a castrovillari in zona centrale attivita` commerciale abbigliamento
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Forza Italia si presenta alla città di Castrovillari IL DIARIO annoXIV n. 6PAG. 2 Sabato 27 Febbraio alle ore 18.00 nella Sala Varcasia della Chiesa di San Francesco, alla presenza dei vertici Provinciali e Regionali del Partito azzurro, si terrà il convegno: “Forza Italia e la Buona Politica per il Bene Comune”. Saranno presenti alla manifestazione il consigliere regionale on. Giuseppe Graziano, il coor- dinatore provinciale dott. Luigi De Rosa, l’on. Roberto Occhiuto e la coordinatrice regionale del partito di Berlusconi l’on. Jole Santelli. E’ previsto l’intervento del Prof. Giovanni Brandi CordascoSalmena della facoltà di giurisprudenza dell’Università di Urbino sull’etica ed il ruolo dei cattolici in politica. L’amministrazione approva progetto per l’asilo nido comunale” La Giunta municipale di Castrovillari, presieduta dal Sindaco, Domenico Lo Polito, ha approvato questo pomeriggio il progetto relativo al rifacimento della copertura dell’Asilo Nido comunale “Annicchiarico”. Lo rendono noto gli Assessori all'Istruzione e Pianificazione Sociale,Giuseppe Russo, ed ai Lavori Pubblici e Pianificazione Territoriale, Aldo Visciglia, i quali ricordano che l’opera verrà realizzata con (63mila euro) fondi PAC (Piano d’Azione e Coesione) per l’infanzia. Nello specifico l’assessore Russo ha affermato che “prosegue il progetto relativo all’autonomia propria dei piccolissimi negli ambienti a loro dedicati e che a breve potranno muoversi tra arredi eseguiti con materiali ecologici.” Mentre l’assessore Viscigliaha rammentato “l’attenzione continua dell’Amministrazione per la conservazione e cura del patrimonio”. I lavori saranno aperti dal coordinatore cittadino dott. Roberto Senise che presenterà i componenti del coordinamento cittadino a tutti gli intervenuti e ed il ruolo che il partito dovrà assumere per il rilancio sociale ed economico della città. Roberto Senise, anticipando gli argomenti che verranno trattati al convegno ha dichiarato: “Il politico dovrà essere vicino alla gente, ascoltarne i problemi, farsi voce delle istanze di giustizia di chi non ha voce e sostenerle enon deve essere al servizio del padrone di turno, ma del popolo. Nell'impegno in vista del "bene comune" i poveri, i senza parola, i socialmente deboli siano considerati come riferimenti cui è dovuto ascolto e rispetto: lo "stato sociale", l'istruzione e la tutela della salute per tutti, non sono una conquista opinabile, ma valori irri- nunciabili da tutelare e migliorare liberandoli da sprechi e assistenzialismi che non servono ai poveri”. “Il convegno sarà l’avvio di una rivoluzione culturale e pacifica di cui Forza Italia si prefigge, la dialettica politica con tutti i Partiti , associazioni, movimenti ed istituzioni sarà sempre subordinata alla ricerca delle convergenze possibili per lavorare insieme al servizio del "bene comune": corresponsabilità, dialogo e partecipazione vanno anteposti a contrapposizioni preconcette o a logiche ispirate a interessi personali o di gruppo. Il "bene comune" va sempre preferito al proprio guadagno o a quello della propria parte politica”. Coordinamento Cittadino Forza Italia - Castrovillari Roberto Senise Lo scorso sabato 20 febbraio al Jolly Hotel a Castrovillari, è stato presentato il nuovo movimento fondato da Gianluca Gallo” La Calabria che vuoi”. Si tratat di un nuovo movimento politico di area moderata che ha tra i suoi aderenti molti sindaci e amministratori della provincia di Cosenza, nato per continuare con la forza del radicamento territoriale il percorso di buona politica già seguito in questi anni. Sono stati illustrati i progetti che si intendono realizzare. Molti interventi hanno connotatao la kermesse e , tra gli altri, il consigliere comunale di Castrovillari Carlo Lo Prete, ha illustrato alcuni dei progetti che si intendono realizzare per attrarre risorse nel nostro territorio, dal sociale alle scuole. L’assessore Aldo Visciglia ha esposto quanto realizzato in questi otto mesi di amministrazione Lo Polito, dall’efficientamento della scuola media “De Nicola”, alla pista pedo-ciclabile, dal vecchio mattatoio al Castello aragonese e Protoconvento in corso d’opera. Mario Martino, presidente dell’associazione culturale “Cammino Mariano Pollino”, ha illustrato l’idea di realizzare un cammino tra i luoghi del culto mariano, ovvero una buona occasione per valorizzare il nostro territorio sia dal punto di vista religioso che turistico. La manifestazione ha riscosso un gran successo ed haregistrato molte adesioni programmatiche . Castrovillari, inaugurato il circolo “La Calabria che vuoi” Di Iacovo:«Soddisfazione per la risoluzione della vicenda Lsu/Lpu del Comune. Perplessità sull’operato degli uffici comunali» CONF.I.A.L. FUNZIONE PUBBLICA REGIONALE- CALABRIA «La Commissione nazionale di Vigilanza e controllo sulla finanza pubblica degli Enti locali, nella seduta del 23 febbraio, ha approvato positivamente l'istanza prodotta dal Comune di Castrovillari e relativa alla contrattualizzazione dei 43 lavoratori ex LSU/LPU a 26 ore settimanali. La vicenda, come si ricorderà, è stata molto travagliata ed ha fatto registrare forti momenti di tensione e di lotta dei lavoratori e delle Organizzazioni sindacali verso l'Amministrazione e la dirigenza dell'Ente. L'anno scorso, dopo forti conflitti ed anche vedute diverse tra le organizzazioni sindacali la vicenda era arrivata in Commissione nazionale solo nel mese di dicembre e i contratti hanno avuto efficacia solo dal 15 dicembre 2015. Tuttavia, per effetto di una specifica clausola sospensiva inserita, gli effetti giuridici,ai fini della futura stabilizzazione, decorrono dal 1 gennaio 2015. Stessa cosa dicasi per il 2016. I contratti avranno efficacia dalla data del 23 febbraio ma gli effetti giuridici, ai fini della stabilizzazione, dal 1 gennaio 2016. Tuttavia pur con questa nota positiva non si placano le diversità di vedute e le rivendicazioni nei confronti dell'Amministrazione comunale e soprattutto della Dirigenza amministrativa apicale che, a detta della CionfiaL- è composta da "dilettanti allo sbaraglio". «È questo il commento della CONF.I.A.L. Funzione pubblica della Calabria, espresso dal suo Segretario regionale Benedetto Di Iacovo, che ha seguito da vicino questa vertenza e che non ha fatto mai mancare la presenza della CONF.I.A.L., sia durante i diversi incontri e manifestazioni presso il Comune, che presso la Commissione nazionale a Roma. Di Iacovo, coglie l'occasione, infatti, per esprimere compiacimento per questo risultato, che considera, comunque, guadagnato con la lotta dei lavoratori di CONFIAL, che sono stati quasi pedanti nel seguire passo passo la vicenda, ma evidenzia, ancora una volta i "danni collaterali" di un pressappochismo della dirigenza amministrativa interna che, ancora una volta ha arrecato un danno ai lavoratori per non avere avuto la bontà di aspettare questo provvedimento è sapere così in che termini doveva remunerare il periodo pregresso a questa autorizzazione. Sta di fatto, evidenzia Di Iacovo, che ai lavoratori che vantavano circa tre mesi di retribuzione è stato erogato un acconto di mille euro lordi, eroso tutto da trattenute che non dovevano essere effettuate. L'Amministrazione, ha proseguito Di Iacovo, farebbe bene a mettere ordine negli uffici amministrativi. Troppi gli errori, le sviste, le omissioni. Ma anche la parte politica è colpevole quando non ha il coraggio di scrivere in una delibera il nome di una organizzazione che avanza una richiesta, seppure legittima, ma non tutte le organizzazioni, per come invece è stato riportato in delibera avevano fatto quella richiesta e cioè l'accento, che oggi si è rivelato un cappio alla gola dei lavoratori. Queste cose, conclude Di Iacovo non saranno più consentite e ove necessario si procedere con specifiche iniziative, anche legali. La Cgil/Funzione Pubblica incontra i lavoratori del Comune di Castrovillari Il segretario confederale comprensoriale della Cgil/Funzione Pubblica, Francesco Spingola, presente la componente cgil della rsu ed il presidente del Consiglio, Piero Vico, ha incontrato, nei giorni scorsi, gli iscritti del Comune diCastrovillari nella sala delle rappresentanze al primo piano di palazzo Gallo, sede temporanea degli Uffici. Al centro della discussione gli istituti contrattuali, il confronto continuo con l’Amministrazione ed in riferimento all’azione che si vuole sempre più mettere in campo , pure nella delegazione trattante con la parte pubblica, per l’ottimizzazione delle capacità in riferimento al miglioramento delle performance, della produttività, ma anche della possibilità di accrescere le ore lavorative per i dipendenti part time e per poter intercettare quelle opportunità che offre la legge per chi vuole abbracciare il prepensionamento. Una serie di questioni che hanno suscitato valutazioni, affermazioni, intenzioni, esperienze, auspici e preoccupazioni con le quali tutti hanno offerto i loro contributi per sviluppare nuovi modi di essere nella pubblica amministrazione. Durante i lavori è stato presentato, poi,il progetto di legge d’iniziativa popolare su la “Carta dei diritti universali del lavoro, ovvero nuovo Statuto delle Lavoratrici e dei Lavoratori”. Ad illustrarlo lo stesso Spingola il quale, oltre a sottolineare che è epocale, ha spiegato gli elementi portanti della nuova Carta i quali ridisegneranno l’intera materia per una realtà in totale evoluzionee da tempo bisognosa di nuovi supporti ed approcci, specialmente, in seguito agli altrettanti percorsi lavorativi configurati dal Governo e bisognosi di regole di salvaguardia adeguate. Per questo è stato spiegato come il progetto intercetta e rilancia i diritti universali del lavoro; la democrazia, la rappresentanza , la partecipazione e la contrattazione tra le parti senza perdere di vista le tutele e le fattispecie di garanzia, legati ai licenziamenti tra la riforma delle tipologie contrattuali che fanno parte integrante del progetto. Cammarata contro la riapertura della discarica di Campolescio IL DIARIO annoXIV n.6 PAG. 3 Agricoltori, ambientalisti, sindacati, associazioni di categoria e cittadini hanno manifestato sabato 19 febbraio per tutelare il lavoro e la salute Insieme, per tutelare il lavoro, la salute, la sicurezza sociale". E' stato questo lo slogan scelto dal comitato "Cammarata contro la riapertura della discarica di Campolescio" e dagli agricoltori della "Piana di Cammarata" che hanno protestato, sabato 19 febbraio, contro la paventata riapertura della discarica comunale in un'area ricadente nel distretto agroalimentare di qualità di Sibari. Una manifestazione che ha avuto come scopo, hanno sottolineano gli organizzatori, "la difesa di 5.000 posti di lavoro del settore agroalimentare della Piana, pilastro dell'economia di tutto il territorio". Il corteo, un serpentone di circa tre chilometri di mezzi agricoli, trattori, furgoni e automobili, è partito da Cammarata per giungere in in piazza Municipio. "Lottiamo, - hanno sostenuto gli organizzatori - contro il tentativo di riaprire una vecchia discarica comunale chiusa, ormai già piena, fin dal 2002, cosa che comporterebbe un danno di immagine gravissimo per le produzioni agricole dell'area, oltre che rischi per la salute. Vogliamo, La Cgil chiede un tavolo di confronto tra la parti in causa La Cgil Territoriale ritiene che le operazioni di messa in sicurezza, tombatura e definitiva chiusura della discarica di Campolescia vadano effettuate utilizzando ogni prescrizione utile a rendere le attività compatibili con la vocazione agricola del territorio, mediante tecnologie e buone pratiche atte ad escludere problemi per la salute dei cittadini, nonché attraverso tutti i sistemi utili ad escludere rischi di natura ambientale e di sicurezza. Per tali ragioni ritiene utile, e richiede, una sospensione delle attività in corso sulla discarica che permetta un confronto tra l'amministrazione comunale e le associazioni di categoria finalizzato ad una disamina congiunta della vicenda che ricerchi, inoltre, eventuali soluzioni utili ad utilizzare le risorse disponibili o reperire quelle necessarie alla tombatura attraverso forme di partenariato pubblico interessando i livelli istituzionali regionali, provinciali e territoriali in alternativa all’ulteriore abbanco di rifiuti in discarica ed arrivare, comunque, alla definitiva chiusura della stessa in tempi certi. Nei prossimi giorni, per quanto espresso, la Cgil chiederà apposito incontro presso la Prefettura di Cosenza per favorire la ricerca di una comune e condivisa soluzione della vicenda nell'interesse della collettività e del territorio. Saracena vuole la gestione autonoma del ciclo dei rifiuti Nuovo piano regionale dei rifiuti. Si è rivelato un autentico flop l’incontro tenutosi lunedì 22 febbraio, presso la Cittadella Regionale tra l’assessore all’ambiente regionale Antonella Rizzo ed i Sindaci: su 409 se ne sono presentanti circa 70. Saracena ha ribadito, nell’occasione, la richiesta: riconoscimento della propria gestione autonoma del ciclo dei rifiuti. È quanto dichiara il Sindaco Mario Albino GagliardI che, prendendo parte all’incontro, ha invitato, tra l’altro, l’assessore Rizzoed il dirigente generale del Dipartimento all’ambiente Domenico Pallaria nel Paese del Moscato Passito per constatare da vicino il funzionamento del ciclo integrato dei rifiuti. Entrambi dovrebbero fare tappa a Saracena il prossimo martedì 1marzo. Attivazione degli ATO (Ambiti Territoriali Ottimali) e degli ARO (Ambiti di Raccolta Ottimali). Abbiamo ribadito – sottolinea il Primo Cittadino – la necessità di riconoscere la gestione autonoma del settore rifiuti all’ente comunale che, come per il ciclo dell’acqua, non può essere assimilato agli altri enti locali. Il Comune – ha precisato - non può essere inserito in nessuna ARO, così come definito dalla Legge Regionale, che prevede l’affidamento al privato della gestione dei servizi; né può partecipare all’ATO di Cosenza perché sarebbe ingiusto partecipare ai costi di gestione am- ministrativa dello stesso Ambito, non ricevendo alcun servizio. Saracena – continua - è tra i comuni calabresi con la più alta percentuale di raccolta differenziata. Come per il servizio idrico, anche per il ciclo dei rifiuti la comunità del Paese del Moscato ha costruito negli anni un sistema di gestione che prescinde dal ricorso al privato nella gestione dell’intero settore. L’Amministrazione Comunale – si sottolinea - provvede direttamente non solo alla raccolta, ma anche alla valorizzazione ed al conferimento delle frazioni differenziate ai vari consorzi del CONAI. Inoltre provvede a trattenere già da diversi mesi anche la frazione organica che viene trattata in un apposito impianto realizzato con risorse del comune. L’intera frazione organica sarà trattenuta entro il prossimo trimestre. Quindi il Comune di Saracena interloquisce con il sistema Regione solo per la residua frazione del secco indifferenziato (sacco nero). Date queste premesse – conclude Gagliardi – non può non essere riconosciuta l’autonomia gestionale dell’Ente anche in questo settore strategico della vita amministrativa. La richiesta non è motivata da fattori strumentali o da intenti polemici, ma esclusivamente dal riconoscimento di un’esperienza virtuosa che va tutelata nell’interesse generale e riteniamo, anche, come motivo di orgoglio per lo stesso Governo regionale. invece, ottenere la messa a norma, la bonifica e l'immediata tombatura di questa bomba ecologica, cosa per cui ci battiamo da oltre 10 anni, senza alcun ulteriore abbanco di rifiuti". Alla manifestazione, oltre agli agricoltori, hanno partecipato le associazioni di categoria, Coldiretti,Federagri, Cia, Confagricoltura e Flai Cgil. "Siamo qui - ha detto Flavia Caligiuri, presidente Confagricoltura Cosenza - a manifestare contro chi è avversa il comparto agricolo. Si dice sempre che l'agricoltura è l'unico settore che fa segnare andamenti positivi, però, non si sta mai accanto a questo settore ma si va sempre contro, non lo si tutela, non si difendono le nostre eccellenze, i prodotti di qualità, mentre invece si pensa di riaprire, all'interno del distretto agroalimentare di qualità di Sibari, una discarica". Pietro Molinaro, presidente regionale di Coldiretti, ha sostenuto che "siamo al fianco degli agricoltori della Piana di Cammarata per rafforzare il 'No' alla discarica che significa un 'Si', convinto e coerente, all'agroalimentare italiano, calabrese e, soprattutto, al Distretto agroalimentare di questa pianura bellissima che è la Sibaritide. Chiediamo coerenza alle amministrazioni pubbliche, a iniziare dal sindaco di Castrovillari e alla Regione". La risposta di Lo Polito «Continuo a non capire. Dopo tredici anni siamo riusciti ad ottenere i soldi e l'autorizzazione integrata ambientale per la "messa in sicurezza" della discarica di Campolescia e sua chiusura e ci troviamo ad assistere ad una manifestazione di protesta. Protesta contro cosa? Per la tombatura immediata? Benissimo e' la nostra priorità. Ma perché queste non siano vuote parole occorre proporre uno straccio di soluzione. Per la tombatura occorrono 800.000,00 euro. Il comune ovviamente non li ha. Li può ottenere con i risparmi del conferimento che attualmente effettua a Rende a 145,00 euro a tonnellata oltre il costo del trasporto. Per la cronaca oggi il comune di Castrovillari produce circa 20 tonnellate di indifferenziato al giorno. Diversamente deve chiederli ai cittadini aumentando le tasse. Di questo non se ne parla proprio. Se i manifestanti hanno una soluzione su come recuperare 800.000,00 euro per la tombatura immediata la propongano. Tale richiesta e' stata formulata ai rappresentanti del comitato di Cammarata ed ai rappresentanti delle organizzazioni di categoria. Senza risposta ovviamente. Allora continuo a non capire, si protesta contro chi sta mettendo in sicurezza una discarica non a norma dal 2002 e la vuole chiudere. Se non la si chiude utilizzandola, e nel contempo nessuno dice come recuperare gli 800.000,00 euro, la discarica, comunque messa in sicurezza per i lavori da noi fatti ( un milione di euro per lavori e compensazione ambientale luce e strada a c.da Bianchino), la stessa, in pieno distretto agro alimentare, resterà aperta per molti anni ancora. Allora dico ai manifestanti che fanno bene a manifestare come segnale di partecipazione democratica. Ma la protesta e' contro chi sta risanando una discarica sotto infrazione europea. Per chiedere una cosa, la tombatura immediata, allo stato impossibile. La replica di Laghi «Non c’è spazio per altri rifiuti» Ferdinando Laghi, rappresentante delle liste civiche tra gli attivisti promotori della lotta alla riapertura dell’impianto tramite dati tecnici, smentisce quanto affermato dal sindaco Lo Polito e dai tecnici comunali, riguardo la possibilità di abbanco della discarica che permetterebbe di conferire i rifiuti in loco senza trasportarli a Rende e quindi risparmiando i costi che servirebbero alla futura tombatura. «L’ulteriore abbanco di rifiuti – dichiara Laghi – in aggiunta a quelli già sversati negli anni passati, non è né un obbligo, né una possibilità discrezionale del titolare della discarica, ma è invece finalizzato al solo raggiungimento della volumetria pre-determinata nell’Autorizzazione regionale e dunque, conseguentemente, subordinato alla possibilità che vi sia per essi spazio sufficiente». Secondo il nucleo di valutazione Via-Vas-Ippc, fa notare Laghi, si esprime parere favorevole al progetto “esclusivamente ai fini della messa a norma della discarica e del suo adeguamento mediante un abbancamento utile al raggiungimento del piano di campagna attuale, senza alcuna sopraelevazione e realizzazione di opere murarie ad essa correlata” – come si legge nella relazione inviata a Comune, Regione e Magistratura. «Da uno studio aereo effettuato tramite drone – continua Laghi – attraverso un calcolo in ambiente Gis si è calcolato il volume massimo di abbancamento che ammonta a circa 9mila mc da cui scaturisce uno spazio disponibile tra il colmo della discarica e il terreno circostante (piano di campagna) di soli 66 centimetri». Considerato che il piano di campagna è il limite massimo che il colmo della discarica può raggiungere, per come prescritto dall’Aia/Via, in maniera vincolante, che la copertura finale per come pure stabilito sempre nel medesimo punto della relazione deve essere compresa in tale spessore e che tale copertura finale, come da progetto, risulta avere uno spessore di 2,5 metri, ne consegue, che lo spessore di 2,5 metri della copertura deve trovare posto in 66 centimetri. Cioè – conclude Laghi – se si vuole (e si deve!) seguire quanto prescritto nell’autorizzazione regionale, per tombare correttamente la discarica ci sono già attualmente circa 2 metri in più dal livello limite, che bisognerebbe caso mai ridurre e non di certo far aumentare abbancando altri rifiuti!». A.F. IL DIARIO annoXIV n.6 PAG. 4 Crisi del regionalismo Se ne è discusso al Protoconvento Si è svolto, nella sala 14 del Protoconvento Francescano, una importante conferenza su un tema di grande attualità: “Crisi del Regionalismo: tendenze al riaccentramento”. L’evento è stato organizzato dall’Associazione socio - culturale “Kontatto Production”, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale. Ha introdotto e moderato gli interventi ed il dibattito il Dott. Pasquale Pandolfi, soffermandosi sulla crisi del Regionalismo e la costituzione delle Macroregioni. Il Vice Sindaco, Angela Lo Passo, ha rimarcato l’attuale situazione di crisi delle Regioni e le difficoltà che i Comuni stanno vivendo, soprattutto a causa della riduzione dei finanziamenti e dell’aumento delle imposte locali. Il Prof. Giovanni Donato, dopo avere effettuato un’analisi storica e politica sulla genesi del Regionalismo, soprattutto in area cattolica, ha parlato dell’attuale crisi e delle riforme che non sono in linea con quanto previsto dall’art. 5 e dal titolo V della Costituzione. L’On.le Franco Sergio ha elencato le enormi difficoltà che, in questi anni, stanno incontrando le Regioni, sia dal punto di vista finanziario, che della gestione dei fondi europei. Ha illustrato i provvedimenti della prima Commissione Regionale, di cui è Presidente, soprattutto quelli riguardanti la diminuzione dei costi della politica e le riforme che dovrebbero consentire maggiore autonomia legislativa ed efficacia al Consiglio Regionale. Infine, il Prof. Guerino D’Ignazio, con una lezione Magistrale ha messo in evidenza le contraddizioni delle attuali riforme costituzionali che non sempre sono in linea con quanto previsto dalla Carta Costituzionale. Ha parlato di scarsa collaborazione fra lo Stato centrale e gli organismi regionali, i quali sono sempre di più visti come esattori di imposte e non come Istituzioni legislative. Anche le attuali previsioni, circa la Costituzione delle Macroregioni, ha affermato l’illustre docente, potrebbero rivelarsi negative sia dal punto di vista politico e da quello sociale e storico. Ha concluso affermando che il sistema Regionalistico, pur essendo oggi in crisi, è indispensabile per garantire maggiore vicinanza fra i Cittadini e le Istituzioni, soprattutto in un periodo in cui aumentano a dismisura l’astensionismo, così come è avvenuto nelle recenti elezioni Regionali Calabresi. Il Primo Circolo Didattico di Castrovillari tra cultura e fede La prossima settimanadue importanti eventi animeranno il 1° Circolo Didattico di Castrovillari. Martedì 1 marzo 2016, alle ore 17,30, presso l’Aula Magna del Villaggio Scolastico, si terrà un incontro con gli Autori del libro Animalegni, Francesco Fusca, Ispettore Emerito del Miur, e Giuseppe Marasco, docente e fotografo.Il libro, che si colloca nella letteratura per l’infanzia ed è di interesse tanto per i genitori quanto per gli insegnanti, oltre che, naturalmente, per gli alunni. Narra storie di animali di legno, fantastici, sapientemente fotografati, ed è stato definito “(…)un accattivante strumento didattico e formativo, per avvicinare i ragazzi alla Natura, da rispettare e amare, che stimola la fantasia con giochi di forme e colori vivaci (…). Filo conduttore, che cuce con leggerezza la trama, è quello della Solidarietà, della Pace e dell'Armonia, concetti universalmente riconosciuti come Princìpi-base per una Società che si rispetti nei suoi Valori fondamentali”. E’ prevista la partecipazione di insegnanti, di alunni, impegnati nell’esecuzione di intermezzi musicali, e del Dirigente Scolastico, Fabio Grimaldi, della Scuola Media “E. De Nicola” di Castrovillari, che ha promosso l’evento unitamente al nostro Circolo Didattico. Interverranno Giuseppe Spadafora, ordinario di Pedagogia generale dell’Unical, Luigi Troccoli, già Ispettore Tecnico del Miur, Loredana Giannicola, Dirigente Scolastico del Liceo “Lucrezia della Valle” di Cosenza e l’editore del libro Emanuele Armentano. Il successivo 4 marzo sarà in visita pastorale presso la nostra scuola, negli edifici del Villaggio Scolastico, S.E. Rev.ma Francesco Savino, Vescovo della Diocesi di Cassano all’Jonio. E’ la seconda volta che un Presule viene presso la nostra istituzione scolastica per portare un messaggio di pace e di fraterna concordia, sempre meno praticabile nella nostra complessa e policentrica società contemporanea. E’ una comunità in fermento la nostra, nella quale i piccoli alunni, i loro insegnanti e il personale tutto, unitamente ai genitori, percepiscono pienamente l’importanza e il significato di questoincontro che abbiamo proposto con il nostro consueto entusiasmo al Vescovo, il quale ha prontamente rispostocon pari slancio, a testimonianza della profonda sensibilità umana che contraddistingue il suo ministero. La visita pastorale è un dono che il Vescovo riserva alla sua gente per riconoscersi in un cammino comune, all’insegna della gioia cristiana e della fraternità e che ci deve rivelare come comunità non solo educativa ma anche di affetti. Il Dirigente Scolastico Direzione Didattica Statale 1° Circolo di Castrovillari Antonella Gravina Primo Corso di Specializzazione ed aggiornamento sulla L.81 al Riabil Center di Castrovillari Una buona collaborazione porta sempre a proficui risultati! Il riferimento è alla convenzione siglata tra il Presidente della Cicas, Cav. Giorgio Ventura e l'Amministratore delegato della RTS s.r.l. di Parma (www-rts-srl.it), Vittorio Basso Ricci. In seguito alla sigla, la RTS ha dato inizio il 10 febbraio, nella struttura sanitaria “Riabil Center” della Dottoressa Giovanna D'Ingianna (Coordinatrice Regionale CICAS Sanità Privata), al primo dei corsi in agenda, riguardante il livello base della lingua Inglese, strumento ormai di uso comune nella comunicazione internazionale. Al corso articolato in 20 ore, tenuto dal docente di madrelingua inglese, Professore Andrew Turner, con la collaborazione della scuola “Accademia delle Lingue” di Castrovillari - hanno partecipato otto dipendenti della “Riabil Center”. Il programma definito riguarderà un percorso formativo articolato su 4 corsi: Accordo stato regioni; Primo soccorso; Antincendio; Corso di lingua Inglese base (un secondo percorso linguistico è previsto a maggio). Si ringraziano vivamente il Coordinatore nazionale Formazione Cicas Dottor Enrico Barbagallo e la Dottoressa Santina Sammarco (esperti formatori e progettisti della formazione e responsabili della convezione Cicas/Rts) che hanno reso possibile la fornitura dell’importante servizio a favore dei dipendenti di “Riabil Center”. Ritirati i prodotti Mars in vendita in Italia La multinazionale alimentare Mars ha ordinato un maxi-ritiro di prodotti in 55 Paesi, tra cui l’Italia, dopo che un consumatore ha trovato un pezzetto di plastica in una confezione. I dolciumi ritirati dalla vendita sono quelli con i marchi Mars, Snickers, Milky Way Mini e Miniatures, nonchè le confezioni miste “Celebrations” con data di scadenza compresa tra il 19 giugno 2016 e l’8 gennaio 2017. Il richiamo comprende solo i prodotti confezionati nello stabilimento olandese di Veghel, fa sapere Eline Bijveld, coordinatrice dell’azienda nei Paesi Bassi. La filiale francese di Mars fa sapere, da parte sua, che si tratta di “un incidente isolato e strettamente limitato”. L’azienda ha invitato gli acquirenti a “non consumare” i prodotti oggetto della misura. IL DIARIO annoXIV n.6 PAG. 5 La cipolla bianca protagonista all’Alberghiero di Castrovillari Grande entusiasmo ha suscitato il seminario sulla cipolla bianca che si è svolto all’Alberghiero di Castrovillari lo scorso 22 febbraio, iniziativa inserita nell’ambito del modulo didattico dal titolo “I tesori nascosti… (del tuo territorio)”, rivolto agli studenti delle classi prime.L’attività, progettata nell’ambito delle attività curricolari e organizzata in collaborazione con il dott. Luigi Gallo dell’ARSAC di Castrovillari, ha dato inizio ad un percorso didattico pluridisciplinare con lo scopo di sensibilizzare gli studenti alla conoscenza dei prodotti del nostro territorio. L’Istituto Alberghiero, dallo scorso anno, sotto la guida del Dirigente scolastico prof.ssa Franca A. Damico, è da sempre promotore di iniziative che hanno come obiettivo quello di coniugare la cultura con la conoscenza del territorio e la valorizzazione delle risorse agroalimentari locali. In apertura, dopo i saluti istituzionali,si è introdotto il tema attraverso la lettura di un noto brano di Pablo Neruda “Ode alla cipolla”, interpretato da Mariangela Amato, studentessa della classe terza. I bellissimi versi della poesia hanno subito catturato l’attenzione dei partecipanti e ricordato l’interesse e l’amore che il poeta cileno avevaper il cibo. Ha dato avvio ai lavorila prof.ssa Margherita Crispino,coordinatrice del progetto, che ha richiamato l’attenzione degli studenti sulle finalità dell’iniziativa, puntualizzando i principali obiettivi culturali e professionali del modulo, nonché la struttura e l’articolazione dell’intervento che si svilupperà attraverso una serie di attività fino alla fine di maggio. Ha preso poi la parola Luigi Blotta, docente dell’IPSSAR,che ha posto l’accento su alcuni aspetti riguardanti l’utilizzo e il rilancio gastronomico dei prodotti locali che, oltre a rappresentare un patrimonio agro-alimentare di grande valore, per le loro caratteristiche nutrizionali e organolettiche, raccontano la storia e la cultura delle popolazioni di questo territorio. Lo stesso ha, inoltre, sottolineato l’importanza della conoscenza della cipolla bianca di Castrovillari e in generale degli ecotipi locali anche ai fini della tutela della qualità e del ruolo che in questo senso può essere svolto dall’Istituto Alberghiero, come presidio contro il dilagante processo di globalizzazione che ha appiattito ed omologato i gusti e le scelte alimentari. A tirare le fila di questo coinvolgente discorso il dott. Luigi Gallo,funzionario del Centro di Divulgazione Agricola dell’ARSAC di Castrovillari,il quale si è soffermato sugli aspetti colturali e sulle caratteristiche del prezioso alimento. La cipolla bianca di Castrovillari, ha affermato Gallo, nel secolo scorso, fino agli anni Settanta, veniva prodotta in grandi quantità in agro del comune di Castrovillari ed esportata nei comuni vicini sia in provincia di Cosenza che in provincia di Potenza. Attualmente la superficie investita a questa coltura e il numero di produttori si sono ridotti drasticamente e, come nella tradizione, il seme di questa cipolla si raccoglie il 16 luglio il giorno della Madonna del Carmelo, il semenzaio (pruvinu) si prepara entro il 5 di agosto, in fase di luna calante e le piantine sono pronte per il trapianto ai primi di novembre. La raccolta delle prime cipolle fresche comincia a fine febbraio e continua fino a giugno, le cipolle mature a fine ciclo si raccolgono a luglio. Dall’analisi dei bulbi, ha detto ancora Gallo, risulta che la cipolla bianca di Castrovillari presenta livelli di pungenza con valori di acido piruvico (sostanza indice della pungenza) oscillanti tra 2,5 e 10,5 µmol (micromoli) per grammo di peso fresco. La presenza di genotipi con bassi livelli di acido piruvico (2,5 µmol per grammo di peso fresco) simili a quelli della cipolla rossa di Tropea lasciano intravedere la possibilità di costituire, attraverso interventi di selezione conservativa, una popolazione di cipolla bianca di Castrovillari migliorata per uniformità ed aspetti qualitativi del bulbo. A tale scopo ha affermatoGallo, insieme al CRA-Unità di Ricerca per l’Orticoltura di Montanaso Lombardo (Lodi), stiamo lavorando ad un progetto per mettere un po’ di ordine nella popolazione di cipolla bianca di Castrovillari e costruire una linea dalla quale propagare in futuro le cipolle. La valorizzazione e il rilancio di questa cipolla, ha concluso Gallo, può determinare unaintegrazione di reddito, creare nuovi redditi in agricoltura anche per le giovani generazioni, perché il ciclo colturale della cipolla, come le orticole in generale, è concentrato in un periodo limitato nell’anno e, per questo, tali produzioni sono più allettanti per i giovani; contribuire ad affermare un’agricoltura a basso impatto ambientale, salvaguardare la biodiversità, sviluppare un turismo gastronomico, identitario, con nuove opportunità di lavoro. I partecipanti hanno applaudito calorosamente la relazione di Gallo, corredata da un ricco apparato iconografico e arricchita, nella parte conclusiva, dai quesiti degli studenti a cui il relatore ha risposto con attente precisazioni. Luigi Blotta Forza Italia: «Il sindaco di Castrovillari prenda posizione sul caso Rummolo» IL DIARIO annoXIV n.6 PAG. 6 «Il sindaco Lo Polito assuma una netta posizione politica contro la Regione Calabria a tutela di un suo concittadino presentando un ordine del giorno in Consiglio Comunale in cui tutta la città si stringe attorno a Rosario Rummolo licenziato ingiustamente dal suo datore di lavoro da oltre un anno. Basta con la pseudosolidarietà, ora bisogna agire con fatti concreti e con atti che il sindaco e la sua maggioranza devono compiere a difesa del territorio e dei suoi cittadini, per lo più quando si tratta di casi in cui viene calpestata la democrazia. Il caso è stato oggetto anche da una interrogazione n.39/10 di iniziativa del consigliere regionale Giuseppe Graziano su Ferrovie della Calabria e FERLOC srl nel mese di Maggio 2015 la cui risposta all’interpellante, dopo un anno, da parte della Regione Calabria è stata del tutto deludente e mortificante. La questione sollevata parte da lontano anche con risvolti giudiziari di dubbi applicativi sulle fusioni societarie in applicazione delle legge regionale 18/2001, di cui la Corte costituzionale con sentenza n. 80/2006 ha ritenuto inammissibili alcuni articoli delle L.R. 23/1999 e 36/2004 e, nonostante tale sentenza le società furono co- Il nuovo romanzo di Margherita Celestino L’amore sotto le ceneri del ’68. Storia d’amore e di politica. È, questo, il titolo del romanzo di Margherita Celestino che sarà presentato sabato 27 febbraio, alle ore 17.30 presso la Sala Consiliare di via Carlo Pisacane a Saracena. Oltre all’autrice interverranno il Sindaco Mario Albino Gagliardi e il docente Mario Vicino. Nel libro edito da Prometeo di Castrovillari si racconta la storia di Annina, una ragazza del Sud, che si reca a Bologna per diventare medico. Siamo negli anni '70. Annina incarna tutte le contraddizioni di una femminilità che, a cavallo di realtà spaziali e temporali diverse, si rivela prima riservata e nascosta, poi ostentata e vissuta quasi a limite della moralità. Nata in Calabria, in una famiglia di origini contadine, Anna rappresenta l'arma del riscatto sociale da sempre inseguito dal papà Vasili, il quale, pur di cambiare le sorti dei suoi due figli, è disposto ad emigrare prima in Argentina e poi in Svizzera. Sono gli anni delle contestazioni giovanili e del pieno fermento femminista; ed Anna, alle prese con gli sconvolgimenti e le sofferenze di un'epoca di svolta per le donne, s'interroga sul da farsi e trascorre un periodo di grandi contraddizioni interiori che ne trasformano pensieri e abitudini. Durante l’incontro saranno letti alcuni brani del testo. Ferdinando Laghi nel Consiglio direttivo dell’Ente Parco Nazionale del Pollino Ferdinando Laghi è stato nominato membro del Consiglio Direttivo del Parco Nazionale del Pollino quale delegato delle associazioni ambientaliste. La ratifica della nomina direttamente dal ministro dell'Ambiente. Ferdinando Laghi è attualmente Direttore dell’ U. O. di Medicina Interna dell’Ospedale di Castrovillari e Vice Presidente Nazionale ISDE-Italia Medici per l’Ambiente. Laghi, che ha ricevuto l’imprimatur sia del Ministero dell’Ambiente sia dalle associazioni ambientaliste, ha espresso grande soddisfazione per il nuovo incarico rispetto al quale intende trasfondere tutta la sua competenza e la sua passione. Primo obiettivo per Laghi impedire la riapertura della centrale a biomasse Enel nel cuore della Valle del Mercure, e, naturalemnte contribuire alla tutela e valorizzazione delle biodiversità e dell'ambiente. La redazione del Diario formula i migliori auguri al nostro concittadino per il delicato e importante incarico. Lavori di manutenzione al Prototoconvento francescano “Per migliorarne l’estetica e l’offerta. I lavori di manutenzione al Prototoconvento francescano di Castrovillari sono stati avviati nei giorni scorsi. Lo rendono noto il Sindaco, Domenico Lo Polito, el’Assessoreai Lavori Pubblici e Pianificazione Territoriale, Aldo Visciglia, i quali ricordano che gli interventi riguardano il ripristino dell’impianto caldo-freddo, la revisione della copertura della struttura con sostituzione di grondaie e discendenti, il recupero delle murature dei chiostri interessati dall’umidità, il controllo di alcuni elementi di arredo del Teatro Sybaris con la ripresadel palcoscenico e l’installazione di un nuovo impianto di diffusione sonoro e di luci sceniche. Per questi motivi il Protoconvento, nel periodo 22 febbraio – (indicativamente) 10 aprile, non potrà accogliere manifestazioni di alcun genere . stituite ugualmente. A seguito di tali modifiche societarie una parte del personale è transitato a Ferrovie della Calabria mentre la restante parte è rimasto a Ferloc attraverso procedure poco comprensibili. L’interrogazione regionale a favore di Rummolo al Presidente della Giunta Oliverio , chiedeva “se in virtù dei poteri di vigilanza e controllo attribuiti alla Regione Calabria, il personale assunto tramite la selezione pubblica bandita nel 2009 da Ferrovie della Calabria Srl abbia diritto al riconoscimento della sussistenza di un rapporto di lavoro con Ferrovie dellaCalabria e quindi abbia diritto a vedere annullata la procedura condotta a proposito del trasferimento del personale d'azienda a Ferloc; qualora dovesse essere ritenuta illegittima la procedura di trasferimento del personale in questione, quale iniziativa intende intraprendere al fine diripristinare la legalità e la riassunzione in servizio del dipendente licenziato”. In pratica si è concluso con un nulla di fatto assumendo un atteggiamento da “Ponzio Pilato” della Regione Calabria e ignorando i poteri di vigilanza che la Legge gli attribuisce sulle società affidatarie di concessioni regionali a società private, pagate con i soldi dei contribuenti. Certamente l’epilogo della vicenda sollevata dall’on. Giuseppe Graziano e da Forza Italia di Castrovillari non finisce qui mettendo in atto ogni forma democratica per ripristinare la legalità. Ognuno faccia la propria parte. Coordinatore Cittadino Forza Italia Castrovillari Roberto Senise Sorpresi a rubare gasolio su un cantiere dell’A3 Due operai, di 25 e 49 anni, dipendenti di una impresa edile che sta effettuando a Mormanno i lavori di ammodernamento dell’autostrada Salerno–Reggio Calabria sono stati arrestati dagli agenti del commissariato della Polizia di Stato di Castrovillari per tentato furto di gasolio da una cisterna di proprietà di una ditta per cui lavoravano. Nei mesi scorsi il rappresentante della società aveva presentato una denuncia alla Polizia di Stato per gli ammanchi di gasolio che da mesi stavano causando un rilevante danno economico all’azienda. I poliziotti di Castrovillari, dopo numerosi controlli, avevano già recuperato 130 litri di gasolio. Gli investigatori hanno continuato le indagini ed hanno scoperto che uno dei due operai prelevava il gasolio dalle cisterne per rifornire la sua automobile, una Ford Fiesta. L’operazione avveniva mentre l’altro operaio controllava che nessuno scoprisse il furto. La bolletta del metano Gas Pollino precisa In riferimento all’articolo apparso sull’ultimo numero de Il Diario precisiamo quanto segue: In riferimento all’imposta erariale di consumo, come meglio di seguito specificato, si evidenzia che il gas, e l’energia elettrica, sono sottoposti ad accisa al momento della relativa fornitura al cliente finale; le accise si applicano alla quantità di gas, e energia elettrica, consumata dai consumatori finali, indipendentemente dal tipo di contratto di fornitura o dal venditore prescelto Con riferimento, invece, all’Imposta sul Valore Aggiunto, si rappresenta che la fornitura di gas, ed energia elettrica, operata sul territorio nazionale e nell’esercizio dell’attività d’impresa, è soggetta ad IVA, da applicarsi all’ammontare complessivo dei corrispettivi dovuti dal cliente al venditore. L’assoggettamento ad IVA ed alle accise del gas, e dell’energia elettrica, immessi in consumo dal venditore, è imposto da un chiaro e definito quadro normativo, nazionale ed comunitario (art. 78 della Direttiva 2006/112/CE e artt. 26 e 52 del TUA-Testo Unico delle Accise Dlgs 504/95) consolidato, nella sua interpretazione (ed applicazione operativa), da una costante prassi ministeriale. L’imposizione fiscale, stabilita dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dalle Regioni, incide sulla formazione del prezzo ai clienti finali attraverso le seguenti voci: • Imposte di consumo (ACCISA), espressa in Euro/mc, è articolata per zona geografica e per scaglioni di consumo; • Addizionale regionale, espressa in Euro/mc, varia da regione a regione e non può mai essere maggiore della metà dell’imposta di consumo • I.V.A, imposta sul valore aggiunto espressa in termini percentuali, applicata all’importo complessivo della bolletta (comprensivo di imposta di consumo ed addizionale regionale). La Gas Pollino srl, nel rispetto degli obblighi imposti dalla richiamata normativa (ed al pari di ogni operatore del settore) assolve dunque l’IVA e le accise sul gas, e l’energia elettrica, fornite ai propri clienti, versando i relativi importi nelle casse dello Stato. In ordine alla questione relativa alla legittimità o meno dell’applicazione dell’IVA sulle accise nelle bollette del gas, e dell’energia elettrica, occorre sottolineare che qual’ora il legislatore dovesse uniformarsi a quelle che sono le recenti sentenze sull’argomento (vedi Corte di Cassazione a sezioni unite nella sentenza 3671/97,) la Gas Pollino srl è ben lieta di adeguarsi a quelle che saranno le normative future. “Dipende dalle legge, è la legge che fissa l'imposizione fiscale" Gas Pollino srl Pubblicità sul Diario info: 346.2245173 388.8521221 LETTERE & NEWS IL DIARIO annoXIV n.6 PAG. 7 Evviva Carnevale!!! Le scuse del Presidente della Pro Loco Egr. Direttore Siamo venuti a conoscenza la settimana scorsa, attraverso la sua testata, della giusta lamentela di una Maschera per un episodio increscioso accaduto durante la sfilata di Re Carnevale. Sono molto dispiaciuto di quanto avvenuto e per tale ragione, a nome di tutta la Pro Loco, chiedo venia per quanto accaduto. A parziale giustificazione, non essendo questi atteggiamenti che la Pro Loco adotta di norma nei rapporti associativi e/o interpersonali con i partecipanti a tutti gli eventi organizzati dalla stessa, ma anzi questi sono sempre improntati alla massima educazione e reciproco rispetto nei confronti di tutti, posso solo attribuire lo spiacevole accadimento alla concitazione, alla fibrillazione, alla tensione del momento determinata dall’importanza cruciale dell’evento che avrebbe dato il via al 58° Carnevale. Come Pro Loco facciamo ammenda di ciò e faremo in modo che simili episodi non abbiano più a ripetersi ma si continui a lavorare con sempre maggiore spirito di collaborazione con tutti i cittadini che fanno grande il Carnevale di Castrovillari. EVVIVA IL CARNEVALE! Eugenio Iannelli Presidente Pro Loco di Castrovillari La multa la pagherò ma denuncio l’atteggiamento furbesco e vessatorio dei parcheggiatori!!! Caro Diario mi è capitato, appena qualche giorno fa, di dovermi recare a ritirare il tagliando della mia assicurazione e, pertanto, ho parcheggiato la mia auto sulle strisce blu destinate al parcheggio a pagamento. Le allego tramite e-mail, fotofocopia da cui si evince l’orario di emissione della polizza (ore 12.51) e fotocopia della multa comminatami (ore 12.52). Il minuto intercorrente tra i due atti cartacei è importante: non tanto perchè mi esime dal dover pagare la multa, ma perchè ho avuto la netta sensazione di esser stato appostato e “spiato” dagli 007 parcheggiatori i quali, non appena mi hanno visto scendere ed entare nei locali dell’assicurazione, rapidamente e surretiziamente, hanno avuto “ben un minuto di tempo” per scrivere i dati e apporre la multa sulla mia auto. Allora mi chiedo: quali ordini superiori hanno ricevuto questi poveri lavoratori dalla direzione della ditta appaltante nei confronti dei distratti e malcapitati automobilisti? Sicuramente Tolleranza Zero! Pagherò la multa, ma invito l’amministrazione a vigilare su questi appostamenti che compromettono e minano la fiducia tra chi esige un tributo e chi deve pagarlo. Franco Varcasia Protocollo di intesa tra A.N.A.S. e Centro anziani “A. Varcasia” Nidil Cgil discute sulla Carta dei Diritti Universali del Lavoro Nei giorni scorsi, presso i locali dell’A.N.A.S. di Castrovillari, si è tenuto un incontro per sottoscrivere un Protocollo di intesa tra A.N.A.S. e Centro anziani “A. Varcasia”, al fine di promuovere forme di reciproca collaborazione in varie iniziative. Erano presenti per l’A.N.A.S. i responsabili dell’associazione Pino Lufrano, Emiliano Sconza e Ruggero Altimari e per il Centro anziani il Presidente Carlo Sangineti insieme ad una delegazione. L’incontro ha rappresentato il primo momento di sinergia per concordare l’attuazione di azioni comuni che si propongono un impegno concreto per alleviare le difficoltà del tessuto sociale castrovillarese, come ad esempio il progetto di approvvigionamento e conseguente distribuzione di derrate alimentari alle famiglie più bisognose e la realizzazione di pranzi e cene sociali per coloro che vivono situazioni di serio disagio. La collaborazione tra i firmatari è finalizzata, altresì, alla catalogazione di libri per il progetto bibliotecario del Centro Anziani e all’organizzazione di altre numerose iniziative culturali e di svago, tra le quali si possono menzionare i laboratori di teatro e di canto, nonché diverse attività di intrattenimento anche per diversamente abili. La firma del Protocollo è stato accolta con grande entusiasmo. I promotori hanno poi manifestato la disponibilità a coinvolgere anche altre associazioni eventualmente interessate e a collaborare con le varie amministrazioni comunali e sovracomunali per il miglioramento della qualità di vita della popolazione. Nel corso dell’incontro si è discusso anche di un’altra importante iniziativa, relativa all’effettuazione di un’indagine sulla condizione dell’anziano nel territorio castrovillarese, che potrà essere svolta con l’ausilio dei giovani che prestano il servizio civile presso l’A.N.A.S. di Castrovillari. Non resta che augurare un buon lavoro a tutti i soggetti coinvolti, nella convinzione che l’operatività del Protocollo possa apportare significativi benefici all’intera comunità castrovillarese, e non solo, e che tali progetti possano essere condivisi da un numero sempre crescente di partecipanti. Si è tenuta nei giorni scorsi,una affollata assemblea dei lavoratori appartenenti alle categorie Filcams e Nidil Cgil, presso la sede del Circolo Cittadino in Castrovillari. Ha presieduto la riunione il Segretario Generale CGIL Comprensoriale, Angelo Sposato; presenti il Segretario Nazionale Nidil Cgil, Claudio Treves, il Segretario Regionale Nidil CGIL, Antonio Cimino, il segretario Generale Filcams Cgil Comprensoriale, Andrea Ferrone e il Segretario Generale Nidil Cgil, Vincenzo Laurito Oggetto della discussione è stata "la Carta dei diritti universali del lavoro", nuovo statuto delle lavoratrici e dei lavoratori. A seguito della riforma del Mercato del Lavoro, con la Legge 183, del 2014 (Jobs Act), lo Statuto dei lavoratori è stato fortemente manomesso, riducendone i diritti e spostando tutti i poteri alla parte datoriale, con l'introduzione del contratto a "tutele crescenti". La CGIL ha avviato una campagna di informazione presso i propri iscritti, illustrando i contenuti della proposta del Nuovo Statuto che dovrà ricomporre l'universalità del mondo del lavoro, con i nuovi diritti estesi a tutte le forme di lavoro esistenti, anche a quello autonomo. Per raggiungere tale obiettivo, si procederà a una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare, a partire dal mese di aprile e che si concluderà entro il 30 giugno p.v., che verrà presentata in Parlamento; nel contempo si darà avvio a una raccolta di firme per il referendum abrogativo delle norme che hanno destrutturato il Mercato del Lavoro, al punto che è stato legalizzato con i voucher, il lavoro nero. La riunione è stata conclusa dal Segretario Nazionale Nidil Cgil, Claudio Treves, che ha insistito sulla necessità di una forte mobilitazione dei lavoratori per centrare gli obiettivi che si intendono raggiungere. A tale riguardo si chiederà una forte collaborazione delle istituzioni locali, per la validazione delle firme che si dovranno raccogliere, unitariamente alle altre sigle sindacali, CISL e UIL, non solo tra i lavoratori occupati ma anche tra i giovani aspiranti lavoratori, con una campagna diffusa su tutto il territorio. Il Segretario Nidil Cgil Comprensoriale Vincenzo Laurito IL DIARIO annoXIV n.6 PAG. 8 Il fascino della Festa di San Leone secondo l’antropologo Vito Teti di rinascita. La festa rivelava (e lo attestavano i tanti manifesti scritti a mano o stampati e appesi ai muri con la scritta «Evviva S. Leone/’Nu piattu di maccheroni») il trionfo dell’abbondanza un tempo sognata e concessa solo ai ricchi e finalmente realizzata grazie al boom economico e ai soldi degli emigrati, che per queste feste tornavano. La festa di San Leone a Saracena che si svolge nella serata di oggi 19 febbraio e continua per tutta la notte e l’indomani è, senza dubbio, una delle più belle e intense, complesse e avvincenti che si svolgono nei mesi invernali in Calabria e nel Mezzogiorno d’Italia. Comincia così il post di Vito Teti, professore di Antropologia Culturale presso il dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria, dedicato alla festa identitaria che si accende ogni anno nel Paese del Moscato Passito. Teti restandone ammaliato nel ’79, decide di raccontarne il fascino: Certo è una delle feste alla quale sono maggiormente legata e dire che l’ho scoperta per caso nel corso delle mie peregrinazioni di fine anni Settanta-inizio anni Ottanta, quando, programmista regista per Rai 3 nelle sede della Calabria, saltavo da una festa all’altra, da un pellegrinaggio all’altro, per documentare, filmare, interrogare i luoghi, i riti, i volti sconosciuti della regione in un periodo di profonda trasformazione. Ricordo l’arrivo a Castrovillari il pomeriggio del 19 febbraio 1979. Sfilavano i carri e i gruppi folkloristici arrivati da varie parti d’Italia e di Europa per documentare il Carnevale del Pollino, che in quegli anni veniva inventato come un nuova tradizione sul modello di Viareggio. Ero intento con i componenti della troupe, che amavo e mi amavamo, animati dalla stessa passione di fare e documentare, a filmare le sfilate e le maschere sul corso principale, quando Oscar Campana, una cara persona che lavorava nel settore commerciale della Rai di Cosenza e che abitava a Castrovillari, mi raggiunse e mi disse: «Mi sorprende che sei qui a filmare questi carri. Perché non lasci e non vai a Saracena a vedere la festa di San Leone. Vedrai delle cose bellissime». Lo ringraziai per l’informazione. Con Pino, Ciccio e gli altri bastò uno sguardo. Eravamo già in macchina alla volta di Saracena. Arrivammo in un paese quando ormai era buio, faceva un freddo terribile, tememmo il solito silenzio e il vuoto che cominciavano ad avvolgere i paese dell’interno. Scoprimmo un pezzo di mondo che sembrava scampato alla modernità e che era arrivato direttamente nella postmodernità. Mi sembrava un ritorno al passato e insieme a un presente che non mi aspettavo. Man mano che ci addentravamo nel paese per raggiungere la chiesa da dove sarebbe uscita la processione, la strada principale si animava di gente, suoni e rumori. I vicoli che si scorgevano dalla strada erano ostruiti da grandi cataste di legno, dinnanzi ad abitazioni non finite e in cemento armato, o a case vuote e cadenti. Dalla chiesa era appena uscito il corteo processionale con la statua di San Leone, preceduta dai volti antichi e compresi dei congregati, e al loro fianco, avanti e dietro la statua, procedeva una folla rumorosa, pressante, urlante, colorata. Giovani e giovanissimi, uomini e donne, ballavano al ritmo della tarantella assecondando la musica di organetti, tamburelli e fisarmoniche in mano a bravi suonatori del paese. Ragazzi e ragazze danzavano al ritmo della musica rock o delle canzoni pop allora in voga che grazie alle radioline e transistor, tenuti in mano, si confondevano con le musiche degli strumenti tradizionali. Una miscela singolare e inattesa e di canti religiosi, canzoni tradizionali, urla, imprecazioni, preghiere, e ripetuti, insistiti, improvvisi «Evviva S. Leone»…» che salivano al cielo e si addentravano nei vicoli, nella testa e nelle orecchie e attendevano una risposta che puntualmente arrivava corale: «’Nu piattu di maccheroni». L’invocazione augurale «Evviva S. Leone/’Nu piattu di maccheroni» era trascinata, urlata, ripetuta da centinaia di persone, in tempi e in modi diversi, nel mezzo di salti, girotondi, danze, comportamenti e gesti che evocavano antichi riti di possessione e di guarigione. Il rientro in chiesa e la sistemazione della statua del santo sull’altare maggiore era, come avrei verificato negli anni successivi, il momento più intenso e problematico: le persone di tutte le età si spingevano l’altare tra urla, spinte, balli, invocazioni. Le donne più anziane alzavano le braccia al cielo e si battevano il petto: gli uomini della congrega erano in preda alla commozione, sul punto di piangere. Dopo un lento e lungo addio al Santo, i fedeli uscivano a gruppi e alla spicciolata e andavano verso le loro case, in bassi e i vicoli trasformati in enormi cucine e trattorie aperte e all’aperto attorno agli enormi falò che, accesi al passaggio della statua, venivano alimentate con cataste di legna raccolte nei giorni precedenti nei boschi e in montagna da dove arrivavano anche le «frache» (i bastoni di legno) che i congregati e altri fedeli tenevano accese per illuminare il tragitto durante la processione. L’allestimento dei falò e i preparativi della festa, la ricerca delle «frache» e dei cibi, erano meticolosi, pazienti, anche difficoltosi, duravano giorni, ispirati a sobrietà e ad attesa, che erano aspetti integranti del rito. Attorno ai fuochi si ritrovano, si salutavano e si abbracciavano amici, parenti, gruppi di familiari, persone del vicinato. Impressionava quella continua gara per portare legna e alimentare il fuoco, mentre i più giovani suonavano e cantavano e spingevano alla danza uomini e donne di tutte l’età. Ogni rione faceva il falò ed era esplicita la gara nel fare il quello più bello e più ricco, le cui fiamme duravano più a lungo. Negli anni successivi la gara sarebbe stata istituzionalizzata e ufficializzata con un premio o un riconoscimento a chi organizzava il fuoco più bello. Attorno ai falò venivano sistemati, offerti, consumati fave bollite, fichi secchi o infornati e ripieni di miele e noci, a forma di crocette, dolci di farina e zucchero fritti nell’olio, granturco bollito, fritto o abbrustolito sulle braci. Sono i cibi che troviamo nelle antiche feste agrarie di una vasta area euroasiatica, nelle quali centrali era il legame con i defunti che si realizzava attraverso il consumo di cibo assieme a loro. Notevole il consumo di carni e di capicollo, di sopressate e di salsicce, di sottoli e sottaceti, e di vino, in buona parte di produzione locale. La festa di Saracena che mi trovavo a osservare, conservava tutti i caratteri delle feste agrarie in cui era centrale il legame con i defunti che prevedeva banchetti e consumo di cibo tra morti che tornavano e i familiari che li evocavano e li attendevano. Era una festa carnevalesca, con consumo abbondante di cibi e di vino, e infatti cadeva nel periodo di Carnevale e la prima volta che l’ho osservata la festa del santo e i festeggiamenti per Carnevale coincidevano. Il tarantismo era presente in quell’area e sarebbe interessante ricordare anche i San Leone e San Leo che guarivano gli ossessi e i posseduti, di cui quel rito sembrava custodire tracce. Ricordo le donne anziane, silenziose e assorte, che vegliano per tutta la notte attorno ai fuochi impegnate ad accogliere i defunti e restavano vigili fino alle luci dell’alba quando ormai i morti non sarebbero più arrivati, avrebbero cessato il loro rituale peregrinare. Vicini, forestieri, visitatori dei paesi vicini erano invitati a mangiare, accolti e accuditi, spinti a bere e a brindare per un senso antico e religioso dell’ospitalità e perché vissuti come figure vicarie dei defunti. Gli inviti erano fatti in memoria e in suffragio dei familiari morti ed era come se i forestieri tornassero al loro posto, divenendo cosi soggetti attivi di un rito di commemorazione e ...Sono tornato altre volte a Saracena per San Leone: nel 1989 e due volte negli anni a cavallo dei due secoli. Ho colto mutamenti e trasformazioni. Ho scritto articoli e saggi e avevo immaginato una ricerca, con amici studiosi esperti di più discipline, una sorta di ricerca storico-etnografica. Uno dei mille progetti non realizzati. La vita è fatta anche di sogni, promesse, speranze, inadempienze. Non sempre si è puntuali con la vita e non sempre per nostra volontà. In fondo, le nostre ricerche più belle sono quelle che abbiamo già fatto e i libri migliori sono quelli scritti, e non pubblicati, assieme alla gente che abbiamo incontrato. Dicono che la festa sia molto cambiata: sempre bella, partecipata, è diventata, pure nella sua dimensione religiosa e carnevalesca assieme, anche uno spazio di nuova socialità e un’occasione di raduno e di ritrovo per tanti suonatori e musicisti che arrivano da varie parti della regione. Quando si avvicina il giorno di San Leone, ogni anno comincio ad avere nostalgia e a pensare di fare un salto a Saracena: poi rimando per un qualche motivo vero o inventato. Ci torno quest’anno con questo ricordo (scritto in maniera veloce) e queste immagini (che invito a guardare nei tanti dettagli che dicono molto più di quanto non ho scritto) scattate dal 1982 al 1989 (e altre più recenti custodisco nel mio archivio e nella mia memoria). Forse tornerò, anche fisicamente, l’anno prossimo e farò tardi davanti alla casa di Vincenzo o nel vicolo dove attendevo i congregati e le donne, scrivevo racconti, o attorno ai falò dove tornano i defunti, per dare un senso al tempo che è passato e per immaginare e sperare il meglio per il mondo e per gli altri e, in quel luogo tanto amato dove il tempo veniva guadagnato e rifondato, anche per quel che resta del giorno. IL DIARIO annoXIV n.6 PAG. 9 16 aprile: traslazione della salma di suor Semplice Che gioisca la città di Castrovillari: la traslazione della salma di suor Semplice è ormai prossima. È stato padre Paolo Sergi ad annunciarlo ufficialmente nella prima Domenica di Quaresima: giorno 16 Aprile sarà traslata dalla Cappella del Cimitero alla Parrocchia di “S. Francesco di Paola”. A lungo attesa da figli spirituali e devoti -grazie all’amorevole attenzione di Mons. Francesco Savino, Vescovo della Diocesi di Cassano all’Jonio, all’impegno dell’Associazione di Volontariato “Suor Semplice Maria Berardi” e del postulatore della Causa di Beatificazione e Canonizzazione, don Massimo Romano- la traslazione della salma consentirà a quanti lo vorranno di raccogliersi in preghiera dinanzi la tomba della monaca di casa castrovillarese, morta in concetto di santità nel 1953. Come previsto, infatti, dalla Sanctorum Mater è possibile trasferire le reliquie di un Beato o le spoglie di un Servo di Dio da un luogo ad un altro per renderle “più accessibili alla devozione del popolo di Dio”. La salma sarà collocata nello spazio sottostante il quadro che raffigura santa Chiara d’Assisi, fondatrice dell’Ordine delle Monache Clarisse di cui suor Semplice indossò l’abito, dopo aver pronunciato i voti di povertà, obbedienza e castità l’otto dicembre 1898. Poco dopo la morte della serva di Dio, già in tanti scrivevano ad Angelina Genovese e Pina Giannitelli, -le due donne che dal 1941 abitarono con lei nella casa di via Roma- per domandare se, dove e quando avrebbero potuto raggiungere la città e pregare dinanzi la tomba della “santa zia monaca”. La fama di santità che accompagnò suor Semplice in vita, infatti, non cessò con la sua morte. Anzi, al contrario, tale fama andò crescendo ed in molti continuarono a rivolgersi a lei perché intercedesse presso Dio, pregando oltremodo perché fosse elevata agli onori degli altari. Dopo oltre sessantatre anni dal giorno in cui, cantando Viva Gesù, suor Semplice spirava, il suo corpo verrà finalmente accolto dalla comunità di fedeli i quali, già all’annuncio ufficiale dato da padre Paolo, visibilmente emozionati, hanno applaudito in segno di gioia e ringraziamento a Dio che ha fatto dono alla città di Castrovillari di una sì bella anima testimone del Suo amore misericordioso. Rosanna D’Agostino Convegno nazionale sulle malformazioni congenite Un convegno nazionale è stato organizzato dal Dipartimento Salute Catanzaro. Crotone è la provincia con il più alto numero di malformazioni congenite. Numeri alti e preoccupanti, fino a quasi tre volte in più rispetto altre province regionali, considerando il dato in base alla residenza della madre. In Calabria nel 2013 si è registrato anche il numero più alto in tutt’Italia di mortalità perinatale (cioè prima e dopo la nascita), per l’80% legata alle malformazioni congenite. Oggi rimane una regione con dati significativi su queste patologie. Temi studiati scientificamente e confrontati in occasione di un recento convegno nazionale organizzato dal Dipartimento Tutela della Saluta della Regione su “La sorveglianza delle malformazioni congenite”. Il dipartimento si è dotato di un sistema di sorveglianza di queste patologie e di un protocollo di rilevazione che prevede anche l’integrazione con gli altri flussi informativi correnti. Le malformazioni congenite sono anomalie strutturali e funzionali che si verificano durante la vita intrauterina e possono essere identificate nel periodo prenatale, alla nascita o più tardi. All’analisi dei dati del 2014, spiegano Salvatore Lopresti e Giuseppe Andrea De Biase, dirigenti epidemiologi del dipartimento Salute della Regione, i casi con malformazioni congenite registrati sono stati 449 (250 maschi e 199 femmine) con una prevalenza alla nascita pari al 27,6 per mille. Il valore è superiore rispetto ai dati Eurocat (Emilia Romagna 27 per mille e Toscana 26 per mille). Ponendo a confronto gli intervalli di confidenza al 95% delle prevalenze (per 1.000 nati) nelle provincie di residenza della madre con la prevalenza media regionale pari a 27,6 per mille, si osservano valori significativamente superiori rispetto al valore medio regionale nella provincia di Vibo (44,3) e nella provincia di Crotone (75). Cosenza è in linea con la media regionale. «Si stima che circa 276.000 bambini muoiono entro 4 settimane dalla nascita ogni anno, in tutto il mondo, per anomalie congenite – ha detto il dirigente regionale Giuseppe Andrea De Biase - , in Italia la prevalenza media per malformazioni è 26, 27 per mille, noi in regione siamo leggermente al di sopra. Abbiamo studiato i dati anche per singoli comuni di residenza della madre. Il registro rimane un efficace sistema attivo di sorveglianza, operativo da soli due anni e già inserito nel coordinamento nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità. Da quest’anno abbiamo sperimentato un nuovo protocollo di rilevazione che prevede l’integrazione del registro con tutti gli altri flussi informativi statici sanitari regionali». DALLA PARTE DEL CONSUMATORE IL DIARIO anno XIV n.6 PAG. 10 Spese per oneri di sistema nella nuova bolletta Enel e i costi lievitano del 20% Dal 1° gennaio 2016 è entrata in vigore la nuova bolletta per l’elettricità ed il gas voluta dall’AEEGSI (Autorità per l’energia elettrica il gas ed il sistema idrico). La nuova bolletta è stata semplificata per renderla più comprensibile rispetto a quelle a cui eravamo abituati e che, riportando tutte le voci possibili che determinano il prezzo finale per il consumatore, risultavano di difficilissima lettura. La nuova bolletta è composta da un unico foglio in cui saranno sintetizzate le informazioni fondamentali che caratterizzano la nostra fornitura di luce e gas. Le voci di spesa diventano quattro: – Spesa per la materia energia (il costo effettivo dell’elettricità e del gas consumati); – Spesa per il trasporto e la gestione del contatore (gli oneri da riconoscere al distributore); – Spesa per oneri di sistema; – Imposte. La novità principale è l’introduzione della nuova voce di costo riferita agli oneri generali di sistema che, fino ad oggi, erano inseriti nei costi di rete, e quindi non quantificabili in maniera esplicita, ma che sono diventati una voce di costo importante per le nostre bollette elettriche visto che hanno superato il 20% del totale. Gli Oneri Generali di Sistema coprono i costi sostenuti da tutti i consumatori per il finanziamento delle fonti rinnovabili, lo smaltimento delle centrali nucleari, il finanziamento per le imprese energivore ecc ecc e, solo in piccolissima parte, il bonus sociale per le famiglie bisognose, vera solidarietà tra consumatori. L’invito, per tutti i consumatori, è quello di imparare a leggere e comprendere quanto scritto in bolletta e soprattutto a verificare la corrispondenza tra le letture ed i consumi fatturati e quanto segnato dai contatori per verificarne la correttezza. Attenti alle truffe attraverso Whatsapp Dopo quello nascosto nel download delle emoticon e il sedicente aggiornamento di sistema, un nuovo virus ha preso di mira la più nota app al mondo di messaggistica istantanea. A lanciare l'allarme è la polizia postale che avverte: non aprite quel messaggio. Il messaggio in questione appare con una notifica recante il seguente testo: "Whatsapp ti ha aggiunto al gruppo Whatsapp". Se dovesse arrivarvi una notifica di questo tipo, allerta la polizia "bisognerà stare in guardia", perché basterà aprire il messaggio per dire addio al vostro telefono: il virus infatti è in grado di bloccare letteralmente lo smartphone (sia su iOS che su Android) prendendo in ostaggio i vostri dati personali e chiedendo un riscatto per poter riacquisire il controllo del dispositivo. Un calabrese su dieci rinuncia a curarsi Il federalismo non fa bene alla salute dell'Italia, che si conferma divisa nell'accesso alle cure. Quasi un cittadino su 10 rinuncia a curarsi per motivi economici e liste di attesa; la prevenzione si fa a macchia di leopardo, con un Sud che arranca e regioni come Lazio e Veneto che fanno passi indietro rispetto al passato. Altrettanto diversificato di regione in regione l'accesso ai farmaci innovativi, soprattutto per il cancro e l'epatite C. È quanto emerge dall'Osservatorio civico sul federalismo in sanità di Cittadinanzattiva, presentato nei giorni scorsi a Roma. Dati che si riverberano anche sulle condizione calabrese. Al Sud più di un cittadino su dieci si "arrende"; un fenomeno ben conosciuto anche alle nostre latitudini. «È ora di passare dai Piani di rientro dal debito ai Piani di rientro nei Livelli essenziali di assistenza, cruciali per la salute dei cittadini e la riduzione delle diseguaglianze», sottolinea Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva. La spesa sostenuta privatamente dai cittadini per prestazioni sanitarie in Italia è al di sopra della media Ocse, 3,2% a fronte del 2,8%. In generale le Regioni alle prese con il Piano di rientro, e la Calabria in particolare, sono quelle che, a fronte di una minore spesa pubblica e privata e di una elevata tassazione, danno meno garanzie ai cittadini nell'erogazione dei livelli essenziali di assistenza, si sottolinea. GLI INCUBI: TICKET E LISTE D'ATTESA Liste di attesa e ticket si confermano i principali ostacoli per curarsi con la sanità pubblica. Un cittadino su quattro, fra gli oltre 26mila che si sono rivolti al Tdm nel 2015, segnala difficoltà di accesso alle prestazioni sanitarie per liste di attesa (oltre il 58%) e per ticket (31%). A lamentarsi di più sono i residenti in Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Sicilia, Trento, Bolzano e Veneto. Va ancora peggio a quel 7,2% dei residenti costretto proprio a rinunciare a curarsi: il 5,1%, ovvero circa 2,7 milioni di persone, lo ha fatto per motivi economici, a cui seguono le liste d'attesa. Questo accade soprattutto al Sud (l'11,2% dei residenti rispetto al 7,4% del Centro e al 4,1% del Nord). Su un campione di 16 prestazioni sanitarie, i tempi minimi di attesa si registrano tutti nel Nord Est o Nord Ovest, i tempi massimi, in 12 casi su 16, sono segnalati al Centro. POSTI LETTO In un contesto di riduzione dei posti letto per acuti (di 13.377 unità tra 2010 e 2013), Basilicata e Sicilia rispettano lo standard di 3,0 posti letto per mille abitanti. La maggior parte delle Regioni non sottoposte a Piano di Rientro presenta valori più elevati: è il caso del Friuli Venezia Giulia (3,8), Valle D'Aosta (3,7) Emilia Romagna (3,6), Marche (3,3), Veneto, Toscana e Umbria (3,2), mentre Calabria, Puglia e Campania - Regioni sottoposte da anni a Piano di rientro – mostrano valori medi inferiori alla soglia, rispettivamente: 2,6; 2,9; 2,9. Il Regolamento sugli Standard ospedalieri inoltre riduce la media dei giorni di degenza per le acuzie a 7 giorni. IL DIARIO di CASTROVILLARI e del POLLINO Registrazione Tribunale di Castrovillari n. 1/2005 Iscrizione R.O.C. n. 13126 Edito da Associazione Culturale PromoIdea Pollino Sede operativa: Corso L. Saraceni, 97 - Castrovillari Stampa: AGM – Zona PIP - Castrovillari - tel. 0981.483001 Tiratura: 5.000 copie Distribuzione gratuita il sabato e la domenica a Castrovillari, Civita, Frascineto, Morano Calabro, San Basile, Saracena, Mormanno Direttore editoriale - Angelo Filomia 328.1046251 Direttore responsabile - Luigi Troccoli Pubblicità –328.1046251 La collaborazione alla testata è libera e gratuita. 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Scriveteci a: [email protected] Visitate il sito web ww.ildiariodicastrovillari.it Universitari in movimento lunedì 29 febbraio il Firma Day contro le tasse In tutte le Università d’Italia è partita la raccolta firme che prevede una proposta di ridimensionamento del sistema di tassazione universitario e istituire, finalmente, un’area per tutelare le fasce deboli, in virtù di quei principi morali sanciti dalla nostra Carta Costituzionale. Anche nell’ateneo Unical ci sarà questa iniziativa il 29 Febbraio, giorno del Firma Day Nazionale organizzato dal Movimento 5 Stelle. L’evento sarà realizzato con un banchetto all’Università della Calabria nell’area antistante il Book- Cafe. L’Italia è tra i paesi europei con la tassazione universitaria più alta e con il numero di laureati più basso: solo il 23,7% degli italiani tra 30 e 40 anni ha una laurea, contro la media europea del 37,9%! Per l’Italia sarà impossibile raggiungere l’obiettivo del 40% nel 2020, come richiesto dall’Europa. Le conseguenze per il Paese saranno disastrose, dal momento che esiste un fortissimo legame tra livello di istruzione della popolazione e sviluppo economico e sociale di un Paese. Attraverso questa petizione il Movimento 5 Stelle vuole esercitare una ulteriore pressione sul governo per sbloccare la situazione, e consentire al Parlamento di lavorare ed approvare una riforma del sistema di tassazione universitaria. Invitiamo pertanto studenti, associazioni e comitati a partecipare. Le firme raccolte saranno poi portate direttamente al ministro Stefania Giannini per invitarla a prende atto di questa forte esigenza del mondo universitario. Universitari in Movimento Non vuoi pagare il canone ? La Rai ti rende la vita difficile E’ una vera e propria odissea comunicare alla Rai, per evitare il pagamento dell’odioso canone, di non essere un possesso di un apparecchio televisivo. Per evitare l’addebito in bolletta la Rai ha istituito il numero verde 800938362, Ma come fa notare Franco Battaglia su Il Giornale chiamare è un’impresaimproba perché dall’altro lato risponde una voce che ti chiede subito se vuoi parlare in italiano o in tedesco. Cominci con l’ italiano. Ma quando finalmente riesci ad avere un contatto con l’interlocutore meccanico, vieni invitato a consultare il sito internet per fissare un appuntamento telefonico. Situazione kafkiana – Anche se si sceglie l’opzione della lingua tedesca, il messaggio è sempre lo stesso: bisogna passare da internet. Ma il peggio deve ancora venire. Il paradosso infatti è che la schermata internet chiede di digitare il proprio numero di abbonamento Rai. Peccato che il malcapitato si trovi su quella pagina proprio per comunicare di non essere in possesso di un apparecchio televisivo e quindi di non essere abbonato. False assunzioni, 176 persone denunciate Le fiamme gialle della compagnia della Guardia di finanza di Rossano, coordinati dalla procura della Repubblica di Castrovillari, hanno smascherato, al termine di una complessa attività di indagine, una truffa perpetrata ai danni dell'Inps, ad opera di una azienda del Rossanese, operante nel settore agricolo, basata sulla dichiarazione di assunzioni inesistenti. Sono state denunciate 176 persone ed è stato rilevato un danno alle casse dello Stato di oltre 500mila euro. L'azienda, in base alle indagini svolte, ha presentato all'Ente previdenziale falsi documenti a partire dall'anno 2010, ottenendo la liquidazione di somme relative a indennità di disoccupazione per un importo di circa 270mila euro, beneficiando anche di altre elargizioni per indennità di malattia e maternità per un totale di 240mila euro, arrivando ad arrecare un danno complessivo all'Erario di oltre 500mila euro. La società ha denunciato all'Inps un consistente numero di (false) giornate lavorative effettuate su terreni, di cui non ha mai avuto la disponibilità, attestandone invece la lavorazione attraverso il deposito di falsi contratti di fitto e comodato d'uso. Al termine dell'indagine, 176 soggetti, tra cui anche il titolare dell'azienda, sono stati denunciati all'autorità giudiziaria per i reati di truffa e falso. L'azione delle fiamme gialle determina e va a ricostituire fondi con risorse disponibili verso gli aventi regolarmente diritto, che spesso invece si ritrovano esclusi per incapienza di risorse, dirottate verso soggetti che vivono nel totale disprezzo delle normative. Prosegue l'attività di prevenzione e repressione della Guardia di finanza a tutela degli onesti e contro ogni forma di inquinamento e sleale concorrenza , nonche' di danno alle uscite dalle casse dello Stato. Alla riscoperta dei piccoli borghi La riscoperta e la valorizzazione a sfondo turistico-culturale degli antichi borghi della Calabria passerà attraverso il progetto ideato e in via di definizione chiamato "Borghi da Ri...Vivere". L'omonima associazione, presieduta da Giovanni Renda e nata dal sodalizio tra la Fondazione italiana per la Bioarchitettura, l'associazione generale cooperative italiane (Agci Calabria), l'ordine degli Ingegneri di Catanzaro, l'università telematica "Pegaso" oltre a diverse associazioni culturali e ricreative. Al programma hanno già aderito dodici piccoli Comuni calabresi: Roseto Capo Spulico, Maierà e San Pietro in Amantea per la provincia di Cosenza, Cerva, Cortale, Maida, San Pietro a Maida, Jacurso e Curinga nella provincia di Catanzaro, Gerocarne (Vv) e Bova (Rc). A questi potrebbero aggiungersi diverse altre decine di Comuni che hanno già manifestato interesse a programma. "Borghi da Ri...Vivere" punta a costruire una rete di rapporti tra tutti gli aderenti, finalizzata alla creazione di veri e propri percorsi etno-culturali e gastronomici, anche grazie ad iniziative tese a rigenerare il patrimonio edilizio e architettonico con interventi ecosostenibili che non stravolgano l'identità di ogni borgo. Alla conferenza stampa di presentazione, che si è tenuta presso la Cittadella regionale nella mattinata di mercoledì, è intervenuto anche il governatore della Regione Calabria Mario Oliverio, il quale ha accolto con entusiasmo il progetto, sposandone in pieno le finalità e le modalità di attuazione: «Si tratta davvero una bella iniziativa, che parte dal basso ed è destinata a fare un contributo importante alla nostra regione - ha spiegato il presidente della giunta regionale -, ne sono particolarmente convinto perché il patrimonio dei piccoli borghi disseminato sul territorio calabrese, se messo in rete, diventerà una risorsa moltiplicatrice di valore. In altre regioni sono molto più avanti rispetto a noi in progetti analoghi: il loro esempio ci fa capire come si sia potuto costruire un allargamento della stagionalità e della domanda turistica, oltre a far emergere un patrimonio nascosto sconosciuto persino alla nostra regione. Se ogni realtà fosse vissuta come il pezzo di un insieme, possa essere valorizzato di più e meglio. Accogliamo quindi a braccia aperte un'iniziativa che si colloca perfettamente nel progetto per la Calabria che ho in mente». Tra i propositi più interessanti, c'è sicuramente la creazione di una rete di "alberghi diffusi", un modo dinamico e contemporaneo per far rivivere borghi che oggi sono praticamente abbandonati: «Uno degli obiettivi della Giunta è mettere in rete i territori e i centri storici, non solo dal punto di vista materiale consentendo che si crei una rete di contatti e interazioni. È questo un passaggio fondamentale per il recupero degli spazi e della qualità della vita», ha spiegato l'assessore regionale all'Urbanistica Franco Rossi. CRONACHE & NEWS IL DIARIO anno XIV n.6 PAG. 11 Bimba uccisa a Cosenza, la madre non andrà in carcere Sequestrata la Tecnis: doveva realizzare l’ospedale della Sibaritide Il gip di Cosenza Francesco Branda ha convalidato – dopo l'interrogatorio – il fermo di Giovanna Leonetti, la biologa 37enne accusata di aver ucciso la propria bimba di sette mesi. Per la donna, il giudice ha disposto la misura degli arresti domiciliari nel reparto di Psichiatria dell'ospedale dell'Annunziata, nel quale Leonetti si trova ricoverata. La donna ha sostenuto di non essere cosciente nel momento in cui si è consumata la tragedia e di essere in cura psicologica da ottobre: «La bambina piangeva e per questo le ho messo un cuscino sul volto», avrebbe ribadito, ancora sconvolta ma lucida nella ricostruzione, secondo fonti investigative. NON HA TENTATO IL SUICIDIO Non avrebbe tentato il suicidio Giovanna Leonetti, la biologa 37enne accusata di aver ucciso la sua bimba di appena sette mesi, sabato scorso nella loro abitazione a Cosenza. Il particolare emerge dall'esito di alcuni esami del sangue della giovane mamma che, sin dal giorno della tragedia, è ricoverata nell'ospedale Annunziata, piantonata dalle forze dell'ordine. Sabato scorso, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti (le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto Marisa Manzini e condotte dal sostituto Domenico Frascino), Giovanna Leonetti, dopo essersi vista con il marito – da qualche giorno la donna abitava a casa di una zia a Donnici – nel loro appartamento al terzo piano di una palazzina in centro città si sarebbe recata al secondo piano in casa di un'altra zia che le aveva lasciato le chiavi e lì avrebbe – è questa l'accusa – soffocato la piccola Marianna Luberto con un cuscino e dopo essersi distesa sul letto ha chiamato il marito dicendogli di scendere. Francesco Luberto, giovane avvocato, appena entrato nell'appartamento – ha raccontato ai magistrati – è entrato nella stanza da letto e ha visto la bimba con un cuscino sul volto e la moglie distesa sul letto con accanto una confezione di barbiturici. Mamma e figlia sono state portate d'urgenza in ospedale, ma per la bimba non c'è stato nulla da fare. La biologa, che da ottobre soffre di depressione post partum ed è seguita da specialisti, è stata subito ricoverata e tenuta sotto osservazione. Dai primi risultati degli esami clinici, la dose di farmaci assunta escluderebbe un tentativo di suicidio. Ma tutto il quadro clinico della donna sarà sottoposto a ulteriori approfondimenti. La biologa aveva cominciato ad avvertire disagi e malesseri dal mese di ottobre – la piccola era nata i primi di luglio – e per questo era seguita da uno specialista che le aveva dato una specifica cura con una diagnosi di depressione post partum. Ma proprio lo scorso 17 febbraio la donna aveva voluto cambiare medico perché non vedeva miglioramenti: almeno così avrebbe spiegato al marito. Tre giorni prima della tragedia, però, Giovanna Leonetti aveva detto al coniuge di volersi trasferire da una zia, che abita a Donnici, periferia di Cosenza, «per avere un po' di tranquillità». Da mercoledì la giovane mamma aveva lasciato la piccola con il papà e viveva dalla zia. Proprio venerdì sera i due si erano sentiti per telefono: Francesco Luberto sapeva che la moglie sabato mattina passava da casa per vedere la bimba. La tragedia si è consumata tra le undici e le dodici di sabato. La donna che abita al terzo piano di una palazzina, situata in una traversa di corso Mazzini, prima era scesa con la bimba nell'appartamento della mamma, che sta al primo piano. Verso le 12:24 il marito riceve una telefonata da Giovanna che «con la voce impastata» gli dice di scendere giù al secondo piano a casa della zia, che in questi giorni era fuori Cosenza e aveva lasciato le chiavi di casa alla nipote. Luberto, appena arrivato al secondo piano, ha trovato la porta socchiusa. «Era tutto buio – ha raccontato il marito ai magistrati –. La chiamavo e Giovanna mi diceva che era nella prima stanza da letto della zia. La stanza era buia. Non riuscivo a trovare la luce. Giovanna era distesa sul letto e accanto ho visto il corpicino di mia figlia con un cuscino sul volto. Appena ho tolto il cuscino dal viso di mia figlia, Giovanna mi diceva "ho risolto tutto, ho preso dei farmaci". Io disperato cercavo di rianimare mia figlia sul letto anche con un massaggio cardiaco. Ma visto che la bimba non reagiva scendevo dal secondo al primo piano dove abita mia suocera che era con la badante». I magistrati stanno seguendo l’attività investigativa con estrema cautela e attenzione data la delicatezza del caso. Tanti, ancora, gli aspetti da chiarire e da valutare. In particolare, bisognerà approfondire le condizioni di salute della donna. La sezione misure prevenzione del Tribunale di Catania ha disposto l’amministrazione giudiziaria della Tecnis Spa, Artemis Spa e Cogip Holding Srl, e il sequestro delle quote per un valore di un miliardo e mezzo di euro. L’intervento, richiesto dalla procura distrettuale antimafia di Catania, è stato eseguito dai carabinieri del Ros. Alla Tecnis erano stati affidati i lavori per la realizzazione degli ospedali della Sibaritide e della Piana di Gioia Tauro. A novembre dello scorso anno, alla stessa società era stato ritirato il certificato antimafia, mentre pochi giorni fa la stessa azienda aveva addirittura rassicurato la Regione Calabria circa la sua capacità di mantenere gli impegni assunti per gli importanti cantieri calabresi. Le indagini del Ros avrebbero documentato un presunto asservimento del gruppo imprenditoriale alla famiglia catanese di Cosa Nostra, alla quale, secondo gli inquirenti, sarebbero state garantite ingenti risorse economiche consentendogli l’infiltrazione nel redditizio settore degli appalti pubblici. La Tecnis è stata coinvolta anche nella maxi inchiesta sulle tangenti dell’Anas. L’OPERAZIONE va dunque a colpire tre società del gruppo imprenditoriale Costanzo-Bosco Lo Giudice, attive nel settore della realizzazione di grandi opere infrastrutturali. Il gruppo si è sempre detto estraneo a presunti rapporti sia con la mafia siciliana che con quella calabrese. L’imprenditore Costanzo, tra l’altro, aveva anche denunciato e fatto arrestare alcuni affiliati alla ‘ndrangheta che avrebbero richiesto il pagamento del pizzo sui lavori dell’A3 Salerno-Reggio Calabria. Gli investigatori dell’Arma, però, sospettano rapporti con il clan Santapaola, rapporti che sarebbero stati documentati da intercettazioni e appostamenti. Il sindaco di Corigliano si rivolge al governatore per chiedere soluzioni efficaci e celeri dopo la misura di prevenzione che ha colpito la ditta assegnataria dell’appalto per il nuovo nosocomio «L'Area Urbana Corigliano – Rossano e l'intera area della Sibaritide, da Trebisacce fino a Cariati, ai confini con la provincia di Crotone, meritano di sapere quale sarà il destino del nuovo Ospedale. Il Presidente della Giunta Regionale Mario Oliverio intervenga con celerità per rassicurare questo territorio al quale da troppo tempo è negato il diritto alla salute». È quanto dichiara il sindaco Giuseppe Geraci, esprimendo preoccupazione per la vicenda giudiziaria delle ultime ore che vede coinvolta la Tecnis, la società alla quale erano stati affidati i lavori per la realizzazione degli ospedali della Sibaritide e della Piana di Gioia Tauro.La sezione misure di prevenzione del tribunale di Catania ha ordinato la nomina di un amministratore giudiziario e il relativo sequestro delle azioni delle tre società che compongono il gruppo Tecnis (Artemis spa, Cogip holding e Tecnis spa): un'operazione da un miliardo e mezzo di euro. «Il rischio di un ulteriore stop all'avanzamento delle fasi procedurali per la realizzazione della nuova struttura – dichiara il Primo Cittadino – si era già palesato nei mesi scorsi. Avevamo già chiesto alla Regione Calabria, di fare chiarezza e di pretendere soluzioni efficaci e celeri, al fine di evitare di poter andare incontro ad eventuali contenziosi, e al rischio di perdere definitivamente il finanziamento previsto per questa opera strategica. L'invito, ora più che mai valido, al Governatore Oliverio è di trovare strade alternative per uscire da questa situazione di stallo». Pubblicità sul Diario info: 346.2245173 388.8521221 IL DIARIO anno XIV n.6 PAG. 12 Consumiamo il nostro cibo: nuova occupazione, gusto, salute e risparmio assicurati Il consumo dei nostri prodotti locali a km zero, in sostituzione di quelli di lontana e ignota provenienza, determina una migliore tutela della salute e un risparmio delle spese di trasporto con un conseguente effetto positivo sui redditi agricoli e un non trascurabile taglio di emissioni di anidride carbonica. Inoltre, possiamo ridurre al minimo le intermediazioni e determinare prezzi più convenienti ai due estremi della catena, produttori e consumatori. La pianura di Sibari e il Pollino, come del resto tutta la Calabria, sono ricchi di prodotti agricoli di eccellenze e di biodiversità ma, se analizziamo la nostra realtà, notiamo che i residenti consumano poco i prodotti locali, pur essendo consapevoli dell’ottima qualità degli stessi. Pertanto, è opportuno attuare delle politiche finalizzate alla promozione del consumo dei nostri prodotti, partendo dalle scuole di ogni ordine e grado. In molte scuole di primo grado è prevista anche la mensa, che, secondo gli esperti della formazione, è parte integrante dell’attività curriculare, così come previsto dalla normativa vigente e dai piani di offerta formativa (POF). La mensa delle giovanissime generazioni rappresenta l’occasione migliore per una educazione alimentare particolarmente attenta ai prodotti della nostra terra e anche ad alcune sane ricette tradizionali. In questa ottica, il Centro di Divulgazione Agricola n.2 dell’ARSAC di Castrovillari, nel corso degli ultimi anni ha avviato una collaborazione con le scuole di primo grado di Castrovillari organizzando visite in alcune aziende orticole, accompagnando i piccoli allievi con i loro insegnanti. Nelle aziende visitate sono state mostrate ai bambini le colture orticole in campo, spiegato le modalità di coltivazione, l’epoca di semina e/o trapianto, la difesa dagli attacchi dei parassiti, l’uso dell’acqua irrigua, l’epoca di raccolta, ecc.. Secondo gli esperti della formazione primaria, le iniziative didattiche che portano i bambini a diretto contatto con i luoghi della produzione del cibo, sono molto efficaci nella ricostruzione del rapporto con le peculiarità del territorio e, più in generale, nella formazione delle nuove generazioni. Inoltre, è sicuramente importante per le giovani generazioni conoscere la provenienza dei prodotti alimentari che arrivano sulla tavola (dove sono stati prodotti, in quali aziende e con quali tecniche). Le cosiddette fattorie didattiche, oltre ad essere utili allo scopo, rappresentano una forma di integrazione del reddito agricolo e possono generare nuovi redditi proprio per la multifunzionalità dell’azienda agricola. Gli Istituti per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione e gli Istituti Tecnici con indirizzi Chimico e Ambientale, possono svolgere un ruolo non indifferente per la promozione del consumo di prodotti locali. L’azione formativa di queste scuole che valorizza i prodotti locali, favorisce sia direttamente che indirettamente la creazione di nuove opportunità di lavoro per gli stessi giovani che acquisiscono il relativo titolo di studio. Per queste ragioni, da alcuni anni, abbiamo intrapreso una particolare collaborazione con l’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione di Castrovillari, svolgendo dei seminari riguardanti le peculiarità dei nostri prodotti locali e di eccellenza. La ristorazione che sembra particolarmente attenta alle produzioni della nostra terra può invertire la tendenza consolidata a consumare prodotti di lontana e incerta provenienza. Per promuovere e incentivare il consumo dei prodotti locali nei pubblici esercizi (ristoranti, bar, ecc., molto frequentati dai giovani) dei nostri centri abitati, un ruolo determinante può essere svolto sicuramente dalle Amministrazioni Comunali. Il Sistema Sanitario Nazionale si trova a curare, ad altissimi costi sia sociali che economici, patologie che spesso, sono legate alla qualità del cibo che consumiamo. Siccome siamo ricchi di prodotti alimentari sani, sicuri e gustosi, promuoviamo il consumo del nostro cibo: gusto, salute e risparmio assicurati. Luigi Gallo(*) (*)ARSAC-Centro di Divulgazione Agricola (Ce.D.A.) n. 2 del Pollino Castrovillari C E D E S I A CASTROVILLARI IN ZONA CENTRALE ATTIVITA’ COMMERCIALE ABBIGLIAMENTO BAMBINO/A BEN AVVIATA DAL 2006 COMPRESI: MERCE IN NEGOZIO E MAGAZZINO, ARREDI, IMPIANTO D’ ILLUMINAZIONE E DI SICUREZZA, COMPUTER, REGISTRATORE DI CASSA, CONDIZIONATORE. PREZZO AFFARE PER INFO: 0981.21921 IL DIARIO anno XIV n.6 PAG. 13 Pietro Troccoli, la barca di Garibaldi e il trombettiere di Custer... Volevano far pervenire a Garibaldi una spada d'oro e un album con le firme degli immigrati italiani a Montevideo e BuenosAires, ci riuscirono! Gli emigrati avevano contribuito alla costruzione dell'imbarcazione: un battello speciale, inaffondabile, grazie ai barili contenenti olio di oliva. Il mattino del 19 settembre del 1880 il porto della capitale Uruguaiana era affollato come non mai, il “Leon de Caprera” salpò. L'idea di traversare all'incontrario l'Oceano, dall'America verso l'Europa era venuta ad un immigrato calabrese marinaio di lungo corso: Vincenzo Fondacaro da Bagnara Calabra. Insieme a Vincenzo si imbarcò Grassani, vecchio lupo di mare che lasciò New York per aderire alla proposta Fondacaro e partecipare all'impresa del “Leon de Caprera”, 9 metri di lunghezza per 2,5 di larghezza, con forma bombata che consentiva di raddrizzarsi da sola, in caso di capovolgimento. Completava l'equipaggio Pietro Troccoli, un marinaio emigrato da Marina di Camerota. Per finanziare l'impresa il Fondacaro portò il battello in tour. L'”opera” fu esposta prima in piazza a Montevideo dove racimolò un bel po' di offerta e poi in giro fino a Buenos Aires. Il vento di Libeccio portò il mare in burrasca. Fu la prova dell'olio per il Leon di Caprera, e l'occasione per sperimentare l'effetto dell'olio, fatto filtrare da un contenitore attraverso alcune tele, sull'onda. La barca non affondò! Dopo 113 giorni di mare come raccontava il “Corriere Mercantile” di Genova, il “Leon de Caprera” approdò a Livorno, e fu esposto al pubblico prima nella città toscana, una visita alla famiglia presso Bagnara Calabra, dove fu accolto con onori, fu fedele alla sua condotta “ la tomba preferisco trovarla nella pancia di un pescecane” . Un comunicato del governo argentino informa: “ Fondacaro è perito a causa di una tempesta nell'Oceano, naufragando con la sua imbarcazione Cesare Conti”. Di un Troccoli ne parla Alexander Dumas nella sua “Cronache Napoletane di ieri e di oggi”, mediatore tra una banda di briganti che ha sequestrato il barone Fabiella di Tramutola, nel potentino ed il figlio Joseph, di cui Dumas riporta un'ampia testimonianza. Non sappiamo se abbia un nesso con Pietro poi a Genova, quindi nell'Esposizione Industriale a Milano e venduto successivamente alla città di Venezia. Troccoli ritornò alla sua Camerota, non prima di essersi fermato a Caprera per consegnare a Garibaldi l'album con le firme degli emigrati di Buonos Aires e Montevideo. Gli fu anche data una medaglia d'oro, ma dopo breve tempo, il nostro Pietro Troccoli rientò a Montevideo, dove si sposò, ebbe nove figli e morì a 88 anni, nel 1939. Grassoni dopo una breve puntata nella sua Ancona, ritornò anch'egli a Montevideo. Morì a Genova nel 1901. Il capitano Fondacaro, spericolato ideatore dell'avventura del Leon di Caprera non si rassegnò a una vita quieta. Dopo Troccoli (sicuramente non vi è nessun nesso con il Direttore del Diario di Castrovillari),c'è invece un sicuro nesso tra Troccoli, autore dell'impresa del Leon de Caprera ed un altro discendente, quel Jorge Nestor Fernandez Troccoli, arrestato qualche anno fa a Marina di Camerota, dove si era rifugiato. Si tratta di un ex gerarca coinvolto nel “Plan Condor”. J.N. F. Troccoli, per sfuggire alla cattura, si ricordò del trisavolo italiano, dal quale aveva ereditato la doppia cittadinanza. Giuseppe Bellizzi “Liberamente tratto da “Il Trombettiere di Custer” di A. Mastrandrea da Sala Consilina”. Ed. Ediesse. A3, limitazione circolazione veicolare su tratto Laino Borgo e Mormanno L’Anas comunica con una nota che, "per il prosieguo delle attività di demolizione del viadotto `Italia` mediante l’utilizzo di esplosivi, lungo l’autostrada A3 ‘Salerno-Reggio Calabria, fra le 7.00 e le 9.00 di sabato 27 febbraio il traffico sarà chiuso nel tratto compreso fra lo svincolo di Laino Borgo (km 153,300) e lo svincolo di Mormanno (km 163,000), nei territori comunali di Laino Borgo, Laino Castello, Mormanno, in provincia di Cosenza”. Bocciati i progetti dei mega elettrodotti tra la Calabria e la Basilicata La Ola (Organizzazione lucana ambientalista) esprime soddisfazione per la “bocciatura” – e conseguente archiviazione del 16 febbraio 2016, da parte del ministero dell’Ambiente – degli elettrodotti facenti parte della rete di trasmissione nazionale a 380/220/150 KV nell’area del Parco nazionale del Pollino. Un parco che, invece, in data 29 maggio 2015 aveva espresso parere favorevole al progetto di Terna spa. Contro la realizzazione del programma di Terna – evidenzia l’Organizzazione – si era espressa la Commissione ministeriale VIA/AIA in data 10 luglio 2015, poiché incompatibile con l’area protetta. La società aveva eccepito la “bocciatura” della Commissione VIA/VAS del ministero dell’Ambiente, in quanto – secondo la stessa Terna – “basate su valutazioni in parte non corrette, frutto di considerazioni non obiettive e, relativamente al contesto elettrico, fuori dal quadro di competenza proprie della stessa Commissione”, chiedendo la revisione del parere che in data 6 novembre 2015 la Commissione tecnica VIA ha invece confermato, “bocciando” per la seconda volta il progetto Terna e confermando il precedente parere del 10 luglio (n.1833 ). Pertanto, in data 10 febbraio 2016, Terna ha ritirato l’istanza di Valutazione d’impatto ambientale comunicando la volontà di presentare un nuovo progetto, onde evitare l’archiviazione definitiva del progetto in itinere da parte del ministero dell’Ambiente. Per la Ola questa vicenda fa emergere vistose incongruenze e incapacità da parte degli organi di gestione del Parco nazionale del Pollino, di cui si chiede nuovamente il commissariamento da parte del ministero dell’Ambiente, anche in considerazione dell’analoga vicenda che interessa la lunga storia della centrale Enel del Mercure, strettamente connessa a quella degli elettrodotti nel parco, anche per il collegamento elettrico previsto da Terna con la centrale. Sul progetto degli elettrodotti nel parco fin da subito erano stati manifestati forti dubbi, con osservazioni/opposizioni presentate formalmente dall’Associazione calabrese Acanta che aveva evidenziato impatti significativi di nuovi tratti di elettrodotto con gli ecosistemi tutelati del Parco e della Rete Natura 2000 dell’Unione Europea, senza che la società garantisse la dismissione di reti di trasmissione esistenti dichiarati. S.S.534/L’Anas rescinde il contratto alla ditta Vidoni Come previsto anche a seguito degli interrogativi posti pubblicamente, l’Ente Appaltante ANAS rescinde il contratto alla ditta appaltante della SS534 (Consorzio Grecale, Vidoni S.p.A. Firmo–Sibari ). Entro quarantacinque giorni a partire dal 17 Febbraio 2016 la SocietàVidoniS.p.A dovrà smontare le attrezzature di cantiere di proprietà e consegnare le aree all’ANAS quale Ente appaltante. Adesso inizierà un periodo di transizione di come procedere e di come garantire i 200 lavoratori in cassa integrazione e le ditte subappaltatrici per garantire le loro spettanze dovute. Le maestranze devono ancora percepire le mensilità di dicembre 2015, gennaio 2016 e altre spettanze di legge, mentre le ditte subappaltatrici gli importi dei lavori già eseguiti nei mesi scorsi per oltre 4 milioni di euroil cuil mancato pagamento ha messo a rischio la sopravvivenza di tante piccole aziende ed i propri dipendenti. Pertanto si fa appello all’Anas, al Prefetto, a tutti i Sindaci del comprensorio a tutte le organizzazioni sindacali di non abbassare la guardia e non spegnere i riflettori su questa vicenda per non ripetere gli errori del passato che a pagare sono sempre i più deboli, anche perché, non si ripetano sempre le stesse cose che caratterizzano in negativo la Calabria così come si è verificato in passato allorquando lo svincolo di Firmo-Sibari restò fermo per anni dopo l’inquisizione della ditta Asfalti Sintex di Roma all’inizio degli anni 2000 per infiltrazioni di mafia. La magistratura farà luce sull’andamento anche della strada SS534. Ora si tratta di fare in fretta nel completamento dell’opera perché la Strada Statale 534 di Cammarata e degli Stombi, fa parte della struttura portante della rete stradale della nostra Regione che permette il collegamento tra l’autostrada A3 e la SS 106 a servizio dell’area industriale. Il blocco del cantiere sta comportando notevoli disagi non solo alla circolazione stradale, ma anche alla debole economia, prevalentemente agricola, che caratterizza l’intero territorio. Coordinatore Cittadino Forza Italia Roberto Senise DAI CENTRI DELLA ZONA IL DIARIO anno XIV n.6 PAG. 14 Morano C./ De Bartolo conferma tutti gli assessori e redistribuisce gli incarichi Il sindaco di Morano, Nicolò De Bartolo, con atto monocratico ha confermato ieri i quattro assessori del suo esecutivo (Pasquale Maradei - che conserva anche la funzione di Vicesindaco -, Emilia Zicari, Biagio Angelo Severino, Sonia Forte), ridistribuendo però gli incarichi e inserendo nella squadra di governo tutti i Consiglieri di maggioranza (Leonardo Di Luca, Rocco Antonino Marrone, Maria Anna Vacca) sotto la supervisione del Capogruppo (Roberto Berardi). Il Primo Cittadino ha introdotto deleghe importanti per lo sviluppo dell’antico borgo del Pollino e ampliato significativamente il raggio d’azione dei singoli esponenti della Giunta. A ognuno di essi sono state affidate aree di lavoro in virtù delle specifiche esperienze e abilità personali maturate. Il pacchetto si presenta, pertanto, molto dettagliato e «consente agli incaricati – afferma De Bartolo – di operare in settori ben individuati». «A fronte dell’impegno mostrato sinora dagli Assessori e degli sforzi notevoli e costanti da essi compiuti, sottraendo spesso tempo e risorse agli affetti familiari per il bene superiore della comunità – sostiene il Sindaco di Morano -, ho ritenuto doverli confermare nelle cariche, modificandone e/o integrandone in alcuni casi i campi d’intervento. E mentre ho riservato alcuni comparti al sottoscritto, ho ritenuto dovermi avvalere anche di una più stretta collaborazione dei Consiglieri di maggioranza, già membri dei gruppi interassessorili, stante l’abnegazione con cui hanno seguito e risolto le problematiche che via via sono emerse. Siffatta rimodulazione – ha concluso De Bartolo - ha dunque lo scopo di fornire maggior impulso ad alcuni settori della vita comunale e, in ge- nerale, a rendere più efficace, moderna e incisiva l’attività amministrativa e di programmazione». Le deleghe Sindaco Nicolò De Bartolo: Sicurezza dei cittadini e Polizia Municipale – Protezione civile - Progetti strategici per il Borgo – Comunicazione Istituzionale – Relazioni con le parti sociali – Servizi elettorali e demografici – Attuazione del programma – CED e reti informatiche – Cooperazione Internazionale e gemellaggi – Decentramento e partecipazione del cittadino – Gestione Amministrativa e manutenzione del patrimonio e delle infrastrutture – Politiche economiche, bilancio, finanza e tributi – Programmazione e controllo di gestione – Provveditorato ed economato – Indirizzi alle società partecipate e rappresentanza – Rapporti istituzionali Touring Club, Bandiera Arancione e FAI – Rapporti con le ATO e ARU. Vicesindaco Pasquale Maradei: Lavori pubblici – Pianificazione urbanistica generale ed esecutiva – PSC – Infrastrutture – Politiche per il centro storico – Dissesto idrogeologico – SUE - Edilizia privata – Edilizia pubblica – Edilizia residenziale – Terreni comunali e censi - Assegnazione alloggi e rapporti con l’Aterp – Servizi Cimiteriali – Toponomastica – Rapporti con la C/da Campotenese - Viabilità urbana – Traffico – Sosta e parcheggi – Segnaletica – Personale – Sicurezza sul lavoro – Formazione professionale – Gestione delle risorse umane – Riorganizzazione dell’apparato comunale. Assessore Emilia Zicari: Attività culturali – Programmazione e gestione dei teatri comunali – Musei - Turismo – Programmazione e gestione eventi e manifesta- zioni – Artigianato locale e artistico – Rapporti con le associazioni e volontariato ad esclusione del sociale – Sanità e Farmacie. Assessore Biagio Angelo Severino: Agricoltura e forestazione – P.S.R. – Viabilità rurale – Piano pascoli e regolamenti agrari - Ambiente – Politiche energetiche – Edilizia su politiche energetiche – Pubblica illuminazione – Edilizia su pubblica illuminazione – Rapporti con le ESCO – Verde pubblico – Piano e gestione arredo urbano – Rapporti con i consorzi di bonifica – Politiche per lo sviluppo economico e per il lavoro. Assessore Sonia Forte: Affari generali – Contenzioso – Contratti e convenzioni – Welfare – Istruzione e politiche educative – Servizi per l’infanzia – Scuola dell’infanzia, primaria e secondaria – Mense scolastiche – Manutenzione ed edilizia scolastica – Biblioteche – Relazioni con il pubblico – Rapporti con i comitati di quartiere - Servizi sociali – Rapporti con il C.O.S.S.P.O – Politiche per la famiglia – Politiche per l’immigrazione – Rapporti con le associazioni sociali e il volontariato sociale - Trasporti scuolabus e manutenzioni. Consigliere delegatoLeonardo Di Luca: Gioventù – Sport – Edilizia sportiva e manutenzione – Rapporti con l’associazionismo sportivo e giovanile. Consigliere delegato Rocco Antonio Marrone: Rapporti istituzionali ANCI e Associazione “Borghi più belli d’Italia” – Rapporti con le Università e pratica UNESCO – Attività produttive, commercio e artigianato – SUAP – Mobilità sostenibile. Consigliere Maria Anna Vacca: Pari opportunità – Informa giovani – Politiche per i diversamente abili – Integrazione sociale – Trasporti di carattere sociale. Il TC Queen’s Pollino guarda al futuro Occhi puntati sul tennis. Una emergente realtà sportiva comincia pian piano ad affiorare ai piedi del Pollino. Il Queen’s Tennis Club si prepara ad affrontare una stagione agonistica impegnativa ed entusiasmante, allo stesso tempo. Primo e più importante obbiettivo è quello di onorare al meglio la serie C, conquistata lo scorso anno per la prima volta nella storia del tennis locale. Una competizione che vedrà ai nastri di partenza otto squadre appartenenti ai più prestigiosi Club della Calabria. Una squadra capitanata da Andrea Viceconte, atleta di punta e maestro della Basic School di tennis, che proprio in questi giorni ha partecipato al Raduno Tecnico presso il Tc Polimeni di Reggio Calabria, già sede della vittoria in Fed Cup della squadra nazionale femminile composta da Errani, Schiavone, Vinci e Pennetta, con una rappresentanza di giovani talenti e future promesse locali. Giuseppe Loricchio, Marco La Vitola, Alfredo Frascino e Antonio Casalnovo, infatti, hanno rappresentato il Queen’s Pollino, club che ha avuto l’onore e l’orgoglio di poter contare sul maggior numero di convocati al raduno tecnico riservato agli atleti calabresi con spiccate qualità , tenuto dal Tecnico Nazionale Paolo Girella, coadiuvato dallo Staff del Settore Tecnico Regionale. I ragazzi, accompagnati dal maestro Andrea Viceconte, hanno catturato le attenzioni degli addetti ai lavori , che ne hanno apprezzato le qualità tecniche e le potenzialità future. Una bella e significativa esperienza che sancisce e motiva le aspettative del tecnico Viceconte e del Tennis Club per la crescita di questo sport individuale che richiede tanta pratica, impegno, anche economico, strutture adeguate, ma soprattutto una programmazione lungimirante. In questa direzione, il Club, presieduto da Damiano Covelli e supportato dai tanti e volenterosi soci, ha tracciato il percorso per raggiungere, perché no, i prestigiosi traguardi che Castrovillari merita. Ed è di pochi giorni fa la notizia che nei Campionati Invernali – Bronze, la squadra com- posta da Damiano Covelli e Mario Pellegrino ha raggiunto il secondo posto nella finale Regionale, persa soltanto al doppio di spareggio contro il Rossano Sport. Pertanto, occhi puntati sul tennis e sui prossimi appuntamenti nei campionati di serie C, D2, D3, Over ed Under, nei Tornei Open, di 3° e 4° categoria, dove la pattuglia dei castrovillaresi si farà sicuramente rispettare anche sui campi dei club più prestigiosi della Calabria. Nella foto, da sinistra Alfredo Frascino, Giuseppe Loricchio, il maestro Andrea Viceconte, Antonio Casalnovo, Marco la Vitola. Battuto anche il Trebisacce, il Castro sempre in vetta IL DIARIO anno XIV n.6 PAG. 15 La famiglia dell’Asd Academy Castrovillari calcio si allarga Cresce quantitativamente e qualitativamente la famiglia degli allenatori dell’Asd Academy Castrovillari. Da poche ore è arrivato a dare il suo prezioso contributo Marco Colle. Non ha bisogno di presentazioni il difensore ex Castrovillari (dal 95 al 98 in C2) Cosenza (circa 80 presenze in serie B) Spal e Avellino prima di intraprendere la sua carriera da tecnico nel 2009 ( Mirto, Rossanese,Acri,Palmese). Dopo aver sposato una castrovillarese, è padre di due bimbe, il tecnico friulano ha “sposato” anche il progetto della società castrovillarese iniziato nel 2012. L’Asd Academy che vuole essere “più che una scuola calcio un centro di formazione del bambino” ringrazia Marco Colle per aver accettato ad entrare a far parte di questa grande famiglia sportiva augurando al neo tecnico buon lavoro “certi di una grande ed importante sinergia con tutti i tecnici presenti”. Carmine Pugliese, Giuseppe Donato, Bruno Bossio e Fabio De Sanzo, tutti professionisti che si sono calati nella realtà del settore giovanile. L’Academy coglie l’occasione per ringraziare Danilo Pagni, per aver coinvolto la società nell’organizzazione del III Memorial “Dante Pagni” che si svolgerà dal 29 aprile al 3 maggio nella città di Castrovilllari. Un grazie la società lo rivolge anche a tutti i tesserati che categoria per categoria si stanno mettendo in evidenza, in particolare ricordiamo gli Allievi che stanno scalando la classifica regionale (ultimamente hanno sconfitto il Real Cosenza imbattuto da due anni). Finisce 1-0 l'atteso derby con il Trebisacce. Non una gara semplice per i lupi del Pollino che hanno piegato la formazione ionica grazie ad un calcio di rigore realizzato nel finale da Opoku. Una vittoria che vale il primato in classifica a braccetto con il Sersale in attesa della sfida di domenica prosisma ad Acri. “Sapevamo già dall’inizio che la partita contro il Trebisacce sarebbe stata dura, difficile, questo perché è una formazione compatta e buona. Noi non abbiamo avuto nel primo tempo un buon approccio alla gara, poi nella seconda frazione di gioco è uscito fuori il nostro carattere e siamo andati in vantaggio. Sì, abbiamo sofferto tanto” esprime nel post partita il co-presidente Alessandro Di Dieco che vuole e crede nella promozione diretta del suo Castrovillari. “Siamo in vetta alla classifica e questo è molto importante. Ci aspettano altre sette battaglie, ne siamo consapevoli, ma noi ci crediamo” conclude il patron rossonero. “Lupi” apparsi opachi, poco incisivi, prevedibili e privi di idee, impensierendo poco, nel primo tempo, la porta di un bravo Vitale il quale nella seconda parte della gara si è superato deviando tre nitide palle gol ai ragazzi di mister Viola. “Ultimamente ci sta mancando il colpo vincente, non riusciamo a finalizzare quello che creiamo. Il rigore è arrivato per una ingenuità del difensore ospite, ma il gol era nell’aria. Comunque è stata una grande sfida e alla fine siamo riusciti a vincerla” dichiara il tecnico rossonero il quale parla dei suoi avversari. “Ho notato che chi gioca contro di noi lo fa in modo rognoso, poi quando si trova ad affrontare un’altra squadra cambia atteggiamento. Faccio un esempio. Sono andato a vedere tempo fa il match tra il Trebisacce e la formazione di Carnevale, e sabato ero allo stadio a guardare lo Scalea che incontrava il Gallico Catona. Sia la compagine del tecnico Figliomeni che quella guidata da mister Misiti hanno disputato i loro incontri come se giocassero una amichevole e non una partita di campionato” asserisce mister Franco Viola il quale domenica prossima affronterà in trasferta l’Acri probabilmente senza l’attaccante Fabio Lupacchio fuori per un problema al ginocchio. “La partita di Acri sarà una gara come tutte le altre: una battaglia. Siamo consapevoli che se vogliamo vincere questo torneo dobbiamo fare i salti mortali e combattere contro tutto e tutti, questo è sicuro. Lupacchio viene da un periodo che ha qualche acciacco, infatti durante il riscaldamento ha risentito un dolore al polpaccio. Vediamo in questa settimana cosa succederà”. www.abmreport.it Un girone di ritorno avaro di soddisfazioni per il Castrovillari over TORNEO “PAESI DEL PARCO” Ferma ancora la Stella Maris (questa volta non per il maltempo ma per il turno di riposo previsto dal calendario), la Fiorito prova a scappare in vetta alla classifica. Inequivocabile il 4-0 con cui i bisignanesi hanno travolto un’Audace che è rimasta in partita solo per un tempo salvo poi crollare dal raddoppio in poi. D’altra parte, i valori in campo erano diversi e questa disparità è emersa chiaramente con il passare dei minuti. La squadra di Rapanà ha fatto quello che ha potuto, cercando fino a quando possibile di limitare i danni. Ma la Fiorito di oggi è un cliente scomodissimo per chiunque avendo preso coscienza del suo valore e giocando in modo tale da meritare la prima posizione della classifica. Si aspettano gli scontri diretti per fissare definitivamente la quota per la vittoria finale, ma ci sembra, al momento, una delle più serie pretendenti insieme alla Stella Maris, al Fuscaldo e allo Sporting Terranova. A proposito del Fuscaldo, convincente vittoria sul campo di un Castrovillari rimaneggiato (va detto, però, che anche la squadra di mister Carnevale non poteva definirsi al completo) e pieno rilancio verso le posizioni da podio in classifica. Il primo tempo è stato sostanzialmente equilibrato con Aino che aveva pareggiato i conti dopo il fulmineo vantaggio ospite siglato da Gianni Zicarelli. All’inizio della seconda frazione, ancora l’attaccante sugli scudi con la rete del vantaggio subito bissata da Cardillo che ha scavato un solco importante fra le due formazioni. Da allora in poi non c’è, francamente, stata storia: il Fuscaldo ha concesso qualcosa nel finale a risultato abbondantemente acquisito e comunque dando la netta impressione di averne più dell’avversario. Per i rossoneri una brutta sconfitta, soprattutto nel modo in cui è maturata: chiaro che non tutto è perduto in chiave primo posto (il turno di ri- poso è stato già osservato la settimana scorsa) ma è altrettanto vero che questo girone di ritorno, almeno fino a questo momento, è stato avarissimo di soddisfazioni con questa sconfitta che è succeduta a quella di Cassano, sia pure a tavolino. Bene con un po’ di fatica il Terranova che deve attendere la metà del secondo tempo quando Leonetti Franco su rigore sblocca lo zero a zero contro un’ostica Sinco che ha giustamente venduto cara la pelle. Alla fine tre punti dovevano essere e tre punti sono stati: poco contano le goleade, siamo abbastanza certi che la squadra di Smiriglia sarà tre le protagoniste fino alla fine perché dopo un avvio così così ha ritrovato una certa solidità. Resta l’incognita del recupero contro la Stella Maris, match che potrebbe rivelarsi molto importante. Torna alla vittoria il Roggiano imponendosi sul Cassano che, ultimamente e tra le mura amiche, aveva reso difficile la vita al Castro- villari. Una doppietta di Lanzillotti nella seconda meta del primo tempo ha di fatto indirizzato la gara che non ha poi subito ulteriori cambi di direzione. Il Roggiano di Valentino Miraglia si riaffaccia nelle prime posizioni di classifica mentre il Cassano paga, come spesso succede, la difficoltà a fare gol. La squadra di Caruso, nell’ambito di una gara molto corretta, non ha giocato male contenendo bene e proponendosi in avanti collezionando un paio di buone palle gol gettate però alle ortiche. Una classifica un po’ avara per il Cassano che spesso non è riuscito per poco a fare risultato. Perfino superfluo il commento su Malvito – S.Umile: verissimo che la gara è anche stata in parità, sull’1-1, ma il risultato finale è così chiaro che non servirebbe aggiungere neanche una parola. Peccato solo per la mortificazione subita dal Malvito che, sia pure con mezzi modesti, continua ad onorare il campionato. Del resto, è pur vero che spesso il S.Umile ha mancato il risultato proprio per scarsa concretezza sottoporta senza difettare nel gioco: in questa gara, invece, vendemmiata di reti che, però, non potrà restituire quanto perso per strada. Senza storia sembrerebbe anche Sibari – Medici, finita sul 4-1, ma non è esattamente così. Il risultato ha assunto queste proporzioni solo nella parte finale della gara, quando i cosentini inseguivano il pareggio dopo aver accorciato le distanze con Muto. Intendiamoci, la vittoria è meritata e non ci piove, forse il passivo, però, mortifica troppo gli ospiti al termine di una gara in cui anche Eolo ha recitato una parte tutt’altro che da comparsa. Prossima puntata: Roggiano – Castrovillari e Sibari- Terranova. Tenetevi forte, la giostra è lanciata alla massima velocità. Gaetano Pugliese