marocco - Unicredit

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marocco - Unicredit
Political Risk & Country Analysis
Ottobre, 2014
MAROCCO – Guida Paese
MAROCCO
Superficie: 446.550 km²
Città principali: Rabat (capitale), Marrakech, Casablanca
Popolazione ed età media: 32,6 mln; 27,7 anni
Lingua: arabo, francese
Fonte: CIA, The World Factbook, 2014
Forma di Governo: Monarchia costituzionale
Agenzie di rating
S&P’s
Moody’s
Fitch
SACE 1
Contesto operativo
Fare business2
Competitività2
Corruzione2
Rating
Outlook
BBBBa1
BBB3/7
Stabile
Stabile
Stabile
-
Opportunità per il business internazionale3
Classificazione
87° (su 189 paesi)
72° (su 144 paesi)
91° (su 177 paesi)
Punti di debolezza
Dati macroeconomici
2012
2013
2014s
2015s
PIL ($ mld)
PIL pro-capite ($)
Variazione del PIL (%)
Consumi privati (% PIL)
Consumi privati (%)
Inflazione (%)
Disoccupazione (%)
Bilancio pubblico (% PIL)
Debito pubblico (% PIL)
Cambio MAD/USD
96
2.957
2,7
59,9
3,7
1,3
9
-7,1
71,2
8,6
104
3.155
4,4
60,1
3,7
1,9
9,2
-5,5
73,1
8,4
108
3.220
2,6
60,6
2,5
0,7
9,7
-5,2
76,6
8,3
110
3.250
4,3
60,7
4,6
1,7
9,6
-5
77,2
8,6
Economia ancora molto
dipendente dal settore
agricolo.
Povertà e
disoccupazione (in
particolare giovanile),
creano tensione sociale.
Sistema burocratico
complesso e corruzione.
2012
2013
Import Italia
586
656
Export Italia
1.366
1.529
Saldo Italia
780
873
Potenziale di crescita
economica.
Inflazione bassa.
Posizione geografica
favorevole, vicino al
mercato europeo.
Strategia di
diversificazione
dell’economica.
Adozione di importanti
riforme economiche
strutturali.
Risorse naturali e
agricole, vasto
potenziale turistico.
Fonte: Economist Intelligence Unit, ottobre 2014.
Interscambio mln €
Punti di forza
Piani di investimento
nei settori chiave
(industria, agricoltura,
turismo, commercio,
logistica, energia).
Sistema bancario solido.
Fonte: Istat, ottobre 2014.
1
Condizioni di assicurabilità: i Paesi sono classificati in 8 categorie di rischio da 0 a 7, dove 0
rappresenta il minimo rischio, mentre 7 il massimo.
Fare business: World Bank, Doing Business 2014.
Competitività: World Economic Forum, Global Competitiveness Index 2014.
Corruzione: Transparency International, Corruption Perceptions Index 2013.
3
L’indicatore è una media delle valutazioni espresse nelle singole sezioni del documento.
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UniCredit – Political Studies
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Ottobre, 2014
Political Risk and Country Analysis
MAROCCO – Guida Paese
QUADRO POLITICO
Contesto politico
Indicatori politico-sociali
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati
Economist Intelligence Unit, 2014.
1) Scenario politico.
Re Mohammed VI, al potere dal 1999, ha portato avanti un processo di riforme
graduali rafforzate dopo le dimostrazioni popolari durante la Primavera Araba.
Sebbene la riforma Costituzionale (approvata tramite referendum popolare nel 2011)
abbia portato ad un aumento dei poteri parlamentari, il ruolo del Monarca rimane
centrale nella vita politica. Le ultime elezioni per la camera bassa del Parlamento
(2011) hanno dato vita ad un Governo di coalizione, che ad ottobre 2013 ha superato
una crisi politico-istituzionale grazie ad un rimpasto governativo.
2) Tematiche attuali.
Sebbene il programma del Governo abbia previsto un aumento degli stipendi (salario
minimo dei funzionari pubblici e salari dei dipendenti del settore privato, del 10%),
miglioramento delle condizioni di lavoro e interventi per gestire i flussi migratori,
l’operato dell’esecutivo è generalmente giudicato deludente dalla popolazione. Il
Governo, infatti, non ha saputo trovare risposte convincenti ai gravi problemi socioeconomici del paese: disoccupazione, povertà, analfabetismo e sviluppo delle aree
rurali e delle infrastrutture.
3) Scenari futuri.
L’equilibrio politico del Paese rimane ancorato alle importanti sfide che attendono il
Governo: disoccupazione, forte analfabetismo, rapida crescita della popolazione,
sviluppo delle infrastrutture e delle aree rurali. La difficile situazione economica e la
scarsa coesione tra i partiti componenti la coalizione governativa potrebbero però
rendere difficile il raggiungimento di questi risultati. Tuttavia, la stabilità politica è
assicurata dal recente rimpasto governativo e dal diffuso rispetto per la monarchia. Le
prossime elezioni parlamentari sono previste per il 2016.
QUADRO ECONOMICO
Contesto economico
Composizione del PIL 2013
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati CIA World
Factbook, 2014.
Political Studies
1) Elementi di forza.
 Potenziale di crescita economica. Sebbene per il 2014 si prevede una crescita
economica moderata (2,6%) - in parte a causa dalla debolezza della zona euro, in
parte per le oscillazioni dell’attività agricola, la ripresa ed il miglioramento delle
attività economiche europee dovrebbero portare ad una crescita del PIL nel paese a
partire dal 2015 (4,3%), sostenuta da una “linea di liquidità precauzionale” del FMI
(luglio 2014 per circa $5 mld.)
 Ampio processo di riforme economiche strutturali. Negli ultimi due decenni il
Governo ha proceduto con: (1) liberalizzazione dei prezzi; abolizione dei controlli
sul commercio estero, gli investimenti e la privatizzazione; (2) regolamentazione
di rapporti tra lo Stato e il settore privato; (3) ulteriori riforme per accelerare il
processo di liberalizzazione dell'economia, di privatizzazione, di riforma fiscale, di
adeguamento della legislazione in ambito commerciale. All’interno del Piano
Emergence (2009), sono stati inoltre approvati alcuni progetti settoriali importanti,
molti dei quali di durata decennale, con l’obiettivo di rafforzare la diversificazione
dell’economia e dello sviluppo umano.
 Sistema bancario solido. Grazie all’adozione di standard prudenziali internazionali,
il sistema finanziario risulta stabile, con buone capacità di assorbire eventuali shock.
2) Elementi di debolezza.
 Disoccupazione elevata. Il tasso di disoccupazione rimane alta con il 9,7% previsto
per il 2014 (nella fascia urbana 15-24 anni supera il 35%),
 Debito pubblico elevato. Il volume del debito pubblico (circa il 77% del PIL) riduce
fortemente la possibilità di manovre governative.
 Deficit di bilancio elevato ma in diminuzione. il deficit di bilancio è in diminuzione
grazie all’adozione di un sistema di indicizzazione del prezzo del petrolio da parte
del Governo al fine di limitare i sussidi e contenere il deficit di bilancio.
3) Scenari futuri.
L'attuale Governo deve far fronte alle crescenti richieste di gran parte della popolazione
che riguardano maggiori posti di lavoro, il controllo dell'inflazione sui beni
alimentari e di largo consumo, più abitazioni e, in generale, maggiori prospettive di
crescita e redistribuzione della ricchezza. I recenti piani del Governo, come
“Emergence”, “Maroc Vert” e “Vision 2020” mirano a facilitare il raggiungimento di
questi obiettivi.
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INTERSCAMBIO COMMERCIALE - IDE
Import dall’Italia per settori (% sul
totale, 2012)
1) Scambi con l’Italia.
L’Italia è tra i principali partner commerciali del Marocco con scambi bilaterali pari a
€2,1 mld nel 2013 (nel 2012 l'interscambio bilaterale si era attestato a €1,9 mld).
2) Import settoriale dall’Italia.
I principali beni importati dall’Italia sono: meccanica strumentale, moda,
metallurgia e prodotti in metallo, nonché apparecchi elettrici e prodotti chimici.
Fonte: Rielaborazione Unicredit su dati Sace, 2014.
Principali investitori (% sul totale,
2013)
3) Interscambio e Investimenti Diretti Esteri (IDE).
L’apertura internazionale del Paese è progressivamente aumentata nel corso
dell’ultimo decennio ma è cresciuto anche il deficit della bilancia commerciale: nel
2013, l’interscambio con l’estero ha toccato €51,1 mld, valore più che raddoppiato
rispetto al 2001 e il saldo della bilancia commerciale è negativo per €17,7 mld (nel
2012 l’interscambio era stato €48,6mld).
Relativamente agli investimenti diretti esteri (IDE), questi sono aumentati del 24%
nel 2013 grazie alle recenti politiche di sviluppo del Governo, ed il Marocco ha ricevuto
IDE per un importo di €2,5 mld, mantenendo il primato nell’area del Nord Africa. I
principali paesi investitori sono la Francia, gli Emirati Arabi Uniti, l’Arabia Saudita e la
Spagna, mentre gli investimenti Italiani (Italia il 9° paese investitore nel paese) in
Marocco rappresentano il 2,57% del totale degli IDE 2013. Attualmente, sono circa
120 le imprese italiane stabilite in Marocco, operanti nei settori tessile, dell’acciaio,
dei servizi.
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati ICE, 2014.
QUADRO OPERATIVO
Contesto operativo
1) Contesto operativo.
L’atteggiamento verso gli operatori stranieri è di apertura, con la predisposizione di
diversi incentivi. Tuttavia, si segnalano come punti deboli del Paese: forte burocrazia,
regime fiscale non chiaro, mercato del lavoro non del tutto libero e scarsità delle
infrastrutture. In ogni modo, il Marocco sta adottando diverse misure per aumentare
gli investimenti esteri e migliorare il sistema infrastrutturale. Il Marocco è 87° su 189
Paesi nella classifica 2014 Doing Business e 72° su 144 Paesi in quella del
Competitiveness Report 2014. Il sistema legale resta ancora gravato da una limitata
trasparenza e dall’inefficienza e la corruzione rimane un problema da affrontare (91°
su 177 Paesi nella classifica di Transparency International).
2) Pagamenti e riscossioni.
La maggior parte delle banche marocchine sono collegate al sistema di pagamento
globale SWIFT. Per la risoluzione delle insolvenze occorrono in media 1,8 anni e si
recuperano in media 35,1 centesimi ogni dollaro. E’ al 69° posto nella classifica Doing
Business 2014 per quanto concerne la facilità nel risolvere casi di insolvenza.
Principali indicatori DB 2014
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati World Bank, Doing
Business 2014 (0 = migliore performance).
Political Studies
I 5 fattori maggiormente problematici per fare business
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati World Economic Forum, The Global
Competitiveness Report 2014-2015. *Classifica stilata in base alle risposte ricevute dagli
imprenditori operanti in loco intervistati.
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MAROCCO – Guida Paese
Political Studies
Political Studies:
Francesca Nenci (Head of Political Studies)
Political Risk & Country Analysis*:
Angelica Attolico (Head of Political Risk and Country Analysis);
Luciano Mario Bencivinni (Political Analyst);
Andrea Bucolo (Political Analyst);
Valentino De Bernardis (Political Analyst);
Esra Gulfidan (Political Analyst);
Alessia Messina (Political Analyst).
* Political Risk & Country Analysis monitora regolarmente l’area dell’Europa Centro-orientale (AT, AZ, BA, BG, CZ, DE, HR,
HU, PL, RO, RU, SK, SLO, SRB, TR, UA), ed altre regioni del mondo tra cui l’Asia (in particolare CN, IN), il Medioriente e Nord
Africa (in particolare EG, LY, MA, TN), l’Africa subsahariana e l’America del Sud (in particolare BR).
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Political Studies
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