Il 3 e 4 giugno a Bruxelles si sono tenute le riunioni dei tre comitati

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Il 3 e 4 giugno a Bruxelles si sono tenute le riunioni dei tre comitati
Il 3 e 4 giugno a Bruxelles si sono tenute le riunioni dei tre comitati di ETF della sezione aviazione civile e il 5
giugno la riunione del Dialogo Sociale tra ETF ed ECA con rappresentanti della Commissione Europea, delle
associazioni degli aeroporti europei e delle compagnie aeree.
Nell'ambito della sezione assistenza a terra, dopo il lavoro di mappatura degli aeroporti, con l'identificazione
delle società di handling che operano in ogni aeroporto europeo, si è deciso di cominciare a lavorare su
società che operano su più aeroporti europei con l'intento di cercare delle soluzioni positive a livello europeo
che siano poi applicabili a livello nazionale.
Le compagnie presenti su più scali europei per il momento sono Swissport, Aviapartner e WFS.
Si è discusso se fosse meglio seguire 2 o 3 casi oppure se avesse più senso puntare a una società
specifica, come Swissport e alla fine si è deciso che le riunioni del GSC serviranno anche come gruppo di
lavoro sulle varie compagnie. Il problema più grande in questo momento è quello delle liberalizzazioni
selvagge con una concorrenza spietata sui costi, i cui effetti ricadono sui lavoratori. Le società cercano di
aggirare la legislazione esistente per un maggior guadagno. Per questo i sindacati continuano a spingere per
una legislazione sociale più stringente.
In particolare su Swissport, ETF sta cercando di creare un “European Works Council” in Swissport, definita
la compagnia pirata dell'assistenza aeroportuale. È il momento giusto perchè la compagnia opera già in 11
stati europei e ci sono molti lavoratori rappresentati dai sindacati che aderiscono a ETF. Tra l'altro, ETF ha
già preparato un codice di condotta e responsabilità sociale che il nuovo EWC sottoporrà a Swissport al
primo incontro.
Riguardo alla revisione della direttiva 96/67CE sulla liberalizzazione dell'assistenza a terra, il nuovo
parlamento inizierà l'attività a luglio e verranno costituiti anche i comitati che lavorano sulle direttive, la cui
attività inizierà a metà settembre. Per ETF è importante che la presidenza italiana prenda in considerazione
il dossier per portarlo avanti. I sindacati italiani hanno avuto un incontro con ENAC durante il quale si è
discusso dell'importanza per il settore avere di avere un regolamento con implicazioni sociali di protezione
dei lavoratori. Dell'originale pacchetto sul trasporto aereo rimangono ancora da trattare solo la proposta di
revisione dell'assistenza a terra e la nuova regolamentazione degli SLOT. La Commissione Europea pare
intenzionata a riprendere in mano entrambi i documenti. ETF comincerà l'attività di pressione sui nuovi
parlamentari dei vari comitati e chiederà con i comitati coinvolti.
Il 2 ottobre ci sarà la riunione del GSC con la Commissione Europea e le associazioni datoriali nell'ambito
del Dialogo Sociale. Sarà il momento giusto per valutare la possibilità di intraprendere azioni congiunte sia
sulla revisione della direttiva che sulle attività aeroportuali da includere in EASA (European Aviation Safety
Agency). Questa inclusione è molto importante dal punto di vista sociale e fornirà molta più protezione per i
lavoratori che denunciano problemi relativi alla safety.
Durante le riunioni del 4 e del 5 giugno, in particolare durante la riunione plenaria annuale del Dialogo
Sociale nel trasporto aereo, si è trattato di vari temi importanti quali, per esempio, il fenomeno delle
“bandiere di convenienza” che sta prendendo piede nel trasporto aereo. Questo fenomeno ha creato non
pochi problemi nel settore del trasporto marittimo ed ETF vorrebbe evitare gli stessi effetti sui lavoratori.
Durante la riunione del Dialogo Sociale si è lavorato su un comunicato congiunto di condanna di questa
pratica che rischia di mettere definitivamente in crisi il trasporto aereo europeo.
Si è affrontato anche il TTIP (Trattato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti): ETF è contraria a
ogni tipo di patto che abbassasse le condizioni sociali dei lavoratori.
Il fenomeno di compagnie aeree come la Norwegian, che aggira le regole in materia di licenze, utilizza
lavoratori extra-europei non assoggettati alle regole europee e registra gli aeromobili in uno stato terzo
(Irlanda) ha come effetto una vera concorrenza sleale. Questo esempio, se non fermato, sarà seguito da
altre compagnie aeree europee che sono in concorrenza con le compagnie del golfo, sovvenzionate dagli
Stati, e con le compagnie low-cost. Il rischio di perdita di posti di lavoro sembra non preoccupare la
Commissione Europea per nulla. ETF sta cercando tutte le strade per opporre resistenza e cambiare la
situazione.
Durante la riunione del Dialogo Sociale è intervenuto Matthew Baldwin, direttore del trasporto aereo DG
MOVE (Direzione Generale Mobilità e Trasporto) per la Commissione Europea , assolutamente convinto che
l'apertura del trasporto aereo al mercato sia stata un successo e che sia necessario continuare su questa
strada. Ha ricordato il nuovo regolamento sui tempi di volo, promulgato lo scorso gennaio dopo un dibattito
molto acceso, che porterà regole per tutto il settore. Ha concordato sulla necessità di incrementare il sistema
EASA, nell'ambito del quale il Safety Management System è sempre più basato sulle performances, sul
training. Su questo tema ETF ha ribadito che purtroppo gli schemi di performances non si basano sulla
safety ma sul rapporto costi/ricavi.
La commissione sta discutendo con la presidenza italiana per stabilire quali dossiers verranno affrontati
durante il prossimo semestre. La commissione vuole più competitività, e pensa che le compagnie aeree
debbano avere più possibilità di scelta negli aeroporti europei con la convinzione che questa competitività
aumenti la qualità del servizio.
La commissione sta affrontando anche altri temi nel tentativo di armonizzare le licenze nel trasporto aereo
per arrivare a una maggiore mobilitá nel settore. Baldwin ha dichiarato che globalmente il numero di posti di
lavoro è sempre lo stesso, e la produttività è aumentata.
AEA (Associazione Vettori Europei) ha registrato una diminuzione di impieghi ma un aumento del traffico
aereo in quanto si assiste al un crescente fenomeno di compagnie che utilizzano personale con base di
lavoro fuori dall'Europa e di impieghi atipici con piloti considerati autonomi (falsi autonomi) che però
lavorano a tempo pieno presso una compagnia.
ETF ha espresso forte preoccupazione su questo punto, gli impieghi devono essere di qualità, e non bisogna
permettere l'uso di contratti fasulli o atipici per risparmiare. Sia il settore volo che quello dell'assistenza a
terra sono molto diversi da quanto dichiara la Commissione, la quale pensa che i biglietti aerei debbano
essere sempre più economici per attirare più passeggeri altrimenti si perderanno posti di lavoro.
Per i sindacati europei, ma anche per alcune associazioni datoriali, il grosso rischio è che queste condizioni
di lavoro potranno avere forti ripercussioni sulla safety. Gli stati non possono controllare la sicurezza degli
aerei registrati quando sono fuori dallo stato (vedi Irlanda per esempio).
Anche sulle bandiere di convenienza nel trasporto aereo la Commissione sembra non rendersi conto
dell'impatto del fenomeno, come se il problema non ci fosse ancora. In sostanza la commissione continua a
dichiarare di voler applicare le regole ma sembra sempre più miope riguardo a quello che in realtà succede.
Anche sulla concorrenza dei Paesi del Golfo, la Commissione sembra non rendersi conto dell'effetto che
avrà l'ingresso di questi vettori sovvenzionati dagli Stati del Golfo in Europa che applicano condizioni di
lavoro nettamente inferiori a quelle europee. La competitività sarà impari e purtoppo, ricadrà sui lavoratori.
Il dibattito sulla giusta competizione è proseguito tra i partecipanti alla riunione, l'essenziale sarà non essere
esclusi da alcune direttive come è accaduto per i marittimi sul tema della sicurezza sociale. Si è deciso di
istituire dei gruppi di lavoro tra le segreterie delle varie associazioni per trovare delle soluzioni.