la bottiglia di vino

Transcript

la bottiglia di vino
SCHEDA 7
LA BOTTIGLIA DI VINO
(1924)
Joan Mirò
73,5x65,5 cm
Fondacion Joan Mirò
Barcellona
Con quest’opera di Joan Mirò siamo in pieno clima di astrazione surrealista.
Lo spazio della tela è divenuto un ambiente amniotico, in cui fluttuano forme zoomorfe
e segni, elementi visivi eredi diretti dell’astrattismo spirituale teorizzato da Kandinskij.
La temperatura surrealista è costituita precisamente dal dato di realtà, la bottiglia di vino
inserita in un contesto fantasmagorico.
La trasparenza del vetro verde, il collo allungato, la grande riconoscibile scritta interrotta
“VI” - che a sua volta richiama direttamente gli esperimenti cubisti degli anni Dieci,
e tutto l’immaginario legato alla bohême parigina dei café frequentati dagli artisti, contesti
simbolici a loro volta di un immaginario culturale orgogliosamente distaccato dal resto
della società.
Tutti questi elementi concorrono a creare un efficace effetto di straniamento e alienazione,
iniettando forti dosi di umanità e concretezza realista in una rappresentazione fortemente
disorientante: proprio l’accostamento di elementi incongrui, e delle dimensioni figurativa
e astratta, è alla base delle ricerche surrealiste.
Chiavi di lettura:
www.tweetarte.com