La pancreatite nel cane
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La pancreatite nel cane
Aprile 08 Diagnostic Update OPZIONI TERAPEUTICHE NELLA PANCREATITE DEL CANE Nozioni preliminari Controllo del dolore La pancreatite è una malattia dei cani frequente e poten- Un trattamento analgesico dei dolori addominali è da prendere zialmente letale. La sua diagnosi costituisce una sfida per il in considerazione per ogni animale con pancreatite accertata veterinario, essendo i sintomi (vomito, anoressia e dolori addo- o sospetta. Questo consiste generalmente nella somministra- minali) di regola aspecifici e di carattere generale. Con il test zione di oppioidi per via intravenosa o sottocutanea durante Spec cPL (lipasi pancreatica specifica del cane), introdotto da la fase di ricovero del paziente. Fra le opzioni di trattamento IDEXX Vet•Met•Lab, è possibile diagnosticare una pancreatite analgesico con pazienti non ricoverati sono da menzionare il con rapidità e accuratezza. cerotto di fentanil o la buprenorfina (Temgesic®). In alternativa Molte situazioni cliniche richiedono, però, una verifica immedia- si può somministrare lidocaina in soluzione salina sterile sotto ta di questo parametro così altamente specifico. Il test rapido forma di infusione intraperitoneale. ® IDEXX SNAP® cPL™ si basa sulla stessa metodica dell’esame eseguibile in laboratorio e vi permetterà di diagnosticare Misure dietetiche rapidamente i casi di pancreatite sia acuta che cronica. Grazie Sebbene nella medicina veterinaria la terapia dietetica di sup- al test SNAP® cPL™ potrete testare ogni paziente sospetto ed porto in caso di pancreatite sia oggetto di accesa discussione, avere delle risposte immediate. nelle pubblicazioni di medicina umana si tratta di un metodo consigliato. In caso di pancreatite di modesta entità il tratta- Una volta diagnosticata, una pancreatite può venire trattata mento di pazienti con vomito consiste in una rigorosa astinen- in maniera mirata ed efficace, riducendone la morbilità e la za alimentare per 24 – 48 ore (NPO, nulla per os). Non appena mortalità. Disponiamo di un’ampia gamma di opzioni terapeuti- l’animale cessa di vomitare, si può iniziare gradualmente con che. Dal momento che la gravità della malattia varia in funzione un’alimentazione a base di alimenti poveri di grassi. Sebbene dell’eziologia e delle eventuali complicazioni locali o sistemi- il metodo NPO consenta al pancreas di riposare, al momen- che, il trattamento deve corrispondere ai bisogni individuali del to della visita veterinaria la maggior parte dei pazienti è già paziente. anoressica da oltre 48 ore, quindi un ulteriore proseguimento dell’astinenza alimentare non è consigliabile. Fluidoterapia La misura di base di ogni terapia contro la pancreatite è la Come alternativa si può ricorrere alla nutrizione artificiale per reidratazione intravenosa. Per cominciare si provvede nel corso mezzo di nutrizione parenterale totale (TPN) o per mezzo di delle prime 12 – 24 ore a reintegrare il deficit di volume attuale, sonde enterali. La nutrizione enterale viene consigliata dagli senza, tuttavia, perdere di vista il fabbisogno di mantenimento. esperti in tutti i pazienti affetti da pancreatite. Essa infatti sta- La quantità di liquidi deve essere sottoposta a frequenti adat- bilizza la barriera intestinale, tamenti, in modo da corrispondere alla continua perdita idrica migliora sia la funzionalità (p.es. vomito, diarrea, ascite) e correggere lo squilibrio elettro- degli enterociti che la funzio- litico, come pure eventuali disturbi dell’equilibrio acido-base. ne immunitaria, normalizza Se necessario si può ricorrere all’infusione di soluzioni colloidali la motilità gastrointestinale come plasma fresco congelato (FFP, Fresh Frozen Plasma), e previene un metabolismo Oxyglobin®, Hetastarch (amido idrossietilico in soluzione salina) catabolico. La nutrizione o destrano*. Il plasma fornisce le alfa-2-macroglobuline, che enterale può essere ese- provocano un’inibizione delle proteasi attivate nel siero. Esso guita per mezzo di un gran contiene inoltre i fattori della coagulazione ed è indicato se vi numero di tipi di sonde, sono segni di una coagulazione intravasale disseminata (DIC). p.es. con sondino naso- Tuttavia, a detta di ricerche svolte nell’ambito della medicina gastrico o nasoesofageo, umana, dopo la somministrazione di plasma non sono stati come pure con sonda riscontrati miglioramenti nel decorso clinico o rispetto alla per esofago-gastro- mortalità. stomia o per digiuno- stomia. Quest’ultima aggira il pancreas e può essere impie- verificare la formazione di pseudocisti e/o ascessi del pan- gata con pazienti con vomito incessante. Il posizionamento creas è opportuno ripetere di quando in quando un’ecografia endoscopico della sonda per digiunostomia nel cane è stato dell’addome. Le concentrazioni di lipasi pancreatica specifica descritto nella letteratura specializzata. Queste sonde rendono ricavate per mezzo del test Spec cPL® decrescono propor- possibile una nutrizione enterale senza tempi lunghi di aneste- zionalmente allo spegnersi dell’infiammazione del pancreas. sia e di intervento. Nella TPN, mentre l’organismo viene nutrito Ripetendo il test ogni 2 – 3 giorni è possibile valutare il succes- in questo modo, il tratto gastrointestinale rimane vuoto e privo so terapeutico in caso di pazienti gravi e ricoverati. In caso di delle importanti sostanze nutritive contenute nel chimo. Anche pazienti più stabili è invece sufficiente ripetere il test Spec cPL® se la TPN in caso di pancreatite grave fornisce gran parte del ogni settimana o ogni 14 giorni. fabbisogno energetico, per soddisfare le esigenze dell’intestino occorre provvedere anche ad una nutrizione microenterale. Controllo a lungo termine Per nutrizione microenterale si intende la somministrazione Il trattamento e il monitoraggio a lungo termine della pancreati- goccia a goccia di nutrimento liquido per mezzo di un sondino te varia in funzione della corrispondente gravità della malattia. (sondino nasogastrico o nasoesofageo, sonda per esofago- Generalmente dopo un episodio isolato di pancreatite acuta e gastrostomia o per digiunostomia), in modo da nutrire anche priva di complicazioni è sufficiente somministrare all’animale le cellule dell’epitelio intestinale evitando contemporaneamen- per un certo tempo un’alimentazione povera di grassi, per ritor- te la stimolazione degli enzimi pancreatici, cosa che potrebbe nare poi, a poco a poco, all’alimentazione normale. Invece, con verificarsi in caso di quantità di nutrimento più consistenti. Gli pazienti soggetti a pancreatite acuta recidivante o ad una ma- studi di medicina umana hanno mostrato che una nutrizione lattia cronica del pancreas, si deve somministrare permanente- enterale viene ben sopportata ed è accompagnata da costi e mente una dieta povera di grassi. Con tali pazienti vanno inoltre complicazioni minori rispetto ad una TPN. evitati tutti quei farmaci associati ad una pancreatite (p.es. bromuro di potassio, L-asparaginasi, azatioprina, furosemide, Altre terapie tetraciclina, acido salicilico (SA), sulfonamidici). Nei pazienti Fra le ulteriori opzioni terapeutiche in caso di pancreatite sono affetti da pancreatite cronica la somministrazione di enzimi pan- da menzionare la somministrazione di antiemetici, antiacidi, creatici per via orale è oggetto di accesa discussione. In uno antibiotici e di dopamina. Gli antiemetici servono al trattamen- studio recentemente pubblicato, alcuni cani che avevano avuto to del vomito e permettono in tal modo di iniziare per tempo un unico episodio acuto di pancreatite sono stati sottoposti per la nutrizione enterale. Fra i farmaci disponibili vi sono p.es. il sei mesi a controlli regolari ripetuti. Si è così constatato che, maropitant (Cerenia®), il metoclopramide e la clorpromazina. anche in assenza di sintomi, il 57 % degli animali presentava Gli antiacidi possono essere impiegati sia come antagonisti pur sempre o un’infiammazione del pancreas (aumento della dei recettori H2 (ranitidina, e.v.) sia come inibitori della pompa concentrazione di cPLI) o una limitazione della funzionalità delle protonica (omeprazolo, e.v.). cellule acinose (calo della concentrazione di TLI). Nei cani la pancreatite è quasi sempre un processo sterile, per Conclusione il quale di regola gli antibiotici non sono indicati. Questi pos- In molti casi di pancreatite la prognosi deve essere posta con sono essere impiegati in casi rari, in presenza di un ascesso prudenza. pancreatico o nel caso che si sia constatato un trasporto di Inoltre è possibile, per mezzo di una diagnosi rapida e di una batteri dal tratto gastrointestinale. Le analisi di ricerca hanno terapia adatta avviata per tempo, ridurre la morbilità e la morta- mostrato che la somministrazione di dopamina in piccole lità dei pazienti. Se è stata identificata una predisposizione per dosi (5 μg/kg/min) preserva l’irrorazione mesenterica e riduce la pancreatite, può essere indicato un monitoraggio continuo l’aumento della permeabilità vascolare. Al momento non si di- del paziente con il test Spec cPL® – soprattutto in caso di spone di studi clinici che valutino adeguatamente il ruolo della cambiamenti delle abitudini alimentari o di somministrazione di dopamina in una pancreatite. farmaci che predispongono ad una pancreatite. Monitoraggio del paziente Durante la fase di ricovero i pazienti affetti di pancreatite vanno tenuti strettamente monitorati e sorvegliati, in quanto il loro stato può rapidamente alterarsi. Occorre provvedere ripetuta- Dr. Elizabeth Carsten, DVM, DACVIM – Laboratori IDEXX, Medicina Interna mente ad intervalli regolari (p.es. ogni 24 – 48 ore in caso di Se desiderate porre ulteriori domande sulla pancreatite canina e pazienti gravi) ad una valutazione degli elettroliti, dello stato sulle sue possibilità di trattamento, siete pregati di metterVi in con- acido-base, dell’azotemia, dell’ittero e della coagulazione. Per tatto con il nostro servizio di consulenza medica, tel. 800 011 822. TERAPIA DELLA PANCREATITE ACUTA NEL CANE Scopi della terapia 1. Rimozione delle cause che hanno scatenato la pancreatite (p.es. ipovolemia, infezioni, farmaci) 2. Controllo ed eventuale ripristino del volume intravascolare, come pure di un’adeguata perfusione dei tessuti 3. Correzione di un eventuale squilibrio elettrolitico 4. Inibizione di mediatori dell’infiammazione o di enzimi infiammatori del pancreas 5. Controllo del dolore 6. Misure dietetiche Tabella 1: Fluidoterapia Misura terapeutica Dosaggio Osservazioni / Giustificazione Fluidoterapia a seconda dello stato elettrolitico e del pH kg p.c. x % disidratazione x 10 (cfr. tabella 4) + perdita progressiva (vomito/diarrea) + mantenimento (cfr. tabella 6) In genere si può presentare acidosi metabolica, a seguito di vomito frequente anche alcalosi metabolica ö determinare il pH (se possibile) Potassio e glucosio, in caso di necessità La concentrazione del potassio in soluzioni elettrolitiche isotoniche è generalmente insufficiente: arricchimento della soluzione di infusione con cloruro di potassio in base alla determinazione del potassio nel siero (cfr. tabella 5) Eventuale crescita del fabbisogno di potassio in seguito a somministrazione di insulina Insulina in pazienti diabetici Trasfusione di plasma fresco congelato (o di sangue intero) 10 – 20 ml/kg/d i.v. 1) Colloidi in caso di ipoproteinemia o di shock Il plasma fresco congelato • fornisce albumina: · ripristino della pressione oncotica ö stimolazione dell’irrorazione del pancreas · l’albumina riduce la possibilità di un edema pancreatico e lega i detergenti (acidi grassi liberi e lisolecitina) • fornisce inibitori della proteasi e alfa-macroglobulina • fornisce AT III e fattori di coagulazione per il controllo di una DIC • I colloidi esercitano un’azione antitrombotica e favoriscono così la microcircolazione • Amido idrossietilico (HES) 10 – 20 ml/kg/d 1) • Oxyglobin® 30 ml/kg i.v. (10 ml/kg/h) 4) • Da impiegare una volta sola! Aumento della pressione colloidosmotica e dell’ossigenazione dei tessuti Tabella 2: Controllo del dolore / terapia antiemetica Misura terapeutica Dosaggio Osservazioni / Giustificazione • Maropitant (Cerenia®) 1 mg/kg e.v.; più tardi 2 mg/kg p.o.5) Antagonista del recettore 1 della neurochinina (NK-1) • Metoclopramide 0,2 – 0,4 mg/kg QID p.o./ s.c.; 0,01 – 0,02 mg/kg/h come DTI (Direct Thrombin Inhibitor) 2) Trattandosi di un antagonista della dopamina, può portare a ridotta irrorazione del distretto splancnico • Cloropromazina* (Largactil®) 0,25-0,5 mg/kg TID i.m./s.c. 6) Somministrare dopo reidratazione, a causa di una possibile vasodilatazione Antiemetici in presenza di vomito grave: Antiacidi: • Ranitidina* • Omeprazolo* • Famotidina* Efficacia non dimostrata in caso di pancreatite 0,5 – 2 mg/kg TID 0,5 – 1 mg/kg p.o. SID 7) 0,5 mg/kg e.v. BID 6) H2-antagonisti Inibitori della pompa protonica H2-antagonisti 0,005 – 0,01 mg/kg s.c./i.m./ e.v. BID-TID 1) Narcotico 7) Analgesici: • Buprenorfina (Temgesic®) • Butorfanolo (Turbogesic®**) 0,1 – 1,0 mg/kg s.c. ogni 1 – 6 h 2) Narcotico • Fentanil · cerotto (Duragesic®) cani di piccola taglia: 25 μg/h patch ogni 5 gg. 10 – 20 kg p.c.: 50 μg/h patch ogni 72 h 3) Non adeguatamente efficace prima di 6 – 48 ore · soluzione per iniezione 3 – 10 µg/kg/h 2) In presenza di forti dolori addominali, da combinare eventualmente con chetamina (0,2 – 0,4 mg/kg/h) 2) Tabella 3: Altre misure terapeutiche Misura terapeutica Dosaggio Antibiotici a largo spettro Da somministrare solo in caso di infezione accertata; una pancreatite di origine settica è tuttavia rara (oggetto di discussione) Glucocorticoidi • Vantaggi: azione antinfiammatoria, stabilizzazione delle membrane lisosomali, terapia dello shock • Svantaggi: riduzione della clearance delle proteasi legate alla macroglobulina attraverso il sistema reticolo-endoteliale • da somministrare solo in casi molto gravi, in presenza di shock, in caso di pancreatite eventualmente immunomediata • solo in fase iniziale (oggetto di discussione) Dopamina* Osservazioni / Giustificazione 5 µg/kg/min Mantenimento dell’irrorazione mesenterica Eparina* 75 – 150 IE/kg s.c. TID 1) Per la profilassi di una DIC*** Fragmina* 100 IE/kg s.c. SID-BID 7) Per la profilassi di una DIC*** (oggetto di discussione, cfr. il testo) * Non accreditato per il cane ** Accreditato solo per il cavallo *** Data la complessità dell’argomento non possiamo approfondire la questione delle DIC in questa sede e rinviamo alla bibliografia relativa. 4: Determinazione della disidratazione in base alla Tab. sintomatologia clinica Disidratazione in % Sintomi clinici 4–5% Mucosa boccale vischiosa, turgore della pelle inalterato 6–7% Mucosa boccale asciutta, riduzione del turgore della pelle 8 – 10 % Mucosa boccale asciutta, evidente riduzione del turgore della pelle, occhi abbassati Tab. 5: Dosaggio del cloruro di potassio / soluzione per infusione Concentrazione del potassio nel siero (mmol/l) Quantità di KCl da reintegrare (mmol/l) 3,7 – 5,0 10,0 – 20,0 3,0 – 3,7 20,0 – 30,0 2,5 – 3,0 30,0 – 40,0 2,0 – 2,5 40,0 – 60,0 < 2,0 60,0 – 70,0 Evitare di praticare infusioni di cloruro di potassio superiori a 0,5 mmol/kg/h (ad eccezione di pazienti in situazioni ipocaliemiche di emergenza). Se la quantità di KCl aggiunta all’infusione supera i 30 – 30 mmol/l, si consiglia di praticare regolari controlli del potassio. Misure dietetiche • Nutrire l’animale sì o no ? ö oggetto di discussione (cfr. il testo) • Il nutrimento è un potente stimolante della secrezione pancreatica • Fino a che il vomito frequente non cessa, astenersi dal nutrire l’animale (NPO = nulla per os) • Nutrizione parenterale o meglio ancora attraverso sondino (cfr. il testo) • Con la diminuzione del vomito procedere il più velocemente possibile all’alimentazione dell’animale: - stabilizzazione della barriera intestinale - miglioramento della funzionalità degli enterociti - miglioramento della funzione immunitaria - normalizzazione della motilità gastrointestinale - prevenzione di uno stato di metabolismo catabolico - impedimento di una atrofia dei villi gastrici - miglioramento della funzionalità dei neutrofili • Offrire dapprima acqua, quindi cibo in piccole porzioni (almeno 4 volte al giorno); la dieta deve essere ricca di carboidrati, povera di grassi e di proteine (riso, pasta, patate o cibo commerciale: p.es. Intestinal – Royal Canin, i/d – Hill’s) Diagnostic Update Tab. 6: Fabbisogno giornaliero di liquidi del cane Peso corporeo (kg) Fabbisogno liquidi Fabbisogno liquidi (ml/cane/giorno) (ml/kg/giorno) ml/h 1 132 132 6 2 214 107 9 3 285 95 13 4 348 87 16 5 407 81 18 6 463 77 21 7 515 74 24 8 566 71 26 9 615 68 28 10 662 66 31 12 851 71 35 14 955 68 40 16 1056 66 44 18 1153 64 48 20 1075 54 52 25 1256 50 61 30 1427 48 71 35 1590 45 79 40 1746 44 87 45 1896 42 95 50 2041 41 103 Fonti per i dosaggi: 1) Simpson, K.W.: Update on pancreatitis in dogs; WSAVA Proceedings 2006 2) Twedt, D.: Diagnosis and Treatment of Pancreatitis; SEVC Proceedings 2007 3) Neiger, R.: Therapeutische Ansätze bei der akuten Pankreatitis; 2. Giessener Winter symposium Proceedings 2005 4) Foglio illustrativo del produttore (ditta Albrecht) 5) Foglio illustrativo del produttore (ditta Pfizer) 6) Nelson/Couto: Small Animal Internal Medicine 7) Davidson/Plumb: Veterinary Drug Handbook abbreviazioni SID BID TID QID 1 volta al giorno 2 volte al giorno 3 volte al giorno 4 volte al giorno Strumenti di diagnostica di laboratorio per la pancreatite canina IDEXX Vet•Med•Lab Spec cPL® profilo vomito (emocromo, acidi biliari, BUN, creatinina, sodio, potassio, calcio, glucosio, ALP, ALT, proteine totali, albumina, Spec cPL) IDEXX VetLab® Suite 1 ml siero 1 ml siero + 0,5 ml sangue EDTA Sibylle Thüre Dr. med. vet., specialista in animali piccoli e da compagnia Julia Kopp Dr. med. vet., specialista in animali piccoli e da compagnia Bibliografia su richiesta VetTest® analizzatore biochimico VetLyte® analizzatore elettroliti VetStat™ analizzatore emogas e elettroliti IDEXX SNAP® Tests IDEXX SNAP® cPL™ dott. ssa Sabine Loewer Vet•Med•Lab Divisione di IDEXX Laboratories s.r.l. Via Quasimodo, 46 40013 Castel Maggiore (BO) Tel: 051 -70 94 701 Fax: 051 -70 94 702 [email protected] www.idexx.com I-071-0308