Dal Colorado alla California, la parola d`ordine è “fare latte”

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Dal Colorado alla California, la parola d`ordine è “fare latte”
Dal Colorado alla California,
la parola d’ordine è “fare latte”
PLM dedica ampio spazio alla presentazione dei nuovi
allevamenti intensivi degli Stati Uniti dell’Ovest, dove la
parola d’ordine è “fare latte”, non importa come, o a che
prezzo.
Da questa interessante panoramica sull’allevamento statunitense di oggi abbiamo scelto gli articoli che parlano di
due aziende, una in Colorado e l’altra in California, nella
Dye Crest Farm, Colorado:
12.000 kg di latte senza bst
da PLM, Francia
Non sono solo i neozelandesi a praticare l'allevamento all'aperto. Ecco cosa fanno in Colorado, nell'allevamento
Dye Crest, con 1.500 vacche da latte in "feed lot".
Le vacche vivono all'aperto tutto
l'anno
Eppure non siamo in California, bensì
nel Colorado, nel nord-ovest degli Stati
Uniti. L'aria qui è molto più secca rispetto alla California, ci sono le Montagne
Rocciose a fare da barriera agli influssi
dell'oceano: le estati sono clementi,
senza l'umidità appiccicosa del grande
sud e non c'è l'inquinamento derivante
dalla vicinanza con le grandi città californiane. Le vacche sopportano bene
questa vita all'aria aperta, rude, spartana, senza ripari dal sole o dalla pioggia;
ci sono solo delle grandi palizzate frangivento. Non ci sono neppure lettiere; le
vacche dormono sulla nuda terra,
vanno e vengono dall'autobloccante e
>>>
> Parti a 22 mesi
Ecco le cifre comunicate da Terrence
Dye:
- 12.769 kg di latte (al 3,5% di grasso e
3,0% di proteina) su 1557 lattazioni.
- 27% di tasso di rimonta.
- 50% di riuscita al primo intervento di
FA. "Tutte le vacche vengono sottoposte a ispezione vaginale a partire dai
100 giorni, se necessario."
- 14,2 mesi di interparto. "Mungere due
mesi di più una vacca a 35 litri non mi
disturba", precisa Terry.
- Età media al primo parto: 22 mesi grazie ad un allevamento ottimale delle
manze."
ExDairyPress Luglio/Agosto 2005
Se andate a Fort Collins, non cercate la
stalla di Terry Dye, perché non esiste.
L'azienda si estende su un vecchio
"feed-lot" (centro di ingrasso): all'eccezione di uno o due gruppi, le vacche da
latte vivono all'aperto tutto l'anno, in
immensi recinti di terra battuta. Questi
box giganteschi, a cielo aperto, occupa no 24 ettari. Solo i vitelli hanno un tetto:
un piccolo igloo individuale, in plastica,
tipico degli allevamenti nord-americani;
300 igloo ben allineati, per parti scaglio nati nell'anno. Questo dà un'idea delle
dimensioni dell'allevamento: 1.500 vacche da latte, 1.350 manze e 150 maschi
venduti ogni anno per la riproduzione.
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< Dye Crest Farm, Colorado: 12.000 kg di latte senza bst
vivono la loro vita di vacche con tre
mungiture al giorno, producendo 12.000
kg di latte, senza uso di BST.
I proprietari sono Terence Dye e sua
figlia Amanda. Cordiali, motivati, perfettamente a loro agio in mezzo alle vacche. Terry (55 anni) ha iniziato la sua
carriera di allevatore con una cinquantina di vacche nello stato di New York.
Poi si è spostato ad ovest, per fare le
cose in grande, ed ha acquistato questo
centro di ingrasso per trasformarlo in un
allevamento da latte, con il nome di Dye
Crest. Sua figlia, Amanda, ha seguito le
orme del padre: se montasse a cavallo
sarebbe un'autentica "cow-girl", ma il
quad* ha soppiantato le fedeli cavalcature.
Controllo dei calori
ogni due ore
Il resto della squadra è costituito da ben 30
salariati: non uno di meno, 25 a tempo
ExDairyPress Luglio/Agosto 2005
> Un vecchio centro
di ingrasso convertito
in allevamento da latte.
Ecco l'azienda
Dye Crest,
nel Colorado.
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pieno e 5 a tempo parziale. Molti per 1500
vacche, ma la spiegazione viene forse dall'organizzazione in feed-lot, meno razionale che quella in una stalla tradizionale. E'
necessario erpicare il terreno tutti i giorni,
poi raccogliere il letame (ogni tre settimane
circa); bisogna distribuire la razione, in
tutte le mangiatoie, gruppo per gruppo.
Solo per le vacche asciutte ci sono già tre
razioni diverse: per quelle "grasse",
"magre" o "normali". Prima di parlare più
dettagliatamente dell'alimentazione, bisogna aggiungere che anche la sala mungitura, a spina di pesce e di vent'anni fa, non
è il massimo; orari di mungitura: 4:30,
12:30, 20:30 ...
L'accesso alle mammelle potrebbe essere
più ergonomico, ma i mungitori non si
risparmiano e, vacca dopo vacca, attuano
un'igiene della mammella esemplare: mani
inguantate, pre-immersione, salviettina
monouso, eliminazione dei primi getti,
Gestione
> Tabella. Per vacche da 12.000 kg
Alla Dye Crest, per i "45 litri" e più, razione al 60% di SS
Fieno di medica
3,9
Fieno di medica disidratata 3,9
Insilato di mais
9,0
Scarti di birreria
10,0
Melassa
1,1
Premix
15,8
3,45
3,45
2,7
2,0
0,74
14,1
post-immersione ... Per queste operazioni
sono al lavoro tre persone: la prima per
spingere le vacche, la seconda per preparare le mammelle, la terza per attaccare il
gruppo di mungitura.
L'organizzazione è ben rodata, con una
procedura vacca per vacca. Ogni due ore,
Amanda o un dipendente inforcano il quad
per fare il giro dei recinti e delle mangiatoie: è una sorveglianza praticamente ininterrotta, 24 ore su 24. Il quad è equipaggiato con una lama, per avvicinare il cibo.
Questo giro serve anche per la rilevazione
dei calori: è Amanda ad occuparsi delle
> Latte pastorizzato per i vitelli
L'allevamento dispone di due sale
mungitura. Una a 40 poste, ed una a
8 poste confinante con il box parto e
l’infermeria.
Un'altra informazione: bisogna dire
che tutto il latte scartato dalla cisterna
viene pastorizzato prima di essere
distribuito ai vitelli.
Composizione del premix
tal quale
SS
(kg)
(kg)
Fiocchi di mais
Semi di cotone
Panello di mais
Minerali
Soia Plus
Soia 48%
6,8
3,5
2,7
1,14
0,7
1,03
5,9
3,1
2,46
1,1
0,6
0,9
fecondazioni, tutti i giorni tranne la domenica, in cui cede il posto a un salariato. Questa giovane donna si tiene libera la domenica, per dedicarla alla sua piccola famiglia.
I Dye sono allevatori nell'animo, di padre in
figlia, e sono allevatori specializzati al
100%, senza un ettaro di coltura né di
pascolo.
Semi di cotone, medica
e fiocchi di mais
Bisogna dire che lo stato dello Wyoming
non è lontano, per approvvigionarsi di
medica secca o disidratata di ottima qualità; la medica è il prodotto base nella razione delle produttrici, al posto dell'insilato di
mais. Il mais viene usato piuttosto come
concentrato, sotto forma di "corn-flake",
simili ai fiocchi di mais che mangiamo a
colazione. Gli allevatori americani non esitano a distribuirne 6-8 kg (SS) al giorno
per vacca. Per noi francesi questa è una
scoperta, e non è l'unica ... Cosa abbiamo
visto ancora? Che negli allevamenti visitati
si utilizza poca soia e vengono distribuite
razioni con elevati tassi di sostanza secca
(60%). Come vedremo in altre aziende in
California.
l
* Quad sta per “quadriciclo”, cioè un veicolo che è un po’
auto e un po’ moto.
Viene anche chiama to ATV,
All-terrain Vehicles
(veicolo per ogni tipo
di terreno).
ExDairyPress Luglio/Agosto 2005
Composizione della razione
tal quale SS
(kg)
(kg)
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Fernandes Dairy, California: dove si
mungono 452 vacche all'ora
In California, Tulare è una delle capitali della produzione di
latte ed è anche la sede di una delle più grandi esposizioni
agricole mondiali(1). E' a Tulare che abbiamo visitato la
Fernandes Dairy, all'ora della mungitura ...
E' possibile immaginare un allevamento
più specializzato di Fernandes Dairy,
con 3.100 vacche da latte, neanche un
ettaro coltivato e l'allevamento dei vitelli affidato a terzi? Qui tutto gravita intorno alla sala mungitura: una giostra
ultramoderna a 72 poste, funzionante al
ritmo di 3.870 litri di latte all'ora ... Tutto
è cronometrato, pesato, registrato, e poi
stampato su un rapporto ogni 7 ore.
Perché ogni sette ore? Poiché questo è
il tempo necessario per mungere tutti gli
animali, gruppo per gruppo (complessivamente 13 gruppi), prima di iniziare un
nuovo ciclo. La regola è di mungere tre
volte al giorno e di non lasciare niente al
caso.
Jared Fernandes controlla: a 34 anni è
uno dei migliori manager di allevamenti
da latte californiani. Impiega una squadra di 18 persone (più una segretaria)
per produrre 130.000 litri di latte al giorno! Jared è il boss, non ci sono dubbi.
Dirige, sorveglia, controlla. Sul soffitto
sono installate quattro videocamere
puntate su vacche e mungitori. La formazione dei mungitori passa attraverso
questo esercizio di controllo video,
mentre i mungitori veterani sono dei veri
professionisti, che impongono rispetto:
sono mungitori messicani, degni eredi
dei loro predecessori. Sono ormai 30
anni che gli allevamenti americani si
avvalgono di questa zelante mano d'opera e i proprietari non sbagliano scelta
e si contendono i migliori.
A Fernandes Dairy, la rotativa (BouMatic) gira alla media di 452 vacche
all'ora (in ragione di 13,59 litri di latte
per mungitura x 3 mungiture al giorno al
momento della nostra visita). Ciò significa attaccare una vacca ogni 8 secondi…bisogna vederlo per crederci!
Il mungitore a volte è obbligato ad attac care il gruppo camminando, per seguire
la cadenza, un esercizio fisico non indifferente. Per fortuna non deve occuparsi
dell'igiene della mammella, perché
ognuno ha i suoi compiti, e l'équipe di
mungitura è composta da tre persone:
la prima per preparare la mammella, la
seconda per attaccare il gruppo e la
terza per immergere i capezzoli prima
dell'uscita, oppure per bloccare una
vacca per invitarla a rifare un giro di giostra se necessario. In definitiva, nonostante i ritmi, le condizioni di lavoro
sono forse migliori qui che in altre sale
mungitura visitate.
Attaccare una vacca ogni 8
secondi
ExDairyPress Luglio/Agosto 2005
> 9 dollari/ora per il mungitore
40
In California, un mungitore messicano può guadagnare 2.400
dollari al mese. Un buon salario, ma con due punti deboli: in
primo luogo, la copertura sanitaria non è confrontabile alla
nostra; in secondo luogo, il mungitore può lavorare a volontà,
anche 60 ore la settimana, ripetendo gli stessi gesti, instancabilmente, con ritmo cadenzato. Un esercizio che non tutti
potrebbero reggere...
Qui i mungitori non devono muoversi in
una fossa stretta, e inoltre la sala mungitura è dotata di immensi portoni che si
possono aprire come si vuole, per far
entrare aria e luce. E non è tutto: la
buona circolazione delle vacche è di
grande aiuto, non c'è bisogno di spingerle; anzi, sembra quasi che siano loro
a farsi avanti per salire sulla giostra.
Nessuna traccia di feci, nessuna vacca
da andare a cercare, al visitatore stupito sembra di assistere ad un balletto
ben orchestrato che si svolge senza
ostacoli. E' difficile staccare gli occhi da
questa sfilata di vacche che, viste da
dietro, mettono in mostra imponenti
mammelle.
Il resto dell'azienda è altrettanto razio -
> Salviettine express
Le salviettine non sono passate di
moda, anzi, sono la regola negli
allevamenti americani visitati: una
salviettina per ogni vacca, oppure
una salviettina per due vacche (un
lato per ognuna), come alla Fernandes Dairy. Dopo l'uso, le salviettine
vengono buttate nel contenitore per
la biancheria sporca. Verranno poi
ritirate dal camion della lavanderia
che provvede a disinfettarle: 4.500
salviettine al giorno da lavare, che
bucato!
nale. Ci sono due stalle tipicamente
californiane, lunghe 300 metri: niente
muri, auto-catturanti, un ventilatore ad
ogni palo, delle cuccette profonde piene
di sabbia ... poi, ad ogni estremità, c'è
una cisterna per ripulire automaticamente i corridoi con un'ondata d'acqua,
tre volte al giorno. È la tecnica del "flushing" (lavaggio,ndt), con uno sbocco
centrale; poi, l'acqua del risciacquo
passa attraverso delle lagune prima di
essere reimmessa nel circuito. Anche la
sabbia viene riciclata, asciugata al sole,
prima di essere riutilizzata per riempire
le cuccette.
Il resto del lavoro consiste nel preparare e distribuire la razione e avvicinarla
alla mangiatoia 10 volte al giorno. L'azienda acquista tutti gli alimenti: dal
fieno di medica ai semi di cotone, dall'insilato di mais al premix. Per il gruppo
delle forti produttrici, il costo della razione completa è di 185,50 dollari la tonnellata, cioè 7,60 dollari al giorno per
nutrire una vacca che produce 40 litri di
latte. L'allevamento ha una media
annuale di 12.090 kg, al 3,6% di grasso
e 2,95% di proteina, grazie anche all’uso di BST.
"Il 60% delle vacche ricevono l'ormone
somatotropo", dichiara Jared Fernandes, precisando che si può pensare di
>>>
ExDairyPress Luglio/Agosto 2005
Gestione
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< Fernandes Dairy (California), dove si mungono 452 vacche all’ora
Titolo originale: "L’investissement des
éleveurs américains"
Autori: Philippe Morin, Guy
Chambard, Marc Juan
Per concessione di: PLM, n.
347, maggio 2005
Copyright: Les Editions du
Boisbaudry, 35577 Cesson
Sévigné Cedex, Francia
usare la BST "se, ed esclusi vamente se, tutti gli altri parametri (alimentazione, riproduzione, alloggiamenti, salute,
igiene) sono bene a punto".
Per quanto riguarda l'aspetto
sanitario, questo allevamento
dispone di un programma di
vaccinazioni molto completo,
fra cui ci sono i vaccini contro
le mastiti (ad esempio, E.
coli). Al riguardo di questi vaccini Jared osserva, "che non
impediscono la comparsa
delle mastiti, che però, quando ci sono, risultano più facili
da curare." Invece, non ritiene "interessante dal punto di vista economico"
equipaggiarsi "di rilevatori di conduttività". Per il resto, con 3.100 vacche da
latte, si capisce che la gestione sanitaria non sia paragonabile a quella dei
nostri allevamenti e sia più simile a
> Tabella. Il menù delle vacche della
Fernandes Dairy. Per vacche da 40 kg
di latte/giorno (razione al 62% di SS)
ExDairyPress Maggio/Giugno 2005
Ingredienti
42
Tal quale
Fieno d'avena
0,45
Fieno di medica
5,0
Fienosilo di avena
(40% SS)
3,0
Insilato di mais
2,7
Insilato di mais extra 9,6
Semi di cotone
2,3
Premix al 18%
di proteine
14,4
Siero di latte
3,6
Totale
41 kg lordi
SS
quella praticata negli allevamenti di
suini di tipo industriale.
7,50 dollari al giorno per nutrire
una vacca
L'ultimo argomento riguarda il prezzo del
latte: "13 dollari per 100 libbre (1 libbra
equivale a 0,453 litri). Inutile cercare di
convertire questa cifra in euro, poiché il
rapporto fra le monete falsa il confronto.
Qui si può dire che questo prezzo è
buono, persino molto buono: "Tre anni fa
il latte era pagato 9 dollari", cioè quattro
dollari meno che oggi. Jared Fernandes
valuta il costo di produzione a 11 dollari,
per cui attualmente ha 2 dollari di profitto
netto, contro i 2 dollari di perdita netta di
tre anni fa. In queste condizioni e con fluttuazioni di tale entità è meglio costituirsi
delle riserve ... Jared investe in terreni,
immobili, e nella propria azienda.
0,4
4,4
0,95
1,0
3,0
2,04
(1) Il World Ag Expo si terrà a Tulare
(California) dal 14 al 16 febbraio 2006.
l
12,08
0,8
25,4 kg SS