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FTA Morning View
giovedì 7 luglio 2016
Dalla Redazione di FTAOnline News
MERCATO USA
Wall Street chiude in rialzo
La Borsa di New York ha chiuso la seduta in rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,44%, l'S&P 500 lo 0,54% e il Nasdaq
Composite lo 0,75%.
Wall Street, dopo un avvio negativo, ha recuperato terreno grazie al petrolio (Wti +1,78% a 47,43 dollari al barile) all'indice ISM
non manifatturiero superiore alle attese ed alle minute Fed.
Dai verbali della riunione della Federal Reserve dello scorso 14 e 15 giugno è emerso che in quell'occasione la banca centrale
americana ha deciso di mantenere stabili i tassi in vista del referendum sulla Brexit e delle possibili turbolenze sui mercati in
caso di vittoria del "leave".
Nel mese di maggio negli USA la bilancia commerciale ha segnato un deficit pari a 41,1 miliardi di dollari, in crescita rispetto al
disavanzo di 37,4 mld del mese precedente risultando anche superiore ai 40 miliardi attesi dagli economisti.
Markit Economics ha comunicato che a giugno l'indice PMI dei Servizi e' salito a 51,4 punti dai 51,3 punti del mese precedente,
senza molte variazioni rispetto al livello di non cambiamento (50 punti) che separa da una situazione di espansione a una di
contrazione delle attività.
L'Institute for Supply Management ha comunicato che l'indice ISM non manifatturiero e' salito nel mese di giugno a 56,5 punti
dai 52,9 punti del mese precedente. Il dato e' risultato superiore alle previsioni degli economisti fissate su un indice pari a 53,3
punti.
Sul fronte societario Netflix -3,38%. Jefferies ha peggiorato la raccomandazione sul titolo del fornitore di video on line a
underperform da hold.
Walgreens Boots Alliance -2,36%. La catena drugstore ha chiuso il terzo trimestre con un utile di 1,1 miliardi di dollari, in calo
rispetto agli 1,3 miliardi dello stesso periodo di un anno prima. Su base adjusted l'Eps è cresciuto del 16% a 1,18 dollari, 4
centesimi in più delle attese. I ricavi sono invece aumentati meno del previsto a 29,5 miliardi (+2,4%) contro i 29,7 miliardi
indicati dal consensus. Walgreens, che prevede di concludere l'acquisto della rivale Rite Aid Corp. nel seconda metà del 2016,
ha alzato le stime di utile per azione adjusted per l'intero esercizio a 3,45-3,55 dollari da 3,35-3,55 dollari della precedente
guidance.
Harley-Davidson -1,8%. Ubs ha tagliato il rating sul titolo del produttore di moto a neutral da buy.
Nortek +38,55%. Melrose Industries ha comunicato di avere raggiunto l’accordo per acquisire l’azienda produttrice di impianti di
condizionamento dell’aria per 2,8 miliardi di dollari (debito incluso).
MERCATI ASIATICI
Seduta mista per l’Asia. Bene Sydney, Seoul e Hong Kong. Tokyo ancora in calo
Seduta contrastata per i mercati dell’Asia che, da una parte, beneficiano dei positivi dati macroeconomici in arrivo dagli Usa (e
che hanno permesso a Wall Street di chiudere in rialzo scollandosi dal generalizzato sell-off abbattutosi mercoledì sugli indici
globali), ma sentono anche la spinta degli investitori verso i beni-rifugio (l’oro è in progresso per la settima seduta consecutiva
dopo avere toccato mercoledì i massimi dal marzo 2014). E sul fronte valutario questo si traduce nella terza giornata di fila di
rafforzamento dello yen, che si apprezza nei confronti di tutte le altre principali valute. Il risultato è un declino dello 0,67% per il
Nikkei 225, dopo il crollo dell’1,85% di mercoledì (performance simile per l’indice più ampio Topix, deprezzatosi dello 0,66%).
Sul fronte macroeconomico, il dato preliminare di maggio dell’indice anticipatore del Giappone è rimasto stabile ai 100 punti
della lettura finale di aprile (rivista al ribasso da 100,5 punti) e sostanzialmente in linea con il consensus. L’indice di coincidenza,
che sintetizza lo stato attuale dell'economia, è calato invece a 110,5 punti da 112 punti di aprile (dato rivisto al ribasso dai 112,2
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preliminari), rivelandosi però migliore rispetto ai 110,2 punti attesi dagli economisti. Di tutt’altro tenore è invece la seduta di
Seoul, con il Kospi che guadagna l’1,07% al termine delle contrattazioni.
Effetto positivo sui listini anche dal petrolio: i corsi del greggio sono ancora in progresso dopo il balzo di quasi il 2% di mercoledì
grazie anche alle stime dell’American Petroleum Institute, che anticipano i dati ufficiali, su scorte in declino in Usa. Mentre
continua anche la corsa dell’argento, stabile sopra 20 dollari l’oncia, sono proprio le materie prime, e i titoli del settore (Bhp
guadagna oltre il 2% e Santos più del 3%), a sostenere la piazza di Sydney e questo nonostante Standard & Poor’s (S&P)
abbia peggiorato mercoledì da stabile a negativo l’outlook dell’Australia, soprattutto a causa dell’incertezza politica. L’S&P/ASX
200 segna quindi un progresso dello 0,58% al termine degli scambi. A circa un’ora dalla chiusura lo Shanghai Composite è
intorno alla parità, ma in negativo, mentre è di circa lo 0,20% il declino di Shanghai Shenzhen Csi 300 e Shenzhen Composite.
In controtendenza, anche rispetto a Tokyo cui spesso si allinea, è invece Hong Kong: l’Hang Seng guadagna infatti circa lo
0,70% (meglio fa l’Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell’ex colonia britannica per la Corporate
China, in progresso dello 0,90%).
PREAPERTURA ITALIA/EUROPA
Future sugli indici azionari europei positivi: Eurostoxx 50 +0,7%, DAX +0,5%, CAC 40 +0,6%, FTSE 100 +0,8%. Le chiusure dei
principali indici europei della seduta precedente: Eurostoxx 50 -1,85%, Francoforte (DAX) -1,67%, Parigi (CAC 40) -1,88%,
Londra (FTSE 100) -1,25%, Milano (FTSE Mib) -2,26%.
Future sugli indici azionari americani in calo di meno dello 0,1 per cento. Le chiusure di ieri sera a Wall Street: S&P 500 +0,54%,
Nasdaq Composite +0,75%, Dow Jones Industrial +0,44%.
Debole Tokyo con l'indice Nikkei 225 che chiude a -0,67%. Borse cinesi incerte: l'indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen
scende dello 0,3% circa, a Hong Kong l'Hang Seng segna +0,9% circa.
Euro poco mosso contro dollaro. EUR/USD al momento tratta a 1,1090 circa.
Future obbligazionari eurozona poco mossi sotto il massimo di ieri mattina a 168,14 punti. Il future sul Bund segna 167,74 punti
contro i 167,67 alle 17:30 della seduta precedente e i 167,72 della chiusura alle 22:00.
Petrolio in recupero dai minimi di ieri. Il future sul Brent viene scambiato a 48,95 $/barile (da 47,20 circa), quello sul WTI a
47,60 $/barile (da 46 circa).
DATI MACRO ATTESI
Giovedì 7 luglio
02:30 JPY Discorso di Haruhiko Kuroda (BoJ)
07:00 JPY Indice predittivo;
08:00 GER Produzione industriale di maggio;
08:45 FRA Bilancia commerciale;
10:30 GBP Produzione industriale di maggio;
13:30 EUR Meeting non monetario della Bce;
14:15 USD Variazione dell'occupazione non agricola ADP;
14:30 USD Richieste sussidi di disoccupazione;
17:00 USD Scorte di petrolio.
HEADLINES
Giappone: indice anticipatore in maggio stabile a 100 punti
Secondo quanto comunicato dall’Ufficio di Gabinetto nipponico, il dato preliminare di maggio dell’indice anticipatore è rimasto
stabile ai 100 punti della lettura finale di aprile (rivista al ribasso da 100,5 punti) e sostanzialmente in linea con il consensus.
L’indice di coincidenza, che sintetizza lo stato attuale dell'economia, è calato invece a 110,5 punti da 112 punti di aprile (dato
rivisto al ribasso dai 112,2 preliminari), rivelandosi però migliore rispetto ai 110,2 punti attesi dagli economisti.
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Australia: S&P riduce da stabile a negativo l’outlook
Standard & Poor’s (S&P) ha peggiorato mercoledì da stabile a negativo l’outlook dell’Australia, ammonendo che il percorso del
Paese verso il ritorno a un surplus di bilancio appare a rischio. “Rivediamo l’outlook sul rating dell'Australia a negativo da stabile
perché crediamo che, senza misure correttive, la posizione fiscale del governo potrebbe non essere più compatibile con
l’elevato livello d’indebitamento esterno”, ha spiegato l’agenzia di rating, confermando comunque il giudizio in tripla A
dell’Australia. La revisione dell’outlook arriva dopo un esito delle elezioni dello scorso weekend (non ancora definitivo per altro
visto che restano voti da scrutinare) che non permetterebbe a nessuno dei principali partiti politici di formare un governo.
“L’outlook negativo riflette la nostra opinione che, senza l’attuazione di politiche fiscali più forti, i deficit di bilancio governativi
possano persistere per diversi anni con scarso miglioramento”, ha concluso S&P.
Fed: dai verbali del Fomc indicazioni su rialzo dei tassi, non sulla tempistica
Nonostante le divergenze sull’outlook economico, la Federal Reserve (Fed) appare pronta a un nuovo rialzo dei tassi
d’interesse, in scia al primo in quasi un decennio deciso lo scorso dicembre, anche se non ha fornito indicazioni su quando
questo possa effettivamente accadere. Questo emerge dai verbali relativi all’incontro di 14-15 giugno del Federal Open Market
Committee (Fomc, la commissione della Fed che si occupa di politiche monetarie). “La maggior parte dei membri ha ritenuto
che, in assenza di choc economici o finanziari significativi, l’innalzamento dei tassi sarebbe appropriato qualora i dati in arrivo
confermassero la ripresa della crescita economica, l’incremento dei posti di lavoro sufficiente a sostenere gli obiettivi di
massima occupazione della commissione e se l’inflazione verosimilmente raggiungesse il 2% nel medio periodo”, si legge nelle
minute.
Polonia: Banca centrale conferma ancora i tassi ai minimi dell’1,50%
La Commissione per le politiche monetarie della Narodowy Bank Polski (la Banca centrale della Polonia) ha confermato ancora
mercoledì, come atteso dagli economisti, i tassi d’interesse ai minimi dell’1,50% (livello raggiunto nel marzo del 2015).
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