ne vedrà un'altra (la prossima si verificherà nel 2081) la nostra associazione astronomica ha pensato bene di organizzare una spedizione in Austria per assistere all'evento. Per tutti quelli che si accontenteranno dell'eclissi parziale dall'Italia o che andranno autonomamente nelle zone di totalità, avverto di NON OSSERVARE DIRETTAMENTE IL SOLE, ad eccezione della brevissima fase di totalità, Il nostro occhio può subire gravi danni fino alla cecità permanente. Infatti osservare ad o c c h i o nudo anche le fasi parziali di u n ' e c l l s s i è molto pericoloso. L'energia elettromagnetica emessa dal Sole copre l'ultravioletto, attraversa la luce visibile, l'infrarosso, le microonde fino alle onde radio dell'ordine del metro di lunghezza d'onda. Questa luce attraversando i tessuti trasparenti dell'occhio provoca un invecchiamento precoce e la formazione di cataratta. A livello della retina la luce provoca una foto coagulazione dei Coni e dei Bastoncelli (terminazioni nervose deputate alla visione) E TUTTO SENZA PROVOCARE DOLORE!!! Evitare quindi di autocostruire filtri di protezione perché quasi sicuramente non sono efficaci su tutto lo spettro della luce solare (ideali sarebbero i filtri in Mylar capaci di trasmettere non più dello 0,03% nel visibile e lo 0,5% della radiazione infrarossa) vanno bene però, anche i comuni vetri da saldatore, economici e reperibili in qualsiasi negozio di ferramenta. Per tutti quelli che volessero armeggiare con attrezzatura ottica e fotografica consiglio, da una parte di anteporre un filtro Solare davanti alle ottiche, le quali amplificando la luce sono ancora più pericolose, e crearsi una scaletta di tutte le operazioni necessarie per riprendere la fase di totalità, la quale essendo molto breve, il non riuscire a districarsi nei vari passaggi, creerebbe panico e confusione rendendo difficile gli obiettivi prefissati. Spero, tempo atmosferico permettendo, di documentare il fenomeno e portare molto materiale da mostrarvi nei prossimi numeri de "La Voce". L'ultimo grande spettacolo astronomico del millennio durerà Infatti un palo di minuti, senza alcuna possibilità di replica. Per chi volesse seguire il fenomeno su Internet: Coelum http://www.coelum.com 20 LUGLIO 1969 Trent'anni dal primo sbarco sulla Luna Le immagini sullo schermo, povere di dettagli, erano ancora in bianco e nero quando i giornalisti Tito Stagno da Roma e Ruggero Orlando da New York con estrema competizione si contendevano il primato della notizia dell'allunaggio. A l l e 4 : 5 6 il piede di Armstrong, dopo aver sceso la scaletta del L.E.M. (lunar excursion module), mise per la p r i m a volta il piede sul suolo lunare. La missione prese il nome di Apollo e tutto il complesso fu lanciato in orbita dal potentissimo razzo vettore Saturn progettato da Werner Von Braun, l'ingegnere missilistico di origine tedesca, meglio noto come il padre delle micidiali V-2. Fu una grande impresa, finalizzata alla corsa per la supremazia tra USA e URSS, dove lo spirito pionieristico, la passione e gli scopi scientifici appartenevano solo agli astronauti e agli scienziati, ora che appartengono anche ai governi, mi auguro che le prossime imprese spaziali siano animati solo dalla collaborazione tra i popoli e dall'impegno scientifico. CANILE MUNICIPALE MONTEFIASCONE A CENA NELLA T A V E R N A DI D E F U K A V V I S O A seguito di deliberazione della giunta comunale, è ora possibile, dietro pagamento di un piccolo contributo, effettuare l'affido a distanza dei cani ospiti della struttura municipale. In questo periodo di ferie, purtroppo, e nonostante campagne di sensibilizzazione, anche a livello nazionale, dobbiamo registrare l'abbandono, nella nostra città, di alcuni cani che, al fine di evitare pericoli agli animali stessi e alle persone o cose, sono stati portati presso il canile. Si rammenta che l'abbandono dei cani, oltre ad essere di per sé un atto incivile e condannabile moralmente è anche severamente punito dalle leggi dello Stato. Coloro che, con l'adozione a distanza, vogliono contribuire a salvare e aiutare questi animali, ospiti del canile, possono contattare l'Ufficio Igiene comunale. Per coloro, invece, che volessero ospitare un cane nella loro casa, presso il canile sono a disposizione tanti piccoli amici a quattro zampe che aspettano fiduciosi di entrare a far parte di una famiglia. Aiutare un cane costa poco, ma significa molto. Serate enogastronomiche all'insegna del buon gusto. Anche quest'anno in via Casti, ai piedi della Rocca dei Papi, si svolgerà dall'8 al 14 agosto, dalle ore 21.00, una sette giorni culinaria. Il luogo dal quale si può ammirare uno dei più incantevoli panorami del colle falisco, sarà addobbato in stile medioevale, con fiaccole, bandiere, armi, scudi, che rievocheranno la vita in una taverna del medioevo. Ogni sera sarà dedicata ad un tema culinario: serata delle Dame, del Popolo, degli Armigeri, del Clero, dei Notabili, dei Nobili, si concluderà con la serata in onore di Defuk. Alcuni dei cibi che verranno serviti sono il risultato di una rielaborazione di antiche ricette locali. Non mancherà naturalmente il principe dei vini, il MOSCATELLO. Ed allora non ci resta che augurarvi buon divertimento! pag. 14 LA VOCE - n° 8 - Agosto 1999 Benedetti Nello E' giunto il momento di sciogliere le vele (2 Tm. 4,6) 22.3.1940 Chiodo Geraldo 22.2.1938 - 6.8.1998 E' trascorso ormai un anno dalla scomparsa di mio padre, ed anche se è difficile vorrei ricordare ciò che è stata la sua vita terrena. Era nato in quella fascia di terra chiamata Commenda, nel pieno della guerra, da Arduino e Furia Bracoloni, scomparsi anche loro troppo presto. La sua vita non è stata certo facile, è stato fin da piccolo un gran faticatore, ma sempre legato alla sua terra che ha coltivato sino alla settimana prima della morte. I suoi amici lo avevano soprannominato il Re del pomodoro visto che da tanti anni aveva questa sua passione , seguito sempre da mia madre Laurina nei suoi lavori, e poi nella malattia rispettando fedelmente la frase "nella gioia e nel dolore". Oggi forse coltiverà i campi eterni e chissà se lassù - 24.6.1999 La mattina del 24 giugno se ne è andato in silenzio dopo 2 anni di sofferenze per la malattia che lo aveva colpito. Confortato dall'amorevole assistenza della moglie Liliana Ricci, i figli Fabrizio, Maria Grazia e dalla suocera Zenira. La sua vita terrena è stata per il lavoro e per la famiglia di cui andava fiero, i momenti liberi li dedicava alla caccia, suo hobby preferito. Ora i suoi cari lo piangono insieme a tutti i parenti e ai molti amici che aveva. Con l'occasione la famiglia ringrazia la moltitudine di persone che ha assistito al suo funerale; nonché i medici e il personale di Oncologia e Chirurgia dell'Ospedale di Montefiascone. sarà proibita la caccia, tuo grande e unico divertimento. Amo ricordarti così come in vita, in compagnia della traditrice tua sigaretta sempre tra le dita. La tua dimora ora è accanto al tuo figlioletto Eros e a tuo fratello Silvano che ti ha preceduto quattro anni fa. Ciao! Tua figlia Donatella Pace ha ottenuto il tuo spirito con la morte, unico porto a cui tendiamo, agendo come un ricco balsamo alle tue amare sofferenze. Hai tolto gli ancoraggi dell'ingannevole nave che è la vita e sei salpato con il petto pieno di coraggio per raggiungere l'isola più deliziosa: il Paradiso. Oh, fondamentale compagno di questo strano viaggio, riposa ora beato e non temere, la gloria delle tue azioni ti renderà immortale nei nostri cuori. La figlia Maria Grazia Zucchetti Enrica Rosetto Antonio 15.7.1929 - 3.7.1999 Cara nonna, te ne sei andata per sempre, forse perché volevi raggiungere il nonno, forse perché eri stanca. Ma sai non importa il motivo, ci hai lasciati, non ti vedremo più e ci mancherai molto ma sono sicura che tu non ci abbandonerai mai, starai vicino a noi e ci proteggerai, come hai sempre fatto, forse ora anche di più. Ciao nonna ti voglio bene. T u a nipote Loredana 21.3.1920 - 22.3.1999 Dopo la morte della moglie Alida Pepponi nel febbraio 1995, si era come ritirato in se stesso, sempre ricambiato dall'affetto dei suoi figli: Giuseppina e Roberto, dai nipoti: Alessandro, Marco, Antonella, Simone e della pro-nipote Sara. Il suo timore era quello di "dare fastidio" e desiderava ricongiungersi alla sposa, per essere ancora utile insieme a lei alla sua famiglia. Ora sei in cielo, Signor Antonio, ora il tuo viso può perdere quella espressione di preoccupazione e prendere invece il sorriso di chi non ha più alcun timore. Vivi felice, insieme alla tua sposa, in seno al Padre Eterno. Ricordando la "Titti" Eliana Sagone in Pentrella Il 9 agosto ricorre il 1° anniversario della tragica morte avvenuta la mattina, mentre ritornava a casa, dopo il lavoro, della signorina Laura Rossi, nei pressi della chiesa di S. Maria del Giglio. I suoi genitori, ancora increduli per il dolore della sua perdita, la ricordano con vero affetto, invitando tutti coloro che l'hanno conosciuta e stimata a voler pregare perché il Signore le dia vera serenità eterna. Figlia di Tommaso, nostro concittadino, avrebbe festeggiato come sempre in questo mese il suo compleanno qui a Montefiascone; lo festeggerà invece in cielo, angelo fra gli angeli, pur essendo vicino a noi e proteggendoci. Il padre e il marito Claudio e i figli Emiliano e Arianna e i fratelli, vogliono ricordarla a tutti quelli che l'hanno conosciuta. (La sua foto è stata pubblicata nell'ultimo numero de "La Voce"). Piergiovanni Mario "Mors venit ut fur in nocte": la morte arriva come un ladro nella notte e così, furtivamente, ha rapito il caro e stimato dottor Mario Piergiovanni (23.4.1924 - 20.6.1999). Era figlio di un militare dell'Arma per eccellenza, quella dei Carabinieri, ed a questa circostanza improntò il comport a m e n t o c o m e nota f o n d a m e n t a l e della sinfonia della sua vita. Lo a v e m m o c o m p a g n o di scuola, al ginnasio, e tra le altre cose comuni ai coetanei, ricordiamo con simpatia il suo incarico di "Capo classe" che gli veniva conferito ogni anno per collaborare con l'insegnante. Mario f r e q u e n t ò a n c h e la S c u o l a Militare di Modena, quindi le vicissitudini della vita lo portarono ad iscriversi alla facoltà di Medicina e diventò medico apprezzato professionalmente anche per le doti di umanità che accompagnavano l'esercizio nella pratica giornaliera. A d un certo punto i nostri destini si separarono, ognuno prese la sua strada, dopo di che le attività diverse, le diverse situazioni e, più tardi, gli acciacchi dell'età adulta, sembrarono allontanare le nostre esistenze. Ma è bastato l'annuncio della sua fine perché saltasse il coperchio di questa apparente divaricazione e venisse fuori l'onda dei ricordi: sono tanti, sono belli, sono quelli della giovinezza; meglio non descriverli: si rischierebbe di sciuparne il fascino. La sua fine repentina lascia lo sconcerto, ma è la conclusione di una vita operosa e feconda; Mario è caduto da militare, in piedi, come forse desiderava e come era nel suo stile. "Estote parati": siate pronti, recita l'Ecclesiaste; siamo pronti però, alle volte, di fronte ad un amico che ci lascia in quel modo, non ci riesce di non piangere. Zelindo Gianlorenzo PADRE E FIGLIO SI SONO RICONGIUNTI IN CIELO Marsiantonio Luigi 12.9.1910 Nello spazio di pocjsi mesi se p'è andato il padre e il figlio, lasciando in un profondo dolore la sposa e la - m a d r e A d a l g i s a Burla. Il padre, nato nel 1910 aveva la sua età, ma Franco poteva vivere ancora a lungo, stroncato invece dal temibile e invisibile male del secolo. Franco, sposato con la Signora Anna Maria Starnini, ricco di tre figli: Chiara, andata sposa a Giancarlo, Vittorio che con la sposa Simona, gli ha regalato il nipotino Giordano, e Luigi; era perito agrario, impiegato 12.4.1999 Marsiantonio Franco 9.9.1938 - 20.7.1999 a Viterbo, impegnato politicamente, ma sempre sereno e fattivo per il bene della comunità. Suo padre è stato fattore stimato della casa Frigo. Franco era di poche parole, ma operoso, quindi benvoluto da tutti. Non ce ne vogliano i suoi familiari se lo ricordiamo in questa foto, insieme ai suoi amici, in un momento di festa: inaugurazione della Fiera del Vino. Chissà che dal cielo non sia ancora presente a questa festa che si svolge ogni anno a Montefiascone, ripetendo a tutti: agite sul piano umano, ma sempre con serenità, e con lo sguardo rivolto al cielo, dove eterna è la gioia e la vera amicizia. LA VOCE - n° 8 - Agosto 1999 pag. 15 E' estate... per questo riportiamo solo cose piacevoli, anche se importanti Questa immagine è stata realizzata tramite modellazione matematica tridimensionale. I medaglioni dei Papi, che hanno officiato un evento giubilare nei secoli sono posizionati in profondità secondo un ipotetico asse del tempo. La Basilica di S. Pietro è stata resa di cristallo limpido e immutabile, muta testimone, ma contemporaneamente protagonista dei Giubilei, in particolare di questo, che introduce l'umanità nel Terzo Millennio. 2000 - 25° G i u b i l e o G I O V A N N I P A O L O II 1725 - 16° Giubilei) B E N E D E T T O XIII 1X25 • 19° Giubileo L E O N E XII 1925 - 22° PIO XI 1400 • 3° Giubilei) B O N I F A C I O IX Giubilei) Calendario Parrocchiale ,1575 • 100 Giubileo G R E G O R I O XIII 8 agosto domenica S. D o m e n i c o . A u g u r i a tutti i s a c e r d o t i c h e p o r t a n o q u e s t o n o m e , in particolare: D. D o m e n i c o Cruciani, D. D o m e n i c o S t e f a n o n i , D. D o m e n i c o S e v e r i , ecc. 10 agosto martedì S. L o r e n z o , t i t o l a r e d e l l a Basilica Cattedrale di V i t e r b o : alle o r e 11 s o l e n n e concelebrazione presieduta dal V e s c o v o L o r e n z o , di cui ricorre l ' o n o m a s t i c o . Anche nella chiesa di S. Margherita è onorato S. Lorenzo. Quello che oggi è l'altare della Madonna e dal 1926 in poi è stato anche l'altare di S. Lucia, era l'altare di S. Lorenzo. Il santo e i simboli del suo martirio sono ritratti a fianco dell'altare, inoltre la sua immagine si trova nel secondo altare a destra; inginocchiato dinanzi a Maria con la palma del martirio a terra. 14 agosto sabato S. M a s s i m i l i a n o Maria Kolbe Onomastico del nostro s a c e r d o t e D. M a s s i m i l i a n o c h e o p e r a b e n e a " C u r a di V e t r a l l a " . D o p o di lui c ' è il v u o t o per le v o c a z i o n i s a c e r d o t a l i n e l l a p a r r o c c h i a di S. Margherita ...pregare perché il S i g n o r e f a c c i a s b o c c i a r e nuove vocazioni. 15 agosto domenica Assunzione della Beata Vergine Maria Grande festa nella Basilica di S. Margherita, dove, come ormai è tradizione, si celebra la giornata per il Seminario. 24 agosto martedì S. B a r t o l o m e o , titolare della C a p p e l l a d e l S e m i n a r i o di Montefiascone. E' festa in Seminario 4 settembre sabato S. R o s a , p a t r o n a p r i n c i p a l e d e l l a c i t t à di V i t e r b o e c o m p a t r o n a della diocesi. I nostri Vescovi in un momento di relax Sua Ecc.za Mons. Fiorino, vescovo emerito di Viterbo, dove ha esercitato il suo mandato per circa 10 anni ( 1 9 8 7 - 97) Sua Ecc.za Mons. Dante Bernini, v e s c o v o di Albano. Sempre difficile e riprenderlo. Q u e s t a v o l t a è v e n u t o in aiuto D. A n g e l o Gargiuli, direttore responsabile de "La Voce". Il Vescovo attuale Sua E c c . z a Mons. Lorenzo Chiarlnelii, vescovo di Viterbo dal luglio 1997. Sua Ecc.za Mons. Giovanni D'Ascenzi, vescovo emerito di A r e z z o , i n s i e m e ai suoi amici D. Domenico Cruciani, Mons. Marinelli e Mons. Mocini a Collevalenza. PRO DEFUNCTIS 13 20 27 3 agosto: agosto: agosto: settembre: Luigi Marsiantonio Franco Marsiantonio Pro Defunctis Enrica Zucchetta la VOCE - n° 8 - Agosto 1999 pag. 16 La famiglia Liguori è in festa! IL BEATO PADRE PIO CI ATTENDE il 25 e 26 settembre E' stato un anno pieno di soddisfazioni per il piccolo Giovanni Liguori, falisco d'adozione da ormai 5 anni. Il giovane pianista, allievo dell'ACCADEMIA NAZIONALE d ' A R T E M U S I C A L E s e d e di M o n t e f i a s c o n e diretta dal Maestro Maurizio MASTRINI, si è nuovamente distinto nelle manifestazioni e f a t t o o n o r e nelle v a r i e competizioni musicali cui ha partecipato: - ospite alla puntata di Capodanno del programma di RAI UNO "UNOMATTINA", condotto dalla giornalista Antonella CLERICI; - Concorso Nazionale "Città di Marsciano", classificandosi al primo posto; - ha vinto il Festival Internazionale della Magnifica Comunità di Folgaria di Trento; - il giorno di Lunedì dell'Angelo, in mattinata, è stato di nuovo ospite della simpatica Antonella CLERICI nella trasmissione UNOMATTINA, mentre all'ora di pranzo e nei giorni successivi, ospite di Massimo GILETTI nella trasmissione di RAI DUE "I FATTI VOSTRI"; - ospite al "Premio Victoria A. POMPHILI" di Magione; - ha ricevuto un premio particolare dall'Amministrazione Provinciale di PERUGIA, per essersi distinto negli studi musicali; - ha vinto il Concorso Nazionale "EURITMIA SONORA - PREMIO PETRI" di Città della Pieve. Non sono stati tralasciati gli studi scolastici, che restano sempre l'obiettivo principale di Giovanni, indispensabili per il raggiungimento di un livello di conoscenza e di maturità che ogni buon artista deve possedere; seguito con pazienza e professionalità dalle maestre V. Chiricozzi, M. Orzi, G. Porroni e A. Scoponi, è stato brillantemente promosso alla quinta elementare. Ma il 1999 ha portato altre soddisfazioni. Nel mese di maggio, con grande emozione e nella splendida cornice della Basilica di Santa Margherita, nel corso della cerimonia officiata dal Parroco Don Agostino Ballarotto, ha ricevuto per la prima volta il CORPO DI GESÙ' CRISTO, dopo essere stato preparato al grande evento dalle catechiste e da Suor ANASTASIA del Divino Amore. Ultima gioia in ordine di tempo è stata la nascita della sorellina LAURA, il 15 luglio che, oltre a Giovanni, ha commosso di felicità tutti quanti in famiglia, i genitori Teresa ed Antonio e il fratellino Luca Amedeo. Classe 1939 Ogni anno siamo andati a S. Giovanni Rotondo e a Pietrelcina - dal 1978 - per incontrarci con il Beato P. Pio e chiedergli soprattutto la grazia di portare avanti con dignità la nostra vita cristiana. Quest'anno andremo alla fine di settembre, esattamente sabato 25 e domenica 26. Le prenotazioni si possono fare presso Scoponi Massimo, tel. 0761/820399 o 912014, o presso D. Agostino, tel. 0761/826050. Per la validità delle prenotazioni bisogna versare almeno un anticipo. Il programma definitivo sarà pubblicato su "La Voce", il prossimo mese di settembre. Neo Cavaliere Il 18 giugno alle ore 12 il Prefetto della Provincia di Viterbo ha consegnato ' al nostro c o n c i t t a d i n o Guido Filiè, insignito già di M e d a g l i a d ' o r o di benemerenza, il diploma di Onorificenza di C a v a l i e r e al M e r i t o della Repubblica Italiana. C o m p l i m e n t i cav. Guido, anche perché ormai da 54 anni - ogni anno - ha portato avanti il ricordo dei nostri caduti in guerra, cercando di far celebrare per loro una S. Messa e organizzando dignitosamente la commemorazione, facendo depositare sul monumento ai caduti una corona d'alloro. Solo per questo meriterebbe la medaglia d'oro e la riconoscenza di tutti i suoi concittadini. Marco E' il piccolo Marco Gavasino, che il 13 marzo ha festeggiato il suo p r i m o compleanno c i r c o n d a t o d a l l ' a f f e t t o di papà Sergio e m a m m a Antonella, dei nonni Rina e Domenico e dalla presenza quasi visiva degli altri nonni Gilda e Roberto. Marco non se la piglia, vuole solo afferrare la torta per mangiarsela! Tutti i nati del 1939 il 27 giugno u.s., com'è ormai consuetudine da diversi anni, hanno festeggiato la ricorrenza dei sessant'anni già suonati o quasi! L'organizzatore, Alvaro Menghini, trentanovenne anche lui, ha avuto quest'anno l'elenco generale dei nati nel 1939; ha potuto così inviare l'invito a tutti nella speranza di una partecipazione sempre più numerosa, anche perché quest'anno si sarebbe raggiunto il traguardo dei sessant'anni. Si è veramente passata una giornata diversa, indimenticabile che ha consentito di scordare gli affanni e le preoccupazioni di tutti i giorni. Alle 11 si è iniziata la giornata con il raduno in piazzale Roma ed il consueto saluto. Alle 11,30 la doverosa visita al cimitero con omaggio floreale per i coetanei defunti. Alle 12 si è celebrata la Santa Messa nella Cripta di S. LUCIA officiata da Don Agostino, il quale ha pronunciato una omelia con delle toccanti e gioiose parole che rimarranno a lungo negli animi commossi dei partecipanti. Alle 13 l'allegra comitiva si è portata al ristorante "MORANO" capeggiata da Don Virgilio Manzi dove tra un piatto e l'altro, brindisi, risate e ricordi piacevoli sono stati allietati dalla fisarmonica di Emanuele Fedele. Dopo il pranzo e prima di dare il via alle danze è stata consegnata a tutti una medaglia ricordo. L'organizzatore Alvaro Menghini auspica per l'anno prossimo una partecipazione maggiore, soprattutto delle signore che non sono venute per non rivelare l'età. Poiché di fatto si tratta di festeggiare un compleanno insieme a mogli e mariti, mentre quest'anno la foto ricordo è solo dei trentanovini, l'anno prossimo sarà collettiva e aperta alle giovani. Senza scherzi non privatevi della gioia di passare un giorno ineguagliabile tra coetanei. Menghini Alvaro Alessandro La bambina Sara Moscetti dal 12 maggio ha un fratellino, Alessandro, e se lo coccola mostrandolo come il dono più prezioso che i suoi genitori, Sig.ra Donatella Piovani e papà Fabio potevano farle. Naturalmente la gioia si estende anche ai nonni e agli zii Luca, Emmanuela e Giuseppe, che attualmente vive e opera in Germania, e a tutti i parenti e conoscenti. Non c'è che dire, Sara: è un bel fratellino! , ! HE. H E Potete versare sul c.c. n° 1853/76 presso la Banca Cattolica o s u l c . c . n° 1 0 / 6 1 2 6 8 p r e s s o la C a s s a di R i s p a r m i o di M o n t e f i a s c o n e , p r e o c c u p a n d o v i di m e t t e r e il v o s t r o n o m e per essere inseriti nella rubrica "La Voce è grata ai suoi". ^KII imzw del suo trentunesimo anno "(é^rf invita tutti a puntare lo sguardo "in alto con l'augurio di risolvere meglio i problemi d'ogni giorno La luna: rifrattore vixen 102 m m , f 10 + duplicatore di focale. Esposizione 1/125 di s e c o n d o su pellicola 100 ISO a colori. (Cortesia A. Cempanari)