a castrovillari in zona centrale attivita` commerciale abbigliamento

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a castrovillari in zona centrale attivita` commerciale abbigliamento
Forza Italia si presenta alla città di Castrovillari
IL DIARIO annoXIV n. 6PAG. 2
Sabato 27 Febbraio alle ore 18.00 nella Sala Varcasia della Chiesa di San Francesco, alla presenza dei vertici Provinciali e Regionali del
Partito azzurro, si terrà il convegno: “Forza Italia
e la Buona Politica per il Bene Comune”.
Saranno presenti alla manifestazione il consigliere regionale on. Giuseppe Graziano, il coor-
dinatore provinciale dott. Luigi De Rosa, l’on. Roberto Occhiuto e la coordinatrice regionale del
partito di Berlusconi l’on. Jole Santelli.
E’ previsto l’intervento del Prof. Giovanni Brandi
CordascoSalmena della facoltà di giurisprudenza dell’Università di Urbino sull’etica ed il
ruolo dei cattolici in politica.
L’amministrazione approva progetto
per l’asilo nido comunale”
La Giunta municipale di Castrovillari, presieduta dal Sindaco, Domenico Lo Polito, ha approvato questo pomeriggio il progetto
relativo al rifacimento della copertura dell’Asilo Nido comunale “Annicchiarico”.
Lo rendono noto gli Assessori all'Istruzione e
Pianificazione Sociale,Giuseppe Russo, ed ai
Lavori Pubblici e Pianificazione Territoriale,
Aldo Visciglia, i quali ricordano che l’opera
verrà realizzata con (63mila euro) fondi PAC
(Piano d’Azione e Coesione) per l’infanzia.
Nello specifico l’assessore Russo ha affermato
che “prosegue il progetto relativo all’autonomia propria dei piccolissimi negli ambienti a
loro dedicati e che a breve potranno muoversi
tra arredi eseguiti con materiali ecologici.”
Mentre l’assessore Viscigliaha rammentato
“l’attenzione continua dell’Amministrazione
per la conservazione e cura del patrimonio”.
I lavori saranno aperti dal coordinatore cittadino
dott. Roberto Senise che presenterà i componenti del coordinamento cittadino a tutti gli intervenuti e ed il ruolo che il partito dovrà
assumere per il rilancio sociale ed economico
della città.
Roberto Senise, anticipando gli argomenti che
verranno trattati al convegno ha dichiarato: “Il
politico dovrà essere vicino alla gente, ascoltarne i problemi, farsi voce delle istanze di giustizia di chi non ha voce e sostenerle enon deve
essere al servizio del padrone di turno, ma del
popolo. Nell'impegno in vista del "bene comune" i poveri, i senza parola, i socialmente deboli siano considerati come riferimenti cui è
dovuto ascolto e rispetto: lo "stato sociale",
l'istruzione e la tutela della salute per tutti, non
sono una conquista opinabile, ma valori irri-
nunciabili da tutelare e migliorare liberandoli da
sprechi e assistenzialismi che non servono ai poveri”.
“Il convegno sarà l’avvio di una rivoluzione culturale e pacifica di cui Forza Italia si prefigge, la
dialettica politica con tutti i Partiti , associazioni,
movimenti ed istituzioni sarà sempre subordinata alla ricerca delle convergenze possibili per
lavorare insieme al servizio del "bene comune":
corresponsabilità, dialogo e partecipazione
vanno anteposti a contrapposizioni preconcette
o a logiche ispirate a interessi personali o di
gruppo. Il "bene comune" va sempre preferito
al proprio guadagno o a quello della propria
parte politica”.
Coordinamento Cittadino
Forza Italia - Castrovillari
Roberto Senise
Lo scorso sabato 20 febbraio al Jolly Hotel a Castrovillari, è stato presentato il nuovo movimento fondato da Gianluca Gallo” La Calabria
che vuoi”. Si tratat di un nuovo movimento politico di area moderata che ha tra i suoi aderenti
molti sindaci e amministratori della provincia
di Cosenza, nato per continuare con la forza del
radicamento territoriale il percorso di buona
politica già seguito in questi anni. Sono stati illustrati i progetti che si intendono realizzare.
Molti interventi hanno connotatao la kermesse
e , tra gli altri, il consigliere comunale di Castrovillari Carlo Lo Prete, ha illustrato alcuni dei
progetti che si intendono realizzare per attrarre
risorse nel nostro territorio, dal sociale alle
scuole. L’assessore Aldo Visciglia ha esposto
quanto realizzato in questi otto mesi di amministrazione Lo Polito, dall’efficientamento della
scuola media “De Nicola”, alla pista pedo-ciclabile, dal vecchio mattatoio al Castello aragonese e Protoconvento in corso d’opera. Mario
Martino, presidente dell’associazione culturale
“Cammino Mariano Pollino”, ha illustrato l’idea
di realizzare un cammino tra i luoghi del culto
mariano, ovvero una buona occasione per valorizzare il nostro territorio sia dal punto di vista
religioso che turistico. La manifestazione ha riscosso un gran successo ed haregistrato molte
adesioni programmatiche .
Castrovillari, inaugurato il circolo
“La Calabria che vuoi”
Di Iacovo:«Soddisfazione per la risoluzione
della vicenda Lsu/Lpu del Comune.
Perplessità sull’operato degli uffici comunali»
CONF.I.A.L. FUNZIONE PUBBLICA REGIONALE- CALABRIA
«La Commissione nazionale di Vigilanza e controllo sulla finanza pubblica degli Enti locali,
nella seduta del 23 febbraio, ha approvato positivamente l'istanza prodotta dal Comune di
Castrovillari e relativa alla contrattualizzazione
dei 43 lavoratori ex LSU/LPU a 26 ore settimanali.
La vicenda, come si ricorderà, è stata molto travagliata ed ha fatto registrare forti momenti di
tensione e di lotta dei lavoratori e delle Organizzazioni sindacali verso l'Amministrazione e la
dirigenza dell'Ente. L'anno scorso, dopo forti
conflitti ed anche vedute diverse tra le organizzazioni sindacali la vicenda era arrivata in Commissione nazionale solo nel mese di dicembre
e i contratti hanno avuto efficacia solo dal 15 dicembre 2015. Tuttavia, per effetto di una specifica clausola sospensiva inserita, gli effetti
giuridici,ai fini della futura stabilizzazione, decorrono dal 1 gennaio 2015. Stessa cosa dicasi
per il 2016. I contratti avranno efficacia dalla
data del 23 febbraio ma gli effetti giuridici, ai fini
della stabilizzazione, dal 1 gennaio 2016.
Tuttavia pur con questa nota positiva non si placano le diversità di vedute e le rivendicazioni
nei confronti dell'Amministrazione comunale e
soprattutto della Dirigenza amministrativa apicale che, a detta della CionfiaL- è composta da
"dilettanti allo sbaraglio". «È questo il commento della CONF.I.A.L. Funzione pubblica della
Calabria, espresso dal suo Segretario regionale
Benedetto Di Iacovo, che ha seguito da vicino
questa vertenza e che non ha fatto mai mancare
la presenza della CONF.I.A.L., sia durante i diversi
incontri e manifestazioni presso il Comune, che
presso la Commissione nazionale a Roma.
Di Iacovo, coglie l'occasione, infatti, per esprimere compiacimento per questo risultato, che
considera, comunque, guadagnato con la lotta
dei lavoratori di CONFIAL, che sono stati quasi
pedanti nel seguire passo passo la vicenda, ma
evidenzia, ancora una volta i "danni collaterali"
di un pressappochismo della dirigenza amministrativa interna che, ancora una volta ha arrecato un danno ai lavoratori per non avere avuto
la bontà di aspettare questo provvedimento è
sapere così in che termini doveva remunerare il
periodo pregresso a questa autorizzazione. Sta
di fatto, evidenzia Di Iacovo, che ai lavoratori
che vantavano circa tre mesi di retribuzione è
stato erogato un acconto di mille euro lordi,
eroso tutto da trattenute che non dovevano essere effettuate. L'Amministrazione, ha proseguito Di Iacovo, farebbe bene a mettere ordine
negli uffici amministrativi. Troppi gli errori, le
sviste, le omissioni. Ma anche la parte politica è
colpevole quando non ha il coraggio di scrivere
in una delibera il nome di una organizzazione
che avanza una richiesta, seppure legittima, ma
non tutte le organizzazioni, per come invece è
stato riportato in delibera avevano fatto quella
richiesta e cioè l'accento, che oggi si è rivelato
un cappio alla gola dei lavoratori. Queste cose,
conclude Di Iacovo non saranno più consentite
e ove necessario si procedere con specifiche iniziative, anche legali.
La Cgil/Funzione Pubblica incontra
i lavoratori del Comune di Castrovillari
Il segretario confederale comprensoriale della
Cgil/Funzione Pubblica, Francesco Spingola,
presente la componente cgil della rsu ed il presidente del Consiglio, Piero Vico, ha incontrato,
nei giorni scorsi, gli iscritti del Comune diCastrovillari nella sala delle rappresentanze al
primo piano di palazzo Gallo, sede temporanea
degli Uffici.
Al centro della discussione gli istituti contrattuali, il confronto continuo con l’Amministrazione ed in riferimento all’azione che si vuole
sempre più mettere in campo , pure nella delegazione trattante con la parte pubblica, per
l’ottimizzazione delle capacità in riferimento al
miglioramento delle performance, della produttività, ma anche della possibilità di accrescere le ore lavorative per i dipendenti part
time e per poter intercettare quelle opportunità che offre la legge per chi vuole abbracciare
il prepensionamento.
Una serie di questioni che hanno suscitato valutazioni, affermazioni, intenzioni, esperienze,
auspici e preoccupazioni con le quali tutti
hanno offerto i loro contributi per sviluppare
nuovi modi di essere nella pubblica amministrazione.
Durante i lavori è stato presentato, poi,il progetto di legge d’iniziativa popolare su la “Carta
dei diritti universali del lavoro, ovvero nuovo
Statuto delle Lavoratrici e dei Lavoratori”.
Ad illustrarlo lo stesso Spingola il quale, oltre a
sottolineare che è epocale, ha spiegato gli elementi portanti della nuova Carta i quali ridisegneranno l’intera materia per una realtà in
totale evoluzionee da tempo bisognosa di
nuovi supporti ed approcci, specialmente, in
seguito agli altrettanti percorsi lavorativi configurati dal Governo e bisognosi di regole di salvaguardia adeguate.
Per questo è stato spiegato come il progetto
intercetta e rilancia i diritti universali del lavoro; la democrazia, la rappresentanza , la partecipazione e la contrattazione tra le parti
senza perdere di vista le tutele e le fattispecie
di garanzia, legati ai licenziamenti tra la riforma
delle tipologie contrattuali che fanno parte integrante del progetto.
Cammarata contro la riapertura
della discarica di Campolescio
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Agricoltori, ambientalisti, sindacati, associazioni di categoria e cittadini
hanno manifestato sabato 19 febbraio per tutelare il lavoro e la salute
Insieme, per tutelare il lavoro, la salute, la
sicurezza sociale". E' stato questo lo slogan
scelto dal comitato "Cammarata contro la
riapertura della discarica di Campolescio" e
dagli agricoltori della "Piana di Cammarata" che
hanno protestato, sabato 19 febbraio, contro la
paventata riapertura della discarica comunale
in
un'area
ricadente
nel
distretto
agroalimentare di qualità di Sibari. Una
manifestazione che ha avuto come scopo,
hanno sottolineano gli organizzatori, "la difesa
di 5.000 posti di lavoro del settore agroalimentare della Piana, pilastro dell'economia di
tutto il territorio". Il corteo, un serpentone di
circa tre chilometri di mezzi agricoli, trattori,
furgoni e automobili, è partito da Cammarata
per giungere in in piazza Municipio. "Lottiamo,
- hanno sostenuto gli organizzatori - contro il
tentativo di riaprire una vecchia discarica
comunale chiusa, ormai già piena, fin dal 2002,
cosa che comporterebbe un danno di
immagine gravissimo per le produzioni agricole
dell'area, oltre che rischi per la salute. Vogliamo,
La Cgil chiede un tavolo
di confronto tra la parti in causa
La Cgil Territoriale ritiene che le operazioni di
messa in sicurezza, tombatura e definitiva
chiusura della discarica di Campolescia vadano effettuate utilizzando ogni prescrizione
utile a rendere le attività compatibili con la
vocazione agricola del territorio, mediante
tecnologie e buone pratiche atte ad escludere
problemi per la salute dei cittadini, nonché attraverso tutti i sistemi utili ad escludere rischi
di natura ambientale e di sicurezza. Per tali ragioni ritiene utile, e richiede, una sospensione
delle attività in corso sulla discarica che permetta un confronto tra l'amministrazione comunale e le associazioni di categoria
finalizzato ad una disamina congiunta della
vicenda che ricerchi, inoltre, eventuali soluzioni utili ad utilizzare le risorse disponibili o
reperire quelle necessarie alla tombatura attraverso forme di partenariato pubblico interessando i livelli istituzionali regionali,
provinciali e territoriali in alternativa all’ulteriore abbanco di rifiuti in discarica ed arrivare,
comunque, alla definitiva chiusura della
stessa in tempi certi. Nei prossimi giorni, per
quanto espresso, la Cgil chiederà apposito incontro presso la Prefettura di Cosenza per favorire la ricerca di una comune e condivisa
soluzione della vicenda nell'interesse della
collettività e del territorio.
Saracena vuole la gestione
autonoma del ciclo dei rifiuti
Nuovo piano regionale dei rifiuti. Si è rivelato
un autentico flop l’incontro tenutosi lunedì 22
febbraio, presso la Cittadella Regionale tra
l’assessore all’ambiente regionale Antonella
Rizzo ed i Sindaci: su 409 se ne sono presentanti circa 70. Saracena ha ribadito, nell’occasione, la richiesta: riconoscimento della
propria gestione autonoma del ciclo dei rifiuti.
È quanto dichiara il Sindaco Mario Albino GagliardI che, prendendo parte all’incontro, ha
invitato, tra l’altro, l’assessore Rizzoed il dirigente generale del Dipartimento all’ambiente
Domenico Pallaria nel Paese del Moscato Passito per constatare da vicino il funzionamento
del ciclo integrato dei rifiuti. Entrambi dovrebbero fare tappa a Saracena il prossimo
martedì 1marzo.
Attivazione degli ATO (Ambiti Territoriali Ottimali) e degli ARO (Ambiti di Raccolta Ottimali). Abbiamo ribadito – sottolinea il Primo
Cittadino – la necessità di riconoscere la gestione autonoma del settore rifiuti all’ente comunale che, come per il ciclo dell’acqua, non
può essere assimilato agli altri enti locali. Il Comune – ha precisato - non può essere inserito
in nessuna ARO, così come definito dalla
Legge Regionale, che prevede l’affidamento
al privato della gestione dei servizi; né può
partecipare all’ATO di Cosenza perché sarebbe
ingiusto partecipare ai costi di gestione am-
ministrativa dello stesso Ambito, non ricevendo alcun servizio. Saracena – continua - è
tra i comuni calabresi con la più alta percentuale di raccolta differenziata. Come per il servizio idrico, anche per il ciclo dei rifiuti la
comunità del Paese del Moscato ha costruito
negli anni un sistema di gestione che prescinde dal ricorso al privato nella gestione
dell’intero settore. L’Amministrazione Comunale – si sottolinea - provvede direttamente
non solo alla raccolta, ma anche alla valorizzazione ed al conferimento delle frazioni differenziate ai vari consorzi del CONAI. Inoltre
provvede a trattenere già da diversi mesi
anche la frazione organica che viene trattata
in un apposito impianto realizzato con risorse
del comune. L’intera frazione organica sarà
trattenuta entro il prossimo trimestre. Quindi
il Comune di Saracena interloquisce con il sistema Regione solo per la residua frazione del
secco indifferenziato (sacco nero). Date queste premesse – conclude Gagliardi – non può
non essere riconosciuta l’autonomia gestionale dell’Ente anche in questo settore strategico della vita amministrativa. La richiesta non
è motivata da fattori strumentali o da intenti
polemici, ma esclusivamente dal riconoscimento di un’esperienza virtuosa che va tutelata nell’interesse generale e riteniamo, anche,
come motivo di orgoglio per lo stesso Governo regionale.
invece, ottenere la messa a norma, la bonifica e
l'immediata tombatura di questa bomba
ecologica, cosa per cui ci battiamo da oltre 10
anni, senza alcun ulteriore abbanco di rifiuti".
Alla manifestazione, oltre agli agricoltori, hanno
partecipato le associazioni di categoria,
Coldiretti,Federagri, Cia, Confagricoltura e Flai
Cgil. "Siamo qui - ha detto Flavia Caligiuri,
presidente Confagricoltura Cosenza - a
manifestare contro chi è avversa il comparto
agricolo. Si dice sempre che l'agricoltura è
l'unico settore che fa segnare andamenti
positivi, però, non si sta mai accanto a questo
settore ma si va sempre contro, non lo si tutela,
non si difendono le nostre eccellenze, i prodotti
di qualità, mentre invece si pensa di riaprire,
all'interno del distretto agroalimentare di
qualità di Sibari, una discarica". Pietro Molinaro,
presidente regionale di Coldiretti, ha sostenuto
che "siamo al fianco degli agricoltori della Piana
di Cammarata per rafforzare il 'No' alla discarica
che significa un 'Si', convinto e coerente,
all'agroalimentare italiano, calabrese e,
soprattutto, al Distretto agroalimentare di
questa pianura bellissima che è la Sibaritide.
Chiediamo coerenza alle amministrazioni
pubbliche, a iniziare dal sindaco di Castrovillari
e alla Regione".
La risposta di Lo Polito
«Continuo a non capire. Dopo tredici anni siamo
riusciti ad ottenere i soldi e l'autorizzazione
integrata ambientale per la "messa in sicurezza"
della discarica di Campolescia e sua chiusura e ci
troviamo ad assistere ad una manifestazione di
protesta. Protesta contro cosa? Per la tombatura
immediata? Benissimo e' la nostra priorità. Ma
perché queste non siano vuote parole occorre
proporre uno straccio di soluzione. Per la
tombatura occorrono 800.000,00 euro. Il
comune ovviamente non li ha. Li può ottenere
con i risparmi del conferimento che attualmente
effettua a Rende a 145,00 euro a tonnellata oltre
il costo del trasporto. Per la cronaca oggi il
comune di Castrovillari produce circa 20
tonnellate di indifferenziato al giorno.
Diversamente deve chiederli ai cittadini
aumentando le tasse. Di questo non se ne parla
proprio. Se i manifestanti hanno una soluzione
su come recuperare 800.000,00 euro per la
tombatura immediata la propongano. Tale
richiesta e' stata formulata ai rappresentanti del
comitato di Cammarata ed ai rappresentanti
delle organizzazioni di categoria. Senza risposta
ovviamente. Allora continuo a non capire, si
protesta contro chi sta mettendo in sicurezza
una discarica non a norma dal 2002 e la vuole
chiudere. Se non la si chiude utilizzandola, e nel
contempo nessuno dice come recuperare gli
800.000,00 euro, la discarica, comunque messa
in sicurezza per i lavori da noi fatti ( un milione
di euro per lavori e compensazione ambientale
luce e strada a c.da Bianchino), la stessa, in pieno
distretto agro alimentare, resterà aperta per
molti anni ancora. Allora dico ai manifestanti
che fanno bene a manifestare come segnale di
partecipazione democratica. Ma la protesta e'
contro chi sta risanando una discarica sotto
infrazione europea. Per chiedere una cosa, la
tombatura immediata, allo stato impossibile.
La replica di Laghi
«Non c’è spazio per altri rifiuti»
Ferdinando Laghi, rappresentante delle liste
civiche tra gli attivisti promotori della lotta alla
riapertura dell’impianto tramite dati tecnici,
smentisce quanto affermato dal sindaco Lo
Polito e dai tecnici comunali, riguardo la
possibilità di abbanco della discarica che
permetterebbe di conferire i rifiuti in loco senza
trasportarli a Rende e quindi risparmiando i
costi che servirebbero alla futura tombatura.
«L’ulteriore abbanco di rifiuti – dichiara Laghi –
in aggiunta a quelli già sversati negli anni
passati, non è né un obbligo, né una possibilità
discrezionale del titolare della discarica, ma è
invece finalizzato al solo raggiungimento della
volumetria pre-determinata nell’Autorizzazione
regionale e dunque, conseguentemente,
subordinato alla possibilità che vi sia per essi
spazio sufficiente». Secondo il nucleo di
valutazione Via-Vas-Ippc, fa notare Laghi, si
esprime parere favorevole al progetto
“esclusivamente ai fini della messa a norma
della discarica e del suo adeguamento
mediante un abbancamento utile al
raggiungimento del piano di campagna attuale,
senza alcuna sopraelevazione e realizzazione di
opere murarie ad essa correlata” – come si legge
nella relazione inviata a Comune, Regione e
Magistratura.
«Da uno studio aereo effettuato tramite drone
– continua Laghi – attraverso un calcolo in
ambiente Gis si è calcolato il volume massimo
di abbancamento che ammonta a circa 9mila
mc da cui scaturisce uno spazio disponibile tra il
colmo della discarica e il terreno circostante
(piano di campagna) di soli 66 centimetri».
Considerato che il piano di campagna è il limite
massimo che il colmo della discarica può
raggiungere, per come prescritto dall’Aia/Via, in
maniera vincolante, che la copertura finale per
come pure stabilito sempre nel medesimo
punto della relazione deve essere compresa in
tale spessore e che tale copertura finale, come
da progetto, risulta avere uno spessore di 2,5
metri, ne consegue, che lo spessore di 2,5 metri
della copertura deve trovare posto in 66
centimetri. Cioè – conclude Laghi – se si vuole
(e si deve!) seguire quanto prescritto
nell’autorizzazione regionale, per tombare
correttamente la discarica ci sono già
attualmente circa 2 metri in più dal livello limite,
che bisognerebbe caso mai ridurre e non di
certo far aumentare abbancando altri rifiuti!».
A.F.
IL DIARIO annoXIV n.6 PAG. 4
Crisi del regionalismo
Se ne è discusso al Protoconvento
Si è svolto, nella sala 14 del Protoconvento Francescano,
una importante conferenza su un tema di grande attualità: “Crisi del Regionalismo: tendenze al riaccentramento”.
L’evento è stato organizzato dall’Associazione socio - culturale “Kontatto Production”, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale. Ha introdotto e moderato gli
interventi ed il dibattito il Dott. Pasquale Pandolfi, soffermandosi sulla crisi del Regionalismo e la costituzione
delle Macroregioni. Il Vice Sindaco, Angela Lo Passo, ha rimarcato l’attuale situazione di crisi delle Regioni e le difficoltà che i Comuni stanno vivendo, soprattutto a causa
della riduzione dei finanziamenti e dell’aumento delle
imposte locali.
Il Prof. Giovanni Donato, dopo avere effettuato un’analisi
storica e politica sulla genesi del Regionalismo, soprattutto in area cattolica, ha parlato dell’attuale crisi e delle
riforme che non sono in linea con quanto previsto dall’art. 5 e dal titolo V della Costituzione.
L’On.le Franco Sergio ha elencato le enormi difficoltà che,
in questi anni, stanno incontrando le Regioni, sia dal
punto di vista finanziario, che della gestione dei fondi europei. Ha illustrato i provvedimenti della prima Commissione Regionale, di cui è Presidente, soprattutto quelli
riguardanti la diminuzione dei costi della politica e le riforme che dovrebbero consentire maggiore autonomia
legislativa ed efficacia al Consiglio Regionale.
Infine, il Prof. Guerino D’Ignazio, con una lezione Magistrale ha messo in evidenza le contraddizioni delle attuali
riforme costituzionali che non sempre sono in linea con
quanto previsto dalla Carta Costituzionale. Ha parlato di
scarsa collaborazione fra lo Stato centrale e gli organismi
regionali, i quali sono sempre di più visti come esattori di
imposte e non come Istituzioni legislative.
Anche le attuali previsioni, circa la Costituzione delle Macroregioni, ha affermato l’illustre docente, potrebbero rivelarsi negative sia dal punto di vista politico e da quello
sociale e storico. Ha concluso affermando che il sistema
Regionalistico, pur essendo oggi in crisi, è indispensabile
per garantire maggiore vicinanza fra i Cittadini e le Istituzioni, soprattutto in un periodo in cui aumentano a dismisura l’astensionismo, così come è avvenuto nelle
recenti elezioni Regionali Calabresi.
Il Primo Circolo Didattico di
Castrovillari tra cultura e fede
La prossima settimanadue importanti eventi animeranno
il 1° Circolo Didattico di Castrovillari. Martedì 1 marzo
2016, alle ore 17,30, presso l’Aula Magna del Villaggio Scolastico, si terrà un incontro con gli Autori del libro Animalegni, Francesco Fusca, Ispettore Emerito del Miur, e
Giuseppe Marasco, docente e fotografo.Il libro, che si colloca nella letteratura per l’infanzia ed è di interesse tanto
per i genitori quanto per gli insegnanti, oltre che, naturalmente, per gli alunni. Narra storie di animali di legno, fantastici, sapientemente fotografati, ed è stato definito
“(…)un accattivante strumento didattico e formativo, per avvicinare i ragazzi alla Natura, da rispettare e amare, che stimola la fantasia con giochi di forme e colori vivaci (…).
Filo conduttore, che cuce con leggerezza la trama, è quello
della Solidarietà, della Pace e dell'Armonia, concetti universalmente riconosciuti come Princìpi-base per una Società che si rispetti nei suoi Valori fondamentali”. E’ prevista
la partecipazione di insegnanti, di alunni, impegnati nell’esecuzione di intermezzi musicali, e del Dirigente Scolastico, Fabio Grimaldi, della Scuola Media “E. De Nicola” di
Castrovillari, che ha promosso l’evento unitamente al nostro Circolo Didattico. Interverranno Giuseppe Spadafora,
ordinario di Pedagogia generale dell’Unical, Luigi Troccoli,
già Ispettore Tecnico del Miur, Loredana Giannicola, Dirigente Scolastico del Liceo “Lucrezia della Valle” di Cosenza
e l’editore del libro Emanuele Armentano.
Il successivo 4 marzo sarà in visita pastorale presso la nostra scuola, negli edifici del Villaggio Scolastico, S.E. Rev.ma
Francesco Savino, Vescovo della Diocesi di Cassano all’Jonio. E’ la seconda volta che un Presule viene presso la nostra istituzione scolastica per portare un messaggio di
pace e di fraterna concordia, sempre meno praticabile
nella nostra complessa e policentrica società contemporanea. E’ una comunità in fermento la nostra, nella quale i
piccoli alunni, i loro insegnanti e il personale tutto, unitamente ai genitori, percepiscono pienamente l’importanza
e il significato di questoincontro che abbiamo proposto
con il nostro consueto entusiasmo al Vescovo, il quale ha
prontamente rispostocon pari slancio, a testimonianza
della profonda sensibilità umana che contraddistingue il
suo ministero. La visita pastorale è un dono che il Vescovo
riserva alla sua gente per riconoscersi in un cammino comune, all’insegna della gioia cristiana e della fraternità e
che ci deve rivelare come comunità non solo educativa ma
anche di affetti.
Il Dirigente Scolastico
Direzione Didattica Statale 1° Circolo di Castrovillari
Antonella Gravina
Primo Corso di Specializzazione
ed aggiornamento sulla L.81 al
Riabil Center di Castrovillari
Una buona collaborazione porta sempre a proficui risultati! Il riferimento è alla convenzione siglata tra il Presidente della Cicas,
Cav. Giorgio Ventura e l'Amministratore delegato della RTS s.r.l.
di Parma (www-rts-srl.it), Vittorio Basso Ricci. In seguito alla sigla,
la RTS ha dato inizio il 10 febbraio, nella struttura sanitaria “Riabil Center” della Dottoressa Giovanna D'Ingianna (Coordinatrice
Regionale CICAS Sanità Privata), al primo dei corsi in agenda, riguardante il livello base della lingua Inglese, strumento ormai
di uso comune nella comunicazione internazionale. Al corso articolato in 20 ore, tenuto dal docente di madrelingua inglese,
Professore Andrew Turner, con la collaborazione della scuola “Accademia delle Lingue” di Castrovillari - hanno partecipato otto
dipendenti della “Riabil Center”. Il programma definito riguarderà un percorso formativo articolato su 4 corsi: Accordo stato
regioni; Primo soccorso; Antincendio; Corso di lingua Inglese
base (un secondo percorso linguistico è previsto a maggio). Si
ringraziano vivamente il Coordinatore nazionale Formazione
Cicas Dottor Enrico Barbagallo e la Dottoressa Santina Sammarco (esperti formatori e progettisti della formazione e responsabili della convezione Cicas/Rts) che hanno reso possibile
la fornitura dell’importante servizio a favore dei dipendenti di
“Riabil Center”.
Ritirati i prodotti Mars
in vendita in Italia
La multinazionale alimentare Mars ha ordinato un maxi-ritiro di
prodotti in 55 Paesi, tra cui l’Italia, dopo che un consumatore ha
trovato un pezzetto di plastica in una confezione. I dolciumi ritirati dalla vendita sono quelli con i marchi Mars, Snickers, Milky
Way Mini e Miniatures, nonchè le confezioni miste “Celebrations”
con data di scadenza compresa tra il 19 giugno 2016 e l’8 gennaio 2017. Il richiamo comprende solo i prodotti confezionati
nello stabilimento olandese di Veghel, fa sapere Eline Bijveld, coordinatrice dell’azienda nei Paesi Bassi. La filiale francese di Mars
fa sapere, da parte sua, che si tratta di “un incidente isolato e
strettamente limitato”. L’azienda ha invitato gli acquirenti a “non
consumare” i prodotti oggetto della misura.
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La cipolla bianca protagonista all’Alberghiero di Castrovillari
Grande entusiasmo ha suscitato il seminario
sulla cipolla bianca che si è svolto all’Alberghiero
di Castrovillari lo scorso 22 febbraio, iniziativa
inserita nell’ambito del modulo didattico dal titolo “I tesori nascosti… (del tuo territorio)”, rivolto agli studenti delle classi prime.L’attività,
progettata nell’ambito delle attività curricolari
e organizzata in collaborazione con il dott. Luigi
Gallo dell’ARSAC di Castrovillari, ha dato inizio
ad un percorso didattico pluridisciplinare con lo
scopo di sensibilizzare gli studenti alla conoscenza dei prodotti del nostro territorio. L’Istituto Alberghiero, dallo scorso anno, sotto la
guida del Dirigente scolastico prof.ssa Franca A.
Damico, è da sempre promotore di iniziative che
hanno come obiettivo quello di coniugare la
cultura con la conoscenza del territorio e la valorizzazione delle risorse agroalimentari locali.
In apertura, dopo i saluti istituzionali,si è introdotto il tema attraverso la lettura di un noto
brano di Pablo Neruda “Ode alla cipolla”, interpretato da Mariangela Amato, studentessa della
classe terza. I bellissimi versi della poesia hanno
subito catturato l’attenzione dei partecipanti e
ricordato l’interesse e l’amore che il poeta cileno
avevaper il cibo.
Ha dato avvio ai lavorila prof.ssa Margherita Crispino,coordinatrice del progetto, che ha richiamato l’attenzione degli studenti sulle finalità
dell’iniziativa, puntualizzando i principali obiettivi culturali e professionali del modulo, nonché
la struttura e l’articolazione dell’intervento che si
svilupperà attraverso una serie di attività fino
alla fine di maggio. Ha preso poi la parola Luigi
Blotta, docente dell’IPSSAR,che ha posto l’accento su alcuni aspetti riguardanti l’utilizzo e il
rilancio gastronomico dei prodotti locali che,
oltre a rappresentare un patrimonio agro-alimentare di grande valore, per le loro caratteristiche nutrizionali e organolettiche, raccontano
la storia e la cultura delle popolazioni di questo
territorio. Lo stesso ha, inoltre, sottolineato l’importanza della conoscenza della cipolla bianca
di Castrovillari e in generale degli ecotipi locali
anche ai fini della tutela della qualità e del ruolo
che in questo senso può essere svolto dall’Istituto Alberghiero, come presidio contro il dilagante processo di globalizzazione che ha
appiattito ed omologato i gusti e le scelte alimentari.
A tirare le fila di questo coinvolgente discorso il
dott. Luigi Gallo,funzionario del Centro di Divulgazione Agricola dell’ARSAC di Castrovillari,il
quale si è soffermato sugli aspetti colturali e
sulle caratteristiche del prezioso alimento. La cipolla bianca di Castrovillari, ha affermato Gallo,
nel secolo scorso, fino agli anni Settanta, veniva
prodotta in grandi quantità in agro del comune
di Castrovillari ed esportata nei comuni vicini sia
in provincia di Cosenza che in provincia di Potenza. Attualmente la superficie investita a questa coltura e il numero di produttori si sono
ridotti drasticamente e, come nella tradizione, il
seme di questa cipolla si raccoglie il 16 luglio il
giorno della Madonna del Carmelo, il semenzaio
(pruvinu) si prepara entro il 5 di agosto, in fase di
luna calante e le piantine sono pronte per il trapianto ai primi di novembre. La raccolta delle
prime cipolle fresche comincia a fine febbraio e
continua fino a giugno, le cipolle mature a fine
ciclo si raccolgono a luglio. Dall’analisi dei bulbi,
ha detto ancora Gallo, risulta che la cipolla
bianca di Castrovillari presenta livelli di pungenza con valori di acido piruvico (sostanza indice della pungenza) oscillanti tra 2,5 e 10,5
µmol (micromoli) per grammo di peso fresco. La
presenza di genotipi con bassi livelli di acido piruvico (2,5 µmol per grammo di peso fresco) simili a quelli della cipolla rossa di Tropea lasciano
intravedere la possibilità di costituire, attraverso
interventi di selezione conservativa, una popolazione di cipolla bianca di Castrovillari migliorata per uniformità ed aspetti qualitativi del
bulbo. A tale scopo ha affermatoGallo, insieme
al CRA-Unità di Ricerca per l’Orticoltura di Montanaso Lombardo (Lodi), stiamo lavorando ad
un progetto per mettere un po’ di ordine nella
popolazione di cipolla bianca di Castrovillari e
costruire una linea dalla quale propagare in futuro le cipolle. La valorizzazione e il rilancio di
questa cipolla, ha concluso Gallo, può determinare unaintegrazione di reddito, creare nuovi
redditi in agricoltura anche per le giovani generazioni, perché il ciclo colturale della cipolla,
come le orticole in generale, è concentrato in un
periodo limitato nell’anno e, per questo, tali produzioni sono più allettanti per i giovani; contribuire ad affermare un’agricoltura a basso
impatto ambientale, salvaguardare la biodiversità, sviluppare un turismo gastronomico, identitario, con nuove opportunità di lavoro.
I partecipanti hanno applaudito calorosamente
la relazione di Gallo, corredata da un ricco apparato iconografico e arricchita, nella parte conclusiva, dai quesiti degli studenti a cui il relatore
ha risposto con attente precisazioni.
Luigi Blotta
Forza Italia: «Il sindaco di Castrovillari
prenda posizione sul caso Rummolo»
IL DIARIO annoXIV n.6 PAG. 6
«Il sindaco Lo Polito assuma una netta posizione
politica contro la Regione Calabria a tutela di un
suo concittadino presentando un ordine del
giorno in Consiglio Comunale in cui tutta la città
si stringe attorno a Rosario Rummolo licenziato
ingiustamente dal suo datore di lavoro da oltre
un anno. Basta con la pseudosolidarietà, ora bisogna agire con fatti concreti e con atti che il
sindaco e la sua maggioranza devono compiere
a difesa del territorio e dei suoi cittadini, per lo
più quando si tratta di casi in cui viene calpestata la democrazia. Il caso è stato oggetto
anche da una interrogazione n.39/10 di iniziativa del consigliere regionale Giuseppe Graziano
su Ferrovie della Calabria e FERLOC srl nel mese
di Maggio 2015 la cui risposta all’interpellante,
dopo un anno, da parte della Regione Calabria
è stata del tutto deludente e mortificante.
La questione sollevata parte da lontano anche
con risvolti giudiziari di dubbi applicativi sulle
fusioni societarie in applicazione delle legge regionale 18/2001, di cui la Corte costituzionale
con sentenza n. 80/2006 ha ritenuto inammissibili alcuni articoli delle L.R. 23/1999 e 36/2004 e,
nonostante tale sentenza le società furono co-
Il nuovo romanzo
di Margherita Celestino
L’amore sotto le ceneri del ’68. Storia d’amore e di politica. È, questo, il titolo del romanzo di Margherita Celestino che sarà presentato sabato 27 febbraio, alle ore
17.30 presso la Sala Consiliare di via Carlo Pisacane a Saracena. Oltre all’autrice interverranno il Sindaco Mario Albino Gagliardi e il docente Mario Vicino.
Nel libro edito da Prometeo di Castrovillari si racconta la
storia di Annina, una ragazza del Sud, che si reca a Bologna per diventare medico. Siamo negli anni '70. Annina
incarna tutte le contraddizioni di una femminilità che, a
cavallo di realtà spaziali e temporali diverse, si rivela
prima riservata e nascosta, poi ostentata e vissuta quasi
a limite della moralità. Nata in Calabria, in una famiglia
di origini contadine, Anna rappresenta l'arma del riscatto
sociale da sempre inseguito dal papà Vasili, il quale, pur
di cambiare le sorti dei suoi due figli, è disposto ad emigrare prima in Argentina e poi in Svizzera. Sono gli anni
delle contestazioni giovanili e del pieno fermento femminista; ed Anna, alle prese con gli sconvolgimenti e le
sofferenze di un'epoca di svolta per le donne, s'interroga
sul da farsi e trascorre un periodo di grandi contraddizioni interiori che ne trasformano pensieri e abitudini.
Durante l’incontro saranno letti alcuni brani del testo.
Ferdinando Laghi nel Consiglio
direttivo dell’Ente Parco
Nazionale del Pollino
Ferdinando Laghi è stato nominato membro del Consiglio Direttivo del Parco Nazionale del Pollino quale delegato delle associazioni ambientaliste. La ratifica della nomina direttamente
dal ministro dell'Ambiente. Ferdinando Laghi è attualmente Direttore dell’ U. O. di Medicina Interna dell’Ospedale di Castrovillari e Vice Presidente Nazionale ISDE-Italia Medici per
l’Ambiente. Laghi, che ha ricevuto l’imprimatur sia del Ministero dell’Ambiente sia dalle associazioni ambientaliste, ha
espresso grande soddisfazione per il nuovo incarico rispetto al
quale intende trasfondere tutta la sua competenza e la sua passione.
Primo obiettivo per Laghi impedire la riapertura della centrale
a biomasse Enel nel cuore della Valle del Mercure, e, naturalemnte contribuire alla tutela e valorizzazione delle biodiversità e dell'ambiente. La redazione del Diario formula i migliori
auguri al nostro concittadino per il delicato e importante incarico.
Lavori di manutenzione al Prototoconvento francescano
“Per migliorarne l’estetica e l’offerta. I lavori di manutenzione al
Prototoconvento francescano di Castrovillari sono stati avviati
nei giorni scorsi. Lo rendono noto il Sindaco, Domenico Lo Polito, el’Assessoreai Lavori Pubblici e Pianificazione Territoriale,
Aldo Visciglia, i quali ricordano che gli interventi riguardano il
ripristino dell’impianto caldo-freddo, la revisione della copertura della struttura con sostituzione di grondaie e discendenti,
il recupero delle murature dei chiostri interessati dall’umidità, il
controllo di alcuni elementi di arredo del Teatro Sybaris con la ripresadel palcoscenico e l’installazione di un nuovo impianto di
diffusione sonoro e di luci sceniche. Per questi motivi il Protoconvento, nel periodo 22 febbraio – (indicativamente) 10 aprile,
non potrà accogliere manifestazioni di alcun genere .
stituite ugualmente. A seguito di tali modifiche
societarie una parte del personale è transitato a
Ferrovie della Calabria mentre la restante parte
è rimasto a Ferloc attraverso procedure poco
comprensibili. L’interrogazione regionale a favore di Rummolo al Presidente della Giunta Oliverio , chiedeva “se in virtù dei poteri di vigilanza
e controllo attribuiti alla Regione Calabria, il personale assunto tramite la selezione pubblica
bandita nel 2009 da Ferrovie della Calabria Srl
abbia diritto al riconoscimento della sussistenza
di un rapporto di lavoro con Ferrovie dellaCalabria e quindi abbia diritto a vedere annullata la
procedura condotta a proposito del trasferimento del personale d'azienda a Ferloc; qualora
dovesse essere ritenuta illegittima la procedura
di trasferimento del personale in questione,
quale iniziativa intende intraprendere al fine diripristinare la legalità e la riassunzione in servizio del dipendente licenziato”. In pratica si è
concluso con un nulla di fatto assumendo un
atteggiamento da “Ponzio Pilato” della Regione
Calabria e ignorando i poteri di vigilanza che la
Legge gli attribuisce sulle società affidatarie di
concessioni regionali a società private, pagate
con i soldi dei contribuenti. Certamente l’epilogo della vicenda sollevata dall’on. Giuseppe
Graziano e da Forza Italia di Castrovillari non finisce qui mettendo in atto ogni forma democratica per ripristinare la legalità. Ognuno faccia
la propria parte.
Coordinatore Cittadino Forza Italia
Castrovillari
Roberto Senise
Sorpresi a rubare gasolio
su un cantiere dell’A3
Due operai, di 25 e 49 anni, dipendenti di una impresa
edile che sta effettuando a Mormanno i lavori di ammodernamento dell’autostrada Salerno–Reggio Calabria
sono stati arrestati dagli agenti del commissariato della
Polizia di Stato di Castrovillari per tentato furto di gasolio
da una cisterna di proprietà di una ditta per cui lavoravano.
Nei mesi scorsi il rappresentante della società aveva presentato una denuncia alla Polizia di Stato per gli ammanchi di gasolio che da mesi stavano causando un
rilevante danno economico all’azienda.
I poliziotti di Castrovillari, dopo numerosi controlli, avevano già recuperato 130 litri di gasolio. Gli investigatori
hanno continuato le indagini ed hanno scoperto che uno
dei due operai prelevava il gasolio dalle cisterne per rifornire la sua automobile, una Ford Fiesta. L’operazione
avveniva mentre l’altro operaio controllava che nessuno
scoprisse il furto.
La bolletta del metano
Gas Pollino precisa
In riferimento all’articolo apparso sull’ultimo numero de
Il Diario precisiamo quanto segue:
In riferimento all’imposta erariale di consumo, come meglio di seguito specificato, si evidenzia che il gas, e l’energia elettrica, sono sottoposti ad accisa al momento della
relativa fornitura al cliente finale; le accise si applicano
alla quantità di gas, e energia elettrica, consumata dai
consumatori finali, indipendentemente dal tipo di contratto di fornitura o dal venditore prescelto
Con riferimento, invece, all’Imposta sul Valore Aggiunto,
si rappresenta che la fornitura di gas, ed energia elettrica,
operata sul territorio nazionale e nell’esercizio dell’attività d’impresa, è soggetta ad IVA, da applicarsi all’ammontare complessivo dei corrispettivi dovuti dal cliente
al venditore.
L’assoggettamento ad IVA ed alle accise del gas, e dell’energia elettrica, immessi in consumo dal venditore, è
imposto da un chiaro e definito quadro normativo, nazionale ed comunitario (art. 78 della Direttiva
2006/112/CE e artt. 26 e 52 del TUA-Testo Unico delle Accise Dlgs 504/95) consolidato, nella sua interpretazione
(ed applicazione operativa), da una costante prassi ministeriale.
L’imposizione fiscale, stabilita dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dalle Regioni, incide sulla formazione del prezzo ai clienti finali attraverso le seguenti
voci:
• Imposte di consumo (ACCISA), espressa in Euro/mc, è
articolata per zona geografica e per scaglioni di consumo;
• Addizionale regionale, espressa in Euro/mc, varia da regione a regione e non può mai essere maggiore della
metà dell’imposta di consumo
• I.V.A, imposta sul valore aggiunto espressa in termini
percentuali, applicata all’importo complessivo della bolletta (comprensivo di imposta di consumo ed addizionale regionale).
La Gas Pollino srl, nel rispetto degli obblighi imposti dalla
richiamata normativa (ed al pari di ogni operatore del
settore) assolve dunque l’IVA e le accise sul gas, e l’energia elettrica, fornite ai propri clienti, versando i relativi
importi nelle casse dello Stato.
In ordine alla questione relativa alla legittimità o meno
dell’applicazione dell’IVA sulle accise nelle bollette del
gas, e dell’energia elettrica, occorre sottolineare che qual’ora il legislatore dovesse uniformarsi a quelle che sono
le recenti sentenze sull’argomento (vedi Corte di Cassazione a sezioni unite nella sentenza 3671/97,) la Gas Pollino srl è ben lieta di adeguarsi a quelle che saranno le
normative future.
“Dipende dalle legge, è la legge che fissa l'imposizione
fiscale"
Gas Pollino srl
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388.8521221
LETTERE & NEWS
IL DIARIO annoXIV n.6 PAG. 7
Evviva Carnevale!!!
Le scuse del Presidente
della Pro Loco
Egr. Direttore
Siamo venuti a conoscenza la settimana scorsa, attraverso
la sua testata, della giusta lamentela di una Maschera per un
episodio increscioso accaduto durante la sfilata di Re Carnevale. Sono molto dispiaciuto di quanto avvenuto e per
tale ragione, a nome di tutta la Pro Loco, chiedo venia per
quanto accaduto. A parziale giustificazione, non essendo
questi atteggiamenti che la Pro Loco adotta di norma nei
rapporti associativi e/o interpersonali con i partecipanti a
tutti gli eventi organizzati dalla stessa, ma anzi questi sono
sempre improntati alla massima educazione e reciproco rispetto nei confronti di tutti, posso solo attribuire lo spiacevole accadimento alla concitazione, alla fibrillazione, alla
tensione del momento determinata dall’importanza cruciale
dell’evento che avrebbe dato il via al 58° Carnevale. Come
Pro Loco facciamo ammenda di ciò e faremo in modo che
simili episodi non abbiano più a ripetersi ma si continui a lavorare con sempre maggiore spirito di collaborazione con
tutti i cittadini che fanno grande il Carnevale di Castrovillari.
EVVIVA IL CARNEVALE!
Eugenio Iannelli
Presidente Pro Loco di Castrovillari
La multa la pagherò ma denuncio
l’atteggiamento furbesco
e vessatorio dei parcheggiatori!!!
Caro Diario
mi è capitato, appena qualche giorno fa, di dovermi recare a
ritirare il tagliando della mia assicurazione e, pertanto, ho parcheggiato la mia auto sulle strisce blu destinate al parcheggio a pagamento. Le allego tramite e-mail, fotofocopia da cui
si evince l’orario di emissione della polizza (ore 12.51) e fotocopia della multa comminatami (ore 12.52). Il minuto intercorrente tra i due atti cartacei è importante: non tanto perchè
mi esime dal dover pagare la multa, ma perchè ho avuto la
netta sensazione di esser stato appostato e “spiato” dagli 007
parcheggiatori i quali, non appena mi hanno visto scendere
ed entare nei locali dell’assicurazione, rapidamente e surretiziamente, hanno avuto “ben un minuto di tempo” per scrivere
i dati e apporre la multa sulla mia auto. Allora mi chiedo: quali
ordini superiori hanno ricevuto questi poveri lavoratori dalla
direzione della ditta appaltante nei confronti dei distratti e
malcapitati automobilisti? Sicuramente Tolleranza Zero! Pagherò la multa, ma invito l’amministrazione a vigilare su questi appostamenti che compromettono e minano la fiducia tra
chi esige un tributo e chi deve pagarlo.
Franco Varcasia
Protocollo di intesa tra A.N.A.S.
e Centro anziani “A. Varcasia”
Nidil Cgil discute sulla Carta dei
Diritti Universali del Lavoro
Nei giorni scorsi, presso i locali dell’A.N.A.S. di Castrovillari, si
è tenuto un incontro per sottoscrivere un Protocollo di intesa
tra A.N.A.S. e Centro anziani “A. Varcasia”, al fine di promuovere forme di reciproca collaborazione in varie iniziative.
Erano presenti per l’A.N.A.S. i responsabili dell’associazione
Pino Lufrano, Emiliano Sconza e Ruggero Altimari e per il Centro anziani il Presidente Carlo Sangineti insieme ad una delegazione. L’incontro ha rappresentato il primo momento di
sinergia per concordare l’attuazione di azioni comuni che si
propongono un impegno concreto per alleviare le difficoltà
del tessuto sociale castrovillarese, come ad esempio il progetto di approvvigionamento e conseguente distribuzione
di derrate alimentari alle famiglie più bisognose e la realizzazione di pranzi e cene sociali per coloro che vivono situazioni
di serio disagio. La collaborazione tra i firmatari è finalizzata,
altresì, alla catalogazione di libri per il progetto bibliotecario
del Centro Anziani e all’organizzazione di altre numerose iniziative culturali e di svago, tra le quali si possono menzionare
i laboratori di teatro e di canto, nonché diverse attività di intrattenimento anche per diversamente abili. La firma del Protocollo è stato accolta con grande entusiasmo. I promotori
hanno poi manifestato la disponibilità a coinvolgere anche
altre associazioni eventualmente interessate e a collaborare
con le varie amministrazioni comunali e sovracomunali per
il miglioramento della qualità di vita della popolazione.
Nel corso dell’incontro si è discusso anche di un’altra importante iniziativa, relativa all’effettuazione di un’indagine sulla
condizione dell’anziano nel territorio castrovillarese, che
potrà essere svolta con l’ausilio dei giovani che prestano il
servizio civile presso l’A.N.A.S. di Castrovillari.
Non resta che augurare un buon lavoro a tutti i soggetti coinvolti, nella convinzione che l’operatività del Protocollo possa
apportare significativi benefici all’intera comunità castrovillarese, e non solo, e che tali progetti possano essere condivisi
da un numero sempre crescente di partecipanti.
Si è tenuta nei giorni scorsi,una affollata assemblea dei lavoratori appartenenti alle categorie Filcams e Nidil Cgil, presso
la sede del Circolo Cittadino in Castrovillari. Ha presieduto la
riunione il Segretario Generale CGIL Comprensoriale, Angelo
Sposato; presenti il Segretario Nazionale Nidil Cgil, Claudio
Treves, il Segretario Regionale Nidil CGIL, Antonio Cimino, il
segretario Generale Filcams Cgil Comprensoriale, Andrea Ferrone e il Segretario Generale Nidil Cgil, Vincenzo Laurito
Oggetto della discussione è stata "la Carta dei diritti universali del lavoro", nuovo statuto delle lavoratrici e dei lavoratori.
A seguito della riforma del Mercato del Lavoro, con la Legge
183, del 2014 (Jobs Act), lo Statuto dei lavoratori è stato fortemente manomesso, riducendone i diritti e spostando tutti i
poteri alla parte datoriale, con l'introduzione del contratto a
"tutele crescenti".
La CGIL ha avviato una campagna di informazione presso i
propri iscritti, illustrando i contenuti della proposta del Nuovo
Statuto che dovrà ricomporre l'universalità del mondo del lavoro, con i nuovi diritti estesi a tutte le forme di lavoro esistenti, anche a quello autonomo.
Per raggiungere tale obiettivo, si procederà a una raccolta di
firme per una legge di iniziativa popolare, a partire dal mese
di aprile e che si concluderà entro il 30 giugno p.v., che verrà
presentata in Parlamento; nel contempo si darà avvio a una
raccolta di firme per il referendum abrogativo delle norme che
hanno destrutturato il Mercato del Lavoro, al punto che è
stato legalizzato con i voucher, il lavoro nero.
La riunione è stata conclusa dal Segretario Nazionale Nidil
Cgil, Claudio Treves, che ha insistito sulla necessità di una forte
mobilitazione dei lavoratori per centrare gli obiettivi che si intendono raggiungere. A tale riguardo si chiederà una forte
collaborazione delle istituzioni locali, per la validazione delle
firme che si dovranno raccogliere, unitariamente alle altre
sigle sindacali, CISL e UIL, non solo tra i lavoratori occupati ma
anche tra i giovani aspiranti lavoratori, con una campagna diffusa su tutto il territorio.
Il Segretario Nidil Cgil Comprensoriale
Vincenzo Laurito
IL DIARIO annoXIV n.6 PAG. 8
Il fascino della Festa di San Leone secondo l’antropologo Vito Teti
di rinascita. La festa rivelava (e lo attestavano i
tanti manifesti scritti a mano o stampati e appesi ai muri con la scritta «Evviva S. Leone/’Nu
piattu di maccheroni») il trionfo dell’abbondanza un tempo sognata e concessa solo ai ricchi e finalmente realizzata grazie al boom
economico e ai soldi degli emigrati, che per
queste feste tornavano.
La festa di San Leone a Saracena che si svolge
nella serata di oggi 19 febbraio e continua per
tutta la notte e l’indomani è, senza dubbio, una
delle più belle e intense, complesse e avvincenti
che si svolgono nei mesi invernali in Calabria e
nel Mezzogiorno d’Italia. Comincia così il post di
Vito Teti, professore di Antropologia Culturale
presso il dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria, dedicato alla festa
identitaria che si accende ogni anno nel Paese
del Moscato Passito. Teti restandone ammaliato
nel ’79, decide di raccontarne il fascino:
Certo è una delle feste alla quale sono maggiormente legata e dire che l’ho scoperta per
caso nel corso delle mie peregrinazioni di fine
anni Settanta-inizio anni Ottanta, quando, programmista regista per Rai 3 nelle sede della Calabria, saltavo da una festa all’altra, da un
pellegrinaggio all’altro, per documentare, filmare, interrogare i luoghi, i riti, i volti sconosciuti
della regione in un periodo di profonda trasformazione. Ricordo l’arrivo a Castrovillari il pomeriggio del 19 febbraio 1979. Sfilavano i carri e
i gruppi folkloristici arrivati da varie parti d’Italia
e di Europa per documentare il Carnevale del
Pollino, che in quegli anni veniva inventato
come un nuova tradizione sul modello di Viareggio. Ero intento con i componenti della
troupe, che amavo e mi amavamo, animati dalla
stessa passione di fare e documentare, a filmare
le sfilate e le maschere sul corso principale,
quando Oscar Campana, una cara persona che
lavorava nel settore commerciale della Rai di Cosenza e che abitava a Castrovillari, mi raggiunse
e mi disse: «Mi sorprende che sei qui a filmare
questi carri. Perché non lasci e non vai a Saracena a vedere la festa di San Leone. Vedrai delle
cose bellissime». Lo ringraziai per l’informazione. Con Pino, Ciccio e gli altri bastò uno
sguardo. Eravamo già in macchina alla volta di
Saracena. Arrivammo in un paese quando ormai
era buio, faceva un freddo terribile, tememmo il
solito silenzio e il vuoto che cominciavano ad
avvolgere i paese dell’interno. Scoprimmo un
pezzo di mondo che sembrava scampato alla
modernità e che era arrivato direttamente nella
postmodernità. Mi sembrava un ritorno al passato e insieme a un presente che non mi aspettavo. Man mano che ci addentravamo nel paese
per raggiungere la chiesa da dove sarebbe
uscita la processione, la strada principale si animava di gente, suoni e rumori. I vicoli che si
scorgevano dalla strada erano ostruiti da grandi
cataste di legno, dinnanzi ad abitazioni non finite e in cemento armato, o a case vuote e cadenti. Dalla chiesa era appena uscito il corteo
processionale con la statua di San Leone, preceduta dai volti antichi e compresi dei congregati,
e al loro fianco, avanti e dietro la statua, procedeva una folla rumorosa, pressante, urlante, colorata. Giovani e giovanissimi, uomini e donne,
ballavano al ritmo della tarantella assecondando la musica di organetti, tamburelli e fisarmoniche in mano a bravi suonatori del paese.
Ragazzi e ragazze danzavano al ritmo della musica rock o delle canzoni pop allora in voga che
grazie alle radioline e transistor, tenuti in mano,
si confondevano con le musiche degli strumenti
tradizionali. Una miscela singolare e inattesa e
di canti religiosi, canzoni tradizionali, urla, imprecazioni, preghiere, e ripetuti, insistiti, improvvisi «Evviva S. Leone»…» che salivano al
cielo e si addentravano nei vicoli, nella testa e
nelle orecchie e attendevano una risposta che
puntualmente arrivava corale: «’Nu piattu di
maccheroni». L’invocazione augurale «Evviva S.
Leone/’Nu piattu di maccheroni» era trascinata,
urlata, ripetuta da centinaia di persone, in tempi
e in modi diversi, nel mezzo di salti, girotondi,
danze, comportamenti e gesti che evocavano
antichi riti di possessione e di guarigione. Il rientro in chiesa e la sistemazione della statua del
santo sull’altare maggiore era, come avrei verificato negli anni successivi, il momento più intenso e problematico: le persone di tutte le età
si spingevano l’altare tra urla, spinte, balli, invocazioni. Le donne più anziane alzavano le braccia al cielo e si battevano il petto: gli uomini
della congrega erano in preda alla commozione,
sul punto di piangere. Dopo un lento e lungo
addio al Santo, i fedeli uscivano a gruppi e alla
spicciolata e andavano verso le loro case, in
bassi e i vicoli trasformati in enormi cucine e
trattorie aperte e all’aperto attorno agli enormi
falò che, accesi al passaggio della statua, venivano alimentate con cataste di legna raccolte
nei giorni precedenti nei boschi e in montagna
da dove arrivavano anche le «frache» (i bastoni
di legno) che i congregati e altri fedeli tenevano
accese per illuminare il tragitto durante la processione. L’allestimento dei falò e i preparativi
della festa, la ricerca delle «frache» e dei cibi,
erano meticolosi, pazienti, anche difficoltosi, duravano giorni, ispirati a sobrietà e ad attesa, che
erano aspetti integranti del rito. Attorno ai fuochi si ritrovano, si salutavano e si abbracciavano
amici, parenti, gruppi di familiari, persone del vicinato. Impressionava quella continua gara per
portare legna e alimentare il fuoco, mentre i più
giovani suonavano e cantavano e spingevano
alla danza uomini e donne di tutte l’età. Ogni
rione faceva il falò ed era esplicita la gara nel
fare il quello più bello e più ricco, le cui fiamme
duravano più a lungo. Negli anni successivi la
gara sarebbe stata istituzionalizzata e ufficializzata con un premio o un riconoscimento a chi
organizzava il fuoco più bello. Attorno ai falò venivano sistemati, offerti, consumati fave bollite,
fichi secchi o infornati e ripieni di miele e noci, a
forma di crocette, dolci di farina e zucchero fritti
nell’olio, granturco bollito, fritto o abbrustolito
sulle braci. Sono i cibi che troviamo nelle antiche feste agrarie di una vasta area euroasiatica,
nelle quali centrali era il legame con i defunti
che si realizzava attraverso il consumo di cibo
assieme a loro. Notevole il consumo di carni e di
capicollo, di sopressate e di salsicce, di sottoli e
sottaceti, e di vino, in buona parte di produzione locale. La festa di Saracena che mi trovavo a osservare, conservava tutti i caratteri
delle feste agrarie in cui era centrale il legame
con i defunti che prevedeva banchetti e consumo di cibo tra morti che tornavano e i familiari che li evocavano e li attendevano. Era una
festa carnevalesca, con consumo abbondante
di cibi e di vino, e infatti cadeva nel periodo di
Carnevale e la prima volta che l’ho osservata la
festa del santo e i festeggiamenti per Carnevale
coincidevano. Il tarantismo era presente in quell’area e sarebbe interessante ricordare anche i
San Leone e San Leo che guarivano gli ossessi e
i posseduti, di cui quel rito sembrava custodire
tracce. Ricordo le donne anziane, silenziose e assorte, che vegliano per tutta la notte attorno ai
fuochi impegnate ad accogliere i defunti e restavano vigili fino alle luci dell’alba quando
ormai i morti non sarebbero più arrivati, avrebbero cessato il loro rituale peregrinare. Vicini, forestieri, visitatori dei paesi vicini erano invitati a
mangiare, accolti e accuditi, spinti a bere e a
brindare per un senso antico e religioso dell’ospitalità e perché vissuti come figure vicarie
dei defunti. Gli inviti erano fatti in memoria e in
suffragio dei familiari morti ed era come se i forestieri tornassero al loro posto, divenendo cosi
soggetti attivi di un rito di commemorazione e
...Sono tornato altre volte a Saracena per San
Leone: nel 1989 e due volte negli anni a cavallo
dei due secoli. Ho colto mutamenti e trasformazioni. Ho scritto articoli e saggi e avevo immaginato una ricerca, con amici studiosi esperti di
più discipline, una sorta di ricerca storico-etnografica. Uno dei mille progetti non realizzati. La
vita è fatta anche di sogni, promesse, speranze,
inadempienze. Non sempre si è puntuali con la
vita e non sempre per nostra volontà. In fondo,
le nostre ricerche più belle sono quelle che abbiamo già fatto e i libri migliori sono quelli
scritti, e non pubblicati, assieme alla gente che
abbiamo incontrato.
Dicono che la festa sia molto cambiata: sempre
bella, partecipata, è diventata, pure nella sua dimensione religiosa e carnevalesca assieme,
anche uno spazio di nuova socialità e un’occasione di raduno e di ritrovo per tanti suonatori e
musicisti che arrivano da varie parti della regione. Quando si avvicina il giorno di San Leone,
ogni anno comincio ad avere nostalgia e a pensare di fare un salto a Saracena: poi rimando per
un qualche motivo vero o inventato. Ci torno
quest’anno con questo ricordo (scritto in maniera veloce) e queste immagini (che invito a
guardare nei tanti dettagli che dicono molto più
di quanto non ho scritto) scattate dal 1982 al
1989 (e altre più recenti custodisco nel mio archivio e nella mia memoria). Forse tornerò,
anche fisicamente, l’anno prossimo e farò tardi
davanti alla casa di Vincenzo o nel vicolo dove
attendevo i congregati e le donne, scrivevo racconti, o attorno ai falò dove tornano i defunti,
per dare un senso al tempo che è passato e per
immaginare e sperare il meglio per il mondo e
per gli altri e, in quel luogo tanto amato dove il
tempo veniva guadagnato e rifondato, anche
per quel che resta del giorno.
IL DIARIO annoXIV n.6 PAG. 9
16 aprile: traslazione della salma di suor Semplice
Che gioisca la città di Castrovillari: la
traslazione della salma di suor Semplice è ormai prossima. È stato padre
Paolo Sergi ad annunciarlo ufficialmente nella prima Domenica di Quaresima: giorno 16 Aprile sarà traslata
dalla Cappella del Cimitero alla Parrocchia di “S. Francesco di Paola”. A
lungo attesa da figli spirituali e devoti
-grazie all’amorevole attenzione di
Mons. Francesco Savino, Vescovo
della Diocesi di Cassano all’Jonio, all’impegno dell’Associazione di Volontariato “Suor Semplice Maria Berardi”
e del postulatore della Causa di Beatificazione e Canonizzazione, don Massimo Romano- la traslazione della
salma consentirà a quanti lo vorranno
di raccogliersi in preghiera dinanzi la
tomba della monaca di casa castrovillarese, morta in concetto di santità nel
1953. Come previsto, infatti, dalla
Sanctorum Mater è possibile trasferire
le reliquie di un Beato o le spoglie di
un Servo di Dio da un luogo ad un
altro per renderle “più accessibili alla
devozione del popolo di Dio”.
La salma sarà collocata nello spazio
sottostante il quadro che raffigura
santa Chiara d’Assisi, fondatrice dell’Ordine delle Monache Clarisse di cui
suor Semplice indossò l’abito, dopo
aver pronunciato i voti di povertà, obbedienza e castità l’otto dicembre
1898. Poco dopo la morte della serva
di Dio, già in tanti scrivevano ad Angelina Genovese e Pina Giannitelli, -le
due donne che dal 1941 abitarono
con lei nella casa di via Roma- per domandare se, dove e quando avrebbero potuto raggiungere la città e
pregare dinanzi la tomba della “santa
zia monaca”. La fama di santità che
accompagnò suor Semplice in vita, infatti, non cessò con la sua morte. Anzi,
al contrario, tale fama andò crescendo ed in molti continuarono a rivolgersi a lei perché intercedesse
presso Dio, pregando oltremodo perché fosse elevata agli onori degli altari. Dopo oltre sessantatre anni dal
giorno in cui, cantando Viva Gesù,
suor Semplice spirava, il suo corpo
verrà finalmente accolto dalla comunità di fedeli i quali, già all’annuncio
ufficiale dato da padre Paolo, visibilmente emozionati, hanno applaudito
in segno di gioia e ringraziamento a
Dio che ha fatto dono alla città di Castrovillari di una sì bella anima testimone del Suo amore misericordioso.
Rosanna D’Agostino
Convegno nazionale sulle
malformazioni congenite
Un convegno nazionale è stato organizzato dal Dipartimento Salute
Catanzaro. Crotone è la provincia con il più alto numero di malformazioni congenite. Numeri alti e preoccupanti, fino a quasi tre volte in più
rispetto altre province regionali, considerando il dato in base alla residenza della madre. In Calabria nel 2013 si è registrato anche il numero
più alto in tutt’Italia di mortalità perinatale (cioè prima e dopo la nascita), per l’80% legata alle malformazioni congenite. Oggi rimane una
regione con dati significativi su queste patologie. Temi studiati scientificamente e confrontati in occasione di un recento convegno nazionale organizzato dal Dipartimento Tutela della Saluta della Regione su
“La sorveglianza delle malformazioni congenite”. Il dipartimento si è
dotato di un sistema di sorveglianza di queste patologie e di un protocollo di rilevazione che prevede anche l’integrazione con gli altri
flussi informativi correnti. Le malformazioni congenite sono anomalie
strutturali e funzionali che si verificano durante la vita intrauterina e
possono essere identificate nel periodo prenatale, alla nascita o più
tardi. All’analisi dei dati del 2014, spiegano Salvatore Lopresti e Giuseppe Andrea De Biase, dirigenti epidemiologi del dipartimento Salute della Regione, i casi con malformazioni congenite registrati sono
stati 449 (250 maschi e 199 femmine) con una prevalenza alla nascita
pari al 27,6 per mille. Il valore è superiore rispetto ai dati Eurocat (Emilia Romagna 27 per mille e Toscana 26 per mille). Ponendo a confronto
gli intervalli di confidenza al 95% delle prevalenze (per 1.000 nati) nelle
provincie di residenza della madre con la prevalenza media regionale
pari a 27,6 per mille, si osservano valori significativamente superiori rispetto al valore medio regionale nella provincia di Vibo (44,3) e nella
provincia di Crotone (75). Cosenza è in linea con la media regionale.
«Si stima che circa 276.000 bambini muoiono entro 4 settimane dalla
nascita ogni anno, in tutto il mondo, per anomalie congenite – ha detto
il dirigente regionale Giuseppe Andrea De Biase - , in Italia la prevalenza media per malformazioni è 26, 27 per mille, noi in regione siamo
leggermente al di sopra. Abbiamo studiato i dati anche per singoli comuni di residenza della madre. Il registro rimane un efficace sistema
attivo di sorveglianza, operativo da soli due anni e già inserito nel coordinamento nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità. Da quest’anno
abbiamo sperimentato un nuovo protocollo di rilevazione che prevede
l’integrazione del registro con tutti gli altri flussi informativi statici sanitari regionali».
DALLA PARTE
DEL CONSUMATORE
IL DIARIO anno XIV n.6 PAG. 10
Spese per oneri di sistema
nella nuova bolletta Enel
e i costi lievitano del 20%
Dal 1° gennaio 2016 è entrata in vigore la nuova bolletta
per l’elettricità ed il gas voluta dall’AEEGSI (Autorità per
l’energia elettrica il gas ed il sistema idrico). La nuova bolletta è stata semplificata per renderla più comprensibile
rispetto a quelle a cui eravamo abituati e che, riportando
tutte le voci possibili che determinano il prezzo finale per
il consumatore, risultavano di difficilissima lettura. La
nuova bolletta è composta da un unico foglio in cui saranno sintetizzate le informazioni fondamentali che caratterizzano la nostra fornitura di luce e gas. Le voci di
spesa diventano quattro:
– Spesa per la materia energia (il costo effettivo dell’elettricità e del gas consumati);
– Spesa per il trasporto e la gestione del contatore (gli
oneri da riconoscere al distributore);
– Spesa per oneri di sistema;
– Imposte.
La novità principale è l’introduzione della nuova voce di
costo riferita agli oneri generali di sistema che, fino ad
oggi, erano inseriti nei costi di rete, e quindi non quantificabili in maniera esplicita, ma che sono diventati una
voce di costo importante per le nostre bollette elettriche
visto che hanno superato il 20% del totale. Gli Oneri Generali di Sistema coprono i costi sostenuti da tutti i consumatori per il finanziamento delle fonti rinnovabili, lo
smaltimento delle centrali nucleari, il finanziamento per
le imprese energivore ecc ecc e, solo in piccolissima
parte, il bonus sociale per le famiglie bisognose, vera solidarietà tra consumatori. L’invito, per tutti i consumatori,
è quello di imparare a leggere e comprendere quanto
scritto in bolletta e soprattutto a verificare la corrispondenza tra le letture ed i consumi fatturati e quanto segnato dai contatori per verificarne la correttezza.
Attenti alle truffe attraverso
Whatsapp
Dopo quello nascosto nel download delle emoticon e il
sedicente aggiornamento di sistema, un nuovo virus ha
preso di mira la più nota app al mondo di messaggistica
istantanea. A lanciare l'allarme è la polizia postale che avverte: non aprite quel messaggio. Il messaggio in questione appare con una notifica recante il seguente testo:
"Whatsapp ti ha aggiunto al gruppo Whatsapp". Se dovesse arrivarvi una notifica di questo tipo, allerta la polizia "bisognerà stare in guardia", perché basterà aprire il
messaggio per dire addio al vostro telefono: il virus infatti è in grado di bloccare letteralmente lo smartphone
(sia su iOS che su Android) prendendo in ostaggio i vostri
dati personali e chiedendo un riscatto per poter riacquisire il controllo del dispositivo.
Un calabrese su dieci
rinuncia a curarsi
Il federalismo non fa bene alla salute dell'Italia, che si conferma divisa nell'accesso alle cure. Quasi un cittadino su
10 rinuncia a curarsi per motivi economici e liste di attesa;
la prevenzione si fa a macchia di leopardo, con un Sud che
arranca e regioni come Lazio e Veneto che fanno passi indietro rispetto al passato. Altrettanto diversificato di regione in regione l'accesso ai farmaci innovativi, soprattutto
per il cancro e l'epatite C. È quanto emerge dall'Osservatorio civico sul federalismo in sanità di Cittadinanzattiva,
presentato nei giorni scorsi a Roma. Dati che si riverberano anche sulle condizione calabrese. Al Sud più di un cittadino su dieci si "arrende"; un fenomeno ben conosciuto
anche alle nostre latitudini. «È ora di passare dai Piani di
rientro dal debito ai Piani di rientro nei Livelli essenziali di
assistenza, cruciali per la salute dei cittadini e la riduzione
delle diseguaglianze», sottolinea Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva. La spesa sostenuta privatamente dai
cittadini per prestazioni sanitarie in Italia è al di sopra della
media Ocse, 3,2% a fronte del 2,8%. In generale le Regioni
alle prese con il Piano di rientro, e la Calabria in particolare,
sono quelle che, a fronte di una minore spesa pubblica e
privata e di una elevata tassazione, danno meno garanzie
ai cittadini nell'erogazione dei livelli essenziali di assistenza, si sottolinea.
GLI INCUBI: TICKET E LISTE D'ATTESA Liste di attesa e ticket si confermano i principali ostacoli per curarsi con la sanità pubblica. Un cittadino su quattro, fra gli oltre 26mila
che si sono rivolti al Tdm nel 2015, segnala difficoltà di accesso alle prestazioni sanitarie per liste di attesa (oltre il
58%) e per ticket (31%). A lamentarsi di più sono i residenti
in Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Sicilia,
Trento, Bolzano e Veneto. Va ancora peggio a quel 7,2%
dei residenti costretto proprio a rinunciare a curarsi: il
5,1%, ovvero circa 2,7 milioni di persone, lo ha fatto per
motivi economici, a cui seguono le liste d'attesa. Questo
accade soprattutto al Sud (l'11,2% dei residenti rispetto al
7,4% del Centro e al 4,1% del Nord). Su un campione di 16
prestazioni sanitarie, i tempi minimi di attesa si registrano
tutti nel Nord Est o Nord Ovest, i tempi massimi, in 12 casi
su 16, sono segnalati al Centro.
POSTI LETTO In un contesto di riduzione dei posti letto per
acuti (di 13.377 unità tra 2010 e 2013), Basilicata e Sicilia
rispettano lo standard di 3,0 posti letto per mille abitanti.
La maggior parte delle Regioni non sottoposte a Piano di
Rientro presenta valori più elevati: è il caso del Friuli Venezia Giulia (3,8), Valle D'Aosta (3,7) Emilia Romagna (3,6),
Marche (3,3), Veneto, Toscana e Umbria (3,2), mentre Calabria, Puglia e Campania - Regioni sottoposte da anni a
Piano di rientro – mostrano valori medi inferiori alla soglia,
rispettivamente: 2,6; 2,9; 2,9. Il Regolamento sugli Standard ospedalieri inoltre riduce la media dei giorni di degenza per le acuzie a 7 giorni.
IL DIARIO di CASTROVILLARI e del POLLINO
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Universitari in movimento
lunedì 29 febbraio
il Firma Day contro le tasse
In tutte le Università d’Italia è partita la raccolta firme che prevede una proposta di ridimensionamento del sistema di tassazione universitario e istituire, finalmente, un’area per tutelare le
fasce deboli, in virtù di quei principi morali sanciti dalla nostra
Carta Costituzionale. Anche nell’ateneo Unical ci sarà questa iniziativa il 29 Febbraio, giorno del Firma Day Nazionale organizzato dal Movimento 5 Stelle. L’evento sarà realizzato con un
banchetto all’Università della Calabria nell’area antistante il
Book- Cafe.
L’Italia è tra i paesi europei con la tassazione universitaria più
alta e con il numero di laureati più basso: solo il 23,7% degli italiani tra 30 e 40 anni ha una laurea, contro la media europea del
37,9%! Per l’Italia sarà impossibile raggiungere l’obiettivo del
40% nel 2020, come richiesto dall’Europa.
Le conseguenze per il Paese saranno disastrose, dal momento
che esiste un fortissimo legame tra livello di istruzione della popolazione e sviluppo economico e sociale di un Paese. Attraverso questa petizione il Movimento 5 Stelle vuole esercitare
una ulteriore pressione sul governo per sbloccare la situazione,
e consentire al Parlamento di lavorare ed approvare una riforma
del sistema di tassazione universitaria. Invitiamo pertanto studenti, associazioni e comitati a partecipare. Le firme raccolte saranno poi portate direttamente al ministro Stefania Giannini per
invitarla a prende atto di questa forte esigenza del mondo universitario.
Universitari in Movimento
Non vuoi pagare il canone ?
La Rai ti rende la vita difficile
E’ una vera e propria odissea comunicare alla Rai, per evitare il
pagamento dell’odioso canone, di non essere un possesso di un
apparecchio televisivo. Per evitare l’addebito in bolletta la Rai
ha istituito il numero verde 800938362, Ma come fa notare
Franco Battaglia su Il Giornale chiamare è un’impresaimproba
perché dall’altro lato risponde una voce che ti chiede subito se
vuoi parlare in italiano o in tedesco. Cominci con l’ italiano. Ma
quando finalmente riesci ad avere un contatto con l’interlocutore meccanico, vieni invitato a consultare il sito internet per fissare un appuntamento telefonico.
Situazione kafkiana – Anche se si sceglie l’opzione della lingua
tedesca, il messaggio è sempre lo stesso: bisogna passare da internet. Ma il peggio deve ancora venire. Il paradosso infatti è che
la schermata internet chiede di digitare il proprio numero di abbonamento Rai. Peccato che il malcapitato si trovi su quella pagina proprio per comunicare di non essere in possesso di un
apparecchio televisivo e quindi di non essere abbonato.
False assunzioni, 176 persone
denunciate
Le fiamme gialle della compagnia della Guardia di finanza di Rossano, coordinati dalla procura della Repubblica di Castrovillari, hanno smascherato, al termine di
una complessa attività di indagine, una truffa perpetrata
ai danni dell'Inps, ad opera di una azienda del Rossanese,
operante nel settore agricolo, basata sulla dichiarazione
di assunzioni inesistenti.
Sono state denunciate 176 persone ed è stato rilevato un
danno alle casse dello Stato di oltre 500mila euro.
L'azienda, in base alle indagini svolte, ha presentato all'Ente previdenziale falsi documenti a partire dall'anno
2010, ottenendo la liquidazione di somme relative a indennità di disoccupazione per un importo di circa
270mila euro, beneficiando anche di altre elargizioni per
indennità di malattia e maternità per un totale di 240mila
euro, arrivando ad arrecare un danno complessivo all'Erario di oltre 500mila euro.
La società ha denunciato all'Inps un consistente numero
di (false) giornate lavorative effettuate su terreni, di cui
non ha mai avuto la disponibilità, attestandone invece la
lavorazione attraverso il deposito di falsi contratti di fitto
e comodato d'uso. Al termine dell'indagine, 176 soggetti,
tra cui anche il titolare dell'azienda, sono stati denunciati
all'autorità giudiziaria per i reati di truffa e falso. L'azione
delle fiamme gialle determina e va a ricostituire fondi con
risorse disponibili verso gli aventi regolarmente diritto,
che spesso invece si ritrovano esclusi per incapienza di
risorse, dirottate verso soggetti che vivono nel totale disprezzo delle normative. Prosegue l'attività di prevenzione e repressione della Guardia di finanza a tutela degli
onesti e contro ogni forma di inquinamento e sleale concorrenza , nonche' di danno alle uscite dalle casse dello
Stato.
Alla riscoperta
dei piccoli borghi
La riscoperta e la valorizzazione a sfondo turistico-culturale degli antichi borghi della Calabria passerà attraverso
il progetto ideato e in via di definizione chiamato "Borghi
da Ri...Vivere". L'omonima associazione, presieduta da
Giovanni Renda e nata dal sodalizio tra la Fondazione italiana per la Bioarchitettura, l'associazione generale cooperative italiane (Agci Calabria), l'ordine degli Ingegneri
di Catanzaro, l'università telematica "Pegaso" oltre a diverse associazioni culturali e ricreative.
Al programma hanno già aderito dodici piccoli Comuni
calabresi: Roseto Capo Spulico, Maierà e San Pietro in
Amantea per la provincia di Cosenza, Cerva, Cortale,
Maida, San Pietro a Maida, Jacurso e Curinga nella provincia di Catanzaro, Gerocarne (Vv) e Bova (Rc). A questi
potrebbero aggiungersi diverse altre decine di Comuni
che hanno già manifestato interesse a programma.
"Borghi da Ri...Vivere" punta a costruire una rete di rapporti tra tutti gli aderenti, finalizzata alla creazione di veri
e propri percorsi etno-culturali e gastronomici, anche
grazie ad iniziative tese a rigenerare il patrimonio edilizio
e architettonico con interventi ecosostenibili che non
stravolgano l'identità di ogni borgo.
Alla conferenza stampa di presentazione, che si è tenuta
presso la Cittadella regionale nella mattinata di mercoledì, è intervenuto anche il governatore della Regione Calabria Mario Oliverio, il quale ha accolto con entusiasmo
il progetto, sposandone in pieno le finalità e le modalità
di attuazione: «Si tratta davvero una bella iniziativa, che
parte dal basso ed è destinata a fare un contributo importante alla nostra regione - ha spiegato il presidente
della giunta regionale -, ne sono particolarmente convinto perché il patrimonio dei piccoli borghi disseminato
sul territorio calabrese, se messo in rete, diventerà una risorsa moltiplicatrice di valore. In altre regioni sono molto
più avanti rispetto a noi in progetti analoghi: il loro esempio ci fa capire come si sia potuto costruire un allargamento della stagionalità e della domanda turistica, oltre
a far emergere un patrimonio nascosto sconosciuto persino alla nostra regione. Se ogni realtà fosse vissuta come
il pezzo di un insieme, possa essere valorizzato di più e
meglio. Accogliamo quindi a braccia aperte un'iniziativa
che si colloca perfettamente nel progetto per la Calabria
che ho in mente».
Tra i propositi più interessanti, c'è sicuramente la creazione di una rete di "alberghi diffusi", un modo dinamico
e contemporaneo per far rivivere borghi che oggi sono
praticamente abbandonati: «Uno degli obiettivi della
Giunta è mettere in rete i territori e i centri storici, non
solo dal punto di vista materiale consentendo che si crei
una rete di contatti e interazioni. È questo un passaggio
fondamentale per il recupero degli spazi e della qualità
della vita», ha spiegato l'assessore regionale all'Urbanistica Franco Rossi.
CRONACHE & NEWS
IL DIARIO anno XIV n.6 PAG. 11
Bimba uccisa a Cosenza,
la madre non andrà in carcere
Sequestrata la Tecnis: doveva
realizzare l’ospedale della Sibaritide
Il gip di Cosenza Francesco Branda ha convalidato – dopo
l'interrogatorio – il fermo di Giovanna Leonetti, la biologa
37enne accusata di aver ucciso la propria bimba di sette
mesi. Per la donna, il giudice ha disposto la misura degli
arresti domiciliari nel reparto di Psichiatria dell'ospedale
dell'Annunziata, nel quale Leonetti si trova ricoverata. La
donna ha sostenuto di non essere cosciente nel momento
in cui si è consumata la tragedia e di essere in cura psicologica da ottobre: «La bambina piangeva e per questo le
ho messo un cuscino sul volto», avrebbe ribadito, ancora
sconvolta ma lucida nella ricostruzione, secondo fonti investigative.
NON HA TENTATO IL SUICIDIO Non avrebbe tentato il
suicidio Giovanna Leonetti, la biologa 37enne accusata di
aver ucciso la sua bimba di appena sette mesi, sabato
scorso nella loro abitazione a Cosenza. Il particolare
emerge dall'esito di alcuni esami del sangue della giovane
mamma che, sin dal giorno della tragedia, è ricoverata nell'ospedale Annunziata, piantonata dalle forze dell'ordine.
Sabato scorso, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti
(le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto Marisa Manzini e condotte dal sostituto Domenico Frascino),
Giovanna Leonetti, dopo essersi vista con il marito – da
qualche giorno la donna abitava a casa di una zia a Donnici
– nel loro appartamento al terzo piano di una palazzina in
centro città si sarebbe recata al secondo piano in casa di
un'altra zia che le aveva lasciato le chiavi e lì avrebbe – è
questa l'accusa – soffocato la piccola Marianna Luberto
con un cuscino e dopo essersi distesa sul letto ha chiamato
il marito dicendogli di scendere.
Francesco Luberto, giovane avvocato, appena entrato nell'appartamento – ha raccontato ai magistrati – è entrato
nella stanza da letto e ha visto la bimba con un cuscino sul
volto e la moglie distesa sul letto con accanto una confezione di barbiturici. Mamma e figlia sono state portate
d'urgenza in ospedale, ma per la bimba non c'è stato nulla
da fare. La biologa, che da ottobre soffre di depressione
post partum ed è seguita da specialisti, è stata subito ricoverata e tenuta sotto osservazione. Dai primi risultati
degli esami clinici, la dose di farmaci assunta escluderebbe
un tentativo di suicidio. Ma tutto il quadro clinico della
donna sarà sottoposto a ulteriori approfondimenti.
La biologa aveva cominciato ad avvertire disagi e malesseri dal mese di ottobre – la piccola era nata i primi di luglio – e per questo era seguita da uno specialista che le
aveva dato una specifica cura con una diagnosi di depressione post partum. Ma proprio lo scorso 17 febbraio la
donna aveva voluto cambiare medico perché non vedeva
miglioramenti: almeno così avrebbe spiegato al marito. Tre
giorni prima della tragedia, però, Giovanna Leonetti aveva
detto al coniuge di volersi trasferire da una zia, che abita a
Donnici, periferia di Cosenza, «per avere un po' di tranquillità». Da mercoledì la giovane mamma aveva lasciato la
piccola con il papà e viveva dalla zia. Proprio venerdì sera
i due si erano sentiti per telefono: Francesco Luberto sapeva che la moglie sabato mattina passava da casa per vedere la bimba.
La tragedia si è consumata tra le undici e le dodici di sabato. La donna che abita al terzo piano di una palazzina, situata in una traversa di corso Mazzini, prima era scesa con
la bimba nell'appartamento della mamma, che sta al
primo piano. Verso le 12:24 il marito riceve una telefonata
da Giovanna che «con la voce impastata» gli dice di scendere giù al secondo piano a casa della zia, che in questi
giorni era fuori Cosenza e aveva lasciato le chiavi di casa
alla nipote. Luberto, appena arrivato al secondo piano, ha
trovato la porta socchiusa. «Era tutto buio – ha raccontato
il marito ai magistrati –. La chiamavo e Giovanna mi diceva
che era nella prima stanza da letto della zia. La stanza era
buia. Non riuscivo a trovare la luce. Giovanna era distesa
sul letto e accanto ho visto il corpicino di mia figlia con un
cuscino sul volto. Appena ho tolto il cuscino dal viso di mia
figlia, Giovanna mi diceva "ho risolto tutto, ho preso dei
farmaci". Io disperato cercavo di rianimare mia figlia sul
letto anche con un massaggio cardiaco. Ma visto che la
bimba non reagiva scendevo dal secondo al primo piano
dove abita mia suocera che era con la badante». I magistrati stanno seguendo l’attività investigativa con estrema
cautela e attenzione data la delicatezza del caso. Tanti, ancora, gli aspetti da chiarire e da valutare. In particolare, bisognerà approfondire le condizioni di salute della donna.
La sezione misure prevenzione del Tribunale di Catania ha disposto l’amministrazione giudiziaria della Tecnis Spa, Artemis
Spa e Cogip Holding Srl, e il sequestro delle quote per un valore
di un miliardo e mezzo di euro. L’intervento, richiesto dalla procura distrettuale antimafia di Catania, è stato eseguito dai carabinieri del Ros.
Alla Tecnis erano stati affidati i lavori per la realizzazione degli
ospedali della Sibaritide e della Piana di Gioia Tauro. A novembre
dello scorso anno, alla stessa società era stato ritirato il certificato antimafia, mentre pochi giorni fa la stessa azienda aveva
addirittura rassicurato la Regione Calabria circa la sua capacità di
mantenere gli impegni assunti per gli importanti cantieri calabresi.
Le indagini del Ros avrebbero documentato un presunto asservimento del gruppo imprenditoriale alla famiglia catanese di
Cosa Nostra, alla quale, secondo gli inquirenti, sarebbero state
garantite ingenti risorse economiche consentendogli l’infiltrazione nel redditizio settore degli appalti pubblici. La Tecnis è
stata coinvolta anche nella maxi inchiesta sulle tangenti dell’Anas.
L’OPERAZIONE va dunque a colpire tre società del gruppo imprenditoriale Costanzo-Bosco Lo Giudice, attive nel settore della
realizzazione di grandi opere infrastrutturali. Il gruppo si è sempre detto estraneo a presunti rapporti sia con la mafia siciliana
che con quella calabrese.
L’imprenditore Costanzo, tra l’altro, aveva anche denunciato e
fatto arrestare alcuni affiliati alla ‘ndrangheta che avrebbero richiesto il pagamento del pizzo sui lavori dell’A3 Salerno-Reggio
Calabria. Gli investigatori dell’Arma, però, sospettano rapporti
con il clan Santapaola, rapporti che sarebbero stati documentati da intercettazioni e appostamenti.
Il sindaco di Corigliano si rivolge al governatore per chiedere
soluzioni efficaci e celeri dopo la misura di prevenzione che ha
colpito la ditta assegnataria dell’appalto per il nuovo nosocomio
«L'Area Urbana Corigliano – Rossano e l'intera area della Sibaritide, da Trebisacce fino a Cariati, ai confini con la provincia di
Crotone, meritano di sapere quale sarà il destino del nuovo
Ospedale. Il Presidente della Giunta Regionale Mario Oliverio intervenga con celerità per rassicurare questo territorio al quale
da troppo tempo è negato il diritto alla salute». È quanto dichiara il sindaco Giuseppe Geraci, esprimendo preoccupazione
per la vicenda giudiziaria delle ultime ore che vede coinvolta la
Tecnis, la società alla quale erano stati affidati i lavori per la realizzazione degli ospedali della Sibaritide e della Piana di Gioia
Tauro.La sezione misure di prevenzione del tribunale di Catania
ha ordinato la nomina di un amministratore giudiziario e il relativo sequestro delle azioni delle tre società che compongono il
gruppo Tecnis (Artemis spa, Cogip holding e Tecnis spa): un'operazione da un miliardo e mezzo di euro. «Il rischio di un ulteriore
stop all'avanzamento delle fasi procedurali per la realizzazione
della nuova struttura – dichiara il Primo Cittadino – si era già palesato nei mesi scorsi. Avevamo già chiesto alla Regione Calabria, di fare chiarezza e di pretendere soluzioni efficaci e celeri,
al fine di evitare di poter andare incontro ad eventuali contenziosi, e al rischio di perdere definitivamente il finanziamento previsto per questa opera strategica. L'invito, ora più che mai valido,
al Governatore Oliverio è di trovare strade alternative per uscire
da questa situazione di stallo».
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IL DIARIO anno XIV n.6 PAG. 12
Consumiamo il nostro cibo: nuova occupazione,
gusto, salute e risparmio assicurati
Il consumo dei nostri prodotti locali a
km zero, in sostituzione di quelli di
lontana e ignota provenienza, determina una migliore tutela della salute
e un risparmio delle spese di trasporto con un conseguente effetto
positivo sui redditi agricoli e un non
trascurabile taglio di emissioni di anidride carbonica. Inoltre, possiamo ridurre al minimo le intermediazioni e
determinare prezzi più convenienti ai
due estremi della catena, produttori e
consumatori. La pianura di Sibari e il
Pollino, come del resto tutta la Calabria, sono ricchi di prodotti agricoli di
eccellenze e di biodiversità ma, se
analizziamo la nostra realtà, notiamo
che i residenti consumano poco i
prodotti locali, pur essendo consapevoli dell’ottima qualità degli stessi.
Pertanto, è opportuno attuare delle
politiche finalizzate alla promozione
del consumo dei nostri prodotti, partendo dalle scuole di ogni ordine e
grado. In molte scuole di primo grado
è prevista anche la mensa, che, secondo gli esperti della formazione, è
parte integrante dell’attività curriculare, così come previsto dalla normativa vigente e dai piani di offerta
formativa (POF). La mensa delle giovanissime generazioni rappresenta
l’occasione migliore per una educazione alimentare particolarmente attenta ai prodotti della nostra terra e
anche ad alcune sane ricette tradizionali. In questa ottica, il Centro di Divulgazione Agricola n.2 dell’ARSAC di
Castrovillari, nel corso degli ultimi
anni ha avviato una collaborazione
con le scuole di primo grado di Castrovillari organizzando visite in alcune
aziende
orticole,
accompagnando i piccoli allievi con i
loro insegnanti. Nelle aziende visitate
sono state mostrate ai bambini le colture orticole in campo, spiegato le
modalità di coltivazione, l’epoca di semina e/o trapianto, la difesa dagli attacchi dei parassiti, l’uso dell’acqua
irrigua, l’epoca di raccolta, ecc.. Secondo gli esperti della formazione
primaria, le iniziative didattiche che
portano i bambini a diretto contatto
con i luoghi della produzione del
cibo, sono molto efficaci nella ricostruzione del rapporto con le peculiarità del territorio e, più in generale,
nella formazione delle nuove generazioni. Inoltre, è sicuramente importante per le giovani generazioni
conoscere la provenienza dei prodotti
alimentari che arrivano sulla tavola
(dove sono stati prodotti, in quali
aziende e con quali tecniche). Le cosiddette fattorie didattiche, oltre ad
essere utili allo scopo, rappresentano
una forma di integrazione del reddito
agricolo e possono generare nuovi
redditi proprio per la multifunzionalità dell’azienda agricola. Gli Istituti
per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione e gli Istituti Tecnici con indirizzi Chimico e Ambientale, possono
svolgere un ruolo non indifferente
per la promozione del consumo di
prodotti locali. L’azione formativa di
queste scuole che valorizza i prodotti
locali, favorisce sia direttamente che
indirettamente la creazione di nuove
opportunità di lavoro per gli stessi
giovani che acquisiscono il relativo titolo di studio. Per queste ragioni, da
alcuni anni, abbiamo intrapreso una
particolare collaborazione con l’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione di
Castrovillari, svolgendo dei seminari
riguardanti le peculiarità dei nostri
prodotti locali e di eccellenza. La ristorazione che sembra particolarmente attenta alle produzioni della
nostra terra può invertire la tendenza
consolidata a consumare prodotti di
lontana e incerta provenienza. Per
promuovere e incentivare il consumo
dei prodotti locali nei pubblici esercizi
(ristoranti, bar, ecc., molto frequentati
dai giovani) dei nostri centri abitati,
un ruolo determinante può essere
svolto sicuramente dalle Amministrazioni Comunali. Il Sistema Sanitario
Nazionale si trova a curare, ad altissimi costi sia sociali che economici,
patologie che spesso, sono legate alla
qualità del cibo che consumiamo. Siccome siamo ricchi di prodotti alimentari sani, sicuri e gustosi,
promuoviamo il consumo del nostro
cibo: gusto, salute e risparmio assicurati.
Luigi Gallo(*)
(*)ARSAC-Centro di Divulgazione
Agricola (Ce.D.A.) n. 2 del Pollino Castrovillari
C E D E S I
A CASTROVILLARI IN ZONA CENTRALE
ATTIVITA’ COMMERCIALE
ABBIGLIAMENTO BAMBINO/A BEN AVVIATA DAL 2006
COMPRESI: MERCE IN NEGOZIO E MAGAZZINO, ARREDI,
IMPIANTO D’ ILLUMINAZIONE E DI SICUREZZA, COMPUTER, REGISTRATORE DI CASSA, CONDIZIONATORE.
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IL DIARIO anno XIV n.6 PAG. 13
Pietro Troccoli, la barca di Garibaldi e il trombettiere di Custer...
Volevano far pervenire a Garibaldi una spada
d'oro e un album con le firme degli immigrati
italiani a Montevideo e BuenosAires, ci riuscirono!
Gli emigrati avevano contribuito alla costruzione dell'imbarcazione: un battello speciale,
inaffondabile, grazie ai barili contenenti olio di
oliva.
Il mattino del 19 settembre del 1880 il porto
della capitale Uruguaiana era affollato come
non mai, il “Leon de Caprera” salpò. L'idea di traversare all'incontrario l'Oceano, dall'America
verso l'Europa era venuta ad un immigrato calabrese marinaio di lungo corso: Vincenzo Fondacaro da Bagnara Calabra.
Insieme a Vincenzo si imbarcò Grassani, vecchio
lupo di mare che lasciò New York per aderire alla
proposta Fondacaro e partecipare all'impresa
del “Leon de Caprera”, 9 metri di lunghezza per
2,5 di larghezza, con forma bombata che consentiva di raddrizzarsi da sola, in caso di capovolgimento. Completava l'equipaggio Pietro
Troccoli, un marinaio emigrato da Marina di Camerota. Per finanziare l'impresa il Fondacaro
portò il battello in tour. L'”opera” fu esposta
prima in piazza a Montevideo dove racimolò un
bel po' di offerta e poi in giro fino a Buenos
Aires. Il vento di Libeccio portò il mare in burrasca. Fu la prova dell'olio per il Leon di Caprera, e
l'occasione per sperimentare l'effetto dell'olio,
fatto filtrare da un contenitore attraverso alcune
tele, sull'onda.
La barca non affondò! Dopo 113 giorni di mare
come raccontava il “Corriere Mercantile” di Genova, il “Leon de Caprera” approdò a Livorno, e
fu esposto al pubblico prima nella città toscana,
una visita alla famiglia presso Bagnara Calabra,
dove fu accolto con onori, fu fedele alla sua condotta “ la tomba preferisco trovarla nella pancia
di un pescecane” . Un comunicato del governo
argentino informa: “ Fondacaro è perito a causa
di una tempesta nell'Oceano, naufragando con
la sua imbarcazione Cesare Conti”.
Di un Troccoli ne parla Alexander Dumas nella
sua “Cronache Napoletane di ieri e di oggi”, mediatore tra una banda di briganti che ha sequestrato il barone Fabiella di Tramutola, nel
potentino ed il figlio Joseph, di cui Dumas riporta un'ampia testimonianza.
Non sappiamo se abbia un nesso con Pietro
poi a Genova, quindi nell'Esposizione Industriale
a Milano e venduto successivamente alla città
di Venezia.
Troccoli ritornò alla sua Camerota, non prima di
essersi fermato a Caprera per consegnare a Garibaldi l'album con le firme degli emigrati di
Buonos Aires e Montevideo. Gli fu anche data
una medaglia d'oro, ma dopo breve tempo, il
nostro Pietro Troccoli rientò a Montevideo, dove
si sposò, ebbe nove figli e morì a 88 anni, nel
1939. Grassoni dopo una breve puntata nella
sua Ancona, ritornò anch'egli a Montevideo.
Morì a Genova nel 1901. Il capitano Fondacaro,
spericolato ideatore dell'avventura del Leon di
Caprera non si rassegnò a una vita quieta. Dopo
Troccoli (sicuramente non vi è nessun nesso
con il Direttore del Diario di Castrovillari),c'è invece un sicuro nesso tra Troccoli, autore dell'impresa del Leon de Caprera ed un altro
discendente, quel Jorge Nestor Fernandez Troccoli, arrestato qualche anno fa a Marina di Camerota, dove si era rifugiato. Si tratta di un ex
gerarca coinvolto nel “Plan Condor”. J.N. F. Troccoli, per sfuggire alla cattura, si ricordò del trisavolo italiano, dal quale aveva ereditato la doppia
cittadinanza.
Giuseppe Bellizzi
“Liberamente tratto da “Il Trombettiere di Custer”
di A. Mastrandrea da Sala Consilina”. Ed. Ediesse.
A3, limitazione circolazione veicolare
su tratto Laino Borgo e Mormanno
L’Anas comunica con una nota che,
"per il prosieguo delle attività di demolizione del viadotto `Italia` mediante
l’utilizzo di esplosivi, lungo l’autostrada
A3 ‘Salerno-Reggio Calabria, fra le 7.00
e le 9.00 di sabato 27 febbraio il traffico
sarà chiuso nel tratto compreso fra lo
svincolo di Laino Borgo (km 153,300) e
lo svincolo di Mormanno (km 163,000),
nei territori comunali di Laino Borgo,
Laino Castello, Mormanno, in provincia
di Cosenza”.
Bocciati i progetti
dei mega elettrodotti
tra la Calabria
e la Basilicata
La Ola (Organizzazione lucana ambientalista) esprime soddisfazione per la “bocciatura” – e conseguente archiviazione
del 16 febbraio 2016, da parte del ministero dell’Ambiente
– degli elettrodotti facenti parte della rete di trasmissione
nazionale a 380/220/150 KV nell’area del Parco nazionale
del Pollino. Un parco che, invece, in data 29 maggio 2015
aveva espresso parere favorevole al progetto di Terna spa.
Contro la realizzazione del programma di Terna – evidenzia
l’Organizzazione – si era espressa la Commissione ministeriale VIA/AIA in data 10 luglio 2015, poiché incompatibile
con l’area protetta. La società aveva eccepito la “bocciatura”
della Commissione VIA/VAS del ministero dell’Ambiente, in
quanto – secondo la stessa Terna – “basate su valutazioni in
parte non corrette, frutto di considerazioni non obiettive e,
relativamente al contesto elettrico, fuori dal quadro di competenza proprie della stessa Commissione”, chiedendo la revisione del parere che in data 6 novembre 2015 la
Commissione tecnica VIA ha invece confermato, “bocciando” per la seconda volta il progetto Terna e confermando il precedente parere del 10 luglio (n.1833 ).
Pertanto, in data 10 febbraio 2016, Terna ha ritirato l’istanza
di Valutazione d’impatto ambientale comunicando la volontà di presentare un nuovo progetto, onde evitare l’archiviazione definitiva del progetto in itinere da parte del
ministero dell’Ambiente. Per la Ola questa vicenda fa emergere vistose incongruenze e incapacità da parte degli organi di gestione del Parco nazionale del Pollino, di cui si
chiede nuovamente il commissariamento da parte del ministero dell’Ambiente, anche in considerazione dell’analoga
vicenda che interessa la lunga storia della centrale Enel del
Mercure, strettamente connessa a quella degli elettrodotti
nel parco, anche per il collegamento elettrico previsto da
Terna con la centrale. Sul progetto degli elettrodotti nel
parco fin da subito erano stati manifestati forti dubbi, con
osservazioni/opposizioni presentate formalmente dall’Associazione calabrese Acanta che aveva evidenziato impatti
significativi di nuovi tratti di elettrodotto con gli ecosistemi
tutelati del Parco e della Rete Natura 2000 dell’Unione Europea, senza che la società garantisse la dismissione di reti
di trasmissione esistenti dichiarati.
S.S.534/L’Anas rescinde il
contratto alla ditta Vidoni
Come previsto anche a seguito degli interrogativi posti pubblicamente, l’Ente Appaltante ANAS rescinde il contratto
alla ditta appaltante della SS534 (Consorzio Grecale, Vidoni
S.p.A. Firmo–Sibari ). Entro quarantacinque giorni a partire
dal 17 Febbraio 2016 la SocietàVidoniS.p.A dovrà smontare
le attrezzature di cantiere di proprietà e consegnare le aree
all’ANAS quale Ente appaltante. Adesso inizierà un periodo
di transizione di come procedere e di come garantire i 200
lavoratori in cassa integrazione e le ditte subappaltatrici per
garantire le loro spettanze dovute. Le maestranze devono
ancora percepire le mensilità di dicembre 2015, gennaio
2016 e altre spettanze di legge, mentre le ditte subappaltatrici gli importi dei lavori già eseguiti nei mesi scorsi per oltre
4 milioni di euroil cuil mancato pagamento ha messo a rischio la sopravvivenza di tante piccole aziende ed i propri
dipendenti. Pertanto si fa appello all’Anas, al Prefetto, a tutti
i Sindaci del comprensorio a tutte le organizzazioni sindacali
di non abbassare la guardia e non spegnere i riflettori su
questa vicenda per non ripetere gli errori del passato che a
pagare sono sempre i più deboli, anche perché, non si ripetano sempre le stesse cose che caratterizzano in negativo la
Calabria così come si è verificato in passato allorquando lo
svincolo di Firmo-Sibari restò fermo per anni dopo l’inquisizione della ditta Asfalti Sintex di Roma all’inizio degli anni
2000 per infiltrazioni di mafia. La magistratura farà luce sull’andamento anche della strada SS534. Ora si tratta di fare
in fretta nel completamento dell’opera perché la Strada Statale 534 di Cammarata e degli Stombi, fa parte della struttura portante della rete stradale della nostra Regione che
permette il collegamento tra l’autostrada A3 e la SS 106 a
servizio dell’area industriale. Il blocco del cantiere sta comportando notevoli disagi non solo alla circolazione stradale,
ma anche alla debole economia, prevalentemente agricola,
che caratterizza l’intero territorio.
Coordinatore Cittadino Forza Italia
Roberto Senise
DAI CENTRI DELLA ZONA
IL DIARIO anno XIV n.6 PAG. 14
Morano C./ De Bartolo conferma tutti gli
assessori e redistribuisce gli incarichi
Il sindaco di Morano, Nicolò De Bartolo,
con atto monocratico ha confermato
ieri i quattro assessori del suo esecutivo
(Pasquale Maradei - che conserva anche
la funzione di Vicesindaco -, Emilia Zicari, Biagio Angelo Severino, Sonia
Forte), ridistribuendo però gli incarichi
e inserendo nella squadra di governo
tutti i Consiglieri di maggioranza (Leonardo Di Luca, Rocco Antonino Marrone, Maria Anna Vacca) sotto la
supervisione del Capogruppo (Roberto
Berardi).
Il Primo Cittadino ha introdotto deleghe
importanti per lo sviluppo dell’antico
borgo del Pollino e ampliato significativamente il raggio d’azione dei singoli
esponenti della Giunta. A ognuno di
essi sono state affidate aree di lavoro in
virtù delle specifiche esperienze e abilità personali maturate. Il pacchetto si
presenta, pertanto, molto dettagliato e
«consente agli incaricati – afferma De
Bartolo – di operare in settori ben individuati».
«A fronte dell’impegno mostrato sinora
dagli Assessori e degli sforzi notevoli e
costanti da essi compiuti, sottraendo
spesso tempo e risorse agli affetti familiari per il bene superiore della comunità – sostiene il Sindaco di Morano -, ho
ritenuto doverli confermare nelle cariche, modificandone e/o integrandone
in alcuni casi i campi d’intervento. E
mentre ho riservato alcuni comparti al
sottoscritto, ho ritenuto dovermi avvalere anche di una più stretta collaborazione dei Consiglieri di maggioranza,
già membri dei gruppi interassessorili,
stante l’abnegazione con cui hanno seguito e risolto le problematiche che via
via sono emerse. Siffatta rimodulazione
– ha concluso De Bartolo - ha dunque lo
scopo di fornire maggior impulso ad alcuni settori della vita comunale e, in ge-
nerale, a rendere più efficace, moderna
e incisiva l’attività amministrativa e di
programmazione».
Le deleghe
Sindaco Nicolò De Bartolo: Sicurezza dei
cittadini e Polizia Municipale – Protezione civile - Progetti strategici per il
Borgo – Comunicazione Istituzionale –
Relazioni con le parti sociali – Servizi
elettorali e demografici – Attuazione del
programma – CED e reti informatiche –
Cooperazione Internazionale e gemellaggi – Decentramento e partecipazione del cittadino – Gestione
Amministrativa e manutenzione del patrimonio e delle infrastrutture – Politiche economiche, bilancio, finanza e
tributi – Programmazione e controllo di
gestione – Provveditorato ed economato – Indirizzi alle società partecipate
e rappresentanza – Rapporti istituzionali Touring Club, Bandiera Arancione e
FAI – Rapporti con le ATO e ARU.
Vicesindaco Pasquale Maradei: Lavori
pubblici – Pianificazione urbanistica generale ed esecutiva – PSC – Infrastrutture – Politiche per il centro storico –
Dissesto idrogeologico – SUE - Edilizia
privata – Edilizia pubblica – Edilizia residenziale – Terreni comunali e censi - Assegnazione alloggi e rapporti con
l’Aterp – Servizi Cimiteriali – Toponomastica – Rapporti con la C/da Campotenese - Viabilità urbana – Traffico – Sosta
e parcheggi – Segnaletica – Personale –
Sicurezza sul lavoro – Formazione professionale – Gestione delle risorse
umane – Riorganizzazione dell’apparato comunale.
Assessore Emilia Zicari: Attività culturali
– Programmazione e gestione dei teatri
comunali – Musei - Turismo – Programmazione e gestione eventi e manifesta-
zioni – Artigianato locale e artistico –
Rapporti con le associazioni e volontariato ad esclusione del sociale – Sanità
e Farmacie.
Assessore Biagio Angelo Severino: Agricoltura e forestazione – P.S.R. – Viabilità
rurale – Piano pascoli e regolamenti
agrari - Ambiente – Politiche energetiche – Edilizia su politiche energetiche –
Pubblica illuminazione – Edilizia su pubblica illuminazione – Rapporti con le
ESCO – Verde pubblico – Piano e gestione arredo urbano – Rapporti con i
consorzi di bonifica – Politiche per lo
sviluppo economico e per il lavoro.
Assessore Sonia Forte: Affari generali –
Contenzioso – Contratti e convenzioni
– Welfare – Istruzione e politiche educative – Servizi per l’infanzia – Scuola
dell’infanzia, primaria e secondaria –
Mense scolastiche – Manutenzione ed
edilizia scolastica – Biblioteche – Relazioni con il pubblico – Rapporti con i comitati di quartiere - Servizi sociali –
Rapporti con il C.O.S.S.P.O – Politiche
per la famiglia – Politiche per l’immigrazione – Rapporti con le associazioni sociali e il volontariato sociale - Trasporti
scuolabus e manutenzioni.
Consigliere delegatoLeonardo Di Luca:
Gioventù – Sport – Edilizia sportiva e
manutenzione – Rapporti con l’associazionismo sportivo e giovanile.
Consigliere delegato Rocco Antonio
Marrone: Rapporti istituzionali ANCI e
Associazione “Borghi più belli d’Italia” –
Rapporti con le Università e pratica
UNESCO – Attività produttive, commercio e artigianato – SUAP – Mobilità sostenibile.
Consigliere Maria Anna Vacca: Pari opportunità – Informa giovani – Politiche
per i diversamente abili – Integrazione
sociale – Trasporti di carattere sociale.
Il TC Queen’s Pollino guarda al futuro
Occhi puntati sul tennis. Una emergente realtà sportiva comincia pian piano ad affiorare ai piedi del Pollino. Il Queen’s
Tennis Club si prepara ad affrontare una stagione agonistica
impegnativa ed entusiasmante, allo stesso tempo. Primo e più
importante obbiettivo è quello di onorare al meglio la serie C,
conquistata lo scorso anno per la prima volta nella storia del
tennis locale. Una competizione che vedrà ai nastri di partenza
otto squadre appartenenti ai più prestigiosi Club della Calabria. Una squadra capitanata da Andrea Viceconte, atleta di
punta e maestro della Basic School di tennis, che proprio in
questi giorni ha partecipato al Raduno Tecnico presso il Tc Polimeni di Reggio Calabria, già sede della vittoria in Fed Cup
della squadra nazionale femminile composta da Errani, Schiavone, Vinci e Pennetta, con una rappresentanza di giovani talenti e future promesse locali. Giuseppe Loricchio, Marco La
Vitola, Alfredo Frascino e Antonio Casalnovo, infatti, hanno
rappresentato il Queen’s Pollino, club che ha avuto l’onore e
l’orgoglio di poter contare sul maggior numero di convocati
al raduno tecnico riservato agli atleti calabresi con spiccate
qualità , tenuto dal Tecnico Nazionale Paolo Girella, coadiuvato dallo Staff del Settore Tecnico Regionale. I ragazzi, accompagnati dal maestro Andrea Viceconte, hanno catturato
le attenzioni degli addetti ai lavori , che ne hanno apprezzato
le qualità tecniche e le potenzialità future. Una bella e significativa esperienza che sancisce e motiva le aspettative del tecnico Viceconte e del Tennis Club per la crescita di questo sport
individuale che richiede tanta pratica, impegno, anche economico, strutture adeguate, ma soprattutto una programmazione lungimirante. In questa direzione, il Club, presieduto da
Damiano Covelli e supportato dai tanti e volenterosi soci, ha
tracciato il percorso per raggiungere, perché no, i prestigiosi
traguardi che Castrovillari merita. Ed è di pochi giorni fa la notizia che nei Campionati Invernali – Bronze, la squadra com-
posta da Damiano Covelli e Mario Pellegrino ha raggiunto il
secondo posto nella finale Regionale, persa soltanto al doppio di spareggio contro il Rossano Sport. Pertanto, occhi puntati sul tennis e sui prossimi appuntamenti nei campionati di
serie C, D2, D3, Over ed Under, nei Tornei Open, di 3° e 4° categoria, dove la pattuglia dei castrovillaresi si farà sicuramente
rispettare anche sui campi dei club più prestigiosi della Calabria.
Nella foto, da sinistra Alfredo Frascino, Giuseppe Loricchio, il
maestro Andrea Viceconte, Antonio Casalnovo, Marco la Vitola.
Battuto anche il Trebisacce, il Castro sempre in vetta
IL DIARIO anno XIV n.6 PAG. 15
La famiglia dell’Asd
Academy Castrovillari
calcio si allarga
Cresce quantitativamente e qualitativamente la
famiglia degli allenatori dell’Asd Academy Castrovillari. Da poche ore è arrivato a dare il suo
prezioso contributo Marco Colle. Non ha bisogno
di presentazioni il difensore ex Castrovillari (dal
95 al 98 in C2) Cosenza (circa 80 presenze in serie
B) Spal e Avellino prima di intraprendere la sua
carriera da tecnico nel 2009 ( Mirto,
Rossanese,Acri,Palmese). Dopo aver sposato una
castrovillarese, è padre di due bimbe, il tecnico
friulano ha “sposato” anche il progetto della società castrovillarese iniziato nel 2012. L’Asd Academy che vuole essere “più che una scuola calcio
un centro di formazione del bambino” ringrazia
Marco Colle per aver accettato ad entrare a far
parte di questa grande famiglia sportiva augurando al neo tecnico buon lavoro “certi di una
grande ed importante sinergia con tutti i tecnici
presenti”. Carmine Pugliese, Giuseppe Donato,
Bruno Bossio e Fabio De Sanzo, tutti professionisti che si sono calati nella realtà del settore giovanile. L’Academy coglie l’occasione per
ringraziare Danilo Pagni, per aver coinvolto la società nell’organizzazione del III Memorial “Dante
Pagni” che si svolgerà dal 29 aprile al 3 maggio
nella città di Castrovilllari. Un grazie la società lo
rivolge anche a tutti i tesserati che categoria per
categoria si stanno mettendo in evidenza, in particolare ricordiamo gli Allievi che stanno scalando
la classifica regionale (ultimamente hanno sconfitto il Real Cosenza imbattuto da due anni).
Finisce 1-0 l'atteso derby con il Trebisacce. Non una gara semplice
per i lupi del Pollino che hanno piegato la formazione ionica grazie ad un calcio di rigore realizzato nel finale da Opoku. Una vittoria che vale il primato in classifica a braccetto con il Sersale in
attesa della sfida di domenica prosisma ad Acri. “Sapevamo già
dall’inizio che la partita contro il Trebisacce sarebbe stata dura, difficile, questo perché è una formazione compatta e buona. Noi non
abbiamo avuto nel primo tempo un buon approccio alla gara, poi
nella seconda frazione di gioco è uscito fuori il nostro carattere e
siamo andati in vantaggio. Sì, abbiamo sofferto tanto” esprime nel
post partita il co-presidente Alessandro Di Dieco che vuole e crede
nella promozione diretta del suo Castrovillari. “Siamo in vetta alla
classifica e questo è molto importante. Ci aspettano altre sette battaglie, ne siamo consapevoli, ma noi ci crediamo” conclude il patron rossonero. “Lupi” apparsi opachi, poco incisivi, prevedibili e
privi di idee, impensierendo poco, nel primo tempo, la porta di
un bravo Vitale il quale nella seconda parte della gara si è superato deviando tre nitide palle gol ai ragazzi di mister Viola.
“Ultimamente ci sta mancando il colpo vincente, non riusciamo a
finalizzare quello che creiamo. Il rigore è arrivato per una ingenuità
del difensore ospite, ma il gol era nell’aria. Comunque è stata una
grande sfida e alla fine siamo riusciti a vincerla” dichiara il tecnico
rossonero il quale parla dei suoi avversari. “Ho notato che chi gioca
contro di noi lo fa in modo rognoso, poi quando si trova ad affrontare un’altra squadra cambia atteggiamento. Faccio un esempio. Sono andato a vedere tempo fa il match tra il Trebisacce e la
formazione di Carnevale, e sabato ero allo stadio a guardare lo Scalea che incontrava il Gallico Catona. Sia la compagine del tecnico
Figliomeni che quella guidata da mister Misiti hanno disputato i
loro incontri come se giocassero una amichevole e non una partita
di campionato” asserisce mister Franco Viola il quale domenica
prossima affronterà in trasferta l’Acri probabilmente senza l’attaccante Fabio Lupacchio fuori per un problema al ginocchio. “La partita di Acri sarà una gara come tutte le altre: una battaglia. Siamo
consapevoli che se vogliamo vincere questo torneo dobbiamo
fare i salti mortali e combattere contro tutto e tutti, questo è sicuro. Lupacchio viene da un periodo che ha qualche acciacco, infatti durante il riscaldamento ha risentito un dolore al polpaccio.
Vediamo in questa settimana cosa succederà”.
www.abmreport.it
Un girone di ritorno avaro di soddisfazioni per il Castrovillari over
TORNEO “PAESI DEL PARCO”
Ferma ancora la Stella Maris (questa
volta non per il maltempo ma per il
turno di riposo previsto dal calendario), la Fiorito prova a scappare in
vetta alla classifica. Inequivocabile il
4-0 con cui i bisignanesi hanno travolto un’Audace che è rimasta in partita solo per un tempo salvo poi
crollare dal raddoppio in poi. D’altra
parte, i valori in campo erano diversi
e questa disparità è emersa chiaramente con il passare dei minuti. La
squadra di Rapanà ha fatto quello
che ha potuto, cercando fino a
quando possibile di limitare i danni.
Ma la Fiorito di oggi è un cliente scomodissimo per chiunque avendo
preso coscienza del suo valore e giocando in modo tale da meritare la
prima posizione della classifica. Si
aspettano gli scontri diretti per fissare definitivamente la quota per la
vittoria finale, ma ci sembra, al momento, una delle più serie pretendenti insieme alla Stella Maris, al
Fuscaldo e allo Sporting Terranova.
A proposito del Fuscaldo, convincente vittoria sul campo di un Castrovillari rimaneggiato (va detto,
però, che anche la squadra di mister
Carnevale non poteva definirsi al
completo) e pieno rilancio verso le
posizioni da podio in classifica. Il
primo tempo è stato sostanzialmente equilibrato con Aino che
aveva pareggiato i conti dopo il fulmineo vantaggio ospite siglato da
Gianni Zicarelli. All’inizio della seconda frazione, ancora l’attaccante
sugli scudi con la rete del vantaggio
subito bissata da Cardillo che ha scavato un solco importante fra le due
formazioni. Da allora in poi non c’è,
francamente, stata storia: il Fuscaldo
ha concesso qualcosa nel finale a risultato abbondantemente acquisito
e comunque dando la netta impressione di averne più dell’avversario.
Per i rossoneri una brutta sconfitta,
soprattutto nel modo in cui è maturata: chiaro che non tutto è perduto
in chiave primo posto (il turno di ri-
poso è stato già osservato la settimana scorsa) ma è altrettanto vero
che questo girone di ritorno, almeno
fino a questo momento, è stato avarissimo di soddisfazioni con questa
sconfitta che è succeduta a quella di
Cassano, sia pure a tavolino. Bene
con un po’ di fatica il Terranova che
deve attendere la metà del secondo
tempo quando Leonetti Franco su rigore sblocca lo zero a zero contro
un’ostica Sinco che ha giustamente
venduto cara la pelle. Alla fine tre
punti dovevano essere e tre punti
sono stati: poco contano le goleade,
siamo abbastanza certi che la squadra di Smiriglia sarà tre le protagoniste fino alla fine perché dopo un
avvio così così ha ritrovato una certa
solidità. Resta l’incognita del recupero contro la Stella Maris, match
che potrebbe rivelarsi molto importante. Torna alla vittoria il Roggiano
imponendosi sul Cassano che, ultimamente e tra le mura amiche,
aveva reso difficile la vita al Castro-
villari. Una doppietta di Lanzillotti
nella seconda meta del primo tempo
ha di fatto indirizzato la gara che non
ha poi subito ulteriori cambi di direzione. Il Roggiano di Valentino Miraglia si riaffaccia nelle prime posizioni
di classifica mentre il Cassano paga,
come spesso succede, la difficoltà a
fare gol. La squadra di Caruso, nell’ambito di una gara molto corretta,
non ha giocato male contenendo
bene e proponendosi in avanti collezionando un paio di buone palle gol
gettate però alle ortiche. Una classifica un po’ avara per il Cassano che
spesso non è riuscito per poco a fare
risultato. Perfino superfluo il commento su Malvito – S.Umile: verissimo che la gara è anche stata in
parità, sull’1-1, ma il risultato finale è
così chiaro che non servirebbe aggiungere neanche una parola. Peccato solo per la mortificazione subita
dal Malvito che, sia pure con mezzi
modesti, continua ad onorare il campionato. Del resto, è pur vero che
spesso il S.Umile ha mancato il risultato proprio per scarsa concretezza
sottoporta senza difettare nel gioco:
in questa gara, invece, vendemmiata
di reti che, però, non potrà restituire
quanto perso per strada. Senza storia sembrerebbe anche Sibari – Medici, finita sul 4-1, ma non è
esattamente così. Il risultato ha assunto queste proporzioni solo nella
parte finale della gara, quando i cosentini inseguivano il pareggio dopo
aver accorciato le distanze con Muto.
Intendiamoci, la vittoria è meritata e
non ci piove, forse il passivo, però,
mortifica troppo gli ospiti al termine
di una gara in cui anche Eolo ha recitato una parte tutt’altro che da comparsa. Prossima puntata: Roggiano –
Castrovillari e Sibari- Terranova. Tenetevi forte, la giostra è lanciata alla
massima velocità.
Gaetano Pugliese