georgia - Unicredit

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georgia - Unicredit
Political Risk & Country Analysis
Giugno, 2015
GEORGIA – Guida Paese
GEORGIA
Superficie: 69.700 km²
Città principali: Tbilisi (capitale), Batumi, Sokhumi
Popolazione ed età media: 4,9 mln, 37,7 anni
Lingue: georgiano (ufficiale), azero, armeno, russo
Fonte: CIA, The World Factbook, 2015
Forma di governo: Repubblica semipresidenziale
Agenzie di rating
S&P’s
Moody’s
Fitch
SACE 1
Contesto operativo
Fare business 2
Competitività 2
Corruzione 2
Rating
Outlook
BBBa3
BB6/7
Stabile
Positivo
Stabile
Opportunità per il business internazionale 3
-
Classificazione
15° (su 189 paesi)
69° (su 144 paesi)
50° (su 175 paesi)
Dati macroeconomici
Punti di debolezza
2014
2015s
2016s
PIL ($mld)
16,5
13,7
14,5
PIL pro-capite ($)
3.699
3.087
3.285
Variazione del PIL (% )
4,7
2,0
3,0
Inflazione (% )
3,0
3,0
4,9
Disoccupazione (% )*
13,1
12,5
-
Debito pubblico (% PIL)
35,0
42,4
42,7
Deficit partite correnti (% PIL)
-9,6
-11,4
-11,9
Cambio GEL/EUR*
2,26
2,26
-
Contesto geopolitico non
particolarmente stabile.
Povertà e
disoccupazione,
soprattutto nei centri
urbani.
Debole diversificazione
dell’economia.
Deficit strutturale delle
partite correnti.
Fonte: Fondo monetario internazionale, giugno 2015; *Global Insight, giugno
2015; dati per il 2016 non disponibili.
Interscambio € mln
2013
2014
Export Italia
162
156
Import Italia
76
98
Saldo Italia
86
58
Diffusione del mercato
nero.
Punti di forza
Posizione geografica
strategica, perché punto
di transito per il gas ed il
petrolio del Mar Caspio.
Forte impegno del Paese
nell’integrazione con
l’Unione europea.
Politiche favorevoli agli
investitori stranieri.
Sostegno finanziario
internazionale.
Ricchezza agricola e
minerale
Fonte: Istat, giugno 2015.
1
Condizioni di assicurabilità: i Paesi sono classificati in 8 categorie di rischio da 0 a
7, dove 0 rappresenta il minimo rischio, mentre 7 il massimo.
Fare business: World Bank, Doing Business 2015
Competitività: World Economic Forum, Global Competitiveness Report 2014-2015
Corruzione: Transparency International, Corruption Perception Index 2014
3
L’indicatore è una media delle valutazioni espresse nelle singole sezioni del
documento.
2
UniCredit – Political Studies
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Giugno, 2015
Political Risk & Country Analysis
GEORGIA – Guida Paese
QUADRO POLITICO
Contesto politico
Indicatori politico-sociali
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati Economist
Intelligence Unit, 2015
1) Scenario politico.
A partire dal 2013, il paese è guidato da Georgy Margvelashvili, che ha vinto le
elezioni presidenziali di ottobre 2013, e dall’ex ministro degli interni Irakli
Gharibashvili, come Primo Ministro - espressione entrambi della coalizione
attualmente al governo, “Sogno georgiano” - sancendo al contempo la fine dell’era
Sakashvili (che ha guidato il paese negli ultimi 10 anni, avviandone il processo di
democratizzazione) e la prima transizione democratica pacifica.
2) Tematiche attuali.
• Sin dal suo insediamento, le priorità dell’agenda politica sono state: i) la
depolicitizzazione del sistema di governo; ii) il miglioramento delle condizioni
sociali interne al paese e il rafforzamento, nonché l’indipendenza del sistema
giudiziario. Il governo ha difatti aumentato le pensioni, migliorato il sistema
sanitario, ammigliorato il Codice del Lavoro e riformato alcuni aspetti della Corte di
Giustizia. Dall’altra parte, il governo si è però dimostrato meno aperto agli
investimenti.
• Lo scorso 27 giugno, la Georgia ha firmato l’Accordo di Associazione con l’Unione
Europea (ratificato all’unanimità dal parlamento georgiano il 18 luglio) e l’accordo
DCFTA con l’obiettivo di sviluppare i rapporti politici, economici e culturali bilaterali
ma anche di velocizzare il prospettato ingresso all’interno dell’Unione.
• Lo scorso gennaio e febbraio 2015, il parlamento russo ha ratificato un accordo con
le regioni autonome dell'Abkhazia e dell’Ossezia del Sud che apre la strada per
l’assimilazione delle due regioni nell'Unione economica eurasiatica.
3) Scenari futuri.
Lo scenario politico georgiano rimane molto incerto. La recente decisione del Partito
Democratico di abbandonare la coalizione di governo, ed il suo recente rimpasto,
hanno indebolito la tenuta dell’esecutivo, per cui non si escludono futuri rimpasti in
vista delle prossime politiche del 2016. Il tutto è aggravato dalla difficile coabitazione
tra il presidente ed il primo ministro, con ripercussioni negative sull’efficienza.
QUADRO ECONOMICO
Contesto economico
Composizione del PIL
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati CIA World
Factbook, 2015.
Political Studies
1) Elementi di forza.
 Crescita economica, con tassi elevati nel biennio 2011-2012 (7,1% e 6,2%), con un
tasso medio nel 2014 (4,7%) e, seppur in calo, nel 2015 (2,0%) a causa dello
contesto internazionale (crisi russo-ucraina).
 Effetti positivi derivanti dalla firma dell’Accordo di Associazione con l’Ue per una
più stretta associazione politica, comprensivo anche del Deep and Comprehensive
Free Trade Area (DCFTA) per una maggiore integrazione economica.
 Il Governo sta attuando prudenti politiche fiscali e monetarie che spiegano questi
risultati positivi, nonché procedendo con le privatizzazioni.
 Posizione strategica per il transito energetico (gas e petrolio) dal Mar Caspio e
ricchezza agricola e minerale.
 Bilancio pubblico contenuto e debito pubblico relativamente basso.
 Sostegno finanziario internazionale. E’ stato recentemente approvato (luglio 2014)
un ulteriore accordo della durata di 3 anni, per un totale di 154 milioni di dollari. A
maggio 2015, la Commissione Ue ha inoltre messo a disposizione delle Pmi
garanzie per €200mln per investimenti del valore di €2mld nell'arco di 10 anni.
2) Elementi di debolezza.
 Ripercussioni negative della crisi economica russa sia in termini di diminuzioni
delle esportazioni (forti legami commerciali e finanziari con la CSI), degli
investimenti e della forte svalutazione della moneta locale (da Nov. 2014 in
riduzione del 29% rispetto al dollaro).
 Paese povero con un elevato livello disoccupazione, soprattutto nei centri urbani.
 Debole diversificazione dell’economia.
 Deficit delle partite correnti strutturale (a causa di una riduzione delle
esportazioni, delle rimesse e dei proventi turistici). Il FMI prevede che nel 2015 sarà
pari all'11,4% del PIL (in aumento rispetto al 9,6% del 2014).
 Il mercato nero è particolarmente diffuso.
3) Scenari futuri.
Nel medio-lungo periodo, necessari interventi per ampliare i mercati di sbocco per
l’export, migliorare la gestione finanziaria e rendere più incisivi i processi di
privatizzazione, oltre anche a combattere la diffusione del mercato nero e proseguire
con prudenti politiche fiscali per ridurre la povertà e rafforzare l’economia del paese.
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Giugno, 2015
Political Risk & Country Analysis
GEORGIA – Guida Paese
INTERSCAMBIO COMMERCIALE - IDE
Export dall’Italia per settori (2014)
1) Scambi con l’Italia.
Per quanto riguarda il 2014, l’intescambio bilaterale ha totalizzato circa €253,8mln
(+6,3% rispetto al 2013), con esportazioni italiane pari a €155,8mln (-4,3%) ed
importazioni di €98mln (+28,9%).
2) Import and export settoriale con l’Italia.
Nel 2014, i settori principali per le esportazioni italiane sono la meccanica
strumentale, i prodotti energetici raffinati, la metallurgia e la manifattura. Le
importazioni invece hanno riguardato per lo più prodotti agricoli, petroliferi raffinati
e metalli di base.
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati SACE, 2015
Principali Paesi investitori ($mln sul tot
investimenti, 2014)
3) Interscambio e Investimenti Diretti Esteri (IDE).
Nel 2014 l'interscambio commerciale con il resto del mondo è ammontato
complessivamente a circa €8,6mld, con esportazioni pari a €2,15mld ed importazioni
pari a €6,4mld. L’interscambio bilaterale con la Germania nel 2014 è stato pari a
€402mln in aumento rispetto al 2013 del 2,5%. Il Paese ha registrato nel 2014 un
flusso di IDE pari a circa $1.3mld. I Paesi Bassi, l’Azerbaijan e la Cina si attestano
fra i principali investitori. Il settore energetico, quello finanziario ed i trasporti
attraggano la maggior parte degli investimenti stranieri in ingresso nel paese.
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati Mistero
Economia della Georgia, 2015
QUADRO OPERATIVO
Contesto operativo
Principali indicatori DB 2015
1) Contesto operativo.
Tra i punti di forza: l’efficienza della forza lavoro; la sanità ed il livello di educazione
primaria. Problemi, invece, si riscontrano ancora soprattutto nel commercio
transfrontaliero e per le implicazioni negative di un contesto geopolitico attualmente
non stabile (crisi russo-ucraina, presenza di due regioni filorusse separatiste), oltre che
per un mercato poco sviluppato. Secondo il Doing Business 2015, l'economia
georgiana si colloca al 15° posto su 189 paesi, mentre per il Global Competitiveness
Report 2014-2015 si classifica al 69° posto su 144 paesi.
2) Pagamenti e riscossioni.
I contanti continuano ad essere il metodo di pagamento più comune, sebbene si
accetti il pagamento con carte di credito e di debito, soprattutto Visa e MasterCard.
Macchine ATM sono presenti nelle principali città mentre l’utilizzo degli assegni è
molto raro, se non come mezzo di pagamento tra le banche. Le procedure per la
risoluzione delle cause di insolvenza durano in media 2 anni. Il tasso di recupero per il
creditore ammonta a 38,7 centesimi sul dollaro. La Georgia è al 122° posto nella
classifica Doing Business 2015 per quanto concerne la facilità nel risolvere casi di
insolvenza.
I 5 fattori maggiormente problematici per fare business
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati World Bank, Doing Business
2015 (0 = migliore performance).
Political Studies
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati World Economic Forum, the Global
Competitiveness Report 2014-2015. *Classifica stilata in base alle risposte
ricevute dagli imprenditori operanti in loco intervistati.
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Political Risk & Country Analysis
GEORGIA – Guida Paese
Political Studies
Political Studies:
Francesca Nenci (Head of Political Studies)
Political Risk & Country Analysis*:
Angelica Attolico (Head of Political Risk and Country Analysis);
Luciano Mario Bencivinni (Political Analyst);
Andrea Bucolo (Political Analyst);
Valentino De Bernardis (Political Analyst);
Esra Gulfidan (Political Analyst);
Alessia Messina (Political Analyst).
* Political Risk & Country Analysis monitora regolarmente l’area dell’Europa Centro-orientale (AT, AZ, BA, BG, CZ, DE, HR,
HU, PL, RO, RU, SK, SLO, SRB, TR, UA), ed altre regioni del mondo tra cui l’Asia (in particolare CN, IN), il Medioriente e Nord
Africa (in particolare EG, LY, TN), l’Africa subsahariana e l’America del Sud (in particolare BR).
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UniCredit - Group Institutional & Regulatory Affairs
Political Studies
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