Trova le vacche vuote con l`Idexx Milk Pregnancy test

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Trova le vacche vuote con l`Idexx Milk Pregnancy test
Trova le vacche vuote con
l’Idexx Milk Pregnancy test
Una semplice analisi
del latte consente
di identificare
accuratamente, a
partire dal 28esimo
giorno dopo la
fecondazione,
i soggetti non gravidi.
Con tutti i conseguenti
vantaggi gestionali
di ALESSANDRO AMADEI
C
hi per professione alleva
bovini da latte conosce
bene i vantaggi economici
derivanti da un basso numero
di giorni aperti, e dunque l’importanza di individuare con
sicurezza e rifecondare tempestivamente quelle vacche in cui
l’inseminazione non è andata a
buon fine.
Anche sotto questo punto di vista i produttori italiani possono
oggi avvalersi dei servizi offerti
dal Sistema allevatori: rivolgendosi ai laboratori della propria
Ara o Apa è infatti possibile richiedere l’esecuzione dell’Idexx
Milk Pregnancy test sui campioni
di latte, compresi quelli prelevati
Foto a fianco
Cascina Zunico di Carpiano (Mi): ogni
giovedì pomeriggio viene prelevato il
latte di tutte le vacche che si trovano tra
i 28 e i 34 giorni dall’inseminazione,
dopodiché i campioni vengono subito
inviati ai laboratori dell’Aral
in occasione dei controlli funzionali. Utilizzando questo saggio
Elisa è infatti possibile appurare
se nel secreto mammario ci sono
le PAGs (glicoproteine associate
alla gravidanza), rilevabili nei
soggetti gravidi – e solo in quelli – a partire già dal 28esimo
giorno dopo la fecondazione. Il
servizio viene offerto a un costo
estremamente accessibile e competitivo, soprattutto se si approfitta del prelievo del controllore.
E come riferiscono gli allevatori
che stanno già usufruendo del
test, i vantaggi sono molteplici.
“Il nostro veterinario – spiega
ad esempio Alessandro Taveggia della Cascina Zunico
KL
n. 17 - 18 NOVEMBRE 2015
di Carpiano (circa 300 frisone
in mungitura, vedi anche l’articolo a pagina 32) – passa in
azienda ogni 15 giorni, per cui
attraverso la palpazione rettale
ci fa le diagnosi di gravidanza
tra i 40 e i 55 giorni dopo la
fecondazione. L’Idexx Milk Pregnancy test è un ottimo sistema
per anticipare la diagnosi e per
portare all’ovulazione le vacche
vuote già a 42 giorni. Da noi,
infatti, funziona così: settimanalmente, nel corso della munta del
giovedì pomeriggio, preleviamo
il latte di tutte le vacche che possiamo testare, ovvero di quelle
che si trovano tra i 28 e i 34
giorni dopo l’inseminazione;
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Foto a fianco, dall’alto
Roman Goss con la figlia Magdalena
Altopiano del Renon (Bz): nella stalla
della famiglia Goss vengono munte
35-40 vacche di razza Frisona
i follicoli maturi per una nuova
ovulazione”.
E sull’utilità del test Alessandro
ha pochi dubbi: “funziona egregiamente e per di più mi ha aiutato a sviluppare l’identikit delle
vacche che tendevano a non
restare gravide e dunque a non
usare più certi tori. Perchè ho notato che a dare problemi sono
sempre soggetti appartenenti a
certe linee di sangue, che evidentemente, per motivi genetici,
fanno fatica a raggiungere i livelli di progesterone necessari
a portare avanti la gravidanza.
Da questo punto di vista sono
convinto che la selezione genomica potrà darci una grossa
mano”.
venerdì abbiamo già l’esito del
laboratorio dell’Ara Lombardia
(uno dei primi in Italia ad offrire
agli associati questo innovativo
servizio: ndA) e così il sabato
mattina possiamo avviare sulle
bovine vuote il trattamento ormonale. In questo modo al 42esimo giorno siamo sicuri di avere
Adatto a tutti
Ma l’Idexx Milk Pregnancy test
viene apprezzato anche in contesti completamente diversi da
quello della pianura lombarda.
Prendiamo il caso dell’Alto Adige, nei cui masi di montagna
circa 5.000 allevatori mungono
non più di 80mila vacche (media provinciale: 15 vacche per
azienda). Ebbene, dall’inizio
del 2015 il laboratorio della
Federazione latterie Alto Adige
– quello che in provincia espleta
anche le analisi del latte per i
controlli funzionali – offre agli allevatori la possibilità di effettuare
l’Idexx Milk Pregnancy test. E al
momento (novembre 2015) usufruisce di questo nuovo servizio
la metà circa dei produttori altoatesini (per il 25% circa delle
vacche). “A richiedere il test –
spiegano alla Federazione latterie Alto Adige – sono soprattutto
i titolari di quelle piccole realtà
professionali in cui si cerca di
migliorare le performance riproduttive e di ottimizzare la resa
economica, ma in cui la presenza del veterinario non può che
essere saltuaria”.
E tra le migliaia di allevatori
sudtirolesi che già utilizzano
routinariamente il test c’è Roman
Goss, titolare insieme al padre
Peter di un’azienda agricola e
agrituristica di medie dimensioni
(35-40 vacche in latte di razza
Frisona) sull’altopiano del Renon,
a quasi 1.400 metri d’altitudine.
La gestione è familiare, l’unifeed
è a base di fieno di prato, siloerba, trebbie di birra e mangime,
e il latte viene destinato a mozzarella (latteria Brimi). Che si tratti di una realtà “professionale” lo
confermano i numeri: con una
media produttiva di 105 quintali
di latte al 3,90% di grasso e al
3,40% di proteine, con le cellule somatiche che abitualmente
viaggiano sulle 100mila unità/
Foto a fianco
Alessandro Taveggia con la compagna Ines Vicini
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ml, i Goss non possono certo
esser ritenuti degli hobbysti. “Ho
saputo del test a fine 2014 –
sottolinea Roman – attraverso la
stampa specializzata locale e la
lettera informativa che ci è stata
consegnata a mano dai controllori dell’Apa di Bolzano. E ho
subito pensato che questo test
poteva essere uno strumento in
più per migliorare le nostre performance riproduttive”. Che negli ultimi anni, prosegue Roman,
non sono sempre state brillanti,
anche perché qui come in molte
altre realtà altoatesine, per aggiudicarsi i premi accordati alle
consegne estive, si tende a concentrare i parti a tarda primavera e quindi a dover fecondare
le vacche in luglio e in agosto,
mesi torridi anche quassù. “I problemi principali – osserva ancora Roman – sono dati dai capi
che non vanno in calore, ma
anche da quelli che non restano
gravidi o che non portano avanti
la gravidanza. Per questi ultimi
adesso c’è anche l’Idexx Milk
Pregnancy test, che mi aiuta a
raccogliere informazioni anticipate sull’esito delle fecondazioni. A 28-30 giorni dall’inseminazione faccio il prelievo di latte,
lo consegno al trasportatore, e il
giorno dopo il laboratorio mi dà
il risultato. E se la vacca è vuota,
riesco a non perdere il ciclo”.
Semplice, economico, efficace.
pprofondimento
I lettori interessati possono rivolgersi ai laboratori della propria
Associazione regionale allevatori per conoscere modalità e
costi del servizio