i mercati - Credito Valtellinese

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i mercati - Credito Valtellinese
FTA Morning View
giovedì 23 febbraio 2017
Dalla Redazione di FTAOnline News
MERCATO USA
Borsa Usa: indici chiudono poco mossi
La Borsa di New York ha chiuso la seduta poco mossa. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,16% mentre l'S&P 500 e il Nasdaq
Composite hanno perso rispettivamente lo 0,11% e lo 0,09%.
Poche sorprese dai verbali del Fomc. La maggior parte dei membri della banca centrale sono favorevoli ad un rialzo dei tassi in
tempi "abbastanza rapidi". Tuttavia permangono incertezze legate alle politiche fiscali di Trump.
Superiore alle attese il dato macroeconomico pubblicato in giornata. Le vendite abitazioni esistenti a gennaio sono cresciute più
del previsto a 5,69 milioni di unità (+3,3%) contro il +1,1% indicato dal consensus. Il dato di dicembre è stato rivisto a -1,6% da 2,8%.
Tra i titoli in evidenza Toll Brothers +6,1%. Il costruttore di case di lusso ha annunciato una trimestrale superiore alle attese. Nel
primo trimestre l'utile per azione è cresciuto a 0,42 dollari da 0,40 dollari di un anno prima e contro i 36 centesimi indicati dal
consensus. I ricavi sono calati dello 0,8% a 920,7 milioni contro i 902,5 milioni del consensus. La società ha rivisto al rialzo le
stime sulle consegne per l'esercizio in corso ed ha comunicato che inizierà a distribuire una cedola trimestrale (la prima da 0,08
dollari per azione il 28 aprile).
Garmin +7,33%. La società che sviluppa tecnologie di aviazione e commerciali per GPS ha chiuso il quarto trimestre con un
utile per azione adjusted a 0,73 dollari, ampiamente al di sopra rispetto ai 57 centesimi del consensus. Meglio del previsto
anche i ricavi a 86,8 milioni (consensus 793 milioni).
Aetna +1,92%. Il gruppo dell'assicurazione sanitaria ha annunciato un programma di acquisto di azioni proprie accelerato da
3,3 miliardi di dollari. Il titolo alla Borsa di New York guadagna l'1%.
Bristol-Myers Squibb +0,99%. Secondo il Wall Street Journal, l’investitore attivista Carl Icahn ha ammassato una quota nel
capitale del gruppo farmaceutico.
Facebook +1,79%. Il titolo del social network ha toccato il nuovo record storico.
MERCATI ASIATICI
Seduta negativa per l’Asia. Tokyo ancora sulla parità
Dopo un mercoledì contrastato per Wall Street (dei tre principali indici Usa solo il Dow Jones Industrial Average ha chiuso in
positivo, nella nona sessione consecutiva sui massimi), alla riapertura degli scambi in Asia l’andamento è condizionato in
negativo soprattutto dai verbali del meeting di 31 gennaio-1° febbraio del Federal Open Market Committee (Fomc, la
commissione della Fed che si occupa di politiche monetarie), che indicano la volontà di aumentare gradualmente i tassi
d’interesse ma, secondo gli osservatori, la possibilità che questo avvenga già in marzo si sono ridotte. Incertezza che si è
riflessa sull’andamento della valuta Usa: il Bloomberg Dollar Index, paniere che monitora la valuta Usa nei confronti delle altre
dieci principali monete, è in marginale progresso dopo avere perso lo 0,20% mercoledì. Minimo anche l’apprezzamento dello
yen sul dollaro, ma la valuta nipponica aveva già guadagnato lo 0,30% mercoledì. Pausa di riflessione anche per il mercato
azionario di Tokyo con il Nikkei 225 che chiude per la seconda seduta consecutiva sostanzialmente sulla parità anche se in
negativo dello 0,04% (performance praticamente identica per l’indice più ampio Topix, deprezzatosi dello 0,05%). Sul fronte
macroeconomico, la lettura finale relativa a dicembre dell’indice anticipatore del Giappone è stata rivista al ribasso a 104,8 punti
dai 105,2 punti preliminari, ma resta la più elevata dai 106,1 punti del giugno 2015. In controtendenza la piazza di Seoul, con il
Kospi che, pure sulla parità, segna un progresso dello 0,05% in chiusura.
L’andamento generale è quindi poco mosso ma complessivamente in negativo, come confermato dalla perdita intorno allo
0,10% dell’indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso, che mercoledì aveva toccato di nuovo i massimi dal luglio 2015. Sul
fronte delle materie prime, da segnalare il declino superiore all’1% del rame a Londra (terza seduta consecutiva in
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arretramento), mentre anche l’alluminio perde terreno a causa della crescita delle riserve in Cina. A Sydney i titoli legati alle
commodity segnano significative flessioni (Rio Tinto registra addirittura un crollo del 5,45%) e l’S&P ASX 200 si deprezza dello
0,35% in chiusura. Andamento simile anche per le piazze cinesi: Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 perdono
infatti lo 0,31% e lo 0,47% rispettivamente. Riesce a rimanere invece in positivo lo Shenzhen Composite, che limita comunque
allo 0,08% il suo guadagno. A circa un’ora dallo stop alle contrattazioni Hong Kong è allineata a Shanghai: l’Hang Seng perde
infatti circa lo 0,30% (e la performance è simile per l’Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell’ex
colonia britannica per la Corporate China).
PREAPERTURA ITALIA/EUROPA
Future sugli indici azionari europei marginalmente sopra la parità: Euro Stoxx 50 +0,09%, DAX +0,04%, CAC 40 +0,10%, FTSE
100 +0,04%. Le chiusure dei principali indici nella seduta precedente: Euro Stoxx 50 invariato, Francoforte (DAX) +0,26%,
Parigi (CAC 40) +0,15%, Londra (FTSE 100) +0,38%, Milano (FTSE Mib) -0,83%.
Future sugli indici azionari americani in parità. Le chiusure dei principali indici della seduta precedente a Wall Street: S&P 500 0,11%, Nasdaq Composite -0,09%, Dow Jones Industrial +0,16% (nuovo massimo storico).
Mercato azionario giapponese stabile, il Nikkei 225 chiude a -0,04%. Borse cinesi in calo: l'indice CSI 300 di Shanghai e
Shenzhen ha terminato a -0,47%, l'indice Hang Seng della borsa di Hong Kong al momento segna -0,4% circa.
Euro contro dollaro in recupero dal minimo dall'11 gennaio a 1,0494 toccato ieri mattina. EUR/USD al momento viene
scambiato a 1,0550 circa.
Bund future in leggero rialzo. Il contratto marzo 2017 segna 165,14 punti contro l'ultimo prezzo della seduta precedente alle ore
22:00 a 165,08 e i 165,07 alle 17:30.
Petrolio in recupero dai minimi di ieri pomeriggio. I future aprile segnano sul Brent 56,35 $/barile (da 55,70 circa), sul WTI 54,10
$/barile (da 53,40 circa).
Oro stabile: prezzo attuale in area 1237 $/oncia.
DATI MACRO ATTESI
Giovedì 23 Febbraio 2017
08:00 GER Indice GfK (fiducia consumatori) mar;
08:00 ITA Salari contrattuali gen;
08:00 GER PIL finale trim4;
08:45 FRA Indice fiducia imprese feb;
10:00 ITA Vendite al dettaglio dic;
14:30 USA Richieste settimanali sussidi disoccupazione;
15:00 USA Indice FHFA (prezzi abitazioni) dic;
17:00 USA Scorte settimanali petrolio e derivati.
HEADLINES
Giappone: indice anticipatore a 104,8 punti in dicembre
Secondo quanto comunicato dall’Ufficio di Gabinetto nipponico, la lettura finale relativa a dicembre dell’indice anticipatore
segna un progresso a 104,8 punti, rivisto al ribasso dai 105,2 punti comunicati su base preliminare, dai 102,6 punti di novembre
(100,8 punti di ottobre). Il dato è inferiore rispetto ai 105,5 punti del consensus ma resta il più elevato dai 106,1 punti registrati
nel giugno 2015. L’indice di coincidenza, che sintetizza lo stato attuale dell'economia, è invece calato a 114,8 punti dai 115,1
punti di novembre (113,5 in ottobre), dopo la revisione dai 115,2 punti della lettura preliminare.
Giappone: indice prezzi Cspi cresce dello 0,5% in gennaio
Secondo quanto comunicato dalla Bank of Japan, in gennaio il Corporate Services Price Index (Cspi, l’indice dei prezzi dei
servizi alle imprese) ha segnato un progresso annuo dello 0,5% come in dicembre (la lettura per l’ultimo mese del 2016 è stata
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rivista al rialzo dallo 0,4%) e in linea con le attese degli economisti (in novembre l’incremento era stato dello 0,3%). Su base
mensile l’indice ha invece segnato un declino dello 0,5% contro il progresso dello 0,2% di dicembre. Nell’intero 2016 la crescita
era stata dello 0,3% contro l’1,1% registrato nel 2015.
Brasile: Banca centrale taglia i tassi d'interesse al 12,25%
Il Banco Central do Brasil (l’istituto centrale di Brasilia) mercoledì ha come previsto tagliato i tassi d’interesse di altri 75 punti
base dal 13,00% al 12,25% dopo la riduzione di pari entità realizzata in gennaio (in dicembre il taglio, il primo in quattro anni,
era stato invece di 25 punti base). Il Comitê de Política Monetária (Copom, la commissione che si occupa di politiche
monetarie) ha votato all’unanimità la misura, che ha portato i tassi ai minimi dal marzo 2015, e ha segnalato che potrebbe
accelerare l’alleggerimento nel tentativo di tirare fuori l’economia brasiliana dalla peggiore recessione mai registrata.
Powell della Fed possibilista su rialzo dei tassi in marzo
Dopo anni di prospettive per una nuova frenata, l’economia Usa appare attualmente in maggiore equilibrio, tanto da permettere
alla Federal Reserve (Fed) di alzare gradualmente i tassi d’interesse. Così si è espresso mercoledì, parlando presso il
Forecasters Club of New York, Jerome Powell, membro del Federal Open Market Committee (Fomc, la commissione della Fed
che si occupa di politiche monetarie). Alla domanda se un rialzo sia “sul tavolo” già per il prossimo meeting del Fomc di 14-15
marzo, Powell ha risposto affermativamente aggiungendo che “sarà opportuno aumentare gradualmente i tassi d’interesse,
anche molto presto”.
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