Ascensione verso Dio

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Ascensione verso Dio
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A n n o XVII (XXXII) - N° 8 - A G O S T O 1999 - Via Trento n° 4 - Tel. 826050 - Montefiascone (VT) - Sped. in a.p. Legge 662/96 art. 2 - c o m m a 20/c
«La Voce»- Mensile di Montefiascone - Direttore Agostino Ballarono - Responsabile Angelo Gargiuli - Direzione, redazione: 01027 Montefiascone, Via Trento, 4
Tel. 826050 - c.c.p. n° 12158010 intestato a: Parrocchia S. Margherita - 01027 Montefiascone (VT) - Autorizz. Tribunale di Viterbo n° 272 del 4-12-1982
Tipo-Lito «Silvio Pellico» di Marroni e C. s.n.c. - Via O. Borghesi, 3/c - Montefiascone - Tel. e Fax: 826297
Ascensione
verso
Dio...
"Rimbocchiamoci le maniche!"
11 luglio - Angelus dalla Val d'Aosta
dove il Papa ha trascorso un periodo di riposo estivo
Carissimi Fratelli e Sorelle!
Per la settima volta ho la gioia di trascorrere qualche
giorno di riposo in questa splendida località di Les Combes,
nel comune di Introd, tra le montagne della Val d'Aosta.
Ringrazio di questo il Signore e quanti mi offrono ospitalità...
Sono lieto di ritrovarmi in mezzo a voi, cari valligiani e
villeggianti. Auguro una stagione favorevole alle numerose
famiglie che dal turismo ricavano sostentamento; ed a
quanti, come me, stanno trascorrendo un periodo di vacanza, auguro di saper godere di tante bellezze naturali - dell'aria, dei boschi, delle acque
- con grande rispetto per i
tesori che il Creatore ci affida.
Ogni volta che ho la possibilità di recarmi in montagna e
di contemplare questi paesaggi, ringrazio Dio per la maestosa bellezza del creato. Lo ringrazio per la sua stessa
Bellezza, di cui il cosmo è come un riflesso, capace di affascinare gli animi attenti e di spingerli a lodarne la grandezza.
La montagna, in particolare, non solo costituisce un
magnifico scenario da contemplare, ma quasi una scuola di
vita. In essa si impara a faticare per raggiungere una meta,
ad aiutarsi a vicenda nei momenti di difficoltà, a gustare
insieme il silenzio, a riconoscere la propria piccolezza in un
ambiente maestoso e solenne.
Tutto questo invita a riflettere sul ruolo dell'uomo nel
cosmo. Chiamato a coltivare e custodire il giardino del
mondo (cfr Gen 2,15), l'essere umano ha una specifica
responsabilità circa l'ambiente vitale, in rapporto non solo
al presente, ma anche alle generazioni future. La grande
sfida ecologica trova nella Bibbia una luminosa e forte fondazione spirituale ed etica, per una soluzione rispettosa del
grande bene della vita, di ogni vita.
N e l l ' u l t i m o n u m e r o a b b i a m o p u b b l i c a t o , in
p r i m a pagina, la fotografia della Basilica di S.
M a r g h e r i t a c o n la f a m o s a c o m e t a H a l e
Bopp, (8/05/'97) "un evento irripetibile",
o p e r a di A. C e m p a n a r i ; a v v e n i m e n t o che si
v e r i f i c h e r à a n c o r a q u a n d o noi n o n ci sarem o più
e v e d r e m o tutto dal cielo!
C ' è chi dice: a c h e punto siete c o n i lavori,
dal m o m e n t o c h e l'impalcatura c h e "abbellisce"
(!) la facciata, è lì d a più di d u e anni?
Q u a n t i soldi avete ricevuto dallo Stato o per
lavori straordinari d e l l ' A n n o S a n t o ?
E' c o n v e r a t r i s t e z z a c h e d o b b i a m o d i r e :
D a l l o S t a t o a b b i a m o r i c e v u t o s o l o L.
9 7 . 0 0 0 . 0 0 0 e di questi L. 2 7 . 0 0 0 . 0 0 0 a n c o r a ci
d e b b o n o g i u n g e r e . D i v e r s e le d o m a n d e effettuate: finora solo q u a l c h e m o d e s t a p r o m e s s a :
Allora chi s o v v e n z i o n a i lavori?
T o l t o quello c h e a b b i a m o ricevuto dalla D i o c e s i (L. 3 0 . 0 0 0 . 0 0 0 + L. 5 0 . 0 0 0 . 0 0 0 )
quello c h e ha anticipato il Capitolo c o n c a t t e d r a l e (L. 1 2 0 . 0 0 0 . 0 0 0 ) e la g e n e r o s i t à di
alcuni capitolari, c h e n o n finiremo mai di ringraziare (L. 5 9 . 0 0 0 . 0 0 0 + L. 7 0 . 0 0 0 . 0 0 0 d a
restituire a p p e n a possibile + 3 7 . 0 0 0 . 0 0 0 a f o n d o perduto) il resto è stato frutto della
generosità dei montefiasconesi.
Le s p e s e fin'ora effettuate si a v v i c i n a n o al miliardo. Q u i n d i c ' è a n c o r a un g r o s s o
debito d a saldare.
L'anno S a n t o si avvicina. La C h i e s a c o n c a t t e d r a l e di S. M a r g h e r i t a , c o n il S a n t u a r i o
della S a n t a locale e catechista Lucia Filippini, è u n a delle c h i e s e d o v e si potrà lucrare
l'indulgenza plenaria del Giubileo. S t a n d o così le c o s e , d o b b i a m o riuscire a d e l i m i n a r e
p r i m a di d i c e m b r e la bruttura dell'impalcatura esterna c o m p l e t a n d o i lavori.
C o m e ? P r e n d e n d o prestiti in b a n c a e affidandoci alla g e n e r o s i t à di tutti i Falisci c h e
s ' i m m e d e s i m a n o nel m o n u m e n t o . La s o t t o s c r i z i o n e c o n t i n u a . M e n t r e a n d i a m o in
m a c c h i n a ci è giunta l'offerta di £. 5 0 . 0 0 0 . 0 0 0 (da restituire entro un a n n o ) d a parte di
p e r s o n a a m a n t e d e l l a n o s t r a C h i e s a . In q u e s t i a n n i a b b i a m o e f f e t t u a t o t a n t i lavori,
s e n z a l'aiuto di n e s s u n o
c o n t i n u e r e m o a farli.
La basilica di S. Margherita
la sentiremo più nostra, la sapremo apprezzare
di
più e meglio e soprattutto
sapremo
valorizzare
di più la vita cristiana,
rinnovandola e purificandola,
dandole slancio cristiano
durante
l'anno Santo del
2000
verso il cielo di cui la cupola del Fontana è richiamo e simbolo!
11 agosto 1999, «dissi totale di Sole
AUSTRIA
.—
UNGHERIA
9 Budapest
Possa l'umanità del Duemila, riconciliarsi con il creato e
trovare le vie di uno sviluppo armonico e sostenibile.
O Maria, che risplendi di singolare bellezza, aiutaci ad
apprezzare e rispettare il creato. Tu che sei tanto amata
dalle genti di montagna, e che in queste valli sei venerata in
numerosi santuari, proteggi gli abitanti della Valle d'Aosta,
perché siano fedeli alle loro tradizioni e restino sempre
aperti e ospitali.
Aiutaci a fare della nostra esistenza un'ascensione
verso Dio e a seguire fedelmente Gesù Cristo, tuo Figlio,
che ci guida alla meta, dove, nella nuova creazione, godremo la pienezza della vita e della pace.
/ I m ^ L i
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REPUBBLICA
SLOVACCHIA
SLOVENIA
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CROAZIA
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L'11 a g o s t o 1 9 9 9 una eclissi totale
di S o l e t o r n e r à f i n a l m e n t e a v i s i t a r e il
vecchio continente. Dobbiamo andare
i n d i e t r o nel t e m p o f i n o al 15 f e b b r a i o
1 9 6 1 per r i c o r d a r e u n ' e c l i s s i e s t e s a a
tutta l ' E u r o p a , q u a n d o molti lettori de
"La V o c e " n o n e r a n o a n c o r a nati.
Così dopo quarant'anni avremo
m o d o di s e g u i r e e d e m o z i o n a r c i t u t t i
con uno dei più esaltanti spettacoli
della n a t u r a s e n z a e s s e r e c o s t r e t t i a d
i n s e g u i r e il f e n o m e n o in p u n t i r e m o t i
del pianeta.
(segue a pag. 13)
LA VOCE - n° 8 - Agosto 1999
pag. 2
Ci saranno gli
Una doverosa precisazione
extraterrestri?
Bad Bentheim
(Germania)
5.7.99
Caccia agli estratterestri per Internet - WWW.setiathome.ssl.berkeley.edu
Carissimo Don Agostino,
nel numero 6 de "La Voce" si parla di nuovo di UFO e Marziani, un tema che certamente interessa moltissimi: forse non tutti sanno che da poche settimane è possibile, per chi possieda un Personal Computer ed
abbia la possibilità di entrare in Internet, di partecipare alla "caccia" degli estratterestri.
Alcuni ingegneri dell'università di Berkeley (California) hanno scritto un programma (SETI, Search for
Extraterrestrial Intelligence) che permette di usare suddetti Personal Computer (dopo poche settimane già
più di 650.000 sparsi in tutto il mondo tra cui moltissime scuole) per analizzare onde Radio che ci raggiungono dall'universo. Gli scienziati in Berkeley sono convinti che se ci sono su altri pianeti esseri intelligenti
come sulla terra, questi usano per comunicare anche radio-onde.
Dan Werthimer, astronomo all'università di Berkeley, dice in un intervista, di dubitare che noi si riceva
un giorno visita dai "Marziani" ed ancor di più che noi si possa un giorno visitare altri sistemi solari: l'unica
possibilità che ci rimane è quella di cercare di comunicare con loro attraverso la radio: Insomma, dice Dan
Werthimer, è possibile che nei sistemi solari più vicini abbiano già visto le nostre prime trasmissioni televisive, lanciate in onda 50 anni fa. L'astronomo conclude però, che per comunicare con qualcuno, questo qualcuno va prima trovato. Per poter elaborare e "filtrare" le enormi quantità di dati che ci raggiungono giorno
per giorno dall'universo, e vedere se tra questi ci siano messaggi o onde così modulate da far pensare all'opera di un essere intelligente, all'università di Berkeley è stato deciso di farsi aiutare da chiunque possieda
un Personal Computer. Il programma SETI viene installato mediante Download dalla web-site
http://setiathome.ssl.berkeley.edu, e funziona come "screensaver" (mi dispiace ma non conosco l'espressione italiana); parte automaticamente se il computer non viene usato per più di un certo tempo. I dati
da elaborare vengono spediti per e-Mail e sono circa 250 Kilobyte per volta: si tratta di radio-onde registrate. A tutti gli interessati "buona caccia".
Nel salutarLa voglio ringraziarLa di nuovo per il suo mensile che tanto vale per noi fuoriusciti e ci permette in qualche modo di prender parte ancora alla
vita falisca, di essere ancora lì a godersi l'aria fresca della rocca o farsi una passeggiata in riva al
lago (e magari una visita alla cannelletta).
Cecchetti Gian Franco
I ; I c W : ^ JMGIANCARLO C O U C H
Cecchetti Gian Franco
"Trattatelo
bene,,
Am Berghang 74, D - 48455 Bad Bentheim
Tel. 05922 4605/Fax 05922 1364
E-Mail: Gian Franco-Cecchetti@t -online.de
[email protected]
PERSOWGQVO DEC MESE
Esimio dott. A. Cempanari
Prima di tutto esprimo a Lei, al Sindaco Mario Trapè
e all'attivissimo Don Agostino i miei modesti complimenti
per il simposio che avete saputo organizzare sia pure
nell'ambito di una cittadina come Montefiascone. La
civiltà di un popolo si distingue con un reciproco dialogo
in questo caso (cosa molto importante) su "l'inquinamento" che interessa in primo .luogo la salute collettiva.
La salute è un tema sempre più ricorrente anche a
causa delle manipolazioni innaturali da parte di chi, ad
ogni costo vuole avere proporzionati introiti di guadagno.
La salute, dott. Cempanari e Lei ce lo insegna, è
troppo cara a tutti e non si dovrebbe vedere irresponsabilmente calpestare da chi manipola gli alimenti con
eccessiva leggerezza a dir poco! Basta ricordare un
momentino cosa siamo venuti a sapere in questi ultimi
tempi: dopo la "mucca pazza" ora la DIOSSINA nei
mangimi degli animali destinati alla nostra alimentazione, e ovviamente di riflesso l'amara questione tocca
molto da vicino anche i derivati, il latte, i formaggi, le
uova, la farina, i salumi, ecc. ecc.
La ringrazio per le cortesi osservazioni in merito alla
mia modesta descrizione (in alcuni punti) sulle distanze
che ci separano dagli astri più vicini a noi. E, a buon
intenditor, quali possono essere invece le sconfinate
distanze che ci separano dalle stelle mediamente più
lontane? In questa ultima analisi (da quello che si è
potuto intuire) occorreranno diciamo "40/50 anni luce"
per eventualmente
raggiungerle.
Dalla Sua precisazione sulla reale distanza che ci
separa ad esempio dalla stella più vicina a noi "ALFA
CENTAURI" di 4,5 anni luce, il mio scetticismo sull'esistenza degli alieni mi par di capire che prenda maggior
consistenza.
Per quanto riguarda lo strafalcione sull'esempio
della navicella spaziale NASA, il fatto e i dati li ho presi
dalla TV come avevo accennato.
Questo, ovviamente, non significa voler in qualche
modo minimizzare l'errore comunque riportato e, giustamente da Lei, bacchettato. E' vero, come si suol dire, è
sempre meglio sbagliare con la farina del proprio sacco!
Ho ammirato la significativa foto "e le scritte" riguardanti le molteplici antenne paraboliche installate a terra
non solo dalla NASA da oramai (che io sappia) più di 40
anni circa. Queste antenne sono orientate verso il
cosmo. Come anch'io ho ipotizzato, le onde radio fatta
la loro enorme corsa nello spazio gradatamente diminuiscono di intensità e si smorzano credo inesorabilmente
nello spazio prima di quanto si possa supporre.
Parlando della propagazione delle onde elettromagnetiche nello spazio (non so se nel vuoto può variare la
d i
Z e l i n d o
Q i a n l o r e m o
A pag. 5 del n.7 de La Voce a mia firma si
parla di "doverosa precisazione", si discute di "millennio". D'accordo. Ma la precisazione più doverosa e più necessaria è ricordare che il Millennio, primo, secondo o terzo - si rifa all'avvenimento
storico della nascita di Gesù a Betlemme. La
luce dei millenni è Gesù. Non sarebbe una buona
commemorazione del millennio se non ci richiamasse il suo autore: come Dio "creatore del cielo
e della terra" e padre di tutti i secoli e come Dio
fattosi uomo che dà inizio ad una nuova umanità e
al nuovo e sovrumano rapporto fra Dio e il popolo
che Lui si è scelto per una sua dimora fra gli uomini.
Chi mai potrà degnamente contare la luce e la
forza "venute nel mondo" per farne una creazione
nuova e superumana?
Aiutiamo
il Papa a cantare
il
"Tertio
Millennio
adveniente"!
Luigi Mocini
"Un itinerario di Fede
per il Giubileo "
Il 2000!
Ci pensate?
Un numero con
tre zeri, l'unico che a Dio piacendo, avremo occasione di festeggiare
Il passaggio tra due millenni irto
di sciocche superstizioni, di timori
Non dobbiamo
però ringraziare l'Altissimo, quando giungeremo nel
terzo millennio?
Ebbene, credo proprio che uno
dei modi di farlo, potrebbe essere la proposta di un
itinerario di Fede, di penitenza (bisognerebbe farne
un pò
) poi, se vogliamo, ci possiamo unire folklore e turismo, ma gli scopi fondamentali dovrebbero
essere i primi già esposti.
Dovrebbe trattarsi di un viaggio da percorrere a
piedi (a tappe si intende), o con apposite bighe,
oppure a cavallo od in bici, sulle orme dei Cesari,
ripercorrendo la vecchia Cassia romana fino alla
Città Eterna
Pazzesco
No, purché i Sindaci
dei vari Comuni si mettano d'accordo, nel frattempo,
per ricostruire il vecchio tragitto e far rifiorire quei
tratti esistenti
Si unirebbe, oltre al fattore religioso di cui accennavo, quello ambientale, turistico, per
cui le zone sopra descritte, usufruirebbero in modo
positivo di un maggior afflusso di persone, oltre
aduna migliore valorizzazione delle aree dove una
volta pulsava la vita, collegate com'erano al centro
dell'Impero Romano
Fantasticherie?
Mi
auguro proprio di no
Voglio credere che tale proposta non cada nel vuoto, celebrando così in modo
grandioso, il prossimo Giubileo
Dunque, vogliamo proprio dire, per il 2000: "A Rivederci tutti a
Roma" e credo proprio non ci sia miglior cosa per
celebrare un'occasione così unica che ci si presenta
nella vita: unica ed irripetibile!"
Ringraziando, si saluta
Paparello Gian Luigi
velocità di propagazione), sò solamente "sempre modestamente" una cosa che nell'atmosfera terrestre con una
certa umidità atmosferica si hanno migliori rendimenti
nella trasmissione radio. Escluse naturalmente le cattive
condizioni meteorologiche di tempesta.
La questione dei 1.000 Km al secondo da me ipotizzata mi sembra già quasi un miracolo realizzarla perché
"come dicevo" un corpo (la navicella) non potrà mai raggiungere la velocità di propagazione della luce, quindi
l'abissale differenza. Dicevo anche che non si può assolutamente escludere che nel cosmo non vi siano altre
civiltà più o meno "questo lo aggiungo ora" con le sembianze fisiche (e di intelletto) come l'uomo terrestre.
Questo, delle eventuali similitudini a noi terrestri, è un'altra patata bollente (ignota) non da poco, da intuire (in un
prossimo futuro) da voi quali addetti a questa enigmatica
e interessantissima scienza dello studio degli astri che ci
circondano dalle infinite distanze succitate.
Per quanto detto dallo scrivente e in particolar modo
¿la Lei, suppongo che, l'argomento UFO per molti anni
rimarrà ben assopito, grazie alla Sua gentile collaborazione mettendo in chiaro l'assurda credulità di molti ingenui e simpatizzanti!
RingraziandoLa ancora Le invio i miei più fervidi
saluti con i migliori auguri per Lei e familiari.
Giuseppe Piacentini
UNIVERSITÀ' CATTOLICA
DEL SACRO CUORE
Milano - Largo Gemelli, 1
Tel. 02/7234.2818 - Fax 02/7234.2827
Molto Rev.do Signor Parroco
Parr. S. Margherita
Reverendo Signore,
l'Università Cattolica è seriamente impegnata
in un consolidamento del legame con la Chiesa e
con la sua presenza culturale e sociale, perché è
in questa realtà che abbiamo le nostre radici di
Università dei cattolici italiani. La raccolta promossa nella Sua comunità in occasione della 75°
Giornata universitaria è segno significativo di condivisione del progetto dell'Ateneo del Sacro Cuore:
di questo gesto sentitamente La ringrazio.
Rimanendo a servizio delle esigenze di tutta la
comunità ecclesiale, Le porgo i più cordiali saluti.
Ernesto Preziosi
LA VOCE - n° 8 - Agosto 1999
Vecchie
pag. 3
Foto
ora "giovani" mamme e spose
1977-1978
5- elementare
Fila in basso da destra:
Suor Pietruccia - Bracaccini Cinzia - Andreani
S i m o n e t t a - L o Faro F r a n c e s c a - A n g e l i C i n z i a F o s s a t i T e r e s a - P o r r o n i M o n i c a - G i r a l d o Rita Sireus Rita - Marzetti Maria Grazia.
Fila in alto da sinistra:
P i o v a n i D o n a t e l l a - G o v e r n a t o r i O r i e t t a - Pieretti
Stefania - Ugolini L o r e d a n a - Lanzi Stefania - Fiore
Carmelina - M a r m o Maria - Fioravanti Paola - Napoli
Stefania.
CRisorse idriche e meccanismi idraulici^
l nel territorio di Montefìascone
— di Giancarlo Breccola /
20 - (dal numero precedente)
Non dobbiamo solamente pensare all'acqua ad uso potabile, ma preoccuparsi - anche dell'igiene e dell'industria cittadina. A nessuno può sfuggire quanto sia
oggi trascurata l'igiene nella nostra città, e che fetore nell'estate esali dalle fogne
prive assolutamente di acqua e quante malattie epidemiche, nonostante si abbia
il prezioso dono dell'aria, si sviluppino appunto per la mancanza dell'acqua.
Aggiungiamo a tutto questo lo sviluppo che può prendere l'industria poiché è
a nostra conoscenza che alcuni stabilimenti che potevano sorgere non hanno
potuto essere impiantati per la mancanza d'acqua. Tenendo conto delle urgenze
del pubblico, delle domande già presentate possiamo sicuramente ritenere che
l'amministrazione potrà benissimo e senza nessuno sforzo cedere ai privati per i
loro bisogni 20 once di acqua.
Rimangono così dalle 30 alle 40 once per il pubblico sia della Città come del
contado.
La soluzione che si vorrebbe prospettare dalla opposizione di immettere nel
tubo che trasporta l'acqua del Cimino l'acqua di un'altra sorgente detta delle
Fornacelle portando così al massimo 20 once, nei periodi di massima umidità è
assolutamente inaccettabile per molti motivi. Prima di tutto occorre tenere presente che queste venti once in periodo di massima efficienza, nell'estate scendiamo a 16 e quindi neppure quella quantità sufficiente a far fronte ai bisogni dei
privati. Occorre inoltre notare che essendo il nostro un paese eminentemente
vinicolo il maggiore consumo dell'acqua si ha in quella stagione di massima
magra nelle sorgenti. Le sorgenti poi non presentano sempre uno stesso rendimento un piccolo movimento tellurico e sufficiente a far sì che la sorgente diminuisca la portata o si asciughi del tutto.
Ed allora la spesa è stata completamente inutile. La distanza del punto di
partenza a quella di arrivo, oltre 16 km impediscono di fare una seria vigilanza
alla tubatura, e spesso accade che si verifichino abusi o come è attualmente la
tubatura si riduca in uno stato deplorevole, tanto è vero che lo stesso Ing.
Giamboni ha prospettato la possibilità di qui e qualche anno che non funzionerà
più per niente.
In ultimo è da notare che per detta fonte sono da molti anni in lite i due
comuni di Soriano e Vitorchiano, lite che andrà molto per le lunghe e finché non
sarà terminata non sarà possibile avere la cessione della fonte. La spesa per
questa opera che presenta tutti questi inconvenienti si aggira intorno al mezzo
milione, denari che sarebbero gettati via sicuramente, poiché appena terminata
quest'opera si vedrebbe che l'acqua non è sufficiente ai bisogni della popolazione e quindi si dovrebbe nuovamente tornare al progetto del sollevamento dell'acqua dal lago perché potrà solo così risolversi in tutta la sua estensione e per
sempre il problema dell'acqua per la nostra Città.126
La lucida analisi del redattore del "POPOLO" rispondeva a verità e, proprio
per i motivi sopra elencati, si decise di intraprendere la complessa opera. Il primo
progetto tecnico - la cui elaborazione era proseguita con il sindaco Francesco
Mocini e gli assessori Italo Salvatori, Ezio Volpini, Giuseppe Volpini, e la cui
approvazione si deve all'amministrazione di Benso Volpini, sindaco, con gli
assessori Francesco Ricca, Umberto Borghesi, Filippo Mimmi - prevedeva il prelievo delle acque dal lago con filtrazione naturale mediante alcuni pozzi assorbenti scavati in prossimità della riva.
Dopo aver ottenuto un mutuo, i lavori furono affidati, nel gennaio del 1926,
alla ditta Morleschi. La prima parte dell'opera prevedeva la realizzazione dell'impianto di sollevamento e conduzione al serbatoio, la seconda, la rete di distribuzione fino alle frazioni.
Nel novembre del 1927 - avendo constatato che le acque prelevate dai
pozzi, attraversando i depositi rivieraschi e le rocce, si mineralizzavano - si preferì tornare all'originale progetto del Cernitori, e cioè a quello che prevedeva il
prelievo diretto delle acque del lago ed il successivo filtraggio artificiale.
21 Luglio 1929: foto ricordo eseguita in occasione della solenne benedizione delle
pompe dell'acquedotto del lago.
Si decise pertanto, con delibera del maggio 1928, un progetto di variante che
prevedeva la derivazione dell'acqua ad una distanza di 630 metri dalla riva ed
alla profondità di circa 50 metri; in quella zona di acque profonde, non facilmente
influenzabile dalle perturbazioni superficiali, ove la temperatura rimane costantemente sui 10 gradi e la vita organica è praticamente assente. L'acqua, aspirata
da una tubazione di 200 mm. di diametro, attraversava una serie di filtri sommersi studiati dallo stesso Ing. Ugolini e dal direttore dell'Istituto batteriologico di
Roma, anche se, tale filtrazione, si assicurava non necessaria dato che le acque
risultavano "... già estremamente pure e non inquinabili per gli speciali accorgimenti della presa".127
L'impianto di sollevamento, che venne posto in un apposito fabbricato, consisteva in una cabina di trasformazione dell'energia elettrica, derivata dalla rete
Frigo, che forniva elettricità a 220 volt per 150 kw; da un quadro di comando a
manovra a cinque pannelli, costruito dalla C.G.E.; da due motori autocompensati
da 76 H° con pompe aspiranti 10 litri d'acqua al secondo ognuna, costruite dalla
società Moncalvi.
I lavori, che proseguirono per tutto il 1928 e per diversi mesi del 1929, nella
primavera inoltrata di quell'anno risultavano pressoché terminati, come risulta da
una lettera inviata dallo studio tecnico dell'ing. Giovanni Bertolini, di Roma, allo
stesso ing. Ugolini.126
"... Mi pregio riferire alla S.V. sull'andamento dei lavori sul lago. Tutta la conduttura è stata posata sul fondo del lago, esclusi gli ultimi 60 metri con l'organo
di presa che è stato in questi giorni rimesso a riva e riguardato completamente,
riprovato nella tenuta della valvola, e migliorato negli ancoraggi che dovranno
andare sul fondo.
in questi due ultimi giorni anche il resto della condotta con l'organo di presa
sarebbero certamente stati posati se il tempo non avesse ancora una volta ostacolato ogni lavoro sul lago.
Intanto è stato eseguito il lavaggio della conduttura già posata sul fondo,
mediante pompatura attiva di acqua dall'estremo di terra della condotta; per
modo che possiamo avere la garanzia che nessun corpo estraneo sia entrato
nella conduttura.
Non appena il tempo lo consentirà, cioè spero tra domani e lunedì,; farò eseguire la posa sul fondo del residuo tratto di conduttura per eseguire poi subito
una prova di tenuta con valvola chiusa..."
(segue)
126 - IL POPOLO, quindicinale di Montefìascone, anno 3, n. 2, 31 dicembre 1922.
127 - IL MESSAGGERO, quotidiano, 13 ottobre 1928, p. 6.
128 - Lettera del 26 aprile 1929 - VII, coli. doc. Autore.
pag. 4
LA VOCE - n° 8 - Agosto 1999
(IUJMUCG.
UN V I N O AL BACIO
Sull'etichetta non c'è scritto "dolce" ma c'è l'immagine di un ragazzo ed
una ragazza che si baciano: più dolce di così. E' il vino da tavola rosso, prodotto dalla Cantina di Montefiascone, che sta riscuotendo un successo che va
oltre le più rosee aspettative. Quell'etichetta gentile e originale dovrebbe invogliare anche i giovani ad accostarsi, con entusiasmo e senza eccessive cautele,
a questa bevanda naturale che prende davvero una pista alle varie misture dolciastre in lattina che hanno una diffusione che non giustifica il loro gusto massificato e improbabile.
Diciamo senza tante cautele perchè questo vino generoso e accattivante
misura soltanto 10 gradi. Certo serve sempre di usare il cervello e non esagerare. Ma bere a pasto un buon bicchiere di questo nettare è certo e provato che fa
bene. "E' un vino da raccomandare - dice il direttore della Cantina cooperativa,
Mario Trapè che è anche il sindaco di Montefiascone - perché come tutti i vini
rossi non è soggetto a manipolazione e lavorazioni. Esce dall'uva in maniera
naturale e mantiene un gusto ed un'aroma che forse altri vini non hanno". Per
"pasteggiare", come raccomanda lo stesso Trapè, sarebbe bene tagliarlo con
l'altro vino gemello, quello da tavola rosso, ma secco. "Magari si fa metà e metà
- raccomanda l'esperto della cantina che sta al banco di vendita, Domenico
Pecugi - ne viene fuori una miscela esaltante. Sono vini che vanno bevuti fre-
Il mercato dove lo metto?
T r a s f e r i r e il m e r c a t o s e t t i m a n a l e d e l m e r c o l e d ì , a
Montefiascone, dall'apposita area attrezzata, che non per nulla si
chiama piazza del Mercato, di nuovo nel centro storico, ha già sollevato un mare di polemiche. "Non si capisce perché quando una
cosa va bene - sbotta un ambulante - c'è qualcuno che ci si accanisce contro. Sull'attuale ubicazione del mercato sono pienamente
soddisfatti le due parti in causa: ambulanti e clienti. Perché l'interferenza di una terza parte estranea, in questo caso i commercianti
del centro, deve averla vinta rompendoci le uova nel paniere?". E
a difesa della loro libertà di azione, ambulanti e clienti, hanno raccolto centinaia e centinaia di firme per protestare contro la ventilata eventualità del ritorno delle bancarelle nelle anguste e inospitali
viuzze del centro storico cittadino. Con un particolare: le bancarelle di una volta ora sono diventati dei giganteschi Tir che occupano
uno spazio assai maggiore e che non entrerebbero nel centro
dalle strette porte d'ingresso. Ma, purtroppo per ambulanti e loro
clienti, su tutta la vicenda aleggia minacciosa la promessa, propag a n d a t a in c a m p a g n a e l e t t o r a l e d a l l a l i s t a " I n s i e m e per
Montefiascone" che ha vinto le consultazioni del 13 giugno. Infatti
in quel programma, sotto la voce "commercio", si legge testualmente: "Insieme per Montefiascone
ha aderito alle richieste di
numerosi cittadini e commercianti per lo spostamento del mercato
settimanale all'interno del centro storico. Tale spostamento potrà
essere realizzato entro il mese di luglio 1999". Sembra un imperativo senza appello. Come dire: voi dateci il voto e noi vi spostiamo
il mercato. Ma il sindaco Mario Trapè e colleghi avevano fatto i
conti senza l'oste. Nel senso che, almeno su questo punto, sembra che la popolazione non sia d'accordo con loro. Per la verità,
c'è da considerare il fatto, oltre alle altre implicazioni, che riportare
il mercato nel centro storico sarebbe come ritornare indietro nel
tempo: agli anni '80.
Dimenticando le numerose proteste, petizioni, vere e proprie
rivolte di tantissimi cittadini, degli stessi ambulanti e clienti, per
togliere i banchi del mercato settimanale da via Oreste Borghesi e
zone limitrofe e spostarli nell'attuale sede dell'ex campo Boario. E
finalmente l'operazione spostamento fu portata a termine con soddisfazione generale: la sede attuale, come si diceva è ubicata in
un ampio piazzale, non troppo distante dal centro storico, leggermente periferico quanto basta per non interferire con il traffico e il
movimento cittadino.
Un'area attrezzata con servizi igienici, ombreggiata, libera,
dove si può fare la spesa tranquillamente. Perché dunque rompere questa sorta di incantesimo? Sono i commercianti del centro
che sperano, con il ritorno del mercato nel centro storico, di recuperare qualche cliente. "Ma non risolvono così i loro problemi dice il portavoce degli ambulanti Baglioni - le cause della loro crisi
vanno ricercate altrove. I piccoli esercizi sono asfissiati e lasciati
morire dalla preponderanza dei supermercati". Comunque il braccio di ferro è in atto e non si sa a chi arriderà la vittoria. Certo, il
Comune, prima di prendere una decisione in merito allo spostamento del mercato ambulante, dovrebbe procedere ad una specie
di referendum che coinvolga più persone possibili e rispettare le
scelte della maggioranza della popolazione.
a
OHAJCU d i
1/i*nkesUo-
(licci
schi, non freddi ma nemmeno caldi". E anche il prezzo è davvero accessibile:
solo 1900 al litro con vuoto a rendere. Ma perché questa elegia del buon vino
comune? Perché, per la produzione e commercializzazione di questo prodotto
tipico delle campagne di Montefiascone, è un pò come Cenerentola. Ma come
l'eroina della favola, alla lunga riesce ad avere la meglio su tutti gli altri vini blasonati: D.O.C., classici, garantiti, novelli, biologici e via di questo passo.
Questo vino giovane, dall'etichetta gentile, dove un dolce bacio affiora dalle
labbra dei due innamorati, merita davvero più attenzione e diffusione. Ma, come
ricorda sempre il direttore Trapè, siamo sulla strada buona. Sempre più famiglie del luogo e turisti di passaggio sono attratti da questo vino che possiamo
definire povero ma bello
e buono.
Provare per credere. Il suo successo è dovuto pure alle eccezionali vendemmie che si stanno infilando una dietro all'altra da qualche anno a questa
parte. E quella di quest'anno si presenta, se durerà questo clima favorevole,
come una vendemmia da record sia per quantità ma specialmente per qualità.
Per brillare al massimo il nostro vino "al bacio" ha bisogno che l'uva da cui si
ricava (un tipo particolare di Sangiovese), sia inebriata da tanto sole. Un pò di
pioggia non guasta, ma che sia poca e a cui devono seguire lunghe giornate di
sereno e di clima asciutto.
Allora il dolce e comune vino da tavola rosso, la cui etichetta andrebbe premiata per la sua originalità, brillerà sulle nostre tavole e ne rallegrerà i commensali.
CHIUSA OSTETRICIA - GINECOLOGIA
Voci sempre più insistenti danno ormai per certa la chiusura definitiva del reparto di
Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale di Montefiascone. L'allarme di una tale soppressione
risale a molto tempo fa e si è riproposta subito dopo le elezioni amministrative del 13 giugno
scorso. "Non sappiamo niente - dicono negli ambienti ospedalieri falisci - forse si tratterà di
una chiusura estiva con l'accorpamento del personale con Belcolle".
E a proposito di personale, un medico del nosocomio falisco è piuttosto drastico: "Cosa ci
stanno a fare tredici o quattordici unità di personale nel reparto di Ostetricia quando la natalità
è quasi a livello zero?". Incuriositi da questa singolare presa di posizione del sanitario lo incalziamo con domande sulla presunta chiusura del reparto diretto dalla dottoressa Giordano: "La
soppressione di questo reparto è nella logica delle cose. Andava fatta da tempo - risponde
con decisione il nostro interlocutore - perché è uno spreco di denaro e di potenzialità operative. Il personale del reparto, sia medico che ostetrico e infermieristico, dovrebbe essere contento perché la sua professionalità che è davvero di ottimo livello, sarebbe messa a buon frutto altrove, dove davvero c'è bisogno di personale. Insomma - conclude il medico - io mi sentirei piuttosto frustrato con ritmi di lavoro così lenti, al limite della inattività". Alle nostre obiezioni
circa le ripercussioni
di carattere negativo che la chiusura del reparto di Ostetricia e
Ginecologia avrebbe sull'opinione pubblica, il sanitario taglia corto: "Bisogna badare al risparmio senza perdere di vista l'obiettivo primario di un reparto che è la sua piena funzionalità. Se
qui le donne non vengono più a partorire o comunque ce ne vengono pochissime, come si fa
a giustificare i suoi costi miliardari?".
Dunque, anche se dall'interno dell'ospedale falisco, non arrivano conferme circa l'ipotesi
di chiusure e ridimensionamenti, gli umori al suo interno non sono proprio inebrianti. Un esponente sindacale parla di vertici aziendali che starebbero per mettere a punto la ventilata chiusura del reparto di Ostetricia e Ginecologia di Montefiascone come è già avvenuto per quello
di Ronciglione. "Niente timori per il personale che vi opera - dice il sindacalista - perché sarebbe assorbito dal reparto analogo di Belcolle, certo per l'ospedale di Montefiascone
sarebbe
una ulteriore mazzata - conclude il rappresentante sindacale - che andrebbe verso la sua totale chiusura". Probabile che per il momento, come sostengono alcuni medici, si tratti proprio di
una chiusura estiva, come accadde l'anno scorso per il reparto di terapia intensiva. Ma il
rischio di sopprimere il reparto natalità dell'ospedale falisco rimane perché non nascono più
bambini: un fenomeno che non è certo soltanto locale ma che investe l'intera società italiana.
E allora il ragionamento dei vertici della AsI viterbese ci sembra proprio questo: niente puerpere niente reparto natalità.
Strade in mezzo alla giungla
Un problema impellente che A n g e l o Ubaldi, nuovo assessore alle strade esterne del
comune di Montefiascone, deve affrontare e risolvere con la dovuta tempestività è quello che
riguarda le strade rurali e la loro impraticabilità. Oltre al dissesto della carreggiata, la cui sistemazione è compito dell'amministrazione comunale, queste strade hanno urgente bisogno di
essere ripulite dalla folta vegetazione laterale che ne ostacola la visibilità e le rende altamente
pericolose. I frontisti devono provvedere alla falciatura delle erbacce che alte e rigogliose ne
ristringono addirittura la superficie rendendole dei viottoli stretti e difficoltosi da percorrere con
i mezzi agricoli.
Dice un coltivatore della valle del lago, dove più che altrove le strade rurali sono abbandonate all'incuria pubblica e privata: "Una volta, all'inizio dell'estate il sindaco, tramite dei manifesti, ordinava perentoriamente ad ogni frontista di ripulire il proprio tratto di banchina dalle
erbacce, di sistemare gli scoli laterali delle acque, di provvedere, in una parola, a rendere
sicure, per quanto di sua competenza, le strade rurali che sono molto trafficate specie d'estate". Ormai, stando a quanto denunciato dai quei contadini, che continuano a fare la loro parte,
il Comune non si è più interessato al problema e ci sono lunghi tratti di strade soffocate dalle
erbacce che si alternano ad altri ripulite a dovere. Ora bisogna dire che diversi appezzamenti
di terreno sono incolti e quasi abbandonati dai loro proprietari, ma questo non li esonera dal
provvedere a tutti quei lavori di sistemazione di loro competenza e che il Comune deve obbligare ad effettuare. Una volta, sempre stando a quanto riferito dai contadini responsabili dei
loro doveri, se uno di loro non si atteneva a quanto ordinato dal sindaco, questi inviava una
squadra di operai del Comune che provvedevano all'incombenza e poi gli mandava il conto.
Ma erano altri tempi.
LA VOCE - n° 8 - Agosto 1999
pag. 5
NOTE DI AGRICOLTURA
Brevi considerazioni
sulla liceità
della guerra
Taifa e la bassa pressione e le previsioni del tempo
La televisione ci da informazioni ogni giorno
sulle previsioni del tempo che, purtroppo, non sempre sono ben comprensibili. L'esperto meteorologo ci
mostra delle immagini geografiche dell'Europa e
dell'Italia, alle quali sono sovrapposte delle linee
tracciate in cerchi concentrici, più o meno regolari,
con al centro una A o una B.
Ci viene spiegato che quelle sono le aree di alta
o bassa pressione. Ci viene anche illustrato che i
numeri scritti sopra i cerchi concentrici sono le diverse pressioni atmosferiche in millibar. In teoria la cosa
dovrebbe essere abbastanza semplice, ma in pratica, con quelle lettere maiuscole dell'alfabeto scritte
qua e là e tutte quelle linee concentriche con sopra
scritto 970, 990, 1010 eccetera, le idee si confondono un po'.
Con questa nota di agricoltura tenteremo di rendere le cose più comprensibili. Innanzitutto bisogna
dire che le spiegazioni seguenti sono necessarie per
ovviare ad una nostra illusione. Quando ci troviamo
a l l ' a p e r t o , in p i e n a c a m p a g n a , a b b i a m o l'impressione di essere in libertà assoluta ed a diretto
contatto con le nuvole, il cielo, il sole, la luna e le
stelle. Questa è l'apparenza e l'illusione, in verità
siamo immersi in uno sconfinato oceano di aria che
non sentiamo addosso, essendo inodore e incolore,
trasparente ed impalpabile e non ci procura nessun
fastidio o sforzo apparenti. Ma l'aria si trova in qualsiasi luogo sulla terra, anche nei posti più impensati,
permettendoci di respirare e vivere in ogni situazione. A sostegno di ciò, proponiamo una considerazione che può sembrare fatta da una persona che ha
voglia di perdere tempo. Osservando un bicchiere
che non contiene nulla, noi siamo portati a pensare e
dire che quel bicchiere sembra vuoto ma in realtà è
pieno di aria! Siete rimasti sorpresi o siete scettici?
Allora fate una prova: prendete un bicchiere che
secondo voi è vuoto, capovolgetelo e immergetelo in
un recipiente pieno d'acqua. Prima di tutto noterete
una certa resistenza del bicchiere ad immergersi e
poi vedrete che il bicchiere rimane vuoto perché l'acqua non riesce ad entrare nel suo interno.
Che cosa è successo? L'aria contenuta nel bicchiere, che secondo voi era vuoto, impedisce all'acqua di entrare. Ma possiamo fare anche un'altra considerazione: l'aria ha un suo peso. Cioè è pesante
come qualsiasi altra cosa. Non ci credete? Allora
facciamo un altro esperimento che ci permetterà di
pesare l'aria. Prendete due palloncini di gomma
come quelli che sono in vendita alla festa di S.
Flaviano, sgonfiateli e pesateli su una bilancia a piatti, cercando di equilibrare il loro peso; poi prendetene uno e rigonfiatelo, rimettetelo sulla bilancia e confrontate i due pesi. Vi accorgerete con grande meraviglia, che il palloncino pieno d'aria pesa più di quello
vuoto e, se aggiungerete il peso necessario per
equilibrarlo, potrete anche sapere quanto pesa l'aria
che avete immesso nel palloncino. Ma quanto pesa
questa benedetta aria? Pochissimo! Un litro d'aria,
CONTRO
o r m a i
sappiamo
misurare
il
suo
volume,
p e s a
poco più
di
un
grammo.
Sembra
una cosa
insignific a nt e,
ma
se
pensate
12 parte
I recenti fatti di cronaca, relativi ai drammatici
a c c a d i m e n t i v e r i f i c a t i s i nei t e r r i t o r i d e l l a ex
Federazione Jugoslava, hanno riproposto all'attenzione della pubblica opinione il secolare problema
della liceità della guerra.
La diatriba sviluppatasi intorno alla legittimità
dell'intervento delle forze aeree dei paesi aderenti
alla N.A.T.O., infatti, impone una seria riflessione a
tale proposito.
alla quantità enorme di aria che ci circonda c'è da
spaventarsi. Si tratta di miliardi di miliardi di litri di
aria che circondano tutta la terra per uno spessore di
circa 500 chilometri.
Questa notevolissima massa di aria si chiama
atmosfera e questo enorme peso che abbiamo sulla
testa si chiama pressione atmosferica. Tale pressione, tradotta in chili, equivale a circa un chilogrammo
per ogni centimetro quadrato. Se calcolate la superficie totale della pelle di una persona troverete che
l'uomo non potrebbe sopportare tale pressione, se
non fosse equilibrata dalla stessa pressione esercitata in tutte le direzioni contemporaneamente. Per
capire la forza di tale equilibrio, tappate con un dito
l'uscita dell'aria di una pompa di bicicletta e tirate
indietro lo stantuffo; vi renderete conto che il vuoto
creatosi nell'interno della pompa, genera uno squilibrio subito contrastato dalla pressione atmosferica
che agisce sullo stantuffo stesso, e che vi impedisce
di tirarlo oltre un certo limite.
La pressione atmosferica interessò, verso il
1650, lo scienziato italiano Evangelista Torricelli, il
quale inventò il barometro, primo strumento per
misurare la pressione atmosferica. Se vogliamo
misurare questa pressione facciamo ancora un altro
esperimento: prendiamo un tubo di plastica trasparente lungo undici metri e applichiamo alle due estremità un rubinetto. Riempiamo una conca di acqua e
la mettiamo vicino alla nostra casa al piano terra,
saliamo sul terrazzo e stendiamo penzoloni il tubo di
plastica finché l'estremità inferiore si immerge nella
conca d'acqua. Tenendo il tubo verticale riempiamolo di acqua, poi chiudiamo il rubinetto superiore e
facciamo aprire da qualcuno il rubinetto inferiore,
l'acqua scenderà nel tubo fino a 10,33 metri o 1033
centimetri. Tutto questo avviene a livello del mare e
con la temperatura dell'aria a zero gradi. Tenendo
conto che la pressione atmosferica si misura in millibar e che ognuno di essi è equivalente a circa un
centimetro, possiamo dire che la pressione atmosferica ideale è circa 1033 millibar, più scende al disotto
di questo volume e più il tempo peggiora e viceversa.
Occorre premettere che l'attuale dottrina giuridica internazionalistica accredita la guerra di una
duplice funzione.
* Ad essa viene assegnato, in primo luogo,
un compito giuridico, consistente in uno strumento di coazione a cui uno Stato si vede costretto a
ricorrere per difendere una propria situazione soggettiva che lo stesso ritenga offesa o minaccia dall'Illecito comportamento di un altro Stato. In tale
eccezionale ipotesi la guerra dovrebbe consistere,
quindi, in un vero strumento suppletivo di auto tutela, suscettibile di surrogare le carenze strutturali
che d o v e s s e r o m a n i f e s t a r s i a l l ' i n t e r n o d e l l a
Comunità internazionale competente (O.N.U.).
* L'odierna realtà politica internazionale, malgrado le istanze solidaristiche delle organizzazioni
umanitarie, non ricusa di riconoscere, in ultima
analisi, agli eventi bellici anche un ulteriore compito, consentendo ai singoli Stati di fare ricorso alla
forza non allo scopo di far valere una legittima pretesa, bensì per imporre ad altre Nazioni una qualche modificazione degli equilibri geo-politici vigenti.
In quest'ultimo caso la guerra viene ad esercitare
un ruolo di supplenza alla rigidità dinamica dell'ordine pubblico internazionale, essendo adoperata
come strumento attuativo di istanze socioeconomiche.
Tale concezione rappresenta un fatto storico
relativamente recente, maturato nel secolo scorso
in seguito alla frammentazione dell'antico universalismo giuridico europeo. L'attuale legittimazione
all'uso della forza è fondata, infatti, sull'idea di
un'assoluta sovranità da parte degli Stati nazionali i
quali, aderendo alla Comunità internazionale,
rinunciano soltanto ad una piccola parte del proprio
potere autoritativo, assoggettandosi all'osservanza
di una disciplina giuridica cogente.
Per comprendere il secolare problema relativo
al fenomeno della liceità della guerra, definita dal
Von Clausewitz: "Una prosecuzione della politica
con altri mezzi", è necessario effettuare in primo
luogo una breve digressione di carattere storico.
GIMBERTO
LA
GUERRA
Gent.mo Reverendo Don Agostino,invio
in ritardo, (ma è meglio così) questa poesia, un'accusa
contro la guerra, contro la violenza. Speriamo che un giorno, tutti i popoli riescano a dimenticare questa tremenda parola. Invio a Lei e tutti i nostri concittadini sinceri auguri di salute e serenità. Distinti saluti.
Scaglini Giuseppina - Gattinara, lì 30.6.'99
Se tu sai ascoltare
Nella voce del vento
Ricordi? Quando giocava
a scompigliarti i capelli
e sollevarti festoso la
veste di bambina.
Allora portava il profumo
delle rose, sfiorava con amore
il volo leggiadro delle farfalle
accarezzava con tenerezza
i campi di papaveri e fiordalisi.
Ora, che ha subito il contagio
della violenza, scuote con rabbia
le imposte socchiuse, delle nostre
case, e si aggira guardingo
presso il muro di pietra
che cinge il nostro cuore
trascinandosi via, tutti i veleni
della nostra esistenza.
Se tu sai ascoltare
Nella voce del vento
E' il sibilo
agghiacciante
delle bombe che cadono
sul Kossovo, sulla Serbia,
il pianto convulso dei bambini
feriti, il grido senza speranza
delle donne violentate.
Se tu sai ascoltare
Nella voce del vento
E' l'ira repressa del mare
il miasma intriso nell'onda
che innalza nel cielo, un aspro
mugghio, il lamento sommesso
della terra malata, e tutta
l'angoscia di un popolo smarrito,
che ha rinnegato Dio.
Dott. Marco
Marianello
(continua)
La guerra nei Balcani
Nei visitar la Terra un
vedendo tanta gente
verso il cielo volò tutto
è gente brava in questa
Angioletto
inginocchiata
contento
terra amata.
Ma mentre attraversava
il firmamento
una nube nera si
addensava
sopra la terra proprio in quel
momento
una tempesta vi si
scatenava.
All'ora un fuggi fuggi
generale
tra lampi, tuoni e fulmini
stridente
ahi quanta gente si è sentita
male!
Volle tornare indietro
immantinente
che di dolore avendo udito il grido
di quella Gente così
sofferente
il suolo ritrovò di sangue
intriso.
Emilio C a m i c i a
LA VOCE - n° 8 - Agosto 1999
pag. 6
Taccuìno economico e tributario
a c u r a d e l Dott. Franco Radicati
Nel primo semestre 1999 i mercati finanziari
in Italia hanno mostrato un a n d a m e n t o stentato e
in g e n e r a l e declino. Salvo p o c h e eccezioni, chi
a v e v a investito in b o r s a , r e a l i z z a n d o nel 1998
forti guadagni, è rimasto deluso dai risultati della
p r i m a m e t à di q u e s t ' a n n o . I r i s p a r m i a t o r i n o n
h a n n o p e r ò m o l t e alternative di i n v e s t i m e n t o : i
titoli di stato e tutte le obbligazioni in genere presentano rendimenti scarsissimi; i depositi bancari
sono ancora meno remunerati; persino i fondi
c o m u n i e d i p r o d o t t i a s s i c u r a t i v i r i s e n t o n o in
negativo dell'andamento altalenante dei mercati.
A n c h e se grazie ai modesti incrementi attuali
dell'inflazione i risparmi non p e r d e r a n n o il loro
potere d'acquisto, le forti rendite godute da coloro c h e p o t e v a n o d i s p o r r e di un g r u z z o l o più o
m e n o m o d e s t o , a f f i d a t o alle c a p a c i c u r e della
b a n c a di fiducia, c h e a fine a n n o o trimestre lo
restituiva a u m e n t a t o di una b u o n a fetta, restano
ormai un ricordo legato al passato.
Forse anche a c a u s a delle difficoltà nel trovare v a l i d e a l t e r n a t i v e di i n v e s t i m e n t o dei propri
risparmi, negli ultimissimi mesi gli italiani sembrano orientarsi n u o v a m e n t e verso il mercato immobiliare, c h e presenta lievi segnali di ripresa.
A n c h e il G o v e r n o s e m b r a voler assecondare
q u e s t a t e n d e n z a , d o p o c h e negli ultimi anni la
proprietà degli immobili è stata fortemente penalizzata dalla p e s a n t e incidenza della tassazione
(ICI, r i v a l u t a z i o n e rendite, i m p o s t a R S U ecc.).
C o n alcune recenti misure, infatti, il Governo sta
c e r c a n d o di incentivare la locazione degli immobili sia rendendo m e n o vincolante il contratto di
affitto, sia p r e v e d e n d o sconti fiscali per chi ha
affittato gli immobili e per gli inquilini che vi abitano.
Per quanto riguarda le L O C A Z I O N I , la recente disciplina degli immobili abitativi (L 431/98) ha
introdotto un d o p p i o canale contrattuale: il contratto a c a n o n e libero e il contratto a canone convenzionato. C o n il primo le parti possono stipulare liberamente contratti di durata non inferiore a
q u a t t r o a n n i , r i n n o v a b i l i a u t o m a t i c a m e n t e per
altri quattro, a m e n o che il locatore intenda adibire l'immobile a determinati usi o effettuare particolari o p e r e o v v e r o r e n d e r e l ' i m m o b i l e a c e r t e
condizioni o modalità. C o n il contratto convenzionato le parti p o s s o n o stabilire il valore del canone, la durata del contratto e altre condizioni contrattuali in base a d appositi contratti tipo predisposti in s e d e locale fra le organizzazioni della
proprietà edilizia e le organizzazioni dei condut-
tori. Questi contratti non p o s s o n o avere durata
inferiore a tre anni, scaduti i quali, ove le parti
non concordino al loro rinnovo, il contratto è prorogato di diritto per due anni, fatta salva la facoltà
di disdetta del locatore negii stessi casi previsti
per il contratto libero.
Q u e s t o s e c o n d o t i p o di c o n t r a t t o g o d e di
alcuni benefici fiscali: per favorirne la stipula, i
Comuni possono deliberare aliquote ICI più favorevoli per i proprietari che concedono in locazione a titolo di abitazione principale immobili alle
condizioni definite dagli accordi. Nei C o m u n i ad
alta tensione abitativa il canone di affitto è ridotto
del 3 0 % sia ai fini delle imposte dirette pagate
dal proprietario che ai fini dell'imposta di registro.
Per usufruire dei benefici il locatore deve indicare
nella dichiarazione dei redditi gli estremi di registrazione dei contratti di locazione nonché quelli
della d e n u n c i a dell'immobile ai fini dell'applicaz i o n e dell'ICI. La r e g o l a r i t à fiscale c o n d i z i o n a
però anche l'esecuzione degli sfratti: per l'esecuzione del provvedimento di rilascio dell'immobile
il proprietario deve dimostrare che il contratto di
affitto è stato registrato, che l'immobile è stato
d e n u n c i a t o ai fini ICI e che gli affitti s o n o stati
dichiarati per le imposte sui redditi.
Inoltre da q u e s t ' a n n o a n c h e gli I N Q U I L I N I
avranno risparmi di imposte. Con un decreto che
dovrebbe essere presto approvato
dal
Parlamento, verrà infatti attribuita una detrazione
IRPEF alle persone fisiche intestatarie di contratti
di locazione stipulati secondo la legge 431/98. La
detrazione spetta per la sola abitazione principale in tutti i comuni, ed è pari a 320 mila lire per
chi ha un reddito fino a 30 milioni ed a 160 mila
lire per chi ha un reddito complessivo fra 30 e 60
milioni. Oltre tale limite di reddito la detrazione
non è più spettante.
Da ultimo, c a m b i a m o bruscamente argomento per accennare al disegno di legge che modific a l'articolo 3 della legge Bassanini 2 (L. 127/97).
C o n l'approvazione di questo p r o v v e d i m e n t o le
a m m i n i s t r a z i o n i pubbliche non p o t r a n n o più
porre alcun vincolo legato all'altezza, all'età, al
luogo di nascita o alla residenza dei cittadini per
accedere ai concorsi pubblici. Si tratta di un provv e d i m e n t o di g r a n d e civiltà c h e s a l u t i a m o c o n
piacere, osservando che, alla fine, solo nel duemila lo Stato ha deciso di riconoscere tutti i cittadini v e r a m e n t e u g u a l i e m e r i t e v o l i di e s s e r e
impiegati alle proprie dipendenze.
P. Gino
Pittarello
20/01/1919
18/07/1999
E'
uno
dei
Padri
Giuseppini del Murialdo,
deceduto a Roma, presso
la
Casa
della
Procura.
D a giovane ha studiato
a V i t e r b o , f r e q u e n t a n d o il S e m i n a r i o R e g i o n a l e , al
t e m p o in cui c ' e r a n o c o m e studenti M o n s . Marinelli,
M o n s . Mocini, Sua Ecc.za Mons. D'Ascenzi, ecc.
D i v e n t a t o s a c e r d o t e è s t a t o D i r e t t o r e d e l l a C a s a di
V i t e r b o ; per a l c u n i a n n i V i c a r i o G e n e r a l e d e l l a s u a
C o n g r e g a z i o n e . H a v i s s u t o p o i , p r e s s o la C a s a
Generalizia di Roma. A p p a r t e n e v a alla Congregazione
dei Padri p r e s s o i quali ora è Provinciale P. C e s a r e
C o t e m m e , nostro concittadino. In questi ultimi anni era
sofferente, m a s e m p r e buono e d accogliente. Il Signore
l'ha voluto c o n s é nella gloria del Cielo.
"L'ho visto"
Dove ho visto "Cristo"
?
L'ho visto a freddo stampato
sul ruvido mattone ghiacciato
quando callose mani arrossate
opere umane venivano alzate.
L'ho visto coperto di stracci
mentre da un'asse faceva truccioli,
quando nella vita
levigava la pietra
che a sagello serviva.
Dove ho visto "Cristo".
?
L'ho visto dalla prora riflesso
all'onda fendente e rimossa
di quel mare oscuro
che si fa chiaro
per l'olocausto degli eroi.
L'ho visto pellegrino disteso
e riposante su letto indifeso,
c o m e cosa inanimata,
sulla bilancia della verità.
Cesare
Jacoponi
Pace e Bene!
Montefiascone, 23 Luglio 1999
Caro Direttore,
sul tema delle lettere anonime ("non c'è
nessuno al mondo che non possa diventare
maestro di un altro in qualcosa"), Le avevo
inviato alcune preziose istruzioni ricavate da
un v o l u m e t t o d a c e n t o lire s t a m p a t o nel
1950, che si concludevano con una esortazione rivolta ai nostri parrocchiani, fedeli e
assidui lettori de "La Voce": quella di non
spedire mai uno scritto senza firma.
Ma Lei non ha ritenuto di pubblicare tale
articolo limitandosi a riportare, nel trafiletto
a p p a r s o sulla V O C E del m e s e scorso, la
notifica della non pubblicabilità delle lettere
anonime, mettendo solamente una mezza
frase staccata da tutto il contesto nel quale
era collocata, dando così una visione non
corretta dell'esatto mio scritto.
Ora, la lettura della missiva senza nome
pubblicata a pagina due dell'ultima VOCE mi
lascia a dir poco perplesso, allorché l'ignoto
personaggio, da Lei considerato meritevole
di un ossequioso inchino (non mi sembra!
n.d.r.), si prende la libertà di sbeffeggiarmi
p u b b l i c a m e n t e in aperto c o n t r a s t o c o n la
impossibilità di farlo se si fosse rispettata la
regola vigente in materia. Forse non è stato
valutato appieno il fatto che una persona che
non sottoscrive con la sua firma le sue opinioni è meglio p e r d e r l a che trovarla, mai
accontentarla.
Le precisazioni arzigogolate del Signor
ics, a sostegno che la sua lettera non era
anonima, ma "bloccata da un altro foglio che
p o r t a v a t a n t o di n o m e e c o g n o m e " s o n o
ciance piene di vento che lasciano il tempo
che trovano. Mi chiedo: Ma di chi è questo
nome? Il mio? Ma ciò che cosa significa? Il
requisito essenziale delle lettere è il chirografo. Ma lo sa l'ignoto i n t e r l o c u t o r e che
cosa è un chirografo? Ricopio dal Palazzi:
Chirografo è un termine giuridico di origine
greca e significa scrittura a mano, di propria
mano, scrittura privata, contenente un'obbligazione, fatta e firmata di proprio pugno dal
debitore. Capito! Ci ho campato 43 anni e 7
mesi tra i chirografi (vale a dire tra le cambiali), ho fatto il bancario dalla gavetta in poi
e mi posso considerare non fortunato, ma
fortunatissimo per il lavoro ininterrotto che ho
p o t u t o s v o l g e r e a l l e d i p e n d e n z e di u n a
rispondente impresa bancaria. Pochissimi i
tagli sbagliati e nella percentuale del tutto
trascurabile.
Caro Direttore, la persona che le ha scritto la lettera che Lei, smentendosi, ha imprud e n t e m e n t e p u b b l i c a t a , non risulta b e n e
informata nè poco rispettosa; è certamente
una persona senza coraggio civile, con strane idee sul far sentire la sua "vocina" che si
esprime con un linguaggio illeggibile, fuori
luogo e inutile com'è l'azione di comunicare
al sottoscritto i difetti che già conosce e che
in verità sono molti di più; io non sono altro
che un nano, ma che tenta di stare sulle
spalle dei giganti. L'innominato resti pure
nella sua anonimia dove è fin troppo facile
tirare i s a s s i e n a s c o n d e r e le mani, fare
sberleffi e mostrare di non essere stato.
Caro Direttore mi spiace di appellarmi
alla discutibile legge della "par condicio", per
sperare che la presente trovi spazio nella
VOCE almeno quanto quello concesso alla
controparte.
Con un f r a n c e s c a n o saluto di "pace e
bene", cordialmente
Bernardino
Rocchi
LA VOCE - n° 8 - Agosto 1999
pag. 7
Segni di speranza per il futuro dell'umanità
Alla
forse
dei quali
i
vigilia,
può
o quasi,
essere
sono
dell'inizio
interessante
riconosciuti
del
Terzo
soffermarsi
come
simboli
Millennio,
anziché
su due episodi
un giovane
avventurarsi
particolarmente
di Pechino
nel campo
indicativi
e una giovane
di
delle
previsioni
del recente
passato,
sul prossimo
verificatisi
secolo,
nel
1989,
Berlino.
n
Nell'aprile 1989, in seguito alla morte dell'ex
s e g r e t a r i o d e l Partito C o m u n i s t a C i n e s e , Hu
Yaolang, c h e si era rivelato favorevole a d alcune r i f o r m e d e m o c r a t i c h e , g r u p p i di s t u d e n t i
i n c o m i n c i a r o n o a radunarsi in piazza Tien An
Men per discutere pubblicamente sulla necessità delle libertà politiche, o t t e n e n d o u n a cres c e n t e a d e s i o n e non solo dai giovani, ma
a n c h e dal popolo cinese.
Il gruppo dirigente del g o v e r n o e del Partito
C o m u n i s t a Cinese fu sorpreso di fronte a queste manifestazioni e in pratica si divise in due
parti, l'una favorevole al dialogo, l'altra orientata verso un intervento di repressione. Alla fine
p r e v a l s e la l i n e a d u r a , s i c c h é f u c h i e s t o
a l l ' E s e r c i t o P o p o l a r e C i n e s e di o c c u p a r e la
piazza Tien A n M e n e di disperdere i manifestanti.
A l c u n i mesi d o p o i tragici fatti di Tien A n
Men si verificò un altro episodio che fece il giro
delle televisioni del mondo. Era il 9 novembre
1989. Molta gente era radunata a ridosso del
m u r o c h e d i v i d e v a in d u e p a r t i la c i t t à di
Berlino e p r o s e g u i v a lungo il c o n f i n e tra la
Germania Occidentale e quella Orientale.
Era il muro della vergogna e della morte;
infatti le guardie c o m u n i s t e non esitavano a
sparare contro chi osava superare quel muro.
A d un certo m o m e n t o una r a g a z z a tedesca, vestita di bianco, salì su quel muro e
improvvisò un ballo. Le guardie non osarono sparare e ricorsero agli idranti; ma la
ragazza resistette a quella doccia nel freddo a u t u n n o avanzato. Poi una ruspa aprì un
varco sul muro: un popolo forzatamente divis o , si r i c o m p o s e n e l l ' u n i t à e c i ò a v v e n n e
s e n z a il v e r s a m e n t o di u n a s o l a g o c c i a di
sangue.
solo la possibilità delle libere scelte elettorali,
ma esige vivo senso di responsabilità e di solidarietà sociale.
U N REGIME POLIZIESCO
Si p u ò dire c h e il c o m u n i s m o sovietico,
a n d a t o al potere nel 1917, c o n la perdita dei
paesi satelliti dell'Europa Centrale e Orientale,
quali la Polonia, la Cecoslovacchia, l'Ungheria
e la G e r m a n i a , a n n u n c i a v a la s u a p r o s s i m a
fine e c i o è la d i s g r e g a z i o n e d e l l ' U n i o n e
Sovietica, costretta a riconoscere l'indipendenz a di popoli europei e asiatici. Un crollo, che in
fondo ha le motivazioni nella stessa ideologia
e l a b o r a t a d a M a r x , Engels, Lenin, S t a l i n sui
principi del materialismo dialettico e del materialismo storico, avendo per strumento concreto
per c o n q u i s t a r e il potere la rivoluzione e per
c o n s e r v a r l o un abile equilibrio tra la fede dei
ceti popolari e la paura.
Un g i o v a n e s t u d e n t e , vestito di bianco,
a l z a n d o le b r a c c i a a n d ò i n c o n t r o al p r i m o
carro a r m a t o che entrava nella piazza. Quel
carro a r m a t o si f e r m ò e così pure la fila dei
carri c h e lo s e g u i v a n o ; e gli stessi soldati
s c e s e r o nella piazza e f r a t e r n i z z a r o n o c o n
gli studenti. Q u e l giovane vestito di bianco,
c o n le braccia alzate, f e c e il giro delle televisioni del m o n d o .
L'Esercito Popolare C i n e s e ricevette l'ordine di uscire dalla città e i suoi c o m a n d a n t i furono sostituiti. Ritornarono in piazza Tien An Men
nella notte tra il 2 e d il 3 giugno, occupata non
solo dagli studenti, m a a n c h e dal popolo cinese
c h e c o n d i v i d e v a la richiesta dei suoi figli. M a
questa volta le armi s p a r a r o n o sulla folla e fu
u n a c a r n e f i c i n a . Il l a v o r o di s o p p r e s s i o n e fu
completato nei giorni seguenti dalla polizia, alla
ricerca dei responsabili, molti dei quali furono
a r r e s t a t i e f u c i l a t i . A n c o r a u n a v o l t a il
C o m u n i s m o , d o p o a v e r c o n q u i s t a t o il p o t e r e
c o n la violenza, è ricorso alla violenza per mantenerlo.
Accanto alla bandiera della giustizia il regim e p o l i z i e s c o e di s p i o n a g g i o i n s t a u r a t o dal
c o m u n i s m o riempiva le prigioni, i manicomi, i
campi di concentramento e ha dato lavoro agli
aguzzini con le torture, e ai plotoni di esecuzione. Gli studiosi calcolano in cento milioni i
morti causati dal regime sovietico.
Il quale nelle mani dei dittatori di turno ha
illuso e sfruttato le masse con la p r o p a g a n d a
sottile e insistente, s e n z a alcun rispetto per la
verità e, per il caso di Stalin, v a notata la disinvoltura con la quale ha preso accordi con Hitler
per la spartizione della Polonia oppure ha sfruttato in maniera clamorosa i Paesi satelliti.
Nessun rispetto della dignità della persona
umana, della cultura, della religione, pronto poi
ad avvalersi dell'appoggio del clero ortodosso
addomesticato.
L'opinione pubblica del m o n d o occidentale
h a a c c o l t o c o n c o m m o z i o n e e s p e r a n z a la
caduta del c o m u n i s m o nei Paesi dell'est europeo, m a ben presto si è resa conto delle devastazioni economiche e morali in cui quei popoli
sono caduti e delle difficoltà che si incontrano
per a v v i a r e questi popoli sulla s t r a d a di una
vera democrazia, che non è completa offrendo
La sera del 9 novembre le persone
festeggiano
arrampicandosi sul muro, confine tanto temuto tra
Berlino Est ed Ovest.
N O N M A N C A N O MOTIVI
DI SPERANZA
I n d u b b i a m e n t e , pur c o n s i d e r a n d o i guasti
che il c o m u n i s m o ha lasciato dove ha avuto il
dominio, non m a n c a n o motivi di speranza. Il
regime di libertà e di responsabilità è il presupp o s t o p i ù s i c u r o per lo s v i l u p p o e c o n o m i c o ,
sociale, culturale. Nel m e s e di ottobre si svolg e r à il 2° S i n o d o s p e c i a l e d e i V e s c o v i
d ' E u r o p a , c o m p r e s a quella O r i e n t a l e . S a r à
una c o n s u l t a z i o n e delle opinioni, delle e s p e rienze e delle proposte per sollecitare l'impegno dei Vescovi e delle Chiese locali onde
favorire la collaborazione reciproca.
Alla luce dei recenti a v v e n i m e n t i nel
K o s o v o , p e r la c u i s o l u z i o n e si è n o t a t a e
a p p r e z z a t a la c o l l a b o r a z i o n e d e i P a e s i
Europei, c o m p r e s a la Russia, s e m b r a legittimo
attendersi un periodo di distensione e di collaborazione.
D i v e r s a a p p a r e la s i t u a z i o n e d e l l ' e s t r e m o
Oriente dove la potenza della Cina, tuttora sald a m e n t e in m a n o al c o m u n i s m o , non incoraggia molto sulla via della s p e r a n z a , a n c h e per
l'influsso c h e e s e r c i t a sui P a e s i d e l S u d - E s t
asiatico. T u t t a v i a s p e r a r e nel s u p e r a m e n t o
delle tensioni è legittimo, a n c h e per i segni
di forte ripresa delle Nazioni Unite nello spirito e nell'azione per la pace e in particolare
per la tutela dei diritti umani.
L'interessante articolo di Sua Ecc.za Mons. D'Ascenzi pubblicato nell'ultimo numero de "La Voce" a pag. 6, è stato ripreso dall'Osservatore
Romano di sabato 10 luglio 1999 a pag. 4, dandogli risalto, illustrandolo
con due fotografie, dal titolo: Riflessioni sul progetto elaborato dalla
Chiesa Italiana nel 95 a Palermo e ribadito nelle più recenti assemblee?
LA PRESENZA CRISTIANA NELLA CULTURA
E NELLA SOCIETÀ'
pag. 8
LA VOCE - n° 8 - Agosto 1999
r
-
Domenica 2 maggio: Prima Comunione (30 ragazzi)
23 maggio: ragazzi di Cresima di S. Margherita (n ° 27)
Pentecoste • 23 maggio: Cresima dei ragazzi di S. Margherita e S. Flaviano (n° 60)
Sabato 12 giugno: momento di riflessione delle Suore del Divino Amore con il Vescovo
Lorenzo, rendendo così omaggio al fondatore Card. M. Antonio Barbarigo,
nel santuario.di S. Lucia, dove sono conservati i suoi resti mortali
Convegno Suore del Divino Amore
Cripta di S. Lucia
Le stesse Suore con il Vescovo lungo le scale
che portano al Santuario
Alcuni studenti dell'Istituto di Scienze Religiose in visita alle cattedrali di Viterbo - Tuscania e Montefiascone
LA VOCE - n° 8 - Agosto 1999
Vino di qualità e sviluppo del territorio
Valorizzazione del
paesaggio e qualificazione del nostro vino,
q u e s t o l ' o b i e t t i v o di u n
interessante progetto
i m p r e n d i t o r i a l e c h e si
sta realizzando
nel
nostro territorio.
pag. 9
Pagine Internet di Montefiascone
Gentile Direttore,
desidero innanzi tutto ringraziarla per la cura che dedica a questo mensile
di informazione cittadina, redatto con il consueto e piacevole stile che lo distingue. Le scrivo per informarla di una iniziativa che, al passo con i tempi, porta la
nostra città ad essere presente anche nel vasto oceano di informazione dei
nostri giorni: la rete Internet. Un piccolo spazio per Montefiascone è da
oggi presente anche nella rete delle reti, visibile a tutti i "navigatori" del
World Wide Web.
"L'idea è nata da
u n a c o n s i d e r a z i o n e elem e n t a r e - ci d i c e U g o
Leonardi
giovane
imprenditore locale s o n o circa tre milioni le
L'imprenditore U g o L e o n a r d i c o n l'amministratore
delegato di "Villa Banfi" Ezio Rivella
persone che ogni anno
p e r c o r r o n o le s t r a d e del
vino, di q u e s t e , molto p o c h e r a g g i u n g o n o il territorio falisco, p e r c h é ? U n a
delle m o t i v a z i o n i è la m a n c a n z a di una offerta e n o l o g i c a e p a e s a g g i s t i c a
di qualità".
E c c o a l l o r a c h e in c o l l a b o r a z i o n e c o n l ' I s t i t u t o S p e r i m e n t a l e di
C o n e g l i a n o V e n e t o , l'Università di A g r a r i a di Viterbo e la c o n s u l e n z a di
e n o l o g i c h e s e g u o n o importanti c a n t i n e t o s c a n e , sta n a s c e n d o sui terreni
prospicienti il lago di B o l s e n a di proprietà dell'Istituto Divino A m o r e , uno
dei più e s t e s i e d importanti vigneti della nostra provincia.
A m m i r a r e e d e g u s t a r e , s e m b r a e s s e r e q u e s t o lo s l o g a n c h e sintetizza
l'iniziativa; infatti, il p r o g e t t o p r e v e d e a n c h e un c o l l e g a m e n t o c o n strutture
agrituristiche c h e d o v r a n n o p r o m u o v e r e i prodotti della nostra z o n a (oltre
al vino, olio, confetture). Q u e s t e offerte a n d r a n n o poi inserite in un pacchetto turistico e p r o m o s s e c o n c a m p a g n e pubblicitarie, in c o l l a b o r a z i o n e
c o n le strutture pubbliche, nell'interesse di uno sviluppo c h e dalle nostre
parti s t e n t a a decollare. S e m b r a o r m a i q u e s t a l'unica strada da percorrere: c o l l a b o r a z i o n e t r a p r i v a t o e p u b b l i c o e d è in t a l e p r o s p e t t i v a c h e
s e g n a l i a m o c o n f a v o r e l'iniziativa del sig. Leonardi.
C.M.
Lezione di coraggio
E' in u n a c a l d a m a t t i n a t a di sole c h e ci t r o v i a m o nel piazzale di "Villa
Margherita". S i a m o un g r u p p o di o d o n t o i a t r i deH'A.I.Ò. ( A s s o c i a z i o n e
Italiana Odontoiatri) della s e z i o n e di V i t e r b o e nell'ambito di un programm a p i ù a m p i o di p r e v e n z i o n e a b b i a m o p e n s a t o di r i v o l g e r c i a n c h e ai
ragazzi c h e si t r o v a n o qui.
A n c h e per chi p a s s a di f r e q u e n t e l u n g o la via, entrare all'interno è più
c h e u n a p i a c e v o l e s o r p r e s a : piante e fiori, l'edificio n u o v i s s i m o , bello e
g r a n d e c o m e un a l b e r g o m a a c c o g l i e n t e c o m e la d i m o r a di una g r a n d e
f a m i g l i a . A d a s p e t t a r c i un s o r r i d e n t e Padre T e r e n z i o , (Direttore del
Centro), a c c o m p a g n a t o dal Padre Antonio, ( P a d r e Superiore) e dal Dott.
Paolo Ernesti, (Direttore Sanitario), e c o n loro ci a v v i a m o ai piani superiori
d o v e ci a s p e t t a n o i ragazzi.
Il c l i m a c h e si respira è m o l t o s e r e n o ; gli infermieri e tutto il p e r s o n a l e
ausiliario s o n o disponibili e s o r r i d e n t i c o n noi, m a s o p r a t t u t t o c o n loro.
"Loro" s o n o lì c h e ci a s p e t t a n o . Ci d i c o n o c h e è dal mattino c h e gironzolano nell'attesa dei dentisti; q u a l c u n o è i m p a z i e n t e p e r c h é v u o l e a n d a r e a
n u o t a r e in piscina. C h i s s à perché, q u a n d o si p e n s a a realtà c o m e questa,
è c i o è a p e r s o n e portatrici di vari h a n d i c a p , non si c o o r d i n a n o b e n e i pensieri; s e m b r a n o c o s e gravi e l o n t a n e e i n v e c e trovarsici f a c c i a a faccia
c a m b i a r a d i c a l m e n t e tutte le idee c h e ci s i a m o fatti. Loro s o n o qui, portano avanti silenziosi la loro lotta q u o t i d i a n a per la vita.
C o n t r o l l i a m o le loro b o c c h e , m a i problemi più grandi d e r i v a n o d a fattori q u a s i immodificabili. P r i n c i p a l m e n t e la terapia f a r m a c o l o g i c a c h e prod u c e p r o p r i o t r a i p r i n c i p a l i effetti c o l l a t e r a l i a l c u n e p a t o l o g i e d e l c a v o
orale e poi la s c a r s a igiene orale, c h e l'incoordinazione m u s c o l a r e rende
così difficile d a effettuare, a n c h e per il p e r s o n a l e c h e si p r e n d e c u r a di
loro nelle azioni q u o t i d i a n e .
N o n p o t r e m o e s s e r e di g r a n d e aiuto p e r c h é n o n si p o s s o n o s o s p e n d e r e i f a r m a c i né si p u ò c h i e d e r e di più a tutte le p e r s o n e c h e li s e g u o n o .
P e n s a r e c h e n o n s o n o n e a n c h e in g r a d o di utilizzare u n colluttorio s e n z a
ingerirlo, c o s a c h e s a r e b b e già d'aiuto!
S i a m o entrati a r m a t i di b u o n e intenzioni e invece s o n o stati questi 62
ragazzi, dai più g r a n d i ai più piccoli, c h e ci h a n n o dato una g r a n d e lezione di c o r a g g i o . La vita c h e tutti i giorni s e m b r a darci tanti p r o b l e m i e
p r e o c c u p a z i o n i s c o m p a r e di fronte a loro f a c e n d o c i capire c h e a b b i a m o
u n g r a n d e d o n o c h e n o n v a s c i u p a t o ; s i a m o più fortunati e proprio per
q u e s t o n o n p o s s i a m o e n o n d o b b i a m o voltare le spalle.
F o r s e f a r e q u a l c o s a di c o n c r e t o n o n ci sarà possibile c o m e dentisti, gli
ostacoli s o n o tanti, m a c o m e esseri u m a n i q u e s t a esperienza, s e vissuta
per la p r i m a volta s i c u r a m e n t e h a lasciato un s e g n o , e chissà c h e d'ora in
poi o g n u n o di noi g u a r d e r à la realtà in u n m o d o diverso.
Dott.ssa Simona
Dott.ssa Alessandra
Marcucci
Giacomi
La cosa è nata quasi per caso, a seguito di un colloquio che ho avuto qualche tempo fa con il nostro vicesindaco, Maurizio Paradiso, che aveva già in
mente di pubblicare in quella sede materiale promozionale per la città. Mi disse
allora di aver ricevuto preventivi in tal senso da Aziende specializzate nel settore, ma anche che si trattava di affrontare una spesa non indifferente.
Conoscendo la possibilità di fruire di spazi messi a disposizione da vari operatori Internet, mi sono allora offerto di realizzare alcune pagine e metterle in
rete, in modo assolutamente gratuito. Ho voluto in questo modo offrire alla
nostra città un piccolo contributo, semplicemente dedicando qualche ora del
mio tempo libero ad un'opera che mi auguro contribuisca all'interesse di tutti.
In pratica ho assemblato in maniera opportuna i testi e le immagini gentilmente messe a disposizione dagli Architetti Enrico Scoponi ed A n d r e a
C h i a p p i n i , c h e h a n n o r e a l i z z a t o il f a s c i c o l o di i n f o r m a z i o n e t u r i s t i c a
"Montefiascone - Terra dell'Est! Est!! Est!!!", in questi giorni diffuso in varie
sedi. Gli stessi testi, tradotti da Margherita Polegri, hanno consentito di pubblicare anche la versione inglese delle pagine Internet.
Di concerto con Maurizio Paradiso e con l'Ufficio Pubblica Istruzione del
Comune, ed in occasione delle manifestazioni "Monte
di note Village '99" e
"Green Life '99", sono state aggiunte al sito pagine di informazione sul programma delle manifestazioni. Ritengo sia imminente la creazione di uno spazio dedicato alla Fiera del Vino. Ho anche iniziato la promozione del sito sui
principali motori di ricerca, e sono anche iniziate le prime visite da parte di
"navigatori" tedeschi, francesi, ed anche australiani e neozelandesi, oltre agli
italiani. Al momento le pagine tra le quali navigare sono circa quaranta, in continuo ampliamento ed evoluzione grafica. Per visitarle, l'indirizzo è http://utenti.tripod.it/montefiascone/default.htm, oppure con l'indirizzo che si ricorda meglio http://welcome.to/montefiascone.
Non mi resta che salutarla, ringraziandola per l'ospitalità che vorrà accordare a questa mia lettera sul giornale da lei diretto. Distinti saluti.
Sergio Fornasini
La ringrazio a nome di tutti i lettori de "La Voce".
Grazie a tutte voi
Vorremmo approfittare d e l l e p a g i n e di
questo giornale per
ringraziare a n c o r a u n a
volta l'Istituto delle
M a e s t r e Pie Filippini
che anche quest'anno
h a d a t o la p o s s i b i l i t à
ai nostri figli di usufruire di un servizio veram e n t e utile q u a l e è il
C a m p o Scuola estivo.
Grazie, quindi, alla S u p e r i o r a S u o r M. T e r e s a Fanelli e a tutte le
M a e s t r e Pie. B r a v e tutte le assistenti: D o n a t e l l a , A. Lisa, F r a n c e s c a ,
Paola, Elisabetta, Daniela, A n t o n e l l a , S o n i a , A l e s s i a , m a soprattutto
v o r r e m m o rinnovare la n o s t r a s t i m a e la n o s t r a f i d u c i a alla s i g n o r a
Milva Guerrini, collaboratrice fedele, intelligente, d i n a m i c a e g e n e r o s a
delle Maestre Pie e p e r s o n a a m a t a e s t i m a t a d a tutti s p e c i a l m e n t e dai
nostri figli. B r a v a e grazie di c u o r e .
S p e r i a m o di ritrovarvi tutte il p r o s s i m o a n n o .
Le mamme
e i
ragazzi
OCCASIONE DA NON PERDERE
Il " C e n t r o S p i r i t u a l i t à G i o v a n i " p o r t a t o a v a n t i d a i R e l i g i o s i
C o n c e z i o n i s t i si t r o v a in S a r d e g n a , a c i r c a 9 0 0 m. s u l m a r e n e l l e
m o n t a g n e del Montiferru, in c o m u n e di Cuglieri e porta avanti, d u r a n te il periodo estivo, iniziative interessanti per i giovani.
O l t r e c h e in S a r d e g n a , d u e c o r s i v e n g o n o t e n u t i a n c h e a
M o n t e f i a s c o n e p r e s s o Villa S. M a r g h e r i t a :
2 - 8 a g o s t o (dai 18 a n n i in poi - s o l o ragazzi)
II buon Samaritano
(Le 1 0 , 2 5 - 3 7 ) • La c h i a m a t a del s e r v i z i o
16-22 agosto
Maria e Marta (Le 1 0 , 3 8 - 4 2 ) • D a l l ' a s c o l t o la d i s p o n i b i l i t à .
Per p r e n o t a r s i e i n f o r m a r s i rivolgersi a Villa S. M a r g h e r i t a - 0 1 0 2 7
M o n t e f i a s c o n e , tel. 0 7 6 1 / 8 2 3 6 6 6 .
Q u a n t o s a r e b b e bello e p r o f i c u o s e a l c u n i nostri g i o v a n i p o t e s s e r o
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un arricchimento per tutta la città di M o n t e f i a s c o n e .
pag. 10
LA VOCE - n° 8 - Agosto 1999
Don Sebastiano Ferri
Negli ultimi anni della sua vita
terrena se pur sofferente non ha
mai perso quel sorrìso e quella
sua bontà interiore. L'ultima volta
che lo vidi in Seminario,
dopo
aver salutato mia moglie e i bambini mi abbracciò e con gli occhi
gonfi mi disse: che Dio ti benedica!
Questa tua benedizione
la
porterò sempre nel cuore, nella
buona e nella cattiva sorte come
tu mi hai insegnato caro amico.
Ringrazio il buon Dio per aver
fatto a noi il grande dono della
tua amicizia,
sarai sempre nei
nostri pensieri.
Grazie, Don Sebastiano,
il
Signore doni a te la ricompensa
che fra noi ti sei guadagnato.
Con riconoscenza
Andrea Mochen
Oriolo Romano 17/06/1920 - 7/07/1999
I funerali si sono svolti nella Cattedrale
S. Lorenzo in Viterbo, presieduti da Sua
Ecc.za Mons. Dante Bernini, un fraterno
amico, e da numerosi sacerdoti. Una quarantina di sacerdoti, insieme al Vescovo
Lorenzo, erano in pellegrinaggio in Francia,
quando è giunta la notizia della quasi
improvvisa morte di Don Sebastiano.
Sono stati, quindi, presenti solo spiritualmente. La cattedrale oltre che di sacerdoti era gremita di popolazione, quella che
aveva sempre apprezzato il lavoro sacerdotale di Don Sebastiano.
Sua Ecc.za Mons. Bernini, prendendo
lo spunto dal Vangelo, ha presentato il
Cristo come pastore e come agnello immolato. Così è del sacerdote, così è stato di
Don Sebastiano. E' stato pastore per poi,
negli ultimi anni, diventare agnello-pecorella
(è vissuto per cinque anni su una carrozzella) immedesimandosi con la sua gente e
sperimentando sulla sua pelle ciò che ha
sempre insegnato.
Riassumendo la sua vita possiamo dire:
"Sacerdos = alter Christus".
La sua vita di sacerdote vogliamo riassumere nella lettera inviataci dal Trentino da
un suo riconoscente amico: Andrea
Mochen.
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Mi chiamo Andrea, con mia moglie
e i nostri tre figli viviamo a Dimaro centro turistico del Trentino.
Con queste righe vorrei ricordare la
figura di un santo uomo che tanto ha
dato per il bene di molti.
Alla fine di agosto del 1984 incontrai e conobbi Don Sebastiano
Ferri
che giunse a casa mia in un momento
particolarmente
doloroso quanto può
essere la perdita di un genitore.
Subito
ebbe per noi confusi
e
disperati parole di sollievo,
incoraggianti.
In quel periodo prestavo
servizio
militare a Viterbo e fu proprio
questa
città in comune a spingerlo da noi con
la mano tesa desideroso di aiutarci, fu
come un angelo mandato dal Signore.
Ricordo le sue prime parole rivolte
a mia madre: "non si deve preoccupare
penserò io a tutto"; guardai mia madre
stupita e allo stesso tempo felice, poi
aggiunse:
"La mia casa, sarà la tua
casa" e così realmente
avvenne.
Grazie al suo aiuto la mia
permanenza
in città fu davvero
breve, dopo circa un mese infatti
fui congedato e potei tornare in
paese da mia madre e mio fratello che all'epoca
aveva
otto
anni
Cancro tra scienza e umanesimo
(dal mese di luglio)
Solo in alcuni casi si perviene ad una quinta tappa, quella
della accettazione: sono pronto.
E' interessante rilevare come alcuni decenni prima della
ricerca della Kubler Ross le tappe riferite dalla ricercatrice sono
espresse nel "Diario di un curato di campagna" di Bernanos.
Quando il dott. Laville formula al giovane prete la diagnosi di
cancro dello stomaco, la prima reazione è quella della negazione: il dott. Laville ha dovuto ingannarsi.
Segue la fase del patteggiamento: "che dilazione mi concedete?".
Viene poi la fase della rivolta: "forse non ho potuto reprimere un intimo moto di collera, di rivolta, contro quello sconosciuto che tranquillamente aveva disposto di me come di cosa
sua".
Non mancava la quarta tappa: quella della depressione,
della disperazione: "ero solo, inesprimibilmente solo, in faccia
alla mia morte, e questa morte era solo la privazione dell'essere,
nient'altro". Il curato di Bernanos giunge comunque alla quinta
tappa di cui parla la Kupler Ross: quella dell'accettazione:
"Sono riconciliato con me stesso, con questa povera spoglia" e le
ultime parole da lui sussurrate esprimono magnificamente questa
accettazione completa, incondizionata della morte: "che cosa
importa? Tutto è grazia".
Nella mia esperienza debbo dire che non è andata così; non
potevo dire: non è possibile, in quanto ho seguito personalmente
il rapido sgranarsi delle tappe diagnostiche.
Né mi sono domandato perché proprio a me, in quanto questo quesito me lo ero spesso posto nei confronti dei malati di
cancro che venivano da me e loro stessi lo ponevano a me.
E anche per quel che concerne la terza tappa, non ho chiesto alcuna dilazione, in quanto non ho ritenuto che potesse avere
importanza dilazionare di qualche mese la mia morte, considerata l'estrema gravità della prognosi infausta.
Ho provato, sì, un sentimento di rabbia nelle fasi iniziali, in
quanto ho sempre condotto una vita igienicamente sana dal
punto di vista della prevenzione dei tumori, e visto che non sono
fumatore, non ho mai pensato di potermi ammalare di questo tipo
di tumore. Ritengo invece di essere passato rapidamente, dopo
quella prima breve fase di rabbia, alla quinta tappa descritta dalla
Kubler Ross: quella dell'accettazione.
Confesso di aver aspirato alla possibilità di un miracolo: la
scienza umana mi condannava a morte e mi rendevo conto che
la chemioterapia non poteva essere risolutiva, nel senso di una
guarigione. Poteva accadere quello che anche io ho potuto personalmente constatare, di guarigioni che la scienza umana non
riusciva a spiegare.
A tale proposito è interessante riportare quanto dice Graham
Greene nel suo romanzo "Il potere e la gloria": "Non si tratta di
miracoli che non accadono, si tratta della gente che li chiama in
un altro modo. Non vedete i dottori intorno ad un morto? Egli non
respira più, il suo polso è fermo, il suo cuore non batte: è morto.
Poi qualcuno gli ridà la vita, e loro tutti, - qual'è l'espressione
d'uso? - riservano la loro opinione. Non diranno che è un miracolo, perché è una parola che a loro non piace. Poi questo accade
più e più volte - forse perché Dio è sopra la terra - e loro dicono:
non ci sono miracoli, il fatto è che ci siamo fatti semplicemente
un concetto più vasto di quel che è la vita. Ora sappiamo di poter
essere vivi senza polso, senza respiro, senza battiti del cuore e
inventano una parola nuova per descrivere questo stato di vita, e
dicono che la scienza
ha di nuovo confutato
un miracolo".
E con il concetto di
miracolo si collega strettamente il concetto di
fede: c'è chi si dice credente, ma molti affermano di non credere in
Dio:
Dobbiamo allora
non curarci dell'aspetto
religioso del loro io?
Non credo, perché
anche grandi personaggi della storia, vicini alla
morte, come riferisce
Messori, "sono usciti dalla loro indifferenza", magari un pò sprezzante, per fare ricorso a quella "religione" della quale "prima", era
stato noioso, persino squalificante occuparsi.
E tanto per fare un nome illustre e rifarci ad un caso recente
cui il media-sistem internazionale non ha potuto fare a meno di
accennare citiamo François Mitterand, presidente della Francia,
fratello del Gran Maestro della Gran Loggia massonica, anticlericale accanito, agnostico
ha voluto morire con quei sacramenti dei quali-tparole sue) non sapeva - ma, appunto,
prima
- setfdere o indignarsi. E nel testamento, steso negli
ultimi giorni, ha lasciato scritto, per i funerali, "une messe est
possible".
Lo stesso Napoleone, a Sant'Elena, chiede di mandargli un
prete corso, dicendo ai fedelissimi: "Che avete da stupirvi? Non
sapete che i coraggiosi sfidano quel che si conosce, ma che solo
gli idioti sfidano il Mistero?".
Gli antichi dicevano che i compagni dell'uomo sono sette: la
fame, la sete, il caldo, il freddo, la fatica, la malattia e la
morte."Dei primi cinque di quegli sgradevoli compagni ci siamo,
almeno in parte, liberati. Resta così solo quella che Paolo di
Tarso chiamava l'ultima nemica. Quella morte che paradossalmente, è lo stimolo più efficace a pensare alla vita, cioè al suo
senso".
Ludwig Wittgenstein diceva: "Chiamo Dio null'altro che il
senso della vita".
"La nostra vita (come diceva Thomas Merton), sia come individui che come appartenenti ad una razza inquieta e in lotta continua, ci dimostra chiaramente che deve avere un significato, di
cui però una parte ancora ci sfugge. Eppure scoprire questo
significato e vivere in conformità ad esso è il nostro compito nella
vita
E, "per quanto l'uomo ed il suo mondo possano sembrare in rovina, per quanto la disperazione umana possa diventare
terribile, finché continua ad essere un uomo, la sua stessa umanità seguita a dirgli che la vita ha un significato".
Fioretti Gualtiero
Grazie, Gualtiero, per questa bella testimonianza che ci
lasci, dove neppure la morte può spegnere la dignità d'un
uomo, tanto più se credente."La vita ha un significato"
anche se mortificata dal male, perché è eterna, e la sofferenza d'un istante può regalare una gioia senza fine.
Rinnoviamo alla famiglia le nostre più vive condoglianze, soprattutto alla mamma Maria Saraca.
Don Sebastiano Ferri frequentò il Seminario Vescovile di
Viterbo e Regionale de La Quercia.
Fu ordinato Sacerdote da
Mons.
Adelchi
Albanesi
il
30.06.1946. Conseguì la licenza in
Teologia
dogmatica
presso
l'Università Urbaniana in Roma.
Fu Vicedirettore ed economo
presso il Seminario Vescovile di
Viterbo, cappellano per 5 anni a
Villa Rosa, dal 1954 al 1994 esercitò il ministero di parroco presso la
Parrocchia di S. Andrea Apostolo a
Pianoscarano.
Fondò la Parrocchia della S.
Famiglia in Viterbo e la Casa di
accoglienza per minori affidata alle
Piccole Suore della S. Famiglia in
località Largo "Lago di Garda" Viterbo.
Insegnò teologia in Seminario
e religione nella scuola pubblica.
Ha vissuto anni 79 e giorni 20
e ricco di virtù e meriti è tornato
alla casa del Padre il giorno 7 luglio
1999.
Don Delfo Gioacchini
26.03.1918 - 1 5 . 0 5 . 1 9 9 9
La nostra gente, forse non lo ha
conosciuto; lo dobbiamo ricordare,
perché gran parte dei nostri sacerdoti
l'hanno avuto come professore di lettere al Seminario Regionale de "La
Quercia".
E' venuto a Montefiascone per la
festa di S. Margherita, invitato per i
suoi 50 anni di ordinazione sacerdotale. E' stato invitato più volte "al
Caminetto" dall'ex segretario Tangari
e sarebbe venuto anche nel mese di
febbraio di quest'anno, se non fosse
stato impedito da un impegno
improvviso.
Colpito dal male a metà maggio,
la Madonna l'ha accompagnato al
Cielo.
"Grazie, Don Delfo, per la dedizione instancabile, per il bene largamente profuso tra noi per l'amore generoso con cui ci hai guidati.
Continua dal cielo a benedirci e a
pregare per noi".
Facciamo nostre queste espressioni che troviamo nel suo ricordino.
LA VOCE - n° 8 - Agosto 1999
La Chiesa e gli anziani
E' il 4° capitolo dell'importante d o c u m e n t o "La dignità dell'anziano e la sua missione nella
Chiesa e nel m o n d o " e m a n a t o dal Pontificio Consiglio per i laici il 1° ottobre 1998. La Chiesa
non ha mai fatto a m e n o degli anziani perché s a che "portano valori religiosi e morali che
rappresentano
un ricco patrimonio
spirituale per la vita delle comunità cristiane,
delle
famiglie e del mondo".
3 - Per questo la Chiesa deve aiutare l'anz i a n o "a scoprire
il significato
del
battesimo", che è morte con Cristo, m a soprattutto
risurrezione, vita nuova in Cristo.
4 - Gli anziani sono chiamati "a trasmettere al mondo il Vangelo di Cristo" soprattutto c o n la testimonianza della fedeltà a Dio
Padre, cercando di crescere in una spiritualità
che è propria di questa età. La speranza, virtù
u m a n a e soprannaturale, deve essere s e m p r e
presente a questa età.
5 - L a p e r s o n a a n z i a n a h a b i s o g n o di
e s s e r e avvicinata d a coloro c h e s o n o impegnati nella pastorale, perché diventi essa stess a apostolo tra i suoi coetanei.
6 - S p e s s o sono stati proprio gli anziani
a t r a s m e t t e r e la f e d e alle n u o v e g e n e r a zioni, soprattutto sotto regimi totalitari atei.
La Signora Settimia Spazza, nata il 5 maggio 1913, è stata s p o s a t a con Serafino
Burla ed ha avuto 4 figli: Vera; Alvaro, ora
in cielo; Giorgio e Marcello, e quattro nipoti.
Vive s e r e n a alle "Pipere" cercando di portare avanti la s u a vita, ricca di preghiera e d
unione con il Signore.
L'unica c o s a c h e non s'è invecchiata è la
sua loquacità! Che il Signore la benedica!
1- Nell'anziano o c c u p a un posto di riliev o la p r a t i c a religiosa. E' l'età della riflessione, dell'apertura alla t r a s c e n d e n z a . Chi
s o n o coloro che frequentano di più le assemblee liturgiche? C h e si avvicinano alla Chiesa
d o p o anni di lontananza? Che sentono il bisogno di pregare di più e meglio?
2 - A volte d o m i n a in loro un certo fatalis m o , d o v u t o alla s o f f e r e n z a , alle limitazioni,
alle malattie, alla perdita di persone care; fatalismo che deve essere aiutato ad evolversi per
diventare s p e r a n z a cristiana. Dio è il Padre
dell'amore e nel suo a m o r e v a vista la sofferenza e la stessa morte. Perché Cristo ha sofferto e d è r e s u s c i t a t o ? "Non è
impassibile
(Gesù)
dinanzi
al dolore
dell'uomo
né
dinanzi alla sua personale fatica di vivere".
PELLEGRINAGGIO DA P. PIO
25/26 SETTEMBRE
vedi pag. 16
Un esempio stupendo l'abbiamo trovato in
A l b a n i a , n o n r i c o r d o il s u o n o m e ; u n n o vantenne, vissuto durante i 4 0 anni del regime più duro e più ateo, ha avuto il coraggio di
professare apertamente la sua fede cristiana,
c e r c a n d o a n c h e di battezzare s e g r e t a m e n t e
circa 90 bambini.
"L'anno dell'anziano
offre
un'occasione
preziosa per ricordare queste
straordinarie
figure d'anziani, uomini e donne, e la loro
silenziosa
quanto eroica
testimonianza.
Non solo la Chiesa ma anche la
civiltà
umana deve loro molto"
Dalla
alla gloria
sofferenza
dell'altare
Dopo Francesco, Francesco
Forgione,
Cinque piaghe nel corpo ha ereditato:
Le mani e i piedi e la quinta nel costato,
Segni evidenti di sua
vocazione.
Ricco di francescana
devozione,
In Padre Pio, il suo nome è trasformato,
Primo preludio di
resurrezione.
Da Pietralcina a S. Giovanni
Rotondo
Richiama il nome suo più pellegrini,
Santo riconosciuto in tutto il mondo.
Dall'Alpi ai mari e lungo gli Appennini
Ispira il nome suo, l'amor
profondo
Che onora i Francescani e i Cappuccini.
Piciollo Diodato di anni 86
pag. 11
E' la S i g n o r a " A n n a
D a n t i " c h e si t r o v a
p r e s s o la C a s a d i
R i p o s o di C e l l e n o .
Sempre
impegnata
nella A.C.I., è stata per
tanti anni la collaboratrice intelligente e
dinamica del Centro
Diocesano
di
Montefiascone, visit a n d o t u t t e le p a r r o c c h i e e p o r t a n d o la
P a r o l a di Dio a t a n t e
Associazioni di D o n n e di A.C. A v e v a rinunciato a l l ' i n s e g n a m e n t o p r o p r i o per d e d i c a r s i a
questo apostolato. Poi c'è stata la morte del
m a r i t o , il S i g n o r M a r i a n o B e l l a c i m a , e la
Signora si è ritirata nella s u a c a s a in via 2 4
Maggio, s e m p r e affezionata alla s u a parrocchia di S. Margherita.
Fisicamente è ridotta male, ultimamente l'abbiamo trovata allettata e stanca. Chissà che il
Signore non la chiami a sé!
La S i g n o r a O r e t a
Muzi,
nata
a
Lubriano nel 1921
era sposata con
Amedeo Vignoli,
deceduto
alcuni
anni fa.
Ha due figli: Franco
c h e ha per m o g l i e
C i n z i a e u n a figlia;
Ennio.
Ne parliamo perché
è vissuta per tanti
anni nel "Poderetto"
d e g l i U r b i n a t i . E'
silenziosa, buona,
r i s p e t t o s a di Dio e
degli altri.
La
Signora
Erminia Cevolo è
del 1919, s p o s a t a
con
Castellani
Fedele nel 1942.
La n o s t r a foto è
stata sostituita da
lei con un'altra che
la ritrae a b b a s t a n za giovane e bella.
Nel 1981 ha perduto il figlio L o r e n z o
che era sposato
c o n la
Signora
Rosa Pelorosso, e dal quale ha avuto il nipote Giampaolo.
Le rimane la figlia Iolanda sposata con Nevi
A g o s t i n o dalla quale ha avuto due nipoti:
Paola sposata c o n Santini Paolo e Pietro.
La vita è stata dura, ha lavorato c o n il marito
la c a m p a g n a , vivendo d i g n i t o s a m e n t e la s u a
vita. Passa la giornata in casa e fuori, cercando di tenersi s e m p r e in attività e p r e g a n d o il
Signore per sé, i familiari e le s u e nuove persone amiche.
PELLEGRINAGGIO A FATIMA
C O N VISITA A L I S B O N A
V i e n e o r g a n i z z a t o d a l l a P a r r o c c h i a di S.
Flaviano in c o l l a b o r a z i o n e c o n l'Agenzia di
Viaggi "Il Viandante"
Per saperne di più:
- t e l . 0761.824666
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il pellegrinaggio
si effettuerà
i primi di settembre
pag. 12
LA VOCE - n° 8 - Agosto 1999
Istituto Diocesano Maestre Pie Filippini
V Capitolo Generale dall'11 giugno ai 1 agosto 1999
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¡lAtnxiwo C.C ¡.A.A. dì Vìtirbo
I l u g l i o <k\ IS <
E' stato un Capitolo importante, iniziato l'11 giugno con la benedizione del Cuore di Cristo e con la presenza del Vescovo diocesano Mons. Lorenzo.
Sabato 18 luglio c'è stato il secondo incontro con il Vescovo diocesano.
Da martedì 20 luglio - festa di S. Margherita - a domenica 25
luglio hanno avuto luogo gli esercizi spirituali, durante i quali
Mons. Fortunato Frezza ha sviluppato il tema: Alla scuola del
Padre per la scuola dei Figli.
Sono stati effettuati due pellegrinaggi:
- il 1 ° presso l'Amore Misericordioso di Collevalenza
- il 2° presso la casa d'origine di S. Lucia Filippini a Tarquinia
Martedì 27 luglio è avvenuta, alla presenza di Sua Ecc.za Mons.
Vescovo, l'eiezione della nuova Superiora, nella persona di Sr.
Emmanuela Vanic, che viene a sostituire Sr. Teresa Fanelli,
che lo è stata per 18 anni, dal 1981, pilotando l'Istituto in un
lungo periodo di tempo, con saggezza e bontà.
SABATO 31 LUGLIO
o r e 2 1 , 3 0 : Piazzale R o m a : i n a u g u r a z i o n e della Fiera
LUNEDI 2 AGOSTO
ore 2 0 , 3 0 : f i n o a s a b a t o 7: " I L C A N T I N O N E " la c e n a nel c e n t r o
storico
OGNI SERA
ore 21,30
p i a z z a Frigo: s p a z i o c i n e m a a l l ' a p e r t o
VENERDÌ 6 AGOSTO
o r e 2 1 , 3 0 : inizio sfilate C o r t e o S t o r i c o Falisco
La terza a destra con il foglio in mano è la nuova Madre Superiora, Sr. Emmanuela
Vanic, la terza a sinistra dopo le due suore del Divino Amore, è la ex superiora, ora
consigliera Sr. Teresa Fanelli, l'ultima a destra è Sr. Maria Ferri, consigliera, e quella
sotto la scritta "tanti auguri" è Sr. Giuseppina Sebastiani, consigliera; è assente dalla
foto Sr. Nunziatina Petroni, la quarta consigliera.
S r . E m a n u e l a , n a t a a G r a d o l i nel 1 9 4 3 , e r a p r e c o n i z z a t a s u p e r i o r a ,
e s s e n d o s t a t a s e m p r e al d e n t r o delle c o s e dell'Istituto c o m e consigliera, e d
a v e n d o a n c h e u n a b u o n a p r e p a r a z i o n e c u l t u r a l e , è l a u r e a t a i n f a t t i in
M a t e r i e Letterarie. In questi ultimi a n n i h a lavorato soprattutto nel ricercare
e d o r d i n a r e i d o c u m e n t i r i g u a r d a n t i la v i t a d e l C a r d . M a r c a n t o n i o
B a r b a r i g o , p e r p o r t a r e avanti la "positio" in vista d ' u n a s u a p r o s s i m a (così
si s p e r a ! ) b e a t i f i c a z i o n e .
Il 2 8 luglio è s t a t o s c e l t o il n u o v o C o n s i g l i o Direttivo, risultano elette: Sr.
T e r e s a Fanelli - Sr. Maria Ferri - Sr. N u n z i a t i n a P e t r o n i - Sr.
Giuseppina Sebastiani.
Il tutto è t e r m i n a t o c o n u n p e l l e g r i n a g g i o alla M a d o n n a della Q u e r c i a ,
p a t r o n a della d i o c e s i di Viterbo.
Auguriamo
di cuore alle nostre Maestre Pie un futuro migliore
del
passato,
puntando
lo sguardo
su posizioni
nuove, pur
rimanendo
radicate a ciò che ha costituito
la loro storia fin dall'epoca
di S. Lucia
Filippini. Lo Spirito Santo dia loro coraggio e vero spirito
apostolico.
E s i b i z i o n e dei m i n i s b a n d i e r a t o r i
DOMENICA 8 AGOSTO
ore 1 0 , 3 0 : Sfilata del C o r t e o Storico
ore 1 1 , 3 0 : S a n t a M e s s a p e r il C o r t e o nella B a s i l i c a di S. F l a v i a n o
o r e 2 0 , 0 0 : via della R o c c a : a p e r t u r a della " T A V E R N A di D E F U K "
fino a s a b a t o 14 a g o s t o
o r e 2 2 , 0 0 : C o r t e o Storico Falisco
o r e 2 3 , 3 0 : e s t r a z i o n e T o m b o l a di £. 3 . 0 0 0 . 0 0 0
DOMENICA 15 AGOSTO
ore 2 3 , 0 0 : e s t r a z i o n e Lotteria A V I S
Tombola di £. 3.000.000
DOMENICA 22 AGOSTO
ore 1 2 , 0 0 : S. M e s s a nella cripta di S. L u c i a p e r l ' A V I S c o n c o r t e o ,
poi, al M o n u m e n t o dei C a d u t i
noi: q u a s i o g n i s e r a ci s o n o c o n c e r t i , spettacoli, esibizioni, m a g h i e
compleanno
E' la signora Annunziata
Aniceti, nata il 2 agosto
del 1907 a Montefiascone.
Oltre agli auguri affettuosi
dei figli Sante e Luisa e dei
nipoti, uniamo anche quelli
nostri e dei lettori de "La
Voce".
Aspettiamo, con fiducia, di
festeggiare il secolo di vita.
Delle n u m e r o s e
che
SABATO 7 AGOSTO
o r e 2 2 , 0 0 : piazzale M a u r i : a r r i v o D e f u k
N a t u r a l m e n t e il p r o g r a m m a è molto più ricco di q u e l l o riportato d a
92°
di s p o s i
o r e 2 2 , 0 0 : p i a z z a l e R o m a : arrivo del S e r v o M a r t i n o
ci
coppie
sono
s t a t e in q u e s t o p e r i o d o
di t e m p o , p a r l e r e m o i n
u n o dei p r o s s i m i n u m e r i
de "La Voce"
illusionisti. D a s e g n a l a r e :
- m a r t e d ì 10 a g o s t o , in p i a z z a l e R o m a , alle o r e 21,30, C o n c e r t o
di D o n G i o s y e d e l l ' o r c h e s t r a " P a r s i f a l " - Verso il 2000 per ricominciare
- sabato
Da tener
14 a g o s t o ,
alle o r e
21,30,
"Montefiascone c o m e Rio".
presente:
da piazzale Roma:
"VISITE TURISTICHE" GUIDATE
alla scoperta della bellezza del centro
storico organizzate dal gruppo archeologico
"FANUM V0LTUMNAE" di Montefiascone
CHIESA DI SAN FLAVIANO
(basilica superiore)
2'- MOSTRA DI PITTURA
"ARTE NELLA TUSCIA"per la via
Francigena verso il Giubileo del 2000
NEL CENTRO STORICO:
CANTINE APERTE
PER DEGUSTAZIONE
DEL VINO E PIETANZE TIPICHE
BIBLIOTECA COMUNALE
MOSTRE ARTISTICHE
E DI PITTURA
IMPIANTI SPORTIVI
LOC. PORTICELLA
TORNEO DI CALCETTO
CATEGORIA PULCINI
NELLA FIERA:
STANDS DEI MIGLIORI PRODUTTORI
DI EST! EST!! EST!!!
E DI ALTRI NOTI VINI
pag. 13
LA VOCE - n° 8 - Agosto 1999
"LA V O C E " E' GRATA Al SUOI
CAVALIERI: Salvatori Paolino, Silvestri
D a v i d e , C a r i o t i P a s q u a l e , M a f f e t i Emilio,
Teicini Denis, Pleretti Bruno, Scaglini
G i u s e p p i n a , Ugolini G i l d o , in m e m o r i a di
Chiodo Geraldo, Morano Giulio, Porroni
Eugenio, P.M., i famigliari in suffragio di Eliana
Sagone in Pentrella, Pronti DI Giammarco
Irene, Lanzi Mario, Lanzi A n g e l i n o , Ricci
Liliana, Piacentini Giuseppe, Saccà Giuseppe,
Saverio dr. Messina, Rosciolino Azzollni Lucia,
Focarelli Fausta, Marzetti Giuseppa, Tontoni
Eugenio e Margherita, Menghini Mario,
Pagliaccla Alceo, Leonetti Corrado, Polidori
Ignazio, Porroni Ludovico, Cempanari Lucia,
Paolini Silvano, Mattei Manlio, Aputini Alfredo.
SOSTENITORI: Deledda Wanda, Menghini
Renata, Fapperdue Corrado, Pepponi
Alessandro, Moscetti Luigi, Pelabasto
Filiberto, Basili Luciani M. Agnese, Cioccoletta
Edo.
BENEMERITI: Roncella Maria, Marzetti Dora,
Trapè Ardello, Moscetti Ruggero, Pezzato
Mario, Stefanonl Settimio, Durantlni Enrico,
Spazza Settimia, classe 1939, Trapè Luigi,
Mecall Dante.
AMICI: Gaddi Fabiola, Paradisi Luciano,
Trapè Ettore, Presciuttinl Giuseppe, offerta
mamme, Castellani Caterina, signora Selvi.
AMICI DELLA C A T T E D R A L E
Sono entrati a far parte degli "Amici della
Cattedrale": Monanni Luigi, Pigliavento Felice,
Ceccarelli Ciarmatorl Enzo, signora Ferri,
Bacchiarri Maria, lacoponi Aldo, Trapè
Domenico e Margherita, Romoll Lucci Lionella,
Morganti Concetta e sorella Fanali Flavlano,
Biancalana Corrado, Radicati Quinto, Pepponi
Florido, Russo Fabrizio e Bassi Giulia, Giraldo
Geremia, Bartoleschi Diego, Notazio Amelia,
Azzollni Lucia, Moscetti Alessandro,; I famigliari in suffragio di Zucchetti Enrica.
A N A G R A F E CITTADINA
NATI: Brachino Andrea e Marco di Massimo
e Vincenzi Raffaela (17.6); Fiorucci Noemi di
Luigi G u a l t i e r o e B e r e t t o R o b e r t a (27.6);
R o n c a A n d r e a di F i o r e n z o e M e n i c a c c l
Loredana (2.7); Mocini Daniela di Luciano e
Andreonl Luigina (3.7); Cappannella Andrea
di Genesio e Castellani Carolina (9.7); Trapè
Alessia di F l o r i d o e B e r n a b e i M. Vittoria
(10.7); Basile Serena di Francesco e Gullo
Maria (13.7); Stroffolini Gioia di Tommaso e
W i n c k e l m a n s Catherine Veronique Claude
(13.7); L i g u o r i Laura di A n t o n i o e Fiata
Teresa (15.7).
M A T R I M O N I : Fiorini A l e s s i o e T a r a n t e l l o
Isolina (4.7); Silvestri Carlo e Savelli Romina
(20.6); Cappellano Stefano e Paoletti Sonya
(27.6); Buzi Paolo e Bellacima Mara (3.7);
Russo Fabrizio e Bassi Giulia (3.7); Cuomo
Mauro e Morganti Marianna (17.7); Moscetti
Silvano e Roncella Francesca (18.7); lacoponi
M a s s i m i l i a n o e Ricci T i z i a n a (18.7); Celli
Marino e Pronat Natascia (22.5); Leonardi
Carlo e DI Giovanni Andrea Mariangela (26.6);
Marianello Massimiliano e Merlani Stefania
( 2 6 . 6 ) ; C o p p a A l e s s a n d r o e M e l l s Maria
Cristina (29.5); Scarponi Roberto e
Ramacclani Elisabetta (4.7); Ricci Damiano e
Severini Barbara (10.7); Catena Roberto e
Felizianl Federica (10.7).
MORTI: Benedetti Nello (n. 22.3.40 m. 24.6);
De Angelis Edvige (n. 27.7.22 m. 24.6); Marini
Solidea (n. 14.3.17 m. 28.6); Magro Guglielmo
(n. 19.7.20 m. 29.6); Tarantello Filomena (n.
1 8 . 1 1 . 2 3 m. 2 9 . 6 ) ; Z u c c h e t t a E n r i c a (n.
15.7.29 m. 3.7); Laghi Concetta (n. 13.6.29 m.
6.7); Marsiantonio Franco (n. 9.9.38 m. 20.7);
Paolini Luigi (n. 23.9.12 m. 21.7); Costanzi
Basilio (n. 7.8.14 m. 22.7); Capino Erminia (n.
11.3.06 m. 2.7); Notazio Amelia (n. 7.2.22 m.
3.7); B r a c h i n o A l e s s a n d r o (n. 2 8 . 1 . 2 3 m.
20.6); Calcagna Rosa (n. 28.1.42 m. 23.6);
G i r a l d o E n o s (n. 2 2 . 1 0 . 1 2 m. 1 2 . 7 ) ;
Plergiovanni Mario (n. 23.4.24 m. 20.6).
PRO LAVORI STRAORDINARI
BASILICA S. MARGHERITA
L. 50.000.000 Prestito concesso senza
Interessi per circa un
anno da persona amante
della nostra Chiesa
L.
100.000 Filiè Loretta, Pronti Di
Giammarco
Irene,
lacoponi Cesare
L.
50.000 Damiano Ricci - Severini
Barbara, Piciollo Adalgisa
di A. CEMPANARI
11 agosto 1999, eclissi totale di Sole
( dalla prima pagina)
ALCUNE CURIOSITÀ SUL FENOMENO
L'ultima eclissi del millennio appartiene al ciclo del
Saros n.145, ed è la 21° di questa serie. Questo ciclo è
iniziato il 4 gennaio del 1639 con una eclissi parziale, e
terminerà il 17 aprile 3009, sempre con una eclissi parziale, in Antartide. La durata più lunga del ciclo verrà raggiunta il 25 giugno del 2522 con una fase di totalità pari a
7 minuti e dodici secondi.
Il percorso dell'eclissi passerà appena a Nord dell'arco alpino, mentre il Nord Italia assisterà ad una eclissi
parziale del 90%, al centro intorno all'85 e al Sud Italia
poco più del 75%. Ma non facciamoci illusioni, un'eclissi totale si verifica solo quando il disco Solare è
occultato totalmente dalla Luna. Fosse pure al 99%, il
piccolo spicchio di Sole non oscurato non ci farebbe
accorgere dell'eclissi in atto, le condizioni di illuminazione muterebbero di pochissimo e soprattutto non
potremmo assistere all'apparizione della corona solare,
della comparsa del cielo stellato, della diminuzione drastica della temperatura, delle ombre volanti, dal silenzio
attonito degli animali e da un inquietante stato d'animo
degli uomini, come per una paura ancestrale, fino a che i
primi raggi di Sole, liberandosi dal bordo lunare, non dissolveranno le tenebre.
IL PERCHÉ DELLE ECLISSI
Affinché si verifichi una eclissi di Sole è necessario
che la luna si interponga tra la Terra e la nostra stella. Per
una coincidenza naturale la Luna (diametro 2550 KM),
prospetticamente riesce ad occultare il disco del Sole
(diametro 1.400.000 KM) in maniera perfetta, infatti per
noi sottendono entrambe un arco di circa mezzo grado.
Se il piano dell'orbita lunare coincidesse con il piano dell'orbita della Terra intorno al Sole, noi assisteremmo ad
una eclissi di Sole e ad una eclissi di Luna al mese, però
l'orbita della Luna è inclinata di circa 6 gradi rispetto all'orbita della Terra, pertanto le eclissi si verificheranno solo
quando il nostro satellite si troverà davanti al Sole in uno
dei suoi nodi. Tutto questo determina una serie di eclissi
su tutto il globo terrestre non regolari nel tempo, ma che
si ripetono secondo un ciclo ben preciso detto ciclo del
Saros.
Considerando che questa eclissi è l'ultima del millennio e che nel prossimo millennio nessuno di noi ne vedrà
un'altra (la prossima si verificherà nel 2081) la nostra
associazione astronomica ha pensato bene di organizzare una spedizione in Austria per assistere all'evento.
Per tutti quelli che si accontenteranno dell'eclissi
parziale dall'Italia o che andranno autonomamente
nelle zone di totalità, avverto di NON OSSERVARE
DIRETTAMENTE IL SOLE, ad eccezione della brevissima fase di totalità, Il nostro occhio può subire gravi
danni fino alla cecità permanente. Infatti osservare ad
o c c h i o nudo anche le fasi parziali di u n ' e c l l s s i è
molto pericoloso. L'energia elettromagnetica emessa
dal Sole copre l'ultravioletto, attraversa la luce visibile, l'infrarosso, le microonde fino alle onde radio dell'ordine del metro di lunghezza d'onda. Questa luce
attraversando i tessuti trasparenti dell'occhio provoca un invecchiamento precoce e la formazione di
cataratta. A livello della retina la luce provoca una
foto coagulazione dei Coni e dei Bastoncelli (terminazioni nervose deputate alla visione) E TUTTO SENZA
PROVOCARE DOLORE!!!
Evitare quindi di autocostruire filtri di protezione perché quasi sicuramente non sono efficaci su tutto lo spettro
della luce solare (ideali sarebbero i filtri in Mylar capaci di
trasmettere non più dello 0,03% nel visibile e lo 0,5%
della radiazione infrarossa) vanno bene però, anche i
comuni vetri da saldatore, economici e reperibili in qualsiasi negozio di ferramenta. Per tutti quelli che volessero
armeggiare con attrezzatura ottica e fotografica consiglio,
da una parte di anteporre un filtro Solare davanti alle ottiche, le quali amplificando la luce sono ancora più pericolose, e crearsi una scaletta di tutte le operazioni necessarie per riprendere la fase di totalità, la quale essendo
molto breve, il non riuscire a districarsi nei vari passaggi,
creerebbe panico e confusione rendendo difficile gli obiettivi prefissati. Spero, tempo atmosferico permettendo, di
documentare il fenomeno e portare molto materiale da
mostrarvi nei prossimi numeri de "La Voce".
L'ultimo grande spettacolo astronomico del millennio durerà Infatti un palo di minuti, senza alcuna
possibilità di replica.
Per chi volesse seguire il fenomeno su Internet:
Coelum http://www.coelum.com
20 LUGLIO 1969
Trent'anni dal primo sbarco sulla Luna
Le immagini sullo schermo, povere di dettagli, erano
ancora in bianco e nero quando i giornalisti Tito Stagno
da Roma e Ruggero Orlando da New York con estrema
competizione si contendevano il primato della notizia dell'allunaggio.
A l l e 4 : 5 6 il
piede
di
Armstrong,
dopo
aver
sceso la scaletta del L.E.M.
(lunar excursion
module), mise
per la p r i m a
volta il piede sul
suolo lunare.
La missione
prese il nome di
Apollo e tutto il
complesso
fu
lanciato in orbita
dal potentissimo
razzo vettore Saturn progettato da Werner Von Braun,
l'ingegnere missilistico di origine tedesca, meglio noto
come il padre delle micidiali V-2.
Fu una grande impresa, finalizzata alla corsa per la
supremazia tra USA e URSS, dove lo spirito pionieristico,
la passione e gli scopi scientifici appartenevano solo agli
astronauti e agli scienziati, ora che appartengono anche
ai governi, mi auguro che le prossime imprese spaziali
siano animati solo dalla collaborazione tra i popoli e dall'impegno scientifico.
CANILE MUNICIPALE MONTEFIASCONE
A CENA NELLA T A V E R N A DI D E F U K
A V V I S O
A seguito di deliberazione della giunta comunale, è ora possibile,
dietro pagamento di un piccolo contributo, effettuare l'affido a
distanza dei cani ospiti della struttura municipale. In questo periodo
di ferie, purtroppo, e nonostante campagne di sensibilizzazione,
anche a livello nazionale, dobbiamo registrare l'abbandono, nella
nostra città, di alcuni cani che, al fine di evitare pericoli agli animali
stessi e alle persone o cose, sono stati portati presso il canile.
Si rammenta che l'abbandono dei cani, oltre ad essere di per sé un
atto incivile e condannabile moralmente è anche severamente
punito dalle leggi dello Stato. Coloro che, con l'adozione a distanza, vogliono contribuire a salvare e aiutare questi animali, ospiti del
canile, possono contattare l'Ufficio Igiene comunale. Per coloro,
invece, che volessero ospitare un cane nella loro casa, presso il
canile sono a disposizione tanti piccoli amici a quattro zampe che
aspettano fiduciosi di entrare a far parte di una famiglia. Aiutare un
cane costa poco, ma significa molto.
Serate enogastronomiche all'insegna del buon
gusto. Anche quest'anno in via Casti, ai piedi della
Rocca dei Papi, si svolgerà dall'8 al 14 agosto, dalle
ore 21.00, una sette giorni culinaria. Il luogo dal
quale si può ammirare uno dei più incantevoli panorami del colle falisco, sarà addobbato in stile
medioevale, con fiaccole, bandiere, armi, scudi, che
rievocheranno la vita in una taverna del medioevo.
Ogni sera sarà dedicata ad un tema culinario:
serata delle Dame, del Popolo, degli Armigeri, del
Clero, dei Notabili, dei Nobili, si concluderà con la
serata in onore di Defuk. Alcuni dei cibi che verranno serviti sono il risultato di una rielaborazione di
antiche ricette locali. Non mancherà naturalmente il
principe dei vini, il MOSCATELLO.
Ed allora non ci resta che augurarvi buon divertimento!
pag. 14
LA
VOCE
- n° 8 - Agosto 1999
Benedetti Nello
E' giunto il momento di sciogliere le vele (2 Tm. 4,6)
22.3.1940
Chiodo Geraldo
22.2.1938 - 6.8.1998
E' trascorso ormai un anno dalla scomparsa di mio padre, ed anche se è difficile
vorrei ricordare ciò che è stata la sua vita
terrena.
Era nato in quella fascia di terra chiamata
Commenda, nel pieno della guerra, da
Arduino e Furia Bracoloni, scomparsi
anche loro troppo presto. La sua vita non
è stata certo facile, è stato fin da piccolo
un gran faticatore, ma sempre legato alla
sua terra che ha coltivato sino alla settimana prima della morte. I suoi amici lo
avevano soprannominato il Re del pomodoro visto che da tanti anni aveva
questa sua passione , seguito sempre da
mia madre Laurina nei suoi lavori, e poi
nella malattia rispettando fedelmente la
frase "nella gioia e nel dolore". Oggi forse
coltiverà i campi eterni e chissà se lassù
-
24.6.1999
La mattina del 24 giugno se ne è andato
in silenzio dopo 2 anni di sofferenze per la
malattia che lo aveva colpito. Confortato
dall'amorevole assistenza della moglie
Liliana Ricci, i figli Fabrizio, Maria
Grazia e dalla suocera Zenira. La sua vita
terrena è stata per il lavoro e per la famiglia di cui andava fiero, i momenti liberi li
dedicava alla caccia, suo hobby preferito.
Ora i suoi cari lo piangono insieme a tutti i parenti e ai molti amici che
aveva. Con l'occasione la famiglia ringrazia la moltitudine di persone che
ha assistito al suo funerale; nonché i medici e il personale di Oncologia e
Chirurgia dell'Ospedale di Montefiascone.
sarà proibita la caccia, tuo grande e unico
divertimento.
Amo ricordarti così come in vita, in compagnia della traditrice tua sigaretta sempre tra le dita. La tua dimora ora è accanto al tuo figlioletto Eros e a tuo fratello
Silvano che ti ha preceduto quattro anni
fa. Ciao! Tua figlia Donatella
Pace ha ottenuto il tuo spirito con la morte, unico porto a cui tendiamo,
agendo come un ricco balsamo alle tue amare sofferenze. Hai tolto gli
ancoraggi dell'ingannevole nave che è la vita e sei salpato con il petto
pieno di coraggio per raggiungere l'isola più deliziosa: il Paradiso. Oh,
fondamentale compagno di questo strano viaggio, riposa ora beato e non
temere, la gloria delle tue azioni ti renderà immortale nei nostri cuori.
La figlia Maria Grazia
Zucchetti Enrica
Rosetto Antonio
15.7.1929 - 3.7.1999
Cara nonna,
te ne sei andata per sempre, forse perché volevi raggiungere
il nonno, forse
perché eri stanca. Ma sai non importa il
motivo, ci hai lasciati, non ti vedremo
più e ci mancherai molto ma sono sicura che tu non ci abbandonerai mai, starai vicino a noi e ci proteggerai,
come
hai sempre fatto, forse ora anche di
più. Ciao nonna ti voglio bene.
T u a nipote Loredana
21.3.1920 - 22.3.1999
Dopo la morte della moglie Alida Pepponi nel febbraio
1995, si era come ritirato in se stesso, sempre ricambiato dall'affetto dei suoi figli: Giuseppina e Roberto, dai
nipoti: Alessandro, Marco, Antonella, Simone e della
pro-nipote Sara. Il suo timore era quello di "dare fastidio" e desiderava ricongiungersi alla sposa, per essere
ancora utile insieme a lei alla sua famiglia. Ora sei in
cielo, Signor Antonio, ora il tuo viso può perdere quella
espressione di preoccupazione e prendere invece il sorriso di chi non ha più alcun timore. Vivi felice, insieme
alla tua sposa, in seno al Padre Eterno.
Ricordando la "Titti" Eliana Sagone in Pentrella
Il 9 agosto ricorre il 1° anniversario della tragica morte avvenuta la
mattina, mentre ritornava a casa, dopo il lavoro, della signorina
Laura Rossi, nei pressi della chiesa di S. Maria del Giglio. I suoi
genitori, ancora increduli per il dolore della sua perdita, la ricordano
con vero affetto, invitando tutti coloro che l'hanno conosciuta e stimata a voler pregare perché il Signore le dia vera serenità eterna.
Figlia di Tommaso, nostro concittadino, avrebbe festeggiato come sempre in questo
mese il suo compleanno qui a Montefiascone; lo festeggerà invece in cielo, angelo fra
gli angeli, pur essendo vicino a noi e proteggendoci. Il padre e il marito Claudio e i
figli Emiliano e Arianna e i fratelli, vogliono ricordarla a tutti quelli che l'hanno conosciuta. (La sua foto è stata pubblicata nell'ultimo numero de "La Voce").
Piergiovanni Mario
"Mors venit ut fur in nocte": la morte arriva come un ladro
nella notte e così, furtivamente, ha rapito il caro e stimato
dottor Mario Piergiovanni (23.4.1924 - 20.6.1999).
Era figlio di un militare dell'Arma per eccellenza, quella
dei Carabinieri, ed a questa circostanza improntò il comport a m e n t o c o m e nota f o n d a m e n t a l e della sinfonia della sua
vita.
Lo a v e m m o c o m p a g n o di scuola, al ginnasio, e tra le
altre cose comuni ai coetanei, ricordiamo con simpatia il suo
incarico di "Capo classe" che gli veniva conferito ogni anno
per collaborare con l'insegnante.
Mario f r e q u e n t ò a n c h e la S c u o l a Militare di Modena,
quindi le vicissitudini della vita lo portarono ad iscriversi alla
facoltà di Medicina e diventò medico apprezzato professionalmente anche per le doti di umanità che accompagnavano
l'esercizio nella pratica giornaliera.
A d un certo punto i nostri destini si separarono, ognuno
prese la sua strada, dopo di che le attività diverse, le diverse
situazioni e, più tardi, gli acciacchi dell'età adulta, sembrarono allontanare le nostre esistenze.
Ma è bastato l'annuncio della sua fine perché saltasse il
coperchio di questa apparente divaricazione e venisse fuori
l'onda dei ricordi: sono tanti, sono belli, sono quelli della giovinezza; meglio non descriverli: si rischierebbe di sciuparne il
fascino. La sua fine repentina lascia lo sconcerto, ma è la
conclusione di una vita operosa e feconda; Mario è caduto
da militare, in piedi, come forse desiderava e come era nel
suo stile.
"Estote parati": siate pronti, recita l'Ecclesiaste; siamo
pronti però, alle volte, di fronte ad un amico che ci lascia in
quel modo, non ci riesce di non piangere.
Zelindo
Gianlorenzo
PADRE E FIGLIO SI SONO RICONGIUNTI IN CIELO
Marsiantonio Luigi
12.9.1910
Nello spazio
di pocjsi mesi
se p'è andato
il padre e il
figlio, lasciando in un profondo dolore
la sposa e la
-
m a d r e
A d a l g i s a
Burla.
Il
padre, nato
nel
1910
aveva la sua
età,
ma
Franco poteva vivere ancora a
lungo, stroncato invece
dal temibile e invisibile
male del secolo.
Franco, sposato con la
Signora Anna Maria
Starnini, ricco di tre figli:
Chiara, andata sposa a
Giancarlo, Vittorio che
con la sposa Simona,
gli ha regalato il nipotino
Giordano, e Luigi; era
perito agrario, impiegato
12.4.1999
Marsiantonio Franco
9.9.1938 - 20.7.1999
a Viterbo, impegnato politicamente, ma sempre sereno e fattivo per il bene della comunità.
Suo padre è stato fattore stimato della casa
Frigo. Franco era di poche parole, ma operoso, quindi benvoluto da tutti.
Non ce ne vogliano i suoi familiari se lo ricordiamo in questa foto, insieme ai suoi amici, in
un momento di festa: inaugurazione della
Fiera del Vino. Chissà che dal cielo non sia
ancora presente a questa festa che si svolge
ogni anno a Montefiascone, ripetendo a tutti:
agite sul piano umano, ma sempre con serenità, e con lo sguardo rivolto al cielo, dove
eterna è la gioia e la vera amicizia.
LA VOCE - n° 8 - Agosto 1999
pag. 15
E' estate... per questo riportiamo solo
cose piacevoli, anche se importanti
Questa immagine è stata realizzata tramite modellazione matematica tridimensionale.
I medaglioni dei Papi, che hanno officiato un evento giubilare nei secoli sono posizionati
in profondità secondo un ipotetico asse del tempo.
La Basilica di S. Pietro è stata resa di cristallo limpido e immutabile, muta testimone,
ma contemporaneamente protagonista dei Giubilei, in particolare di questo,
che introduce l'umanità nel Terzo Millennio.
2000 - 25° G i u b i l e o
G I O V A N N I P A O L O II
1725 - 16° Giubilei)
B E N E D E T T O XIII
1X25 • 19° Giubileo
L E O N E XII
1925 - 22°
PIO XI
1400 • 3° Giubilei)
B O N I F A C I O IX
Giubilei)
Calendario
Parrocchiale
,1575 • 100 Giubileo
G R E G O R I O XIII
8 agosto
domenica
S. D o m e n i c o .
A u g u r i a tutti i s a c e r d o t i c h e
p o r t a n o q u e s t o n o m e , in particolare:
D. D o m e n i c o
Cruciani,
D. D o m e n i c o
S t e f a n o n i , D. D o m e n i c o
S e v e r i , ecc.
10 agosto
martedì
S. L o r e n z o , t i t o l a r e d e l l a
Basilica
Cattedrale
di
V i t e r b o : alle o r e 11 s o l e n n e
concelebrazione presieduta
dal V e s c o v o L o r e n z o , di cui
ricorre l ' o n o m a s t i c o .
Anche
nella
chiesa
di S.
Margherita
è onorato
S.
Lorenzo.
Quello che oggi è
l'altare della Madonna
e dal
1926 in poi è stato anche l'altare di S. Lucia, era l'altare di
S. Lorenzo.
Il santo e i simboli del suo martirio
sono
ritratti
a fianco
dell'altare,
inoltre
la sua immagine
si
trova nel secondo
altare
a
destra; inginocchiato
dinanzi
a Maria
con la palma
del
martirio a terra.
14 agosto
sabato
S. M a s s i m i l i a n o
Maria
Kolbe
Onomastico
del
nostro
s a c e r d o t e D. M a s s i m i l i a n o
c h e o p e r a b e n e a " C u r a di
V e t r a l l a " . D o p o di lui c ' è il
v u o t o per le v o c a z i o n i s a c e r d o t a l i n e l l a p a r r o c c h i a di S.
Margherita ...pregare perché
il S i g n o r e f a c c i a s b o c c i a r e
nuove vocazioni.
15 agosto
domenica
Assunzione della Beata
Vergine Maria
Grande festa nella
Basilica
di S. Margherita,
dove,
come ormai è tradizione,
si
celebra
la giornata
per il
Seminario.
24 agosto
martedì
S. B a r t o l o m e o , titolare della
C a p p e l l a d e l S e m i n a r i o di
Montefiascone.
E' festa in
Seminario
4 settembre
sabato
S. R o s a , p a t r o n a p r i n c i p a l e
d e l l a c i t t à di V i t e r b o e c o m p a t r o n a della diocesi.
I nostri Vescovi in un momento di relax
Sua Ecc.za Mons. Fiorino,
vescovo emerito di Viterbo,
dove ha esercitato il suo
mandato per circa 10 anni
( 1 9 8 7 - 97)
Sua Ecc.za Mons.
Dante
Bernini,
v e s c o v o di Albano.
Sempre difficile e
riprenderlo. Q u e s t a
v o l t a è v e n u t o in
aiuto
D. A n g e l o
Gargiuli, direttore
responsabile de "La
Voce".
Il Vescovo attuale Sua E c c . z a
Mons. Lorenzo
Chiarlnelii,
vescovo
di
Viterbo dal luglio
1997.
Sua Ecc.za Mons. Giovanni
D'Ascenzi, vescovo emerito
di A r e z z o , i n s i e m e ai suoi
amici D. Domenico Cruciani, Mons. Marinelli e Mons.
Mocini a Collevalenza.
PRO DEFUNCTIS
13
20
27
3
agosto:
agosto:
agosto:
settembre:
Luigi Marsiantonio
Franco Marsiantonio
Pro Defunctis
Enrica Zucchetta
la VOCE - n° 8 - Agosto 1999
pag. 16
La famiglia Liguori è in festa!
IL BEATO PADRE PIO CI ATTENDE
il 25 e 26 settembre
E' stato un anno pieno di
soddisfazioni per il piccolo
Giovanni Liguori, falisco
d'adozione da ormai 5 anni.
Il giovane pianista, allievo
dell'ACCADEMIA NAZIONALE d ' A R T E M U S I C A L E s e d e di M o n t e f i a s c o n e diretta dal Maestro Maurizio
MASTRINI, si è nuovamente
distinto nelle manifestazioni
e f a t t o o n o r e nelle v a r i e
competizioni musicali cui ha
partecipato:
- ospite alla puntata di Capodanno del programma di RAI UNO "UNOMATTINA", condotto dalla giornalista Antonella CLERICI;
- Concorso Nazionale "Città di Marsciano", classificandosi al primo posto;
- ha vinto il Festival Internazionale della Magnifica Comunità di Folgaria di Trento;
- il giorno di Lunedì dell'Angelo, in mattinata, è stato di nuovo ospite della simpatica
Antonella CLERICI nella trasmissione UNOMATTINA, mentre all'ora di pranzo e nei
giorni successivi, ospite di Massimo GILETTI nella trasmissione di RAI DUE "I FATTI
VOSTRI";
- ospite al "Premio Victoria A. POMPHILI" di Magione;
- ha ricevuto un premio particolare dall'Amministrazione Provinciale di PERUGIA, per
essersi distinto negli studi musicali;
- ha vinto il Concorso Nazionale "EURITMIA SONORA - PREMIO PETRI" di Città
della Pieve.
Non sono stati tralasciati gli studi scolastici, che restano sempre l'obiettivo principale
di Giovanni, indispensabili per il raggiungimento di un livello di conoscenza e di maturità che ogni buon artista deve possedere; seguito con pazienza e professionalità
dalle maestre V. Chiricozzi, M. Orzi, G. Porroni e A. Scoponi, è stato brillantemente
promosso alla quinta elementare.
Ma il 1999 ha portato altre soddisfazioni.
Nel mese di maggio, con grande emozione e
nella splendida cornice della Basilica di
Santa Margherita, nel corso della cerimonia
officiata dal Parroco Don Agostino Ballarotto,
ha ricevuto per la prima volta il CORPO DI
GESÙ' CRISTO, dopo essere stato preparato al grande evento dalle catechiste e da
Suor ANASTASIA del Divino Amore.
Ultima gioia in ordine di tempo è stata la
nascita della sorellina LAURA, il 15 luglio
che, oltre a Giovanni, ha commosso di felicità tutti quanti in famiglia, i genitori Teresa
ed Antonio e il fratellino Luca Amedeo.
Classe 1939
Ogni anno siamo andati a S. Giovanni Rotondo e a Pietrelcina - dal
1978 - per incontrarci con il Beato P. Pio e chiedergli soprattutto la
grazia di portare avanti con dignità la nostra vita cristiana.
Quest'anno andremo alla fine di settembre, esattamente sabato 25
e domenica 26. Le prenotazioni si possono fare presso Scoponi
Massimo, tel. 0761/820399 o 912014, o presso D. Agostino, tel.
0761/826050.
Per la validità delle prenotazioni bisogna versare almeno un anticipo. Il programma definitivo sarà pubblicato su "La Voce", il prossimo mese di settembre.
Neo Cavaliere
Il 18 giugno alle ore 12 il
Prefetto della Provincia
di Viterbo ha consegnato '
al nostro c o n c i t t a d i n o
Guido Filiè, insignito già
di M e d a g l i a d ' o r o di
benemerenza, il diploma
di
Onorificenza
di
C a v a l i e r e al M e r i t o
della
Repubblica
Italiana. C o m p l i m e n t i
cav. Guido, anche perché ormai da 54 anni - ogni anno - ha portato avanti
il ricordo dei nostri caduti in guerra, cercando di far celebrare per loro una
S. Messa e organizzando dignitosamente la commemorazione, facendo
depositare sul monumento ai caduti una corona d'alloro. Solo per questo
meriterebbe la medaglia d'oro e la riconoscenza di tutti i suoi concittadini.
Marco
E' il piccolo Marco
Gavasino, che il 13
marzo ha festeggiato
il suo p r i m o compleanno c i r c o n d a t o
d a l l ' a f f e t t o di papà
Sergio e m a m m a
Antonella, dei nonni
Rina e Domenico e
dalla presenza quasi
visiva degli altri nonni Gilda e Roberto.
Marco non se la piglia, vuole solo afferrare la torta per mangiarsela!
Tutti i nati del 1939 il 27 giugno u.s., com'è ormai consuetudine da diversi anni, hanno
festeggiato la ricorrenza dei sessant'anni già suonati o quasi! L'organizzatore, Alvaro
Menghini, trentanovenne anche lui, ha avuto quest'anno l'elenco generale dei nati nel
1939; ha potuto così inviare l'invito a tutti nella speranza di una partecipazione sempre più numerosa, anche perché quest'anno si sarebbe raggiunto il traguardo dei sessant'anni. Si è veramente passata una giornata diversa, indimenticabile che ha consentito di scordare gli affanni e le preoccupazioni di tutti i giorni.
Alle 11 si è iniziata la giornata con il raduno in piazzale Roma ed il consueto saluto.
Alle 11,30 la doverosa visita al cimitero con omaggio floreale per i coetanei defunti.
Alle 12 si è celebrata la Santa Messa nella Cripta di S. LUCIA officiata da Don
Agostino, il quale ha pronunciato una omelia con delle toccanti e gioiose parole che
rimarranno a lungo negli animi commossi dei partecipanti.
Alle 13 l'allegra comitiva si è portata al ristorante "MORANO" capeggiata da Don
Virgilio Manzi dove tra un piatto e l'altro, brindisi, risate e ricordi piacevoli sono stati
allietati dalla fisarmonica di Emanuele Fedele.
Dopo il pranzo e prima di dare il via alle danze è stata consegnata a tutti una medaglia ricordo. L'organizzatore Alvaro Menghini auspica per l'anno prossimo una partecipazione maggiore, soprattutto delle signore che non sono venute per non rivelare
l'età. Poiché di fatto si tratta di festeggiare un compleanno insieme a mogli e mariti,
mentre quest'anno la foto ricordo è solo dei trentanovini, l'anno prossimo sarà collettiva e aperta alle giovani. Senza scherzi non privatevi della gioia di passare un giorno
ineguagliabile tra coetanei.
Menghini Alvaro
Alessandro
La bambina Sara Moscetti dal 12 maggio
ha un fratellino, Alessandro, e se lo coccola
mostrandolo come il dono più prezioso che i
suoi genitori, Sig.ra Donatella Piovani e
papà Fabio potevano farle. Naturalmente la
gioia si estende anche ai nonni e agli zii
Luca, Emmanuela e Giuseppe, che attualmente vive e opera in Germania, e a tutti i
parenti e conoscenti.
Non c'è che dire, Sara: è un bel fratellino!
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Potete versare sul c.c. n° 1853/76 presso la Banca Cattolica
o s u l c . c . n° 1 0 / 6 1 2 6 8 p r e s s o la C a s s a di R i s p a r m i o di
M o n t e f i a s c o n e , p r e o c c u p a n d o v i di m e t t e r e il v o s t r o n o m e
per essere inseriti nella rubrica "La Voce è grata ai suoi".
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del suo trentunesimo
anno
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invita tutti a puntare lo sguardo "in alto
con l'augurio di risolvere meglio i problemi d'ogni giorno
La luna: rifrattore vixen 102 m m , f 10 + duplicatore di focale.
Esposizione 1/125 di s e c o n d o su pellicola 100 ISO a colori. (Cortesia A. Cempanari)