ETF e segmento MTF

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ETF e segmento MTF
ETF e segmento MTF
Marcello CHELLI
Responsabile MTF
Borsa Italiana Spa
8 maggio 2004
Palazzo Mezzanotte - Milano
TOL Expo
ETF e segmento MTF
Contenuti
Che cos’è un ETF
Il meccanismo di “Creation / Redemption in kind”
Benefici della “Creation / Redemption in kind”
Punti di forza degli ETF
Modalità di utilizzo degli ETF
Il segmento MTF di Borsa Italiana
Il sito www.borsaitaliana.it/ETF
Alcune osservazioni
Contatti
2
Che cos’è un ETF?
Un ETF di diritto europeo è un FONDO, oppure una SICAV, con 3 caratteristiche:
•
Negoziazione in Borsa come un’azione
Gestione passiva
Replica dell’indice benchmark
Si noti che il meccanismo di
CREATION / REDEMPTION IN KIND
è il vero elemento di innovazione e di valore dell’ETF
L’ETF permette di prendere posizione su un indice (globale, regionale, settoriale ecc..)
attraverso un’unica operazione di acquisto/vendita.
Solitamente il prezzo dell’ETF è una frazione del valore dell’indice benchmark (es. 1/100).
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Contenuti
Che cos’è un ETF
Il meccanismo di “Creation / Redemption in kind”
Benefici della “Creation / Redemption in kind”
Punti di forza degli ETF
Modalità di utilizzo degli ETF
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Alcune osservazioni
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Creation Basket
ISIN
Nome Azione
BE0003801181
DE0005140008
DE0005151005
DE0005557508
DE0005752000
DE0007037129
DE0007100000
FORTIS
DEUTSCHE BANK R
BASF
DEUTSCHE TELEKOM
BAYER
RWE
DAIMLERCHRYSLER
Etc…
Etc…
Etc…
Etc…
NL0000009538
NL0000301109
NL0000301760
NL0000303600
NL0000331817
PHILIPS ELECTRONICS
ABN AMRO
AEGON
ING GROEP
AHOLD
Azioni
da sottoscrivere
2.387
1.289
1.096
4.985
1.425
764
1.702
Valore
in Euro
38.311,35
65.042,94
40.979,44
48.005,55
28.143,75
24.180,60
62.888,90
1,58%
2,68%
1,69%
1,98%
1,16%
1,00%
2,59%
Etc…
Etc…
Etc…
Etc…
Etc…
Etc…
2.645
2.872
2.617,00
3.422,00
1.927,00
42.769,65
38.054,00
28.263,60
53.041,00
25.918,15
1,76%
1,57%
1,16%
2,18%
1,07%
2.374.970,84
1.029,16
52.000,00
97,82%
0,04%
2,14%
Valore delle azioni:
Arrotondamento in Cash:
Income Equalisation Cash:
VALORE TOTALE DI SOTTOSCRIZIONE
PER UN BLOCCO DI 100.000 AZIONI:
%
2.428.000,00 100,00%
5
Creation/Redemption in Kind
EMITTENTE
100.000 ETF vs
Azioni Sottostanti
Authorised
Participant
Authorised
Participant
MERCATO
PRIMARIO
Authorised
Participant
1 ETF vs €
MERCATO
SECONDARIO
Investitori Istituzionali e Retail
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Benefici “creation/redemption in kind”
(1)
Arbitraggi
ETF
(prezzo fair dell’ETF
e aumento liquidità)
su Indice Benchmark
Azioni
Future
dell’ETF, alias dell’Indice Benchmark
su Indice Benchmark
E’ possibile calcolare il
fair price dell’ETF in
tempo reale
iNAV (Indicative NAV)
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Benefici “creation/redemption in kind”
(2)
SOSTENIBILITA’ DELLA STRUTTURA COMMISSIONALE
• No commissioni di Ingresso, Uscita e Performance
• Commissioni Totali Annue (TER) contenute
NO COSTI GESTIONE (la gestione è passiva)
EMITTENTE
Authorised Part.
Authorised Part.
NO COSTI NEGOZIAZIONE
1. Per convertire cash in azioni (x Sottoscrizioni)
2. Per convertire azioni in cash (x Rimborsi)
3. Per rotazione di portafoglio (la gestione è passiva)
MINORI COSTI AMMINISTRATIVI
Administrator, per Sottoscrizioni e Rimborsi, si
interfaccia saltuariamente con un numero limitato di
Authorised Participants
+ RICAVI AMM.VI (fee x Creation / Redemption)
Investitori Istituzionali e Retail
NO COSTI RETE
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Punti di forza
(1)
TRASPARENZA
PORTAFOGLIO dell’ETF diffuso ogni giorno.
iNAV - valorizzazione in tempo reale dell’ETF
NAV - valorizzazione giornaliera dell’ETF
Rendiconti periodici (semestrali / annuali)
STRUTTURA COMMISSIONALE
No “Fee di Ingresso / Uscita” (solo trading fee)
No “Performance fee”
“Management fee” contenute
Contenimento costi impliciti (es. rotazione
Portafoglio ecc..)
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Punti di forza
(2)
SEMPLIFICAZIONE FRONT-OFFICE...
Si prende posizione su un indice con un’unica
operazione di acquisto/vendita (es. S&P500)
…E BACK-OFFICE
si pensi alla necessità di frazionare una posizione su un
mercato (es. Nasdaq-100) su una pluralità di clienti
PRECISIONE REPLICA INDICE BENCHMARK
Gestione passiva
Creation Redemption in Kind
DIVERSIFICAZIONE
Come nei fondi si abbatte il rischio “non sistematico”.
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Punti di forza
(3)
LOTTO MINIMO PARI A 1 AZIONE
Alias poche decine di Euro
ACQUISTO / VENDITA IN TEMPO REALE
Come per le azioni ho un prezzo certo (non c’è
sottoscrizione “al buio” al NAV di un giorno successivo)
LIQUIDITA’
1
Specialist
obbligatorio;
Liquidity
Providers (Market Maker non ufficiali);
Arbitraggi con derivati e azioni
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L’ETF “sovraperforma” l’Indice Benchmark !?
Condizioni: L’indice benchmark è un “Price Index” composto da azioni “value”.
Motivo: Il rendimento complessivo dell’ETF sovraperforma il rendimento dell’indice benchmark in
quanto l’Indice perde valore per lo stacco dei dividendi delle azioni sottostanti, mentre l’ETF trattiene
tali dividendi nel proprio portafoglio (*).
Value
Rendimenti a 1 anno (**):
ETF NAV
Indice D.J. Euro Stoxx 50 + 21,5389%
ETF su D.J. Euro Stoxx 50 + 24,0793%
Dividend = Cash
Index Value
Delta = + 2,5404%
Time
(*) L’indice benchmark è un “Price Index” (e non un “Total Return Index”) e le azioni sottostanti devono staccare dividendi maggiori delle commissioni annuali (TER) dell’ETF
(**) 20/01/03 - 20/01/04. Fonte Bloomberg: funzione Total Return Analysis. Si ipotizza che i dividendi incassati dall’ETF siano mantenuti liquidi senza reinvestimento (rendimento
0%). Non si considerano le variabili fiscali. La tassazione dei dividendi al 12,5% porterebbe il rendimento dell’ETF dal 24,0793% al 23,7635%. Si noti che la tassazione dei redditi
diversi (capital gain) non è dovuta fino all’effettiva vendita dell’ETF (la sua applicazione porterebbe il rendimento dell’ETF al 21,0694%).
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ETF: Strumento “al servizio” dell’Asset Allocation
L’ETF è il “mattoncino” con cui
implementare e (nel tempo)
modificare la propria Asset
Allocation:
1) In tempo reale (come un’azione)
2) Con semplicità (1 trade = 1 Indice)
3) Con economicità
Con un ETF si ha un PIENO CONTROLLO
della propria Asset Allocation:
Asset Allocation
Strategica e
Tattica
L’ETF è totalmente a Benchmark (cash
minimo; no discrezionalità di gestione).
Si
può
sempre
verificare
il
portafoglio dell’ETF
Si può calcolare il proprio portafoglio
complessivo sommando i portafogli
dei singoli ETF
ETF DJ IND.AVG.
ETF MSCI EURO
ETF S&P Europe 350
ETF S&P/MIB
BONDS
LIQUIDITÀ
ETF S&P 500
ETF EUROSTOXX
ETF NASDAQ-100
ETF S&P/MIB
BONDS
LIQUIDITÀ
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ETF di Borsa Italiana - Coperte le Asset Class principali
Dow Jones Global Titans 50
Nasdaq-100
S&P 500
MSCI Euro
Dow Jones Industrial Average
MSCI USA Information Technology
S&P/MIB
Dow Jones Stoxx 50
Dow Jones Euro Stoxx 50 (2)
FTSE Eurotop 100
FTSE Euro 100
EuroMTS Global
iBoxx € Liquid Corporates
S&P Europe 350
S&P Euro
Ethical Index Euro
Tutti gli ETF quotati su Borsa Italiana sono autorizzati da Banca d’Italia e Consob e
sono “armonizzati” (fiscalmente ottimizzati)
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3 approcci principali
Acquisto ETF in ottica di lungo termine (es. 5 anni):
con particolare attenzione ai costi
no sovra/sotto performance del benchmark
Trading (anche di tipo intraday): per cogliere i momenti di rialzo del
benchmark (con acquisto e successiva vendita dell’ETF)
Misto: investimento di medio / lungo periodo con però la possibilità di uscire
nei periodi di “incertezza”, per poi rientrare successivamente (si sostengono
infatti solo le commissioni di negoziazione e non le “commissioni di entrata”
e di “uscita”.
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I vantaggi di un PAC in ETF
No costi di ingresso/uscita/performance
No diritti fissi e costi della
negoziazione
banca pagatrice: solo commissioni di
Non viene chiesto un versamento iniziale maggiorato
I costi del piano di investimento non vengono anticipati sulla somma
iniziale, o sui primi versamenti, per cui esiste effettivamente la possibilità di
interrompere/sospendere il PAC senza penali “occulte”
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Logica di vendita
Logica PULL (e non PUSH) per la mancanza della RETE
Vendita del solo strumento: On-line brokers
Vendita dell’ETF nell’ambito di un pacchetto di servizi
gestioni individuali; fondi di fondi; consulenza (vedi USA) ecc..
Strumento di trading ma anche e soprattutto di asset allocation: con
un’unica operazione si prende posizione su intero mercato / settore / area
geografica / style index (growth vs value) ecc..
Con ETF annullo il rischio “non sistematico”, combinando opportunamente gli ETF abbasso anche il rischio “sistematico”: ottengo cioè un profilo
rischio/rendimento migliore rispetto al singolo ETF.
L’ETF invece esprime le sue massime potenzialità in combinazione con altri ETF e strumenti free risk con coefficiente di correlazione < 1: questo
consente di raggiungere la frontiera efficiente in modo semplice ed economico.
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Il segmento MTF di Borsa Italiana
NEGOZIAZIONE CONTINUA
(no aste)
9:10 - 17:25
SETTLEMENT - Monte Titoli a T+3
LOTTO MINIMO - 1 azione/quota
SPECIALIST
Oltre 100.000 contratti
Oltre 2,6 MLD EUR
17 ETF quotati di 5 emittenti
Quotazioni continuative per il 100% della giornata
Ripristino quotazione max entro 5 minuti da applicazione
Max bid-ask spread
Minima quantità
(Dati 30/09/2002 - 06/05/2004)
LIMITI MAX DI VARIAZIONE DEI PREZZI
∆ max “PDN” vs “Prezzo di Controllo”: 10%
∆ max “Prezzo Contratto” vs “Prezzo di Controllo”: 5%
∆ max dei prezzi tra due contratti consecutivi: 2,5%
“CONTROPARTE CENTRALE”
Gli ETF sono negoziati sul “Mercato Telematico Azionario” (MTA) nel segmento “MTF”
(dedicato anche a Fondi Chiusi Immobiliari e Mobiliari).
Tutti gli intermediari che già operano sull’azionario sono automaticamente
abilitati a negoziare anche gli ETF senza alcun costo aggiuntivo.
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La liquidità degli ETF
Spread massimo bid - ask da Regolamento per lo Specialist è 1%
.
(*)
I “Liquidity Provider” contribuiscono ulteriormente alla liquidità degli ETF
.
(**)
In realtà tutti gli ETF hanno evidenziato
uno spread effettivo tra 0,07% e 0,73% (***).
NOTA: La liquidità apportata dallo Specialist e dai Liquidity Provider
è indipendente dal volume di scambi ed è
assicurata anche in totale assenza di negoziazioni e di proposte di terzi
(*) Lo Spread massimo è definito da Borsa Italiana sulla base delle caratteristiche dell’ETF: attualmente per tutti gli ETF quotati è pari a 1% ad
eccezione degli ETF “S&P/MIB Master Unit” (0,25%), “EuroMTS Global Master Unit” (0,27%), “iBoxx € Liquid Corporates” (0,75%) e “Nasdaq100 European Tracker” (1,5%). La possibilità per lo Specialist e i Liquidity Provider di esporre spread più o meno stretti dipende da vari elementi
che variano a seconda dell’ETF: presenza di un future liquido sull’indice benchmark, n° di componenti dell’ETF, costi amministrativi di
creation/redemption, costi di negoziazione/settlement delle azioni dell’ETF ecc..
(**) Il Liquidity Provider non ha obblighi formali ma ottiene incentivi economici da Borsa Italiana nel caso in cui assicuri livelli minimi di liquidità.
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(***) Analisi di Sanpaolo Institutional A.M. “ETF Market Research - IV Trimestre 2003”.
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www.borsaitaliana.it/ETF - Sezione “Prospetti”
Per ogni ETF quotato Borsa ha l’obbligo di pubblicare e aggiornare sul proprio sito:
Documenti disponibili su:
www.borsaitaliana.it/ETF
Sezione “Prospetti”
Documento Integrativo
Prospetto
Documenti contabili periodici
Statuto (se Sicav)
Soggetti partecipanti all’operazione
Norme su limiti investimento di Bankitalia
Banche, Sim e investitori possono leggere/scaricare i documenti o attivare dei “link”
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www.borsaitaliana.it/ETF - “Schede” e “Portafoglio”
Sul sito di Borsa Italiana è
disponibile
giornalmente
il
portafoglio di quasi tutti gli ETF
quotati
Documenti disponibili su:
www.borsaitaliana.it/ETF
Nella Griglia cliccare sulle
della colonna “Scheda ETF”
icone
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www.borsaitaliana.it/ETF - Il NAV (per fini fiscali)
Il NAV si trova su:
www.borsaitaliana.it/ETF
Sezione “NAV”
Sito: griglia statica (gratuito)
Dati: giornalieri
Obt: Solo consultazione
Sito: File CSV (gratuito)
Dati: giornalieri e mensili
Obt: Scaricamento dati
Flusso VPN (a pagamento)
Obt: Scaricamento dati
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ETF su Indici U.S.: Un Tracking Error solo apparente
L'ETF (valorizzato in USD) replica come promesso l'indice benchmark di
riferimento (valorizzato in USD).
La “percezione” di un tracking error si ottiene quando l’ETF negozia in EUR.
In tal caso il rendimento dell'ETF negoziato in EUR è la somma di 2 componenti:
Performance dell'indice USA (denominato in USD)
Performance del tasso di cambio EUR/USD
Grazie alla negoziazione in EUR il prezzo che si forma su Borsa Italiana tiene già
conto di entrambe le componenti: Indice + Cambio.
L’investitore non è costretto a rettificare il rendimento in USD con la performance
del tasso di cambio EUR/USD (intervenuto tra il giorno di acquisto e quello di vendita/valutazione).
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Proventi periodici dell’ETF (c.d. “dividendi”)
1. PROVENTO DISTRIBUITO: Viene distribuito un provento di entità tale da riallineare la NAV dell’ETF al
valore dell’indice (compatibilmente con l’importo massimo di cui al punto 2).
NAV
NAV
Cash component
Index
Index
6-months
6-months
time
2. MAX PROVENTO DISTRIBUIBILE: dividendi + reinvestimenti + securities lending - costi
3. RUOLO DEL DIVIDENDO: Il dividendo dell’ETF è quindi un indicatore imperfetto della redditività dello
strumento, ma serve piuttosto a riallineare i valori dell’ETF e del Benchmark e a eliminare (in tutto o in parte) la
cash component che creerebbe tracking error.
Si noti che i dividendi, nel caso non venissero distribuiti dall’ETF, rimangono comunque
nel patrimonio dell’ETF a favore degli investitori.
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[email protected]
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