Sezione Ferrovieri ETF – Lussemburgo 24-25 Aprile

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Sezione Ferrovieri ETF – Lussemburgo 24-25 Aprile
UFFICIO INTERNAZIONALE/FERROVIERI
Sezione Ferrovieri ETF – Lussemburgo 24-25 Aprile 2012
Il 24 e 25 aprile, si è svolto a Lussemburgo l’incontro semestrale della sezione ferrovieri ETF ma le
delegazioni di 13 organizzazioni sindacali, tra cui anche la filt, provenienti da vari paesi Eu si sono
mobilitate il 23 aprile a Schengen (al confine tra Lussemburgo, Francia, Germania) per sostenere “eque
condizioni di lavoro per i ferrovieri, sicurezza per lavoratori e passeggeri dei treni” messe a rischio dalla
politica europea e dagli effetti nefasti della liberalizzazione.
Tra gli argomenti discussi il primo giorno: 24 aprile:
1.
Approvazione dei gruppi consultivi ETF: personale di bordo e macchinisti
2.
Report sull’attività del dialogo sociale
3.
Aggiornamento refusione del 1° pacchetto ferroviario. Il sostegno alle azioni ETF saranno richieste
agli affiliati prima del voto di maggio e giugno. In attesa del report del Parlamento Eu (PE):
a. continuare a fare lobby con i rappresentanti politici contro la richiesta della Commissione Eu (CE)
su separazione tra operatore ferroviario e gestore infrastruttura e per chiedere invece sviluppo
dell’occupazione e tutela delle condizioni di lavoro nel settore;
b. supportare la posizione del Consiglio che ha rigettato gli emendamenti del PE;
c. chiedere al PE di ri-adottare gli emendamenti riguardanti il monitoraggio dello sviluppo
dell’occupazione e delle condizioni di lavoro nel settore.
4. Informazioni sul 4° pacchetto ferroviario.
Attraverso uno studio (da concludersi prima dell’estate) che coinvolgerà un centinaio di portatori di
interesse (tra cui anche ETF), la CE sta verificando l’impatto dell’apertura del mercato domestico del
trasporto ferroviario passeggeri in otto paesi tra cui Germania, Svezia, Inghilterra, Italia, Francia.
La valutazione sull’impatto sarà pronta in autunno e utilizzata per la proposta della CE sul 4° pacchetto che
sarà pubblicata a Dicembre 2012. Secondo quanto annunciato per il 4° pacchetto la CE prevede:
apertura del mercato nazionale dei passeggeri
Ulteriore Separazione gestore infrastruttura e operatore ferroviario
ERA Agenzia Ferroviaria Europea: nuovi compiti e poteri d’intervento (vedi punto 3)
Emendamenti alla Dir 2004/49/EC sulla sicurezza: L’obiettivo è fissare la migrazione verso un singolo
certificato di sicurezza da realizzare entro il 2020
Emendamenti alla Dir 2008/57/EC sull’interoperabilità: per dare all’ERA compiti sull’autorizzazione del
materiale rotabile.
Azioni ETF: un gruppo ad hoc preparerà dei documenti con la posizione ETF sull’impatto della
liberalizzazione su: servizio passeggeri, occupazione e condizioni di lavoro, pubbliche finanze. In settembre
si terrà a Berlino la conferenza per condividere tra i sindacati EU una piattaforma da contrapporre
all’elaborazione della CE. L’ETF è contro un’ulteriore liberalizzazione del trasporto passeggeri, dice no alla
competizione “sul binario”, né a quella “per il binario”. Insiste sulla “libertà di scelta” dei regolatori nazionali
per organizzare il proprio servizio pubblico. Infine insiste su misure e garanzie per una forte protezione
sociale e contro il dumping sociale in caso di competizione.
5. ERA: definizione della posizione ETF sul futuro ruolo dell’Agenzia Ferroviaria Europea previsto dal 4°
pacchetto ferroviario. Una griglia con le seguenti questioni ha guidato un primo scambio di opinioni:
a. Esigua presenza componenti ETF nei gruppi di lavoro per mancanza di risorse, ma che deve essere
rafforzata perché ERA gioca ruolo chiave nel preparare la legislazione secondaria per il settore;
b. Ruolo ERA su sicurezza ferroviaria: ruolo personale; ERA non ha preparazione su salute e sicurezza
nel lavoro;
c. Per ETF ruolo ERA deve rimanere nell’ambito di sicurezza e interoperabilità, non su accesso
all’infrastruttura e mercato; quale ruolo rispetto ad un regolatore Europeo?
d. ERA dovrebbe o no rilasciare licenze o certificati di sicurezza alle imprese e gestori infrastruttura?
e. Ruolo ERA su certificazione materiale rotabile rispetto al livello nazionale
f. Ruolo ERA rispetto alle autorità nazionali. Come ispettore, facilitatore, ecc?
La seconda giornata è stata dedicata all’impatto della liberalizzazione e le implicazioni sul servizio
passeggeri domestico. Invitati tra gli altri:
1.
il Ministro lussemburghese dello Sviluppo Sostenibile e Infrastruttura Claude Wiseler che ha
sostenuto le posizioni dell’ETF di contrarietà ai pacchetti ferroviari e alla liberalizzazione.
2.
il Direttore Generale delle ferrovie Lussemburghesi CFL Alex Kremer che ha assicurato il suo
impegno per la competitività dell’impresa mantenendo alti standars di sicurezza per i viaggiatori, equilibrio
intermodale, ecc, ma che ha chiesto flessibilità di orario e polivalenza del personale per aumentare la
produttività.
3.
L’economista francese Roland Le Bris della società di consulenza Transversales che ha presentato lo
studio “Apertura alla competizione del trasporto ferroviario domestico”. Un’analisi sui casi Inglese, svedese,
tedesco e in parte anche quello italiano confermando che nella pratica non ci sono i benefici per i
viaggiatori attesi dalla competizione, né in termini di diminuzione dei costi per la collettività e tariffe, né di
miglioramento della qualità del servizio. Infine un passaggio anche su: ruolo dei soggetti regolatori sia
nazionali che EU e la loro posizione verso le imprese; situazione del personale per il quale aumenta il
rischio di precarietà. L’elaborazione conferma i timori e le esperienze che i rappresentanti delle
organizzazioni sindacali di tutti i paesi europei stanno evidenziando da tempo.
4.
Christoph Hermann dello studio di ricerca austriaco Forba di Vienna ha analizzato “la
Privatizzazione e liberalizzazione dei servizi pubblici e conseguenze per occupazione e condizioni di lavoro”.
Nonostante la liberalizzazione sia applicata solo parzialmente ne cinque paesi esaminati gli effetti sono già
misurabili: l’occupazione nel settore è calata del 16%, preoccupante è l’aumento di contratti precari e atipici,
part-time, lavori temporanei e da agenzie interinali, tempo determinato. Si registrano condizioni di lavoro
con aumento di: intensità e pressione del lavoro, polifunzionalità, richiesta di flessibilità oraria,
straordinario, turni spezzati e maggiore controllo sul personale. Infine maggiore frammentazione delle
relazioni industriali, differenze di trattamento tra imprese storiche e nuovi competitori, esternalizzate, ecc e
differenze di trattamento tra lavoratori vecchi e giovani.
La giornata si è conclusa con la tavola rotonda e lo scambio di esperienze sulle “protezioni per i lavoratori”
nei paesi già liberalizzati (Svezia, Olanda, Italia, Germania e Inghilterra) e in particolare: i criteri per le gare
determinati dalle autorità nazionali, dalla normativa legislativa e contrattuale.