Quaresima vuol dire carità Grido d`allarme per la Basilica di S

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Quaresima vuol dire carità Grido d`allarme per la Basilica di S
Anno XV (XXX) - N° 2 - FEBBRAIO 1997 - Via Trento n° 4 - Tel. 826050 - Montefiascone (VT) - Sped. in a.p. Legge 549/95 art. 2 c o m m a 27
«La Voce»- Mensile di Montefiascone - Direttore Agostino Ballarotto - Responsabile Angelo Gargiuli - Direzione, redazione: 01027 Montefiascone, Via Trento, 4
Tel. 826050 - c.c.p. n° 12158010 intestato a: Parrocchia S. Margherita - 01027 Montefiascone (VT) - Autorizz. Tribunale di Viterbo n° 272 del 4-12-1982
Tipo-Lito «Silvio Pellico» s.d.f. di Marroni e C. - Via O. Borghesi, 3/c - Montefiascone - Tel. e Fax: 826297
Quaresima
vuol dire carità
Quaresima è sinonimo di quaranta: un
numero. Per i cristiani «ricorda i 40 anni
trascorsi da Israele nel deserto, mentre era in cammino verso la terra promessa».
Così scrive il Papa nel messaggio che ci
ha rivolto per vivere la Quaresima
del
1997, «primo anno di preparazione
del
Grande Giubileo dell'anno 2000».
Come ho detto altre volte, al papa, non
preme tanto il pellegrinaggio turistico che
chi vivrà farà nel 2000 ma quel pellegrinaggio evangelico che noi vivi siamo chiamati a fare verso il 2000.
Pellegrinaggio:
cioè,andare verso un
meglio di vita cristiana. E, quest'anno, il
Papa ci propone due direzioni quaresimali: andare verso chi ha più bisogno e distaccarci un po' di più da troppe cose che
contano poco ma di cui non sappiamo fare a meno.
Una quaresima di maggior attenzione
agli altri e di un po' più di spazio da dare a
Dio nella nostra vita. Perché, in realtà, non
siamo molto bravi né ad accorgerci che
c'è sempre qualcuno che ha bisogno di
noi e che ognuno di noi ha tanto bisogno
di Dio.
E' un messaggio molto umano quello
del Papa. Dà voce al dramma dei senza casa di cui ci dobbiamo fare carico: «ero
senza tetto e mi avete ospitato» dirà Gesù,
alla fine (Mt. 25,35). Lo dirà davvero anche
a me? A te? Lo dirà davvero anche a noi
chiesa di Viterbo? Lo dirà, lo potrà dire, a
queste nostre istituzioni comunali, regionali, nazionali che gestiscono la vita politica ed economica: a vantaggio di chi?
Non è sempre facile risolvere i problemi di chi ha bisogno, soprattutto perché,
nel costume e nella mentalità contemporanei gli altri contano poco. Valgono se servono. Non c'è spazio per chi è scomodo. E
ci si rende conto sempre più che solo Gesù ci può far scoprire quanta gioia c'è nel
perdere qualcosa a vantaggio di chi non
ha niente. E' Lui - come dice il Papa - «il
senza tetto». Bisogna che incominci a diventare la persona più importante
nella
nostra vita ed allora capiremo l'importanza e la bellezza del condividere con gli altri, affinché diminuisca il bisogno di tutti.
+ Fiorino, vescovo
Grido d'allarme
per la Basilica di S. Margherita
Le osservazioni che leggerete à pag. 15 che riguardano le mura di Viterbo, valgono
anche per il patrimonio culturale di Montefiascone, soprattutto per la Basilica di S. Margherita che svetta nel punto più alto della città, simbolo di Montefiascone, gloria dei Falisci e che quindi dovrebbe essere tenuta in molta più considerazione.
Il traffico pesante che passa ai suoi piedi (via Verentana nel tratto che separa la basilica dall'ospedale civile) produce continuamente delle vibrazioni che con il passar del
tempo, incidono sulla stabilità della basilica. I grandi lavori operati negli anni 50, all'inizio dell'Episcopato di Mons. Boccadoro, hanno dato consistenza al monumento, ma fin
quando durerà l'efficacia di tale intervento?
Altro punto delicato, improcrastinabile per la nostra Basilica e Santuario diocesano
di S. Lucia Filippini è la sistemazione definitiva degli accessi, di cui si parla, senza portarli alla luce. Come pure il parcheggio selvaggio d'una piazza che dovrebbe rimanere
libera per il godimento e l'esercizio della Chiesa stessa.
I lavori che si stanno svolgendo con vera perizia dalla Ditta Saraca Luigi - Maccaroni Domenico, sotto la direzione dell'arch. Settimi Claudio e ing. Paolo Bacchiarri, debbono essere presi in considerazione da tutta la cittadinanza, dal Comune in primo luogo, dalla locale Banca Cattolica e dalle altre Banche, come dai singoli cittadini, senza
preclusioni settarie e campanilistiche, che per un falisco non debbono esserci, perché
al patrimonio delle singole parrocchie, deve congiungersi la salvaguardia del patrimonio esclusivamente cittadino, come è la basilica di S. Margherita con il Santuario della
Santa locale, Lucia Filippini.
Per questo, come abbiamo già scritto nell'ultimo numero, ci siamo rivolti a tempo ai
vari Enti, dai quali fin'ora non abbiamo risposte ufficiali, e ai singoli cittadini, perché,
malgrado la crisi che ci attanaglia, possano intervenire in qualche modo.
A pag. 15 sono indicati i modi concreti con i quali intervenire.
Un nostro nuovo sacerdote
Il Diacono Massimiliano Crocetti sarà ordinato sacerdote domenica 4 maggio nel pomeriggio forse presso la Basilica della Madonna della Quercia.
E' un grande avvenimento,
carico di
gioia, non solo per la Comunità
di S.
Margherita, (all'ombra del cupolone è nato, cresciuto, dove svolge, anche se saltuariamente, una parte del suo apostolato) ma per tutta la città di Montefiascone.
Per ora diamo l'annunzio ufficiale, ma
dovremo prepararci soprattutto
spiritualmente per essere degni d'avere un altro
sacerdote, oltre a quelli già operanti in
diocesi (Mons. Marinelli - D. Picotti - D.
Luciano - D. Roberto - D. Giuseppe) l'ultimo dei quali è D. Fabio Fabene, parroco di Zepponami.
L'avvenimento della nuova consacrazione sacerdotale ci porti a pregare di più
il Signore, a congiungere le mani per essere più uniti e solidali, in modo da ottenere ancora vocazioni per il bene della
chiesa diocesana come per la chiesa universale.
pag. 14
Dal
LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1997
Brasile
C o n v e n t o d e N. S e n h o r a d o C a r m o
d o s Padres Carmelitas D e s c a l f o s - Caixa Postai, 113
Fone: 2 3 1 - 3 7 1 1 - 4 5 . 6 6 0 - llhéus - Bahia - Brasil
Padre Pio e la nostra vita
C.G.C. 13.628.664/0001 - 4 1
Un'altra volta si discuteva tra persone dell'esistenza degli angeli, io che ero
Carissimo Don Agostino,
scettico chiesi a Padre Pio se veramente esistessero, gli chiesi una prova immeil Natale si avvicina e io mi faccio presente vivo nello splendore che tutto avvolge.
diata tanto per non dare più credito alle coincidenze, anzi gli chiesi se il mio aveScrivere non è un lavoro facile nel ritmo diurno e anche notturno. E' necessario un poco di
va l'aspetto di una donna o di un uomo, la risposta fu immediata, una donna che
concentrazione e di un momento pensante, considerando anche che scrivere in italiano è
io conosco mi diede una lettera da consegnare ad un certo sig. Angelo, quindi
una tarefa difficile a realizzarsi. Sono tante parole barbare con tante lettere doppie, che il
non penso più a delle coincidenze. A volte ho letto che alcuni pregano intensadubbio ti assale continuamente. Il carissimo Dante si è perduto in mezzo agli indiani, o
mente il rosario a chiedergli alcuni prodigi per altre persone che hanno bisogno,
meglio si è sciolto al sole baiano e il ricordo al ritmo del samba o della lambada o del
lo chiaramente non sono degno proprio di chiedergli nulla, non sono neanche
tchau. Il tempo passa e le preoccupazioni e il lavoro quotidiano ti trasportano e ti spingodegno di credere che lui possa aver sentito una piccola persona come me. Anno sopra un binario dove, quando riesci a fermarti, già ti incontri lontano da quel punto
che perché oltre a proteggere sempre i miei cari non sapevo proprio cosa chieche sembrava vicino. Passano i mesi, i giorni, le settimane e ci si incontra nel girotondo
dergli, grazie a Dio sto bene e non gli ho mai chiesto cose importanti per me.
del tempo diretti all'eternità, meta certa e sicura dei figli di Dio.
Però un po' di tempo fa, un amico mio fu colto da una terribile disgrazia: una
Il lavoro continua con lo stesso ritmo, avendo la parrocchia la precedenza con la comsua piccola parente si è ammalata di una forma di leucemia, a nulla sono valse
pagnia della scuola, l'università. In ottobre ho terminato il mio corso di mestrado in diritto
le varie trasfusioni di sangue e il trapianto di midollo si è verificato inefficace. Alprocessuale civile e la tesi fu difesa il 17 ottobre. Già ho ricevuto il diploma e adesso cerlora dal momento che il santo Padre ha guarito molte persone io gli ho chiesto di
chiamo di riposare un poco. Giorni fa è venuto il provinciale rimanendo solo una settimapensare un po' anche a questa creatura. Dopo aver recitato un po' di Ave Maria
na, ritornando contento in Olanda. La sorte sua è stato il clima che si era raffreddato e
e Padre Nostro perché non so nemmeno come si dice il Rosario, ho pensato di
non si sentiva caldo. Adesso è ritornato il sole e un caldo afoso e insopportabile si è abscrivergli una lettera pregandolo di occuparsi di questa creatura e non l'ho mai
battuto. Sudo come un cuscuz e lenzuoli, cuscino, pigiama rimangono cosi bagnati di
spedita ma l'ho conservata tra le pagine del Nuovo Tesembrare mergugliati in secchio ripieno di acqua. Il trestamento dove Gesù guarisce gli ammalati. Ora non vomendo caldo mi impediva di scrivere, perché il sudore
glio proprio dire niente però questa persona ancora vive
era tanto che temevo di bagnare il teclato del computae si sta riprendendo. Voglia, Padre Pio, intercedere
D E C
/ v i e s e
dore e rimanere bloccato. Non ci sono fazzoletti che
presso la Vergine Maria affinché avvenga la perfetta
danno il recado, è necessario un asciugamano alla moguarigione. Se tutte le cose che io gli ho chiesto sono
da di Pavarotti. Oggi sembra che il clima sia un poco
sempre andate a buon fine son convinto che anche quepiù mite, un venticello viene dal mare e ti rinfresca.
sta andrà in porto.
Ho comprato un revolver di gioco e l'ho fatto per
Ora quello che io intendo chiedergli è questo: caro
mettere paura ai ladri che continuamente rubano tutto,
Don Agostino che cosa mi sta succedendo? lo ormai mi
vasi del gabinetto, tegole, paramenti della chiesa, tovasono convinto che lassù qualcuno mi ascolta, possibile
glie dell'altare, camici, cortine della chiesa, tutti i panni
che io sia un suggestionato o paranoico? Sono sempre
e tovaglie della settimana santa, lampade, porte e cain dubbio, è troppo facile dire: «lo non ci credo e non mi
glia che riceve la pioggia del tetto. Con questo comporimporta niente» quello che è tanto difficile e che ti porta
tamento ho sparso la voce che ho un revolver calibro
sempre a guardarti allo specchio e dire: «lo credo» è
38 e chi entra nel nostro terreno sarà fucilato. Quando
questa la cosa più difficile da ingoiare, lo ormai credo
di notte sento un rumore subito mi alzo per vedere
veramente in tante cose però ho sempre un gran mattoquello che succede, come l'altro giorno alle tre del matne sullo stomaco.
tino, quando sentii una porta scossa con forza, andai
Ecco perché non ho voluto firmare questa lettera e
alla finestra e gridai: ladri aspettate un poco che vi fucinon voglio farmi riconoscere.
lo e sparai con il giocattolo. Sembra che di notte vai aHo paura degli altri, mi sento troppo e ancora troppo
vere più tranquillità, poiché i ladri dicono: il o Frei è dime stesso per raccontare a tanti le cose che mi succeventato matto (o frei està doido).
dono ogni giorno, ho raccontato tutto a mia moglie che
Nella parte religiosa sono riuscito a formare di nuomi crede, anzi è la sola persona che mi crederà oltre a
vo i gruppi giovani e ne ho due nella chiesa di S. Rita,
Padre Pio. Adesso ho deciso di dire tutto a lei che è una
la parrocchia, due in S. Paolo e due in S. Giuseppe,
persona di fede. Quasi è una confessione quella che io
perché la parrocchia ha attualmente solo tre chiese che
ho fatto e sarei grato se mi desse la sua opinione su «La
attendo, quando anticamente erano circa trenta, la parVoce», buona o cattiva che sia mi interessa sentire qualrocchia era maggiore. Cose speciali non sono accaduche consiglio.
te, solo la colonna si fa sentire con maggiore o minore
Quello che gli ho raccontato sono solo alcuni piccoli
intensità, che esige l'aiuto di qualcuno. Giorni fa il doloparticolari che mi sono successi da quando ho questo
re era tanto che per uscire dalla stanza mi trascinavo
dialogo con Padre Pio, però se si verificano situazioni di
per l'inferriata e gridavo: Tiago mi aiuti e o Frei con tutta
particolare interesse gli scriverò subito.
la calma mi disse: che vuoi? - mi prenda un poco d'acLa saluto e prego Padre Pio che vegli su di lei che
qua e un rimedio che il dolore è insopportabile - e con
con le sua pagine abbraccia tantissime persone.
tutta tranquillità mi portò acqua e medicina, rimasi a letd i Z e l i n d o
Q i a n l o r e m o
Mi firmo
to senza incontrare la posizione. Il giorno dopo il mediL'indegno dell'ultima riga
co venne e mi medicò. Vecchiaia è così, è meglio ride-
p
EKSOtfSiggVG
re e essere felici. Ripensando al perché di questo, vedo che la causa furono i viaggi per le
strade di terra di Itacaré e Uruguca, con tutti quei buchi, valli, fango, laghi, fiumi e con la
macchina, un maggiolino che aveva un ferro nello schienale, che, certamente ha lesionato qualche cosa, l'importante è non pensare e andare avanti, il lavoro non ammette riposi,
abbiamo tanto tempo per dormire dopo la morte che perdere tempo attualmente sarebbe
una sciocchezza.
Vivere è un dono di Dio e ricevere la vita è partecipare a questo dono. Molte volte uso
rimedi di foglie e vedo che miglioro, meglio che le medicine, solo è necessario avere le foglie, radici o tronco nel momento, per la mia colonna c'è una pianta che è una bellezza,
mi manca chi me la passi quando si sente il dolore, si taglia in pezzetti e si mette nell'alcool. Per il diabete c'è il fiele di pacca che è un animale selvaggio. Colesterolo e trigliceridi con ananas (abacaxi). Ogni rimedio naturale lo ricevo dalle antiche vecchie, ricevuto
dalla nonna o commadre. La vita è bella perché variata e è necessario ridere e essere allegri. Con il Natale e il Nuovo Anno vi desidero l'abbondanza delle grazie divine e la protezione di Gesù, nostro maestro e salvatore. Con tanti auguri di salute e pace.
In Cristo e Maria
Frei Renato
Grazie, P. Renato, soprattutto per lo spirito con cui prende la sua missione di
sacerdote in America latina. Il considerarci semplici pedine, manovrate dal Creatore, creature deboli bisognose di tutto e «quasi ridere» della nostra avventura umana e cristiana, rimettendo il tutto nelle mani del Signore credo che sia vera sapienza
. Lei termina la lettera dicendo: «la vita è bella perché è variata e è necessario ridere ed essere allegri». Che Iddio gli mantenga tale spirito!
So che organizza tanti viaggi a San Giovanni Rotondo vorrei venirci anch'io
però sento che sarà ancora Lui a portarmici quando Lui vorrà.
Personalmente, anche se quasi ogni anno insieme ad un gruppo di pellegrini vado da padre Pio, rimango quasi indifferente di fronte a manifestazioni (odori particolari, visioni, coincidenze ecc.) dei quali tanti parlano.
Sono convinto che la maggior parte di tali fenomeni è più frutto del nostro
stato d'animo che di realtà.
- Non posso non riconoscere un'altra cosa. Il Signore può servirsi di
tutto compreso il nostro rapporto con Padre Pio, per avvicinarci a Lui.
Penso che sia questa l'opera principale che compia Padre Pio, come
altre persone buone e sante che incontriamo sulla nostra strada.
Intorno al «fenomeno» P. Pio circola un «fenomeno» commerciale (non
mi riferisco assolutamente a ciò che lei scrive) che sinceramente da fastidio. E' forse ciò che si nota di più andando ogni anno a S. Giovanni Rotondo. Naturalmente questo non è imputabile ai Padri Cappuccini che gestiscono la parte religiosa del Santuario e del grande ospedale.
Forse se P. Pio non è ancora annoverato tra i santi canonizzati, una
delle ragioni può darsi che sia proprio questa.
Ciò non inficia la sua esperienza personale, la sua devozione a P. Pio,
che deve portarlo ad amare di più, a conoscere meglio, con l'aiuto della
Madre Celeste, Maria, il Signore Gesù.
LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1997
pag. 13
Vecchie
Foto
1950
Il pescatore «Barba» con
il conte Sandro Savini, Elsa
Presciuttini ed una sconosciuta, in una foto degli anni
'50.
Si può osservare com'era
allora il litorale lacuale e
come e dove vivevano i
pescatori del tempo.
Operazioni militari della seconda guerra
mondiale a Montefiascone
di Giancarlo Breccola
(sesta
puntata)
I grandi disagi causati dalla grave situazione g e n e r a l e si f r a m m e n t a r o n o a n d a n d o poi a
coinvolgere ogni aspetto della vita sociale del
paese: la scuola, le comunicazioni, i trasporti,
la sanità, le amministrazioni, ecc.
Le essenziali pennellate di un carteggio intercorso tra il c o m u n e e le varie persone pubbliche e private b e n riescono a l u m e g g i a r e il
quadro di quel periodo evidenziando, appunto,
l'eterogenea serie dei problemi che opprimevano una Montefiascone stanca e provata.
SULLA SCUOLA
•12 agosto 1943 - Al Prefetto e al Provveditore agli Studi di Viterbo
• "Comunico
per opportuna
conoscenza
che oggi è stato occupato dai militari del locale
Comando
Tappa uno scantinato
dell'edificio
scolastico. Faccio presente che tale
occupazione non porta nessun nocumento
alla
scuola,
perché al locale si accede da un Ingresso separato, né è stato mai usato per i bisogni della
scuola stessa. - Il Commissario
Prefettizio. »
• 28 agosto 1943 - Al C o m m i s s a r i o Prefettizio di Montefiascone
• «Nella imminenza
della apertura
delle
scuole militari si prega di voler esaminare
la
possibilità di fare sgombrare gli edifici
scolastici
dagli sfollati che temporaneamente
li hanno occupati...»
• 5 settembre 1943 - Alla Prefettura
«Alle ore 7,10, mentre tutti i religiosi ed i seminaristi erano in chiesa, alcuni aerei
angloamericani sganciarono
tre bombe che
caddero
nell'orto del convento ad una quarantina di metri dalla fabbrica; ci furono danni alle volte e ai
vetri, ma nessun ferito. La conseguenza
logica
fu di inviare in famiglia quasi tutti i ragazzi e
chiudere il seminario. Ma siccome le incursioni
aeree continuavano,
con mitragliamenti
per le
strade e nell'abitato,
non si trovò rifugio più sicuro che la cantina dei Cappuccini, nella quale
famiglie intere fissarono la loro dimora
temporanea» 16.
• 5 settembre 1944 - Al V e s c o v o di Montefiascone
"Dovendo
procurare
i locali necessari
al
L e o p e r a z i o n i a n o r d di R o m a ( 5 - 2 8 g i u g n o 1 9 4 4 )
prossimo funzionamento
o riapertura
dell'asilo
«Bambin Gesù» mi permetto pregare la E. V.
affinché si compiaccia farmi sapere se nell'Episcopio o nella Palazzina ha dei locali
disponibili
atti allo scopo ed a quali condizioni
la stessa
E. V. sarebbe disposta concederli a questa Amministrazione...
- Il Commissario
Prefettizio Donati.»
SULLE COMUNICAZIONI
ED I T R A S P O R T I
• 9 dicembre 1943
«Alla Prefettura di Viterbo - Questo
Comune da più di tre mesi non ha possibilità di comunicare
telefonicamente
con codesto
capoluogo, poiché le due linee, colleganti
Montefiascone con Viterbo sono state bloccate dal Comando Militare Tedesco. Prego codesto
superiore Ufficio di volere esaminare
la
possibilità
che sia almeno sbloccata una delle linee, al fine di porre questa Amministrazione
e gli altri
Uffici pubblici nella condizione di telefonare nel
casi di bisogno. Il Commissario. »
• 31 ottobre 1943 - Al C o m a n d o Militare Tedesco Montefiascone
«Prego vivamente
la cortesia
di
codesto
Comando di voler porre a disposizione
di questo Comune litri 100 di benzina al mese per
provvedere
ai servizi sanitari ed ospedalieri
ed
agli altri eventuali urgenti bisogni di questa amministrazione
nell'interesse
della
cittadinanza.
Ringrazio sentitamente.
- Il Commissario. »
La benzina richiesta non v e n n e c o n c e s s a e
d o p o tre giorni il C o m u n e , che rischiava di rim a n e r e a n c h e s e n z a a c q u a p o t a b i l e , inoltrò
un'ulteriore, pressante d o m a n d a alla Provincia.
• 3 novembre 1943 - Al C a p o della Provincia di Viterbo
«Questo Comune ha urgentissimo
bisogno
di olio per la pompa di sollevamento
dell'acqua
del lago di Bolsena. Il prelevamento
deve essere fatto a Roma, ma il viaggio non può
essere
effettuato poiché manca la benzina
necessaria.
Ne è stata fatta richiesta al locale Comando Militare tedesco, il quale però ha dichiarato di non
poter fornire alcuna quantità di benzina per precise disposizioni ricevute, informando che spetta a cotesto superiore Ufficio provvedere,
salvo
intesa, se necessario,
con il Comando
Militare
Tedesco di cotesta città.
La quantità minima occorrente è di litri quaranta. - Il Commissario. »
(segue)
" - C r o n a c a d e l C o n v e n t o , p. 9 5 ;
CORDOVANI,
RINALDO, I Cappuccini a Montefiascone,
Viterbo,
pag. 14
LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1997
(lubnica,
a cmsig,
die l/fmbesiÀa
(licci.
e provinciali.
Sul lato del fabbricato che dà su via della Bastiglia si sono verificati dei
crolli e solo per miracolo non ci sono state conseguenze irreparabili per i
bambini che giocavano nei paraggi.
Il vecchio e fatiscente fabbricato dell'ex molino Borghesi, fonte di periOra, finalmente, pare che il problema s i stia avviando a soluzione. Il
coli e di aspre polemiche, sarà demolito. La Commissione edilizia del Conuovo complesso edilizio che dovrà sorgere sull'area dell'ex molino Bormune di Montefiascone ha infatti autorizzato i proprietari ad abbattere l'imghesi, sarà costituito da un centro commerciale di circa 4.000 metri quamobile, anche in assenza del contestuale versamento di lire 150 milioni per
drati
con un parcheggio sotterraneo per 100 posti macchina. Al suo fianco
gli oneri della legge Bucalossi. Certamente tale cifra dovrà essere pagata al
saranno costruiti otto appartamenti di circa 120 metri quadrati ciascuno.
Comune prima dell'inizio dei lavori del nuovo corpo di fabbrica che dovrà
Per l'intera opera si prevede un investimento di 5 o 6 miliardi di lire e la
sorgere sulle rovine dell'antico molino.
sua costruzione impegnerà un buon numero di maestranze per almeno un
Bisogna subito notare che il nuovo complesso edilizio sarà arretrato di
anno. Nel centro commerciale potranno trovare ubicazione sia punti di vendodici metri rispetto a quello attuale che insiste proprio «a pelo» della stadita, come supermercato o simili, che uffici professionali. Si tratta, in defitale Umbro-Casentinese. La posizione attuale del fabbricato impedisce la
nitiva, del recupero razionale di un'area ridotta ad un serpaio che oltre agli
visuale a chi proviene da via della Bastiglia e deve immettersi sulla statale
evidenti
pericoli ad essa connessi, rappresenta da oltre un trentennio un econ tutte le conseguenze del caso.
sempio di incuria e di abbandono.
Vane, finora, sono state le tantissime proteste degli abitanti della zona
Una bruttura alle porte di Montefiascone che non è più tollerabile.
che hanno inviato proteste e petizioni al sindaco e a tutte le autorità locali
II recupero dell'ex
Molino
Albergatori nel nome di Defuk
Si è costituita l'Associazione Operatori Turistici «J. Defuk» ad opera degli imprenditori alberghieri di Montefiascone.
Ce ne parla uno di loro, Patrizio L o m b a r d i che insieme al fratello Renzo e ai familiari gestisce due alberghi, uno nel centro di Montefiascone ed uno sulle rive del lago di Bolsena con annesso ristorante. «Gli imprenditori turistici locali - afferma Lombardi - vogliono
interloquire uniti e compatti con l'amministrazione
comunale per un
effettivo rilancio turistico del territorio montefiasconese che ha la fortuna di offrire incomparabili bellezze paesaggistiche che vanno dall'alto della Rocca dei Papi al lago. All'ottima accoglienza, diciamo così, della natura, dobbiamo unire però quella della strutture ricettive le
più attrezzate e moderne
possibili».
E proprio a questo proposito, Patrizio Lombardi, ci anticipa il suo
progetto di ristrutturazione del vecchio albergo «Italia» di Porta di
Borgo che prenderà un nuovo nome, quello di «Johannes Defuk», il
nobile tedesco che ha reso famoso nel mondo il vino Est! Est!! Est!!!
Attualmente gli associati di questo nuovo sodalizio di operatori
turistici possono offrire quattro strutture alberghiere: l'Hotel Altavilla,
posto in via del Pino, nel centro storico della cittadina; l'Hotel Italia
(che si chiamerà «J. Defuk») su piazzale Roma che è il punto di arrivo, a Montefiascone, dalla statale Cassia; l'Hotel-Residence Rondinella, immerso nel verde nell'immediata periferia e l'Hotel Carrozza
D'Oro, sulle rive del lago di Bolsena.
A queste strutture se ne devono aggiungere altre, di gestori che
non hanno aderito all'associazione. Tutti avranno la possibilità di ristrutturare e riammodemare i loro immobili attingendo alle provvidenze regionali previste per il Giubileo del 2000. Il Comune, con spirito
di collaborazione con gli imprenditori, aprirà un Ufficio di informazioni
turistiche alla Porta di Borgo e li assisterà concretamente nelle pratiche di finanziamento e nella preparazione di «pacchetti turistici» da
mettere a disposizione delle varie agenzie di viaggio italiane ed estere. Il primo segno tangibile di questa collaborazione fra Comune e
Associazione «J. Defuk» è la diffusione di un opuscolo su Montefiascone, redatto in quattro lingue, che illustra le attrattive artistiche, paesaggistiche e gastronomiche del territorio falisco. Nulla, di ciò che
può servire al richiamo turistico, è stato trascurato nella bella pubblicazione. Vi sono illustrati i principali monumenti, le tradizioni ed il folklore, le specialità gastronomiche, ecc. Insomma il nuovo anno dovrebbe segnare, per Montefiascone, l'effettivo rilancio turistico che
non dovrà esaurirsi con l'Anno Santo ma da esso trarre motivo per
proseguire, poi, oltre il 2000.
Casa di Riposo: arrivano i Vip
Stanno per entrare in funzione presso la casa di Riposo «Villa Serena» di
Montefiascone le cosiddette camere a pagamento. Si tratta di un vero e proprio
«residence» con tutti i confort, dal televisore al telefono, di cui potranno usufruire
gli ospiti più benestanti. E poi dicono che i soldi non sono tutto. C o m u n q u e non
bisogna polemizzare.
Si tratta in effetti di un trattamento differenziato in base alle disponibilità finanziarie del pensionato che chiede di essere ospitato presso la Casa. Una intera ala del complesso di edifici ubicati in mezzo al verde prospiciente il lago di
Bolsena, è stata predisposta per accogliere degnamente quegli anziani che, p i ù
o meno per libera scelta, intenderanno trascorrere il loro riposo non già insieme
a tutti gli altri ospiti, ma in una struttura a parte. La retta di soggiorno per questa
scelta sarà circa il doppio di quella che pagano normalmente i comuni ospiti, vale
a dire un paio di milioni anziché le «tradizionali» 850.000 lire.
Da questa iniziativa l'amministrazione comunale si aspetta un buon flusso di
denaro fresco che gli permetta di far fronte alle accresciute esigenze della Casa.
Ma anche sul fronte dell'occupazione ci saranno delle novità positive perché si
dovrà assumere altro personale con varie qualifiche: dagli inservienti agli assistenti dei servizi tutelari, agli infermieri generici e professionali. L'assessore ai
Servizi Sociali del Comune di Montefiascone, Roberto Catasca, è entusiasta di
questa iniziativa, di «privatizzare» cioè una parte della Casa di Riposo. Ma non è
questa la sola novità che interessa gli ospiti di «Villa Serena». Infatti il C o m u n e
ha deciso, per esempio, di avocare a sé l'assegno di a c c o m p a g n a m e n t o spettante agli ospiti lungodegenti. Fino ad ora le famiglie «scaricavano» presso la
Casa di Riposo il congiunto ottuagenario e non più autonomo e trattenevano l'assegno di accompagnamento percepito dalla Prefettura. «Questo non era giusto dice l'assessore Catasca - se non addirittura illegale. L'assegno di accompagnamento spetta, per legge, a chi «accompagna»
l'anziano, cioè a chi lo assiste in
continuazione
per i suoi bisogni. Una volta che questo servizio non viene più
svolto dai familiari ma dalla Casa di Riposo, l'assegno spetta a quest'ultima».
Non sono mancate le polemiche e le lamentele da parte di taluni familiari di
lungodegenti che si sono visti sottrarre il famoso assegno, ma pare c h e l'assessore abbia ragione, per cui oltre alle 850.000 lire mensili il C o m u n e incasserà anche la quota di pensione riferita all'indennità di accompagno. Attualmente gli ospiti di «Villa Serena» sono circa 200, m a l'obiettivo è di raggiungere il «pieno» e
cioè 300 presenze costanti durante l'arco dell'anno. Questo significherà l'assunzione di almeno una quarantina di nuovi addetti. Insomma, fra aumento degli ospiti e pensionati in camere a pagamento, il bilancio della Casa si prevede in
netta ripresa per quanto riguarda le entrate. Perché il contributo regionale si è reso davvero insufficiente.
Speriamo che l'ingresso di ospiti «danarosi» presso la Casa si Riposo, non
crei conflitti e discriminazioni fra gli stessi pensionati. Certo una differenza, almeno sulla qualità del soggiorno, ci sarà per forza.
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LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1997
pag. 13
NOTE DI AGRICOLTURA
Pillole in agrodolce
Temporali con fulmini e tuoni
N u v o l e nere c a r i c h e di g o c c e d ' a c q u a s i
a c c u m u l a n o minacciose sopra le nostre teste
facendo salire e n o r m e m e n t e la tensione elettro-statica nell'aria color grigio-fumo. D'improvviso un gigantesco lampo illumina il cielo oscuro, un a b b a g l i a n t e n a s t r o a z z u r r o s e r p e g g i a
nel cielo g e n e r a n d o una moltitudine di ramificazioni prima di raggiungere il suolo per scaricare l ' e n o r m e potenziale elettrico. La scarica
irradia una t e m p e r a t u r a di circa 15.000 gradi
centigradi, tre volte la temperatura della superficie del sole p r o v o c a n d o una potente esplosione. Il rumore arriva ai nostri orecchi col fragore del tuono, in ritardo sul l a m p o perché il
s u o n o viaggia più lentamente della luce. Considerando che il rumore del tuono percorre circ a un c h i l o m e t r o ogni tre s e c o n d i , p o s s i a m o
sapere la distanza della caduta del fulmine calcolando il t e m p o che passa dal m o m e n t o che
osserviamo la scarica elettrica al m o m e n t o che
ci arriva il boato del tuono. Intanto le nuvole si
squarciano e d un fitto e scrosciante rovescio di
pioggia cade a terra. E' il temporale, uno dei
f e n o m e n i naturali più i m p r e s s i o n a n t i c h e h a
s e m p r e intimorito ed affascinato l'uomo fin dai
t e m p i più r e m o t i . Un p r o v e r b i o dice: « t a n t o
t u o n ò c h e piovve», s t a n d o ad indicare che il
tuono a n n u n c i a s e m p r e la pioggia. Man m a n o
che le nuvole si caricano di acqua contempor a n e a m e n t e si saturano di cariche elettriche in
milioni di volt, la violenza dello scoccare della
scintilla tra due nuvole o tra le nuvole ed il terreno, g e n e r a il fulmine c o n rapido e d intenso
riscaldamento della z o n a circostante. Un fragore enorme, chiamato appunto tuono, si propaga nell'aria, dapprima acuto e secco, poi più
cupo molto intenso e sordo che fa tremare tutto ciò c h e c i circonda, s p e g n e n d o s i in un rumore s e m p r e più grave e lungo e lasciandoci
in un certo qual m o d o impressionati. Il temporale è generato d a una violenta perturbazione
atmosferica benché di breve durata, con fredde e forti raffiche di vento e con precipitazione
intensa di a c q u a e fulmini, s p e s s o a c c o m p a gnata da grandine.
Tutto questo trambusto infernale ha origini
tranquille in luminose giornate di sole. Il terreno riscaldato dai raggi del sole genera vapore
acqueo che sale verso il cielo azzurro favorito
dalle correnti a s c e n s i o n a l i prodotte dall'energ i a t e r m i c a . In a l t o le c o r r e n t i a s c e n s i o n a l i
possono arrivare fino a trecento chilometri all'ora e d all'interno delle n u v o l e p o s s o n o crescere ancora di più; basta osservare le nuvole
in f o r m a z i o n e per rendersi conto dell'intenso
turbinio del vapore che le agita e le spinge fino
a più di dieci chilometri d'altezza. In questo energico e rapido aggrovigliarsi delle nubi avviene una specie di divisione delle cariche elettriche positive e negative. A notevole altezza
a cura di Luciano Moia
Via la sigaretta, peso in salita
' Smettere di fumare fa sicuramente bene alta
salute, ma contribuisce ad accrescere il peso corporeo. E' il risultato di un'analisi condotta negli Stati Uniti tra il 1978 e il 1990. Un gruppo di ricercatori ha
verificato lo stato di salute di oltre cinquemila persone che hanno smesso di fumare. Ebbene, la rinuncia alle sigarette è costata in media circa 4,5 chilogrammi di aumento agli uomini e circa 5 chilogrammi alle donne. Significa quindi che smettere di fumare fa male? Niente affatto. I problemi
derivanti
dall'aumento di peso corporeo, hanno concluso i ricercatori, sono infinitamente inferiori a quelli provocati dal fumo.
la bassa temperatura condensa il vapore in acqua che precipita con violenza, accompagnata
d a scariche elettriche sotto forma di fulmini. A l
suolo la pioggia crea un rapido raffreddamento
generando venti forti con improvvisi mutamenti
di direzione.
Gli scienziati hanno stimato che sulla terra
avvengono circa sedici milioni di temporali all'anno e circa 1.800 a v v e n g o n o nello stesso
momento. Si ritiene che nell'atmosfera vi siano
molti miliardi di metri cubi di a c q u a s o s p e s i
sotto forma di vapore che se cadessero a terra
tutti insieme s o m m e r g e r e b b e r o il m o n d o c o n
uno strato di acqua di tre centimetri. Per nostra
fortuna la totale precipitazione avviene in circa
dodici giorni ma è rimpiazzata da altrettanta
acqua che nel frattempo è evaporata. La maggior parte delle piogge cade negli oceani, sulla terra ne cade a p p e n a un sesto, riuscendo
tuttavia a dissetare gli uomini e le piante. Anche i fulmini con la loro forza distruttrice, non
creano danni eccessivi sulla terra. Nel mondo
intero si calcolano circa trecento persone all'anno decedute a causa dei fulmini. Ma i fulmini portano anche effetti benefici per l'agricoltura: d u r a n t e le scariche elettriche l'azoto presente nell'atmosfera si combina con le gocce
d ' a c q u a che c a d e n d o a terra si infiltrano nel
terreno apportando alle piante il prezioso fertilizzante costituito dai nitrati.
Gimberto
Zainetto sulla schiena,
tanto chiasso per nulla
* Da qualche anno, alla riapertura dell'anno scolastico, scoppia puntualmente la polemica sugli zainetti. I ragazzi, sostengono i genitori, sono costretti
a portare zainetti troppo pesanti e troppo ingombranti. Qualificati ortopedici si sono affrettati a dimostrare che tutto quel peso sulle schiene dei poveri
ragazzini finisce per procurare danni preoccupanti
alla colonna vertebrale. Ad ingigantire la questione
è arrivato anche il Ministero della Pubblica Istruzione che ha stabilito per decreto il numero massimo di
pagine per i libri scolastici. I volumi devono essere
smilzi, senza troppe illustrazioni e stampati su carta
lieve, lievissima. Nei mesi scorsi però il professor
Patrizio Parisini, primario della Divisione di Chirurgia vertebrale dell'Ospedale ortopedico Rizzoli di
Bologna, ha escluso che lo zainetto sulla schiena
possa avere conseguenze negative. «Anche quando è appesantito da chili di libri», ha spiegato il professore, che in materia è un'indiscussa autorità, «lo
zainetto ha pur sempre un punto di appoggio simmetrico e non obbliga quindi a posizione
deviate
della colonna vertebrale». Insomma il problema non
esiste, o quasi. Con buona pace di genitori, ministero e presunti specialisti.
Rifiuta il ricovero e si affida alla maga
* Avrebbe dovuto essere operata per un sospetto tumore al seno ma, il giorno prima dell'intervento,
ha telefonato in ospedale: «Non mi ricovero più, una
maga in tv me l'ha sconsigliato». I medici sono rimasti allibiti ma non hanno potuto che rassegnarsi
alla folle decisione della donna. Umberto Tiretti, primario della divisione di Oncologia dell'ospedale di
Aviano, in provincia di Pordenone, ha però rivolto
un appello alla Rai e Fininvest per abolire gli spazi
destinati ai maghi e ai cartomanti. Un invito che non
si può non sottoscrivere. D'altronde esiste già una
legge che vieta la diffusione televisiva di messaggi
ingannevoli e destituiti di ogni fondamento.
Peccato che in Italia le leggi rimangano puri esercizi di fantasia.
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pag. 14
LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1997
Taccuino economico e tributario
a cura del Dott. Franco Radicati
C o m e già anticipato nello scorso numero del nostro «Taccuino», quest'anno l'Epifania non ha portato solo doni, m a anche l'applicazione di due importanti provvedimenti finanziari c h e incideranno non poco sulle tasche degli italiani nel 1997 e forse
anche negli anni successivi.
Uno dei d u e provvedimenti in questione è la «Legge Collegata» alla Legge Finanziaria 1997, e precisamente la legge n. 6 6 2 del 2 3 dicembre 1996 (pubblicata
sulla G.U. n. 303 del 28/12/96). Di questa legge abbiamo già brevemente accennato
i contenuti, riservandoci di approfondirne le disposizioni di carattere fiscale.
L'altro invece è la cosiddetta «manovrina di fine anno», formalizzata con il D.L.
n. 6 6 9 del 31/12/1996 (pubblicato sulla G.U. n. 3 0 5 del 31/12/1996), c h e si è resa
necessaria per riaggiustare i conti pubblici c h e minacciavano lo sfondamento rispetto alle previsioni della finanziaria 1996.
Tra le moltissime norme tributarie contenute nella Legge Collegata alla finanziaria illustriamo brevemente solo quelle ritenute di più generale interesse.
A causa del grande n u m e r o di disposizioni continueremo nel prossimo numero
del T a c c u i n o anche con le novità della manovrina di fine anno.
S p e s e sanitarie: le spese mediche e di assistenza specifica necessarie nei casi
di grave e p e r m a n e n t e invalidità o m e n o m a z i o n e per i portatori di handicap riconosciuti, a n c h e s e n z a assegno di a c c o m p a g n a m e n t o , saranno interamente deducibili
già nella prossima dichiarazione dei redditi, mentre sino al 1995 esisteva un limite di
500 mila lire.
S e m p r e con la prossima dichiarazione tutte le altre spese sanitarie detraibili (generiche e specialistiche) potranno essere detratte solo s e il loro ammontare supera
il tetto di lire 2 5 0 mila annue complessive, e solo sull'esubero spetta la detrazione
d'imposta del 22 per cento.
Cessioni d'azienda: a partire da gennaio 1997, il trasferimento di un'azienda
dal titolare ai propri familiari effettuato per donazione o per successione, non darà
luogo alla tassazione delle plusvalenze. Le famiglie c h e gestiscono aziende avranno un notevole risparmio fiscale in caso di trasferimento della titolarietà dell'impresa
fra i m e m b r i della famiglia.
Rendite dei fabbricati: c o n decorrenza dal periodo d'imposta 1997, il valore
catastale degli immobili urbani è stato rivalutato del 5 per cento. La rivalutazione è
valida ai fini dell'applicazione dell'ICI e delle imposte sui redditi. In c o m p e n s o aumenta d a L. 1.000.000 a L. 1.100.000 la deduzione IRPEF sui redditi dell'abitazione
principale e delle sue pertinenze.
Imposta C o m u n a l e sugli Immobili: molte modifiche sono state apportate alla
disciplina dell'ICI. L'aliquota n o n sarà più unica, ma potrà essere differenziata sec o n d o la destinazione dell'immobile. La detrazione d'imposta per l'abitazione principale passa d a 180mila a lire 200mila; i comuni potranno stabilire un abbattimento
dell'imposta fino al 5 0 per cento o, in alternativa, elevare la detrazione fino a d un
m a s s i m o di lire 500mila.
Contributo straordinario per l'Europa:, l'Eurotassa costerà complessivamente
ai contribuenti italiani i 12.500 miliardi necessari per l'adeguamento dei conti pubblici ai parametri di Maastricht. P a g h e r e m o i primi 5.500 miliardi versando l'Eurotassa
(solo nel 1997), c o n le seguenti regole. Sono tenute al pagamento tutte le persone
fisiche, residenti e n o n residenti sul territorio dello Stato, atcondizione c h e abbiano
prodotto un reddito nel periodo d'imposta 1996; in pratica dovranno versare il contributo tutti i lavoratori dipendenti, i pensionati, gli autonomi (artisti e professionisti) e
gli imprenditori, e d infine i possessori di «altri redditi»; dalla casa ai capitali, dalle
partecipazioni ai redditi diversi, solo per citare alcuni esempi. Gli importi da versare
verranno determinati secondo le seguenti tabelle.
Scaglioni di reddito
da 0 a 7.200.000
oltre 7.200.000
oltre 20.000.000
oltre 50.000.000
oltre 100.000.000
Eurotassa da versare
fino a 20.000.000
fino a 50.000.000
fino a 50.000.000
zero
1%
1,5%
2,5%
3,5%
Detrazioni
per tutti:
coniuge a carico:
per ogni figlio a carico
lavoro dipendente
pensionati
80.000
40.000
20.000
100.000
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Informazioni di difesa delle colture e di politica agraria
a cura del Dott. Agr. Massimo Angeloni
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Vorrei tornare a parlare di agriturismo, attività c h e reputo
fondamentale per lo sviluppo del settore agricolo, il s o s t e g n o
del reddito aziendale e la tutela dell'ambiente.
L'agriturismo in Italia, per la prima volta è stato disciplinato dalla legge n° 7 3 0 del 5 dicembre 1985 alla quale hanno
fatto seguito diverse leggi regionali.
E' proprio l'Art. 2 della legge 7 3 0 c h e stabilisce l'inquadramento di queste attività;
l'agriturismo è attività di ricezione e d ospitalità esercitata
da imprenditori agricoli (singoli o associati), attraverso l'utilizzazione della propria azienda (in proprietà, in affitto o in comodato), in rapporto di connessione e complementarità alla
coltivazione del fondo, alla silvicultura e all'allevamento del
bestiame.
Le attività c h e p o s s o n o e s s e r e i n q u a d r a t e nell'agrituris m o sono essenzialmente le seguenti:
a) dare stagionalmente ospitalità in spazi chiusi attrezzati
(fabbricati) o in spazi aperti con sosta di campeggio;
b) somministrare sul posto alimenti o bevande, costituiti
in prevalenza d a quelli prodotti in proprio, intesi c o m e quelli
prodotti e lavorati direttamente nel fondo o ricavati d a materie prime del fondo e trasformati all'esterno (l'olive e l'olio);
c) organizzare attività ricreative o culturali all'interno della
propria azienda.
Cerchiamo o r a di puntualizzare alcuni presupposti fondamentali per esercitare l'attività di agriturismo:
a) giuridici: possedere la qualifica di imprenditore agricolo
ed essere iscritto nel Registro delle imprese;
b) soggettivi: aver frequentato u n o specifico corso di formazione con prova di e s a m e o c o n attestato di frequenza e d
essere iscritto nell'apposito elenco degli operatori agrituristici
provinciali;
c) amministrativi: essere in possesso della specifica autorizzazione c o m u n a l e e di tutte le altre autorizzazioni in funzione al tipo di attività svolte (autorizzazione igienico-sanitaria, licenza di P.S., licenza di agibilità e abitabilità, ecc.);
d) fiscali: possedere la partita IVA e d assoggettarsi a tutte le formalità previste dalle imposte dirette e indirette.
Q u e s t o è un viaggio attraverso la normativa nazionale,
nei prossimi mesi parleremo della normativa regionale.
AVVISO Al LAVORATORI DIPENDENTI E Al PENSIONATI
DICHIARAZIONE DEI REDDIT11997
Anche quest'anno il C.A.A.F. - CISL di Montefiascone offre l'assistenza
e la consulenza per la compilazione della dichiarazione dei redditi, I.C.I.
e il Servizio Sanitario Nazionale. Il Centro Assistenza Fiscale rende noto che dal mese di febbraio, inizierà ad acquisire ed elaborare le dichiarazioni dei redditi relative ai modelli 730, gli interessati che possono accedere a questo modello reddituale sono soprattutto i lavoratori dipendenti di ogni settore e pensionati.
Quali sono i vantaggi per chi presenta la dichiarazione dei redditi sul
modello 730?
- garanzia dai rischi per eventuali errori formali o di calcolo;
- evitare di andare a versare direttamente (alla posta o alla banca) le imposte per gli acconti e i saldi IRPEF dovuti, evitando così estenuanti e
noiose file agli sportelli;
- ma soprattutto, per chi si avvale del modello 730, gli importi dovuti o a
credito, verranno direttamente trattenuti o accreditati sulla busta paga,
se lavoratore dipendente, o sulla pensione nel mese di giugno 1997.
Per ogni eventuale ulteriore consulenza si rende noto che il C.A.A.F. CISL di Montefiascone, sito in via Oreste Borghesi 97 telefono 820497,
è a completa disposizione gratuitamente tutti i giorni dalle ore 9,00 alle
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LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1997
Notiziario
religioso
pag. 13
Giuseppe
Da s s etti
e i e
Molti oggi si domandano chi sia, perché
parlarne?
E' stato un uomo politico e un sacerdote
esemplare che merita, anche se brevemente,
portarlo alla conoscenza di tutti.
Dossetti nasce a Genova nel 1913, si trasferisce presto con la famiglia a Reggio Emilia. Giovane si iscrive alla A.C.
A 21 anni si laurea a Bologna, frequentando poi la Cattolica per la specializzazione.
E' professore a Modena di diritto canonico ed
ecclesiastico. Stringe relazioni fraterne con
Amintore Fanfani, Giuseppe Luzzati e Giorgio La Pira e con loro, nel 1946, darà vita a
Roma all'associazione «Civitas Humana».
Partecipa alla Resistenza, rifiutando, però, di portare armi. S'iscrive alla D.C. dove
diventa segretario del partito per il Nord.
Nel 1946 è eletto per la Costituente e viene nominato membro della Commissione dei
75, incaricata di elaborare il testo della Costituzione.
La sua concezione del partito lo mette in
contrasto con Alcide De Gasperi, contrasto
che viene portato avanti con la rivista «Cronache sociali».
Nel 1948 stenta a ricandidarsi, perché inizia per lui la scelta monastica, con la fondazione della «Piccola famiglia dell'Annunziata». Una parentesi si ha nel 1956 quando
G i u s e p p e D o s s e t t i , il m o n a c o
si candida sindaco di Bologna su consiglio
del Card. Lercaro. Nello stesso anno emette,
insieme ad alcuni amici, i voti monastici.
Il 6 gennaio 1958 viene ordinato sacerdote. L'anno dopo il Papa Giovanni XXIII annuncia il Concilio Vaticano II (25/01/1959). D.
Dossetti accompagna il card. Lercaro al Concilio e qui dà il suo contributo come giurista e
come teologo. E' nominato pro-vicario dell'ar-
Giuseppe Dossetti, il «professorino»
cidiocesi di Bologna e in unione con il suo
Vescovo cerca di riformare la diocesi secondo i principi conciliari e di preparare il Sinodo
diocesano.
Lasciando la diocesi il card. Lercaro, anche Don Dossetti si ritira a vita monastica,
prima a Monteveglio, poi in Terrasanta, poi
ancora in Italia, stabilendosi con i fratelli nella
comunità di Montesole.
Fu in questo periodo di tempo che ebbi la
fortuna di averlo come predicatore di Esercizi
spirituali a Camaldoli. Ogni anno noi sacerdoti siamo invitati a fare un corso di esercizi
spirituali: è una sosta di riflessione, di preghiera, di purificazione, di pace interiore per
essere pronti ad immetterci di nuovo nella
«mischia» del mondo. Ebbene, fu un corso
che ha lasciato un'impronta nella mia vita di
sacerdote, un corso che non riuscirò più a dimenticare. (N.d.R.)
D. Dossetti, alto, secco, mingherlino, aveva la tempra di un autentico asceta, erede
dei padri del deserto, portava avanti le sue idee, frutto di intuizioni evangeliche ed ecclesiali.
Dossetti è stato sicuramente un uomo
scomodo prima nella società, nella politica,
poi nella Chiesa, ma ha sempre affermato fino alla fine che nella Chiesa come nella società ciò che conta è il rapporto sincero, francescano, con il Vangelo.
E' ritornato al Padre lunedi 16 dicembre
1996, all'età di 83 anni.
Per il card. Martini, Dossetti è stato «un
grande amico e un ispiratore, un uomo che
ha saputo leggere la storia a partire dal Vangelo. Persone come lui sono una speranza
per la nostra società, un segno che Dio ci è
vicino».
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Nell'ultimo scorcio dell'anno trascorso il segretario del PDS
dinanzi ad una platea di giovani ha avanzato la proposta di
legalizzare le droghe leggere e distribuire quelle pesanti.
C'è stato subito l'assenso e il plauso di Pannella, l'appoggio dei Verdi, e a livello di opinione personale del vice-presidente del Consiglio Veltroni.
E' un problema che coinvolge il Paese: dalle istituzioni ai
cittadini, dagli educatori ai medici, dalla scuola alla famiglia. Ne
sono coinvolti i giovani, che si trovano in difficoltà nel crescere
e nel maturare. Ne sono coinvolte le coscienze.
Diversi farmacologi dicono che la differenza tra droghe
«pesanti» e «leggere» è arbitraria e artificiosa. Gli effetti di ogni
sostanza dipendono da vari fattori: dosi, modalità di assunzione, condizioni psicofisiche dell'assuntore, ecc.
Se drogarsi è uno sbaglio, è pericoloso e può avere conseguenze drammatiche, perché le istituzioni dovrebbero facilitare
chi vuole commetterlo? E perché compiere un simile esperimento sulla pelle delle generazioni future?
I promotori della droga libera hanno figli? Sono andati mai
a far visita ad una Comunità per tossicodipendenti, che hanno
cominciato la loro triste esperienza con uno «spinello» o una
«pasticca» di anfetamina offerti da qualcuno?
II Pontificio Consiglio per la Famiglia è stato interrogato al
riguardo da famiglie e numerosi educatori ed istituzioni che lavorano con i giovani. Dopo aver consultato esperti di diversi
Paesi e responsabili di molte comunità terapeutiche, il Dicastero ha emanato una sua riflessione pastorale sull'argomento. Riflessione sulla quale ritorneremo prossimamente.
Nel n. 18 il Documento recita:
Davanti a queste questioni lo Stato ha innanzitutto il dovere
di vegliare sul bene comune. Questo esige che esso protegga i
diritti, la stabilità e l'unità della famiglia. Distruggendo il giovane, è la famiglia che la droga distrugge, quella di oggi e quella
del futuro. Ora, se questa cellula vitale e primordiale della società si trova minacciata, è l'insieme della società che soffre.
D'altronde, come sottolinea il Pontificio Consiglio per la Famiglia, la tossicodipendenza è, in parte, la ragione dell'indebolimento della famiglia, della rottura dei focolari: «l'esperienza di
quanti operano con speciale competenza nel mondo della tossicodipendenza... conferma in modo unanime che il modello»
della famiglia fondata sull' »amore autentico: unico, fedele, indissolubile dei coniugi»... «resta il punto di riferimento prioritario su cui insistere in ogni azione di prevenzione, recupero e ripresa della vitalità dell'individuo».
E nel n. 20:
La Chiesa vuole ricordare i risvolti di questo fenomeno. Essa sottolinea il fatto che, nella prospettiva di una legalizzazione
della vendita e dell'uso dei prodotti che favoriscono la tossicodipendenza, è il destino delle persone che è in causa. Alcuni avranno la loro vita diminuita, cioè ferita, mentre altri, forse senza cadere nella dipendenza vera e propria, guasteranno i loro
anni giovanili senza davvero sviluppare le loro potenzialità.
Non si fa esperienza a spese della gente. Il comportamento
che conduce alla tossicodipendenza non ha alcuna possibilità
di correggersi se i prodotti che rafforzano tale comportamento
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pag.
14
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LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1997
Giuseppe
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rbanizzazione primaria per zone
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espansione residenziale
Nelle z o n e destinate a d espansione residenziale previste da Piano
Regolatore Generale del nostro C o m u n e (zone adiacenti alla Via Card.
Salotti), l'Amministrazione C o m u n a l e ha già realizzato gran parte delle
o p e r e di u r b a n i z z a z i o n e p r i m a r i a , n e c e s s a r i e a n c h e a servizio delle
quattro palazzine di case popolari costruite negli ultimi anni.
A c o m p l e t a m e n t o della intera opera necessitava un impegno di spesa di lire 600 milioni da destinare:
- per lavori
L. 495.401.000
- per spese tecniche
L. 36.196.870
- per espropri e servitù
L.
4.000.000
- per 3 % a favore I.A.C.P.
L. 14.862.030
- per I.V.A. 1 0 %
L. 49.540.100
C o n recente provvedimento l'assessorato all'Urbanistica della Regione Lazio ha c o n c e s s o un contributo di pari importo per la ultimazione
dell'opera che riveste f o n d a m e n t a l e importanza per la vivibilità della zona interessata e deve considerarsi prioritaria al fine di dare una razionale
funzionalità e completezza alle opere di urbanizzazione primaria attuale
e d attuande.
riminalità sacrilega
In questi ultimi tempi la società dei benpensanti, trasformata ed angosciata dalla espansione e dall'imbarbarimento della criminalità piccola
e grande, continua a chiedersi: «Ma dove arriveremo!»
In verità non s a p p i a m o darci una risposta. I delitti contro la persona:
omicidi, sequestri, stupri, pedofilia, incesti, attentati sulle autostrade, rend o n o la nostra esistenza carica di tensione.
I delitti contro il patrimonio: scippi, scassinamenti, furti, rapine sono
ormai diffusi in ogni dove, città, paesi, periferia, casolari di c a m p a g n a e
perfino nelle chiese. Sì, perfino nelle chiese e non solo manomettendo la
cassetta con le offerte per le lampade votive, ma c o m m e t t e n d o atti sacrileghi nei confronti dei Santi: udite! udite!
IL F A T T O :
«Venerdì 24 gennaio 1997 ore 12,45: è stato da poco consumato un gesto
foiie all'interno della Cripta di S. Margherita, dedicata a S. Lucia Filippini, compatrona della Diocesi di Viterbo.
Risulta danneggiata l'Urna contenente l'insigne reliquia del Corpo di S. Lucia
Filippini Fondatrice delle Maestre Pie (Tarquinia 13 gennaio 1672 - Montefiascone 25 marzo 1732). Il Suo Corpo è stato rispettato in ogni Sua parte, mentre è
stato prelevato dal Suo dito l'anello d'oro con l'immagine del Crocifisso, come usano portare le Maestre Pie. Il furto è sacrilego per violazione di cosa sacra e
per il luogo sacro quale è la Chiesa: tempio del Dio vivente, finalizzato agli atti di
culto dei cristiani. La notizia passata di bocca in bocca ha suscitato sconcerto e
sdegno, ogni falisco si è sentito offeso nella sua persona e nelle sue radici cristiane. Tutti esprimono solidarietà con l'Istituto delle Maestre Pie, che prosegue
nel tempo la missione di Lucia a favore dell'uomo.
Cosi Lucia è sempre più vicina, se subisce con noi incidenti di tal genere che
ora si fanno sempre più quotidiani: gesti aggressivi, blasfemi, sconsiderati, che
denotano un disordine morale non più riconosciuto tale e quindi arginato come
una volta dalla catechesi di Lucia, che risuonava autorevole nelle nostre strade,
eco fedele delta legge di Dio, già impressa nel cuore di ogni uomo.
In tanta babilonia di messaggi contraddittori e mistificati, la Parola di Dìo,
pure annunciata in abbondanza, se percuote le orecchie, a stento raggiunge le
profondità del cuore che se ne rimane malato e infelice. S. Lucia è dovuta dunque uscire momentaneamente dal Suo Santuario, alla chetichella, quasi a nascondere il fatto umiliante per noi montefiasconesi, Suoi custodi. Le riparazioni
dell'Urna in bronzo dorato, per la quale hanno collaborato Mons. Carlo Salotti,
Antonelli Mercurio, fam. Bacchi, Bartoleschi Adolfo, Basili Luciani Felice, Carelli
L ' U r n a c o n t e n e n t e il C o r p o d l S . L u c i a F i l i p p i n i
Maria, Castellani Camillo, Della Casa Bartolomeo
derici Telemaco, Marinelli Angelo, fratelli Mauri e
famiglia Paterni, famiglia Perugini, famiglia Pronti,
e Giuseppe, Sacrista Rossi, Savignoni Gustavo,
effettuate al più presto.
Attualmente nella Cappella della Casa Madre delle Maestre Pie accoglie
quanti, visitandola Le esprimono amore, riparazione, riconoscenza, per essere
Lei la nostra Santa che ha un motivo in più per vegliare sulle nostre famiglie, sui
nostri figli troppo soli e fragili, nei cammini talvolta impervii dell'esistenza.
CONSIDERAZIONI:
Uscire dalla Cripta è stato un problema non semplice. Sacerdoti e laici sostenevano la pesante Urna percorrendo scale e scalette, troppe per il breve percorso; non si potrebbe al ritorno fare un itinerario più agevole e dignitoso per la
Santa e per i Suoi devoti, che presentemente salgono e scendono la scala maldestra allo scarso lume di
qualche lampione, quando
c'è, con evidente rischio per
le persone che hanno riportato più di un incidente?
Lo speriamo tanto tutti,
tenendo conto che il concorso dei devoti sarà notevole, se consideriamo anche la risonanza del gesto
sacrilego che ha raggiunto
Viterbo, Roma,
Tarquinia,
tutto il Lazio, Pescara, Salerno, Frascati e Castelgandolfo, Bitonto e la Puglia,
Napoli, Nettuno e Spoleto
con l'Umbria tutta, l'Albania
La parte dell'urna m a n o m e s s a , mentre un espere l'India dove è al presente
t o r i l e v a le i m p r o n t e s u l c r i s t a l l o r o t t o .
la Madre Generale dell'Istituto Pontificio.
Commoventi i riscontri telefonici, via Fax, di solidarietà delle Sue figlie le
Maestre Pie più lontane, come anche dei Suoi concittadini di Tarquinia, indimenticabile l'accento commosso dell'esimio pittore Balduini Lorenzo.
Questo a c c e s s o pedonale, finalmente realizzato a regola d'arte
consentirebbe una m a g g i o r e funzionalità di p e r c o r s o agli abitanti
di Via Porticella e dintorni, agli stessi turisti c h e ne a m m i r a n o la
possente austera bellezza. Il Santuario a v r e b b e così posizione centrale di non facile a c c e s s o ai fautori di ogni disordine.»
"S. Lucia, in questo scorcio del duemila
sii per noi luce che riscalda e guida.
Poni il Tuo passo deciso accanto al nostro
facci capire che dopo ogni fatica il risultato
Richiamaci, se siamo alunni
distratti
se resistiamo, confondici, impedisci i nostri
misfatti.
Raggiungici dove siamo
e portaci dove
dobbiamo!»
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LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1997
«LA VOCE» E' GRATA Al SUOI
CAVALIERI: Piciollo Quirino, Rocchi Mario, Giuliani Enrico, Trapè Giovancarlo, Ceccarini Enzo, Rastrello Cesare, Foscarini Massimo, Del Sole Franco, Della Casa Rosa Bianca, Ballarono
Pietro - Udine, Marsiglioni Antonella e Domenica, Giusti Rossana, Giusti Settimia, Burinello Flaviano, Carelli Alberto, Camicia Enrico, Demma Donato, Tabarrini Felicetto, Taddei Orfeo, Paolini Silvano, Ricca Filippo, Piccione, Ciucci Elio, Poggetti Paolo, Schettini Clausi Carlo, Dainelli
Pia, Dainelli Giorgio, Menichelli Maria, Zampetta Felicetto, Romiti Dorindo, Belella Sante, Maccaroni-Cempella, Mocini Renzo, Mocini Simonetta, Fioretti Lina, Quitarrini Sabatino e Annunziata, Petitti Annibale, Venanzi Angelo, Nami Gabriele, Rospetti Ascanio, Franceschetti Climene, Morleschi Rossana, Sacco Gildo, Porroni Romano, Orgei Angelo
BENEMERITI: Fortunio Pasquale. Orzi Giuseppe, Giusti Francesca. Ferlicca Bruno, Napoli Dina, Crocetti Franca, Smafora Romolo, Menichelli Vincenzo, Pagana Maria, Perello Rosa, Fetoni Pietro, Costantini Santina, Pepponi Aldo, Marzetti Mariolina, Mosca Marino, Mosca Antonio,
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Rocchi Bernardino, Gargiullo Maria Cecilia, Chiodo Ennio, Belleggi Mario, De Fausti Onelia,
Manzi Raffaele, Perello Cesare, Sportolloni Alberto, Piciollo Lidia, Andolfi Sergio, Andolfi Antonio, famiglia Gorelli.
SOSTENITORI: Mecali Michele, Menghini Mario, Napoli Giovanna, Panichi Giuseppe, Brachini
Mario, Paolini Nicola, Crocetti Antonio, Fazi Mario, Cacalloro Salvatore, Bracaccini Luigi, Onofri
Pierino, Pecoroni Cesarina, Pigliavento Loretta, Rosetto Antonio, Ferri Aldo, lacoponi Gino, Piciollo Pietro, Bartoleschi Francesca, Carelli Luciano, Lanzi Massimo, Cioccoletta Edo, Sensi Alvaro, Palombo Angelo, Romitelli Felicetto, Paolini Clara, Mocini Settimio, Morano Mario, Bigio
Irma, De Grossi Unica, Pezzato Rinaldo, Stefanoni Belella Assunta, Cappannella Massimino,
Nardini Giuseppe, Onofri Francesco, Maestre Pie - Ischia di Castro, Bracoloni Pietro, Moscini
Domenico, La Placa Pasquale. Capaldini Ponziano, Scoponi Pietro, Catasca Irene, Ferri Bruno,
Rubbi Ida, Brachino Marco, Brachino Nello, Brachino Carlo, Napoli Enrico, Napoli Filomena,
Dorion Mupa, Romoli Liana. Camicia Ugo,
AMICI: Cosimi Alvise, Paolini Paride, Burla Vincenzo, Zampetta Giovanna, Presciuttini Fr. Giuseppe, Vannucci Pietro, Rinaldi Rachele, Ceccarelli Lucio, Cicoria Ubaldo, Paolini Carmelo, Ascarino Giovanni, Della Casa Carmelo. Morano Renzo, Zucchetta Giovanni, Tacchi Giuseppe,
Santi Ettore, Tarantello Nazzareno, Ferri Claudio, Santini Pierino, Mazzapicchio Daniela, Zucchetti Domenico, Tarantello Antonia.
AMICI DELLA CATTEDRALE
Sono entrati a far parte degli «Amici della cattedrale»: Benedetti Mario, Scoponi Nunziata,
pag. 13
L'Accademia Mastrinifa ancora centro
Nello splendido scenario di una gremitissima Rocca dei Papi si sono
svolti i tradizionali «Concerti di Natale» degli allievi dell'Accademia Nazionale d'Arte Musicale «M. Mastrini» sede di Montefiascone. Scroscianti applausi hanno accolto i ragazzi di età dai 4 ai 16 anni che si sono esibiti al pianoforte, alla chitarra, al violino.
Cinque sono stati gli appuntamenti artistici fatti di vera musica e vere
emozioni, basta pensare che oltre agli allievi che frequentano l'accademia da anni si sono esibiti bambini che studiano da a p p e n a un mese. Infatti il proposito del Direttore Maurizio Mastrini è proprio quella di immergere c o m p l e t a m e n t e gii allievi nel m o n d o musicale t r a s m e t t e n d o loro,
anche dopo poche lezioni il fascino della musica e dell'esibizione in pubblico.
Il sempre maggiore interesse che si crea intorno all'Accademia Mastrini ne fa una delle più grandi ed efficienti scuole di musica testimoniato anche in questo Natale oltre che dai concerti e le continue richieste di
iscrizioni anche dalla partecipazione con g r a n d e s u c c e s s o di allievi in
programmi RAI.
In chiusura al concerto si è esibito il coro di voci bianche dell'Accademia Mastrini composto dai bambini che frequentano l'Accademia cantando l'inno alla vita «Il gabbiano azzurro»(diventato l'inno del comitato
per la vita «D. Chianelli») c o m p o s t o dal M° Maurizio Mastrini e delle
canzoni natalizie. Tutti coloro che si volessero iscrivere a l l ' A c c a d e m i a
(le iscrizioni sono ancora aperte) si devono rivolgere presso la stessa in
via S. Lucia Filippini il giovedì pomeriggio o p p u r e telefonare ai seguenti
numeri di telefono 0 7 5 / 8 3 5 8 1 1 8 - 0360/891291 - 0335/383835, l'appunt a m e n t o con gli allievi di M o n t e f i a s c o n e è fissato per primavera c o n i
concerti di primavera.
Maurizio
Mastrini
Coveccia Barbara, Castellani Assunta, Zampetta Francesco, Bracoloni Gino, Andolfi Ginevra,
Signora Carelli, Manzi Secondiano, Marroni Eliseo, Ceccarelli Caterina, Romoli Lucci Lionella,
Putano Bisti, Simoncini, Trapè Domenico e Margherita, Bonelli Maria, Sordi Gina, Del Priore
La Voce ha 30 anni, ma non li dimostra...!I
Angelo, Rivici Angelo, Panzolini Federico e Zarra Rosalia, i parenti in suffragio di: Carlo Celestini. Sisto Brachino. Bucaccio Maria. Marzetti Torquato.
ANAGRAFE CITTADINA
NATI: Ferri Michele di Sante e Tonucci Angela (6/1/97); Contestabile Giorgio di Umberto e
De Alexandre Laura (22/12/96); Nicolai David di Enio e Szelag Agneszka (31/12/96).
MORTI: Gevi Alessandro n. 12/2/1904 m. 1/1; Santi Adele n. 17/5/1911 m. 6/1 ; Valleriani Maria
Luisa n. 1/4/36 m. 5/1; Brachino Calisto n. 8/5/1913 m. 8/1; Dominici Quirino n. 26/3/16 m. 9/1;
Savelli Assunta n. 2/6/1910 m. 10/1; Palombo Erminia n. 8/12/1909 m. 10/1; Paolini Vittorio n.
24/1/1912 m. 10/1; Cevolo Massimino n. 20/12/1912 m. 11/1 ; Cecchetti Domenico n. 27/2/1927
m. 25/12/96; Sillioni Eda 17/3/1912 m. 4/1.
Neo Laureate
Nunzia sincera, affabile e gentile
Tu, dei colle falisco sei il giornate
Per noi qui, - e a chi è emigrato arrivi uguale
Nei cinque continenti, - e Battro e Tile.
Conosce mille vie il nostro mensile.
Per terra e il mare e per la via spaziale.
Quest'anno è giunto a un compleanno tale
Perché festeggia il trentennale Aprile.
Chi viene al mondo da lui è segnalato:
Il suo battesimo, la sua prima Comunione
E il giorno che a la Cresima è arrivato.
Il Matrimonio, la perenne unione,
E quando a miglior vita è trapassato:
Fatti e notizie di Montefiascone.
Dei suoi «rintocchi» a le nostra campane
La Voce porta e invia dal Cupolone
L'eco infinito nei cieli lontani.
Piciollo Diodato di anni 84
* La sig.na Claudia Nucciatelli il 16 dicembre 1996 ha raggiunto brillantemente il traguardo della laurea in Lettere Classiche - Filologia presso
l'Università degli Studi «La Sapienza» di Roma, discutendo la tesi in
Letteratura Cristiana Antica (greca e latina): «La Passio Sancii Marcelli e il
problema dell'obiezione di coscienza nei primi secoli del Cristianesimo». Alla
neo professoressa, laureatasi con 110/110, e già iscritta alla Scuola speciale
di Archivistica di Stato, come ai suoi genitori, formuliamo i nostri complimenti
e di cuore auguriamo di mettere a frutto al più presto tale risultato.
* Il 22 gennaio, presso l'Università «La Sapienza» di Roma, s'è brillantemente laureata la sig.na Barbara Severini, nella Facoltà di Scienze Matematiche,
discutendo la tesi: «Controllo del passo d'un metodo di estrapolazione per
equazioni differenziali ordinarie». Relatore il chiar.mo prof. Anna Melania
Urbani.
Da quel giorno i genitori della neo professoressa di matematica si cimentano
in trigonometria senza capirci più niente dalla gioia: vero sig. Costantino e
sposa Cesarina Scoponi? Una bella soddisfazione anche per il fidanzato
della neo laureata, sig. Ricci Damiano. Congratulazioni!
Dalla Casa di Riposo ex-ONPI
Merita un grande plauso e sentita riconoscenza la sensibilità che le Maestre Pie Filippini di Montefiascone, con la loro Superiora, hanno mostrato per gli ospiti della Casa di Riposo.
Dal 19 gennaio u.s. ogni giorno le Maestre Pie sono presenti nella Casa di Riposo per animare le funzioni religiose e per
un contatto personalizzato con gli ospiti.
Questi apprezzano le premure ed il colloquio che le Maestre
sanno offrire con la loro esperienza religiosa e professionale
attuata nella scuola e nelle parrocchie di Montefiascone.
Sarà un altro buon segno di premura verso gli anziani se alle Maestre Pie vorranno unirsi anche delle volontarie o volontari.
GRAZIE! Coraggio: «Sempre più e sempre meglio»!
E' la spiritualità di S. Lucia Filippini
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pag. 14
LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1997
Contribuire per i lavori di S. Margherita
Ecco come fare:
- Direttamente al Parroco
- Banca Cattolica n. di conto 25556/34
intestato a Chiesa S. Margherita
- C a s s a di Risparmio n. d i e . 10014661
intestato a Capitolo Cattedrale
- Banca del C i m i n o
Libretto n° 2002312/5
* Chi o f f r e d a L. 1 0 0 . 0 0 0 in poi, r i c e v e r à
c o m e o m a g g i o un «acquerello» dell'interno
d e l l a b a s i l i c a d i S. M a r g h e r i t a d e l d r .
Franco T a n g a r i (a colori - molto bello, da
conservare e incorniciare per la casa) e l'originale volume «Poesie e prose in latino e
italiano del can. Giovan Battista Casti opera
di D. D o m e n i c o Cruciani.
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c o m e premio l'immagine di S. Margherita +
16 c a r t o l i n e r i p r o d u c e n t i l ' i n t e r n o di S.
Margherita.
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c o m e premio 16 cartoline riproducenti l'interno di S. Margherita.
Il S i g . D o m e n i c o c e r c a d i t o c c a r e la g r a n d e s t e l l a
c e n t r a l e c h e s t a v e n e n d o v i a a p e z z i , c a u s a il r i g o n f i a m e n t o dei ferri all'interno.
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Manente E. 100.000, Trapè Federico E. 50.000,
Mons. Luigi Mocini E. 1.000.000.
Crollo delle antiche
mura di Viterbo
D o m e n i c a 19 gennaio, durante la notte, quindi senza che
fosse coinvolto il traffico delle persone, una fetta delle antic h e m u r a di V i t e r b o - v i c i n o P o r t a R o m a n a - è c r o l l a t a
improvvisamente. La causa, oltre alla vetustà delle mura che
si f a n n o risalire all'anno 1000, è dovuta principalmente alle
infiltrazioni di acqua, dovute alla pioggia abbondante caduta
in questi ultimi mesi. Si p e n s a v a già alla ricostruzione quando nella tarda serata di lunedì 20 gennaio un altro tratto delle
antiche mura di cinta è crollata, a n d a n d o a congiungersi con
il tratto c h e a v e v a i m p r o v v i s a m e n t e c e d u t o nella notte tra
sabato e domenica.
F r a n c o L a n z a s c r i v e su « L ' O s s e r v a t o r e R o m a n o » di
mercoledì 22 gennaio, a pag. 3:
«Non un boato, uno scoscendimento,
una scossa: il tratto di mura
viterbesi meglio esposto ai raggi del sole che lo indora dal mezzodì al
tramonto,
il tratto che dal quartiere
di Piano Scarano alla Porta del
Carmine è più fiorito di margini erbosi e di giochi infantili, e che in tempi
recenti era stato oggetto di restauri conservativi e di studiato respiro ecologico, il tratto insomma
in cui la civitas aveva espresso
la propria
sapienza conservatrice
e la piena fruibilità dell'antico al passo
dell'uomo
moderno,
è franato su se stesso come un castello di carte da gioco.
Adesso il frastuono
di voci scomposte
(voci ovviamente
di parte, ma
anche voci di giustizia e di sdegno) farà sentire, come è d'obbligo,
il
peso di questa o
quell'inadempienza.
Ha scelto l'ora più mite e solitaria per lasciare via Ubera alla dura
legge della gravità: quella dell'alba, e di un'alba invernale che non ha né
vocio di mercato (il giorno era festivo) né ragazzi in marcia verso la
scuola, né reclute verso la piazza d'armi. Ha lasciato dietro (anzi, sopra)
di sé appena una nuvola di cipria biancastra; non ha travolto persone né
qualche
animali; dove al suo interno s'appoggiava
col suo muro di selci
abitazione, ha pensato bene di rimanere in posizione eretta. Non gli si
poteva chiedere di più.
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LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1997
pag. 13
Montefiascone - 28/31 Dicembre 1996
-Ha,
p^ttistSici,
dU
Jì/fasx,
Il 21 dicembre scorso, per onorare un invito ricevuto vari giorni prima, mi recai
al n. 51 di C o r s o Cavour. Andai per visitare la mostra di pittura ivi allestita; però il
mio proposito non era tanto diretto alla mostra, giacché oggi quadri se ne v e d o n o
tanti, quanto alla curiosità sollecitatami dal n o m e del pittore: M A X MATTEI.
Un Mattei di Montefiascone lo conosco, ma non ho mai saputo che si dedicasse alla pittura; poi il n o m e M A X mi fece dubitare sulla sua origine montefiasconese. Infatti: Max Mattei è di M o n t e r o m a n o e ha preso casa a Montefiascone nel
1970, q u a n d o aveva già frequentato il liceo artistico conseguendone il diploma.
Ora è pensionato e si dedica a t e m p o pieno alla pittura. Ha partecipato a diverse
mostre ricevendo premi e riconoscimenti ambiti in varie città fra cui Firenze, Milano e Roma.
Dopo le presentazioni di rito presi ad ammirare le sue opere. Dico ammirare
perché il desiderio di osservare acquietò la mia premura e mi vietò di guardare fug a c e m e n t e i quadri appesi alle pareti, c o m e avevo fatto in altre mostre. Perciò,
grazie alla quiete offertami, mi
accinsi a scrutare c o n attenzione una per una quelle pitture e a godere un piacere inconsueto.
F e r m a n d o m i più a lungo
davanti a d alcune di esse cercai di collocare la tecnica del
Mattei tra quelle della pittura
di fine '800 e di inizio '900. Mi
v e n n e subito in mente il Simbolismo f r a n c e s e c h e f a c e v a
sistematicamente uso di simboli all'interno di una esigenza espressiva, in netta opposizione a quanto affermato, a
suo t e m p o , da Coubert e cioè: «La pittura per la sua stessa essenza è un'arte
concreta
e può consistere solo nella riproduzione
di oggetti
realmente esistenti. Un oggetto astratto, non esistente, non appartiene al dominio della pittura».
Nel q u a d r o «Apocalisse»,
molti elementi si ispirano a quel movimento comparso alla fine del XIX secolo,
c h i a m a t o a p p u n t o Simbolismo. «Alludere, significare, suggerire, in questo sta il
sogno», dice W e r m e r H a f t m a n n ed è proprio quello a cui il Mattei fa pensare, osservando le sue opere.
Insistendo nella visione, ricordai la metafisica di Giorgio De Chirico «... il quale
teorizzò e praticò una sorta di pittura intesa a esprimere contenuti trascendenti
la
semplice apparenza ottica e a porre in evidenza l'ultima struttura volumetrica
dealla pratica, sfumata e indeterminata
dell'impresgli oggetti, che, in opposizione
sionismo, vengono rappresentati
secondo moduli netti o geometrizzanti,
con una
decisa semplificazione
dei mezzi espressivi...»
(Grande Dizionario UTET). Difatti,
anche questo è visibile nelle pitture di Mattei, grazie alla semplificazione dei mezzi espressivi e alla persistenza di schemi grafici.
Per associare, però, queste tecniche in un solo concetto,- mi venne di assimilarle in un unico termine, Sintetismo, in cui ogni ideologia «è basata sul presupposto dell'unità di spirito e materia, di essere e di sapere» (Zingarelli). Nell'Apocalisse di Mattei si presagisce una concreta, unitaria espressività di spirito e materia in
quei manichini sbigottiti, straziati e sofferenti con un evidente rispetto della anatomia u m a n a materializzata da luci, ombre e penombre.
Così dicasi anche di altri quadri esposti come: la Tentazione, Evoluzione dell'uomo, Le Maschere, Il Botanico, Cavalli, Giocatori d'osteria ecc.
Al termine della visita non potei fare a meno di complimentarmi con Mattei esortandolo a continuare su questa scia, perché presto o tardi qualche soddisfazione migliore, nel futuro, non mancherà.
Francesco Tangari
Diario-Cronaca
n e l l ' e m e r g e n z a neve
In qualità di presidente dell'AS.VO.M.
di Protezione civile e
a nome del C.D.A. nel rispetto del lavoro effettuato dai volontari dell'associazione
in occasione
della eccezionale
nevicata
che si è verificata sul nostro territorio colgo l'occasione per ringraziare d'i cuore tutti i volontari che si sono sacrificati dalla sera del giorno 28 dicembre e per le successive
72 ore praticamente ininterrottamente
per cercare di alleviare i disagi
causati
dalla nevicata.
L'intervento dei volontari ha inizio alle ore 23,30 del giorno 28 allorché
la squadra in servizio approntava la lama s c a n s a n e v e sul m e z z o in dotazione percorrendo le vie principali, partendo da via Madonnella dove era
stata allestita la sede operativa in direzione di via Cardinal Salotti, via Cassia, via Asinelio, ritornando verso il centro per via D. Alighieri via Borghesi
altezza Discount poi v e r s o p.le R o m a , via V e r e n t a n a fino alla c h i e s a di
Montedoro, via Verentana direzione centro paese. Ospedale, qui c o n l'aiuto di altri volontari che nel frattempo si erano recati a prelevare un'infermiera di turno, si provvedeva a rendere agibile l'ingresso all'ospedale. Successivamente il mezzo si recava in via Contadini p r o v v e d e n d o a liberare dalla
neve il piazzale interno della sede dell'ambulanza della Solidarietà Falisca
rientrando per via Grazie verso il luogo di sosta logisticamente situato in
via Madonnella per una breve sosta esattamente alle ore 12.45 per il nuovo c a m b i o dell'autista e dell'operatore quindi percorrendo via C. Salotti il
mezzo si dirigeva verso z o n a Coste rientrando via Cassia, via Bertina, via
D. Alighieri, via A. Moro, C a s e r m a Carabinieri, via C. Salotti, via Orvietana,
via D. Alighieri, Poggio Frusta, qui veniva prestato soccorso a due automobilisti in panne, proseguendo verso il p o n t e della Regina, via Cassia e attraverso il cancello secondario di Villa S e r e n a si scendeva verso l'interno
della casa di riposo per portare rifornimento al gruppo elettrogeno in quanto era venuta a m a n c a r e l'energia elettrica e si provvedeva a spalare la neve in collaborazione con i dipendenti d e l l ' E N E L per poter raggiungere il
luogo dove provvedere alla riparazione, liberando inoltre il piazzale interno,
rientrando quindi alla sede alle ore 22,00, a p p e n a il t e m p o di effettuare il
c a m b i o della squadra e intorno alle ore 2 2 , 3 0 si ripartiva per recarsi in zona Tisbe dove purtroppo non è stato possibile intervenire per l'impossibilità
di passaggio dovuta alla strada stretta quindi su segnalazione della Polizia
stradale il mezzo si dirigeva percorrendo la Cassia verso la strada Ombrane, si era giunti a questo punto alle ore 3,00 del giorno 30 e si decideva di
interrompere per il controllo del mezzo. L ' a p p u n t a m e n t o per i volontari veniva fissato per le ore 7,00 q u a n d o si interveniva all'interno del piazzale
della locale C a s e r m a Carabinieri, all'uscita si portava soccorso ad un pullman di turisti, da qui v e r s o via Bastiglia, Poggio della Rena ritornando in
via A. Moro, via T r a s i m e n o s c e n d e n d o verso le case popolari d o v e veniva
prestato soccorso a due autocarri adibiti a trasporto di merci deteriorabili.
Nel pomeriggio si riprendeva l'opera di s g o m b r o neve nella z o n a assegnata dal C o m u n e ai volontari dell'AS.VO.M.
La mattina del 31 si riprendeva da via Paternocchio all'altezza del supermercato Eco e all'interno del piazzale del supermercato, a questo punto
giungeva richiesta dall'aeroporto militare del C A L E per recarsi sul posto e
liberare dalla neve le strade che c o n d u c e v a n o alle piste per poter raggiungere gli elicotteri di soccorso sanitario dopodiché si ritornava a Montefiascone dirigendo il mezzo in via del Lago, s u c c e s s i v a m e n t e nelle zone di
C a p o b i a n c o e Cipollone q u a n d o si decideva di interrompere alle ore 21,00.
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pag. 14
LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1997
E' giunto il momento di sciogliere le vele (2 Tm. 4,6) Filomena Trapè
25.8.1909
Gilda Currè
Sara Pepponi
23.4.1908
La simpatica, cordiale, sorridente Sara
ha voluto
raggiungere la pace
eterna già
preparata
da
suo
marito nel
-
convinta
22.12.1996
27.10.1996
-
14.12.1996
Cara nonna, ti scrivo questa mia lettera perché
che tu mi stia ascottanto
sono
come facevi
tempo. Te ne sei andata in silenzio, senza
un
lamenti,
La
signora,
senza pianti; era una giornata grigia, ma, proprio in
ormai
Avevi tanta paura di morire eppure i tuoi ultimi giorni
sono stati sereni, torse i più sereni della tua vita.
1951, assicurandosi
una discendenza già consolidata. I suoi figli: Rina e
Francesco, l'hanno dotata di tre nipoti e di
due pro-nipoti: Rebecca e Christian. Sara e
suo marito Domenico Ugolini se li godranno
dal cielo e saranno i loro angeli custodi.
ottantasettenne, se
n ' è
andata
in un
banale
incidente stradale, alla vigilia di Natale, celebrando
così il suo Natale: nascita al cielo.
La signora vedova Pascucci, viene
ricordata con affetto dai suoi cinque
figli: Antonietta,
Margherita,
Odoardo, Francesco, Ezio, insieme
alle nuore, il genero e i nipoti. Su tutti
stenderà il suo velo di protezione.
Filomena Camicia
M.Luisa Valleriani
lontano
17.6.1910 - 20.11.1996
Altra benemerita madre di
famiglia, salita
al
cielo,
lasciando nel
dolore lo sposo
Nicola Trapè,
con il quale
s'era unita in
matrimonio nel
1936, la figlia
Luigina con lo
sposo Cesare
Tabarrini, la nipote con suo marito e la pronipote.
D'un male alla fine si lascia questa vita, è ciò
che ha fatto la signora Filomena dando ('arrivederci in cielo ai suoi cari, che l'avranno
sempre nel sangue e nel cuore.
Fiorina Lupino
1.4.1936
quel grigiore tu hai trovato la tua serenità.
-
5.1.1997
La signora ha desiderato congiungersi
con lo sposo Antonio Spiniello, salito
al cielo nel 1981, lasciando nel rimpianto i tre figli: Ciro, Anna Teresa e
Nicoletta. Continua ad essere la loro
mamma in cielo, insieme ad un'altra
mamma celeste, la Vergine Maria.
1721994
Sono ormai tre anni che nonna Fiorina se n'è andata e la
nipote vuole esprimerle ancora il suo amore.
«Dolce nonnina, mi manchi, sono ormai tre anni che sei
andata via dalla vita, ma non dalla mia vita. Per me sei
stata come una mamma e non dimenticherò mai ciò che
tu hai fatto per me. Scusami se a volte ti ho risposto male,
ma non capivo ancora che persona fantastica avevo
accanto. So che tu mi hai già perdonato, ma ancora una
volta ti chiedo scusa. Scusa se a volte non ti ho capito.
Scusa se a volte non sono riuscita a darti ciò che volevi, ma soprattutto scusami per non
essere riuscita a dimostrarti tutto l'amore che provavo per te. Ovunque tu sia, sappi che
io ti voglio bene.»
Una nipote
Hai sofferto molto; la tua esistenza non è certo stata
semplice ma tu l'hai saputa affrontare con coraggio e
determinazione
mostrando
in ogni occasione
il tuo
carattere forte e dolce allo stesso tempo,
lo ti adoravo e ti adoro, ho trascorso proprio tanto tempo con te, tu mi hai cresciuta,
coccola-
ta e viziata; mai uno schiaffo, mai un'alzata di voce... solo tanto amore. Mi hai
insegnato
tante cose, mi sei stata vicina ed ora mi manchi tanto; eri il rifugio nel quale correvo a
nascondermi ogni qual volta qualcosa mi spaventasse o disturbasse.
Non eri più proprio una bambina ma in questi casi non è l'età che conta... è stato
triste
vederti andare via; mi consola il fatto che tu. a differenza di tanti altri anziani sei morta tra le
braccia delle persone che ti amavano e che ti hanno amorevolmente
assistita fino al tuo ulti-
mo respiro. Sono le stesse persone che ti porteranno sempre nel cuore, che ti ricorderanno,
che si rivolgeranno a te nelle loro preghiere. Noi piangiamo
tuo sposo, la tua adorata figlia, i tuoi genitori esulteranno
la tua scomparsa,
ma lassù il
di gioia per essersi
finalmente
ricongiunti a te; questo pensiero mi rende serena e il mio ultimo saluto vuole e deve essere
un saluto gioioso; tu non avresti cerio voluto vedermi piangere e cosi voglio farti giungere il
mio <•Ciao» con un sorriso, appena appena triste, sulle labbra e con il cuore colmo
d'amore:
«Ciao nonna, ti voglio bene e ti porterò sempre con me».
Antonella Ugolini
Vittorio Paolini
24.1.1912 - 10.1.1997
«Un ultimo saluto a mio suocero»
Te ne sei andato in un giorno gelido di gennaio
dopo una dolorosa agonia lasciando nel cuore
dei tuoi cari un vuoto incolmabile. La tua vita
negli ultimi giorni era appesa ad un filo ma, riuscivi ancora a dire grazie a tutti coloro che ti
venivano a trovare e stringevi con forza le mani
di tua moglie Rosa (Marianello), dei tuoi figli:
Santino, Alessio, Silvano, Carmelo, Giorgio,
Claro, nuore e nipoti che ti hanno assistito e
circondato di affetto. Mentre ero vicino a te, tu mi stringevi la mano ed io pensavo
a che persona eri, a quando ti avevo conosciuto circa venti anni fa. La prima volta
che ti vidi mi sembrasti un uomo severo, che incuteva un po' di soggezione, così
mi eri sembrato fin quando non ho cominciato a conoscere te e le poesie dolcissime che uscivano dalle tue labbra senza fatica. In ogni occasione: compleanni,
matrimoni, battesimi, comunioni e ricorrenze, tu creavi quei bellissimi versi di cui
gelosamente tutti quanti conserviamo il ricordo. Milioni di bellissimi versi, andavo
così orgogliosa di questo suocero fuori del comune e per nuore e figli, così
«unico». Eh sì! eri un poeta, un grande poeta, tutti lo sapevano ma, non solo questo, eri anche un padre che ha tanto lavorato per mantenere la sua grande famiglia, sei figli sono tanti ma tu hai provveduto a loro con generosità ed amore. Mi
chiedo dove trovavi il tempo per leggere tutti quei libri di prosa che tanto ti piacevano e che conoscevi quasi a memoria e che hanno arricchito la tua vita facendoti raggiungere una cultura personale così vasta da equiparare l'istruzione scolastica. Il mio grande suocero, il «VATE», così eri conosciuto alle Mosse, tanto devoto
alla Madonna di Montenero dove sei stato tante volte. Ora sei nella gloria del
Signore, con Lei che sicuramente ti ha tenuto per mano negli ultimi istanti della
tua vita. Mi piace pensare che certamente troverai il modo di comporre ancora
bellissime poesie nella pace eterna che finalmente hai trovato. Ci mancherai a
tutti infinitamente, prega per noi e amaci dal cielo come hai fatto su questa terra.
Ciao «stello» mio, ti ho voluto tanto bene, te ne vorrò sempre
tua nuora Egy
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LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1997
Capolinea COTRAL
sulla luna
Il capolinea dei pullman del Cotral più che in un
piazzale sembra che sia stato collocato sulla luna:
buche, crateri e pietre divelte che mettono a dura
prova gli già scassati mezzi pubblici.
E' la situazione logistica scelta dal Comune di
Montefiascone per lo spostamento del capolinea delle autolinee extra-urbane da piazzale Roma allo slargo di via Cardinal Salotti, proprio di fronte alla nuova
caserma dei Carabinieri. Oltre allo stato disastrato
della pavimentazione stradale, va segnalata la carenza di pensiline. Ce n'è una sola, aperta nei lati
che non ripara adeguatamente le decine e decine di
studenti pendolari che frequentano le scuole superiori ubicate tutte nei paraggi e che quotidianamente
affollano il capolinea.
pag. 13
Un gesto civile di gratitudine
Del Dott. Rossi Luigi abbiamo parlato in lungo e in largo su «La
Voce» nel gennaio 1995. E in quella circostanza ci appellavamo agli
Amministratori della nostra città per esortarli a titolare al Dott. Rossi
una via trasversale di Via Berlina. Se esiste «Villa S. Margherita» lo
si deve alla sua intraprendenza. Oppure altro suggerimento
potrebbe essere di titolare «Luigi Rossi» il percorso che va dalla Cassia alla Casa di Riposo. Fino a prova contraria il merito d'aver fondato e
costruito tale opera è suo. Non ci sono e non ci possono essere
concorrenti. Basta solo un po' di gratitudine e buona volontà da parte dei nostri Amministratori.
Uomo di nobili iniziative, operoso, grande animo, è passato facendo del bene, sempre sommessamente. Si domandi ai più anziani, ricordando soprattutto gli anni 1945-1955, anni di crisi. Uscivamo
dalla guerra, e per il Dott. Rossi furono gli anni delle più continue iniziative, creando posti di lavoro e benessere
in diversi campi. Il Dott. Rossi con la sua grande volontà, il suo intuito e la sua «bonomia» ha dimostrato incessantemente come si crea il lavoro, come si fa del bene a tantissime persone, e come si dà lustro alla nostra a-
Specie durante la stagione invernale si assiste a
scene pietose di gruppi di ragazzi inzuppati dalla
mata cittadina. Ha creato opere destinate alla cura dell'umanità, ove si è curata e guarita la gente, dove hanno
trovato ricovero e conforto tantissime persone bisognose di tutto, hanno trovato sempre un UOMO disposto ad
pioggia e intirizziti dal freddo di tramontana. Ci vuole
aiutare in silenzio, ed a guarire da scabrose situazioni che la vita riserva. Un UOMO così va ricordato a tutti e il
modo migliore è leggere nella nostra cittadina una targa portante il suo nobile nome. Un vivo ringraziamento
ancora alla gentile Signora Tatiana Tassoni Mocini (nipote del dottore) per averci fornito una sua foto, dandoci
l'opportunità di vedere ancora un Signore con un cuore molto grande.
tanto ad installare almeno un altro paio di pensiline
coperte e ben protette sui tre lati? A proposito di
pensiline, queste mancano in diverse fermate delle
autolinee. Ma una, fra le più necessarie, dovrebbe
essere posta in via S. Maria delle Grazie, utilizzata
Il Dott. Luigi Rossi è deceduto il 18 marzo 1975, in questo giorno sarà celebrata per lui una S. Messa alle
ore 17 nella chiesa del Divino Amore.
da tantissimi studenti del vicino Istituto Tecnico Commerciale «Carlo Alberto Dalla Chiesa». Qui la situazione di chi deve attendere di salire sui pullman del
Cotral è ancora più penosa. Sono accorgimenti che il
Comune non può esimersi dal prendere con la dovuta sollecitudine per la salvaguardia della salute di
tanti giovani. Ci si lamenta tutti del disservizio legato
ai trasporti pubblici, ma nessuna istituzione fa adeguatamente la propria parte. Non la fa il Cotral che
utilizza vecchi e scassati autobus i quali, sovente, restano in panne e sono sempre sovraccarichi, e non
la fa il Comune il quale, anzi, brilla per il suo completo disimpegno.
Soltanto ultimamente ha installato, nei pressi
delle fermate, dei cestini per la raccolta dei rifiuti: sono pochi e inadeguati. Ma quello che più preme sia
risolto è lo stato pietoso e pericoloso del capolinea. Il
piazzale necessita di una adeguata asfaltatura che
elimini le grosse buche e faccia defluire le acque piovane che lo invadono. Eppoi vanno installate, dove è
più urgente, le indispensabili pensiline coperte.
Umberto G. Ricci
Come consiglio di amministrazione di questa associazione di volontari ci siamo sentiti in dovere di redigere questo rapporto non tanto per le voci che sono circolate circa l'operato dell'AS.VO.M. quanto, come accennato all'inizio, per rendere un doveroso ringraziamento
a tutti i volontari che si sono impegnati, anche con mezzi propri, per affrontare una così eccezionale nevicata.
Colgo l'occasione, come presidente, per ricordare
che i contributi assegnati all'AS.VO.M. dalla Amministrazione Comunale. 20 milioni sono stati usati non solo
per l'acquisto della lama scansaneve. fortemente e giustamente voluta dal nostro Sindaco, il cui costo ammonta a 15 milioni, ma hanno permesso di istallare un ponte
radio strettamente necessario per l'organizzazione degli
intendenti vorrei inoltre ricordare le spese assicurative
per volontari e mezzi, le spese di manutenzione e il car-
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tuo sorriso...
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c o n o s c e r l a bene p e r ché quando stava in via
0 . Borghesi con la figlia
La sig.ra Eda apparteneva al club dei Morano del
riceveva ogni mese
Gesù Eucaristia.
Lago. Finché ha potuto è
Aveva
sposo,
stata la cuciniera fedele
e brava del ristorante,
quando poi l'età non
perduto
lo
Piergiovanni
Settimio, nel 1 9 7 9 .
D o n n a di c a s a , h a
glielo ha permesso più è
rimasta lì c o m e consigliera e vigile perché le cose procedessero bene. Ora
si sente la mancanza non solo da parte della sua famiglia, ma anche dei numerosi clienti del rinomato ristorante.
Chissà che in cielo il Signore non la scelga come
cuoca?!
burante.
Quello che sicuramente ho il dovere di fare è di
scusarmi con tutte quelle persone alle quali non è stato
possibile portare aiuto, in alcuni casi per le dimensioni
del mezzo in altri per il gran numero di richieste pervenute. Se posso esprìmere un mio modesto parere credo
dovuto lavorare molto
per tirare avanti una famiglia numerosa. C i n q u e
sono i suoi figli: Clemente, Giovannina, Quinto,
Vittorio e Marisa. Sono stati mezzadri nel podere
delle Maestre Pie vicino al Cimitero.
Ora s'è di nuovo congiunta con lo sposo nel regno di
Dio, dove godranno per tutta l'eternità.
te eccezionale, è la dimostrazione che purtroppo non
siamo immuni alle stranezze degli eventi atmosferici,
essere in grado di intervenire prontamente ed efficacemente tornerebbe sicuramente utile a tutti.
L'AS. VO.M. in questa occasione ha misurato la pro-
che sia stato fatto quanto umanamente possibile sia da
pria forza e la propria debolezza, avvicinatevi all'associazione, insieme elimineremo sicuramente le debolez-
parte dei volontariato sìa dall'Amministrazione Comunale con in prima persona il Sindaco e l'assessore preposto coordinando tutti gli interventi.
ze e diventeremo più forti.
Vi ricordo che è iniziato il tesseramento per il
1997, tutti coloro che sono interessati a iscriversi o
L'AS.VO.M. è una associazione giovane che intende crescere e andare avanti poiché riteniamo di essere
utili alla comunità nonostante le enormi difficoltà alle
quali far fronte quotidianamente. Le critiche i volontari le
ad avere informazioni possono rivolgersi ai numeri
0368/3886415 oppure 827129, inoltre è possibile rivolgersi presso la sede operativa situata presso l'ex
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Il Presidente - Tonino Fiani
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p a g . 14
Da
Il linguaggio delle immagini
Ambanja
Ambanja,
7/1/1997
caro don Agostino,
... ti scrìvo per farti sapere che sono ancora vivo.
Lo so, già dicevi: «Marino è finito, Marino è deceduto!» E invece no. Ho soltanto
un po' ceduto,
forse,
sotto il peso dei 50.
La salute non peggiora.
La Macchina
del
Lebbrosario che ora è diventata anche
tubercolosario, in attesa di divenire aidsario,
e di cui sono
«chauffeur», viaggia a velocità di crociera, ma non
sono io che spalo carbone, ci pensano gli altri.
Quello che preoccupa è la barca del
Madagascar
che fa acqua da tutte le parti. La politica, di infima
lega, trascina negli abissi anche l'economia. «Paesi
in via di sviluppo» è una pia bugia.
Da tempo non ho più il contatto
malattia,
diretto con la
ma in compenso
contìnuo a fare il babbo
Natale per i numerosi bambini di Lebbraville e dintorni e per quelli che incontro ogni giorno per strada.
Per Natale ho elargito due piccole
biciclette
made in India, di che far scoppiare la centrale cerebellare della festa.
Senza immischiarmene troppo, appoggio validamente la Caritas locale e, occasionalmente, altre iniziative sociali che non mancano.
In vista del progetto di rifacimento in mattoni del
capannaio di Lebbraville, ho messo su una piccola
Avviati
al
Diaconato
S o n o stati a m m e s s i al
clero:
in basso:
Mario Zanasi-
VT S.M.
della
società di mattonai, poveri diavoli sbandati immigrati
dal sud.
Il primo stock di mattoni li ha sorpresi il classico
ciclone tropicale prima della cottura, rinviandoli al
loro status originale. L'altra delizia dei poveri
veduti erano le pulci penetranti.
sprov-
Giuseppe Castagnini -
Forse ti ricorderai del piccolo Denis... è diventato uno scugnizzo dal dubbio avvenire. L'ultima volta,
Farnese.
gli ho regalato una penna, la prima scrittura l'ha fatta
S o n o diventati accoliti
sulla mia macchina. Non mi dilungo
perché presto ci rivedremo.
Verità,
in a t t e s a d e l d i a c o n a t o :
in
alto
da
troppo,
anche
Il P. Provinciale di Roma mi ha invitato a partecipare al Capitolo dei Cappuccini Romani che si terrà
a Viterbo il 24 febbraio. Per una volta mi permetto di
sinistra:
Gianluica Scrinieri -S.
Sisto VT, Ugo Falesiedi Piansano, Giorgio Ciucci
passare sopra alla regola dei tre anni. Quindi mi preparo a passare dal forno a vapore di Ambanja al rigi-
-
do freschetto di febbraio corto e maledetto.
Farnese,
Cristian
Ti mando anche il solito resocontino che preparo
ogni anno per i benefattori francesi del lebbrosario.
C e r a s a - V e r i t à V T , Luigi
Fabbri - Gradoli,
Fedoro
P.S. fra non molto.
S p a d e v e c c h i a - Villa S.
A presto. Sempre tuo
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LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1997
pag. 13
«Gesù Cristo, unico salvatore del
mondo, ieri, oggi e sempre» Eb. 13,8)
Dal progetto alla sua realizzazione concreta.
E' questa l'ultima parte della lettera pastorale del Vescovo alla sua diocesi, che la termina cosi:
"Cari fratelli e figli,
la vita non si scrive. C'è se e quando la si vive. Quando la si scrive, o si dice troppo o si dice poco. Questa lettera non pretende di gestire l'anno di vita diocesana che abbiamo iniziato. Vuole solo
dare qualche indicazione che aiuti a viverla insieme, tutti.
Dieci anni fa, la nuova diocesi di Viterbo fu posta sotto la protezione della Madonna della Quercia. Il Papa ci invita a contemplarla in questo primo anno del cammino verso il 2000 «soprattutto nel
mistero della sua divina maternità» (Tertio millennio adveniente, 43).
E' Mamma che sa tutto di Gesù. Ci aiuterà a conoscerlo, a credergli, ad amarlo: non certo quanto
Lei, ma, almeno, come Lei. A Lei mi affido, benedicendovi"
Diocesi di Viterbo
Gesù Cristo
unico salvatore del mondo
ieri oggi e sempre
+ Fiorino, vescovo
Viterbo 1 novembre 1996 - Solennità di Tutti i Santi
GLI A N I M A T O R I
DEL
PROGETTO
LETTERA PASTORALE
p e r 11 P r i m u A n n o d i p r e p a r a z i o n e
al G r a n d e G i u b i l e o d e l D u e m i l a
Responsabili lo siamo tutti, perché siamo tutti Chiesa. Ma proprio come Chiesa abbiamo ritenuto opportuno concentrare il nostro impegno di crescita e di servizio su due realtà: la comunità familiare e il mondo
giovanile. Il Sinodo ha confermato questo impegno che trova autorevole riscontro nella progettualità ecclesiale del Convegno di Palermo. La Nota pastorale dei vescovi italiani riafferma che «la famiglia» è «una
priorità per la Chiesa e per la società» (Con il dono della carità dentro la storia, 36). E ci richiama alla «urgenza di ripensare la pastorale giovanile» (ivi, 39).
La famiglia ed i giovani non sono settori particolari. Sono destinatari di una attenzione e valorizzazione
da parte di tutta la comunità ecclesiale per diventare sempre di più gli animatori di una diocesi che vuole essere Chiesa per una nuova umanità.
I
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K9
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iai
Di qui la necessità che ogni parrocchia attui il programma di pastorale familiare indicato dal Sinodo
(nn. 176-181) e per il quale è necessaria la collaborazione di coppie animatrici:
- la preparazione remota e prossima al matrimonio
- la formazione permanente attraverso gruppi di sposi
-
la proposta e la sussidiazione per un cammino sistematico di catechesi e di preghiera dentro la
comunità famigliare
la promozione di famiglie missionarie che si dedichino al servizio della comunità, dell'aiuto alle altre famiglie, della difesa della vita.
-
Calendario Parrocchiale
11 febbraio
martedì
Madonna di Lourdes
V Giornata Mondiale del Malato
«Fate quello che vi dirà... convertitevi e credete al Vangelo».
12 febbraio
Le Ceneri (astinenza e digiuno)
mercoledì ore 17: S. M e s s a nella c h i e s a di S.
Lucia, celebrata dal Vescovo
Fiorino.
Imposizione delle Ceneri.
Piccola o grande o media, ogni parrocchia non può fare a meno di una presenza cristiana ed ecclesiale dei giovani. Punto di partenza per suscitare questa presenza è la proposta da offrire nel momento in cui termina l'età della iniziazione cristiana e incomincia l'età della decisione. Una proposta di
orientamento vocazionale: fare della vita una risposta per rendersi utili, non da soli ma insieme. Cristo
vivo chiama ciascuno a fare Chiesa con gli altri per aiutare tutti.
H Sinodo offre delle indicazioni preziose che derivano dalla esperienza (Libro del Sinodo nn. 189-
13-14-15 febbraio Quarant'ore
ore 9-17:
Esposizione solenne annuale.
Non essendo agibile la chiesa di
S. Margherita, si terranno nella
chiesa del Divino Amore, comoda
ed agibile per tutti.
221):
* L'astinenza (da 14 anni in poi) nei venerdì di
Quaresima è obbligatoria.
* Astinenza e digiuno (dai 21 anni compiuti ai 60
cominciati): mercoledì delle Ceneri - ^ f e b braio e il Venerdì Santo - 28 marzo.
La Chiesa ci esorla alla penitenza e alla carità, che
sia frutto di mortificazione:
bere meno,
fumare
meno, evitare il bailo..., visitare i malati, gli anziani...,
risparmiare per donare ai poveri, ecc.
U
-
Fiorino Tagliaferri
invitare i giovani a far gruppo per crescere insieme all'insegna della amicizia e della risposta a Cristo
il gruppo ha migliore garanzia di efficacia e di continuità se si esprime attraverso la adesione ad una associazione giovanile
scegliere gli animatori e curare la loro formazione
curare il dialogo personale con il sacerdote per avviare alla direzione spirituale
coinvolgere genitori, educatori ed adulti che operano a contatto con i giovani, ai vari livelli
fare il possibile per realizzare l'Oratorio
è utile il collegamento interparrocchiale o zonale dei gruppi. Ed a livello diocesano, iniziative giovanili di
ambiente.
INIZIATIVE
DEL
Si
ricordi:
PROGETTO
Fiducia, condivisione, concretezza: sono condizioni indispensabili affinché la nostra preparazione al
2000 sia quale il Signore la vuole. Ed a livello di concretezza pastorale, ci impegniamo tutti a consolidare la
animazione, la sussidiazione ed il coordinamento diocesano della catechesi e della carità, intensificando e
qualificando l'Ufficio Catechistico e gli Organismi della Caritas.
La catechesi parrocchiale dei giovani e degli adulti è un impegno irrinunciabile. Occorre, perciò,
creare e sperimentare modi e forme nuove per attuarla: corsi biblici, incontri nelle famiglie o nei caseggiati, iniziative culturali di richiamo, uso di audiovisivi e della stampa. Soprattutto è indispensabile tener presente
che la catechesi appartiene alla comunità ecclesiale in quanto tale e che le iniziative dei gruppi e movimenti
sono complementari e non alternative alla catechesi parrocchiale. E, per quest'anno, la catechesi si incentra
su Cristo, unico salvatore del mondo, ieri oggi e sempre. In ogni parrocchia è attiva la Caritas parrocchiale per tener vivo in tutta la comunità l'impegno permanente del farsi prossimo ai fratelli e per venire incontro con intelligenza e con amore alle reali necessità materiali e morali.
In vista di questi impegni, il mandato che viene conferito ai catechisti parrocchiali sarà conferito anche agli animatori della Caritas, della pastorale famigliare e della pastorale giovanile, che siano disposti a riceverlo e ritenuti idonei ad esercitarlo. Le associazioni di categoria e di ambiente che svolgono attività di evangelizzazione e di carità abbiano cura di far conoscere le loro iniziative e di coordinarle a livello diocesano.
La diocesi come tale è impegnata a farsi carico di alcune opere specifiche
-
il Ce.I.S. per il recupero dalla tossicodipendenza
la mensa Don Alceste
la casa di accoglienza per ragazze madri
il gemellaggio con la diocesi di Tirana in Albania.
PRO DEFUNCTIS
14 febbraio:
21 febbraio:
Callisto Brachino;
Assunta Savelli.
pag. 14
LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1997
E sono cento!
8 f e b b r a i o 1897... data di
nascita del prof. A l e s s a n d r o
Pappagallo.
A cento anni ha ancora
mente lucida, cervello funzionante, legge e scrive c o m e un
g i o v a n o t t o . P a s s a i n f a t t i le
s u e g i o r n a t e s o p r a t t u t t o al
tavolo di lavoro.
Non vogliamo ripetere ciò
c h e a b b i a m o già detto su di
lui... gli facciamo solo le cong r a t u l a z i o n i più sentite e più
belle, a u g u r a n d o g l i di v i v e r e
ancora a lungo in piena salute, così c o m e è ora, per molti
anni ancora.
Ad multos
annos,
sig.
Alessandro!
S'avvicina
al secolo!
Tjji
¡ g v , JkHflk
Merito, oltre che suo,
della figlia Lina che lo tiene
v e r a m e n t e b e n e p r e s s o di
sé a Monterosi.
X
v
ATTENZIONE! !!
U n g u a s t o al c o m p u t e r che gestisce gli indirizzi ha provocato un
notevole ritardo nella spedizione del n u m e r o di gennaio. Inoltre
è p o s s i b i l e c h e a l c u n e delle ultime variazioni di indirizzo non
siano rimaste caricate.
Mentre ci s c u s i a m o per l'inconveniente, preghiamo i lettori che
a v e s s e r o notato dei disguidi, di segnalarli a :
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- Sig. M E N G H I N I A N G E L O - Tabaccheria di Via S. L. Filippini
- Sig.ra V I T T O R I A P A O L E T T I - tel. 826542.
Giulia Selvi
1
E ' il n o s t r o
Fiore
F i o r e t t i c h e il 1° f e b b r a i o
ha f e s t e g g i a t o i suoi 98
a n n i di e t à , d e c i s o a d
i n c a m m i n a r s i v e r s o il prestigioso traguardo del secolo di vita.
•
Caramba che nozze... d'oro!
«La Voce» c o n questo c o m m e n t o vuole fare una lieta s o r p r e s a ai
coniugi V i n c e n z o Coralloni e Lidia M e n g h i n i c h e il 1 7 . 2 . 1 9 4 7 s o n o
stati uniti in matrimonio nella cattedrale di S. Margherita dal parroco di
allora don Latino Salotti.
Vincenzo e Lidia vivono oggi in Argentina dove si sono trasferiti nel
1948, qui celebreranno il 15 febbraio prossimo le nozze d'oro. Un traguardo importante al quale sono giunti d o p o una vita caratterizzata d a
unità, tenacia e rispetto che gli hanno p e r m e s s o di raccogliere i sentimenti di gratitudine di tutti i parenti e amici che ora si uniscono per un
g r a n d e augurio c o m u n e ; i figli Eva e Enzo, i fratelli A n t o n i o , Gina e
Giuliana, la famiglia Torri e naturalmente la signora Bruna M e n g h i n i
che assieme alla figlia Eva ci ha segnalato questo a v v e n i m e n t o .
Auguri e felicitazioni anche da parte de «La Voce» per una vita
in salute e serenità.
Pier
Domenico
Pepponi
E' la v i t a c h e
sboccia donando
nuova vita e nuovo
a v v e n i r e ai s u o i
genitori
sig.ra
Anna
Paola
Chiricotto e papà
Ludovico.
Una vita d e s i derata,
voluta,
venuta a ricompensare e a bilanciare quella preziosa
vita in Dio del figlio Massimo, perito tragicamente in
un i n c i d e n t e s t r a d a l e . S o n o rifioriti a n c h e i n o n n i :
Maria e Settimio e nonna Santina Pepponi.
L'angioletto Pier Domenico, del peso di oltre tre
chili, d o r m e e m a n g i a , m e n t r e gli s v o l a z z a intorno
l'angelo di suo fratello Massimo e i suoi cari, che vivono ora solo per lui. E' nato sotto la protezione di S.
D o m e n i c o S a v i o e c o n la r o b u s t e z z a della roccia:
ecco il vero significato del suo nome: Pier Domenico!
E' la nipotina del custode della
B a s i l i c a di S . M a r g h e r i t a S e l v i
G i u s e p p e , nel t e r z o a n n i v e r s a r i o
della nascita. Contenta e gioiosa
della vita, intende presentare i
seguenti neonati:
Per i p i c c o l i t r a s p o r t i
locali e su tutta Italia
interpellate il sig.
GIUSEPPE LEONARDI
tel. 825318
D u e v o l t e al m e s e fa
a n c h e il c o r r i e r e p e r
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Marco Salvatori
M
a
r
c
o
venendo non
ha solo scombussolato papà
Aldo e mamma
Mariella
B r a c h i n i , ma
anche i nonni
Amedeo
e
G e n t i I i n a
Ranucci che
portano avanti
con passione
la c u c i n a presso il Seminario
Barbarigo!
Q u a l c h e
volta per stare appresso a Marco si dimenticano che
hanno ben 12 figli, grandi e paffutelli, da governare...
I nonni paterni: Lidio e Natalina Pezzato, semb r a n o r i n g i o v a n i t i . P e r f i n o il b i s n o n n o A r d u i n o
Pezzato s e m b r a non avere i suoi 94 anni.
Complimenti!
E' la nona nipote per Vera Bologna, l'ultima arrivata, nata il 3 d i c e m b r e 1996 dal più
piccolo dei 7 figli: Pietro e della sua gentile sposa D o m e n i c a Fiorentini, nipote del
n o v a n t a c i n q u e n n e Giulio Bacchi, deciso a raggiungere il secolo di vita. La s c h i e r a
degli zii, da parte del padre, sono: Rosaria - Maria Grazia - Giuseppe (perito tragicamente nel 1972) - Angelo - Paolo, l'unico ancora «zitello» - Gabriele, o g n u n o con due
figli, per cui nonna Vera non sa a chi dare il resto, mentre il sig. V i n c e n z o dal cielo
cerca di stendere la sua protezione su questa bella e n u m e r o s a famiglia.
A quando il 2° figlio, sig. Pietro, per pareggiare il conto con le sorelle e i fratelli?
Giulia
Bologna
DISPONIBILITÀ' DEL P A R R O C O DI S. M A R G H E R I T A
Per evitare strade inutili, perdite di tempo, la disponibilità - salvo rare eccezioni
del parroco di S. Margherita è la seguente:
Lunedì
m a t t j n o o r e 7_ 1 5 . 9 , 3 0 , in chiesa 0 nell'ufficio parr.le - Via Trento, 4
Giovedì I
pomeriggio: ore 18,30-19,30 presso l'ufficio parrocchiale in Via
Venerdì I
Trento n° 4
Sabato J
Domenica sempre reperibile in chiesa.
E' bene non cercarlo il martedì e il mercoledì, perché impegnato
con la scuola, e in casa, se non per ragioni urgenti - tel. 0761/826050.
PER COMODITÀ
DEI LETTORI DE «LA VOCE»
P o t e t e v e r s a r e sul c.c. n°
1 8 5 3 / 7 6 p r e s s o la
Banca
Cattolica 0 sul c.c. n° 10/61268
presso la Cassa di Risparmio di
Montefiascone, preoccupandovi
di mettere il vostro nome per
essere inseriti nella rubrica «La
Voce è grata ai suoi».