del programma televisivo «Le Iene» (in onda su Italia 1) avrebbero

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del programma televisivo «Le Iene» (in onda su Italia 1) avrebbero
Atti Parlamentari
XV LEGISLATURA
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ALLEGATO
B
2333
AI RESOCONTI
del programma televisivo « Le Iene » (in
onda su Italia 1) avrebbero effettuato
acquisti per una spesa complessiva di 216
euro all’interno del Ministero dell’economia e delle finanze, ove risulterebbe attivo
« un vero e proprio piccolo Suk » (vedi il
Giorno 14 novembre 2006, pag. 9);
indigna il fatto che proprio all’interno di un Ministero i cui responsabili
politici ogni giorno ripetono di voler combattere l’evasione fiscale, sia attivo un
mercato parallelo di vari prodotti di consumo, senza che al momento dell’acquisto
venga rilasciato alcuno scontrino attestante la regolarità dello stesso ai fini
fiscali –:
se non ritenga doveroso assumere ogni
utile iniziativa affinché il Dicastero dell’economia e delle finanze non si trasformi
in un Suk senza regole, con conseguente
violazione delle norme fiscali e mortificazione delle migliaia e migliaia di onesti
commercianti, secondo gli interroganti inopinatamente e sistematicamente accusati
dal Ministro dell’economia e delle finanze
di essere incalliti evasori.
(5-00393)
Interrogazione a risposta scritta:
FOTI. — Al Ministro dell’economia e
delle finanze, al Ministro per i beni e le
attività culturali. — Per sapere – premesso
che:
la risoluzione 83/E-2004 del 15 giugno 2004 emanata dall’agenzia delle entrate esclude l’applicazione dell’aliquota
agevolata del 10 per cento per i contratti
e le fatture connesse all’esecuzione di
« concerti vocali e strumentali »;
fino ad allora detta aliquota agevolata era stata sempre applicata alle predette manifestazioni in ragione delle normativa di riferimento, ed in particolare del
decreto del Presidente della Repubblica
n. 633 del 1972 e della legge n. 192 del
1998 (vedi voce 123, tabella A, parte
terza);
Camera dei Deputati
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SEDUTA DEL
14
NOVEMBRE
2006
il decreto legislativo n. 60 del 1999
ha ripreso la predetta voce 123 in modo
difforme dalla lettera della legge delega
192 di cui sopra, inserendo un punto e
virgola (;) tra la parola « rivista » e la
successiva espressione « concerti vocali e
strumentali », circostanza questa che ha
indotto l’agenzia delle entrate ad emanare
la risoluzione più sopra indicata;
in ogni caso la Corte di Giustizia
Europea (sentenza C-109 del 23 ottobre
2003), anche in seguito al pronunciamento
in materia reso l’anno precedente dalla
Commissione Europea, ha dichiarato non
ammissibile la differenziazione tra un’aliquota Iva ridotta per le prestazioni di
orchestre-complessi musicali fornite direttamente in pubblico o per un organizzatore di concerti o fornite direttamente in
pubblico da solisti, ed un’aliquota ordinaria per prestazioni degli stessi allorché
lavorino per un organizzatore, rilevando
l’omesso rispetto degli obblighi di cui all’articolo 12, n. 3, lettera a) terzo comma,
della Sesta Direttiva del Consiglio 17 maggio 1997, 77/388/CEE, in materia di armonizzazione Iva;
il principio di neutralità fiscale non
ammette che merci e prestazioni di servizi
simili, che si trovano in concorrenza tra di
loro, siano trattate in modo differente,
almeno per quanto riguarda l’assoggettamento all’Iva;
detta situazione, rappresentata recentemente anche al Ministero dei beni e
attività culturali, non appare più ulteriormente tollerabile, fondandosi su di un’evidente disparità di trattamento –:
se e quali urgenti iniziative intenda
assumere al riguardo.
(4-01623)
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GIUSTIZIA
Interrogazioni a risposta scritta:
MANCUSO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
nei giorni scorsi sono stati assolti,
dall’accusa di depistaggio, tutti i militari
Atti Parlamentari
XV LEGISLATURA
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AI RESOCONTI
coinvolti nella inchiesta sul disastro di
Ustica;
come, purtroppo, spesso accade sia in
vicende di questa gravità cosı̀ come nelle
inchieste
« meno
importanti »
molti,
troppi, accusati si scoprono (a distanza di
anni) innocenti e addirittura estranei ai
fatti;
il sistema della giustizia italiano sembra non voler « rendere giustizia », ma semplicemente trovare un colpevole, chiunque
esso sia a discapito della verità –:
se e come si intenda procedere affinché il sistema giudiziario risulti veramente efficace, non già nel trovare a tutti
i costi un colpevole, ma, nello scoprire la
verità;
come intenda adoperarsi al fine di
ottenere uno snellimento delle procedure
processuali senza danneggiare ulteriormente la qualità delle inchieste;
se intenda proporre azione di responsabilità per danno erariale nei confronti dei giudici precedenti per le esorbitanti spese sostenute per il recupero del
relitto.
(4-01628)
MANCUSO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
il personale della polizia penitenziaria è, ormai da troppo tempo, sottoposto
ad una serie di disagi e disfunzioni organizzative presso gli istituti penitenziari, ed
in particolare modo nel Piemonte, Valle
d’Aosta, Lombardia e Triveneto;
a giudizio dell’interrogante, la disparità di trattamento delle zone sopra richiamate è ancora più evidente rispetto
all’equità di trattamento del personale
(turnazioni, servizi notturni e distribuzione delle risorse); equità e trasparenza
nell’assegnazione di determinati posti di
servizio; procedimenti disciplinari che divengono pressoché la modalità esclusiva
nella gestione del personale del Corpo; il
Camera dei Deputati
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SEDUTA DEL
14
NOVEMBRE
2006
mancato rispetto del CCNL e dell’accordo
quadro nazionale del 24 marzo 2006;
assoluta autoreferenzialità e discrezionalità nelle scelte effettuate dai direttori
degli istituti di pena;
ad aggravare questa situazione si
consideri che i dirigenti generali, delle
regioni di cui sopra, non intervengono
pressoché mai ed i controlli avvengono
raramente (e quando avvengono è solamente per negare qualsiasi disfunzione);
il provvedimento dell’indulto (e della
conseguente diminuzione della popolazione carceraria) non ha generato alcun
beneficio per il Corpo di polizia penitenziaria, dato che nessun tipo di riorganizzazione è stata intrapresa –:
quali siano le intenzioni del Governo
per riportare un clima di serenità tra il
personale di polizia penitenziaria delle
regioni del Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia e Triveneto;
quali siano le valutazioni del Governo
in merito al provvedimento di indulto dati
i risultati a dir poco catastrofici che ha
generato sia nei confronti della criminalità, sia nei confronti del personale degli
istituti di pena, nonché alle forze dell’ordine.
(4-01629)
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INTERNO
Interrogazioni a risposta scritta:
HOLZMANN. — Al Ministro dell’interno. — Per sapere – premesso che:
la provincia autonoma di Bolzano,
con delibera dell’11 agosto 2006, ha previsto l’istituzione di un servizio di informazioni telefoniche cosiddetti call center
finalizzato ad una campagna informativa
definita « Missione Aria pulita »;
vi è esplicita previsione che il servizio
debba essere svolto da operatori che conoscano le lingue ufficiali (italiano e tedesco) e il dialetto locale, ossia un idioma

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