Cambiano le facce, cambia anche la politica?

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Cambiano le facce, cambia anche la politica?
Corredi
corso garibaldi, 91 - castrovillari -
POLITICA
pag. 2
Anno 7 - Numero 4- Distribuzione gratuita il sabato e la domenica - 31 GENNAIO 2009
PROVINCIALI
Diana annuncia la sua
ricandidatura. Il 5 febbraio
il presidente Oliverio
arriva a Saracena
SANITA’
Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
pag. 6
INTERVENTI
La lunga attesa per il
nuovo Piano Sanitario Regionale.
Evitare lo spezzatino
della cardiochirurgia calabrese
SPORT
pag. 15
BOXE
Il 2009 sarà l’anno del
super welter castrovillarese
Natalino Martucci?
La società intravede un talento
Aliquam
Presentato,
nella SalaPhasellus
Giunta
di Palazzo Gallo a Castrovillari, il Rapporto 2008 di
Legautonomie, l’ottavo della
serie. Marisa Urso cooptata
nell’organismo.
Pag. 3
Cras
Etiam ispirato
Concorso
fotografico
alla solidarietà. Nuova iniziativa dell’Associazione Onlus
“Gian Piero Chiarelli”. Opere
da consegnare entro il 28
febbraio.
Pag. 5
Pellentesque
Frascineto
adotta il PSC.
Alla direzione dell’equipe, il
noto architetto Serafino Puntillo, protagonista principale
dell’estensione urbana di
Rende.
Pag. 7
Cambiano le facce, cambia anche la politica?
Garofalo per il Pd e Rubini per i Socialisti a Castrovillari. Guaragna a Morano, Russo a Saracena: è questa la nuova classe dirigente
ambiano le facce, cambia
anche la politica? Questo il
primo interrogativo cui dare
risposta per capire se è in
atto un cambiamento vero
nella politica castrovillarese
e del territorio, oppure si tratta solo di una
patina di lucido per imbiancare una vecchia
parete scrostata. Il nuovo segretario cittadino del Pd castrovillarese Armando Garofalo
è un giovane, con una breve e significativa
esperienza politica alle spalle, nelle vesti di
consigliere comunale, dal 1998 al 2002. Il
nuovo segretario dei socialisti, Gerry Rubini,
è anch’egli un giovane, che ha compiuto i
C
suoi primi passi nell’agone politico alle
scorse elezioni amministrative, risultando
tra i primi eletti nel suo partito. A Morano, a
Mormanno e a Saracena, si va avanti su
questa strada con le elezioni di Carmine De
Angelis, nella cittadina del Faro, di Maria
Antonetta Guaragna, candidata a sindaco
nelle scorse elezioni amministrative, a
Morano e di Renzo Russo a Saracena. Va,
probabilmente in direzione analoga, la
scelta del giovane Vincenzo Tamburi, quale
candidato unitario a sindaco del PD e dei
socialisti a San Basile. Fa eccezione il livello
provinciale del partito che, incapace di
trovare volti nuovi, è costretto a ripiegare su
una figura istituzionale super partes, quale il
senatore Francesco Bruno. Per capire se si
tratterà di un cambiamento vero dovremo
attendere i primi atti ufficiali dei neo giovani
segretari e attendere i primi comunicati, se
compariraranno di nuovo termini quali … la
piattaforma programmatica del partito…
o ancora… nel solco delle gloriose tradizioni… o peggio ancora si è svolta una discussione ampia e articolata (ma è ovvio che
una discussione sia ampia e articolata,
altrimenti di che cosa si è parlato? mah!!!)
evidentemente tutto sarà rimasto tal quale,
eccetto solo l’età.
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ILDIARIODICASTROVILLARI
Anno 7 n. 4
pagina 2
Cambiano le facce, cambia anche la politica?
Armando Garofalo per il Pd e Gerry Rubini per i Socialisti a Castrovillari. Maria Antonietta Guaragna a Morano, Renzo Russo a Saracena: è questa la nuova classe dirigente
Cambiano le facce, cambia anche la politica? Questo il
primo interrogativo cui dare risposta per capire se è
in atto un cambiamento vero nella politica castrovillarese e del territorio, oppure si tratta solo di una patina di lucido per imbiancare una vecchia parete
scrostata. Il nuovo segretario cittadino del Pd castrovillarese Armando Garofalo è un giovane, con una
breve e significativa esperienza politica alle spalle, nelle
vesti di consigliere comunale, dal 1998 al 2002. Il
nuovo segretario dei socialisti;, Gerry Rubini, è anch’egli un giovane, che ha compiuto i suoi primi passi
nell’agone politico alle scorse elezioni amministrative,
risultando tra i primi eletti nel suo partito. A Morano,
a Mormanno e a Saracena, si va avanti su questa strada
con le elezioni di Carmine De Angelis, nella cittadina
del Faro, di Maria Antonietta Guaragna candidata a sin-
daco nelle scorse elezioni amministrative, a Morano e
di Renzo Russo a Saracena.Va, probabilmente in direzione analoga, la scelta del giovane Vincenzo Tamburi,
quale candidato unitario a sindaco del PD a San Basile.
Fa eccezione il livello provinciale del partito che, incapace di trovare volti nuovi, è costretto a ripiegare su
una figura istituzionale super partes, quale il senatore
Francesco Bruno. Per capire se si tratterà di un cambiamento vero dovremo attendere i primi atti ufficiali
dei neo giovani segretari e attendere i primi comunicati, se compariraranno di nuovo termini quali … la
piattaforma programmatica del partito… o ancora…
nel solco delle gloriose tradizioni… o peggio ancora
si è svolta una discussione ampia e articolata (ma è
ovvio che una discussione sia ampia e articolata, ma di
che cosa si è parlato? Boh!!!) evidentemente tutto sarà
rimasto tal quale, eccetto solo l’età. I nuovi segretari,
quindi, sono obbligati in primis a spiegare i contenuti
e le idee di cui si fanno portatori e solo successivamente creare delle icone, delle parole, delle immagini
che ne siano rappresentative. Avviene spesso che le
fasi di cambiamento profondo della società e della politica siano accompagnate da un ampio rinnovamento
del linguaggio. Quando l’irruzione di un nuovo lessico
nel linguaggio della politica si produce con tanta rapidità ed estensione geografica può essere considerato
il segno e il sintomo di una bisogno di rinnovamento
non solo concettuale ma sostanziale, di generazioni
esposte a nuove esperienze e coinvolte in profondi
mutamenti soggettivi e oggettivi. La stagione che
spesso, con molta approssimazione, chiamiamo dei
movimenti globali è ricca di questi spostamenti lingui-
stici; proprio da qui ci sembra utile partire e proporre
una ricerca comune sui punti di reale innovazione della
politica, al fine anche di dare sostanza e profondità al
processo di riorganizzazione dei soggetti politici. C’è
bisogno di un nuovo linguaggio della politica, perchè
quello attuale è morto, muto, non parla più, considerato che da anni il centro sinistra propone un lessico
autoreferenziale, che difficilmente riesce ad interpretare i problemi e i sentimenti del nostro tempo. Il PD
cerca un linguaggio nuovo,“la nuova stagione della politica” ha bisogno di altre parole, di nuova emotività.
Immaginiamo un pagina bianca sulla quale i nuovi segretari dovranno scrivere una bella pagina di bella politica.
Angelo Filomia
PD: Armando Garofalo è il segretario del partito nuovo
Gli iscritti e i simpatizzanti del Pd gli hanno attribuito il 72% dei consensi. All’avversario, Giuseppe Pignataro va il 22%
Armando Garofalo, 34 anni, libero professionista, già consigliere comunale a
Castrovillari, nelle fila della Margherita, è
il primo segretario cittadino del Partito
democratico. Per lui hanno votato oltre il
70% degli elettori del Pd, in una competizione elettorale interna che lo ha visto
contrapposto a Giuseppe Pignataro, sindacalista.
Segretario, complimenti per la
sua brillante affermazione. Ora
comincia una fase di lavoro duro
per dare al partito una guida stabile e sicura con un progetto
chiaro. Ci dica le prime tre cose
che intende fare per strutturare
il nuovo partito…
Le primarie di Domenica scorsa hanno dato
inizio alla strutturazione del Partito a livello
cittadino, ed hanno rappresentato allo stesso
tempo il battesimo di un percorso politico che
dovrà avere l’obiettivo di avviare un processo
innovatore e riformatore, capace di far emergere le tante energie presenti nella città, e di
definire una nuova classe dirigente in grado
di tornare a dialogare con essa, ridando fiducia e speranza attraverso una visione nuova
e condivisa della politica. Sulla base di tali
presupposti, superato il primo adempimento
previsto da statuto, la presentazione e la successiva ratifica da parte dell’assemblea dei
componenti del direttivo di sezione, è mia
ferma intenzione quella di procedere ad una
fase di ascolto della città a 360°, coinvolgendo le immense risorse che essa nasconde, ponendo così le basi per la
strutturazione di una rete di conoscenze che
dovrà servire alla costruzione di un serio progetto di rilancio non solo politico ma soprattutto culturale e sociale. Il successivo
proposito sarà quello di rivolgere lo sguardo
al territorio circostante, avviando un dialogo
con quegli ambiti urbani vicini a noi, nell’ottica
di una definizione di politiche territoriali condivise, che riporti centralità a tutta l’area del
Pollino.
Un “partito a vocazione maggioritaria” deve preoccuparsi di rispondere, all’interno del proprio
quadro di valori ed ideali, a
quelle che sono le istanze della
società, di tutta la società, se
vuole che questa poi si riconosca
in quel “progetto”. Quali le risposte a queste legittime preoccupazioni…
Il progetto del Partito Democratico è nato con
una forte ambizione: quella di creare una
svolta nella società italiana, proponendo un
modello diverso di fare politica.
Per ottenere ciò è necessario che essa si adoperi nella ricerca e nell’ottenimento di proposte qualitativamente alte, e questo passa
attraverso le esperienze e i saperi dei singoli,
attraverso la produzione e l’elaborazione
delle idee, necessarie ad una condizione di
crescita collettiva. Ecco perché, come dicevo
anche nella risposta precedente, risulta
quanto mai necessario un coinvolgimento capillare delle forze sane della città.
Anche i socialisti, a Castrovillari,
hanno eletto alla propria guida
un giovane. Sarà ora più facile
coinvolgere, in varie forme,
anche soggetti non ascrivibili direttamente al suo progetto politico.
Approfitto innanzitutto di questa domanda
per rivolgere pubblicamente i miei più sinceri
auguri di buon lavoro al neo Segretario Rubini, ed allo stesso tempo mi sento di estenderli a tutti i rappresentanti delle forze
politiche presenti in città, con l’auspicio che si
possa dare avvio ad un confronto onesto e
costruttivo sui temi importanti che la riguardano, e che mirino, nel rispetto delle regole e
dei ruoli, ad innalzare la qualità della discussione, anche se con posizioni diverse.
E’ naturale che il mio interesse maggiore va
a tutte le forze che compongono il centro-sinistra, con le quali bisognerà lavorare alla definizione ed alla costruzione di un cammino
comune ed alternativo alle forze che oggi governano.
La costruzione di un partito
nuovo non è né una cosa scontata né semplice da realizzare e
richiede una grande consapevolezza e, conseguentemente,
un’organizzazione sul territorio
e modalità di gestione completamente diverse da quelle del passato. Qualcuno, pero’, sussurra
che dietro la sua elezione, si
senta ancora il pes o della vecchia dirigenza…
Oggi non si deve parlare di nuovo contro vecchio, ma di rinnovamento della politica, e
questo non passa attraverso operazioni di
maquillage, o di ritinteggiatura delle sedi, ma
dallo scardinamento di arcaiche logiche culturali e di metodi da rivedere, attualizzandoli
ad una società che ha perso riferimenti in coloro che la politica la guidano. E’ naturale che
una società che esclude i giovani e le donne
è una società senza futuro, cosi come se dimentica chi ha esperienza è una società
senza memoria.
Il mio percorso politico non nasce certo oggi,
avendo già in passato svolto il ruolo di Consigliere comunale e di vice Segretario del Partito Popolare, e pertanto, anche parlando di
una breve esperienza, ritengo di conoscere,
dopo aver condotto anche tanti anni di militanza politica attiva, l’organizzazione e le
modalità di gestione dei partiti, e di essi non
ne rinnego assolutamente la validità.
Le critiche sulla democrazia interna al partito, hanno coinvolto
a vari livelli anche le componenti
provinciali. Secondo alcuni, per
statuto, il senatore Bruno non
poteva candidarsi a segretario.
Secondo altri, la suddivisione dei
posti in lista è avvenuta secondo
i vecchi clichet. Insomma si sta
creando un nuovo partito o un
partito nuovo?
Si sta dentro un Partito che con fatica e sacrifici sta cercando di formarsi, che sta creando aspettative che non vanno
assolutamente disattese. E l‘adozione delle
primarie rappresentano comunque una metodologia nuova che certamente ha favorito
un’apertura del partito.
C’è tanto da definire ancora in questo nuovo
organismo e il mio impegno va anche in questa direzione, nella speranza di poter fornire
il giusto contributo proveniente da un elettorato voglioso di cambiamenti veri.
Tutti i processi di cambiamento passano però
attraverso tentativi di formulazione della proposta migliore tesa ad ottenere il risultato migliore, nella consapevolezza che indietro non
si può e non si deve guardare, mantenendo
primario l’obiettivo dell’unitarietà del soggetto
costituente.
Pertanto ritengo, che in questo momento il
Senatore Bruno abbia l’esperienza e l’autorevolezza per condurre in porto tale proposito.
A Castrovillari l’ultima elezione
vinta dal Pd, o meglio dai partiti
che ne sono stati i fondatori risale al 1998, una seria analisi
delle cause di un decennio di
sconfitte può aiutare a pensare
di poter vincere nelle prossime
competizioni elettorali?
In questi anni abbiamo assistito nel centro sinistra ad uno scenario rissoso e frammentato
che ha solamente indebolito i partiti e la credibilità della loro proposta politica. Tale sistema è ormai anacronistico e pertanto le
sconfitte devono servire da insegnamento per
conoscere gli errori commessi, e su di essi
condurre le riflessioni necessarie. Ora però
stiamo parlando del futuro che ci attende, e
quello che vorrei contribuire a delineare è
uno scenario di proposte fattive e coerenti
con le sfide che ci attendono. Spetta alla politica ridare speranza ad una società che fa
fatica a riappropriarsi dei sani valori perduti,
ed in particolare credo che il Pd e le altre
forze del centro sinistra debbano lavorare affinché si avvii una nuova azione politica che
miri a ridare fiducia ai cittadini sulla base di
una piattaforma ideale e programmatica capace di affrontare le diverse problematiche di
questa città e affrontare le radicali trasformazioni che sono in atto nell’epoca odierna.
Per concludere, segretario, farebbe suo il monito di Carlo
Mario Martini, secondo cui tutti
noi dobbiamo imparare a convivere nella diversità.
Assolutamente sì, perché il Partito Democratico è una forza che, alla luce dei nuovi accadimenti economici e sociali, si vuole battere
per difendere e rilanciare la centralità e l’universalità dei diritti umani, affinché tale cultura sia sempre più condivisa, al di la delle
diversità, e delle barriere sociali, politiche,
geografiche e religiose. E’ compito non solo
della politica ma di tutti noi adoperarsi per la
realizzazione di una società aperta che consideri le persone in base alla loro qualità, rimuovendo gli ostacoli economici e sociali.
Angelo Filomia
La speranza è che non sia
solo un nuovo partito
Carmine Zaccaro, ex dirigente DS, esprime i suoi dubbi
Finalmente !Dopo tanto indugiare e traccheggiare il pd calabrese è giunto a strutturarsi formalmente, attraverso le cosiddette primarie tenutesi nella giornata di
domenica 25 Gennaio u.s. Ora dovrebbe essere finito il tempo del “parlarsi addosso”, della discussione tutta interna al partito, che lascia completamente indifferente chi attende dalla politica almeno qualche “acuto”, di quelli,cioè, che fanno
pensare che forse c’è ancora da nutrire qualche speranza circa la possibilità che
la politica stessa e ,segnatamente,quella che si presenta con l’immagine e con la
storia della tradizione riformista e progressista,possa riaversi e ritrovare quello
spirito e quella pratica di servizio da rendere alle comunità ed ai territori.
Ora,dunque, le lancette del pd calabrese e, per quel che ci riguarda più da vicino,quelle del pd cittadino,dovrebbero scandire il tempo del fare, della proposta
politico-programmatica,del tentativo di riconciliare la politica con il nostro tessuto
sociale . Nella nostra città, in particolare,il pd dovrà misurarsi con l’arduo compito di ritessere la tela del confronto e della ricerca del dialogo con vasti strati
della nostra comunità, che negli ultimi anni, in più occasioni,hanno mostrato chiaramente di non gradire sia la nostra proposta che i suoi principali interpreti. Esistono i presupposti perché tutto questo possa inverarsi? Vedremo. Intanto si può
dire che l’attuale assetto dirigente del pd cittadino,neo segretario in testa,dovrà
innanzitutto dimostrare di avere la schiena diritta, di sapersi assumere in piena
autonomia,che non significa solitudine,le responsabilità di guida del partito,di avere
la capacità di elaborazione ed analisi politica, unitamente all’attitudine a perseguire
obiettivi legati alla domanda di buona politica che sale dalla comunità locale. Il
nuovo gruppo dirigente del pd locale, segretario in testa,deve mostrare in modo
inequivocabile di voler ricercare l’alleanza con la città, per meglio coglierne le
istanze, le aspirazioni di crescita e di sviluppo, i bisogni diffusi, soprattutto dei ceti
deboli. Deve, però, saper scongiurare la grave iattura di essere percepito, o di apparire,come la lunga mano o la proiezione nell’agone politico cittadino, di volontà
e disegni politici,certamente non di buona politica,più o meno occulti,che ancora
allignano in alcuni settori del nuovo partito. Se insieme al ricambio generazionale
in capo alle funzioni di direzione politica, potremo via facendo registrare, anche e
soprattutto,profondi cambiamenti culturali nell’interpretazione dei ruoli di guida
politica, io credo che lungo questa strada si troveranno tante energie e disponibilità, a prescindere dal dato anagrafico, che sicuramente serviranno a concretizzare quel sogno veltroniano di “partito nuovo”, che altrimenti rischia di rivelarsi
un puro slogan non utilizzabile nemmeno per la propaganda politica. La nostra
città e l’intera zona del Pollino attendono il pd castrovillarese alla prova dei fatti.
I problemi, in alcuni casi vere e proprie emergenze,della nostra città e del nostro
territorio sono tanti. Essi attendono oltre all’impegno di forze fresche, soprattutto
il contributo di idee lungimiranti in grado di schiudere a questo nostro lembo di
Calabria le porte del suo futuro.
Carmine Zaccaro
ILDIARIODICASTROVILLARI
Anno 7 n. 4
pagina 3
MORANO
E’ Maria Antonietta Guaragna il primo segretario del Pd
Cinque i moranesi in lizza per l’assemblea provinciale
MORANO CALABRO – E’ Maria Antonietta
Guaragna il primo segretario della storia per il
Partito Democratico moranese. A sceglierla i 40
votanti (sui 48 elettori) che hanno preso parte
alle primarie di domenica scorsa che hanno così
diviso i loro voti: 29 alla Guaragna (unica candidata), 9 schede bianche e 2 nulle.
Una mera formalità dunque l’elezione del segretario moranese. I democratici del borgo del Pollino, hanno dato tutta la loro fiducia alla
candidatura condivisa della giovane avvocatessa.
Il Pd prosegue quindi sulla scia della continuità,
affidando la leadership a Maria Antonietta Guaragna, già candidata a sindaco nel 2006 e capogruppo in consiglio comunale per l’Ulivo-Pd, e da
un anno, consigliere presso la Comunità Montana
del Pollino. Dagli ambienti veltroniani, traspare
una certa soddisfazione per la scelta di una figura
giovane e di profondo rinnovamento ma che rappresenta, allo stesso tempo, la continuità di un
progetto politico forte e radicato, che va ben aldilà delle stagioni elettorali.
Soddisfacente la partecipazione del popolo delle
primarie, soprattutto con diversi nuovi volti che
si affacciano alla vita politico-amministrativa del
partito portando nuove idee e rinnovato entusiasmo. I democratici moranesi, in una situazione
di profondo disagio amministrativo per il proprio
comune, infondono un segnale di stabilità e di vitalità in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.
Sarà tanto, e duro, il lavoro che aspetta il segre-
tario Guaragna in vista dei prossimi election-days
del 6 e 7 giugno: oltre alle europee e alle provinciali, su tutte, chiaramente, spiccano le elezioni
comunali che porteranno a scegliere l’erede del
commissario prefettizio Di Martino alla guida
della domus civica. I 40 votanti moranesi delle primarie, oltre a 3 schede bianche ed una nulla,
hanno dato 8 voti alla lista “Democratici del Sud”,
13 alla lista “Innovazione e Identità”, 15 alla lista
“Cittadini Democratici”. 5 i moranesi in lista per
l’assemblea provinciale:Tonia Rimolo e Maria Rosaria Minervino per i “Democratici del Sud”, Assunta Acierno per “Innovazione e Identità”,
Tommaso D’Agostino e Selene Rocco per “Cittadini Democratici”.
Emilio Rosito
LegAutonomie, comuni virtuosi secondo il rapporto 2008
Più rapporti tra classe dirigente e rappresentanti istituzionali per fare rete in
una regione che ha, al suo interno, ancora molti problemi di comunicazione da
smaltire senza, per altro, sacrificare le
specificità di ciascuna autonomia locale,
ma bandendo quelle frammentazioni istituzionali fini a se stesse che non aiutano
la crescita. E’ stato questo, in sintesi, l’auspicio ed il messaggio lanciato da Castrovillari da Lagautonomie Calabria che,
giovedi 22 gennaio scorso, ha presentato
il suo ottavo Rapporto.
I lavori, introdotti da Sandro Fullone di
Legautonomie, sono stati caratterizzati
dal saluto del sindaco, Franco Blaiotta,
dagli interventi del presidente regionale
della Lega, il consigliere regionale, on. Antonio Acri, dal segretario della stessa,
Claudio Cavalieri, e dalle conclusioni dell’assessore regionale al lavoro, Mario Maiolo, secondo cui il particolare momento
di crisi economica, oltre che strutturale,
ha bisogno di strumenti sempre più legati alla trasparenza e alla legalità. Per
questo, l’onorevole Maiolo ha chiesto a
Legautonomie di farsi carico di una
scuola per amministratori, per creare una
nuova classe dirigente. ‘’Dobbiamo
anche prevedere un meccanismo tale
che l’Ente gestore di un servizio abbia la
certezza della riscossione dei tributi. Solo
così avremo servizi garantiti e di qualità’‘,
ha detto l’assessore regionale alle politiche comunitarie. ‘’Il sistema di riscossione Equitalia non puoò essere applicato
alla realtà calabrese senza provocare lentezza e ritardi’‘ ha detto ancora Maiolo
nel commentare i dati sui ritardati pagamenti della pubblica amministrazione.
L’assessore alle politiche comunitarie ha
poi detto che ‘’è importante avere un sistema di controllo della spesa’‘.
Il primo cittadino di Castrovillari, Franco
Blaiotta, nel porgere il proprio saluto, si è
soffermato sul difficile ruolo dei sindaci
nei diversi centri e sulla funzione che
potrà avere il Federalismo in Italia.
Durante la conferenza, Legautonomie ha
annunciato anche l’inserimento del presidente del Consiglio di Castrovillari, Marisa Urso, cooptata in seno all’organismo
per creare un coordinamento tra i presidenti dei consigli comunali della Calabria e avviare un lavoro di riflessione sul
ruolo delle assisi nei Comuni.
Il presidente Antonio Acri ha, quindi, presentato le risultanze dell’ottavo Rapporto, entrando nel cuore delle varie
questioni, immediatamente dopo spiegate nei dati statistici dal segretario della
Lega, Claudio Cavalieri, il quale tra l’altro
ha ricordato l’importanza, per i Comuni
e gli Enti, in genere, di stare oggi più attenti alle piccole situazioni che ai mega
progetti, come il momento storico ed
economico impone.
Un’occasione, insomma, per fare il punto
sugli elementi di forza e di debolezza del
sistema, ed avanzare alcune proposte
operative, fondamentali ed importanti
per le pubbliche amministrazioni.
“Il Rapporto - ha precisato il presidente
Antonio Acri - consegna tre evidenze.
La prima smentisce quanti mirano ad
identificare le autonomie calabresi come
I dati elaborati presentati a Castrovillari sono
confortanti però resistono molte problematiche su cui
i sindaci devono confrontarsi quotidianamente.
Marisa Urso cooptata nell’organismo per creare
un coordinamento tra i presidenti
dei Consigli comunali della Calabria
il regno dello spreco di denaro pubblico.
Lo sforzo fiscale prodotto dai nostri Sindaci in questi anni, non ha avuto eguali in
Italia soprattutto considerando le basi
imponibili di riferimento. I sindaci calabresi hanno spremuto l’impossibile. Per
la prima volta nella storia, nel corso del
2006, il complesso delle entrate tributarie dei comuni calabresi ha superato il totale dei contributi e trasferimenti erogati,
in coerenza con il passaggio ad un sistema federale, immediatamente interrotto, però, con l’abolizione dell’ICI che
è costata ai nostri comuni tre punti percentuali di autonomia finanziaria.
La seconda evidenza è che – ha aggiunto
Acri - anche questa legislatura regionale
che sta per chiudersi, forse sarà passata
invano per il sistema delle autonomie calabresi. E lo dico con amarezza perché ho
vissuto in prima persona quest’espe-
rienza. La sfida era quella di ripensare il
sistema delle funzioni tenendo conto
della peculiarità dei nostri Comuni, della
loro dimensione, delle loro difficoltà ma
anche delle loro potenzialità. Su questo, la
nostra Associazione si è sforzata di produrre analisi e proposte concrete; disegni di legge e modalità amministrative
innovative. Qualcosa è stato fatto. Tuttavia, la mia impressione è che la lotta contro il centralismo regionale sia più difficile
di quanto pure era immaginabile. E’ illusorio - ha chiarito nella presentazione il pensiero che si possa gestire tutto e
con migliore risultati dalla sede della
Giunta regionale; è illusorio pensare che
lo sviluppo dei territori, passi attraverso
un neo centralismo regionale senza mettere i Comuni nelle condizioni di affrontare l’onda d’urto della crisi. Il ruolo dei
Comuni, per far fronte alle difficoltà re-
gionali, mi sembra complessivamente
sottovalutato. L’ultima evidenza – ha dichiarato ancora Acri - è il ruolo stesso
degli amministratori locali. Occorre che
tutti i Sindaci producano uno sforzo eccezionale per uscire dai ristretti confini
municipali, che si sentano “più classe dirigente regionale”, che imbocchino con
maggiore determinazione la strada della
collaborazione istituzionale. I dati sulla
spesa sociale lo confermano: solo insieme – ha affermato Acri - è possibile
costruire un sistema nuovo ed efficiente
rispetto ai grandi bisogni espressi dalle
comunità”.
‘’La compartecipazione introdotta dal federalismo fiscale deresponsabilizza gli
amministratori locali’‘. Lo ha detto, ancora, il segretario di LegAutonomie Calabria,
Claudio
Cavaliere,
nel
commentare i dati del rapporto. ‘’In un
recente convegno a Vibo Valentia - ha
raccontato - e’ stato detto che in Italia
non c’e’ cosa che non sia tassata, quindi
è illusorio trovare qualcosa per incrementare le entrate’‘. Secondo Cavaliere
‘’la mancata responsabilità nella compartecipazione dell’Iva o dell’Irpef non da’
l’opportunita’ agli amministratori di agire
per migliorare la loro situazione’‘. Sui
tagli previsti dalla legge finanziaria, il segretario di LegAutonomie critica i sindaci
calabresi che, al contrario dei colleghi veneti che sono andati a protestare a Roma
contro la decisione del Governo, si sono
lasciati andare ad una sorta di immobilismo. Sull’argomento il presidente di LegAutonomie Antonio Acri ha lanciato una
proposta all’Anci Calabria di farsi portatrice del comune stato d’animo dei sindaci e promuovere una manifestazione a
Roma. Particolare importanza assorbe
anche il problema sicurezza. Nel 2008 –
richiama il rapporto - sono stati censiti
71 atti intimidatori nei confronti delle
amministrazioni pubbliche. Il fenomeno
ha fatto quindi registrare una decisa riduzione rispetto alle quantità dello
scorso anno ma in linea con la media del
periodo considerato. Nel periodo 20002008 - si precisa ancora nel rapporto siamo quindi giunti alla cifra di circa 700
episodi, un numero “agghiacciante”. In valori assoluti - viene riportato - solo la
provincia di Crotone non è ancora a “tripla cifra”, e rispetto allo scorso anno, la
provincia di Vibo fa addirittura registrare
un incremento. Nel 2008, gli episodi sono
stati “spalmati” su 44 Comuni diversi, cosicché sono 196 il numero dei Comuni
che nei nove anni considerati sono stati
interessati dal fenomeno. Di questi, 43
comuni sono in provincia di Cosenza
(28% del totale dei comuni della provincia); 42 in provincia di Catanzaro (52%);
20 a Crotone (74%) ; 55 Reggio Calabria
(57%) e 36 in Provincia di Vibo Valentia
(72%). Se il dato lo si rapporta al numero
dei comuni per provincia, si nota che
nelle province di Crotone e Vibo, sono
poche le comunità rimaste immune al fenomeno. Anche nel 2008 tutti i gradi
d’amministrazione regionale (comunale,
provinciale e Regionale) sono stati interessati da fenomeni d’intimidazione. Così
come le rappresentanze politiche. Nel
2008 la metà degli atti ha riguardato sindaci ed assessori comunali e il 72% degli
episodi ha avuto come obiettivo figure
comunali. Nel 2008, pur essendo diminuiti in valori assoluti gli atti rispetto al
2007, sono aumentate le tipologie di intimidazione più violente”. Dati che fanno
riflettere ed inducono ad una maggiore
attenzione verso il lavoro sinergico tra
enti ed amministratori, e anche tra questi ultimi, per la soluzione dei tanti problemi.
LEGAUTONOMIE. RAPPORTO 2008
Acri: “I comuni escano dal municipalismo e pensino in chiave più globale e regionale”
Presentato, giovedi 22 gennaio scorso, nella Sala
Giunta di Palazzo Gallo a Castrovillari, il Rapporto
2008 di Legautonomie, l’ottavo della serie.
Tre le cose che vengono messe in evidenza, fin dall’introduzione della pubblicazione: la prima è che per
fortuna le autonomie non sono quel “regno dello
spreco” di cui spesso si parla, anche se c’è sempre
da ottimizzare; poi, che, ancora una volta, sembra
che una legislatura regionale si stia concludendo
senza che nulla di importante sia stato fatto per le
autonomie locali; infine, si esortano i comuni ad
uscire davvero dal municipalismo spinto e a pensare
in chiave più globale e regionale. “Il 2009 si presenta
molto difficile per la Calabria”, ha detto il Presidente
di Legautonomie Calabria, Antonio Acri. “La crisi
mondiale sta colpendo molto duramente la già fragile economia calabrese”. Evidenziato nel rapporto
che già dal 2006 le entrate tributarie dei comuni
hanno superato il totale dei contributi e dei trasferimenti erogati e che l’abolizione dell’ICI costa ai
comuni calabresi 67 milioni di euro, pari a tre punti
di autonomia finanziaria. Tra il 2000 e il 2006 i trasferimenti di fondi ai comuni sono diminuiti del
19,4%, mentre sono aumentati i tributi, del 48,6%, e
le entrate extratributarie, del 60,1%. Tutto a danno
dei cittadini, soprattutto quelli dei piccoli comuni. I
grandi centri si sono invece dedicati al recupero dell’evasione fiscale.Tra il 2005 e il 2006 la pressione fiscale comunale è aumentata in Calabria del 3,2%.
Questo ha portato i comuni calabresi verso una relativa e crescente autonomia: nel 2000 era del 44,2%,
nel 2006 era già del 60,2%. Sempre più, dunque,
verso il “federalismo fiscale”, a parte le discussioni
che si possono fare sulla contabilizzazione dell’Irpef.
Stigmatizzato nel rapporto lo scarso ruolo regionale nella finanza locale: nel 2006 i trasferimenti a
favore dei comuni calabresi sono stati di 51 milioni
di euro, come dire solo lo 0,94% del bilancio della
Regione. Un dato perfino in diminuzione rispetto al
passato. Nessun criterio si evince poi dal sistema dei
trasferimenti: i comuni del catanzarese ricevono 88
euro pro capite, quelli del cosentino 31 euro, quelli
del reggino 27, quelli del vibonese 22 e quelli del
crotonese 16. Il rapporto segnala anche come ci sia
una “fortissima rigidità strutturale” nei bilanci degli
enti. Segnalata anche l’enorme mole di debiti dei
comuni calabresi: all’inizio del 2009 si stima in 1,585
miliardi di euro il debito complessivo per mutui. Infine, segnalato che la spesa media per i servizi sociali
è in Calabria meno del 6%, a fronte di un 14% del
resto d’Italia.
Concorso fotografico
ispirato alla solidarietà
Nuova iniziativa dell’Associazione Onlus “Gian Piero Chiarelli”. Opere da consegnare
entro il 28 febbraio. Il concorso è rivolto a tutti gli alunni delle scuole secondarie
di secondo grado della provincia di Cosenza
L‘Istituto Professionale Alberghiero (IPSSAR) e l’Associazione Onlus “Gian
Piero Chiarelli”, di Castrovillari, organizzano il concorso fotografico “La
fotografia del cuore”. Obiettivo del concorso è “sviluppare nell’allievo la naturale
solidarietà verso gli altri”. Il
concorso - comunica la presidente dell’Associazione,
Melina Chiarelli - è aperto a
tutti gli alunni delle scuole
secondarie di secondo
grado della provincia di Cosenza. La partecipazione è
gratuita. Le opere fotografiche dovranno riguardare
aspetti socio-economici e
culturali della realtà ispirati
a situazioni di amore, di solidarietà, di amicizia, di affetto, di impegno sociale e
civile. Le foto, senza vincoli
di formato, potranno essere
sia in bianco e in nero che a
colori. Ogni concorrente
potrà inviare, tramite la
scuola di appartenenza, fino
ad un massimo di tre fotografie che dovranno essere
consegnate sia in formato
cartaceo che su supporto
elettronico, ovvero su un cd.
Le foto dovranno essere accompagnate dalla scheda di
partecipazione. Il termine
per la partecipazione è il 28
febbraio 2009, ore 12.00. Le
opere dovranno pervenire
al dirigente scolastico dell’IPSSAR “Karol Wojtyla”,
contrada Vallina, Castrovillari. Una giuria di sei persone, alla quale parteciperà
anche un alunno, un docente ed un fotografo professionista, decreterà il
vincitore unico che sarà
premiato con un buono acquisto per materiale fotografico pari a 200 euro. Una
selezione delle migliori foto
pervenute, sarà esposta nel
Protoconvento
Francescano di Castrovillari.
Gran successo per “Vino & Giornali”
La manifestazione si è conclusa con la presentazione e la degustazione
dei vini del Parco Nazionale del Pollino doc & igt
Organizzata dalla delegazione Fisar
della provincia di Cosenza,in collaborazione con l’Ente Parco nazionale del
Pollino, sabato 13 dicembre scorso, si
è svolta presso il centro naturalistico
“Il Nibbio” di Morano Calabro, uno
dei borghi più belli d’Italia e Bandiera
Arancione del Touring club italiano, la
mostra “Vino & giornali” un connubio
perfetto fra 24 autori satirici italiani e
altrettante importanti testate giornalistiche italiane e straniere. Il giorno
dopo, ha avuto luogo il Forum Wine,
un incontro dibattito sul tema “Il vino,
risorsa turistica? Enogastronomia tra
comunicazione e marketing”, moderato dalla giornalista Maria Grazia
Cianciulli.
Dopo una breve presentazione del
delegato Fisar della provincia di Cosenza, Francesco Pingitore, ha porto
un breve saluto il vescovo della diocesi di Cassano Ionio Mons. Vincenzo
Bertolone, seguito dall’intervento del
presidente del Parco Nazionale del
Pollino, on. Domenico Pappaterra. Durante la serata sono intervenuti Francesco Mitidieri, wine consulting,
Pietro Tarasi presidente della Coldiretti provinciale di Cosenza, Michela
Diviccaro, sommelier – poetessa,
Ivano Pizzonato, di dilloconilvino.it
Wine Shop.Al termine della serata c’è
stata la consegna da parte del delegato Fisar della provincia di Cosenza,
al vescovo Mons.Vincenzo Bertolone,
di una cassetta contenente gli accessori del sommelier e del manuale
Fisar “il sommelier”. La manifestazione
si è conclusa con la presentazione e la
degustazione dei vini del Parco Nazionale del Pollino doc & igt: il vino
Pollino doc, il Verbicaro doc, i vini della
valle dell’Esaro igt, il moscato di Saracena, presidio slow food. Le aziende
presenti alla manifestazione sono
state: I Vignaioli del Pollino con le doc,
Pollino rosso rubino e Pollino Cerasuolo; la cantina il Farneto del Principe della valle dell’Esaro, con il rosso
Premium igt, e il bianco Oscar igt; i
Feudi di Sanseverino, con il moscato
di Saracena. Naturalmente, tutti vini
Calabresi con vitigni autoctoni che
rappresentano il vero punto di forza
per la valorizzazione di un territorio.
La degustazione dei vini è stata affidata ai sommelier professionisti della
delegazione Fisar di Taormina che
hanno profuso un grande impegno
contribuendo a dare lustro all’immagine della Fisar nel mondo del vino.
ILDIARIODICASTROVILLARI
Anno 7 n. 4
pagina 6
Diana annuncia la sua ricandidatura
Ed il 5 febbraio il presidente Oliverio arriva a Saracena
Biagio Diana si ricandida alla carica di
consigliere provinciale. Il rappresentante del collegio Morano – Mormanno, dunque, al termine dei suoi
primi cinque anni da membro dell’assemblea bruzia, ambisce alla riconferma alla luce del suo “mandato – così
lo definisce – da rappresentante del-
l’intero comprensorio del Pollino”. Per
Diana dunque un’altra competizione
elettorale in cui, sempre nelle fila di Rifondazione Comunista, appoggerà il
presidente Mario Oliverio alla riconferma nella carica della massima autorità provinciale.
L’esponente dei rifondaroli, si dichiara
Gentile (Pdl): “Il moscato
di Saracena merita la Doc”
“Il moscato di Saracena, non ha alcuna
certificazione se non quella di Igt Calabria, mentre è giusto, vista l’alta qualità del prodotto, riconoscergli il
marchio Doc”. È quanto afferma, in
una nota, il senatore
del Pdl, Antonio Gentile. “Nel 2007 - prosegue Gentile - il
moscato di Saracena
ha ottenuto il premio
“i cinque grappoli”
dalla Guida Duemilavini e la nomination
per il premio internazionale del vino quale
migliore vino dolce;
nel 2008 ha ottenuto
da Gambero Rosso “i
tre bicchieri” ed è
stato classificato migliore vino dolce d’Italia”. “Nei prossimi giorni - sostiene il
parlamentare del Pdl - sottoporrò la
questione all’attenzione del sottosegretario alle Politiche agricole, on. Antonio Buonofiglio che da calabrese
sono certo che si prodigherà affinché
un prodotto d’eccellenza come il moscato di Saracena
possa ottenere il
suo giusto riconoscimento. La Calabria, con questo
fine moscato, si affaccia per la prima
volta alla testa delle
produzioni vinicole
italiane. È un’occasione che non si
deve perdere e
sono certo che i
prodotti della nostra agricoltura calabrese non hanno
nulla da invidiare ai
prodotti delle altre regioni”.
“soddisfatto” per aver rispettato, nella
squadra del presidente Oliverio, l’intero programma esposto nel 2004,
quando si candidò alla carica di consigliere risultando, alla fine, l’unico eletto
dell’intero arco del Pollino.
“I proficui rapporti tenuti con le amministrazioni locali, con il mondo sociale ed associazionistico – afferma il
consigliere Diana – testimoniano la positività del mio lavoro da consigliere
del Pollino. Con il presidente Oliverio
e con l’intera giunta abbiamo mostrato
sempre la massima attenzione verso le
esigenze del territorio, andando ad attuare valide politiche pubbliche in particolare nei delicati settori della
Blaiotta (Pdl): “Centrodestra
in ritardo sulle provinciali”
Libero news.it, nell’edizione di sabato
scorso 24 gennaio, riprende un’intervista dell’Adnkronos, al sindaco di Castrovillari, Franco Blaiotta, sulla
situazione politico elettorale in vista
delle provinciali dei prossimi 7 e 8 giugno.
‘’La candidatura di Pino Gentile non e’
ancora stata formalizzata e questo e’
uno dei limiti del centrodestra’‘, ha dichiarato all’agenzia di stampa, Blaiotta.
L’esponente di An-Pdl , ha voluto criticare le forze alleate di centrodestra
per il rallentamento nel processo di
definizione delle liste e dell’individuazione del candidato alla presidenza.
‘’Mentre Oliverio (presidente uscente)
cammina a tutto gas e si fa gia’ pubblicita’ cercando di apparire come uno
dei migliori presidenti, ma lo dice lui a
se stesso, il centrodestra sonnecchia, è
alla ricerca della quadratura del cerchio, di vecchi funambulismi’‘. ‘’E’ triste
dirlo – ha continua il sindaco di Castrovillari - ma e’ il revival della vecchia
politica che non puo’ andare e non
funziona bene. Si rischia di avere un’occasione straordinaria tra le mani e bru-
Nasce la Lega del Sud
Manovre per un fronte meridionale unico. Promotore l’eurodeputato Beniamino Donnici
a cui la Corte di Giustizia conferma il seggio conteso da Occhetto
“Qualcuno adesso dovrebbe fare autocritica e chiederci scusa“. L’ha dichiarato l’eurodeputato Beniamino
Donnici (ALDE) commentando la
decisione della Corte europea di respingere il ricorso presentato dal
Parlamento europeo e da Achille
Occhetto sulla questione del seggio
italiano conteso a Strasburgo. In maniera del tutto inusitata e senza precedenti, infatti, su parere della
Commissione giudica (presieduta
dall’On. Giuseppe Gargani), nell’aprile 2007 il Parlamento europeo
aveva dichiarato eletto Achille Occhetto nonostante, nel dicembre
2006, il Consiglio di Stato e la suprema Corte di Cassazione, avessero assegnato il seggio a Beniamino
Donnici.
Intanto, nuova iniziativa politica del
parlamentare europeo che vede una
Lega al nord e un fronte meridionale
unico al sud che abbia la capacità di
riequilibrare le differenze del Paese,
riconoscendo un diritto di cittadinanza alle ragioni del Sud, proprio
perché c’è una Lega sempre più influente nelle decisioni. Sono stati
questi alcuni degli aspetti principali
emersi nel corso della conferenza
stampa tenutasi nei giorni scorsi
all’Holiday Inn di Cosenza, da Beniamino Donnici, per la presentazione
del nuovo movimento politico in cui
sono confluite ben 18 sigle tutte rigorosamente meridionali. L’intento
del neo-nato movimento, in vista
delle prossime scadenze elettorali, è
dichiaratamente quello di lanciare
una sfida al sistema dei partiti tradizionali ed allo stesso Mpa di Raffaele
Lombardo Presidente della Regione
Sicilia.
Proprio a Bruxelles, Donnici, ha successivamente annunciato di aver formalizzato, al Presidente dell’Alde
(Liberaldemocratici) Graham Watson, la costituzione di un gruppo denominato “Costituente Meridionalista”, all’interno del Parlamento
Europeo.
Donnici ha confermato che l’Assemblea fondativa si terrà nel mese
di marzo e che i 18 movimenti ed
associazioni, che nello scorso weekend in Calabria hanno sottoscritto
un patto di unità, sono già diventati
25, a dimostrazione – ha detto l’Eurodeputato calabrese “della straor-
viabilità, delle scuole e dello sport”.
Prosegue Diana: “La stabilità di governo nell’amministrazione provinciale,
la massima trasparenza evidenziata nel
Bilancio sociale e la massima fiducia dei
cittadini, che in un recente sondaggio
di portata nazionale hanno tributato al
presidente Oliverio un ottimo 66% di
consensi, dimostrano come in questi
cinque anni abbiamo badato concretamente al bene delle collettività della
nostra provincia. I cittadini di Saracena,
San Basile, Morano Calabro, Laino
Borgo e Laino Castello, ad esempio,
possono testimoniare l’attenzione
portata da noi sulla manutenzione
posta in essere sulle strade provinciali
che ricadono nei loro comuni. Ed
anche nel settore culturale - con politiche concrete per le attività sociali,
per il mondo giovanile, per le minoranze linguistiche e per il mondo sportivo e turistico – il nostro impegno è
stato massimo. E quindi meritevole
della fiducia dell’intera provincia”.
E per il consigliere Diana ed il presidente Oliverio, è alle porte una serie
di conferenze-dibattito, aperte all’intervento dei cittadini, nei paesi del circondario. Incontri dal titolo “La
Provincia e i territori del Pollino”. Appuntamento, giovedì 5 febbraio, alle
18.00, a Saracena, nella Sala consiliare.
Giovedì 12, Oliverio e Diana, incontrano la cittadinanza, sempre alle 18.00,
a Laino Borgo, nel Centro civico
“Nuovi orizzonti”, con il sindaco Giuseppe Caterini ed alle 19.30 a Laino
Castello, presso l’ex Mercato coperto,
con la presenza del sindaco Giovanni
Cosenza.
dinaria accelerazione del processo in
atto”.
“Con l’implosione del sistema dei
partiti e l’affannata costruzione di
loro surrogati virtuali - ha aggiunto
Donnici - l’unica forza organizzata
rappresentativa di interessi territoriali è la Lega di Bossi. Ciò sta determinando la padanofilia dei gruppi
dirigenti del PDL e del PD, di Confindustria e persino dei sindacati.
Dobbiamo scongiurare questa tendenza che avrebbe conseguenze nefaste per la coesione nazionale e per
la stessa tenuta democratica. Non
possiamo assistere - ha concluso alla cassazione della questione meridionale in favore di quella settentrionale, sarebbe la beffa dopo il
danno. Per questo, per la prima volta,
tantissime associazioni, movimenti e
singole personalità si sono persuasi
della necessità di un grande ed unitario movimento meridionalista e diversi parlamentari sono pronti a
gettare il cuore oltre l’ostacolo delle
attuali appartenenze partitiche. Chi
aveva fatto i conti senza il Sud rimarrà sorpreso e deluso“.
ciarsela per piccole strategie e tatticismi fuori del tempo che non fanno
buona politica’‘. Il primo cittadino di
Castrovillari, parla anche dell’Udc e invita il centrodestra a ‘’ritrovare il senso
di quell’unita’ che ha gia’ consentito di
vincere in altre aree del Paese’‘.
‘’Ma anche qui – ha aggiunto - bisogna
uscire dal guado, non si puo’ avere una
situazione indefinita a pochi mesi dalle
elezioni’‘. Franco Blaiotta, ha parlato,
poi, del rinnovo della Giunta regionale,
prevista per il prossimo anno. Candidato proposto da piu’ parti per il centrodestra e’ il sindaco di Reggio
Calabria Giuseppe Scopelliti, che, a sua
volta, ha sostenuto la candidatura di
Blaiotta, riconfermato lo scorso anno
al secondo mandato. ‘’Scopelliti - ha dichiarato Blaiotta - rappresenta uno dei
segni di discontinuita’ dalla vecchia
classe politica, ha una notevole esperienza nonostante sia giovane. Di meglio attualmente non e’ possibile
trovare nella nostra regione’‘.
L‘ultima battuta il sindaco di Castrovillari , la riserva a Barack Obama, del
quale ha apprezzato il discorso d’insediamento. ‘’E’ stato bello ascoltare
Obama che ha ringraziato Mc Cain
come eroe che ha difeso la patria e
sara’ suo consigliere sui grandi temi. La
democrazia americana – conclude - e’
una grande democrazia, qui si e’ ancora vittima del mandarinismo e di una
crisi di sistema che nel tempo e’ diventata sempre piu’ acuta, che tante
volte allontana le energie migliori dalla
politica’‘.
PARTITO SOCIALISTA
Rubini segretario
Grisolia Presidente
Si è celebrato il 20 gennaio scorso, il Congresso Sezionale del Partito Socialista di Castrovillari
per provvedere alla elezione del segretario della sezione, a seguito delle dimissioni rassegnate
dal segretario Gianni Grisolia. Hanno partecipato iscritti e simpatizzanti, il segretario di Zona Rosaldo Bellizzi, il segretario Provinciale Gianni Papasso, Sonia Gradilone della Direzione Nazionale
e l’On. Luigi Incarnato. Alla relazione del segretario uscente, cui è seguito un ampio ed approfondito dibattito, l’Assemblea, al fine di dare risposte coerenti con la storia della sezione, ha ritenuto la necessità di dotarsi di rinnovati organismi, con il coinvolgimento di giovani da affiancare
ai dirigenti di lungo corso ed ha eletto, all’unanimità, quale Segretario della Sezione Gerry Rubini, stimato ed affermato dirigente, ritenuto sintesi del rinnovamento e della tradizione socialista della nostra città. Nel contempo l’Assemblea, su proposta del Segretario di Federazione, con
voto unanime ha eletto Presidente onorario della Sezione Gianni Grisolia, segretario uscente,
quale riconoscimento del contributo dato alla salvaguardia e difesa degli ideali socialisti. Il segretario eletto, nel suo discorso di insediamento, accenna per punti quale sarà la sua azione politica: « La mia elezione a segretario della gloriosa sezione socialista di Castrovillari, cade in un
momento particolarmente critico per il Paese, il territorio e la mia Città, per la crisi economica,
produttiva e finanziaria che stiamo attraversando. Ciò comporta un mio impegno diretto nell’ascoltare le istanze delle fasce più colpite in questa fase, per farmi interprete del loro bisogni
di sicurezza sociale e di aspettative per un futuro che inverta tutti gli indici negativi ed al ribasso
in campo economico e produttivo. Ciò mi porterà all’ascolto ed alla presenza costante nelle categorie e fasce sociali presenti nella mia città, per dare solidarietà, vicinanza del partito e la disponibilità a portare nelle sedi istituzionali proprie le rivendicazioni. Il mio impegno sarà altresì
profuso a costruire una politica di alleanze tra le forze politiche, democratiche e sociali di questa città, per dare una prospettiva alle popolazioni e per creare con la necessaria progettazione,
le basi di uno sviluppo che potrà essere concertato, approfittando delle risorse messe a disposizione dalla comunità europea per la nostra Calabria. Tutto questo per i sentimenti che legano
l’idea socialista alla storia di Castrovillari e dell’intero comprensorio».
ILDIARIODICASTROVILLARI
Anno 7 n.4
pagina 7
Frascineto. Presentato il Piano Strutturale Comunale
E’ stato presentato nei giorni scorsi, presso la sala
consiliare del Comune di Frascineto, il nuovo
Piano Strutturale Comunale. Presenti, oltre all’amministrazione comunale guidata dal sindaco
ing. Domenico Braile, l’equipe di tecnici che si occuperà dello studio, progettazione e messa in
opera del Piano. A introdurre il complesso lavoro,
già in fase di avvio, il sindaco Braile, il quale ha voluto evidenziare le fasi preliminari che hanno dato
vita all’idea progetto. Si è partito - spiega il sindaco - dalla legge 19 del 2002, ponendo l’accento
su diversi fattori: tra i primi, lo studio e l’approfondimento del territorio come base principale
per evitare gli errori del passato e la scelta di una
equipe di tecnici validi e professionalmente audaci nell’intraprendere un percorso non facile ma
meritevole di impegno nei confronti di un territorio che nutre una profonda voglia di riscatto. Il
centro storico,ad esempio, continua Braile, deve
essere ripreso sotto l’aspetto della vivibilità (parcheggi, ampliamento delle strade) e del mantenimento dell’aspetto storico. Anche le aree
extracomunali rientrano nelle prerogative del
piano, le quali, ad oggi, soffrono di una inadeguata
normativa, come del resto l’area montana, in attesa di interventi capaci di garantire la possibilità
ad edificare, in concerto con le istituzioni extracomunali, piccole strutture ricettive, in prospettiva di un nuovo polo turistico. E’ stato invece già
intrapreso, un percorso riguardante l’area induTorna l’incubo chiusura per migliaia di plessi scolastici, con il tentativo del Governo e del Ministro Gelmini di non applicare l’intesa con le
Regioni su un “Piano di dimensionamento” condiviso. Un’intesa obbligatoria da raggiungere
entro il 15 giugno 2009, sia perché la materia è di
competenza regionale sia perché prevista esplicitamente dall’articolo 3 della legge 189/2008. La
norma, alcuni mesi fa, permise di sbloccare il conflitto istituzionale, quando sempre il Governo
aveva proposto di commissariare le Regioni inadempienti. Oggi, lo schema di regolamento sul dimensionamento scolastico, approvato in prima
lettura dal Consiglio dei Ministri, è arrivato in
Conferenza Unificata Stato-Regioni-Autonomie
Locali. Esso prevede già i parametri ed i criteri
che porteranno ai tagli dei plessi scolastici e delle
migliaia di lavoratori, docenti ed amministrativi.
Le Regioni, riunitesi prima dell’incontro con il
Governo, hanno deciso di chiedere lo stralcio del
Titolo I del Regolamento, in modo da poter arrivare ad una scelta condivisa. Il vicepresidente
striale dove il comune ha attuato processi di finanziarizzazione a sostegno.
Alla direzione dell’equipe, il noto architetto Serafino Puntillo, protagonista principale dell’estensione urbana di Rende e della sua interpretazione
socio-economica. L’architetto Puntillo, durante il
dibattito, ha voluto sottolineare l’obbligo del
Piano nei confronti della nuova legge urbanistica.
Il vecchio piano infatti, riguardava solo l’aspetto
funzionale. Indispensabile nel merito, spiega l’ar-
chitetto, intraprendere un dialogo reale con
l’Ente Parco e le altre istituzioni sovraordinate a
sostegno di un piano territoriale di coordinamento.
E’ entrato nei dettagli l’agronomo dott.Veneziani,
il quale ha posto l’accento sulle aree di intervento, identificate dalla normativa vigente. Non
solo codici alfanumerici atti a identificare rigidi
confini, spiega Veneziani, ma uno strumento valido
che disciplina gli interventi nel rispetto del terri-
Scuola, Cersosimo: “La Gelmini
vuole chiudere i plessi calpestando
l’accordo con le Regioni”
della Calabria, Domenico Cersosimo, ha illustrato
ai presidenti delle Regioni tutte le criticità contenute nel provvedimento governativo. “Qui – ha
sottolineato Cersosimo - senza rispettare la
legge che prevede un nostro coinvolgimento per
raggiungere l’intesa, sono già stabiliti criteri rigidi
per la riorganizzazione della rete scolastica ed i
parametri fisici per la sopravvivenza dei plessi”.
La decisione porterà un impatto robusto sui
punti di erogazione del servizio. E, come esempio, il vicepresidente Cersosimo ha portato la simulazione dei parametri applicati alla Calabria. Da
ciò deriverà una chiusura stimata di 1.262 plessi
scolastici sui 2.755 esistenti. “Se cerchiamo di applicare rigidamente quanto previsto dall’articolo
2 del Regolamento – ha detto Cersosimo- in Calabria il taglio dell’autonomia più pesante sarà
nella scuola dell’infanzia con -712 plessi, pari al
72% dell’esistente”. Anche gli altri punti di erogazione del servizio saranno fortemente ridotti.
Ecco i tagli: 384 per le scuole primarie (-39% sul
totale); 129 nelle scuole medie (-29%); 37 nelle
scuole superiori (-10%). La richiesta unitaria delle
Regioni, appoggiate anche da Anci e Upi, di stral-
Sanità. La lunga attesa per il
nuovo Piano Sanitario Regionale
Evitare lo spezzatino della cardiochirurgia calabrese
Com’è noto ai lettori del “Diario”, la Calabria è in attesa del nuovo piano sanitario regionale, quale strumento essenziale per il
riordino, il rilancio e la riqualificazione dei
servizi socio-sanitari che vengono erogati alle
popolazioni assistite. I ritardi che si registrano, sono essenzialmente imputabili alla
complessa operazione di accertamento del
debito che, nell’arco degli anni 2000-2006, la
sanità calabrese ha accumulato. Fonti attendibili parlano di una voragine di oltre un miliardo di euro. Nell’attesa di poter conoscere
il dato certo (che ovviamente influenzerà notevolmente la pianificazione del settore),
nella provincia di Cosenza l’attenzione di politici, amministratori e manager è tutta concentrata sul potenziamento dell’azienda
ospedaliera dell’Annunziata e, in particolare,
sull’ipotesi di istituzione di un centro integrato di alta specialità per la cura delle patologie cardiovascolari,che supera, per la sua
complessità, la semplice unità di cardiochirurgia. Ora, è bene ricordare che la nostra
Regione, dove vivono circa due milioni di
persone, cioè tante quante richieste per
avere una cardiochirurgia attrezzata, già dispone di un articolato servizio di cardiochirurgia, allocato nella città capoluogo, che
negli anni si è imposto alla attenzione della
comunità calabrese e non solo, per i buoni
risultati raggiunti. Buon senso e logica, vor-
rebbero che si continuasse ad investire nella
cardiochirurgia catanzarese, in modo da
farne un vero centro di eccellenza di rilievo
nazionale, potenziando nel contempo le unità
operative di cardiologia che operano nei presidi ospedalieri di riferimento, tra cui quello
di Castrovillari, dove vengono trattatati i casi
acuti di urgenza ed emergenza. Perché va
detto, che l’intervento cardochirurgico, in
linea di massima, non presenta i caratteri dell’urgenza, pertanto può essere programmato
in un tempo congruo, mentre l’infarto al miocardio richiede interventi tempestivi e celeri,
in unità operative tecnologicamente attrezzate e professionalmente qualificate. Stando
così le cose, perché invece di realizzare lo
spezzatino della cardiochirurgia calabrese, col
fondato rischio di dequalificarla per carenza
di casistica e dunque di risorse, non si pensa
di migliorare le strutture sanitarie preposte
alla cura delle forme cardiologiche acute, insieme al potenziamento del servizio di trasporto degli ammalati dalla periferia ai centri
di eccellenza della Regione? Ed a proposito di
periferia, vi è da segnalare la delusione che la
comunità del Pollino e la città di Castrovillari manifestano, già da qualche tempo, per
via di una percezione diffusa di abbandono
ed emarginazione della realtà sanitaria del
nostro territorio, da parte del potere politico-manageriale cosentino.
Il crono-programma tracciato nell’autunno
scorso dalla azienda sanitaria provinciale, che
vedeva al centro il completamento del nuovo
plesso ospedaliero della nostra città, il potenziamento e la riqualificazione della specialistica ambulatoriale, l’installazione della
radioterapia, il potenziamento quantitativo e
qualitativo dei servizi e della diagnostica per
immagini, stenta a fare i passi decisivi. Non si
capisce perché nell’ambito sanitario Castrovillari-Rossano dell’ASP di Cosenza, non
venga attuata la disposizione di una delibera
di giunta regionale, laddove è prevista la nomina del referente d’ambito, tramite il quale
dovrebbe essere favorita quella interlocuzione permanente fra territori, popolazione
assistita ed i responsabili amministrativi –manageriali dell’erogazione dei servizi e delle
prestazioni socio-sanitarie. Sarebbe così possibile affrontare tanti aspetti della sanità locale e risolvere molti problemi che affliggono
i cittadini, come, ad esempio, quello che attiene ad una non propriamente adeguata organizzazione del servizio farmaceutico
territoriale nella nostra città, dove di sabato,
per l’acquisto dei farmaci, si è costretti ad
accalcarsi nell’unica farmacia di turno, a
fronte delle sette esistenti, con i disagi e le
difficoltà che tale condizione scarica sulla
malcapitata utenza.
Carmine Zaccaro
torio.
A conferma della reale e partecipata azione del
comune al piano, la presenza all’interno dell’equipe, dell’ing. Martire, responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale, il quale, nel merito del suo
intervento, ha sottolineato come il PSC, di norma
è una parte reale dello strumento urbanistico.
Sarà premura dell’equipe, spiega Martire, conciliare la normativa e le sue esigenze giuridiche, con
il tessuto economico della comunità. Presente alla
serata, anche il presidente della Comunità Montana Italo-Arbereshe del Pollino, prof. Pietro Armentano, il quale, nel suo intervento, ha voluto
esprimere profonda ammirazione nei confronti
del Piano e della professionalità espressa dall’equipe in questa fase embrionale. Frascineto, ha
continuato Armentano, come altre comunità del
nostro territorio, hanno l’esigenza di poter esprimere le proprie peculiarità culturali e architettoniche, in termini di vivibilità e sviluppo
economico. Azioni di questo tipo, danno slancio e
fiducia nei confronti delle istituzioni e delle potenzialità rimaste per anni inespresse.
Presenti alla manifestazione gli altri componenti
dell’equipe, il dott. Viglianisi, geologo e garante
dell’aspetto sicurezza, e la giovane architetto
dott.ssa Graziani di Frascineto.
Carlo Pellicano
ciare una parte del Regolamento, ha trovato la
ferma opposizione da parte del ministro della
pubblica istruzione Mariastella Gelmini. Il presidente delle Regioni, Vasco Errani, ha dovuto sottolineare che la gravità di questa situazione
politica, in quanto il Governo si assumeva la responsabilità di non rispettare le intese. Solo la
mediazione del ministro per gli affari regionali,
Raffaele Fitto, ha permesso di evitare il muro contro muro, rinviando la discussione alla prossima
settimana ed utilizzando questi giorni per avviare
il confronto previsto dalla legge. Il Regolamento,
se non sarà modificato, impone anche i criteri che
porteranno a forti risparmi sul personale dirigenziale, docente ed amministrativo, con una riduzione di migliaia di posti di lavoro entro il 2011
(circa 87.000 professori e più di 40.000 unità di
personale non docente). “Nella sola Calabria – ha
concluso Cersosimo - il dato viene stimato in
circa 3.000 unità in meno. Un vero e proprio salasso occupazionale ed un drastico impoverimento dell’offerta formativa per i ragazzi”.
NUOVO PALAZZO DI GIUSTIZIA
Si fa pressante la richiesta
del Piano occupazionale
Sindacati, lavoratori ed amministrazione
sollecitano un incontro all’impresa appaltatrice
La mancata attuazione degli accordi con l’impresa appaltatrice dei lavori del nuovo Palazzo di Giustizia, e la
situazione di disagio che stanno vivendo diversi edili,
sono stati al centro di un incontro chiesto dal Sindacato e dai lavoratori al sindaco, Franco Blaiotta, che li ha
ricevuti nel suo studio, al primo piano di Palazzo Gallo,
lunedi 26 gennaio scorso. Una rappresentanza sindacale della Cgil e Cisl, con la presenza dei lavoratori della
città, ha manifestato al primo cittadino, la propria insoddisfazione per la situazione occupazionale venutasi
a determinare per la mancata attuazione di quanto più
volte sollecitato all’impresa appaltatrice del nuovo Palazzo di Giustizia.
I lavoratori hanno manifestato, cioè, il loro disagio sociale che non può più essere tenuto nascosto, ed hanno
chiesto il rispetto di quanto più volte domandato alla
ditta appaltatrice, ovvero il Piano occupazionale, per
conoscere la scansione temporale delle diverse fasi di
lavorazione e, quindi, delle possibili conseguenti assunzioni.
Il sindaco, Franco Blaiotta, nel prendere atto della situazione esistente, condividendone, tra l’altro, le motivazioni , ha ricordato che in più occasioni ha sollecitato
l’impresa a rispettare quanto sottoscritto negli incontri del 5 maggio e del 6 novembre 2008. Per questo
motivo, in assenza di risposte, è stato inviato un ulteriore sollecito per un incontro in grado di dare alla
problematica la soluzione condivisa da Sindacati, lavoratori e Amministrazione comunale di Castrovillari.
“Good Bye Shin Vasili”
Presentata a San Basile l’antologia poetica di Mario Bellizzi
iMario Bellizzi poeta, etnologo ed antropologo delle exit to Bukura Morea(2005). Ha curato, inoltre, Valcomunità albanofone e dei Balcani ha dato alle lja e Zvaret (La danza delle fate) nel 2000, Jan di lula
stampe l’antologia poetica “Good Bye Shin Vasili”, monosaqa (Gli occhi e le viole) ed un pregevole sagpresentata domenica 25 gennaio scorso, a San Ba- gio di etnolinguistica “L’anemone rosso e gli uccelli
sile, nel Santuario di Santa Maria Odigitria, alla pre- di De Rada”. L’ultimo suo lavoro, unanimemente apsenza delle massime autorità comunali. La prezzato dalla critica e dagli studiosi, è stato il vopubblicazione è stata resa possibile grazie al pre- lume di antropologia visiva “Con Dioniso verso
giato lavoro svolto dal prof. Mario Bellizzi nonchè Costantinopoli”, nel 2006. Le sue poesie compaiono
dal contributo della dott.ssa Laurito, responsabile in riviste e antologie nazionali ed estere in varie lindello Sportello Liguistico Comugue: albanese, fiammingo, rumeno, innale. Alla presentazione, che ha
glese e arabo. Ha collaborato nel 2006
visto una folta partecipazione di
con il Centro di Antropologie e Lettecittadini, hanno preso parte l’on.
rature del Mediterraneo dell’Unical.
Damiano Guagliardi, Assessore
Good Bye Shin Vasili, nasce da una riRegoniale al Turismo con delega
visitazione di un lavoro prodotto negli
alle minoranze lingustiche, il Papàs
anni Ottanta da un gruppo di giovani e
Antonio Bellusci, direttore della riqualche amministratore comunale di
vista arbereshe “ Lidhia” nonchè
San Basile che ebbero un felice inconautore di autorevoli e plurime
tro con la miniera orale della poesia
pubblicazioni. Hanno inoltre prepopolare e in particolare con i versi pisenziato, il Sindaco, dott. Angelo
rotecnici di zio Xhuani Cimpecit, un
Pugliese e il vice sindaco Filippo
mugnaio sui generis: socialista anticleTocci. I lavori sono stati coordinati
ricale e antifascista. Essi svolsero un’indall’assessore alla Cultura Avv.
dagine sul campo, scavando nella
Dina Filardi. Nel corso della preLa grafica di copertina è di memoria della comunità e si misero
sentazione gli alunni dell scuola
sulle orme di chi variamente già aveva
Anna Bellizzi
media di San Basile hanno recitato
effettuato un’analoga ricerca. Il lavoro
alcune delle poesie contenute nel libro. L’autore, fu motivato da un desiderio malcelato di smentire la
nativo di San Basile, già conosciuto per aver pubbli- sensazione che imperava tra gli arbereshe, anche di
cato il saggio “San Basilio Craterete” ed i libri di San Basile, e cioè che non si fosse prodotto matepoesie Who are we now? Prishtina (1997) e Last riale poetico/letterario di pregio dal momento che,
come risaputo, essi furono storicamente occupati in
vicende più vitali per la loro esistenza calata impetuosamente nella storia dell’emigrazione e del Sud
italiano. Probabilmente quei giovani periferici, pur in
ritardo di qualche decennio, cominciavano a mettere
in discussione ciò che era stata l’idea egemone di
“letteratura”, condivisa e accettata (da altri), nonché
il discrimine di classe o metodologico, tra scrittura
‘alta’ di singoli autori e produzione orale di una comunità. Questa ultima, infatti, stentava (non solo per
un sano analfabetismo, come osservato da P. P. Pasolini), a trovare degna visibilità schivando il violento
stritolamento della scrittura, affatto neutra, una divulgazione editoriale e l’attenzione etno-antropologica della Cattedre universitarie, orientate per lo più
in senso ‘grafocentrico’. Quegli strani ed irriverenti
giovani san basilari cercavano di collegarsi al cordone ombelicale che precedentemente teneva legata la comunità arbereshe a una concezione del
mondo e della storia comunque altra. Si sperava di
incontrare nel corso delle ricerche, tracce poetiche
attraversate più marcatamente da vicende sociali
collocate poi sbrigativamente nella definizione di
poesia pratica. Nel lavoro ci sono elementi di una
ricerca degli Anni Quaranta, del giovane universita-
PER POTENZIAMENTO DI RETE SALES
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ED OTTIME CAPACITA’ RELAZIONALI
INFO: CONTATTARE I NUMERI SOTTO INDICATI
rio Raffaele Pugliese, nipote di colui che fu poi il protagonista della vecchia Antologia, egli aveva proposto
al docente di Lingua e Letteratura Albanese, il prof.
Ernesto Koliqi, una tesi di laurea sulla poesia popolare di San Basile e sui versi del nonno Giovanni Antonio Pugliese. Le poesie di lal Xhuani finalmente
recarono un motivo nuovo e stimolante nel panorama ingombro di fiori, cuori e mielosi versi
d’amore! Altri vjershertare, suoi coetanei seppur delicati e lirici, non si erano discostati con i loro versi
dalle tematiche note alla comunità. Si stampò, quindi,
l’antologia nel 1982 da parte dell’Amministrazione
Comunale, con sindaco Pietro Bellizzi, con gli stessi
mezzi poveri della ‘politica’ militante del tempo: ciclostile-matrici e fogli ingialliti dei volantini! .Ma che
cosa lega quell’esperienza, di 25 anni fa con la riproposizione proposta oggi da Mario Belizzi? Intanto il
gusto e l’entusiasmo che derivano, non solo dall’età,
nell’affrontare con spirito unitario e collettivo l’assalto al cielo, l’amicizia, la consapevolezza che la letteratura e arte non sono creazioni di singoli individui
ma prodotti di una lunga e complessa cooperazione
sociale, infine l’ebbrezza che ognuno di noi può dirsi
‘poeta’ in sintonia con la comunità.
Angelo Filomia
La “Casa Vuota” di Antonio De Rosa
Una casa vuota è spesso sinonimo
di abbandono, tristezza. Ma
quando ci si immerge nei meandri
de “La casa vuota” di Antonio De
Rosa, occorre drizzare le orecchie
perché quel vuoto è pieno di emozioni, riflessioni, poiché anche il
vuoto è ricchezza.
Le poesie di De Rosa sono quelle
di un vero poeta, che ascolta il
mondo intorno a sé e dentro il
suo cuore, trasformando le parole
in un canto, in un fiume che ti trascina con la sua corrente, un fiume
che non rischia di prosciugarsi poiché è poesia forte, che si oppone
con vigore al piatto vivere quotidiano, con ironia e malinconia, sarcasmo e inquietudine. Un fiume
che non si beffa della parola, ma
che la sublima e la rende capace di
far innamorare. E si coglie una le-
zione di vita quando tra le pagine
leggiamo una sorta di rifiuto a farsi
affondare dalla sofferenza, al seguito di un Dio che ha voluto percorrere fino in fondo l’avventura
umana e che ad alcuni figli ha lasciato il compito di comunicarlo
agli uomini e alle donne di oggi.
Dopo il successo di critica e di
pubblico ottenuto dal volume “La
casa Vuota e altre poesie” del
poeta moranese Antonio De Rosa,
presso la Fiera della Piccola e
Media Editoria
“Più libri più liberi”, tenutasi al Palazzo dei Congressi a Roma Eur, la
casa editrice Edizioni Del Poggio
comunica che il volume è ora presente anche in Calabria presso le
seguenti edicole e librerie: Altolà,
in piazza Giovanni XXIII a Morano
Calabro, ed Edicolè, in corso Cala-
In edicola “Toghe Rosso Sangue”
Paride Leporace ricostruisce 25 vite spezzate dall’antistato
bria a Castrovillari oppure chiamando l’autore al numero
329.1834960.
Opporsi alla cancellazione, coltivando il vizio della
memoria: per ridare dignità a quei magistrati che,
per servire lo Stato, hanno perso la vita. Respingere, con la conoscenza e la consapevolezza che ne deriva, quel
deprecabile processo di rimozione
storica, praticato o indotto, che a
lungo andare fa calare, inevitabilmente, una cappa di intollerabile
oblio sull’impegno e sul sacrificio di
quanti hanno combattuto per lo stato
di diritto, dando dignità alla stessa Repubblica. È l’obiettivo di “Toghe Rosso
Sangue”, per la Newton Compton Editori,
il primo libro di Paride Leporace, Direttore del Quotidiano della Basilicata, già primo direttore di Calabria Ora, in distribuzione nelle
librerie. 25 magistrati italiani che, tra il 1969 ed il
1995, la criminalità ha brutalmente assassinato,
prossima apertura
perchè servitori dello Stato. Venticinque vite
umane sacrificate sull’altare di oscuri disegni eversivi e colpite senza pietà, vittime cancellate
dalla memoria collettiva. Su qualcuno di essi è
caduto il silenzio. Toghe Rosso Sangue, è un
libro che, per la prima volta, colma questo
scandaloso vuoto di sapere tratteggiando
la figura dei magistrati italiani uccisi da mafiosi, criminali comuni e terroristi. Da
Agostino Pianta fino a Giovanni Falcone
e Paolo Borsellino, il libro di Paride Leporace ricostruisce la carriera professionale dei giudici assassinati in Italia,
spiega il contesto in cui maturò il loro
omicidio, raccoglie la testimonianza dei parenti,
degli amici e addirittura dei carnefici salvando chi
è stato costretto a dare la vita per l’esercizio della
giustizia dalla più spietata delle condanne: quella
dell’oblio.
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ILDIARIODICASTROVILLARI
Anno 7 n. 4
pagina 10
La lenta morte di una quercia monumentale
Ecco cosa resta della quercia monumentale di via
delle Bouganville. Qualche giorno fa con una drastica potatura si è proceduto al completo taglio di
tutti i rami. Costretta a vivere in un cantiere edile,
addossata quasi ai muri dell’edificio in costruzione,
ha subìto nel corso del tempo il taglio di una parte
delle radici e dei rami che erano di ostacolo ai lavori
nel cantiere. Quale sarà la mossa successiva? Sradicare il tronco? O lasciare che la quercia ritorni a vegetare? Ipotesi non del tutto inverosimile dal
momento che, osservando con attenzione il tronco,
si notano le foglie verdi di
alcuni ramoscelli che lascerebbero ben sperare nella
forza della quercia di ritrovare l’antico vigore vegetativo. Quello che cerchiamo
di capire non è quale sia
l’interesse prevalente tra
l’interesse alla tutela della
quercia monumentale e
l’interesse a costruire un
nuovo edificio. Piuttosto
vorremmo capire se l’Ufficio Tecnico del Comune,
concedendo il permesso di
costruire, intendesse salvare “capra e cavolo”. Nel
tentativo di conciliare gli interessi suddetti, probabilmente, autorizzava a costruire a condizione di
non abbattere la quercia, altrimenti non ci sarebbe
stato motivo alcuno per non abbatterla prima dell’inizio dei lavori nel cantiere. Ma la costruzione di un
edificio di notevoli dimensioni, a breve distanza dalla
quercia monumentale, avrebbe mai potuto essere
compatibile con la sopravvivenza della stessa? In
tutta questa storia ha finito, comunque, per prevalere l’interesse del cemento come accade, ormai da
tempo, in tutta l’area di moderna espansione della
città. Noi crediamo, fermamente, che il processo di
espansione dei centri abitati, trasformando in urbane
aree un tempo rurali, non dovrebbe assolutamente
prescindere dalla tutela del paesaggio rurale e dei
suoi alberi monumentali. Siamo anche convinti che
l’Amministrazione Comunale non ci creda altret-
tanto. Qualche tempo fa, accogliendo le numerose
segnalazioni di cittadini preoccupati riguardo la
sorte della quercia, ci siamo rivolti al Comune e agli
Uffici competenti attraverso una lettera con la quale
proponevamo l’avvio dell’iter per la tutela degli alberi monumentali, offrendoci come volontari per il
censimento degli stessi.Volevamo affrontare la problematica chiedendo non soltanto l’opportuna tutela della quercia nel cantiere ma, anche, il
censimento e la tutela di tutti gli alberi monumentali,
siano essi parte del patrimonio pubblico della città
o proprietà privata.
Ma ad oggi, non abbiamo ottenuto alcuna risposta e il
comune sentire dei
cittadini non ha ricevuto la dovuta considerazione. D’altronde,
perché coinvolgere i
cittadini nel processo
di
trasformazione
della città, esclusivamente gestito da tecnici
ed
enti
“naturalmente deputati” ad individuare gli elementi da tutelare, recuperare, togliere o aggiungere al paesaggio? Vogliamo
anche anticipare che sarebbe riduttivo per il Comune addurre, eventualmente, a giustificazione della
propria inerzia la sola responsabilità della regione
Calabria che non ha provveduto a legiferare in materia di tutela degli alberi monumentali. Si poteva assumere come riferimento la LR 10/2003 “Norme in
materia di aree protette” che all’art. 4 inserisce, tra
le categorie in cui si articola il sistema regionale delle
aree protette, i monumenti naturali regionali. A
norma dell’art. 30 si possono definire monumenti
naturali regionali gli esemplari di piante di particolare pregio. E poi avrebbe potuto e dovuto rimediare
il regolamento comunale del verde urbano pubblico
e privato. Capire se la città di Castrovillari ne è dotata è impresa non facile. Dalle informazioni reperite, qualche mese fa presso gli Uffici Comunali
Il cimitero cambia orario ma non volto…
La Consigliera comunale Daniela
Conte, di “Liberi e Forti” che da
poco ha aderito al PDL di Berlusconi, collocandosi nella compagine dei Popolari Europei di
Giuseppe Galati, è la promotrice
dell’iniziativa che ha portato alla
modifica dell’orario cimiteriale.
Per questo motivo ha dato, così,
un segnale forte alla cittadinanza
che vuole “dei servizi”. Non possiamo che accogliere questa novità con grande soddisfazione!
Infatti, grazie all’orario prolungato il viale che porta “allu campusantiddu”
di
alfaniana
memoria, è un via vai di macchine, furgoni, camion e pedoni:
tanto che i marciapiedi ne hanno
risentito a tal punto che letteralmente si sono sbriciolati! Il
fondo stradale disastrato, che di
più non si può, è da addebitare,
ovviamente, al traffico aumentato sempre per la modifica dell’orario cimiteriale!!!! O forse è
causa delle attività commerciali e
artigiane che si affacciano sul
viale? Magari sarà solo l’incuria
che l’Amministrazione riserva a
questa arteria! La consigliera,
evidentemente, si è fermata al
cancello di ingresso del cimitero
ed è stata colpita dalla tabella
degli orari, ed ha pensato bene di
proporre, alla sua maggioranza, il
prolungamento dell’orario. Magari, se avesse varcato quel cancello, si sarebbe certamente
accorta che il camposanto è in
totale abbandono. Consigliera
Conte, non è forse tempo di
pensare ai viali, “ai giardini”, alle
aiuole, alle fontane, all’ossario, al
recupero delle cappelle pubbliche, ad invitare, con scadenze
precise, il privato alla ristrutturazione delle stesse che cadono a
pezzi?
Dal momento che è stato avviato l’allargamento dell’area,
perché non pensare anche ad
una rivisitazione globale e progettuale dell’area con recupero
anche dell’architettonico esistente? Non ci illudiamo certo di
poter richiedere un cimitero
come quello di Cesano Maderno,
dove il sindaco ha investito davvero tanto e il risultato si è
anche visto, e neanche una struttura simile a quella del “Verano”
dove, addirittura, alcuni giovani in
cooperativa, si sono inventati “il
tragitto del cinema” accompagnando i visitatori sulle tombe
dei grandi del cinema italiano.
Certo non si può proseguire
sulla strada della privatizzazione,
come già denunciato dal consigliere del PD, Mimmo Lo Polito,
sulle pagine de “Il Diario”. Consigliera Conte, quali iniziative, in
definitiva, vuole promuovere per
questa “città dei servizi”, oltre al
cambiamento dell’orario cimiteriale?
Giuseppe Bellizzi
competenti, sembrerebbe che il regolamento, approvato dalla commissione consiliare, non sia stato
ancora approvato dal Consiglio Comunale. Provare
a cercarlo sul sito ufficiale del Comune caso mai, da
quando abbiamo interrotto la nostra ricerca di notizie a riguardo, fosse intervenuta l’approvazione,
non serve assolutamente. Le delibere non sono pubblicate e nessun altro regolamento viene mai aggiunto a quelli inizialmente inseriti. Perciò proviamo
a leggere i regolamenti del verde urbano di altre
città, facilmente e comodamente reperibili on line. Il
regolamento del verde pubblico e privato della città
di Torino, ad esempio, istituisce un “Elenco degli alberi di pregio della Città” e prevede, al titolo III (art.
16-20) del capitolo II, la tutela degli alberi di pregio
e monumentali. L’articolo 17, tra i criteri per l’individuazione degli alberi di pregio, indica: lo sviluppo
complessivo dell’esemplare, lo stato di salute della
pianta, il significativo pregio paesaggistico, l’ubicazione nel contesto urbano, essere un riferimento
Ricordare la Shoah, senza dimenticare
gli altri olocausti della storia
Caro Diario, in nome dell’umanità tutta, in nome
di tutti i morti, in nome della giustizia, non puoi
sottrarti di dedicare un giorno della memoria
senza discriminare. Se è giusto ricordare la Shoah,
è doveroso non dimenticare gli altri genocidi del
passato che sono stati relegati in un angolo della
nostra memoria. La storia del genere umano è costellata di massacri, persecuzioni e pulizie etniche
che, per efferatezza, numero di vittime e motivazioni ignobili, non sono seconde al dramma
ebraico. Eppure solo la Shoah trova ampio spazio
nei libri, soprattutto di testo, e, nella cinematografia, viene costantemente ricordata e solennemente celebrata.
La stessa guerra mondiale, con i suoi 55 milioni di
morti, in maggioranza civili, è considerata un corollario al dramma ebraico. Il sospetto è che la
Shoah sia utilizzata non tanto come monito alle
future generazioni - se così fosse s’istituirebbe una
giornata dedicata a tutti gli olocausti, anche recenti - quanto come strumento politico e ideologico a sostegno di Israele, come attenuante e
scudo per la sua politica repressiva condotta in
Palestina.
Il 27 gennaio vogliamo, perciò, ricordare:
- il genocidio del popolo armeno: un milione e
mezzo di uomini, donne, vecchi e bambini scientemente eliminati dal governo turco nel 1915;
- i dieci milioni di pellerossa massacrati dagli americani nel corso del XIX secolo a cui si aggiungono
le vittime indigene della colonizzazione del Sud
America e del Canada per un totale di circa 100
milioni di morti;
- i quattordici milioni di africani prelevati dalla loro
terre e resi schiavi dagli americani per essere utilizzati come animali da lavoro. A questi si aggiungono le vittime dell’Apartheid in Sud Africa;
- i sette milioni di morti in Ucraina, dal 1935 al
1937, a seguito delle carestie provocate intenzionalmente dal regime stalinista in quello che era
considerato il granaio d’Europa;
- i quattro milioni di civili, vittime dei bombardamenti terroristici alleati in Italia e Germania;
- i tre milioni di civili, massacrati per vendetta dall’Armata Rossa in Prussia, Slesia e Pomerania sul
finire del secondo conflitto mondiale;
Il Diario di Castrovillari e del Pollino
Periodico associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
Registrazione Tribunale di Castrovillari n. 1/2005
Iscrizione R.O.C. n. 13126
Edito da Associazione Culturale PromoIdea Pollino
Sede legale via Cairoli, 28 – 87012 Castrovillari
Stampa: AGM – Castrovillari - tel. 0981.491957
Tiratura: 5.000 copie
Distribuzione gratuita il sabato e la domenica
a Castrovillari, Civita, Frascineto, Morano Calabro,
San Basile, Saracena
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della Costituzione che così recita “Tutti hanno diritto di manifestare
il proprio pensiero con la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di diffusione”, non costituendo, pertanto, tale collaborazione gratuita alcun
rapporto di lavoro dipendente o di collaborazione autonoma.La Direzione si riserva di apportare modifiche agli articoli inviati che dovranno avere preferibilmente lunghezza non superiore a 35 righi
standard ed inviati per posta elettronica all’indirizzo: [email protected] Eventuale materiale non pubblicato non verrà
restituito. E’ consentita la riproduzione anche parziale dei testi citandone la fonte.
Scriveteci a: [email protected]
Visitate il sito web ww.ildiariodicastrovillari.it
tradizionale per la popolazione locale o avere significative potenzialità di diventare un riferimento tradizionale per la città. La nostra quercia, ci sembra,
avesse tutte queste caratteristiche!
A questo punto, accanirsi per il mantenimento in vita
di quel che resta di una quercia irrimediabilmente
danneggiata? O continuare ad insistere e pretendere
il censimento e la tutela di tutti gli alberi monumentali per evitare gli abbattimenti incontrollati? E
sarebbe esagerato pretendere di conoscere il testo
del regolamento comunale per apportare eventuali
modifiche e aggiunte, in modo tale che sia espressione condivisa di cittadini, associazioni e tecnici,
prima che passi al Consiglio Comunale per l’approvazione? Tra l’altro non si farebbe altro che applicare
concretamente il principio di gestione partecipata
del territorio, troppo spesso inutilmente sbandierato.
Il Direttivo
Amici della terra Club del Pollino
- le vittime dei bombardamenti nucleari di Hiroshima e Nagasaki, inferti dagli Americani al solo
scopo di testare i nuovi ordigni, quando il Giappone aveva già avviato le trattative per la resa;
i tre milioni di vittime civili del- - l’Armata Rossa
nell’occupazione sovietica dell’Afghanistan a cui si
aggiungono i morti dell’attuale occupazione americana;
- i due milioni di cambogiani (su sei di abitanti)
morti nel loro Paese trasformato dai Khmer Rossi
in un immenso campo di concentramento;
- le vittime decedute per fame e torture nei gulag
comunisti di tutto il mondo (compresa la Cina
con la quale l’Italia e l’Occidente intrattengono ottimi rapporti d’affari): stima oscillante fra i 200 e i
300 milioni di persone;
- i desaparecidos, vittime della repressione anticomunista dei regimi filoamericani in Argentina e
Cile e le migliaia di scomparsi per mano dei regimi golpisti in Grecia e Turchia negli anni ‘70;
- i massacri in Ruanda, Etiopia, Congo e nel resto
dell’Africa centrale per motivi tribali. In quei Paesi,
una volta autosufficienti, manca il cibo, ma non le
armi fornite a piene mani dagli occidentali che
condizionano e sostengono i peggiori regimi dittatoriali per controllare i ricchi giacimenti minerali;
- le vittime della persecuzione anticristiana nel
Darfur e nei paesi islamici. In Sudan, i cristiani uccisi dalla bande schiaviste ammontano ad oltre due
milioni.
E l’elenco potrebbe continuare … Se anche queste sono vittime innocenti della barbarie umana,
perchè non dedicare anche a loro una giornata
della memoria? Sappiamo che sarebbe impraticabile istituire un giorno per ogni evento (probabilmente non basterebbero i giorni del calendario)
potremmo allora abolire tutte quelle ricorrenze
di chiaro sapore politico - 27 Gennaio, 10 febbraio
e 25 aprile - e sostituirle con un’unica grande e
solenne ricorrenza dedicata a tutti gli olocausti
del mondo e della storia. Sarebbe il modo migliore
per ricordare, senza discriminare.
Giovanni Martino
Forza Nuova
ILDIARIODICASTROVILLARI
Anno 7 n. 4
pagina 11
Il Parco ripristina la sentieristica
Il Parco Nazionale del Pollino punta a
ripristinare e qualificare la sentieristica,
così come annunciato a fine anno dal
presidente Pappaterra. S’inizia con sette
sentieri situati nel territorio calabro-lucano. L’Ente Parco ha pubblicato, infatti,
quattro bandi, uno dei quali riguarda la
sentieristica preesistente di particolare
valenza e il recupero di manufatti lungo
i sentieri e servizi di montagna.
I luoghi interessati sono in sei comuni
della Basilicata, in provincia di Potenza
(Chiaromonte, Castelsaraceno, Fardella,
San Severino Lucano,Terranova del Pollino e Viggianello) e in sei comuni della
Calabria, in provincia di Cosenza (Castrovillari, Cerchiara di Calabria, Civita,
Frascineto, Morano Calabro e Orsomarso). Il ripristino dei sette sentieri,
lunghi complessivamente m. 67.750 ciascuno dei quali presenta un percorso
principale ed una o più diramazioni prevede l’allargamento e la regolarizzazione del piano di calpestio, il consolidamento delle scarpate con piccole
opere in pietrame e/o in legno, la regi-
mentazione delle acque superficiali e di
spietramento. Sono previsti anche interventi di ripristino dei sentieri rappresentati da muri in pietrame a secco,
palificate vive doppie e gabbionate; passerelle in legno sorrette da spalle in pietra e malta cementizia; restauro di
fontane esistenti, selciatura in pietrame
presso alcune di esse e realizzazione di
una nuova fontanina in pietra; arredo di
aree di sosta con panche e tavoli con
sedute e ripiani in legno; lavori per la sistemazione di un’esistente area parcheggio con muretti rivestiti di pietra e
pavimentazione in pietra, sistemazione
di pendio e scoronamento frana; segnaletica verticale (tabelloni e tabelle in
legno su palo) e orizzontale (segnavia
in vernice, omini e cordonate in pietrame). L’importo complessivo previsto
è di 637 mila euro. Il termine per il ricevimento delle offerte è il 19 febbraio
2009.
ALTRI LAVORI
Gli altri tre bandi riguardano, invece, il
recupero di aree di particolare valore
naturalistico con fenomeni di accentuato dissesto idrogeologico, consolidamento di versante nel comune di San
Donato di Ninea (CS) (scadenza: 17
febbraio); Riqualificazione ambientale
area sorgente del Fiume Mercure in Viggianello (PZ) (scadenza: 12 febbraio) e il
quarto riqualificazione ambientale di
un’area degradata in località San Francesco di Acquaformosa (CS) (scadenza:
10 febbraio).
IL REGOLAMENTO PER LE
MANIFESTAZIONI
L’Ente Parco ha pubblicato, inoltre, il
Regolamento per la concessione di
contributi per manifestazioni, eventi
aventi carattere culturale, promozionale
e divulgativo organizzati dal Parco Nazionale del Pollino o promossi da altri
soggetti.
Il programma delle iniziative sarà predisposto e approvato dal Consiglio direttivo entro il 30 dicembre di ogni anno.
Le iniziative per poter godere di contributi, finanziamenti e patrocini dovranno essere compatibili con le finalità
del Parco.
L’Ente prevede anche di organizzare direttamente degli eventi o di co-organizzarli.
Per l’ottenimento dei contributi le Amministrazioni comunali, gli altri enti, le
associazioni ed altri soggetti privati
senza fini di lucro potranno presentare
domanda dal 1° gennaio al 30 novembre di ogni anno. In sede di prima applicazione del regolamento, l’Ente Parco
fissa la scadenza al 31 marzo 2009.
L’importo del contributo, sia se riferito
alla dimensione del Comune, sia se riferito alla premialità, verrà definito secondo le disponibilità previste nel
bilancio dell’esercizio 2009.
Tutte le richieste pervenute entro la
data di entrata in vigore e non finanziate
si intendono decadute, pertanto è necessario ripresentare domanda ai sensi
del vigente regolamento.
I bandi e il regolamento per le manifestazioni sono pubblicati integralmente
sul sito del Parco: www.parcopollino.it
I produttori in difesa della Incontro della FNP/CISL sulla crisi
Lenticchia di Mormanno
Prevedibile aumento della produzione
Si è svolta, presso il Comune di Mormanno
una riunione dei produttori di Lenticchia. La
riunione è stata organizzata dal dr. Luigi Gallo,
del Centro di Divulgazione Agricola n. 2 dell’ARSSA di Castrovillari, e dal dr. Rocco De
Luca, Assessore alle Politiche Agricole e ambientali del Comune di Mormanno. Gallo, ha
relazionato sulla programmazione delle semine primaverili e sulle operazioni colturali di
questo ecotipo di Lenticchia allo scopo di migliorarne la tecnica, risparmiare i costi e aumentare le rese. E’ stato trattato anche
l’argomento organizzativo e si è pensato di
costituire un organismo associativo. Il Centro
di Divulgazione Agricola n. 2 dell’ARSSA di Castrovillari, come è noto, dopo il ritrovamento di piccoli lotti di semi, ha realizzato un progetto di ricerca e, partendo dai risultati ottenuti da questo progetto, ha rilanciato la coltivazione stimolando l’interesse degli
imprenditori agricoli fornendo loro consulenze sul campo per la tecnica di semina, di
raccolta e delle altre operazioni colturali. Per queste ragioni nell’annata agraria 2008 gli
imprenditori produttori di Lenticchia di Mormanno, con l’apporto tecnico dell’ARSSA
sono diventati più numerosi (oltre 20) contribuendo alla realizzazione di una produzione complessiva pari ad alcuni quintali. Si è determinato anche un prezzo medio di
vendita, ritenuto remunerativo per i produttori. Nell’annata 2009, con la consulenza
dell’ARSSA, si è programmato un ulteriore incremento delle superfici di terreno ed una
prevedibile aumento delle produzioni. L’Amministrazione Comunale di Mormanno, dal
canto suo, ha fatto anch’essa la sua parte per il rilancio della coltura, sia con iniziative
in collaborazione con l’ARSSA, come per esempio il convegno dicembre scorso, che,
aderendo alla “città della Lenticchia” promossa dall’ANCI.
La Lenticchia di Mormanno, di recente, è stata inserita da Slow Food sull’Arca del
Gusto, catalogo dei prodotti a rischio di estinzione, avviando le procedure per la candidatura del prodotto a Presidio Slow Food. Tra le lenticchie a seme piccolo (come ad
esempio quella di Castelluccio, di Onano, di Colfiorito), la Lenticchia di Mormanno è
quella più studiata ed i risultati delle ricerche condotte dall’ARSSA, in collaborazione con
l’Istituto di Genetica Vegetale (IGV) del CNR di Bari e l’Istituto Sperimentale per l’Orticoltura (ISOR) del CRA di Pontecagnano (SA), sono pubblicati su prestigiose riviste
e in atti di convegni nazionali e internazionali. Con questi studi si è giunti a realizzare
una sorta di carta d’identità del prodotto con la caratterizzazione genetica dei semi e
l’analisi biochimica. Ciò significa che è difficile confondere la Lenticchia di Mormanno con
un’altra lenticchia a seme piccolo. In altri termini è difficile spacciare un’altra lenticchia
a seme piccolo per Lenticchia di Mormanno.
Aveva manomesso il contatore
e “spillava” il gas
Il trucco è stato scoperto dai Carabinieri della Compagnia cittadina.
Denunciato un uomo per possesso illegale di materiali esplodenti
Castrovillari - I Carabinieri della Compagnia di Castrovillari hanno tratto in arresto un uomo del luogo, Livio Impieri, 55 anni, già noto alle Forze dell’Ordine, con
l’accusa di furto aggravato.
A seguito d’una perquisizione domiciliare “mirata”, infatti, i militari hanno scoperto
che l’uomo aveva manomesso il contatore del gas, riuscendo negli ultimi due anni
ad appropriarsi indebitamente di circa cinquemila metri cubi di metano. Il gas “spillato” avrebbe prodotto un danno economico per l’azienda erogatrice stimato in
circa cinquemila euro. Sempre a Castrovillari i Carabinieri hanno denunciato a
piede libero un uomo per detenzione di materiale esplodente. Nella sua disponibilità sono stati infatti trovati 1460 kg di materiali pirotecnici, perfettamente conservati in un magazzino e in un casolare di campagna. Il valore dei fuochi artificiali
è stato stimato in circa 17 mila euro.
Il responsabile della Lega FNP/CISL di Castrovillari, Leonardo Sangineti, ha organizzato per martedi 3 febbraio prossimo, alle ore 16.30, presso la sede di via
dei Bizantini, 17, un incontro rivolto a tutti i pensionati sul tema “... Anche per gli
anziani una vita dignitosa”. Allincontro – dibattito, sono previsti gli interventi del
segretario generale provinciale FNP Cisl, Salvatore Marsico, e del segretario generale Cisl di Cosenza, Paolo Tramonti. Durante la riunione si affronteranno le
varie questioni che sconvolgono ogni giorno la vita dei pensionati e dei tanti cittadini che si trovano ad affrontare questo epocale momento di crisi che sta attraversando il nostro paese. In conclusione dei lavori, si avrà modo di avanzare proposte e richieste verso gli amministratori locali per far sì che anche i
pensionati possano vivere dignitosamente questa delicata fase economica con l’aiuto del Sindacato.
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A Primafila arriva Grease, il musical dei musicals
Sabato 7 febbraio, un salto indietro ai tempi d’oro del rock ‘n’ roll
Dopo il grande successo con l’appuntamento dedicato al teatro del 24 gennaio scorso con l’opera “L’ arte della
commedia”, continua la rassegna Primafila, organizzata dall’Associazione
Culturale Novecento e giunta alla set-
tima edizione. Il prossimo ed immancabile appuntamento, è con il musical.
Sabato 7 febbraio, alle ore 21.30,
presso il Teatro Sybaris, la compagnia
B-Way porterà in scena Grease, ovvero la forza, la grinta e l’energia che
vengono espresse attraverso fantasmagoriche coreografie nel quale tutto
il cast è coinvolto, sostenuto dagli
arrangiamenti delle canzoni che la band
suona in stile
anni ‘50. Il tutto si
muove fluidamente
fino al gran finale
dove il pubblico viene
invitato e coinvolto a
partecipare ed a scatenarsi in un rock and roll party per diventare i veri protagonisti degli anni
‘50. “L’intuizione avvenne a Chicago,
scrive Jim Jacobs, intorno a marzoaprile 1970. Ad un party, quasi per
gioco, tirai fuori alcuni dei miei vecchi
45 giri degli anni ‘50. Queste canzoni
apparvero subito alquanto datate a
confronto con il funk psichedelico
degli anni ‘70, ma allo stesso tempo
rappresentavano un cambiamento di
velocità contro la melodia
ripetitiva tanto cara in
quei giorni. Fu così che
proposi a Warren
Casey la mia bizzarra
idea: un musical a
Brodway che utilizzasse la musica degli ultimi anni ‘50.Warren sollevò la
più ovvia delle domande: “Grandioso,
ma di cosa tratterà lo spettacolo?”
Qualche birra più tardi l’idea mi balenò
in mente: un salto indietro ai tempi
d’oro del rock ‘n’ roll in una scuola superiore frequentata da giovanotti imbrillantinati e relative fidanzate. Un
ritorno ad un genere di vita che appa-
riva centrato sulle acconciature
(oleose e appiccicose), sul cibo (economico, grasso, hamburgers e molli patatine fritte) e su favolose automobili
fuori serie (sporche e infangate) o su
qualsiasi altra cosa “unta”; decisi così di
chiamarlo Grease”. Grease é una celebrazione, una festa delle migliori; era
divertimento allora, e lo sarà anche
ora!
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X STAGIONE TEATRALE
Dopo “Le 5 rose di Jennifer”, di Arturo Cirillo, arriva “La storia
dell’uomo, artisticamente parlando” di e con Fabio Pellicori
In scena, mercoledi 28 gennaio, il
Nuovo Teatro Nuovo di Napoli che, in
collaborazione con AMAT, ha presentato al Teatro Sybaris di Castrovillari,
“Le cinque rose di Jennifer’’ di Annibale
Ruccello, diretto ed interpretato da
Arturo Cirillo. Lo spettacolo, inserito
nel cartellone della decima stagione
teatrale comunale, organizzata dall’assessorato alle politiche culturali e da
Teatri Calabresi Associati, ha ospitato
un testo di culto che viene periodicamente riproposto da varie compagnie:
“Le 5 rose di Jennifer”, con sulla scena,
accanto a Cirillo, Monica Piseddu, vincitrice con questo spettacolo, del Premio Ubu 2007, come miglior attrice
non protagonista. “Le 5 rose di Jennifer” è ambientato nei primi anni Ottanta, nell’appartamento di un
travestito napoletano, appunto, Jennifer, che vive in un ipotetico quartiere
ghetto per travestiti, in una non ben
definita zona di Napoli. Qui Jennifer insegue disperatamente un misero
sogno d’amore, passando il suo tempo
nella lunga attesa della telefonata e dell’arrivo del fidanzato Franco.Tuttavia, a
causa di disguidi sulle linee telefoniche,
si perderà in chiacchiere con diversi
personaggi che, in realtà, cercano altre
persone. Tra una telefonata e l’altra e
nelle molte pause di questa lunga attesa, Jennifer sparecchia e riapparecchia la tavola, riceve Anna, si cambia
nella speranza che giunga Franco e accende la radio che, come la colonna
sonora di un film, accompagna i suoi
stati d’animo sulle note di Patty Pravo,
Milva, Mina, la Vanoni e Romina Power.
Ma la radio trasmette anche una terri-
bile notizia: un maniaco si sta aggirando
nel quartiere uccidendo un numero
imprecisato, ma in continua crescita, di
travestiti. È un dramma della solitudine,
quello di Jennifer. Sola, unico suo motivo di vita è l’attesa di qualcuno che,
però, non arriverà mai. Anche Anna, a
cui Jennifer negherà asilo, è un travestito ubriaco di solitudine. Anche lei
prova a comunicare con qualcuno
senza riuscirci. Da attento regista e raffinato intellettuale qual è, Arturo Cirillo affronta il personaggio del
transessuale Jennifer, sia registicamente
che interpretativamente, con grande
delicatezza e spessore, senza cadere
nel facile macchiettismo volgare in cui
molto spesso sono caduti i suoi predecessori, donandogli tutta l’umanità
dolorosa che lo accompagnano al
drammatico finale, senza abbandonare
totalmente il risvolto umoristico voluto dall’autore, ma senza nemmeno,
però, che questo prenda il sopravvento
con facili ammiccamenti
Sabato 31 gennaio, invece, al Sybaris
sarà la volta de “La storia dell’uomo,
artisticamente parlando” con Fabio
Pellicori e la partecipazione delle ragazze della Scuola di danza “Fitness and
fun” di Mormanno (diretta da Giuseppe Fortunato), per la regia di Fabio
Pellicori, le coreografie di Giulia Lo
Prete e la fonica e luci a cura di Liborio Salerni. La storia dell’uomo, artisticamente parlando, è un mix di
sensazioni, corpi, gag, alla ricerca di
come l’uomo si sia evoluto in duecento mila anni di storia per rispondere alla seguente domanda: siamo
davvero così diversi dalle scimmie?
L’uomo, resosi conto delle sue origini,
ha deciso di riportare l’Africa ai suoi
antichi fasti. Per farlo ha organizzato lì,
nel 2010, un evento storico, unico irripetibile: i mondiali di calcio… Ma com’era l’uomo duecento mila anni fa?
Sicuramente, simile a una scimmia, a
differenza di oggi. Ma ne siamo proprio
sicuri? Com’è oggi l’uomo? Inizia così
una riflessione sull’ uomo attraverso il
teatro e la danza, con tratti tragici e
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ILDIARIODICASTROVILLARI
Anno 7 n.4
pagina 14
A Messina una trasferta che ha il sapore di una beffa
Delussione del tecnico rossonero e dei tifosi che, sfidando le intemperie, hanno seguito la squadra anche oltre lo Stretto
Una trasferta che ha il sapore di una beffa. E’
quella giocata a Messina dal Castrovillari calcio
uscito sconfitto di misura all’ultimo secondo. Un
vero peccato! Una gara condizionata dal cattivo
tempo e da un terreno di gioco ai limiti della praticabilità (così come il “nostro” Mimmo Rende),
risolta da un colpo di testa all’ultimo secondo di
Crisafulli aiutato da un errore difensivo costato
caro, anzi carissimo alla compagine di Viola. E
pensare che se fosse finita sullo 0 a 0 chi avrebbe
dovuto recriminare sarebbe stato certamente il
Castrovillari che, con Di Tacchio e Ciano, ha avuto
due limpide palle gol su
cui si è superato Furlan.
Grande delusione nel
clan rossonero caratterizzato dallo sfogo del
tecnico Viola, in tribuna
perché squalificato, che
non ha proprio gradito
la beffa subita a tempo
ormai scaduto, così
come delusi sono rimasti quei tifosi che, sfidando le intemperie,
hanno seguito la squadra incitandola all’interno di uno stadio un
tempo teatro della
serie A, oggi caratterizzato da un clima freddo e
spettrale per ben “85” paganti. «Noi abbiamo
avuto le occasioni più limpide non rischiando
quasi nulla, e loro hanno portato a casa i tre punti
a tempo abbondantemente scaduto. Ma non è
nostro costume piangersi addosso. Anche di questi errori dobbiamo far tesoro, e mai come
adesso dobbiamo stare tutti uniti per andare
avanti. Si la delusione di Messina è tanta, ma ora
contro il Palazzolo è obbligatoria la vittoria per
continuare ad andare avanti». Questo il commento di Angelo Andreoli che ha ringraziato i tifosi giunti a Messina e fatto loro una promessa.
«Capisco la delusione di veder perdere una gara
ormai finita. Figuriamoci noi che eravamo in
Ora però per non mandare in fumo gli sforzi fatti
bisogna ricorrere ai ripari e ritrovare il cammino
interrotto al “Mimmo Rende”, magari cercando
anche di osare qualche cosa in più fin dalle prossime gare. Certo, le piogge “monsoniche” non
aiutano questo terreno di gioco e chi deve giocarci, domenica addirittura è stata rimandata la
gara di prima categoria. Ma è chiaro che la salvezza va conquistata prima conquistando la vittoria sul terreno amico.Vittoria che manca ormai
dal lontano 16 novembre scorso. Ed allora, pioggia o non pioggia, fango o non fango bisogna buttarsi nella mischia e uscirne fuori con i tre punti.
Intanto altra tegola sul Castrovillari: l’infortunio
del difensore Fabio De Sanzo, uno stiramento di
campo cosa abbiamp provato ad aver subito una
beffa a tempo scaduto. Ora dovremo riprenderci
con gli interessi quanto lasciato a Messina contro
il Palazzolo per regalarci questa vittoria e dedicarla ai nostri tifosi». Per adesso la dura legge del
gol ha ancora una volta penalizzato i rossoneri a
conferma che questa è una annata veramente
particolare dove al minimo errore vieni punito.
una certa rilevanza e uno stop che si preannuncia lungo. In bocca al lupo. Infine la vicenda societaria. «Ormai ho sposato questa causa» ha
affermato Antonio Ioele in settimana mentre era
nella sede societaria con alcuni dirigenti storici.
Ciò conferma l’ormai imminente passaggio che
però tarda ad arrivare.
Manchester/ L’avversario più
temibile è il “Mimmo Rende”
Non si è giocata a Castrovillari la gara tra Manchester e Albidona prevista per domenica scorsa.
L'inclemenza del tempo e le già precarie condizioni del terreno di gioco hanno costretto l'arbitro a decretare il rinvio dell'incontro. Adesso il
Manchester dovrà recuperare questa gara dopo
che in settimana ha invece recuperato a Crucoli
la gara sospesa due settimane fa sull'1-0 in suo
favore. Gara finita sul 2 a 2 dopo che i red devils
sembravano poter portare a casa i tre punti, ed
invece nel finale hanno subito il gol del pareggio.
Ritornando alla gara rimandata al “Mimmo
Rende” per la forte inclemenza del tempo che
continua ad imperversare sul Pollino ecco il pensiero del patron del Manchester Damiano Covelli. «Sono un paio di mesi che abbiamo
problemi ad allenarci regolarmente al 'Mimmo
Rende' causa l'impraticabilità. Però mi risulta
anche che siamo l'unica società che non ha un'alternativa valida per potersi allenare e subisce
altri disagi , quali , ad esempio, le difficoltà di usufruire del servizio docce per i propri atleti, alcuni dei quali provenienti da fuori città. E' ovvio
che non possiamo farci nulla contro il maltempo,
ma è mi dispiace non poter offrire a ragazzi della
propria città una struttura idonea a svolgere i
normali allenamenti» afferma Covelli che conclude: «Capisco l'impegno e l'attenzione che gli
organi preposti e i gestori stanno avendo in questi momenti e ci auguriamo che si possa trovare
una soluzione valida al più presto. Ora speriamo
che il tempo sia più clemente e che si possa riutilizzare a breve il nostro rettangolo di gioco».
M.M.
Michele Martinisi
Casermette/Passo falso del Barca. La capolista prende il largo
Ancora un passo falso del Barca. Ne
approfitta la capolista Castro Scicchitano che non si fa sfuggire l’occasione
ed allunga in classifica. Netta la vittoria della prima della classe su Le Contrade battute per 5 reti a 2. che
portano a quattro le lunghezze di vantaggio sugli “spagnoli”. Ci pensa Emilio
Mendola a trascinare la Castro con
una sonora tripletta alla vittoria finale
aperta dalla segnatura di Esposito il
quale dopo essersi fatto intercettare
il rigore dall’ottimo Mazzafera e bravo
a raccogliere la respinta e ad insaccare. Dopo il pareggio della prima fra-
Dodicesima
vittoria
su 14 incontri
per
la Farmabruzia
Farmabruzia 92
S. Michele Cz 76
(23-16, 42-34, 69-50)
Farmabruzia:
D’Agostino 2, Laino
2, Gonzalez 11, Caputo 8, Spaltro 10,
Gioia 14, Cardamone 23, Ruscio 2,
De Rose 4, Perrone
16. All: Silella.
S. Michele Cz:
Morello, Iorfida 20,
Scarcello G. 4, Scarcello E. 18, Aceto 15,
Confessore, Felicetti, Augello 4, Riccelli 15, Battaglia. All:
Silipo.
zione di gioco terminata sul 2 a 2 si
catena Mendola che chiude il match.
Si fermano ancora i campioni incarica
del Barca i quali, dopo il Brescia Club,
vengono fermati dai sorprendenti Bestioni per 1 a 1 in vantaggio con
Mulè.Bella lotta alle loro spalle. Il San
Vito grazie al 3-0 secco con il quale liquida il fanalino di coda Sigma, scavalca il Chelsea che pareggia, 1-1, nel
match clou contro La Creperia. I biancoverdi di capitan Bonafine si impongono grazie alle reti di Spatola, Landi
e Diodati al termine di una bella e avvincente gara. . Botta e risposta dalla
prodezza di Marchese ed un eurogol
di Alberto Falcone che chiude un
match ricco di emozioni tra Chelsea
e La Creperia. Chelsea che viene agganciato dalla Red Bull che di misura
supera l'Emperor per 2-1.Visciglia per
i neroazzurri, Groccia e Macrini per
gli uomini di Pierino Cersosimo. Finalmente torna alla vittoria anche
l'Olympiakos grzie ad un gran gol di
capitan Stancati che stende il Brescia
Club e ridà il sorriso a mister La
Banca. Spettacolare il 3-2 con il quale
la Dinamo Pollino supera il Bayer Leverkusen. Musmanno e D'Ambrosio
portano sul 2-0 gli uomini di Abbenante, poi Pignataro e Lauria annullano il gap, ma allo scadere Abbenante
regala tre punti di platino alla Dinamo.
Identico risultato per i Boys Castrovillari contro la Bianchino F.C. Di Vitola, Iannicelli e De Diego le firme del
successo degli arancioni. Terno anche
per I Fornai ai danni dell'Aston Villari.
Una doppietta di Mola ed una rete di
Catapano regalano la vittoria all'undici
di patron Fiore.
Michele Martinisi
La Valle Marleo Basket: finalmente vittoria!!!
La Valle Marleo Basket: Sabatino
C. 4, Colaci G. 2, Oliva 12, Colaci A. 25,
Avolio 9, Chiarelli, Campilongo 9, Dulcetti, Gagliardi, Di Bari 2. Coach: Gallavotti.
Micromega Cs: Carionov , Assalone,
Guido 24, Grandinetti 3, Gallo, Scarcello 9, Lo Schiavo 4, Oseda, Cava 13,
Caruso 3. Coach: Cundari.
Dopo un periodo a digiuno di vittorie,
la La Valle Basket di Castrovillari ritrova
il sorriso contro l’agguerrito roster di
coach Cundari. Il team di Gallavotti, dopo una serie di meritate sconfitte e pur senza pedine importanti, come Sabatino,
Astorino e Massarotti, ha espresso un gioco piacevole, fatto
di recuperi difensivi e contropiedi rapidi. Buona la presta-
zione di tutti gli atleti castrovillaresi che
non hanno avuto problemi nel controllare la verve atletica degli avversari cosentini, chiudendo il terzo quarto sopra
di 17 punti (44 – 27). Nell’ ultimo quarto,
per colpa di una preparazione fisica approssimativa, la Marleo Basket perde lucidità in attacco e aggressività in difesa,
consentendo al roster ospite di ritornare
in partita. Fondamentali per la vittoria finale i tiri liberi dalla lunetta di Colaci e
Oliva che permettono di mettere al sicuro il risultato. Il prossimo impegno, è
previsto per sabato 31 gennaio, a Tortora,
contro la Julitta Basket: tappa importante per stabilire la griglia di partenza nella fase ad “orologio”.
m. alì
ILDIARIODICASTROVILLARI
Anno 7 n. 4
pagina 15
Quattordicesima edizione per il Premio Stinca
“San Paolo sulla via di Damasco, inizio di una nuova storia”, l’argomento da approfondire. I lavori dovranno pervenire entro e non oltre i1 31 marzo 2009
Indetto dalla Parrocchia San Girolamo di Castrovillari, il 14° concorso pratico-artisticoletterario “Antonio Stinca”, riservato agli studenti
delle scuole elementari, medie e superiori. Anche
quest’anno il concorso si avvale del patrocinio del
Comune di Castrovillari, dell’Assessorato provinciale alla Politiche Giovanili, del Distretto Scolastico n. 19, della Comunità Montana del Pollino,
dell’Ente Parco del Pollino, dell’Ina Assitalia e del
Kiwanis Club. Scopo del concorso, di cui il Comitato organizzatore stabilisce ogni anno l’argomento, è quello di stimolare ed educare i giovani
alla lettura e, conseguentemente, alla ricerca ed
allo studio del pensiero e dei valori cristiani nelle
opere di autori italiani, in particolare, castrovillaresi e calabresi. Per il 2009, l’argomento da approfondire è incentrato sul tema: “San Paolo sulla
via di Damasco, inizio di una nuova storia”.
Il concorso è suddiviso in tre sezioni:A per le elementari, B per le medie, C per le superiori. Ai
primi classificati per ogni sezione saranno assegnati tre riconoscimenti. Sia per gli elaborati in
forma letteraria, sia per gli elaborati in forma pratico-artistica, il primo premio è di 260,00 euro,
Maltempo: rientra
emergenza neve su A3
E’ rientrata l’emergenza neve sull’autostrada A3 Salerno Reggio Calabria nel
tratto compreso tra gli svincoli di Maratea-Lagonegro Nord e Morano-Castrovillari, dopo l’allarme lanciato
i primi giorni della settimana.
Dopo le deviazioni effettuate, il
tratto e’ stato riaperto anche ai
mezzi pesanti. L’Anas, però, ricorda agli utenti che sino al 31
marzo 2009 vige, per tutti i veicoli,
l’obbligo di catene a bordo tra gli
svincoli di Frascineto e Padula
Buonabitacolo tra i km 103,900 e
193,930, come previsto dal piano
neve scattato lo scorso 15 novembre. Anas raccomanda a chi
viaggia una guida prudente, una
completa informazione sulle condizioni di viabilita’ e sul traffico e
un equipaggiamento adeguato dei
veicoli prima della partenza.
il secondo di 130,00, il terzo di 60,00.
La giuria, interamente composta da qualificati docenti e Dirigenti scolastici, dopo un’attenta valutazione, consegnerà i premi come borse di studio
intitolate ai seguenti castrovillaresi scomparsi:
Anna Amato, Carmela Bertolone, Carmine Bonadies, Silvano Borruso e Carmine Fortunato,
Mario Cavallaro, Francesco e Carmela Corriero,
Elisabetta Filomia, Giuseppe e Maria Grazia Frascino, Peppino Gatto, Luigi e Angela Grillo, Ugo
Laghi, Francesco Laudadio, Francesco Le Pera,
Luigi Maffia, Domenico Molino, Francesco e Mar-
cella Muraca, Sandro Pagano, Carlo e Peppino
Presta, Lucrezia Pugliese Tocci, Luigi Rubini,
Franco Rummolo, Francesco Sacco, Mario Sancineto, Enza Sanfilippo, Emilio Sciannimanico, Tommaso e Rosa Tetro.
Il regolamento completo del concorso può essere rinvenuto nei pieghevoli attualmente in distribuzione. I lavori dovranno pervenire entro e
non oltre i1 31 marzo 2009 al seguente indirizzo:
Concorso “A. Stinca” Parrocchia San Girolamo 87012 Castrovillari.
Il 2009 sarà l’anno
del super welter Natalino Bartucci?
Se lo augurano tecnici, presidente, dirigenti e appassionati della “noble
art”. Il giovane castrovillarese, studente universitario al primo anno, affronterà nel mese di marzo due
manifestazioni di interesse nazionale:
l’interregionale di Castrovillari ed il
Campionato Italiano Universitario.
Il presidente dell’Avolio Ferrari Boxe
“Franceschino Filpo”, Lino Tetro, così
si è espresso sul futuro pugilistico del
suo pupillo: «Dopo i grandi risultati
ottenuti in poco più di due anni dal
massimo Luigi Rummolo, ecco apparire all’orizzonte un giovane promettente di buone speranze: il ventenne
Natalino Bartucci. Su di lui contiamo
molto nella certezza che la sua vigo-
ria fisica ed il suo talento pugilistico
si esternano in campo nazionale. Le
sue sei vittorie su otto, ottenute in
poco più di sei mese, la sua serietà
negli allenamenti e la sua voglia di affermarsi ci fanno ben sperare». Alle
parole di Lino Tetro si affiancano i
nostri auguri e le nostre considerazioni di cronisti e appassionati.
Intanto sabato e Domenica (30 gennaio e 1 febbraio) il quindicenne Andrea Daniele, peso 48 kg,
accompagnato dal tecnico Mario
Ferrari, salirà sul ring di Roseto
degli Abruzzi (Te) nel Campionato
Italiano, raggruppamento centrosud, Cadetti Esordienti.
FNP Cisl, Salvatore Marsico, e del segretario
generale Cisl di Cosenza, Paolo Tramonti.
Sabato 31 gennaio
Castrovillari – Protoconvento Francescano
– ore 10.30 - Presentazione del corso di formazione per aspiranti guardie di polizia ecozoofila.
gionale), l’on. Roberto Occhiuto, l’on. Mario
Tassone, il sen. Gino Trematerra (Responsabile Nazionale Ufficio Politiche Migratorie).
Conclude l’on. Luisa Santolini (Responsabile
Nazionale Ufficio Famiglia e Politiche Sociali).
Castrovillari - Protoconvento Francescano
Sala 14 - ore 17.30 – Convegno dell’UDC
cittadina sul tema: “Quoziente familiare: più
forza alla famiglia, più forza alla società” - Introduce l’avv. Tommaso De Capua (Segretario cittadino UDC) - Presiede: il dott.
Raffaele Cesario (Segretario provinciale
UDC) - Intervengono: l’on. Michele Trematerra (Presidente del Gruppo Consiliare Re-
Castrovillari – Teatro Sybaris – ore 21.00 - X
Stagione Teatrale – La storia dell’uomo [artisticamente parlando] - Con Fabio Pellicori
e la partecipazione delle ragazze della Scuola
di danza Fitness and fun di Mormanno (diretta da Giuseppe Fortunato). Regia di Fabio
Pellicori
Coreografie di Giulia Lo Prete. Fonica e luci
a cura di Liborio Salerni
Domenica 1 febbraio
Rossano Scalo - Cinema Teatro S. Marco –
ore 17.30 - Manifestazione politica, organizzata dalle forze aderenti al PDL di Rossano:
“Dalle province alle’Europa – Il PDL verso il
voto del 6-7 Giugno 2009”. Le conclusioni
sono affidate al Presidente dei Senatori del
PDL, Maurizio Gasparri.
Martedi 3 febbraio
Castrovillari – Sede FNP/CISL, via dei Bizantini, 17 - ore 16.30 – Incontro dibattito rivolto a tutti i pensionati sul tema “... Anche
per gli anziani una vita dignitosa”. Previsti gli
interventi del segretario generale provinciale
Sabato 7 febbraio
Morano Calabro – - Auditorium comunale –
Stagione Teatrale – Concerto Lirico Orchestra dei Fiati Morano – Festa del decennale
– Fuori Abbonamento – Anche domenica 8
febbraio.
Castrovillari – Teatro Sybaris – ore 21.30 –
Primafila presenta B –WAY in “Grease , the
musical”.
Domenica 8 febbraio
Castrovillari – Teatro Sybaris – ore 21.00 - X
Stagione Teatrale – L’Associazione Culturale
Novecento presenta B –WAY in “Grease Tribute”. Direzione Musicale di Claudio Proietti per la regia di Nicola Palladini