Arles agenzia olivier

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Arles agenzia olivier
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ÓLCO
Anno
XI (XXVi)
- n° 5 -
MAGGIO
1 9 9 3 - Via Trento n° 4 - Tel. 8 2 6 0 5 0 - Montefiascone (VT) - Sped. a b b o n a m e n t o postale gr. 111 - n° 144 - inf. 7 0 %
"La Voce" mensile di Montefiascone - Direttore Agostino Ballarono - Responsabile Angelo Gargiuli - Direzione, redazione, amministrazione: 01027 Montefiascone,
Via Trento, 4 - Tel. 826050 - c.c.p. n° 12158010 intestato a Parrocchia S. Margherita - 01027 Montefiascone (VT) - Autorizz. Tribunale di Viterbo n° 272 del 4-12-1982
Tipo-Lito "Silvio Pellico" s.d.f. di Marroni e C. - Via O. Borghesi, 3/c - Montefiascone - Tel. 826297
Il tempo del Seminario
E' tempo
di Cresime
e di
Prime
Comunioni
ed è il mese di maggio, il mese
più "giovanile"
di tutto
l'anno.
A me piace chiamarlo
"il tempo
del
Seminario".
E mi riferisco proprio al nostro
Seminario
di Montefiascone:
il
Seminario
minore, cioè quello dei ragazzi.
E vi dico
subito con chiarezza
il mio
pensiero.
Innanzi
tutto, sono convinto
che ad
ogni ragazzo si dovrebbe
dire come tra le
scelte della vita c'è anche quella di rendersi
disponibili
a diventar sacerdote.
Tutti i ragazzi sanno che ci sono i sacerdoti
e, in
genere, vogliono loro bene, ma spesso non
sanno come e perché si diventa
preti.
"Che farò da grande?"
- ogni
ragazzo
se lo chiede. E sarebbe
un grosso
errore
forzarlo ad una scelta che non vuole. Ma è
un dovere degli educatori
fargli
conoscere
le grandi scelte della vita: deve sapere
che
Gesù fa ad alcuni la proposta
del
sacerdozio. E quel "qualcuno"
può essere
ogni
ragazzo. Abbiamo
il dovere di dirglielo,
con
serenità e libertà.
Può darsi che, in passato, ci siano stati
dei babbi e delle mamme che
spingevano
troppo il figlio a "farsi prete".
Oggi,
purtroppo, ci sono mamme,
anche
cristiane,
che ne hanno
il terrore.
E sbagliano
di
grosso.
Posso
dire per esperienza
che
nessun figlio vuole tanto bene al babbo ed
alla mamma
come i nostri seminaristi
di
oggi. Quando
un ragazzo
entra in Seminario, non lo perdono,
ma lo
guadagnano.
E, poi, voglio aggiungere
che non si è
mai troppo piccoli per entrare in
Seminario.
Un ragazzo, già inserito nella vita
cristiana
della sua parrocchia
e disposto a prendere
in considerazione
la possibilità
di
diventare
sacerdote,
può essere incoraggiato
ad iniziare questa esperienza
fin dagli anni della
Scuola Media. Perché, in effetti, una decisione libera e serena nei confronti
del sacerdozio
la si prende
proprio
"stando"
in
Seminario.
Per scegliere,
bisogna
conoscere: dal di dentro. In ogni caso, gli anni
trascorsi percorrendo
questo cammino
non
saranno
mai inutili. Servono
a capire
meglio la responsabilità
di diventare
uomo e la
bellezza di essere
cristiano.
+ Fiorino,
vescovo
18 aprile 1993
Risultati
L'Italia volta pagina
definitivi
Gli o t t o r e f e r e n d u m
- Riepilogo
nazionale
SI
Voti
%
NO
Voti
%
Nuova legge elettorale per il Senato
28.937.375
82,7
6.038.909
17,3
Abolizione del finanziamento pubblico ai partiti
31.492.808
90,3
3.378.905
9,7
Modifiche alla legge sulla droga
19.225.638
55,3
15.530.748
44,7
Competenze delle Usi sull'ambiente
28.567.412
82,5
6.072.792
17,5
Abolizione Ministero delle Partecipazioni Statali
31.242.854
90,1
3.424.912
9,9
Abolizione Ministero dell'Agricoltura
24.334.875
70,1
10.367.498
29,9
Abolizione Ministero del Turismo
28.512.168
82,2
6.187.846
17,8
Nomine alle Casse di Risparmio
31.058.460
89,8
3.515.206
10,2
Martinazzoli
"Nelle mie previsioni ero abbastanza vicino al dato finale. E infatti mi irritavano alquanto le diatribe che ci sono state sulla nostra presunta tiepidezza nella campagna elettorale e su chi ha diritto di definirsi vincitore. E' stata la vittoria degli italiani e di chi ha
lavorato per conseguire questo risultato, in prima fila Mario Segni, naturalmente,
che
ha avuto una funzione rilevante. Ed è un risultato che fa anche molta chiarezza sul presunto nuovo che si era presentato nel fronte del No. Adesso però questa vittoria bisogna gestirla politicamente. Per quel che ci riguarda, noi abbiamo percepito da tempo l'orientamento
nuovo della sensibilità degli elettori e infatti siamo il partito con il
massimo di fedeltà in quasi tutti i referendum. Questo mi conforta nella strada che la
DC ha intrapreso".
Segni
"E'una straordinaria vittoria, assolutamente aldi là delle nostre speranze. Non è la nostra vittoria. E' la vittoria del popolo italiano che, nella sua stragrande
maggioranza,
ha gettato oggi le fondamenta della nuova Repubblica, la Repubblica dei cittadini. Ma
è soprattutto la vittoria della democrazia. Altri popoli hanno conquistato riforme di così rilevante portata dopo sconvolgimenti bellici o fatti drammatici. Con l'aiuto di Dio, il
popolo italiano è riuscito a fare questa scelta nella pace e con uno strumento
democratico".
In parole povere e comprensibili: il popolo italiano vuole cambiare registro. Dalla
miseria del dopoguerra, siamo giunti ad essere una delle dieci nazioni più ricche del mondo.
Q u e s t o lo si deve alla intraprendenza
degli uomini che ci hanno governato in questi
anni; degli imprenditori italiani che non hanno
mai temuto la concorrenza straniera; di tutto il
popolo italiano che h a saputo ben gestire se
stesso; agli aiuti considerevoli ricevuti dall'America, perché l'Italia potesse contrapporsi in
prima linea al f e n o m e n o comunista.
Poi... è avvenuto il crollo del comunismo, la liberazione dalla dittatura marxista di
tutto l'oriente europeo... e... l'Italia, non più baluardo contro là sinistra, s'è ritrovata s e n z a
appoggio delle grandi potenze occidentali.
D'altra parte il potere logora (malgrado
la definizione contraria d'un nostro grande politico), i principi d ' o n e s t à possono venir meno,
la politica d a servizio al popolo può diventare
un mezzo per arricchire... ed allora... eccoci
nella situazione triste in cui si trova attualmente la nostra patria!
Per questo il popolo sente il bisogno di
cambiare e cambiare sul serio. S o n o i "corsi e
i ricorsi" che possiamo verificare nella storia
passata e che a v v e n g o n o nel presente.
Solo speriamo di "riciclarci" per il meglio I
pag.
LA VOCE - ri" 5 - Maggio 1993
16
1992 - Domenica 10 maggio - IV di Pasqua
S. Messa al Duomo di Montefiascone (VT)
(Così è ricordato l'avvenimento sul "Bollettino Ceciliano" del mese giugno-luglio 1992)
La cittadina di Montefiascone ha un panorama meraviglioso, fu luogo di vil-
Nell'Alleluia pasquale cantano tutti i fedeli, l'acclamazione segue anche la lettu-
leggiatura e di rifugio di diversi Pontefici. Fuori Città, si trova la Chiesa di S. Pa-
ra del S. Testo. All'Offertorio il mottetto "Ecce Altare Domini" è eseguito dalla Co-
viano Martire formata da due Chiese sovrapposte ed è uno dei monumenti roma-
rale con le 4 v. ineguali, la voce di un Tenore solista scandisce il titolo del canto:
nici più belli d'Italia. L'interno è luminoso, grandioso, ornato d'affreschi ed opere
Il "Santo" (M. Bonfitto) cantato da tutto il Popolo di Dio è sostenuto dalla polifonia
artistiche. Il S. Rito è presieduto dal vescovo di Viterbo Mons. Fiorino Tagliafer-
dei Cantori, nel "Benedetto..." ascolto solo le V. Virili della Schola, all'unisono è
ri, concelebrano Don Italo Castellani, Direttore del Centro Nazionale Vocazioni
cantato dai fedeli l'amen della Dossologia finale. In polifonia la Corale alla Comu-
e Don Agostino Ballarotto, Parroco della Cattedrale; i canti sono eseguiti dalla Co-
nione esegue il Corale "Più presso a Te, Signor!" l'altro canto "Tu sei la mia via"
rale S. Margherita diretta da Mons. Antonio Patrizi, all'Organo il M. Settimio Tra-
(Sequeri-G.M. Rossi) è cantato da tutti i presenti all'unisono. Il "Regina Coeli" in
pè.
polifonia accompagna l'uscita dal Duomo dei Ministranti.
Sfilano i ministranti, entrano nel Duomo ricevuti dall'Assemblea mentre la Co-
Attenti ai gesti precisi del Direttore Mons. Antonio Patrizi e alle intonazioni da-
rale canta in polifonia il Salmo 116 "Laudàte Dòminum omnes gèntes..." segue
te dal bravo organista M. Settimio Trapè, i giovani e i fanciulli della Corale S. Mar-
il "Gloria" (De Angelis) cantato da tutto il Popolo di Dio. Ascolto una Soprano nei
gherita di Montefiascone e l'Assemblea in questa S. Messa hanno egregiamen-
versetti del Salmo Responsoriale e l'Assemblea si associa cantando il ritornello.
te svolto il mandato musicale loro affidato.
Membro della
Camera di Commercio
Si comunica ohe il Sig. Bruno Marconi, presidente di questa Commissione, è
stato nominato membro della Giunta della
Camera di Commercio lAAdi Viterbo in rappresentanza degli artigiani (Decreto Prefetto 8.2.93).
Distinti saluti
Il Segretario
PERSONAGGIO DEL MESE
^—
I
ELISEO
Pio/Sieni—.
MARHOfi/l
MflfSTftO DELL' tìRTIc ClfìF-ICH
Zaccani
Si tratta di incarichi
che rendono
poco
ma sono molto utili agli altri. Per questo facciamo i migliori auguri all'amico
Bruno perché possa essere all'altezza
della
situazione.
-
Strada del Casone
Gent.mo Direttore,
voglio presentare all'opinione pubblica
una questioncina per spingere le Autorità
locali a prendere provvedimenti. Si tratta di
questo.
La strada del Casone dal "Vignente" allaccia la strada della Commenda; perciò è
utile per tutti gli abitanti della zona, come
pure per tutti quelli che intendono, poi, proseguire per Viterbo.
Ci crederà: la strada è già allagata, ma
è senza forme, piena di buche, con l'acqua
che porta via tutto... Il Comune, sollecitato
più volte, non si muove... e intanto costituisce un disagio pertutti coloro che la debbono utilizzare... Tutto qui, con la speranza
che "qualcuno che conta" legga e provveda.
Tanti saluti.
M.D.
Lo scrittore Mario Rigoni Stern in corrispondenza epistolare col nostro collaboratore Giorgio Zerbini:
Asiago, 23 marzo 1993
Caro Zerbini, la ringrazio per il suo libro "La Buca DE LA S T R E G A " che ho letto e gustato. Complimenti! Molti auguri per
una bella primavera!
Suo Mario Rigoni Stern
di ZELINDO
GIANLORENZO
Strano a dirsi!
Vai .a bussare nella casa abitata dai
"Testimoni di Geova" per portare la benedizione del Signore e nessuno ti apre! Vedono dallo spioncino che sei un prete... riesci
ad entrare una volta per sbaglio... ma poi
non trovi più nessuno!
Perché allora noi cristiani cattolici dovremmo loro aprire, ascoltare le loro tiritere,
mostrandoci gentili, perdere tempo?
Ripetiamo fino alla noia: siate cortesi, quando vengono a bussare nella vostra
casa, ma - con cortesia decisa - licenziateli, come loro farebbero con voi! Non si tratta di fratelli cristiani, ma di gente che non ha
nulla a che spartire con la nostra fede.
La Processione
del
Venerdì
Santo
Gent.mo
Direttore,
mi permetterà scrivere due parole sulla
manifestazione
religiosa del Venerdì Santo.
La tradizionale Processione del
Venerdì Santo in ricordo della Passione di
Cristo, quest'anno si è svolta, auspice il
buon tempo, esemplarmente e con la partecipazione di numerosa popolazione che ha
assistito devotamente al passaggio del religioso corteo e seguendone affollatissima il
percorso lungo le vie della città. Questa manifestazione di fede è molto sentita nella nostra Montefiascone ed il suo inizio si perde
nei secoli sicuramente prima del 1.700, poiché abbiamo i rivestimenti della bara, che
trasporta Gesù morto, di preziosi ed artistici velluti ricamati in fili d'argento che rappresentano i sacri simboli della Passione di tale epoca. La Sacra rievocazione è stata migliorata ed ampliata con i costumi dell'epoca, con i componenti del Sinedrio e del Gran
Sacerdote, con gli Apostoli, con un numeroso gruppo di soldati romani con scudi e lance e relativi stendardi al comando dei centurioni ed alcuni in sella a sei cavalli. I partecipanti sono stati prescelti con oculatezza
e tutti si sono dimostrati degni dei personaggi loro assegnati. L'organizzazione della rievocazione è svolta dai componenti del
locale Circolo Falisco/80 che ne sostiene
anche le relative spese finanziarie. Vada al
presidente Menghini ed a tutti i soci di codesto benemerito sodalizio la riconoscenza
ed un grazie di cuore della cittadina falisca.
Una particolare lode al tecnico Nazzareno
Cappelloni per l'allestimento della bara ed
ai suoi trasportatori, a tutti i partecipanti per
il loro serio comportamento; ai componenti della banda Musicale cittadina, ed al Rev/
mo parroco Don Agostino Ballarotto per le
preghiere elevate con chiara voce durante
il percorso della Processione. Infine uno
speciale elogio al giovane Paolo Estampi
che ha impersonato il Cristo che porta la
Croce verso il Calvario e al giovane
Gianpiero Ceccarelli che si è prestato nella rievocazionedellaCROCIFISSIONE nella suggestiva P/za di S. Margherita gremita
di fedeli.
Alfredo Gaddi
Vecchie foto
pag.
LA VOCE - n° 5 - Maggio 1993
11
- 1962 -
Il corpo di S. Lucia Filippini viene
portato nel nuovo Santuario per essere
posto sotto l'altare centrale.
I sacerdoti che portano l'urna sono:
D. Angelo Pulicari, D. Antonio Papacchini, D. Augusto Galeotti, D. Alberto
Perazzi.
Dietro l'urna si notano due Maestre
Pie, poi tre sacerdoti: D. Gino Beiardi, D.
Sabatino Cordovani, D. Giovanni
d'Ascenzi (ora Vescovo di Arezzo).
Dei laici: riconosciamo bene il prof.
Pietro Volpini e la sig.ra Rosa Sacco.
Vecchie storie e antichi
a cura di Giancarlo Breccola
documenti
Un affresco della Basilica di S. Flaviano a Montefiascone: "L'incontro dei tre Vivi e dei tre Morti"
T r a i tanti affreschi che compongono il complesso pittorico della basilica di S. Flaviano ne esiste uno di particolare interesse per la storia dell'iconografia escatologica cristiana <1) .
Si tratta d e l l ' I n c o n t r o dei tre Vivi e dei tre Morti, realizzato nel corso del XIV secolo d a un pittore di scuola toscana.
Il dipinto, collocato nella lunetta della prima campata a sinistra entrando, era stato genericamente interpretato, fino ad alcuni anni fa, come
una rappresentazione del T r i o n f o della Morte (2 >.
Recentemente, invece, grazie anche alle analisi ed alle ricerche effettuate in occasione dei restauri pittorici del 1984-1986, è stato identificato con maggiore precisione , 3 ) .
Nell'arte figurativa italiana del medioevo si possono rilevare tre soggetti fondamentali riguardanti la morte: l ' I n c o n t r o dei tre V i v i c o n i tre
M o r t i ; la Danza M a c a b r a e il T r i o n f o della Morte. Sorti in epoca relativamente tarda, questi temi scaturivano dalla nuova concezione di una morte patetica ed individuale, codificata dalle esigenze di quell'ars m o r i e n d i
che si andava allora diffondendo in tutta la comunità cristiana.
Nel primo di questi soggetti tre giovani principi, tornando d a una caccia al falcone, s'incontrano con tre defunti ormai putrefatti che dalle loro ba* re li minacciano: "Eravamo quali voi siete, sarete quelli che siamo". Il tema,
tratto d a una leggenda di origine orientale, si diffonde in occidente nel corso del secolo XIII, attraverso i poemi di Baudoin do Condó e di Nicolas de
Margival, diventando uno dei soggetti preferiti dai predicatori francescani
e domenicani.
• Questa forma iconografica compare per la prima volta in Italia nel
corso del XIII secolo.
A Melfi, presso Foggia, nella chiesa di S. Margherita si trova un affresco del 1225 che già lo propone. Il numero dei personaggi raffigurati non
è sempre costante, qualche volta, come nella cattedrale di Atri, si riduce
a due (la datazione di questi affreschi oscilla tra il 1250 ed il 1280).
Forse l'iconografia della cavalcata dei Magi contribuì a fissare il numero di tre, dato che, durante il XV secolo, i Vivi sono sempre raffigurati come tre nobili cavalieri. Anche i tre Morti, concepiti come alter e g o dei tre
personaggi, sono spesso coronati.
Talvolta essi rimangono distesi nelle loro bare, altre volte assumo-
no atteggiamenti minacciosi come nell'affresco di La Ferté- Loupière, nel
Libro di Casa di Hausbuchmeister, in una immagine esistente ad Hai in Belgio ed in una miniatura delle Très Riches Heures del duca do Berry.
I pittori italiani introducono nel gruppo l'anacoreta egiziano S. Macario che addita ai giovani cacciatori i tre morti.
La figura dell'eremita risulta significativa in quanto costituisce un
quarto incontro che, pur sottolineando l'ammonimento, con il suo invito alla riflessione tranquillizza l'anima e lascia intravedere la possibilità della
salvezza.
La scelta dell'anacoreta S. Macario è dovuta all'episodio che lo vede intento a far parlare un teschio toccandolo con la mano, quindi già dedicato a simili esperienze; ed inoltre l'idea di raffigurare dei corpi in stato
di putrefazione appartiene a quel tipo di religione più austera, riferibile all'ascetismo cristiano, che disprezza la vita ed è ostile alla bellezza ed alla felicità.
Nell'affresco del cimitero di Pisa i tre cadaveri mostrano ognuno un
diverso grado di decomposizione, secondo gli stadi conosciuti in oriente
già d a tempo: il primo, morto d a tre mesi, appare sfigurato, marcescente
e ancora coperto d a brandelli di carne; il terzo, morto d a tre anni, risulta ormai ridotto allo stato di scheletro mummificato.
Facendo ora riferimento all'affresco di S. Flaviano, purtroppo parzialmente distrutto nel XV secolo d a un'aggiunta architettonica, possiamo trarre delle conclusioni. Il soggetto rappresentato corrisponde in tutti i particolari allaforma iconografica de l ' I n c o n t r o dei tre Vivi c o n i tre M o r t i : S. Macario l'ammonimento nel cartiglio PENSATE QUOD ESTIS ET QUOD
NON VITARE PODESTIS, i tre nobili, i tre cavalli, il falcone e i due cadaveri visibili raffigurati a differenti livelli di decomposizione; purtroppo l'immagine del terzo morto, probabilmente giacente nella bara, è stata distrutta con la relativa parte d'affresco.
Concludo dando alcune indicazioni sull'iconografia degli altri due temi appartenenti all'escatologia cristiana in Italia e cioè sulla Danza macabra e sul Trionfo della morte.
Verso la fine del medioevo il tema dei tre vivi e dei tre morti si espande nella Danza m a c a b r a dove, alternati a cadaveri decomposti, si tengono per mano i rappresentanti di tutte le classi sociali, uniti nel tragico ballo che li accomuna.
II T r i o n f o della Morte, successiva evoluzione dello stesso soggetto, presenta l'apocalittica scena di un cadavere che, in sella ad uno scheletrico cavallo, travolge al galoppo una moltitudine di personaggi simboleggianti l'umanità, con evidenti riferimenti all'iconografia dei Q u a t t r o Cavalieri d e l l ' A p o c a l i s s e .
" Ariès, Philippe, L'uomo e la morte dal Medioevo a oggi, Laterza 1985; Réau,
Louis, Escatologia: Il mondo cristiano, in AAVV Enciclopedia Universale dell'Arte, voi. IV, Firenze, 1971.
" Van Marie, Raimond, Paintings of the beginning of the fourteenth century in
the church of S. Flaviano at Montefiascone, in Art Studie 3, 1925; Cao, Piero,
La chiesa l o m b a r d a di S. Flaviano a Montefiascone, Viterbo 1938.
31
Battistelli, Cristina, Alcuni affreschi della chiesa inferiore di S. Flaviano a
Montefiascone. Contributo per la pittura Romana nel principio del trecento,
in Annuario dell'Istituto di Storia dell'Arte, Università degli Studi di Roma "La Sapienza", a a. 1981-1982; Tiberia, Vitaliano, La Basilica di San Flaviano a Montefiascone - Restauri e affreschi: ipotesi, conferme, Todi, 1987.
pag.
LA VOCE - ri" 5 - Maggio 1993
16
Capita anche nelle nostre campagne
Attenzione al portafoglio!
U f e n o m e n o a l l a r m a n t e e per c e r t i v e r s i di a s s o l u t a n o v i t à si star e b b e v e r i f i c a n d o nelle c a m p a g n e i n t o r n o a M o n t e f i a s c o n e d o v e , da
q u a l c h e t e m p o , s p a r i r e b b e r o p o r t a f o g l i , o r o l o g i ed altri o g g e t t i di
p r o p r i e t à del c o n t a d i n i o c c u p a t i nei l a v o r i dei c a m p i . Si sa b e n e ( e
m e g l i o a n c o r a lo s a n n o gli i g n o t i ladri) c h e l ' a g r i c o l t o r e g i u n g e o g g i
s u l p r o p r i o c a m p o in a u t o m o b i l e o c o n il t r a t t o r e , si c a m b i a d ' a b i t o ,
r i p o n e le s u e c o s e in m a c c h i n a o , se c'è, a l l ' i n t e r n o del c a s a l e t t o e
q u i n d i si d e d i c a ai l a v o r i di c a m p a g n a . T u t t o p r e s o c o m ' è dai s u o i imp e g n i n o n si a c c o r g e di q u e l l o c h e a c c a d e nei d i n t o r n i . F a c e n d o leva su queste abitudini degli operosi contadini, i lestofanti fanno man
b a s s a dei l o r o b e n i . Tali e p i s o d i s o n o m o l t o d i f f u s i s p e c i e nella z o n a
d e l l ' E n t e M a r e m m a nelle c a m p a g n e a s u d d e l l ' a b i t a t o di M o n t e f i a s c o n e e v e n g o n o s e g n a l a t i n u m e r o s i dalle località " T r i n i t à " , "Pisel-
L'AGENDA DI MALAPENNA
l o " , " S e r p e p e " , , t u t t e in p r o s s i m i t à della s t r a d a p r o v i n c i a l e C o m m e n da ai c o n f i n i c o n il C o m u n e di V i t e r b o . Il f e n o m e n o è s u b d o l o e d all a r m a n t e p e r c h é si t r a t t a dei c l a s s i c i f u r t i " m o r d i e f u g g i " , f o r s e o p e ra d e l l a m i c r o c r i m i n a l i t à legata al c o n s u m o di d r o g a . O c c o r r e r e b b e
r i p r i s t i n a r e q u e l c o n t r o l l o c h e nel p a s s a t o le f o r z e d e l l ' o r d i n e o p e r a v a n o s i s t e m a t i c a m e n t e a n c h e nelle c a m p a g n e . I n s o m m a n o n si p u ò
s t a r e p i ù t r a n q u i l l i n e a n c h e in mezzo alle v i g n e e fra g l i o l i v i d o v e , in
p i e n o g i o r n o , q u e s t e n o v e l l e e inedite " m a n i di f a t a " v e n g o n o a d all e g g e r i r t i del p o r t a f o g l i o e delle tue c o s e lasciate, c o m e d a t e m p i imm e m o r a b i l i , s u u n a l b e r o del t u o c a m p o .
I n s o m m a i c o n t a d i n i c o m i n c i a n o ad a v e r e p a u r a e c h i e d o n o p r o tezione.
Malapenna
Che farci?
Scuole elementari rurali
di Franco Polidori
Hanno iniziato le loro corse i bus impegnati nel servizio di trasporto urbano assegnato dal Comune di Montefiascone alla società Italnoleggi di
Franco Polidori. I collegamenti sono assicurati su tutta la rete cittadina e
delle frazioni con passaggi ogni tre quarti d'ora alle varie fermate disseminate lungo le vie del centro e della periferia fino ai più lontani agglomerati della campagna. Le corse sono iniziate il 1° Marzo e, tutto sommato, si
può affermare che questo nuovo servizio pubblico è stato bene accolto dalla popolazione. Certo non ci si può aspettare il "pienone" di questi minibus
dalfiammante color giallo, mapurtuttavia abbiamo notatoche i passeggeri
sono presenti, anche se in numero modesto e crediamo che sempre di più
vi saranno nel futuro. Specie il mercoledì, giorno di mercato settimanale, il servizio pubblico di trasporto urbano,sarà molto apprezzato specie
dalle persone anziane che non dovranno più sottostare alla disponibilità di
questo o quel parente per raggiungere il campo del mercato. Utile si sta rivelando anche per tutti gli studenti che non usufruiscono degli scuolabus
e non hanno altri mezzi per raggiungere le varie scuole del centro dalle lontane frazioni. Insomma l'iniziativa del Comune che pare sia totalmente finanziata dalla Regione, ci sembra opportuna se si tiene conto della vastità del territorio comunale (oltre 10.000 ettari) con distanze fra il centro e le
frazioni che superano i 6 km. Anche i 13.000 abitanti sono distribuiti a "macchia di leopardo" e la maggior parte risiede nelle tante frazioni disseminate, appunto, nel vasto territorio. Certo non mancano i dissensi e le critiche
m a tutto ciò è fisiologico.
Sparse nelle campagne intorno a Montefiascone si trovano alcune costruzioni che stanno andando in malora, chiuse ed abbandonate ormai d a
tempo e che testimoniano uno spreco di denaro pubblico dovuto a scelte
sbagliate di almeno ventanni fa. Si tratta delle scuole elementari rurali di
proprietà comunale, costruite quando si prevedeva un incremento demografico che si è rivelato tutto il contrario. Nelle frazioni di Capobianco, Fiordini, Cipollone e presso altri piccoli agglomerati rurali sorsero, come funghi, questi edifici per ospitare "frotte" di scolari che si sono invece ridotti,
in questi ultimi anni, a poche unità. Si è quindi preferito trasportare gli scolari delle campagne con gli scuolabus ai plessi scolastici più importanti come l'edificio centrale e quelli delle frazioni urbane delle Coste, Zepponami e Mosse. Soltanto la scuola rurale della Madonnella è stata "riciclata",
con successo, a scuola materna; per tutte le altre non se ne è fatto più nulla con indubbio spreco di ricchezza e di beni pubblici che potrebbero essere adeguatamente utilizzati. Mons. Emilio Marinelli aveva chiesto al Comune una di queste scuole rurali per alloggiarvi dei giovani profughi albanesi: questi avrebbero provveduto a pagare anche un modesto affitto e ad
accollarsi tutte le spese di manutenzione oltre a quelle per la luce e l'acqua. Sappiamo che il Comune ha frapposto numerosi ostacoli alla richiesta del sacerdote che invece, se accolta, potrebbe essere un modo quanto mai valido per riscattare queste fatiscenti costruzioni dall'oblio e dal degrado. Con una spesa relativamente modesta il Comune potrebbe ristrutturare questi edifici per ricavarci delle abitazioni d a dare in affitto. In questi tempi di magra per il bilancio comunale anche questi introiti farebbero
comodo ed in più si salvaguarderebbe il patrimonio edilizio.
U.G.R.
A quando
il Nuovo Piano
Allarme "verde"a Montefiascone dove in assenza di un moderno e razionale Piano regolatore generale, le concessioni edilizie verrebbero
concesse "a gogò" senza un'adeguata salvaguardia di aree di rispetto d a riservare al verde
pubblico.
Basta dare un'occhiata alla zona delle Cannelle, del Riposo, delle Coste, di Zepponami o
comunque appena fuori delle "mura" del centro
storico, per rendersi conto di come una espansione edilizia forsennata ed ammassata stia fagocitando ogni palmo di terreno, .travolgendo
piante secolari, interi boschetti, orti e giardini.
Ville e costruzioni plurifamigliari stanno
proliferando un po' dappertutto, segno tangibile
di una certa opulenza che si vuole ancora ostentare in tempi di ristrettezze economiche cui molti non sembrano essere sottoposti. Ed il cemento non lascia a spazi al verde., un colore che va
scomparendo del tutto dal già grigio panorama
di Montefiascone.
Si aspetta "a man Gesù" l'adozione del nuovo Piano regolatore il cui studio di fattibilità, eseguito dal prof. Sampieri, è stato consegnato al
Umberto G.R.
Regolatore?
sindaco Minciotti, per porre freno allo scempio
legato all'irrazionale dilagare del cemento armato. Una denuncia sulla dilagante edilizia privata
che incorporava perfino strade e svincoli, era venuta, tempo fa, in Consiglio comunale dall'allora
consigliere DC, Gabriele Capotosto, ora assessore. Speriamo che lo stesso, in questo suo nuovo importante incarico, si faccia il paladino del
verde cittadino: un bene di cui tutti abbiamo bisogno e che stiamo sottraendo sempre di più alle
future generazioni.
Umberto G.Ricci
GIOIELLERIA MENICHELLI
MONTEFIASCONE
Concessionaria: BAUME MERCIER, EBERARD, ZENITH, SWATCH
GIOIELLI DAMIANI e CREAZIONI PROPRIE
ARGENTI ANTICHI e ICONE RUSSE del 700 e 800
pag.
LA VOCE - n° 5 - Maggio 1993
NOTE DI AGRICOLTURA
Piccola storia della reumatologia
PAC + COP = ECU
D a q u a n d o la C o m u n i t à E c o n o m i c a E u r o p e a ( C E E ) h a iniziato a d em e t t e r e direttive nel s e t t o r e a g r i c o l o d e g l i Stati M e m b r i , v e n i a m o q u o t i d i a n a m e n t e s o m m e r s i d a sigle più o m e n o misteriose. C o n l'entrata in vigore d e l l a n u o v a Politica A g r a r i a C o m u n i t a r i a (Pac), il r e g o l a m e n t o C E E
2 2 9 3 / 9 2 i m p o n e il S E T - A S I D E ai p r o d u t t o r i cfi cereali, di colture o l e a g i n o se e p r o t e i c h e . S o n o s o g g e t t i al r e g o l a m e n t o tutti i produttori in r e g i m e generale, vale a dire, c o l o r o c h e s u p e r a n o 9 2 0 quintali d i p r o d u z i o n e a z i e n d a l e s t i m a t a di cereali. Di c o n s e g u e n z a s o n o esclusi i p r o d u t t o r i a r e g i m e
s e m p l i f i c a t o , cioè c o n p r o d u z i o n e inferiore a 9 2 0 quintali. P e r d e t e r m i n a re tale p r o d u z i o n e si u s a n o d u e m e t o d i : nelle z o n e a p r e v a l e n t e c o l t u r a del
m a i s si p r e n d e a p a r a g o n e la r e s a m e d i a per ettaro del m a i s , nelle altre z o ne n o n m a i d i c o l e , si f a u n a m e d i a p o n d e r a t a d e i c e r e a l i ; d a tali calcoli s c a t u r i s c e la superficie a z i e n d a l e coltivabile a Cereali, O l e a g i n o s e o P r o t e i c h e
( C O P ) , al di s o p r a d e l l a q u a l e è o b b l i g a t o r i o d e s t i n a r e al S E T - A S I D E il 1 5 %
d e l l a s u p e r f i c i e a z i e n d a l e coltivabile a C O P .
U n a C i r c o l a r e Ministeriale p r e c i s a c h e le s u p e r f i c i o g g e t t o d e l S E T A S I D E o b b l i g a t o r i o , p e r la c a m p a g n a di c o m m e r c i a l i z z a z i o n e 1 9 9 3 / 9 4 , d o v r a n n o restare a riposo d a l 15 d i c e m b r e 1 9 9 2 al 15 luglio 1993. Lo s c o p o
d e l l a n u o v a P A C è di ridurre le e c c e d e n z e di p r o d u z i o n e a g r i c o l a n e l l ' a m bito d e l l a C E E e, c o n t e m p o r a n e a m e n t e , p r o t e g g e r e il reddito a z i e n d a l e
d e l l ' a g r i c o l t o r e e u r o p e o . Col n u o v o r e g i m e di s o s t e g n o , il reddito agricolo
si s d o p p i e r à in d u e q u o t e : u n a è a s s i c u r a t a dal m e r c a t o , l'altra d a u n a c o m p e n s a z i o n e , in E C U , p e r ettaro di s u p e r f i c i e coltivata. L ' E C U è la m o n e t a
d e l l a C E E e dall'11 g e n n a i o di q u e s t ' a n n o , un E C U v a l e 2 . 1 3 3 lire italiane.
Al m o m e n t o d i fare la d o m a n d a di p a g a m e n t o c o m p e n s a t i v o , b i s o g n a ten e r e p r e s e n t e c h e n o n p o s s o n o e s s e r e inseriti t e r r e n i c h e al 3 1 d i c e m b r e
1991 e r a n o destinati al p a s c o l o p e r m a n e n t e o a colture p e r m a n e n t i o a colt u r e forestali o a d usi n o n agricoli, altrimenti la d o m a n d a non r a g g i u n g e r à
il s u o s c o p o , c o n la c o n s e g u e n z a c h e a l c u n i agricoltori m a n d e r a n n o imprec a z i o n i c o n t r o la P A C , la C E E e d a n c h e l ' A I M A , m a g a r i i n g i u s t a m e n t e . Tutt a v i a la C E E d à la p o s s i b i l i t à di coltivare i seminativi m e s s i obbligatoriam e n t e a riposo, p u r c h é si p r o d u c a n o materie p r i m e non d e s t i n a t e all'alim e n t a z i o n e u m a n a o a n i m a l e . I p r o d o t t i di b a s e c h e p o s s o n o e s s e r e coltivati s o n o c i r c a u n a t r e n t i n a , m a è i n d i s p e n s a b i l e a v e r e un c o n t r a t t o c o n
un p r i m o t r a s f o r m a t o r e p e r a s s i c u r a r e la effettiva d e s t i n a z i o n e . A t t u a l m e n te le p r o s p e t t i v e s o n o p o c h e , m a se il settore industriale v e r r à c o i n v o l t o ,
s e n z ' a l t r o si a p r i r a n n o n u o v e p r o s p e t t i v e , c o m e l'utilizzazione di c a r b u r a n te di o r i g i n e v e g e t a l e , c h e è g i à u n a realtà c o n il biodiesel. T r a le piante perm e s s e nel S E T - A S I D E obbligatorio ci s o n o il c o l z a ed il girasole, c h e s o no le più i n d i c a t e p e r la p r o d u z i o n e di c o m b u s t i b i l i , p o s s e d e n d o nel s e m e
un c o n t e n u t o in olio m o l t o elevato, c i r c a il 5 0 % , c h e p u ò e s s e r e utilizzato
per la p r o d u z i o n e di c a r b u r a n t e tipo diesel, c o n un t r a t t a m e n t o c h i m i c o . Il
11
Patogenesi della gotta
Patogenesi significa origine della patologia, in lessico popolare potremmo dire, come si sviluppa una malattia.
La gotta è una delle rare malattie che per secoli ha visto la comprensione della propria origine bloccata su teorie arcaiche, a metà strada tra interpretazioni fantasiose della
realtà e della filosofia. Ippocrate e gli Asclepiadi nella Grecia pre-cristiana individuarono
nella teoriaximorale la base patogenetica di quasi tutte le malattie e in particolare della gotta.
Affermavano che nell'uomo circolano due tipi di umore, la bile originata dal fegato
e la flegma dal cervello. La flegma era una sorta di catarro dall'incerta origine (decomposizione degli alimenti? dal sangue?) che sorgendo dal cervello discendeva nel corpo lungo i vasi arteriosi e venosi, nonché attraverso i nervi!! Giunto all'alluce, dove i sopracitati
sistemi si restringevano, il catarro, forse prodotto in abbondanza nella gotta, rompevaquesti esili argini, inondava l'articolazione e scatenava l'attacco acuto di gotta. Tale teoria ripresa e modificata da Galeno terrà banco sino a metà 1700.
Temisone, medico siriano, giunto a Roma nel 190 a.C. fondò la scuola dei metodici i quali affermavano che il corpo umano era un insieme di atomi! Circolanti all'interno dei
canali regolati da pori. Quando questi pori erano troppo aperti si avveravano malattie da
rilassamento "status laxis"; quando invece erano troppo chiusi prevalevano malattie da intrappolamento e la gotta ne era il capostipite.
Sempre nel bacino del Mediterraneo, culla della civiltà, fiorì la scuola della pneumatica che asseriva essere il pneuma o soffio vitale a sostenere l'uomo. Questo si originava
dall'aria, entrando nel corpo si riscaldava e trasmetteva questo calore, attraverso le arterie, a tutto l'organismo. Le malattie erano considerate dovute ad una perdita di questo calore e le estremità, già di per sé più soggette al freddo, erano anche le più esposte ad una eventuale carenza del soffio vitale.
La tradizione popolare di coprire le articolazioni dolenti con della lana calda, trova
la sua interpretazione da questa origine.
Galeno, illustre medico vissuto nel 129 a.C., essendo anche acuto osservatore dei
costumi sociali ed arguto filosofo, riesce a sintetizzare le vane tendenze nella classica teoria degli umori. Egli afferma che nel corpo circolano quattro tipi di liquidi ed umori: il sangue, la pituita,la bile nera, la bile gialla. Dal loro perfetto equilibrio nasce lo stato di benessere.
La gotta altro non era che eccessiva produzione di pituita, la quale si andava a depositare nell'articolazione meno protetta, ossia l'alluce.
Tutto ciò imperò per secoli.
Il primo scossone avvenne all'incirca nel 1680 ad opera di un venditore di stoffe (!)
tedesco con la mania di osservare i fenomeni naturali.
Si chiamava Anton Van Leeuwenboch il quale, con l'aiuto di un rudimentale microscopio, osservava di tutto e la sua curiosità, infine, si appuntò sulle nodosità, chiamate lofi, che affliggevano i gottosi. Scoprì che erano ripiene di una poltiglia tipo gesso ed osser-
b i o d i e s e l h a un p o t e r e c a l o r i c o di c i r c a il 1 0 % inferiore al gasolio, m a p u ò
e s s e r e u s a t o p u r o , o p p u r e a n c h e in m i s c e l a c o l g a s o l i o è a d a t t i s s i m o per
vandola al microscopio notò essere formata da un ammasso di cristalli aghiformi. Erano i
cristalli di acido urico, ma lui non l'intuì.
il r i s c a l d a m e n t o e p e r i t r a s p o r t i in città, c o n t e n e n d o u n a b a s s a p e r c e n t u a le di e l e m e n t i i n q u i n a n t i nei residui di c o m b u s t i o n e . Le c a r a t t e r i s t i c h e del-
Scheele, farmacista tedesco del 1770 con l'hobby della chimica, studiando i calcoli urinari, scoprì che non erano semplicemente di calcio come sino ad altera si credeva, ma
l'agricoltura c o m u n i t a r i a d e l f u t u r o , s a r a n n o p r i n c i p a l m e n t e il b a s s o uso di
e n e r g i a , dei f i t o f a r m a c i e l'uso di t e c n i c h e c o m p a t i b i l i c o n la t u t e l a d e l l ' a m -
erano uniti ad un'altra sostanza che chiamò acido litico.
E' la base del pensiero moderno su questa malattia.
b i e n t e . Q u e s t i obiettivi s o n o s u f f i c i e n t e m e n t e raggiunti c o n la c o l t u r a d e l girasole, d a t a la s u a p e c u l i a r e rusticità e la c a p a c i t à di v a l o r i z z a z i o n e delle
Perché vi è in alcuni pazienti l'aumento di acido urico?
Lo scoprirono nel 1964 due americani, Gutman e Yu che individuarono nel metabolismo dei gottosi la carenza di un enzima, la gantino-ossidasi, perno centrale nella catena metabolica dell'acido urico.
risorse a m b i e n t a l i . Q u e s t a p i a n t a h a un a p p a r a t o radicale p r o f o n d o , p e r c u i
riesce a d utilizzare l'azoto s f u g g i t o alle colture p r e c e d e n t i e di utilizzare le
riserve idriche p r o f o n d e , inoltre, per la s u a tipica f o r m a z i o n e , h a b u o n a cap a c i t à c o m p e t i t i v a nei c o n f r o n t i d e l l e erbe infestanti. U n ettaro di girasole
p u ò p r o d u r r e c i r c a 9 0 0 kg. di biodiesel, di c u i c i r c a la m e t à v i e n e s p e s o per
Questa è storia dei nostri giorni.
le p r a t i c h e della s u a c o l t i v a z i o n e .
Dott. Busa Angelo Cesare
Medico-Chirurgo
Reumatologo
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pag. 16
LA VOCE - ri" 5 - Maggio 1993
Taccuino economico e tributario
A c u r a del Dott. F r a n c o R a d i c a t i
Quattrocentosettantotto pagine di Gazzetta Ufficiale (tante ne conta il supplemento ordinario alla G.U. n° 37
del 15 febbraio scorso), quest'anno non sono state sufficienti per spiegare ai cittadini italiani come compilare la loro dichiarazione annuale dei redditi. Tanta copiosa letteratura ministeriale, che concerne le istruzioni ed i modelli per
le dichiarazioni che dovranno essere redatte nei prossimi
giorni, è stata infatti emendata in oltre centosessanta punti con successivo Decreto del Ministero delle Finanze del 2
aprile, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n° 80 del 6 aprile 1993.
Una curiosa indagine effettuata da un quotidiano economico ha calcolato in ben 136.440 elementi, fra caselle, quadri, righi, versamenti, oneri deducibili e istruzioni,
quelli che formano il complesso di una dichiarazione dei
redditi: la stessa fonte ha calcolato in 3.590 i quadratini da
riempire, in 620 i righi dei moduli, ed in sei ore il tempo medio di compilazione di un modello 740.
Alle complessità degli adempimenti; alle impervie
difficoltà della normativa; ai pesanti esborsi per le imposte
da pagare; all'asprezza delle sanzioni, si aggiunge pertanto quest'anno una grande complicazione nei moduli, che
renderà il modello 740, se possibile, ancora più inviso ai cittadini.
Le difficoltà e le correzioni alle istruzioni sono, sì,
giustificate da modifiche normative intervenute prima e dopo la pubblicazione di modelli e di istruzioni (ma, in parie,
anche da veri e propri errori di redazione e di stampa della Gazzetta); tuttavia da più parti ci si chiede se l'incredibile complicazione che ne risulta - aggravata dalle istruzioni
dell'ultima ora - sia compatibile con un sano rapporto tra fisco e contribuenti. Le statistiche degli errori nella compilazione dei moduli sono infatti destinate inevitabilmente a salire: tuttavia, mentre gli errori (ad esempio, nelle istruzioni)
dell'erario sono facilmente perdonati, non altrettanto quelli dei contribuenti, i quali pur avendo versato integralmen-
te le imposte, possono incorrere in pesanti sanzioni per errori inconsapevoli commessi nella compilazione dei modelli.
Accenniamo molto brevemente alle principali novità delle dichiarazioni.
MODELLI OCCORRENTI: ai modelli già in uso lo
scorso anno, si aggiungono per la prima volta i seguenti
nuovi allegati:
- due pagine per i dati e notizie del redditometro;
- sei pagine per indicare gli immobili posseduti, l'ISI
versata nel 1992 e l'ICI da versare nel 1993, nonché i redditi degli immobili da assoggettare ad ILOR ed IRPEF.
Debuttano inoltre i nuovi quadri: "W" per chi ha investito o trasferito capitali all'estero; "K" per l'imposta sul patrimonio netto delle imprese e "U1", relativo al credito d'imposta a favore delle imprese distributrici di carburanti.
TERMINI: per il versamento delle imposte che risultano dalla dichiarazione la scadenza resta confermata
al 31 maggio, mentre la consegna o spedizione dei modelli potrà essere fatta entro il 10 giugno prossimo. Alcune forze politiche, anche a seguito dei ritardi nella pubblicazione
delle modifiche alle istruzioni, hanno già proposto uno slittamento di tali termini. Ci si augura che, qualora un differimento debba essere disposto, ciò avvenga con congruo
anticipo rispetto alle scadenze ora stabilite.
CODICE FISCALE: per la prima volta deve obbligatoriamente essere Indicato il codice fiscale del coniuge e di tu tti i familiari a carico, anche per i neonati. Si consiglia pertanto, al fine di evitare le lunghe code dell'ultima
ora, di recarsi quanto prima a richiedere il codice fiscale di
chi ne risultasse sprovvisto.
TASSA SULLA SALUTE: da quest'anno, per tutti i
contribuenti interessati, il calcolo del contributo al Servizio
Sanitario Nazionale dovrà essere effettuato direttamente
sul modello 740, nel quale andranno anche indicate le somme versate nel 1992 con i rispettivi estremi di versamento.
P a r t e c i p i a m o s i n c e r a m e n t e al d o l o r e dei g e n i t o r i e d e i n o n n i :
Marina Cicoria è ora nelle braccia di Dio
Giovedì 22 aprile, ore 17: la macchina su
novenne Marina Cicoria, diretta a Tarquinia, va
dosi più volte. E'a pochi chilometri da Tuscania.
te, ma la giovane, perle ferite riportate, decede
ro la vita!
cui viaggia la dicianfuori strada,
rivoltanE'un banale
incidensul posto. Che miste-
Carissimo Don Agostino,
mi permetto di rivolgermi a Lei come ad un amico per ricordare, ancora una volta,
la prematura scomparsa di una persona, anche se io non la conoscevo, parlo della giovane Cicoria Marina.
Quando mio figlio, rientrando a casa, mi ha raccontato il fatto con commozione, trattandosi di una sua amica, non ho potuto fare a meno di notare quanto sconforto, delusione e rabbia quelle parole contenevano nei confronti dell'umano destino, lo, pur non conoscendo la ragazza, ne ho provato dispiacere e mi sono sentito vicino ai familiari, per i quali so che non esistono parole giuste da poter riempire un vuoto così grande.
Ho scritto alcune cose e non mai chiesto di pubblicarle perché le sentivo e continuo
a sentirle solo mie, tra queste cose ci sono poesie che parlano della morte, e vorrei chiederLe di pubblicarne una, che allego, dedicandola a questa giovane, nella speranza che
*
*
*
*
delle
migliori
Sorella
Morte
Sorella Morte,
vestita di nero,
nata gemella
d'ogni creatura,
seguendo i passi
silenziosa
aspetti,
nascosta
nell'ombra,
il tuo momento.
Poi
all'improvviso,
senza alcun invito,
arrivi
inaspettata,
nemmeno ti presenti,
entri senza bussare,
chiedendo a qualcuno
Via Cassia, 5/7 - ® 826230
MONTEFIASCONE (VT)
Lodovico Mocini
di seguirti.
Questa richiesta fai
tra lo sgomento
delle persone care,
ove il prescelto,
giovane o vecchio,
donna oppur bambino,
risponder deve si,
mai rifiutare,
in modo che sia fatto
il tuo volere.
Ogni persona porta
il suo destino,
e non c'è niente
che lo può cambiare.
Soltanto questo
nel mio cuore spero,
quel giorno in cui,
venendo la mia ora,
che ci sia pace
con la mia coscienza,
con i miei cari,
amici,
conoscenti
e amore in Dio.
Se alla mia porta
allora vuoi bussare,
dopo una vita che,
temprata e dura,
provata ormai
da gioie e da dolori,
Sorella Morte
svolgi il tuo lavoro
tanto, se chiami,
non mi fai paura.
li
Centro Polisportivo Libertas
organizza:
* i l 22 e 23 maggio 1993 la
marche
Design d'interni personalizzati
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Sicurezza di un prezzo superscontato
Pagamenti fino a 5 anni senza
cambiali.
Sono alla ribalta della cronaca i risultati trionfali degli otto referendum.
Qualche perplessità il popolo italiano ha dimostrato
per il referendum sulla droga, che d'altra parte poneva un
quesito importante, quello dellapunibilitàdel tossicodipendente anche con il carcere. Pure l'abrogazione del Ministero dell'Agricoltura lascia molte perplessità, perché la mancanza di una autorità investita della carica di Ministro per
rappresentarci alla Comunità Europea ed a livello internazionale dove i contrasti nel settore agricolo sono fortissimi
non è certo un vantaggio per il nostro Paese, occorre che
si provveda tempestivamente e nel modo più saggio a colmare questa g rave lacuna. Ma tutti gli altri referendum hanno avuto un giusto e scontato trionfo, soprattutto quello relativo al modo di elezione del Senato della Repubblica. Ormai ha trionfato l'ideagiusta, che la legge maggioritaria può
rendere più governabile il Paese, portare alla ribalta personalità più rappresentative ed oneste, non completamente
ostaggi delle segreterie dei partiti, far pendere verso il centro il voto dei cittadini, eliminare learee estreme dello schieramento politico che comunque non hanno avuto, se non in
senso turbativo, una funzione nella nostra politica, cercare di formare collegi più ristretti così il candidato potrà essere valutato direttamente dalla gente. Comunque il trionfalismo che tutti dimostrano, dichiarano, non ha ancora un
gran fondamento, questo è il primo passo, occorre che la
gentesi appropri sempre più delle decisioni politiche importanti. All'indomani del risultato referendario un giornale ha
titolato la prima pagina "L'Italia s'è desta". E' vero, ma potrebbe riaddormentarsi da un momento all'altro. E'perquesto che chi ha buona volontà e buona coscienza deve essere molto vigile ed attento perché questo è un momento
molto delicato in cui si potrebbe restaurare o meglio mantenere un sistema legato alle segreterie dei partiti, un sistema questo che il popolo italiano ha detto con forza di rifiutare.
possa essere interpretata quale parola di conforto tanto per i familiari, come per quanti la
conoscevano e amavano. Se vorrà accontentare la mia richiesta La prego di non fare assolutamente il mio nome. Ringrazio e saluto aggiungendo una modesta offerta per il giornale, sempre pregando di non riportare il mio nome.
CEVOLO
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Mobili
L'Italia s'è desta?!
C o r s o C a v o u r 42/42 A
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GIEMME CRAVATTE
MANUEL RITZ PIPO'
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* il 22 alle ore 21 il
S a g g i o di G i n n a s t i c a A r t i s t i c a e R i t m i c a ;
• il 29 alle ore 21 I"
8° S a g g i o di Danza C l a s s i c a e M o d e r n a ;
Il pubblico è invitato a partecipare, tutte le
manifestazioni avranno luogo presso il Palazzetto Comunale dello Sport in Montefiascone.
L'ingresso
è
gratuito.
LA VOCE - n° 5 - Maggio 1993
Divorziati e Sacramenti
pag. 11
Omaggio alla Cupola
Concludiamo gli articoli su questo argomento tanto delicato ribadendo subito che né i d i v o r z i a t i , né i c o n v i v e n t i , né c o l o r o che s o n o s p o sati s o l o c i v i l m e n t e p o s s o n o e s s e r e a m m e s s i alla c o n f e s s i o n e ed alla c o m u n i o n e e u c a r i s t i c a .
Tale decisione non dipende dalla volontà della Chiesa, m a dalla volontà del Signore G e s ù che "ha sempre difeso e proposto, senza alcun
compromesso, la verità e la perfezione morale", mostrandosi nello stesso
tempo accogliente e misericordioso verso i peccatori: «Non sono i sani che
hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate dunque e imparate che cosa significa: misericordia voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a
chiamare igiusti ma ipeccatori» (Mt. 9,12-13)
"La Chiesa non può discostarsi dall'atteggiamento
di Cristo: per questo la chiarezza e l'intransigenza nei principi e insieme la comprensione e
la misericordia verso la debolezza umana in vista del pentimento, sono le
due note inscindibili che contraddistinguono
l'opera pastorale della Chiesa".
L'esempio di Cristo e la grazia che egli dona alla Chiesa aiutano i pastori e i fedeli a vivere e a testimoniare, di fronte agli insuccessi e alle situazioni matrimoniali disordinate, l'indivisibile amore alla verità e perfezione morale e all'uomo nel suo cammino storico: «Un'importanza
pastorale riveste l'indissolubilità del matrimonio cristiano; anche se questa parte
del nostro messaggio è difficile, dobbiamo proclamarla con convinzione,
perché è parola di Dio e mistero della fede. Ma, allo stesso tempo, stiamo
vicini al nostro popolo, ai suoi problemi e alle sue difficoltà. Deve sempre
sapere che noi lo amiamo» (Giovanni Paolo I, Ad un gruppo di vescovi statunitensi, 21.9.1978).
L'atteggiamento della Chiesa verso i casi dolorosi, che mettono a repentaglio le note fondamentali del matrimonio: unità, indissolubilità, è di fedeltà al suo Signore e nello stesso tempo di rispetto, di amore verso i divorziati, gli irregolari, come quello d'una madre per il figlio malato: lo a m a
ma, nello stesso tempo gli vieta ciò che potrebbe danneggiare la sua salute. E a tutti dice:
- pregate, perché Dio vi aiuti a mettere in atto ciò che non riuscite a
fare con le sole forze umane. "La Chiesa inoltre, mentre prega per loro, domanda ai divorziati di tener vivo il dialogo con Dio: nell'umile e fiduciosa
preghiera potranno trovare gli aiuti spirituali per la loro situazione di vita. "
C o n t i n u a t e a f r e q u e n t a r e la Chiesa, perché la "vostra fede non è
totalmente rinnegata"... "i divorziati risposati sono e rimangono
cristianie
membri del popolo di Dio"... "l'intimo delle coscienze solo Dio vede e giudica"... "In particolare, la Chiesa li invita a partecipare, in forza del battesimo ricevuto, alla messa, quale momento fondamentale della vita e della preghiera del popolo di Dio anche se non possono ricevere il corpo e il
sangue del Signore".
E' evidente che i divorziati risposati non possono svolgere nella comunità ecclesiale quei servizi che esigono una pienezza di testimonianza
cristiana, come sono i servizi liturgici e in particolare quello di lettore, il ministero di catechista, l'ufficio di padrino per i sacramenti.
- M e t t e t e v i In a s c o l t o d e l l a Parola d i Dio. Essi infatti hanno particolare bisogno di porsi in ascolto della parola di Dio proclamata dalla Chiesa, non solo perché conservino la fede ricevuta col battesimo, ma anche
perché ne seguano la dinamica di conversione e ritornino a vivere il matrimonio cristiano indissolubile. In tal senso i divorziati risposati possono
prendere parte agli incontri di catechesi e alle celebrazioni penitenziali comunitarie non
sacramentali.
- N o n t r a l a s c i a t e di c o n d u r r e u n ' e s i s t e n z a m o r a l e ispirata alla
carità. E come la Chiesa non si stanca di illuminarli con la parola di Cristo
e di spingerli a un'esistenza morale ispirata alla carità, così i divorziati risposati devono volentieri lasciarsi coinvolgere in tutte quelle opere materiali e spirituali di carità che edificano la comunità ecclesiale e che promuovono una convivenza umana più ordinata e feconda.
(segue a pag. 9)
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Viva aprile, mese del mite tepore, del dolce fiorire,
mese di primavera che dovunque passa lascia i segni della
sua fresca bellezza e dei suoi variopinti colori. Così la canta
il rapito poeta:
Primavera d'intorno brilla nell'aria,
nei campi esulta sì che a mirarla intenerisce il core.
Non meno tenero si fa il nostro occhio nell'ammirare
quella specie di eterna primavera del rione della Porticella,
da dove, come da fiorita aiuola, si eleva questo magnifico
fiore della nostra Cupola. Gentile gara di leggiadria fra il
basso e l'alto, fra cielo e terra, fra il cuore del rione e il genio
del Fontana.
Le cose belle non finiscono mai di stupire.
Sia gloria a Dio.
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LA VOCE - ri" 5 - Maggio 1993
pag. 16
La riattivazione della vecchia chiesa di
S. Pancrazio alle Coste
L'idea di riattivare la vecchia chiesa di S. Pancrazio della frazione Coste poteva venire soltanto a persone dall'animo poetico e gentile; l'iniziativa è importante e si presta ad alcune considerazioni. Innanzi tutto la circostanza suscita una inconsueta emozione ed il motivo di tale sentimento
risiede sicuramente nella constatazione che la gente riscopre la propria genuina religiosità; sembra
anzi - ed è una cara speranza - che il fatto stia a presagire una nuova aurora religiosa che offuschi
il crepuscolo nel quale la religione stessa rischia di scomparire immersa in un modernismo esasperato.
to solenne: quando penso che i miei avi, lì, nelC'è d a domandarsi, inoltre, perché la gente
lo stesso posto, sono vissuti nella stessa fede ed
vada a ricercare e si affezioni a cose del passahanno nello stesso modo pregato e sperato.
to: potrebbe darsi benissimo che essa cominci a
Così, dicevo, la sento, questa presenza dirifiutare la moderna sovrastruttura di cui spesso
vina, molto di più che leggendo brillanti ed erudisi ammanta il rito e si riconosca invece nell'antite dissertazioni teologiche oppure prendendo
c a semplicità di manifestazione della propria feconoscenza della divisione degli Angeli in Chede religiosa; l'antico rappresenta sempre qualrubini e Serafini: cose che possono soddisfare la
cosa di solido cui far riferimento quando il premente, non il cuore.
sente è inadeguato o così labile d a non offrire
concreto appiglio.
Anche il filosofo diceva che "nihil est in intellectu quod prius nonfuerit in sensu": l'umanità ha
Qual è, infine, il motivo di fondo che ha spinbisogno, cioè, di cose tangibili e concrete sulle
to i volenterosi a sacrificare le ore libere dal lavoquali riversare il proprio sentimento prima di far
ro per restaurare l'antico edificio? lo credo che
intervenire la censura dell'intelletto.
la circostanza stia a significare come la religiosiNon per nulla la figura di Gesù è fondamentà sia inizialmente un fatto emotivo, un sentitale per la nostra religione; Gesù che si è fatto
mento; il momento razionale viene dopo (se vieuomo e che ha voluto vivere tutte le umane vicisne) ed anche allora occorre il sussidio o, direi
situdini, positive e negative, fino in fondo: se tomeglio, il presupposto della fede che, per sua
gliamo la sua immagine ci ritroviamo smarriti in
stessa definizione, si trova al di là di ogni spiegaun mare cosmico in cui l'idea di Dio brilla fredda
zione razionale.
e lontana come la più lontana galassia.
Personalmente (mi perdoni il teologo) io avEd è proprio in Gesù che l'uomo riconosce
verto la presenza divina quando entro in una
essenzialmente il suo Dio: in quella figura cioè
chiesa in penombra e sento l'organo che innalche l'uomo stesso sente a sé vicino nella gioia o
za note sommesse tra le vòlte del tempio: quannegli affanni, che ritrova nello "ineffabile sorriso
do il coro dei presenti nella chiesa leva il suo can-
Attività dell'Associazione Alta Tuscia
Pur se nel numero scorso de " L a V o c e " è
stata data già brevemente notizia dell'ultima iniziativa dell'Associazione da parte dì U.G. Ricci,
che ringraziamo per la cortesia e la tempestività,
tuttavia in considerazione dell'importanza della
manifestazione riteniamo non inutile fornire un
quadro più completo del Convegno che ha visto
la suddetta Associazione unire il proprio nome a
quello dell'Università di Viterbo, quasi omonima.
Nei giorni 8 e 9 marzo ha avuto dunque luogo il C o n v e g n o : Alle o r i g i n i d e l l ' I n d i p e n d e n za B a l t i c a - F o n t i italiane e P r o b l e m i S t o r i o g r a f i c i . L'organizzazione è stata curata pariteticamente d a l l ' A s s o c i a z i o n e A l t a T u s c i a e dall ' U n i v e r s i t à d e g l i S t u d i della T u s c i a . La manifestazione si è onorata dell'alto patrocinio del
C a p o dello Stato. Il giorno 8 marzo il Convegno
ha avuto inizio alle ore 9,30, nell'Aula Magna
"Gregorio Mendel" presso l'ateneo viterbese.
Ha aperto i lavori il M a g n i f i c o Rettore, G.T.
S c a r a s c i a M u g n o z z a , subito dopo ha formulato un indirizzo di saluto il Prof. G i o r g i o Mana-
c o r d a , Preside della Facoltà di Lingue e Letterature Moderne.
Ha fatto seguito una tavola rotonda sulle origini dell'indipendenza baltica alla quale hanno
preso parte gli studiosi: B e n e d e t t o A m a r i , A n tonello Biagini, Domenico Caccamo, Fulvio
d ' A m o j a , E n n i o di N o l f o , B i a n c a V a l o t a Cavallotti. Ha p r e s i e d u t o L u i g i De R o s a .
Nel pomeriggio hanno avuto luogo gli interventi singoli sotto elencati.
- K. Z a b o k l i c k i , Il potere regio nella Livonia
medievale.
- G . L a m i , I paesi baltici tra Russia e URSS.
- M. Sinisi, La guerra d'inverno. Un episodio
della storia del Baltico nella stampa italiana.
Il giorno 9 marzo i lavori del Convegno hanno avuto come degna cornice il salone della
Rocca dei Papi in Montefiascone, alla presenza
di numeroso pubblico. E' stata molto apprezzata la presenza di alcune classi degli istituti medio-superiori montefiasconesi. Alle ore 9,30
l'Avv. B r u n o Mecali, Presidente dell'Associa-
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dei pargoli", che avverte nell'ammirazione estatica di una profonda notte stellata: una figura poetica nella oggettività storica più che una
immagine scaturita da un calcolo matematico.
Il teologo storcerà indubbiamente la bocca;
non ci possiamo far nulla: noi siamo fatti così.
Questo è dunque l'animo con il quale i volenterosi armati di appositi strumenti hanno liberato le mura dell'antica chiesetta dall'edera verde "che va su contorta"; ogni colpo d'ascia è stato un atto di fede, il lavoro di riattivazione dell'edificio è stato permeato di quella religiosità quale si è tentato di descrivere e che rappresenta la
forma immediata attraverso la quale la gente
viene a percepire la sensazione di Dio.
Perciò, quanti hanno a cuore il ritorno ad una vita più semplice e sana debbono dare conforto e solidarietà ai coraggiosi che hanno preso
l'iniziativa di cui discutiamo e che rappresenta
un'impresa altamente meritevole se si considera che essa viene ad inserirsi in un mondo in pieno disfacimento morale, per riaffermare un elevato valore spirituale contro la tendenza al nichilismo che spesso è il frutto pernicioso di un razionalismo esasperato.
Zelindo Gianlorenzo
z i o n e A l t a T u s c i a ha formulato un indirizzo di
saluto ai convegnisti e a tutti i presenti.
Sono intervenuti con contributi di alto interesse scientifico gli oratori appresso indicati.
- A. B i a g i n i , Il Baltico nelle carte dell'Archivio Storico dello Stato Maggiore
dell'Esercito.
- F. G u i d a , Il Baltico nelle carte del Ministero degli Esteri italiano.
- G. Platania, Il Baltico nelle carte Vaticane.
Le conclusioni sono state tratte dal Prof.
D o m e n i c o C a c c a m o dell'Università di R o m a
"La Sapienza".
Ospite graditissima la Dr.sa A n g e l a Padellaro, Direttore della Divisione Editoria del Ministero dei Beni Culturali. Non è quasi più il caso di
sottolineare i meriti dell'Associazione che riesce
ad organizzare nella nostra città manifestazioni
di livello ed interesse nazionale come quella descritta, e a far confluire in essa studiosi della fam a di quelli intervenuti.
Gabriele Bartolozzi Casti
A chi dovesse interessare, si comunica che i contributi scientifici resi nel corso della manifestazione saranno
pubblicati in volume a cura dell'Università della Tuscia e
dell'Associazione Alta Tuscia.
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al ora anchc
pag.
LA VOCE - n° 5 - Maggio 1993
Il suono delle campane
11
e la Parrocchia di S. Maria del Giglio - Zepponami
Il 26 settembre 1991 Mons. Temperini D. Oliviero era stato denunciato dai coniugi Bartoli Carlo e Grazia per abuso di suono delle campane.
Un decreto penale emesso dal GIP aveva condannato il parroco aduna ammenda di 400 mila lire.
Il parroco, giustamente, ha presentato opposizione al decreto penale. La causa è stata discussa giovedì mattina (22 aprile), presso la Pretura di
Montefiascone.
Mai s'era vista l'aula delle udienze della Pretura gremita di tante persone; erano i fedeli di Zepponami accorsi in appoggio al parroco, avevano presentato una petizione sulla "non fastidiosità"
firmata da più di 800 persone.
C'è una disciplina
sull'uso
delle
campane?
Occorre preliminarmente notare al riguardo che, prima del Concordato del 1929, la legislazione statale prevedeva varie norme limitative dell'uso delle campane, sia nell'ambito del
CoÒice penale sia nell'ambito dei poteri riconosciuti ai Comuni di stabilire norme disciplinatrici
dell'uso stesso. Con l'avvento del regime concordatario e col conseguente riconoscimento
del libero esercizio del culto tali disposizioni sono scomparse, sicché può dirsi che, in linea generale, la r e g o l a m e n t a z i o n e del s u o n o delle
c a m p a n e è o g g i s o s t a n z i a l m e n t e r i m e s s a all'autorità ecclesiastica.
In proposito ci si può richiamare all'art. 2
dell'Accordo di revisione del Concordato lateranense (reso esecutivo con legge 25 marzo 1985,
n. 21), che nel n. 1 riconosce alla Chiesa cattolica «la p i e n a libertà di o r g a n i z z a z i o n e , di
p u b b l i c o e s e r c i z i o del c u l t o , di e s e r c i z i o del
m a g i s t e r o e m i n i s t e r o s p i r i t u a l e n o n c h é della g i u r i s d i z i o n e in m a t e r i a e c c l e s i a s t i c a » . O ra non v'è dubbio che la disciplina dell'uso delle
campane attenga sia al pubblico esercizio del
culto sia - proprio in quanto disciplina, cioè giuridica regolamentazione di materia ecclesiastica
- al libero esercizio della giurisdizione d a parte
della competente autorità ecclesiastica.
nata e l'altra, ecc.).
Vero è che nel nuovo Codice canonico non
è più rintracciabile una disposizione specifica
sull'uso delle campane e sulla rivendicazione alla sola autorità ecclesiastica della c o m p e t e n z a a
dettare la relativa disciplina, come quella contenuta nel can. 1169 del Codice pio-benedettino
previgente. M a è altrettanto vero che nel Codice
ora in vigore vi sono disposizioni generali che
non producono effetti innovativi rispetto al passato. Si pensi soltanto, a titolo esemplificativo, al
can. 1213, per il quale nei luoghi sacri l'autorità
ecclesiastica esercita liberamente i suoi poteri e
i suoi uffici. Appare evidente, dunque, che il problema è un altro. E cioè di vedere se un uso delle campane che rechi molestia possa entrare in
rilievo per il diritto dello Stato e, quindi, essere
Come spetta all'autorità competente, a
norma del diritto canonico (l'Ordinario diocesano, in generale; il parroco o il rettore, per ciascuna chiesa), determinare l'uso della chiesa e delle varie pertinenze, in rapporto al vincolo di destinazione al culto loro proprio; così spetta alle
medesime autorità ecclesiastiche regolare il
suono delle campane, senza che - come bene è
stato messo in evidenza da numerose decisioni
di giudici di legittimità e di merito, ordinari ed amministrativi - la regolamentazione in tal modo determinata possa essere oggetto di sindacato d a
parte dell'autorità statale, amministrativa o giudiziaria. Così, per esempio, non potrebbe un
regolamento comunale od un provvedimento
dell'autorità giudiziaria determinare l'ambito ed i
limiti dell'uso di campane (a quali ore, per quanto tempo, con quali intervalli minimi tra una suo-
Mons. Temperini era chiamato a rispondere del reato previsto dall'art. 659 del codice penale «perché nella sua qualità, abusando dell'uso delle campane della chiesa di Santa Maria del Giglio, sia nei giorni feriali che in quelli festivi, disturbava le occupazioni ed il
riposo delle persone». Il P.M. Giuseppe Spadoni aveva chiesto la condanna.
D. Oliviero si è presentato assistito dal suo legale: Severo Bruno. Dopo aver ascoltato la parte avversa, è stata la volta dei testi in favore della posizione del parroco. Tutti hanno ammesso ctie il suono delle campane era stato sempre lo stesso e non aveva dato mai
fastidio a nessuno. Anzi, alcunifedeli s'erano lamentati con il parroco in quanto, ultimamente, aveva ridotto lo scampanio.
Poi ha preso la parola anche Mons. Oliviero e, tra le tante cose, ha detto: «Non sono né un bamboccio né un bambino, ho sempre suonato le campane in concomitanza delle funzioni religiose. La mia precisione, poi, la conoscono tutti».
Il Pretore, Dott. Centaro, si è ritirato in camera di consiglio ed ha quindi dato lettura della sentenza con la quale il parroco veniva assolto dall'imputazione ascrittagli,
perché il fatto non costituisce reato. Un lungo applauso della popolazione che stava in
aula ha concluso così, in favore del parroco, la famosa "guerra delle campane".
oggetto di provvedimenti di carattere giurisdizionale volti a far venire meno il disturbo.
Diversi sono stati i casi discussi in Italia,
soprattutto quando il suono delle campane era
considerato illegittimo e molesto.
Dottrina e giurisprudenza sostengono che
il reato può configurarsi: a) q u a l o r a v i sia u n "ab u s o " delle c a m p a n e , vale a d i r e u n u s o diff o r m e dalle p r e s c r i z i o n i d e l l ' a u t o r i t à eccles i a s t i c a o d a l l e c o n s u e t u d i n i del l u o g o (si
pensi anche al caso dell'uso fatto d a estranei,
senza l'autorizzazione dell'autorità ecclesiastica; b) c h e le i m m i s s i o n i di s u o n i d e v o n o essere atte a recare d i s t u r b o a d u n n u m e r o ind e t e r m i n a t o d i p e r s o n e , non rilevando il fatto
che esse, di fatto, possano molestare specifici
singoli individui (per esempio, perché soggettivamente più insofferenti della generalità al suono delle campane).
(segue da pag. 7)
- Un p a r t i c o l a r e i m p e g n o dovrà essere
posto nel compito educativo dei figli, forma primaria di servizio alla Chiesa e alla società.
- Solo che la Chiesa non può offrire loro "i
sacramenti di Cristo" «senza cadere nella contraddizione di celebrare i misteri dell'unità della
fede cristiana tollerando uno stato di vita in contrasto con il Vangelo del Signore e quindi con la
fede stessa della Chiesa».
L a Comunità cristiana, che vive in profondità la propria fede, non può non sentire il divorzio e il nuovo matrimonio civile come gravemente contrastanti con le indicazioni del Vangelo... di
qui "il disagio e l'amarezza spirituale".
"Non per questo, però, è giustificabile un
atteggiamento di allontanamento
e di rifiuto dei
fratelli di fede che vivono in quelle situazioni". Il
sacerdote, ma anche parenti o vicini di casa, come pure coppie particolarmente
sensibili e preparate, dovrebbero avvicinare i divorziati risposati e iniziare - nella più grande
delicatezza-quel
dialogo che potrebbe illuminarli circa la posizione della Chiesa verso di loro, senza ingannarli
sulla verità della loro situazione ma insieme testimoniando una sincera carità fraterna.
Le occasioni non mancano: la nascita di un
bambino, la richiesta del suo battesimo, una dolorosa prova o un lutto familiare, la visita delle case, la domanda che il figlio frequenti scuole o
ambienti gestiti da personale religioso, ecc.Nel/'ambito della sollecitudine pastorale verso i divorziati risposati si pone il problema - specialmente da parte del sacerdote - di esaminare con
cura se il primo matrimonio sia invalido. Nel caso di fondato motivo per l'invalidità
occorrerà
aiutare concretamente le persone interessate a
rivolgersi al tribunale
ecclesiastico.
Niente c'è di nostro in ciò che abbiamo
detto. E' tutta dottrina della Chiesa
esposta
nel documento
della CEI del 26 aprile 1979.1nutile dire che ad essa ispiriamo il nostro atteggiamento
di cristiani e di
sacerdoti.
pag.
10
LA V O C E - n ° 5 - M a g g i o 1993
Panorama elettorale
referendario
Scheda
rosa
Scheda
marrone
Scheda
arancione
Scheda
bianca
Sì 28.567.412 82,5 Sì 19.225.638 55,3% Sì 31.492.808 90,3% Sì 31.058.460 89,8%
3.515.206 10,2%
No 6.072.792 17,5% No 15.530.748 44,7% No 3.378.905 9,7%
Elettori:
47.942.095
Elettori:
47.942.095
Votanti:
Bianche:
Nulle:
36.812.001
1.400.307
771.490
Votanti:
Bianche:
Nulle:
36.859.773
1.315.438
787.949
Scheda
| grigia
Sì
statai
3,6
2,!<
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47.942.095
Votanti:
Bianche:
Nulle:
36.810.117
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No 6.038.909 17,3 %
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Nulle:
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Bianche:
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Scheda
viola
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31.242.854 90,1 % Sì 28.937.375 82,7 %
No 3.424.912
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3,3'
2,9'
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2%
usa
| Scheda
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Sì 24.334.875 70,1% Sì 28.512.168 82,2 %
10.367.498 29,9% No 6.187.846 17,8 %
Elettori:
47.942.095
Elettori:
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Votanti:
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Nulle:
36.819.947
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Votanti: "
Bianche:
Nulle:
36.811.781
1.412.106
699.661
3,8%
1,9%
Sul plano provinciale....
Viterbo città
Viterbo provincia
Competenze Usi
SI'
33252
SI'
147937
Città
SI" (83,03%) NO (16,97%)
NO
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31637
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1621
BIANCHE
NULLE
2601
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SI' (48,54%) NO (51,46%)
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NO
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SI-
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SI'
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Si' (89,58%) NO (10,42%)
NO
4168
NO
20869
Provincia
SI' (88,36%) NO (11,64%)
NULLE
BIANCHE
986
2606
BIANCHE
NULLE
9577
Senato
SI'
31935
SI'
Città
SI' (79,06%) NO (20,94%)
NO
8460
NO
BIANCHE
1326
BIANCHE
Provincia
SI' (79,81%) NO (20,19%)
NULLE
2298
NULLE
Ministero Agricoltura
SI'
23511
SI'
108626
Città
SI' (58,55%) NO (41,45%)
NO
16641
NO
72114
BIANCHE
1516
BIANCHE
Provincia
SI' (60,10%) NO (39,90%)
NULLE
2494
NULLE
Ministero Turismo
SI'
Città
SI' (76,15%) NO (23,85%)
Provincia
SI' (77,67%) NO (22,33%)
. 145215
36743
7967
8981
30567
SI'
139656
NO
9571
NO
40151
BIANCHE
1538
BIANCHE
NULLE
2456
NULLE
9789
- -
10419
Eiettori
232431
Votanti
194368
%
83,62
LA VOCE - n° 5 - Maggio 1993
pag. 11
Commento dei politici
Montefiascone
La vittoria dei "si" è superiore ad ogni aspettativa. Gli italiani, che sono andati a votare, sono il 7 7 per cento.
Dispiace solo che sia prevalso il "si" nel referendum
sull'abolizione
del
Ministero dell'Agricoltura:
l'Italia rimane così l'unico paese della Comunità
Europea privata del proprio autorevole
interlocutore per le politiche europee
agricole.
Così pure, anche se di stretta maggioranza, il "si" ha prevalso sul referendum
sull'uso della droga, aprendo prospettive allarmanti: già ci si trova in difficoltà, cosa avverrà con la liberalizzazione
della droga ?
Intendiamo riportare brevemente il pensiero dei vari leader dei partiti:
Occhetto
del
P.D.S.
Benvenuto
Usi Ambiente
Legge droga
Soldi ai partiti
del PSI
Nomine banche
Per il Segretario del PSI Benvenuto
" è un voto che ha sconfitto le posizioni estreme, quelle di destra e quelle di sinistra. Emerge anche u n a indicazione
contraria allo scioglimento delle C a m e re".
#PP. SS.
Senato
Agricoltura
Fini del MSI
Turismo
"
Su questo punto insiste anche il
Segretario del P D S Occhetto: «Non
solo la scelta di sostenere il "si" ai ref e r e n d u m non ci isolava, c o m e sostenevano i fautori del "no", m a anzi ci avvicinava alla sinistra c o m e dimostrano
i dati elettorali disaggregati, i quali dimostrano che perfino la m a g g i o r a n z a
degli elettori della Rete e di Rifondazione c o m u n i s t a ha votato per il "si"».
Orlando
della
Rete
-, -
Usi Ambiente
Martinazzoli
della
Legge droga
DC
Senato
Agricoltura
Turismo
!
v / " v ffiS® *
w
v
••
1346
3865
772
876
815
1300
3254
1637
MK
-
10.649
;
Questo il commenti
della
DC:
«L'alta percentuale dei votanti - si
nione pubblica della posta in gioco, in un
a valanga sul quesito sul sistema elettorale del Senato è indice di un orientamento non equivocabile a favore dell'insmo maggioritario, e cioè a favore di una
semplificazione
della
rappresentanza
Usi Ambiente
Legge droga
Soldi ai partiti
Nomine banche
politica rispetto a un Parlamento eccessivamente
frammentato».
«Anche
la
PP. SS.
considerazione - prosegue la nota - che
l'elettorato dei partiti del "no" ha contravvenuto in maggioranza all'indicazione
dei rispettivi leader, conforta q u e s t a interpretazione di un esito referendario in
nessun modo addomesticabile, e dovrebbe
rappresentare
una
premessa
sufficientemente chiara per il legislatore
che dovrà por mano alla riforma elettorale nel suo complesso».
7698
5275
8371
8197
8276
7710
5813
7353
1472
3915
835
948
908
1526
3404
1824
elettori
12.053
"s
sr
della c o n s a p e v o l e z z a diffusa nell'opipassaggio difficile della vita politica e isti-
NO
1
y
Civita Castellana
legge nella nota - è un segno confortante
tuzionale del Paese. In particolare, il "si"
SI'
|
A
:
troduzione, nel sistema, del meccani-
Per la Lega Nord, c h e si era impeg n a t a per il "si", il leader Bossi ha dichiarato: "Ha vinto la voglia di cambiare. S o n o d'accordo con una riforma
della legge elettorale anche per la Camera, m a c h e si ottenga in fretta, altrimenti si va alle elezioni".
NO
Tarquinia
PP. SS.
Lega
^
elettori
Nomine banche
Bossi della
6790
4259
7400
7211
7309
6931
4964
6523
•
Soldi ai partiti
Il leader della Rete, Orlando, h a
dichiarato di non sentirsi "sconfitto".
"Noi - ha osservato - abbiamo rinunciato a u n a facile vittoria perché era importante lanciare un segnale rivolto ad impedire che il risultato referendario fosse scippato dagli attuali
partiti. Q u e s t o segnale rimane valido".
%
SI'
'
Senato
Agricoltura
Turismo
NO
8269
1689
5731 57,33 4266
8835
1149
8659
1219
8736 87,95 1197
7661 76,05 2412
6969 70,14 2967
7983
1965
elettori
12.615
pag. 16
Lassù qualcuno ci ama
Quando un malato affronta un intervento chirurgico, ricorda il periodo pre-operatorio con grande
intensità.
Ricorda nei minimi particolari anche chi non ha
niente a che fare con l'intervento che deve subire.
Ricorda i compagni di stanza, le gentilezze e la
professionalità di chi lo assiste, ricorda anche le cose più insignificanti. Ma pochi, quasi nessuno ricorda
chi lo addormenterà, quasi nessuno ricorda e si accorge dell'Anestesista, colui che terrà nelle proprie
mani la sua vita, chi gestirà tutte le sue forze nel superamento dell'intervento chirurgico. Colui che riuscirà a lenire ogni dolore, chi gli procurerà una "morte" apparente e lo riporterà di nuovo in vita; chi gli toglierà ogni coscienza sensitiva per ridargliela a fine
intervento come lo spegnere e l'accendere di una
lampada. Sarà l'anestesista a percepire in tempo reale ogni pericolo, ogni occorrenza di cui avrà bisogno. Sarà lui che, durante tutto quel tempo, lo terrà
come per mano, guidandolo nel buio più fitto fino alla luce meravigliosa del risveglio. Lo porterà in uno
spazio di tempo dai confini inesplorati che non ricorderà mai; simile a spazio e tempo come quello che "aveva" prima di nascere, per poi riportarlo nella realtà
che, seppur dolorosa, lo inebrierà, consapevole di
essere vivo e stupendamente vero, unico.
L'anestesista sarà Teseo, guidato dal mitico filo di Arianna, a riportarlo fuori dal labirinto, sarà lui a
sconfiggere il Minotauro; egli vivrà con l'ansia consapevole di gestire la vita di un essere che dipende unicamente dalla sua capacità, dal suo sapere.
Contribuendo all'unisono con il chirurgo per
debellare il male che lo fa soffrire, tagliando muscoli intrisi nel sangue per riportarlo all'efficienza.
E tu, ricorderai il chirurgo che manipolerà le tue
viscere, che ti bagnerà le labbra arse dall'ansia e dalla sete, griderai di gioia infinita il giorno che uscirai
dall'ospedale, ringraziando tutti, grato per la guarigione raggiunta. Ma non una parola, neanche un ricordo del viso di colui che ha collaborato forse più di
tutti, sicuramente più di altri, alla riuscita nel raggiungere l'obiettivo prefisso.
LA VOCE - ri" 5 - Maggio 1993
te da fantascienza, il fior fiore, la crema che offre il
mercato, strumentario dal costo elevatissimo, ma altamente sicuro ed affidabilissimo, garantendo il massimo dell'efficienza agli operatori che orbitano in questo spazio dove verranno portati gli operati.
Qui è sempre presente un organico autonomo
di medici, infermieri, ausiliari, tutto personale specialistico, altamente funzionale, preparato qualificatamente all'assistenza speciale per quel tipo di pazienti da assistere. Operatori altamente efficienti,
cercati e voluti daH'«amato e odiato» dott. Tasciotti.
melli di Roma, risultando fra le migliori del suo corso.
Gli infermieri, tutti specializzati in questa bran-
ca: Inf. Prof.le sig. Frabrizio De Santis, Germano
Germani, Algerina Monachini, Maria Pia Corbianco, Delia Manzi; Ausiliari slg.ra Nadia Panunzl,
Giuliana Maurizi, Massimo Brugiotti, Roberto Parente, Antonio Tacchi.
Anche il sottoscritto è parte integrante di questo gruppo, collaborando nel blocco operatorio con
l'anestesista ad addormentare e seguire, durante tutto l'intervento chirurgico, il paziente, cooperando al
Ma oggi perché LASSÙ'QUALCUNO
CI AMA
ci sarà un motivo in più per conoscere i protagonisti
che quasi tutti i giorni, gomito a gomito, cooperano alla riuscita per raggiungere il risultato migliore in una
lotta immane contro mali inesorabili, affondando una
lama tagliente nelle carni inermi di un misero corpo umano.
Ci sarà una strumentazione, un apparato della massima sicurezza, il meglio di quanto può offrire
la scienza moderna, una garanzia in più a chi deve
subire, nel nostro ospedale, un'operazione chirurgica.
Sì, finalmente, dopo anni di lotte, dopo le avversità di molti, in lotta continua contro tanti, troppioggi, nel nosocomio falisco si può affrontare un'operazione chirurgica con la garanzia di un'assistenza
post-operatoria veramente di prim'ordine. Tutto ciò lo
si deve in gran parte alla caparbietà, alla testardaggine, ad un'azione di lotta perseguita per anni dall'indomito Primario di Anestesia e Rianimazione dott. Silio Tasciotti ; sì, oggi nell'ospedale di Montefiascone
è in funzione un Reparto di Terapia Intensiva di quattro posti letto attrezzati con apparecchiature d'avanguardia, come i migliori e moderni reparti di Rianimazione.
Questo repartino è collocato sotto le sale operatorie; a chi lo vede sembra di entrare in un altro
mondo: tutto lindo e pulito, con attrezzature veramen-
Il loro importante "servizio" collabora a rendere meno doloroso e traumatico l'iter post-operatorio
dei malati.
Essi sono: Primario Responsabile Specialista in Anestesia e Rianimazione - dott. Silio Tasciotti; Aiuto Corresponsabile - Giancarlo Muzzi;
Alessandro Tommasini; Gianni Siena; Ivano Mattozzi; Fabrizio Marra.
Capo sala la signora Maria Rita Serranti, efficientissima, valido e insostituibile aiuto di collegamento tra medici e il resto del personale; apporto essenziale per il coordinamento di quanto occorre, dal
fabbisogno del materiale occorrente alla disposizione dei turni per i carichi di lavoro da eseguire. Prezioso elemento di sicuro affidamento, diplomata all'Università Cattolica del S. Cuore del Policlinico A. Ge-
suo risveglio prima di inviarlo al reparto suddetto post-operatorio. Vorrei precisare che tutti hanno ambito a svolgere la loro attività in questo Servizio, formando così un organico efficiente, omogeneo, particolarmente affiatato, come raramente ho potuto notare nella mia ormai lunga carriera al servizio della sanità.
Un ricordo particolare e commosso va al compianto e caro amico dott. Diego Finauro, morto sognando la realizzazione di questo reparto. Così come
un ringraziamento è dovuto a coloro che hanno cooperato al raggiungimento di questo grande obiettivo,
aiuto insostituibile per tutti coloro che, nei giorni a venire, ne avranno di che giovarsi.
Inf. Prof.le Pino Roncella
LA V O C E - n° 5 - Maggio 1993
Sono i nostri
"LA VOCE" E'GRATA Al SUOI
SOSTENITORI: Carelli Ottaviana, Fanali Adriana, Fanali Edda,
Ricca Filippo, Scascitelli Ennio, Burla Vincenzo, Manzi Angelo,
Cimarello Vittorio, Ceccarelli Romolo, Stefanoni Settimio, Badetti Rocchi Filomena, Coralloni Enrico, Tosti Vincenzo, Rosetto Antonio, Mezzetti M. Paola, i famigliari di Cricco Angelo, Quami Elide, Paoletti Altiero, Torrigiani Bruno, Boco Mario, Pieri Vernando,
Tofanicchio Loretta, Catasca Mauro, Ceccarelli Manuela, Pezzato Pietro, Marini Aldo, Fanali Augusto, Presciuttini Lorenzo, Brachetti Lanzi Anna, Lanzi Renato, Minciotti Richard Lorenzo, Menghini Alvaro, Maestre Pie Capodimonte, Lucarelli Romano, Paoletti ijruno, Vecchioni Cesare, Porta Luigi, Carletti Mauro, Cipriani Luigi e Domenico, N.N., N.N., Catterucci Vincenzo, Sarchioni
Marisa, Stefanoni Anna Maria, Ferlicca Minelvio, Perlorca Luigi,
Genovesi Bindo, Menghini Corrado, Panichi Paolo, Coralloni
Mario.
AMICI: Saraca Luciano, Giraldo Pietro, Patacchini Giovanni,
Grassi Luciano, Signora di Via del Lago, Mecali Dante, Nicolai Aminto, lacoponi Aldo, Maurizi Paolo, Stefanoni Anna Rita, Filiè Loretta, Paoletti Vincenzo, Scarponi Giovanni, Ticconi Anna, Savelli Lina, Ranucd Olindo, Brigliozzi Maria, Porroni Francesco, Cappannella Benvenuto, Crocetti Angelo, Castellani Fernando, Fiorelli Pierino, Notazio Francesco, Leonetti Emilio, Moscetti Mario,
Pezzato Giuseppe, Rubbi Ida e Adele, Perazzi Corrado, Zerbini
Mario, Guerra Teresa, Marianello Giuseppe, Giraldo Tommaso,
Lucattini Giuseppe.
pag. 11
sacerdoti...
... che hanno ben meritato per la Chiesa universale e diocesana e per la popolazione delle nostre zone. Sono ancora tutti sulla breccia, malgrado l'età... Li invitiamo fin
d'ora tutti per ia festa di S. Margherita - 20 luglio - per esprimere loro riconoscenza
e insieme ringraziare il Signore.
Sua Ecc.za Mons. Tagliaferri
vescovo da 15 anni
Sua Ecc.za Mons. Giovanni D'Ascenzi,
consacrato sacerdote il 19.6.43
e da 10 anni vescovo di Arezzo
Sua Ecc.za Mons. L. Boccadoro
vescovo da 42 anni
BENEMERITI: Tofi Aldo, Ugolini Armando, Brodo Valdo, Paiolo
Enrico, Cicoria Giuseppe, Fiorucd Iole, Filiè Antonio, Giuliobello
Ida, Bonifazi Paola, Carlini Franco, Rosetta Roberta, Bertuccini
Noemi, Lanzi Nello, Ugolini Samuele, Paolini Alessio, Angeloni
Pietro, Savelli Angela, Paiolo Marcello, Valleriani Livia, Pigliavento Ivana.
AMICI DELLA CATTEDRALE
Sono entrati a far parte degli "Amici della Cattedrale": Tangari
Francesco, Napoli Giorgio, lacoponi Ornella, Andolfi Ginevra,
Bronzetti, Scoponi Rosa, Trapè Paolo, Paoletti Adamo, Torri Noemi, famiglia Scalia, Trapè Margherita, famiglia Porroni-Carelli,
Perugini Gesualdo, i famigliari di Fontana Primo, Bracoloni Gino,
Napoli Sandra, Presciuttini Lorenzo, Minciotti Diletta, signora
Rezzi, Mauri Silvia, Menghini Lucian Crocetti Angelo, Troppichini in Genovesi Maria, Franceschini Giulia, Rubbi Ida e Adele, Guadagnai Candida, M.M., Donati Andrea
Lo sposo in suffragio di lacoponi Tranquilli Giuliana, i famigliari in
suffragio di Cricco Angelo, Scarino Agostino, Trapè Nazzareno,
Catasca Sante, Brunamonti Cristina, Cicoria Marina.
ANAGRAFE CITTADINA
70° di
sacerdozio:
D. A n g e l o E r c o l a n i , consacrato il 22.12.1923.
60° di
sacerdozio:
D. Sante M o n s . B a g n a i a , consacrato P1.4.33.
D. Dario Nardi, consacrato il 2.4.1933.
50° di
sacerdozio:
D. G i n o Belardi, consacrato il 19.6.1943.
D. L u i g i M o n s . M o c i n i , consacrato il 19.6.1943.
D. F r a n c e s c o M o n s . Zarletti, cons. I'11.4.43.
D. E s p o n i o C e c c a r e l l i , consacrato il 18.7.43.
25° di
sacerdozio:
D. M a u r o M a n z o n i , consacrato il 28.6.1968.
D. L u i g i S q u a r c i a , consacrato il 29.6.1968.
1° di
sacerdozio:
D. P i n o Curre, consacrato il 24.4.1993.
NATI: Stefanoni Valentina di Renato e Brachino Vania, Cepparotti Alessandro Marco di Marco e Turchetto Luigina, Magnani Chiara di Michele e Panlccia Alessia, Ceccarelli Ilaria di Paolo e Montesano Rosa, Ceccobello Andrea di Valerio e Arcangeli Luigina,
Piciollo Giacomo di Giovanni e Balicchi Isabella, Atsoggiu Pietro
di Fabrizio e Marziali Lorena.
MATRIMONI; Fantini Simone e Micalizzi Sabrina; Petrella Mario
e Bicchieri Anna; Ugolini Sandro e Contrucci Marzia; Boccale Vittorio e Morincasa Laura.
MORTI: Menghini Pierina 1915; Trapè Nazzareno 1904; Troppichino Maria 1900; Cetani Alessandra 1904; Pompei Assunta
1909; Merlo Eleonora 1910; Nobili Maria 1910; Cricco Angelo
1902; Ambrogi Felicita 1896; Cicoria Marina 1974.
Mons. Angelo Ercolani con 70 anni di sacerdozio
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LA VOCE - ri" 5 - Maggio 1993
pag. 16
Nazzareno
Trapè
Nato il 22 dicembre 1904, antivigilia di Natale, per
questo forse gli è stato messo il nome di Nazzareno, ritornato al creatore la notte del Venerdì santo, antivigilia di Pasqua, ha avuto le esequie il giorno stesso della celebrazione della risurrezione del Signore con il quale ora si trova
nella gloria del cielo, insieme alla sposa Santa Mocini che
l'ha preceduto in Dio nel 1962. Il "sor Neno", uomo di fede,
sempre appartenuto alla lega di Perseveranza, sempre
presente nella sua bella S. Margherita, era un vero personaggio, amico di tutti, sempre con il sorriso sulle labbra. Agricoltore, era rimasto invalido per un incidente sul lavoro nel lontano 1940, per questo lo vedevi girare con il suo bastoncino. Era stato anche Consigliere comunale e, pur non avendo incarichi ufficiali, si trovava spesso ad essere giudice di pace. Di lui vanno orgogliosi i figli Ettore e Settimio, il fedele e bravo organista della Basilica di S. Margherita, con le loro
famiglie. Il Signore Dio gli darà sicuramente il premio eterno da lui guadagnato e desiderato.
Ottavio
Perei lo
Eri andato in pensione nel 1992, dopo aver lavorato
22 anni in Finanza e gli altri presso l'aeroporto di Fiumicino. Il Signore ha voluto fartela godere in cielo, anche se lasci nel dolore la sposa Bruna, le figlie Stefania e Patrizia
con i loro mariti e là nipotina Eleonora a cui eri tanto legato
.OltreatuasorellaElsacon la famiglia, hai lasciato nel
dolore, mitigato dalla fede, la mamma Rosa, conosciuta a
Montefiascone per essere stata bidella della Manzoni per
34 anni. Ora in cielo hai ritrovato tuo padre Pietro, perito in
Albania nel 1941, e due tuoi fratellini. Te ne sei andato al primo tepore della primavera - il 5 aprile - per viverla intensamente nella casa del Padre.
Rosa Rivici ved.
Castellani
Nata col secolo, il 13 febbraio 1900, morta il 20 marzo 1993 ha dedicato tutta la sua lunga vita ai grandi valori della famiglia e del lavoro. Dopo la morte del marito Cesare Castellani la signora Rosa è vissuta con il figlio Enrico, accudita amorevolmenle dalla nuora Lina e dalla figlia Cesarina. Alcuni anni fa avevasuperato una difficile operazione e sembrava avviata a tagliare il traguardo dei
cento anni. Si è spenta come una candela non prima di aver ricevuto i Sacramenti, suggello di una vita cristianamente vissuta per il viaggio verso il Paradiso.
(Umberto G. Ricci)
Alessandra
Celoni
Picotti
Mamma!
Ti sei spenta come una candela dopo un discontinuo ed ultimo "flash" di luce che
stentava a tenersi vivo per mancanza di ossigeno.
In breve, poco più di una settimana, si è risolta la tua "via Crucis" per una Pasqua
di resurrezione.
Ci sei arrivata consunta dall'Amore per i tuoi figli ancora in vita e per l'altra già nel
regno dei più.
Sei stata una mamma! Delicata ma forte nella guida in un mondo pieno di insidie.
Il tuo volto rimarrà stampato nell'intimo dei nostri cuori.
D. Luigi, Agnese, Silvana
sfato.
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L'Amministrazione Comunale ha ultimamente
provveduto ad attribuire oltre venti nuovi nome ad altrettante vie, perunaggiornamento della toponomasticacittadina.
Non è facile comprendere quali siano stati i criteri
adottati per l'attribuzione di tali nomi, ma non vi è dubbio
che colui o coloro che hanno fatto delle scelte in tal proposito non conosce la realtà locale. Ritengo che la gente abbia bisogno di ricordare i fatti o le persone che in qualsiasi modo hanno contribuito, nel corso dei secoli, a dare lustro e notorietà al nostro splendido paese. Montefiascone
è una cittadina nata nel buio dei tempi che ha certamente
l'obbligo di ricordare coloro che hanno contribuito a farla
diventare come oggi è. Forse qualcuno vuol coprire, con le
polveri della dimenticanza, la nostra storia di oltre tremila
anni?
I nomi delle nuove (si fa per dire) vie sono nati da
un'esigenza particolare: omogeneizzazione toponomastica (così è stato detto)! Ad una zona sono stati attribuiti prevalentemente nomi di uccelli e quindi avremo via del Passero, via del Pettirosso, via del Tordo o forse dell'Allocco;
mentre in un'altra zona sono stati prescelti nomi di fiori e
piante e perciò avremo: via del garofano, via della Rosa, via
dell'Edera, via del Biancofiore e via della Quercia (ogni riferimento a partiti politici è puramente casuale!) e così
via... ! via;;;! La storia ci hagià tramandato trasformazioni incomprensibili in fatto di vie, basta citare, una per tutte, via
della Lungara, luogo di transito, nei tempi passati, dei pastori in transumanza, diventata via Bandita (ma, bandita da
chi?). Ritengo, tra l'altro, fosse stato più opportuno ricordare un certo Mons. Giovanni Rosi o una certa principessa
Sobieski, inoltre perché dimenticare un papa come Urbano V che elevò al rango di città Montefiascone oppure papa Martino IV, anche se per motivi meno nobili, ma non era colpa sue se quell'anguille, quelle de! nostro lago, erano così buone. Saltando qua e la nel tempo si poteva pensare ai popoli dei Trossoli, nostri progenitori, agli Etruschi,
alla regina Amalassunta, o, tornando con la mente ai tempi e fatti più recenti al prof. Pietro Volpini, esimio insegnante nonché storico, persona di grande umanità di cui, tra l'altro ho un caro ricordo personale; oppure al ten. Col. Paolo Scoponi, pilota delle Frecce Tricolori dell'Aeronautica Italiana (qui mi si obietterà che dalla sua tragica morte non
sono trascorsi ancora dieci anni, requisito necessario per
essere titolare di una via o di una piazza, ma, allora, come
hanno fatto Borsellino e Falcone?).
Bah! Forse un giorno non troppo lontano, qualcuno dei nostri illustri toponomastici speriamo si ricordi degli
ortaggi così anche noi potremo finalmente avere via delle
Rape, via delle Zucche, via del Cavolo o via del Cetriolo!
Tutto per omogeneizzazione toponomastica! E, soprattutto, ricordatevi di aggiornare i vostri documenti. Il che non è
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Renato Giraldo
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LA VOCE - n° 5 - Maggio 1993
giunto il momento di sciogliere '
Margherita Fiorucci
Eleonora Merlo
pag. 11
Cristina Brunamonti
ved. Salvatori
, ' _ ",
Margherita Capotosto
Quattro mamme... degne d'essere ricordate... solo per il tatto d'essere state m a m m e !
- M a r g h e r i t a F i o r u c c i , e r a d e i Carpine e la piangono lo sposo G i u s e p p e Marianello, itigli V i t t o r i a e R o b e r t o con le loro famiglie. E' salita al Creatore l'11 marzo 1993 all'età di 71 anni.
- E l e o n o r a M e r l o ha voluto vedere come è fatto il cielo il 27 marzo, all'età di 83 anni.
- M a r g h e r i t a C a p o t o s t o se n'è andata ricca di anni - 91 -, di figli - 3 -, di nipoti - 4 - e di pronipoti - 5 -.
- C r i s t i n a B r u n a m o n t i v e d . Salvatori, invidiata d a giovane ed anche d a anziana per la sua avvenenza, m a triste per le sventure riservatele dalla vita, soprattutto per la morte del figlio Paolo. Amata ed assistita dalla nuora S i l v e s t r i p r o f . s s a Orella, ha trascorso gli ultimi anni presso l'istituto Giovanni XXIII, sulla via Teverina. Ora è felice in cielo, dove si è incontrata e sta per sempre con lo sposo, m a soprattutto con il suo Paolo. Ha raggiunto
il cielo il 31 marzo all'età di 86 anni.
Angelo Cricco
Il mese di marzo ha raggiunto la poesia del cielo il sig. A n g e l o
C r i c c o e sicuramente si è incontrato con il Creatore poetando. Analfabeta, sentiva dentro di sé l'estro poetico. Era una figura simpatica che
arricchiva la z o n a dove era nato:
"Borgheriglia", dove negli ultimi anni trascorreva con gli amici il tempo
della vecchiaia. Grande amico del
V e s c o v o L u i g i , ci conversava
spesso, facendogli correggere anche qualche sua poesia. Al suo funerale il Vescovo era presente ed al
termine ha preso la parola elogiando l'amico e augurandogli una eternità felice. La sposa L e o n i d e , i tre
figli, i nipoti intendono ringraziarlo
per le belle parole pronunciate e
per la sua presenza in un momento così delicato della loro esistenza.
Il nostro Angelo si è unito agli
angeli di Dio all'età di 91 anni.
Gesù
fondò l'Eucarestia
Gesù sulla terra compiva la missione,
passava per le strade
e tutti in finocchione
per farsi benedire.
I gobbi, i ciechi, i sordi ed i vessati,
infermi, zoppi, storpi, muti
nel segno della Croce risanati
e tanti ancora con dir: Gesù mi aiuti.
Era il mese di giugno i giorni tanto belli.
Vide un campo di grano
con le spighe feconde
e di colore bionde, color dei Suoi capelli.
E all'agricoltore Egli baciò la mano;
poi andò nella sua vigna,
le bianche mani tese,
degli acini prese
e nel calice d'oro il succo ricavò.
Ai suoi seguaci disse:
una sera serena
voglio fare una cena,
vi voglio consolare.
Benedice la mensa
con le mani dispensa
il pane dicendo a tutti: mangiate
questo è il mio corpo e lo fate
in memoria di me.
E nel calice santo il sangue del Signore.
Disse a tutti: bevete
questo grande liquore,
10 fate in memoria di me.
Con le Sue mani strinse tutti quanti,
disse : Gloria a Dio nel più alto dei cieli,
in terra pace agli uomini
di buona volontà.
E nello stesso giorno tra le nubi saliva
sulle labbra il sorriso si apriva;
11 paradiso e gli angeli a cantare.
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Al babbo
Quando lasciò la terra
vi nasceva un bel fiore
Gesù gli diede il nome
"non ti scordar di me".
Cricco
Angelo
Il tempo passa, ma i ricordi e il dolore resta. Così il nostro "Gige", stroncato da un attacco cardiaco la mattina del 16
maggio dello scorso anno, se ne andò fra
le braccia del Creatore, unendosi ai suoi
genitori e a suo fratello Umberto, scomparsi anche loro a mezza età.
Sempre col sorriso scherzoso, ha
trascorso la sua vita nel lavoro e nell'amore alla famiglia, affrontando momenti difficili con spirito forte e non facendo mai pesare il suo fardello sugli altri. Ora ci guarda dall'alto, pregando per noi tutti che gli
abbiamo voluto tanto bene.
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Valentino
Il fratello
Caro babbo è passato un anno dalla vostra morte (6.5.92) e non mi sembra
ancora vero. Mi pare ancora di sentire la
vostra voce quando facevate i progetti per
il vostro prossimo anniversario di matrimonio: avreste festeggiato i 50 anni di matrimonio nel mese di novembre '92; sempre
nello stesso anno sareste diventato bisnonno di una bella bimba, sognavate ad
occhi aperti questo momento, ma il Signore non ha voluto che tutto ciò accadesse.
Avete vissuto quindici giorni nel più
tremendo dolore, cosciente che tutti i vostri
sogni non si sarebbero avverati. Poi la fine,
lasciandoci nel più profondo-dolore. Spero
che dove ora vi trovate, lassù in cielo, possiate guardare a noi qui, e darci la vostra
benedizione. Siete stato un padre esemplare, premuroso, sempreprontoe attento,
un marito affettuoso, un lavoratore infaticabile. Spero che queste nostre parole vi
giungano, siete sempre nei nostri pensieri
e nel nostro cuore, con afletto, i vostri figli
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pag.
16
LA VOCE - ri" 5 - Maggio 1993
Con il suo zoo Roncella ha incantato gli stranieri
Riprendiamo
dall'«Artigianato
Viterbese» n° 3 di quest'anno,
un articolo riguardante
Renato Roncella e la sua preziosa e richiesta attività che si può sempre contemplare
e osservare nella rivendita allestita sotto l'arco di piazza.
Quante idee per regali originali e graditi!
Un viaggio attraverso l'artigianato artistico
della nostra provincia ci porta a scoprire lo Z o o
di legno di Montefiascone, oggetti pieni di fantasia e creatività ideati e costruiti d a Renato Roncella. L a produzione prevalente h a c o m e t e m a
un simpatico z o o : s o n o oltre cento le forme di
q u e s t a linea che v e d e il suo maggior utilizzo com e s o p r a m m o b i l e . Le misure variano dai soggetti più piccoli di 12-13 centimetri fino ad un enOrme struzzo, di oltre due metri, oppure un coccodrillo, u n a giraffa, un ariete o un cavallo a dondolo altrettanto grande. Se si entra nello showroom di Renato Roncella, 51 enne, artigiano dal
1984, in piazza Vittorio Emanuele, si h a c o m e
l'impressione di essere in una originalissima arca di Noè popolata d a gatti, uccelli, abitanti della savana, m a anche animali a noi più vicini com e galline e conigli. O g n i animale, realizzato in
abete naturale dalle mani di Roncella, esperte
ed allenate a lavorare il legno, a s s u m e , di volta
in volta, espressioni serie, dolci, furbe o giocose.
La distribuzione e la vendita dei lavori di
Roncella è indirizzata in Italia e all'estero. Animali dello Zoo di legno si possono trovare in tutto il territorio nazionale e particolarmente nella
fascia alpina, m a anche al s u d e nelle isole. So-
no molto richiesti anche in negozi specializzati di
città a spiccata vocazione artistica c o m e Firenze e Roma. All'estero i simpatici animali in legno
arrivano in Austria, Francia, Germania, O l a n d a ,
Principato di Monaco, Giappone, Australia, Cile,
U s a e perfino alle Isole Mauritius. La vasta distribuzione è scaturita d a un infaticabile lavoro di
partecipazione a mostre e fiere che h a visto Roncella p e r s o n a l m e n t e presente a Monaco, Dusseldorf, Londra. I prodotto dello Z o o di legno sono stati a n c h e recentemente esposti alle fiere di
J o h a n n e s b u r g , in S u d Africa e di New York. L a
mostra di N e w York si è t e n u t a durante le celebrazioni colombiane e, in quell'occasione, i prodotti di Renato Roncella s o n o stati esposti insieme a quelli dei migliori rappresentanti dell'artigianato artistico nazionale, in un ampio spazio
fieristico interamente costruito in legno e d e n o minato "Piazza Italia", perché ispirato ai motivi
architettonici delle più belle piazze italiane. Da
anni Roncella è ospite fisso del M A C E F di Milano, la manifestazione di oggettistica e di artigianato artistico più importante d ' E u r o p a insieme a
quella di Monaco. La partecipazione a q u e s t a
importante manifestazione, che o c c u p a tutti i padiglioni della Fiera di Milano, gli h a p e r m e s s o ne-
VII Seminario di musica
e
strumentale
vocale
Tramite la nostra "Voce" mi è gradito dare la lieta notizia, in primis, che il Seminario di "Vino e Musica",
già alla VII edizione, si svolgerà dal 25 luglio all'8 agosto, unendo così i valori culturali di sensibilizzazione e preparazione dei giovani verso l'arte e la musica, a quelli turistici, contribuendo ad esaltare il patrimonio storico e
paesaggistico della nostra cittadina.
I concerti si svolgeranno alla Rocca dei Papi dal 2 al 7 agosto. Durante tale manifestazione si svolgeranno, in una cornice turistico-culturale, ogni sera, nell'accoglientesalone della Rocca dei Papi, concerti vocali e strumentali di grande interesse artistico che allieteranno i nostri concittadini e i turisti presenti ormai sempre più appassionati a questo genere di musica con importante e vasto programma di opere liriche, classiche, sinfoniche
e arie degli immortali Mozart, Schubert, Rossini, Beethoven ed altri.
Alla Direzione Artistica è il valente e noto Maestro Elio Maestosi con un cast eccezionale e numeroso
di Docenti per n° 19 specializzazioni: canto lirico, pianista accompagnatore, pianoforte, assistente al pianoforte,
pianoforte a 4 mani, violino, viola, violoncello, contrabasso, flauto, oboe, clarinetto, corno, fagotto, tromba e trombone, chitarra, percussioni, musica da camera. Il seminario ha a disposizione 20 classi e, pertanto, tutti gli strumenti che compongono una grande orchestra. Si prevede la partecipazione di circa 120 allievi che saranno ospitati nell'accogliente e vasta scuola "Card. Salotti".
La nostra Montefiascone deve andare orgogliosa di questa interessante e culturale manifestazione che,
senza scopo di lucro, intende anche promuovere e sensibilizzare la cultura musicale nel contesto storico-geografico del territorio per una concreta diffusione dell'Arte intesa come aspetto del patrimonio sociale. Per l'organizzazione di tale importante ed interessante manifestazione dobbiamo essere grati e ringraziare per il loro fattivo interessamento e con vero spirito di sacrificio il Presidente ed il Vice Presidente della Cantina Sociale Dott. Fabio Brugnoll e Rag. Mario Trapè, con gli auguri più sentiti di "semper ad majora" e per una lunga vita a loro e per questa meravigliosa manifestazione.
Alfredo Gaddi
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Tel. 0761/824144
gli anni di mantenere i legami c o n la clientelache
è a n d a t a man m a n o espandendosi.
A b b i a m o incontrato Roncella nel suo laboratorio, d o v e abbiamo osservato le n u m e r o s e riviste italiane ed internazionali di arte, regalo e
oggettistica che lo citano regolarmente. Gli abb i a m o chiesto se i problemi della crisi economic a che stiamo attraversando si sono fatti sentire
nel suo settore; ci ha risposto c h e anche per
quanto lo riguarda si assiste ad una forte contrazione della d o m a n d a ; si dice c o m u n q u e pronto a
resistere e lavorare, sperando, c o m e tutti, che si
p o s s a n o aprire m o m e n t i migliori.
Maurizio Paradiso
Finalmente la Banca Cattolica
Baseball inizia il campionato
Per i giovani ragazzi montefiasconesi è arrivato il momento di
scendere in campo per iniziare il campionato che è l'appuntamento
più importante a cui tiene la società. L'avventura per la Banca Cattolica Baseball è iniziata nel mese di marzo quando si è cominciato
a giocare per la Coppa Italia. La nostra squadrasi è comportata molto bene, prima eliminando le compagini di Roselle, Livorno e Grosseto, che militano nello stesso campionato di serie B, poi ha dovuto cedere alle squadre di Grosseto e Bologna che militano però in serie A. Tutto sommato, però, la squadra è andata bene, e nella partita giocata a Montefiascone contro il Bologna, alla settima ripresa il
punteggio era ancora in parità. Questo vuol dire che quest'anno la
squadra ha voglia di giocare a livelli più alti rispetto allo scorso anno, e sicuramente questi sono segni molto positivi per il nostro paese. L'obiettivo più importante per la società Banca Cattolica è sicuramente quello di accedere ai play off per la serie A, cosa che dovrebbe essere alla mano dei nostri ragazzi. Voglio, a questo punto, ringraziare tutto il numeroso pubblico che è affluito alle partite giocate
a Montefiascone, incitando la squadra. Spero che in futuro ancora
più gente possa arrivare al campo per vedere i nostri beniamini all'opera. E' arrivato poi anche il momento per i più piccoli che il 18 aprile affronteranno lo Spoleto, e speriamo che sia i cadetti che i ragazzi possano contribuire alla vittoria della società.
Piergiorgio Zerbini
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LA VOCE - n° 5 - Maggio 1993
Occhio alla Sanità
Rubrica a cura di I. e Paolo Gianlorenzo
redatta in collaborazione con direzione AA.GG. USL VT/1
Laparoscopia
Il 7 e 1*8 marzo 93 nella sala operatoria dell'ospedale civile di Montefiascone sono slate eseguiti, con successo, dall'equipe del primario della
divisione di Chirurgia prof. V i n c e n z o P u g n o , assistito dai suoi vice dr. Ren a t o T r a p è ed E n r i c o Q u a t t r i n i , dai d.ri A t t i l i o M a n c i n i , U g o F r a t o n i ,
S t e f a n o S b a r r a e V i n c e n z o B r u n i , tre interventi per l'asportazione della
Colecisti con il modernissimo sistema della "Laparoscopia".
Questo tipo di operazione consiste nell'asportazione delle colecisti e
dei calcoli facendo solo quattro piccoli buchetti sull'addome, anziché il taglio della pancia con il bisturi. Dai buchi passano i ferri e la telecamera per
le riprese interne. Quindi operazione senza più il taglio. Come se un imbianchino riuscisse a verniciare una stanza stando al di fuori facendo solo passare il pennello attraverso il buco della serratura.
Infatti il medico più importante, ovviamente oltre al chirurgo, è il cameraman. Dopo questo successo è stata aperta una sottoscrizione per l'acquisto di questi ferri e telecamera perché poi al resto della spesa penserà la USL VT/1. Un'operazione che si risolve in due giorni significa risparmiare milioni di spesa per minore degenza in ospedale.
E si potrebbero fare nei contempo tutti gli esami degli organi interni
senza dover ricorrere ad analisi, raggi e alla costosa Tac.
Protesi
Chi è riconosciuto invalido civile con un minimo del 4 6 % può richiedere le protesi come scarpe ortopediche, busto, cinto erniario e così via.
Quelli che hanno l'invalidità del 100% oltre l'accompagno possono richiedere anche carrozzelle, deambulatori, pannoloni, traverse.
Questi sono i documenti per la richiesta di protesi:
1) - Ricetta di prescrizione del medico specialista.
2) - Preventivo di spesa dell'officina ortopedica.
3) - Certificato di residenza.
4) - Copia del certificato di invalidità civile.
5) - N. 3 modelli della USL.
P r o t e s i a c u s t i c h e : stessa documentazione oltre all'esame audiometrico e prova vocale.
Responsabile dell'Ufficio Protesi USL VT/1: Fiore P u g l i e s i .
Concorsi
Si è concluso il concorso pubblico per titoli ed esami per 1 posto vacante di Assistente A m m inistrativo, riservato al personale in servizio di ruolo presso la USL VT/1. Potevano partecipare solo i diplomati e quelli in possesso di 5 anni di anzianità di servizio nella posizione funzionale di coadiutore amministrativo maturata alle dipendenze della USL.
Questa è la graduatoria finale dei 21 ammessi agli orali:
1) - Lorenzini
Maria Teresa p. 56,165
2) - Crocetti
Anna
55,950
3) - Anzellini
Diana
48,430
4) - Gianlorenzo Silvia
46,100
5) - Astrologo
Marina
43,382
seguono tutti gli altri fino al 21° posto.
Sono conferibili, oltre al posto specificatamente indicato, eventuali posti che si siano resi vacanti dopo la pubblicazione del presente bando o entro il biennio.
E' probabile che questo sia l'ultimo concorso del settore, ragion per cui
anche le altre USL dovranno venire a pescare nella nostra graduatoria.
Avviso
Autocertificazioni
Possono essere presentate presso:
Uffici Postali, Comuni, Comunità montane, Circoscrizioni, Comandi
Vigili Urbani, Uffici Distrettuali delle Imposte Dirette, Uffici Provinciali Iva e
del registro. I dipendenti delle amministrazioni statali e degli enti pubblici
possono presentare le autocertificazioni alle proprie amministrazioni di appartenenza.
Inoltre possono essere presentate contestualmente alla ricetta medica anche nelle farmacie.
Costruiamo
pag. 11
Impariamo a conoscere il
Nuovo Codice Stradale
a cura di Gianni Nunziati
A r t . 122 - E s e r c i t a z i o n i alla g u i d a - Queste devono avvenire con a
fianco persona idonea a fungere d a istruttore e, se avvengono privatamente, tale persona non deve aver superato i 60 anni di età e deve essere in
possesso di patente della stessa categoria da almeno 10 anni o aver conseguito patente di categoria superiore. Il contravventore è punito con una
sanzione di 8. 500.000 e con il fermo del veicolo per 3 mesi. Durante le esercitazioni è obbligatorio apporre sul veicolo la lettera "P", pena una sanzione di £. 100.000.
A r t . 126 - Colui che guida un veicolo con P A T E N T E S C A D U T A DI
VALIDITÀ', incorre in una sanzione di £. 200.000 più il ritiro immediato della patente.
A r t . 141 - V e l o c i t à - Colui che circola a velocità non particolarmente
moderata nelle curve, dossi, incroci, scuole, in ore notturne, nei centri abitati o in condizioni di scarsa visibilità è punito con una sanzione di £.
100.000. Ma non sempre è l'alta velocità a creare dei pericoli, a volte anche una velocità troppo ridotta può costituire un pericolo ed intralcio ed in
questo caso il nuovo Codice interviene con una sanzione di £. 50.000.
A r t . 142 - L i m i t i di v e l o c i t à - Superare di non oltre 10 km i limiti massimi di velocità comporta il pagamento di una sanzione di £. 200.000.
Superare i limiti di oltre 40 km comporta invece una sanzione di £. 500.000
e il ritiro della patente per la successiva sospensione che va d a 1 a 3 mesi.
A r t . 145 - P r e c e d e n z a - Non osservare l'obbligo di dare la precedenza agli altri veicoli quando ciò sia segnalato o comunque ai veicoli provenienti d a destra, comporta il pagamento di una sanzione di £. 100.000 e la
segnalazione; se il contravventore, nel periodo di due anni, incorre nuovamente nella medesima infrazione, oltre alla sanzione pecuniaria, soggiace alla sospensione della patente d a 1 a 3 mesi.
A r t . 148 - S o r p a s s o - Il sorpasso è una manovra che è consentita solo in condizioni di massima sicurezza. E' VIETATO: effettuare il sorpasso
in condizioni di scarsa visibilità (£. 500.000), quando si può costituire pericolo o intralcio (£. 500.000), quando, tenuto conto della differenza tra la
propria e l'altra velocità, non ci sia uno spazio sufficientemente libero (£.
500.000), sorpassare un autobus fermo per salita o discesa passeggeri (£.
100.000 e segnalazione, se si incorre nella stessa violazione nell'arco di
due anni la pena, oltre alla sanzione pecuniaria, è della sospensione della patente d a 2 a 6 mesi) nella stessa pena incorre colui che effettua il sorpasso in prossimità o corrispondenza di curve, dossi, incroci.
A r t . 1 5 3 - 1 5 4 - Q u e s t i articoli trattano dei dispositivi di illuminazione dei
veicoli e delle frecce direzionali. Chi, quando prescritto non ne fa uso è punito con £? 50.000.
A r t t . 157-158 - Sono questi due articoli importanti e probabilmente
quelli più facili d a violare in quanto tutti i giorni siamo costantemente alle
prese con il parcheggio. Tenendo sempre presente la premessa iniziale
(chi con la medesima azione incorre in più violazioni è punito con la più grave moltiplicata per tre) cerchiamo di riassumere le più frequenti inserendo, tra parentesi, la relativa sanzione.
E' v i e t a t o lasciare in s o s t a il v e i c o l o : non lasciando spazio al transito pedoni, almeno 1 metro, (£.50.000); in modo non conforme alla segnaletica (£. 50.000), in strada a senso unico senza lasciare spazio sufficiente per il transito di altri veicoli, almeno 3 metri, (£. 50.000 + rimozione del
veicolo); sui passaggi pedonali e/o sui marciapiedi (£. 100.000 + rimozione); in corrispondenza di curva o incrocio (£. 100.000 + rimozione); in doppia fila (£. 50.000 + rimozione); nello spazio riservato agli autobus o a distanza inferiore a 15 metri (£. 50.000 + rimozione); davanti a passo carrabile (£. 50.000 + rimozione).E' inoltre vietato lasciare in sosta il veicolo
SENZA A D O T T A R E LE O P P O R T U N E C A U T E L E che impediscano incidenti o l'uso del veicolo ad altra persona (es: senza tirare il freno a mano,
aperta o aperta e con le chiavi inserite, ecc) (£. 50.000).
A r t . 172 - Circolare senza adoperare le cinture di sicurezza comporta una sanzione di £. 50.000. Stessa sanzione per chi trasporta bambini fino a 4 anni senza che siano utilizzati sistemi idonei di ritenuta.
(segue)
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LA VOCE - ri" 5 - Maggio 1993
pag. 16
Dalla crisi può nascere un nuovo italiano
Per lo storico a venire la fine del consumismo in Italia avrà la data 1992/93. Mentre
la stampa e televisione annunciano la Caporetto dell'economia nazionale con la svalutazione della lira, con le fabbriche e gli uffici che chiudono, l'italiano medio comincia a prendere coscienza che è concluso un ciclo storico, che sono finite una cultura, una mentalità. Quella, per fare qualche esempio, del fuoristrada da parcheggiare sui marciapiedi delle città; del telefonino da ostentare, dei capi di abbigliamento firmati che si pagano cinque
o dieci volte il loro valore di mercato: degli status symbol, emblemi, in realtà, di una certa
fragilità culturale del cittadino medio.
Quando la recessione sarà riassorbita, il consumatore italiano si troverà più maturo,
più europeo. Più preparato alle scelte, e incline ad una forma di risparmio maggiormente
finalizzata all'investimento nei mezzi e nei beni che migliorano sostanzialmente la qualità della vita.
L'ostentazione della ricchezza, delle "diversità", sarà riservata ai neoricchi, alle persone di bassa cultura, dai traffici strani, alla gente che vuole a tutti i costi apparire.
Certamente, alla fine di questo processo socio-economico, saremo tutti un po' più uguali.
Ma non si può negare che, sul piano pratico, è sempre preferibile la cafonesca ostentazione di alcuni se è la conseguenza di una situazione generale di benessere, a un periodo di 'lacrime e sangue", pur fautore del cambiamento qualitativo descritto. E si può capire allora come l'assecondare questo spirito sia stata la facile politica praticata dai nostri
'L BUTTA
Viaggio a Lourdes/Parigi • 10 giorni
agosto:
agosto:
agosto:
agosto:
agosto:
Anche se con la caduta dei muri di pietra tra l'est e l'ovest non sono cadute le barriere ideologiche, ma semplicemente venute meno le contrapposizioni frontali, sono convinto che oggi tutti noi siamo più liberi di scegliere in base a criteri etici e sociali: la competenza, per esempio, l'onestà e la moralità.
Goffredo Balestra
nella
bufera
Sonetto
Almen fosse finita oggi la pacchia
Termine avesse il vostro
Per quarantanni
gatteggiare
il popolo a
Come Gazze, il Cuculo, o la
succhiare
Cornacchia.
Se la vostra ingordigia, ora sputacchia
Il rospo, - che ingoiaste a vomitare
Tanto che vi dovreste
vergognare
Come Olio che galleggia, - e tutto macchia.
Di Camorra e di Mafia, una mistura
Pur di Droga e di Sangue fatto avete,
Arpie, - male-odorante di lordura.
Il mal tolto denar, crebbe la sete
Della vostra Satanica figura
Per pareggiare, - il popolo
mungete.
Diodato
Piciollo
Cattedrale
di Notre Dame per terminare
con il Quartiere
Latino e
Les Invalides.
Seconda
colazione
in hotel. Pomeriggio
a disposizione per il proseguimento
della visita o per shopping.
Cena e pernottamento.
Montefiascone/Loano/Arles
Arles/Carcassonne/Lourdes
Lourdes
Lourdes
Lourdes/Tours
30 agosto: Parigi/Versailles/Parigi
Prima colazione
in hotel e quindi partenza
per Tours.
per la visita di uno dei famosi
Castelli
della Lo ira
28 agosto: Tours/Parigi - Visita con i tipici
La responsabilità, possiamo dire è di tutti. Di chi ha malgovernato ; ma anche di chi vedeva e di chi sapeva. E ancora, di chi, tutto immerso nel dilagante benessere, trovava comodo non vederee non sapere. Come haseccamente ammonito il Cardinale di MilanoCarlo Maria Martini nella sua chiarissima pastorale, dove erano le persone oneste, le persone capaci, quando si verificavano certi deleteri fenomeni di cui oggi tutti ne parlano? Sarà, dunque, sicuramente, quello prossimo e medio, un futuro caratterizzato da cambiamenti, da nuove regole, da nuove culture. Nelle abitudini dei consumatori, nei modelli di vita,
come pure nelle scelte politiche. E auguriamoci che la maturità nelle scelte dei nuovi valori che l'italiano del duemila saprà certamente dimostrare si traduca anche in maturità nella scelta politica.
La tangentopoli
FORA
L u i g i : Quanno ballaomo noe, c'era solo l'orghene e, a volte, la guitarra, adera una musaca bianca e dolce come le fiore d'agace.
Adesso, còcco mio, ce sónno le stormente che fanno una musaca che
annoda le budella, aggrètta 'I ciarvello e sarèbbe bòna pure a a m m a z z à le
vèrmene m a la panza.
Maria: lo l'ho antesa 'na volta e m'è abbastato.
R o s a : Perché?
L u i g i : Arisponno io: perché quella nun adè musaca de fatte 'sta gioenti] mica balla, piia via a zompette come le salepecche.
Si poe nun ce sónno le stromente allora ballano col sono de le dische
che adè tale e quale.
Maria: 'na sera abbocchètte assieme a la mi' nipote e d a le scoppie e
le sfiaccolate de fòco, un giuenotto se sentì male, altro dientètte giallo giallo, poarino e stava pe faiese 'na mancanza quanno vinne là un omone che
lo chiappètte e lo prtètte là difòra a piià l'aria.
L u i g i : M a quello mica s'antese male. Ete d a sapé che in oie 'I patrone de la sala paga un o m o pe stegna le lite si casanno mae èssono d a accennesse. Stòmo se chiama "Ibutta fora". Presempio quanno cheduno fa
caciara, se fa avante "Ibutta fora" anguanta questo pe le pantasce o, pe le
grespe del culo e lo butta là pe la piazza comme un sacco de patate.
GIZER
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25
26
27
governanti che hanno sempre finanziato il consumo del paese creando debiti su debiti.
Ricordiamoci che dieci anni or sono il debito pubblico era circa di 200 mila miliardi, oggi è otto volte tanto. Erano quelli i tempi dei governanti-rane che si gonfiavano d'aria per
diventare simili al bue e gracidavano di forza dell'economia italiana, di quinto o addirittura di quarto posto italiano nella graduatoria dei sette paesi più industrializzati del mondo.
Breve
sosta
Bateaux-Mouches,
battelli,
che scorrendo
lungo la Senna, permettono
una
ta d'insieme
dei principali
monumenti
di Parigi. Cena e
tamento in hotel.
vedupernot-
2 9 a g o s t o : P a r i g i - Prima colazione
in hotel e partenza
in pullman
per la visita della città con guida parlante italiano. Si potranno
ammirare: i famosi Champs Elysées, Place de la Concorde,
la chiesa
de la Madeleine,
l'Opera, il Louvre, l'Ile de la Cité con la
splendida
Prima colazione
in hotel e quindi partenza per la visita di
Versailles.
Arrivo e visita con guida dello splendido
palazzo e del suo
parco.
Seconda
colazione.
Pomeriggio
libero per ulteriori visite, da non
mancare una visita alla collina di Montmadre
con la Basilica del sacro Cuore e la pittoresca
piazzetta
dei pittori. Cena e
pernottamento.
31 agosto: Aosta/Parigi
1 settembre: Aosta/Montefiascone
Quota individuale di partecipazione L. 1.100.000.
E' la gita organizzata da Don Agostino. Iscriversi presso l'Agenzia "Il Viandante" tel. 824666.
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LA VOCE - n° 5 - Maggio 1993
III Comandamento
Ricordati di santificare le feste
La domenica è festa, essa segna il ritmo del mese,
della settimana, dell'anno. Non si lavora, se ne sente la necessità.
Perché la domenica è festa? A questadomandache
da anni pongo a bambini e ragazzi del catechismo, o a cristianiadulti, spesso, non tutti o meglio quasi nessuno sa rispondere appropriatamente. Si danno risposte di valore religioso, anche biblico come, - ed è la risposta più comune
- perché Dio si è riposato il settimo giorno, dall'opera della
creazione, certo, la domenica vuole ricordare anche questo. Maja domenica è festa perché "il primo giorno della settimana" (Mt. 28,1 ; Me. 16,2; Le. 24,1 ; Gv. 20,1).
CATECHISMO
DELLA
CHIESA CATTOLICA
Gesù è risorto dai morti.
Così scrive il catechismo: "In quanto 'primo giorno' il
giorno della Risurrezione di Cristo richiama la prima creazione. In quanto 'ottavo giorno', che segue il sabato, esso
significa la nuova creazione inaugurata con la Risurrezione di Cristo. E' diventato, per i cristiani, il primo di tutti i giorni, la prima di tutte le feste, il giorno del Signore, la 'domenica'". (n° 2174).
Noi cristiani di oggi dobbiamo necessariamente riscoprire il senso festivo de Ila domenica, se vogliamoessere fedeli discepoli di Gesù Cristo.
Riscoprirla con la fede delle prime comunità cristiane
le quali si esprimevano così: "Ci raduniamo tutti insieme nel
giorno del sole, poiché questo è il primo giorno nel quale
Dio, trasformate le tenebre e la materia creò il mondo; sempre in questo giorno Gesù Cristo, il nostro Salvatore, risuscitò dai morti" (S. Giustino) e i Martiri di Abitinia ci offrano
una bella testimonianza quando affermano "Senza la domenica non possiamo vivere".
- Nel giorno del Signore la comunità che nei giorni feriali vive dispersa si riunisce
L'Assemblea domenicale è diversa da tutte le altre
assemblee sociali perché i cristiani vengono convocati dalla iniziativa di Dio, da Lui sono chiamati, dallo Spirito Santo sono uniti, il ritrovarsi domenicale è grazia e dono di Dio.
- L'Assemblea si riunisce per celebrare l'Eucarestia.
La celebrazione Eucaristica "sta al centro della vita della
Chiesa". La domenica senza Eucarestia è smodata del suo
significato, è "non santificarla", perché è inconcepibile il
"giorno del Signore" senza la presenza eucaristica del Risorto. Per questo è un precetto partecipare alla Messa
domenicale.
Questo precetto precisa la legge del Signore. Il Codice del Diritto Canonico sancisce: "la domenica e le altre feste di precetto i fedeli sono tenuti all'obbligo di partecipare
alla Messa... (can. 1247) soddisfa il precetto di partecipare
alla Messa chi vi assiste dovunque venga celebrata nel rito cattolico, o nello stesso giorno di festa, o nel Vespro del
giorno precedente, (can. 1248). La partecipazione alla
Messa "è una testimonianza di appartenenza e di fedeltà
a Cristo e alla sua Chiesa" (n° 2182).
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Impegni morali
Non basta partecipare alla Messa per santificare la
domenica. L'Eucarestia è fonte e culmine della vita cristiana. Dall'incontro con il Signore nascono impegni precisi da
vivere la domenica.
Sono:
Il riposo. "I fedeli... si astengano da quei lavori e da
quegli affari che impediscono di rendere culto a Dio e turbano la letizia propria del Giorno del Signore o il dovuto riposo della mente e del corpo (can. 1247) inoltre la domenica permette di curare la vita familiare, culturale, sociale e
religiosa (G.S. 67).
La carità. "La domenica i cristiani si devono ricordare dei loro fratelli che hanno i medesim i diritti e bisogni e non
possono riposarsi a causadellapovertà e della miseria" (n°
2186).
Le opere di bene si concretizzano nella visita alle persone sole, ai malati, agli anziani.
"I cristiani santificheranno la domenica anche dando
alla loro famiglia e ai loro parenti il tempo e le attenzioni che
difficilmente si possono loro accordare negli altri giorni della settimana". (n° 2186).
Vita interiore, la domenica è tempo propizio per la riflessione, il silenzio, lo studio e la meditazione, che favoriscono la crescita della vita interiore e cristiana.
Impegno comune è richiesto perché ognuno eviti di
imporre ciò che può impedire la santificazione della festa.
I pubblici poteri devono vigilare per assicurare ai cittadini un tempo destinato al riposo e al culto divino. I datori di lavoro hanno un obbligo analogo verso i dipendenti.
Don Fabio Fabene
II terzo comandamento è trattato nei numeri 21682188 del Catechismo.
S. Maria del Giglio
Corpus Domini
Divino Amore
10
B a s i l i c a S. M a r g h e r i t a
S. Giuseppe
Villa S. Margherita
B a s i l i c a S. M a r g h e r i t a
S. Giuseppe
10,30
Convento Padri Cappuccini
Villa S. Margherita
S. Maria delle Grazie
S. Pietro (Benedettine)
Convento Padri Cappuccini
S. F r a n c e s c o
_
y , O U
5
S. Flaviano
Corpus Domini
S. Maria del Giglio
ORARIO FESTIVO
SANTE MESSE
ESTIVO
S. Messa Vespertina
valevole
per il precetto feslivo
SABATO
Basilica S. Margherita
ORE
19
11
11,30
12
19
19,30
B a s i l i c a S. M a r g h e r i t a
S. Flaviano
S. Maria del Giglio
Corpus Domini
S. Giuseppe
B a s i l i c a S. M a r g h e r i t a
S. Flaviano
S. A n d r e a
pag. 11
Calendario Parrocchiale
Mese di m a g g i o :
Maria è madre di Dio e madre nostra; è colei che
più d'ogni altra persona ci aiuta ad essere uomini e a vivere da cristiani. Sempre dobbiamo ricordarla e venerarla, in particolare in questo mese
di maggiora Lei consacrato.
O g n i s e r a - in S. M a r g h e r i t a - alle o r e 18,30 per tutto il mese ci sarà la recita del S. Rosario e
la benedizione eucaristica. Se non puoi venire in
Chiesa, non perdere di seguire la recita del S.
Rosario alla radio.
(Radio Sole - Radio Maria - Radio Vaticana )
7 maggio - A n n i v e r s a r i o d e l l ' i n i z i o del m i n i s t e r o e p i s c o p a l e d i Sua Ecc.za
M o n s . F i o r i n o (1987). Sono 6 anni.
12 maggio - Festa di S. P a n c r a z i o alle C o s t e .
14 maggio - M a d o n n a del M o n t e - M a r t a - Le
famose "passate"!
15 maggio - M a d o n n a d e l Fiore - A c q u a p e n dente -1 pugnaloni!
16 maggio - Festa d e l l a M a d o n n a d e l G i g l i o a
Zepponami.
20 maggio - A n n i v e r s a r i o d e l l a C o n s a c r a z i o ne della b a s i l i c a d i S. M a r g h e r i ta.
Festa d i S. Felicita e dei suo) 7 figli, p a t r o n a delle m a d r i c r i s t i a ne.
30 maggio - P e n t e c o s t e .
Ore 11,00 - s . Messa e amministrazione della
Cresima ai ragazzi di S. Margherita.
Ore 17,30 - Funzione eucaristica e amministrazione del Sacramento agli infermi e alle persone anziane.
31 maggio - V i s i t a z i o n e della Beata S. V e r g i ne Maria.
Chiusura del mese di maggio alla
Madonna della Rocca. Fiaccolata.
Rinnovazione delia consacraz i o n e delle f a m i g l i e alla M a d o n na.
1 giugno Inizia il m e s e del S. C u o r e nella
C h i e s a d i S. F r a n c e s c o .
5 giugno Alla sera - Processione aux flambeau alla Madonna delle Grazie.
6 giugno Festa della Madonna
delle
Grazie
" R i c o r d i a m o "
O g n i g i o v e d ì : la S. M e s s a V e s p e r t i n a
delle ore 18 v i e n e c e l e b r a t a al s a n t u a r i o di S. L u c i a F i l i p p i n i per impetrare da
Lei
- il rispetto della vita che nasce e che tramonta
- la guarigione dai così detti mali del secolo
- la fedeltà e la coerenza cristiana
- perché permetta che il suo Vescovo
Card. M. Barbarigo salga agli onori degli
altari, e sia - come Lei - protettore della
nostra terra.
Pro
8 maggio:
14
15
21
22
28
29
5 giugno:
Defunctis
Antonia Ciocci
Ottavio Perello
Angelo Cricco
Alessandra Picotti
Nazzareno Trapè
Pietro Severini
Vittoria Buroni
Marina Cicoria
pag.
LA VOCE - ri" 5 - Maggio 1993
16
Incominciamo da loro...
Nozze d'oro!
... che iniziano la vitafisicae la vita spirituale - con il battesimo - circondati ed aiutati dai loro genitori e nonni.
- La prima è G l o r i a R a m p i c o n i , che ha
mandato "in gloria" papà M a u r i z i o e m a m m a
C e s a r i n a C e v o l o . Nata il 6 dicembre 1992, è rinata alla vita della grazia il 28 febbraio e i genitori ci tengono a ricordarla presso il fonte battesimale di S. Lucia, mentre i nonni materni B r u n a
e Pietro e quelli paterni, Silvana e Piero, non
entrano più nella pelle.
Dovevamo fa/e una grande festa in parrocchia, senonché la Provvidenza ha volutoche il sig. Angelo Crocetti e la sig.ra Marcella Mezi celebrassero il loro 50° di matrimonio a Villa Immacolata, con una festa a sorpresa ben
preparata e condotta dal nuovo Superiore della Casa. Presenti naturalmente le due figlie Rita e Anna con i loro mariti Renzo e Darlo, e i due amati nipotini Federico e Daniele.
- Diletta, vispa, silenziosa, bella, è venuta a far compagnia al fratellino L e o n a r d o M i n c i o t t i e a donare
tanta gioia a papà R i c h a r d L o r e n z o
e a mamma Giuseppa Cappuccini.
E' voluta nascere alla vita di Dio nella notte di Pasqua, portando consapevolezza della grandezza della vita
cristiana a tutti i presenti, specie alle
due nonne M i r a n d a e Fabiola.
- La casa dei coniugi
L u i g i S a r a c a e C i n z i a Cap u a n i è stata allietata dalla
nascita di E m a n u e l e Sergio.
Il lieto evento è avvenuto il 13
marzo 1993. Il bambino era
tanto attesa da Lavinia, la
primogenita che col neonato
ha dato giusto equilibrio alla
soma familiare: un maschio e
una femmina.
(Giorgio
Zerbini)
Chi è? E' quel birichino di Fabio, che
è venuto a scombussolare papà
G i u s e p p e F r a n c i n i e m a m m a Ines
Paoletti. I nonni, A n t o n i o e Maria
già sono al 3° nipotino e quindi se la
cavano abbastanza bene, m a il sig.
B e n i t o e sposa M a r g h e r i t a hanno
acquisito ora il titolo onorifico di
"nonni", e vi dico sinceramente che
sembrano ringiovaniti! Fabio è venuto a togliere loro la tranquitlità
ed a mettere KO anche le bisnonne Rosa e C l e m e n t i n a . E' rinato
alla vita di Dio il 2 maggio ed è deciso a proseguire sulla strada
della crescita umana e cristiana.
- E' nato! Si chiama
R i c c a r d o ed è il frutto dell'amore di Tiziana C i c c i o ni e L u c i a n o T o r r i g i a n i .
E' venuto alla luce il
6/4/93 e ad attenderlo c'erano i nonni materni (Iva e
A d r i a n o ) e quelli paterni
(Gelsa e A l e s s a n d r o ) .
A tutti i
genitori,
nonni, fratellini
e
sorelline, nonché
ai
neonati,
giungano
Ipiù
affettuosi
auguri de "La
Voce".
Tempo di confetti
- Caro Dante, con lo sposalizio di Sandro e Marzia
in quel di Canino, celebrante D. Lucio Luzzi, sei bello che
giocato! Sei rimasto solo in casa con la sposa Irene, e ogni
tanto ti rifai con il primo nipotino Cristiano che, mi hanno
detto, è chiacchierone come il nonno, anche se buono come suo padre Massimiliano e mamma Marilena. Ed è il
primo; quando ci saranno altri a chiamarti "nonno", ti sentirai ancora giovane? Sei classe d'argento 1932, e... presto
ci ritroveremo, dimenticando l'età... e facendo funzionare la
mandibola!
- Il 25 aprile - a Cosenza - nella chiesa Madonna di
Loreto - si sono giurati eterno amore il dott. Giovanni Valeri e la prof.ssa Lea Perrone, due giovani ben preparati alla vita sia sul piano umano che professionale.
- Il 30 maggio in America, a Chicago (Illinois), si uniranno con la benedizione di Dio la signorina Catia Nunziati e Gionata Daniele Nusgart. Lo annunciamo perché
Catiaè figlia di Riccardo e Caterina, montefiasconesi, trasferiti in America e sempre in contatto con noi tramite "La
Voce".
- Il 1 ° maggio - con il profumo della primavera - papà Scarangella Stefano ha accompagnato all'altare la figlia Isabella che si è unita con il bravo giovane Denis Perelll nella basilica di S. Margherita, mentre mamma Silvana Mancini farà da spalla al figlio Massimiliano Scaran-
Angelo e Marcella si sono sposati a S. Margherita il
12 dicembre 1942 ed ancora ricordano il parroco D. Latino.
Coraggio, cari sposi, avete vicino a voi, oltre ai parenti più
stretti, gli amici di sempre e soprattutto l'aiuto e la bontà del
Signore. A S. Margherita ci celebreremo le nozze di diamante!
Sono novanta!
La signora Caterina ha festeggiato il suo novantesimo anno di età il 14 aprile, stringendo tra le braccia l'ultima erede, gli estremi si toccano. Per la circostanza il genero ha voluto prepararle la seguente poesia:
gella che s'involerà ad Acquapendente con la signorina
Marilena Agostini il 5giugno p.v. In un mese due matrimoni... più leggeri... Stefano e la sposa Silvana rimangono in
attesa di passare grado: nonni!
- Il 30 maggio, dopo che lo Spirito Santo è disceso
sui ragazzi di S. Margherita per fortificarli, si presenteranno Giuseppe Chiricotto e Laura Cappannella per pronunciare il loro "sì" definitivo. Il sig. Giuseppe, dopo aver gustato l'ebrezza della cupola di S. Margherita, essendo salito fin lassù per scongiurare il pericolo d'una caduta del parafulmine (non per niente è vigile del fuoco), intende sposarsi in questa chiesa per ricevere protezione ed aiuto dalia Santa Patrona di Montefiascone.
Di tutto cuore auguriamo a lui e gentile sposa Laura, una vita felice e... ricca di rampolli!
LAUREA
Anna Maria Bartolozzi Casti, figlia di Gabriele, ha conseguito il suo secondo titolo accademico
laureandosi brillantemente in Pedagogia presso l'Università di Roma "La Sapienza".
La tesi discussa recava per argomento: "Cavour e i rapporti Ira stato e chiesa con particolare rito
rimento al problema scolastico". Relatore il chiar.mo
Prof. Aw. Massimo Fiore. La nota riportata è stata di
110/110 e lode. Gli auguri più vivi de "La Voce".
Tutti fanno una gran festa
alla Burla Caterina
Carlo, il genero, in testa
di una banda canterina.
Novant'anni ben portati
non sono certo una facezia
mille auguri
spassionati
dalla piccola
Lucrezia.
Figli generi nipoti e nuora
oggi, gente, che baldoria
ti stringiamo in un abbraccio
noi sappiamo che hai il coraggio
per un'altra
quarantina
di compleanni nonna Nina.
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