Testamento Spirituale di S. E. Mons. Tommaso Leonetti
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Testamento Spirituale di S. E. Mons. Tommaso Leonetti
ANNO XV N. 3 - MARZO 1982 Via Trento 4-Tel. 86050 - Montefiascone - Supp. di S. M. Nuova. Sped. in abb. post. Gr. I l i - N . 144 UN SANTO AL MESE S. G I U S E P P E 19 Una coppia, unica al mondo, è lodata senza riserve dallo stesso Iddio. Lei, la vergine madre di Gesù, è "piena di Grazia". Lui, sconosciuto falegname discendente di Datiid, è "uomo giusto". Dio non poteva mettere a fianco di Maria un uomo migliore. Il Vangelo parla poco di Giuseppe, ma ce ne dà una immagine bellissima. UOMO DI FEDE - Non discute mai il volere di Dio, Si fida e basta, lasciandosi condurre per mano come un bambino. "Prendi con te Maria ed il figlio che• nascerà da lei... Va in Egitto... Ritorna...". Ogni ordine del Signore è sacro, e non ci sono obiezioni, nonostante i grandi sacrifici da affrontare. Giuseppe ha imparato bene dal padre dei credenti, Abramo, che 'credere' vuol dire aver fiducia nella volontà amorosa di Dio, anche quando non ci si capisce niente. La Fede gli dice che occorre ubbidire anche agli uomini, oltreché a Dio. Ubbidendo a Cesare va a Betlehem; per rispetto alla legge mosaica porta Gesù bambino al tempio, per offrirlo al Padre come ogni nato da Eva. I 'ma, se, però, io penso' non esistono in lui. Quanto dobbiamo imparare noi, tanto criticoni pieni di difficoltà! UMILE E SILENZIOSO - Discendente diretto di Daivd, si guadagna il pane col lavoro, molto poco pagato a quei tempi, di falegname e fabbro. E nel Vangelo non c'è una sola parola detta da Giuseppe. Nemmeno si lascia sfuggire nulla sui tesori che ha in custodia, Gesù e Maria. Quando Gesù potrà lavorare da sfamare sua madre e se stesso, Giuseppe esce di scena senza far rumore. Noi, se muoviamo una sedia, suoniamo la tromba; se abbiamo un posto, non vorremmo lasciarlo mai, credendoci indispensabili. POVERO - Non ha nemmeno un soldo per pagare una stanzetta nel giorno della nascita di Gesù. Eppure lavorava sodo. Ma il suo lavoro doveva essere spesso gratis, perché tra i poveri c'è più aiuto fraterno. Nel momento del bisogno anche lui stende la mano, ricevendo la semplice elemosina dei pastori andati ad adorare il Salvatore appena nato. Esempio bello di chi sa accontentarsi di poco, ab- marzo bandonato in braccio alla Davina Provvidenza. CASTO - Una cuorisità sul vergine Giuseppe: abbiamo mai pensato al suo fidanzamento con la purissima Vergine? Maria lo avvisa che si è consacrata anima e corpo al Signore, e lui accetta un matrimonio verginale, ispirato da Dio che gli fa capire che quella è una ragazza eccezionale. La smania di una sessualità fatta unico scopo della vita non lo tocca neppure; e sa dominare il suo corpo, gioioso di un affetto che supera ogni immaginazione. La gioventù, oggi immersa nel pansessualismo più brutale, potrebbe invocarlo per capire che l'amore è donazione ad una persona, e non ricerca cieca di un corpo. GIUSTO - Questa parola nella Bibbia vuol dire SANTO. Perché il santo è sempre 'giusto', con D o, con se stesso, con gli altri. Il custode di Gesù è stato retto fino allo scrupolo, per questo Dio proclama la sua grandezza, proponendolo come esempio a tutti. Dopo essere stato il capo-servo di Testamento Spirituale di S. E. Mons. Tommaso Leonetti Capua, 28 ottobre 1978 Dinanzi ai Tuoi piedi, o Gesù Crocifisso, e disponendomi alla morte, io intendo innanzi tutto di ripeterli il mio atto di fede: «O Dio mio, io credo all'amor Tuo per me!». Se per gettarmi tra le braccia della Tua misericordia dovessi esserne degno, dovrei rinunciarvi! Ma Tu sei il Salvatore di tutti, infin'tamente indulgente con tutti; e se mi abbandono fiduciosamente ai Tuoi piedi, ogni mia speranza risiede nel Tuo amore, che mi permette di affidarTi, ora e nel moGesù e Maria, Giuseppe è ora patrono della Chiesa universale. Una devozione più sentita a san Giuseppe, potrebbe portarci ad imitare le sue grandezze di uomo di Fede, silenzioso ed umile, povero lavoratore casto, GIUSTO in una parola. d. VIRGINIO MANZI N.B. - 11 giorno 19 alle ore 18: S. MESSA IN ONORE DI S. GIUSEPPE, NELLA CHIESA CATTEDRALE. mento dal quale dipende l'eternità, la mia domanda di ammettermi a supplire con un amore, debole, sì, ma filiale e, quanto al tempo, infinito, al difetto di amore che commisi troppe volte, nella mia vita. Difetti tanto più degni di consegue a pag. 11) 31 MARZO 1 9 8 2 D A T A IMPROROGABILE di VITTORIO A POLLONI Fra 30 giorni se il Comune del nostro paese, la sua Giunta, il suo Consiglio Comunale, non saranno tornati ad amministrare, il Prefetto invierà un commissario. La situazione oggi, alla fine di febbraio: il Sindaco Renato Belardi ha inviato una lettera a tutti gli assessori informandoli che, dato lo stato creatosi negli ultimi giorni, la riunione dell;< Giunta che era stata stabilita per il 25 de! mese è stata revocata e verrà riconvocata soltanto quando ci sarà un accordo e una chiarificazione definitiva fra gli assessori. Sono mesi che malgrado tanti tentativi non si è riusciti a convocare il Consiglio Comunale e quindi non si sono mai discussi tutti quei fatti amministrativi che da molto tempo attendono una soluzione. Il Sindaco e il vice Sindaco, con un assessore, avevano rassegnato le dimissioni seguendo un'indicazione del Segretario Provinciaie della DC, che intendeva sbloccare lo stallo con un ritiro dei sei amministratori democristiani, ma gli altri tre, con motivi anch'essi validi, non consideravano accettabile il suggerimento, non intendendo andare incontro ad una crisi al buio. Alla notizia delle dimissioni di Belardi era corso un vento di previsioni, di papabili, naturalmente secondo le preferenze di ogni parte interessata, ma la mancanza di uniformità di idee ha fatto rientrare, o quantomeno sospendere, le dimissioni del Sindaco che non poteva certo abbandonare il suo posto senza avere un successore e senza poter dare regolari consegne. !| Sindaco viene nominato dal Consiglio Comunale, e solo il Consiglio può accettare le dimissioni. Ora^ per convocare il Consiglio è necessario che ci sia un accordo fra gli amministratori della Giunta e quindi è indispensabile che si riunisca prima la Giunta. A questo punto i cittadini non riescono più a capire cosa accade, e la vicenda assomiglia tanto a quella del cane che si morde la1 coda. I giorni che restano sono pochi, entro il 31 marzo il Comune dovrà presentare il bilancio preventivo 1982 approvato; e questa approvazione è di pertinenza del Consiglio Comunale. Se per quella scadenza il bilancio non sarà stato discusso e approvato, il Prefetto invierà un Commissario. Ci troveremo allora nella medesima situazione di ORTE: sei mesi di gestione commissariale e poi nuove elezioni. E' forse questa la soluzione attesa da alcuni gruppi politici. II danneggiato da questa «bagarre» politica è il solito uomo della strada che non sa più che pesci prendere e, ogni volta che passa davanti al Comune, esprime un commento che noi non abbiamo il coraggio di riportare su questo foglio. LA VOCE pag. 2 Una polemica... insulsa! Egregio Direttore, a commentarsi da sola, ancor più della mia lettera pubblicata nel numero di febbraio, è stata la sua illuminata quanto ispirata risposta. Il mio campanilismo era motivato dal fatto che sono ormai veramente troppi i problemi sciattati da quel tale attecchito come gramigna sulle pagine del giornale. La voce stonata di quella campana — non capisco come il suo orecchio non lo abbia ancora percepito — è servita solamente a disturbare l'armonia dell'intero concerto redazionale. Accetto volentieri il forestiero e lo rispetto ma altrettanto pretendo da lui. Non faccio distinzione tra ricco e povero, istruito o meno, ma di costui non tollererò mai l'invadenza, la presunzione, la megalomania. Questa è la mia opinione e fortunatamente non mia soltanto, che Ella, direttore del giornale, può anche non condividere ma non ignorare. Distintamente G. Bartolozzi Casti Seconda lettera. Non merita risposta. Doverosa risposta Caro direttore, Grazie del Suo commento in calce alla lettera del sig. Germano Bartolozzi; la migliore risposta sarebbe ignorarlo in quanto la sua missiva è frutto di molta rabbietta per essere stato toccato direttamente dalla campagna contro i manifesti pornografici. Non è questo il motivo della mia ribattuta; vorrei rendere edotto il sig. Bartolozzi che prima di trinciare giudizi e tentare di promuovere la campagna «cacciata dello straniero» doveva informarsi bene. La sua ira mal repressa non gli ha fatto pensare che prima di scrivere nero sul bianco bisogna essere sicuri per poi non fare delle brutte figure. Ora per tranquillizzarlo sarò io stesso a dargli notizie in merito: da sette anni sono residente a Montefiascone dove voto regolarmente ad ogni consultazione elettorale. La madre di mia moglie è nata a Montefiascone e battezzata nella cattedrale di Santa Margherita, come risulta dai libri conservati in sacrestia, una delle mie nipotine è stata battezzata a S. Flaviano, l'altra ha ricevuto la Prima Comunione nella chiesa delle Coste. Anche se non sono nato in questo paese mi sento legato alle bellezze della Tuscia. Non intendo affatto avere sotto le natiche la poltrona del Sindaco perché molto scomoda, ma mi creda il sig. Germano Bartolozzi di via Alighieri, meglio qualsiasi poltrona che quella dello spettatore o del gestore di pornofilm anche se ammessi dalla censura. Certo le natiche delle attrici che compaiono sui pornomanifesti non possono paragonarsi alle mie, quelle sono belle e appetibili; le mie però hanno un pregio: sono coperte e non danno scandalo. E con questo credo di aver messo un bel punto fermo alla polemica. Grazie Direttore. Vittorio Apolloni Ripristino d'un Circolo Falisco Caro Direttore, mi capita di leggere spesso «La Voce» e quasi mi sorprende che, tra le tante lodevoli iniziative e valide proposte formulate dal giornale, non vi sia mai stata quella di istituire un circolo socio-ricreativo, per gente di mezza età. Una istituzione questa che caratterizza, ancora l'affiatamento, l'utilità dell'incontro e del dialogo fra persone che vivono un po' la stessa vi- ta, che restano interessate alle stesse vicende ed a problemi comuni. Una intesa, quindi, che porti a piacevole conversazione, capace di avvicinare persone che insieme hanno avvenimenti da ricordare e idee da rappresentare. Io sono ormai avanti negli anni e, proprio per questo, ricordo che un circolo civico locale, è sempre stata una simpatica realizzazione nel nostro Paese: ricordo addirittura il Circolo Falisco, sito sotto l'arco di Piazza; il circolo della Società di Mutuo Soccorso in via Casti; poi il Circolo Cattolico nell'ambito del Palazzo Vescovile e, per finire, il Circolo del Littorio collocato nel Palazzo Frigo e che ha segnato la fine di tali istituzioni già da 30, forse 40 anni fa. I circoli cittadini hanno resistito a tempi diversi, a vicende politiche opposte, conservando sempre però un significato piacevole, cementato dall'unione degli uomini più disparati e che proprio nella vita del circolo solevano ritrovare se stessi, al di fuori e al di sopra delle vicende pubbliche ed ufficiali. Ho viaggiato molto, ho girato un po' il mondo ed ho sostato in molti centri italiani più o meno importanti, più o meno evoluti, ma in ogni dove, ho sempre scoperto la presenza di un piacevole ritrovo, di un circolo cittadino, dove «gente tranquilla» d'ambo i sessi, aveva modo di conversare amabilmente, di ascoltare musica di fruire di una tranquilla sala di cultura, e praticare la partita al biliardo, a schacchi, alle carte. Oggi prosperano le sezioni dei partiti politici, sono in voga circoli sportivi per i giovani ed indubbiamente, rappresentano soluzioni ideali ed encomiabili, ma, per i meno giovani, per quelli della seconda e della terza età di cui si fa un gran parlare... perché Montefiascone non torna alla tradizione? Perché non tentare il ripristino di un Circolo Falisco inteso nel senso riferito, che sia capace di assicurare un piacevole punto di incontro e di riferimento per tutti coloro che, nelle ore libere dal lavoro o già in pensione, o durante la villeggiatura, gradissero trascorrere insieme un'ora serena. E' una idea! Grazie e buon Anno E. Ricapa Ciucci Ha proprio ragione! Ci vorrebbe un circolo per persone d'una certa età! Si lancia l'idea... e si aspetta per concretizzare qualcosa. Indubbiamente sono iniziative belle, anche se oggi i locali pubblici esistenti (non c'erano una volta!) fanno la parte del leone. Poi, consideri, che qui a Montefiascone abbiamo una "casa riposo per anziani". Ciononostante la sua idea è bella e speriamo si concretizzi nel modo migliore. Mi scusi se solo ora pubblico la sua lettera: volevo darle lo spazio che merita! COMITATO FESTEGGIAMENTI 1° Maggio Si è costituito anche quest'anno il comitato per la festa del l.o maggio, nella frazione delle Mosse, per organizzare le manifestazioni civili e religiose. Il comitato fa appello alla generosità e alla comprensione di tutti gli abitanti della Frazione Le Mosse, e dei concittadini, per poter organizzare una bella festa. Si rendono note le persone che compor il comitato organizzatore, le sole autorizz reperire i fondi, i premi ecc.: Filiè Guido (Presidente) Rosetto Roberto (segretario) Cecchini Ludovico (cassiere) Manzi Mario Bartolini Giuseppe Femminella Aldo Femminella Angelo Notazio Giuseppe Barcarolo Dino Cicoria Eraldo Perchè rimossa dai Consultori Familiari? La dottoressa Myriam Galletti-Rariucci, è un medico ginecologo cattolico, dipendente dalla USL VT-3, che comprende anche Grotte S. Stefano e Celleno. La nostra diocesi abitualmente incarica la gentile dottoressa di tenere i corsi di preparazione al matrimonio. Ora si è vista improvvisamente rimossa dai consultori familiari senza motivo plausibile. E' a tutti noto che la nostra concittadina ginecologa è contraria allo aborto e quindi obiettore di coscienza. Il Movimento per la Vita di Viterbo ha denunciato la cosa come un tentativo effettuato dall'Unione Donne Italiane (UDÌ), notoriamente abortista. «Tale tentativo — è detto in una nota del Movimento per la Vita — è stato attuato con la richiesta di allontanamento dell'unico ginecologo obiettore di coscienza, la dottoressa Myriam Galletti con l'assurda motivazione che un medico obiettore non può operare all'interno di un consultorio pubblico. Stranamente pochi giorno dopo tale richiesta la dottoressa Galletti, che sarebbe dovuta rimanere perlomeno fino a marzo o aprile, è stata rimossa dal suo incarico, anche se ufficialmente per diverse motivazioni: è solo una coincidenza? Ricordando che nello stesso consultorio è già presente un medico non obiettore, che può quindi assolvere al servizio che più sta a cuore alle «compagne» dell'UDI, cioè quello inerente alle certificazioni di aborto, ricordiamo anche che le attività del consultorio previste dalla legge 16 aprile 1976 n. 15 art. 6 e legge 22 maggio 1978 n. 194 art. 2, l.o comma, non si riducono unicamente a questa ma sono per fortuna molte di più e perfettamente attuabili anche da un medico obiettore: — educare alla conoscenza del proprio corpo; — assicurare una efficace informazione, educa• zione ed assistenza nel campo contraccettivo e sessuale; — individuare e prevenire, anche con visite prematrimoniali, eventuali incompatibilità genetiche per la procreazione; — organizzare corsi di preparazione psicoprofilattica al parto; — affrontare i problemi della gravidanza a rischio e dell'assenza della gravidanza desiderata; — garantire la salute e lo sviluppo del feto, del neonato e del bambino; ed altre ancora a carattere sociale. Per questo noi diciamo basta all'ipocrisia e alla malafede dell'UDI. Se ci sono delle leggi queste vanno applicate fino in fondo, non solo a proprio uso e consumo. RINALDO CORDOVANI LA VOCE Mensile di Montefiascone Direttore AGOSTINO BALLAROTTO Responsabile ANGELO GARGIULI Direzione, Redazione, Amministrazione : 01027 Montefiascone, Via Trento, 4 Telef. 86050 - c.c.p. 12158010 intestato a : Parrocchia di S. Margherita 01027 Montefiascone - Viterbo. Suppl. a S. Maria Nuova, Reg. Trib. VT n. 153 del 30-10-1967. Tip. Quatrini Archimede & Figli s.n.c. Viale Trieste, 133 - Viterbo - Tel. 32895 pag. 3 LA VOCE Vecchie foto Questa fotografia (che risale al 1929) presenta un folto gruppo di autorità e di cittadini che, al termine di una cerimonia celebrata nella Cattedrale, si stringono intorno al vescovo Giovanni Rosi, alla cui sinistra e il Prefetto della Provincia. Tra le altre autorità si notano il podestà prof. Marino Lazzari (vicino al prefetto, con giornale e cappello in mano), il vicepodestà Giuseppe Volpini (sul lato sinistro della foto, il terzo dopo il milite), il capitano dei Carabinieri Fortunio, il segretario comunale dr. Alessandro Tamburini (il secondo a sinistra del comm. Lazzari). Tra i cittadini si riconoscono in prima fila, ad iniziare dal milite fascista, Costantino Morleschi, don Tommaso Leonetti, poi (dopo il vicepodestà) i fratelli Terenzio e Manfredo Basili Luciani, Francesco Ricca, una signora (di cui sfugge l'identità), la signorina Libera Frigo e il comm. Mauro Mauri; tra il vescovo ed il prefetto si scorge il giovane Vincenzo Orfei, detto Cencino. Dopo il podestà Lazzari vengono Guglielmo Borghesi, il segretario Tamburini, Eraldo Volpini, che appoggia le mani sulle spalle del piccolo Oreste Borghesi, Augusto Porroni, Umberto Borghesi e Giovanni Morleschi. In seconda fila si possono riconóscere il maestro Lorenzo Brachetti (se ne vede solo il volto con i grossi baffi bianchi), il cav. Filippo Mauri (dietro la signora rimasta sconosciuta), il comm. Frigo (semicoperto dal comm. Maurif, Italo Salvatori (appena visibile tra il podestà e G. Borghesi), ed infine il rag. Ubaldo Jacoponi (dietro U. Borghesi). In fondo, dietro il cav. Mauri spicca la testa di Angelino Fanali, che è visibile perché era alto quasi due metri. Le nostre industrie L'Industria Vinicola La Cantina Sociale L'avvento nella seconda metà del nostro secolo della industrializzazione ha permesso l'impianto, a Montefiascone patria dell'Est! Est!! Est!!! nell'anno 1956, di una attrezzata cantina sociale con lavoro a torchio continuo e cioè con una tecnica in cui l'uva immessa nelle tramoggie, esce direttamente trasformata in vino che rimane ammassato cisterne e silos. La costruzioChi ha vecchie foto, ce le mandi; nelle ne dell'Opificio ebbe inizio ad opubblicheremo le più significative. pera dell'Ente Maremma per interessamento del Comm. Bologna nel 1956 ed entrò in funzione nel 195859. La sua importanza sociale ed eè andata gradualmente auPERSONAGGIO conomica mentando essendo passata la produzione da 4-5.000 quintali annui di uve all'origine ai 4-5.000 quintali DEL MESE di oggi per giorno, in quelli di punta. Costituitasi in Soc. Cooperativa a r.L ha un Presidente e l'attuale è il Signor Rino Rebechini di Capodimonte in carica temporanea fino al 30 aprile 1982 dovendo all'ora essere rinnovate le cariche. E' coadiuvato da un Consiglio di Amministrazione di sette membri di cui uno di nomina dell'Ente Maremma, e tra gli altri attualmente, due soltanto di Montefiascone ed un Collegio Sindacale, composto da tre membri di cui due nominati dalla Assemblea ed uno dall'ente Maremma, che è preposto alla revisione dei conti. Per un maggiore interessamento locale è bene che i soci tengano conto nelle nuove nomine a far emergere dei concittadini scegliendoli tra quelli notoriamente onesti e competenti e che potrebbero apportare con la loro esperienza un maggior impegno agli interessi di questa nostra cantina, la quale è legata a quella di Viterbo associata alla nostra più di recente e ammoDisegno di dernata con poderosi impianti. AtZELINDO GIAN LORENZO tualmente le cantine riunite hanno una consistenza di 1300 soci distribuiti in quindici paesi ed hanno un centro di raccolta nel Comune di Canino con un organico di personale complessivo di 18 unità elevantisi a 27 nel periodo vendemmiale. Prima dell'apertura della cantina, gli agricoltori montefiasconesi avevano ciascuno la loro cantina in grotta con una adeguata attrezzatura di tini, botti e torchi per la quale erano occupati con un impegnato lavoro manuale a provvedere alle varie fasi della vinificazione. La industrializzazione ha tolto agli agricoltori le fatiche, le spese di impianto e manutenzione delle cantine, ma questo ineluttabile cambiamento, ha assoggettato i conferenti soci ad una disciplina economica nuova, inserita in modo diverso nel mondo degli affari correlata cioè alle mercuriali del commercio nazionale internazionale per cui pur trattandosi di vino D.O.C, a causa della superproduzione non trova facili sbocchi. Di tipi di vino unificati prodotti nelle due cantine sono: VINO COMUNE bianco da tavola, SECCO e ABBOCCATO; ROSSO, secco e abboccato, DOC, solo bianco secco e abboccato. La quantità venduta nel 1979-80 è stata di circa 25.000 quintali in confezione e di 15.000 circa quello sfuso, ma una parte sfuso per 45.000 quintali circa sono passate all'A.I. M.A. per la distillazione. In Svezia solo sbocco estero delle cantine, sono state esportate nello stesso periodo 2.000 quintali in confezioni. Si sta tentando di introdursi in altri mercati esteri. Trentamila quintali si trovano in giacenza nei silos e cisterne. La previsione di produzione dell'annata che si va ad incontrare è stata programmata in 120.000 q.li basati su una diminuzione di raccolto, che sarà certamente di qualità migliore del precedente, prevista in confronto di quello, che fu di 140.000 q.li e pertanto l'Amministrazione ha stabilito che il socio dichiari preventivamente la quantità di uve da conferire in cantina. Non essendo possibile stabilire con precisione detta quantità, sarà concessa una tolleranza di un 10 per cento, dopodiché se conferita in maggior misura, il prodotto relativo alla eccedenza verrà liquidato a vendita effettuata. La questione economica dell'Azienda è assai complessa. Le cantine non godono di particolari sovvenzioni eccettuate quelle di un tasso bancario agevolato sui prestiti che si ottengono dalle Banche per far fronte al pagamento delle uve e provvedere in pari tempo al pagamento del personale ed alla manutenzione delle attrezzature. Le Banche concedono la cambiale agraria ad un tossa che oscilla tra il 25 e il 28 per cento, mentre la Regione concorre agli interessi nella misura del 12% circa restando a carico della Cooperativa il restante 13% circa. La crisi della commercializzazione del vino a causa della superproduzione cui non segue una relativa soluzione di vendita in tempi brevi, ha creato degli scompensi contabili e a questo si deve aggiungere il peso che hanno nella economia dell'Istituzione, le inevitabili combinazioni politiche che interferscono tra questa, il Governo, le Regioni, la CEE. Tenuta conto del fatto che una parte della produzione vinicola deve necessariamente passare alla distillazione, si suggerisce di esaminare l'opportunità di affiancare alla nostra cantina una appropriata Distilleria. VINCENZO CARELLI pag. 4 LA VOCE 99 Il "Totosindaco carta Con la messa in «mora» dell'intera Giunta de- USL, nel direttivo provinciale del partito e nella mocristiana, si riaccende a Montefiascone il sa- Pro-Loco. I «bolognani», Cagnucci, Mocini Lodocro fuoco del « Totosindaco », un gioco che ha vico, salvo smentita, non hanno posti di potere. sempre appassionato grandi e piccini in questi I «morleschiani» hanno soltanto un consigliere provinciale (in minoranza, fra l'altro) e sono Anultimi anni. A tale proposito c'è da dire che, mentre per geloni, Belardi, Ranaldi e lo stesso Morleschi. le penultime edizioni del pronostico (subito do- I «Coltivatori Diretti», Delle Monache, Ricci, Mopo le elezioni del 1975 e del 1980) è stato facile cini M., Scoponi e Angeli non ci risulta abbiano per molti imboccare il "13", indovindando i no- «poltrone» importanti se non qualcosa nel «CO. mi di Bologna prima e di Cagnucci poi, per la BA.L.B.» il Consorzio del Lago di Bolsena e nel ultissima «schedina» il gioco si è rivelato diffi- Consorzio Acquedotti (la vicepresidenza). cile e forse nessuno ha fatto il risultato pieno Ora con questi presupposti e ammesso che gli visto che- Belardi non era davvero considerato equilibri presistenti non vengano sconvolti per «papabile». azzerare la situazione, quasi tutte le correnti, Comunque in politica tutto è possibile e quan- hanno il «diritto» porre la loro candidatura do poi si tratta di occupare una qualche poltro- al posto di sindaco,di salvo non si voglia concena di prestigio, si va anche oltre l'impossibile dere l'onore ad un «laico» come è avvenuto con un giovane Padre Concezionista dell'Altaitalia, il e non è raro il caso in cui viene messa in pra- Spadolini al governo ed in questo «lec- dr. Rolando Sebastiano che più che «Padre» atica la massima evangelica che dice «beati gli carsi i baffi» darebbe o un socialistacasoo al'unico ma farsi chiamare «Fratello». Gli abbiamo chieultimi perché saranno i primi»; dunque fare dei socialdemocratico, partiti che entreranno quasi sto, come prima cosa di farci un quadro della pronostici, con queste premesse, è davvero co- certamente nella nuova attività di Villa S. Margherita. Risponde Fratel Giunta. sa ardua. Sebastiani: Ma se questo non avverrà, come è certo, chi Per quanto riguarda l'attuale «Totosindaco» sarà il nuovo sindaco di Montefiascone? E da agiamo su tre direzioni: la pridobbiamo prima di tutto, impostare il gioco quale corrente sarà scelto? Per la cittadinan- ma"Attualmente a favore degli handicappati gravi e gravissu delle premesse logiche, chiarendo cioè la po- za il problema non si pone se non nell'evitare simi con struttura a tempo pieno ospiti del sizione di potere di ogni corrente all'interno del recenti errori che hanno paralizzato il Comune Centro neuro-ortopedico infantile per una fascia gruppo consiliare de. d'età che va dai 4 ai 14 anni, in numero di 110 I «fanfaniani», Danti, Minciotti e Marsianto- per circa un anno. presenti. Accanto a questa attività, nio hanno, per così dire, le mani in pasta nella MALAPENNA attualmente operiamo con un servizio ambulatoriale territoriale di riabilitazione convenzionato con la USL VT1 ed infine con una attività ambulatoriale convenzionata, di supporto ai servizi della SAUB e dell'Ospedale di Montefiascone". I ragazzi meno gravi sono inseriti nelle scuole pubbliche? PARTE III "Certamente, sia presso la scuola elementare che la media "Card. Salotti". Per il sostegno funziona dal 1980 un servizio Questo mese e vogliamo dare qualche chiari- vrà essere unica, oppure dovrà essere divisa al- dei nostri scolarii cui oneri di trasferta sono a mento su quanto esposto nella precedente pun- l'interno dello stesso nucleo famigliare che abi- psicopedagogico carico di Villa S. Margherita e che si è rivelatata riguardo l'entità dei mutui regionali ed i li- ta l'alloggio. — Sarà richiesta la residenza nel Comune da to indispensabile". miti di reddito previsti, anche in seguito alle modifiche riportate dall'ultimo decreto legge un tempo minimo che non è ancora precisato. Quali i progetti per l'immediato futuro? — Non saranno concessi mutui a chi è prosulla casa (Nicolazzi-bis). "Abbiamo dei progetti a lungo e a breve terAbbiamo citato la delibera del Ministro del prietario di più di una abitazione. alla luce della riforma sanitaria rivolti (continua) mine Bilancio e della Programmazione economica daalla popolazione del comprensorio della USL tata 19.11.1981 che stabilisce i limiti di reddito VT1 con opera di prevenzione, riabilitazione, ased i rispettivi tassi di interesse per chi vuole sistenziale e curativa. Per la prevenzione degli chiedere alla Regione mutui per il recupero delhandicappati da incidenti dichiariamo la nostra la propria abitazione. Abbiamo anche detto delle Intervista disponibilità piena, soprattutto nella medicina detrazioni, una per i figli a carico (L. 500.000 o- con P. Rolando Sebastiani scolastica e di igiene mentale per l'età evolutiva. gni figlio) ed una se il lavoro è dipendente (25 Un fatto molto importante e purtroppo miscoper cento). Il decreto legge Nicolazzi-bis ha ultenosciuto a Montefiascone". riormente favorito i tanto bistrattati lavoratori Cosa ne pensa, direttore, del problema della dipendenti, concedendo loro una detrazione del «istituzionalizzazione» dei ricoveri, specie degli 40%. Prendendo ad esempio una famiglia il cui degli handicappati recuperabili alla vita di lapadre guadagni L. 900.000 mensili, sia un lavovoro? ratore dipendente ed abbia due figli: il suo reddito annuale sarà di L. 900.000 x 12 più la " Noi siamo contrari alla obbligatorietà del ritredicesima ed altro mettiamo per un totale di covero. Sino ad oggi il problema è stato risolto L. 12 milioni; a questi vanno detratte 500.000 lio quasi per gli handicappati inseribili in attire per ogni figlio ed arriviamo ad 11 milioni; poi vità lavorative. Per gli altri, che sono tra l'alpossiamo detrarre il 40°'° ed otteniamo 6.600.000. tro i più emarginati, si è pensato poco. Bisogna Questo è il reddito valevole per l'assegnazione L'opera dei Padri Concezionisti che gestiscono modificare la mentalità che emargina e crea del mutuo. In base alla tabella riportata Io Villa Margherita a Montefiascone, si è svolta delle "mega strutture" sul tipo di cronicario, scorso mese, essendo il limite più basso pre- sempreS. nel silenzio e nella laboriosa dedizione ma bisogna invece adoperarsi per la creazione visto L. 9.000.000, godrà di un tasso adevolato agli oltre 100 handicappati gravi che di nuove strutture (Centri Residenziali) vicino, del 5% annuo. Il decreto Nicolazzi da anche la hanno bisogno dipiccoli tutto. questo loro lavoro i in tutti i sensi, alle famiglie". possibilità di scegliere fra il mutuo agevolato Padri sono coadiuvati daIn équipe specialisti A parte le vicissitudini ultime, quali sono i ed un contributo a fondo perduto: ad es. per fisioterapisti, medici, assistenti che,di insieme al rapporti di Villa S. Margherita con la USL VT1? la categoria di reddito indicata ed ammetten- personale ausiliario formano una novantina di "Direi buoni. Si tratta di stabilire una convendo che il richiedente abbia ottenuto un mutuo dipendenti. zione che è poi un aggiornamento di quella che agevolato di L. 24.000.000 al tasso del 5%, potrà in alternativa optare per un contributo a fonPer sopperire alle necessità della clinica i Pa- già avevamo con il Ministero della Sanità. La do perduto di L. 9.600.000. dri ricevono un finanziamento regionale, trami- USL ha approvato nel settembre dello scorso te la USL VT1, che fino a ieri era costituito dal anno uno schema di proposta dettagliata che E' questa una possibilità importante perché parametro al giorno per ogni assi- comprende la parte economica e organizzativa permette di avere un aiuto per recuperare la stito e che dioraL. è20.750 stato portato a L. 32.000. Si di un servizio che noi intendiamo svolgere non abitazione senza impegnarsi al pagamento di tratta di un movimento finanziario che passa da solo a favore dei ricoverati, ma di tutta la polunghe rate mensili e magari riuscendo, lavoran- circa 850 milioni ad 1 miliardo e mezzo polazione che si trovasse ad avere bisogno di do in economia, ad effettuare ugualmente i la- e che costituisce l'unica fonte per mandareall'anno avan- cure riabilitative, analisi cliniche, radiologiche, vori previsti. terapie fisiche e neurologiche, ortopedia, servizi ti l'opera. otorini-audiometrici, ecc... " Rimandando alla prossima puntata esempi che Oggi Villa S. Margherita è assurta agli onori illustrino i vari tipi di intervento ed i relativi della cronaca per le note vicende legate allo Le premesse per un serio rilancio di Villa S. mutui concedibili (disposizioni che del resto della USL VT1. Si è rischiata la chiu- Margherita ci sono tutte. Speriamo che i politistanno per subire alcune modifiche), vogliamo sfascio sura ed il licenziamento dei 90 dipendenti. Al ci, «timonieri » della mastodontica barca chiadare qualche previsione sui requisiti di chi vor- momento un pericolo così grave sembra essere mata «riforma sanitaria » non vadano a sbattere rà richiedere i mutui relativi al prossimo bando passato e con la normalizzazione della USL che contro gli scogli dell'inefficienza, dello sperpedi concorso regionale (uscirà fra 4 o 5 mesi). data di nuovo un presidente, anche Villa ro, dello sfascio completo che travolgerebbe an— Si intende che il reddito considerato è quel- siS. èMargherita può guardare il futuro con una che una struttura seria come quella dei P. Conlo di tutto il nucleo famigliare, incluso anche certa cezionisti. tranquillità. quello di moglie e figli. Siamo andati a trovare il direttore dell'istituto, UMBERTO G. RICCI — La proprietà dell'alloggio da recuperare do- malapenna Il recupero del Patrimonio Edilizio Villa S. Margherita... dopo la tempesta LA VOCE L'ANGOLO DELLA POESIA V Mistico amore Stanotte in un tempietto fresco, mentre d'intorno la pace ammantava leggera il mondo, un fiore sanguigno s'asperse e nella nebbia del mattino due gocce di rugiada bevve, due perline d'amore. Gianfranco Contona Risveglio Sei leggera e fresca, o ninfa mattutina. Sei bello odoroso fiore che il mio sogno d'amore hai colmato, nella veglia notturna. Gianfranco Contona ••t Lo straccione + ^ ^ Era là, fermo, con gli stracci addosso penzoloni. Il mio sguardo persistente lo attrasse in attenzione. Mi disse: "Pensi tu forse d'esser meglio di me?" + Nell'altro mondo, con i lembi in guisa, vedrai me in vita. ^ Quei giorni io già li sto vivendo e non avrò sorpresa: il baratro della morte, mi annuncierà l'invito a corte. Amorevole * Alfonso *• A S. E. Monsignor Tommaso Leonetti Tommaso a Te diciamo bentornato Nei luoghi che Ti videro bambino. Qui Tu iniziasti il nobile cammino, Qui da noi fosti Vescovo acclamato. Venti Anni con saggezza hai pasturato Il gregge della Chiesa in Ferentino Ti volle Iddio, guidando il Tuo destino In Capua Arcivescovo chiamato. Qui terminasti l'ultimo viaggio Tu dormi in pace; — ov'è la Filippine Presso Giovanni; — a cui rendevi omaggio. Tu passeggiasti le nostre colline Qui si ricorda; - il Tuo dolce linguaggio Onore delle glorie Cittadine. Piciollo Diodato AUTOSALONE FIORETTI Paolo Automobili nuove italinne ed estere. Tutte le migliori marche: FIAT - ALFA ROMEO - LANCIA AUTOB1ANCHI RENAULT FORD - VOLKSWAGEN ecc. OTTIMO TRATTAMENTO Via Cassia Vecchia, 4-10 (discesa Mimmi) Montefiascone - tel. 0761-86575 PER I BAMBINI DI MONTEFIASCONE E' Carnevale . . . Grazie alle Maestre Pie Se non ci fossero le Maestre Pie i bambini di Montefiascone non saprebbero che cos'è il Carnevale perché soltanto le suore, con pazienza e amore organizzano per loro, ogni anno, l'ultima domenica di Carnevale, l'ormai tradizionale «Festival dell'Allegria». In questa occasine i bambini delle scuole materne ed elementari di Montefiascone possono sfoggiare i loro graziosi costumi e dar prova della loro arte di attori, mimi, cantanti, fantasisti ecc. Cosa questa che è puntualmente avvenuta anche quest'anno presso il bel teatrino dell'Edificio scolastico elementare «S. Lucia Filippini» dove appunto le Maestre Pie gestiscono una scuola materna ed una elementare parificata. Grande successo di pubblico e applausi a scena aperta per i circa cento artisti in erba che si sono esibiti in scketc esiliranti, in canzoni orecchiabili ed in veri e propri atti unici dalla comicità trascinante. Particolare successo è arriso ai piccolissimi della scuola materna che con i loro canti: «Pippi Calzelunghe», «Il Pagliaccio» e «Pinocchio» hanno mandato in visibilio lo attento e divertito uditorio che gremiva ogni ordine di posti nel teatro della scuola. Tutti bravi comunque i bambini e le bambine che si sono succeduti a gruppi sul palco. Da quelli della prima classe con il canto sceneggiato «La banda» a quelli della seconda con le scene «Tom», «Otello e i viaggiatori». «L'arca navigava», bravi quelli della 3.a classe con «In cerca di lavoro» e la «La giostra», bellissimi i costumi dei ragazzi della 4.a classe e divertentissima la «sceneggiata» sulle astuzie di Pulcinella e il «seccatore» e dulcis in fundo tanti applausi per i più grandicelli delle quinte classi che si sono esibiti con i canti «Cono- sco un cow-boy». Applausi anche per tutte le maestre pie che si sono prodigate nella preparazione delle scene e al mastro Enrico Cataldi che con pazienza ha accompagnato al piano i giovanissimi artisti. UMBERTO G. RICCI Per la loro fedeltà al lavoro Artigiani premiali Siamo lieti di pubblicare l'elenco degli artigiani di Montefiascone premiati con diploma e medaglia d'oro di benemerenza da parte dell'Unione Provinciale Artigiani di Viterbo. Questi nostri concittadini si sono particolarmente distinti per l'attaccamento al dovere e al loro lavoro ed in più sono stati fra i primi a comprendere il valore dello associazionismo nell'artigianato per la difesa ed il progresso della loro categoria. Ecco l'elenco dei bravi artigiani premiati: Bruno Marconi, Angelo Andolfi, Umberto Brachino, Giuseppe Presciuttini, Giacinto Mezzetti, Zeffirino Leonardi, Giulio Morleschi. Raffaele Manzi, Bruno Moscetti, Artemio Biagioni, Vinicio Crocetti, Franco Crocetti, Romano Manzi, Romolo Manzi, Spartaco Manzi, Baldassarre La Corte, Secondiano Bigerna, Nazzareno Bertolini, Lorenzo Ceccobelli, Guido Porroni e Ferruccio Morleschi. A tutti questi artigiani vadano gli auguri e le congratulazioni dell'intera cittadinanza e della nostra redazione. U.GjR. Àncora PALLAVOLO Con gli inizio del nuovo anno è ricominciato il Campionato di l.a Divisione Maschile di Pallavolo. La S.S. TUTTO SPORT è al secondo anno di attività ed ha conseguito un risultato ottimo in quanto nella classifica finale lo scorso anno è stata preceduta soltanto dalla squadra di Vetralla e da quella di Vignanello. La formazione della Pallavoro di Montefiascone durante questo anno ha subito delle trasformazioni sia tecniche che organizzative. I giocatori sono più o meno gli stessi tranne qualche nuova leva. Sono già conosciuti ma è meglio ricordarli: Angeloni Vincenzo, è uno dei nuovi e gioca nel ruolo di centrale; Spiniello Ciro, centrale; Maurizio Carini centrale; Stefano Lo Giudice alzatore; Andrea Bologna alzatore; Marziantonio Giancarlo altro nuovo nel ruolo di alzatore; Sergio Di Francesco schiacciatore; Cappelletto Silvio schiacciatore; Brozzetti Goffredo centrale; Piferi Agostino schiacciatore; Salmistraro Fabrizio centrale. Per quanto riguarda invece la direzione della squadra non si sono avuti cambiamenti di sorta in quanto allenatore della squadra è il Professor Marsilio Fiocchetti, il Presidente è Antonio Menchinelli ed il Presidente onorario è Calogero Lo Giudice. Oltre alla già conosciuta squadra è stata formata un'altra per ragazzi più piccoli, anche per loro, per gli juniores è iniziato il campionato. La squadra è al primo anno di attività e perciò deve come tutte le squadre di recente formazione superare ostacoli che tutti hanno affrontato con volontà e determinazione. Questi i loro nomi: Volpini Alessandro, alzatore; Francia Donato, schiacciatore; Lozzi Giancarlo, schiacciatore; Cappuccini Gabriele, centrale; Nencioni Luca, centrale; Brozzetti Mauro, centrale; Porroni Stefano, centrale; Alilla Filippo, schiacciatore; Bologna Pietro schiacciatore. pag. 5 Il ticket sui medicinali Il nostro giornale è mensile, talvolta quando esce qualche notizia è ormai superata. Così è accaduto con i ticket dei medicinali; con il numero di febbraio abbiamo dato avviso del costo di questi ticket in base al Decreto Legge n. 15 del 25 gennaio 1982 ed ecco che, dopo pochi giorni, il decreto, che era stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale con tariffe differenziate, esclusioni particolari, ecc. viene cancellato con un colpo di spugna ed i ticket ritornano al prezzo antidecreto. Ed ecco i vecchi prezzi dei ticket, prezzi ritornati validi: — per confezioni sino a lire 1.000 ticket lire 100. — per confezioni da lire 1.000 a lire 3.000 ticket lire 400. — per confezioni superiori a lire 3.000 ticket lire 600. E speriamo che questa sia la volta buona perché generalmente ad ogni riduzione dopo poco ne segue, sullo stesso prodotto, un successivo aumento. VITTORIO APOLLONI Baseball L'Etrusca Baseball è in piena attività, sia come società che come squadra. Iniziamo dalla parte sportiva. L'Etrusca parteciperà questo anno a tre campionati nazionali (serie B, juniores, pre-allievi) e sta svolgendo una intensa attività preparatoria. In pratica è costretta ad un vero e proprio «forcing» dato che la preparazione invernale è iniziata con circa un mese di ritardo rispetto al solito a causa del prolungamento dell'attività dello scorso anno fino a metà Novembre. I primi appuntamenti stagionali col campo per le solite partite pre-campionato ci saranno verso la metà di Marzo, tempo permettendo, con una probabile trasferta a San Marino o addirittura in Sardegna. Ci saranno comunque le solite «amichevoli » col Viterbo. Per quanto riguarda il campionato, l'unica notizia certa è che si comincia il 18 aprile. E' in pieno svolgimento il tesseramento soci 1982 e si protrarrà fino alla fine di Marzo. La tessera può essere richiesta ad uno qualunque dei giocatori o dei dirigenti dell'Etrusca; ai tesserati sarà offerto un simpatico omaggio. Infine, l'Etrusca Baseball ha incetto una leva per juniores (nati dal 1964) in poi). Chunque abbia intenzione di cimentarsi non ha che da presentarsi al campo di Zepponami martedì, giovedì e sabato alle ore 15 e da lunedì a giovedì alla palestra delle scuole elementari di Montefiascone alle ore 18. Per informazioni rivolgersi a Mauro Carletti, Piazza Vittorio Emanuele 1. OFFICINA La • Corte M . Lavorazione infissi in alluminio anodizzato e ferro Massima puntualità e precisione Via Cassia Km. 94 - Tel. 84163 MONTEFIASCONE LA VOCE pag. 6 NOTA DI CACCIA Morto io un tragico incidente il guardacaccia Felice Giraldi NOTA DI AGRICOLTURA Ancora Pesticidi Il 10 febbraio u.s., in un tragico incidente, Riprendo il discorso interrotto l'altro nua soli 49 anni, chiudeva a Gallese la sua esimero per motivi di spazio, quindi, vi prego, stenza terrena Felice Giraldo, più conosciuto col usate molta attenzione e prudenza e soprattutto nomignolo di Pensimonio. agite nel rispetto della legge! Perché chiunque Nato e vissuto par tanti anni alle Coste, Fesi accinge ad impiegare o vendere questi velelicetto era una figura nota a Montefiascone ni, deve attenersi alle norme affinché si evitino specie nel campo della caccia, avendo prestato rischi non solo per sé e per l'ambiente agricoper molti anni servizio di guardia giurata volo, ma anche per chi si ciba dei prodotti dello lontaria alle dipendenze della locale sezione stesso. Così facendo eviterete che le Autorità safedercacciatori. nitarie locali ed anche non locali, prendano seri Valente e scrupoloso seguace di Diana, amanprovvedimenti che comporterebbero senz'altro te del mondo della natura, riusciva facilmente ad guai molto grossi a chi avesse la disgrazia di inaccattivarsi la simpatia di quanti lo avvicinacappare nei rigori della legge. Le disposizioni vano, per quel suo cuore grande e il modo di suddividono i presìdi sanitari in 4 classi, in refare originale sia che fosse a caccia o nel luolazione alla loro tossicità per l'uomo e per gli go di lavoro. animali come è ben evidenziato sulle etichette di ciascun prodotto posto in vendita: Rimarranno memorabili le sue gesta venatorie che si accompagnavano spesso a fatti uma1.a classe: ha per simbolo un teschio con sotni singolarissimi resi comici dal suo fare faceto to scritto «veleno» e con avvertenze che vi e scanzonato. appartengono prodotti la cui manipolazione ed impiego normale possono provocare intossicaFelicetto, ormai da vari anni, si era trasferizioni mortali per l'uomo in seguito ad assorto con la famiglia a Gallese dove per un certo bimento per qualsiasi via. tempo prestò servizio di guardiacaccia presso una riserva privata, quindi cessata quell'attività, correnza che gli procurava la gioia di sentirsi 2.a classe: ha per simbolo la croce di S. Anentrò a lavorare come operaio in uno stabili- ancora costarolo a tutti gli effetti. drea con sotto scritto «nocivo» e con avvertenmento di ceramiche. A Gallese non gli fu difficile Ai funerali partecipò tutta Gallese. Ma anche za che vi appartengono prodotti la cui manipocontrarre nuove amicizie dato il suo carattere tantissimi montefiasconesi, in special modo co- lazione ed impiego normale possono provocare estroverso. Però tornava spesso a Montefiasco- staroli, si recarono a rendere l'estremo saluto intossicazioni gravi per l'uomo in seguito ad asne per una visita agli amici che mai aveva di- al loro indimenticabile concittadino, al loro com- sorbimento per qualsiasi via. menticato; tassativa la sua venuta, ogni anno, pagno di tante allegre cacciate. 3.a classe: ha un contrassegno con la scritta per la festa di San Pancrazio alle Coste, una riVENATOR «attenzione, manipolare con prudenza» e con avvertenza che vi appartengono i prodotti la manipolazione ed impiego normale possono Rita, Ranaldi Maria Gigliola, Rossi Luigina, cui provocare intossicazioni di lieve entiPelorosso Arnaldo, Elio Tarantello e amici, comunque tà per l'uomo. Castaura Maria. 4.a classe: non porta alcun segno o scritta tiSOSTENITORI: Bartolozzi Germano, PietroBENEMERITI: Trapè Domenico, Leonardi pica in etichetta, ma con avvertenza che vi appaoli Vincenzo, Leonardi Enzo, Panichi Luigi, Franca, Brachino Calisto, Roncella Mario, RonMarconi Nazzareno, Maccaroni Fernando, Fra- cella Giuseppe, Bacchiarri Giuseppe, Mari Ca- partengono i prodotti la cui manipolazione ed telli Mosca, Manzi Salvatore, Rosadello Celso, millo, Orzi Giuseppe, Rosetto Roberta, Mari Al- impiego normale possono comportare rischi traper l'uomo. Petrocchi Umberto, Manzi Felice, Bartoleschi fredo, Maria, Rosetto Rinaldo, Lampani scurabili Ed ora che abbiamo parlato dei documenti Adelaide, Piciollo Calisto, Saraca Alfonso, Me- Angelo,Pagana Marignoli Luigi, Zeppa Gelma, Mocini cali Enzo, Moretti Sofia, Benatti Mario, Nun- Isidoro, Camicia Giuseppe, Camicia Pietro, Ci- ufficiali, parliamo dei fatti documentati. Per prima cosa è necessario informare i lettori che ziati Augusto, Ranaldi Lucia, Ruiu Giovan Ma- coria Cicoria Giuseppe, Cicoria Gio- l'E.N.P.I. (Ente Nazionale Prevenzione Infortuni) ria, Lanzi Piera, Manzi Romolo, Manzi Sparta- vanni, Flaviano, Bacchiarri Tommaso, Ugolini Roberto, co, Francini Giovan Battista, Trapè Cesare, Ron- Bellacima Carlo, Ciampicotto Enrico, Cicoria ha molto a cuore questa parte del settore agricella Umberto, Spinelli Egidio, Giusti Settimia, Franco, Salvatori Raffaele, Canulli Ezio, Canulli colo ed ha stampato un libricino sull'uso degli antiparassitari in agricoltura e mette a disposiRanucci Ventura, Della Casa Aurelio, De Vincen- Francesca, Mocini Giuseppe, Frilicca Giuseppe, zione di Cooperative, enti, scuole, ecc. un ispettiis Salvatore, Lupattelli Bartoleschi Giovanna, Francini Rosmunda, Piciollo Lidia, Piciollo CaDi Marco Antonio, Carelli Ottavia, Menghini listo, Sportelloni Alberto, Trapè Federico, Ca- tore con films ed altro materiale illustrativo e Girolamo, Manzi Giovanni, Angeloni Umberto, relli Benedetto, Palombo Enzo, Carli Ubaldina, didattico sullo scottante argomento. Pecugi Maria Concetta, Fioretti Paolina, Danti Zampetta Filippo, Corinti Massimo, Stefanoni Detto ciò, vi cito alcune notizie dall'articolo: Cesare, Rocchi Bernardino, Fiocchetti Marsilio, Edvige, Pigliavento Dino, Giusti Enrico, Fapper- «La natura violentata. Il problema dei pesticiMocini Tancredi, Acciari Fausto, Trapè Neno, due Francesco, Fapperdue Anna Maria, Maurizi di nell'agricoltura moderna » stampato sul setTofanicchio Mario, Tarantello Emilio, Mocini Rosa, Coralloni Fapperdue Luigina, De Grossi timanale «Famiglia Cristiana» del 1.2.1981: «NeChiara, Ubaldi Angelo, Gambacorta Rina, RosTorrigiani Ferdinando, Ranucci Olindo, gli anni sessanta l'Italia è giunta al record di setti Filippo, Bartoleschi Elisabetta, Manzi Sil- Unica, Cerasa Piovino Vittoria, Panichi Maria, 460 grammi per ettaro di DDT e dei suoi derivestri Tina, Lozzi Angelo, Piergiovanni Quinto, ZeppieriAngelo, Anna, Rossetti Lina, Corona Germano, vati, cioè quattro volte più degli USA e della Panichi Tommaso, Trapè Augusto, Merlo Maria, Fanali Quinto, Bartoleschi Francesco, Ceccarel- Svezia, benché siano nazioni che hanno avuto Pezzato Mimmo, Presciuttini Giuseppe, Ricca li Luigi, Scarinci Ilda, Crocetti Caprio problemi agricoli e forestali più grandi dei noPietro, Genovesi Bindo, Patrizi Pieretti Teresa, Antonietta, Filiè Arduino, FranchiAngelo, Sante, Paoli- stri... Siamo perciò diventati anche uno dei PaeGennari Bartoleschi Ada, Monachello Giuseppe, ni Carmelo. si con i maggiori problemi di contaminazione Pallini Rita, Pallini D'Innocenzo Gabriella, Paldei suoli, delle acque, dell'aria, delle colture. In lini Domenico, Liverziani Francesca, Liverziani quantità diverse tracce di insetticidi si sono Massimo, Bellini Gianfranco, Lozzi Massimo, trovate nel latte materno, nei crostacei e nei AMICI DELLA CATTEDRALE Moisè Eligio, Dominici Angelo, Lo Faro Giovanmitili pescati lungo le coste, negli uccelli e nelni, Porroni Eugenio, Marconi Raffaele, De Marle lepri caduti sotto il tiro dei cacciatori. Dalla Sono entrati a far parte degli amici della cat- fine tinis Virgilio, Paceri Rocco, Martini Quinta, Ric- tedrale: anni sessanta il DDT è stato proibiCaporali Elena, Camicia Paolo, Cimichel- to perdegli ci Tarquinio, Nunziati Maria, Calcagna Augusto, lo Alessandro, la sua ed è stato sostituito da Nami Maria Elisa, Starnini Nella altri prodotti, tossicità, Lozzi Luigi, Ficari Federico, Martinangeli Laz- e Alberto, Mocini alcuni dei ancora più periNeri Santino. I fa- colosi per l'uomo e al cuiquali zaro, Rubbi Ruben, Moretti Vittoria, Trapè Set- miliari in suffragioGiuseppe, uso si sta cercando di Catasca Giovanni, Adele timio, Gianvincenzi Carlo, Giuri Maria Giusepporre un freno. Merli e tordi trovati morti gli sposi: Fapperdue Luigina-Co- di pe, Prosperini Oreste, Carini Pietro, Carelli Gianvincenzi, in Trentino hanno in corpo fino a 200 parti per ralloni Dario, Olimpieri Maria Gabriella GiuAgnese e Generoso, Gamberi Santucci Maria, rato Maurizio, Marsiglioni Paola - MenchinelH milione di pesticidi, alcune lepri catturate a CoAnzellini Pasqua, Bar Liberti, Stefanoni Anna Roberto. macchio hanno il fegato inquinato con 15 parti per milione di prodotti tossici: si noti che con 35 o 40 parti per milione di antiparassitari di elevata velenosità un uomo rischia persino la morte. Ma ora qualcosa pare stia cambiando. Anche COSTRUZIONI DI perché è più facile per le aziende produrre e vendere un medesimo prodotto, poco velenoso, + VERANDE PER BALCONI consigliato anche dalla «lotta guidata » e valido + RAMPE PER SCALE per cinque o dieci anni, piuttosto che produrre Infissi Metallici Alluminio un insetticida al mese e cercare di venderlo a + CANCELLI PER CIMITERO tutti i costi ai contadini. I quali poi spesso fi+ VETRINE niscono con l'irrorarlo senza alcuna protezione personale, spruzzando i prodotti più tossici ma+ PORTONI gari vicino a case, scuole, ospedali, addosso a + TRAMEZZATURE INTERNE persone che passano ». di VERZELLI ALBANO Sempre per lo spazio tiranno, al prossimo numero rimandiamo altri fatti documentati. ScuVia Cannelle - Montefiascone sate ed arrivederci. GIMBERTO La Voce è grata ai suoi I. M . A . pag. 7 LA VOCE Una risposta ci voleva Gentile Signor Goffredo Balestra. Accetto totalmente il Suo punto di vista riguardante le responsabilità che ognuno di noi porta nell'attuale degrado ambientale e mi permetto di aggiungere di più. Sono i nostri diuturni ricatti dovuti alla nefasta brama di primeggiare che il più delle volte inducono i «politici» da noi designati, a concedere quel che il più delle volte porta al male, lo sò per esperienza. Occorre, però, che a questo si ponga un rimedio. Inutile dirLe che parlare con Lei è un piacere, sia per le ampie vedute, sia per la squisita gentilezza dei Suoi modi. Sono sicuro che potremo continuare questi discorsi seduti ad un tavolo in una Sede Ecologica nuova di zecca perché noi, caro amico, non ci fermeremo!... Non ci fermeremo amico Vincenzo Pietropaoli che fremi giustamente disgustato da una misera quanto sterile polemica, e a conferma di ciò, ti dico che nel prossimo numero della Voce sentiremo sono certo che il Direttore lo ospiterà, uno studioso a livello europeo. Il dot. Ranucci Salvatore incaricato per le ricerche agropedologiche sulle fonti inquinanti di natura agricola del bacino imbrifero del lago di Bolsena ci dirà come stanno le cose, dopodiché, caro Vincenzo, se il Direttore non ci avrà ancora sfrattati, fatti sentire di nuovo. Ci sentiremo di nuovo anche con Lei gentile Signora Antonietta Lozzi che pone con chiarezza e coraggio un problema condiviso a torto o a ragione dal novanta per cento della cittadinanza e ci sentiremo di nuovo con quel pittore gaudente e libertino che passa le sue giornate tra fiori, films di alto livello cui...turale, sparando con quel suo schioppaccio all'ultima beccaccia o stando disteso sull'altare di qualche chiesa dipingendo ' così santi e madonne, e vuole addirittura bandire i «forestieri» dal paese e risponde al nome di Germano Bartolozzi Casti. Ed ora, schiantato nel profondo dell'io, eccomi a te caro Giorgio Zerbini. Non avrei mai immaginato che dietro il tuo aspetto bonario si celasse un gelido, fiero, insensibile cuore di pietra. Un altro, nel narrare il mio spaventoso catastrofico passato politico, si sarebbe almeno intenerito e tu per niente!... Avanzi imperterrito, assestandomi colpo su colpo senza pensare che sono ancora pesto e sconocchiato dalla caduta dal somaro, le cui conseguenze dovrò portare, ahimé, per tutta la vita e vai... Quel che mi fa più male e mi offende però, è laddove metti in dubbio il mio opportunismo. Io, caro amico, sono un opportunista! Purtroppo, sono un opportunista sfortunato, questo si. Tu sapessi quanto ho armeggiato, quanto ho faticato per arrivare alla greppia e quale atroce delusione ho provato nel trovarla vuota!... Ecco la mia rabbia, il mio astio, la mia legittima ira... Mi sembra di scorgere tra le pieghe recondite della tua magistrale analisi, una segreta inclinazione per le tesi del mio ex partito. Vuoi forse aderire a quelle idee da te nel passato tanto deprecate? Avresti in tal caso tante cose da imparare, ma dubito che vi troveresti qualche cosa da rosicare. Mi dici poi, e questa è la cosa più carina, che l'unico rammarico dei miei ex compagni, per te nitidi e immacolati, è quello di avermi espulso dal partito perché se non lo avessero fatto si sarebbero risparmiati i boati sinistri della mia malefica lingua da lavandaia. Debbo dirti per la verità, che loro, conoscendomi, non volevano mandarmi via, ma io me ne sono andato lo stesso anche se a mani vuote, e sai che ho fatto per vendicarmi? Con la mia malefica lingua ed altri sortilegi, li ho condannati alla più misera, nera, vuota, penosa, squallida opposizione. Per questo i Democristiani dovrebbero darmi qualcosa ma finora non s'è visto niente; vedi un po' tu di intercedere. Sospinto poi dalla foga del tuo panteismo bizzoco zoovegetoantropomorfico, mi dai dell'ateo e mi rimproveri. Fai bene! Fare l'ateo è brutto e non rende e poi non bisogna mai dire quello CASSA DI RISPARMIO DELLA PROVINCIA DI VITERBO Patrimonio L. 9.669.100.508 al 31.12.1980 RACCOLTA DI RISPARMIO che si pensa, mai! Però ti prego, io da questo lato sono uno sbarbatello, insegnami tu che in queste cose, non lo dico per vantarti, sei un maestro. Dimmi tu che sei cresciuto all'ombra del campanile e sai suonare le campane usando la lingua al posto del batocco, dimmi tu come si fa a beffare Cristo, la Madonna e tutti i Santi battendosi il petto e confessandosi ogni mattina, scorticando poi il primo sventurato che capita a tiro... dimmi tu come si semina zizzania in ogni dove e si ha poi in cambio il premio più ambito... dimmi tu che in chiesa dondoli come un incensiere, come si fa a gabbare preti, monache e frati baciandogli la mano, spaccandogli poi, non appena si voltano, la spina dorsale con una pugnalata... dimmi tu come fai a pubblicare articoli di fondo su giornali europei, ricordi le copie che ti portai da Monaco, Amburgo e Basilea quattro anni fa tradotte ovviamente in tedesco e ospitate nientepopodimeno che dal DER ZEITUNG!?... Sono convinto e ciò mi fa piacere, che questi articoli riguardanti la caccia in generale e la cattura e l'addestramento alla caccia del falcone in particolare, ti vengono lautamente pagati dai fabbricanti di mitraglie. Peccato che quei tre tedeschi inviati in Italia da qualche gotico barone amico tuo, furono arrestati sull'Appennino mentre tentavano di catturare l'ultimo Accipiter Gentilis o Astor Maniero! Dimmi tu, a questo punto, come fai ad accreditare la tua figura di Ecologo Naturista intemerato, perché qui è il miracolo!... Ti confesso che se potessi arrivare anch'io a queste mete sarei un uomo felice e per arrivarci, te lo prometto, sono disposto persino ad abbracciare la tua fede Pantobizzozoovegetoantropomorfica ed a considerare miei amici la papàra, i finocchi, il nespolo e tutto il regno vegetale e ad amare, come tu comandi, le scrofe, le vacche, le pecore, le capre e tutto il regno animale. Adesso, in omaggio alla squisita cortesia di chi mi ospita ed alla pazienza di chi mi legge sento che debbo tacere. A differenza di te che sei partito per Roma e ti sei trovato a Siena e ti sei assunto a principio di spiegazione la ignoranza della spiegazione, io sono partito per Capranica e sono sbarcato a Ficulle. Se ci sarà un seguito e avrai voglia di sentirmi, davanti ad un bicchiere, ti dirò il resto. ELIO TARANTELLO r CASSA DI RISPARMIO DELLA PROVINCIA DI VITERBO Patrimonio L. 9.669.100.508 al 31.12.1980 9K8 ESTERO Depositi a risparmio liberi o vincolati C.C. liberi o vincolati Tutte le operazioni import-export e transito merci Rilasci di benestare all'importazione e esportazione Acquisto-vendita valuta (biglietti bancari e monete) Rimesse sull'estero Consulenze export SETTORI DI INTERVENTO Industria - Commercio - Agricoltura Artigianato • Privati FORME TECNICHE DI AFFIDAMENTO Credito a breve termine (12-18 mesi) Apertura di credito in c.c. (in bianco e garantite) Finanziamenti diretti Anticipazioni su crediti vantati verso enti Anticipazioni su fatture Anticipazioni su merci Anticipazioni su Titoli di Stato o garantiti dallo Stato Anticipazioni export-import anche in valuta Sconto di effetti commerciali Finanzk$nenti 13.a mensilità Sconto di annualità statali Piccoli prestiti CA RI VIT TITOLI Acquisto-venditatitoli pubblici e privati Acquisto-vendita obbligazioni italiane ed estere Acquisto-vendita azioni Incasso cedole e dividendi Custoria e amministrazioni titoli Controllo titoli estratti Consulenza su investimenti mobiliari PAGAMENTI VAR/UTENZE Pagamento bollette Pagamenti con addebito inc.c. a scadenze fisse (affìtti, vitalizi, rate, effetti, contributi, tasse, ecc.) CREDITO A MEDIO TERMINE SERVIZI BANCARI Mutui ipotecari a privati o enti Prestiti contro cessione del quinto dello stipendio Finanziamenti agevolati e non a industria e commercio Finanziamenti agevolati all'agricoltura CREDITI SPECIALI (divulgati da campagne pubblicitarie) Mutui «prima casa» Mutui «risanamento centri storici» Prestito speciale turistico-alberghiero Anticipi su export Credito speciale «giovani» J Emissione assegni circolari Emissione di traveler's cheques Incasso effetti Cassette di sicurezza e depositi custoditi Cassa continua Pagamento pensioni INPS Pagamento stipendi per conto di società e enti Servizio cassa-tesoreria per enti e società Auditing Consulenze finanziarie Operazioni di Leasing e di Factoring Assistenza EDP pag. 8 LA VOCE La famiglia, la spesa, i divertimenti, la morte degli italiani « Le Regioni in cifre 1981 » è un volumetto stampato a cura dell'Istituto centrale di Statistica, pieno di numeri e di percentuali sui vari aspetti della società italiana; ve ne presento soltanto alcuni. 1 - LE NOSTRE FAMIGLIE (dati del 1981) La famiglia italiana per il 44,3% è composta di 2/3 persone tra le quali sono comprese anche domestici e conviventi abituali. Pe*- il Lazio questa percentuale scende a 43,3%. Nel Centro Nord c'è una diminuzione di 47.805 di popolazione compensata abbondantemente dalla crescita di 130.739 del Sud, che pure dal 1955 al 1978, nonostante il forte aumento naturale, ha perduto oltre due milioni e 600 mila individui per emigrazione soprattutto interna. In Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Trento, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria c'è un grosso calo, che raggiunge meno 15.215 in Piemonte; cioè in queste Regioni il numero dei morti supera di molto quello dei nati. Per il Lazio abbiamo questa curva discendente: un saldo di popolazione di 34.246 del 1975, che scende a 12.113 del 1980. Le Provincie con saldo naturale negativo, cioè in cui le morti superano le nascite nel 1972 erano 10, nel 1976 erano 25, nel 1980 erano 46, tra le quali Viterbo. Uno dei mezzi per non far nascere i bambini è quello di ammazzarli prima: ogni mille bambini nati vivi, sono stati uccisi per aborto 645 in Liguria; 640 in Emilia Romana; 106 in Alto Adige; 92 in Calabria. Alla fine di gennaio 1982 il Ministero della Pubblica Istruzione e il Comitato Nazionale della popolazione ha promosso un convegno su Evoluzione demografica e sistema scolastico; dal quale sono emersi questi dati. Nel 1960 vi furono 1.016.120 nati; nel 1970 si era scesi a 901.472 nati; nel 1975 a 806.391; nel 1980 a 664.001; e l'anno scorso a 625.000 circa. Si ha cioè un calo dal 19,7 per mille abitanti degli anni sessanta, all'I 1 per mille dell'anno scorso. Si prevede una ripresa negli anni 1985-90, di modo che nel complesso nei prossimi dieci anni si avrà una riduzione di due milioni di alunni nelle scuole, con conseguente disoccupazione degli insegnanti e con la sovrabbondanza delle strutture scolastiche. Come si vedrà in seguito da altri dati, sembra che tutto questo smentisca la teoria secondo la quale il miglioramento delle condizioni economiche favorisce l'aumento della popolazione. Il matrimonio viene celebrato in chiesa per l'88,l% (dati del 1979); ma 36.729 finiscono con la separazione e lo scioglimento. Quanti di questi sposini si assumono con responsabilità gli impegni del matrimonio; quanti si sposano in chiesa per motivi di fede e quanti per convenienza sociale? Mi sembra interessante notare come la vita degli italiani si sia allungata: nel 1921-22 la vita media era di 49,3 anni; mentre nel 197072 si viveva in media 71,9 anni e nel Lazio si passa dai 48,4 anni, ai 72,9 degli anni 1970-72. La Regione in cui la gente vive più a lungo è la Toscana: 73,6 anni di media. Ciò significa che si nasce di meno e si vive più a lungo, l'Italia sta diventando una nazione di vecchi. Il Centro-Nord sarà sempre più composto di vecchi, e il Sud vedrà una popolazione sempre più giovane; così l'Italia sarà ancora più divisa. 2 - I CONSUMI DEGLI ITALIANI (dati del 1978) Evidentemente il consumo maggiore è per la alimentazione e poi per la casa, per i trasporti, l'abbigliamento (9,2%), per i mobili (8,4%), per l'istruzione (7,4%). Nel Lazio le spese maggiori, dopo quelle per l'alimentazione( la casa, i trasporti) vengono fatte per i mobili (9,9%) e l'abbigliamento (6,9%), superato dalla Basilicata che spende molto di più per queste ultime tre cose. Rispetto agli altri paesi europei consumiamo molto più vino, grassi, ortaggi e soprattutto cereali; mentre nell'insieme ci superano per il consumo di latte, carne, zucchero e patate. Dal 1901 ad oggi è aumentato a dismisura il consumo di frumento, patate, pomodori, frutta fresca, agrumi, carne, latte, olio, zucchero. E' di- minuito invece quello del granoturco e di risone. Ogni italiano allora consumava Kg. 5,7 di carne bovina e 4,4 Kg. di carne suina; nel 1979 il consumo era di kg. 24,2 di carne bovina e 19,00 kg. di carne suina a persona. Si è passati da Kg. 4,5 del consumo prò capite di altri tipi di carne del 1901, al consumo di Kg. 26,7 del 1979. E' evidente ouanto sia migliorato il regime alimentare degli italiani che, anche per questo hanno una vita più lunga. Un dato curioso è questo: la statura media attuale dei nati nel 1957 è di cm. 172,19. Nel Lazio la statura media è di cm. 173,38; i più alti sono quelli di Bolzano (cm. 175, 38 e i più bassi li troviamo in Basilicata (cm. 168,74). 3. - LE SPESE PER GLI SPETTACOLI E LO SPORT Nel 1979 abbiamo speso 856.690 miliardi per spettacoli e sport con queste preferenze: cine- ma, ballo, calcio, biliardi e simili, rivista, teatro e in coda concerti. Il cinema è la passione del Sud, che ha minore interesse per i balli e le orchestre che non il resto d'Italia. Il Sud inoltre spende molto di più del Nord per le varie manifestazioni sportive e per i biliardi e simili. Comunque ogni italiano del Sud spende la metà di quello del Centro-Nord per spettacoli e sport. Gli italiani stanno bene in casa propria e per questo spendono, come abbiamo visto; mangiano bene, si sposano in chiesa e poi si separano, ma di figli ne nascono pochi, se è vero che la famiglia media è composta di due o tre persone; si divertono, si trovano bene nella loro patria, se è vero che nel 1979 i rimpatrii (88,075) hanno superato gli espatrii (86.182). 4. - Per quanto riguarda la criminalità, i delitti e i suicidi e le cause più frequenti di morte, i dati si fermano al 1979. Comunque le cause più frequenti di morte erano le malattie del sistema cardiocircolatorio (47,9%), i tumori (22,4%), le malattie dell'apparato respiratorio (6,9%) eccetera. Eppure tanti italiani di ogni età tentano o attuano il suicidio nei modi più strani, come risulta dalla tabella che riporto: SUICIDI PER ETÀ', SESSO ED ALCUNI CARATTERI (%) M F Mezzo di M F Movente Anni M F esecuzione 6,35 17,63 Fino a 17 1,92 2,63 Malattie e anomalie 68,48 75,13 Avvelenamento 34,08 22,76 28,21 23,03 Impiccagione 18-24 7,15 6,32 Malattie fisiche 20,48 5,40 25-44 23,89 21,45 Malattie psichiche 40,27 52,10 Armi 15,68 24,21 12,11 12,50 Precipitazione 45-64 34,45 38,29 Motivi affettivi 12,43 17,76 0,53 0,26 Annegamento 65 e oltre 32,50 31,31 Motivi d'onore 10.98 12,24 2,77 1,19 Altro mezzo Motivi economici 16,11 10,92 Ignoto cidi che i tentati suicidi sono tanto più numeSai dare una risposta come mai gli italiani dai 45-64 anni si uccidono così numerosi? La cau- si che non nel mezzogiorno? Spero di non aver fatto troppa confusione in sa più frequente è la malattia o qualche anomalia. Perché gli uomini preferiscono impiccarsi mezzo a questi (ed altri) numeri che il libretto e le donne buttarsi dalla finestra? Come puoi dell'Istituto centrale di statistica contiene. RINALDO CORDOVANI spiegare il fatto che al Centro-Nord sia i sui- PROBLEMI OGGI Proviamo ad aprire una nuova rubrica de «LA VOCE», che risponda a tanti interrogativi che abbiamo. CRISI CRISI CRISI Tutto è in crisi: FAMIGLIA, CHIESA, SOCIETÀ', AMICIZIA, AMORE, POLITICA Chi piange, chi borbotta, e chi tirà a campà. Iniziamo un dialogo. Vi invitiamo a dire la vostra, a fare delle domainde, anche le più scottanti. Noi vi diremo il nostro pensiero, corrente con la dottrina cattolica. Evitando di cadere nella polemica, sarà un valido contributo al dialogo, e forse riusciremo a dare risposte che chiariscano qualcosa. Vi invitiamo caldamente a scriverci, dicendoci le vostre idee ed inquietudini. Confessarsi : come, quando, perché Molti restano scandalizzati nel vedere poche confessioni, e poi tanta gente che va ugualmente a fare la Comunione. Ma c'è chi non riesce a ricevere Gesù se non si è appena confessato. I Sacerdoti fedeli alla Verità che viene da Pietro, cioè dal Papa e quindi infallibile, sono sconcertati dal continuo calare delle confessioni. Mettiamo serenamente le cose in chiaro: 1) - S. Comunione e Confessione sono due Sacramenti ben distinti. In teoria non c'è bisogno di confessarci ogni volta che vogliamo ricevere il Signore, perché basta essere in Grazia di Dio, cioè non avere peccati gravi non ancora confessati. Il cristiano equilibrato sa fare la S. Comunione anche senza essersi confessato da poco, se è in pace con Dio. 2) Non possiamo ricevere Gesù col peccato grave sulla coscienza, ma prima bisogna confessarsi. Ricordiamo ciò che Dio ha detto per mezzo di S. Paolo: «chi mangia il Corpo di Cristo indegnamente, mangia la propria condanna ». 2) - In casi VERAMENTE ECCEZIONALI, si può fare la S. Comunione anche con peccati gravi non ancora confessati, ma SOLO se c'è vera impossibilità di confessarsi, e col proposito di farlo non appena possibile. 4) - La Confessione non è inventata dai preti, ma un grandissimo dono di Gesù. Nessuno può dire: «io chiedo direttamente perdono a Dio ». Gesù, subito dopo la resurrezione, disse agli Apostoli: «I peccati saranno rimessi a chi li rimetterete ». Sapeva che l'uomo è debole, che poteva ricadere nel peccato; perciò la sua più grande preoccupazione è stata di dare la possibilità perché non rimanessimo nel peccato. Ci perdona così perché possiamo overe la sicurezza del perdono, e per darci la possibilità di dialogare col Sacerdote per risolvere dubbi e problemi, e seguire la strada della Santità. 5) - Chi si confessa raramente diviene grossolano di coscienza, scusa tutto, gli sembra di non fare niente di male; chi si confessa spesso è delicato di coscienza, perché gli dispiace offendere un Padre buono come Dio. 6) - La Confessione dovrebbe essere una CONVERSIONE, non una inutile tiritera. Esaminandoci a fondo, riusciamo a scoprire le nostre macagne, e ne viene il desiderio di eliminare in noi tutto ciò che non piace al Padre, anche se sembrassero piccole cose. 7) - Separiamo Confessione e Comunione: andiamo a confessarci con calma, fuori della Messa (venerdì e sabato pomeriggio...), sopratutto non appena ci fosse un peccato grave; e convinti che più spesso ci confessiamo, migliori diventiamo. La confessione settimanale è ottima e raccomandabile. 8) - Non diciamo « io non ho peccati », perché Dio dice per mezzo di S. Giovanni che chi dice così è un bugiardo. Non dire nemmeno «mettetevi d'accordo tra preti», se qualche Sacerdote dicesse disgraziatamente che non c'è bisogno di confessarsi spesso, perché ogni dubbio lo dobbiamo risolvere secondo Pietro, ed i Papi hanno sempre raccomandato la Confessione frequente e ben fatta. Concludendo, Gesù ha detto: «convertitevi, e credete». La conversione è di tutta la vita, e di ogni momento. Solo così si assapora la bellezza dell'amore di Dio e della sua amicizia. LA VOCE Droga - Droga - Droga - Story Ve ne presento uno squarcio. E' un racconto che non ho scritto io, ma una ragazza. Lei si chiama Rosella ed è molto, molto brava. Ha descritto in maniera simbolica l'amore di una donna per un'altra e Iq. salvezza dal mondo della droga che la seconda donna trova proprio in ragione di questo amore. Leggete gente e... meditate! . . . COSE PER CUI VAL6A LA P E N A . . . (da Volto di Donna) I minuti sgocciolavano lenti. Io aspettavo già da due ore per poter sapere e l'ansia mi attanagliava crudelmente in una morsa di gelo invernale. E la rivedevo con gli occhi lucidi appena appena smorzati dal dolore. La rivedevo fuggire lontano da me con disperazione verso una fine non desiderata. Lei non mi parlò scappando ed io paziente ancora attendevo. L'ora era giunta ma lei tardava ancora ed io ero in pensiero. Non riuscivo a concentrarmi, non riuscivo a seguire nessun discorso e tentavo di indovinare cosa le fosse successo, cosa di tanto terribile e oscuro stava dilaniando il suo esile corpo. Non riuscivo a capire, non riuscivo a rendermene conto. II tempo passava più lentamente che mai ed ero molto triste al ricordo di lei che andava via quasi correndo con la disperazione stampata sul volto, con il dolore padrone dell'anima e del corpo. Arrivò infine, ancor più strana di quando era partita, non riuscivo a capire cosa le fosse accaduto. Ero molto in pensiero. Uscimmo di casa ed io la strinsi a me forse per la/le capire che non doveva aver paura, forse per dirle senza parlare il mio amore. Lei non capì e stette zitta. Era notte e l'aria gelida mi penetrava le gambe. Mi guardò, un moto di dolore le salì al petto, scoppiò a piangere convulsa. Io non sapevo che fare, la guardavo consumarsi piano sotto la luna. Ci prendemmo per mano e il mio volto credo, assunse un'espressione di dolore. Non riusciva a parlare e ciò mi procurava un'infinita pena. Io aspettavo che si lasciasse andare, che provasse a sillabare qualcosa. Non resistevo in quell'ansia. Avevo paura che le fosse successo qualcosa di tremendo. Il paradiso era a due passi ma io non potevo raggiungerlo anche volendo. Avrei voluto esser con lei. Mi guardò tremando di un tremore convulso e livido. Vidi ancora le lacrime rigare il suo volto e poi più niente. Volevo aiutarla ma non sapevo come. Lei non mi dava la possibilità. Mi raccontò una favola. La favola di una bambina debole e ingenua. La favola della bambina che era cresciuta in un giorno quando il mondo cattivo le aveva parlato di una felicità falsa, di una felicità vana, artificiale; la bambina credeva nel mondo e con i suoi occhi limpidi non si rendeva conto del marciume tarpato e solenne che agitava la vita. Le dissero: vieni con noi, perché potrai provare gioia e piacere, vieni con noi nel nostro mondo fatto di sogni e stupore, tu non sai, quello che noi stiamo facendo ma tra poco te ne accorgerai anche tu. La bambina ignara li seguì e fu per lei la morte. Vide strani paesi e prati immensi, si sentì volteggiare, si sentì aprire, quasi squartare, vide distese azzurre e provò piacere e gioia. Poi la cacciarono; lei tornò a casa piangendo. La trovarono ancora e lei non seppe resistere. Ancora sogni belli ma falsi, ancora sensazioni stupende ma artificiali. Poi la cacciarono per la seconda volta e lei si sentì sola nel marciume del mondo. Lei si sentì abbandonata da tutti nel suo dolore. Poi non la cercarono più per molto tempo finché un giorno arrivarono con gli occhi cattivi, sconvolti e la picchiarono perché lei se n'era andata e la costrinsero a parlare, la costrinsero a camminare a lungo finché sparirono anche quella volta. La bambina era disperata e piangeva sempre, invocava aiuto ma nessuno la sentiva. Un giorno sempre piangendo vide una strega che la guardava dall'alto di un muro. Lei scappò via. Io non riuscivo a capire il significato di quella favola strana, forse la bambina era lei e la strega ero io, ma chi erano quelli che la torturavano? Chi erano quelli che l'avevano illusa così crudelmente? Lei non parlò ed io finsi di capire, la presi per mano e cercai di rassicurarla, cercai di farle intendere che io ero forte, che io avrei potuto liberarla dal mondo marcio e crudele, cercai di farle capire di non aver paura perché io l'avrei aiutata, cercai di mostrarmi forte e risoluta ma inutilmente perché avevo più paura di lei. Forse non se ne accorse, smise di piangere si aggrappò a me con disperazione stringendomi fino a farmi male. E il dolore non passò, tuttavia sembrò attenuarsi un poco. E ridemmo felici di un giorno assai lontano. Non volevo lasciarla quella sera, non volevo che lei restasse sola con il suo incubo pag. 9 con le sue paure, con la sua fiducia, con la sua innocenza. Era bella quella sera anche se tremava anche se le labbra erano illividite dal pianto. Le dissi «Non aver paura, loro non torneranno più, ma tu devi essere forte e scacciarli se verranno, tu devi crescere e devi vivere, non voglio saperti morire minuto per minuto, non voglio vederti consumata da sogni illusori, non voglio vederti soffrire, sei così giovane ancora, hai ancora tante possibilità, e la vita che hai davanti è così ròsa a volte, non disperare, non piangere più, loro io so chi sono ormai non tenteranno più di venderti la morte, ormai se tu vuoi, puoi vivere, tutto dipende da te. Non lasciarti andare, non lasciarti sconfiggere come tutti, forse potresti vincere la tua battaglia ma non credere a loro; ai loro mondi vuoti, che non sanno di niente, non credere alla loro felicità, al loro lungo stillicidio, impara a vivere la vita, impara a lottare, a piangere, a disperarti ma per cose per cui valga la pena e forse vivrai». Lumak Poli Tica ...« Vuoi vedere che sto Femminella ci ha il frittaccio di mandare tutto a... Urtichella? » Paffete! Un detto e un fatto! S'intese su per il Comune un gran fregando. Femminella uscì fuori tutto riscaldato: «Ho dato le dimissioni da assessore — disse — gli ossi non ce la farete mai a bucarli! Pijatevela mal ghèghene!». E partì. Subito Franco Franchi e Ciccio Ingrassia mandarono quelle tre seccavigne delle gemelle Trix, le quali cantarono e ballarono: E patatrak! mo la giunta s'è sfasciata e patatrak! la Dicci ariadè inguaiata, e patatrak! maggioranza sgallinata! e patatrak! la Città nun guerni più. Ma subito rispose un coro a quattro degli assessori superstiti che cantavano la sigla: Ma che gli fà se nel comun t'aiuti un po' con la fantasia, Ah! Il potere, Ah! Il potere! Ma che gli fa se nel Comun ci infrizzi dentro quarche bucia, Ah! Il potere che fa fà! E continuarono: Eravamo in cinque a far girare 'sto comune come tròttola e nessuno al mondo ci fregava a maneggiare la politica; ora Femminella ci ha lasciato e la giunta è andata a rotoli: La magnatora ahimé! La magnatora ahimé! S'è alzata su. Che male c'è se pe' pagà la Bucalossi fai un Campo e via; Ahi la giunta, ahi la giunta! Che male c'è se pe' tassà non fai il bucato con la lissia; Ahi la ginuta...! Pa-ta-track! Le gemelle Trix avrebbero avuto voglia di riattaccare: E Patatrack! Sentirai si che frittata... Ma in quel momento il baccano risvegliò il can che dormiva. Era un signore tutto rosso con una falce nella destra e il martello nella sinistra. Si alzò subito ma si vedeva che era fortemente raffreddato. Fece: «E...pci...Epcì Essepcì, Essepcì!. Dopo otto mesi di crisi ora ve le faccio io un par di buone proposte! Essepscì! Essepscì». E lì si fermò. Tutto in un par di starnuti perché il signore rosso si era molto, molto raffreddato. Il fatto era che aveva pure grossi dolori! Aveva anche urlato spesso: « Usi! Usi!» e più che starnutire non poteva. Anche un altro signore s'era svegliato. Pareva che volesse salvare chissà che. Faceva: « Psiii, psiii, psssi! State tutti psitti che mi devo fare i cavoli miei!». Ci capite niente voi che leggete? io no. Ma anche la Befana ci rmase male tanto. Continua dal numero precedente Fu così che pensò di fare un ultimo tentativo per salvare la maggioranza. Capirete, ormai, dopo la faccenda di Danti a Urtichella, si sentiva impegnata in coscienza. «Qui ci vuole un mago — si disse — un gran mago che faccia una magarla grossa tanto! » Le dissero di provare con uno che nel passato aveva agito con le forze del di sotto e non del di sopra. «Di sopra sono troppo buoni» dissero. Allora la Befana chiese di evocare il grande Pisichillo che aveva vissuto nelle grotte del fosso della Cola e aveva imbrigliato persino il forcone del diavolo. Pisichillo apparve, circondato da lampi e tuoni: « Che vuoi? » urlò. «Tu che hai guarito tante vacche e tanti somari ammalati a morte! Tu che hai curato la cotica a tanti ovini e suini che tutti davano per spacciati, aiutami! Devi guarire un organismo che è malato a brutto muso » miagolò la befana. «E di che si tratta? » «Della giunta che sta tirando le zampe ». «Gocce! — fece Pisichillo — questo non è affare mio, qui ci vuole il principale ». E mandò a chiamare il « crapione» che venne su circondato dalle streghe, proprio come c'è scritto nel racconto di Zerbini. Il «crapione» azzurro scosse le corna, zampettò e fece una belata: « Porco diavolo! — disse — non è mica una cosa da poco!». Si raccolse con le streghe e decise di fare «un'onquento » altamente curativo. Ballarono, rimestarono, inzolfanellarono e, alla fine, il crapione consegnò alla Befana un vasetto: « Ecco l'onquento, non lo perdere perché non si può fare più! ». Tu spalmane di nascosto il sindaco, Minciotti e gli altri due. Poi, quando saranno tutti intrugliati, urla forte la parola magica: «Commissario governativo! Commissario governativo!». Vedrai che la giunta guarirà subito. E la Befana corse ad ungere. Veramente si accorse subito che per ungere c'era già chi ungeva. E bello parecchio pure! Fu allora che la strega più vecchia della tragenda corse dal crapione. « Sor patrò, se semo sbajate, nun emo fatto l'onquento pe' guarì, ma quello pe' fa volà le pore innocente su le tette! » Il crapione rise: « nun se semo sbajate no! ho fatto apposta! Avevo parlato prima co' Bevilacqua che se sentiva morì de faje sto' scherzetto. Statte bona e nun dì gnente che vedrae che qualch'anima fra Dicci e Piccì la guadambiamo! » «Perché, le Pissì ve fanno schifo? » «None ma nun ce le vojo! Quelle me se magnono pure mezzo cantone dell'inferno! ». La Befana unse e gridò: « Commissario! ». A la detta, i quattro poveri politici frullarono come quattro fringuelli e presero il volo che, in confronto, un rioplano è una carogna. La Befana, disperata, li inseguì con la scopajet. Ma più gridava la parola magica e più essi volavano fino a che scomparvero tutti nella padella del sole nascente. Riusciranon i nostri eroi a ritornare sulla terra prima che arrivi il Commissario governativo? Il sole nascente li farà «abbronnare »? E ai compagni, passerà il raffreddore? Lo saprete fra cent'anni perché qui da noi le cose vanno per le lunghe. 'R LUMACONE pag. 10 LA VOCE SPORT • SPORT • SPORT • SPORT CÀLCIO a cura di PIETRO VOLPINI Sconfitto nel derby, che è risultato effettivamente di fuoco come si prevedeva, anche per il verificarsi di incidenti che sarebbe meglio che i giocatori evitassero, il Montefiascone ha dovuto rinunciare al sogno di vincere il campionato e di salire di conseguenza nella «Promozione». Per conseguire il primato al termine di un campionato occorre infatti anche una buona dose di fortuna e al momento attuale questa non sembra favorire i biancoazzurri. Invece il secondo posto pare abbastanza raggiungibile dai falisci, mentre per la terza poltrona si prevede una bella lotta tra vari contendenti. Diamo di seguito le descrizioni degli ultimi incontri disputati, che sono poi i primi cinque del girone di ritorno. Una partita stregata. Per ottantrè minuti, e cioè dal gol di Boi segnato al 7' sino al termine dell'incontro, il Montefiascone si è dannato l'anima per riportare il risultato in parità, ma un po' la sfortuna, un po' gli errori di mira degli attaccanti, un po' la bravurà del portiere martano Bernabei che ha parato tutto il parabile ed anche di più, hanno impedito ai biancoazzurri di violare la porta avversaria. Cuccuini Ennio ha fatto tre grandi tiri, di cui uno salvato sulla linea di porta; Tonchei si è visto parare da Bernàbei due bei colpi di testa; infine Caporossi si è mangiato nell'ultima mezz'ora tre gol che sembravano già in rete e così i lacuali, allenati da Poleggi, si sono portati a casa l'intera posta. L'incontro è stato contrassegnato da un evidente nervosismo: ad un quarto d'ora dal termine sono stati espulsi Calandrali e Di Prospero e a quel punto è scoppiato un tafferuglio tra diversi giocatori delle due squadre. Il risultato ha lasciato l'amaro in bocca ai biancoazzurri, che si sono prodigati in tutti i modi per conquistare almeno il pareggio, del resto ampiamente meritato, contro una squadra robusta, accorta, che non fa né regali né complimenti. 16.a giornata (24.2.1982) OTTAVILLAMOR - MONTEFIASCONE 3-0 Punteggio bugiardo, perché nel tentativo di recuperare lo svantaggio iniziale il Montefia- 19.a giornata (14.2.1982) scone ha giocato costantemente all'attacco, sen- MANZIANA - MONTEFIASCONE 1-1 (0-1) za però riuscire a concludere sia per la bravura del portiere avversario, sia per errori di In formazione ampiamente rimaneggiata per mira dei nostri attaccanti. Due dei tre gol delassenze di Casciani, Santinami, Tonchei (amla squadra romana sono apparsi piuttosto fortu- lemalati) e di Calandrelli (squalificato), su un nosi, essendo scaturiti da deviazioni casuali. campo ai limiti della praticabilità per l'abbondante poggia caduta, il Montefiascone ha giocato a viso aperto, consapevole delle sue possibi17.a giornata (31.1.1982) Nel primo tempo ha avuto molte occasioni, MONTEFIASCONE - VALLE INFERNO 2-0 (1-0) lità. ma è riuscito a sfruttarne soltanto una (con all'8' minuto), colpendo prima del gol Il Montefiascone è sceso in campo nella se- laCaporossi traversa e fallendo successivamente un calguente formazione: Sulfaro; Moracci, Clemente; cio di rigore. Nella ripresa pressione abbastanCalandrella Testorio, Cuccuini Ennio; Santina- za costante dei padroni di casa, che riuscivami, Casciani, Testa; Mocci, Tonchei. a raggiungere il pareggio su punizione a poDopo un primo tempo equilibrato, con scarse no azioni pericolose da ambedue le parti, nella ri- chi minuti dalla fine. presa si sono avuti continui attacchi dei biancoazzurri che, dopo essersi portati in vantag- 20.a giornata (21.2.1982) gio al 51' con Testa su passaggio di Santinami, MONTEFIASCONE - PIANOSCARANO 1-0 (1-0) sfioravano ripetutamente il raddoppio, colpendo una traversa con Tonchei e un palo con CaI falisci sono scesi in campo con: Sulfaro; sciani. Il secondo gol è venuto all'86': lo ha Ceccarelli, Clemente; Moracci, Testorio, Cucrealizzato Tonchei su calcio di rigore concesso cuini E.; Tonchei (Cuccuini Walter al 78'), Cadall'arbitro per atterramento in area di San- sciani, Testa, Petretti, Caporossi (Santinami al timani. I migliori sono apparsi Testa, Tonche e 65'). Cuccuini Ennio. In una giornata molto rigida, in cui il vento di tramontana l"ha fatta da padrone non consentendo ai giocatori un regolare controllo 18.a giornata (7.2.1982) del pallone, il Montefiascone, imbottito di «punMONTEFIASCONE - MARTA 0-1 (0-1) te», è riuscito a far propria l'intera posta seL'allenatore Magliozzi ha schierato la seguen- gnando alla mezz'ora del primo tempo con Cucte formazione: Sulfaro; Moracci, Clemente; Ca- cuini riprendeva la respinta ed insaccava. Giolandrelli, Testorio, Cuccuini Ennio; Cuccuini co piuttosto monotono nella ripresa, con qualWalter, Casciani, Tonchei, Mocci, Caporossi. Al che emozione nel finale: prima Sulfaro sventa64' Petretti ha sostituito Walter Cuccuini, al 70' va una mischia, successivamente Casciani colpiva un palo. Ceccarelli ha prelevato Mocci. La fontana delle Coste Caro collega Giò, questa volta pur avendo visto giusto non ti sei bene informato sulla vicenda della fontana costarola, oppure con il tuo solito spirito arguto hai modificato la storia. Per dovere di informazione e per rispondere alle domande dei costaroli ti darò alcune notizie raccolte in Comune. La fontana pubblica delle Coste non è stata abbattuta da mani ignote o da malfattori, ma è stata rimossa con regolare autorizzazione del Comune, dietro ancora più regolare richiesta del Comitato di quartiere. II Sindaco, interrogato in merito, rimase sorpreso dalla domanda di rimozione e ne approfondì il motivo; ne ebbe una risposta che vorrebbe essere pertinente: il Comitato di quartiere affermò che la fontana dava noia alla manovra degli automezzi, anzi che rivestiva un potenziale pericolo, inoltre non aveva nessun valore architettonico né sentimentale e oltrettutto era secca. Avuta l'autorizzazione, la fontana venne abbattuta con metodi empirici e le pietre sono rimaste in luogo lungo tempo creando maggior pericolo di prima. Ora, finalmente, sono state rimosse e al posto della fontana fa bella mostra il cestone metallico per la raccolta dei rifiuti domestici, attrezzo molto più utile della fontana. Forse la richiesta del comitato di quartiere non rispettava il parere dei castaroli, almeno non della maggioranza, forse il Comune è stato troppo precipitoso e ha dato l'autorizzazione senza un'indagine preliminare. Insomma, ormai la fontana non c'è più. Scomoda o comoda poteva essere restaurata e rimessa in funzione per essere un ristoro, nel periodo estivo, ai passanti e agli scolari che, in quel punto, attendono l'autobus della scuola. Togli oggi, togli domani di queste fontanelle non ne sono rimaste più. VITTORIO APOLLONI CLASSIFICA l.a CATEG. - GIRONE A La classifica dopo la 5.a giornata del girone di ritorno relativamente alle prime piazze è la seguente: Marta p. 31 (con 14 vittorie e 3 pareggi) Monteromano p. 28 (con 12 vittorie e 4 pareggi) S. Marinella p. 26 (con 9 vittorie e 8 pareggi) Tuscania p. 25 (con 9 vittorie e 7 pareggi) Montefiascone p. 25 (con 12 vittorie e 1 pareggio) EUR p. 24 (con 8 vittorie e 8 pareggi) Ottavillamar p. 24 (con 7 vittorie e 10 pareggi) Manziana p. 22 (con 8 vittorie e 6 pareggi) Soc. "PESISTICA FALISCA e IUDO „ Zepponami Montefiascone RISULTATI Al Centro di preparazione alla pesistica e al Judo di Zepponami due grossi risultati hanno caratterizzato il momento di forma degli atleti e cioè la 4.a posizione di Marmo Mauro con Kg. 185 nel "totale delle due alzate di strappo e di slancio, dietro a tre nazionali; la gara era il «Primo Trofeo Los Angeles84 » under 23) valevole quindi fino a 23 anni mentre Mauro è del 1964 quindi nettamente più giovane. Secondo risultato è il secondo posto della Soc. di Judo al Primo Campionato Provinciale svoltosi a Bolsena il 17.1.1982 in cui si sono distinti ed hanno vinto tutti i combattimenti i fratelli Bartoli Gino e Riccardo; la squadra era composta anche da: Fioretti, Paolucci, Monanni Ombretta, Merlo Enzo. La gara era riservata alle classi Esordienti e Ragazzi. Gino e Riccardo nati rispettivamente 1970-71 hanno dato prova di grande abilità nelle tecniche concedendosi in più riprese durante i combattimenti ad esibizioni personali su O-GOSHI e HARAI-GOSHI e sulle immobilizzazioni a terra (tecniche in piedi e a terra). I combattimenti si sono svolti contro le due Soc. di Tarquinia e quella di Fabrica di Roma. PROSPETTIVE Per il settore Judo si stanno presentando buone prospettive per la partecipazione ai giochi della Gioventù per le classi BAMBINI - ESORDIENTI - RAGAZZI. La Soc. ha ricevuto la richiesta da parte di alcuni dirigenti locali di Zepponami di presentare al pubblco questi giovanissimi in una gara durante la festa del Giglio a Zepponami con arbitri regionali invitando altre squadre della provincia. Mentre per la pesistica Marmo Mauro parteciperà il 17 aprile prossimo al «Gran Premio Olimpia» under 18 valevole fino a 18 anni, per la finalissima Nazionale; infatti chi raggiunge la finale nazionale entro i primi 6, e Marmo il pronostico lo vede favorito con 205 Kg. nel totale delle due alzate, concorre per la prima volta alla nazionale Giovanile under 18 e se tutto procede come ora, dice Calistroni avrete a Montefiascone anche un Campione Italiano di Pesistica. TIPOGRAFIA GRAFFIETTI Via Orvietana - Tel. 86807 MONTEFIASCONE UN MODERNISSIMO IMPIANTO PER LA STAMPA DI: + Manifesti e poster a colori + Libri - Giornaletti + Depliants + Forniture per amministrazioni + Lavori commerciali E PER GLI SPOSI LE PIÙ' BELLE PARTECIPAZIONI LA VOCE pag. 11 DALLA PRIMA PAGINA Testamento Spirituale di S. E. Mons. danno, quanto maggiori e numerosi e immensurabili furono in ogni tempo i favori coi quali cospargesti la mia esistenza terrena. Nel mio ricordo son presenti tutti coloro che, sulla terra, furono strumenti dei Tuoi favori: Maria Santissima, Tua Madre e Madre della Chiesa, gli Angeli e i Santi Patroni; dopo di loro i miei venerati Genitori, i miei Fratelli e Sorelle, i miei parenti, i miei educatori, maestri e benefattori: a tutti la mia riconoscenza, eterna nel Signóre. Tra tutti m'è immensamente caro ricordare il mio Santo Vescovo, Mons. Giovanni Rosi, e la Diocesi che fu sua e che a me diede i natali e la formazione; Diocesi da Te, o Signore, tanto prediletta, da averle dato doni preziosissimi: Santa Lucia Filippini e il più illustre benefico e santo tra i Pastori il Cardinale Marco Antonio Barbarigo, e le Istituzioni che ebbero da Loro origine e nome: le Maestre Pie Filippini e il ven. Seminario Barbarigo, di cui mi vedesti Alunno, Insegnante, Rettore. Con Montefiascone, nel mio riconoscente ricordo è la nobile città di Ferentino, che mi volle suo Cittadino Onorario; è, naturalmente, Capua, insigne e gloriosa meritamente della sua secolare tradizione di «Fedelissima», cui aggiunsero) tanti lustri e decoro Pastori insignissimi, come il gigante dei «Difensores Fidei» S. Roberto Bellarmino; e con queste Città e Diocesi sono pure presenti e care nel ricordo di oggi, e di domani, in Seno a Te, o Signore, le altre Chiese, come Anagni e Veroli, Caserta e Caiazzo, che i Tuoi Vicari in terra mi vollero pure affidare «ad tempus». Sono tutti doni che mi avrebbero dovuto, o Signore, spingere a maggiore generosità con Te, a più facile abbandono fiducioso nelle Tue mani, più assequiente alla Tua Divina Volontà. Ti domando perdono di non averlo fatto degnamente! E perdono domando anche alla Chiesa ed alle Chiese sopra ricordate, alle quali come ai loro Sacerdoti, ai Religiosi, alle Religiose, ai Collaboratori del Laicato, a tutti gli uomini di buona volontà, esprimo altresì il ringraziamento più vivo per l'edificazione e per la collaborazione prestatami con tanta nobilissima dedizione. In questo riconoscente ricordo, Tu sai, o Signore, che un luogo preminente hanno i venerandi Capitoli delle Chiese Cattedrali, e i Collaboratori chiamati a dividere, col loro Pastore, la responsabilità della cura delle anime; e presentissimi sono coloro che già passarono alla vita eterna. Confido, o Signore, nella preghiera di tutti. A tutti domando perdono, ove li avessi, sia pure involontariamente, offesi, come a tutti perdono, a mia volta, di tutto cuore. Con tutti condivido la speranza di rivederci in seno alla misericordia infinita, confermati tutti nello amore eterno e beatificante, sotto il manto materno di Maria Ss.ma, nell'unione coi nostri Santi Patroni. Amen! f TOMMASO LEONETTI Arcivescovo già di Capua temi TELEGRAMMA CAPITOLO CATTEDRALE - MONTEFIASCONE Apprendo con dolore la morte del caro Arcivescovo Monsignore Leonetti ricordandone anche prestigiosa opera pastorale alt Mi associo con animo commosso at lutto et preghiere diocesi et prego trasmettere familiari sensi mio vivissimo cordoglio GIULIO ANDREOTTI CALENDARIO PARROCCHIALE 19 MARZO FESTA DI S. GIUSEPPE Ore 18 - S. Messa in Cattedrale. 25 MARZO ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORE ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI S. LUCIA FILIPPINI. SETTIMANA SANTA 1982 NELLA CHIESA CATTEDRALE 4 APRILE DOMENICA DELLE PALME Sante Messe secondo l'orairio festivo. BENEDIZIONE E PROCESSIONE DELLE PALME. 8 APRILE GIOVEDÌ 1 SANTO Tutto il pomeriggio è dedicato alle confessioni. Invitati soprattutto: bambini e ragazzi di Prima Comunione e Cresima, con i loro genitori; Iscritti all'A.C.1.; gli uomini della Lega di Perseveranza; tutti i fedeli che intendono fare le cose bene e con calma. Sono invitati particolarmente i ragazzi che hanno fatto la I Comunione nel 1972. Ore 18: S. MESSA DELLA CENA DEL SIGNORE. Segue l'Adorazione Eucaristici. 9 APRILE VENERDÌ' SANTO E' digiuno e astinenza. Ore 16: Celebrazione della Passione del Signore. Ore 21: PROCESSIONE DEL CRISTO MORTO. Percorso: Trento- S. Lucia Piazza - Nazionale - O Borghesi, Cassia, Cavour, Cattedrale. 10 APRILE SABATO SANTO Confessioni in Cattedrale: c'è sempre qualche sacerdote disponibile. Ore 22: VEGLIA PASQUALE E S. MESSA DI RESURREZIONE. 11 APRILE PASQUA DI RESURREZIONE Sante Messe secondo l'orario festivo. Mons. Leonetti : Oratore Mons. Tommaso Leonetti è stato degnamente e doverosamente ricordato nel numero scorso di questo giornale, che ha rievocato la sua lunga attività di valente professore, di insigne studioso, di dinamico segretario di mons. Rosi ed infine di zelante vescovo di Ferentino e di arcivescovo di Capua. Mi sembra però che sia stata omessa una rilevante caratteristica di colui che a quel tempo era semplicemente don Tommaso: intendo parlare della sua oratoria che, anche quando trattava argomenti profondi, riusciva sempe a metterli alla portata di tutti gli ascoltatori. Oratore forbito, parlava con stile elegante ma semplice, con ricchezza di linquaggio e chiarezza di esposizione, con dolcezza di voce e con gesto misurato, tanto da incantare l'uditorio, che stava ad ascoltarlo con viva attenzione, con costante interesse, con profondo piacere. Ricordo benissimo che don Tommaso teneva abitualmente le sue prediche durante la messa di mezzogiorno in cattedrale ed il tempio era sempre gremito di fedeli, desiderosi di udire la sua parola colta, facile, comprensibile a tutti. Le sue prediche cessarono quando fu nominato vescovo; ed in tanti si mescolò la soddisfazione di vedere un concittadino elevato a tanta carica con il dispiacere di non poter più ascoltare un oratore così' simpatico, così brillante, così attraente. PIETRO VOLPINI Pro Defunctis 12 19 20 26 27 2 3 Marzo Marzo Marzo Marzo Marzo Aprile Aprile : : : : : : : Natalina Gianvincenzi Leone Marcucci Guerrino Genovesi Vincenza Benedetti Margherita Zerbini Enrico Cocchiara Italia Scoponi. «Gesù Nazareno, il crocifisso, è risorto. Alleluia!» Ore 17: Il VESPERI SOLENNI presieduti da S.E. Mons. Vescovo. 12 APRILE LUNEDI DELL'ANGELO Ore 11: S. Messa e predica delle benedizioni - Celebra S. E. Mons. Vescovo. AVVERTENZE: • Il venerdì santo è digiuno e astinenza. E' bene che il digiuno sia protratto anche al sabato santo. • I fedeli provvedano in tempo alla confessione, in modo da non affollarsi la sera del sabato san*ito o la mattina di Pasqua. • E' concessa l'indulgenza plenaria alle solite condizioni (confessione, comunione, preghiera per il Papa: Padre nostro, Ave Maria). - all'adorazione del SS. Sacramento il giovedì sarrto - all'adorazione della Croce il venerdì santo - alla rirtnovazione delle promesse battesimali durante la Veglia pasquale. pag. 12 LA VOCE CRONACA © LA SCOMPARSA DELLA SIGNORA MARGHERITA STEFANONI Associazioni: Wazionale Ulutilati e Invalidi del lavoro SEDE PROVINCIALE DI VITERBO Via III Regimento Granatieri, 31 - Tel. 31.076 e NEO-PROFESSORESSA S'è laureata in Pedagogia (indirizzo filosofico-sociologico) la signora Giusti Gabriella. La tesi discussa è: «Confronto tra le caratteristiche dei settimanali femminili ed il loro pubblico ». Relatore è stato il ch.mo prof. Giampiero Gamalieri. Mentre ci congratuliamo con la signora Gabriella, le auguriamo di mettere presto a frutto la sua laurea. • MERITATO RICONOSCIMENTO Al negozio di OTTICA ed ARTICO LI FOTOGRAFICI dei F.lli Bracchi sito in Roma, Via Milano, 46, gestito dal simpatico e sempre sorridente sig. Tonino, recentemente è stato assegnato il «Mercurio d'Oro », per ia competente attività nel campo del materiale fotografico ed ottico a prezzi veramente onesti. Ai F.lli Francesco e Tonino Bracchi, i più vivi rallegramenti per il ben meritato riconoscimento. » NELLA LUCE DI DIO E' stato questo un mese, durante il quale il Signore ha chiamato molte persone, perché vivessero felici accanto a Lui. La prima che ricordiamo è Natalina Gianvincenzi, seguita da Margherita Zerbini (di cui Giorgio parla a parte, perché madre di un nostro collaboratore). Poi è salito al cielo Leone Marcucci, stroncato da male incurabile, quindi è stata la volta di Vincenza Benedetti, la nonnina di Via Trento, fedelissima alla Chiesa e addetta a raccogliere il riso, che veniva gettato sugli sposi, per le sue gallinelle. Ha chiuso la serie Guerrino Genovesi: dopo una malattia tremenda, durata diversi anni, che ha sfinito il suo fisico robusto, e che lo ha portato da un ospedale all'altro, se n'è andato silenziosamente, nel nome del Signore la sera della domenica 21 febbraio. Infine vogliamo ricordare Enrico Cocchiara, passato al Signore il 29 gennaio 1982: era un affezionato lettore e sostenitore de «La Voce ». I PRECETTATI 3 Mar?o 19R2 PRECETTO per presentasi all'esame fisico-psico-attitudinale ed arruolamento presso Perugia: BASSI Roberto - SCIULA Gianfranco - PAOLETTI Antonio - MARMO Mauro - MAURIZI Maurizio - FERRI Alessandro Luini - lACOPONI ALESSANDRI Stefano - MARI Roberto - TORRIGIANI Giuseppe - SlREUS GiusepDe - TURCHETTI Marsilio - PASCUCCI Dario - NAPOLI Luca - NOBILI Pieranqelo - CICORIA Giuliano - PECORONI Gianfranco CARELLI Emilio - CARVELLO Luiqi - SANTINI Cesare - BOLDRINI Vinicio - LOMBARDI Renzo - DANDOLO Mario - PEZZATO David - CAPATI Giovanni - LUCARELLI Romano CARELLI Marco - GIRALDO Fabrizio. La giornata Nazionale del Mutilato del Lavoro, si celebrerà niella nostra provincia a Viterbo il giorno 28 marzo 1982. PROGRAMMA Ore Dopo breve malattia, si è spenta, all'età di 73 anni, la signora Margherita Zerbini in Stefanoni, madre del nostro collega che cura la rubrica di agricoltura Gimberto al secolo Umberto Stefanoni. La vita della signora Margherita fu interamente dedicata alla famiglia, alla Chiesa, al lavoro. Di lei resta un caro ricordo in quanti la conobbero e ne poterono apprezzare le doti di cuore. Al marito Giovacchino. al figlio Corrado, al nostro caro Gimberto e a t u t t i i parenti, la Redazioni de La Voce porge le più sentite condoglianze. ANAGRAFE CITTADINA MORTI Menghini Giuseppe 1913 - Pepponi Ilario 1919 - De Grossi Margherita 1901 - Ranucci Marianna 1908 - Catasca Giovanni 1898 - Tarantello Filomena 1893 - Scoponi Italia 1905 - Gianvincenzi Natalina 1914 - Zerbini Margherita 1909 - Marcucci Leone 1915 - Menichetti Maria 1896 - Castellani Ludovina 1897 - Genovesi Guerrino 1940. NATI Bellacima Sara di Virgilio e Menghini Maria; Querrini Riccardo di Alvaro e Tarantello Ivana: Maiucci Massimo di Angelo e Solvuccelli Rosaria; Pescicani Elisabetta di Franco e Zerbini Felicita; Camicia Marco di Agostino e Ranucci Maria Luisa; Simonetti Pier Giorgio di Alessandro e Gevi Paola; Trapè Francesco di Giorgio e Ceccobello Renata; Ugolini Flaviana di Claudio e ProsDesfni Lidia; Napoli Simone di Goffredo e Paoletti Gigliola; Belleagi Marco di Innocenzo e Bertoccini Maria Rosella: Pepponi Marco di Franco e Carli Vincenzina; Clementini Daniela e Michela di Giovanni e Martini Pierina. 9,00 S. Messa al Duomo di Viterbo, celebrata da Eua Ecc.za Mons, Luigi BOCCADORO Vescovo di Viterbo. Saranno presenti le massime autorità religiose, civili e militari. Ore 10,30 Cerimonia ufficiale al Cinema Teatro «Auditorium » (Via Cavour). Presiederà la cerimonia un noto rappresentante del Governo, inoltre intereverarfno le massime autorità religiose, civili, militari e tutte le rappresentanze sindacali, le forze sociali! di categoria (artigiani, coltivatori diretti, commercianti e industriali). Durante i lavori dell'assemblea verranno distribuiti i brevetti e distintivi d'onore rilasciati dall'INAIL ai grandi invalidi e invalidi minori che riell'anno 1981 hanno subito una riduzione della capacità lavorativa del 50%. Il Presidente Prov.le ANMIL, nel suo intervento solleciterà le forze politiche del paese ad una maggiore collaborazione per j camp' d'intervento che l'Associazione intende sviluppare, tenuto conto che l'ANMIL è l'unico Ente legalmente riconosciuto (DPR 31.3.79 G.U. ni. 125) alla rappresentanza e tutela materiale e morale della categoria. L'Associazione a parte questa tutela generale presta la sua assistenza gratuita per far conseguire tutte quelle prestazioni già dell'INAIL e dell'ANMIL trasferite ai Comuni e alle UU.SS.LL. (ad esempio: assegno di incollocamento, contributi per spese scolastiche, sussidi per adattamento automezzo, cure climatiche); per conseguire l'assegno di incollocabilità; per l'esonero dalla partecipazione alla spesa farmaceutica TICKET; per conseguire agevolazioni tariffarie sui servizi di trasporto extraurbani di competenza regionale (A.CO.TRA.L.); assegno funerario; per essere assistiti dal legale nelle pratiche relative al collocamento obbligatorio; per risolvere problemi previdenziali e assistenziali. Ore 12,30 Raduno deIgli intervenuti in Piazza del Sacrario, da dove si partirà alla volta della località prescelta per lo svolpimento del pranzo sociale. IL PRESIDENTE PROVINCIALE Ippolito Bracoloni Scambio di auguri tra gli alunni della Scuola di Corpus Domini il Presidente Pertini e il Papa Gli alunni della quinta classe elementare della scuola del Corpus Domini, insieme alla loro insegnante signora Lucia Cerbini Saraca, inviarono in occasiorie del Natale due simpatiche lettere di auguri: una al Presidente della Repubblica Sandro Pertini, ed una a S.S. Giovanni Paolo II. Entrambe le personalità Ranno risposto tempestivamente al gesto affettuoso dei ragazzi del Corpus Domini. Pertini con un telegramma irt cui è scritto testualmente: " Grazie di cuore, carissimi bambini, per le affettuose espressioni augurali. Un forte abbraccio ". La Segreteria di Stato del Vaticano ha risposto invece con la seguente lettera: " C a r i s s i m i alunni, sono Doverosa rettifica Il sig. Marianello Eroe è stato il fortunato, perché la somma di L. 1.690.000 è stata trovata e restituita dal dott. Luciano Caporali. A lui, quindi, va il nostro plauso e il nostro bravo! Ci scuseranno gli interessati per l'involontario errore. GIO' ANCORA SULLE LUCI, PER MODO DI DIRE, IN PERIFERIA SPOSI RodoHco Mario - Bartoli Eva; Coralloni Dario - Fapperdue Luigina; Giurato Maurizio - Olimpieri Maria Gabriella; Men'chinelli Roberto - Marsiglioni Paola. giunti al Santo Padre assai graditi gli auguri che Gli avete inviato per la ricorrenza delle Feste Natalizie, assicurando anche speciali preghiere per la Sua terra d'origine. Sua Santità, rfel rivolgervi un pensiero affettuoso e riconoscente, vi esorta a crescere nella fede, ad esercitarvi in quotidiani atti di bontà in seno alle vostre famiglie e tra i coetanei ad limitazione di Gesù Bambino. Con questo auspicio, il Sommo Pontefice di cuore vi benedice ed estende la Sua Benedizione ai vostri familiari, all'irisegnante ed a tutte le persone care. Anch'io vi saluto, augurandovi ogni bene nel Signore. Firmato: Mons. G. B. RE. Assessore Anche l'ENEL di Montefiascone si sta associando a tutti gli Enti pubblici del nostro paese che, da qualche tempo riposano, e non risolvono quasi più problemi di interesse pubblico. Alcuni mesi or sono chiedemmo, in una intervista, al sig. Battiloro, capo della locale agenzia Enel, a che punto era il programma di miglioramento del sistema illuminante del paese. Le risposte, che abbiamo pubblicato a suo tempo, non davano molte speranze, almeno a breve termine, ci era stato promesso, però, non un regalo per Natale, ma un aumento di punti luce, anche se del tipo antiquato e sDettrale, nel più breve tempo possibile. Ora siamo alla fine di febbraio e non solo non sono stati attivati nuovi lampioni, ma spesso quelli esistenti rimangono spenti per molt i giorni, a causa di lampadine fulminate, e le tenebre si allungano per molte decine di metri. Nuove difficoltà? Colpa di chi? E chi lo sa! Persino Lumacone, con il suo modo sfottente, si preoccupa della frazioni al quasi buio. I pali ci sorlo; i disegni e i orogrammi ci sono; cosa aspetta l'Enel per iniziare il semplice lavoro di aumentare i lampioni? Se passa ancora tempo, i pali saranno abbattuti dalle testate dei cittadini, che la sera non vedono dove mettere i piedi. Vittorio Apolloni