Testamento Spirituale di S. E. Mons. Tommaso Leonetti

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Testamento Spirituale di S. E. Mons. Tommaso Leonetti
ANNO XV N. 3 - MARZO 1982
Via Trento 4-Tel. 86050 - Montefiascone - Supp. di S. M. Nuova. Sped. in abb. post. Gr. I l i - N . 144
UN SANTO AL MESE
S.
G I U S E P P E
19
Una coppia, unica al mondo, è
lodata senza riserve dallo stesso
Iddio. Lei, la vergine madre di
Gesù, è "piena di Grazia". Lui, sconosciuto falegname discendente di
Datiid, è "uomo giusto".
Dio non poteva mettere a fianco di Maria un uomo migliore.
Il Vangelo parla poco di Giuseppe, ma ce ne dà una immagine bellissima.
UOMO DI FEDE - Non discute
mai il volere di Dio, Si fida e basta, lasciandosi condurre per mano
come un bambino.
"Prendi con te Maria ed il figlio
che• nascerà da lei... Va in Egitto...
Ritorna...". Ogni ordine del Signore è sacro, e non ci sono obiezioni, nonostante i grandi sacrifici da
affrontare. Giuseppe ha imparato
bene dal padre dei credenti, Abramo, che 'credere' vuol dire aver
fiducia nella volontà amorosa di
Dio, anche quando non ci si capisce niente.
La Fede gli dice che occorre ubbidire anche agli uomini, oltreché
a Dio. Ubbidendo a Cesare va a
Betlehem; per rispetto alla legge
mosaica porta Gesù bambino al
tempio, per offrirlo al Padre come
ogni nato da Eva. I 'ma, se, però,
io penso' non esistono in lui. Quanto dobbiamo imparare noi, tanto
criticoni pieni di difficoltà!
UMILE E SILENZIOSO - Discendente diretto di Daivd, si guadagna il pane col lavoro, molto poco
pagato a quei tempi, di falegname
e fabbro. E nel Vangelo non c'è
una sola parola detta da Giuseppe.
Nemmeno si lascia sfuggire nulla
sui tesori che ha in custodia, Gesù e Maria. Quando Gesù potrà lavorare da sfamare sua madre e se
stesso, Giuseppe esce di scena senza far rumore. Noi, se muoviamo
una sedia, suoniamo la tromba; se
abbiamo un posto, non vorremmo
lasciarlo mai, credendoci indispensabili.
POVERO - Non ha nemmeno un
soldo per pagare una stanzetta nel
giorno della nascita di Gesù. Eppure lavorava sodo. Ma il suo lavoro doveva essere spesso gratis,
perché tra i poveri c'è più aiuto
fraterno. Nel momento del bisogno
anche lui stende la mano, ricevendo la semplice elemosina dei pastori andati ad adorare il Salvatore appena nato. Esempio bello di
chi sa accontentarsi di poco, ab-
marzo
bandonato in braccio alla Davina
Provvidenza.
CASTO - Una cuorisità sul vergine Giuseppe: abbiamo mai pensato al suo fidanzamento con la purissima Vergine? Maria lo avvisa
che si è consacrata anima e corpo al Signore, e lui accetta un matrimonio verginale, ispirato da Dio
che gli fa capire che quella è una
ragazza eccezionale. La smania di
una sessualità fatta unico scopo
della vita non lo tocca neppure; e
sa dominare il suo corpo, gioioso
di un affetto che supera ogni immaginazione. La gioventù, oggi immersa nel pansessualismo più brutale, potrebbe invocarlo per capire
che l'amore è donazione ad una
persona, e non ricerca cieca di un
corpo.
GIUSTO - Questa parola nella
Bibbia vuol dire SANTO. Perché il
santo è sempre 'giusto', con D o,
con se stesso, con gli altri. Il custode di Gesù è stato retto fino allo scrupolo, per questo Dio proclama la sua grandezza, proponendolo
come esempio a tutti.
Dopo essere stato il capo-servo di
Testamento Spirituale
di S. E. Mons. Tommaso Leonetti
Capua, 28 ottobre 1978
Dinanzi ai Tuoi piedi, o Gesù
Crocifisso, e disponendomi alla
morte, io intendo innanzi tutto di
ripeterli il mio atto di fede: «O
Dio mio, io credo all'amor Tuo per
me!». Se per gettarmi tra le braccia della Tua misericordia dovessi
esserne degno, dovrei rinunciarvi!
Ma Tu sei il Salvatore di tutti, infin'tamente indulgente con tutti; e
se mi abbandono fiduciosamente ai
Tuoi piedi, ogni mia speranza risiede nel Tuo amore, che mi permette di affidarTi, ora e nel moGesù e Maria, Giuseppe è ora patrono della Chiesa universale.
Una devozione più sentita a san
Giuseppe, potrebbe portarci ad imitare le sue grandezze di uomo di
Fede, silenzioso ed umile, povero
lavoratore casto, GIUSTO in una
parola.
d. VIRGINIO MANZI
N.B. - 11 giorno 19 alle ore 18:
S. MESSA IN ONORE DI S. GIUSEPPE, NELLA CHIESA CATTEDRALE.
mento dal quale dipende l'eternità, la mia domanda di ammettermi
a supplire con un amore, debole,
sì, ma filiale e, quanto al tempo,
infinito, al difetto di amore che
commisi troppe volte, nella mia vita. Difetti tanto più degni di consegue a pag. 11)
31 MARZO 1 9 8 2 D A T A IMPROROGABILE
di VITTORIO A POLLONI
Fra 30 giorni se il Comune del
nostro paese, la sua Giunta, il suo
Consiglio Comunale, non saranno
tornati ad amministrare, il Prefetto
invierà un commissario.
La situazione oggi, alla fine di
febbraio: il Sindaco Renato Belardi
ha inviato una lettera a tutti gli assessori informandoli che, dato lo
stato creatosi negli ultimi giorni, la
riunione dell;< Giunta che era stata
stabilita per il 25 de! mese è stata
revocata e verrà riconvocata soltanto quando ci sarà un accordo e una chiarificazione definitiva fra gli
assessori.
Sono mesi che
malgrado tanti
tentativi non si è riusciti a convocare il Consiglio Comunale e quindi non si sono mai discussi tutti
quei fatti amministrativi che da molto tempo attendono una soluzione.
Il Sindaco e il vice Sindaco, con
un assessore, avevano rassegnato
le dimissioni seguendo un'indicazione del Segretario Provinciaie della
DC, che intendeva sbloccare lo stallo con un ritiro dei sei amministratori democristiani, ma gli altri tre,
con motivi anch'essi
validi, non
consideravano accettabile il suggerimento, non intendendo andare incontro ad una crisi al buio.
Alla notizia delle dimissioni di
Belardi era corso un vento di previsioni, di papabili, naturalmente secondo le preferenze di ogni parte
interessata, ma la mancanza di uniformità di idee ha fatto rientrare,
o quantomeno sospendere, le dimissioni del Sindaco che non poteva certo abbandonare il suo posto
senza avere un successore e senza
poter dare regolari consegne. !|
Sindaco viene nominato dal Consiglio Comunale, e solo il Consiglio
può accettare le dimissioni. Ora^
per convocare il Consiglio è necessario che ci sia un accordo
fra gli amministratori della Giunta
e quindi è indispensabile che si riunisca prima la Giunta.
A questo punto i cittadini non
riescono più a capire cosa accade,
e la vicenda assomiglia tanto a
quella del cane che si morde la1
coda.
I giorni che restano sono pochi,
entro il 31 marzo il Comune dovrà
presentare il bilancio
preventivo
1982 approvato; e questa approvazione è di pertinenza del Consiglio
Comunale. Se per quella scadenza
il bilancio non sarà stato discusso
e approvato, il Prefetto invierà un
Commissario. Ci troveremo allora
nella medesima situazione di ORTE:
sei mesi di gestione commissariale
e poi nuove elezioni. E' forse questa la soluzione attesa da alcuni
gruppi politici.
II danneggiato da questa «bagarre» politica è il solito uomo della
strada che non sa più che pesci
prendere e, ogni volta che passa
davanti al Comune,
esprime un
commento che noi non abbiamo il
coraggio di riportare su questo foglio.
LA VOCE
pag. 2
Una polemica...
insulsa!
Egregio Direttore,
a commentarsi da sola, ancor più della mia
lettera pubblicata nel numero di febbraio, è
stata la sua illuminata quanto ispirata risposta.
Il mio campanilismo era motivato dal fatto
che sono ormai veramente troppi i problemi
sciattati da quel tale attecchito come gramigna
sulle pagine del giornale.
La voce stonata di quella campana — non capisco come il suo orecchio non lo abbia ancora
percepito — è servita solamente a disturbare
l'armonia dell'intero concerto redazionale.
Accetto volentieri il forestiero e lo rispetto
ma altrettanto pretendo da lui. Non faccio distinzione tra ricco e povero, istruito o meno,
ma di costui non tollererò mai l'invadenza, la
presunzione, la megalomania.
Questa è la mia opinione e fortunatamente non
mia soltanto, che Ella, direttore del giornale, può
anche non condividere ma non ignorare.
Distintamente
G. Bartolozzi Casti
Seconda lettera. Non merita risposta.
Doverosa risposta
Caro direttore,
Grazie del Suo commento in calce alla lettera
del sig. Germano Bartolozzi; la migliore risposta sarebbe ignorarlo in quanto la sua missiva
è frutto di molta rabbietta per essere stato toccato direttamente dalla campagna contro i manifesti pornografici.
Non è questo il motivo della mia ribattuta;
vorrei rendere edotto il sig. Bartolozzi che prima di trinciare giudizi e tentare di promuovere la campagna «cacciata dello straniero» doveva informarsi bene. La sua ira mal repressa non
gli ha fatto pensare che prima di scrivere nero
sul bianco bisogna essere sicuri per poi non fare delle brutte figure. Ora per tranquillizzarlo
sarò io stesso a dargli notizie in merito: da sette anni sono residente a Montefiascone dove voto regolarmente ad ogni consultazione elettorale.
La madre di mia moglie è nata a Montefiascone e battezzata nella cattedrale di Santa
Margherita, come risulta dai libri conservati in
sacrestia, una delle mie nipotine è stata battezzata a S. Flaviano, l'altra ha ricevuto la Prima Comunione nella chiesa delle Coste. Anche
se non sono nato in questo paese mi sento legato alle bellezze della Tuscia. Non intendo affatto avere sotto le natiche la poltrona del Sindaco perché molto scomoda, ma mi creda il sig.
Germano Bartolozzi di via Alighieri, meglio
qualsiasi poltrona che quella dello spettatore o
del gestore di pornofilm anche se ammessi dalla censura.
Certo le natiche delle attrici che compaiono
sui pornomanifesti non possono paragonarsi alle
mie, quelle sono belle e appetibili; le mie però
hanno un pregio: sono coperte e non danno
scandalo.
E con questo credo di aver messo un bel
punto fermo alla polemica.
Grazie Direttore.
Vittorio Apolloni
Ripristino d'un Circolo Falisco
Caro Direttore,
mi capita di leggere spesso «La Voce» e quasi mi sorprende che, tra le tante lodevoli iniziative e valide proposte formulate dal giornale,
non vi sia mai stata quella di istituire un circolo socio-ricreativo, per gente di mezza età.
Una istituzione questa che caratterizza, ancora l'affiatamento, l'utilità dell'incontro e del dialogo fra persone che vivono un po' la stessa vi-
ta, che restano interessate alle stesse vicende
ed a problemi comuni. Una intesa, quindi, che
porti a piacevole conversazione, capace di avvicinare persone che insieme hanno avvenimenti
da ricordare e idee da rappresentare. Io sono
ormai avanti negli anni e, proprio per questo,
ricordo che un circolo civico locale, è sempre
stata una simpatica realizzazione nel nostro Paese: ricordo addirittura il Circolo Falisco, sito
sotto l'arco di Piazza; il circolo della Società di
Mutuo Soccorso in via Casti; poi il Circolo Cattolico nell'ambito del Palazzo Vescovile e, per
finire, il Circolo del Littorio collocato nel Palazzo Frigo e che ha segnato la fine di tali istituzioni già da 30, forse 40 anni fa.
I circoli cittadini hanno resistito a tempi diversi, a vicende politiche opposte, conservando
sempre però un significato piacevole, cementato dall'unione degli uomini più disparati e che
proprio nella vita del circolo solevano ritrovare
se stessi, al di fuori e al di sopra delle vicende
pubbliche ed ufficiali.
Ho viaggiato molto, ho girato un po' il mondo ed ho sostato in molti centri italiani più o
meno importanti, più o meno evoluti, ma in
ogni dove, ho sempre scoperto la presenza di un
piacevole ritrovo, di un circolo cittadino, dove
«gente tranquilla» d'ambo i sessi, aveva modo
di conversare amabilmente, di ascoltare musica
di fruire di una tranquilla sala di cultura, e
praticare la partita al biliardo, a schacchi, alle carte.
Oggi prosperano le sezioni dei partiti politici,
sono in voga circoli sportivi per i giovani
ed indubbiamente, rappresentano soluzioni ideali ed encomiabili, ma, per i meno giovani, per
quelli della seconda e della terza età di cui
si fa un gran parlare... perché Montefiascone
non torna alla tradizione? Perché non tentare il
ripristino di un Circolo Falisco inteso nel senso
riferito, che sia capace di assicurare un piacevole punto di incontro e di riferimento per
tutti coloro che, nelle ore libere dal lavoro o
già in pensione, o durante la villeggiatura, gradissero trascorrere insieme un'ora serena.
E' una idea! Grazie e buon Anno
E. Ricapa Ciucci
Ha proprio ragione! Ci vorrebbe un circolo
per persone d'una certa età! Si lancia l'idea... e
si aspetta per concretizzare qualcosa. Indubbiamente sono iniziative belle, anche se oggi i locali pubblici esistenti (non c'erano una volta!)
fanno la parte del leone. Poi, consideri, che
qui a Montefiascone abbiamo una "casa riposo
per anziani". Ciononostante la sua idea è bella e
speriamo si concretizzi nel modo migliore.
Mi scusi se solo ora pubblico la sua lettera:
volevo darle lo spazio che merita!
COMITATO
FESTEGGIAMENTI
1° Maggio
Si è costituito anche quest'anno il comitato
per la festa del l.o maggio, nella frazione delle
Mosse, per organizzare le manifestazioni civili
e religiose. Il comitato fa appello alla generosità e alla comprensione di tutti gli abitanti della
Frazione Le Mosse, e dei concittadini, per poter
organizzare una bella festa.
Si rendono note le persone che compor
il comitato organizzatore, le sole autorizz
reperire i fondi, i premi ecc.:
Filiè Guido (Presidente)
Rosetto Roberto (segretario)
Cecchini Ludovico (cassiere)
Manzi Mario
Bartolini Giuseppe
Femminella Aldo
Femminella Angelo
Notazio Giuseppe
Barcarolo Dino
Cicoria Eraldo
Perchè rimossa dai
Consultori Familiari?
La dottoressa Myriam Galletti-Rariucci, è un
medico ginecologo cattolico, dipendente dalla
USL VT-3, che comprende anche Grotte S. Stefano e Celleno. La nostra diocesi abitualmente incarica la gentile dottoressa di tenere i corsi di
preparazione al matrimonio. Ora si è vista
improvvisamente rimossa dai consultori familiari
senza motivo plausibile. E' a tutti noto che la
nostra concittadina ginecologa è contraria allo
aborto e quindi obiettore di coscienza. Il Movimento per la Vita di Viterbo ha denunciato la
cosa come un tentativo effettuato dall'Unione
Donne Italiane (UDÌ), notoriamente abortista.
«Tale tentativo — è detto in una nota del Movimento per la Vita — è stato attuato con la
richiesta di allontanamento dell'unico ginecologo obiettore di coscienza, la dottoressa Myriam Galletti con l'assurda motivazione che un
medico obiettore non può operare all'interno di
un consultorio pubblico. Stranamente pochi giorno dopo tale richiesta la dottoressa Galletti, che
sarebbe dovuta rimanere perlomeno fino a marzo o aprile, è stata rimossa dal suo incarico,
anche se ufficialmente per diverse motivazioni:
è solo una coincidenza?
Ricordando che nello stesso consultorio è già
presente un medico non obiettore, che può quindi assolvere al servizio che più sta a cuore alle «compagne» dell'UDI, cioè quello inerente
alle certificazioni di aborto, ricordiamo anche
che le attività del consultorio previste dalla legge 16 aprile 1976 n. 15 art. 6 e legge 22 maggio
1978 n. 194 art. 2, l.o comma, non si riducono
unicamente a questa ma sono per fortuna molte di più e perfettamente attuabili anche da un
medico obiettore:
— educare alla conoscenza del proprio corpo;
— assicurare una efficace informazione, educa• zione ed assistenza nel campo contraccettivo
e sessuale;
— individuare e prevenire, anche con visite prematrimoniali, eventuali incompatibilità genetiche per la procreazione;
— organizzare corsi di preparazione psicoprofilattica al parto;
— affrontare i problemi della gravidanza a rischio e dell'assenza della gravidanza desiderata;
— garantire la salute e lo sviluppo del feto, del
neonato e del bambino;
ed altre ancora a carattere sociale.
Per questo noi diciamo basta all'ipocrisia e alla malafede dell'UDI. Se ci sono delle leggi queste vanno applicate fino in fondo, non solo a
proprio uso e consumo.
RINALDO CORDOVANI
LA VOCE
Mensile di Montefiascone
Direttore
AGOSTINO BALLAROTTO
Responsabile
ANGELO GARGIULI
Direzione, Redazione, Amministrazione :
01027 Montefiascone, Via Trento, 4 Telef. 86050 - c.c.p. 12158010 intestato a :
Parrocchia di S. Margherita 01027 Montefiascone - Viterbo.
Suppl. a S. Maria Nuova, Reg. Trib. VT
n. 153 del 30-10-1967.
Tip. Quatrini Archimede & Figli s.n.c.
Viale Trieste, 133 - Viterbo - Tel. 32895
pag. 3
LA VOCE
Vecchie foto
Questa fotografia (che risale al
1929) presenta un folto gruppo di
autorità e di cittadini che, al termine di una cerimonia celebrata
nella Cattedrale, si stringono intorno al vescovo Giovanni Rosi, alla
cui sinistra e il Prefetto della Provincia.
Tra le altre autorità si notano il
podestà prof. Marino Lazzari (vicino al prefetto, con giornale e cappello in mano), il vicepodestà Giuseppe Volpini (sul lato sinistro della foto, il terzo dopo il milite), il
capitano dei Carabinieri Fortunio,
il segretario comunale dr. Alessandro Tamburini (il secondo a sinistra del comm. Lazzari).
Tra i cittadini si riconoscono in
prima fila, ad iniziare dal milite fascista, Costantino Morleschi, don
Tommaso Leonetti, poi (dopo il vicepodestà) i fratelli Terenzio e Manfredo Basili Luciani, Francesco Ricca, una signora (di cui sfugge l'identità), la signorina Libera Frigo
e il comm. Mauro Mauri; tra il vescovo ed il prefetto si scorge il
giovane Vincenzo Orfei, detto Cencino.
Dopo il podestà Lazzari vengono
Guglielmo Borghesi, il segretario
Tamburini, Eraldo Volpini, che appoggia le mani sulle spalle del piccolo Oreste Borghesi, Augusto Porroni, Umberto Borghesi e Giovanni
Morleschi.
In seconda fila si possono riconóscere il maestro Lorenzo Brachetti (se ne vede solo il volto con i
grossi baffi bianchi), il cav. Filippo
Mauri (dietro la signora rimasta
sconosciuta), il comm. Frigo (semicoperto dal comm. Maurif, Italo
Salvatori (appena visibile tra il podestà e G. Borghesi), ed infine il
rag. Ubaldo Jacoponi (dietro U.
Borghesi).
In fondo, dietro il cav. Mauri
spicca la testa di Angelino Fanali,
che è visibile perché era alto quasi
due metri.
Le nostre industrie
L'Industria Vinicola
La Cantina Sociale
L'avvento nella seconda metà del
nostro secolo della industrializzazione ha permesso l'impianto, a
Montefiascone patria dell'Est! Est!!
Est!!! nell'anno 1956, di una attrezzata cantina sociale con lavoro a
torchio continuo e cioè con una tecnica in cui l'uva immessa nelle tramoggie, esce direttamente trasformata in vino che rimane ammassato
cisterne e silos. La costruzioChi ha vecchie foto, ce le mandi; nelle
ne
dell'Opificio
ebbe inizio ad opubblicheremo le più significative. pera dell'Ente Maremma
per interessamento del Comm. Bologna nel
1956 ed entrò in funzione nel 195859. La sua importanza sociale ed eè andata gradualmente auPERSONAGGIO conomica
mentando essendo passata la produzione da 4-5.000 quintali annui
di uve all'origine ai 4-5.000 quintali
DEL MESE
di oggi per giorno, in quelli di punta. Costituitasi in Soc. Cooperativa
a r.L ha un Presidente e l'attuale è
il Signor Rino Rebechini di Capodimonte in carica temporanea fino al 30 aprile 1982 dovendo all'ora
essere rinnovate le cariche. E' coadiuvato da un Consiglio di Amministrazione di sette membri di cui
uno di nomina dell'Ente Maremma,
e tra gli altri attualmente, due soltanto di Montefiascone ed un Collegio Sindacale, composto da tre
membri di cui due nominati dalla
Assemblea ed uno dall'ente Maremma, che è preposto alla revisione
dei conti.
Per un maggiore interessamento
locale è bene che i soci tengano
conto nelle nuove nomine a far emergere dei concittadini scegliendoli tra quelli notoriamente onesti
e competenti e che potrebbero apportare con la loro esperienza un
maggior impegno agli interessi di
questa nostra cantina, la quale è
legata a quella di Viterbo associata
alla nostra più di recente e ammoDisegno di
dernata con poderosi impianti. AtZELINDO GIAN LORENZO
tualmente le cantine riunite hanno
una consistenza di 1300 soci distribuiti in quindici paesi ed hanno un
centro di raccolta nel Comune di
Canino con un organico di personale complessivo di 18 unità elevantisi a 27 nel periodo vendemmiale.
Prima dell'apertura della cantina,
gli agricoltori montefiasconesi avevano ciascuno la loro cantina in
grotta con una adeguata attrezzatura di tini, botti e torchi per la
quale erano occupati con un impegnato lavoro manuale a provvedere alle varie fasi della vinificazione.
La industrializzazione ha tolto agli agricoltori le fatiche, le spese di
impianto e manutenzione delle cantine, ma questo ineluttabile cambiamento, ha assoggettato i conferenti soci ad una disciplina economica nuova, inserita in modo diverso nel mondo degli affari correlata cioè alle mercuriali del commercio nazionale internazionale per
cui pur trattandosi di vino D.O.C,
a causa della superproduzione non
trova facili sbocchi. Di tipi di vino
unificati prodotti nelle due cantine
sono: VINO COMUNE bianco da
tavola, SECCO e ABBOCCATO;
ROSSO, secco e abboccato, DOC,
solo bianco secco e abboccato. La
quantità venduta nel 1979-80 è stata di circa 25.000 quintali in confezione e di 15.000 circa quello sfuso, ma una parte sfuso per 45.000
quintali circa sono passate all'A.I.
M.A. per la distillazione. In Svezia
solo sbocco estero delle cantine,
sono state esportate nello stesso
periodo 2.000 quintali in confezioni. Si sta tentando di introdursi
in altri mercati esteri.
Trentamila quintali si trovano in
giacenza nei silos e cisterne. La previsione di produzione dell'annata
che si va ad incontrare è stata
programmata in 120.000 q.li basati
su una diminuzione di raccolto, che
sarà certamente di qualità migliore
del precedente, prevista in confronto di quello, che fu di 140.000 q.li
e pertanto l'Amministrazione ha
stabilito che il socio dichiari preventivamente la quantità di uve da
conferire in cantina. Non essendo
possibile stabilire con precisione
detta quantità, sarà concessa una
tolleranza di un 10 per cento, dopodiché se conferita in maggior misura, il prodotto relativo alla eccedenza verrà liquidato a vendita effettuata. La questione economica
dell'Azienda è assai complessa. Le
cantine non godono di particolari
sovvenzioni eccettuate quelle di un
tasso bancario agevolato sui prestiti
che si ottengono dalle Banche per
far fronte al pagamento delle uve
e provvedere in pari tempo al pagamento del personale ed alla manutenzione delle attrezzature. Le
Banche concedono la cambiale agraria ad un tossa che oscilla tra
il 25 e il 28 per cento, mentre la
Regione concorre agli interessi nella misura del 12% circa restando
a carico della Cooperativa il restante 13% circa. La crisi della commercializzazione del vino a causa della
superproduzione cui non segue una
relativa soluzione di vendita in tempi brevi, ha creato degli scompensi
contabili e a questo si deve aggiungere il peso che hanno nella
economia dell'Istituzione, le inevitabili combinazioni politiche che interferscono tra questa, il Governo,
le Regioni, la CEE. Tenuta conto
del fatto che una parte della produzione vinicola deve necessariamente passare alla distillazione, si
suggerisce di esaminare l'opportunità di affiancare alla nostra cantina una appropriata Distilleria.
VINCENZO CARELLI
pag. 4
LA VOCE
99
Il "Totosindaco
carta
Con la messa in «mora» dell'intera Giunta de- USL, nel direttivo provinciale del partito e nella
mocristiana, si riaccende a Montefiascone il sa- Pro-Loco. I «bolognani», Cagnucci, Mocini Lodocro fuoco del « Totosindaco », un gioco che ha vico, salvo smentita, non hanno posti di potere.
sempre appassionato grandi e piccini in questi I «morleschiani» hanno soltanto un consigliere
provinciale (in minoranza, fra l'altro) e sono Anultimi anni.
A tale proposito c'è da dire che, mentre per geloni, Belardi, Ranaldi e lo stesso Morleschi.
le penultime edizioni del pronostico (subito do- I «Coltivatori Diretti», Delle Monache, Ricci, Mopo le elezioni del 1975 e del 1980) è stato facile cini M., Scoponi e Angeli non ci risulta abbiano
per molti imboccare il "13", indovindando i no- «poltrone» importanti se non qualcosa nel «CO.
mi di Bologna prima e di Cagnucci poi, per la BA.L.B.» il Consorzio del Lago di Bolsena e nel
ultissima «schedina» il gioco si è rivelato diffi- Consorzio Acquedotti (la vicepresidenza).
cile e forse nessuno ha fatto il risultato pieno
Ora con questi presupposti e ammesso che gli
visto che- Belardi non era davvero considerato equilibri
presistenti non vengano sconvolti per
«papabile».
azzerare
la
situazione, quasi tutte le correnti,
Comunque in politica tutto è possibile e quan- hanno il «diritto»
porre la loro candidatura
do poi si tratta di occupare una qualche poltro- al posto di sindaco,di salvo
non si voglia concena di prestigio, si va anche oltre l'impossibile dere l'onore ad un «laico» come
è avvenuto con un giovane Padre Concezionista dell'Altaitalia, il
e non è raro il caso in cui viene messa in pra- Spadolini al governo ed in questo
«lec- dr. Rolando Sebastiano che più che «Padre» atica la massima evangelica che dice «beati gli carsi i baffi» darebbe o un socialistacasoo al'unico
ma farsi chiamare «Fratello». Gli abbiamo chieultimi perché saranno i primi»; dunque fare dei socialdemocratico,
partiti che entreranno quasi sto, come prima cosa di farci un quadro della
pronostici, con queste premesse, è davvero co- certamente nella nuova
attività di Villa S. Margherita. Risponde Fratel
Giunta.
sa ardua.
Sebastiani:
Ma
se
questo
non
avverrà,
come
è
certo,
chi
Per quanto riguarda l'attuale «Totosindaco» sarà il nuovo sindaco di Montefiascone? E da
agiamo su tre direzioni: la pridobbiamo prima di tutto, impostare il gioco quale corrente sarà scelto? Per la cittadinan- ma"Attualmente
a favore degli handicappati gravi e gravissu delle premesse logiche, chiarendo cioè la po- za
il problema non si pone se non nell'evitare simi con struttura a tempo pieno ospiti del
sizione di potere di ogni corrente all'interno del recenti
errori che hanno paralizzato il Comune Centro neuro-ortopedico infantile per una fascia
gruppo consiliare de.
d'età che va dai 4 ai 14 anni, in numero di 110
I «fanfaniani», Danti, Minciotti e Marsianto- per circa un anno.
presenti. Accanto a questa attività,
nio hanno, per così dire, le mani in pasta nella
MALAPENNA attualmente
operiamo con un servizio ambulatoriale territoriale di riabilitazione convenzionato con la USL
VT1 ed infine con una attività ambulatoriale
convenzionata, di supporto ai servizi della SAUB
e dell'Ospedale di Montefiascone".
I ragazzi meno gravi sono inseriti nelle scuole pubbliche?
PARTE III
"Certamente, sia presso la scuola elementare
che la media "Card. Salotti". Per il sostegno
funziona dal 1980 un servizio
Questo mese e vogliamo dare qualche chiari- vrà essere unica, oppure dovrà essere divisa al- dei nostri scolarii cui
oneri di trasferta sono a
mento su quanto esposto nella precedente pun- l'interno dello stesso nucleo famigliare che abi- psicopedagogico
carico di Villa S. Margherita e che si è rivelatata riguardo l'entità dei mutui regionali ed i li- ta l'alloggio.
— Sarà richiesta la residenza nel Comune da to indispensabile".
miti di reddito previsti, anche in seguito alle
modifiche riportate dall'ultimo decreto legge un tempo minimo che non è ancora precisato.
Quali i progetti per l'immediato futuro?
— Non saranno concessi mutui a chi è prosulla casa (Nicolazzi-bis).
"Abbiamo dei progetti a lungo e a breve terAbbiamo citato la delibera del Ministro del prietario di più di una abitazione.
alla luce della riforma sanitaria rivolti
(continua) mine
Bilancio e della Programmazione economica daalla
popolazione
del comprensorio della USL
tata 19.11.1981 che stabilisce i limiti di reddito
VT1
con
opera
di
prevenzione,
riabilitazione, ased i rispettivi tassi di interesse per chi vuole
sistenziale
e
curativa.
Per
la
prevenzione
degli
chiedere alla Regione mutui per il recupero delhandicappati
da
incidenti
dichiariamo
la
nostra
la propria abitazione. Abbiamo anche detto delle Intervista
disponibilità piena, soprattutto nella medicina
detrazioni, una per i figli a carico (L. 500.000 o- con P. Rolando Sebastiani
scolastica e di igiene mentale per l'età evolutiva.
gni figlio) ed una se il lavoro è dipendente (25
Un fatto molto importante e purtroppo miscoper cento). Il decreto legge Nicolazzi-bis ha ultenosciuto a Montefiascone".
riormente favorito i tanto bistrattati lavoratori
Cosa ne pensa, direttore, del problema della
dipendenti, concedendo loro una detrazione del
«istituzionalizzazione» dei ricoveri, specie degli
40%. Prendendo ad esempio una famiglia il cui
degli handicappati recuperabili alla vita di lapadre guadagni L. 900.000 mensili, sia un lavovoro?
ratore dipendente ed abbia due figli: il suo
reddito annuale sarà di L. 900.000 x 12 più la
" Noi siamo contrari alla obbligatorietà del ritredicesima ed altro mettiamo per un totale di
covero. Sino ad oggi il problema è stato risolto
L. 12 milioni; a questi vanno detratte 500.000 lio quasi per gli handicappati inseribili in attire per ogni figlio ed arriviamo ad 11 milioni; poi
vità lavorative. Per gli altri, che sono tra l'alpossiamo detrarre il 40°'° ed otteniamo 6.600.000.
tro i più emarginati, si è pensato poco. Bisogna
Questo è il reddito valevole per l'assegnazione
L'opera dei Padri Concezionisti che gestiscono modificare la mentalità che emargina e crea
del mutuo. In base alla tabella riportata Io Villa
Margherita a Montefiascone, si è svolta delle "mega strutture" sul tipo di cronicario,
scorso mese, essendo il limite più basso pre- sempreS. nel
silenzio e nella laboriosa dedizione ma bisogna invece adoperarsi per la creazione
visto L. 9.000.000, godrà di un tasso adevolato agli oltre 100
handicappati gravi che di nuove strutture (Centri Residenziali) vicino,
del 5% annuo. Il decreto Nicolazzi da anche la hanno bisogno dipiccoli
tutto.
questo loro lavoro i in tutti i sensi, alle famiglie".
possibilità di scegliere fra il mutuo agevolato Padri sono coadiuvati daIn équipe
specialisti
A parte le vicissitudini ultime, quali sono i
ed un contributo a fondo perduto: ad es. per fisioterapisti, medici, assistenti che,di insieme
al rapporti
di Villa S. Margherita con la USL VT1?
la categoria di reddito indicata ed ammetten- personale ausiliario formano una novantina di
"Direi buoni. Si tratta di stabilire una convendo che il richiedente abbia ottenuto un mutuo dipendenti.
zione che è poi un aggiornamento di quella che
agevolato di L. 24.000.000 al tasso del 5%, potrà
in alternativa optare per un contributo a fonPer sopperire alle necessità della clinica i Pa- già avevamo con il Ministero della Sanità. La
do perduto di L. 9.600.000.
dri ricevono un finanziamento regionale, trami- USL ha approvato nel settembre dello scorso
te la USL VT1, che fino a ieri era costituito dal anno uno schema di proposta dettagliata che
E' questa una possibilità importante perché parametro
al giorno per ogni assi- comprende la parte economica e organizzativa
permette di avere un aiuto per recuperare la stito e che dioraL. è20.750
stato
portato a L. 32.000. Si di un servizio che noi intendiamo svolgere non
abitazione senza impegnarsi al pagamento di tratta di un movimento finanziario
che passa da solo a favore dei ricoverati, ma di tutta la polunghe rate mensili e magari riuscendo, lavoran- circa 850 milioni ad 1 miliardo e mezzo
polazione che si trovasse ad avere bisogno di
do in economia, ad effettuare ugualmente i la- e che costituisce l'unica fonte per mandareall'anno
avan- cure riabilitative, analisi cliniche, radiologiche,
vori previsti.
terapie fisiche e neurologiche, ortopedia, servizi
ti l'opera.
otorini-audiometrici, ecc... "
Rimandando alla prossima puntata esempi che
Oggi
Villa
S.
Margherita
è
assurta
agli
onori
illustrino i vari tipi di intervento ed i relativi della cronaca per le note vicende legate allo
Le premesse per un serio rilancio di Villa S.
mutui concedibili (disposizioni che del resto
della USL VT1. Si è rischiata la chiu- Margherita ci sono tutte. Speriamo che i politistanno per subire alcune modifiche), vogliamo sfascio
sura ed il licenziamento dei 90 dipendenti. Al ci, «timonieri » della mastodontica barca chiadare qualche previsione sui requisiti di chi vor- momento
un pericolo così grave sembra essere mata «riforma sanitaria » non vadano a sbattere
rà richiedere i mutui relativi al prossimo bando passato
e con la normalizzazione della USL che contro gli scogli dell'inefficienza, dello sperpedi concorso regionale (uscirà fra 4 o 5 mesi).
data di nuovo un presidente, anche Villa ro, dello sfascio completo che travolgerebbe an— Si intende che il reddito considerato è quel- siS. èMargherita
può guardare il futuro con una che una struttura seria come quella dei P. Conlo di tutto il nucleo famigliare, incluso anche certa
cezionisti.
tranquillità.
quello di moglie e figli.
Siamo andati a trovare il direttore dell'istituto,
UMBERTO G. RICCI
— La proprietà dell'alloggio da recuperare do-
malapenna
Il recupero del Patrimonio Edilizio
Villa S. Margherita...
dopo la tempesta
LA VOCE
L'ANGOLO
DELLA POESIA
V
Mistico amore
Stanotte
in un tempietto
fresco,
mentre d'intorno
la pace ammantava
leggera
il mondo,
un fiore sanguigno
s'asperse
e nella nebbia del mattino
due gocce di rugiada
bevve,
due perline d'amore.
Gianfranco Contona
Risveglio
Sei leggera e fresca,
o ninfa mattutina.
Sei bello
odoroso fiore
che il mio sogno
d'amore
hai colmato,
nella veglia notturna.
Gianfranco Contona
••t
Lo straccione
+
^
^
Era là, fermo, con gli stracci
addosso penzoloni.
Il mio sguardo persistente lo
attrasse in attenzione.
Mi disse: "Pensi tu forse d'esser
meglio di me?"
+ Nell'altro mondo, con i lembi
in guisa, vedrai me in vita.
^ Quei giorni io già li sto vivendo
e non avrò sorpresa: il baratro
della morte, mi annuncierà l'invito a corte.
Amorevole
* Alfonso
*•
A S. E. Monsignor
Tommaso Leonetti
Tommaso a Te diciamo bentornato
Nei luoghi che Ti videro bambino.
Qui Tu iniziasti il nobile cammino,
Qui da noi fosti Vescovo acclamato.
Venti Anni con saggezza hai
pasturato
Il gregge della Chiesa in Ferentino
Ti volle Iddio, guidando il Tuo
destino
In Capua Arcivescovo chiamato.
Qui terminasti l'ultimo viaggio
Tu dormi in pace; — ov'è la
Filippine
Presso Giovanni; — a cui rendevi
omaggio.
Tu passeggiasti le nostre colline
Qui si ricorda; - il Tuo dolce
linguaggio
Onore delle glorie Cittadine.
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PER I BAMBINI DI MONTEFIASCONE
E' Carnevale . . .
Grazie alle Maestre Pie
Se non ci fossero le Maestre Pie
i bambini di Montefiascone non saprebbero che cos'è il Carnevale perché soltanto le suore, con pazienza
e amore organizzano per loro, ogni
anno, l'ultima domenica di Carnevale, l'ormai tradizionale «Festival dell'Allegria».
In questa occasine i bambini delle scuole materne ed elementari di
Montefiascone possono sfoggiare i
loro graziosi costumi e dar prova
della loro arte di attori, mimi, cantanti, fantasisti ecc.
Cosa questa che è puntualmente
avvenuta anche quest'anno presso
il bel teatrino dell'Edificio scolastico elementare «S. Lucia Filippini»
dove appunto le Maestre Pie gestiscono una scuola materna ed una elementare parificata. Grande successo di pubblico e applausi a scena aperta per i circa cento artisti
in erba che si sono esibiti in
scketc esiliranti, in canzoni orecchiabili ed in veri e propri atti unici dalla comicità trascinante.
Particolare successo è arriso ai
piccolissimi della scuola materna
che con i loro canti: «Pippi Calzelunghe», «Il Pagliaccio» e «Pinocchio» hanno mandato in visibilio lo
attento e divertito uditorio che gremiva ogni ordine di posti nel teatro della scuola.
Tutti bravi comunque i bambini e
le bambine che si sono succeduti a
gruppi sul palco. Da quelli della
prima classe con il canto sceneggiato «La banda» a quelli della seconda con le scene «Tom», «Otello
e i viaggiatori». «L'arca navigava»,
bravi quelli della 3.a classe con
«In cerca di lavoro» e la «La giostra», bellissimi i costumi dei ragazzi della 4.a classe e divertentissima
la «sceneggiata» sulle astuzie di
Pulcinella e il «seccatore» e dulcis
in fundo tanti applausi per i più
grandicelli delle quinte classi che
si sono esibiti con i canti «Cono-
sco un cow-boy». Applausi anche
per tutte le maestre pie che si sono prodigate nella preparazione delle scene e al mastro Enrico Cataldi che con pazienza ha accompagnato al piano i giovanissimi artisti.
UMBERTO G. RICCI
Per la loro
fedeltà al lavoro
Artigiani
premiali
Siamo lieti di pubblicare l'elenco degli artigiani di Montefiascone
premiati con diploma e medaglia
d'oro di benemerenza da parte dell'Unione Provinciale Artigiani di
Viterbo. Questi nostri concittadini
si sono particolarmente distinti per
l'attaccamento al dovere e al loro
lavoro ed in più sono stati fra i
primi a comprendere il valore dello
associazionismo nell'artigianato per
la difesa ed il progresso della loro
categoria. Ecco l'elenco dei bravi
artigiani premiati: Bruno Marconi,
Angelo Andolfi, Umberto Brachino,
Giuseppe Presciuttini, Giacinto Mezzetti, Zeffirino Leonardi, Giulio
Morleschi. Raffaele Manzi, Bruno
Moscetti, Artemio Biagioni, Vinicio
Crocetti, Franco Crocetti, Romano
Manzi, Romolo Manzi, Spartaco
Manzi, Baldassarre La Corte, Secondiano Bigerna, Nazzareno Bertolini,
Lorenzo Ceccobelli, Guido Porroni
e Ferruccio Morleschi.
A tutti questi artigiani vadano gli
auguri e le congratulazioni dell'intera cittadinanza e della nostra redazione.
U.GjR.
Àncora PALLAVOLO
Con gli inizio del nuovo anno è
ricominciato il Campionato di l.a
Divisione Maschile di Pallavolo.
La S.S. TUTTO SPORT è al secondo anno di attività ed ha conseguito un risultato ottimo in quanto
nella classifica finale lo scorso anno è stata preceduta soltanto dalla
squadra di Vetralla e da quella di
Vignanello.
La formazione della Pallavoro di
Montefiascone durante questo anno
ha subito delle trasformazioni sia
tecniche che organizzative. I giocatori sono più o meno gli stessi tranne qualche nuova leva. Sono già conosciuti ma è meglio ricordarli:
Angeloni Vincenzo, è uno dei nuovi e gioca nel ruolo di centrale;
Spiniello Ciro, centrale; Maurizio
Carini centrale; Stefano Lo Giudice
alzatore; Andrea Bologna alzatore;
Marziantonio Giancarlo altro nuovo
nel ruolo di alzatore; Sergio Di
Francesco schiacciatore; Cappelletto
Silvio schiacciatore; Brozzetti Goffredo centrale; Piferi Agostino
schiacciatore; Salmistraro Fabrizio
centrale.
Per quanto riguarda invece la direzione della squadra non si sono
avuti cambiamenti di sorta in quanto allenatore della squadra è il
Professor Marsilio Fiocchetti, il
Presidente è Antonio Menchinelli ed
il Presidente onorario è Calogero
Lo Giudice.
Oltre alla già conosciuta squadra
è stata formata un'altra per ragazzi più piccoli, anche per loro, per
gli juniores è iniziato il campionato. La squadra è al primo anno di
attività e perciò deve come tutte le
squadre di recente formazione superare ostacoli che tutti hanno affrontato con volontà e determinazione.
Questi i loro nomi:
Volpini Alessandro, alzatore; Francia Donato, schiacciatore; Lozzi
Giancarlo, schiacciatore; Cappuccini Gabriele, centrale; Nencioni Luca, centrale; Brozzetti Mauro, centrale; Porroni Stefano, centrale;
Alilla Filippo, schiacciatore; Bologna Pietro schiacciatore.
pag. 5
Il ticket
sui medicinali
Il nostro giornale è mensile, talvolta quando esce qualche notizia
è ormai superata. Così è accaduto
con i ticket dei medicinali; con il
numero di febbraio abbiamo dato
avviso del costo di questi ticket in
base al Decreto Legge n. 15 del 25
gennaio 1982 ed ecco che, dopo pochi giorni, il decreto, che era stato
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
con tariffe differenziate, esclusioni
particolari, ecc. viene cancellato con
un colpo di spugna ed i ticket ritornano al prezzo antidecreto.
Ed ecco i vecchi prezzi dei ticket, prezzi ritornati validi:
— per confezioni sino a lire 1.000 ticket lire 100.
— per confezioni da lire 1.000 a lire 3.000 ticket lire 400.
— per confezioni superiori a lire
3.000 ticket lire 600.
E speriamo che questa sia la volta buona perché generalmente ad
ogni riduzione dopo poco ne segue, sullo stesso prodotto, un successivo aumento.
VITTORIO APOLLONI
Baseball
L'Etrusca Baseball è in piena attività, sia come società che come
squadra. Iniziamo dalla parte sportiva. L'Etrusca parteciperà questo
anno a tre campionati nazionali
(serie B, juniores, pre-allievi) e sta
svolgendo una intensa attività preparatoria. In pratica è costretta ad
un vero e proprio «forcing» dato
che la preparazione invernale è iniziata con circa un mese di ritardo
rispetto al solito a causa del prolungamento dell'attività dello scorso anno fino a metà Novembre. I
primi appuntamenti stagionali col
campo per le solite partite pre-campionato ci saranno verso la metà di
Marzo, tempo permettendo, con una
probabile trasferta a San Marino
o addirittura in Sardegna. Ci saranno comunque le solite «amichevoli » col Viterbo. Per quanto riguarda il campionato, l'unica notizia certa è che si comincia il 18 aprile.
E' in pieno svolgimento il tesseramento soci 1982 e si protrarrà fino alla fine di Marzo. La tessera
può essere richiesta ad uno qualunque dei giocatori o dei dirigenti dell'Etrusca; ai tesserati sarà offerto
un simpatico omaggio.
Infine, l'Etrusca Baseball ha incetto una leva per juniores (nati
dal 1964) in poi). Chunque abbia
intenzione di cimentarsi non ha che
da presentarsi al campo di Zepponami martedì, giovedì e sabato alle
ore 15 e da lunedì a giovedì alla
palestra delle scuole elementari di
Montefiascone alle ore 18. Per informazioni rivolgersi a Mauro Carletti, Piazza Vittorio Emanuele 1.
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LA VOCE
pag. 6
NOTA
DI
CACCIA
Morto io un tragico incidente il guardacaccia Felice Giraldi
NOTA DI AGRICOLTURA
Ancora Pesticidi
Il 10 febbraio u.s., in un tragico incidente,
Riprendo il discorso interrotto l'altro nua soli 49 anni, chiudeva a Gallese la sua esimero per motivi di spazio, quindi, vi prego,
stenza terrena Felice Giraldo, più conosciuto col
usate molta attenzione e prudenza e soprattutto
nomignolo di Pensimonio.
agite nel rispetto della legge! Perché chiunque
Nato e vissuto par tanti anni alle Coste, Fesi accinge ad impiegare o vendere questi velelicetto era una figura nota a Montefiascone
ni, deve attenersi alle norme affinché si evitino
specie nel campo della caccia, avendo prestato
rischi non solo per sé e per l'ambiente agricoper molti anni servizio di guardia giurata volo, ma anche per chi si ciba dei prodotti dello
lontaria alle dipendenze della locale sezione
stesso. Così facendo eviterete che le Autorità safedercacciatori.
nitarie locali ed anche non locali, prendano seri
Valente e scrupoloso seguace di Diana, amanprovvedimenti che comporterebbero senz'altro
te del mondo della natura, riusciva facilmente ad
guai molto grossi a chi avesse la disgrazia di inaccattivarsi la simpatia di quanti lo avvicinacappare nei rigori della legge. Le disposizioni
vano, per quel suo cuore grande e il modo di
suddividono i presìdi sanitari in 4 classi, in refare originale sia che fosse a caccia o nel luolazione alla loro tossicità per l'uomo e per gli
go di lavoro.
animali come è ben evidenziato sulle etichette
di ciascun prodotto posto in vendita:
Rimarranno memorabili le sue gesta venatorie che si accompagnavano spesso a fatti uma1.a classe: ha per simbolo un teschio con sotni singolarissimi resi comici dal suo fare faceto
to scritto «veleno» e con avvertenze che vi
e scanzonato.
appartengono prodotti la cui manipolazione ed
impiego normale possono provocare intossicaFelicetto, ormai da vari anni, si era trasferizioni mortali per l'uomo in seguito ad assorto con la famiglia a Gallese dove per un certo
bimento per qualsiasi via.
tempo prestò servizio di guardiacaccia presso
una riserva privata, quindi cessata quell'attività, correnza che gli procurava la gioia di sentirsi
2.a classe: ha per simbolo la croce di S. Anentrò a lavorare come operaio in uno stabili- ancora costarolo a tutti gli effetti.
drea con sotto scritto «nocivo» e con avvertenmento di ceramiche. A Gallese non gli fu difficile
Ai funerali partecipò tutta Gallese. Ma anche za che vi appartengono prodotti la cui manipocontrarre nuove amicizie dato il suo carattere tantissimi montefiasconesi, in special modo co- lazione ed impiego normale possono provocare
estroverso. Però tornava spesso a Montefiasco- staroli, si recarono a rendere l'estremo saluto intossicazioni gravi per l'uomo in seguito ad asne per una visita agli amici che mai aveva di- al loro indimenticabile concittadino, al loro com- sorbimento per qualsiasi via.
menticato; tassativa la sua venuta, ogni anno, pagno di tante allegre cacciate.
3.a classe: ha un contrassegno con la scritta
per la festa di San Pancrazio alle Coste, una riVENATOR «attenzione, manipolare con prudenza» e con
avvertenza che vi appartengono i prodotti la
manipolazione ed impiego normale possono
Rita, Ranaldi Maria Gigliola, Rossi Luigina, cui
provocare intossicazioni di lieve entiPelorosso Arnaldo, Elio Tarantello e amici, comunque
tà per l'uomo.
Castaura Maria.
4.a classe: non porta alcun segno o scritta tiSOSTENITORI: Bartolozzi Germano, PietroBENEMERITI: Trapè Domenico, Leonardi pica
in etichetta, ma con avvertenza che vi appaoli Vincenzo, Leonardi Enzo, Panichi Luigi, Franca,
Brachino
Calisto,
Roncella
Mario,
RonMarconi Nazzareno, Maccaroni Fernando, Fra- cella Giuseppe, Bacchiarri Giuseppe, Mari Ca- partengono i prodotti la cui manipolazione ed
telli Mosca, Manzi Salvatore, Rosadello Celso, millo, Orzi Giuseppe, Rosetto Roberta, Mari Al- impiego normale possono comportare rischi traper l'uomo.
Petrocchi Umberto, Manzi Felice, Bartoleschi fredo,
Maria, Rosetto Rinaldo, Lampani scurabili
Ed ora che abbiamo parlato dei documenti
Adelaide, Piciollo Calisto, Saraca Alfonso, Me- Angelo,Pagana
Marignoli
Luigi,
Zeppa
Gelma,
Mocini
cali Enzo, Moretti Sofia, Benatti Mario, Nun- Isidoro, Camicia Giuseppe, Camicia Pietro, Ci- ufficiali, parliamo dei fatti documentati. Per prima cosa è necessario informare i lettori che
ziati Augusto, Ranaldi Lucia, Ruiu Giovan Ma- coria
Cicoria Giuseppe, Cicoria Gio- l'E.N.P.I.
(Ente Nazionale Prevenzione Infortuni)
ria, Lanzi Piera, Manzi Romolo, Manzi Sparta- vanni, Flaviano,
Bacchiarri
Tommaso,
Ugolini
Roberto,
co, Francini Giovan Battista, Trapè Cesare, Ron- Bellacima Carlo, Ciampicotto Enrico, Cicoria ha molto a cuore questa parte del settore agricella Umberto, Spinelli Egidio, Giusti Settimia, Franco, Salvatori Raffaele, Canulli Ezio, Canulli colo ed ha stampato un libricino sull'uso degli
antiparassitari in agricoltura e mette a disposiRanucci Ventura, Della Casa Aurelio, De Vincen- Francesca,
Mocini Giuseppe, Frilicca Giuseppe, zione
di Cooperative, enti, scuole, ecc. un ispettiis Salvatore, Lupattelli Bartoleschi Giovanna, Francini Rosmunda,
Piciollo
Lidia,
Piciollo
CaDi Marco Antonio, Carelli Ottavia, Menghini listo, Sportelloni Alberto, Trapè Federico, Ca- tore con films ed altro materiale illustrativo e
Girolamo, Manzi Giovanni, Angeloni Umberto, relli Benedetto, Palombo Enzo, Carli Ubaldina, didattico sullo scottante argomento.
Pecugi Maria Concetta, Fioretti Paolina, Danti Zampetta Filippo, Corinti Massimo, Stefanoni
Detto ciò, vi cito alcune notizie dall'articolo:
Cesare, Rocchi Bernardino, Fiocchetti Marsilio, Edvige, Pigliavento Dino, Giusti Enrico, Fapper- «La natura violentata. Il problema dei pesticiMocini Tancredi, Acciari Fausto, Trapè Neno, due Francesco, Fapperdue Anna Maria, Maurizi di nell'agricoltura moderna » stampato sul setTofanicchio Mario, Tarantello Emilio, Mocini Rosa, Coralloni Fapperdue Luigina, De Grossi timanale «Famiglia Cristiana» del 1.2.1981: «NeChiara, Ubaldi Angelo, Gambacorta Rina, RosTorrigiani Ferdinando, Ranucci Olindo, gli anni sessanta l'Italia è giunta al record di
setti Filippo, Bartoleschi Elisabetta, Manzi Sil- Unica,
Cerasa
Piovino Vittoria, Panichi Maria, 460 grammi per ettaro di DDT e dei suoi derivestri Tina, Lozzi Angelo, Piergiovanni Quinto, ZeppieriAngelo,
Anna,
Rossetti
Lina, Corona Germano, vati, cioè quattro volte più degli USA e della
Panichi Tommaso, Trapè Augusto, Merlo Maria, Fanali Quinto, Bartoleschi
Francesco, Ceccarel- Svezia, benché siano nazioni che hanno avuto
Pezzato Mimmo, Presciuttini Giuseppe, Ricca li Luigi, Scarinci Ilda, Crocetti
Caprio problemi agricoli e forestali più grandi dei noPietro, Genovesi Bindo, Patrizi Pieretti Teresa, Antonietta, Filiè Arduino, FranchiAngelo,
Sante,
Paoli- stri... Siamo perciò diventati anche uno dei PaeGennari Bartoleschi Ada, Monachello Giuseppe, ni Carmelo.
si con i maggiori problemi di contaminazione
Pallini Rita, Pallini D'Innocenzo Gabriella, Paldei suoli, delle acque, dell'aria, delle colture. In
lini Domenico, Liverziani Francesca, Liverziani
quantità diverse tracce di insetticidi si sono
Massimo, Bellini Gianfranco, Lozzi Massimo,
trovate nel latte materno, nei crostacei e nei
AMICI
DELLA
CATTEDRALE
Moisè Eligio, Dominici Angelo, Lo Faro Giovanmitili pescati lungo le coste, negli uccelli e nelni, Porroni Eugenio, Marconi Raffaele, De Marle lepri caduti sotto il tiro dei cacciatori. Dalla
Sono entrati a far parte degli amici della cat- fine
tinis Virgilio, Paceri Rocco, Martini Quinta, Ric- tedrale:
anni sessanta il DDT è stato proibiCaporali Elena, Camicia Paolo, Cimichel- to perdegli
ci Tarquinio, Nunziati Maria, Calcagna Augusto, lo Alessandro,
la
sua
ed è stato sostituito da
Nami Maria Elisa, Starnini Nella altri prodotti, tossicità,
Lozzi Luigi, Ficari Federico, Martinangeli Laz- e Alberto, Mocini
alcuni
dei
ancora più periNeri Santino. I fa- colosi per l'uomo e al cuiquali
zaro, Rubbi Ruben, Moretti Vittoria, Trapè Set- miliari in suffragioGiuseppe,
uso si sta cercando
di
Catasca
Giovanni,
Adele
timio, Gianvincenzi Carlo, Giuri Maria Giusepporre un freno. Merli e tordi trovati morti
gli sposi: Fapperdue Luigina-Co- di
pe, Prosperini Oreste, Carini Pietro, Carelli Gianvincenzi,
in Trentino hanno in corpo fino a 200 parti per
ralloni
Dario,
Olimpieri
Maria
Gabriella
GiuAgnese e Generoso, Gamberi Santucci Maria, rato Maurizio, Marsiglioni Paola - MenchinelH milione di pesticidi, alcune lepri catturate a CoAnzellini Pasqua, Bar Liberti, Stefanoni Anna Roberto.
macchio hanno il fegato inquinato con 15 parti
per milione di prodotti tossici: si noti che con
35 o 40 parti per milione di antiparassitari di
elevata velenosità un uomo rischia persino la
morte.
Ma ora qualcosa pare stia cambiando. Anche
COSTRUZIONI DI
perché è più facile per le aziende produrre e
vendere un medesimo prodotto, poco velenoso,
+ VERANDE PER BALCONI
consigliato anche dalla «lotta guidata » e valido
+ RAMPE PER SCALE
per cinque o dieci anni, piuttosto che produrre
Infissi Metallici Alluminio
un insetticida al mese e cercare di venderlo a
+ CANCELLI PER CIMITERO
tutti i costi ai contadini. I quali poi spesso fi+ VETRINE
niscono con l'irrorarlo senza alcuna protezione
personale, spruzzando i prodotti più tossici ma+ PORTONI
gari vicino a case, scuole, ospedali, addosso a
+ TRAMEZZATURE INTERNE
persone che passano ».
di VERZELLI ALBANO
Sempre per lo spazio tiranno, al prossimo
numero rimandiamo altri fatti documentati. ScuVia Cannelle - Montefiascone
sate ed arrivederci.
GIMBERTO
La Voce è grata ai suoi
I. M . A .
pag. 7
LA VOCE
Una risposta ci voleva
Gentile Signor Goffredo Balestra.
Accetto totalmente il Suo punto di vista riguardante le responsabilità che ognuno di noi
porta nell'attuale degrado ambientale e mi permetto di aggiungere di più. Sono i nostri diuturni ricatti dovuti alla nefasta brama di primeggiare che il più delle volte inducono i «politici» da noi designati, a concedere quel che il
più delle volte porta al male, lo sò per esperienza. Occorre, però, che a questo si ponga un
rimedio. Inutile dirLe che parlare con Lei è un
piacere, sia per le ampie vedute, sia per la
squisita gentilezza dei Suoi modi. Sono sicuro
che potremo continuare questi discorsi seduti
ad un tavolo in una Sede Ecologica nuova di
zecca perché noi, caro amico, non ci fermeremo!...
Non ci fermeremo amico Vincenzo Pietropaoli
che fremi giustamente disgustato da una misera quanto sterile polemica, e a conferma di
ciò, ti dico che nel prossimo numero della Voce sentiremo sono certo che il Direttore lo ospiterà, uno studioso a livello europeo. Il dot. Ranucci
Salvatore incaricato per le ricerche agropedologiche sulle fonti inquinanti di natura agricola del
bacino imbrifero del lago di Bolsena ci dirà
come stanno le cose, dopodiché, caro Vincenzo,
se il Direttore non ci avrà ancora sfrattati, fatti sentire di nuovo. Ci sentiremo di nuovo anche
con Lei gentile Signora Antonietta Lozzi che
pone con chiarezza e coraggio un problema
condiviso a torto o a ragione dal novanta per
cento della cittadinanza e ci sentiremo di nuovo
con quel pittore gaudente e libertino che passa
le sue giornate tra fiori, films di alto livello
cui...turale, sparando con quel suo schioppaccio all'ultima beccaccia o stando disteso sull'altare di qualche chiesa dipingendo ' così santi
e madonne, e vuole addirittura bandire i «forestieri» dal paese e risponde al nome di Germano Bartolozzi Casti. Ed ora, schiantato nel profondo dell'io, eccomi a te caro Giorgio Zerbini.
Non avrei mai immaginato che dietro il tuo
aspetto bonario si celasse un gelido, fiero, insensibile cuore di pietra. Un altro, nel narrare
il mio spaventoso catastrofico passato politico,
si sarebbe almeno intenerito e tu per niente!...
Avanzi imperterrito, assestandomi colpo su colpo senza pensare che sono ancora pesto e sconocchiato dalla caduta dal somaro, le cui conseguenze dovrò portare, ahimé, per tutta la vita e vai... Quel che mi fa più male e mi offende però, è laddove metti in dubbio il mio
opportunismo. Io, caro amico, sono un opportunista! Purtroppo, sono un opportunista sfortunato, questo si. Tu sapessi quanto ho armeggiato, quanto ho faticato per arrivare alla greppia e quale atroce delusione ho provato nel trovarla vuota!... Ecco la mia rabbia, il mio astio,
la mia legittima ira... Mi sembra di scorgere
tra le pieghe recondite della tua magistrale analisi, una segreta inclinazione per le tesi del mio
ex partito. Vuoi forse aderire a quelle idee da
te nel passato tanto deprecate? Avresti in tal
caso tante cose da imparare, ma dubito che vi
troveresti qualche cosa da rosicare. Mi dici poi,
e questa è la cosa più carina, che l'unico rammarico dei miei ex compagni, per te nitidi e
immacolati, è quello di avermi espulso dal partito perché se non lo avessero fatto si sarebbero risparmiati i boati sinistri della mia malefica lingua da lavandaia. Debbo dirti per la verità, che loro, conoscendomi, non volevano mandarmi via, ma io me ne sono andato lo stesso
anche se a mani vuote, e sai che ho fatto per
vendicarmi? Con la mia malefica lingua ed altri sortilegi, li ho condannati alla più misera,
nera, vuota, penosa, squallida opposizione. Per
questo i Democristiani dovrebbero darmi qualcosa ma finora non s'è visto niente; vedi un po'
tu di intercedere.
Sospinto poi dalla foga del tuo panteismo bizzoco zoovegetoantropomorfico, mi dai dell'ateo
e mi rimproveri. Fai bene! Fare l'ateo è brutto
e non rende e poi non bisogna mai dire quello
CASSA DI RISPARMIO DELLA PROVINCIA DI VITERBO
Patrimonio L. 9.669.100.508 al 31.12.1980
RACCOLTA DI RISPARMIO
che si pensa, mai! Però ti prego, io da questo
lato sono uno sbarbatello, insegnami tu che in
queste cose, non lo dico per vantarti, sei un maestro. Dimmi tu che sei cresciuto all'ombra del
campanile e sai suonare le campane usando la
lingua al posto del batocco, dimmi tu come si
fa a beffare Cristo, la Madonna e tutti i Santi
battendosi il petto e confessandosi ogni mattina, scorticando poi il primo sventurato che capita a tiro... dimmi tu come si semina zizzania
in ogni dove e si ha poi in cambio il premio
più ambito... dimmi tu che in chiesa dondoli
come un incensiere, come si fa a gabbare preti, monache e frati baciandogli la mano, spaccandogli poi, non appena si voltano, la spina
dorsale con una pugnalata... dimmi tu come fai
a pubblicare articoli di fondo su giornali europei, ricordi le copie che ti portai da Monaco,
Amburgo e Basilea quattro anni fa tradotte ovviamente in tedesco e ospitate nientepopodimeno
che dal DER ZEITUNG!?... Sono convinto e ciò
mi fa piacere, che questi articoli riguardanti la
caccia in generale e la cattura e l'addestramento
alla caccia del falcone in particolare, ti vengono
lautamente pagati dai fabbricanti di mitraglie.
Peccato che quei tre tedeschi inviati in Italia
da qualche gotico barone amico tuo, furono arrestati sull'Appennino mentre tentavano di catturare l'ultimo Accipiter Gentilis o Astor Maniero! Dimmi tu, a questo punto, come fai ad accreditare la tua figura di Ecologo Naturista intemerato, perché qui è il miracolo!...
Ti confesso che se potessi arrivare anch'io a
queste mete sarei un uomo felice e per arrivarci, te lo prometto, sono disposto persino ad abbracciare la tua fede Pantobizzozoovegetoantropomorfica ed a considerare miei amici la papàra, i finocchi, il nespolo e tutto il regno vegetale e ad amare, come tu comandi, le scrofe, le
vacche, le pecore, le capre e tutto il regno animale. Adesso, in omaggio alla squisita cortesia
di chi mi ospita ed alla pazienza di chi mi
legge sento che debbo tacere. A differenza di te
che sei partito per Roma e ti sei trovato a Siena e ti sei assunto a principio di spiegazione la
ignoranza della spiegazione, io sono partito per
Capranica e sono sbarcato a Ficulle. Se ci sarà
un seguito e avrai voglia di sentirmi, davanti ad
un bicchiere, ti dirò il resto.
ELIO TARANTELLO
r
CASSA DI RISPARMIO DELLA PROVINCIA DI VITERBO
Patrimonio L. 9.669.100.508 al 31.12.1980
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ESTERO
Depositi a risparmio liberi o vincolati
C.C. liberi o vincolati
Tutte le operazioni import-export e transito merci
Rilasci di benestare all'importazione e esportazione
Acquisto-vendita valuta (biglietti bancari e monete)
Rimesse sull'estero
Consulenze export
SETTORI DI INTERVENTO
Industria - Commercio - Agricoltura
Artigianato • Privati
FORME TECNICHE DI AFFIDAMENTO
Credito a breve termine (12-18 mesi)
Apertura di credito in c.c. (in bianco e garantite)
Finanziamenti diretti
Anticipazioni su crediti vantati verso enti
Anticipazioni su fatture
Anticipazioni su merci
Anticipazioni su Titoli di Stato o garantiti dallo Stato
Anticipazioni export-import anche in valuta
Sconto di effetti commerciali
Finanzk$nenti 13.a mensilità
Sconto di annualità statali
Piccoli prestiti
CA
RI
VIT
TITOLI
Acquisto-venditatitoli pubblici e privati
Acquisto-vendita obbligazioni italiane ed estere
Acquisto-vendita azioni
Incasso cedole e dividendi
Custoria e amministrazioni titoli
Controllo titoli estratti
Consulenza su investimenti mobiliari
PAGAMENTI VAR/UTENZE
Pagamento bollette
Pagamenti con addebito inc.c. a scadenze fisse
(affìtti, vitalizi, rate, effetti, contributi, tasse, ecc.)
CREDITO A MEDIO TERMINE
SERVIZI BANCARI
Mutui ipotecari a privati o enti
Prestiti contro cessione del quinto dello stipendio
Finanziamenti agevolati e non a industria
e commercio
Finanziamenti agevolati all'agricoltura
CREDITI SPECIALI
(divulgati da campagne pubblicitarie)
Mutui «prima casa»
Mutui «risanamento centri storici»
Prestito speciale turistico-alberghiero
Anticipi su export
Credito speciale «giovani»
J
Emissione assegni circolari
Emissione di traveler's cheques
Incasso effetti
Cassette di sicurezza e depositi custoditi
Cassa continua
Pagamento pensioni INPS
Pagamento stipendi per conto di società e enti
Servizio cassa-tesoreria per enti e società
Auditing
Consulenze finanziarie
Operazioni di Leasing e di Factoring
Assistenza EDP
pag. 8
LA VOCE
La famiglia, la spesa, i divertimenti,
la morte degli italiani
« Le Regioni in cifre 1981 » è un volumetto
stampato a cura dell'Istituto centrale di Statistica, pieno di numeri e di percentuali sui
vari aspetti della società italiana; ve ne presento soltanto alcuni.
1 - LE NOSTRE FAMIGLIE (dati del 1981)
La famiglia italiana per il 44,3% è composta di
2/3 persone tra le quali sono comprese anche domestici e conviventi abituali. Pe*- il Lazio questa percentuale scende a 43,3%. Nel Centro Nord c'è una diminuzione di 47.805 di popolazione compensata abbondantemente dalla crescita di 130.739 del Sud, che pure dal 1955 al
1978, nonostante il forte aumento naturale, ha
perduto oltre due milioni e 600 mila individui
per emigrazione soprattutto interna.
In Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Trento, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria c'è un grosso calo, che
raggiunge meno 15.215 in Piemonte; cioè in queste Regioni il numero dei morti supera di molto
quello dei nati. Per il Lazio abbiamo questa curva discendente: un saldo di popolazione di
34.246 del 1975, che scende a 12.113 del 1980.
Le Provincie con saldo naturale negativo, cioè
in cui le morti superano le nascite nel 1972
erano 10, nel 1976 erano 25, nel 1980 erano
46, tra le quali Viterbo. Uno dei mezzi per non
far nascere i bambini è quello di ammazzarli
prima: ogni mille bambini nati vivi, sono stati
uccisi per aborto 645 in Liguria; 640 in Emilia
Romana; 106 in Alto Adige; 92 in Calabria.
Alla fine di gennaio 1982 il Ministero della
Pubblica Istruzione e il Comitato Nazionale della popolazione ha promosso un convegno su Evoluzione demografica e sistema scolastico;
dal quale sono emersi questi dati. Nel 1960 vi
furono 1.016.120 nati; nel 1970 si era scesi a
901.472 nati; nel 1975 a 806.391; nel 1980 a 664.001;
e l'anno scorso a 625.000 circa. Si ha cioè un calo dal 19,7 per mille abitanti degli anni sessanta, all'I 1 per mille dell'anno scorso.
Si prevede una ripresa negli anni 1985-90, di
modo che nel complesso nei prossimi dieci anni si avrà una riduzione di due milioni di alunni nelle scuole, con conseguente disoccupazione
degli insegnanti e con la sovrabbondanza delle
strutture scolastiche.
Come si vedrà in seguito da altri dati, sembra che tutto questo smentisca la teoria secondo la quale il miglioramento delle condizioni
economiche favorisce l'aumento della popolazione.
Il matrimonio viene celebrato in chiesa per
l'88,l% (dati del 1979); ma 36.729 finiscono con la
separazione e lo scioglimento. Quanti di questi
sposini si assumono con responsabilità gli impegni del matrimonio; quanti si sposano in
chiesa per motivi di fede e quanti per convenienza sociale?
Mi sembra interessante notare come la vita degli italiani si sia allungata: nel 1921-22 la
vita media era di 49,3 anni; mentre nel 197072 si viveva in media 71,9 anni e nel Lazio si
passa dai 48,4 anni, ai 72,9 degli anni 1970-72.
La Regione in cui la gente vive più a lungo è
la Toscana: 73,6 anni di media.
Ciò significa che si nasce di meno e si vive
più a lungo, l'Italia sta diventando una nazione di vecchi. Il Centro-Nord sarà sempre più
composto di vecchi, e il Sud vedrà una popolazione sempre più giovane; così l'Italia sarà
ancora più divisa.
2 - I CONSUMI DEGLI ITALIANI
(dati del 1978)
Evidentemente il consumo maggiore è per la
alimentazione e poi per la casa, per i trasporti, l'abbigliamento (9,2%), per i mobili (8,4%),
per l'istruzione (7,4%). Nel Lazio le spese maggiori, dopo quelle per l'alimentazione( la casa,
i trasporti) vengono fatte per i mobili (9,9%)
e l'abbigliamento (6,9%), superato dalla Basilicata che spende molto di più per queste ultime
tre cose.
Rispetto agli altri paesi europei consumiamo
molto più vino, grassi, ortaggi e soprattutto cereali; mentre nell'insieme ci superano per il
consumo di latte, carne, zucchero e patate. Dal
1901 ad oggi è aumentato a dismisura il consumo di frumento, patate, pomodori, frutta fresca, agrumi, carne, latte, olio, zucchero. E' di-
minuito invece quello del granoturco e di risone. Ogni italiano allora consumava Kg. 5,7 di
carne bovina e 4,4 Kg. di carne suina; nel
1979 il consumo era di kg. 24,2 di carne bovina e 19,00 kg. di carne suina a persona. Si
è passati da Kg. 4,5 del consumo prò capite
di altri tipi di carne del 1901, al consumo di Kg.
26,7 del 1979.
E' evidente ouanto sia migliorato il regime
alimentare degli italiani che, anche per questo
hanno una vita più lunga. Un dato curioso è
questo: la statura media attuale dei nati nel
1957 è di cm. 172,19. Nel Lazio la statura media
è di cm. 173,38; i più alti sono quelli di Bolzano (cm. 175, 38 e i più bassi li troviamo in
Basilicata (cm. 168,74).
3. - LE SPESE PER GLI SPETTACOLI
E LO SPORT
Nel 1979 abbiamo speso 856.690 miliardi per
spettacoli e sport con queste preferenze: cine-
ma, ballo, calcio, biliardi e simili, rivista, teatro e in coda concerti. Il cinema è la passione del
Sud, che ha minore interesse per i balli e le
orchestre che non il resto d'Italia. Il Sud inoltre spende molto di più del Nord per le varie
manifestazioni sportive e per i biliardi e simili. Comunque ogni italiano del Sud spende la
metà di quello del Centro-Nord per spettacoli
e sport.
Gli italiani stanno bene in casa propria e per
questo spendono, come abbiamo visto; mangiano
bene, si sposano in chiesa e poi si separano,
ma di figli ne nascono pochi, se è vero che la
famiglia media è composta di due o tre persone; si divertono, si trovano bene nella loro
patria, se è vero che nel 1979 i rimpatrii (88,075)
hanno superato gli espatrii (86.182).
4. - Per quanto riguarda la criminalità, i delitti
e i suicidi e le cause più frequenti di morte, i dati si fermano al 1979. Comunque le cause più frequenti di morte erano le malattie del
sistema cardiocircolatorio (47,9%), i tumori
(22,4%), le malattie dell'apparato respiratorio
(6,9%) eccetera.
Eppure tanti italiani di ogni età tentano o attuano il suicidio nei modi più strani, come
risulta dalla tabella che riporto:
SUICIDI PER ETÀ', SESSO ED ALCUNI CARATTERI (%)
M
F
Mezzo di
M
F
Movente
Anni
M
F
esecuzione
6,35 17,63
Fino a 17 1,92 2,63 Malattie e anomalie 68,48 75,13 Avvelenamento
34,08 22,76
28,21 23,03 Impiccagione
18-24
7,15 6,32 Malattie fisiche
20,48 5,40
25-44
23,89 21,45 Malattie psichiche 40,27 52,10 Armi
15,68 24,21
12,11 12,50 Precipitazione
45-64
34,45 38,29 Motivi affettivi
12,43 17,76
0,53 0,26 Annegamento
65 e oltre 32,50 31,31 Motivi d'onore
10.98 12,24
2,77 1,19 Altro mezzo
Motivi economici
16,11 10,92
Ignoto
cidi
che i tentati suicidi sono tanto più numeSai dare una risposta come mai gli italiani
dai 45-64 anni si uccidono così numerosi? La cau- si che non nel mezzogiorno?
Spero di non aver fatto troppa confusione in
sa più frequente è la malattia o qualche anomalia. Perché gli uomini preferiscono impiccarsi mezzo a questi (ed altri) numeri che il libretto
e le donne buttarsi dalla finestra? Come puoi dell'Istituto centrale di statistica contiene.
RINALDO CORDOVANI
spiegare il fatto che al Centro-Nord sia i sui-
PROBLEMI OGGI
Proviamo ad aprire una nuova rubrica de «LA
VOCE», che risponda a tanti interrogativi che
abbiamo.
CRISI CRISI CRISI
Tutto è in crisi: FAMIGLIA, CHIESA, SOCIETÀ',
AMICIZIA, AMORE, POLITICA
Chi piange, chi borbotta, e chi tirà a campà.
Iniziamo un dialogo.
Vi invitiamo a dire la vostra, a fare delle domainde, anche le più scottanti. Noi vi diremo
il nostro pensiero, corrente con la dottrina cattolica.
Evitando di cadere nella polemica, sarà un valido contributo al dialogo, e forse riusciremo
a dare risposte che chiariscano qualcosa.
Vi invitiamo caldamente a scriverci, dicendoci
le vostre idee ed inquietudini.
Confessarsi :
come, quando,
perché
Molti restano scandalizzati nel vedere poche
confessioni, e poi tanta gente che va ugualmente a fare la Comunione. Ma c'è chi non riesce
a ricevere Gesù se non si è appena confessato.
I Sacerdoti fedeli alla Verità che viene da
Pietro, cioè dal Papa e quindi infallibile, sono
sconcertati dal continuo calare delle confessioni.
Mettiamo serenamente le cose in chiaro:
1) - S. Comunione e Confessione sono due
Sacramenti ben distinti. In teoria non c'è bisogno di confessarci ogni volta che vogliamo ricevere il Signore, perché basta essere in Grazia
di Dio, cioè non avere peccati gravi non ancora confessati. Il cristiano equilibrato sa fare
la S. Comunione anche senza essersi confessato da poco, se è in pace con Dio.
2) Non possiamo ricevere Gesù col peccato
grave sulla coscienza, ma prima bisogna confessarsi. Ricordiamo ciò che Dio ha detto per
mezzo di S. Paolo: «chi mangia il Corpo di
Cristo indegnamente, mangia la propria condanna ».
2) - In casi VERAMENTE ECCEZIONALI, si
può fare la S. Comunione anche con peccati
gravi non ancora confessati, ma SOLO se c'è
vera impossibilità di confessarsi, e col proposito di farlo non appena possibile.
4) - La Confessione non è inventata dai preti, ma un grandissimo dono di Gesù. Nessuno
può dire: «io chiedo direttamente perdono a
Dio ». Gesù, subito dopo la resurrezione, disse
agli Apostoli: «I peccati saranno rimessi a chi
li rimetterete ». Sapeva che l'uomo è debole,
che poteva ricadere nel peccato; perciò la sua
più grande preoccupazione è stata di dare la
possibilità perché non rimanessimo nel peccato. Ci perdona così perché possiamo overe la
sicurezza del perdono, e per darci la possibilità
di dialogare col Sacerdote per risolvere dubbi e
problemi, e seguire la strada della Santità.
5) - Chi si confessa raramente diviene grossolano di coscienza, scusa tutto, gli sembra
di non fare niente di male; chi si confessa
spesso è delicato di coscienza, perché gli dispiace offendere un Padre buono come Dio.
6) - La Confessione dovrebbe essere una
CONVERSIONE, non una inutile tiritera. Esaminandoci a fondo, riusciamo a scoprire le nostre macagne, e ne viene il desiderio di eliminare in noi tutto ciò che non piace al Padre, anche se sembrassero piccole cose.
7) - Separiamo Confessione e Comunione:
andiamo a confessarci con calma, fuori della
Messa (venerdì e sabato pomeriggio...), sopratutto non appena ci fosse un peccato grave; e
convinti che più spesso ci confessiamo, migliori
diventiamo. La confessione settimanale è ottima e raccomandabile.
8) - Non diciamo « io non ho peccati », perché Dio dice per mezzo di S. Giovanni che chi
dice così è un bugiardo. Non dire nemmeno
«mettetevi d'accordo tra preti», se qualche Sacerdote dicesse disgraziatamente che non c'è
bisogno di confessarsi spesso, perché ogni dubbio lo dobbiamo risolvere secondo Pietro, ed i
Papi hanno sempre raccomandato la Confessione frequente e ben fatta.
Concludendo, Gesù ha detto: «convertitevi,
e credete». La conversione è di tutta la vita, e di
ogni momento. Solo così si assapora la bellezza dell'amore di Dio e della sua amicizia.
LA VOCE
Droga - Droga - Droga - Story
Ve ne presento uno squarcio. E' un racconto
che non ho scritto io, ma una ragazza.
Lei si chiama Rosella ed è molto, molto brava.
Ha descritto in maniera simbolica l'amore di
una donna per un'altra e Iq. salvezza dal mondo della droga che la seconda donna trova proprio in ragione di questo amore.
Leggete gente e... meditate!
. . . COSE PER CUI
VAL6A LA P E N A . . .
(da Volto di Donna)
I minuti sgocciolavano lenti. Io aspettavo già
da due ore per poter sapere e l'ansia mi attanagliava crudelmente in una morsa di gelo invernale. E la rivedevo con gli occhi lucidi appena appena smorzati dal dolore. La rivedevo fuggire lontano da me con disperazione verso una
fine non desiderata. Lei non mi parlò scappando ed io paziente ancora attendevo. L'ora era
giunta ma lei tardava ancora ed io ero in
pensiero. Non riuscivo a concentrarmi, non riuscivo a seguire nessun discorso e tentavo di indovinare cosa le fosse successo, cosa di tanto
terribile e oscuro stava dilaniando il suo esile
corpo. Non riuscivo a capire, non riuscivo a
rendermene conto.
II tempo passava più lentamente che mai ed
ero molto triste al ricordo di lei che andava
via quasi correndo con la disperazione stampata sul volto, con il dolore padrone dell'anima
e del corpo. Arrivò infine, ancor più strana di
quando era partita, non riuscivo a capire cosa le fosse accaduto. Ero molto in pensiero. Uscimmo di casa ed io la strinsi a me forse
per la/le capire che non doveva aver paura,
forse per dirle senza parlare il mio amore. Lei
non capì e stette zitta. Era notte e l'aria gelida mi penetrava le gambe. Mi guardò, un moto di dolore le salì al petto, scoppiò a piangere
convulsa. Io non sapevo che fare, la guardavo
consumarsi piano sotto la luna. Ci prendemmo
per mano e il mio volto credo, assunse un'espressione di dolore. Non riusciva a parlare e
ciò mi procurava un'infinita pena. Io aspettavo
che si lasciasse andare, che provasse a sillabare qualcosa. Non resistevo in quell'ansia. Avevo paura che le fosse successo qualcosa di tremendo. Il paradiso era a due passi ma io non
potevo raggiungerlo anche volendo. Avrei voluto esser con lei. Mi guardò tremando di un tremore convulso e livido. Vidi ancora le lacrime
rigare il suo volto e poi più niente. Volevo aiutarla ma non sapevo come. Lei non mi dava la
possibilità. Mi raccontò una favola. La favola
di una bambina debole e ingenua. La favola della bambina che era cresciuta in un giorno quando il mondo cattivo le aveva parlato di una
felicità falsa, di una felicità vana, artificiale;
la bambina credeva nel mondo e con i suoi occhi limpidi non si rendeva conto del marciume
tarpato e solenne che agitava la vita. Le dissero: vieni con noi, perché potrai provare gioia
e piacere, vieni con noi nel nostro mondo fatto di sogni e stupore, tu non sai, quello che
noi stiamo facendo ma tra poco te ne accorgerai anche tu. La bambina ignara li seguì e fu
per lei la morte. Vide strani paesi e prati immensi, si sentì volteggiare, si sentì aprire, quasi squartare, vide distese azzurre e provò piacere e gioia. Poi la cacciarono; lei tornò a casa
piangendo. La trovarono ancora e lei non seppe resistere. Ancora sogni belli ma falsi, ancora sensazioni stupende ma artificiali. Poi la
cacciarono per la seconda volta e lei si sentì
sola nel marciume del mondo. Lei si sentì abbandonata da tutti nel suo dolore. Poi non la
cercarono più per molto tempo finché un giorno arrivarono con gli occhi cattivi, sconvolti e
la picchiarono perché lei se n'era andata e la
costrinsero a parlare, la costrinsero a camminare a lungo finché sparirono anche quella volta. La bambina era disperata e piangeva sempre, invocava aiuto ma nessuno la sentiva. Un
giorno sempre piangendo vide una strega che
la guardava dall'alto di un muro. Lei scappò
via.
Io non riuscivo a capire il significato di quella favola strana, forse la bambina era lei e la
strega ero io, ma chi erano quelli che la torturavano? Chi erano quelli che l'avevano illusa
così crudelmente? Lei non parlò ed io finsi di
capire, la presi per mano e cercai di rassicurarla, cercai di farle intendere che io ero
forte, che io avrei potuto liberarla dal mondo
marcio e crudele, cercai di farle capire di non
aver paura perché io l'avrei aiutata, cercai di
mostrarmi forte e risoluta ma inutilmente perché avevo più paura di lei. Forse non se ne accorse, smise di piangere si aggrappò a me con
disperazione stringendomi fino a farmi male.
E il dolore non passò, tuttavia sembrò attenuarsi un poco. E ridemmo felici di un giorno assai lontano. Non volevo lasciarla quella sera, non
volevo che lei restasse sola con il suo incubo
pag. 9
con le sue paure, con la sua fiducia, con la sua
innocenza. Era bella quella sera anche se tremava anche se le labbra erano illividite dal pianto. Le dissi «Non aver paura, loro non torneranno più, ma tu devi essere forte e scacciarli se verranno, tu devi crescere e devi vivere,
non voglio saperti morire minuto per minuto,
non voglio vederti consumata da sogni illusori,
non voglio vederti soffrire, sei così giovane ancora, hai ancora tante possibilità, e la vita che
hai davanti è così ròsa a volte, non disperare,
non piangere più, loro io so chi sono ormai non
tenteranno più di venderti la morte, ormai se tu
vuoi, puoi vivere, tutto dipende da te. Non
lasciarti andare, non lasciarti sconfiggere come tutti, forse potresti vincere la tua battaglia
ma non credere a loro; ai loro mondi vuoti,
che non sanno di niente, non credere alla loro
felicità, al loro lungo stillicidio, impara a vivere la vita, impara a lottare, a piangere, a disperarti ma per cose per cui valga la pena
e forse vivrai».
Lumak Poli Tica
...« Vuoi vedere che sto Femminella ci ha il
frittaccio di mandare tutto a... Urtichella? » Paffete! Un detto e un fatto!
S'intese su per il Comune un gran fregando.
Femminella uscì fuori tutto riscaldato: «Ho
dato le dimissioni da assessore — disse — gli
ossi non ce la farete mai a bucarli! Pijatevela
mal ghèghene!». E partì. Subito Franco Franchi
e Ciccio Ingrassia mandarono quelle tre seccavigne delle gemelle Trix, le quali cantarono e
ballarono:
E patatrak!
mo la giunta s'è sfasciata
e patatrak!
la Dicci ariadè inguaiata,
e patatrak!
maggioranza sgallinata!
e patatrak!
la Città nun guerni più.
Ma subito rispose un coro a quattro degli assessori superstiti che cantavano la sigla:
Ma che gli fà
se nel comun
t'aiuti un po' con la fantasia,
Ah! Il potere,
Ah! Il potere!
Ma che gli fa
se nel Comun
ci infrizzi dentro
quarche bucia,
Ah! Il potere
che fa fà!
E continuarono:
Eravamo in cinque a far girare
'sto comune come tròttola
e nessuno al mondo ci fregava
a maneggiare la politica;
ora Femminella ci ha lasciato e la giunta
è andata a rotoli:
La magnatora ahimé!
La magnatora ahimé! S'è alzata su.
Che male c'è
se pe' pagà
la Bucalossi fai un Campo e via;
Ahi la giunta, ahi la giunta!
Che male c'è
se pe' tassà
non fai il bucato con la lissia;
Ahi la ginuta...! Pa-ta-track!
Le gemelle Trix avrebbero avuto voglia di
riattaccare:
E Patatrack!
Sentirai si che frittata...
Ma in quel momento il baccano risvegliò il
can che dormiva. Era un signore tutto rosso con
una falce nella destra e il martello nella sinistra. Si alzò subito ma si vedeva che era fortemente raffreddato. Fece: «E...pci...Epcì Essepcì,
Essepcì!. Dopo otto mesi di crisi ora ve le faccio
io un par di buone proposte! Essepscì! Essepscì».
E lì si fermò. Tutto in un par di starnuti perché il signore rosso si era molto, molto raffreddato. Il fatto era che aveva pure grossi dolori!
Aveva anche urlato spesso: « Usi! Usi!» e più
che starnutire non poteva.
Anche un altro signore s'era svegliato. Pareva
che volesse salvare chissà che. Faceva: « Psiii,
psiii, psssi! State tutti psitti che mi devo fare
i cavoli miei!».
Ci capite niente voi che leggete? io no. Ma anche la Befana ci rmase male tanto.
Continua dal numero
precedente
Fu così che pensò di fare un ultimo tentativo
per salvare la maggioranza.
Capirete, ormai, dopo la faccenda di Danti a
Urtichella, si sentiva impegnata in coscienza.
«Qui ci vuole un mago — si disse — un gran
mago che faccia una magarla grossa tanto! » Le
dissero di provare con uno che nel passato aveva agito con le forze del di sotto e non del di
sopra. «Di sopra sono troppo buoni» dissero.
Allora la Befana chiese di evocare il grande
Pisichillo che aveva vissuto nelle grotte del fosso
della Cola e aveva imbrigliato persino il forcone
del diavolo.
Pisichillo apparve, circondato da lampi e tuoni: « Che vuoi? » urlò.
«Tu che hai guarito tante vacche e tanti somari
ammalati a morte! Tu che hai curato la cotica
a tanti ovini e suini che tutti davano per spacciati, aiutami! Devi guarire un organismo che è
malato a brutto muso » miagolò la befana.
«E di che si tratta? » «Della giunta che sta
tirando le zampe ».
«Gocce! — fece Pisichillo — questo non è
affare mio, qui ci vuole il principale ».
E mandò a chiamare il « crapione» che venne
su circondato dalle streghe, proprio come c'è
scritto nel racconto di Zerbini.
Il «crapione» azzurro scosse le corna, zampettò e fece una belata: « Porco diavolo! — disse
— non è mica una cosa da poco!». Si raccolse
con le streghe e decise di fare «un'onquento »
altamente curativo.
Ballarono, rimestarono, inzolfanellarono e, alla fine, il crapione consegnò alla Befana un vasetto: « Ecco l'onquento, non lo perdere perché non si può fare più! ».
Tu spalmane di nascosto il sindaco, Minciotti
e gli altri due. Poi, quando saranno tutti intrugliati, urla forte la parola magica: «Commissario governativo! Commissario governativo!». Vedrai che la giunta guarirà subito.
E la Befana corse ad ungere. Veramente si accorse subito che per ungere c'era già chi ungeva. E bello parecchio pure!
Fu allora che la strega più vecchia della tragenda corse dal crapione. « Sor patrò, se semo
sbajate, nun emo fatto l'onquento pe' guarì,
ma quello pe' fa volà le pore innocente su le
tette! » Il crapione rise: « nun se semo sbajate no! ho fatto apposta! Avevo parlato prima
co' Bevilacqua che se sentiva morì de faje sto'
scherzetto. Statte bona e nun dì gnente che vedrae che qualch'anima fra Dicci e Piccì la guadambiamo! » «Perché, le Pissì ve fanno schifo? »
«None ma nun ce le vojo! Quelle me se magnono pure mezzo cantone dell'inferno! ».
La Befana unse e gridò: « Commissario! ».
A la detta, i quattro poveri politici frullarono
come quattro fringuelli e presero il volo che,
in confronto, un rioplano è una carogna.
La Befana, disperata, li inseguì con la scopajet. Ma più gridava la parola magica e più
essi volavano fino a che scomparvero tutti nella padella del sole nascente.
Riusciranon i nostri eroi a ritornare sulla
terra prima che arrivi il Commissario governativo? Il sole nascente li farà «abbronnare »?
E ai compagni, passerà il raffreddore? Lo saprete fra cent'anni perché qui da noi le cose
vanno per le lunghe.
'R LUMACONE
pag. 10
LA VOCE
SPORT • SPORT • SPORT • SPORT
CÀLCIO
a cura di PIETRO VOLPINI
Sconfitto nel derby, che è risultato effettivamente di fuoco come si prevedeva, anche per il
verificarsi di incidenti che sarebbe meglio che
i giocatori evitassero, il Montefiascone ha dovuto rinunciare al sogno di vincere il campionato
e di salire di conseguenza nella «Promozione».
Per conseguire il primato al termine di un campionato occorre infatti anche una buona dose
di fortuna e al momento attuale questa non
sembra favorire i biancoazzurri. Invece il secondo posto pare abbastanza raggiungibile dai falisci, mentre per la terza poltrona si prevede
una bella lotta tra vari contendenti.
Diamo di seguito le descrizioni degli ultimi
incontri disputati, che sono poi i primi cinque
del girone di ritorno.
Una partita stregata. Per ottantrè minuti, e
cioè dal gol di Boi segnato al 7' sino al termine dell'incontro, il Montefiascone si è dannato l'anima per riportare il risultato in parità,
ma un po' la sfortuna, un po' gli errori di mira degli attaccanti, un po' la bravurà del portiere martano Bernabei che ha parato tutto il parabile ed anche di più, hanno impedito ai biancoazzurri di violare la porta avversaria.
Cuccuini Ennio ha fatto tre grandi tiri, di cui
uno salvato sulla linea di porta; Tonchei si è
visto parare da Bernàbei due bei colpi di testa;
infine Caporossi si è mangiato nell'ultima mezz'ora tre gol che sembravano già in rete e così
i lacuali, allenati da Poleggi, si sono portati a
casa l'intera posta. L'incontro è stato contrassegnato da un evidente nervosismo: ad un
quarto d'ora dal termine sono stati espulsi Calandrali e Di Prospero e a quel punto è scoppiato un tafferuglio tra diversi giocatori delle
due squadre. Il risultato ha lasciato l'amaro in
bocca ai biancoazzurri, che si sono prodigati in
tutti i modi per conquistare almeno il pareggio,
del resto ampiamente meritato, contro una
squadra robusta, accorta, che non fa né regali
né complimenti.
16.a giornata (24.2.1982)
OTTAVILLAMOR - MONTEFIASCONE 3-0
Punteggio bugiardo, perché nel tentativo di
recuperare lo svantaggio iniziale il Montefia- 19.a giornata (14.2.1982)
scone ha giocato costantemente all'attacco, sen- MANZIANA - MONTEFIASCONE 1-1 (0-1)
za però riuscire a concludere sia per la bravura del portiere avversario, sia per errori di
In formazione ampiamente rimaneggiata per
mira dei nostri attaccanti. Due dei tre gol delassenze di Casciani, Santinami, Tonchei (amla squadra romana sono apparsi piuttosto fortu- lemalati)
e di Calandrelli (squalificato), su un
nosi, essendo scaturiti da deviazioni casuali.
campo ai limiti della praticabilità per l'abbondante poggia caduta, il Montefiascone ha giocato a viso aperto, consapevole delle sue possibi17.a giornata (31.1.1982)
Nel primo tempo ha avuto molte occasioni,
MONTEFIASCONE - VALLE INFERNO 2-0 (1-0) lità.
ma è riuscito a sfruttarne soltanto una (con
all'8' minuto), colpendo prima del gol
Il Montefiascone è sceso in campo nella se- laCaporossi
traversa e fallendo successivamente un calguente formazione: Sulfaro; Moracci, Clemente; cio
di rigore. Nella ripresa pressione abbastanCalandrella Testorio, Cuccuini Ennio; Santina- za costante
dei padroni di casa, che riuscivami, Casciani, Testa; Mocci, Tonchei.
a raggiungere il pareggio su punizione a poDopo un primo tempo equilibrato, con scarse no
azioni pericolose da ambedue le parti, nella ri- chi minuti dalla fine.
presa si sono avuti continui attacchi dei biancoazzurri che, dopo essersi portati in vantag- 20.a giornata (21.2.1982)
gio al 51' con Testa su passaggio di Santinami, MONTEFIASCONE - PIANOSCARANO 1-0 (1-0)
sfioravano ripetutamente il raddoppio, colpendo una traversa con Tonchei e un palo con CaI falisci sono scesi in campo con: Sulfaro;
sciani. Il secondo gol è venuto all'86': lo ha Ceccarelli, Clemente; Moracci, Testorio, Cucrealizzato Tonchei su calcio di rigore concesso cuini E.; Tonchei (Cuccuini Walter al 78'), Cadall'arbitro per atterramento in area di San- sciani, Testa, Petretti, Caporossi (Santinami al
timani. I migliori sono apparsi Testa, Tonche e 65').
Cuccuini Ennio.
In una giornata molto rigida, in cui il vento di tramontana l"ha fatta da padrone non
consentendo ai giocatori un regolare controllo
18.a giornata (7.2.1982)
del pallone, il Montefiascone, imbottito di «punMONTEFIASCONE - MARTA 0-1 (0-1)
te», è riuscito a far propria l'intera posta seL'allenatore Magliozzi ha schierato la seguen- gnando alla mezz'ora del primo tempo con Cucte formazione: Sulfaro; Moracci, Clemente; Ca- cuini riprendeva la respinta ed insaccava. Giolandrelli, Testorio, Cuccuini Ennio; Cuccuini co piuttosto monotono nella ripresa, con qualWalter, Casciani, Tonchei, Mocci, Caporossi. Al che emozione nel finale: prima Sulfaro sventa64' Petretti ha sostituito Walter Cuccuini, al 70' va una mischia, successivamente Casciani colpiva un palo.
Ceccarelli ha prelevato Mocci.
La fontana delle Coste
Caro collega Giò, questa volta pur avendo visto giusto non ti sei bene informato sulla vicenda della fontana costarola, oppure con il tuo
solito spirito arguto hai modificato la storia.
Per dovere di informazione e per rispondere
alle domande dei costaroli ti darò alcune notizie raccolte in Comune.
La fontana pubblica delle Coste non è stata
abbattuta da mani ignote o da malfattori, ma
è stata rimossa con regolare autorizzazione del
Comune, dietro ancora più regolare richiesta
del Comitato di quartiere.
II Sindaco, interrogato in merito, rimase sorpreso dalla domanda di rimozione e ne approfondì il motivo; ne ebbe una risposta che vorrebbe essere pertinente: il Comitato di quartiere
affermò che la fontana dava noia alla manovra
degli automezzi, anzi che rivestiva un potenziale pericolo, inoltre non aveva nessun valore
architettonico né sentimentale e oltrettutto era
secca.
Avuta l'autorizzazione, la fontana venne abbattuta con metodi empirici e le pietre sono rimaste in luogo lungo tempo creando maggior pericolo di prima. Ora, finalmente, sono state rimosse e al posto della fontana fa bella mostra il cestone metallico per la raccolta dei
rifiuti domestici, attrezzo molto più utile della
fontana.
Forse la richiesta del comitato di quartiere
non rispettava il parere dei castaroli, almeno non
della maggioranza, forse il Comune è stato troppo precipitoso e ha dato l'autorizzazione senza
un'indagine preliminare. Insomma, ormai la
fontana non c'è più. Scomoda o comoda poteva essere restaurata e rimessa in funzione per
essere un ristoro, nel periodo estivo, ai passanti e agli scolari che, in quel punto, attendono
l'autobus della scuola. Togli oggi, togli domani
di queste fontanelle non ne sono rimaste più.
VITTORIO APOLLONI
CLASSIFICA l.a CATEG. - GIRONE A
La classifica dopo la 5.a giornata del girone
di ritorno relativamente alle prime piazze è la
seguente:
Marta p. 31 (con 14 vittorie e 3 pareggi)
Monteromano p. 28 (con 12 vittorie e 4 pareggi)
S. Marinella p. 26 (con 9 vittorie e 8 pareggi)
Tuscania p. 25 (con 9 vittorie e 7 pareggi)
Montefiascone p. 25 (con 12 vittorie e 1 pareggio)
EUR p. 24 (con 8 vittorie e 8 pareggi)
Ottavillamar p. 24 (con 7 vittorie e 10 pareggi)
Manziana p. 22 (con 8 vittorie e 6 pareggi)
Soc. "PESISTICA FALISCA
e IUDO „ Zepponami
Montefiascone
RISULTATI
Al Centro di preparazione alla pesistica e al
Judo di Zepponami due grossi risultati hanno
caratterizzato il momento di forma degli atleti e cioè la 4.a posizione di Marmo Mauro
con Kg. 185 nel "totale delle due alzate di
strappo e di slancio, dietro a tre nazionali; la
gara era il «Primo Trofeo Los Angeles84 » under 23) valevole quindi fino a 23 anni mentre
Mauro è del 1964 quindi nettamente più giovane.
Secondo risultato è il secondo posto della
Soc. di Judo al Primo Campionato Provinciale
svoltosi a Bolsena il 17.1.1982 in cui si sono
distinti ed hanno vinto tutti i combattimenti
i fratelli Bartoli Gino e Riccardo; la squadra
era composta anche da: Fioretti, Paolucci, Monanni Ombretta, Merlo Enzo. La gara era riservata alle classi Esordienti e Ragazzi. Gino e
Riccardo nati rispettivamente 1970-71 hanno dato prova di grande abilità nelle tecniche concedendosi in più riprese durante i combattimenti ad esibizioni personali su O-GOSHI e
HARAI-GOSHI e sulle immobilizzazioni a terra
(tecniche in piedi e a terra). I combattimenti
si sono svolti contro le due Soc. di Tarquinia
e quella di Fabrica di Roma.
PROSPETTIVE
Per il settore Judo si stanno presentando buone prospettive per la partecipazione ai giochi
della Gioventù per le classi BAMBINI - ESORDIENTI - RAGAZZI.
La Soc. ha ricevuto la richiesta da parte di alcuni dirigenti locali di Zepponami di presentare al pubblco questi giovanissimi in una gara
durante la festa del Giglio a Zepponami con
arbitri regionali invitando altre squadre della
provincia.
Mentre per la pesistica Marmo Mauro parteciperà il 17 aprile prossimo al «Gran Premio
Olimpia» under 18 valevole fino a 18 anni, per
la finalissima Nazionale; infatti chi raggiunge
la finale nazionale entro i primi 6, e Marmo il
pronostico lo vede favorito con 205 Kg. nel totale delle due alzate, concorre per la prima
volta alla nazionale Giovanile under 18 e se
tutto procede come ora, dice Calistroni avrete
a Montefiascone anche un Campione Italiano di
Pesistica.
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GRAFFIETTI
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E PER GLI SPOSI LE PIÙ' BELLE
PARTECIPAZIONI
LA VOCE
pag. 11
DALLA PRIMA PAGINA
Testamento Spirituale di S. E. Mons.
danno, quanto maggiori e numerosi e immensurabili furono in ogni tempo i favori coi quali cospargesti la mia esistenza terrena.
Nel mio ricordo son presenti tutti coloro che, sulla terra, furono
strumenti dei Tuoi favori: Maria
Santissima, Tua Madre e Madre
della Chiesa, gli Angeli e i Santi
Patroni; dopo di loro i miei venerati Genitori, i miei Fratelli e Sorelle, i miei parenti, i miei educatori, maestri e benefattori: a tutti
la mia riconoscenza, eterna nel Signóre. Tra tutti m'è immensamente caro ricordare il mio Santo Vescovo, Mons. Giovanni Rosi, e la
Diocesi che fu sua e che a me
diede i natali e la formazione; Diocesi da Te, o Signore, tanto prediletta, da averle dato doni preziosissimi: Santa Lucia Filippini e il
più illustre benefico e santo tra i
Pastori il Cardinale Marco Antonio
Barbarigo, e le Istituzioni che ebbero da Loro origine e nome: le
Maestre Pie Filippini e il ven. Seminario Barbarigo, di cui mi vedesti Alunno, Insegnante, Rettore.
Con Montefiascone, nel mio riconoscente ricordo è la nobile città
di Ferentino, che mi volle suo Cittadino Onorario; è, naturalmente,
Capua, insigne e gloriosa meritamente della sua secolare tradizione
di «Fedelissima», cui aggiunsero)
tanti lustri e decoro Pastori insignissimi, come il gigante dei «Difensores Fidei» S. Roberto Bellarmino; e con queste Città e Diocesi
sono pure presenti e care nel ricordo di oggi, e di domani, in Seno a Te, o Signore, le altre Chiese,
come Anagni e Veroli, Caserta e
Caiazzo, che i Tuoi Vicari in terra
mi vollero pure affidare «ad tempus».
Sono tutti doni che mi avrebbero dovuto, o Signore, spingere a
maggiore generosità con Te, a più
facile abbandono fiducioso nelle
Tue mani, più assequiente alla Tua
Divina Volontà. Ti domando perdono di non averlo fatto degnamente! E perdono domando anche
alla Chiesa ed alle Chiese sopra ricordate, alle quali come ai loro
Sacerdoti, ai Religiosi, alle Religiose, ai Collaboratori del Laicato, a
tutti gli uomini di buona volontà,
esprimo altresì il ringraziamento
più vivo per l'edificazione e per la
collaborazione prestatami con tanta nobilissima dedizione.
In questo riconoscente ricordo,
Tu sai, o Signore, che un luogo preminente hanno i venerandi Capitoli
delle Chiese Cattedrali, e i Collaboratori chiamati a dividere, col
loro Pastore, la responsabilità della
cura delle anime; e presentissimi
sono coloro che già passarono alla
vita eterna.
Confido, o Signore, nella preghiera di tutti. A tutti domando perdono, ove li avessi, sia pure involontariamente, offesi, come a tutti
perdono, a mia volta, di tutto cuore. Con tutti condivido la speranza
di rivederci in seno alla misericordia infinita, confermati tutti nello
amore eterno e beatificante, sotto
il manto materno di Maria Ss.ma,
nell'unione coi nostri Santi Patroni. Amen!
f TOMMASO LEONETTI
Arcivescovo già di Capua
temi
TELEGRAMMA
CAPITOLO CATTEDRALE - MONTEFIASCONE
Apprendo con dolore la morte del caro Arcivescovo
Monsignore Leonetti ricordandone anche prestigiosa opera
pastorale alt Mi associo con animo commosso at lutto et
preghiere diocesi et prego trasmettere familiari sensi mio
vivissimo cordoglio
GIULIO ANDREOTTI
CALENDARIO
PARROCCHIALE
19 MARZO
FESTA DI S. GIUSEPPE
Ore 18 - S. Messa in Cattedrale.
25 MARZO
ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORE
ANNIVERSARIO DELLA MORTE
DI S. LUCIA FILIPPINI.
SETTIMANA SANTA 1982
NELLA CHIESA CATTEDRALE
4 APRILE
DOMENICA
DELLE
PALME
Sante Messe secondo l'orairio festivo.
BENEDIZIONE E PROCESSIONE DELLE PALME.
8 APRILE
GIOVEDÌ 1 SANTO
Tutto il pomeriggio è dedicato alle confessioni. Invitati soprattutto: bambini e
ragazzi di Prima Comunione
e Cresima, con i loro genitori; Iscritti all'A.C.1.; gli
uomini della Lega di Perseveranza; tutti i fedeli che
intendono fare le cose bene
e con calma. Sono invitati
particolarmente
i
ragazzi
che hanno fatto la I Comunione nel 1972.
Ore 18: S. MESSA DELLA
CENA DEL SIGNORE.
Segue l'Adorazione Eucaristici.
9 APRILE
VENERDÌ' SANTO
E' digiuno e astinenza.
Ore 16: Celebrazione della
Passione del Signore.
Ore 21: PROCESSIONE DEL
CRISTO MORTO.
Percorso: Trento- S. Lucia Piazza - Nazionale - O Borghesi, Cassia, Cavour, Cattedrale.
10 APRILE
SABATO SANTO
Confessioni in Cattedrale:
c'è sempre qualche sacerdote disponibile.
Ore 22: VEGLIA PASQUALE
E S. MESSA DI RESURREZIONE.
11 APRILE
PASQUA DI RESURREZIONE
Sante Messe secondo l'orario festivo.
Mons. Leonetti :
Oratore
Mons. Tommaso Leonetti è stato
degnamente e doverosamente ricordato nel numero scorso di questo
giornale, che ha rievocato la sua
lunga attività di valente professore,
di insigne studioso, di dinamico segretario di mons. Rosi ed infine di
zelante vescovo di Ferentino e di
arcivescovo di Capua. Mi sembra
però che sia stata omessa una rilevante caratteristica di colui che
a quel tempo era semplicemente
don Tommaso: intendo parlare della sua oratoria che, anche quando
trattava argomenti profondi, riusciva sempe a metterli alla portata di
tutti gli ascoltatori.
Oratore forbito, parlava con stile elegante ma semplice, con ricchezza di linquaggio e chiarezza di
esposizione, con dolcezza di voce e
con gesto misurato, tanto da incantare l'uditorio, che stava ad ascoltarlo con viva attenzione, con
costante interesse, con profondo
piacere.
Ricordo benissimo che don Tommaso teneva abitualmente le sue
prediche durante la messa di mezzogiorno in cattedrale ed il tempio
era sempre gremito di fedeli, desiderosi di udire la sua parola colta,
facile, comprensibile a tutti.
Le sue prediche cessarono quando
fu nominato vescovo; ed in tanti si
mescolò la soddisfazione di vedere
un concittadino elevato a tanta carica con il dispiacere di non poter
più ascoltare un oratore così' simpatico, così brillante, così attraente.
PIETRO VOLPINI
Pro Defunctis
12
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20
26
27
2
3
Marzo
Marzo
Marzo
Marzo
Marzo
Aprile
Aprile
:
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:
Natalina Gianvincenzi
Leone Marcucci
Guerrino Genovesi
Vincenza Benedetti
Margherita Zerbini
Enrico Cocchiara
Italia Scoponi.
«Gesù Nazareno, il crocifisso, è risorto. Alleluia!»
Ore 17: Il VESPERI SOLENNI presieduti da S.E. Mons.
Vescovo.
12 APRILE
LUNEDI DELL'ANGELO
Ore 11: S. Messa e predica delle benedizioni - Celebra S. E. Mons. Vescovo.
AVVERTENZE:
• Il venerdì santo è digiuno e
astinenza. E' bene che il digiuno
sia protratto anche al sabato
santo.
• I fedeli provvedano in tempo
alla confessione, in modo da non
affollarsi la sera del sabato san*ito o la mattina di Pasqua.
• E' concessa l'indulgenza plenaria alle
solite
condizioni
(confessione,
comunione, preghiera per il Papa: Padre nostro,
Ave Maria).
- all'adorazione del SS. Sacramento il giovedì sarrto
- all'adorazione della Croce il venerdì santo
- alla rirtnovazione delle promesse battesimali durante la Veglia
pasquale.
pag. 12
LA VOCE
CRONACA
© LA SCOMPARSA DELLA
SIGNORA MARGHERITA
STEFANONI
Associazioni: Wazionale
Ulutilati e Invalidi del lavoro
SEDE PROVINCIALE DI VITERBO
Via III Regimento Granatieri, 31 - Tel. 31.076
e NEO-PROFESSORESSA
S'è laureata in Pedagogia (indirizzo filosofico-sociologico) la signora
Giusti Gabriella. La tesi discussa è:
«Confronto tra le caratteristiche dei
settimanali femminili ed il loro
pubblico ». Relatore è stato il ch.mo
prof. Giampiero Gamalieri.
Mentre ci congratuliamo con la
signora Gabriella, le auguriamo di
mettere presto a frutto la sua laurea.
• MERITATO RICONOSCIMENTO
Al negozio di OTTICA ed ARTICO
LI FOTOGRAFICI dei F.lli Bracchi
sito in Roma, Via Milano, 46, gestito dal simpatico e sempre sorridente sig. Tonino, recentemente è
stato assegnato il «Mercurio d'Oro », per ia competente attività nel
campo del materiale fotografico ed
ottico a prezzi veramente onesti.
Ai F.lli Francesco e Tonino Bracchi, i più vivi rallegramenti per il
ben meritato riconoscimento.
» NELLA LUCE DI DIO
E' stato questo un mese, durante
il quale il Signore ha chiamato molte persone, perché vivessero felici
accanto a Lui.
La prima che ricordiamo è Natalina Gianvincenzi, seguita da Margherita Zerbini (di cui Giorgio parla a parte, perché madre di un nostro collaboratore). Poi è salito al
cielo Leone Marcucci, stroncato da
male incurabile, quindi è stata la
volta di Vincenza Benedetti, la nonnina di Via Trento, fedelissima alla
Chiesa e addetta a raccogliere il
riso, che veniva gettato sugli sposi,
per le sue gallinelle. Ha chiuso la
serie Guerrino Genovesi: dopo una
malattia tremenda, durata diversi
anni, che ha sfinito il suo fisico
robusto, e che lo ha portato da un
ospedale all'altro, se n'è andato silenziosamente, nel nome del Signore la sera della domenica 21 febbraio.
Infine vogliamo ricordare Enrico
Cocchiara, passato al Signore il 29
gennaio 1982: era un affezionato lettore e sostenitore de «La Voce ».
I PRECETTATI
3 Mar?o 19R2 PRECETTO per presentasi all'esame fisico-psico-attitudinale ed arruolamento presso
Perugia:
BASSI Roberto - SCIULA Gianfranco - PAOLETTI Antonio - MARMO
Mauro - MAURIZI Maurizio - FERRI
Alessandro Luini - lACOPONI
ALESSANDRI Stefano - MARI Roberto - TORRIGIANI Giuseppe - SlREUS GiusepDe - TURCHETTI Marsilio - PASCUCCI Dario - NAPOLI
Luca - NOBILI Pieranqelo - CICORIA
Giuliano - PECORONI Gianfranco CARELLI Emilio - CARVELLO Luiqi
- SANTINI Cesare - BOLDRINI Vinicio - LOMBARDI Renzo - DANDOLO
Mario - PEZZATO David - CAPATI
Giovanni - LUCARELLI Romano CARELLI Marco - GIRALDO Fabrizio.
La giornata Nazionale del Mutilato del Lavoro, si celebrerà niella nostra provincia a Viterbo il giorno 28 marzo 1982.
PROGRAMMA
Ore
Dopo breve malattia, si è spenta, all'età di 73 anni, la signora
Margherita Zerbini in
Stefanoni,
madre del nostro collega che cura
la rubrica di agricoltura Gimberto
al secolo Umberto Stefanoni.
La vita della signora Margherita
fu interamente dedicata alla famiglia, alla Chiesa, al lavoro. Di lei
resta un caro ricordo in quanti la
conobbero e ne poterono apprezzare
le doti di cuore.
Al marito Giovacchino. al figlio
Corrado, al nostro caro Gimberto e
a t u t t i i parenti, la Redazioni de
La Voce porge le più sentite condoglianze.
ANAGRAFE CITTADINA
MORTI
Menghini Giuseppe 1913 - Pepponi
Ilario 1919 - De Grossi Margherita
1901 - Ranucci Marianna 1908 - Catasca Giovanni 1898 - Tarantello
Filomena 1893 - Scoponi Italia 1905
- Gianvincenzi Natalina 1914 - Zerbini Margherita 1909 - Marcucci
Leone 1915 - Menichetti Maria 1896
- Castellani Ludovina 1897 - Genovesi Guerrino 1940.
NATI
Bellacima Sara di Virgilio e Menghini Maria; Querrini Riccardo di
Alvaro e Tarantello Ivana: Maiucci
Massimo di Angelo e Solvuccelli
Rosaria; Pescicani Elisabetta
di
Franco e Zerbini Felicita; Camicia
Marco di Agostino e Ranucci Maria
Luisa; Simonetti Pier Giorgio di
Alessandro e Gevi
Paola; Trapè
Francesco di Giorgio e Ceccobello
Renata; Ugolini Flaviana di Claudio
e ProsDesfni Lidia; Napoli Simone
di Goffredo e Paoletti
Gigliola;
Belleagi Marco di Innocenzo e Bertoccini Maria Rosella: Pepponi Marco di Franco e Carli Vincenzina;
Clementini Daniela e Michela di
Giovanni e Martini Pierina.
9,00
S. Messa al Duomo di Viterbo, celebrata da Eua Ecc.za Mons,
Luigi BOCCADORO Vescovo di Viterbo. Saranno presenti le
massime autorità religiose, civili e militari.
Ore 10,30 Cerimonia ufficiale al Cinema Teatro «Auditorium » (Via Cavour). Presiederà la cerimonia un noto rappresentante del Governo, inoltre intereverarfno le massime autorità religiose, civili, militari e tutte le rappresentanze sindacali, le forze sociali!
di categoria (artigiani, coltivatori diretti, commercianti e industriali).
Durante i lavori dell'assemblea verranno distribuiti i brevetti
e distintivi d'onore rilasciati dall'INAIL ai grandi invalidi e invalidi minori che riell'anno 1981 hanno subito una riduzione
della capacità lavorativa del 50%.
Il Presidente Prov.le ANMIL, nel suo intervento solleciterà le
forze politiche del paese ad una maggiore collaborazione per j
camp' d'intervento che l'Associazione intende sviluppare, tenuto conto che l'ANMIL è l'unico Ente legalmente riconosciuto
(DPR 31.3.79 G.U. ni. 125) alla rappresentanza e tutela materiale e morale della categoria.
L'Associazione a parte questa tutela generale presta la sua assistenza
gratuita per far conseguire tutte quelle prestazioni già dell'INAIL e dell'ANMIL trasferite ai Comuni e alle UU.SS.LL. (ad esempio: assegno di incollocamento, contributi per spese scolastiche, sussidi per adattamento
automezzo, cure climatiche); per conseguire l'assegno di incollocabilità;
per l'esonero dalla partecipazione alla spesa farmaceutica TICKET; per
conseguire agevolazioni tariffarie sui servizi di trasporto extraurbani di
competenza regionale (A.CO.TRA.L.); assegno funerario; per essere assistiti dal legale nelle pratiche relative al collocamento obbligatorio; per
risolvere problemi previdenziali e assistenziali.
Ore 12,30 Raduno deIgli intervenuti in Piazza del Sacrario, da dove si
partirà alla volta della località prescelta per lo svolpimento
del pranzo sociale.
IL PRESIDENTE PROVINCIALE
Ippolito Bracoloni
Scambio di auguri tra gli alunni della Scuola
di Corpus Domini il Presidente Pertini e il Papa
Gli alunni della quinta classe elementare della scuola del Corpus
Domini, insieme alla loro insegnante
signora Lucia Cerbini Saraca, inviarono in occasiorie del Natale due
simpatiche lettere di auguri: una al
Presidente della Repubblica Sandro
Pertini, ed una a S.S. Giovanni Paolo II.
Entrambe le personalità Ranno risposto tempestivamente al
gesto
affettuoso dei ragazzi del Corpus
Domini. Pertini con un telegramma irt cui è scritto testualmente:
" Grazie di cuore, carissimi bambini, per le affettuose espressioni
augurali. Un forte abbraccio ". La
Segreteria di Stato del Vaticano ha
risposto invece con la seguente
lettera: " C a r i s s i m i alunni, sono
Doverosa
rettifica
Il sig. Marianello Eroe è stato
il fortunato, perché la somma di
L. 1.690.000 è stata trovata e restituita dal dott. Luciano Caporali.
A lui, quindi, va il nostro plauso
e il nostro bravo! Ci scuseranno gli
interessati per l'involontario errore.
GIO'
ANCORA SULLE LUCI,
PER MODO DI DIRE, IN PERIFERIA
SPOSI
RodoHco Mario - Bartoli Eva;
Coralloni Dario - Fapperdue Luigina;
Giurato Maurizio - Olimpieri Maria
Gabriella;
Men'chinelli Roberto - Marsiglioni
Paola.
giunti al Santo Padre assai graditi
gli auguri che Gli avete inviato per
la ricorrenza delle Feste Natalizie,
assicurando anche speciali preghiere per la Sua terra d'origine. Sua
Santità, rfel rivolgervi un pensiero
affettuoso e riconoscente, vi esorta a crescere nella fede, ad esercitarvi in quotidiani atti di bontà in
seno alle vostre famiglie e tra i
coetanei ad limitazione di Gesù
Bambino. Con questo auspicio, il
Sommo Pontefice di cuore vi benedice ed estende la Sua Benedizione ai vostri familiari, all'irisegnante ed a tutte le persone care. Anch'io vi saluto, augurandovi ogni
bene nel Signore.
Firmato: Mons. G. B. RE. Assessore
Anche l'ENEL di Montefiascone
si sta associando a tutti gli Enti
pubblici del nostro paese che, da
qualche tempo riposano, e non risolvono quasi più problemi di interesse pubblico.
Alcuni mesi or sono chiedemmo,
in una intervista, al sig. Battiloro,
capo della locale agenzia Enel, a
che punto era il programma di miglioramento del sistema illuminante
del paese. Le risposte, che abbiamo
pubblicato a suo tempo, non davano molte speranze, almeno a breve
termine, ci era stato promesso, però, non un regalo per Natale, ma un
aumento di punti luce, anche se
del tipo antiquato e sDettrale, nel
più breve tempo possibile.
Ora siamo alla fine di febbraio e
non solo non sono stati attivati
nuovi lampioni, ma spesso quelli
esistenti rimangono spenti per molt i giorni, a causa di lampadine fulminate, e le tenebre si allungano
per molte decine di metri.
Nuove difficoltà? Colpa di chi?
E chi lo sa! Persino Lumacone, con
il suo modo sfottente, si preoccupa
della frazioni al quasi buio.
I pali ci sorlo; i disegni e i orogrammi ci sono; cosa aspetta l'Enel
per iniziare il semplice lavoro di
aumentare i lampioni? Se passa
ancora tempo, i pali saranno abbattuti dalle testate dei cittadini, che
la sera non vedono dove mettere
i piedi.
Vittorio Apolloni